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Impianto

Frenante
Dispensa didattica
Zanutto Daniele

I Freni

pag. 4782

Compito
I freni hanno il compito di rallentare, frenare e fermare un veicolo e di impedire
un suo movimento da fermo. Durante la decelerazione, lenergia cinetica
trasformata in energia termica.

Impianto dei freni


composto da tutti gli impianti che permettono di ottenere la decelerazione di
un autoveicolo come pure la sua immobilizzazione su di un piano inclinato.

Impianti di frenatura
Freno di servizio (FS)
Ha il compito di ridurre, se necessario, la velocit del veicolo fino,
eventualmente, a fermarlo. Durante la frenata, il veicolo deve mantenere la sua
direzione. Il freno di servizio azionato in modo continuo con il piede e agisce su
tutte le ruote. Per legge, il freno di servizio deve essere composto da una pompa
tandem che garantisca il funzionamento di due circuiti indipendenti tra loro.

Impianto frenante di soccorso (IFSo)


Ha il compito di sostituirsi allimpianto dei freni di servizio in caso di un guasto e
di svolgere le stesse funzioni, ma con effetto ridotto. Non necessariamente un
circuito supplementare. Questo impianto frenante puo essere costituito, infatti,
dal circuito del freno di servizio non interessato dal guasto oppure dal freno di
stazionamento.

Freno di stazionamento (Fst)


Ha il compito di impedire che un veicolo si
metta in movimento quando questo si trova
senza la marcia inserita su un piano inclinato.
I suoi componenti, per motivi di sicurezza,
devono avere un collegamento meccanico
(tirante ria, comando e flessibile). In genere
azionato mediante una leva manuale (freno a
mano) oppure tramite un pedale. Agisce sulle
ruote di un solo assale.

Freno motore
Ha il compito di mantenere nelle discese prolungate la velocit impostata dal
conducente per evitare il surriscaldamento dei freni di servizio.

Sistema antibloccaggio (ABS)


E costituito dalle parti di un impianto del freno di servizio. Questo sistema evita
il bloccaggio delle ruote durante la frenata allo scopo di ridurre la spazio di
frenata e permette di mantenere il controllo della frizione della vettura. Le ruote
sono monitorate da sensori e i segnali trasmessi da tali sensori vengono
elaborati dalla centralina
elettronica.
Questo
permette di regolare la
pressione che agisce
nellimpianto
frenante
della ruota interessata.

Struttura di un impianto dei freni


Un impianto dei freni composto da:

una fonte di energia (muscolare, idraulica o pneumatica);


un dispositivo di azionamento;
un dispositivo di trasmissione;
eventualmente dispositivi ausiliari per i veicoli da rimorchio,per esempio
dispositivo del freno rimorchio;
freno di stazionamento;
freno di servizio;
eventualmente regolazione della forza frenante,per esempio ABS;
freno delle ruote sugli assi anteriori e posteriori.

Freno motore
Gli autoveicoli della classe M3,a partire da un peso complessivo di 5,0t (eccetto
gli autobusb urbani) e i veicoli della classe N3, a partire da un peso complessivo
consentito di 12t, devono possedere un freno motore per lunghi percorsi in
discesa.
Tale impianto deve sostenere una sollecitazione corrispondente a quella che si
crea procreando 6Km in pendenza del 7% a una velocit di 30Km\h.

Frenata minima
frenata minima pu essere calcolata a partire dai dati di misura
rilevati sul banco di collaudo dei freni.
Luci di arresto
Lazionamento del freno di servizio, nei veicoli appartenenti alle classi
M, N e O, deve essere reso visibile posteriormente attraverso due luci
darresto rosse. I veicoli appartenenti alla classe M 1, a partire dal 18
marzo 1993, possono essere dotati di una terza luce darresto
posizionata centralmente sulla parte posteriore del veicolo, mentre
quelli di nuova fabbricazione devono averla obbligatoriamente.

Tipi di impianti frenanti (classificati secondo il tipo di fonte


energetica)
Freno a forza muscolare
La forza del piede del conducente (per le automobili max. 500 N; per i
veicoli industriali max. 700 N) genera su ogni ruota la forza frenante.
La massima forza frenante complessiva corrisponde alla forza peso
complessiva del veicolo.
Per tale motivo necessario che la forza del piede sia moltiplicata
attraverso una trasmissione meccanica e/o idraulica.
Servofreno
Se la forza del piede con la sua trasmissione non sufficiente a
generare le forze frenanti richieste, necessario lapporto di forze
aggiuntive; queste vengono ottenuto con lausilio di un servo freno. Il
veicolo deve comunque poter essere frenato in caso di assenza delle
forze aggiuntive. La forza richiesta al conducente non deve superare
800 N.
Freno ad aria compressa
La forza di frenata pu essere generata grazie al impiego di aria
compressa. Tramite il pedale del freno, il conducente gestisce soltanto
la pressione dellaria presente nel circuito.

