You are on page 1of 28

Unione Europea

Progetto cofinanziato dal


Fondo Europeo per lIntegrazione
di Cittadini di Paesi Terzi
2007 2013

Ministero dellInterno
Dipartimento per le Libert Civili e per lImmigrazione
Direzione Centrale per le Politiche
dellImmigrazione e dellAsilo

LINEE DI INDIRIZZO
PER IL RICONOSCIMENTO DELLA
FIGURA PROFESSIONALE DEL
MEDIATORE INTERCULTURALE
delGruppodiLavoroIstituzionaleperlapromozione
dellaMediazioneInterculturale

21 DICEMBRE 2009

ASSISTENZA SCIENTIFICA E TECNICA

INDICE
PREMESSA
PARTEPRIMA:STATODELLARTE
1.Antecedenti
1.1GruppodiLavoroIstituzionale:fasiecriterimetodologici
1.2Indicazionirecenti
1.3DocumentazioneeNormativeNazionalieRegionaliinmateria
2.Datidisfondo
3.Correlazionedeldispositivodimediazioneconlepoliticheperlimmigrazione
4.Concettifondantidellamediazioneculturale
5.Gliattoridellamediazione
6.Ledefinizioni
7.LeMacroareediintervento
8.LaFormazione
9.Gliambitidiintervento
10.Tipologiadiingaggieproblemilavoratoriali
SECONDAPARTE:LECRITICIT
1.Esigenzadidefinireundispositivoingradodiconciliareibisognilegatiallemergenzae
quellialungoterminedellintegrazione
2.Lacorrispondenzatraoutputformativoelarispostaaibisognidimediazione
3.Riconoscimentoomologatoedequipollenzasulterritorioitalianodituttiititoliacquisiti
4.Elenchi,repertorieregistriinterscambiabilialivellonazionale
5.Iltemadellamisurazionedellecompetenzepregresseenonformali
6.Armonizzazioneeparidignitdeidiversipercorsidiaccessoallaqualifica
7.Criticitdegliaspettilavoratoriali
8.Armonizzazionedellecompetenzefraidiversiattoridelsettore
9. Riconoscimento e accreditamento degli enti di formazione, servizio e validazione delle
competenze
10.Impiegodirisorse
TERZA PARTE: INDIRIZZI CONDIVISI E PERCORSI FIN QUI INDIVIDUATI DAL
G.L.I.
1.Denominazionedellafigura
2.DefinizionediCompetenze/Capacit/Conoscenzeprimarierelativeallafiguraprofessionale
eaipercorsiformativi
3.Percorsiperconseguireformedivalidazionedellecompetenzeeottenereattestazionidi
idoneitdellaFiguraProfessionale
4.Accreditamentodeisoggettiprepostiacuraresiaiprocessiformativichelarealizzazione
dellavoro
5.Tappesuccessivedelpercorsotracciato

PREMESSA
Importanzadelruolodeldispositivodimediazioneinterculturale
Nellattuale epocadella globalizzazione, linterdipendenza fraareedel pianetacaratterizzate da
diversilivellidisvilupposiandataaccentuando.Laumentodeldivarioeconomicoesociale,
acuitodallericorrenticrisieconomichemondiali,ilpermanerediareedigrandeinstabilitdovutaal
proliferarediconflittibellicieasituazionifortementecarenzialisulpianodeidirittiumaniecivili,
hanno portato ad un intensificarsi negli ultimi ventanni dei flussi migratori, il cui movimento
attraversaconfiniecontinentiatuttelelatitudini.
InquestoquadroindubbiochelEuropa,perilsuoelevatolivellodisviluppoeconomico, ha
costituito uno dei maggiori poli di attrazione del mondo, e al suo interno lItalia per la sua
conformazionegeograficacostituisceunadelleprincipaliportediingressopertuttoilcontinente.
Quei flussi migratori che si affacciavano in Italia verso la fine degli anni 80 e prendevano
consistenzaneglianni90,oggisiconfiguranocomeunfenomenocostanteinprogressivoaumento.
Taleaumentoriscontrabilesianelladimensionediemergenzadeterminatadainuoviingressi,
sianella dimensionedistabiliteintegrazionemodificail tessutosocialeedeconomicodella
nostrasociet,chesiconfiguraquindi perisuoitrattidi crescentepluralismoetnico,culturale,
linguisticoereligioso.
I pi elevati tassi di contiguit, contatto, intreccio, scambio, dialogo o conflittualit fra tali
differenze, rendono necessari dispositivi di Mediazione Interculturale (di seguito per brevit
anche denominata mediazione) al fine di favore processi virtuosi di coesione sociale, di
integrazioneedituteladellepariopportunitnelgodimentodeidirittienellapossibilitdiaccesso
aiservizidicittadinanza.
Perchnormareildispositivo
Taledispositivononnuovonelnostropaese,mahaallattivounesperienzadioltre15anni,
iniziataprimainmanierapionieristicaeviaviaconsolidatasiinesperienzepuntualieprofessionali
diconsiderevolequalit,checostituisconooggiunriccopatrimoniodiesperienzelavorativeedi
formazione, nonsoloinaulamaanchesulcampo.Molteregionihannoindividuatounprofilo
professionale eunostandardformativo specifico peril Mediatore Interculturale (diseguito per
brevit indicato anche come mediatore), ma le certificazioni e gli attestati oggi esistenti
acquisiscono validit solo in riferimento agli specifici contesti regionali e non sono quindi
spendibiliallinternodellinteroterritorionazionale.
Leterogeneitdellarealtitalianadioggi,siainriferimentoallaattivit,cheallapromozionedel
dispositivodimediazioneinterculturale,rendedunquenecessarioindividuarealcunistandarddi
qualit formativa, professionale edeontologica perdefinirne la figura, e conseguentemente per
accreditareglientiprepostiaformarla,attivarneilservizioeattestarnelecompetenze.
Questoprocesso,oltreafornireformedigaranziasullaqualitdeldispositivo,puconsolidarela
visibilit,ilriconoscimentoeladignitdelruolodimediatoreinprimoluogonellaautopercezione
deimediatoristessi,maanchenellapercezionedeglioperatorideiserviziedellalorostessautenza
immigrata. Infine un percezione collettiva nellopinione pubblica, agevolata dal riconoscimento
ufficiale,delruolodelmediatore,vistocomeagentevirtuosoedesempiopersonalediintegrazione
positiva,pucontribuireacontrastarequeglistereotipinegativisullapopolazioneimmigrata,che
sonoallabasedifenomenidirazzismoedicomportamentidiscriminatori.
1

Prioritdaconciliare
Nellindividuaretaliindirizzicomuninecessariotenerepresentealcuneprioritquali:
lesigenzadiriconoscimentodelpatrimoniodiesperienzapregressa accumulatodallafinedegli
anni80adoggi,siadeisingolimediatorichedegliattorichenehannopromossoerealizzatole
attivit(Ministeri,Regioni,ProvincieeComuni,maancheesoprattuttoassociazionidelprivato
sociale,primariagentidiformazioneeservizio);
ledifferenzedicontesto, che insiemealrigoredegliindirizziesigonoflessibiliteadattamento
quando sono determinate dai differenti scenari dellemergenza e dellintegrazione, dai primari
bisogni di mediazione espressi dal territorio, dal tipo di utenza dei servizi, dallesigenza di
governancedellaconflittualitsociale;
lachiarezzadeiruolifragliindirizzicentraliconfinalitdiorientamentoalivellonazionaleele
competenzeterritorialipreposteallattuazioneditaliindirizzinelladefinizionedelprofiloedei
percorsiformatividiaccesso,dellafiguraprofessionale,dell'applicazioneinterminidiformazionee
serviziodegliindirizziedellenormative.

PARTEPRIMA:STATODELLARTE
1.Antecedenti
1.1GruppodiLavoroIstituzionale:fasiecriterimetodologici
I motivi che hanno spinto ad avviare un lavoro di concertazione tecnica fra istituzioni per
regolamentare,tramitepercorsieparametricondivisi,lamateriadellamediazioneinterculturale,
sonoprevalentementedue:
armonizzazionefravarilivelli(nazionalieterritoriali,nelleistituzionienelprivatosociale);
condivisione a livello comunitario delle buone prassi relative allapplicazione del dispositivo,
allinternodellestrategiediintegrazionedegliimmigrati(illavorodelgruppoinfattisostenutodal
FondoEuropeoperlIntegrazione).
Al gruppo, coordinato dalMinisterodell'Interno, hannopartecipato funzionari competenti nella
materiadelleseguentiistituzioni:
MinisterodelLavoroedellePoliticheSociali
MinisterodellaSalute
Ministerodell'Istruzione,dell'UniversitedellaRicerca
MinisterodellaGiustizia
DipartimentodegliAffariRegionalieAutonomieLocali/PresidenzadelConsiglio
DipartimentodellePariOpportunit/PresidenzadelConsiglio
CNEL
ANCI
UPI
ISFOL
AquestogrupposonostatiinvitatiaparteciparedivoltainvoltarappresentantidelleRegioni,anche
conlobiettivodifungeredaraccordoconlaConferenzadelleRegioni,erappresentantidiEnti
locali,chehannoportatoilpuntodivistadellelorobuoneprassisperimentatenelterritorio.
Nelcorsodeilavorisonostaticondivisisiaicontenutidellepropostediindirizzo,rappresentatein
questo documento, sia liter successivo che lo stesso dovr percorrere per avere maggiore
significativitpoliticaetecnica.Sitratta,infatti,diunWorkinprogress,lecuivariabilitecniche
sonosuscettibilidiapprofondimentoemaggioredefinizionedidettaglio,cheandrpresentatoalla
Conferenza StatoRegioniperunsuccessivolivello dicondivisioneistituzionale,necessariaper
renderlounostrumentodiindirizzocompiuto.
Lapresentazionedeldocumentoalpubblicoedaisoggetticompetenti,nelsuostatoattuale,halo
scopo di rimarcare non solo lo sforzo fin qui compiuto, ma soprattutto limportanza che tale
dispositivorivesteallinternodellestrategiediintegrazione.
1.2Indicazionirecenti
Questodocumento,oltreabasarsisullattentaanalisidelladocumentazioneedellenormative(vedi
paragrafo1.3)esistentiinmateria,incorporaefapropriiprincipifondamentalideirisultatiscaturiti
dalleattivitdiconfrontoericercaattuaterecentementeda:
3

la ConferenzadelleRegioniedelleProvinceAutonome, chehaprodottoildocumento
RiconoscimentodellafiguraprofessionaledelMediatoreInterculturale1;
il CNEL, cheaseguitodisvariateconsultazioniconisoggettidelsettore,haproposto
questanno il Documento Mediazione e mediatori culturali: indicazioni operative che
aggiornaquellopropostonel20002;
lIsfol, che su commissione del Ministero del Lavoro della Salute e delle Politiche
Sociali,3haeffettuatolaricercaesplorativaeconoscitivaIlmediatoreculturaleinseiPaesi
europei (Italia, Francia, Germania, Grecia, RegnoUnitoeSpagna)ambiti diintervento,
percorsidiaccessoecompetenze4.

