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COMUNE DI STATTE
Provincia di Taranto
INDICE
1. PREMESSA ................................................................................................................................. 2
2. CALCOLO DEL VOLUME DEL PRODOTTO LIBERO................................................................ 4
2.1 Determinazione della trasmissivit.............................................................................. 10
2.2 Calcolo delle portate di progetto per singolo pozzo .................................................. 14
2.3 Determinazione del campo pozzi di emungimento .................................................... 16
3. SISTEMA DI ESTRAZIONE E TRATTAMENTO SURNATANTE - FASE1 .............................. 18
3.1 Selezione del sistema di recupero prodotto ............................................................... 18
3.2 Strategia di trattamento per la Fase 1 ......................................................................... 20
3.3 Caratteristiche costruttive dei pozzi di emungimento ............................................... 22
3.4 Caratteristiche delle apparecchiature destinate allemungimento ........................... 23
3.5 Trasduttori di livello per rilievo interfaccia acqua-olio e olio-aria ............................ 25
3.6 Contatore portata emunta............................................................................................. 25
3.7 Quadro elettrico di protezione e comando automatico o manuale .......................... 25
3.8 Serbatoio di stoccaggio ................................................................................................ 26
3.9 Monitoraggio fase di gestione...................................................................................... 26
3.10 Smaltimento olio.......................................................................................................... 27
3.11 Esecuzione test pilota per trattamento prodotto ad alta viscosit ......................... 28
Allegato 1 - Dati reologici olio da S3 e PZ11 .............................................................................. 29
Allegato 2 - Dati baildown test ..................................................................................................... 32
Allegato 3 Certificato analisi prodotto surnatante.................................................................. 36
R2 Relazione
Tecnica
1/36
1. PREMESSA
A seguito della CdS istruttoria tenutasi presso il MATTM in data 09 luglio 2014
relativamente alla valutazione dellAnalisi di rischio Sanitario-Ambientale ed al progetto di
messa in sicurezza dellarea PIP nel comune di Statte emergeva la necessit da parte
degli Enti, preliminarmente a qualsiasi intervento di MISP/Bonifica, di procedere al
recupero del prodotto surnatante presente nella zona centrale del sito.
A seguito di sottoscrizione dellAccordo di Collaborazione avvenuta in data 20/03/2015 tra
il Commissario Straordinario per gli interventi urgenti di bonifica, ambientalizzazione e
riqualificazione di Taranto ed il Comune di Statte (di seguito Commissario), veniva emanato
Decreto n 16 del 27/03/2015 del Commissario Straordinario con il quale, ai sensi dellart.
1, comma 6 primo periodo del D.L. 129/12 e dellart. 6 commi 2 e 3 del D.L. 01/15, nonch
secondo la previsione dellart. 5, comma 6 dellAccordo di Collaborazione Straordinario ed
il Comune di Statte, venivano assegnate, in via provvisoria, al Comune di Statte, le risorse
finanziarie finalizzate alla Messa in sicurezza terreni e falda aree industriali Comune di
Statte: completamento della caratterizzazione, progettazione e realizzazione intervento.
Con Determinazione n 481 del 22/05/2015 stato affidato al sottoscritto lincarico
professionale di redazione di un progetto preliminare finalizzato alla messa in sicurezza
demergenza per il recupero del prodotto surnatante nellarea PIP di Statte nellambito
dellintervento di Fase 2 relativo alla Messa in Sicurezza di Emergenza (MISE) della falda
profonda insistente al di sotto della zona PIP in Statte; in data 01 luglio 2015 veniva
sottoscritto il relativo contratto.
Tenuto conto della peculiarit del sito e della tipologia di contaminazione rilevata, si
convenuto con il Comune di Statte di avviare un confronto tecnico sullapproccio da
adottare nel caso in esame con il MATTM, lautorit competente al rilascio delle
approvazioni in area SIN: trattandosi di un intervento di MISE, infatti, non occorrerebbe
alcuna approvazione da parte dellAutorit competente, ma, tenuto conto della rilevanza
economica degli interventi e della complessit degli stessi, si ritenuto di avviare un
confronto con tutto gli enti competenti.
Lincontro tecnico occorso in data 22 luglio 2015 presso il MATTM, con la presenza di
ARPA, ISPRA, Segreteria Tecnica del MATTM e Commissario pel le bonifiche di Taranto
ha consentito di allineare ed ottimizzare la strategia di intervento illustrata.
Nel caso in esame sono state eseguite le rilevazioni di surnatante con utilizzo di una sonda
elettrica a doppia interfaccia (INT-100 Misuratore di interfaccia olio/acqua con
microprocessore PIC16) su quattro piezometri present inellarea di indagine. I piezometri
S3 e PS1 sono stati eseguiti nellanno 2010 e rientrano nel piano di caratterizzazione San
Marco Metalmeccanica; nel 2013 sono stati realizzati 11 sondaggi allestiti a piezometro e
su due di essi (PZ9 e PZ11) stata rilevata presenza di surnatante.
