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Schede storiche-territoriali dei comuni del Piemonte

Comune di Frossasco
Redazione a cura di Rosanna Cosentino
Comune: Frossasco
Provincia: Torino
Area storica: Pinerolese
Abitanti: 2585
Estensione: 2020 ha (ISTAT), 1590 ha (SITA)
Confini: a nord-ovest Cantalupa, a nord-est Cumiana, a est Piscina, a sud Pinerolo e Roletto
Frazioni: Pascaretto, Marghera. Fino al 1938 la frazione Pascaretto era denominataBisognette, poi il
comune chiese di modificare la denominazione in quella attuale (A.C. Frossasco, fald. 237, 3)
Toponimo storico: Ferruciascum, Ferreoidas, Ferruchas, Frozascum
Diocesi: Pinerolo. Fino al 1748 dipendeva dalla diocesi di Torino
Pieve: /
Altra dipendenza Ecclesiastica: Monastero di Cantalupa (dipendente da San Giusto di Susa)
Comunita, origine e funzionamento: le prime attestazioni sicure dellesistenza di Frossasco sono del 1030,
quando venne donato allAbbazia di San Giusto di Susa. Fu feudo fino al XVIII secolo, e nel 1524 eretto in
contea. Labbazia aveva giurisdizione sugli uomini dipendenti dallente monastico, il resto della
popolazione aveva giurisdizione separata.
Dipendenza medioevo: Feudo di Frossasco: comprendeva nella sua giurisdizione Cantalupa, Oliva,
Baldissero, Tavernette, Roncaglia, Colletto, Piscina e parte del Talucco
Feudo: Abbazia di San Giusto di Susa (1030)
Signori di Romagnano (1163)
Enrico Bigliatore e fratelli, consignori di Luserna (1256)
Guglielmo di Montbel (1301)
Bertolino di Montbel (1524)
Andrea Provana (1561)
Distrett. XVI sec.: Nel 1524 il feudo di Frossasco fu eretto in contea.
Mutazioni distrettuali e territoriali: Dal 1928 al 1955 fu eretto capoluogo del comune comprendente
anche Roletto e Cantalupa
Nel 1733 il conte Giuseppe Maria Casimiro Provana investito dei feudi di Frossasco e mandamento, cio
Roretto e Roncaglia, Monastero e Cantalupa, Tavernette, Oliva, Piscina e Baldissero, Alpignano e Vi,
esclusa la 36 esima parte , con li beni, redditi, ragioni e pertinenze ad essi rispettivi feudi appartenenti
(MANFREDDA 1994, 89). Nel 1892 alcune regioni site nel territorio di Cantalupa (San Giusto, Reginassa,
Ruata Fiacchetti, Sala, Nicolera chiedono, mediante raccolta di firme, laggregazione al comune di Frossasco
perch si trovano molto pi vicine al capoluogo di Frossasco che a quello di Cantalupa. La prefettura non
accoglie la richiesta di aggregazione perch le regioni suddette non sono frazioni nel senso ritenuto dalla
giurisprudenza, ma sono agglomerazioni di poche case. Ancora oggi fanno parte del territorio di Cantalupa
(A.C.Frossasco, fald. 1,4) Nel 1928 i comuni di Cantalupa, Roletto e Frossasco vennero aggregati e
Frossasco ne costituiva il capoluogo. Torn autonomo nel 1955. In tale periodo la superficie territoriale in
chilometri quadrati era cos ripartita: Frossasco 22,18, Cantalupa 13, 08, Roletto 9, 78. (A.C. Frossasco, fald.