1.3DocumentazioneeNormativeNazionalieRegionaliinmateria
Questodocumentotienecontodituttaladocumentazionecheneltempohasupportatoepromosso
la figura del mediatore e i relativi percorsi formativi allinterno delle normative nazionali e
regionali.Lenormativediriferimentosonodaunlatoquellegeneraliperlimmigrazione,alcui
internosiriscontraunriferimentoallamediazione,dallaltroquelleriguardantiladefinizionedelle
figureprofessionalidelsociale5.
Perquantoriguardalanormativanazionaleconcernentelimmigrazione,ilrichiamoallinterno
dellalegge40del6marzoDisciplinadellimmigrazioneenormesullecondizionidellostraniero,
art.36e40,diseguitorecepitinelD.Lgs.286del25luglio1998Testounicodelledisposizioni
concernenti la disciplina dellimmigrazione, art. 38 e 42, in cui il mediatore culturale
riconosciutocomefiguracheoperanellambitoscolasticoeallinternodellemisureprevisteper
lintegrazionesociale.
IlpotenziamentodellafigurastatopoiprevistonelDisegnodileggedelega2976CdellaXV
legislatura Disciplina dellimmigrazione, art. 1 lettera o) del 2007 in cui viene riproposta la
questionedelrapportotramediazioneeintegrazioneelanecessitdidefinirelafiguraprofessionale
per potenziare le misure dirette allintegrazione dei migranti, concepita come inclusione,
interazioneescambioenoncomecoabitazionetracomunitseparate,conparticolareriguardoai
problemidellesecondegenerazioniedelledonneancheattraversoledefinizionedellafiguraedelle
funzionideimediatoriculturali.
Inmeritoalle disposizioniscolastiche,ilD.P.R.394del31agosto1999Regolamentorecante
normediattuazionedeltestounicoedelledisposizioniconcernentiladisciplinadellimmigrazione
enormesullacondizionedellostranieroallart.45Iscrizionescolastica,comma5,sottolineache
ilcollegiodeidocentiformulaproposteinordineaicriterieallemodalitperlacomunicazionetra
1

La Conferenza ha individuato nel documento una linea comune definendo aree di attivit e competenze del mediatore interculturale (doc.
09/030/CR/C9 dellaprile 2009).
2

Politicheperlamediazioneculturale.Formazioneedimpiegodeimediatoriculturali.Questiduedocumentihannopropostodeglistandardsiaper
ilpercorsoformativocheperlattivitlavorativadelmediatore,ispirandomolteplicideliberealivelloregionale.
3

DGperilVolontariato,lAssociazionismoeleFormazionisociali.

TramitelaricercavienefattoilpuntosullostatodellartedeldispositivodimediazioneinItaliaincollegamentoecomparazioneconaltristati
dellUnioneEuropea.
5
Legge 328 dell8 novembre 2000 Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali, art. 12 (Figure
professionalisociali)incuiprevistochesianodefinitiiprofiliprofessionalidellefigureprofessionalisocialidaformareconcorsodilaurea(art.6
delregolamentorecantenormesullautonomiadidatticadegliateneiadottatocondecretodelMinistrodellUniversitedellaricercascientifican.509
del3novembre1999), con corsi organizzati dalla regione (figure professionali) e i criteri per il riconoscimento e la equiparazione deiprofili
professionaliesistentialladatainvigoredellalegge;RiformadelTitoloVdellaCostituzione(2001)art.117comma3,competenzaregionaleper
listruzioneelaformazioneprofessionaleerelativainclusionedelleprofessionisocialitralemateriedilegislazioneconcorrente,conattribuzionedi
potestlegislativaalleregionifattisalviiprincipifondamentalidicompetenzalegislativastatale.

scuolaelefamigliedeglialunnistranieri.Ovenecessario,ancheattraversointeseconlentelocale,
listruzionescolasticasiavvaledelloperadeimediatoriculturaliqualificati.
Altrecircolari riferisconodellafigura,delruolo,dellecompetenzeedellefunzionidelmediatore
allinternodelsistemascolasticoconparticolareattenzioneallavalorizzazionedellalinguaedella
culturadeglialunnistranieri6.
Ancheallinternodelledisposizionicircalautonomiadidatticadegliateneiuniversitari,siprevede
listituzionedellaclassedilaureadiMediazioneLinguistica7.
InSanitsignificativesono:
- leLinee guidadestinate allefigureprofessionali inambitosanitario,fracuiimediatori
culturali,impiegatiinmodoparticolarenellaprevenzione,assistenzaeriabilitazionedelle
donnechehannosubitopratichedimutilazionegenitale8;
- l'istituzione della Commissione Salute Immigrazione, che ha tra i suoi obiettivi la
Valorizzazionedell'utilizzodeimediatoriculturali9;
- il PianoSanitarioNazionale20062008(punto5.7)chesottolineailruolodeimediatori
linguisticoculturalinelrimuoverebarriereculturalicheprecludonolassistenzasanitariae
nelrimodellareloffertasanitarianellotticainterculturale;
AnchenellambitodellaGiustiziasiravvisalanecessitdellinterventodioperatoridimediazione
culturale allinterno del sistema carcerario a favore dei detenuti stranieri anche attraverso
convezioniconentilocalieorganizzazionidivolontariato10.
InoltrelaC.M.n.6/2002delMinisterodellaGiustiziaDipartimentodiGiustiziaMinorileLinee
guidasullattivitdimediazioneculturaleneiServiziMinorilidiGiustizia,fornisceindicazioni
operative sullattivit di mediazione, sui requisiti per la selezione dei mediatori, sugli aspetti
contrattualiedeontologici.
PerquantoriguardaleRegioni,molteriferisconodellafiguradelmediatorequandosipronunciano
intemadiimmigrazione(leggiregionali,delibere,protocollidiintesa,lineeguida,determinazioni,
disegnidilegge,accordidiprogramma).Inquestopanoramaspessoilriferimentoaldispositivodi
mediazionescaturiscepropriodaconsiderazioniattinentiasettorispecifici(sanit,scuola,giustizia
ecc..)checoincidonocongliambitidiinterventodelezionedellamediazione(vediAllegatoA).
Allo stato attuale, per, solo alcune Regioni definiscono con una apposita delibera ruolo,
formazione, professionalit, competenze, modalit ed ambiti di intervento del mediatore. Ci
avvienesecondotremodalit:quellaincuivienedefinitasialafiguraprofessionalecheilpercorso
formativospecificodelmediatore,quellaincuivienedefinitosoloilpercorsoformativo,quellache
inserisceilmediatoreinsiemeadaltrequalificheprofessionali,perlopidelsociale.
6

C.M.205del26luglio1990Lascuoladellobbligoeglialunnistranieri.Leducazioneinterculturale,D.M.21del21gennaio2000Iniziativedi
formazione e aggiornamento, C.M. 24 del 1 marzo 2006 Linee guida per laccoglienza e lintegrazione degli alunni stranieri, ma anche il
DocumentodellOsservatorio Nazionale per lintegrazione degli alunni stranieri e per leducazione interculturale La via italiana per lascuola
interculturaleelintegrazionedeglialunnistranieridel2007.
7
D.M.509/99eD.M.270/2004.
8
Lineeguidadestinateallefigureprofessionalisanitarienonchadaltrefigureprofessionalicheoperanoconlecomunitdiimmigratiprovenienti
dapaesidovesonoeffettuatelepratichedimutilazionegenitalefemminileperrealizzareunaattivitdiprevenzione,assistenzaeriabilitazionedelle
donneedellebambinegisottoposteatalipratichedelMinisterodellasaluteDirezioneGeneraledellaPrevenzionesanitariaufficioX.Lelinee
guida derivano dalla promulgazione della Legge n. 7 del 2006 recante Disposizioni concernenti la prevenzione e il divieto delle pratiche di
mutilazionegenitalefemminilealcuiarticolo4siattribuiscealMinisterodellaSaluteilcompitodiemanaredellelineeguidadestinateallefigure
professionalisanitarieeadaltrefigureprofessionalicheoperanoconlecomunitdiimmigratiprovenientidapaesidovesonoeffettuatelepratiche
MGF,tracuiimediatoriculturali,alfinedirealizzareattivitdiprevenzione,assistenzaeriabilitazionedidonneebambinesottoposteatalipratiche.
9
DecretodelMinisterodellaSalutedel12dicembre2006.InoltrenelProgrammadellaCommissioneepropostedeigruppidilavoro,Relazionedi
sintesi,luglio2007,sottolinealesigenzaperilSSNdiincluderequestafigura,didefinirneilprofiloprofessionaleediindividuarelineeguidasiaper
ilsuoaggiornamento.
10

DecretodelPresidentedellaRepubblican.230del30giugno2000.

