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CULTURAL HERITAGE e PIANIFICAZIONE TERRITORIALE: IL CASO DEL PARCO METROPOLITANO TERMALE DI TIVOLI, GUIDONIA E ROMA (2003)

Il progetto di Parco Metropolitano Termale, geograficamente ubicato a Bagni di Tivoli in provincia di Roma, comprendei territori comunali di Tivoli, Guidonia Montecelio e Roma, si inquadra nel contesto legislativo del Piano Territoriale Provinciale Generale, del Programma degli Interventi per Roma Capitale e del PRUUST dellAsse Tiburtino Fata Viam Invenient. I soggetti istituzionali interessati alla progettazione e agli interventi necessari alla creazione del parco e alla riqualificazione dellarea sono la Provincia di Roma (promotore), i Comuni di Roma, Tivoli e Guidonia, la Regione Lazio.
Il Prusst Fata Viam Invenient Seguendo una logica di politiche urbane finalizzate allo sviluppo secondo criteri di coesione sociale di sviluppo produttivo e di valorizzazione storico-archeologica il Comune di Roma si fatto promotore di un PRUSST sovracomunale, insieme con i Comuni di Guidonia, Tivoli e Castel Madama. Agli interventi proposti dalle Amministrazioni comunali proiettati principalmente allottimizzazione dei flussi di traffico e alla tutela e alla valorizzazione delle risorse storico-culturali, termali e ambientali si aggiungono le proposte di altri Enti pubblici e privati che riflettono le opportunit di sviluppo produttivo e innovativo dellarea che denota da un lato una specializzazione e delle opportunit di sviluppo, dallaltro carenze nel sistema delle reti locali (accessibilit e logistica), nel sistema delle reti tecnologiche e debolezze in termini di difesa idro-geologica. In particolare gli interventi proposti possono essere ricondotti a tre specifici ambiti di azione Il sistema di mobilit i progetti proposti prevedono il completamento e la riconnessione di strade gi esistenti a fruizione del traffico locale e intercomunale, oltre che il miglioramento della viabilit di collegamento con lautostrada (potenziamento dellasse tiburtino, attraverso un effetto raddoppio dei flussi a basso impatto ambientale) e della rete locale. Il sistema ambientale interventi di bonifica idrogeologica bassa della Valle Aniene, il sistema adduttrici e depurazione, la valorizzazione a ansa Aniene c/o Ponte Mammolo, un percorso ciclabile lungo lasse fluviale. Il sistema storico-culturale Gli interventi hanno la finalit di potenziare il sistema di offerta termale, culturale e legata al tempo libero a livello metropolitano attraverso opere di recupero e valorizzazione del sistema dei casali del Parco dellAniene, e varie opere di restauro (antichi acquedotti Aniensi, una Villa romana nellarea CAR, area archeologica di Tivoli). Il sistema produttivo In tale ambito sono previsti interventi volti a dare sostegno al sistema imprenditoriale locale attraverso nuove attrezzature di supporto allo sviluppo produttivo (Polo tecnologico, completamento C.A.R., piattaforma logistica, P.I.P. Guidonia). Il sistema termale Si basa sullintervento Parco Metropolitano Termale di Tivoli-Guidonia-Roma che prevede la realizzazione di un polo di servizi legati al segmento del turismo termale.

Soggetti Proponenti coinvolti insieme ai Comuni promotori nel Prusst dellAsse Tiburtino SETTORE E SOTTO-SETTORE DI INTERVENTO Mobilit Accoglienz Urbanistica e e Ambiente a paesaggio Viabilit Intrattenimento Aree produttive Mob. Gomma Percorsi e altri servizi turistici Riqualific. Urbana Patrimoni art./cult. Residenzialit Mob. Ferro parcheggi. Ricettivit

Attivit produttive Commercio/Ind. Sviluppo rurale

SOGGETTO

Grandi Enti Gestori ANAS Autostrade e Trafori ACEA ENEL S.p.a. Polo Tecnologico Industriale Romano Societ Consult Internationa l Roma Natura Polisportiva vigor Per conti Srl Uncem Soc. coop a.r.l. Mondoverde s.a.s. Piccola Coop Punto Verde a.r.l. Associazione Luoghi del Tempo Societ Acque Albume S.p.a. Carlo Filippo Todini 1 Sovracomuna le Sovracomuna le Guidonia Roma

3 3 3

Altri Enti Associazioni 1 Sovracomuna le 3 1 Roma Roma

1 2 1

Roma Roma Roma

Roma

Tivoli

Sovracomunale

Altre Amministrazioni pubbliche 7 Provincia di Roma Sovr. BBAA Lazio 3 Sovracomunale Sovracomunale

