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Mitologia greca e latina, Erisittone, Erittonio, Ermafrodito

MITOLOGIA CLASSICA

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Mitologia greca e latina : lettera E

Erisittone, Erittonio, Ermafrodito.

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ERISITTONE: 1. Eroe tessalo, figlio del re Triopa; il suo mito narrato da Callimaco nell'inno a Demetra, sviluppato da Ovidio nelle Metamorfosi (VIII, 738-878). Uomo empio e violento, non temeva la collera degli di. Un giorno, alla testa di venti compagni, decise di invadere il bosco sacro che i Pelasgi avevano dedicato alla dea Demetra a Dozio, e cominci ad abbattere alberi sacri per costruirsi una nuova sala per i banchetti. Demetra assunse l'aspetto della ninfa Nicippe, sacerdotessa del bosco, e gentilmente ordin a Erisittone di desistere. Ma quando costui la minacci con la sua ascia, Demetra gli si rivel in tutto il suo splendore e lo condann a soffrire la fame in perpetuo, per quanto mangiasse. Erisittone ritorn a casa e si abbuff dalla mattina alla sera a spese dei suoi genitori, ma pi mangiava pi diventava magro e roso dai morsi della fame, finch non fu pi possibile fornirgli altro cibo ed egli dovette mendicare per le strade, mangiando rifiuti. La figlia Mestra, giovane bellissima, aveva ricevuto dall'amante Poseidone la facolt di trasformarsi a volont. Assumeva ogni giorno una forma nuova e il padre, vendendola sul mercato come schiava, poteva sfamarsi. Ella poi, appena venduta, fuggiva facilmente dalla casa del padrone per tornare alla propria casa. Assumeva un'altra forma e tornava a vendersi di nuovo, procurando cos risorse al padre. Ma questi fin, nella sua pazzia, col divorare se stesso. Dante nomina Erisittone nel Purgatorio (XXIII, 25-27). Non credo che cos a buccia strema Eresitone fosse fatto secco, per digiunar, quando pi n'ebbe tema. ERISITTONE: 2. Eroe leggendario d'Atene, figlio del primo Cecrope e di Aglauro, e fratello di Aglauro (amata da Ares), Erse (amata da Ermete) e Pandroso. Erisittone and in viaggio a Delo, da dove riport una vecchia statua d'Ilizia; ma egli mor sulla strada del ritorno.

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ERITTONIO: uno dei primi re di Atene. Secondo la versione pi attendibile lo si ritiene nato da un desiderio di Efesto per Atena. Un giorno, durante la guerra di Troia, non volendo chiedere in prestito le armi a Zeus che si era dichiarato neutrale, Atena preg Efesto di fabbricarle un'armatura. Efesto rifiut di essere pagato, dicendo astutamente che si sarebbe assunto l'incarico per amore; Atena non afferr il significato di quella frase e, quando si rec nella fucina di Efesto, il dio all'improvviso si volse e cerc di usarle violenza. Quando Atena si divincol da Efesto, questi eiacul sulla sua coscia, un po' al disopra del ginocchio. La dea si ripul con una manciata di lana, che gett via disgustata: la lana cadd al suolo e casualmente fecond la Madre Terra. Ribellandosi all'idea di avere un figlio che Efesto avrebbe voluto generare in Atena, la Madre Terra rifiut ogni responsabilit per la sua educazione. Atena allora prese sotto la sua protezione il bimbo appena nato e lo chiam Erittonio, lo cel in una cesta che affid ad Aglauro, una delle tre figlie del re di Atene, Cecrope, raccomandandole di averne cura. Le sorelle, spinte dalla curiosit di vedere che cosa mai si celasse nella cesta, ne sollevarono il coperchio. Scorgendo un fanciullo con una coda di serpente in luogo delle gambe, lanciarono un urlo d'orrore e si gettarono gi dall'Acropoli. Atena, venuta a sapere di questa disgrazia, ne fu cos addolorata che lasci cadere l'enorme roccia destinata a fortificare ulteriormente l'Acropoli: e quella roccia divent il monte Licabetto. Poich la notizia le era stata portata da un corvo, la dea ne mut il colore delle penne da bianco a nero e proib per sempre che i corvi si posassero sull'Acropoli. Erittonio si rifugi allora nell'egida di Atena, dove essa lo allev con tanta cura che alcuni lo credettero veramente suo figlio. In seguito Erittonio divenne re di Atene, dove instaur il culto di Atena e insegn ai suoi concittadini l'arte di lavorare l'argento. La sua immagine fu posta in cielo come la costellazione dell'Auriga, poich fu lui a introdurre l'uso del carro trainato da quattro cavalli.
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01/11/13
Port alini: dal met eo ai t elefoni

Mitologia greca e latina, Erisittone, Erittonio, Ermafrodito

ERMAFRODITO: figlio di Ermete e di Afrodite. Si racconta che, lusingata dall'aperta dichiarazione d'amore di Ermete, Afrodite pass una notte con lui, e il frutto di quella breve avventura fu Ermafrodito, creatura dal doppio sesso. Venne allevato dalle ninfe nella foresta del monte Ida, in Frigia. Era un giovane molto bello con seno di donna e lunghi capelli e, quando ebbe quindici anni, lasci la casa per esplorare il mondo. Un giorno che si trovava ad Alicarnasso in Caria, la naiade Salmace si innamor perdutamente di lui. Ermafrodito la rifiut, ma qualche tempo dopo, mentre si bagnava nella sua sorgente, la naiade lo abbracci e lo spinse nell'acqua pregando gli di che la unissero a lui per sempre. I loro corpi si unirono formandone uno solo che divenne un ermafrodito, con proporzioni e busto femminili e genitali maschili. Al tempo di Strabone questa sorgente passava ancora per avere questo effetto. Divinit ibrida, partecipe insieme della natura maschile e di quella femminile, originaria dell'Oriente e particolarmente della Siria che la trasmise ai Ciprioti, presso i quali pi che altrove se ne rinvennero tracce. Presso i Greci non ebbe per culto, come non lo ebbe presso i Romani; e pi che la religione, di tale divinit si occuparono le arti figurative e la poesia.

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