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ESSERE MISSIONART

PALER}O

l)Una missione universale a partire daqli esclusi


"L'Amore ciei Cristo ci spinge aI pensiero che uno morto per ufti e quind.i
iutti sono morti. Ed. Egli morto per tuiti perche quelii che vivono non vivana
piu per se stessi ma per coiui che morto e risuscitato per ioro" (2 Cor 5,74

s).

Con queste parole I'Apostolo Paolo ci comunica ia sua esperienza cLi uomo
"man<1aio" cj.a Dio aiie genii mettend.o i'accento srilla morte e risurrezione di
Cristo "per tutti" e sui fatto che i'effetto ciei.ta partecpazione a taie evento sia
iL vivere "per Lui". Essere missj.onari d-unque sigrrifica lasciarsi sningere fuori
cta noj. e dal nostro "mcncjo" d.ali'Amore d.i Cristo per tutti. L'universalita. di
tale spinta nasce clail'esser-e morti e risorti con Crsto, cio cla un'esperienza
personale che ha preso l'intera esisienza c1i un uomo e l'ha fatta diventare un
esistenza "per" Cristo e rr Lui "per" ogni uomo. Il missionario e un uomo
attascrnato d.a questo "tutti", non puo fermarsi ad. "alcuni" ma cieve voigere ii
suo sguarclo verso i tutti che sono amati allo stesso mocio d,a Cristo che ha
dato il suo sangue per ess.
fn guesto orizzonte aperto daila persona rj,i Cristo vog'iiamo ora trovare quegli
eLementi che caratterizzano ia Missione urriversal.e ci.i Cristo che dichiara di
"nofi esset-e venuto nel mondo per essere servito ma pe se.r-l/lt-e e riare ia
propria vita in riscatfo per i moiti" (Mc 10,45).
La fonte dell'universaiita <1eil'Amore d.e-t Cristo sta neila sua vita coi Pacire
nel.lo Spirito Santo a cui ogni uomo e chrar,rato a partecipare: "Preg,o...perche
tuftr sjano una cosa saia, Cone tu Fad.re, sei irt me e io in te, siano anch'essi
in noi una cosa sola... " (Gv L7,2i). in ciur*qra preghiera e racchiuso tutto ii
senso rlella Sua missione che testimonia chi e Dio e chi in Lui I'uomo: "Per
gttesto io sono nato e pet- guesfl; st)i) r.'-enuto nei montio, per rendez'e
tesiimonianza alla Verit." (Gv 18,37).
L'universaiita della sua missioiire i.-L Signore ia va assumenci.o nelia sua persona
cii uomo-Dio man mano che si inconira ccn ia realta cleii'esistenza umana (Cfr
l{.t 4,24; 9,36) e trova ii senso der su.o esistere prenclenclo su <ii s il dolore
r1eq1i uomini che 1o circoncano: "Venite a me voi tutti che sjete affaticati e
oppressi... " (Mt 11,5)
I tutii, a cui si rivoige aprenrLo ii sno cucr:e umano, che va prenciendo ie
d.jmensioni <1 guelio civino a-ttraverso i'esperienza ci-et proprio vivere e del
dolore assunto (cfe Eb 5,8), sono accolti aa Cristo a partire <Lagii ultimi, cio
cia colorc che neiia sua societ. sonc corsr.i.e:d+,i ai margini ecl esclusi e guesto
indipendentemente <iaiia conciizione sempiicemente eccnomica. Tutto cio avviene
in consonanza con ia propria e.sperienza- ci essere esciuso dagii stessi uomini:
"La pietra che i costruttori hanno scartata..." (Mc 12,10) e "gettato via" e io
stessc Gesu che per santiiicare il ytttpcitt con ii proprio sanglTe) pati fuot i
ielia parta deiia citta..." (Eb 13,12). Cristc e egli stesso i'esciuso e ri
rJ-isprez.zato a cominciare datia Fropi ia pairia e a sua voita si rivcige a degii
esclusi: "Beati voi poveri.., che o[d avete sete, che ora piangete. Eeaii voi
guancio gli uomini I'J od.ierannc e {j.ur,'lc o vi metteranno ai bando, vi
insuiteranno e respingeranno ii vostro nome,.' (Lc 6,2Q-22),
Si chiarifica cosi dei perctle ri primo ritiutcr espiicito cielia r iveiazrane di Cn*eto
e I'inizio cieLla persecuzione sia posto nei Vanqelo di Giovanni in ccnnessione
con Ia gfuarigrione C-eii'infernrc alia Fiscira J rl tsetzara: ".S.lEmct-e io noll jtrr
nassucrl che mt. immerga netJa p:scina qtatldo .r'diJr-zs s.r c=f,ita... " lcv 5,7).
Se in questc modo s,clrlo abbracciati ca Cristo i tutti non possiamo far"e
altrimenti noi che d.esideriamo seguirlo dc.rur:ngue Egii vacLa ed. essere spinti
"