Ricerca

Servizi

Acqua

AMBITO TERRITORIALE

Utenze in rete

N. iniziative

Rifiuti

Suolo

Aria

Nel 2001 le istituzioni interessate giungono allelaborazione di un Accordo di Programma Quadro contenente gli indirizzi per la redazione di un piano darea, entrato nella fase di porgettazione definitiva nel 2002-03. Strumenti attuativi di questo accordo sono: - il piano darea - uno studio di fattibilit economico gestionale che hanno portato la Provincia di Roma a formulare indicazioni e prescrizioni, orientamenti di sviluppo e linee progettuali su cui i soggetti attuatori dovrebbero basara i successivi interventi e progetti per la concreta realizzazione del piano di parco. Nel processo di redazione del piano darea, lanalisi e le ipotesi di valorizzazione del patrimonio culturale assumono un ruolo importante, in quanto fattore in grado di dare un valore aggiunto al piano in termini di qualit e di espressione della vocazione del territorio, in risposta allapproccio bottom-up che vede la pianificazione come un intervento che parta dalla reale situazione di domanda e offerta del territorio e non gli venga applicato dallalto: il piano che deve adattarsi al territorio e non viceversa. In questa ottica i beni culturali diventano quindi una invariante progettuale. Nel caso specifico del Parco Metropolitano Termale, il patrimonio culturale non stato analizzato soltanto dal punto di vista dei semplici beni materiali (architettonici, artistici, ambientali), ma piuttosto sotto una prospettiva antropologica come un insieme di risorse materiali e immateriali che sono in relazione con tutte le altre, coerentemente con una visione sistemica della pianificazione che considera il territorio non a compartimenti stagni (ambiente o infrastrutture o attivit produttive etc.) ma come un sistema di risorse che interagiscono tra loro, producendo degli effetti. In questo senso, lindagine relativa al patrimonio culturale del parco ha preso in esame questa area non solo come caratterizzata da beni culturali di diversa natura ma come bene culturale essa stessa, in quanto risultante di uninsieme di elementi di diversa natura che contribuiscono nel tempo a definirla e a modificarla, a qualificarne lidentit e levoluzione: la storia e le tradizioni, lambiente e le tipologie insediative, le attivit produttive e il sistema turistico-ricettivo. Basato metodologicamente sullo STeMA (Piano di IV generazione), lo studio specifico dei beni culturali presenti in questa area stato posto costantemente in riferimento a unanalisi pi ampia, i cui quadri sopra schematizzati non possono che essere comunicanti nel far emergere la vocazione del territorio dal suo interno piuttosto che applicargliela; e lespressione della vocazione endogena del territorio porta con s la distribuzione dei flussi allinterno dellarea, in quanto viene messo in evidenza non un solo fattore di potenziale sviluppo ma pi risorse, che possono essere valorizzate in modo diverso a seconda delle peculiarit locali e collegate in un'unica e pi ampia prospettiva. Il quadro ambientale PARCO METROPOLITANO TERMALE DI TIVOLI GUIDONIA E ROMA Piano Territoriale Provinciale Generale - Quadro ambientale - Valutazione ex ante

Nellambito oggetto della proposta riguardante il Parco termale metropolitano di Tivoli, Guidonia e Roma, rientrano le seguenti Tipologie Spaziali Insediative (TSI) sulle quali si concentra lanalisi di alcune componenti ambientali quali atmosfera, sistema naturalistico e delle aree protette, sistema insediativi, salute pubblica, rumore e vibrazioni: TSI TSI TSI TSI TSI TSI TSI TSI 7168 7039 7172 7120 7040 1843 7171 7173 Castel Arcione Ambito di Guidonia Bagni di Tivoli Villalba di Guidonia Martellona Area cave Villanova Villa Adriana

Invece per quel che riguarda il sistema idrico e geomeccanico si fa riferimento alle Sub Unit Morfologiche (SUM), mentre per il paesaggio si fa riferimento alle Unit Morfo Territoriali (UMT).

ATMOSFERA. Dallanalisi della carta di sensibilit di componente si rileva, nellambito interessato dal progetto di Parco termale, la seguente situazione: sono rappresentate quasi tutte le classi di sensibilit, il che indica una situazione assai diversificata nei vari nuclei urbani rappresentati dalle TSI: Sensibilit di livello assoluto nella TSI coincidente con Villalba di Guidonia Sensibilit Molto alta nel la TSI corrispondente a Castel Arcione Sensibilit alta nei nuclei di Villanova e Villa Adriana Sensibilit scarsa, debole e trascurabile nel resto del territorio compreso nel perimetro interessato dal costituendo Parco Termale. La interpretazione dei dati relativi alla sensibilit della componente atmosfera effettuata attraverso la considerazione degli indicatori utilizzati: riscaldamento domestico carico industriale carico agricolo carico dovuto ai trasporti Dallanalisi degli indicatori si deduce che i valori di sensibilit rappresentati dalle classi assoluta e molto alta, sono riscontrabili nelle zone di Villaba e di Castel Arcione. Da una analisi comparativa degli indicatori tale situazione sembrerebbe determinata dal carico industriale, che in tali zone presenta la massima incidenza, e che interagisce con lalto carico insediativo e lalta vulnerabilit delle zone interessate. Tale circostanza per altro confermata dallanalisi della carta relativa agli insediamenti industriali, in cui si nota una significativa presenza degli stessi insediamenti. Vulnerabili Traspor Agricol Industria Domestic t ti o le o Sensibilit Totale C F D E F F F G G D G E 4 G G G B - MOLTO ALTA F SCARSA D MEDIA