Successivamente, nel 2015, stato realizzato un ulteriore piezometro (PZ12) in prossimit
di S3, in cui stata rilevata presenza di prodotto.
Ad oggi, pertanto, il surnatante stato rilevato in quattro piezometri: PZ9, PZ11 e PZ12
del piano di caratterizzazione della falda profonda dellArea PIP e successive indagini
integrative e S3 San Marco del piano di caratterizzazione San Marco Metalmeccanica.
Nel piezometro PZ11 stato trovato prodotto con caratteristiche reologiche molto
differenti da quello rilevato negli altri piezometri (S3, PZ9 e PZ12): leccessiva viscosit non
ha consentito il prelievo con pompa ma solo con bailer. Il prodotto stato raccolto per la
determinazione della densit e viscosit a due diverse temperature (15C, temperatura
media della falda ) e 45C per valutare la possibilit riscaldare il prodotto per facilitarne
lemungimento (Allegato 1). Alla temperatura di 45C, tuttavia, per il prodotto campionato
dal PZ11, si confermata la non determinabilit della viscosit per valori troppo elevati.
1
Per stimare lo spessore reale del prodotto e la trasmissivit allolio dei piezometri, sono
stati effettuati dei baildown test sui piezometri S3 e PZ9. Lolio campionato da tali
piezometri presenta caratteristiche reologiche omologhe e nettamente differenti da quello
rilevato nel piezometro PZ11 (in Allegato 1 si riportano le caratteristiche dellolio prelevato
da S3).
Il bail-down test, consiste nellestrazione preliminare dellolio presente nel piezometro e
prosegue con lo studio della variazione temporale tra i livelli di interfaccia aria-olio e acquaolio, nellatto della ricarica del piezometro stesso. Il test termina quando i livelli si sono
stabilizzati oppure hanno raggiunto il 90% della misura iniziale.
Per ogni piezometro sono state eseguite tre prove (1, 2 e 3 ciclo) intervallate dal tempo
necessario per ristabilire le condizioni iniziali rilevate allinizio della prima prova (vedi
Allegato 2).
Come sopra rappresentato, al fine di determinare meglio lestensione di prodotto libero
galleggiante sulla falda, nel gennaio 2015 stato realizzato un ulteriore piezometro
(PZ12), da cui si campionato il prodotto con caratteristiche fisiche simili a quelle
determinate nei piezometri S3 e PZ9.
E importante ribadire che la tipologia di olio rilevato nei pozzi S3, PZ9 e PZ12 tale da
renderlo pompabile; lolio rilevato in PZ11, alla temperatura di equilibrio con la falda,
invece, non lo . Considerando che in tutti gli altri piezometri, anche molto vicini (PZ9), non
si riscontrata tale tipologia di materiale, si ritiene che il prodotto rilevato in PZ11 sia
attribuibile ad una sacca isolata e non debba essere considerato, almeno in questa fase di
progettazione, nella strategia globale di rimozione del prodotto. Specifici accorgimenti per
la gestione di tale prodotto dovranno essere forniti nel Progetto definitivo.
Infatti, anche in considerazione di quanto concordato in sede di incontro tecnico presso il
MATTM del 22/07/2015, in sede di elaborazione di progetto definitivo, lappaltatore dovr
presentare specifiche proposte per testare, in campo, interventi atti a coadiuvare
lestrazione del surnatante aumentandone la pompabilit ovvero garantendone la
rimozione attraverso trattamenti innovativi in-situ.
Di seguito una tabella riepilogativa riportante i dati riscontrati nellultimo periodo, durante le
prove seguite da Sondag srl, relativa ai pozzi che hanno mostrato presenza di surnatante.
Dati in metri
Nov.2014
Dic. 2014
Pz11
Pz9
S3
Pz12
0,89
0,93
3,19
0,56
1,78
0,86
3,07
Gen.2015
0,85
3,04
1
Come di pu notare gli spessori di prodotto libero variano da 0,9 m (nel PZ9 e PZ11) fino a
oltre 3 m nel S3. Conoscendo gli spessori nei pozzi possibile ricostruire le isopache di
prodotto libero e quindi il volume del prodotto galleggiante.
E ben noto, tuttavia, che lo spessore di prodotto rilevato nel pozzo pu essere anche
molto maggiore dello spessore reale, in funzione di diverse caratteristiche del suolo
(permeabilit) e del prodotto (viscosit, densit).
Sebbene diverse equazioni siano state sviluppate per calcolare lo spessore di prodotto
reale rispetto a quello apparente, nessuna di queste realmente affidabile nel caso di
formazioni con permeabilit per fessurazione, come nel caso presente. Per tale
ragione, la
Analogamente per il piezometro PZ9, analizzando le curve di risalita nei tre cicli (in figura si
riporta quella del primo ciclo) si ricava di 0,75 m invece che 0,9 m.