==---''

d.ai Suo Amore: "I1sciamo dunque anche noi fuot-i ciall'accampamento


verso di Lui, poriando ii suo ob-brobrio.,"' (Eb 13,13).

andiamo

2) Le ti.ue citta
Ci sono due citta. a Palermo, questo non sfugrgie a nessuno ed. e chiaro che non
si pu "salvare" i'una senza i'altra. Ci irriatti non sarebbe possibile n dal
pnttto d.i vista strettamente religtoso ne d-a quello piuttosto sociaie. Riflettiamo
infatti in scaia piu piccoia cio che avvene nel moncLo: Ii Io e IIo mondo o
accettano di saivare ii fft" mondo o st perderanno insieme. Il sistema sociaie
iniatti e iale che ha permesso ic sviiuppc solo ci-i una piccoia parte d.ei mondo
basanciosi suiio sfruttamento <j.ei restante ma non ha prevrsto che non si
sarehbe potuto mantenere a iungo un tale ritmo C,i prod.uzione economica e d.i
benessere. La nostra citt. a sua volta evid.enzia nettamente ia presenza I'uno
-io
accanto all'altro d.i questi tre mond.i: La citta "bene", queila "med.ia" e
,'sirato popolare" che d fatto rappresenta ia maggioranza degli abitanti. Se
seguiamo i notizie televisive sui vari arresti <l.i criminali possiamo notare che i
voiti d.i coioro che compaiono sempre neile foto-tessere oegii indziati sono
chiaramente volti di uomini, spesso g'iovani, appartenenti a questo "terzo
mondo,' di casa nostra presente sia nei Centro storico che in molti guartieri
periferici. I problem che troviamo alie spaire d.ei cosid-d.etti ragazzi "a rischio",
i cui =p*s=o si sente pariare a proposito cj.eiia. d.iificile conclizione minorile ci
guesti quartieri, sono spesso guelii aeiia marrcata istruzioue, d.ei clissesto
t-mi1iare, cLella cj.isoccupazione, di un contesto cuituraie e ambientale fond'ato
sui falsi valori r|eiia mafia. Probiernr che anaizzati "in provetta" riflettono
guelLi piu generaii <j.ei resto cj.elia citta e <1eiia stessa societ in cui viviamo e
fre in gusti ambienti vengonc come a. riversarsi con tutto ii ioro peso
distruiiivo.
Se un ragazzo <ii un guartiere "bene" vecj.e un programma televisivo prod.otto
appositamente per queiri d.elia sua eta e che puo cond.izionario enormemente per
i vaiori e mo<iffi proposti, forse, aimeno grazie a queiio che puo stucliare a
scuola, potr difend-ersi con qualcire timiC.o senso criticc, ma un ragazzo <j.el
popolo, lenza aicuna istruzione, o peqgio ancora senza capacita di riflettere
autonomamente e corr i sui problemi che si rac-cano neila propria famiglia, non
avra, nulia d.a opporre ai morj.eiio di vita che t mezzl d-i comunicazione
continuamenie d.iffn,iono. Ne risulta uro stato cii costante frustrazione d.inanzi
a ci che si desiclererebbe avere e f are che viene poi searicata con
cornportamenti che vanno pi.an piauc otfuscano la coscienza personaie. Del
rest propric la neutralizzazione deila coscienza ii fine principaie d-i coioro
che asserviscono guesto mond.c per possed.eriol
Ii ruolo riella Chiesa s prof.iia in questo ambito sotto una O.uplice linea:
rieucire ii tessuto che tiene insieme le "d.ue citta" e costruire la "Nuova citt."
a partire <la chi bisogTnoso norr sclo ciai p ui-tto ti.i vista economuinco ma da
q..ilo moraie e spirituaie. In questa opera LLn "l4issionario", posto al servizio
di queiia spinta che porta i'Amore <iei Cristo verso tutti a partire <ia coloro
che la corsa <IelLa socieia ha pos'bo ai mar-girri, notl puo fare a meno <J.i aprire
c1elle straci.e che <1a una parte riccilgilungono qii uomini cleile ciue citt e
riall'altra riportino le persone "esciuse" ad. avere ui senso <ielia propria
Aignita. e il vivere di corf segfuenza ad- es.sa ritrovand.o il senso cristiano
cj.eiL'Amore e della iamigiia, clelia capacit di inventare e di prorlu.rre, di
imparare e d.i saper affronte::e eon ma-tur-ita le avverst delia rrita", di vncere
la schiavitu d.elia cuLtur-a e cj.elia pLassr m;lfios.a e ti.r aprirsi agLi aitri trateli
d-el mondo ne ioro vaiori e neiie ioro poverta. Ecco ci.unque eiencati i punti per
un'azione missiona;ia che risul.ta essere ed,uca'tiva e che urg'e irr questa nostra
citta ciove l,uomo rischia d-i perci.er-e innanzitutto ia propria dignita e di
rinchiud.ersi sotto ii pesc dei propri probiemi. Pacire Puglisi affermava ntolto