Latabellachesegueriassumequestetremodalit.
FiguradelMediatoreCulturaleerelativoPercorsoFormativo
Regione Abruzzo, DGR 29novembre 2006,n.1386/P; (AllegatoA) Mediatore Culturale. Approvazione della
qualificaprofessionaleedeirelativipercorsiformativi
RegioneLazio,DGR24aprile2008,n.321;(Allegato1)Approvazionedelprofiloprofessionaleeformativodel
MediatoreInterculturale.IstituzionedellaCommissioneperladefinizionedeicriteriperilriconoscimentodeicrediti
formativi
RegioneLiguria,DGR4agosto2006n.874DefinizionedellafiguraprofessionalediMediatoreInterculturalee
approvazione degli indirizzi per i contenuti minimi dei percorsi formativi di 1 livello (qualifica) e di 2 livello
(specializzazione); DGR 6 ottobre 2006 n. 1027 Inserimento nel repertorio degli attestati di qualifica o
specializzazione,dicuiallaD.G.R.n.2409del27/06/1997,dellaqualificadiMediatoreInterculturale;DGR22
dicembre20061517/2006Definizionedellemodalitdiriconoscimentodicreditiformativiperlafiguraprofessionale
diMediatoreInterculturale,aisensidellaD.G.R.n.874del04/08/2006
Regione Friuli Venezia Giulia,DPR 22dicembre 2006n.0412/Pres. Regolamento per latenutae larevisione
dellElencoregionaledeimediatoriculturaliprevistodallart.25,commi6e7,edellarticolo30delleleggeregionale4
marzo2005,n.5(Normeperlaccoglienzaelintegrazionesocialedellecittadiniedeicittadinistranieriimmigrati)
Regione Valle dAosta, Delibera n. 483 del 18 febbraio 2002 Approvazione dellaccordo di collaborazione
sottoscrittotraentidiversiperlarealizzazionedelprogettoCavanhfase2edeltrasferimentodifondiallI.R.R.E.
VDAqualesoggettocoordinatore.Finanziamentodispesa;Direttivan.2671del22luglio2002Approvazionedella
Direttivaregionalesulleattivitdimediazioneinterculturaleprevistedallaccordodicollaborazionesottoscrittotraenti
diversiperlarealizzazionedelprogettoCavanhfase2,dicuiallaD.G.R.n.483/2002;DGRdel1settembre2006
n.2531;(Allegato)Nuovedisposizioniregionaliinmateriadiattivitdimediazioneinterculturaleaisensidellalegge
regionale20giungo2006,n.13
PercorsoFormativoperMediatoreCulturale
ProvinciaAutonomadiBolzano,DGP26novembre2001n.4266Approvazionedelprogrammadelcorsoannualea
tempopienoperlaqualificadiMediatore/triceIntercultuale(art.5,comma2dellaLP12.11.1992,n.40Ordinamento
dellaformazioneprofessionale)
RiconoscimentodialcunequalificheprofessionaliregionalitracuiilMediatoreCulturale
RegioneCampania,DGR8ottobre2003n.2843;(AllegatoA)Approvazionedellefigureprofessionalisocialidella
Regione Campania; DGR 3 dicembre 2004 n. 2209 (Allegato B) Certificazione dei percorsi formativi e delle
competenzeprofessionali
Regione Emilia Romagna, DGR 14 febbraio 2005 n. 265 177/2003 Approvazione degli standard e dellofferta
formativaaqualificaerevisionedialcunetipologiediazione dicui alladeliberadiG.R.n.177/2003;DGR10
novembre2004n.2212,(AllegatoAeB)Approvazione dellequalificheprofessionaleinattuazionedellart.32,
comma1,lett.CdellaL.R.12/2003primoprovvedimento;DGR30luglio2004n.1576Primedisposizioniinerenti
lafiguraprofessionaledelMediatoreInterculturale;GPG/2009/171Approvazionedinuovequalificheprofessionali,
aisensidellaDel.G.R.n.2166/2005emodificheaglistandardprofessionalieformativiperlaqualificaperMediatore
Interculturale,dicuialleDel.G.R.2212/2004e265/2005;(AllegatoB)
Regione Piemonte, Determinazione n.399del 19maggio2000Nuove denominazioni standard dellaDirezione
regionaleFormazioneprofessionalelavoro,SettoreStandardformativi
Regione Toscana, DGR 12 settembre 2005 n. 903 (Allegato) Approvazione del disciplinare per la gestione del
repertorioregionaledeiprofiliprofessionali; DGR30giugno1997n.754Approvazionedelnuovorepertoriodei
profiliprofessionaliregionalifinalizzatoallaprogettazionedidatticadelleattivitformative.

InfineilprogettointerregionaleInterventifinalizzatiallaqualificazionedellecompetenzeedelle
figure professionali operanti nellArea umanitaria Operatore/trice di pace e Mediatore/trice
intercultuale, promosso e avviato dalla Provincia Autonoma di Bolzano, che ha portato al
protocollo di intesaacuihannoaderitola RegioneCampania, laRegioneMarche,laRegione
6

Piemonte, la Regione Toscana, la Regione Umbria, la Regione Sardegna, con coordinamento


tecnicodiTecnostrutturaperleRegioni,hacostituitounsignificativocontribuitoalriconoscimento
ufficialedellafiguraprofessionaledelmediatoreinterculturale11.

2.Datidisfondo
Lanecessitdiriconoscerealdispositivodellamediazioneunvalorestrategicoeineludibilenelle
politichediintegrazioneegovernodeiflussimigratoribenevidenziatadaidaticheraffigurano
lampiezzaelacomplessitdelfenomenomigratorio12.
Infatti,frai4.500.000immigratipresentisulterritorioitaliano,cherappresentanocircail7%della
popolazione totale13, oltre ai tradizionali migranti economici, si possono oggi individuare
categorie sempre pi eterogenee e diversificate e sono in considerevole aumento le categorie
vulnerabili,comeirichiedentiasiloeprotezioneumanitaria,iminoriedonnevittimeditratta,i
minorinonaccompagnati.
Inoltreilcaratteresemprepimultietnicoemulticulturaledellasocietitalianaevidenziatodalla
pluralitdeipaesidiprovenienza(circa200,dicui53,6%europei,22,4%africani,15,9%asiatici,
8,1%delleameriche14).Lelingueparlatesonocirca70.Gliimmigratisonoperil51,7%cristiani,
per il 33,2%musulmani, eperil restante15,2%appartenenti a religioni asiatiche ead altre
religioniminori15.
Quantoalluniversodeimediatori,sucuidaticertisonodifficilmentereperibili,dastimeeffettuate
daiprincipalistakeholdersdiprogettinelsettoreedainterlocutoridelleistituzionicommittenti
diformazioneeservizio16sivalutachesianoattiviunamediadi200/250mediatoriperregionee
conseguentemente circa 4000/4500, su scala nazionale. Infine va sottolineato come in questo
universoil70%sianodonnedietsuperioreai30annieperlopimadridifamiglia.Datoquesto
moltosignificativoperunanalisideglielementimotivazionalievocazionalicheorientanoverso
questaprofessione,chemoltospessofornisceunafontenonprimariamaintegrativadelreddito
famigliare.

3.Correlazionedeldispositivodimediazioneconlepoliticheperlimmigrazione

Limpiego elaformazionedeimediatorifortementeinfluenzatadalmodellodiinserimentoe
integrazionechelevariepolitichepergliimmigrativannodelineando.
Lapercezionedelsuovalorestrategicoelasuafinalizzazioneinfatticorrelataalletipologiedi
approccipoliticieculturalichesottendonoleazionidisistemaindirizzateallapopolazionemigrante
ealsuoinserimentonellasocietautoctona.

11

lacollaborazionetrailCoordinamentodelleProfessioniedilComitatodipilotaggiodelProgettoInterregionaleDescrizioneecertificazioneper
competenzeefamiglieprofessionalihaprocedutoalladefinizioneevalidazionetecnicadellastandardprofessionaledellafiguradelmediatore
interculturale,Allegato1deldocumentodellaConferenzadelleRegioniedelleProvinceAutonome(doc.09/030/CR/C9).
12
Fonte:DossierCaritas/Migrantes,DossierStatistico2009XIXRapporto.
13

Lapresenzasivaattestandoalparidiquelladialtripaesieuropeiconsideratidiimmigrazione,comelaSpagna(10,2%),laFrancia(8,9%),la
Germania(8,8%),laGranBretagna(7,9%),odialtripaesidifrontiera,comelaGrecia(8,8%).
14

Ibidem.

15

Ibidem.
RicercaMinisterodelLavorodellaSaluteedellePoliticheSocialiDGperilVolontariato,lAssociazionismoeleFormazionisociali/Isfolgi
citata apagina 3e contributo di ricerca specifico sull'Italia (Ricerca esplorativa e conoscitiva sulla figura del Mediatore Culturale in ambito
nazionaleecomunitarioContributodiricercaredattoinesitoalcasestudycondottoinItaliaedanalisicomparativadeicasieuropeidellaricerca,
materialegrigio).
16

Atitoloesemplificativosipossonodescriverealcunetipologieinserendoleinunampiagammadi
opzionilecuipolaritoppostevannodallassimilazionismodellesperienzafrancese,fortemente
statalistaegarantistadelluguaglianzaascapitodelriconoscimentodelladifferenza,allestremo
multiculturalismo della Gran Bretagna, che intravede nel riconoscimento della differenza
lattuazione deiprincipi dilibert edemocrazia, passandoattraverso ibridazioni diognigenere
quale, ad esempio, il caso della Germania, incline alla accoglienza e allaccordare pari diritti
formalimapichiusarispettoaiprocessidiintegrazionesocioculturale.

4.Concettifondantidellamediazioneculturale
Nellaccezione comune il significato di mediazione a cui ci si vuole riferire nel caso della
mediazioneinterculturale,ponelenfasisugliaspettipipropriamentediponteesintesifradue
polaritdiverse,piuttostochesugliaspettidicompromessoorinunciadellepartiincausa(comead
esempiopuavvenireinsituazionidiesclusivamediazionedeiconflitti,oinquellagiuridicao
familiare).Deveinoltreesserechiaraladifferenzaframediazioneeintermediazione,accezione
questultimachelasciaintenderelacquisizionedivantaggi,odilucroodipotere,perlagente
intermediario.
Nelconcettodimediazioneinterculturaleiltermineculturadeveessereintesonellasuaaccezione
piampia,antropologica(abiticulturali,religiosi,tradizionievissuti)includendovilalinguacome
fattoreprimariochesievidenziainlinguaggieinmetalinguaggidelcorpoedellaprossemica.
Ilconcettodi identit,inparticolarediidentitculturale,nonvienemessoindiscussionedalla
praticadellamediazione:lasoliditidentitariadeveessereritenutaunvaloreenonunintralcio.Il
dialogo fra le diversit, con lausilio della mediazione, non d luogo a forme di relativismo
destrutturanteoa fragilitidentitarie,maalcontrarioconsenteunarricchimentoeunconfronto
tesoasvilupparelecapacitdirelazioneinterculturaleutilinelquadrodellacittadinanzamondiale.

