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Genitori: per scelta, caso o disegno preciso?

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Genitori: per scelta, caso o preciso disegno?


di R. Ramakrishnan
Traduzione dallinglese ed editing di Luciano Drusetta (anche larticolo precedente era stato curato dal bravo collega Drusetta a cui va il nostro sentito ringraziamento per la grande cura posta al servizio di una traduzione utilissima e assai curata). Tentativo di sviluppare un modello determinista per calcolare le date di nascita dei genitori a partire dal grafico di un individuo qualsiasi.

pparentemente un bimbo, dalla sua prospettiva, non ha possibilit di scegliersi i propri genitori. I ricercatori dell oltre la vita danno limpressione del contrario e insistono che noi in realt scegliamo i nostri genitori prima di nascere da essi. Tuttavia questambito va oltre gli scopi dello studio che stiamo qui ora discutendo, che innanzitutto basato sui grafici astrologici di bambini e dei loro rispettivi genitori, nel tentativo di identificare e interpretare possibili schemi planetari che possano stabilire se la relazione esistente tra un bimbo e i suoi genitori dovuta al caso o a un preciso disegno. Se fosse dovuta al caso non dovrebbero esserci schemi riconoscibili, e anche se ce ne fossero, la probabilit di una loro ripetizione statistica dovrebbe restare al di sotto della soglia accettabile per poter concludere che ci potrebbe davvero essere un qualche disegno nel rapporto di parentela. Tuttavia, se dovessero comparire schemi molto evidenti e se fosse possibile quantificare tali schemi per mettere in rapporto ciascuna coppia bimbo-genitore conteggiando anche le eccezioni contrarie agli schemi evidenti, potrebbe essere possibile concludere che tali rapporti di parentela possono rispondere solo a un preciso disegno. Lidea di discernere degli schemi astrologici differisce da un ricercatore allaltro e presenta unampia gamma di possibilit. Lamico ricercatore Didier Castille cerca di trovare degli schemi considerando il numero minimo di parametri aventi peso astrologico.