Nella seguente tabella si riportano i dati di spessore del prodotto libero massimo riscontrato
nelle prove (misurato e reale) utili per la costruzione delle isopache e, conseguentemente,
del volume di prodotto libero.
ID
piezometro
SPESSORE
SPESSORE
LNAPL misurato
LNAPL reale
(m)
(m)
PZ1
687104,79 4488367,74
PZ2
687137,29 4488366,78
PZ3
687307,45 4488480,99
PZ4
687456,44 4488500,65
PZ7
687445,85 4488225,36
PZ8
687148,64 4488286,62
PZ9
687346,02 4488397,04
0,9
0,75
PZ10
687356,61 4488307,04
PZ11
687349,80 4488349,39
0,9
0,75
PZ12
687219,73 4488335,02
0,833
S3
687274,93 4488366,03
3,2
A3
687377,03 4488350,15
PS1
687341,49 4488304,02
C1
687449,63 4488456,02
puntuale dello stesso, si ritiene che sia corretto considerare tali valori nella fase attuale di
progetto.
Profondit da p.c.
Tempo
(minuti)
Ciclo
T media (m2/d)
PZ9
0,493
PZ9
0,428
S3
0,379
S3
0,405
Nelle seguenti figure si riportala relazione tra abbassamento e volume di LNAPL raccolto
nel pozzo. Il primo tratto (bassi valori di abbassamento e bassi valori di flusso)
corrispondono, su un diagramma temporale, a tempi del baildown test superiori al tempo di
cut-off.
Analizzati i dati in ingresso, infatti, stato necessario stabile un tempo (cut-off time) per
limitare lanalisi dei dati al comportamento del fluido in regime stazionario, valutando
pertanto un intorno limitato al tempo di moto del fluido ed escludendo gli effetti di apporto
transitorio.
2
14
10 5,00
4,50
4,00
3,50
3,00
2,50
2,00
1,50
1,00
0,50
0,00
Time
(minutes)
0,0
20,0
60,0
6,000
40,0
80,0
5,000
4,000
3,000
0
12
2,000
1,000
0,000
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di
Bouwer-Rice
(1976),
Cooper-Jacob
(1946)
Cooper-Bredehoeft-
Papadopulos (1967), sono state determinate le massime portate di progetto per i pozzi
PZ9 ed S3. Qn max
riportata in tabella rappresenta la massima portata rilevata nel pozzo allinizio del campo di
validit del regime stazionario, successivo ai primi minuti (t>tcut-off).
Riepilogo trasmissivit e portate in condizioni di permanenza di campo di
moto stazionario
Pozzo
Ciclo
T media
Qn progetto
Sn progetto
n.
n.
[m2/d]
stazionario [m3/d]
[m3/d]
[m]
PZ9
0,493
0,97
PZ9
0,428
0,65
0,7
0,5
S3
0,379
2,1
S3
0,405
1,7
1,7
1,4
Il valore Qn max riportata in tabella rappresenta la massima portata rilevata nel pozzo
allinizio del campo di validit del regime stazionario.
I valori di abbassamento di progetto S n sono stati calcolati dai valori di portata di progetto,
posta pari al 90% della massima portata di ricarica del pozzo, e dal rapporto Qn/Sn
ricavato dal baildown test.
Daltra parte, possibile calcolare la portata di progetto, anche considerando direttamente
lequazione di Thiem che mette in relazione, in regime stazionario, la portata emunta gli
altri
parametri idrodinamici.
2
ln
progettuale, pari a 4,6 ovvero il rapporto tra raggio di Influenza R e raggio del pozzo posto
pari a R/re=100.
Considerando tale valore, ed a parit di abbassamento Sn=1,4, il valore di Qn sarebbe pari
a 0,77 m3/d, invece di 1,7 m3/d.
Complessivamente, quindi, considerando tutte le informazioni allo stato raccolte ed
elaborate secondo approcci di massima cura e prudenza, possibile considerare come
valore di progetto, per emungimento dallarea con la massima presenza di olio (intorno ad
S3), il valore Qn= 1 m3/d.
Nella
La portata emungibile dalla pompa dipende dalla trasmissivit del pozzo allolio Tn che, in
condizioni stazionarie, determinabile dallequazione di Thiem:
ln
Dual pump: sistema basato sul funzionamento contemporaneo di n.2 pompe, destinate
luna allabbassamento dellinterfaccia acqua-olio e laltra allemungimento del surnatante.
Tn[m2/d]
0,4605
Bn [m]
Kn [m/d]
0,4605
Kw [m/d]
12
Bw [m]
8,4
Tw [m2/d]
100,8
Qn/(Qn+Qw) 0,004547677
caso specifico,
data
la
notevole
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Come riportato nella Tavola T7, nella Fase 1, oggetto degli specifici lavori in oggetto, si
preveder la realizzazione della prima cella di emungimento (denominata C5), in
corrispondenza del pozzo S3, in cui si rilevato il maggior spessore di prodotto.
