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La Cena Sospetta e i Conti Impagabili.

Tra 10 anni dellItalia non rimarr nulla


Speciale di C. Alessandro Mauceri e Sergio Basile Regime, Imposte e Finanziaria Gli Italiani non sono pi in grado di pagare i propri conti I dati raccolti parlano chiaro: Non ce la facciamo pi a pagare i nostri conti. Il terribile rapporto Unirec e gli insoluti Tra 10 anni dellItalia non rimarr davvero nulla: destinati a scomparire! La Situazione del Debito aggregato di stato pari a 6000 miliardi di Euro: il 400% del PIL Britannia 2 La cena sospetta: Draghi da Scalfari con Letta, Napolitano e Boldrini Un metaforico incontro? LUltima cena degli Italiani?

Gli Italiani non sono pi in grado di pagare i loro conti


Palermo, Roma di C. Alessandro Mauceri e Sergio Basile - Proprio ieri il capo del governo, Enrico Letta, si vantato dei benefici di cui potranno godere gli Italiani grazie agli interventi previsti dalla sua manovra finanziaria. In realt le conseguenze sulla qualit della vita della gente a causa delle misure adottate dal governo non si sapranno fino in fondo nel minimo dettaglio, ma si intuiscono benissimo sar tutto pi chiaro quando i Comuni definiranno quanto far pagare ai propri cittadini di Tasi e Tari. Per contro, sempre pi spesso, le prime pagine dei giornali vengono riempite di titoli a quattro colonne che lanciano lallarme contro questo o quellaumento. Qual la realt?

Il Terribile Rapporto Unirec


Forse la risposta a questa domanda gi contenuta nei dati del rapporto pubblicato in questi giorni dallUnirec, lassociazione che riunisce le principali societ di recupero crediti. In questo caso, infatti, non si parla di proiezioni basate su analisi e previsioni senza alcun fondamento, ma di dati reali. Ebbene i fatti (non promesse come quelle dei vari esemplari della casta) mostrano che mediamente gli Italiani non sono pi in grado di pagare i propri conti . Ovviamente ora qualcuno affermer che si tratta di una situazione gi nota e che non sarebbe una novit. E invece non cos. S, perch la situazione di gran lunga peggiore di quella che ci si potrebbe aspettare leggendo i giornali. Negli ultimi due anni gli insoluti sono praticamente raddoppiati fino a raggiungere, nel 2012, la cifra mostruosa di 34 miliardi di Euro. E la situazione continua a peggiorare.

Andati in fumo 60 miliardi di prestiti solo nel 2012


Ma non basta. A questa cifra, gi di per s preoccupante, devono essere sommate le pratiche relative a debiti non pagati da famiglie e imprese che faticano sempre di pi a onorare le proprie obbligazioni e rimborsare i prestiti contratti. Queste pratiche, affidate ad agenzie di recupero crediti, aumentano del 6/8% allanno. Sono ormai milioni le cartelle da cui emerge la difficolt delle famiglie

(prima invitate, anzi quasi costrette grazie ad attente campagne di marketing a comprare di tutto e poi incapaci di pagarne le rate). Le pratiche affidate per il recupero crediti scaduti e non pagati passate alle aziende di riscossione continuano a crescere giorno dopo giorno. Grazie alla restrizione dei criteri adoperati per i prestiti, sarebbero andati in fumo 60 miliardi di Euro di prestiti solo nel 2012. Solo i sospesi nei confronti di banche, finanziarie e multiutilities hanno raggiunto quota 34 miliardi (33,7 per lesattezza), con un incremento nellultimo anno del 17% e addirittura del 48% rispetto al 2010.

Negli ultimi due anni i Debiti sono raddoppiati


Quindi stando ai dati, non a previsioni o a studi o a teorie economiche pi o meno di parte, negli ultimi due anni i debiti sono raddoppiati. E, di questi 24 miliardi di Euro sono debiti a carico di famiglie. Sono 25,4 miliardi le pendenze nel settore bancario e finanziario relative a rate di prestiti, acquisto di beni di largo consumo, rate di mutui, scoperti bancari, certe di credito revolving e canoni leasing. E poi 14,6 miliardi per bollette insolute per beni e servizi di prima necessit (come luce, acqua, gas e telefono). Tanto necessari che spesso gli Italiani sono stati costretti a rivolgersi alle banche per poter pagarle: non un caso se le cambiali sono aumentate del 44% rispetto al 2009. Cambiali che spesso non possono essere pagate e cos anche i protesti sono aumentati.