5.Gliattoridellamediazione
Attoridellamediazionesonosiasoggettiindividualichecollettivi.
Le funzioni della mediazione non possono essere considerate esclusivo appannaggio di singoli
mediatori.Inmisuraedinmanieradiversadebbonoessereespletatedaunagammamoltoampiadi
attorisociali,pubblicieprivati,prepostiaqualsiasiservizio,presidio,ocontestochesioccupidella
vitadeicittadini,quindianchediquellidirecenteinsediamentoqualigliimmigrati.
Moltedellefunzionidimediazionesonorealizzatedasoggetticollettivi,inparticolaredelprivato
socialeodaentiprepostiagovernarelepolitichesocialidelterritorio.
Iruolicomplementarideisoggettiindividualiediquellicollettivivannocomunquetenutidistinti,
ondeevitarediingenerareconfusionefralageneralefunzionedimediazioneelaprofessioneverae
propriadelmediatore.
necessarioinoltreevitareiltipodimediazionedasempreeffettuatodafigurenonprofessionali(il
mediatore di fatto o mediatore naturale) che assistono a titolo gratuito gli immigrati nel
godimentodeidirittidicittadinanzaenellaccessoaiservizipubblici(volontari,sindacalisti,capi
comunit,amicieparenti),oallestremoopposto,daintermediariitalianiestraniericheprestanoil
loroservizioapagamentoacaricodegliimmigratispessoconpratichedisfruttamentoquandonon
addiritturadiraggiroedimbroglio.Lattivitdimediazionemancainfattiinquesticasidialcunidei
suoirequisitidibasecomelefficacia,lefficienza,laffidabilit,latrasparenza,ilnecessariorigore
8

e neutralit, oltre che di competenze complesse e di sufficienti conoscenze del contesto di


riferimento.

6.Ledefinizioni

Ledefinizionielalorodeclinazionenellarealtdellavoropossonodifferenziarsiasecondadel
grado di centralit e importanza dato allelemento dellinterpretariato linguistico (da non
equivocare conlinterpretariato classico, basatoesclusivamente sulla fedele traduzione scritta e
orale del linguaggio, come nel settore del turismo, del commercio, o in altre situazioni dove
prioritarialaresaletteraledeisignificanti).Nelcasodellamediazione,linterpretariatolinguistico
devedarecontodivariabiliesfumaturechenellacomunicazioneinterpersonalevannoricercate
nelledifferenzeculturali,etniche,religiose,digenereedivissuto,inparticolarequellomigratorio.
Si elencano a seguire varie definizioni utilizzate nella prassi e nelle normative, in ordine
decrescente relativamente al fattore linguistico e crescente rispetto al fattore
culturale/sociale:
FattoreLinguistico

Interpretesociale

Facilitatoredellacomunicazione
Mediatoredimadrelingua

MediatoreLinguistico

Tecnicodellamediazionelinguisticaperimmigrati

Mediatorelinguisticoculturale

Mediatoreinterculturale

Mediatoreculturale

Mediatoresociale

Operatoreinterculturale
FattoreCulturale/Sociale

7.LeMacroareediintervento
I mediatori vengono impiegati in unampia gamma di situazioni con tre ruoli primari:di
facilitazione,digovernanceediagentidicambiamento.Essisvolgonoruolicomplessichefanno
riferimentoasituazioniecontesticheingeneralepossonoessereriassumibilinelleseguentimacro
aree:
- comunicazione
- informazione/orientamento
- gestionedelconflitto
- accompagnamento/assistenza
- formazione
- consulenzaeprogettazione
- ricerca
In queste macro aree gli obiettivi da raggiungere, talvolta cumulati insieme, talvolta disgiunti
possonoesserecossintetizzati:
Ipigenericisono
mediaretralaculturadorigineequelladellasocietdiaccoglienzaofralediverseculturedei
migranti
favorireprocessidiintegrazionedegliimmigrati
contrastarefenomenidirazzismoexenofobia
9

contribuireamigliorarelacomprensione
valorizzazioneledifferenzeelesimilitudini
favorirelepariopportunitnelgodimentodeidirittienellaccessoaiservizipubblici
favorirelacomunicazionefraautoctonieimmigratisiadicarattereinterpersonalechemassiva.
Ipispecificisonoinvece
interpretariatosociale,linguisticometalinguisticoeculturale
diffondereinformazione/curarelorientamento
coadiuvarenellaprevenzioneerisoluzionedelconflitto
accompagnamento
promozionedirapportidirete
sensibilizzaregliautoctonialletematichedellintercultura
coadiuvarenellaformazionedicompetenzeinterculturalidioperatoriitaliani
consulenza agli operatori italiani per il miglioramento dei servizi quando sono rivolti agli
immigrati
collaborareallaformazionedialtrimediatori
collaborareadattivitdiricercasulletematicheattinentialtargetsocialeedeconomicodegli
immigrati
collaborareallaprogettazionedegliinterventiinfavoredegliimmigrati
collaborareallaformazionedialtriimmigratipercicheconcerneirequisitidibasedeiprocessi
diintegrazione.

8.LaFormazione

Leesperienzeformative allinternodelcontestoitaliano17,inparticolarequellesupportate dalle


normative regionali, sono di varie tipologie. Quella pi ricorrente, che potrebbe costituire un
modellodiriferimentounificanteperchleincorporatutte,quellachesuddivideilpercorsoinun
livelloBaseeunoSpecialisticodistintopersettorediintervento.Questatipologiaprevede:
PercorsoformativodiBase
Duratamediadicirca400ore,
Stagenonmenodi1/3delmonteoretotalesuterrenidiintervento;
Prerequisitidiaccesso:et(minimadi18anni),istruzionemedioalta(trannequalcheeccezione
riferitaapersonedietniaecapacitlinguisticamoltoparticolare,comeadesempioiRom),nelcaso
distranieriunapermanenzatemporaleinItaliataledagarantireunabuonaconoscenzadelsistema
paeseeleffettuatasceltadiintegrazionenellasocietitaliana,competenzalinguisticadilingua
madreC18,competenzainalmenounalinguaveicolare,competenzalinguisticadiitaliano/L2B19,
attitudinirelazionali,pregresseesperienzenelsocialeenelcampodellimmigrazione,auspicabileil
vissutomigratorio;
Metodologiadidatticaplurimaenonconvenzionale:in aulasiafrontale,chetramitegiochidi
ruoloesimulazioni,stagesulcampoaffiancatadatutoresupervisori;
Soggetti formativi: docenti universitari, gestori di servizi di mediazione (privato sociale),
funzionariatopubblicoconcompetenzedirette(RegionieEE.LL),mediatorisenior;
Spendibilitdeltitolo:intuttigliambitiperattivitdiservizioovverodidimediazionediretta
(vedipunto9).
17

Ibidem.
LivelloPadronanza(AvanzatooCompletaPadronanza).
19
LivelloAutonomo(IntermediooIntermedioAlto).
18

10

PercorsoformativoSpecialisticodiapprofondimentodelsettorediintervento:
Temi:funzionamentodeiservizi,normativeecodici,linguaggiemodulisticadisettore,tecniche
dimediazioneorientataaibisognidelsettorespecificoedegliutentibeneficiaridelsettore.
Duratadelpercorsodaunminimodi40aunmassimodi200ore,dicuilametalmenoditirocinio
sulterreno.
Prerequisitiaveracquisitolecompetenzedibase,oltreaglistessiprerequisitidellivelloprecedente.
Metodologiadidattica:similealpercorsodibase,maconmaggioriapportidioperatoridelsettoree
conmaggioreutilizzodisimulazioniegiochidiruolo.
Spendibilit deltitoloinambitisettoriali,perattivit dialtaresponsabilitedimediazione di
sistema,ovveromediazioneindiretta(vedipunto9).
Accantoaquestoiterformativonellenormativeregionalisiriscontranoaltreduetipologie:
1. una cheprevedeuncorsodibase,uguali pertutti, alcuitermine siaccede allunica
qualificastandarddimediatore;
2. unacheintegraealternaiduelivelli, dibasepreparatorioespecialistico,consentendo
durantetalepercorsounificatodicompierelasceltarispettoalfuturocampodiintervento.
La Formazione Permanente si compone sia dellaggiornamento in servizio che della
riqualificazionetramitepercorsiintegrativi.
Gli obiettivi dellaggiornamento si riferiscono ai contenuti (sia generali che settoriali),
allelaborazioneemotiva,alconsolidamentodellequipedilavoro.Idocentisonoespertidelsettore,
coordinatori di servizio, esperti in comunicazione interpersonale/psicologi. Le metodologie
essenzialmentequelleditutoring,monitoraggio,debriefing,osservazioneeteamwork.
PercicheconcernelaFormazioneIntegrativagliobiettivisonolintegrazionedelleconoscenze
generaliesettorialielampliamentoediversificazionedellaesperienzasettoriale.Lemetodologie
sonosoprattuttoesamiecolloquiperaccertareladeguatezzadellecompetenze,lautoformazione
tramitesistemidielearningeperiodidistagesulterreno.
NellambitodellaFormazioneUniversitariasiriscontranoinnumerevolicorsidilaureadiIlivello
(triennali)incuilapreponderanzadellematerierelativaallaconoscenzelinguistiche(soprattutto
veicolari), con competenze spendibili prioritariamente nellambito dellinterpretariato, del
commercio, del turismo e delle relazioni internazionali. Le lauree di II livello (magistrali),
approfondisconolemateriesocioumanistiche(antropologiaculturale,psicologia,sociologiaecc..),
prevedono stagesulcampo esonospendibili soprattutto nellambito della ricerca edei servizi
sociali20.IMasterUniversitarieNonuniversitariseguonosostanzialmentelalineadellelaureediII
livello,conprevalenzadimateriesocioumanistichefinalizzateallavorosulcampoestagedicirca
1/3omenodelladuratatotaledelcorso.
Lecriticitrelativeallaformazioneuniversitariaedeimastersono:
scarsaspendibilitnegliambitidoverilevanteilbisognodellamediazione;
mancanzadiapprofondimentonellecompetenzelinguistichesoprattuttopercicheconcernele
cosiddettelinguerare;
20

Nel2009dalsitoMIUR(www.miur.it)allavoceoffertaformativa,tramitelaselezionedelleareeumanisticaesocialeeleparolechiave
mediazione,culturale,linguistica,sonoriscontrabili35corsidilaureadiIlivelloe5corsidilaureadiIIlivello.Leinformazionisulluniversit
eimasterprovengonoanchedallagicitataricercaMinisterodelLavoroIsfolsullafiguradelmediatore.