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Questo uno degli estremi possibili. Alcuni ricercatori con cui ho interagito considererebbero sacrilego anche solo prendere in considerazione unidea che non sia avallata dai testi astrologici antichi, e questo atteggiamento costituisce lestremo opposto. Personalmente ho cercato una via di mezzo (che pu anche discostarsi dalla via centrale in una direzione o nellaltra, a seconda della percezione del lettore): considero parametri astrologici per il riconoscimento di schemi, ma non li prendo come sacrosanti. La santificazione dei dettami astrologici la si pu stabilire partendo dai dati reali. Ogni ricerca richiede che si stabilisca un assunto relativo allidea che si vuole considerare e il tentativo di provare o confutare tale assunto sulla base di unampia serie di dati correlati. Lassunto che noi facciamo qui che il rapporto bimbo-genitore dovuto a un preciso disegno. Il tentativo di provare o confutare tale assunto viene portato avanti con un tentativo parallelo di stabilire degli schemi e di costruire un modello determinista basato su di essi. Il modello, in cambio, dovrebbe convalidare il dettame astrologico sul quale gli schemi sono stati stabiliti, se si dovesse osservare che tutte le combinazioni o schemi planetari notati si presentano in modo simile in tutti i grafici in cui si ripetono. Un modello statistico potrebbe fissare la probabilit che un determinato schema dia il risultato sperato, ma solo un modello determinista ci potr indicare come uno schema si comporta in ciascun caso specifico o in una serie di grafici molto simili, rispondendo cos alla triplice domanda Come? Perch? Quando?. Possiamo considerare un modello determinista come estensione limitante di un modello statistico in cui la probabilit che un certo schema dia il risultato programmato sia 1 oppure 0. Nello studio che segue ci limiteremo a considerare la coppia bimbo-madre, ma le considerazioni esposte si potrebbero ugualmente applicare anche alle coppie bimbo-padre. In generale, laccuratezza o la credibilit dei risultati di un esercizio di questo tipo verificata e determinata nella misura dei dati utilizzati nel campione statistico. Il mio studio attualmente basato su un campione statistico di 796 coppie figlio-madre. mia opinione che non si tratti di un volume di dati sufficiente per arrivare a delle conclusioni definitive. Ma gi emergono da esso forti indicatori che potrebbero essere convalidati quando la misura del campione raggiunger livelli accettabili. Il presente articolo viene stilato con lintenzione di condividere con
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voi il mio processo mentale, a partire dallidea nascente di sviluppare un modello determinista fino al livello raggiunto ora, sperando di sollecitare suggerimenti e fattiva collaborazione. I parametri astrologici considerati per riconoscere schemi e possibilit considerate valide per abbozzare e sviluppare tale modello vengono qui discussi a ciascuno stadio di evoluzione presentando i dati numerici che hanno di volta in volta indicato, o imposto, una svolta in tale direzione. Per essere in grado di calcolare la data di un evento relativo a un grafico necessario avere una qualche sorta di calendario che sia unico per quel grafico e che segni il tempo nel passato e nel futuro in riferimento ai dettagli della data di nascita del grafico stesso. inoltre necessario avere una qualche sorta di corrispondenza tra le posizioni planetarie nel grafico e i parametri in base ai quali tale calendario viene espresso. Gli schemi Dasa dellastrologia vedica soddisfano entrambi i requisiti. Lo schema Vimsottari dasa1 in particolare fornisce una corrispondenza diretta fra ciascuno dei nove fattori celesti primari considerati nellastrologia vedica (dal Sole fino a Saturno pi i due Nodi Lunari) e lasse del tempo in riferimento al momento della nascita. Ciascun momento del tempo lungo lasse temporale viene espresso come una sequenza definita di pianeti, una sequenza di cinque o sei posizioni che definiscono larco di un giorno. Nel presente articolo tale schema viene considerato la colonna portante di tutta lanalisi. In ciascuna di queste sequenze planetarie le prime due posizioni rivestono un significato chiave, perch i pianeti che si trovano in queste due posizioni definiscono globalmente la qualit, la direzione e la natura degli eventi che hanno luogo durante il periodo della loro attivit combinata. Se chiamiamo la prima posizione come quella dell iniziatore e la seconda come quella del datore, il datore avrebbe lautorit di fare effettivamente accadere un evento. Candidatura funzionale In astrologia il campo Quarto, il dispositore della cuspide del campo Quarto e la Luna hanno un peso diretto sul fattore madre. Ne consegue che il pianeta considerato dispositore della cuspide del campo Quarto, il pianeta residente o i pianeti residenti nel campo Quarto, e la Luna dovrebbero essere i fattori che pi di ogni altro contribuiscono a identificare la possibile data di nascita della madre. Utilizziamo il calendario Vimsottari dasa per ciascun grafico
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per localizzare la data di nascita come corrispondente sequenza planetaria. Innanzitutto, se consideriamo sia il dispositore della cuspide del campo Quarto sia la Luna come candidati ad avere voce in capitolo nello stabilire la data di nascita della madre, allora uno di essi dovrebbe trovarsi nella seconda posizione della sequenza planetaria, la posizione del datore. La Tabella 1 mostra come questo concetto si rispecchia nella realt.

Linferenza che consegue dalle cifre della Tabella 1 che (se lassunto che il rapporto bimbo-madre risponde a un preciso disegno) ci sono altri criteri di candidatura da includere per identificare il possibile datore tra i nove fattori considerati, che ricordiamo essere dal Sole a Saturno pi i due Nodi Lunari. Considerare solo la Luna e il dispositore della Quarta cuspide a partire dallAscendente appare dunque del tutto inadeguato. Stando a ci che rivelano i testi astrologici, per lanalisi un grafico ci viene suggerito di considerare anche altri punti di riferimento oltre allAscendente. Tali punti di riferimento sono la posizione del Sole e la posizione della Luna. Ampliando il criterio di candidatura fino a includere come dispositori del campo Quarto il Sole, la Luna e i pianeti residenti nei vari campi Quarto, vediamo aumentare la frequenza con la quale uno di tali fattori occupa la posizione di datore (v. Tabella 2).

