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Wray R Cosa non va nelle riviste economiche eterodosse?

COSA NON VA NELLE RIVISTE ECONOMICHE ETERODOSSE?


di L. Randall Wray
12 giu 2015

Mi sono appena imbattuto in un pezzo di ricerca molto interessante, Una guida alla AutoEmarginazione Paradigmatica, lezioni per economisti Post-Keynesiani di Leonhard Dobusch e
Jakob Kapeller; potete trovarla qui:
http://www.dobusch.net/pub/uni/Dobusch-Kapeller(2009)A_Guide_to_Paradigmatic_Self-marginalization-WP.pdf

So che la questione non interesser molti dei nostri lettori, dato che una sorta di analisi
interna ai salotti dellaccademia.
Quello che gli autori fanno osservare le strategie degli editori che gestiscono le pi importanti
riviste di economia ortodossa e di economia eterodossa.
Etichettare queste strategie potrebbe essere, effettivamente, un po scorretto, poich gli autori
on intendono dire che la politica editoriale persegua consapevolmente le suddette strategie.
Piuttosto, larticolo osserva i risultati a posteriori.
In poche parole, ci che riscontrano che gli articoli pubblicati nelle riviste ortodosse non
citano le ricerche pubblicate nelle riviste eterodosse. FIN QUI NESSUNA SORPRESA! Ma
riscontrano anche alcune sorprendenti pratiche controproducenti perseguite dalle riviste
eterodosse.
Occupiamoci innanzitutto delle citazioni reciproche tra gli articoli ortodossi e quelli eterodossi,
poi spostiamoci sui problemi degli autori eterodossi.
Per quanto riguarda le relazioni fra ricerca ortodossa ed eterodossa, c probabilmente una
qualche reciproca influenza, specialmente sulle conseguenze della Crisi Finanziaria Globale
[dora in poi CFG, NdT].
Come tutti sappiamo, gli economisti ortodossi non riuscirono affatto a prevedere larrivo della
CFG. Dopo che si verificata, tutti hanno scoperto Minsky e forse alcune delle altre opere
eterodosse. Comunque, quando un economista ortodosso prende in prestito unidea da un
autore eterodosso, questo non fa molte citazioni dellopera eterodossa [di riferimento, NdT].
Spesso non ci sono citazioni, e comunque, anche se un autore ortodosso cita un paio di pezzi
eterodossi, le future ricerche pubblicate in riviste ortodosse citeranno leconomista ortodosso
come colui che ha avuto lidea che lha legittimata ignorando la letteratura eterodossa.
Per certi aspetti questo comprensibile. Perch un economista ortodosso dovrebbe citare
Minsky o linstabilit quando potrebbe invece citare un economista ortodosso che ha vinto il
premio Nobel, come Krugman, il quale una sera - ha riletto Minsky?
Comunque, le riviste eterodosse operano in una maniera completamente diversa. Gli economisti
eterodossi sono orgogliosi di adottare un approccio pluralista alleconomia. Perlomeno danno
almeno unadesione di facciata al concetto che leconomia troppo complessa per essere
spiegata adeguatamente avvalendosi di un solo approccio. Inoltre, gran parte della letteratura
eterodossa si occupa di confutare le teorie economiche ortodosse spiegando perch sono
sbagliate nella teoria e nella pratica. Quindi, le pubblicazioni eterodosse la citano ampiamente
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mostrando quanto pluralisti siano gli autori mentre prendono le distanze dai loro nemici.
Perch questo importante? Perch le riviste sono valutate in larga parte in base al numero di
citazioni, con indici delle citazioni che assumono un peso in base allimportanza delle riviste
in cui le citazioni compaiono. Non voglio entrare nei dettagli di queste valutazioni, ma
importante sapere che esse migliorano non soltanto in base al prestigio delle riviste in cui un
articolo pubblicato, ma anche in base alle citazioni di un articolo che non compare nella
rivista che pubblica.
In altre parole, se un articolo pubblicato su La Rivista degli Economisti Eterodossi (LREE un
nome fittizio) e poi viene citato centinaia di volte, ma solo in quel giornale, limpatto
dellarticolo minore di quanto sarebbe se esso venisse citato molte volte anche in La Rivista
degli Economisti Ortodossi (LREO unaltra rivista fittizia).
E qui sta il punto. Non solo gli articoli pubblicati in LREO evitano di citare articoli pubblicati in
LREE, essi citano molti articoli pubblicati allinterno di una variet di altre riviste ortodosse.
Le riviste eterodosse adottano la strategia esattamente opposta. Esse citano molti degli articoli
pubblicati in LREO, anche altre riviste ortodosse di prestigio, ma evitano accuratamente di
citare articoli pubblicati nelle altre riviste eterodosse. Per esempio, articoli su LREE tenderanno
a citare articoli pubblicati in LREO ma non in altre riviste eterodosse. Quindi gli economisti
eterodossi migliorano le valutazioni delle riviste ortodosse mentre deprimono le valutazioni delle
riviste eterodosse.
Questo ha ovvi effetti incentivanti. I giovani ricercatori hanno necessit di ottenere incarichi, e
la strada per ottenere incarichi quella di pubblicare in riviste ben valutate. Ergo, pubblicare in
riviste ortodosse. C un forte incentivo a far s che una persona invii le sue migliori ricerche a
