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DELLA LOMBARDIA
MILANO
DIRETTORE:
dott. Massimo Scuffi
COMPONENTI:
avv. Giovanni Izzi
dott. Roberto Longaretti
avv. Fausto Maniaci
LUfficio ringrazia per la collaborazione nella massimazione delle sentenze contenute nel volume e nel CD predisposto in occasione
dellinaugurazione dellanno giudiziario tributario 2012:
lOrdine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili di Milano nella persona del Presidente dott. Alessandro Solidoro e del
consigliere delegato al contenzioso dott. Cesare Zafarana con i gruppi di lavoro della Commissione contenzioso tributario presieduta dal
dott. Luigi Dragone e coordinati dal prof. Francesco Tundo con i dott.ri Roberto Baboro e Alessandro Tannini;
La Camera degli Avvocati Tributaristi di Milano nella persona del Presidente avv. Angela Monti con il relativo gruppo di lavoro;
LUniversit di Ferrara ed il gruppo di lavoro coordinato dal prof. Marco Greggi;
Lavv. prof. Mariacarla Giorgetti ed il suo gruppo di lavoro;
Lavv. Vittorio Emanuele Falsitta ed il suo gruppo di lavoro;
la dott.ssa Luisella Ventura per lopera di editing e formazione degli Indici;
il dott. Salvatore Labruna, dirigente, ed il dott. Luigi Parasiliti Bellocchi, funzionario, della Segreteria della Commissione per la
raccolta dei dati;
I singoli massimatori:
Avv. Francesco Albertini
Dott. Lorenzo Amati
Dott. Iacopo Buriani
Avv. Raffaele Castaldo
Dott. Fabiano Corna
Avv. Claudio Cosa
Dott.ssa Paola Dalmiglio
Avv. Tonj Della Vecchia
Dott. Leonardo Delpiano
Avv. Fabiola Del Torchio
Dott. Erminio Di Carlo
Avv. Matteo Faggioli
Dott. Fabio Fanara
Avv. Alberto Alfredo Ferrario
Avv. Alberto Gaffuri
Avv. Giuseppe Giannone
Avv. Mario Giannotta
Prof. Mariacarla Giorgetti
Prof. Marco Greggi
Dott. Marialisa Gualberto
Dott. Sandro La Ciacera
Avv. Fausto Maniaci
Dott.ssa Stefania Martinengo
Dott.ssa Anna Miccolo
Avv. Angela Monti
Dott. Diego Moscato
Dott. Filippo Nicol
F.A.
L.A.
I.B.
R.C.
F.C.
C.C.
P.D.
T.D.V.
L.D.
F.D.T.
E.D.C.
M.F
F.F.
A.F.
A.G.
G.G.
M.GI.
MC.G.
G.M.
M.G.
S.L.C.
F.M.
M.S.
A.MI.
A.M.
D.M.
F.NG.
Il Presidente
dott. ANTONIO SIMONE
A.PA.
P.M.
M.SA.
F.S.
D.S.
A.S.
G.T.
C.V.
Il Direttore
dott. MASSIMO SCUFFI
Nel presentare questa iniziativa editoriale che mette a disposizione degli operatori del diritto una ricca raccolta di oltre mille massime
redatte su altrettante pronunzie delle Commissioni tributarie lombarde nel corso del 2010 e della I met del 2011, non posso fare a
meno di sottolineare la utilit che il volume con lallegato CD fornir agli utenti per la soluzione delle numerose e complesse
problematiche tributarie che transitano per la nostra Regione il cui livello economico-industriale, nel panorama nazionale ed europeo, si
riflette come noto anche sulla qualit e rilevanza delle questioni fiscali coinvolte nel contenzioso.
Ausilio indispensabile per valutare levoluzione dei temi pi significativi della giustizia tributaria sul piano del merito (che spesso non trova
sviluppi in sede di legittimit), lopera, redatta con grande cura ed attenzione dallUfficio regionale del Massimario, consente di attingere
ad un considerevole patrimonio di selezione giurisprudenziale, fornendo una guida preziosa a giudici e difensori ed al contempo
assicurando un significativo contributo per luniformit degli indirizzi ermeneutici.
Il volume altres arricchito da un dettagliatissimo indice per una pi facile individuazione degli oggetti e delle sezioni tematiche che sono
riproposte con le relative massime anche sulle banche dati, di giurisprudenza nazionale e comunitaria, create presso LUniversit degli
Studi di Milano ( www.corsomagistratitributari.unimi.it ) e nello specifico settore doganale e delle accise presso lUniversit
Cattolica del Sacro Cuore di Milano (www4.unicatt.it/oida), entrambe di libera consultazione.
Il mio sincero ringraziamento, dunque, a tutti i collaboratori ricordati in prima pagina che auspico continuino ad offrire il loro
indispensabile apporto per consentire, anche negli anni a venire, la realizzazione e laggiornamento di questa importante opera scientifica.
SOMMARIO: 1. La giurisdizione tributaria. 2. Le novit legislative e giurisprudenziali dellanno decorso. 3. Il contenzioso tributario in Lombardia.
4. Il contraddittorio nel processo e nel procedimento tributario. 5. La sapienza del Giudice.
1. La giurisdizione tributaria. Anche in questo anno 2012 siamo chiamati a rinnovare il rito dellinaugurazione in Lombardia
dellanno giudiziario tributario, importante momento di riflessione e di confronto , come sottolinea il Consiglio di Presidenza della
Giustizia Tributaria, sui complessi temi della giustizia tributaria, anche al fine di programmare pi consapevolmente lattivit
giudiziaria per lanno successivo.
La giurisdizione tributaria, risalente agli albori dello Stato Unitario e sopravvissuta alla falcidia delle giurisdizioni speciali disposta
dallart. 102 Costituzione, grazie alla VI disposizione transitoria della stessa Costituzione ed allinterpretazione successivamente
fornitane dalla Corte Costituzionale, una giurisdizione generale in materia tributaria, con lunico limite intrinseco, come ha chiarito
sempre la Corte Costituzionale, dellessere imprescindibilmente collegata alla natura tributaria del rapporto : pertanto, ogni
attribuzione al giudice tributario, come gi avvenuto nel passato, di controversie non aventi natura tributaria costituzionalmente
illegittima perch contrastante col divieto di istituzione di giudici speciali.
Pur nei confini ristretti segnati dalla giurisprudenza della Corte Costituzionale, la giurisdizione tributaria ha assunto, nel corso del
tempo, un ruolo ed una rilevanza sempre maggiori: e ci ben si spiega, in considerazione del fatto che il rapporto dimposta, fatta
eccezione per le fasce esenti, interessa la generalit dei soggetti e degli enti che operano allinterno dello Stato. Si calcola, invero, che il
50% del contenzioso economico nazionale transiti dinanzi alle Commissione Tributarie e di questo una parte rilevante dinanzi alle
Commissioni della Lombardia. Inoltre, come risulta da rilevamenti statistici della Corte di Cassazione, la materia tributaria, con una
percentuale di procedimenti definiti, nellanno 2010, pari al 27% del totale, di gran lunga la pi trattata dalla predetta Corte.