In 10 Anni dellItalia non rester pi nulla


Questa la situazione in cui oggi vivono gli Italiani. Dopo aver letto questi dati non sorprende il risultato dellanalisi condotta da Roberto Orsi della London School of Economics and Political Science, in base alla quale continuando di questo passo nel giro di 10 anni del nostro Paese non rimarr pi nulla. E di chi la colpa di tutto ci? Prima di tutto della classe politica che non sa fare altro che aumentare le imposte nascondendosi dietro parole come stabilit o ripresa. Lo faceva Berlusconi. Lo ha fatto Monti. E lo sta facendo anche Letta. Anzi, nei giorni scorsi, stato accusato dal suo predecessore e mentore di non massacrare abbastanza gli Italiani! Ma le misure prese, invero, ci sembrano fotocopie le une delle altre La verit che la situazione di usurocrazia dominante (sistema della moneta-debito: resa ancor pi funesta dal fattore euro) e in aggiunta la situazione di terribile gestione finanziaria, infrastrutture inadeguate, corruzione onnipresente, burocrazia inefficiente, il sistema di giustizia pi lento e inaffidabile d Europa ormai chiara a tutti. Lo hanno detto le tanto osannate (quanto pluri-indagate e denunciate) agenzie di rating (che, infatti, continuano ad abbassare i rating del nostro Paese a ritmi altalenanti e spesso discordanti tra loro), lo dicono gli studiosi (quelli veri e non politicizzati) e gli economisti di mezzo mondo, intellettualmente onesti (e non venduti). Gli stessi secondo i quali gli storici del futuro probabilmente guarderanno allItalia come un caso perfetto di un Paese che riuscito a passare da una condizione di nazione prospera e leader industriale in soli ventanni in una condizione di desertificazione economica, di incapacit di gestione demografica, di caduta verticale della produzione culturale e di un completo caos politico istituzionale. Gli stessi che, da anni ormai, continuano a ripetere (e noi tra quelli), come del resto ovvio, che, aumentando le imposte, i ricavi dalla imposizione fiscale diretta non sarebbero aumentati, ma, anzi, oltre un certo valore sarebbero diminuiti. E infatti a luglio sono calati del 7%, con in pi un rapporto deficit/PIL ben al di sopra del 3% e con il debito pubblico che ha superato il 130%.

Effetto Monarch di Massa La Balla Criminale e Reiterata sulla Ripresa


E continuando a gestire (per usare un eufemismo) cos il Paese, la situazione non potr che peggiorare. Ma quello che pi grave che il governo sa perfettamente che la situazione

insostenibile. Non pu non saperlo visto che tali dati sono sotto i suoi occhi. Solo che non sarebbe in grado di trovare altre strade a parte quella di aumentare le imposte, come lIVA (infatti il gettito IVA diminuito del 6,8% nei primi 5 mesi del 2013). Ma come dire: non c peggior cieco di chi non vuol vedere Magari per copione! Sono anni ormai che tutti gli esemplari della casta partitica in circolazione e molti dei rappresentanti delle nuove caste politiche da poco sulla scena (finti dissidenti) unitamente alla stampa principale, non fanno altro che cercare di tranquillizzare strategicamente la popolazione promettendo una ripresa imminente. Una ripresa che non mai arrivata e che semmai, nel migliore dei casi (davvero qualcuno degli Italiani pu ancora credere che nel giro di un anno il nostro Paese sar in grado di ridurre il gap che la separa dagli altri Paesi in continua crescita?), potr essere una riduzione del peggioramento attuale. Anche se ci matematicamente e scientificamente impossibile. A patto ovviamente che ci si svegli e si comincino ad attuare le misure che potrebbero permettere agli Italiani di lavorare: magari iniziando a mettere al centro del piatto lunico vero cancro che ci distrugge, nonch il padre di tutti i mali: il problema della sovranit monetaria rubataci dallEuropa delle banche. Ma i giorni passano inesorabili, il debito criminale aumenta e leconomia si distrugge col lievitare delle imposte questa fantomatica ripresa dunque non difficile ma quasi impossibile, visto che ormai il 15% del settore manifatturiero (che prima della crisi era secondo solo la Germania all interno dellUE), stato distrutto o venduto a imprese estere e che 32.000 aziende sono scomparse solo negli ultimi mesi. Con la conseguenza che la disoccupazione ha raggiunto cifre vergognose per un paese democratico e civile, ma degne di una repubblica di stampo stalinista. Oltre la soglia del 38% giunta oggi la disoccupazione giovanile: il dato peggiore dal 1977.

