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Scritto da
Benessere
Raffaele.
Postato
in
Salute
&
trasforma
il
7cute
in
D3.
in
funzione
il
meccanismo
di
toracica, sotto
diaframma,
la
tirante
pu
pressione del
alterarsi.
cancro
alla
prostata.
alla
luce
solare
una
importanti.
Nelle malattie autoimmuni (diabete mellto
insulino dipendente, sclerosi multipla, artrite
reumatoide) s' osservato che il calcitriolo
regola la risposta dei linfociti T, riducendo
quella
autoimmune.
L'irraggiamento
solare
soddisfa
nella
stragrande maggioranza degli uomini la
richiesta
di
vitamina
D.
Sia i bambini sia i giovani che trascorrono 2-3
gg. della settimana all'aria aperta non hanno
problemi di deficit di vitamina D, che possono
invece
presentare
gli
anziani,
perch
possiedono una diminuita capacit di sintesi
della D dalla luce solare e magari hanno
spesso delle protezioni solari** per tutelarsi
dalle neoplasie della cute e da altri eventuali
danni
causati
dalle
radiazioni
solari.
Ci sono delle evidenze su soggetti anziani che
assumevano un'integrazione multivitaminica o
che
ingerivano
3
bicchieri
di
latte
quotidianamente che mostrano un deficit di
vitamina D in quasi l'80% d'essi al termine
della
stagione
invernale.
enterico.
Anche il Chetonazolo (antimicotico per os)
diminuisce i valori ematici di calcitriolo negli
individui
in
buona
salute.
Coloro che assumono la Digossina (digitale) o
il calcioantagonista Verapamil, perch afftti
da ipertensione, possono avere episodi di
aritmia cardiaca per tossicit da vitamina D,
ch'eleva i loro valori del calcio nel flusso
ematico
(ipercalcemia).
Il Linus Pauling Institute consiglia nei soggetti
in salute un'integrazione multivitaminicamultiminerale quotidiana di 400 IU, ossia 10
mcg, e di esporsi all'irraggiamento solare per
almeno 15 minuti per 3 gg. la settimana, di
mattina o nel tardo pomeriggio, sia sul volto
sia sulle mani sia sugli avambracci, in
primavera, in estate, in autunno, in modo da
ovviare al deficit di D nel periodo di fine
inverno.
Diversamente, le persone pi avanti negli
anni, al di sopra dei 65 anni, ma anche prima
se necessario, faranno bene a integrare, data
la loro ridotta capacit di sintesi della vitamina
D da esposizione ai raggi solari, 800 IU di D,
ossia
20
mcg.
Note.
*L'assunzione del calcio molto dibattuta:
certi ricercatori concordano addirittura nel
sostenere che un'alimentazione carica di latte
e di derivati, per un rialzo dell'acidit ch'essa
stessa produce, procuri nel tempo una
deplezione
significativa
del
calcio.
Personalmente,
conclusione.
propendo
per
questa
riflettere.
cos
-carenza
riassumo:
<
-insufficienza
-eccesso
20
ng/ml
20-30
>100
(<
ng/ml
ng/ml
(>
50
nmol/l)
(50-75
nmol/l)
250
nmol/l)
UI
moli
1
ng/ml
(2,5
per
nmol/l)
cui:
voi,
Amici,
le
dati
sperimentali
ovvie
utile,
conclusioni.
almeno
USA-Nord
credo,
America
Sulla
vitamina
(Seconda
parte)
Attraverso
l'esposizione
all'irraggiamento
solare, in pantaloncini corti e maglietta a
maniche
corte,
in soli 15-20 minuti, senza protezione solare,
immettiamo alte dosi di vitamina D attiva
(10000-20000
UI)
nel
sangue.
Tuttavia, per le pi disparate motivazioni,
risulta sempre pi ridotto il tempo libero da
trascorrere all'aperto, al sole, e ci, unito al
fatto che usiamo sempre pi spesso creme
schermanti e che con l'invecchiamento la
nostra pelle sempre meno capace di
assorbire la vitamina D, fa s che vi siano
sempre pi individui in carenza di questa
basilare vitamina e, conseguentemente, un
numero sempre pi crescente di soggetti
afftti
da
malattie
autoimmuni.