La giurisdizione tributaria , come suol definirsi, una giurisdizione di impugnazione-merito, diretta, cio, non alla mera eliminazione
dellatto impugnato, ma alla pronuncia di una decisione sostitutiva sia della dichiarazione resa dal contribuente sia dellaccertamento
dellamministrazione finanziaria ( ex multis, Cass. 9 giugno 2010 n. 13868), Essa investe, innanzitutto, gli atti dimposizione ovvero di
rifiuto di rimborso o di agevolazioni e quelli della riscossione, vale a dire gli atti tipici indicati nellart. 19 del d.lgs. n. 546/1992: nel
tempo, per, la giurisprudenza tributaria, soprattutto della Corte di Cassazione, nellintento di assicurare una tutela pi efficace delle
ragioni del contribuente, ha ammesso limpugnabilit immediata anche di atti atipici, idonei ad esprimere una pretesa
impositiva compiuta e non condizionata , senza, peraltro, che ci comportasse la c.d. cristallizzazione della pretesa impositiva,
cio la non impugnabilit della stessa pretesa successivamente reiterata in uno degli atti tipici di cui allart. 19 del decreto sul
contenzioso: in questo solco interpretativo, sono stati ritenuti immediatamente impugnabili dinanzi al giudice tributario linvito al
pagamento (Cass. n. 21045/2007), il preavviso di fermo di beni mobili (Cass. S.U. n. 10672/2009), il provvedimento di revoca
dellaccertamento con adesione (Cass. S.U. n. 185/1999), il diniego di disapplicazione di disposizioni antielusive (Cass. 8663/2011),
lestratto di ruolo rilasciato dallagente della riscossione (Cass. n. 724/2010), il diniego di autotutela (Cass. S.U. n. 2870/2009), il
diniego di rateizzazione di debiti tributari (Cass. S.U. n. 5928/2011 e n. 20781/2010), il provvedimento di cancellazione o il rifiuto
discrizione nellanagrafe tributaria delle Onlus (Cass. S.U. 1625/2010), lavviso bonario di riscossione (Cass. S.U. n. 16293/2007 e n.
16428/2007), le fatture emesse per la riscossione dei tributi (Cass. n. 17526/2007), e financo il bollettino di conto corrente postale
relativo al versamento dellimposta sulla pubblicit, in quanto lo stampato indicava espressamente limporto da pagare e costituiva
lunico atto dimposizione ricevuto dal contribuente in relazione ad una data annualit dimposta (Cass. n. 25591/2010). In altre
parole, vengono esclusi dallesperibilit di unimpugnazione immediata e diretta soltanto quegli atti che siano espressione di una mera
opinione dellAmministrazione finanziaria, come le circolari e le risoluzioni, oppure quegli atti istruttori che rivelino una pretesa tributaria
ancora in itinere.
Lintento di questo orientamento giurisprudenziale stato, come si accennato, quello di assicurare una tutela efficace ed immediata
del diritto di difesa, in attuazione dei principi di cui agli artt. 24 e 113 Costituzione, sopperendo, in tal modo, allattuale carenza di tutela
del contribuente nei confronti di atti illegittimi dell Amministrazione finanziaria antecedenti allavviso di accertamento. Purtuttavia, in
alcuni casi, limmediata impugnabilit del provvedimento senza attendere che lo stesso venisse trasfuso in uno degli atti tipici di cui allart.
19 del contenzioso, rischia di mettere in discussione lintero impianto del giudizio tributario, tradizionalmente concepito come giudizio di
impugnazione, lasciando intravedere la possibilit che anche nel processo tributario sia lasciato spazio allazione di accertamento
negativo. Gli sviluppi della giurisprudenza ci diranno quale sar lesatta connotazione teorica e pratica del processo tributario.
2. Le novit legislative e giurisprudenziali dellanno decorso. Concludevo la relazione inaugurale dellanno passato con
lauspicio che, nella ricorrenza dei 150 anni dellUnit nazionale e dellistituzione delle Commissioni Tributarie, venisse finalmente varata,
o almeno avviata nel suo inizio, quella riforma fiscale da pi parti reclamata a gran voce e fattasi vieppi urgente per la difficile
congiuntura economica che ha attraversato e tuttora attraversa il Paese. Laspettativa per quella che era stata enfaticamente definita
dallallora Ministro dellEconomia e Finanze una riforma epocale, la riforma delle riforme, andata delusa e lintero anno
trascorso invano.
Balza prepotente alla mente limmagine evocata dai primi versi di una bella poesia di Salvatore Quasimodo:
Ancora un anno bruciato,
senza un lamento, senza un grido
levato a vincere dimprovviso un giorno (1).
Vi sono stati, peraltro, dei maldestri tentativi di riforma del dissestato ordinamento giudiziario tributario, che, stante il mancato
ricambio generazionale, ormai al collasso per i continui pensionamenti e le diffuse dimissioni dei suoi componenti, delusi per il mancato
riconoscimento del loro ruolo e mortificati da un trattamento economico che, nella sua esiguit, non nemmeno lontanamente
rapportabile al principio costituzionale del diritto del lavoratore ad una retribuzione proporzionata alla quantit e qualit del lavoro
prestato (art. 36 Cost.).
Con le due manovre economiche del luglio e dellagosto 2011 (d.l. n. 98/2011, convertito in l. n. 111/2011, e d.l. n. 138/2011,
convertito in l. n. 148/2011), di cui la seconda correttiva della prima quanto alla prospettata incompatibilit della gran parte dei giudici
tributari per la semplice iscrizione in un albo professionale, stata prevista limmissione nei ruoli della magistratura tributaria di 960
giudici provenienti dalla magistratura ordinaria, amministrativa, militare o contabile, ma impegnati in Commissione, se non gi in
pensione, solo in aggiunta al loro ordinario lavoro. Con la successiva legge finanziaria per lanno 2012 (l. 12 novembre 2011 n. 183),
stato poi stabilito che tutti i candidati risultati idonei allesito del concorso siano nominati componenti delle commissioni tributarie ed
immessi in servizio, anche in sovrannumero, nella sede scelta per prima, entrando a comporre lorganico della commissione prescelta
non appena i relativi posti si renderanno progressivamente vacanti.
Il rimedio alla carenza di organico rivela tutta la sua illusoriet e fragilit sol che si pensi che il magistrato proveniente da altri ruoli
non ha n il tempo n, generalmente, la preparazione specifica per affrontare questioni complesse e particolari, quali sono quelle della
giurisdizione tributaria. Occorre, invece, come gi accennavo nella relazione dello scorso anno, rompere gli indugi e passare
decisamente allistituzione del giudice tributario professionale ed a tempo pieno, che solo possa garantire, con una selezione in base alle
capacit ed attitudini e con lesperienza che si acquisisce con unattivit piena e continua, unadeguata risposta ad una domanda di
giustizia sempre pi insistente ed esigente. Si pu ipotizzare un giudice monocratico in primo grado per le controversie di minor valore, si
pu rivedere la distribuzione territoriale delle Commissioni, con la soppressione di tutte le sedi staccate delle Commissioni Regionali e
laccorpamento delle sedi minori delle Commissioni Provinciali; si possono prevedere tante altre misure di razionalizzazione del servizio
della giustizia tributaria, salvaguardando, se possibile, il principio del doppio grado di merito della giurisdizione tributaria: ma occorre,
alfine, fare qualcosa perch la situazione attuale divenuta insostenibile e i prospettati provvedimenti non garantiscono alcun concreto
miglioramento dellesistente.
Per quel che le innovazioni legislative sul processo tributario, si pu far qui menzione: dellintroduzione del contributo unificato, da
tempo auspicata dalle associazioni di categoria per apportare un qualche aumento ai compensi dei giudici tributari, ma, nella realt
concreta, disperso in mille rivoli, per la gran parte estranei alle esigenze di funzionamento delle Commissioni Tributarie; dellobbligo del
difensore di indicare nel ricorso o nel primo atto difensivo, lindirizzo di posta elettronica certificata, timido segnale dellavvio, troppo a
lungo procrastinato, del processo tributario telematico; della definizione agevolata per le liti fiscali, pendenti alla data del 1 maggio
2011, inferiori a 20.000 euro, e del connesso reclamo e mediazione obbligatoria per controversie di eguale importo. A questultimo
riguardo, non si pu far a meno di osservare che la sanatoria delle liti fiscali non ha prodotto nel passato significativi incrementi per
lErario ed ha generato, per contro, un notevole contenzioso sullapplicabilit in concreto dei benefici, come insegna la vicenda dal
condono 2002; ed inoltre che, ferma lesigenza di un filtro anche per le liti tributarie, appare utopistica la prospettiva di definire le
controversie, affidandone la mediazione allo stesso organo che, seppure in composizione soggettiva diversa, ha emesso latto che si
intende impugnare e che ben difficilmente sar indotto a riconoscere di avere, in tutto o in parte, errato.
