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Tutti i Santi

1 novembre 2013 di LUCIANO MANICARDI Anno C Ap 7,2-4.9-14; Sal 23; 1Gv 3,1-3; Mt 5,1-12a La celebrazione della comunione di tutti i santi del cielo e della terra anche memoria della chiesa una e santa, chiesa che consiste appunto nella communio sanctorum. I credenti che, radunati attorno allaltare eucaristico, partecipano alle cose sante e comunicano a Colui che la fonte stessa della santit, conoscono la comunione con i santi che gi vivono in Dio: in questa celebrazione, dunque, la chiesa viene colta nel suo aspetto terrestre e celeste. Un elemento particolare potrebbe essere colto come unificante le tre letture. Se una beatitudine rivolta ai puri di cuore (Mt 5,8), la seconda lettura afferma che i cristiani che sperano nel Signore vengono purificati come Egli puro (cf. 1Gv 3,3) e il brano dellApocalisse parla dei redenti come di coloro che sono passati attraverso la grande tribolazione e hanno lavato le loro vesti rendendole bianche col sangue dellAgnello (Ap 7,14). La purificazioneoperata per grazia dal Signore e significata dal battesimo fa dei credenti dei chiamati alla purezza del cuore. Non si tratta di purit cultuale, n di purezza di tipo morale e particolarmente sessuale, ma di una purezza esistenziale che si manifesta sul piano relazionale e che si condensa nella carit, che laltro nome della santit. Si tratta di una purezza che grazia, dunque non mai acquisita una volta per tutte, ma sempre una meta che sta davanti al credente e che lo impegna a unificare il proprio cuore davanti al Signore. Pu proclamare la beatitudine dei misericordiosi e dei puri di cuore, dei poveri in spirito e dei miti, degli operatori di pace e dei perseguitati a causa della giustizia, degli afflitti e di coloro che hanno fame e sete di giustizia, chi ha sperimentato beatitudine in tali situazioni. Le beatitudini rinviano dunque a Ges e rivestono una prima e fondamentale dimensione cristologica: Ges il povero in spirito, il mite, il misericordioso, Ges luomo delle beatitudini. Le beatitudini appaiono cos come espressione diretta del Vangelo, che appunto, buona notizia, promessa di felicit. Le beatitudini abbozzano per il credente un cammino di profondit e di interiorit che lo conduce a seguire le tracce di Cristo e a crescere alla sua statura fino a condividere il grido di giubilo di Paolo: Non sono pi io che vivo, ma Cristo che vive in me (Gal 2,20). Questo, in definitiva, il vero motivo della beatitudine. Lodierna festa celebra la grande comunione che avvolge il credente. E il credente rende eloquente la santit testimoniandola agli uomini come comunione. Il santo luomo capace di comunione, ma che ha forgiato tale capacit a prezzo anche di grande solitudine ed emarginazione. Persecuzioni, insulti e calunnie possono essere situazioni che il credente costretto a patire, ma che, vissute in Cristo, non lo induriscono, ma lo rendono un alter Christus. Non vi che una tristezza, quella di non essere santi (Lon Bloy). La santit espressa dalle beatitudini comprende anche la dimensione della felicit, della gioia: Rallegratevi ed esultate, perch grande la vostra ricompensa nei cieli (Mt 5,12). Qui si coglie anche ladimensione escatologica delle beatitudini, che appaiono essere le condizioni essenziali oggi per il domani del Regno. Vivere lo spirito delle beatitudini significa vivere profeticamente (cf. Mt 5,12: Cos hanno perseguitato i profeti prima di voi). Colui che vive in Cristo narra lalterit di Dio nelloggi degli uomini e patisce le emarginazioni e le persecuzioni scatenate contro chi non si allinea con le dominanti mondane.

Un testo riguardante san Francesco esprime bene lo spirito delle beatitudini e il cuore della santit cristiana. Dopo aver affermato che la vera letizia (beatitudine) non il successo dellordine o dellapostolato dei frati, Francesco dice a frate Leone che, se in un freddo inverno, giunto a piedi sul far della notte a un suo convento e dopo essersi fatto riconoscere egli viene scacciato in malo modo dai suoi frati e sa accettare questo con pazienza e senza turbarsi, ecco ivi perfetta letizia e ivi la vera virt e la salvezza dellanima. Riflessioni sulle letture di LUCIANO MANICARDI Comunit di Bose Eucaristia e Parola Testi per le celebrazioni eucaristiche - Anno C 2009 Vita e Pensiero

http://www.monasterodibose.it/content/view/5357/1911/lang,it/ (29.10.2013)

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