Tanto il timo (ghiandola del sistema linfatico e
pi generalmente di quello immunitario, con
l'incarico di far raggiungere ai differenti tipi di
linfociti il pieno sviluppo, con lo scopo poi di
annientare i microrganismi patogeni all'interno
delle cellule) quanto il linfocita T (vitale cellula
del S.I., che ha origine nel midollo osseo come
unit cellulare non differenziata, per essere
poi destinata al timo per la sua conversione in
linfocita T, preposta all'immunit cellulo-
riconducibile
alle
cellule
dendritiche APC, specializzate nella cattura
antigenica, subito esposta all'azione delle
predette cellule "killer" (linfociti T), le quali
comprendono di che cosa si tratti e
promuovono
una
reazione
immunitaria
congeniale
contro
l'antigene.
Non solo: tra i linfociti T c' poi una
sottopopolazione, T Helper (aiutanti che
insieme
ai
linfociti
B
modulano
la
fabbricazione degli anticorpi, per cui sono
vitali per proteggere il corpo dalle infezioni sia
batteriche sia virali ), autentici custodi del S.I.,
che
fabbricano
le
interleuchine,
particolarmente l'interleuchina 12 (IL12).
La D agisce sia sulla formazione delle cellule
dendritiche sia sulla trascrizione genica ed
livello
epatico,
mediante
l'enzima
1a-idrossilasi e la
convertita in
attiva) oppure in
non
attiva).
Gli
afftti
da
malattia
autoimmune
necessitano pertanto di megadosi di vitamina
D, come per es. nella S.M., per preservare uno
stato di remissione perpetua della patologia.
Con dosi massicce di vitamina D, i pazienti
afftti da S.M. raggiungono un arresto
completo
e
duraturo
delle
lesioni.
Ovviamente, ogni soggetto, tanto se afftto da
patologia autoimmune quanto se sano, ha una
soglia a lui ottimale nell'assunzione di
megadosi di vitamina D, a seconda cio della
personale resistenza all'assorbimento della
vitamina stessa, soglia che conviene garantirsi
giorno per giorno quale prevenzione nei
confronti di una infinit di rischi, anche
piuttosto
seri.
Le dosi ottimali di vitamina D da assumere si
ottengono, sotto stretto controllo medico,
attraverso
i
rilevamenti,
prima
del
trattamento, sia della 25-OH-D sia del
paratormone, si stabilisce una dose di
partenza, superiore alla dose di 10000 IU,
ritenuta fisiologica, dopodich si ripetono i
rilevamenti
bimestralmente
(periodo
necessario per osservare il rialzo della D nei
valori ematici e il suo assestamento), fino a
la
massima
attivit
della
vitamina
D;
che
si
sta
assumendo.
un
notevole
stress
emozionale;
il
fumare.
materna
i
paterna o di
genitori;
lo
stress
emozionale.
una
costante.
Le supplementazioni di D preferibile farle
giornalmente e non con boli, per evitare sbalzi
vitaminici nella concentrazione ematica e una
questo,
il
valore
del
PTH
risulta
gruppo
dell'azoto.
eliminare
ematico.
il
calcio
in
esubero
nel
flusso
metabolico
- carenza
progredire
(genetico,
ereditario);
Note
* Il range di variazione del paratormone pu
cambiare a seconda del laboratorio di analisi:
4-58 pg/ml (in questo caso il PTH deve stare
tra
4
e
10);
12-65 pg/ml (in questo caso deve stare tra 12
e
20).
- Mai stare sotto il range del valore minimo di
normalit, altrimenti la vitamina D diviene
tossica.
Vitamina
D
ricavata
dal
Licopene:
- VIRIDIAN D3 2000 IU 60 capsule (25
dottore,
12
ordine
on-line?).
Vegan
D3
capsule
da
5000
IU
- I parametri per la D sostengono quanto
segue:
< 10 ng/ml la vitamina D = carenza;
<
20
ng/ml
=
insufficienza;
> 30 ng/ml e fino a 100 ng/ml = normalit.
- La soglia di tossicit di 100 ng/ml, secondo i
principali competenti di risonanza mondiale,
maschi
quanto
nelle
femmine.
Anche
nei
dializzati
renali
cronici,
maggiormente esposti a decesso per patologia
cardiovascolare, un'integrazione di 800 UI al
giorno di -tocoferolo naturale, equivalente a
536 mg di RRR- -tocoferolo, per 1 anno e 4
mesi (mediamente) diminu il pericolo d'un
attacco
di
cuore.