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Linclusione di criteri aggiuntivi per identificare la candidatura sembra avere davvero aumentato lincidenza della ripetizione di un fattore candidato al ruolo di datore. Rimane per unimportante differenza (51,88%) con cui fare i conti. Con linclusione dei criteri aggiuntivi di cui sopra, abbiamo introdotto unaltra peculiarit nel nostro studio: quella di un fattore candidato anche pi di una volta a far accadere levento. Per esempio, il pianeta dispositore del campo Quarto a partire dallAscendente pu essere il Sole, e il Sole pertanto sar due volte candidato. Se i dispositori dei due campi Quarto fossero le rispettive Lune, il conteggio di candidatura salirebbe a tre. Inoltre, se questo fattore dovesse essere residente in uno dei due campi Quarto, il conteggio di candidatura salirebbe a quattro. Tale peculiarit avrebbe dovuto esistere anche nellanalisi della Tabella 1, ma i suoi effetti (se ce ne sono) sarebbero qui molto pi pronunciati. Sar interessante vedere la corrispondenza tra il conteggio di candidatura (che chiameremo Punteggio E) e lincidenza di ripetizione statistica come datore per tutti i fattori (Tabella 3).

La tendenza sopra evidenziata indica che la frequenza in percentuale come datore aumenta con il Punteggio E. I testi di astrologia suggeriscono anche che di considerare come ulteriore punto di riferimento la posizione del significatore di un campo (Brihat Parasara Hora Sastra2), il che apre nuove possibilit. Uno dei testi, il Jaataka Paarijata3, accenna al fatto che la Luna e Marte vadano considerati come significatori della Madre. Poi abbiamo il concetto di significatori specifici di un dato grafico, o Chara Kaaraka4. Cos abbiamo due ulteriori punti di riferimento in aggiunta allAscendente, al Sole e alla Luna, e precisamente Marte e il significatore specifico del grafico (se significatore specifico del grafico dovessero essere i nodi, avremmo di conseguenza tre punti di riferimento).
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Abbiamo per un altro fattore ancora che possiamo includere nella lista dei fattori candidati a rappresentare il campo Quarto: il dispositore del quarto Dvaadasaamsa5 a partire dal Dvaadasaamsa ascendente. La Tabella 4 ci fornisce unanalisi dellincidenza dei datori presi dallintero gruppo di fattori candidati secondo questi nuovi criteri e lequivalente analisi della corrispondenza Punteggio E Frequenza.

Qui vediamo consolidarsi la tendenza secondo la quale lincidenza della ripetizione statistica come datore aumenta con laumentare del conteggio di candidatura. Questo di per s non prova nulla. Se si tenta lo stesso esercizio con un diverso insieme di criteri di candidatura, per esempio i dispositori del campo Quinto da ciascuno dei punti di riferimento con la sostituzione di Giove con la Luna (come significatrice dei figli) e il significatore specifico del grafico al posto di quello della madre, e se si considera la frequenza della loro presenza come datore nella sequenza planetaria corrispondente alla data della madre, si ottiene uno schema molto simile. Le tendenze mostrate dalle tabelle confermano soltanto lidea che un fattore a candidatura multipla ha maggiori probabilit di ricoprire il ruolo di datore. Dobbiamo ancora conteggiare lincidenza della frequenza di quasi il 20% di datori che sono fuori dal gruppo di candidatura. Ci comporta lulteriore allargamento del gruppo di candidatura fino a includere pianeti che interagiscono con quelli del gruppo di candidatura in virt della loro posizione nel grafico. Si anche visto che meno del 15% di tali fattori candidati entro un determinato Punteggio E diventano datori. Cos necessario soppesare i fattori candidati con Punteggi E simili entro un certo grafico, a seconda della
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forza apparente attribuibile alla loro posizione nel grafico e della loro interazione con altri pianeti, al fine di identificare il pi forte di essi destinato a diventare datore. Si pu anche inferire dalla tabella precedente che la mera candidatura a un numero di conteggi, di per s, non assicura che un pianeta compaia davvero in qualit di datore. Tra due pianeti a diverso Punteggio E, quello col punteggio pi basso pu avere la precedenza su quello col punteggio pi alto, se nel grafico occupa una posizione pi forte rispetto a questultimo.