Particolare attenzione riveste in questa Fase 1 dellintervento, lattento monitoraggio dei
livelli di olio in falda a seguito dellattivazione della prima Fase di emungimento. Per tale
ragione, oltre ai 5 nuovi pozzi di aspirazione da realizzare attorno allS3 per la
realizzazione della cella C5, si prevede di realizzare allinterno del perimetro della cella, 3
nuovi piezometri per monitorare il livello del surnatante e dellacqua nella fase di
emungimento: i piezometri saranno allestiti con trasduttori di pressione olio e acqua per
monitorare, nel tempo, le escursioni dei livelli determinati dallemungimento.
Al fine di limitare il quantitativo di acqua emunta durante la fase di estrazione di olio
surnatante, sar installato per ogni pozzo una coppia di trasduttori di pressione destinati a
rilevare la quota dinterfaccia olio-acqua ed aria-olio. La rilevazione dei parametri predetti
consentir di governare il comportamento delle pompe di emungimento a skimmer attivi
determinando i livelli di funzionamento del gruppo di aspirazione. Tale accortezza tecnica
coerente con il target fissato nella sola rimozione di olio surnatante e non gi
nellaspirazione, stoccaggio e trattamento delle acque di falda contaminate dalla matrice
oleosa.
Tutti i piezometri di controllo saranno dotati di una coppia di trasduttori anchessi destinati
al rilievo in continuo del battente di olio surnatante attraverso la doppia misura di
interfaccia olio-acqua e aria-olio. Tutti i dati, sia quelli ottenuti dalle coppie di trasduttori nei
pozzi, sia quelli di provenienza dalle coppie di sensori nei piezometri, saranno gestiti e
archiviati attraverso data logger che gestir, con opportune logiche di funzionamento, il
comportamento delle pompe a skimmer attivi.
Il surnatante aspirato verr destinato ad un serbatoio di accumulo totale di recapito che
avr una capacit di stoccaggio di oltre 450 mc.
La cella di emungimento della Fase 1, sar quindi costituita dai seguenti elementi:
n.5 pozzi di emungimento dotati di sistema di estrazione a skimmer attivi con pompe
tipo pneumatico, specifiche per il pompaggio di fluidi da pozzi contaminati da
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Tecnica
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R2 Relazione
Tecnica
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n.2 trasduttori di pressione per il rilievo del battente oleoso sulla bocca di
aspirazione delle pompe allinterno dei pozzi, per un totale di n.10 trasduttori;
n.2 trasduttori di pressione per il rilievo del livello di interfaccia aria-olio ed acquaolio per ogni piezometro installato, per un totale di n.6 trasduttori;
n.1 sistema di controllo data logger per la gestione del comando delle pompe di
emungimento.
Nella Tavola T6 si riporta lo schema a blocchi con prima indicazione dei sistemi di controllo
da adottare per lemungimento e lo stoccaggio del prodotto.
Si specifica la necessit di installazione delle prese campione sulla linea di emungimento
per valutare, nelle fasi di calibrazione della portata di emungimento e nelle successive fasi
di controllo proprie della gestione dellemungimento stesso, il rapporto acqua-olio
dellemunto.
La descrizione dellimpianto cos come riportata nel presente paragrafo, nella sua
configurazione modulare in celle di emungimento, permette di verificare se le condizioni di
stazionariet idrauliche vengono o meno garantite dalla portata di emungimento,
nellordine di 1 m3/d, ottenuta dal calcolo teorico a valle del baildown test.
3.3 Caratteristiche costruttive dei pozzi di emungimento
Ognuno dei pozzi previsti per in progetto sar allestito come di seguito descritto.
Il perforo sar effettuato a distruzione di nucleo e avr diametro 520 mm e profondit di
circa
50-55 m da p.c. Durante la fase di scavo saranno impiegati idonei fluidi di perforazione
(acqua) la cui quantit si cercher di limitarla mediante lutilizzo di apposite vasche di
recupero che permetteranno il riciclo del fluido adoperato.
La perforazione verr eseguita a distruzione di nucleo, avente un diametro pari a 520 mm,
e sar allestito con un tubo fessurato nella zona di interesse da 225 mm.
5 installazioni
Pompe pneumatiche
7,6 lpm; 0,076mc/min; 0,12 l/s; 10,9 mc/d
55 m
delle condizioni idrauliche della singola cella, costituiscono di fatto un modello di analisi in
continuo atto a monitorare il comportamento del LNAPL.
In fase di progettazione definitiva e di esecuzione dei lavori e della fase di gestione,
dovranno essere proposte le opzioni in grado di valutare:
a) Prestazioni idrauliche del campo di emungimento: si dovr valutare in particolare, il
regime di emungimento, il raggio di influenza e la presenza di acqua nellolio
emunto;
b) Variazione della trasmissivit per prolungato emungimento: si dovr valutare la
variazione del prodotto libero mobile residuo e le conseguenti variazioni, se
osservabili, della trasmissivit dei pozzi realizzati.