TSI Castel Arcione 7168 Ambito di 7039 Guidonia Bagni di Tivoli 7172

Villalba 7170 Martellin a 7040 Cave 1843 Villanova 7171 Villa Adriana 7173

A F F C D

G G F F F

E G G F G

A G G C E

F G G F G

A ASSOLUTA F SCARSA E DEBOLE C ALTA C ALTA

Progettualmente tale circostanza indica la necessit di intervenire sui nuclei produttivi in generale con operazioni di riqualificazione degli insediamenti allo scopo di limitare le emissioni dannose, ad esempio utilizzando delle barriere verdi, e comunque di entrare in un rapporto armonico con le altre attivit umane presenti sul territorio. SISTEMA IDRICO Le sub unit morfologiche di riferimento sono classificate come: aree golenali, la valle dellAniene aree alluvionali recenti aree piane pendii nelle morfologie piane Si riscontra che nellarea, a fronte di una vulnerabilit prevalentemente trascurabile e solo in parte debole, si hanno analogamente classi di sensibilit trascurabile relativamente allarea golenale della Valle dellAniene, in cui per altro si ha un alto grado di tutela dovuta alla proposta di parco regionale ed alla presenza dellarea di esondazione, per la quale vigono vincoli e prescrizioni della Autorit di bacino del Tevere, e debole nella quasi totalit dellambito interessato dal Parco termale. Fa eccezione, con un livello alto di sensibilit, la zona di Castel Arcione, dove probabilmente il sistema delle tutele di minor peso. Le linee guida per la progettazione dellambito dovranno pertanto rispettare tali livelli di sensibilit, approfondendo inoltre le problematiche relative alle sorgenti di acqua termale, e tenere conto delle classi di tutela della risorsa idrica definite dal piano, che in questo ambito non rileva aree di particolare attenzione, mentre invece mette in evidenza delle possibilit di inquinamento della falda segnalata dalla presenza di fonti di captazione a vulnerabilit intrinseca alta e casi di inquinamento. In sede di progettazione pertanto dovranno essere date tutti gli indirizzi utili per limitare i casi di inquinamento delle falde, con particolare attenzione per le attivit estrattive, al fine di evitare ulteriori forme di inquinamento delle acque sotterranee che possano compromettere lutilizzo al meglio della risorsa termale. SISTEMA GEOMECCANICO Come nel sistema idrico, le sub unit morfologiche di riferimento sono le stesse del sistema idrico, ovvero: aree golenali, la valle dellAniene aree alluvionali recenti aree piane pendii nelle morfologie piane Lanalisi del sistema mette in evidenza una sensibilit di livello scarso nellare golenale dellaniene , debole nella zona di Castel Arcione e media nella restante parte dellarea dedicata al Parco Termale e determinata probabilmente dalla presenza di vaste aree dedicate alle attivit estrattive, quindi gi di per s con una situazione intrinseca di fragilit. Ma accanto allesame della sensibilit delle macroaree, varr inoltre la pena di ricordare le indicazioni della tavola di progetto relativa alle classi di idoneit geomorfologia, ed alle classi di 5

rischio sismico. Si rilevano infatti nellarea in questione classi di idoneit geomorfologia buona (classe 4) e media (classe 3), e di ultima classe, ovvero compreso tra 0,00117 e 0,10817 per quel che riguarda il rischio sismico. E pure opportuno ricordare le categorie di intervento previste dalle norme tecniche del Piano territoriale, al fine di indirizzare correttamente le scelte progettuali. Tali categorie sono le seguenti: Per le aree con idoneit media (classe 3:) Usi privilegiati: opere di sistemazione idrogeologica, di tutela del territorio e di difesa del suolo per la messa in sicurezza dei siti, ovvero: bonifica delle aree estrattive dimesse consolidamento in verde (vegetazione pioniera) con tecniche di ingegneria naturalistica regolazione delle acque superficiali e sotterranee sistemi per il monitoraggio per il controllo dellevoluzione dei dissesti in atto inerbimento, piantumazione con essenze arboree o arbustive pratiche colturali coerenti con il riassetto idrogeologico; Usi consentiti: ovvero us i per i quali si richiedono verifiche di carattere geologico tecnico di estremo dettaglio, ovvero: In corrispondenza di dissesti anche puntuali e non solo di area vasta, interventi di sistemazione, bonifica e regimazione delle acque superficiali e sotterranee per il consolidamento dei versanti; Realizzazione di opere di difesa e sistemazione delledificato esistente; Interventi di consolidamento strutturale, manutenzione ordinaria e straordinaria, restauro e risanamento conservativo del patrimonio urbanistico esistente sulla base di approfondimenti di carattere geologico- tecnico; Modifica della destinazione duso del suolo agricolo naturale rappresentata da nuova edificazione, ivi compresa la realizzazione di infrastrutture Modificazioni duso del suolo rappresentato da attivit estrattive in coerenza con gli obiettivi del PTPG. Non sono previsti usi condizionati o esclusi.

Per quel che riguarda invece le aree di classe 4, ovvero con idoneit geomorfologia buona, sono consentiti tutti gli usi, in quanto tali aree non presentano condizioni di fragilit geomorfologia tali da porre limitazioni alle scelte urbanistiche; gli interventi pubblici e privati sono consentiti nel rispetto della normativa vigente ed in coerenza non quanto scaturisce dalla prevenzione dal rischio idraulico, dalla conservazione degli ecosistemi e del paesaggio agricolo.

SISTEMA NATURALISTICO E DELLE AREE PROTETTE A-FLORA Le porzioni di territorio in questione, sono caratterizzate da una copertura vegetale diversificata, in cui le diverse tipologie risultano ben definite. Il valore di criticit di tali aree, correlato al valore naturalistico, definisce i diversi gradi di sensibilit. Nellambito progettuale considerato sono rappresentate le classi di sensibilit di livello pi elevato nella scala dei valori, ovvero da assoluta a media: Si nota che la classe di sensibilit assoluta data dallarea delle cave, classificate come classi di pregio C1, dallincolto, classe di pregioC1,dallarea di seminativo,ovvero classe di pregio E1, e dalle colture arboree. I nuclei insediativi invece presentano rispettivamente una sensibilit molto alta nellarea di Bagni di Tivoli e Villa Adriana, alta nelle aree di Villalba di Guidonia e Villanova e media nellarea di Castel Arcione. Mentre larea corrispondente alla zona delle sorgenti di Bagni di Tivoli, appare di classe pi elevata, presumibilmente per la presenza delle aree di protezione delle sorgenti, gli altri nuclei 6

urbani risultano evidentemente dotati di minori caratteristiche di pregio dal punto di vista vegetazionale, mentre evidentemente la loro fragilit da ricercarsi nelle caratteristiche del sistema insediativo SOTTOSISTEMA FLORA TSI Castel Arcione 7168 Vulnerabilit G B E E B D E D Criticit C C A B A A B A Sensibilit Totale D A B C A A C B

Ambito di Guidonia 7039 Bagni di Tivoli Villalba Martellona Cave Villanova Villa Adriana 7172 7170 7040 1843 7171 7173

