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Finalmente arrivata la Domenica, unintera giornata all insegna delle

spese. E non solo il mio giorno preferito, ma anche quello pi odiato


da Giangilberto, il mio tirchio maritino, che mi lascia ogni volta uscire,
con appena quattro completi, a testa: per me, per lui, per policarpo e per
la tommasina, i nostri figli. A inizio giornata, mi sono svegliata con una
strana voglia di sistemare gli armadi, e dopo aver costretto policarpo a
provarsi tutta il guardaroba fino all esaurimento, mi misi a cucinare una
splendida lasagna per dissuadere il povero Giangilberto, a quel punto
pienamente ricattabile. Dopo pranzo, neanche il tempo di bere il caff
che spedii tutti in macchina, pronti per partire alla deriva dello shopping.
Strada facendo, sentivo gi l adrenalina scorrere nel sangue, e le
implorazioni di policarpo, entrare da un orecchio e uscire dall altro. Del
resto sorgevano anche dei dubbi: come mai al pagamento, anche se la
carta di credito si svuota, sembra pesare sempre di pi, nel momento in
cui la si estrae dal portafogli? Finalmente arrivati, gi dalla macchina,
preso il carrello, e di corsa all entrata. La tradizionale routine, si apriva
con una tortura cotta a puntino per Policarpo, che consisteva nel provarsi
tre jeans, cinque felpe due magliette attillate fino all osso, con me che
continuo ad aprire e chiudere la tenda del camerino a ogni battito di
ciglio. Si continuava con il negozio di make up per tommasina, e per
finire, l unico momento di shopping compatibile con gli uomini di casa: il
negozio di elettronica. Alla fine, uscivamo da li con tutte le pi possibili e
inimmaginabili, futili cose made in chinapoi dicono delle donne.
Domenica mattina finalmente,ma di alzarmi non ho voglia. Decido
quindi di starmene sdraiata sotto le calde coperte del mio letto.
Approfittando di questo momento, ho aggiornato i social. Ermenegildo, il
mio ragazzo, mi aveva gi inviato il messaggio del buongiorno. Gli risposi
dicendo che oggi sarei andata a fare shopping, per comprare graziosi
vestitini tutti per lui. La mamma ha continuato per tutta la mattina, a far
provare i vestiti dellarmadio a Policarpo, per vedere quali regalare ai figli
di zio Asdrubale. Abbiamo poi continuato col pranzo, con deliziose
lasagne che erano la fine del mondo. Finito il pranzo, ci siamo messi
qualcosa di comodo e siamo partiti per il centro commerciale. Durante il
viaggio, si riuscivano a distinguere gli stati d animo di ognuno: eccitato
quello della mamma, e terrorizzato quello di pap e di policarpo. Appena
entrati, la mamma trascin policarpo per le orecchie, direttamente nel
camerino del negozio pi vicino. Era divertentissimo vederlo disperato
quando entrava nel camerino. Il secondo turno, toccava a me. Al negozio
di makeup ho trovato dei prodotti fantastici per stupire il mio ragazzo:
ora potevo uscire soddisfatta. Abbiamo terminato poi, con una visita al

negozio dell elettronica, per accontentare pap e Policarpo, e come


sempre, comprarono tutti i pi strani aggeggi , che riuscirono a trovare!
Io, policarpo e pap, uscimmo quindi soddisfatti, al contrario della
mamma, che si dimenticava sempre era luned, e quindi l inizio della
dieta.

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