riviste ortodosse (per migliorare la sua stessa valutazione) e mandi la sua roba pi squallida alle
riviste eterodosse. (Scusate, ma andava detto.)
C di peggio. Leonhard Dobusch e Jakob Kapeller dividono gli articoli pubblicati fra le riviste
eterodosse e quelle ortodosse in tre categorie: formali, informali ed econometrici. Ora, molte
persone possono pensare che quasi per definizione, la ricerca eterodossa tende ad essere
informale. Infatti, molti economisti ortodossi rifiutano gli articoli eterodossi, bollandoli come
giornalistici. Gli autori, comunque, scoprono che molte delle migliori riviste eterodosse sono
invece fortemente propense al formalismo e dalleconometria. E gli articoli cos classificati
tendono ancora di pi a citare la ricerca ortodossa e a limitare le citazioni alle riviste
eterodosse.
Infine, almeno alcune riviste eterodosse hanno adottato regole abbastanza restrittive nel
rendere disponibili i documenti prima e dopo la pubblicazione. In altre parole, richiedono che
lautore eviti di pubblicare la ricerca nella forma di working paper [documento di lavoro
disponibile pubblicamente, NdT], cos da restringere la disponibilit della ricerca agli articoli
della rivista. Questo rende difficoltoso reperire il lavoro per coloro che non sono abbonati, e
quindi essi sono molto meno propensi a citarla. Praticamente per definizione, coloro che
pubblicano nelle riviste ortodosse non leggono riviste eterodosse. (E non vero il contrario: gli
economisti eterodossi leggono le riviste ortodosse e spesso si abbonano ad esse).
A titolo informativo, io non sono una parte disinteressata. Jan Kregel ed io siamo stati nominati i
nuovi editori della principale rivista Post Keynesiana, il Journal of Post Keynesian Economics
[JPKE, Rivista dellEconomia Post Keynesiana, NdT]. Dobusch e Kapeller analizzano la JPKE in
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dettaglio e riscontrano che essa spicca molto come un esempio di quello che identificano come
un insieme di pratiche comuni tra le scuole eterodosse che consideriamo particolarmente
problematiche in termini dellodierna lotta tra diversi paradigmi e che chiamiamo lezioni per
lauto-emarginazione di un paradigma: la prima lezione, sii esclusivo, ha a che fare con la
mancanza di pluralismo e apertura allinterno e fra le diverse scuole eterodosse. La seconda
lezione, prega le divinit del tuo nemico, indaga le conseguenze parzialmente perverse
delleconomia mainstream [lortodossia, NdT] nelle sue tendenze a (1) matematizzare la ricerca
economica e (2) identificare la ricerca empirica con leconometria. La terza lezione, rendi
scarsi i tuoi articoli, analizza come (la mancanza di libero) accesso alla ricerca eterodossa
influenzi la sua posizione nellodierna lotta tra paradigmi.
Questo qualcosa su cui gli editori delle riviste eterodosse devono lavorare. Come?
Primo, smettete di citare eccessivamente i lavori degli economisti ortodossi. Da ci che ho visto,
molti autori eterodossi fanno questo in modo automatico suppongo per mostrare che stanno
tenendo il passo degli sviluppi nel mainstream. Quello che in realt fanno promuovere le
valutazioni delle riviste ortodosse.
Secondo, se volete essere davvero pluralisti, introducete nella vostra ricerca tutta la variet
della ricerca eterodossa. E non includete solo leconomia eterodossa. Leconomia una cosa
incredibilmente complessa e la nostra comprensione sar migliorata se si considera la migliore
ricerca realizzata nelle varie discipline. Inoltre, starete promuovendo le valutazioni delle altre
riviste eterodosse che se ricambiano spingeranno le valutazioni della rivista in cui state
pubblicando.
Terzo, lavorate con gli editori per assicurarvi che la ricerca sia disponibile prima e dopo la
pubblicazione nelle riviste. Come notano gli autori, la ricerca eterodossa largamente disponibile
sottoforma di working papers viene letta. Infatti essi notano che: Novarese e Zimmermann
(2008) segnalano che gli articoli eterodossi pubblicati sulla piattaforma RePEc e distribuiti
tramite la mailing list del "New Economic Papers" (NEP) sono, in media, scaricate pi spesso
rispetto agli articoli mainstream. Quindi sembra ragionevole aumentare consapevolmente la
diffusione del lavoro eterodosso tramite canali digitali come piattaforme di ricerca o mailing
list.
Questa scoperta non inattesa. La ricerca eterodossa molto pi interessante e infinitamente
pi coerente con la realt. La ricerca ortodossa retrograda non fa progredire la conoscenza.
Imposta una scelta, la ricerca eterodossa verr preferita alla ricerca ortodossa.
necessario che Gli economisti eterodossi smettano di auto-emarginarsi; necessario che
smettano di escludere gli approcci eterodossi dei colleghi; necessario che smettano di
pregare le divinit dei loro nemici (leccessivo utilizzo della matematica e delleconometria);
ed necessario che smettano di produrre articoli scarsi.

Traduzione di Daniele Busi


Originale su:
http://www.economonitor.com/lrwray/2014/12/17/whats-wrong-with-heterodox-economics-journals/

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