Gli istituti dellautotutela e dellaccertamento con adesione hanno, in fondo, le stesse finalit e lintroduzione del reclamo obbligatorio
rischia di ripetere inutilmente schemi di composizione delle liti gi messi in opera dalle parti senza pervenire ad una qualche conclusione.
Sarebbe stato molto meglio affidare la mediazione della lite ad un organo terzo, che desse idonee garanzie di indipendenza ed autonomia
di giudizio, quale, opportunamente ampliato nella sua composizione, lUfficio del Garante del contribuente, che, invece, la legge
finanziaria 2012 ha inopinatamente depotenziato, trasformandolo, da collegiale, in organo monocratico.
Lintroduzione dellaccertamento immediatamente esecutivo a partire dal 1 ottobre 2011, pur riguardando, a stretto rigore, il tema
della riscossione dei tributi, esplica effetti riflessi anche sul piano dellorganizzazione e del funzionamento del contenzioso tributario,
perch comporter un sensibile, e del resto comprensibile, aumento delle istanze di sospensione cautelare, che richiederanno la
fissazione di unapposita udienza di trattazione e, pertanto, un maggiore impegno dei giudici e delle segreterie delle Commissioni. Si
porranno, inoltre, problemi di concreta tutela delle ragioni del contribuente nel caso, non infrequente nella pratica, di invalidit della
notifica di un avviso di accertamento, al tempo stesso atto impositivo, titolo esecutivo e precetto, con la possibilit che linteressato
venga a conoscenza della pretesa impositiva solo con il primo atto di esecuzione forzata nei suoi confronti.
La frammentariet degli interventi legislativi in materia tributaria, spesso dettati dallesigenza di fronteggiare situazioni contingenti o di
reperire prontamente disponibilit finanziarie, rende ancora pi acuta lesigenza di avere a disposizione un sistema normativo armonico
ed unitario, trasfuso in un codice tributario, che, almeno nella sua parte generale, raccogliendo i principi e le norme fondamentali del
settore, costituisca per i legislatore un indirizzo per la emanazione di future norme coerenti con il sistema ed offra allinterprete ed al
pratico una guida per risolvere problemi di applicazione delle norme.
Per quel che riguarda le novit giurisprudenziali dellanno decorso, nellimpossibilit di fornirne in questa sede una rassegna
esauriente (ma si rimanda, per quel che concerne le Commissioni Tributarie della Lombardia, al Massimario allegato alla presente
relazione), merita particolare menzione la sentenza 25 luglio 2011 n. 247 della Corte Costituzionale, la quale, nel ritenere
costituzionalmente legittimo il raddoppio dei termini di decadenza per lattivit di accertamento delle imposte dirette e dellIVA in caso
di violazione che comporti obbligo di denuncia penale, ha demandato al giudice tributario, se richiesto con i motivi dimpugnazione, il
compito, davvero non facile, di accertare, con prognosi postuma, la sussistenza dei presupposti per la denuncia penale, senza
peraltro compiere alcuna indagine sulla sussistenza del reato. Va altres segnalata lordinanza della Corte Costituzionale n. 140/2011,
che ha ritenuto costituzionalmente legittima la proroga di giorni 90 del termine per il ricorso al giudice tributario, pur in caso di mancata
conclusione dellaccordo tra le parti nella procedura di accertamento con adesione, nonch, della stessa Corte, lordinanza n.
318/2011, che ha ritenuto inammissibile la questione di legittimit costituzionale del novellato art. 32 d.p.r. n. 600/1973, nella parte in
cui estende anche ai lavoratori autonomi ed ai professionisti la presunzione legale di reddito collegata alle movimentazioni bancarie
ingiustificate.
La Corte di Cassazione, a sezioni unite, prosegue lopera di delimitazione degli esatti confini della giurisdizione tributaria, sul solco di
quanto affermato nelle sentenze della Corte Costituzionale circa lindagine sulla effettiva natura tributaria del rapporto dedotto in giudizio:
e pertanto, stato deciso che sono devolute alla giurisdizione tributarie le controversie concernenti il contributo dovuto dagli iscritti
allAlbo degli avvocati per le spese di funzionamento del Consiglio Nazionale Forense (S.U. n. 1782/2011), quelle aventi ad oggetto la
debenza alla SIAE delle somme previste per lapposizione del contrassegno sui supporti multimediali (S.U. n. 1780/2011) e quelle
relative al contributo unificato da corrispondere nel processo civile, amministrativo e, da ultimo, anche tributario (S.U. 9840/2011).
Unimportante riaffermazione del valore di significato generale delle norme espresse dallo Statuto dei diritti del contribuente (l. n.
212/2000) si trova nella sentenza della Corte di Cassazione n. 222/2011, nella quale si afferma che le disposizioni dello Statuto, oltre a
prescrivere specifici obblighi a carico dellamministrazione finanziaria, costituiscono, altres,
in quanto espressione di principi
immanenti dellordinamento, criteri guida per il giudice, in sede di applicazione ed interpretazione delle norme tributarie, per
risolvere eventuali dubbi ermeneutici.
La questione del risarcimento dei danni provocati al contribuente dallillegittimo comportamento della Pubblica Amministrazione, che
gi nel passato aveva trovato, nella giurisdizione ordinaria di merito e di legittimit (Cass. 698/2010), favorevole accoglimento a
proposito del mancato annullamento in autotutela di un atto illegittimo, trova ora unulteriore espressione nella sentenza n. 5120/2011
della Corte di Cassazione, con la quale stato stabilito che, in tale ipotesi, al contribuente deve essere risarcito anche il danno
economico conseguente alle spese accessorie e consequenziali sostenute per conferire con lamministrazione, ivi comprese quelle per il
commercialista e per le varie trasferte presso gli uffici della Pubblica Amministrazione. La successiva sentenza n. 21963/2011 della
Corte di Cassazione si spinge ancora pi avanti, riconoscendo al contribuente le spese per il pagamento dellonorario del
commercialista, sostenute soltanto per richiedere lannullamento dellatto in autotutela, poi effettivamente intervenuto da parte
dellamministrazione finanziaria.
Un problema delicato quello che investe la possibilit che la giurisdizione tributaria allarghi i propri spazi dintervento alla materia
del risarcimento del danno ingiusto strettamente connesso allapplicazione dei tributi, essendo il settore del risarcimento del danno
tradizionalmente riservato alla esclusiva giurisdizione ordinaria. La giurisprudenza di legittimit, nel passato, in omaggio al principio della
concentrazione della tutela giurisdizionale e per evitare, quindi, che il contribuente, dopo aver ottenuto lannullamento dellatto dinanzi al
giudice tributario, fosse costretto a rivolgersi al giudice ordinario per la richiesta di risarcimento del danno, con evidente lesione del
principio costituzionale della ragionevole durata del processo (art. 111 Cost.), ha gi riconosciuto al giudice tributario la giurisdizione
sulla rivalutazione monetaria delle somme versate a titolo dimposta e di cui maturi giudizialmente il diritto al rimborso (Cass.
16871/2007), nonch sugli interessi ed anche sul maggior danno corrispondente allimporto pagato per la prestazione di una
fideiussione risultata non dovuta (Cass. S.U. n. 14499/2010).
Si vedr, negli anni che seguiranno, quali saranno le esplorazioni che verranno compiute dalla giurisprudenza in questo settore. Per
intanto, in materia di risarcimento del danno per responsabilit processuale aggravata ex art. 96 c.p.c., si pu dire ormai consolidata la
giurisprudenza dei giudici tributari di merito, e da ultimo anche della Cassazione (n. 12714/2011), che riconosce che tale domanda
appartiene alla competenza funzionale, sia per l an che per il quantum, del giudice competente a conoscere della causa principale e
quindi del giudice tributario nel caso in cui questi sia investito della domanda principale.