11

scarsapraticasulterreno;
limitata accessibilit dei migranti, attribuibile alleccessiva durata dei corsi e ai costi non
sostenibili, oltre alla problematica legata alla non riconosciuta equipollenza dei titoli di studio
conseguitineipaesidioriginedimoltistranieri.
Luniversitpotrquindiabuondirittoessereritenutalasededellaltaformazioneancheintemadi
mediazione interculturale, sopratutto quando tali criticit potranno essere superate per favorire
laccessoagliimmigratiegarantirelastrettaattinenzadellematerieedellemetodologiedidattiche
aibisogniconcretidellamediazione,siaperillivellodilaureachedimaster.
LeCompetenze,CapaciteConoscenzedelmediatorepossonoriassumersiin
Competenze base: mediazione, orientamento, accompagnamento, informazione, interpretariato,
accoglienza.
Competenze specialistiche: progettazione di iniziative e strumenti di integrazione culturale e
sociale,validazionediprogettidiserviziodimediazione,promozionedelruolodeimigranticome
risorsaeformazionedioperatorieaddettiailavori.
Capacit diBase: relazionali ediascolto ecomprensione, comunicazione, riconoscimento dei
bisogni,gestioneerisoluzionedeiconflitti.
Capacit Specialistiche: analisi dei contesti di intervento, programmazione di percorsi
individualizzati,progettazione,consulenzaedocenza,percorsidimediazionedicomunit,modelli
comportamentaliperlinclusionesocialeelantidiscriminazione.
ConoscenzediBase: sistemapaese,fenomenimigratori,rudimentidimateriesocioumanistiche,
intercultura, interpretariato e mediazione culturale, team work, codici di comportamento
deontologico,informatica.
ConoscenzeSpecialistiche:normativeecodicidisettore,tecnichediprogettazione,consulenzae
formazione,tutoringdimediazione,materiesocioumanisticheericercasociale.

9.Gliambitidiintervento

Inognicontestosonopresentibisognienecessitlegateallemacroareediinterventoidentificateal
punto 7. e in ciascun contesto il livello di qualifica (di base, specialistica, aggiornamento,
integrazione e permanente) spendibile in correlazione alla complessit e alla responsabilit
dellintervento.
Sussistonoquindiinterventidiespletamentodiretto,odi serviziodellattivitdimediazione,
chepossonoessererealizzatidamediatoriconunbuonpercorsodiformazionedibaseoconcrediti
acquisititramiteesperienzaprotratta,accumulataodirettamenteinquellospecificocontestooin
altri pi o meno limitrofi. Oppure attivit di mediazione pi indiretta, o di sistema, che
necessitadiunaconoscenzaapprofonditanonsolodeibisognidiqueldeterminatosettore,maanche
deisuoicodici,dellesuenormative,dellarticolazionedeiservizispecifici,deisuoirapporticonil
territoriocircostante,dellecaratteristichediprovenienzadellutenzacheviafferisce,comeanchedi
elementi di mediazione sociale (competenze e conoscenze acquisibili piuttosto in percorsi di
formazionespecialistica,permanente,diriqualificazioneediaggiornamento).
Fannopartedellaprimacategoriagliinterventinellareadellacomunicazione,dellagestionedel
conflitto, dellorientamento e dellaccompagnamento, cio in tutte quelle situazioni in cui il
mediatoresvolgeunruolodipontefraduediverseentitindividualiocollettive,mentrefanno
partedellasecondacategoriatutteleattivitdisupportoalleistituzioni,eailorooperatori,che
12

consentono diadeguare serviziepolitiche diintegrazione alla popolazioneimmigrata, come la


consulenzanellaprogettazioneperlafunzionalitdeiservizi,lacollaborazioneallaprogettazione
sperimentale, azionidiraccordofradiversisoggettidelterritorio,azioniformativepiomeno
strutturate,collaborazionenellaricerca.
Vasottolineatoinfinecomeinognisettoresipresentilanecessitdidefinirebeneiruolidegli
operatoriistituzionalirispettoaquellodeimediatoriedicome,perunamigliorsinergiafraledue
categorie,sianecessarioaumentareillivellodiconsapevolezzainterculturaledeiprimi,auspicabile
non solo tramite forme strutturate di formazione, ma anche nella informalit del rapporto di
collaborazionequotidianasulterrenoconimediatoristessi.Einfattiproprionellesperienzasul
terrenoche,siaperimediatoricheperglioperatori,possonoaffinarsiqueisaperiinformali,che
tantaimportanzahannonelportfoliodellecompetenzeinambitodimediazioneinterculturaleedi
approcciointerculturale.Einquestocontestoeinquestadialetticacheimediatoriinsiemeagli
operatoriitalianipossonooperarealfinedigarantirepariopportunitdiaccessoadirittieservizidi
cittadinanzaericonoscere,prevenireecontrastarecomportamentidiscriminatori.
Diseguitosideclinanoquestevariabiligeneralisettorepersettore.

Scuola
Datidisfondo
Lattivitdimediazioneinquestambitodeveesserecollocataeanalizzatainununiversocrescente
icuidatipirecenticiindicanocheglialunniconcittadinanzanonitalianachehannofrequentato
lascuolanellannoscolastico2008/2009sonostati628.937,conunincidenzasultotaledegliiscritti
del7%21.
Ibisognieleattivitdimediazione
Premessochenellarealtsemprepiinterculturaledellascuolasarnecessariodotaregliinsegnanti
dicompetenze,capaciteconoscenzesemprecrescentirispettoadapproccipedagogiciedidattici
interculturali, tuttavia alcune attivit possono essere proficuamente espletate in sinergia con i
mediatoricheperadessimaidebbonosostituirsi.Leattivitprevalentiinambitoscolasticosono:
Supportoaidocentinelleprocedurediprimaaccoglienza(inserimentoedaccertamentodeilivelli
diistruzionepregressa)etutoraggioinizialedeglialunnineoarrivati
Facilitazione del dialogo scuola/famiglia (anche tramite interpretariato e traduzione di avvisi,
messaggi,documenti,comenellassistenzaemediazionenegliincontrifradocentiegenitori)
Facilitazionedeldialogotrafamiglieautoctone/famigliestraniere
Assistenza nella didattica interculturale (progettazione e realizzazione anche tramite attivit
laboratoriali)
Aggiornamentodeidocentiesupportoinformativocircailcontestodiprovenienzadellalunno,la
suastoriascolasticaepersonale
Collaborazione nellinsegnamento dellitaliano (non in sostituzione dellinsegnante, ma in un
ruolo di sostegno alla decodifica delle strutture di apprendimento linguistico culturalmente
determinate,alfineditararemegliolestrategiediinsegnamentodellitalianocomeL2)
Assistenzanelrecuperodellapprendimento
Sostegnonelrecuperodeldisagiopsicologico
Orientamentodeglistudentiedellefamiglieperisuccessivilivellodistudio
21

Fonte:datiDossierCaritas2009.

13

Animazione e proposte di iniziative interculturali extracurriculari in ambito scolastico e di


raccordofralascuolaeilterritorio.

Sanit
Datidisfondo
Rispetto alla popolazione straniera cheusufruisce delservizio sanitario nazionale, sufficiente
ricordarechelapopolazionepresentesulterritorio(stimadi4.500.000personeregolari)intoto
potenzialeutenteperilservizio,echediquesta72.472sonoinuovinatisolonelcorsodel200822.
Bisognieattivitdimediazione
Supportoallaccoglienzanellestruttureospedaliere(facilitazionenell'accessibilitefruibilitdei
servizi)
Assistenzanellecomunicazioni(anchecondecodificadeisignificaticulturalmentedeterminatidi
malattiaecura)
Favorireilrapportoistituzione/famiglie(ancheneltentativodifaremergerelatteggiamentonei
confrontidellemutilazionigenitalifemminili)
Accompagnamentoaiservizi
Facilitazione, assistenza, accompagnamento in percorsi di cura sanitaria (percorsi di nascita,
ginecologia, pediatria, lungodegenza, pronto soccorso, consultori, centri salute mentale,
dipartimentidisalutementale)
Sensibilizzazioneeinformazionenellaprevenzione
Formazioneinterculturaledelpersonalesanitario.

Giustiziaadultaeminorile
Datidisfondo
LapopolazionitotaledidetenutiinItaliadi58.127persone.Diquesti21.562sonostranieri,quasi
il40%23.Perquantoconcerneiminoristranieri,quellidenunciatialleprocuresonooltreil30%del
totale24.IMinoristranieripressoiCPA(CentridiPrimaAccoglienza)gliIPM(IstitutiPenaliperi
Minorenni)eleComunitperminorisonoquasiil30%deltotale,eleazionidiserviziosociale
dellUSSM(UfficidiServizioSocialeperiMinorenni)periminoristranierioltreil10%25.
Bisognieattivitdimediazione
Adulti(carcere)
Informazionesullaprimaaccoglienza(colloquiodiimmatricolazioneevisitamedica,assistenza
primo colloquio, orientamento situazione giuridica, supportocolloqui perspiegare emitigare il
disagio)
Facilitazione dialogo detenuti/personale carcerario e fra detenuti di diversa etnia e gestione
conflitti
Accompagnamento, assistenza personale, collegamento con le famiglie nellattuazione del
programma trattamentale in collegamento con lequipe di lavoro (richieste stato di salute,
22

Ibidem.
Fonte:ibidem.
24
Fonte: dati statistici 2007, sito Ministero della Giustizia, www.giustizia.it e Istat, www.istat.it .
25
Fonte: dati statistici 2008 e 2009 sito Ministero della Giustizia, www.giustizia.it.
23