Vi sono, purtroppo, in questo settore, degli
studi che mostrano esiti diversi e altri ancora
dei quali dovremo aspettare le conclusioni.
Nei diabetici, per es., i quali presentano un
rialzo dello stress ossidativo e incombono
soprattutto in guai cardiovascolari, quali
l'attacco
cardiaco
e
l'ictus,
fornendo
un'integrazione quotidiana di 600 mg di tocoferolo di sintesi, ossia 300 mg di RRR- tocoferolo, per circa 2 settimane, si osserv un
ribasso considerevole degli F2-isoprostani (una
serie di composti che connotano lo stress
ossidativo).
Si sono anche registrati dei ribassi dei valori di
glucosio
nel
flusso
ematico
con
un'integrazione di sole 100 IU di -tocoferolo
di sintesi, ossia di 45 mg di RRR--tocoferolo,
ma
di
contro
vi
sono
esempi
di
somministrazioni da 900 a 1600 IU al d di -
come
effettuare
il
calcolo.
0,67
mg
RRR--tocoferolo.
0,45
mg
RRR--tocoferolo.
tocoferolo
insito
nella
mistura.
A dosi quotidiane inferiori ai 2 g di tocoferolo, da RRR--tocoferolo o da all-rac-tocoferolo, non risultano che rari efftti
collaterali.
Da certi studi, peraltro da proseguire, pare che
una protratta integrazione di certe quantit di
-tocoferolo
possa
comportare
un
declassamento nella capacit di coagulazione
del sangue, quindi un rischio superiore d'avere
un'emorragia.
Per ovviare a ci, il Food and Nutrition Board
dell'Institute
of
Medicine
ha
stabilito
un'integrazione quotidiana massima di 1000
mg al d di -tocoferolo, corrispondente a circa
1500 IU di RRR--tocoferolo o a 2220 IU di allrac--tocoferolo, quantit consigliata anche
dal
Linus
Pauling
Institute.
In caso, per es., d'intervento chirurgico
opinabile sospendere una trentina di giorni
prima la supplementazione di vitamina E.
I soggetti che assumono anticoagulanti o
antipiastrinici come, per es., il dipiridamolo,
oppure coloro che presentano deficit di
Carbamazepina,
Fenobarbital.
scarsa
questa vitamina
a
svariate
dose
dintroduzione
pu essere
situazioni:
giornaliera;
perch?
fortemente
la
Niacina.
la
diagnosi.
Ora, sollecitando lenzima Indoleamina 2,3
diossigenasi (IDO), lInterferone-gamma riduce
la concentrazione di Triptofno, precorritore
della Niacina, e ci fa concludere che
linfezione da HIV declassi il valore della
Niacina.
Vi sono in merito osservazioni su soggetti
inftti da HIV, i quali trattati con 1000-1500
mg al giorno di Nicotinamide, per 60 gg.,
ebbero un rialzo dei valori plasmatici di
Tripotofno
del
40%.
Non solo: in un altro studio, sempre su infetti
da HIV, si not che le maggiori assunzioni di
Niacina si collegavano a un calo della rapidit
davanzamento dellAIDS e a una pi
qualitativa
permanenza
in
vita.
atomi
di
carbonio.
parenterale
di
priva
Biotina;
unintegrazione
con
un
multivitaminicomultiminerale, tipo il Vm 2000 della Solgar.
Note.
*Gli istoni sono delle proteine che si attaccano
al DNA e lo avvolgono in solide ossature per
creare
i
cromosomi.
**Un deficit subclinico di Biotina pu arrecare
malformazioni alla nascita in varie specie
animali, anche se ci non assodato per la
specie
umana.
Le future mamme tengano comunque ci nella
dovuta
considerazione.
Daltronde, cos come si suggerisce alle
gestanti (prima del concepimento e durante le
prime 3 settimane di gravidanza) dintegrare
acido folico per cautelare il nascituro dai difetti
del tubo neurale, quali la schiena bifida,
lanencefalia (scatola cranica e cervello solo
parzialmente
formati)
e
lencefalocele
(incompleta saldatura della scatola cranica),
parimenti si potrebbero fare integrare almeno
30 microgrammi al d di Biotina attraverso un
multivitaminico che includa almeno 400
microgrammi
al
d
di
acido
folico.