profondamente a questo proposito che 1a cultura che c' sotto la mafia


proprio ia svenci.ita del valore deLia iiqniia umana e che occorre sostituire i
falsi valori con quelli veri ri.el Cristianesimo. Se guesto il compito di tutta la
Chiesa io a maggior raqione <li chi e spinto particoiarmente verso "i tutti"
ehe attendono una reaie 'aiternativa acL uno stile d.i vita e ad. una situazone
esistenziaie che renrie 1'uomo sempre piu meno uomo.
Se la mafia a suo mocio "cuitura" occorrer lavorare per scontiggere
innanzitutto in noi stess tutto co cire ha. a che tare con essa. Scriveva <1on
Puglisi che "C' in mezzo a noi una infiitrazione ancora piu capiiiare di u.na
certa mentaiita: disprezzo e disist.ma oeile istituzioni - ii ehe tencte a creare
riferimenii a tigure cli autorita arbitrarie -, siida alle leggi, infrazione delie
disposizioni esibizione di t iolenza, ii ;orepotenza: e i'attegg;iamento dello
sudenfe o del concotrente che pretende di essere promosso senza merito; ia
violenza di quelli che riempicnc le nostre strad.e e ie nostre case di rumori
assorcianti; ia faciiita con cui sr uccide suiie strisce pedonaii; la
ciisinvoitura e ia superftctalit con cuit sr fuma anche in una saLa operatoria;
I'er.asione fiscale consirierata come riii-esa ael proprio...e Ia trasgrassione" (Cit.
in F.ANFOSSI, "Pugiisi. Un ptccoio prete tia i grandi boss", pp 52-53)