14

informazione e compilazione istanze espulsione, estradizione, trasferimento, informazioni pena


residuaesuipermessidisoggiorno,collegamentoconconsolatieambasciate)
Facilitazione nelle attivit formative e ricreative (partecipazione attivit scolastiche, attivit
interculturali)
Minori(CentridiPrimaAccoglienza,IstitutiPenaliperiMinorenni,UfficidiServizioSociale
periMinorenni,Comunit)
Informazione prima accoglienza (strumenti e materiali per laccoglienza, assistenza primo
ingresso,comprensionedelservizioeruolieregolediconvivenza,informaresunormedelpaese,
processo penale minorile, facilitare leducatore/operatore per conoscenza contesto familiare,
progettomigratorio,motivazionievissutipersonali,agevolarecontattoragazzo/famiglia/operatori)
Accompagnamentoeassistenzapersonalenellattuazionedelprogrammatrattamentale(agevolare
comunicazione e collaborazione servizio/autorit consolari/uffici per i minori stranieri/servizi
sociali territoriali/sanitari/enti eassociazioni privato sociale, elementi diconoscenzaperstesura
relazioniinformativeAutoritGiudiziaria)
Accompagnamento educativo e accompagnamento assistenza, trait dunion con educatori,
psicologi, insegnanti, assistenti sociali, operatori sociali (facilitare comunicazione con lequipe,
elementiperelaborazioneerealizzazionedelprogettoeducativo,gestionerapportifamiglia/altre
figurediriferimento)
Facilitazioneesupportonellattuazioneprogrammidiriabilitazione(supportoaidocentidiscuola
eformazioneprofessionale,perpropostescolasticheeformativeindividualizzateeperl'avviamento
allavoro)
Promuovere il dialogo interculturale (spazi di comunicazione, momenti di autoformazione,
contribuireagarantireassistenzareligiosa)
Promuovereleattivitricreative(reperireeselezionarematerialediletturaperlabiblioteca)
Facilitare la fase di dismissione del servizio e delleventuale fuoriuscita dal servizio penale
(individuazione di contatti con enti territoriali/associazioni del privato sociale/consolati per
l'integrazione sociale, agevolare continuit della presa in carico, collaborare con operatori per
inserimentoincomunit)

PubblicaAmministrazione
Datidisfondo
Atitoloesemplificativo,dataladifficoltdireperiredatiomnicomprensiviperlavarietdeiservizi
ascrivibili a questa categoria che vannodagli Uffici dellAnagrafe, alle questure, agli Sportelli
Unici delle Prefetture, ai Centri Provinciali per lImpiego, ai vari sportelli pubblici dedicati
allutenzaimmigrataalivellolocale,bastipensarechesolonel2008sonostatepresentatequasi
41.000domandediconcessionedicittadinanzaesonostatirilasciati1.563.567visti26.
Bisognieattivitdimediazione
Informazioneeorientamentoutenti
Supportoinformazioneutente/operatorelafunzionalitdelservizio
Comunicazioneinterculturale
Risoluzionedeiconflittioperatore/utente/istituzione
26

Fonte:DatiDossierCaritas2009.

15

Assistenzanellacomprensioneenellacompilazionedellamodulisticaesuatraduzionenellevarie
lingue
Assistenzaeaccompagnamentoadaltriuffici
Facilitazionenellaccessoenellorientamentoaiservizidelterritorio
Supportonellaprocedureperidirittidicittadinanza(comepermessidisoggiorno
ricongiungimentiecc..)
Assistenzaperlaformazioneelaggiornamentointerculturaledeglioperatori

Emergenza
Accoglienzadiprimolivello

Datidisfondo
Nel 2008 gli sbarchi hanno coinvolto 36.951 persone e le persone transitate nei Centri di
IdentificazioneeEspulsionesonostate10.53927.InoltrepressoiCDA(CentridiAccoglienza),i
CARA(CentridiAccoglienzaperRichiedentiAsilo)eiCPSA(CentridiPrimaAccoglienzae
Soccorso)sonodisponibiliquasi7.000posti28.Nello2008sonostatepresentate30.324domandedi
asilo29.
Bisognieattivitdimediazione
Supportoefacilitazioneeassistenzaneiprocessidiidentificazione
Facilitazionedellacomprensionedeibisognidegliospitideicentridiaccoglienza
Supporto e facilitazione per gli ospiti e per gli operatori per il funzionamento dei servizi di
accoglienza
Facilitazionedellacomunicazioneinterculturale
Risoluzionedeiconflitti
Informazioneeorientamentosuiservizierogatineisistemidiaccoglienza(assistenzamedica,
psicologicaelegale)
Accompagnamentonellaccessopressoiserviziinternie/oesterniaisistemidaccoglienza
Supportoallavviodelleproceduredirittodasiloeprotezioneumanitaria
Supportoallaformazione(percorsiformatividiL2perimigrantieaggiornamentointerculturale
addettiallaccoglienza)
Accoglienzadisecondolivello
Datidisfondo
Solonello SPRARSistemadiProtezione perRichiedentiAsiloeRifugiati,stata messaa
disposizione nel 2008una rete di 4.338 posti di accoglienza, (2.541ordinari 1.847a carattere
straordinario)tramitecuisisonopotutiprendereincarico8.412persone30.
IrifugiatipresentiinItaliasonoal2008,38.06831.
Bisognieattivitdimediazione
Informazioniedorientamentoallaccoglienzadisecondolivello
Accompagnamentoepresaincaricoditipoassistenziale(assistenzamedica,psicologicaelegale)
27

Ibidem.
DatidelMinisterodell'Interno,sitowww.interno.it.
29
Fonte:DatiDossierCaritas2009.
30
Ibidem.
31
Ibidem.
28

16

Assistenzaeaccompagnamentoaiservizidelterritorio
Facilitazionedellacomunicazioneedellacomunicazioneinterculturale
Risoluzionedeiconflitti
Supportonellapresadicontattoutente/territoriofinalizzataallautonomia(supportoallafasedi
integrazione)
Animazionediattivitricreativeeformative
Assistenza,formazioneeaggiornamentodegliaddettiallaccoglienza

Servizisociali
Datidisfondo
Crescenteancheinquestosettoreladomandadiservizisocialidapartediimmigratiesoprattuttodi
famiglieimmigrate.Laspesasocialedeicomunidedicataagliimmigratistimataattornoai150
milionidieuroannui32,edincostanteaumentonelcorsodellultimotriennioconsiderato.Essasi
componediuninsiemedifferenziatodiinterventisegretariatosociale,inserimentolavorativo,
integrazionesociale,mediazionechebenrappresentalamultidimensionalitdelfenomeno.
Bisognieattivitdimediazione
Informazioneeorientamentoalleprestazionieaiservizi
Facilitazioneallaccessoeaccompagnamentoaiservizisocialidelterritorio
Mediazionelinguisticaeculturale
Mediazionedeiconflitti

LavoroeOccupazione
Datidisfondo
Sono1.502.000glistranierioccupatiinItalia,parial6,5%deltotaledeglioccupati33.Il19,1%dei
neoassuntisulterritorioitalianorappresentatodalavoratoristranieri34.Nelperiodo20002007si
registratounincrementodel145,6%perlecarichesocialiricopertedanoncomunitariinaziende
italiane35.Complessivamentesiregistraunapresenzasemprepisignificativadegliimmigratinel
mercatodellavoroeingeneralenellavitaeconomicadelPaese.

Bisognieattivitdimediazione
Informazione,orientamentoeaccompagnamento
Inserimentolavorativo
Formazioneequalificazioneprofessionale
Mediazionedeiconflitti
Informazioneeorientamentoalleprestazionieaiservizi
Facilitazioneallaccessoeaccompagnamentoaiservizisocialidelterritorio
Mediazionelinguisticaeculturale
Mediazionedeiconflitti

32

Fonte:IndaginesugliinterventieservizisocialideicomuniIstat2009.
Fonte:Annuariostatisticoitaliano,Istat2008.
34
Fonte:DatiInail,2006.
35
Fonte:RapportosullemigrazioniISMU2008.
33

17

10.Tipologiadiingaggieproblemilavoratoriali
Lemodalitdiingaggioedicontrattazionedeimediatorisonodeterminatedallecaratteristichedel
servizioedelsettorediriferimentoedagliorientamentidellentedatoriale.Moltospessositratta
diformediimpiegooccasionaleperingaggiachiamata,oppurenelquadrodellarealizzazionedi
progettiaCo.Co.Pro,moltoraramentedipendenzaatempoindeterminatoodeterminatodeglienti
noprofitdiappartenenzaodiconsulenzanelsettorepubblico,frequenteleserciziodiqualitliberi
professionistiapartitaiva,osubaseindividualeo,pispesso,inregimedisubappaltatodaparte
disocietoconsorzi.Letariffepossonocorrisponderealavorosubaseoraria,giornalieraomensile.
Lasituazionediprecariatodellavorodelmediatorepurtropporicorrenteediffusa.Edovuta
primariamente alla scarsa durata dei progetti entro cui sono inquadrati i mediatori, che non
consentediintavolarecontrattazionidicaratterecollettivo.Ciinpartespiegaperchillavorodi
mediazione nella gran parte dei casi, non generando il reddito principale delle famiglie dei
mediatorimasolounaparteintegrativa,pispesosvoltodalledonne.
Daltrapartevatenutocontocheglistessienticheassumonomediatorisonosoggettinelloro
complessoallastessaprecariet,collegataalladuratalimitatadeiprogetticheprevedonolimpiego
dimediatorielalogicadegliappaltiincentivalacorsaalribassodelletariffe,congrandetrimento
dellaqualitdellaprestazioneoilveroepropriosfruttamentodeimediatori.Lagiunglaretributiva
talecheunatariffaorariapuvariaredaunminimodi5finoamassimodi60eurolordilora.
Puntodipartenzaperovviare,almenoinparte,aquestedisfunzionioltreadunacertaeducazione
della committenza che dovrebbe sempre riconoscere la dignit di questo ruolo, la congrua
allocazione a livello nazionale e territoriale di risorse per il dispositivo della mediazione, da
percepirepiuttostocomeuninvestimentoanzichuncostopassivo.Infattiinunaanalisidicosti
benefici, lamediazionepucontribuire anchedirettamentearisolvere(ancorchperunafascia
limitatadilavoratoriperlopistranieri)problemioccupazionali,essapuinveceindirettamentesu
ampiascala,costituireunvalidostrumentopermigliorarelinserimentodegliimmigratineltessuto
socialeedeconomicodelpaese,potenziandoneilruolodisoggettoeconomico.Infineunamaggior
efficienzadeiserviziraggiuntaconlintroduzionesistematicadeldispositivo,apporterebberisparmi
dirisorsereinvestibiliperilmiglioramentodeglistessi.