Raffaele
DellAcido folico (Vitamina B9).
evince,
pertanto,
come
il
valore
di
di
folato
di
alimentare1
DFE;
personali
e
familiari
di
patologie
cardiovascolari, di malnutrizione o cattiva
assimilazione,
dinsufficienza
renale,
dipotiroidismo, o che fanno uso di certi
medicinali quali lAcido nicotinico, la L-Dopa, la
Teofillina,
cervce,
del
pancreas,
del
colon.
es.,
laspirina
o
libuprofene
(farmaci
antinfiammatori non steroidei, impiegati per
curare forti artriti) in dosi rilevanti possono
declassare il folato, come del resto gli
antiepilettici e gli anticonvulsivanti quali la
fenitoina, il fenobarbital e il primidone che
ostacolano lassimilazione enterica del folato.
Anche taluni farmaci usati nelle iperlipidemie
per
ridurre
il
colesterolo
ostacolano
lassimilazione dellAcido folico, come pure il
metotrexato impiegato per curare una grande
variet di patologie, compresi i casi di cancro,
lartrite reumatoide, le malattie della pelle.
Parimenti antagonisti (attivit anti-folato),
risultano
gli
antibiotici
trimetropin
e
sulfasalazina (per trattamento colite ulcerosa),
lantimalarico pirimetamina e il triamterene,
diuretico risparmiatore di potassio per
lipertensione.
I ricercatori del Linus Pauling Institute
consigliano per le persone mature, soprattutto
per gli ultrasessantacinquenni, dato che con il
trascorrere degli anni salgono i valori di
omocisteina,
unintegrazione
di
400
microgrammi di Acido folico/d, in associazione
al folato e allAcido folico provenienti
dallalimentazione.
Tale utilit riduce, per come dettagliato
precedentemente, il pericolo delle patologie
cardiovascolari, di talune forme di neoplasia,
dellAlzheimer, dei Disturbi del Tubo Neurale e
di altri rischi che si corrono nelle gestazioni.
NOTE
*Le donne in gestazione abbisognano duna
quantit di folati notevolmente pi elevata
delle donne non incinta, per il motivo che nelle
prime c una forte crescita della duplicazione
cellulare e di altri meccanismi del ricambio
che necessitano di coenzimi dei folati.
*Lanemia megaloplastica da carenza di folato
simile a quella da insufficienza di B12, per
cui servono specifici accertamenti per
determinare
la
reale
motivazione.
***Fortificato con 1,4 microgrammi di Acido
folico/Kg.
Naturalmente, non si tiene conto della
profilassi delle anomalie del tubo neurale nel
momento in cui si fa la stima della RDA per le
donne
incinta.
CoA.
La vitamina B5, sotto forma di 4fosfopanteteina, indispensabile per lattivit
enzimatica della proteina trasportatrice di
acili, che col CoA presiede alla biosintesi degli
acidi grassi come, per es., gli sfingolipidi
(classe di lipidi complessi che hanno la
sfingosina, un amminoalcol a lunga catena, al
cui amminogruppo unito, attraverso un
legame ammidico, un acido grasso saturo per
lo pi costituito da 22 atomi di carbonio), che
formano le guaine mieliniche necessarie ai
neuroni per la trasmissione, e i fosfolipidi delle
membrane
citoplasmatiche.
piuttosto infrequente, se non si in serio
stato di denutrizione, il deficit di questa
Vitamina.
Vi
sono
osservazioni
relative
a
una
sperimentazione, attraverso la quale si
nutrirono dei soggetti con unalimentazione
deficitaria di Acido pantotenico e addirittura si
somministr loro un antagonista della B5.
Gli esiti furono: mal di testa, debolezza,
perdita del sonno, fastidi enterici, torpore e
prurito alle estremit sia superiori sia inferiori.
il
paziente
con
lencefalopatia
lAcido
regred.
addirittura il suo
dellemoglobina.
uso
per
la
sintesi
Riboflavina.