237, 2
Comunanze: Da questa comunit sono state divise nel XVIII sec. quelle di Roletto e Cantalupa;
rimangono ancora indivise 255: 14 giornate comuni, che non si vuole dividere, acci non si ordini la vendita
di quella parte che si potrebbe vendere eccedente la necessaria al pascolo, ne spettano in divisione 3/5 a
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Comune di Frossasco
Redazione a cura di Rosanna Cosentino
Frossasco, dei restanti 2/5 ne restano 2/3 a Roletto, 1/3 a Cantalupa (B.R.T., Manoscritti, Miscellanea
storia patria, n. 854)
Nel 1837 avviene la divisione dei pascoli tra i comuni di Frossasco, Roletto e Cantalupa (A.S.T. Corte, Paesi
per A e B, letteta C, mazzo 10, n.4)
Ancora nel 1873 vi sono pascoli comuni con Roletto e Cantalupa sulr A e per B, mazzo 13
Luoghi scomparsi /
Catasti: 1602 Registro del Catasto (A.C. Frossasco, fald. 53)
1607 Sommarione del nuovo registro del catasto (A.C. Frossasco, fald. 54)
1638-1644 Registro del Catasto (A.C. Frossasco, fald. 55)
1670 Registro del Catasto (A.C. Frossasco, fald. 56)
XVII sec. Registro del Catasto della ruata Pascherendi (A.C. Frossasco, fald. 57)
1744 Libro del Catasto (A.C. Frossasco, fald. 63)
XVIII sec. Registro del Catasto (A.C. Frossasco, fald. 64) inizio XIX sec. Mappe del territorio di Frossasco
(A.C. Frossasco, fald. 90)
Ordinati: Sono conservati dal 1616 al 1872 (A.C. Frossasco, faldd. 430-491)
Statuti: Degli Statuti di Frossasco oggi non c traccia. Lunica notizia certa la loro conferma nel 1562 ad
opera di Emanuele Filiberto (MANFREDDA 1994, 31)
Liti territoriali /
Fonti:
- A.S.T., Camerale, II Archiviazione, Capo 21, mazzo 1, 13, 14
- A.C. Frossasco
- C.L.U.C., Prov. To, n.110
- Archivio Vescovile, 7.1.5
- B.R.T., Manoscritti , Miscellanea Storia patria, n.854 (Descrizione delle province di Susa, Pinerolo e
Casale 1753-1727)
- A.S.T. Corte, Inv. 24, Provincia di Pinerolo
- A.S.T., Corte, Paesi penti non stato possibile risalire a precise localizzazioni geografiche in quanto la
linea divisionale misurata in trabucchi, considerando le montagne come elementi ideali da cui tendere
linee rette per tracciare i confini (A.C. Frossasco, fald.1, 3)
Bibliografia:
- R. COMBA, Contadini, signori e marcanti nel Piemonte medievale, Bari 1988
- P. GIACOSA,Un inventario di un castello piemontese al principio del secolo XVI, pubblicato da P.
Giacosa, in Miscellanea di storia italiana, XXVIII (1890), pp.603 sgg
- E. MANFREDDA, Ricerche storico-giuridiche sul feudo e la comunit di Frossasco, Torino 1994,
dattiloscritto presso il Dipartimento di Storia del diritto italiano dellUniversit di Torino
-D. CARUTTI, Storia della citt di Pinerolo, Pinerolo 1893
-VESME, GABOTTO, CARUTTI, DURANDO, DEMO, PATRUCCO, Studi pinerolesi, in Biblioteca
della Societ Storica Subalpina I (1899)
- G. CASALIS, Dizionario geografico storico-statistico commerciale degli stati di S.M. il re di Sardegna, VI,
Torino 1833-1856
- F. GUASCO, Dizionario feudale degli antichi stati Sardi e della Lombardia (dallepoca carolina ai nostri
tempi) (744-1909), II, Pinerolo 1911
- A. MANNO, Bibliografia storica degli stati della Monarchia di Savoia, V, Torino 1884-1934
- L. FONTANA, Bibliografia degli Statuti dellItalia superiore, ????