Domande di ripasso:
1. Qual il compito dei freni?
2. Elenca i tipi e le caratteristiche dei diversi tipi di impianti.
3. Come funziona il freno motore?
4. ABS: cos e come funziona?
5. Qual la struttura di un impianto frenante?

Freno idraulico
Struttura
Limpianto frenante idraulico si compone di un pedale del freno, la
pompa tandem con servofreno, un sistema di tubazioni con,
eventualmente, un limitatore di frenata, i cilindretti dei freni, le pinze
e i freni delle ruote.

Freni delle ruote


Tutte le ruote sono dotate, in generale si freni a disco. A volte le ruote
posteriori hanno anche il freno a tamburo; In questo caso vengono
definiti freni misti. Per motivi di sicurezza, la legge prescrive un
impianto frenante ad due circuiti indipendenti tra loro con una pompa
tandem. In caso di guasto di uno dei circuiti frenanti, il veicolo pu
essere frenato con laltro circuito.

Funzionamento
Il funzionamento del freno idraulico si basa sulla legge di Pascal.
La pressioni esercitata su un liquido racchiuso in un contenitore si
trasmette in tutte le direzioni con la medesima intensit.
La forza esercitata dal conducente durante la frenata agisce su uno dei
pistoni della pompa tandem. Questo permette di creare una pressione
al interno del circuito idraulico.
Secondo il principio di Pascal, questa pressione si espande in tutto il
circuito con la stessa intensit fino a raggiungere i pistoncini della
pinza. La pressione che agisce sulla superficie del pistoncino genera la
forza frenante (forza dappoggio della pastiglia sulla superficie del
disco).
La differenza di dimensione tra la superficie del pistone della pompa e
quella dei pistoncini della pinza genera una moltiplicazione idraulica
della forza.
Le forze sono proporzionali alle superfici dei pistoni, ossia una
superficie maggiore genera una forza pi grande. Lo spostamento dei
pistoni invece inversamente proporzionale alla forza: il pistone con
la superficie minore, quindi con la forza pi piccola, effettua
spostamento pi grande.
Il freno idraulico in grado di lavorare con pressioni molto elevate(
fino a 120bar, per breve periodo anche fino a 180 bar). Questo
permette di lavorare con pistoni di dimensioni ridotte.
Dato che il liquido per freni non pu praticamente essere compresso e
dato che i giochi di ventilazione sono molto ridotti, si muovono
soltanto piccolissime quantit di liquido; laumento di pressione e i
freni reagiscono velocemente.
Il freno idraulico non richiede manutenzione per un periodo di tempo
abbastanza prolungato.

Pompa idraulica
Per i due circuiti frenanti necessaria una pompa tandem, la quale
azionata dal pedale di freno attraverso il servo freno.

Compiti:
- aumento rapido della pressione in ogni circuito frenante;
- riduzione rapida della pressione per permettere di liberare
rapidamente il disco freni;
- compensazione del volume del liquido freni in caso di
cambiamento di temperatura;
- mantenere costante il livello del liquido allinterno del circuito,
compensando cosi lusura delle pastiglie.
Struttura
La pompa tandem contiene due pistoni disposti in serie: il pistone
primario e il pistone secondario. Allinterno del corpo della pompa,
essi creano due camere di pressione separate. Entrambi i pistoni sono
realizzati come doppi pistoni, ossia tra la parte anteriore e quella
posteriore, che assicurano lermeticit, si trova una camera circolare.
Questa camera circolare costantemente alimentata dal liquido dei

freni attraverso il foro alimentazione. Sulla parte anteriore di ogni


pistone montata la guarnizione primaria che assicura la tenuta
ermetica della camera a pressione.
Valvola centrale
utilizzata nei veicoli con ABS e assolve la funzione del foro di
compensazione e della guarnizione primaria. Esistono anche pompe
tandem che hanno una valvola centrale su entrambi i pistoni.
Suddivisione del circuito frenante
Suddivisione asse anteriore - asse posteriore (a doppia T)
Lasse anteriore e lasse posteriore formano due circuiti frenanti
separati. Utilizzando una pompa tandem, in caso di guasto ai freni
dellasse anteriore, si ottiene un sufficiente effetto con i freni dellasse
posteriore.
Si possono utilizzare su tutte le ruote dei freni a tamburo o dei freni a
disco oppure, in alternativa dei freni a disco delle ruote anteriori e
freni a tamburo sulle ruote posteriori.
Suddivisione diagonale (X)
Ogni ruota anteriore forma un circuito frenante con la ruota
posteriore ad essa diametralmente opposta. In caso di guasto di un
circuito frenante, si pu verificare un momento di imbardata, quando
le ruote del circuito intatto si bloccano. In tal caso, un effetto
stabilizzante esercitato dalle forze di reazione laterale trasmesse
dalle ruote del circuito guasto. Questo sistema frenante necessita di un
braccio a terra negativo.
Suddivisione a triangolo(a doppia L)
Se si utilizzano dei freni a disco a pinza flottante con due cilindri
oppure dei freni a disco a pinza fissa con quattro cilindri sull asse
anteriore, ogni circuito frenante agisce sullasse anteriore e su una
ruota posteriore.
Pi raramente i circuiti frenanti hanno le seguenti suddivisioni.