Alcuni elementi sono pericolosi ai fini dun
deficit
di
B2:
-ittero nei neonati,
declassamento
perch
della
potenzia
il
B2;
allinsorgenza
invecchiamento,
importanti
delle
catarratte
da
che esitano in disturbi
della
vista.
quanto
attiene
invece
la
5-
deossiadenosilcobalamina,
essa
serve
allenzima che stimola la trasformazione di Lmetilmalonil-CoA in succinil CoA, un processo
biochimico
direi
fondamentale
per
la
fabbricazione denergia sia dai grassi sia dalle
proteine.
Inoltre, il succinil CoA serve anche per la
sintesi dellemoglobina, responsabile della
veicolazione dellossigeno negli eritrociti.
Secondo alcune stime, un buon 10-15% dei
soggetti che hanno superato i 60 anni det
sono
in
deficit
di
ferro.
Lassimilazione della vitamina B12 necessita
duna regolare funzionalit sia a livello
gastrico sia a livello enterico (tenue) sia a
livello
pancreatico.
Sono gli acidi grassi del tratto gastrico e gli
enzimi a liberare la B12 dagli alimenti e a
consentirle dunirsi alle proteine R, che
nellhabitat alcalino del livello enterico (tenue)
sono demolite dagli enzimi del pancreas e
rilasciano la vit. B12 che sassocia cos allIF
(Intrinsic Factor), una proteina prodotta da
specializzate cellule del livello gastrico.
Bene,
solo
con
la
compartecipazione
indispensabile del calcio, provvisto dal
pancreas, il legante IF-B12 imprigionato
dai recettori superficiali del livello enterico
(tenue).
Tra le motivazioni pi ricorrenti di deficit di
B12 figurano sia lirregolare assimilazione
vitaminica
dagli
alimenti
sia
lanemia
perniciosa.
Si ritiene che un 2% circa dei soggetti che
abbiano oltrepassato la sessantina siano
afftti
da
Anemia
perniciosa.
Si
crea
praticamente
una
situazione
dinfiammazione
autoimmune
a
livello
gastrico, che causa lannientamento delle
cellule del rivestimento interno dello stomaco
a causa dei propri stessi anticorpi, e quindi un
calo nella produzione di acidi e di enzimi
necessari per la cessione della vitamina B12,
vincolata agli alimenti, e la mancanza del
fattore
intrinseco
(IF)
di
Castle
.
Purtroppo, gli anticorpi non consentono il
connubio IF-B12, con tanto di declassamento
nellassimilazione della vitamina in questione.
Anche
unalimentazione
vegana
ha
determinato situazioni dinsufficienza della
B12, come del resto lalcolismo, che riduce
lassimilazione e alimenta al contempo
lespulsione vitaminica, oppure i soggetti con
lAIDS, forse per via della loro disfunzione a
carico dello specifico recettore per la
congiunzione
IF-B12.
Pure
luso
riconducibile
prolungato
di
antiacidi
allinsufficienza
di
B12.
di
-calo
movimento;
di
memoria;
-confusione
mentale;
anche:
-lingua
lesionata;
-inappetenza;
-stipsi.
Attenzione, per, questi sintomi non sono
necessariamente curabili ripristinando i valori
della B12, soprattutto se avvertiti da molto
tempo.
Considerate
che
per
il
25%
circa
degli
B12
pu
opera
di
avvenire
batteri.
farmacologico, molti
lassimilazione
di
prodotti
B12.
Intrinseco
di
Castle.
1998;
316
(7135):
894-898.
*****Anencefalia
=grave
malformazione
congenita, nella quale i bambini vengono alla
luce gi morti o sopravvivono per poco tempo
(da qualche ora a 3-4 gg., raramente fino a
10); essi sono senza o quasi la volta cranica e
privi dei centri nervosi in essa contenuti.
*****Spina bifida=malformazione o difetto
neonatale in cui, nelle peggiori circostanze, il
midollo spinale sporge dal rachide per alcuni
centimetri, con tanto di danno sia del midollo
spinale sia delle terminazioni nervose che a
esso
si
congiungono.
I neonati nel tempo di 1-2 gg, subiscono un
trattamento
chirurgico.
******Le persone che hanno superato la
cinquantina hanno una pi elevata possibilit
duna imperfetta assimilazione della B12
alimentare.