3.10 Smaltimento olio
La caratterizzazione dellolio ai fini della sua smaltibilit (attribuzione CER) stata
effettuata su un campione prelevato dal pozzo PZ9, ed il certificato analitico riportato in
Allegato. Il rifiuto caratterizzato come 191307*, ed ha le seguenti classi di pericolo:
- HP 7 "Cancerogeno" come H350 (per i parametri idrocarburi C10-C40 e IPA)
- HP 14 "Ecotossico" come H411 (per il parametro idrocarburi C10-C40);
Il rifiuto, inoltre, risulta essere pericoloso per i parametri PCB, Diossine e Furani, in base al
Regolamento (UE) n. 1342/2014.
Per quanto attiene, alle modalit di smaltimento dellolio dopo il deposito temporaneo, si
specifica che il medesimo
Regolamento (CE) 850/2004) prevede che i rifiuti costituiti da una delle sostanze
elencate nell'allegato IV, o che le contengono o ne sono contaminati, sono smaltiti o
recuperati con tempestivit e conformemente all'allegato V, parte 1, in modo da garantire
che il contenuto di inquinanti organici persistenti
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R1: impiego principale come combustibile o come altro mezzo per produrre energia,
eccetto i rifiuti contenenti PCB.
Sono autorizzate le operazioni di pretrattamento prima della distruzione o della
trasformazione irreversibile, conformemente alla presente parte dell'allegato, purch una
sostanza di cui all'allegato IV che sia stata isolata dai rifiuti durante la fase di
pretrattamento sia successivamente smaltita conformemente alla presente parte
dell'allegato. Inoltre, le operazioni di reimballaggio e di stoccaggio temporaneo possono
essere svolte prima di un siffatto pretrattamento o prima della distruzione o trasformazione
irreversibile conformemente alla presente parte dell'allegato.
In definitiva, per la presenza di PCB, lolio recuperato rifiuto potr essere smaltito
offsite attraverso le operazioni D9 o D10.
3.11 Esecuzione test pilota per trattamento prodotto ad alta viscosit
Nella strategia complessiva di approccio al problema dellolio surnatante, allo stato non si
preso in considerazione il prodotto non mobile per lelevata viscosit. Tale prodotto stato
riscontrato nel pozzo PZ11 e, come riportato in Allegato 1, la sua viscosit anche a 45C
non stata determinabile (mentre il prodotto prelevato da S3 a quella temperatura aveva
una viscosit di 176 cSt), in quanto troppo elevata.
Come condiviso in sede di incontro tecnico presso il MATTM del 22/07/2015, nelle zone
caratterizzate da prodotto con scarsa pompabilit, si dovr valutare la fattibilit di interventi
utili a produrre, per le successive Fasi, utili informazioni per successive fasi progettuali.
In particolare, in sede di progetto definitivo si dovr proporre ed eseguire una
sperimentazione relativa a test pilota finalizzati a valutare tecnologie per ridurre la viscosit
dellolio ed aumentarne la viscosit, ovvero sperimentare innovativi trattamenti in-situ. Tale
valutazione, sar effettuata in parallelo alla fase di esecuzione dei lavori sulla cella C5.
Matrice:
Tipo imballaggio/contenitore:
Vetro
Punto di campionamento:
(3 )
Procedura di camp.to :
Operatore:
Committente
Doc. di accompagnamento:
Quantit conferita:
2000 ml
Data inizio:
03/07/2015
Descrizione sugello:
No
Data fine:
14/07/2015
Il presente Rapporto di prova riguarda esclusivamente il campione dichiarato e sottoposto ad analisi, esso non pu essere riprodotto parzialmente se non previa approvazione scritta del
laboratorio che lo emette. Ove il campionamento non venga effettuato dal laboratorio i dati di prelievo e le parti di procedure che lo prevedono sono sotto la responsabilit del committente
PARAMETRO
VALORE U
% DI ACQUA
(1)
% di acqua
65,3 [6,5]
AZOTO NITRICO
Azoto nitrico
10,2 [1,2]
mg/l
AZOTO NITROSO
Azoto nitroso
1,54 [0,18]
mg/l
BOD5
BOD5
170 [17]
mg O2/l
CLORURI
Cloruri
144 [17]
mg/l
460 [60]
mg O2/l
ISO 15705:2002
incolore
Adimens.