B-FAUNA A fronte di alcuni picchi del valore della vulnerabilit a Bagni di Tivoli, Martellona, area delle cave, Villa Adriana, si ha una sensibilit generalmente con valori compresi tra C ed F. Nelle tavole di progetto del Piano Territoriale, si attribuisce una speciale importanza al ripristino ed al consolidamento delle cosiddette reti ecologiche, allo scopo di contrastare il processo dinamico di frammentazione che caratterizza in generale il territorio provinciale. Tale problematica riscontrabile anche nellambito in cui ricade il Parco Termale, dove il ripristino della continuit fra ambienti naturali un possibile rimedio allisolamento dei singoli ambienti nasturali. A tale proposito si evidenzia che il PTPG, nellelaborato relativo alla definizione degli ambiti finalizzati alle reti ecologiche, mette in evidenza la presenza di un fattore areale di pressione, individuato proprio dai nuclei urbani dei comuni di Tivoli e Guidonia, quali principali elementi di frammentazione e di barriera diffusa alle dinamiche faunistiche, che vengono recepite nel piano come sofisticati indicatori dellindice di naturalit delle aree. Si evince pertanto che la progettazione del Parco Termale Metropolitano dovr tener presente tale problematica al fine di alleggerire la pressione della presenza antropica sui sistemi naturali, leggibile per altro anche come alto livello di sensibilit del sistema insediativo, considerata nella sua componente di uso urbano del suolo, sensibilit di valore assoluto a Castel Arcione e comunque molto alta in tutti gli altri nuclei. Accanto allimportanza pi generale di attuare un disegno di largo respiro di collegamento tra le arre verdi, e garantire un rapporto organico tra le aree a parco e quelle per le attivit termali, interessante progettualmnete apparirebbe pertanto la possibilit di strutturare dei vuoti, come canali di libera circolazione delle piante e degli animali, oltre a quelli indicati dal Piano generale come corridoi fluviali primari e secondari, che comprendono sistemi lineari ad alta potenzialit di determinate specie target. Uno di questi elementi potrebbe essere rappresentato in modo significativo, proprio dallasse dellacquedotto dellacqua marcia, che nel progetto potrebbe essere assunto come asse strutturante di tutta la riqualificazione insediativi dellarea in questione. 7

SOTTOSISTEMA FAUNA TSI Castel Arcion e 7168 Ambito Guidonia Bagni Tivoli Villalba Martellona Cave Villanova di 7039 di 7172 7170 7040 1843 7171 A B A A B A F E F F F F D E C C D D C F C Vulnerabilit C Criticit E Sensibilit Totale F

Villa Adriana 7173

SISTEMA DEL PAESAGGIO Il sistema relativo alla conponente storico- antropizzata caratterizzato, a fronte della presenza di aree di indubbio valore che caratterizzano larea Tiburtina, da un basso valore della sensibilit; essa infatti generalmente scarsa; debole limitatamente alla zona di Castel Arcione e dellarea delle cave a sud dellAniene; di livello alto solo in una zona limitata di Villanova. Gli elementi di pregio presenti sono costituiti da: Siti di grande relazione territoriale come Villa Adriana Arre archeologiche di interesse locale Elementi monumentali Elementi archeologici Viabilit di impianto antico Viabilit di impianto antico e moderno Tali presenze sono per altro implementate dalla permanenza del tessuto agrario storico, rappresentato in questo caso dalle coltivazioni ad ulivi, specialmente nella zona di Tivoli. Il paesaggio naturale, per contro, caratterizzato da qualit paesistica di valore assoluto, molto alto ed alto e da un grado di visibilit di valore assoluto, mdio e debole. A questi valori fa riscontro il rischio di compromissione che che alto e molto alto nella zona di Tivoli, per scendere a debole e scarso nel resto dellarea. SISTEMA INSEDIATIVO Larea di progetto si configura come una tra le pi vivaci dal punto di vista delle dinamiche insediative, in cui insieme ai pi alti tassi di crescita demografica, si registra anche un interessante livello di crescita delle imprese produttive e dei servizi, e comunque la presenza di una certa capacit imprenditoriale in termini di risorse umane ed investimenti. Tale dinamismo tuttavia trova il suo limite in una crescita del sistema urbanizzato che allude sempre di pi ad una periferia romana, in quanto non riesce a trovare i segni di una propria identit e caratterizzazione. Sono ancora fortemente presenti le attivit produttive, che non arrivano tuttavia a prefigurare un insieme ordinato e riconoscibile, prive anchesse di una qualsiasi qualit che pure tali attivit potrebbero avere, data la loro forte caratterizzazione di attivit estrattive. 8

La congestione dellabitato e della attuale infrastrutturazione pone al primo posto della attivit progettuale la razionalizzazione ed il potenziamento della mobilit, anche attraverso una maggiore apertura al territorio; con pari urgenza dovr essere prevista lattivit di miglioramento qualitativo di tutto il sistema urbano, come presupposto necessario per la localizzazione di una attivit che possa avere un grosso richiamo anche a livello internazionale, e che possa avere attrattivit di per se, come accade nei pi frequentati centri termali dItalia. A tale proposito appare interessante lipotesi di studiare dei sistemi di organizzazione territoriale, (cardo decumano) che rappresentino elementi ordinatori allinterno degli insediamenti. Sar opportuno ricordare che nel miglioramento della infrastrutturazione dellarea sar doveroso considerare anche quella legata alla depurazione ed allapprovvigionamento delle acque ed allo smaltimento dei rifiuti. Particolare attenzione dovr pertanto essere posta, al di la della previsione delle attrezzature che possono svolgere unazione complementare alle attivit delle terme, alla riqualificazione dellambiente urbano circostante, attraverso operazioni di recupero, di sostituzione, di riqualificazione, poich vistosi sono i fenomeni di convivenza tra le spinte alla fruizione turistica delle risorse naturalistiche e culturali, ed ambiente urbano degradato, aspettative di insediamenti industriali e opportunit di riqualificazione dei territori contermini il fiume Aniene. E evidente pertanto che la prospettiva di rilancio dellare passa obbligatoriamente per una concomitante azione di sviluppo, recupero e riproggettazione degli insediamenti recenti, unitamente ad una valorizzazione del patrimonio storico monumentale. SOTTOSISTEMA USO URBANO DEL SUOLO TSI Castel Arcione Ambito di Guidonia Bagni di Tivoli Villalba Martellona Cave Villanova Villa Adriana 7168 7039 7172 7170 7040 1843 7171 7173 Vulnerabilit B G C C G G C C Sensibilit Totale A C B B D F B B

Per lo studio di questa sottocomponente sono stati scelti degli indicatori (?9 rappresentati da Seminativo, coltura arboree, aree boscate ed incolti, georeferenziate attraverso le TSI. Attraverso la fertilit dei suoli e la densit insediativi rurale, si rilevato un valore di vulnerabilit come riportato di seguito in tabella, ed un conseguente valore di criticit che indica la potenzialit agricola dei suoli.