Altra sentenza di rilievo della Cassazione a sezioni unite la n. 22726/2011, che, disattendendo lorientamento da ultimo assunto
dalla sezione tributaria della stessa Corte, che aveva dichiarato limprocedibilit dei ricorsi in caso di mancata allegazione di copia dei
documenti o atti sui quali si fondava il ricorso, ha invece ritenuto che, nel giudizio tributario, attesa la specialit delle norme sul relativo
contenzioso, non fosse necessaria la produzione dei predetti atti, gi inseriti nel fascicolo del procedimento trasmesso alla Corte.
Sembra ormai consolidato lindirizzo giurisprudenziale della Suprema Corte (da ultimo, Cass. n. 16642/2011) che tende ad avallare
lorientamento dellAmministrazione finanziaria in tema di condotte dellimprenditore ritenute antieconomiche e, come tali, da
disattendere, con riferimento ad una valutazione non solo di inerenza, ma anche di congruit, delle spese sostenute per la produzione del
reddito, con conseguente inversione dellonere della prova: il rischio che una tale valutazione, isolatamente presa per un determinato
periodo dimposta e non rapportata ad una strategia economica complessiva delimpresa, finisca per costituire un indebita ingerenza
nelle scelte che competono allimprenditore, cui lart. 41 della Costituzione garantisce autonomia e libert di iniziativa economica.
Un cenno, infine, ad unimportante decisione, intervenuta nellanno decorso, delle Sezioni Unite della Corte di Cassazione (n. 15144
dell11 luglio 2011), che, proprio per la portata generale, interessa anche il processo tributario: la Cassazione ha stabilito che quando
il mutamento di giurisprudenza su una regola del processo sia duplicemente connotato dalla sua imprevedibilit e da un effetto
preclusivo del diritto di azione e di
difesa della parte che sulla stabilit del precedente abbia ragionevolmente fatto
affidamento (overruling), deve essere dichiarato ammissibile un ricorso che, in base al nuovo indirizzo giurisprudenziale,
avrebbe dovuto essere dichiarato inammissibile.
Un aspetto particolare nella concreta dinamica del processo tributario quello che riguarda il principio della ripartizione delle spese
processuali tra le parti contendenti, principio che, come noto, regolato dallart. 15 del d.lgs. 546/1992 e dagli artt. 91 e 92 c.p.c., a
tenore dei quali il giudice, con la sentenza che chiude il processo, condanna la parte soccombente al rimborso delle spese a
favore dellaltra parte oppure pu disporne la compensazione, in tutto o in parte, se vi soccombenza reciproca o concorrono
altre gravi ed eccezionali ragioni, esplicitamente indicate nella
motivazione. Nella pratica corrente, accaduto che un tale
principio, introdotto per la prima volta nel processo tributario con la riforma di cui al d.lgs. 546/1992, sia stato del tutto stravolto e che
quella che sarebbe dovuta essere leccezione, e cio la compensazione delle spese, sia divenuta in realt la regola: solo in tal modo si
spiegano percentuali di compensazione delle spese che, a livello nazionale, si allineano, per la Commissioni provinciali, nell83,98% e
per le Commissioni Regionali nel 78,33%. Nellambito del Distretto della Lombardia, i dati, pur inferiori nella media a quello nazionale,
oscillano tra il 66-68% delle Commissioni Provinciali di Lecco, Lodi, Cremona e Brescia ed il 93,07% della Commissione Provinciale
di Sondrio, attestandosi, per la CTP
Milano, nell81,75% e, per la CTR, nel 71,34%. Lanomala situazione riguardante il riparto delle spese processuali spesso
attuata a danno del contribuente, che nel giudizio di primo grado sempre il ricorrente, vittorioso nel giudizio di merito nel 47,76% dei
casi, ma che vede il ristoro delle spese di giudizio solo nel 6,65% dei casi (2) mi ha indotto, in pi occasioni, ed anche di recente, ad
invitare i Giudici tributari della Lombardia ad un pi rigoroso rispetto del principio della soccombenza e, soprattutto, a motivare
specificamente le gravi ed eccezionali ragioni che possano giustificare la compensazione delle spese. Va, peraltro, soggiunto che,
mentre le Agenzie fiscali depositano sempre la nota-spese prescritta dallart. 75 disp. att. c.p.c., spesso tale adempimento viene
trascurato dal contribuente, dando cos limpressione, nonostante che il Giudice debba comunque pronunciarsi sulle spese, che la parte
processuale privata non intenda realmente perseguire anche la finalit del rimborso delle spese e si accontenti soltanto della vittoria nel
merito della causa.
3. Il contenzioso tributario in Lombardia. La Giurisdizione Tributaria in Lombardia esercitata, in primo grado, da 11
Commissioni Tributarie Provinciali (non stata ancora istituita la Commissione Tributaria delle nuova Provincia di Monza e della
Brianza), e, in grado dappello, da una Commissione Tributaria Regionale, con sede in Milano e sezione staccata in Brescia. Lorganico
dei Giudici delle Commissioni Tributarie della Lombardia complessivamente di 480 unit. Presso la Commissione Tributaria Regionale
della Lombardia costituita, a partire dal 1 gennaio 2009, la sezione regionale della Commissione Tributaria Centrale, che ha svolto
sinora, grazie allapporto fornito dai giudici della Commissione Regionale e da quelli applicati dalle Commissioni Provinciali, un ottimo
lavoro di definizione di procedimenti risalenti anche a 30-40 fa: su 40.791 processi pervenuti dalla Commissione Centrale, ne sono stati
definiti, alla data del 31 dicembre 2011, circa 20.000, con la fondata prospettiva di azzerare larretrato, se non entro il 2012, come pur
prevede la legge, nel breve volgere di qualche anno.
Landamento complessivo del contenzioso tributario in Lombardia nel periodo 1 luglio 2010-30 giugno 2011 evidenzia un
incremento del numero di processi ancora da definire, come si evince dal prospetto riassuntivo sotto riportato (3).
COMMISSIONE
Ricorsi pendenti al 30
giugno 2011
CTR MILANO
9185
8956
8022
10119
CTP BERGAMO
2420
2110
2289
2241
CTP BRESCIA
2401
2568
2832
2137
CTP COMO
1009
1355
1380
984
CTP CREMONA
1144
682
806
1020
CTP LECCO
655
807
853
609
CTP LODI
408
703
549
562
1029
807
924
912
19281
16309
11986
23604
1436
1660
1301
1795
352
428
432
348
2087
1996
2119
1964
41407
38381
33493
46295
CTP MANTOVA
CTP MILANO
CTP PAVIA
CTP SONDRIO
CTP VARESE
TOTALE
In quasi tutte le Commissioni Tributarie, fatta eccezione per la Provinciale di Milano e per la Regionale della Lombardia, i processi
in ingresso si bilanciano con quelli definiti. Un aumento delle pendenze si registra, invece, nella Commissione Tributaria Provinciale di
Milano (22,4%), e, seppur in misura pi contenuta (10,17%), nella Commissione Tributaria Regionale della Lombardia.
La ragione dellaumento delle pendenze deve rinvenirsi nella progressiva diminuzione del numero dei Giudici in servizio presso le
predette Commissioni, che, a vario titolo, (dimissioni, pensionamenti, ecc.), hanno cessato la loro attivit nel corso dellanno.
La situazione divenuta particolarmente grave in alcune Commissioni perch il decreto ministeriale 11 aprile 2008 ha rideterminato
le piante organiche delle Commissioni sulla base dei flussi e delle pendenze accertate negli anni 2006 e 2007. In tal modo, le
Commissioni della Lombardia, che negli stessi anni avevano svolto un proficuo lavoro, sono state penalizzate a vantaggio di
Commissioni meno virtuose, che avevano accumulato un consistente arretrato.