- G. CASIRAGHI, La diocesi di Torino nel medioevo, in Biblioteca Storica Subalpina, CLXXXXVI
(1979)
-A. TARPINO, Il consortile dei Romagnano: struttura familiare e organizzazione dei domini (sec. XIII), in
Bollettino Storico Bibliografico Subalpino XC (1992), secondo semestre, pp.495-543
- G.L. DE BARTOLOMEIS, Notizie topografiche e statistiche sugli stati sardi, Torino 1840-1847
Schede storiche-territoriali dei comuni del Piemonte
Comune di Frossasco
Redazione a cura di Rosanna Cosentino
Frossasco
Le prime attestazioni scritte riguardanti Frossasco risalgono allXI secolo, ma le origini del paese sono pi
remote di quanto possa apparire dai documenti a noi pervenuti. La necropoli risalente allet longobarda
scoperta in regione Marghera, le urne cinerarie e una lapide rinvenute nelle adiacenze sono testimoni delle
antiche origini degli insediamenti nella zona.
Una parte del territorio di Frossasco, compreso in origine nel comitato di Torino, fu donato nel 1030 dai
marchesi Berta e Manfredo allabate di San Giusto di Susa (GUASCO 1911, 243), mentre nel 1096
Umberto II don allabbazia tutto ci che era ancora suo in Frossasco (CARUTTI 1893, 32). Le donazioni
fatte allabbazia di San Giusto vennero riconfermate dal conte Amedeo III nel 1147 e dal conte Tommaso
nel 1243 (CASALIS 1838, 900).
Frossasco nella seconda met del XIII secolo fu interessata ad un fenomeno che coinvolse tutto il Piemonte.
Infatti al periodo caratterizzato dalla creazione villenove, segue ora un periodo durante il quale in molte
localit sorgono nuovi centri abitati pi correttamente interpretabili come semplici slittamenti di villaggi
preesistenti (COMBA 1988, 11) al fine di rafforzare la signoria territoriale. A Frossasco, infatti, liniziativa
fu promossa dallabate del monastero di San Giusto di Susa che, daccordo col preposto di Frossasco, cerc
di consolidare i diritti giurisdizionali non sullintera comunit, ma su quegli uomini che dipendevano
dallente monastico. Tale iniziativa fu probabilmente dovuta alla preoccupazione per lespansione sabauda
in quelle zone. Questi uomini furono destinati a costituire il nucleo originario della villanova che sorse
evidentemente in aperta concorrenza con la non lontana vecchia villa di Frossasco in cui i Savoia vantavano
ormai diritti cospicui (COMBA 1988, 42). I due ecclesiastici erano pi preoccupati rendere vantaggioso
lesercizio del diritto di banno che a incrementare la signoria fondiaria, come dimostra il fatto che
riservarono il controllo dei mulini e dei forni, la giurisdizione alta e bassa, il mero e misto impero e la
giurisdizione inferiore e ottennero di poter edificare, a controllo del villaggio, un castello o una casa forte in
unarea di loro gradimento
Labate di San Giusto di Susa il 13 maggio 1256 diede una porzione dei possedimenti in Frossasco ai figli di
Guglielmo Bigliatore, consignori di Luserna. Unaltra parte era stata confermata nel diploma imperiale
del 6 marzo 1163 di Federico I ai marchesi Guido, Giacomo e Olivero di Romagnano (GUASCO 1911,
243). Verso il 1273 si verificarono contrasti tra la famiglia Romagnano e i Savoia per un compenso pattuito
tra Tommaso di Savoia e Fregua, fratello di Guglielmo per la cessione di Moncalvetto e Frossasco. Nel 1273
Guglielmo ricevette Moncalvetto e Frossasco dietro compenso di 320 lire (TARPINO 1992, 501).
