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sulla Depressione
C.so G. Marconi 2 10125 Torino
Tel. 011-6699584
Sito: www.depressione-ansia.it
Depressione e antidepressivi
di Salvatore Di Salvo
Tra gli antidepressivi triciclici vi sono molecole che si differenziano in base alla loro capacit
dinibire prevalentemente il riassorbimento della serotonina e/o della noradrenalina.
Ad esempio la clorimipramina (Anafranil) blocca prevalentemente la ricaptazione della serotonina,
limipramina (Tofranil) agisce in modo pi spiccato sulla noradrenalina mentre lamitriptilina
(Laroxyl) blocca la ricaptazione di entrambe.
La risposta antidepressiva estremamente variabile: possibile trovare pazienti che rispondono
bene a dosaggi 75-100 mg ed altri che devono raggiungere i 200-250 mg .
La dose va sempre personalizzato in relazione allet, alle condizioni mediche, a precedenti risposte
al farmaco e alla gravit del quadro depressivo.
Gli effetti collaterali possono essere descritti in base al sistema colpito. Elenchiamo i pi frequenti.
Sistema Cardiovascolare: molto frequente, soprattutto allinizio del trattamento, la comparsa
dipotensione ortostatica e tachicardia.
Sistema Neurovegetativo: la bocca secca, la stipsi, il ritardo delleiaculazione sono effetti collaterali
estremamente frequenti anche se, nellambito della stessa classe, alcune molecole (come ad esempio
lamitriptilina e limipramina) inducono questi effetti collaterali pi frequentemente di altre (come
ad esempio la desipramina).
(potenziamento
degli
effetti
dellanfetamina),
antiipertensivi
Gli SSRI sono molecole dotate di effetti secondari non particolarmente fastidiosi e comunque
gestibili, soprattutto se lincremento della terapia avviene in maniera graduale e con dosi
inizialmente al di sotto di quelle terapeutiche.
I pi frequenti fenomeni collaterali sono i seguenti.
Apparato gastrointestinale: in circa il 20-30 % dei casi compaiono sintomi quali nausea, gastralgia,
diarrea, che normalmente si affievoliscono durante il trattamento.
Sintomi psichici: i sintomi dansia e irritabilit sono riferiti da circa il 20% dei casi. Raramente
lattivazione estremamente violenta e i pazienti lamentano una agitazione interna marcata. Tali
sintomi sono facilmente controllabili con lincremento della terapia lento e personalizzato e con
lassociazione di ansiolitici a basso dosaggio.
Sfera sessuale: il disturbo pi frequente consiste nella difficolt orgasmica. Tale disturbo dose
dipendente e solitamente scompare quando si riduce il farmaco.
Sintomi somatici: cefalea, insonnia e ipersonnia sono meno frequenti rispetto ai disturbi
precedentemente descritti e tendono a ridursi nel corso del trattamento.
Gli SSRI sono utilizzati nella terapia di mantenimento dellepisodio depressivo maggiore o nella
profilassi della depressione ricorrente. Sono farmaci di prima scelta in alcune forme di depressione
con caratteristiche di atipicit (presenza di ipersonnia o abusi alimentari), in casi di depressione
accompagnata da ansia, nel Disturbo da Attacchi di Panico, nel Disturbo Ossessivo-Compulsivo,
nella Fobia Sociale e nelle Fobie Semplici
Gli inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina e della noradrenalina (SNRI)
La venlafaxina il capostipite di una classe farmacologia in grado dinibire la ricaptazione di
serotonina e noradrenalina. Ha un livello di tollerabilit particolarmente elevato e ci permette il
raggiungimento di alte dosi anche nel giro di pochi giorni.
Gli effetti collaterali sono legati prevalentemente allattivazione serotoninergica e compaiono con
incidenza variabile. Molto frequenti, soprattutto allinizio del trattamento, sono cefalea, nausea,
disturbi del sonno, meno frequentemente sono riferiti dal paziente irritabilit, tremore, anoressia,
disturbi della sfera sessuale.
La sua potente azione combinata su serotonina e noradrenalina le conferisce un potenziale
antidepressivo elevato e paragonabile a quello dei triciclici, accompagnato da maggiore tollerabilit.
Recentemente stato introdotta in commercio la duloxetina. Anchessa inibisce la ricaptazione
della serotonina e della noradrenalina, ha spiccata azione antidepressiva e, rispetto alla venlafaxina,
determina meno fenomeni collaterali.