Candidatura posizionale Quanto detto finora punta a stabilire la frequenza di un pianeta come datore da due punti di vista: gli attributi posizionali e gli attributi funzionali, e considera una miscela delle due tendenze. Lanalisi fin qui compiuta stata fatta solo sugli attributi funzionali. Consideriamo ora un esempio di attributo posizionale (la vicinanza di un pianeta al Sole) e analizziamone il peso sulleffettiva candidatura di un pianeta al ruolo di datore. I testi suggeriscono diversi gruppi di distanze angolari per considerare combusti i pianeti: termine che viene usato per descrivere la stretta congiunzione di un pianeta col Sole in un grafico, e che suggerisce che il pianeta in questione ne risulti particolarmente afflitto. Consideriamo una separazione angolare standard di 730' tra il Sole e un qualsiasi altro pianeta, entro la quale consideriamo combusto il pianeta. La Tabella 5 elenca la frequenza di pianeti come datori nei due casi: combusti e non combusti. Unulteriore distinzione viene fatta tra i pianeti che possiedono un numero pari o dispari di afflizioni individuali. Spieghiamo meglio questultimo concetto. Ai pianeti viene attribuito un certo numero di posizioni di decadenza, quali: a) esilio o caduta; b) posizioni nello zodiaco che vengono considerate deboli se osservate collettivamente in base alla posizione del pianeta in un certo numero di grafici divisionali; c) gradi specifici di certi altri segni che sono considerati fatali; d) pianeta posizionato tra malefici nei segni precedente e successivo, e altre ancora. Alcuni considerano come situazione di negativit anche il moto retrogrado apparente del pianeta. Lanalisi di un certo numero di grafici sembra suggerire che i pianeti sui quali ricade un numero pari di tali afflizioni puntino verso un risultato particolare, mentre quelli con un numero dispari di afflizioni puntino in direzione
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opposta. Si tratta di una semplice osservazione ancora da confermare. Se per aggiungiamo questa osservazione alla nostra precedente lista di affermazioni, possiamo includere questa ulteriore categoria nella nostra analisi del comportamento dei pianeti. quello che cerca di illustrare la Tabella 5.

Lanalisi di questa tabella ci porta a considerare diversi aspetti interessanti. Innanzitutto indica la forte possibilit che alcuni dei pianeti siano meno suscettibili di essere datori quando sono combusti, e che alcuni altri siano pi suscettibili di esserlo, pur essendo vittime di questa supposta debilitazione. Marte, Saturno e Ketu mostrano una maggiore inclinazione a essere datori quando sono combusti. Questa caratteristica appare particolarmente evidente, anzi molto marcata, nel caso di Saturno. Le cifre della tabella precedente non fanno distinzione di frequenza di un pianeta come datore in base alla sua candidatura funzionale (Punteggio E). Per poter condurre a risultati significativi, eventuali considerazioni sui Punteggi E a questo livello richiederebbero un campione statistico di almeno 10.000 grafici circa. Molte altre combinazioni posizionali sono state analizzate in questo modo al fine di individuare il comportamento preferito di un pianeta in date condizioni. Alcune di queste sono tipiche del pianeta, altre sono tipiche di un segno. Andrebbe sottolineato a questo punto che gli indicatori considerati per tale analisi sono solo ci che questa parola significa alla lettera: e cio dei semplici indicatori. Perch si possa dire qualcosa di definitivo e comunemente accettabile su una certa modalit di comportamento, occorre prima vederli comparire senza eccezione lungo un campione sufficientemente ampio fatto di molte migliaia di grafici. Le condizioni alle quali il comportamento
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di un pianeta stato analizzato sono quelle astrologicamente considerate significative in accordo con i testi astrologici. Per amore di brevit abbiamo descritto qui solo una di tali analisi: quella del pianeta combusto. Il modello tuttavia possibile, sulla base degli indicatori ottenuti dai due tipi di analisi di comportamento del pianeta (posizionale e funzionale), tentare di sviluppare un modello che consideri questi indicatori e che cerchi di soppesare i pianeti in termini di candidatura a comparire nelle varie posizioni di una sequenza planetaria. Si pu considerare che questo modello si sviluppa nella direzione giusta se lincidenza delle sequenze planetarie indicate dal modello come corrispondenti alla data di nascita della madre mostrano un riscontro piuttosto stretto con la sequenza planetaria che effettivamente corrisponde alla data di nascita della madre nel calendario Vimsottari dasa per quel grafico. Dallanalisi degli attributi funzionali e posizionali di cui si discusso finora si vede che un pianeta pu essere fortemente candidabile, e tuttavia non trovarsi negli avamposti della sequenza planetaria che definisce la data. Daltra parte un pianeta con scarse possibilit, o nessuna possibilit diretta di essere candidato, pu svolgere il ruolo di iniziatore o datore in virt delle sue interazioni con altri pianeti candidati a tale ruolo. Tale situazione impone di definire la capacit di un pianeta a partecipare allevento considerando due punti di vista: un primo parametro che definisce la sua efficacia a partecipare a una particolare posizione nella sequenza, e un secondo parametro dato dalla sua forza potenziale, che riflette la sua abilit di fare ci entro il livello di sequenza definito. Ho definito questi due parametri rispettivamente Grado di Efficacia abbreviato in DoE [Degree of Effectiveness] e Potenziale Funzionale abbreviato in FP [Functional Potential]. Questultimo termine comprende gli effetti combinati di entrambi gli attributi, posizionali e funzionali. Se dovessimo riassumere gli argomenti formulati finora al fine di sviluppare un possibile modello, potremmo rappresentarlo nel diagramma che segue:

