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Lezione 2 Linsieme dei numeri complessi




2.1 Un problema impossibile
Un commerciante vuole importare dallAustralia un articolo il cui prezzo unitario di acquisto alla
fonte 40 euro, non conosce il prezzo di trasporto sa per che molto elevato in rapporto al valore
dellarticolo e che il costo di trasporto inversamente proporzionale alla quantit. Il commerciate
ha un budget di 100 euro quindi chiede al suo commercialista di dirgli quante unit di questo
articolo pu ordinare.
Il commercialista gli fa notare che non detto che sia sempre possibile determinare la quantit,
dipende dal costo unitario del trasporto.
Il commerciante, non capendo il ragionamento, vuole una prova matematica.

2.1 Lunit immaginaria
chiaro che linsieme dei reali non chiuso rispetto a tutte le operazioni definite sui reali, in
particolare rispetto allestrazione della radice quadrata. Infatti la radice di un numero negativo non
definita in R ; per dare un significato a questa operazione occorre introdurre una nuova grandezza
chiamata unit immaginaria.

Definizione 2.1
Si chiama unit immaginaria e si indica con i la grandezza per cui vale 1
2
= i .


Esempio 2.1
Calcoliamo le potenze crescenti di i :
i i =
1

1
2
= i
i i i i = =
2 3

1 ) (
2 2 4
= = i i
i i i i = =
4 5


Dopo un po comincia ad essere evidente che lelevamento a potenza dellunit immaginaria una
funzione periodica di periodo 4, ossia pu essere scritto che N k n i i
n k n
e < =
+
, 4
4
; e ci
rappresenta un vantaggio nei calcoli quando lesponente di i particolarmente elevato:
i i i i = = =
+ 3 3 148 151


2.2 Il concetto di numero complesso
Linsieme dei numeri complessi si indica con C e si pu considerare unestensione di quello dei
reali; ogni numero complesso scritto nella forma bi a z + = , in cui si distinguono una parte reale
(a) ed una immaginaria (b). Ogni numero complesso definito quindi da una coppia ordinata di reali
) , ( b a ed utile rappresentare i numeri complessi in un sistema di assi ortogonali (detto anche piano
di Gauss) in cui lascissa rappresenta la parte reale del numero complesso indicata con a z = ) Re( , e
lordinata rappresenta la parte immaginaria b z = ) Im( .

Definizione 2.2
Un numero complesso z definito come la somma algebrica di un
numero reale e un numero immaginario: bi a z + = , dove a e b
sono numeri reali e i lunit immaginaria ( 1
2
= i ).
bi a z = si chiama complesso coniugato di bi a z + = .
2

Esempio 2.2
Prendiamo ad esempio il numero complesso i z 5 2+ = ; la sua parte reale 2 ) Re( = z e la sua parte
immaginaria 5 ) Im( = z . Nel piano di Gauss questo numero viene determinato dalla coppia di
coordinate (2,5) ed quindi ben definito. Il suo coniugato i z 5 2 = .

2.3 Operazioni di somma e prodotto sui numeri complessi

Queste operazioni sono trattate come semplici somme e prodotti algebrici, con lunico
accorgimento che 1
2
= i

R d c b a e , , ,
i d b c a di c bi a
complesso coeff reale coeff

. .
) ( ) ( ) ( ) ( + + + = + + +
i bc ad bd ac bdi i bc ad ac di c bi a
complesso coeff reale coeff

. .
2
) ( ) ( ) ( ) )( ( + + = + + + = + +



Esempio 2.3
i z i z = + = 5 , 2 3
2 1

i i i i i z z
i i z z
7 17 2 7 15 ) 5 )( 2 3 (
8 ) 1 2 ( ) 5 3 (
2
2 1
2 1
+ = + = + =
+ = + + = +

Notiamo che, dato un numero complesso bi a z + = ,
la somma R a bi a bi a z z e = + + = + 2 e il prodotto R b a bi a bi a z z e + = + =
2 2
) )( ( .

Un altro modo di rappresentare un punto del piano quello che utilizza le coordinate polari:







dove
r >0 (modulo o raggio) la distanza del punto (a,b) dallorigine
o (angolo o anomalia) langolo che il raggio forma con il semiasse positivo delle ascisse
Un numero complesso pu quindi essere scritto anche cos:
( ) o o o o sin cos sin cos i r ir r ib a + = + = +
Si pu dimostrare che una terza rappresentazione
o i
re ib a = +
Osservazione
Da questa terza rappresentazioni alternativa si ricavano due uguaglianze sorprendenti:
i e
i
=
2
t
e 1 =
t i
e !!!!!!!!!


