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Inevitabile perchè:
• un sistema sociale non raggiunge mai il totale consenso riguardo valori e norme che lo
governano. Lʼesistenza di movimenti sociali è dunque “fisiologica”, così come delle realtà
sub-culturali.
• Il mondo moderno lascia sempre più spazio alle scelte individuali. Si registra meno
conformismo. In alcuni casi dunque, lʼindividuo è portato a deviare.
Necessario perchè:
• Eʼ forza innovatrice e permette il rinnovo delle regole che dominano il sistema sociale.
• Sollecita la risposta collettiva: rafforza cioè lʼidentità di gruppo.
1. Teorie biologiche
Le prime teorie sulla devianza partono dal presupposto che lʼindividuo deviante possa
essere riconosciuto a livello biologico.
Secondo Lombroso tende a deviare chi presenta anomalie della struttura cranica.
Secondo Sheldon il comportamento deviante va analizzato in termini di corporatura fisica.
Esistono cioè tre tipologie di individui: ectomorfi (corporatura sottile e carattere introverso),
mesomorfi (deviante, corporatura muscolosa, individuo irrequieto), endomorfi
(corporatura soffice).
Altre teorie biologiche individuano la devianza in soggetti che presentano un cromosoma
Y in più.
Anomia secondo Durkheim: Si ha anomia quando non esiste più un legame coerente tra
norme e valori di un determinato sistema sociale. Le norme, che si rinnovano molto più
lentamente rispetto ai valori, non rispondono più coerentemente ai nuovi valori dominanti
nel sistema. Lʼanomia porta i movimenti sociali a movimentarsi per cercare di cambiare il
sistema normativo e rinnovarlo. Per rappresentare una innovazione il movimento sociale
deve saper avviare un processo di istituzionalizzazione, ovvero adottare sistemi di regole.
Sono le regole che possono condurre un individuo a raggiungere, o meno, un valore. Eʼ
sulle regole che bisogna agire per innovare.
Secondo Merton si parla di anomia quando vi è contrasto tra struttura culturale (fini da
raggiungere e mezzi da utilizzare) e struttura sociale (effettive opportunità per giungere a
quei fini con quei mezzi).
In altre parole si viene a creare una spaccatura tra mete culturali e mezzi
istituzionalizzati.
Mete culturali: valori socialmente accettati da una cultura (es. successo materiale)
Mezzi istituzionalizzati: opportunità reali con cui è possibile giungere alle mete (es.
duro lavoro).
Merton individua 5 forme di comportamento. Solo una di queste porta a comportamenti
NON devianti. Gli altri costituiscono configurazioni devianti.
• Conformità: lʼindividuo si pone in equilibrio tra mete culturali e mezzi istituzionalizzati.
Adatta le mete culturali in base alle proprie risorse (mezzi istituzionalizzati).
• Innovazione: lʼindividuo innovativo. Secondo Durkheim è innovativo chi giunge ad uno
stesso obiettivo con mezzi diversi. Merton infatti spiega che un comportamento
innovativo si ha quando lʼindividuo riconosce le mete culturali e le persegue con mezzi
non istituzionalizzati.
• Ritualismo: lʼindividuo perde di vista le mete culturali. Utilizza i mezzi istituzionali senza
un fine. Da un certo punto di vista i mezzi diventano fini. Lavoro per lavorare, e non più
per accumulare ricchezza.
• Rinuncia: lʼindividuo rinuncia sia a mete culturali sia a mezzi istituzionalizzati. I senza
fissa dimora.
• Ribellione: lʼindividuo rinuncia a mete e fini perchè non si sente rappresentato.
Sostituisce un proprio sistema di visione del mondo.
Genere e criminalità
Si registra che i soggetti devianti, in ogni paese, sono soprattutto di sesso maschile.