3) Lasciarsi educare ci.al povero


11 primo movimento che occorre fare rn base atta spinta ci"ataci ci.all'Amore dei
Cristo e gueila di conrrscere per cpire e idscial-st colni'olgere dai moncj-o di chi
e ai margini. Uno dei tanti testimonr attuaii di questa iitreztcne deiia vita deiia
Chiesa, Jean Vanier, scrive a guesrc proprositc, pariandc cj"eli'impressione avuta
d-inanzi ad una donna di una bicon./iiie: "5e mi avvitino troppo a guesta
d.onna, se la ascoito, se comincio aci tmpaJ^ar^e t nomi ciei suoi bimbi, a conoscere
ii suo passato, ja sua vita, se mt identtico con lei, non potro piu mangiate come
prima, non potro piu accettare rit veo.ere ii lusso e lo spreco, se amo
veramenter se mi sento coinvolto, ia mia vita dovra cambiare...." ("La Comunit
che accoglie i nfiutati.', p. 83). Qr.:esia esperienza esprime moito bene che la
missione comincia guanclo si reaimente coinvoiti d,all'aitro e si accetta di
cambiare ia propria vita. Ecco perche non e possibiie soio stutl.iare una
siiuazione, anaiizzaria, ma occorre iasciarla pesare interamente su di se perch
riiventi propria, parte di nci stessi. Scic in c;uesto modo sara possibiie
riiventare guei "ponie" che unisce ie due citta, ie persone ciiverse e lontane,
che ricompone ie fratture intericri causaie riara lllcncanza ci-i Amore vero.

4I _creare aeUe afterrnaU

Occcrre a Paiermo porre dei segni ccncreti non solo d.i rnagiore presenza oelia
Chiesa nei quartieri piu d.egradati ma aricire ci un'azione ed"ucante che abbia
come centro ia famigia, ricreandone gli eiementr toncianti e restrtuendo al
"agazzL ii d.iritto r1i costr-ursj, un futur c c.eq'no cia vrvere. Si ha biscgno dunque
d.i segni per dare un mooelio di comportamento aiternativo ali'ambiente
circostante e cio imptica sra reaiizzare degr.i spazl c reiazioni umane autentiche
sa creare delie possibiita concrete che possano coinvoigere ia gente che d.i
fatto vive ai margini d.eil.a nosira socier:a e renrj.ano possibile awicinarsi
realmente ad essa. Possiamo cosi gi deiineare queiii che possono essere aicurr
punii nevralgic' intorno ai quali dovrebbe concent:arsl tale azior): iI Lavoro,
la Famiglia, I'Eciucazione, la Scuola, i lezzt d.i comuntcazione, I'Apertura ai
cosicj.detto III' moncj-o e I'Accoglienza degli rmn-tigrati.
Un segno visibiie e operante certamente suscltare ia costituzione d.i gruppi
promotori composti da insegnanti, esperti, sacerCoti. reiigiosi, voiontari, che

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sentono il problema educativo come centrale e che, mettenci.o in comune i loro


diversi Carismi con le cliverse esperienze, attitudini e professioni, realizzino
insieme un progetio educativo che abbia ccme punto nodale la Famigiia e che
sia capace di affezzionare aI iavoro creatrvo e realmente produttivo cosl come
all'apprendimento di nozioni e d.i valori umani e spirituaii. Di qui potrebbero
nascere <ielle piccoie "cittad.eiie" dove siarro presenti insieme luoghi rJ-i iavoro,
<Legl spazi di verde, d.i preghiera, d.i gioco e d.i incontro, dove i ragazzi
possano trascorrervi gran parte delia griornata e rlove pian piano far
incontrare insieme le loro famigiie con aitre piu disposte all'accoglienza e ad
una relazione <i-i aiuto.
Occorre portare nuove idee che segnano pian piano La coscienza di tutti in
modo che la rinascita delia nostra citta sia possibiie a partire dailo sforzo di
ogrluno e dalla capacit. <j.i mettere insieme ie forze e ie speranze ci.i coJ.oro che
si lascino reaLmente spingere dali'Amcre d.el Cristo e saoppiano costruire la
"Nllova ciita."vivendo per Lu.
A questa citta vorrei clire: gli uomini passano, ie iclee restano, restano ie ioro
ensionj morali, Continueranno a camminare sttl.le gambe rii aitri uomini. Ognuno
deve continuare a fare ia sua parte, piccoia o granci.e che sia, per conttrurre
a creare in questa Paiermo condizioni di vita pi umane" ("Faicone ineclito";

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