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Enki e Ninmah

Benvenuti
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Enki e Ninmha
Questo poema ha uno stile tutto suo che non possibile paragonare
ad altri. Viene qui descritta lorigine delle cose e degli uomini. Di
esso esiste, in tre manoscritti di una ventina di linee, traccia di una
versione accadica: , come spesso avviene, una traduzione dal
sumerico, oppure questultimo sarebbe stato a sua volta tradotto?
Esso riporta fedelmente non soltanto la concezione mitologica, ma
anche talvolta le parole stesse del famoso poema paleo-babilonese
di Atrahasis: lo stato delle cose prima delluomo e la creazione dello
stesso.
Vi inserisce, da un lato, la dea Nammu, altrimenti conosciuta quale
madre di Enki, ma che potrebbe, con il titolo qui conferitole di
Madre Originale o Primigenia (17), avere un ruolo piu o meno
paragonabile se non alla Tiamat dellEpopea della Creazione,
almeno alla grande Dea Madre.
Daltro lato vi trova posto il tema, altrove conosciuto, ma che
lAtrahasis ignora, del sonno di Enki (12-22), per dare rilievo alla
sua inattivit e di come le cose peggiorino appena egli si faccia da
parte.
Eccettuati tali tratti, la somiglianza con lAtrahasis sorprendente:
il bisogno di un sostituto degli di che si fa sentire nel momento
in cui essi si lamentano dei loro penosi obblighi; Enki-Ea che
inventa e prepara questo sostituto; Enki che inizia da un
prototipo, chiamato qui matrice, matrice originale.

Ma le somiglianze non sono finite qui. Per passar dal prototipo alla
produzione in serie vera e propria degli uomini, che si deve attuare
per nascita carnale, egli necessita dellassistenza di alcune de: non
solo della stessa Nammu (per modellare il corpo secondo il
prototipo) e di Ninmah, la Nobilissima Signora (uno dei titoli che
pu avere la sposa di Enki/Ea), ma di sette altre de, proprio come
in Atrahasis.
Ecco lanello mancante nella Catena Evolutiva delluomo. Siamo
un incrocio tra geni terrestri e geni extraterrestri (nota: molti
sbagliano linterpretazione questultimo termine; siamo stati
condizionati nel corso degli anni a pensare che extraterrestre =
omino verde e cattivo. Niente di pi sbagliato).
Enki ci ha creato per alleviare il duro lavoro a quei tempi svolto da
alcuni Di. NellAtrahasis capiremo poi alcuni fatti/avvenimenti
fondamentali: Enki ci ha sempre difeso contro i duri attacchi di Enlil
ed altri Di che, dopo anni di sfruttamento, volevano eliminarci da
questo Pianeta. Una difesa appassionata e continua, proprio come
un padre difende i propri figli
PARTE I
(La condizione primordiale: gli Di costretti a lavorare)
(1) In quei giorni, quando lIn-alto e lIn-basso
Erano stati [separati] -- Quelle notti, quando lIn-alto e lIn-basso
Erano stati [disgiunti] Quellanno, quando i destini (degli Di) Erano
stati fissati, Quando gli Anunna erano stati messi al mondo,(5) E le
de erano state sposate (?),
E avevano ricevuto ciascuna la sua parte: Chi in alto, chi in basso,
Ed erano state fecondate, ed erano divenute madri, E gli Dei
dovevano procurarsi il cibo, Ecco tutti (?) al lavoro: Mentre quelli di
rango inferiore si occupavano dei lavori obbligatori.(10) Essi
scavavano i canali, ammucchiavano la terra [...]
E macinavano il grano: Ma si lamentavano della loro sorte! Tuttavia
la Grande-intelligenza, Il Plasmatore (?) di tutti i grandi Di ENKI,
nel suo profondo Engur burrascoso, In cui nessun Dio pu spingere
lo sguardo, Restava sdraiato nel suo letto: non smetteva di
dormire!(15) E gli Di a gemere e protestare:
E la causa della nostra infelicit, Lui che resta a letto a dormire,
senza mai alzarsi!(Da qui lidea di procurare loro dei sostituti)
Allora Nammu, la Madre originaria, La genitrice di tutti gli Di, Rifer
a suo figlio Enki i loro lamenti: Tu, tu resti a letto, a dormire,(20)

