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ANDREA BERCHIELLI
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FAMIGLIA E MINORI
Cass. civ., 23 settembre 2015 n. 18817
L'attesa di un figlio dalla nuova compagna, nel frattempo divenuta convivente, legittima il rovesciamento del
provvedimento con cui il tribunale aveva collocato, in regime di affidamento condiviso, il figlio presso il pap.
Cass. civ., 22 settembre 2015 n. 18632
Il convivente more uxorio pu chiedere la restituzione della somma pagata per l'acquisto della casa intestata alla ex
compagna, se l'esborso - considerate le condizioni patrimoniali della coppia - risulta ingente e dunque non
riconducibile nell'alveo delle obbligazioni naturali scaturenti dalla famiglia di fatto.
Cass. civ., 11 settembre 2015 n. 17971
In caso di convivenze, se ci sono figli minori nati dalla coppia, l'immobile adibito a casa familiare va assegnato al
genitore a cui sono stati affidati i minori. Questo anche se il collocatario non proprietario della casa o conduttore in
virt del rapporto di locazione.
Cass. civ., 7 settembre 2015 n. 17711
La dichiarazione di adottabilit dei minori pu essere disposta dal tribunale anche in presenza di un forte e
riscontrato legame affettivo con i genitori qualora essi pur avendo intrapreso un percorso di riabilitazione dalla
tossicodipendenza non siano assistiti da una prognosi favorevole sul recupero delle capacit genitoriali in tempi
compatibili con la salvaguardia del benessere dei piccoli e la prevenzione di ulteriori pregiudizi.
Cass. civ., 19 agosto 2015 n. 16909
Laccordo mediante il quale i coniugi, nel quadro della complessiva regolamentazione dei loro rapporti in sede di
separazione consensuale, stabiliscano la vendita a terzi del bene immobile (casa familiare) e lattribuzione del
ricavato pro parte a ciascun coniuge, in proporzione del denaro che abbia investito nel bene stesso, d vita ad un
contratto atipico, il quale, volto a realizzare interessi meritevoli di tutela secondo lordinamento giuridico ai sensi
dellarticolo 1322 del Cc, caratterizzato da una causa propria, rispondendo ad un originario spirito di sistemazione,
in occasione dellevento di separazione consensuale, dei rapporti patrimoniali dei coniugi, sia pure maturati nel
corso della convivenza matrimoniale.
Cass. civ., 1 agosto 2015 n. 16227
Il decreto emesso dalla corte di appello, in sede di reclamo, avverso il decreto del tribunale per i minorenni che ha
disposto - ai sensi dellarticolo 333 del Cc, allo scopo di regolare lesercizio della responsabilit genitoriale - laffido
del figlio minore ai servizi sociali non impugnabile con in il ricorso ordinario per cassazione, ai sensi dellarticolo
360 del Cpc. Tale decreto, non essendo stato adottato per decidere un contrasto tra contrapposti diritti soggettivi,
bens allo scopo esclusivo di tutelare linteresse del minore non neppure impugnabile con ricorso straordinario ai
sensi dellarticolo 111 della Costituzione, essendo il provvedimento in questione privo dei caratteri di decisoriet e
definitit.
Cass. civ., 1 agosto 2015 n. 16226
Nel giudizio promosso per laccertamento della paternit naturale, il rifiuto di sottoporsi a indagini ematologiche
costituisce un comportamento valutabile da parte del giudice, ex articolo 116, comma 2, del Cpc, di cos elevato
valore indiziario da poter da solo consentire la dimostrazione della fondatezza della domanda.
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SUCCESSIONI E DONAZIONI
Cass. civ., 8 settembre 2015 n. 17790
Gli eredi non hanno diritto di accedere alla polizza vita stipulata dal de cuius a favore di terzi estranei.
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OBBLIGAZIONI E CONTRATTI
Cass. civ., 12 ottobre 2015 n. 20401
Nell'ambito di un contratto per adesione, le clausole di proroga tacita (o di rinnovazione del contratto), se
predisposte dalla parte pi forte, sono prive di efficacia qualora non approvate specificamente per iscritto, dal
contraente debole, e ci anche qualora abbiano il carattere della reciprocit e bilateralit
Cass. civ., 18 settembre 2015 n. 18438
Le clausole di proroga tacita o di rinnovazione del contratto, se predisposte dal contraente pi forte nellambito di un
contratto per adesione, rientrano tra quelle sancite a carico del contraente aderente e sono, pertanto, prive di
efficacia, a norma dellarticolo 1341, secondo comma, del Cc, qualora non siano specificamente approvate per
iscritto dal contraente aderente, anche quando hanno carattere di reciprocit e bilateralit.
