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Tutte le notizie sul touch in un formato comodo e facilmente stampabile!

Numero 1 Anno I 25-03-2008

KEEP IN TOUCH di Maci


Oggi parte il progetto “Keep in touch!” che ha come obbiettivo la pubblicazione
di un riassunto delle notizie del blog facilmente stampabile e scaricabile
gratuitamente da tutti gli utenti MaiDireMeta.it.

Sperando di fare cosa gradita a chi non ha la


possibilita' di utilizzare internet per lungo
tempo o dedicato comunque a tutte le realta'
touch del movimento perche' stampando questo
foglio possano tenere aggiornati tutti i loro
iscritti sulle ultime novita' provenienti dal
mondo touch italiano ed internazionale.

Spero che il progetto abbia un seguito e


invito tutti a darmi la propria opinione in
merito!

Keep in Touch!
Maci

Riunione Capitani delle squadre Comunicati


Martedi 18 Marzo 2008

Riunione di tutti i capitani e dei responsabili di squadre e tornei.


Gli Old Paleoveneti ospiteranno al campo Augusteo di Este la prima riunione dei
responsabili del touch italiano.
Sabato 29 marzo, alle 19,00 iniziera' l'incontro che coinvolgera' le squadre ed
i gruppi touch iscritti a MaiDireMeta e nel quale si discutera' della situazione
del touch italiano e

del suo futuro.


Gli interessati sono gia' stati contattati, chi non ha ancora ricevuto
comunicazione dell'incontro puo' scrivere direttamente a info@maidiremeta.it per
maggiori informazioni.

http://oldtouchpaleoveneti.blogspot.com

REGOLAMENTO IN PILLOLE
SITUAZIONE 1:1 in cui puo' essere stata concessa una
Quando un giocatore in coinvolto “legalmente” nel punizione o ancora quando
difesa e' considerato in gioco senza subire si trova con entrambi i
gioco? penalizzazioni. Per piedi sulla o dietro la
esempio quando si trova a propria linea di meta.
DECISIONE cinque (5) metri dal punto Regola 1.16, Regola 13.3
Il giocatore in difesa e' in cui sta per avvenire un
considerato in gioco Rollball e a dieci (10)
quando e' in una posizione metri dal punto in cui e'
Old Bassa Bresciana Peacocks Rugby:
impressioni dopo Roma di Roberto

16 marzo 2008, Stadio Flaminio, guardo il


tabellone , minuto settantasette: Italia – Quanta gente ho conosciuto grazie al rugby ,
Scozia 20 a 20. penso a tutti in quel momento : buoni e
cattivi , belli e brutti.
Siamo tutti lì, gli amici old della bassa
bresciana, “convenuti dal monte e dal piano” La telefonata gioiosa e commossa di mia
: da Castelmella vicino al monte Netto , moglie da casa mi ridesta, torno a guardare
appunto, protuberanza di pochi metri che a lo stadio con un piacevole senso di
noi ragazzi di pianura da già le vertigini, serenità.
Roncadelle, Leno , Calvisano, fino a Pavone
Mella, vicino all’angolo estremo della landa Certo è solamente una partita, trenta uomini
bresciana che d’inverno si nasconde nelle che in mutande rincorrono una palla strana ,
brume più fitte. qualcuno forse a ragione, può non capire le
nostre, le mie emozioni.
Siamo tutti lì, come altri trentamila, a far
finta di niente , a far finta che il mondo Usciamo festanti dallo stadio , nel
sia ovale , un mondo fatto di regole, villaggio accoglienza del Flaminio inizia un
impegno e lealtà. Alla faccia delle borse piacevole terzo tempo, la colonna sonora è
che crollano e di un bicchiere di petrolio un sottofondo di cornamuse misto al rumore
che vale più del coraggio dei trenta uomini di italianissime birre stappate
in campo. all’impazzata.

Ultimi minuti della partita, io sono Poco più in là , Roma, distratta, forse
appoggiato alla balaustra del vecchio catino troppo, abituata ai grandi eventi, ci guarda
paleolimpico trasformato in tempio del rugby stranita.
italiano, tanto mi basta , visto che il La sera , l’Urbe , bellissima e controversa,
Battaglini di Rovigo per quelli della mia prepara la maratona e la domenica delle
generazione era già considerato il Twikenam palme , tra monumenti e ministeri, sembra
italiano. non accorgersi del popolo del rugby , non si
accorge sicuramente di noi.
Ultimi minuti ma il tempo non passa più,
troppi ricordi agrodolci , mentre i ragazzi Ma questa è un’altra storia...
attaccano, un misto di sport e di vita , il Roberto Guerreschi
rugby ne è metafora, si interseca nei miei
pensieri , sto pensando che il pareggio ,
risultato atipico per il rugby, mi
permetterà di tornare a casa senza
l’umiliazione del cucchiaio di legno ,
quando ad un tratto Ivan alle mie spalle
grida: “el fa el drop!”

In un millesimo di secondo penso che no ,


non può essere vero, siamo alla fine, quando
mai un italiano all’ultimo minuto mette un
drop nell’acca?

Eppure è così , Marcato come Wilkinson ,


decide la partita, mentre lo stadio si
trasforma in un abbraccio immenso, io mi
trovo avvinghiato a Manuel detto “Zeta”, e
poi pacche sulle spalle a mio suocero, ai
miei amici e agli estranei.

Se avete articoli, pensieri, tornei ed iniziative da presentare inviate tutto il


vostro materiale all'indirizzo: press@maidiremeta.it
Cercheremo di pubblicare tutte le notizie che ci arrivano come abbiamo sempre
fatto.

WWW.MAIDIREMETA.IT

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