CONDUCIBILITA`
Conducibilit
580 [170]
S/cm
DENSITA`
(1)
Densit
0,960 [0,096]
g/cm3
(1)
COLORE
Colore (dil. 1:20)
(1)
UdM
(1)
1,2,3,4,6,7,8 - eptaclorodibenzofurano
(1)
1,2,3,4,7,8 - esaclorodibenzodiossina
(1)
1,2,3,4,7,8 - esaclorodibenzofurano
(1)
1,2,3,4,7,8,9 - eptaclorodibenzofurano
(1)
1,2,3,6,7,8 - esaclorodibenzodiossina
(1)
1,2,3,6,7,8 - esaclorodibenzofurano
LIMITI
METODI
161 [16]
g/l
<0,0005
g/l
171 [17]
g/l
<0,0005
g/l
<0,0005
g/l
76,2 [7,6]
g/l
Mod 751/04 Rev.5 del 11.12.2014 Software: Cartesio Second Edition rev. 2.5.12 SN A15F07SCA02
(1)
(2)
(3)
pag. 1 di 6
VALORE U
(1)
1,2,3,7,8 - pentaclorodibenzodiossina
(1)
1,2,3,7,8 - pentaclorodibenzofurano
(1)
1,2,3,7,8,9 - esaclorodibenzodiossina
(1)
1,2,3,7,8,9 - esaclorodibenzofurano
(1)
2,3,4,6,7,8 - esaclorodibenzofurano
(1)
2,3,4,7,8 - pentaclorodibenzofurano
(1)
2,3,7,8 - tetraclorodibenzodiossina
(1)
Octaclorodibenzodiossina
(1)
Octaclorodibenzofurano
(1)
TOSSICITA` EQUIVALENTE
(1)
2,3,7,8 - tetraclorodibenzofurano
(2)
UdM
LIMITI
METODI
<0,0005
g/l
64,4 [6,4]
g/l
<0,0005
g/l
<0,0005
g/l
100 [10]
g/l
175 [17]
g/l
5,36 [0,54]
g/l
879 [88]
g/l
138 [14]
g/l
107 [11]
g/l
82,6 [8,3]
g/l
15,4 [1,5]
mg/l
UNICHIM ACQUE 21
FOSFORO TOTALE
Fosforo totale
0,700 [0,051]
mg/l
IDROCARBURI LEGGERI
C <= 12
<0,1
mg/l
IDROCARBURI PESANTI
(1)
C 12 - C40
429000 [43000]
mg/l
IDROCARBURI TOTALI
(1)
Idrocarburi totali (max C40)
429000 [43000]
mg/l
CALCOLO
IONE AMMONIO
Ione ammonio
<0,02
mg/l
FENOLI
Fenoli totali
METALLI
Alluminio
Antimonio
Argento
Arsenico
Bario
Berillio
Boro
Cadmio
(1)
Magnesio
Cobalto
Cromo totale
Cromo VI
Ferro
Mercurio
Nichel
Piombo
Rame
Selenio
Stagno
Tallio
Tellurio
Vanadio
Zinco
Manganese
(1)
<0,1
mg/l
APAT CNR IRSA 3010 Man 29 2003 + APAT CNR IRSA 3020 Man 29 2003
<0,1
mg/l
APAT CNR IRSA 3010 Man 29 2003 + APAT CNR IRSA 3020 Man 29 2003
<0,1
mg/l
APAT CNR IRSA 3010 Man 29 2003 + APAT CNR IRSA 3020 Man 29 2003
1,07 [0,13]
mg/l
APAT CNR IRSA 3010 Man 29 2003 + APAT CNR IRSA 3020 Man 29 2003
0,271 [0,039]
mg/l
APAT CNR IRSA 3010 Man 29 2003 + APAT CNR IRSA 3020 Man 29 2003
<0,1
mg/l
APAT CNR IRSA 3010 Man 29 2003 + APAT CNR IRSA 3020 Man 29 2003
0,260 [0,045]
mg/l
APAT CNR IRSA 3010 Man 29 2003 + APAT CNR IRSA 3020 Man 29 2003
<0,002
mg/l
APAT CNR IRSA 3010 Man 29 2003 + APAT CNR IRSA 3020 Man 29 2003
<0,01
mg/l
APAT CNR IRSA 3010 Man 29 2003 + APAT CNR IRSA 3020 Man 29 2003
<0,1
mg/l
APAT CNR IRSA 3010 Man 29 2003 + APAT CNR IRSA 3020 Man 29 2003
<0,2
mg/l
APAT CNR IRSA 3010 Man 29 2003 + APAT CNR IRSA 3020 Man 29 2003
<0,02
mg/l
<0,1
mg/l
APAT CNR IRSA 3010 Man 29 2003 + APAT CNR IRSA 3020 Man 29 2003
0,153 [0,019]
mg/l
APAT CNR IRSA 3010 Man 29 2003 + APAT CNR IRSA 3020 Man 29 2003
<0,02
mg/l
APAT CNR IRSA 3010 Man 29 2003 + APAT CNR IRSA 3020 Man 29 2003