*******Affezione dovuta a una difettosa
produzione di gastrina (ormone), quale efftto
dun tumore chiamato gastrinoma ai danni
del pancreas o infrequentemente del duodeno.
caratterizzata
trattabile.
da
ulcera
peptica
non
Sulla vitamina B6
piridossina-5-fosfato;
piridossale
(PL);
piridossina;
piridossl-5-fosfato
PLP);
piridossamina-5-fosfato;
piridossamina
coi
suoi
derivati.
Il piridossl-5-fosfato la formulazione di
coenzima attivo, basilare per il nostro
metabolismo.
Dato che il nostro corpo non pu sintetizzare
la vitamina B6, occorre immetterla con
lalimentazione.
Ricordiamoci che il piridossl-5-fosfato un
coenzima
di
primaria
importanza
per
lefficienza di un centinaio di enzimi che
svolgono determinanti processi biochimici
quali la gluconeogenesi (processo chimico che
ricava glucosio dagli aminoacidi) o la
fosforilasi (glicogeno fosforilasi), enzima che
consente la cessione del glucosio muscolare
sotto
forma
di
glicogeno.
Lestrazione stessa del neurotrasmettitore
serotonina dallaminoacido triptofno richiede
un enzima subordinato al piridossl-5-fosfato,
come del resto pure altri neurotrasmettitori
quali il GABA (acido gamma-aminobutirrico), la
noradrenalina, la dopamina la cui sintesi
necessita di enzimi subordinati al pridossl-5fosfato.
Tanto la piridossina-5-fosfato quanto il
piridossl-5-fosfato
si
associano
alla
emoglobina degli eritrociti, determinandone la
sua maggiore disposizione a imprigionare e
cedere
ossigeno.
Sappiamo poi che la biodisponibilit della
vitamina B3 (Niacina) pu essere resa esatta
B12-acido
folico).
essenziale per la
di
l-triptofno.
quella
di
spossatezza, di tensione e turgore mammario,
di trattenimento delle urine, di malumore,
tristezza, di nervosismo, possono risultare utili
100
mg/die
di
vitamina
B6.
necessari
ulteriori
Coloro
che
seguono
unalimentazione
vegetariana o vegana faranno bene ad avere
una supplementazione di questa vitamina da
piridossina
cloridrato.
Relativamente alla tossicit della vitamina B6
da piridossina, il Food and Nutrition Board
dellInstitute of Medicine ha stabilito di non
assumere pi di 100 mg al giorno di
piridossina.
Si sono infatti verificati, anche alla dose di 500
mg al giorno di B6, neuropatie sensoriali
associate a sofferenze e parestesie degli arti e
addirittura
problemi
nellincedere.
Dosaggi di B6 sotto i 200 mg/die sono
comunque
sicuri.
La B6 ha una buona sinergia con l'acido folico
e la B12, coi quali contribuisce a declassare i
livelli
di
omocisteina.
Sulla vitamina K
Innumerevoli
proteine,
preposte
alla
funzionale
coagulazione
del
sangue,
necessitano di questa basilare vitamina
liposolubile.
In lingua tedesca,
Koagulation.
infatti,
sta
per
fuoriuscita.
Del resto, senza i sistemi di sorveglianza, insiti
nella cascata di coagulazione, si potrebbero
determinare sia un'abnorme coagulazione sia
un'emorragia,
situazioni
estremamente
dannose per la stessa esistenza in vita
dell'uomo.
La sintesi dei fattori di coagulazione
subordinati alla vitamina K avviene nel livello
epatico che, se seriamente compromesso,
conduce a un declassamento dei fattori di
coagulazione e quindi al potenziamento del
pericolo di una emorragia, mentre certi
soggetti corrono il rischi dell'insorgenza di
grumi, in grado di ostruire la circolazione
ematica all'interno delle arterie cardiache,
polmonari, cerebrali e di esitare in un attacco
di cuore, in un'embolia polmonare o in
multinfarti
cerebrali.
Ovviamente, forti dosi di vitamina K, sia da
cibo sia da integrazione, possono ridurre
l'efftto anticoagulante della Warfarina oltre
che, se presa nel periodo di gestazione,
condurre a deficit neonatale di vitamina K, con
associato
il
rischio
d'incontrollato
sanguinamento.
Ovviamente,
coloro
che
assumono
anticoagulanti antagonisti della vitamina K
(per es., warfarina) o quelli che sono afftti da
epatopatia o da disturbi epatici possono
presentare
un
deficit
di
vitamina
K.
