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ESSERE MISSIONART
PALER}O
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Con queste parole I'Apostolo Paolo ci comunica ia sua esperienza cLi uomo
"man<1aio" cj.a Dio aiie genii mettend.o i'accento srilla morte e risurrezione di
Cristo "per tutti" e sui fatto che i'effetto ciei.ta partecpazione a taie evento sia
iL vivere "per Lui". Essere missj.onari d-unque sigrrifica lasciarsi sningere fuori
cta noj. e dal nostro "mcncjo" d.ali'Amore d.i Cristo per tutti. L'universalita. di
tale spinta nasce clail'esser-e morti e risorti con Crsto, cio cla un'esperienza
personale che ha preso l'intera esisienza c1i un uomo e l'ha fatta diventare un
esistenza "per" Cristo e rr Lui "per" ogni uomo. Il missionario e un uomo
attascrnato d.a questo "tutti", non puo fermarsi ad. "alcuni" ma cieve voigere ii
suo sguarclo verso i tutti che sono amati allo stesso mocio d,a Cristo che ha
dato il suo sangue per ess.
fn guesto orizzonte aperto daila persona rj,i Cristo vog'iiamo ora trovare quegli
eLementi che caratterizzano ia Missione urriversal.e ci.i Cristo che dichiara di
"nofi esset-e venuto nel mondo per essere servito ma pe se.r-l/lt-e e riare ia
propria vita in riscatfo per i moiti" (Mc 10,45).
La fonte dell'universaiita <1eil'Amore d.e-t Cristo sta neila sua vita coi Pacire
nel.lo Spirito Santo a cui ogni uomo e chrar,rato a partecipare: "Preg,o...perche
tuftr sjano una cosa saia, Cone tu Fad.re, sei irt me e io in te, siano anch'essi
in noi una cosa sola... " (Gv L7,2i). in ciur*qra preghiera e racchiuso tutto ii
senso rlella Sua missione che testimonia chi e Dio e chi in Lui I'uomo: "Per
gttesto io sono nato e pet- guesfl; st)i) r.'-enuto nei montio, per rendez'e
tesiimonianza alla Verit." (Gv 18,37).
L'universaiita della sua missioiire i.-L Signore ia va assumenci.o nelia sua persona
cii uomo-Dio man mano che si inconira ccn ia realta cleii'esistenza umana (Cfr
l{.t 4,24; 9,36) e trova ii senso der su.o esistere prenclenclo su <ii s il dolore
r1eq1i uomini che 1o circoncano: "Venite a me voi tutti che sjete affaticati e
oppressi... " (Mt 11,5)
I tutii, a cui si rivoige aprenrLo ii sno cucr:e umano, che va prenciendo ie
d.jmensioni <1 guelio civino a-ttraverso i'esperienza ci-et proprio vivere e del
dolore assunto (cfe Eb 5,8), sono accolti aa Cristo a partire <Lagii ultimi, cio
cia colorc che neiia sua societ. sonc corsr.i.e:d+,i ai margini ecl esclusi e guesto
indipendentemente <iaiia conciizione sempiicemente eccnomica. Tutto cio avviene
in consonanza con ia propria e.sperienza- ci essere esciuso dagii stessi uomini:
"La pietra che i costruttori hanno scartata..." (Mc 12,10) e "gettato via" e io
stessc Gesu che per santiiicare il ytttpcitt con ii proprio sanglTe) pati fuot i
ielia parta deiia citta..." (Eb 13,12). Cristc e egli stesso i'esciuso e ri
rJ-isprez.zato a cominciare datia Fropi ia pairia e a sua voita si rivcige a degii
esclusi: "Beati voi poveri.., che o[d avete sete, che ora piangete. Eeaii voi
guancio gli uomini I'J od.ierannc e {j.ur,'lc o vi metteranno ai bando, vi
insuiteranno e respingeranno ii vostro nome,.' (Lc 6,2Q-22),
Si chiarifica cosi dei perctle ri primo ritiutcr espiicito cielia r iveiazrane di Cn*eto
e I'inizio cieLla persecuzione sia posto nei Vanqelo di Giovanni in ccnnessione
con Ia gfuarigrione C-eii'infernrc alia Fiscira J rl tsetzara: ".S.lEmct-e io noll jtrr
nassucrl che mt. immerga netJa p:scina qtatldo .r'diJr-zs s.r c=f,ita... " lcv 5,7).