Cass. civ., 3 settembre 2015 n. 17579
L'impegno contenuto nelle condizioni generali di un contratto di noleggio a mantenere per cinque anni le
apparecchiature da gioco all'interno del proprio bar non integra una clausola vessatoria e va dunque rispettato.
Cass. civ., 27 agosto 2015 n. 17194
Il contratto di mutuo non perde n la sua natura reale n il carattere di titolo esecutivo se la somma concessa ma non
contestualmente trasferita viene erogata in un momento di poco successivo ed regolarmente quietanzata.
Cass. civ., 13 agosto 2015 n. 16836
Larticolo 83 del Dpr n. 449 del 1959 - applicabile nella specie ratione temporis - secondo il quale, in caso di
liquidazione coatta amministrativa di compagnia assicuratrice, i contratti di assicurazione in corso continuano a
coprire i rischi fino a sessanta giorni dopo la pubblicazione del decreto di liquidazione nella Gazzetta Ufficiale,
non si applica alla polizza fideiussoria, differenziandosi questultima dai primi sia sotto il profilo funzionale, in
quanto diretta non tanto alla copertura di un rischio ma specialmente a garantire al beneficiario ladempimento degli
obblighi assunti dal contraente, sia come disciplina, attesa lirrilevanza delle modifiche del rischio assunto e la
esperibilit dell'azione di regresso. Nellipotesi in cui la durata di una fideiussione sia correlata non alla scadenza
della obbligazione principale ma al suo integrale adempimento, lazione del creditore nei confronti del fideiussore
non soggetta al termine di decadenza previsto dall'articolo 1957 del codice civile.
Cass. civ., 13 agosto 2015 n. 16798
Con riferimento a una obbligazione di pagamento del canone di locazione, che matura dopo la conclusione del
contratto e la concessa fideiussione con cadenza mensile, una volta che si determina la morosit - morosit alla
quale il locatore pu reagire chiedendo la risoluzione del contratto - giustificata lapplicazione dellarticolo 1956
del Cc. Il che vuol dire imporre al locatore di riferire al garante della morosit del conduttore, in modo di farsi
autorizzare ad attendere il pagamento e cos sostanzialmente a fare credito al conduttore con la garanzia del
fideiussore. Tuttavia, la conseguenza che in caso di rifiuto il locatore deve agire per la risoluzione e il rilascio, cos
limitando la esposizione del fideiussore fino al momento in cui il locatore non riesca a locare limmobile ad altri.
Cass. civ., 13 agosto 2015 n. 16795
I canoni legali di ermeneutica contrattuale sono governati da un principio di gerarchia - desumibile dal sistema delle
stesse regole - in forza del quale i canoni strettamente interpretativi prevalgono su quelli interpretativi-integrativi e
ne escludono la concreta operativit, quando lapplicazione degli stessi canoni strettamente interpretativi risulti, da
sola, sufficiente per rendere palese la comune intensione delle parti stipulanti. Nellambito dei canoni strettamente
interpretativi, poi, risulta prioritario il canone fondato sul significato letterale delle parole. Quando questultimo
canone risulti sufficiente, quindi, loperazione ermeneutica utilmente e definitivamente conclusa. Ci perch
larticolo 1362, comma 2, del Cc, che invita a identificare il significato dellatto in base al comportamento
complessivo delle parti, va applicato in via sussidiaria, ove la interpretazione letterale e logica sia insufficiente.
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PROCEDURE ESECUTIVE
Cass. civ., 31 agosto 2015 n. 17376
Nel giudizio di opposizione agli atti esecutivi, la decorrenza del termine di decadenza per la proposizione del
giudizio di merito (fissato dal giudice dell'esecuzione all'esito dell'espletamento della fase camerale del
procedimento), decorre dalla data della comunicazione del provvedimento e non da quella del suo deposito.