Le future mamme, che alimentano solamente
al seno il proprio nascituro (peraltro, ottima
pratica: il latte materno un alimento
d'eccellenza!!!), considerino l'evenienza di un
deficit di vitamina K per le motivazioni che
sono
a
scrivere:
- il latte materno contiene una quantit di
vitamina
K
non
del
tutto
adeguata;
- il tratto enterico dei nascituri non insediato
da una sufficiente proliferazione batterica, in
grado di produrre menachinone e attivare
pienamente il ciclo della vitamina K,
particolarmente nei nati prematuramente.
Anche le neo-mamme che assumono in
gestazione degli antiepilettici a scopo
preventivo possono causare un deficit di
vitamina K nel nascituro, determinandone la
cosiddetta malattia emorragica neonatale,
estremamente
rischiosa
per
la
stessa
sopravvivenza
in
vita
del
piccolo.
pi
elevato
dei
quattro
quintili.
quelle
che
osteocalcina
presentano
alti
valori
di
sottocarbossilata.
Sul Ferro.
sapete
cosa
sono
citocromi?
-deficit
funzionale
iniziale
di
ferro:
lapprovvigionamento funzionale di ferro
abbastanza insufficiente da ripercuotersi in
negativo sulla composizione degli eritrociti ma
non a tal punto da esitare in unanemia
quantificabile;
-anemia da deficit di ferro: la quantit di ferro
cos consistente da non poter consentire la
regolare composizione degli eritrociti e tale da
generare
anemia.
Lanemia da deficit di ferro, macrocitica e
ipocromica, caratterizzata da eritrociti con
dimensioni pi ridotte rispetto al normotipo e
con una quantit minore demoglobina, con
dei sintomi quali unimpropria dislocazione
dellossigeno nei vari distretti corporei e un
non regolare comportamento degli enzimi
subordinati
al
ferro.
Ovviamente, serve ribadire che il deficit di
ferro non sia la sola motivazione dellAnemia:
in quella megaloplastica o macrocitica, per
es., per come precedentemente espresso,
collegabile a un deficit di Acido folico (B9) nel
midollo osseo, c unirregolare scissione
cellulare a livello ematico, con gli eritrociti di
maggior dimensione ma di minor numero;
caso
duna
generazione
dacido
lattico.
mesi;
-adolescenti: anchessi in veloce evoluzione;
poi, nelle ragazze il ciclo mestruale determina
una
superiore
domanda
di
ferro;
-donne incinta: feto in accrescimento, placenta
e crescita del volume del flusso ematico
attivano una considerevole esigenza di ferro;
-soggetti con croniche deplezioni ematiche: se
si considera che 1 ml di sangue ha una
concentrazione di 15 g/l di emoglobina e che
contiene 0,5 mg di ferro, si capisce come mai
le deplezioni croniche anche di modeste
quantit ematiche possano generare deficit di
ferro (infezioni parassitarie enteriche, donatori
di sangue, donne mestruate, perch ogni 500
ml di sangue donato o perso ha tra i 200 e i
250
mg
di
ferro);
-soggetti afftti da Helicobacter pylori,
soprattutto i bambini, anche senza alcuna
evidenza di perdita ematica a livello
gastroenterico;
-soggetti coinvolti in una sistematica e
faticosa attivit motoria: dato che lintenso
esercizio fisico potrebbe determinare in questi
il
ferro
eme
non-eme.
e
non-eme.
Il ferro eme proviene dallemoglobina e dalla
mioglobina, in senso generale dalla carne,
intendendo per tale anche il pesce, e
quantunque costituisca al massimo un 15%
del ferro dietetico, esso pu rappresentare fino
al 33% del ferro dietetico complessivo.
tal
senso
-il solfato
essenziale
conveniente
ferroso (eptaidrato)
per
il
precisare:
ferro
22%;
-il solfato
essenziale
ferroso
(monoidrato)
al
ferro
33%;
diabete
cirrosi
epatica.
Diversamente
da
quella
ereditaria,
lemocromatosi
africana
sub-sahariana
necessita duna elevata assunzione di ferro
insieme a un fattore genetico non ancora del
tutto
noto.
Nelle significative anemie ereditarie, non
generate da deficit di ferro, pu crearsi un
eccesso di ferro, per via duna esagerata
assimilazione di ferro alimentare, quale
soddisfacimento a un costante impegno del
corpo
di
creare
eritrociti.