Se in questc modo s,clrlo abbracciati ca Cristo i tutti non possiamo far"e
altrimenti noi che d.esideriamo seguirlo dc.rur:ngue Egii vacLa ed. essere spinti
"
==---''
andiamo
2) Le ti.ue citta
Ci sono due citta. a Palermo, questo non sfugrgie a nessuno ed. e chiaro che non
si pu "salvare" i'una senza i'altra. Ci irriatti non sarebbe possibile n dal
pnttto d.i vista strettamente religtoso ne d-a quello piuttosto sociaie. Riflettiamo
infatti in scaia piu piccoia cio che avvene nel moncLo: Ii Io e IIo mondo o
accettano di saivare ii fft" mondo o st perderanno insieme. Il sistema sociaie
iniatti e iale che ha permesso ic sviiuppc solo ci-i una piccoia parte d.ei mondo
basanciosi suiio sfruttamento <j.ei restante ma non ha prevrsto che non si
sarehbe potuto mantenere a iungo un tale ritmo C,i prod.uzione economica e d.i
benessere. La nostra citt. a sua volta evid.enzia nettamente ia presenza I'uno
-io
accanto all'altro d.i questi tre mond.i: La citta "bene", queila "med.ia" e
,'sirato popolare" che d fatto rappresenta ia maggioranza degli abitanti. Se
seguiamo i notizie televisive sui vari arresti <l.i criminali possiamo notare che i
voiti d.i coioro che compaiono sempre neile foto-tessere oegii indziati sono
chiaramente volti di uomini, spesso g'iovani, appartenenti a questo "terzo
mondo,' di casa nostra presente sia nei Centro storico che in molti guartieri
periferici. I problem che troviamo alie spaire d.ei cosid-d.etti ragazzi "a rischio",
i cui =p*s=o si sente pariare a proposito cj.eiia. d.iificile conclizione minorile ci
guesti quartieri, sono spesso guelii aeiia marrcata istruzioue, d.ei clissesto
t-mi1iare, cLella cj.isoccupazione, di un contesto cuituraie e ambientale fond'ato
sui falsi valori r|eiia mafia. Probiernr che anaizzati "in provetta" riflettono
guelLi piu generaii <j.ei resto cj.elia citta e <1eiia stessa societ in cui viviamo e
fre in gusti ambienti vengonc come a. riversarsi con tutto ii ioro peso
distruiiivo.
Se un ragazzo <ii un guartiere "bene" vecj.e un programma televisivo prod.otto
appositamente per queiri d.elia sua eta e che puo cond.izionario enormemente per
i vaiori e mo<iffi proposti, forse, aimeno grazie a queiio che puo stucliare a
scuola, potr difend-ersi con qualcire timiC.o senso criticc, ma un ragazzo <j.el
popolo, lenza aicuna istruzione, o peqgio ancora senza capacita di riflettere
autonomamente e corr i sui problemi che si rac-cano neila propria famiglia, non
avra, nulia d.a opporre ai morj.eiio di vita che t mezzl d-i comunicazione
continuamenie d.iffn,iono. Ne risulta uro stato cii costante frustrazione d.inanzi
a ci che si desiclererebbe avere e f are che viene poi searicata con
cornportamenti che vanno pi.an piauc otfuscano la coscienza personaie. Del
rest propric la neutralizzazione deila coscienza ii fine principaie d-i coioro
che asserviscono guesto mond.c per possed.eriol
Ii ruolo riella Chiesa s prof.iia in questo ambito sotto una O.uplice linea:
rieucire ii tessuto che tiene insieme le "d.ue citta" e costruire la "Nuova citt."
a partire <la chi bisogTnoso norr sclo ciai p ui-tto ti.i vista economuinco ma da
q..ilo moraie e spirituaie. In questa opera LLn "l4issionario", posto al servizio
di queiia spinta che porta i'Amore <iei Cristo verso tutti a partire <ia coloro
che la corsa <IelLa socieia ha pos'bo ai mar-girri, notl puo fare a meno <J.i aprire
c1elle straci.e che <1a una parte riccilgilungono qii uomini cleile ciue citt e
riall'altra riportino le persone "esciuse" ad. avere ui senso <ielia propria
Aignita. e il vivere di corf segfuenza ad- es.sa ritrovand.o il senso cristiano
cj.eiL'Amore e della iamigiia, clelia capacit di inventare e di prorlu.rre, di
imparare e d.i saper affronte::e eon ma-tur-ita le avverst delia rrita", di vncere
la schiavitu d.elia cuLtur-a e cj.elia pLassr m;lfios.a e ti.r aprirsi agLi aitri trateli
d-el mondo ne ioro vaiori e neiie ioro poverta. Ecco ci.unque eiencati i punti per
un'azione missiona;ia che risul.ta essere ed,uca'tiva e che urg'e irr questa nostra
citta ciove l,uomo rischia d-i perci.er-e innanzitutto ia propria dignita e di
rinchiud.ersi sotto ii pesc dei propri probiemi. Pacire Puglisi affermava ntolto
Occcrre a Paiermo porre dei segni ccncreti non solo d.i rnagiore presenza oelia
Chiesa nei quartieri piu d.egradati ma aricire ci un'azione ed"ucante che abbia
come centro ia famigia, ricreandone gli eiementr toncianti e restrtuendo al
"agazzL ii d.iritto r1i costr-ursj, un futur c c.eq'no cia vrvere. Si ha biscgno dunque
d.i segni per dare un mooelio di comportamento aiternativo ali'ambiente
circostante e cio imptica sra reaiizzare degr.i spazl c reiazioni umane autentiche
sa creare delie possibiita concrete che possano coinvoigere ia gente che d.i
fatto vive ai margini d.eil.a nosira socier:a e renrj.ano possibile awicinarsi
realmente ad essa. Possiamo cosi gi deiineare queiii che possono essere aicurr
punii nevralgic' intorno ai quali dovrebbe concent:arsl tale azior): iI Lavoro,
la Famiglia, I'Eciucazione, la Scuola, i lezzt d.i comuntcazione, I'Apertura ai
cosicj.detto III' moncj-o e I'Accoglienza degli rmn-tigrati.
Un segno visibiie e operante certamente suscltare ia costituzione d.i gruppi
promotori composti da insegnanti, esperti, sacerCoti. reiigiosi, voiontari, che
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