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DIRITTO AMMINISTRATIVO
Consiglio di Stato, 21 settembre 2015 n. 4392
Lannullamento dufficio di uno strumento pianificatorio, che non abbia avuto attuazione, non necessita di
unespressa e specifica motivazione in ordine alla sussistenza del pubblico interesse al ritiro, configurandosi questo
nel superiore interesse della collettivit a che la pianificazione avvenga nel rispetto della normativa urbanistica;
pertanto, tale interesse non va comparato con quello del privato alla conservazione dello strumento urbanistico,
avendo il secondo, nella descritta situazione, sempre carattere recessivo rispetto al primo, stante la preminente
esigenza che lo sfruttamento del territorio avvenga secondo canoni legali.
Consiglio di Stato, 18 settembre 2015 n. 4363
In sede di concorso, lapposizione di un codice identificativo alfanumerico sulle buste e sui moduli non altera le
condizioni di correttezza delle prove di ammissione, neppure nel caso in cui fosse imposto ai candidati di esibire sui
banchi il proprio documento di identit, non essendo tali modalit, anche in considerazione del sistema di
correzione, inidoneo non solo in concreto, ma anche in astratto, a influire sulle valutazioni e sullesito delle prove
preselettive e a intaccare le regole dellanonimato e della segretezza delle operazioni concorsuali o a violare i
principi di imparzialit delle relative valutazioni e di parit di trattamento tra i candidati.
Consiglio di Stato, 18 settembre 2015 n. 4353
Qualora vengano posti in essere atti in danno di una societ di persone, la legittimazione ad agire per il risarcimento
dei danni spetta esclusivamente alla societ e non al singolo socio, attesa lautonomia patrimoniale della societ,
costituente entit distinta dai soci, con un proprio patrimonio e con una propria capacit di agire a tutela del
medesimo, a mezzo dei legali rappresentanti; pertanto, il danno sofferto dal socio per il fatto illecito di un terzo, che
abbia leso il patrimonio societario, un danno meramente indiretto e mediato, per il cui ristoro il socio non ha
azione diretta nei confronti del terzo autore dellillecito, essendo, invece, la societ lunico soggetto legittimato ad
agire per la reintegrazione del patrimonio sociale.
Consiglio di Stato, 15 settembre 2015 n. 4316
I dati in base ai quali ritenere presente una preparazione specifica dei componenti la commissione possono essere
legittimamente costituiti dal possesso del titolo di studio. Nelle gare da aggiudicarsi con il criterio dellofferta
economicamente pi vantaggiosa, la Commissione di gara deve essere composta da esperti nellarea di attivit in cui
ricade loggetto del contratto, ma non necessariamente in tutte e in ciascuna delle materie tecniche e scientifiche o
addirittura nelle tematiche alle quali attengono i singoli e specifici aspetti presi in considerazione dalla lex specialis
di gara ai fini valutativi.
T.A.R. Lazio, 15 settembre 2015 n. 11245
Nel pubblico impiego vige il principio di corrispettivit delle prestazioni e quindi la decorrenza economica
dellinquadramento, acquisita per effetto del concorso deve corrispondere alleffettivo svolgimento delle relative
mansioni; pertanto, ai fini del diritto alla retrodatazione della decorrenza economica del rapporto di pubblico
impiego occorre distinguere tra illegittima interruzione del rapporto in atto e illegittima mancata costituzione ex
novo del rapporto stesso, riconoscendo solo nella prima ipotesi una piena reintegrazione giuridica ed economica del
dipendente mentre la mancata costituzione del rapporto non d comunque diritto alla retribuzione in quanto la fictio
iuris della retrodatazione non pu far considerare come avvenuta la prestazione del servizio cui lordinamento
ricollega il diritto alla retribuzione, ma pu porsi eventualmente solo come presupposto per unazione per danni
patrimoniali.
T.A.R. Campania, 11 settembre 2015 n. 4433
Ai fini della valutazione in ordine alla tardivit della impugnazione del permesso di costruire, non si ritiene
sufficiente la conoscenza dellesistenza dellattivit edilizia, richiedendosi la presenza di elementi idonei a
evidenziare la piena conoscenza della stessa, individuata nel momento in cui la nuova costruzione rivela in modo
certo e univoco le essenziali caratteristiche dellopera, incombendo sul titolare del titolo edilizio impugnato lonere
di provare il momento in cui detta conoscenza si formata da parte del proprietario confinante.
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