TSI Castel Arcione Ambito di Guidonia Bagni di Tivoli Villalba Martellona Cave Villanova Villa Adriana

SOTTOSISTEMA USO AGRICOLO Classe di potenzialit agricola Vulnerabilit 1 prevalente Criticit 7168 C B 7039 7172 7170 7040 1843 7171 7173 G D E G G E E D D D D D F D

Sensibilit Totale B C D D E E G D

Lanalisi dei valori indica quindi una sensibilit molto alta nella zona di Castel Arcione, in cui una classe molto alta di criticit indica una potenzialit agricola molto forte a fronte di un progressivo inurbamento della zona ed alta ; in tutte le altre zone appare media debole e trascurabile. Sottosistema uso agricolo: non si hanno per questa componente classi di sensibilit assoluta; quella pi alta risulta essere quella di Castel Arcione, fino ad arrivare a quella trascurabile di Cave

SALUTE PUBBLICA La componente ambientale relativa alla salute pubblica nella valutazione rappresentativa del livello di qualit della vita riscontrabile nei diversi contesti territoriali esaminati. Tale valutazione include generalmente considerazioni relative allhabitat, alla struttura della popolazione, ovvero et, sesso ed altre componenti, ed infine ai comportamenti della popolazione determinati da diversi livelli culturali. La costruzione dei giudizi di vulnerabilit, criticit e sensibilit viene effettuata attraverso alcuni indicatori che non sono legati direttamente ai livelli di morbilit vera e propria che si riscontrano nel contesto considerato, ma piuttosto ad alcune situazioni che esprimono dei livelli di disagio della popolazione residente: essi sono rappresentati da: indice di ruralit, indice di dipendenza economica ed indice di vecchiaia della popolazione. Tali indicatori possono per altro essere interpretati come realt socioeconomica ancora caratterizzata da elementi di transizione tra il rurale ed urbano e che ha perso pertanto le connotazioni positive del mondo rurale senza aver ancora raggiunto la maturit di un contesto che offre opportunit dei livelli di vita urbani; come espressione di fenomeni di povert locale in termini di offerta di opportunit economiche e di capacit di utilizzazione delle risorse
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In questa componente assente la classe A; pertanto la classe B corrisponde a classe molto alta, C alta, D media etc 10

presenti nellarea; ed infine come fenomeno di esodo delle popolazioni giovanili che cercano altrove opportunit di lavoro, di svago e di impegno sociale. Interpretando pertanto il giudizio di sensibilit con questa chiave di lettura, possibile leggere i diversi giudizi di sensibilit in termini di sociologia urbana come espressione di alcuni comportamenti della popolazione, che raggiungono alti livelli di attenzione nei nuclei pi densamente popolati e pi caratterizzati dalla conflittualit tra territorio urbanizzato e territorio che presenta livelli intrinseci di fragilit, come nel caso di Bagni di Tivoli. Nellambito territoriale in questione il giudizio di sensibilit caratterizzato dai livelli alta, media e debole, secondo quanto riportato in tabella, unitamente ai valori di vulnerabilit e criticit, relativamente alle diverse TSI. 2 Lo spunto progettuale quindi non pu prescindere dal porsi come primo obiettivo quello di una riqualificazione dellarea sia dal punto di vista funzionale che da quello ambientale ed insediativi, unitamente al recupero sociale, come elemento di partenza per la collocazione di una funzione di livello superiore e di attrattivit nazionale ed internazionale, agendo in particolar modo e prioritariamente sui nuclei abitati.

Per quanto riguarda il concetto di vulnerabilit ,nello studio per il PTPG si rileva che mentre circa il 40% delle TSI a maglia si colloca nella fascia di giudizio D,la maggior parte dei contesti territoriali attestati lungo i principali assi di trasporto, si collocano nella classe A. Progettualmente tale considerazione potrebbe suggerire anche lipotesi di intervenire sulla morfologia del tessuto insediativo, oppure prendere a riferimento di un nuovo insediamento una struttura del tipo a maglia, e d intervenire con operazione di riqualificazione siu tessuti di tipo nodo lineare introducendo degli elementi di arricchimento dei sistemi. 11

TSI Castel Arcione Ambito di Guidonia Bagni di Tivoli Villalba Martellona Cave Villanova Villa Adriana 7168 7039 7172 7170 7040 1843 7171 7173