Suddivisione quattro - due (HT)


Si utilizzano dei freni a disco a pinza flottante con due cilindri a due
freni a disco a pinza fissa con quattro cilindri sullasse anteriore e,
sullasse posteriore, dei freni a disco a pinza flottante con un cilindro o
dei freni a disco a pinza fissa con due cilindri, oppure ancora dei freni
a tamburo. Uno dei circuiti agisce sull asse anteriore e su quello
posteriore ( 4 ruote), laltro soltanto sullasse anteriore ( 2 ruote).
Suddivisione quattro - quattro (a doppia H)
possibile quando per tutte le ruote si utilizzano dei freni a disco a
pinza fissa con quattro cilindri o dei freni a disco a pinza flottante con
due cilindri. Una coppia di cilindri o un cilindro di ogni ruota formano
uno dei circuiti frenanti (4 ruote), le coppie o i cilindri rimanenti
formano laltro ( 4 ruote).

Domande di ripasso:
1. Descrivi la struttura del freno idraulico.
2. Spiega il principio di Pascal.
3. Pompa idraulica, compiti:
4. Elenca i tipi di circuiti frenanti.
5. Descrivi i seguenti circuiti frenanti: T X.

Freno a tamburo
Attualmente, i freni a tamburo ( freni con ceppi interni) sono utilizzati
prevalentemente come freni per le ruote posteriori delle automobili
oppure per i veicoli industriali.
Struttura e funzionamento
Il tamburo del freno solidale come il mozzo della ruota e gira
insieme ad esso. I ceppi e i dispositivi che producono la forza di
serraggio si trovano sulla piastra porta ceppi, la quale a sua volta
fissata alle sospensioni delle ruote ( fusello, assale) e non si muove.
Durante la frenata il dispositivo di serraggio preme i ceppi con le loro
guarnizioni contro il tamburo del freno, producendo in tal modo
lattrito necessario. La forza di serraggio pu essere generata in modo
idraulico tramite i cilindretti del freno ( freno di servizio) oppure
meccanicamente tramite comando a cavo flessibile e leva di serraggio
( freno di stazionamento).
Caratteristiche:
-effetto servo, durante la frenata il ceppo primario viene spinto
contro il tamburo nel senso di rotazione, il tamburo tende a tirare il
ceppo contro di s aumentando cosi leffetto frenante ( effetto servo );
-il ceppo secondario, invece, viene respinto dal senso di rotazione del
tamburo: effetto frenante diminuisce;
-realizzazione pi semplice del freno di stazionamento;
- lusura delle guarnizioni minore rispetto a quella del freno a
disco;
-la grandezza di costruzione limitata dal disco della ruota;
-la sostituzione delle guarnizioni e la manutenzione sono costose;
-cattiva asportazione del calore; il freno tende alleffetto fading.
Il fading diminuzione delleffetto frenante, per esempio durante una
frenata prolungata. Il coefficiente dattrito della guarnizione
diminuisce alle alte temperature oppure ad elevate velocit di
scorrimento. La deformazione del tamburo irregolare (dilatazione
conica), in quanto il calore asportato meglio in vicinanza del mozzo
della ruota.

Tipi
A seconda della modalit di azionamento ed del supporto dei ceppi si
distingue tra:
- freno tipo simplex;
- freno tipo duplex;
- freno servo;
- freno duo-servo;
- freno duo-duplex;
Freno tipo simplex. E il tipo pi semplice di freno a tamburo. Ha un
ceppo primario (autosterzante ) e un ceppo secondario. Il serraggio
dei ceppi possibile grazie ad un cilindretto a doppio effetto, una
camma a S, un dispositivo conico o una leva. Ogni ceppo ha un suo
punto di rotazione o di appoggio fisso. I freni tipo simplex hanno una
forza di frenata uniforme sia a marcia avanti sia in retromarcia, ma
hanno un ridotto effetto servo. Lusura delle guarnizioni maggiore
sul ceppo primario. La realizzazione del freno di stazionamento
semplice.
Freno tipo duplex. Ha due ceppi primari. Quindi, necessario per
ogni ceppo un dispositivo di serraggio separato. Tale tipo di freno, in
genere, ha un azionamento idraulico ed dotato di due cilindretti a
effetto semplice. Ogni cilindretto funge anche da supporto per l altro
ceppo.
La frenata in marcia avanti risulta nettamente migliore in quanto tutte
e due le ganasce vengono spinte contro il tamburo nel suo senso i
rotazione (doppio effetto servo).

Domande di ripasso:
1. Dove impiegato il freno a tamburo?
2. Descrivi il funzionamento del freno a tamburo.
3. Cos il fading?

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