Esempio 2.4
i z + =1 nel piano di Gauss corrisponde al punto (1,1) che in coordinate polari
|
.
|

\
|
4
, 2
t
; infatti
y
x
r
o

=
=
o
o
sin
cos
r y
r x
3
i i i + =
|
|
.
|

\
|
+ =
|
|
.
|

\
|
|
.
|

\
|
+
|
.
|

\
|
1
2
2
2
2
2
4
sin
4
cos 2
t t
.


Teorema 2.2: teorema fondamentale dellalgebra

Data unequazione di n-esimo grado nellincognita C z e 0 ...
0 1
1
1
= + + + +

a z a z a z a
n
n
n
n

con n i C a
i
..., , 2 , 1 = e
Essa ammette n soluzioni in C (ognuna contata con la propria molteplicit).

Esempio 2.5
0 ) 1 (
3
= x

1 = x
, il grado dellequazione 3, ed essa ammette una soluzione con molteplicit 3
2
2
= x i x 2 1 2 2 = = =
Anche qui il grado dellequazione due e ci sono due soluzioni

Teorema 2.3
Data unequazione di n-esimo grado nellincognita C z e 0 ...
0 1
1
1
= + + + +

a z a z a z a
n
n
n
n


Se i suoi coefficienti
i
a sono tutti reali, allora le soluzioni complesse di tale equazione si presentano
sempre a coppie, ovvero se bi a z + =
1
una soluzione allora lo anche il suo coniugato bi a z =

Esempio 2.6
0 1
3
= + x , unequazione di terzo grado e perci avr tre soluzioni.
Ci chiediamo: quante di queste sono reali? Se fossero due, ci sarebbe solo una soluzione complessa,
e per quanto detto sopra, poich i coefficienti dellequazione sono tutti reali, le soluzioni complesse
sono in un numero pari. Di conseguenza, avendo appurato che lunica soluzione reale 1 = x , le
altre due sono necessariamente complesse.

2
3 1
2
4 1 1
, 1
0 ) 1 )( 1 ( 0 1
2 3
i
x x
x x x x

=

= =
= + + = +

Abbiamo cos verificato che le due soluzioni complesse sono coniugate.

0 1 3 4
2 4 5
= + + x x x
Questequazione pu avere 1, 3 o 5 soluzioni reali, ma non 2 o 4.

File Geogebra: Polinomi.ggb

Applicazione
Il commercialista imposta le seguente equazione dove Q la quantit incognita, p=40 il prezzo
unitario alla fonte, C il costo fisso per il trasporto di un articolo e R=100 il budget.
Si tratterebbe di trovare Q in modo tale che R Q C Qp = + / ossia 0
2
= + C RQ p Q .
Si tratta di risolvere lequazione nella variabile Q il cui discriminante pC R 4
2
perci se
0 160 10000 < C ossia C>62,5 le soluzioni sono complesse quindi non esiste una quantit che
risponda alla richiesta del commerciante.
4
Intervalli in R
Definizione 2.3

} , { ] , [ b x a R x b a s s e = un intervallo chiuso

} , { ) , ( b x a R x b a < < e =
un intervallo aperto

} , { ) , [ b x a R x b a < s e =

un intervallo chiuso a sinistra e aperto a destra


} , { ] , ( b x a R x b a s < e = un intervallo chiuso a destra e aperto a sinistra

} , { ) , [ a x R x a > e = +
un intervallo chiuso illimitato a destra ossia superiormente

} , { ) , ( a x R x a > e = +
un intervallo aperto illimitato a destra ossia superiormente

} , { ] , ( a x R x a s e =
un intervallo chiuso illimitato a sinistra ossia inferiormente

} , { ) , ( a x R x a < e =
un intervallo aperto illimitato a sinistra ossia inferiormente

Esempi 2.6
[-1,2] intervallo chiuso e limitato


(-1,2) intervallo aperto e limitato



[-1,+) intervallo chiuso e illimitato superiormente




(-,-1] intervallo chiuso e illimitato inferiormente




(-1,+] intervallo aperto e illimitato superiormente





(-,-1) intervallo aperto e illimitato inferiormente





[-1,2] [3,5] non un intervallo perch non si pu scrivere in uno degli otto modi.

-1

2

-1 2
-1 2

-1
2


5



-3

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Insiemi limitati e illimitati in R
Definizione 2.4

Se R X c (X sottoinsieme proprio di R) e X xe vale k x s per qualche R k e ,

allora k si dice
maggiorante dellinsieme X, e tale insieme si dir limitato superiormente.

Se R X c (X sottoinsieme proprio di R) e X xe vale h x > per qualche R he , allora h si dice
minorante dellinsieme X, e tale insieme si dir limitato inferiormente.