Senza interrompere il tuo sonno,


Ma gli Di, mie creature, protestano! Lascia il letto, figlio mio, Usa i
tuoi talenti con intelligenza E fabbrica sostituti (?) agli Di, Affinch
smettano di lavorare!
(Enki mette a punto gli uomini)
Alle parole di sua madre Nammu, Enki si alz dunque dal letto,(25)
E dopo aver [...],
LIntelligente, il Saggio, lAccorto [...], lAbile, Il Creatore di tutto,
prepar una matrice Che pose presso di s e studi con cura (?). E
quando Enki, costruttore per natura, Ebbe ingegnosamente messo a
punto il progetto (?) Si rivolse a sua madre, Nammu:(30) Madre
mia, la creatura a cui avevi pensato,
Eccola pronta al lavoro degli di! Quando avrai impastato una zolla
Di argilla presa dalle rive dellApsu, Si dar forma (?) allargilla di
questa matrice (?) E quando vorrai, tu stessa, Modellarne (?) la
natura (?), Ninmah ti assister, E Ninimma, Suzianna, Ninmada,
Ninbara,(35) Ninmug, Musargaba e Ninguna, saranno le tue aiutanti!
Tu fisserai allora il suo destino, oh madre mia, E Ninmah gli
ordiner di lavorare per gli di!
(38-43) Sei versi rovinati e incomprensibili. Doveva esservi
narrata la nascita degli uomini. Questa sembra immaginata sul
modello della nascita di ogni uomo.
(La festa per celebrare il successo di Enki)
(44) Enki si compiacque della loro opera
Ed esse ne furono felici: Cos organizz una festa, In onore di
Nammu, sua madre, e di Ninmah! A Nammu (?), responsabile (?)
della matrice originale (?), Diede da mangiare gusag in guisa di
pane; E per An e Enlil, il signore Nudimmud Fece arrostire superbi
capretti! E tutti gli di lo celebrarono: Oh tu che detieni la pi
grande abilit, Chi sarebbe pi accorto di te?(50) Enki, oh grande
signore, chi potrebbe eguagliare i tuoi successi?
Come un padre e genitore, sei il [...] del mondo!
PARTE II
(La sfida di Ninmah a Enki e i sei uomini mancati che egli
ripara)
E poich Enki e Ninmah, Dopo aver bevuto birra a profusione,
Avevano il cuore in allegria, Ninmah disse a Enki: Poich la natura
(?) degli uomini Pu essere sia buona sia cattiva,(55) Io mi vanto di
assegnar loro, a mio piacimento,
Un destino buono oppure infelice!. E Enki rispose a Ninmah:
Ebbene! Io, io in persona corregger Il destino che sceglierai,
buono o infelice!. Ninmah prese quindi dellargilla alle rive

dellAps, E il primo uomo che ella form Non poteva trattenere


nulla con le sue mani anchilosate.(6o) Ma Enki, davanti a questuomo,
incapace
Di tenere alcunch con le sue mani anchilosate, Gli assegn per
destino di entrare al servizio del re! Il secondo che ella fece era
cieco, Non poteva vedere. Ma Enki, davanti a questuomo cieco, che
non poteva vedere, Gli assegn per destino larte del canto:(65) Ne
fece il grande maestro dellUsumgal,
Davanti al re! Il terzo che ella fece era [...], Gambe paralizzate. Ma
Enki, davanti a questuomo [...] gambe paralizzate, Gli assegn un
certo splendore soprannaturale, Come a una [...] dargento! Il
quarto che ella fece non poteva trattenere il suo sperma.(7o) Ma
Enki, davanti a questuomo
Che non poteva trattenere il suo sperma, Lo guar (?) con un
bagno, e con lesorcismo appropriato. Il quinto che ella fece, una
donna, Non poteva concepire figli. Ma Enki, davanti a questa donna
Che non poteva concepire figli, Le assegn per destino di vivere
nellharem!(75) Il sesto che ella fece non aveva n verga n vulva.
Ma Enki, davanti a questessere che non aveva n verga n vulva,
Lo chiam Enlil-kigal (?) e gli assegn perdestino Di tenersi a
disposizione Di colui che Enlil avrebbe designato come re! Cosi Enki
mise il forno (?) a terra (?) E si comport con genialit (?)!
(La sfida di Enki a Ninmah e il settimo uomo mancato)
(80) Il grande signore Enki disse allora a Ninmah:
A tutto ci che hai prodotto, io ho assegnato un destino E dato di
che vivere! A mia volta fabbricher qualcosa: Assegnagli subito, tu
pure, un destino! Enki fece dunque come una testa (?) [...], una
bocca (?) al centro (?) E disse a Ninmah:(85) Versato nel grembo di
una donna,
Lo sperma lo ha reso grosso! Ninmah assistette dunque alla
nascita: La donna mise al mondo qualcosa con unatesta (?) [...]
Una bocca (?) al centro (?), Che divenne subito un umul: testa
inerte, [...] inerte, Fiato corto, torace striminzito (?), petto inerte,
Cuore inerte, ventre inerte,(90) Mani inabili a sostenere il capo, ad
alimentare la bocca,
Schiena penosamente incurvata, Spalle affossate, piedi che si
impicciavano fra loro, Incapace di camminare allo scoperto (?) Ed
Enki si rivolse a Ninmah: A tutto ci che hai fatto, io ho assegnato
un destino, E dato di che vivere: A tua volta, assegna un destino a
ci che io ho fabbricato, E dagli di che vivere!

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