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A questo punto ci viene richiesto di collegare i due gruppi di parametri del diagramma precedente. Mentre il gruppo di sinistra stato finora espresso solo a livello di tendenze, quello di destra possiede un formato numerico definito. Pertanto abbiamo la necessit di esprimere anche le tendenze in forma numerica. Prima di addentrarci in questo, sar opportuno elencare le possibili caratteristiche posizionali e le modalit di interazione a cui soggetto un pianeta, cos come vengono menzionate generalmente in tutti i testi astrologici.

Potremmo obiettare che in questa lista di parametri ci sono alcune situazioni che si sovrappongono. Per esempio il calcolo dello Shadbala6 comprende elementi che tengono conto dellinfluenza del segno di residenza, delloccupazione di specifiche direzioni planetarie (forza direzionale) e della Guerra tra pianeti. La seguente analogia pu spiegare il motivo per cui li ho elencati separatamen75

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te. Consideriamo uno studente che fa un esame di 10 argomenti su una certa materia, e sul foglio c una domanda per ciascun argomento. Per passare lesame lo studente deve rispondere correttamente ad almeno sei domande su dieci. Lesame pu portare a due possibili risultati: lo studente pu essere promosso o bocciato. Se lo studente passa lesame rispondendo correttamente a sole sei domande, c la possibilit che egli conosca la risposta a tutte e dieci le domande, oppure che egli non conosca la risposta di una o pi delle quattro domande che ha tralasciato. In questultimo caso lui passa lesame anche se gli rimane dentro la consapevolezza di non essere preparato su uno o pi argomenti della materia. E questo esattamente come io vedo la questione dello shadbala e di alcune delle sue componenti. Un pianeta pu avere uno shadbala maggiore del livello minimo considerato. Rimane per un segno di afflizione per certi aspetti, e questo si riflette sul suo comportamento. Se ci dovesse essere uno shadbala al di sotto del livello minimo, ci diventa solo una afflizione aggiuntiva che il pianeta porta su di s. Questo ragionamento si pu applicare anche alle modalit interattive delle influenze. Gli aspetti planetari per esempio sono compresi nel calcolo dello shadbala. Per quando stabiliamo linfluenza di un pianeta a proposito di un evento dobbiamo considerare separatamente gli aspetti completi di un pianeta ostile, e questo non lo si pu valutare in base allo shadbala soltanto. Si potrebbe anche obiettare: perch solo alcune delle componenti dello shadbala sono state elencate a parte, e non tutte le altre? La risposta che abbiamo considerato a parte solo quelle componenti che nei testi astrologici vengono in qualche modo enfatizzate. Ci non significa necessariamente che certe altre componenti qui non incluse non possano avere uninfluenza decisiva nel realizzare o nel marcare un evento. stato possibile conteggiare tutto il comportamento planetario sulla base di tutti i possibili effetti dei parametri elencati. Se si dovesse verificasse una situazione nella quale ci non sia possibile, allora verrebbero inclusi nel modello alcune delle altri componenti, a seconda del loro grado di importanza nei testi astrologici. Avendo superato lostacolo di definire il gruppo di parametri per lassegnazione di equivalenti numeriche per le tendenze mostrate dai pianeti in determinate circostanze, vedremo ora come stata fatta tale assegnazione.
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Conversione di trend, tendenze e indicatori in equivalenti numeriche Dovendo decidere a proposito di tendenze posizionali, dovrebbe essere ragionevole presumere che a ciascun pianeta si possa assegnare un certo punteggio in base a una scala numerica standard che rifletta la forza di quel pianeta in un segno/residenza lunare. Tale punteggio considererebbe la disposizione del pianeta di fronte ai dispositori del segno e della residenza lunare. Il termine disposizione viene qui usato per evocare il concetto espresso nei testi astrologici a proposito della relazione amichevole, ostile o neutra tra pianeti. La scala numerica standard scelta per il modello va da 0 a 4, dove 0 rappresenta una posizione completamente ostile, 2 una posizione neutra e 4 una posizione estremamente amichevole. Lassegnazione dei punteggi di questa scala ai pianeti in ciascuna determinata posizione zodiacale universalmente applicabile a tutti i grafici, non cambia cio da un grafico allaltro. Per facilitarne lidentificazione lo chiameremo Punteggio P. Tali punteggi riflettono solo lo stato di un pianeta quando il pianeta e i dispositori del segno o della residenza lunare sono essi stessi in uno stato privo di afflizioni e su di essi non gravano altre influenze dovute a congiunzioni, aspetti planetari o simili. Ci rappresenta una situazione ideale, una misura di quello che pu essere lo stato reale dopo aver tenuto conto di tutti gli elementi di disturbo. Per fare ci occorre quantificare anche gli elementi di disturbo. Considerando un esempio concreto, quello di Giove in Cancro nella residenza lunare di Saturno, la Tabella 7 analizza i diversi modi in cui il punteggio di Giove viene rettificato in relazione allo stato di Giove stesso, allo stato della Luna dispositore del segno, di Saturno dispositore della residenza lunare e altre influenze. Lanalisi si basa sul computo concreto dei punteggi per i 796 grafici del campione considerato nel nostro lavoro. Come spiegato prima, tutti i pianeti coinvolti nel processo di modifica del punteggi del pianeta in questione (Giove) compreso Giove stesso sono innanzitutto soggetti ad analisi per vedere se su di essi ricade un numero pari o dispari di afflizioni. Se il numero di afflizioni pari si definiscono non afflitti e se dispari si definiscono afflitti.