Il ventilato ingresso nella magistratura tributaria di giudici provenienti dalle magistrature professionali non sembra possa apportare
risultati apprezzabili per quel che riguarda le Commissioni Tributarie della Lombardia, perch i posti messi a concorso per tali sedi sono
veramente esigui e, pertanto, non in grado di modificare la complessiva situazione delle Commissioni.
Un temporaneo alleggerimento del numero delle pendenze dei processi tributari potrebbe essere conseguente allintervenut
possibilit di definizione agevolata delle liti fiscali, pendenti al 1 maggio 2011, inferiori ai 20.000 euro, ed al reclamo obbligatorio per le
stesse controversie, ma ancora troppo presto per valutare i risultati di una tale manovra, posto che, pur dopo lavvenuto pagamento
dellimposta ridotta entro il 30 novembre 2011, il termine per presentare listanza di definizione stato differito al 2 aprile 2012 ed alla
stessa data stata fissata lentrata in vigore del reclamo obbligatorio.
Il tempo medio di definizione del processo tributario in primo grado stato, presso la CTP di Milano, di 350 giorni e, nella maggior
parte delle CTP della Lombardia, addirittura inferiore, sino ai circa 250 giorni di Como, Lecco, Lodi e Sondrio; per la CTR Lombardia,
il tempo medio stato di 386 giorni.
Complessivamente, nellarco dei due anni, sono stati svolti entrambi i gradi del giudizio di merito, dal deposito del ricorso in primo
grado sino alla comunicazione del dispositivo della sentenza dappello, in piena attuazione del principio costituzionale di ragionevole
durata del processo (art. 111 Cost.).
Il tempo medio per la decisione sulle istanze di sospensione si attesta, nella generalit delle CTP della Lombardia, in 60-70 giorni, di
contro ad una media nazionale di 180 giorni, e la percentuale di accoglimento delle istanze di sospensione, riferita a tutte le CTP della
Lombardia, del 52,6%.
Il tasso di litigiosit del contribuente in Lombardia, cio il numero dei ricorsi per ogni mille abitanti, del 3, 36%, di molto inferiore
alla media nazionale, che si attesta al 5,39%. Per contro, il valore economico complessivo del contenzioso tributario in Lombardia
ammonta al 25-30% di quello globale nazionale. La percentuale delle sentenze appellate si colloca, a seconda delle diverse CTP,
intorno al 20-25%, in una media nazionale del 27%; la percentuale delle sentenze della CTR Lombardia impugnate con ricorso per
clienti italiani della casa madre straniera senza fornire contributi decisivi alla conclusione di accordi (sentenza CTR 37/28/2011), alla
nullit della notificazione a mezzo posta dellAgente per riscossione senza la relata di notificazione (sentenza CTR 61/22/10), ecc..
Le decisioni della CTR Lombardia sopra riferite, insieme ad altre significative riportate, nel loro contenuto essenziale, nel
Massimario 2011, sono, ovviamente, come tutte le decisioni, opinabili e controvertibili: del resto, il nostro ordinamento attribuisce la
funzione di assicurare lesatta osservanza e luniforme interpretazione della legge esclusivamente alla Corte Suprema di Cassazione. Pur
tuttavia, le decisioni dei giudici di merito, ed in primis quelle delle Commissioni Tributarie della Lombardia, per la rilevanza degli
interessi economici sottesi alle decisioni o per la novit delle questioni trattate nonch per la generalmente elevata qualit professionale
dei patrocinatori, presentano un rilievo particolare e spesso offrono alla dottrina ed alla giurisprudenza loccasione e lo stimolo per un
approfondimento delle questioni o per un nuovo indirizzo interpretativo: in questo sta appunto il valore della dialettica processuale,
fondamento insuperato per una decisione consapevole da parte del Giudice.
4. Il contraddittorio nel processo e nel procedimento tributario. Il contraddittorio nel processo, vale a dire il vicendevole
scambio tra le parti processuali di opinioni, argomentazioni e prove circa i fatti del processo, un principio largamente diffuso in tutti gli
ordinamenti processuali moderni ed affonda le sue radici nella tradizione giuridica occidentale.
Esso, nella forma di diritto di difesa, si trova gi enunciato nellAntico Testamento (Deuteronomio, 17, 4) e lo si trova riaffermato in
un passo del Vangelo di Giovanni (Gv. 7, 51): per giustificare il rifiuto delle guardie di arrestare Ges che predica in mezzo al popolo,
Nicodemo, uno dei farisei, cos replica ai suoi stessi capi ed ai sacerdoti: la nostra Legge condanna forse un uomo prima di averlo
ascoltato e senza sapere cosa egli abbia fatto?.
Il principio del contraddittorio, garantito, quale espressione del diritto di difesa, dallart. 24 della nostra Costituzione, trova menzione
esplicita nellart. 111 della Costituzione, a tenore del quale ogni processo si svolge nel contraddittorio tra le parti, in condizioni di
parit . Anche lart. 101 del c.p.c., applicabile al processo tributario in forza del rinvio operato dallart. 1 del d.lgs. 546/1992,
ribadisce il criterio che il il giudice non pu statuire su alcuna domanda se la parte contro la quale proposta non stata
regolarmente citata e non comparsa.
Nel processo tributario vigente , ovviamente, rispettato il principio del contraddittorio e, in larga misura, quello della parit delle
parti processuale. Permangono alcune disparit, quale ad es. quella della mancata sanzione dinammissibilit per la tardiva costituzione in
giudizio della parte resistente, che nel giudizio di primo grado sempre lente impositore, e quella della rilevabilit dufficio di decadenze
stabilite in favore dellamministrazione finanziaria (Cass. S.U. n. 30055/2008). La teoria del c.d.
interesse fiscale, cio di un
interesse dellErario prevalente nel bilanciamento delle ragioni delle parti in considerazione delle esigenze sottese alla riscossione dei
tributi, che pure nel passato ha ispirato tanta parte della giurisprudenza, anche della Corte Costituzionale, sembra ormai avviarsi al
tramonto nellinterpretazione pi recente della giurisprudenza e della dottrina, la quale ultima ha giustamente osservato che il dovere
del cittadino alla contribuzione e linteresse dellErario alla percezione dei tributi non costituiscono valori contrapposti,
diversamente tutelati dal legislatore, ma rappresentano due diverse espressioni del medesimo principio, ossia quello del giusto
tributo di cui allart. 53 della Costituzione (4).
Proprio per assicurare la pienezza e leffettivit della tutela delle ragioni delle parti contendenti, il legislatore si di recente
premurato, con la novella legislativa al c.p.c., la n. 69/2009, di evitare che il contradditorio potesse essere in qualche maniera
compromesso nelle c.d. sentenze della terza via o sentenze a sorpresa, che erano appunto quelle nelle quali il giudice poneva a
base della sua decisione questioni rilevate dufficio e non sottoposte al preventivo contraddittorio delle parti. Il novellato art. 111 del
c.p.c., stabilisce, ora, che il giudice, se ritiene di porre a fondamento della decisione una questione rilevata dufficio, riserva la
decisione, assegnando alle parti, a pena di
nullit, un termine per il deposito di memorie contenenti osservazioni sulle
medesime questioni.
Altra innovazione importante il riconoscimento esplicito del principio di non contestazione, gi peraltro applicato nella prassi
giurisprudenziale. Lart. 115 c.p.c., sempre nel testo novellato, dispone ora che il giudice deve porre a fondamento della decisione
le prove proposte dalle parti nonch i fatti non specificamente contestati dalla parte costituita. La non contestazione dei fatti
anchessa espressione, in negativo, del principio del contraddittorio, perch la parte nei cui confronti i fatti sono addotti, pur potendolo
fare, rinuncia o non ritiene utile contestarli, cos accettando la prospettazione datane dalla controparte.