Un insieme R X c si dice limitato se limitato sia superiormente che inferiormente.

Un insieme che non ammette ne maggiorante ne minorante si dice illimitato.


Esempio 2.7
Linsieme ) 1 , 2 ( = X

ammette almeno un maggiorante k ; infatti tutti i numeri 1 > k sono
maggioranti. Inoltre ammette almeno un minorante 2 = h ; infatti tutti i numeri 2 s k sono
minoranti, Pertanto, essendo limitato sia inferiormente che superiormente, X limitato.

} 10 { ) 9 , 5 [ = X limitato, poich esiste un maggiorante 10 = k ( unico) e tutti gli 5 s h sono
minoranti.
Si pu dire che 10 5 s s e x X x




) 3 , ( = X e ] 3 , ( = X sono insiemi limitati solo superiormente; infatti tutti i k > 3 sono
maggioranti.


5 9 10

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Massimo e minimo di un insieme
Definizione 2.5

Se
* *
: , x x X x X x R X s e e - c allora
*
x si dice massimo dellinsieme X

X x
X xe
= max
*


Se x x X x X x R X > e e - c : , allora x si dice minimo dellinsieme X

X x
X xe
= min


Esempio 2.8
] 3 , ( = X

limitato superiormente e ha massimo 3
*
= x , mentre ) 3 , ( = X anchesso
limitato superiormente ma non possiede un massimo.

} , 1 2 , { N n n x N x X e + = e = linsieme dei numeri dispari, esso limitato inferiormente e
illimitato superiormente, non ammette massimo ma ha minimo 1 = x .
E i pari? Se ammette minimo, qual ?


Estremo superiore e estremo inferiore di un insieme

Definizione 2.6

Sia X un sottoinsieme proprio non vuoto di R , indichiamo con
*
X linsieme di tutti i maggioranti di
X , il minimo di
*
X si chiama estremo superiore di X e si indica con supX .
Se X possiede un massimo, questo coincide con lestremo superiore di X .

Sia X un sottoinsieme proprio non vuoto di R , indichiamo con X linsieme di tutti i minoranti di
X , il massimo di X si chiama estremo inferiore di X e si indica con infX .
Se X possiede un minimo, questo coincide con lestremo inferiore di X .

Esempio 2.9
) 3 , ( = X non possiede un massimo ma possiede un estremo superiore: ) , 3 [
*
+ = X perci
3 sup = X .
] 3 , ( = X possiede un massimo infatti ) , 3 [
*
+ = X perci 3 max sup = =
e
X X
X x
.
) 3 , 1 ( = X , X limitato ma non ha minimo, 1 inf ] 1 , (
0
= = X X

] 3 , 2 [ = X , questo insieme possiede sia un massimo che un minimo, che coincidono con lestremo
superiore e lestremo inferiore: 2 inf , 3 sup = = X X .
Se X un insieme illimitato inferiormente (o superiormente), = X inf (o + = X sup )

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Teorema 2.4
Se R X c un insieme limitato superiormente, allora
X xe vale X x sup s
0 0
sup : 0 x X X x < e - > c c



Teorema 2.5
Se R X c un insieme limitato inferiormente, allora
X xe vale X x inf >
1 1
inf : 0 x X X x > + e - > c c





Esempio 2.10
Lintervallo aperto ) 5 , 4 ( = X , non ha minimo, 4 inf = X , se fisso 001 . 4 inf , 001 . 0 = + = c c X ,
ponendo 001 . 4 0001 . 4
1
< = x verifichiamo che X x e
1
. Analogamente 5 sup = X , fisso
9999 . 4 sup , 0001 . 0 = = c c X preso 999 . 4 99999 . 4
0
> = x verifichiamo che X x e
0
.

Assioma 2.1 Assioma di completezza o di continuit
Ogni insieme non vuoto di reali possiede un estremo inferiore e uno superiore

Definizione 2.7
Due insiemi R B A c , , C = B A, si dicono
separati, se A ae e B be si ha che b a s ;
contigui, se c c < e - e - > - a b B b A a : , , 0 .
R ce si dice elemento separatore fra A e B se B b A a e e , si ha b c a s s
Se A e B sono contigui, allora lelemento separatore unico, se essi sono separati, allora esiste
almeno un elemento separatore.

Esempio 2.11
) 4 , 3 ( ), 2 , 1 ( = = B A , i due insiemi sono separati ed esistono infiniti elementi separatori: ] 3 , 2 [ e c .
) 1 , 0 ( ), 0 , 1 ( = = B A , i due insiemi sono contigui e lelemento separatore 0 = c .
sup X-c x
0
sup X
- -
inf X x
1
inf X+c
- -

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