Vulnerabilit D D D D C C B D

Criticit G F A G D F G C

Sensibilit Totale G E C G D E G D

SISTEMA RUMORE Tale componente del sistema viene analizzata scegliendo una serie di indicatori legati alla struttura socioeconomica della popolazione: classificazione e presenza di attivi, la loro densit, e conseguentemente il carico insediativi e lavorativo. Tale componente discende quindi direttamente dal sistema insediativi e costruisce con i due dati sopra espressi il giudizio di vulnerabilit. Gli elementi di criticit sono rappresentati invece da: Servizi Viabilit Impianti produttivi La classe pi elevata di sensibilit si registra ovviamente nei nuclei abitati di Bagni di Tivoli,0 Castel Arcione, Villalba di Guidonia, Villanova e Villa Adriana, mentre nel resto dellarea si abbassa di livello, fino ad arrivare alla classe media. Tale componente del quadro ambientale molto legata, come del resto la salute pubblica, al concetto di qualit della vita gi richiamato precedentemente, e pertanto notevolmente compromesso da questo problema che appare molto diffuso non solo nei nuclei abitati, ma anche nelle zone pi libere. Un livello alto di sensibilit sta ad indicare nel caso specifico che nei nuclei abitati si dovr fare molta attenzione alla collocazione di strutture o infrastrutture che vedano ad accrescere ulteriormente il livello di sensibilit gi raggiunto. Progettualmente questo pu significare la necessit di riqualificare i centri abitati dal punto di vista delle qualit della vita, pensando anche alla progettazione di adeguati elementi di isolamento dal rumore come barriere verdi etc,, alla eliminazione delle attivit che producono tale forma di inquinamento, alla dotazione delle infrastrutture esistenti o di progetto di adeguate misure di protezione acustica, evitando il pi possibile interferenze del traffico veloce di scorrimento con i centri abitati, considerando anche che lassenza di inquinamento acustico rappresenta attualmente un fattore di pregio valutabile anche da punto di vista economico.

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Per altro, andr posta particolare attenzione a questo tipo di problematiche in quanto la presenza di un alto livello di inquinamento acustico non si addice alla localizzazione di un centro dedicato alla cura ed al benessere della persona.

TSI Castel Arcione Ambito di Guidonia Bagni di Tivoli Villalba Martellona Cave Villanova 7168 7039 7172 7170 7040 1843 7171

Vulnerabilit A E A A G D A A

Criticit ? ? ? ? ? ? ? ?

Sensibilit Totale A C A A D D A A

Villa Adriana 7173 Fonte: Provincia di Roma, 2003

Analizzando in particolare il rapporto tra beni culturali e sviluppo locale, uno dei fattori che emerge con pi forza lesigenza di trovare un equilibrio tra offerta al pubblico e conservazione delle risorse intese come giacimenti culturali, tra fruizione di massa e sostenibilit, che generi benefici apprezzabili alleconomia di un territorio senza gravare con costi eccessivi su un patrimonio disponibile nella misura in cui gli si garantisce la possibilit di continuare ad esistere; un dato di fatto che se da una parte si pu parlare di Beni Culturali come fattori di sviluppo economico locale solo se ne viene promosso il consumo, la fruizione, dallaltra impossibile parlare di sviluppo di unarea da un punto di vista turistico e dimmagine, e quindi economico, se non assicurata unadeguata protezione delle ricchezze ambientali e culturali presenti. Il caso del Parco Metropolitano Termale di Tivoli, Guidonia e Roma un esempio significativo della necessit di questo equilibrio, in quanto investe una zona contraddistinta da

caratteristiche e condizioni in un certo senso estreme per quanto concerne il rapporto di convivenza tra antico e contemporaneo, tra risorse ambientali e inquinamento in atto o a rischio, tra zone ad alto valore paesaggistico e zone in cui il paesaggio pesantemente segnato dalle attivit produttive, tra degrado estetico dei nuclei edilizi e splendore architettonico di monumenti archeologici di fama internazionale (Villa Adriana, Villa Gregoriana e Villa dEste), tra alta concentrazione di questo patrimonio in aree circoscritte e quasi totale assenza di monumentalit nel resto del territorio. Questo squilibrio ne ha generato uno conseguente nella ripartizione dei flussi turistici sul territorio e nel consumo dei beni presenti da parte dei visitatori, secondo una domanda in buona parte superficiale e poco qualificata, concentrata su una minima parte del patrimonio effettivamente esistente e generalmente 13

ignorante dellaltra, e tendente a rimanere nellarea per un breve lasso di tempo, lo stretto necessario alla visita di due o tre punti di richiamo; un richiamo dovuto soprattutto alla fama acquisita nel corso dei secoli, una fama che si pu definire di rendita. In questa ottica la cultura, intesa come connessione tra presente e passato, tra tradizione e innovazione, tra ambiente e attivit produttive, acquista quindi un ruolo di soggetto in grado di influenzare fortemente in un senso o in un altro le sorti di un territorio a seconda del modo e della misura in cui viene considerata nel momento in cui oggetto di investimenti a livello decisionale, programmatico e gestionale. Non solo: Il Bene Culturale diventa indicatore della qualit del piano nella misura in cui le indicazioni progettuali che lo riguarderanno saranno considerate sostenibili (Prezioso, 2003). Nellaccordo di programma per la creazione del parco specificata la sua finalit: contribuire al miglioramento della qualit insediativa nellambito territoriale in cui appare ricompreso il nuovo Parco Metropolitano Termale, al fine di consentire lo sviluppo delleconomia termale. Successivamente, si precisa che questo obiettivo viene conseguito con modalit diverse: - Riqualificando e recuperando da un punto di vista urbanistico ed edilizio i nuclei urbani e le aree interne e limitrofe al PMT e prevedendo nuovi spazi ricettivi per lo sviluppo turistico nei Comuni di Tivoli e Guidonia. - Recuperando e ampliando lattuale stabilimento termale, integrandolo con nuovi impianti per lo sfruttamento della risorsa termale e prevedendo un sistema ludico-ricreativo allinterno del parco. - Valorizzando il sistema ambientale mediante il collegamento del futuro PMT con le vicine aree protette di Nomentum, Inviolata, Monte Catillo e con le emergenze di valore monumentale e archeologico situate nelle zone limitrofe, proteggendo le aree non ancora compromesse che garantiscono la sopravvivenza della risorsa termale, tutelando e risanando il sistema idrogeologico. - Migliorando la rete viaria e potenziando laccesso al parco soprattutto attraverso il trasporto ferroviario . - Valorizzando le attivit produttive legate alle attivit estrattive e termali. Tra la fase dellaccordo di programma e quella del piano darea e dello studio di fattibilit economico-gestionale, vi uno Studio di Marketing Territoriale che attraverso unanalisi SWOT mette in rilievo fattori di criticit e di forza del territorio che ospita il parco, e formula alcune importanti considerazioni relative al concetto di benessere, alla tipologia del turista termale e ai bisogni insoddisfatti: da queste emerge che il concetto di benessere sempre pi esteso a unidea che comprende la mente e tutte le dimensioni della fisicit. Nello studio si parla di fuga dallo stress quotidiano e da una vita logorante, di otium et serenitas per definire in generale questa condizione della domanda di benessere, che richiede quindi una qualit dellofferta non soltanto in termini di cure e beauty farm, ma anche dal punto di vista di una condizione armoniosa e piacevole dell habitat in cui si trascorre un soggiorno wellness.