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La Tabella 7 elenca il numero di volte che Giove riceve un punteggio compreso tra quelli specificati sotto ciascuna delle quattro possibili combinazioni di pianeta/dispositore. Le cifre indicherebbero che quando Giove e la Luna sono entrambi non afflitti, Giove tende ad avere un punteggio maggiore rispetto a quando uno dei due afflitto. Ci sono per delle eccezioni dovute ad altri influssi su Giove.

I risultati sopra riportati si possono considerare in qualche modo procurati, in quanto essi sono stati assegnati in base regole impostate seguendo il mio pensiero personale sul modo in cui i pianeti possono interagire e sui possibili punteggi di incremento che possono essere assegnati per tali interazioni. Ma il punto che se tali regole, pur provocando certi schemi di risultato, sono coerentemente applicabili nellottenimento dei risultati desiderati, allora queste regole si possono considerare funzionanti e accettabili. Conversione di interazioni in equivalenti numeriche ragionevole pensare che quanto argomentato relativamente allinfluenza che la debolezza o la forza del dispositore di un segno pu avere sulla forza del pianeta posizionato in quel segno, si possa applicare anche alla definizione del risultato dellinterazione tra due pianeti qualsiasi. Con questa premessa si pu pensare che due pianeti amici interagiranno positivamente quando entrambi hanno un Punteggio P maggiore o uguale a 2. Similmente, due pianeti reciprocamente ostili reagiranno positivamente quando uno dei due ha un Punteggio P minore a 2 mentre laltro ha un Punteggio P maggiore o uguale a 2. Qui ci sarebbero molte altre combinazioni possibili dovute al fatto che non necessariamente i pianeti sono reciprocamente amici o
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reciprocamente ostili. Per esempio, considerando linterazione tra Giove e Saturno questultimo ostile al primo ma non vero il contrario. Avendo espresso nel passo precedente in termini numerici lo stato di un pianeta, lo stesso si pu fare ora con la loro interazione. Ma questo si riferir solo allinterazione dovuta a considerazioni posizionali. Il valore base di questa interazione incrementato da un fattore commensurato ai Punteggi E di entrambi i pianeti. Questo punteggio incrementato in considerazione della candidatura funzionale lo possiamo chiamare Punteggio F, e lo possiamo indicare in termini di Grado di Efficacia (DoE) e Potenziale Funzionale (FP). La somma di tutti i Punteggi F per un pianeta legati alla sua interazione con ciascun altro pianeta del grafico rifletter dunque il potenziale totale del pianeta (espresso in termini di DoE e FP) a partecipare alla sequenza responsabile dellevento. La Tabella 8 elenca i Punteggi F per tutti i casi di combinazione Giove in Cancro nel campione di 796 grafici.