I soggetti anemici in pericolo di sovraccarico di
ferro includono gli afftti da anemia
sideroblastica, quelli da talassiemia maggiore,
se sottoposti a troppe trasfusioni e i deficitari
di piruvato chinasi eritrocitaria (enzima che
conduce allalterazione della membrana e alla
morte
del
globulo
rosso).
Diversamente, i soggetti con sferocitosi e
talassiemia minore non incombono per lo pi
in sovraccarico di ferro, tranne che non siano
vittime di errata diagnosi e siano state loro
somministrate elevate quantit di ferro per
lunghi anni, in quanto erroneamente ritenuti
dessere
in
carenza
di
ferro.
abbastanza
da
evitarne
la
carenza.
Un integratore multivitaminico-multiminerale
che fornisse il 100% dell RDA dovrebbe
contenere 18 mg di ferro essenziale, dose
ideale per le donne in pre-menopausa ma
eccessiva sia pei maschi sia per le femmine in
post-menopausa, i quali, se non sono in
pericolo dinsufficienza di ferro, dovrebbero
preferire integratori privi di ferro o con
modeste
quantit.
Gli anziani, tra i 65 e oltre anni det, non
dovrebbero in linea di massima usare
integratori con ferro, se non siano state
accertate le loro insufficienze per questo
minerale, determinandone precisamente la
causa.
Nota
*Nelleclampsia, ai sintomi della pre-eclampsia
si
assommano
gli
attacchi
convulsivi.
La preeclampsia un tipico stato delevazione
dei valori pressori, come ben conoscono, mi
auguro senza mai averlo provato, le donne nel
III mese di gestazione, che pu associarsi a
gonfiore (edema) e fastidi renali (troppe
proteine
nelle
urine).
circa di tutte le
nelleclampsia che
serio rischio per
sia del nascituro.
Del potassio
ferale
ripercussione
della
osteoporosi,
specialmente nelle donne in post-menopausa,
alle quali una integrazione di bicarbonato di
potassio, unitamente a delle maggiori porzioni
di frutta e di verdura, ridusse lespulsione di
calcio, promuovendo i marcatori biologici della
rigenerazione ossea e declassando quelli del
prosciugamento osseo (Sebastian A, Harris ST,
Ottaway JH, Todd KM, Morris RC, Jr. Improved
mineral balance and skeletal metabolism in
postmenopausal
women
treated
with
potassium bicarbonate. N Engl J Med
1994;330(25):
1776-1781).
Vi anche un pi recente e vasto studio di
stampo tedesco che avvalora il legame tra il
calcio osseo e lacidit: con la TC (tomografia
computerizzata) stato possibile osservare
che i soggetti che mangiavano cibo
maggiormente acido presentavano una pi
esigua quantit di minerali nellosso (Lemann
J, Jr.,Pleuss JA, Gray RW. Potassium causes
calcium retention in healthy adults. J Nutr
1993; 129(9): 1623-1626///Morris RC, Jr.,
Schmidlin O, Tanaka M, Forman A, Frassetto L,
Sebastian A. Differing effects of supplemental
KCl and KHCO3: pathophysiological and
clinical implications. Semin Nephrol 1999;
19(5):
487-493).
medicine
che
declassano
il
potassio.
inadeguata
- diuretici
potassio
che
produzione
depletano
nelle
di
aldosterone;
l'escrezione di
urine;
espongono
di
digitalici
un maggior
iperkalemia:
(digitalis);
inibitori
dell'Enzima
di
Conversione
dell'Angiotensina
(benazepril,
captopril,
cilazapril,
delapril,
enalapril,
fosinopril,
lisinopril, perindopril, quinapril, ramipril,
spirapril,
trandolapril,
zofenopril,
...);
antifungini
itraconazolo);
(ketoconazolo,
farmaci
antinfettivi
trimetoprin-sulfametossazolo,
-
fluidificanti
del
fluconazolo,
(pentamidina,
...);
sangue
(eparina);
farmaci
che
alterano
il
passaggio
transmembrana del potassio (beta-bloccanti).
Questi farmaci
rischio
-
agenti
espongono
di
tocolitici
(nylidrin,
un maggior
ipokalemia:
ritodrina);
fenolftaleina,