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Mettendo da parte per un momento lo studio di marketing e prendendo in prestito il modello dei villaggi turistici organizzati, si pu riscontrare come in queste strutture la filosofia sia quella di trattenere allinterno il cliente offrendogli da mattina a notte fonda il massimo possibile di quello che egli pu desiderare da un punto di vista del relax, del divertimento, del palato, della trasgressione, della forma fisica, impedendogli con i mezzi pi diversi e allettanti la fuga dal villaggio in modo che la spesa sia concentrata tutta allinterno dello stesso. Se rapportiamo questo modello a una scala pi ampia, quella di unarea geografica, e immaginiamo che il territorio coincida con il villaggio turistico, i conti tornano: se il territorio vuole trattenere il turista al suo interno e beneficiarne economicamente non pu offrirgli soltanto qualcosa di quello di cui dispone, per quanto sia qualcosa di qualitativamente appetibile, deve offrirgli tutto quello che nelle sue possibilit. Non si pu quindi recintare il turismo del benessere nei confini ristretti dellofferta di cure termali e beauty-farm, per quanto di alto livello, come confermano le considerazioni dello Studio di Marketing sulla tipologia del turismo termale che anche se volto in centri prettamente dedicati, si affianca e confonde con altre forme di turismo e sulle caratteristiche del turista del benessere, che sempre pi attento alle offerte legate allambiente e alle strutture ricettive di tipo extralberghiero e attraverso queste formule cerca di confrontarsi direttamente con la cultura locale, di conoscere la vita del territorio, di vedere architetture, arredi e abitudini dallinterno, di avere un contatto senza intermediari con lenogastronomia del posto, di vivere un contatto sostenibile con lambiente circostante. La pianificazione dellarea in oggetto, ai fini dello sviluppo endogeno e del marketing del territorio, stata anche volta a stimolare lo sviluppo del parco nel senso antropologico di luogo piuttosto che insieme di non luoghi, rischio a cui si andrebbe incontro nel caso in cui uno spazio culturalmente e geomorfologicamente connotato si trasformasse ancora di pi in uno spazio privo di punti di riferimento significativi sotto il profilo urbanistico e ambientale, al di l della presenza di risorse di notevole importanza storico-artistica come nel caso specifico quelle di Tivoli. Lo studio del territorio coinvolto nei piani di sviluppo da un punto di vista dellAntropologia dei Patrimoni Culturali, contribuisce quindi a ricercare e mettere in luce quei fattori legati al territorio stesso e alla cultura locale che in maniera visibile o invisibile possono risultare importanti per la messa a punto degli strumenti programmatici e per la piena realizzazione degli obiettivi che le Amministrazioni si propongono. A questo proposito, utile entrare nel merito di cosa abbia significato nel caso del Parco Metropolitano Termale utilizzare questo punto di vista antropologico in rapporto al territorio e in relazione agli strumenti attuativi dellaccordo di programma (piano darea e studio di fattibilit economico-gestionale), e quale utilit effettiva e concreta possa avere in generale una simile prospettiva di indagine per le Amministrazioni coinvolte e per le iniziative che vengono poste in essere nel territorio. Nellaccordo di programma gi citato emergono tre obiettivi principali:

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1) Creazione di strutture e servizi per lo sfruttamento della risorsa termale e per lo sviluppo di un turismo del benessere. 2) Riqualificazione del territorio da un punto di vista infrastrutturale, urbanistico, turistico e dimmagine. 3) Distribuzione delle risorse e dei flussi turistici allinterno di un territorio in cui fino ad oggi si assiste a una polarizzazione degli stessi esclusivamente intorno a Tivoli. A questi tre obiettivi principali, fanno tuttavia riscontro altrettanti e corrispondenti fattori di criticit del territorio: 1) Impossibilit, per levoluzione della tipologia del turista/cliente termale e per linnalzamento della qualit di questo tipo di domanda e di offerta a livello nazionale e internazionale, di creare un turismo del benessere basato solo sulla presenza di strutture ricettive e servizi legati al fattore termale prescindendo da quello culturale e ambientale. 2) Presenza, soprattutto in alcune zone dellarea considerata, di zone ad alto degrado urbanistico e ambientale e prive di punti di aggregazione, strutture sociali, servizi ricreativi, etc. 3) Disomogeneit nella distribuzione e nello sfruttamento delle risorse nel territorio e mancanza di un tessuto connettivo tra gli operatori del settore turistico, sia da un punto di vista della promozione e comunicazione e dellorientamento alla domanda, sia da quello di una mentalit tesa al raggiungimento di obiettivi comuni.