Apocalisse Italia
Questo miracolo sarebbe altres possibile (premesso che lItalia possa recuperare ribadiamo la propria sovranit monetaria) a patto che i cosiddetti politici, e i saggi da loro chiamati per salvare lItalia, possano rendere pi competitive le nostre imprese e possano permettere loro di resistere alla concorrenza dei prodotti a basso costo provenienti dai Paesi asiatici: la smettano cio di adottare misure insensate di svendita programmata del paese e di distruzione indotta dell economia. Indice ne laumento dellIVA e quindi dei prezzi dei prodotti nazionali (resi in tal modo ancora meno concorrenziali)! La conseguenza di questa gestione che, nel mese di Maggio 2013, le entrate tributarie sono scese di 0,7 miliardi di Euro rispetto allo stesso mese del 2012. Ma loro non si sono fermati e hanno fatto di peggio. Hanno firmato una serie di accordi internazionali e li hanno fatti ratificare da un Parlamento ingenuo (che sta per consenziente e complice) costringendo il nostro Paese a rispettare performance impossibili che stanno gi oggi avendo come conseguenza la perdita del potere decisionale e della ricchezza reale nazionale, con un evidente e connesso processo di espropriazione di massa in atto. Ci non ha fatto altro che far aumentare ancora le imposte (e, paradossalmente, far diminuire ulteriormente le entrate dell erario in una spirale recessiva di proporzioni storiche. Anzi apocalittiche). E allora lunica soluzione estrema trovata dai saggi governanti stata quella mettere in vendita parti delle imprese statali o e i beni dello Stato, immobili di propriet degli Italiani. Anche se probabilmente questo era il vero obiettivo della crisi indotta fin dal principioMalgrado il sonno di authority, magistratura, garanti della Costituzione e sindacati.

La Situazione del Debito Aggregato di Stato


Oggi, grazie alla gestione degli ultimi decenni di mala politica, alleuro ed alla perdita della sovranit (monetaria, finanziaria, fiscale, programmatica, politica, ecc...) gli Italiani si trovano ad avere un livello di imposizione fiscale che tra i pi alti al mondo. Anzi il pi alto! E senza neppure avere in cambio i relativi servizi: grazie allabolizione del Deficit Spending (cio della irrinunziabile prerogativa statale di creare ricchezza investendo a debito) dovuta al Patto di Bilancio europeo impostoci, le infrastrutture sono pessime, la corruzione dilagante, la burocrazia assolutamente

inefficiente e il debito aggregato di Stato, famiglie, imprese e banche ha raggiunto la cifra record di circa6000 miliardi di Euro pari al 400% del PIL. PIL che, alla faccia di tutte le promesse e di tutte le previsioni continua a diminuire (-2% questanno e -2,4 del 2012).