18

SECONDAPARTE:LECRITICIT

Dal panorama tracciato risulta evidente che qualsiasi indirizzo si voglia proporre in maniera
condivisaecoordinataalivellocentraleelocaledevetenerecontodialcunecriticitdelsettore,in
partedeterminatedallamancanzadiregolamentazione,mainparteanchedallaestremavariete
mutevolezza,sianelbrevechenellungoperiodo,delfenomenomigratorio.
Bastipensareallaffacciarsirepentinodipopolazioniinfugadasituazionidiguerra(esempiotipico
gliafgani)cherichiedonoassistenzainlinguenonpraticatedallapopolazioneimmigratadipi
anzianoinsediamentoequindimegliodeputataaesprimereprofessionalitdimediazioneperla
conoscenzaapprofonditadelpaesediaccoglienza,oppureallaumentodicategorieparticolarmente
vulnerabilicomeledonnevittimeditrattaeiminorinonaccompagnati,lacuipresaincarico
richiede,anchedalruolodimediazione,dellecompetenzesofisticatemoltospecializzate.
Oppurebastipensarealtemasemprepisignificativodelprogrediredellegenerazioniche,comein
altripaesieuropei,articolaloscenarioaffiancandoagliimmigrati(insediamentorecente)icittadini
naturalizzatidioriginestraniera.Inquestoquadroparticolarmentedelicatosiprofilailtemadella
positivaintegrazionedellecosiddettesecondegenerazioni,chesenonaffrontatoconlungimiranza
siasulpianodeidirittidicittadinanza,chesu quellodellepolitichesocioeducative,rischiadi
generareseriproblemidiconflittualiteordinesociale.
Imediatoriquindisarannochiamatisemprepiasvolgereruolidifferenziati,talvoltaintegratifra
loro,talvoltadistinti,spostandosifrailversanteprevalentementecaratterizzatodallaprioritdel
bisognolinguisticoaquellodelbisognodeterminatodalleesigenzedipacificazionesociale.Dal
polo della Mediazione Linguistico Culturale a quello della Mediazione Culturale e Sociale: in
entrambiicasidellaMediazioneInterculturale.

1. Esigenza di definire un dispositivo in grado di conciliare i bisogni legati


allemergenzaequellialungoterminedellintegrazione

Talenecessitesigeoculatezzanelconciliarerigore,uniformitdicriteriepossibilitdiadeguare
conflessibilitildispositivoalledifferentiesigenzeebisognideiduescenariopposti,lapossibilit
diprepararecontempogliinterventiedidoverrispondereinpochissimotempoarichiestedettate
dalla urgenza e dalla drammaticit delle situazioni emergenziali. La possibilit di contemplare
metodologie di intervento sempre pi permanenti, radicate sul territorio e organiche ai servizi,
contemporaneamenteamodalitachiamata,provenientidaqualsiasiterritoriosianoreperibilile
risorselinguisticheeprofessionali,purchadattealcompitodasvolgere.
Lasalvaguardiaindefinitivadeilivellidiresponsabilitecorrettezzadeontologicadelruolosiain
unscenariochenellaltro.

2.Lacorrispondenzatraoutputformativoelarispostaaibisognidimediazione
Dalpuntoprecedentederivalanecessitdicalcolareconrealismolacorrispondenzafraloutput
formativo, fra i meccanismi di accreditamento, validazione o rilascio di idoneit e leffettiva
rispondenza al bisogno e alle possibilit occupazionali, esigenze queste ultime che allo stato
attuale non sempre coincidono. Infatti spesso il patrimonio delle risorse formate non risulta
adeguatooperchsonomutatelenecessitdellutenzaoperchlasituazionediprecariatohafatto
19

usciredalcircuitodellamediazionerisorseanchemoltovalide,cheneltempoperabbisognanodi
aggiornamentoeupgrading.Ladiscrepanzafrapotenzialespendibileebisognorisultanellagran
partedeicasiprovocatadallaesiguitdellerisorseallocatesianellaformazionechenelservizio.

3. Riconoscimento omologato ed equipollenza sul territorio italiano di tutti i


titoliacquisiti
Lapossibilitdispendibilitsututtoilterritorionazionaledelleprofessionalitmaturate,diventa
quindi una esigenza strategica non solo per promuovere la professione di mediatore, ma per
rispondereconpipossibilitaibisognieallenecessitvariegatesopradescritte.

4.Elenchi,repertorieregistriinterscambiabilialivellonazionale

Conseguenzadirettadiquestariconosciutaesigenzadimobilitespendibilitintercambiabilesui
diversiterritoriunariflessionesulruolo,lutilit,eilvaloredielenchi,registrierepertori.
Vannoinfattiindividuatelefinalitditalistrumentiinrelazioneameccanismidiaccreditamento/e
allenecessitdireperimentodeimediatori?
Illoroutilizzo,daconsiderarsiparimentiutilesiaincasidi emergenza,oalcontrariocome
strumentidistrategiealungotermine?
Qualelacongruaperiodicitconcuidebbonoessereaggiornatiesoprattuttoqualiilemetodologie
piadatteperaggiornarli?
Come si pu addivenire a dei parametri unificati affinch pur non allestendo un repertorio
nazionale,troppoampioedifficiledatenereaggiornato,sipossamettereinreteidiversirepertori
locali?

5.Iltemadellamisurazionedellecompetenzepregresseenonformali

Questofratuttiunodeitemichepipreoccupagliaddettidelsettoresiaimediatoricheglienti
cheeroganoservizidimediazione,pubblicieprivati.Lapreoccupazionedidisperdererisorse,non
valorizzarle,adottandometridigiudizioemetodologiedirilevamentoperlaloromisurazionenon
adatteacoglierilverovaloredellecompetenzematurate.Vannoquindiindividuatideimeccanismi
idoneiatalevalutazionechetenganocontodellepregresseesperienzesiadiformazionechedi
lavoro,delleconoscenzeecompetenzeformalienonformali,evitandoatuttiglieffettichesicreino
ingiustamentecategoriedimediatoridiserieAediserieB,nonrispondentiallerealiprofessionalit
richieste.

6.Armonizzazioneeparidignitdeidiversipercorsidiaccessoallaqualifica
Sidelineaaquestopuntolanecessitdivalutareilruoloditutteletipologiedipercorsoformativo
affermatosinellaprassiedistabilirelaparidignitfraillivellodellaltaformazioneuniversitaria,
dellaformazioneprofessionaleedellestrategiediformazionepermanentecheconsentanoperiodidi
integrazioneeaggiornamentodellecompetenze.

7.Criticitdegliaspettilavoratoriali

Lacriticitdiquestotipodiproblematiche,ampiamentedescritte,stasoprattuttonellanecessitdi
conciliaregliaspettiditutela(individuazionediminimitariffari,copertureassicurativeecc.),conla
realtdiunatipologiadiprofessioneilcuibisognorichiedeflessibilitdirisposta.Diconciliare
20

modalitdiingaggiocheconsentanoaimediatoridiinvestireinquestaprofessione,motivandoli
nelladirezionedellaprofessionalit,conleesigenzesempremutevolidellamediazione.

8.Armonizzazionedellecompetenzefraidiversiattoridelsettore

Oltre allineludibile e pi volte sottolineata necessit che tutti gli aspetti del processo di
regolamentazione della professione del mediatore siano condivisi fra gli attori centrali delle
istituzioni ela Conferenza delle Regioni, necessario prendereinconsiderazione lesigenza di
armonizzareinmodoequilibrato ancheiruolielecompetenzedegliattoripubblici ediquelli
privatiinparticolaredelprivatosocialeaffinchciascunopossaalmegliomettereincampo le
propriepotenzialiterisorse.

9. Riconoscimento e accreditamento degli enti di formazione, servizio e


validazionedellecompetenze
Eundatodifattochefragliattoriprincipali,siacomeentiformatori,checomefornitoridiservizi
dimediazione,siriscontranoleorganizzazionedelprivatosociale.Essihannofinquicostituito
lanellodicongiunzionefraibisognidelterritorioeilpotenzialedimediazionereperibile,trarealt
dellavoroeleesigenzadiqualiteprofessionalit,traleopportunitoffertedallacommittenzaegli
standarddasalvaguardareperlariconoscibilitdellafigura,tralacostruzionedelprofiloelebuone
prassidellasuamessaincampo.Ancheperquestisoggettidovrdaunlatoessereindividuatoun
meccanismodiriconoscimentodicreditipregressieunsistemadiaccreditamentoexnovo.

10.Impiegodirisorse
Infinetuttoquantofinquiconsideratodovrtenerecontodellanecessitdiaumentarelerisorsea
disposizioneperildispositivodimediazione,siatrasversalmente,ovverocomeelementostrategico
ditutteleprassidiintegrazioneeaccoglienza,siacomeelementospecialisticogestitoconstrumenti
adhoc.Intuttiedueicasilasalvaguardiadellaprofessionalitdovresseresupportatadacoerenti
sceltediinvestimento economico,sianelcampodellaformazione,chedelservizio.Taliscelte
dovranno semprepitrovareriscontro sianellambito dellepolitiche socialicheinquelleper
limmigrazione.

21

TERZAPARTE:INDIRIZZICONDIVISIEPERCORSIFINQUI
INDIVIDUATIDALG.L.I.
1.Denominazionedellafigura
Nellapluralitdidefinizionidellafigura inquestione,quelladiMediatoreInterculturalemeglio
riassumeedesprimetuttiisignificatidelruolo.IntattiilconcettodiMediatorecontuttiisuoi
corollariafferentialtemadellaterzietfissatonelsuosignificatoprimariodimediazione.Altres
il concetto ampio di cultura introdotto dal suffissointer ben focalizza il sensodinamico del
dialogo,dellinterazioneedellarelazione,ambitituttiimpraticabilisenzailprimariostrumentodi
comunicazione che la lingua, che viene dunque implicitamente inglobato come architrave
fondantedelladicitura.