Se si pu, quindi, dire che nel processo tributario , in linea di massima, rispettato il principio del contraddittorio e quello,
conseguente, di parit delle parti, non altrettanto si pu sostenere per la fase relativa al procedimento amministrativo di accertamento
della misura del tributo ed alla conseguente imposizione fiscale.
La legge generale sul procedimento amministrativo, la n. 241 del 1990, prevede, invero, modalit di informazione e partecipazione
del cittadino al procedimento amministrativo generale, quali possono rinvenirsi nella comunicazione dellavvio del procedimento, nella
definizione dei diritti degli interessati, nel diritto daccesso, ecc. Pur tuttavia, lart. 13 della stessa legge espressamente ne esclude
lapplicabilit alla materia tributaria, s che nel procedimento amministrativo di accertamento del giusto tributo non infrequente che il
contribuente si veda notificare un provvedimento definitivo di imposizione fiscale senza che, in precedenza, egli ne sia mai venuto a
conoscenza oppure abbia potuto preventivamente fornire elementi di giustificazione o di semplice conoscenza.
Le ipotesi che vedono la partecipazione del contribuente allattivit di accertamento posta in essere dallAmministrazione finanziaria
si riducono, il pi delle volte, ad una collaborazione servente, finalizzata, cio, a consentire allUfficio di avere dati e notizie ritenuti
indispensabili per ladempimento dei propri compiti e solo talvolta si concretano in un coinvolgimento idoneo ad instaurare un vero
contraddittorio in chiave difensiva, come, ad es., nel procedimento di contestazione di operazioni elusive di obblighi tributari (art. 37- bis
d.p.r. n. 600/1973) oppure negli atti di irrogazione di sanzioni amministrative (art. 16 d.lgs. n. 472/1997).
Anche le conseguenze previste per la violazione delle regole di partecipazione e contraddittorio variano secondo le diverse tipologie:
solo in alcuni casi espressamente prevista la nullit dellatto nellipotesi di mancata instaurazione del contraddittorio o anche di omessa
specifica motivazione dellatto in relazione alle giustificazioni fornite dal contribuente, come negli esempi sopra riportati.
Eppure, il principio del contraddittorio preventivo un criterio consolidato nella giurisprudenza della Corte Europea dei diritti
delluomo (causa 184877/03 del 21 febbraio 2008, Ravon) e della Corte di Giustizia dellUnione Europea (sentenza 18 dicembre
2008, C349/07, Soprop). In questultima decisione, resa nellambito di attivit di accertamento di imposte doganali, e quindi in materia
di tributi c.d. armonizzati, ma esprimente dei principi generali, che i singoli Stati dovrebbero tenere ben presenti anche nella disciplina
delle imposte nazionali, viene affermato il concetto che il rispetto dei diritti della difesa costituisce un principio generale del diritto
comunitario, che trova applicazione ogni qualvolta lAmministrazione si proponga di adottare nei confronti di un soggetto un
atto ad esso lesivo.
In forza di tale principio, i destinatari di decisioni che incidono
sensibilmente sui loro interessi, devono essere messi in
condizione di manifestare utilmente il loro punto di vista in merito agli elementi sui quali lAmministrazione intende fondare la
sua decisione. A tal fine, essi devono beneficiare di un termine sufficiente . Anche la Corte Costituzionale (ord. 24 luglio 2009 n.
244), pur escludendo che lobbligo di attivare il contraddittorio in sede amministrativa tributaria sia fondato sugli artt. 24 e 111 della
Costituzione, applicabili solo in sede giurisdizionale, ha osservato, per, che la motivazione degli atti amministrativi, e tra essi di quelli
dellamministrazione finanziaria, deve, a pena di nullit, indicare non solo i presupposti di fatto, ma anche le ragioni giuridiche per le quali
non sono stati accolti gli argomenti e le prove prodotte dal contribuente in sede di contraddittorio procedimentale. La centralit e la
rilevanza del contraddittorio anticipato, a garanzia del contribuente, sono poi poste in assoluto rilievo nelle note sentenze delle Sezioni
Unite della Corte di Cassazione (dal n. 26635 al 26638 del 18 dicembre 2009) in tema di procedure di accertamento standardizzato
mediante lapplicazione di parametri o di studi di settore, nelle quali, come afferma la Corte, il contraddittorio costituisce lelemento
determinante per adeguare alla concreta realt economica del singolo contribuente lipotesi dello studio di settore .
Come si pu notare agevolmente da quanto sopra riportato, il contraddittorio endoprocedimentale costituisce un passaggio
indefettibile nellattivit di accertamento del giusto tributo, secondo i criteri di legittimit, imparzialit e buon andamento che debbono
governare lagire dellamministrazione finanziaria, ai sensi dellart. 97 Cost., e si traduce, altres, nella precisa attuazione del criterio
direttivo espresso dallo Statuto dei diritti del contribuente (art. 10 l. n. 212/2000), a tenore del quale i rapporti tra contribuente ed
amministrazione finanziaria sono improntati al principio della collaborazione e della buona fede.
Questi criteri rimarrebbero lettera morta, e spesso, ahim, lo sono, se il contribuente non viene messo in condizione di far conoscere
preventivamente le sue osservazioni in merito allespressione di una pretesa impositiva nei suoi confronti e se lAmministrazione non
risponde puntualmente e motivatamente su tutto quanto portato alla sua attenzione.
Vi unaltra considerazione da fare e questa volta nellinteresse della stessa amministrazione finanziaria, la quale, se conoscesse
anticipatamente le osservazioni e le deduzioni difensive del contribuente, potrebbe emettere un atto con un contenuto diverso da quello
che si appresta ad adottare o, addirittura, non emetterlo affatto. Se vero che, secondo il monitoraggio effettuato dal CPGT
relativamente allanno 2011, nei ricorsi in primo grado dinanzi al giudice tributario, lAmministrazione finanziaria rimane soccombente nel
42,4% dei processi, un contraddittorio anticipato tra le parti in merito al rapporto dimposta ed anche unimpugnabilit immediata, oggi
del tutto assente, nei confronti di atti istruttori illegittimi, migliorerebbe la qualit degli accertamenti, consentendo di evitare quelli viziati o
assolutamente infondati, e permetterebbe, al contempo, di ridurre sensibilmente il contenzioso dinanzi al giudice tributario. Il reclamo
introdotto dal d.l. n. 98/2011, che mirerebbe, nelle intenzioni del legislatore, a deflazionare il contenzioso tributario, dovrebbe, per
conseguire un effetto immediato e concreto, essere, anticipato, nella forma del contraddittorio, alla fase antecedente lemissione dellatto
impositivo. Si potrebbe ipotizzare una norma, speculare a quella introdotta nel procedimento penale con lart. 415bis c.p.p., che
obblighi lAmministrazione finanziaria a depositare, a disposizione del contribuente e del suo difensore, negli accertamenti superiori ad
una determinata soglia economica, tutti gli atti dindagine tributaria, prima di emettere lavviso di accertamento.
5. La sapienza del Giudice. Come sopra si accennato, il contraddittorio tra le parti un momento essenziale nel processo
tributario e dovrebbe esserlo anche per la fase procedimentale di accertamento del tributo. Il contraddittorio anche dialogo tra le parti,
e quindi ricerca associata di ci che costituisce il vero ed il giusto tributo nonch comprensione delle ragioni altrui, nella misura in cui
esse appaiano plausibili e condivisibili. Il pensiero greco, da Socrate in poi, ci ha insegnato e tramandato tutto il valore del dialogo tra
Il Presidente
ANTONIO SIMONE
____________________
(1) S.