Gli unici miracolati? I Banchieri e i loro istituti


Gli unici a beneficiare degli aiuti deliberati dal Parlamento negli ultimi decenni sono stati gli istituti bancari. Secondo i dati de il Sole 24 Ore, le banche del Belpaese hanno goduto di aiuti continui e prosperi che avrebbero portato nelle loro casseforti, di recente, circa un miliardo di Euro. Ma non era ancora abbastanza, cos si pensato di varare nuove norme sulla deducibilit fiscale di svalutazioni e perdite sui crediti che permetteranno alle banche di incrementare gli utili del 7% nel 2014 e del 5% nel 2015 (stime Mediobanca Securities). Tradotto in soldoni, mentre gli Italiani vengono privati della possibilit di farsi una pensione, n classica, n integrativa (lINPS evidentemente non sar in grado di pagare tutte le pensioni) alle prime nove banche italiane verranno regalati un miliardo di Euro di profitti in pi, in due anni, con i benefici maggiori che serviranno alle banche con la situazione pi problematica sul fronte dei crediti per recuperare denaro. Secondo la stima degli economisti di Banca Imi (come detto: vedi allegato) il beneficio fiscale 2013 per UniCredit sarebbe di 271 milioni (pi 236 nel 2014 e 219 nel 2015), di 101 milioni per MPS e cos via per tutte le altre banche. La norma dovr essere prima ufficializzata e poi passare al vaglio di Camera e Senato, ma non sembra che nessuno sino ad ora abbia osato obiettare nulla. Tanto i soldi che saranno utilizzati saranno quelli raschiati dalle tasche dei cittadini. In tal modo le banche in questione potranno godere di un miglioramento sensibile dei loro profitti che oscillerebbe dal 3 al 6%. Letta dunque anzich colpire le prime responsabili della crisi indotta dellEuro-zona (e di riflesso dellintera economia continentale) costringendo il sistema bancario a restituire ai contribuenti il maltolto da signoraggio di primo e secondo livello (cio quello da riserva frazionaria) fa esattamente il contrario: ruba ai poveri per dare ai ricchi. Ma questa volta il buongusto del governo ha superato anche quello manifestato in dozzine di occasioni dal predecessore e dimissionario Mario Monti. Per tacere sul fatto che come visto: vedi allegato) la nuova finanziaria, questa volta non risparmia neppure i morti, finora esentati, decretando per il 2014, sui funerali, lintroduzione dellIVA al 10%.

Avanti tutta con le ultime privatizzazioni


Per contro, come detto in altre sedi, la parola dordine sar anche nel 2014 privatizzazioni. Nel mirino della banda Letta fonte Washington Post - a quanto pare ci sarebbero ora Fincantieri e Terna, con il collocamento sul mercato estero di percentuali rispettivamente del 49% e del 4,9%. Il tutto rientrerebbe nel piano Destinazione Italia con il supporto e dietro la regia del Comitato per le privatizzazioni istituito non presso il Cremlino dei primi decenni del Novecento, ma presso il Ministero dellEconomia e Finanze, fatto oggetto nei giorni scorsi di pesanti contestazioni e proteste.

Lalibi dello stato di Necessit e le elezioni che spaventano la casta


Lanima nera della squallida vicenda si chiama stato di necessit: quello che secondo Karl Schmitt autorizzerebbe a sospendere la Costituzione. In realt, come ricordato in questi giorni da illustri osservatori lo stato di necessit dettato dallimperativo di salvare il sistema oligarchico. I meccanismi e le misura di cui sopra, non sono altro dunque che strumenti atti ad assicurare che possano essere prese fino alla fine (la nostra) decisioni conformi allo stato di necessit decretato dallUE. Ci significa che le elezioni vanno evitate a tutti i costi e che il golpe avviato con la

nomina di Mario Monti deve proseguire. E ci anche perch la casta unita non pu permettersi brusche modifiche di copioni in ballo ci sono anche le elezioni al Parlamento Europeo Figuriamoci se llite potrebbe permettersi lo sconvolgimento dei sapienti e funzionali (alla loro causa) equilibri creatisi a Strasburgo e Bruxelles Nuovi partiti e movimenti presumibilmente vincenti in Parlamento potrebbero portare tra gli scranni dell Eurocamera rappresentanti nuovi e personaggi davvero comodi e pericolosi per lo status quo venutosi a creare in questa sorta di Terza Roma Mazziniana. Magari qualcuno potrebbe tornare a parlare con forza di sovranit monetaria Non sia mai!

Burattini e Burattinai a cena


Il tutto secondo quanto rivelato da numerosi quotidiani di controinformazione nei giorni scorsi sarebbe stato deciso in una cena privata che ha avuto luogo lo scorso 20 settembre a Roma, e che avrebbe visto confluire allegramente a casa di Eugenio Scalfari nientepopodimeno che Mario Draghi, Enrico Letta, Giorgio Napolitano e Laura Boldrini: tutti insieme appassionatamente. Tutti strenui difensori dello stato di necessit che legittima ed autorizza le riforme e tutti allegri supporters delle privatizzazioni e del prelievo forzoso suggerito dalla Troika(Bail-in). Insomma dopo il sacco del Britannia stiamo assistendo al sacco del Britannia 2. Temiamo tuttavia che nelle sale non vedremo mai il sequel (Britannia 3). Perch? Beh semplice: non c rimasto pi nulla da rubare e distruggere! di C.Alessandro Mauceri e Sergio Basile (Copyright 2013 Qui Europa)

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