<0,01
mg/l
APAT CNR IRSA 3010 Man 29 2003 + APAT CNR IRSA 3020 Man 29 2003
<0,01
mg/l
APAT CNR IRSA 3010 Man 29 2003 + APAT CNR IRSA 3020 Man 29 2003
<0,001
mg/l
APAT CNR IRSA 3010 Man 29 2003 + APAT CNR IRSA 3020 Man 29 2003
<0,1
mg/l
APAT CNR IRSA 3010 Man 29 2003 + APAT CNR IRSA 3020 Man 29 2003
<0,05
mg/l
APAT CNR IRSA 3010 Man 29 2003 + APAT CNR IRSA 3020 Man 29 2003
<0,1
mg/l
APAT CNR IRSA 3010 Man 29 2003 + APAT CNR IRSA 3020 Man 29 2003
0,175 [0,021]
mg/l
APAT CNR IRSA 3010 Man 29 2003 + APAT CNR IRSA 3020 Man 29 2003
0,340 [0,098]
mg/l
APAT CNR IRSA 3010 Man 29 2003 + APAT CNR IRSA 3020 Man 29 2003
0,538 [0,068]
mg/l
APAT CNR IRSA 3010 Man 29 2003 + APAT CNR IRSA 3020 Man 29 2003
Mod 751/04 Rev.5 del 11.12.2014 Software: Cartesio Second Edition rev. 2.5.12 SN A15F07SCA02
(1)
(2)
(3)
pag. 2 di 6
(2)
PARAMETRO
VALORE U
ODORE
(1)
Odore
sgradevole
Adimens.
pH
pH
7,31 [0,12]
Adimens.
<0,1
mg/l
218 [26]
mg/l
178 [22]
mg/l
356 [43]
mg/l
700 [170]
mg/l
POLICICLICI AROMATICI
Dibenzo (a,l) pirene
Acenaftilene
Acenaftene
Fluorene
Fenantrene
Antracene
Dibenzo (a,e) pirene
Dibenzo (a,h) pirene
Benzo (a) antracene
Benzo (a) pirene
Benzo (b) fluorantene (s)
Benzo (k) fluorantene (s)
Dibenzo (a,h) antracene
Indeno (1,2,3-cd) pirene (s)
Pirene
Sommatoria Policiclici Aromatici (s)
Benzo (g,h,i) perilene (s)
Crisene
Fluorantene
Dibenzo (a,i) pirene
Benzo (e) pirene
(1)
Benzo (j) fluorantene
Naftalene
(1)
Benzo (a) fluorantene
POLICLOROBIFENILI (HRMS)
(1)
PCB-101 (2,2`,4,5,5`-PentaCB)
(1)
PCB-105 (2,3,3`,4,4`-PentaCB)
(1)
PCB-110 (2,3,3`4`,6-PentaCB)
(1)
PCB-114 (2,3,4,4`,5-PentaCB)
(1)
PCB-118 (2,3`,4,4`,5-PentaCB)
(1)
PCB-123 (2`,3,4,4`,5-PentaCB)
(1)
PCB-126 (3,3`,4,4`,5-PentaCB)
(1)
PCB-128 (2,2`,3,3`,4,4`-HexaCB)
(1)
PCB-138 (2,2`,3,4,4`,5-HexaCB)
(1)
PCB-146 (2,2`3,4`,5,5`-HexaCB)
(1)
PCB-149 (2,2`,3,4`,5`,6-HexaCB)
(1)
PCB-151 (2,2`,3,5,5`,6-HexaCB)
(1)
PCB-153 (2,2`,4,4,5,5`-HexaCB)
(1)
PCB-156 (2,3,3`,4,4`,5-HexaCB)
(1)
PCB-157 (2,3,3`,4,4`,5-HexaCB)
(1)
PCB-167 (2,3`,4,4`5,5`-HexaCB)
(1)
PCB-169 (3,3`,4,4`,5,5`-HexaCB)
(1)
PCB-170 (2,2`3,3`,4,4`,5-HeptaCB)
UdM
LIMITI
METODI
308 [38]
mg/l
<0,1
mg/l
483 [85]
mg/l
<0,1
mg/l
127 [21]
mg/l
18,50 [3,00]
mg/l
37,7 [6,1]
mg/l
<0,1
mg/l
23,9 [4,6]
mg/l
860 [130]
mg/l
4780 [480]
mg/l
<0,1
mg/l
75 [11]
mg/l
800 [100]
mg/l
255 [47]
mg/l
140 [24]
mg/l
<0,1
mg/l
200,10
mg/l
<0,1
mg/l
38500 [3900]
g/l
1650 [170]
g/l
10000 [1000]
g/l
85,5 [8,6]
g/l
6720 [670]
g/l
59,3 [5,9]
g/l
<0,005
g/l
3910 [390]
g/l
37900 [3800]
g/l
6600 [660]
g/l
40900 [4100]
g/l
13700 [1400]
g/l
54400 [5400]
g/l
2840 [280]
g/l
287 [29]
g/l
1150 [110]
g/l
1310 [130]
g/l
15000 [1500]
g/l
Mod 751/04 Rev.5 del 11.12.2014 Software: Cartesio Second Edition rev. 2.5.12 SN A15F07SCA02
(1)
(2)
(3)