In questa prospettiva, unanalisi demo-antropologica del territorio (condotta dallantropologa ed esperta di Beni culturali Valeria Sanna Ranaccio, 2003) si rivela utile in due direzioni: a) Ricerca etnografica: ricerca di una potenziale rete legata alla cultura, alle risorse e alle tradizioni locali che sia in grado di collegare realmente e concretamente il territorio al suo interno, fornendogli fattori di omogeneit, inquadrandolo in ununica dimensione che vada al di l della concentrazione delle sole risorse termali o archeologiche e mettendo in luce un circuito culturale che colleghi i vari punti del territorio e consenta la mobilit del turista al suo interno mediante richiami di diversa natura. Le diverse specificit culturali materiali e immateriali presenti nel territorio costituiscono una potenzialit reale per la corretta distribuzione delle risorse, per lespressione della vocazione dellarea, per la dislocazione dei flussi turistici e per la creazione di un sistema integrato di beni culturali di natura storica, archeologica,

architettonica, dellarcheologia industriale, delle tradizioni rurali ed enogastronomiche, delle attivit produttive passate e presenti, dei riti e feste tradizionali e dei siti dismessi ma recuperabili per le particolari funzioni a cui erano adibiti. Questa prospettiva supportata dalle esigenze del nuovo turista termale, che come abbiamo visto vuole muoversi nel territorio, conoscere da vicino le usanze locali, etc b) Studio antropologico: focalizzazione dei fattori di forza e di rischio da un punto di vista della mentalit locale, intesa come abitudini culturali radicate nel tempo, come retaggio, come tradizionale vocazione, e della conseguente disponibilit da parte degli attori locali alla 16

realizzazione e al mantenimento nel tempo di un determinato sistema di organizzazione delle risorse territoriali; analisi di uno specifico sistema socioculturale che rispetto al proprio passato in alcuni casi pi conservativo e in altri frutto di fenomeni di disgregazione o riaggregazione tali da determinare dinamiche e apporti del tutto innovativi. Al di l di una corretta attuazione delle politiche di sviluppo locale e dellutilizzo degli strumenti finanziari, la difficolt nella gestione a lungo termine di progetti di sviluppo dovuta spesso a variabili squisitamente immateriali, che possono essere pi facilmente previste, controllate e dirette a fini costruttivi mediante una pi profonda comprensione delle dinamiche socioantropologiche esistenti nel territorio, oltre a quelle di natura politica ed economica. Il riconoscimento della disomogeneit dello spazio economico, delle tendenze differenziatrici espresse localmente e storicamente, delle frizioni e inerzie esercitate dai retaggi socioculturali, determina di allargare lo sguardo al riferimento spaziale, allorganizzazione socio territoriale, larea o distretto, al cui interno si realizza il processo. Lanalisi economica introduce quindi al suo interno la dimensione storica, geografica e socioantropologica (Governa). Non si pu quindi parlare di sistema turistico locale se non si considera alla base la presenza di un sistema culturale locale, che una realt preesistente e pi o meno visibilmente condizionante.

I risultati di queste due prospettive di indagine sono state rispettivamente il rilevamento e il collegamento dei beni culturali locali materiali e immateriali in ununica rete potenzialmente percorribile e tale da diffondere su tutta larea interessata i flussi turistici provenienti da Roma e diretti a Tivoli, procedendo allindagine dellarea del parco e limitrofa secondo una prospettiva diacronica, cio rilevando le risorse effettivamente a disposizione nel passato, nel presente e nella loro evoluzione temporale; il che consente di creare collegamenti che nel tempo possono essere diventati oggi materialmente invisibili ma ancora idealmente presenti e dunque recuperabili ai fini della valorizzazione delle disponibilit attuali. Pertanto la georeferenzialit dei beni nelle due tavole di piano sempre in relazione sia alla loro presenza materiale sia al loro valore immateriale, a maggior ragione in quei casi in cui la sopravvivenza materiale del bene sia inferiore alla sua valenza storica o simbolica, a volte dimenticata o sottovalutata ma non per questo meno importante nellottica delle potenzialit di recupero e valorizzazione di unarea storicamente forte come quella del Parco. Per quanto riguarda la focalizzazione di fattori di forza e di rischio a livello delle comunit locali, nella zona del parco evidente per esempio una scarsa presa di coscienza da parte degli abitanti dellesistenza stessa o del valore di molti siti, e delle loro potenzialit di valorizzazione; una migliore educazione al patrimonio e incentivi al miglioramento estetico delledilizia abitativa, possono creare un circolo virtuoso favorevole al miglioramento qualitativo dellarea nel suo complesso. In questo senso rivestono una funzione importante anche gli interventi di miglioramento della fruibilit dei siti di interesse archeologico e architettonico, tali da rendere la zona effettivamente percorribile e visitabile dal pubblico. In caso contrario il rischio sarebbe 17

quello di ritornare alla stessa situazione mordi e fuggi di partenza con lunica aggiunta di una tappa in pi, quella del parco, che non potrebbe avere una forza attrattiva tale da stabilizzare il flusso se non si garantisce anche laccessibilit ai siti dinteresse circostanti, soprattutto se segnalati come tali.

Accanto al piano darea, che si concretizza in alcune tavole di progetto accompagnate da una relazione esplicativa delle stesse e che fornisce delle indicazioni duscita in termini di interventi infrastrutturali, strutturali e operativi, il secondo strumento attuativo dellaccordo di

programma come accennato lo studio di fattibilit economico-gestionale, che propone un modello di sviluppo e un possibile sistema di offerta. Sui tavoli di governance si definisce poi pi precisamente in che modo i soggetti attuatori realizzeranno gli interventi rispetto anche alle richieste dei cittadini, dellimprenditoria locale, delle associazioni di categoria etc Nel caso del Parco Metropolitano Termale, le proposte formulate nello studio di fattibilit economico gestionale ipotizzano un nuovo sistema di offerta dellarea, che nel caso specifico comprende sia delle dotazioni strutturali (un nuovo stabilimento termale, alberghi, beauty farm, un centro polisportivo, una craft and food gallery) sia la riqualificazione di beni archeologici e architettonici e dei parchi naturali circostanti al parco termale, sia una riorganizzazione delle piste ciclabili, dei percorsi pedonali e dei servizi di trasporto dedicati ai turisti. In questo modo, attraverso un processo di pianificazione/programmazione, unarea nel suo complesso disomogenea come quella presa in esame pu assumere una connotazione unitaria, che le consente di diventare in un certo senso una nuova realt, una realt cio interconnessa nelle sue risorse, un sistema non pi soltanto esistente ma funzionante per lo sviluppo.

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