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COMBUSTIBILE
Sviluppo, problemi sociologici,
funzionamento, impianti.
Christian Vanetti
Cenni storici
Le celle a combustibile
PRINCIPIO:
- Le celle a combustibile operano trasformando energia chimica in energia elettrica, come accade
per le comuni batterie.
Il combustibile (generalmente ricco in idrogeno) entra nel comparto anodico dove ossida e
produce e-;
il comburente (ad es. aria) viene rifornito al catodo dove viene ridotto l'ossigeno .
Un elettrolita riceve lo scambio di ioni e chiude il circuito.
Le batterie producono energia in base a quanti reagenti sono accumulati in esse, una volta
esauriti, la
reazione cessa. Le celle, invece, producono energia fino a quando si fornisce
combustibile e
comburente. L'unico ostacolo alla loro durata utile l'eventuale
degradazione dei suoi componenti.
Vengono impiegate nella micro-cogenerazione
Christian Vanetti
La Micro-cogenerazione
La microcogenerazione prevede che l'idrogeno venga:
- prodotto in impianti centralizzati
- oppure prodotto in loco in prossimit dell'utenza microcogenerativa
Nel primo caso, si parla di futuro a medio-lungo termine, a causa della difficolt di adottare fonti
energetiche primarie a basso costo (carbone e nucleare) e contenere le eventuali forti emissioni di
CO2.
Il secondo , invece, uno scenario molto pi realizzabile nel breve periodo sfruttando la rete gi
presente di distribuzione degli idrocarburi per estrarre da essi l'idrogeno da impiegare nella
microcogenerazione utilizzando i processi di Steam-reforming (SR), Partial oxidation (POX), AutoThermal reforming (ATR). Questi processi di cosdetto Reforming avvengono nel reformer che pu
trovarsi implememntato nell'impianto della cella o sfruttare impianti per la trasformazione del
combustibile in idrogeno centralizzati.
SR : si miscela idrocarburo a vapore, si conduce la reazione ad alta temperatura, si purifica la
miscela ottenuta con ossidazione selettiva. Si ottiene il 65-70% di idrogeno dal combustibile;
POX : si fa reagire aria e combustibile in quantit minore a quella stechiometrica, si ottiene
idrogeno ma operando ad altissime temperature e con bassi rendimenti;
ATR : si ottiene dall'insieme delle precedenti. Si fornisce aria alla miscela vapore+combustibile a
sufficienza per bruciare parte del combustibile ed innalzare le temperature col calore prodotto. E'
un sistema meno ingombrante dell'SR e pi produttivo del POX.
Christian Vanetti
Christian Vanetti
Elettrolita
Ione trasportato
Soluzione alcalina di KOH (liquido)OHMembrana polimerica (solido) H+
Acido fosforico H3PO4 (liquido) H+
Carbonati fusi di K o Na (liquido) CO3-Ossido metallico solido
O--
Temperatura di funzionamento
Campi applicativi prevalenti
70-120 C
Uso spaziale
80-120 C
Trasporti, generazione
200 C
Gen. Elettrica- cogenerazione
600-700 C
Gen. Elettrica- cogenerazione
600-1000 C
Gen. Elettrica- cogenerazione
Christian Vanetti
cC+dD
G=
[C ]c [ D ]D
E RT ln
[ A] a [B]b
0
E0
RT [C ]c [ D]D
ln
nF
[ A]a [ B]b
Wel
PCI
Wel /nF
PCI /nF
Erev
Epci
Christian Vanetti
Epci non altro che un equivalente elettrico del potere calorifico del combustibile.
Essendo di tipo continua la corrente prodotta nelle reazioni, esiste proporzionalit tra
potenza generata e tensione, secondo la legge P=Vi
Detto ci, esiste pure diretta proporzionalit tra rendimento e tensione di cella ;
E' la tensione di cella, infatti, il parametro pi utilizzato per quantificarne le
prestazioni,.
Il potenziale reversibile V dell'idrogeno E0=1,229 V a 25C , ma se diminuiamo la
temperatura di reazione ecco che questo parametro scende velocemente. In
generale, utilizzando combustibili ricchi in idrogeno e ossigeno riusciamo ad ottenere
tensioni di cella pi elevate rispetto ad altri ossidanti.
Christian Vanetti
Funzionamento irreversibile
e perdite
In realt esiste un sostanziale scostamento dalle situazioni ideali considerate in
precedenza, vi necessit di introdurre le perdite a livello di resistenza elettrica.
Le principali sono:
Polarizzazione Ohmica: perdite causate al flusso degli ioni nei vari comparti della
cella (elettrodi ed elettrolita). Variano di importanza a seconda del tipo di materiali
utilizzati. Per evitarla si pu operare riducendo la distanza tra gli elettrodi oltre che
scegliendo materiali dotati di migliore conduttivit.