INDICE
Ringraziamenti
Presentazione del massimario delle Commissioni Tributarie della Lombardia
Relazione del Presidente della Commissione Tributaria Regionale della Lombardia allinaugurazione dellanno giudiziario
tributario 2012
Parte prima
2012
ACCERTAMENTO
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
10.
11.
12.
13.
14.
15.
16.
17.
18.
19.
Studi di settore - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 33 - sentenza n. 3/33/2010 del 13 gennaio 2010
Socio e societ di persone - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 1 - sentenza n. 64/1/2010 del 14 gennaio
2010 Pres. LiVolsi, Rel. Astolfi
Studi di settore - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 1 - sent. n. 76/1/2010 del 14 gennaio 2010 - Pres.
LiVolsi, Rel. Pilello
Studi di settore - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 1 - sentenza n. 69/1/2010 del 14 gennaio 2010 Pres. LiVolsi, Rel. Pennati
Responsabilit per lomessa presentazione - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 24 - sentenza n.
14/24/2010 del 21 gennaio 2010 - Pres. Rel. Orsatti
Valore IRPEF e Registro - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - sez. 18 - sentenza n. 26/18/2010 dell8
febbraio 2010 Pres. Pinto, Rel. Marcellini
Modalit di calcolo - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - sez. 18 - sentenza n. 27/18/2010 dell8 febbraio
2010 Pres. Donno, Rel. Marcellini
Listino CAMM - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 5 - sentenza n. 52/5/2010 del 24 febbraio 2010 Pres. Golia, Rel. Moroni
Studi di settore - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 18 - sentenza n. 47/18/2010 dell8 marzo 2010 Pres. Pinto, Rel. Marcellini
Scostamento redditi presunti - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 18 - sentenza n. 53/18/2010 dell8
marzo 2010 - Pres. Pinto, Rel. Barone
Frode carosello - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 5 - sentenza n. 100/5/2010 del 31 marzo 2010 Pres. Golia, Rel. Gattei
Studi di settore - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 33 - sentenza n. 44/33/2010 del 27 aprile 2010
Obbligo motivazionale - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 25 - sentenza n. 106/25/2010 del 4 maggio
2010
Omessa notifica atto presupposto - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 12 - sentenza n. 228/12/10 del 20
settembre 2010
Accertamento sintetico - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 46 - sentenza n. 47/46/11 del 29 ottobre
2010 Pres. Rel. Di Oreste
Questionario - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 44 - sentenza n. 97/44/11 del 5 novembre 2010 - Pres.
Natola, Rel. Perillo
Studi di settore - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 44 - sentenza n. 6/44/11 del 3 dicembre 2010 Pres. Natola - Rel. Degrassi
Contraddittorio - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 46 - sentenza n. 25/46/11 del 10 dicembre 2010 Pres. De Sapia - Rel. Astolfi
Studi di settore - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 16 - sentenza n. 8/16/11 del 14 dicembre 2010 Pres. Natola - Rel. Squassoni
20.
21.
22.
23.
24.
25.
26.
27
28
29.
30.
31.
32.
33.
34.
35.
Prove documentali - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 16 - sentenza n. 11/16/11 del 21 dicembre 2010
Pres. DAndrea - Rel. Pagliaro
Irreperibilit - Commissione Tributaria Regionale della Lombardia - Sez. 6 - sentenza n. 1/6/2010 del 5 gennaio 2010
Stato davanzamento lavori - Commissione Tributaria Regionale della Lombardia - Sez. 42 - sentenza. n. 1/42/10 del 25
gennaio 2010
Stime FIAIP - Commissione Tributaria Regionale della Lombardia - Sez. 1 - sentenza n. 41/1/2010 del 12 marzo 2010
Parametri - Commissione Tributaria Regionale della Lombardia - Sez. 1 - sentenza. n. 43/1/2010 del 12 marzo 2010
Verifica fiscale e motivazione - Commissione Tributaria Regionale della Lombardia - Sez. 4 - sentenza n. 37/04/10 del 22
aprile 2010 - Pres. Rel. Borgonovo
Rimborso di somme - Commissione Tributaria Regionale della Lombardia - Sez. 1 - sentenza n. 90/01/10 del 4 maggio
2010 - Pres. Rel. Simone
Controlli incrociati - Commissione Tributaria Regionale della Lombardia - Sez. 12 - sentenza 79/12/10 del 14 maggio 2010
Variazione di classamento - Commissione Tributaria Regionale della Lombardia - Sez. 14 - sentenza n. 84/14/2010 del 25
giugno 2010
Deposizioni - Commissione Tributaria Regionale della Lombardia - Sez. 36 - sentenza n. 39/36/11 del 5 luglio 2010 - Pres.
Rel. Santagati
Plusvalenza - Commissione Tributaria Regionale della Lombardia - Sez. 42 - sentenza n. 98/42/10 del 7 luglio 2010 - Pres.
De Ruggiero, Rel. Piombo
Costi di sponsorizzazione - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 38 - sentenza n. 40/38/11 del 9
novembre 2010 - Pres. Valenti, Rel. Maccarone
Impugnazione tardiva - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 2 - sentenza n. 29/02/11 del 15
dicembre 2010 - Pres. Rel. Gravina
Studi di settore - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 28 - sentenza n. 32/28/10 del 17 dicembre
2010 - Pres. Rel. Izzi
Deducibilit oltre la quota deducibile - Commissione Tributaria Centrale - Sezione di Milano, Collegio 10 - sentenza. n.
780/2010 del 10 febbraio 2010 - Pres. Dello Russo, Rel. Santagati
INVIM straordinaria - Commissione Tributaria Centrale - Sezione di Milano, Collegio 4 - sentenza n. 3221/2010 del 25
febbraio 2010 - Pres. Piacentini, Rel. Ocello
Prima casa - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 36 - sentenza 320/36/10 del 2 luglio 2010
Piano urbanistico particolareggiato - Commissione Tributaria Regionale della Lombardia - Sez. 38 - sentenza n. 69/38/10
del 23 Giugno 2010
Carbon tax - Commissione Tributaria Regionale della Lombardia - Sez. stacc. di Brescia - sentenza n. 195/67/10 del 28
settembre 2010
Prima casa - Commissione Tributaria Regionale della Lombardia - Sez. 40 - sentenza n. 121/40/10 del 7 ottobre 2010
Iscrizione anagrafe ONLUS - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 44 - sentenza n. 89/44/11 dell8 ottobre
2010, Pres. Natola, Rel. Perillo
CONDONO ED AMNISTIA
41.
42.
43.
Fatture inesistenti - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 1 - sentenza n. 26/1/2010 del 14 gennaio 2010 Pres. LiVolsi, Rel. Pilello
Seconda rata - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 16 - sentenza n. 5/16/11 del 14 dicembre 2010 - Pres.
Natola, Rel. Squassoni
Istanza di sgravio - Commissione Tributaria Regionale della Lombardia - Sez. 42 - sentenza n. 39/42/2010 del 23 marzo
2010
44.
45.
46.
47.
Omesso versamento - Commissione Tributaria Regionale della Lombardia - Sez. 43 - sentenza n. 76/43/2010 del 15 aprile
2010
Diniego - Commissione Tributaria Regionale della Lombardia - Sez. 42 - sentenza n. 50/42/2010 del 27 aprile 2010
Condono tombale - Commissione Tributaria Regionale della Lombardia - Sez. 40 - sentenza n. 83/40/2010 del 1 giugno
2010
Istanza di condono - Commissione Tributaria Centrale - Sezione di Milano - Collegio 10 - sentenza 199/2010 del 21
gennaio 2010 - Pres. Dello Russo, Rel. Crespi
Aiuti di Stato - Commissione Tributaria Regionale della Lombardia - Sez. 5 - sentenza n. 32/5/2010 del 29 gennaio 2010
CONTENZIOSO
GIURISDIZIONE
49.
50.