pag. 3 di 6
PARAMETRO
VALORE U
PCB-177 (2,2`,3,3`,4`,5,6-HeptaCB)
(1)
PCB-18 (2,2`,5-TriCB)
PCB-180 (2,2`,3,4,4`,5,5`-HeptaCB)
PCB-183 (2,2`3,4,4`,5`,6-HeptaCB)
PCB-187 (2,2`3,4`,5,5`,6-HeptaCB)
PCB-189 (2,3,3`,4,4`,5,5`-HeptaCB)
(1)
PCB-28 (2,4,4`-TriCB)
(1)
PCB-31 (2,4`,5-TriCB)
(1)
PCB-44 (2,2`,35`-TetraCB)
(1)
PCB-52 (2,2`,5,5`-TetraCB)
(1)
PCB-77 (3,3`,4,4`-TetraCB)
(1)
PCB-81 (3,4,4`,5-TetraCB)
(1)
PCB-95 (2,2`,3,5`,6-PentaCB)
(1)
PCB-99 (2,2`,4,4`,5-PentaCB)
(1)
Somma PCB
(1)
(1)
(1)
(1)
(1)
(2)
UdM
LIMITI
METODI
11400 [1100]
g/l
800 [80]
g/l
50000 [5000]
g/l
10000 [1000]
g/l
23300 [2300]
g/l
506 [51]
g/l
980 [98]
g/l
900 [90]
g/l
2000 [200]
g/l
5940 [590]
g/l
79,50 [8,00]
g/l
2350 [230]
g/l
28100 [2800]
g/l
4230 [420]
g/l
376000 [38000]
g/l
PUNTO DI INFIAMMABILITA`
(1)
Punto di infiammabilit
>55
392 [39]
mg/l
SOLFATI
Solfati
115 [13]
mg/l
SOLIDI SEDIMENTABILI
(1)
Solidi sedimentabili
37,0 [3,7]
ml/l
7688,00 [770,00]
mg/l
12300 [1200]
mg/l
<0,001
mg/l
<0,001
mg/l
<0,001
mg/l
SOLIDI TOTALI
Solidi totali (residuo 105C)
(1)
SOLVENTI AROMATICI
(1)
Solventi organici aromatici
Benzene
Toluene
Etilbenzene
Xileni
Stirene
<0,001
mg/l
<0,001
mg/l
<0,001
mg/l
SOLVENTI CLORURATI
(1)
Solventi clorurati
<0,001
mg/l
STATO FISICO
(1)
Stato fisico
liquido
Adimens.
GRAVIMETRICO
TENSIOATTIVI TOTALI
(1)
Tensioattivi totali
17,7 [1,8]
mg/l
APAT CNR IRSA 5170 Man 29 2003 + APAT CNR IRSA 5180 Man 29 2003
NOTE AL RDP:
- < X: minore del limite di quantificazione assunto, per le condizioni operative adoperate;
- Ove non espressamente indicato il recupero non stato utilizzato nei calcoli;
- Le sommatorie di pi composti, ove non espressamente indicato, sono state calcolate con il criterio LOWER BOUND; LOQ delle sommatorie si riferisce al
composto meno sensibile;
- Stima dell'incertezza di misura per le prove qualitative non applicabile;
- I parametri: diossine e furani, idrocarburi totali, IPA, PCB, Solventi Aromatici, Solventi Clorurati e Metalli si riferiscono al campione tal quale; gli altri parametri sono
Mod 751/04 Rev.5 del 11.12.2014 Software: Cartesio Second Edition rev. 2.5.12 SN A15F07SCA02
(1)
(2)
(3)
pag. 4 di 6
Il Chimico
dott. Guglielmo Granafei
Ord. Chim. LE/BR n. 149 Resp. Lab.
Il presente documento firmato digitalmente.
Fine del RAPPORTO DI PROVA 53.184_15
Mod 751/04 Rev.5 del 11.12.2014 Software: Cartesio Second Edition rev. 2.5.12 SN A15F07SCA02
(1)
(2)
(3)
pag. 5 di 6
SMALTIMENTO
Il rifiuto pu essere avviato ad IMPIANTO DI TERMODISTRUZIONE O IMPIANTO DI TRATTAMENTO (se autorizzati).
Il Chimico
dott. Guglielmo Granafei Ord.
Chim. LE/BR n. 149 Resp. Lab.
Il presente documento firmato digitalmente.
Mod 751/04 Rev.5 del 11.12.2014 Software: Cartesio Second Edition rev. 2.5.12 SN A15F07SCA02
(1)
(2)
(3)
pag. 6 di 6