Nei tempi antichi vi sorgeva il castrum Moncalveti,di cui, come luogo distinto, fatto cenno in antiche
investiture (CASALIS 1838, 900) Giacomo di Romagnano il 1 maggio 1290 cedette la sua propriet al conte
di Savoia Amedeo V (A.S.T. Corte, Inv. 24, Provincia di Pinerolo, mazzo 9,Frossasco, n. 1), e al principe
Filippo di Savoia-Acaia, il quale ultimo,infine, infeud a Guglielmo di Montbel il 23 maggio del 1301 tutto
quanto possedeva nel castello e luogo e giurisdizione di Frossasco (A.C. Frossasco, fald.12, 1). Questo
feudo ingrandito successivamente di domini in Cavour, Alpignano, Moncalieri, rimase ai Montbel fino
allestinzione del ramo primogenito nel 1560. Guglielmo di Montbel era luogotenente di Filippo dAcaia. I
Montbel erano originari della Savoia, Guglielmo venuto a Pinerolo al servizio degli Acaia , fu nel 1306
investito del feudo di Burisaco da Filippo di Savoia-Acaia (CARUTTI 1893,177) Dalle lotte tra Amedeo VI
e Giacomo dAcaia , il conte di Savoia nel 1360, dopo aver occupato Pinerolo sconfisse Giacomo dAcaia e
lo condusse prigioniero a Rivoli; il conte verde tenne in dominio diretto le terre del Piemonte fino al 1363
e riconferm ai nobili del Piemonte le loro antiche franchigie. In quelloccasione il castello di Moncalvetto
fu distrutto. Ricostruito successivamente, venne occupato dai Francesi nel 1536 e torn nuovamente ai
Montbel.
Ecclesiasticamente Frossasco dipendeva dalla diocesi di Torino, ma fu soggetta fino al secolo XVI per le sue
chiese o cappelle al Monastero di Cantalupa. Nel 1524 Frossasco venne eretto in contea in favore di
Bertolino di Montbel, gran maestro di cerimonie del duca Carlo III (CARUTTI 1893, 177). Il 3 settembre
1531 il duca Carlo di Savoia invest Carlo di Montbel del contado di Frossasco coi suoi possedimenti di
Monastero (v. Cantalupa), Cantalupa, Roletto e Roncaglia con tutte le loro dipendenze (A.S.T. Corte, Inv.
24, Provincia di Pinerolo, mazzo 9, Frossasco, n. 8).
Nel maggio 1536 i francesi occuparono Frossasco (essi dominarono il Piemonte fino alla pace di Cateau-
Cambrsis nel 1559) , e nel 1549 il conte Carlo di Montbel consegn ogni sua giurisdizione ad Enrico II re
di Francia, il quale invest a sua volta Carlo de comitatu Fruzaschi predicti cum villagiis Monasterii,
Cantaluppe, Rureti, Roncalie et aliis ipsius comitatus iuribus (A.S.T. Corte, Inv. 24, Provincia di
Pinerolo,mazzo 9, Frossasco, n. 10).
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Comune di Frossasco
Redazione a cura di Rosanna Cosentino
Lultimo conte di Montbel mor senza eredi e lasci come unica erede la moglie Caterina Spinola, la quale
si spos in seconde nozze con Andrea Provana, signore di Leyn, che divenne dunque il nuovo conte di
Frossasco nel 1561 (GUASCO 1911, 243).
Nel 1721 il feudo di Frossasco fu smembrato nei comuni di Roletto, Frossasco e Cantalupa, ed in occasione
della misurazione generale del territorio del 1722 furono revisionati i confini del comune di Frossasco
(operazione necessaria per i mutamenti avvenuti); dai verbali si desume che i confini con Cantalupa erano
nella regione di Rocca Vauttero, da dove principiano li confini dambe due le comunit; i confini con
Tavernette (Cumiana) in una zona che dalla parte di Frossasco si chiama regione della Miccolera e dalla
parte di Tavernette si chiama Borlera (A.C. Frossasco, fald.1, 2). Per gli altri comuni confinale montagne,
come risulta da una Delibera della Giunta comunale di Cantalupa del 2 maggio 1873, che si richiama ad un
atto del 1629(A. C. Cantalupa, fald. 35)

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