2.DefinizionediCompetenze/Capacit/Conoscenze36primarierelativeallafigura
professionaleeaipercorsiformativi
Le capacit, competenze e i saperi come descritti sopra trovano unaloro ingegneria formativa
soprattuttonellasuddivisionefralivelli(baseespecialistica)coscomedescrittonelpunto8.in
particolare nel riferimento alla tipologia prevalentemente in atto. Tuttavia dovendosi la
progettazioneformativaadeguareallenecessitdelterritorio,lasceltaultimadiquestioniqualila
durataottimaledeicorsi,elalorometodologiacomplessivarestacompetenzadelleregioni. Gli
uniciindirizzicheallostatoattualesonodaritenersicomevalidoorientamentopertutteletipologie
dicorsoquellicheindicanolaproporzionefrateoriaeformazionesulterreno(maimenodiunterzo
deltempocomplessivonellivellodibaseecircalametinquellospecialistico)eilfattoche
vadano contemplate, oltre a quelle tradizionali, anche metodiche didattiche che sollecitano
lapprofondimentonellaconcretezza,comecasistudio,simulazionigiochidiruoloecc.
Infine per lottimale efficacia formativa grande importanza viene attribuita alla sinergia fra le
competenze di docenza di diversi attori, quali i docenti accademici, i tecnici dei settori di
riferimento,isoggettiattuatoridelprivatosocialedelserviziodimediazione,eglistessimediatori
seniordilungaecomprovataesperienza.
InquestoquadrolUniversitpuanche,tramitelesueclassidilaureaspecifiche,offrireunruolo
pertinente sia a livello in quelle triennali che in quelle quinquennali o nei master, purch si
configuri come accessibile a studenti spesso adulti e donne, di origine immigrata, stretti fra il
bisogno di ricevere una alta qualificazione e di poterla spendere in un arco di tempo
economicamentesostenibile.Naturalmentetaleaperturacomportalasoluzionedellariconosciuta
equipollenzadititolidiaccessoconseguitiinaltriPaesi.

3. Percorsi per conseguire forme di validazione delle competenze e ottenere


attestazionidiidoneitdellaFiguraProfessionale
Datuttoquantoanalizzato risultaevidentechesitrattadicontemplarelopportunitdidarepari
dignitepossibilitdiintercambiabilitapercorsidiaccessoallaqualificadiversificatieparalleli,
cheoltreallaformazioneprofessionaleeallUniversit(congliadeguamentisopraindicatialpunto
36

Skills,conoscenzeestilisecondolaterminologiainusonell'ambitodell'indaginecampionariasulleprofessioniIsfolISTAT.

22

8),contemplinolapossibilitdivalidarelecompetenzeaccordandocrediti,conformediesameed
osservazione sul campo delle esperienze maturate e indicando percorsi di aggiornamento e
integrazionedelbagagliomaturato.Lemetodichepuntuali,ilmeccanismodierogazionedeicrediti,
i livelli di validazione, e ogni altro elemento costitutivo di questo sistema innovativo andr
concertatoecondivisoconisoggettiprimariamentedeputatiallestrategiediformazione,ossiale
regioni,attraversolaConferenzaStatoRegioni,compiendoquindituttiinecessaripassaggipolitici
etecnicichetaleprocessoimplicher,alfinedipotercollocarequestaprofessioneapienodirittoin
unsuoluogoriconosciutoedefinitodellambitodelsociale.

4.Accreditamentodeisoggettiprepostiacuraresiaiprocessiformativichela
realizzazionedellavoro
Corollario necessario di questo processo sar in fine la necessit di definire i criteri di
accreditamentodeglientidelPrivatoSocialechepossano,conresponsabilit,porreinesseresul
terrenolarealizzazionedeiprogrammiaderentiagliindirizzicondivisi,operandoquellesintesifra
bisognierigoreneiparametricheconsentanoaldispositivodellamediazionediconsolidarsiedi
valorizzarsinellesinergiedirete.

5.Tappesuccessivedelpercorsotracciato
Lesuccessivetappeperaddivenireallapuntualedefinizionedegliobiettivitracciatisaranno:
LaconcertazioneconlaConferenzadelleRegioni,dacuidovrannoscaturireledefinizionipuntuali
ditutteleipotesitracciateinmeritoaglistandardeaiprotocolliindividuati;
Linserimentodellafiguraprofessionaleapienotitolonelleclassificazionidelleprofessionidel
sociale;37
La condivisione con le istanze di responsabilit politica che possano deliberare in materia di
programmieallocazionedellerisorse;
Lacondivisionedellebuoneprassiinambitoeuropeo,alfinediampliarelepotenzialitdel
dispositivoinunambitochesemprepinecessitadisinergieecondivisioniqualequellodelle
politicheperlimmigrazione.

37

Il Mediatore Interculturale parte integrante della filiera professionale sociale. Come tale essendo in corso parte del gruppo di ricerca IsfolISTAT un aggiornamento del sistema di nomenclatura e classificazione delle professioni (NUP) finalizzato a rendere la classificazione di tutte le
professioni maggiormente allineata con l'attuale struttura del mercato del lavoro si ravvisa l'esigenza di ancorare tale figura in termini di codifica
alla suddetta classificazione. Al pari delle altre figure professionali sociali, il relativo codice della figura del Mediatore Interculturale in via di
assegnazione definitiva da parte del gruppo di ricerca Isfol-ISTAT.

23

AllegatoA
Normativeperinterventiafavoredegliimmigrati
ProvinciaAutonomadiTrento:DeliberazionedellaGiuntaProvincialen.581/02Approvazionedelpianosocialee
assistenzialeperlaprovinciadiTrento20022003capitolo16;Disegnodilegge128Politicheperlintegrazione
socialedeglistranierielaconvivenzainterculturale,29maggio2001.RegioneEmiliaRomagna:leggeregionalen.5
del24marzo2004;Lineeguidaperlattivazionedelprogramma2002relativoalleattivitafavoredegliimmigrati
approvatedalConsiglioconProg.N.38310luglio2002;Protocollodiintesainmateriadiimmigrazionestranieratra
Regione,partisocialieforumdelterzosettore,18dicembre2001.RegioneFriuliVeneziaGiulia:Leggeregionale
sullimmigrazione4marzo2005n.5Normeperlaccoglienzaelintegrazionesocialedellecittadineedeicittadini
stranieri immigrati. Regione Lombardia: DGR 7/6261del 1ottobre 2001 finanziamento a progetti territoriali e
istituzione dellOsservatorio regionale per limmigrazione e la multietnicit (Allegato: deliberazione della Giunta
regionale 9568 Progetti pilota Mediazione linguistico culturale in ambito amministrativo: 18 ottobre 2002) ;
Bilancio Sociale per il 2003 e il 2004 Direzione generale famiglia e solidariet sociale della regione. Regione
Marche:Leggeregionalen.2del2marzo1998.RegionePiemonte:L.R.64del1989;Deliberazionedelconsiglio
regionale 22luglio2008n.207,33457Pianoregionale integratosullimmigrazione triennio20072009.Regione
Puglia: Deliberazione della Giunta Regionale 4 novembre 2008 n. 2080, piano 2008 in favore degli immigrati ;
DeliberazionedellaGiuntaRegionale31ottobre2007n.1813,piano2007degliinterventiafavoredegliimmigrati;
Deliberazione Giunta regionale 26 luglio 2007 n. 1228, piano 2006 degli interventi in favore degli immigrati ;
attuazione dellosservatorio dei movimenti migratori, approvazione protocollo di intesa. Regione Umbria:
Deliberazione del Consiglioregionale n.192, approvazione della proposta di Atto amministrativo n. 984Quarto
programma regionale di iniziative concernenti limmigrazione, 26 febbraio 1992 ; Deliberazione regionale 18/90
Intereventi afavoredegliimmigrati extracomunitari10aprile1990. RegioneValledAosta: Deliberazione 221
approvazionedellaccordodiprogrammasottoscrittotrailMinisterodelLavoroedellePolitichesocialielaRegione
AutonomaValledAostariguardantelepolitichemigratorie,28gennaio2002.RegioneVeneto: propostadiLRn.
174/2006
Accoglienzaedemergenza
ProvinciaAutonomadiTrento:Determinazionedispesan.20del2002Studiericerchesulfenomenoimmigratorio
periniziativeeattivitdiinformazioneecomunicazionenonchperlaccoglienzatemporaneaincasidiemergenzadi
cittadinistranieri
IstruzioneeFormazione
ProvinciaAutonomadiTrento: D.P.581/2008Regolamentoperlintegrazione deglistudentistranieri (Allegato:
vienestabilitalaformazionedielenchispecificiperMediatoriCulturalioperantisoloallinternodellambitoscolastico)
;LeggeProvinciale7agosto2006n.5,art.75Regolamentoperlinserimentoelintegrazionedeglistudentistranieri
nelsistemaeducativoprovinciale. RegioneCampania:deliberan.3del17gennaio2005.RegioneFriuliVenezia
Giulia: DeliberazionedellaGiuntaRegionale3699approvazionedelProgrammaannualedegliinterventidipolitica
attivaperproblemidellimmigrazione,inattuazionedelTU286del1998.RegionePiemonte: Deliberadellagiunta
regionalen.1211051del24novembre2003.RegionePuglia:ProtocollodiintesatralUfficioscolasticoregionaleper
laPugliaelaRegionePugliafinalizzatoadefinirecampicomunidiinteresseediinterventoperilriconoscimentodella
garanziadeldirittoallostudioperalunniconcittadinanzanonitaliana.RegioneVeneto:Accordodiprogrammatrala
regioneVenetoelaprovinciadiBelluno,Padova,Rovigo,Treviso,Venezia,Verona,Vicenzadel29gennaio2002;
Deliberazioneconsiliaren.20del26giungo2001,Allegato.
SistemaGiudiziarioePenale
RegioneEmiliaRomagna:ProtocollodiintesatraMinisterodellaGiustiziaeRegionepercoordinamentointerventi
rivoltiaiminoriimputatidireati,14dicembre1998
SaluteeSistemaSanitario
RegioneLazio: AssessoratoallaSanit:prot.3151/44/09del13gennaio2004.RegioneLombardia: Pianosocio
sanitarioRegionale20022004.RegionePuglia:DeliberazionedellaGiuntaRegionale17marzo2009n.405Piano
salute2008/2010.RegioneUmbria:DCRn.192del26febbraio1992;DeliberadelDirettoreGeneraledellAzienda
SanitariaRegionaledellUmbriaU.S.L.n.2n.540del28agosto2007
PubblicaAmministrzioneeSicurezza

24

RegioneCalabria:LeggeRegionale10gennaio2007,n.5Promozionedelsistemaintegratodisicurezza. Regione
Piemonte:Deliberazionen.4115578del16febbraio2005;Determinazionen.215del9settembre2003delconsiglio
regionale;DeliberadellaGiuntaComunalediTorinon.14559del1992.RegionePuglia:DeliberazionedellaGiunta
Regionale 31 ottobre 2007 n. 1776 (Misure contro la tratta di persone). Regione Toscana: Deliberazione n. 93
Definizione dei criteri di ripartizione delle risorse degli obiettivi, delle priorit, delle linee di indirizzo per la
predisposizioneelattivazionedeipianidegliinterventiinattuazionedeldecretolegislativo286/98del10aprile2001.

25

You might also like