Dalle cifre della Tabella 8 si evince che lo stato del pianeta da solo non basta ad assicurargli un buon Punteggio F. Lacquisizione di un buon Punteggio F dipende anche dai Punteggi E e dai Punteggi P del pianeta e dispositore del segno. Ciascuna delle quattro possibili combinazioni pianeta/dispositore pu risultare in un Punteggio F positivo che in cambio incrementa il diritto del pianeta a partecipare alla sequenza planetaria che punta alla data di nascita della madre. I numeri nella tabella sommano fino a 41, valore corrispondente alla met del numero totale dei casi di Giove in Cancro. Ci riflette la conseguenza dellassunto che una fruttuosa interazione sia possibile
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solo se, in aggiunta ai due pianeti che interagiscono con pianeti che hanno un opportuno Punteggio P, il pianeta interagente (la Luna in questo caso) possiede anche la qualifica funzionale per essere il dispositore di un campo Quarto. In tutti i casi in cui non si ha questa qualifica, il Punteggio F sar uguale a zero. Questa caratteristica differenzia quei casi che sono stati elencati nella Tabella 8 come aventi Punteggio F uguale a 0 nonostante la Luna sia qualificata in virt della norma appena descritta. La Tabella 9 elenca i valori DoE e FP cos ottenuti su un grafico di esempio, e la sequenza planetaria derivata da tali valori.

Qualsiasi pianeta candidato con un valore di DoE uguale o maggiore di 0 pu avere il ruolo di iniziatore. Lestrapolazione a ritroso del calendario Vimsottari dasa indicher quale dei nove fattori avr la qualifica per tale ruolo. La combinazione DoE/FP determiner allora le restanti posizioni nella sequenza. Il modello, cos come si evoluto fino a questo momento, stato codificato come un programma di computer. I calcoli basati su questo modello sembrano restituire risultati ragionevolmente affidabili per blocchetti [cluster] di date di nascita per periodi specifici. Si ritiene che a proposito della dimostrazione dellassunto che i genitori sono programmati, unindicazione definitiva possa essere data solo quando il campione di esempio arriver a circa 20.000 grafici. I lettori a cui possa interessare possono scaricare dal sito web dellISAR www.isarastrology.com una presentazione di PowerPoint che descrive il modello che stato spiegato con maggiori dettagli in questo articolo. Lautore sar grato per qualsiasi suggerimento da parte dei lettori; possibile scrivergli allindirizzo di posta elettronica ramastro@satyam.net.in.

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Note 1. Lo schema Vimsottari dasa considera un periodo di tempo definito in anni come il periodo di operativit per ciascuno dei nove fattori astrologici considerati: dal Sole a Saturno pi i Nodi Lunari. Il numero totale di anni per tutti i pianeti assomma a 120 anni: da qui il nome Vimsottari. Il pianeta dominante alla nascita e il punto di riferimento entro il periodo di operativit corrispondenti al momento della nascita sono determinati dalla posizione natale della Luna. 2. Brihat Paraasara Hora Saastra, capitolo 7, versetti dal 39 al 43 3. Jaataka Paarijaata, capitolo 18, versetto 38 4. I pianeti sono elencati in ordine decrescente di lunghezza della distanza angolare attraversata nei loro rispettivi segni di domicilio. Il primo di questa lista diventa lAatma Kaaraka o Significatore dellanima del grafico. Il quarto della lista ritenuto il significatore della madre. 5. Grafico Dvaadasaamsa: il grafico che segna la posizione dei pianeti in segmenti corrispondenti a un dodicesimo di ciascun segno (230'). Si consiglia di ricercare in questo grafico gli eventi e le questioni relative ai genitori. 6. Shadbala, o forza sestupla, determina la forza di un pianeta in un grafico nei seguenti sei aspetti: Forza posizionale, Forza direzionale, Forza temporale, Forza Motiva, Forza naturale e Forza aspettuale.

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