Polarizzazione per concentrazione: dovuta ai diversi gradienti di concentrazione
che si instaurano in seguito alle reazioni. Porta ad una diminuzione della tensione V
inversamente proporzionale alla concentrazione dei reagenti. Si pu evitarla
controllando le concentrazioni e le cinetiche delle reazioni.
Polarizzazione per attivazione: come tutte le reazioni chimiche, anche le
elettrochimiche hanno bisogno di superare un potenziale di attivazione per poter
avvenire. Quindi maggiore il potenziale di attivazione, maggiore l'energia che devo
fornire per abbattere tale potenziale e maggiori perdite di reagenti (in termini
quantitativi) ho. Si pu ridurre la perdita introducendo un catalizzatore che permetta di
abbassare il potenziale di attivazione.
In base alle seguenti considerazioni si pu notare che a differenza delle altre tecnologie
di conversione energetica le fuel cells operano meglio, con alti rendimenti, se non
funzionano a pieno carico.
Christian Vanetti
mH2consumato
=
mH2ing
VcellUf
Epci
Allo stesso modo si procede per determinare un fattore di utilizzazione per l'agente
ossidante.
Dovendo, per convertire la corrente continua (DC) in alternata (AC), dobbiamo
introdurre nel rendimento l'efficienza del processo do conversione. Complessivamente:
reale,AC=
VcellUf
X DC / AC
Epci
Christian Vanetti
Celle a membrana
polimerica
Caratteristiche di funzionamento:
L'elettrolita una membrana polimerica a scambio ionico, contiene gruppi
funzionale sulfonici (SO3-) che scambiano i protoni.
Gli elettrodi sono film sottili con supporto di carbonio contenenti platino (catalizzatore).
Le celle sono sovrapposte alternando anodo-catodo a formare una pila. La reazione
provoca la formazione di acqua liquida. Applicazioni su piccola scala.
Le reazioni sono:
Anodo : H2
2H++2eCatodo : 1/2O2+2e-
H2O
Vantaggi:
operano a bassa temperatura e sostengono elevate densit di corrente che
consentono accensioni e salite di carico veloci e la costruzione di celle leggere e
compatte, con potenza specifica pi elevata rispetto alle altre FC;
Svantaggi:
alle basse temperature esistono problemi di gestione delle impurit tipo il CO che
si libera con le reazioni di idrogeno proveniente da combustibili fossili.Si deve operare
con ossidazione selettiva in fase di reforming. Bisogna prestare attenzione alla
formazione di acqua nel comparto catodico che allaga la porosit dei materiali che lo
costituiscono diminuendone l'efficenza.
Christian Vanetti
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Le celle ad acido fosforico sono le uniche fino ad ora ad aver raggiunto uno
stadio di sviluppo commerciale. I 250 impianti a multi-kW installati
provvedono alla produzione di circa 60 MW.
I rendimenti elettrici che si ottengono oscillano dal 40 al 45% del PCI.
Questa tipologia di celle a combustibile si adatta particolarmente all'utilizzo
in zone dove richiesto un bassissimo impatto ambientale quali centri
abitati, parchi protetti, ecc , anche se i costi di realizzazione sono elevati.
Inoltre le PAFC hanno la particolarit di riuscire a seguire l'andamento dei
picchi di carico ed a seguirli con rendimenti comunque alti.
La vita utile di circa 40.000 h di utilizzo, le celle commercializzate
vengono vendute in moduli da 200kW con un costo di circa 4.000 euro/kWel,
destinato a scendere in futuro col crescere delle vendite.
Schema esmplificativo di impianto PAFC:
Christian Vanetti
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Il
ciclo
ibrido
Il ciclo ibrido tutt'oggi la soluzione energetica che suscita pi unteresse ai
Christian Vanetti
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Conclusioni
Attualmente le celle ad acido fosforico sono le pi convenienti e le uniche ad
avere un mercato. Si trovano impianti di questo tipo che arrivano fino agli 11
MW max di potenza elettrica, il costo di un impianto di questo tipo di
3000euro/kWel con rendimenti elettrici del 40-42%.
Esiste comunque sostanziale interesse per la produzione con celle a SOFC e
MCFC.
L'estrazione dell'idrogeno necessario alle reazioni elettrochimiche deriva
quasi completamente dal gas naturale portando con se una piccola quantit
di anidride carbonica, ma se si volesse in un futuro impiegare fonti di energia
rinnovabili per l'elettrolisi non si avrebbero emissioni di alcun gas e si
otterrebbe energia pulita al 100%.
Christian Vanetti
Thanks to:
Jeremy Rifkin
L'economia
all'idrogeno,
ed.Mondadori 2002
Christian Vanetti
Thanks to:
Christian Vanetti