Contributi INPS - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 43 - sentenza 7/43/2010 del 12 gennaio 2010 Pres. Rel. Raimondi
Diniego di sgravio - Commissione Tributaria Regionale della Lombardia - Sez. 6 - sentenza n. 49/6/2010 del 15 marzo
2010
PROCESSO TRIBUTARIO
51.
51-bis
51-ter
52.
53.
54.
55.
56.
57.
58.
PVC - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 43 - sentenza 001-43-10 dell11 gennaio 2010 - Pres.
Rovella, Rel. Ingino
Ibidem
Ibidem
Accertamento con adesione - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 1 - sentenza n. 6/1/2010 del 14 gennaio
2010 - Pres. LiVolsi, Rel. Pilello
Revocazione della sentenza - Commissione Tributaria Regionale della Lombardia - Sez. n. 5 - sentenza n. 30/5/2010 del 29
gennaio 2010
Cessazione della materia del contendere - Commissione Tributaria Regionale della Lombardia - Sez. 2 - sentenza n.
11/2/2010 del 12 febbraio 2010
Mutamento di indirizzo - Commissione Tributaria Regionale della Lombardia - Sez. 4 - sentenza n. 30/4/2010 del 23 aprile
2010
Sospensione del rimborso - Commissione Tributaria Regionale della Lombardia - Sez. 19 - sentenza n. 92/19/10 del 28
giugno 2010
Tutela - Commissione Tributaria Regionale della Lombardia - Sez. 65 - sentenza n. 174/65/10 del 4 ottobre 2010
Silenzio rifiuto - Commissione Tributaria Centrale - Sezione di Milano, Collegio 3 - Sentenza n. 3266/2010 dell11 ottobre
2010 - Pres. Rel. Fiorenza
Mutui prima casa - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 1 - sentenza n. 13/1/2010 del 14 gennaio 2010 Pres. LiVolsi, Rel. Astolfi
Questionario - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 1 - sentenza n. 32/1/2010 del 14 gennaio 2010 - Pres.
LiVolsi, Rel. Pennati
Mancata ricezione - Commissione Tributaria Regionale della Lombardia - Sez. 2 - sentenza n. 55/2/2010 del 14 aprile
2010
Mancata compilazione quadro RU - Commissione Tributaria Regionale della Lombardia - Sez. 19 - sentenza 97/19/2010
del 16 Luglio 2010
ELUSIONE E FRODE
63.
64.
65.
66.
Strategia di gruppo - Commissione Tributaria Provinciale per la Lombardia - Sez. 43 - sentenza n. 60/43/10 del 10 maggio
2010 - Pres. Rovella, Rel. Del Re
Simulazione contrattuale - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 43 - sentenza n. 102/43/2010 del 17
maggio 2010 - Pres. Rel. Rovella
Donazione a parenti - Commissione Tributaria Regionale della Lombardia - Sez. 4 - sentenza n. 2/4/2010 del 14 gennaio
2010
Interposizione fittizia - Commissione Tributaria Regionale della Lombardia - Sez. stacc. di Brescia - sentenza n.
176/64/2010 del 10 settembre 2010
Utenze acqua pubblica - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 24 - sentenza n. 177/24/2010 del 4 maggio
2010 - Pres. Rel. Orsatti
CONSORZI
68.
69.
70.
71.
Servizio idrico integrato - Commissione Tributaria Regionale della Lombardia - Sez. 2 - sentenza n. 1/2/2010 del 14
gennaio 2010
Principio del beneficio - Commissione Tributaria Regionale della Lombardia - Sez. 5 - sentenza n. 11/5/2010 del 27
gennaio 2010
Vantaggio - Commissione Tributaria Regionale della Lombardia - Sez. 2 - sentenza n. 26/2/210 del 18 febbraio 2010
Migliorie - Commissione Tributaria Regionale della Lombardia - Sez. 1 - sentenza n. 50/1/2010 del 30 marzo 2010
ICI
72.
73.
74.
Classamento - Commissione tributaria Provinciale di Milano - Sez. 3 - sentenza 106/3/2010 dell11 marzo 2010 - Pres.
Maiga, Rel. Chiametti
Sede stradale - Commissione Tributaria Regionale della Lombardia - Sez. 42 - sentenza n. 24/42/2010 del 19 febbraio
2010
Abitazione principale - Commissione Tributaria Regionale della Lombardia - Sez. 34 - sentenza n. 83/34/10 del 20 maggio
2010
ILOR
75.
76.
77.
Rimborso - Commissione Tributaria Centrale - Sezione di Milano, Collegio 1 - sentenza.n. 3179/2010 - Pres.
Mastropasqua, R. Beretta
Impresa familiare - Commissione Tributaria Centrale - Sezione di Milano - Collegio n. 8 - sentenza n. 2932/2010 del 22
giugno 2010 - Pres. Rel. Secchi
Zone depresse - Commissione Tributaria Centrale - Sez. di Milano - Collegio 8 - sentenza n. 99/2010 del 13 gennaio 2010
- Pres. Rollero, Rel. De Costanzo
IRAP
78.
79.
80.
Costi sostenuti - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 1 - sentenza n. 5/1/2010 del 12 gennaio 2010 - Pres.
LiVolsi, Rel. Pilello
Ravvedimento operoso - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 1 - sentenza n. 77/1/2010 del 14 gennaio
2010 - Pres. LiVolsi, Rel. Pilello
Avvocato - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 1 - sentenza n. 41/1/2010 del 14 gennaio 2010 - Pres.
81.
82.
83.
Giurisdizione - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 33 - sentenza n. 43/33/11 del 20 settembre
2010 - Pres. Craveia, Rel. Guida
TARSU TIA
85.
Competenza territoriale - Commissione Tributaria Provinciale di Milano, Sez. 17 - sentenza n. 70/17/11 del 16 novembre
2010 - Pres. Rel. Giucastro
IMPOSTE DIRETTE
IRPEF
86.
87.
88.
89.
90.
91.
92.
93.
94.
95.
96.
97.
98.
99.
100.
101.
Invio telematico - Commissione Tributaria Regionale della Lombardia - Sez. 6 - sentenza 7/6/2010 del 21 gennaio 2010
Socio accomandatario - Commissione tributaria Provinciale di Milano - Sez. 3 - sentenza n. 14/3/2010 del 28 gennaio
2010 - Pres. La Mattina, Rel. Fusaro
Indici di capacit contributiva - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 36 - sentenza n. 186/36/10 del 10
maggio 2010
Indennit desproprio - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 9 - sentenza n. 271/9/2010 del 19 luglio 2010
Redditi di partecipazione - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 17 - sentenza n. 3/17/11 del 9 novembre
2010 - Pres. Rel. Meli
Credito dimposta - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 17 - sentenza n. 10/17/11 del 9 novembre 2010 Pres. Meli, Rel. Seregni
Discriminazione uomo donna - Commissione Tributaria Regionale della Lombardia - Sez. 1 - sentenza n. 16/1/2010 del 12
gennaio 2010
Invio telematico - Commissione Tributaria Regionale della Lombardia - Sez. 6 - sentenza 7/6/2010 del 21 gennaio 2010
Fondo patrimoniale - Commissione Tributaria Regionale della Lombardia - Sez. 42 - sentenza 4/42/2010 del 25 gennaio
2010
Impresa familiare - Commissione Tributaria Regionale della Lombardia - Sez. 42 - sentenza 7/42/10 del 25 gennaio 2010
Ritenute alla fonte - Commissione Tributaria Regionale della Lombardia - Sez. 2 - sentenza n. 40/2/2010 del 18 marzo
2010
Cessione dazienda - Commissione Tributaria Regionale della Lombardia - Sez. 4 - sentenza n. 19/4/2010 del 15 aprile
2010
S.n.c. - Commissione Tributaria Regionale della Lombardia - Sez. stacc. di Brescia - sentenza n. 109/65/2010 del 17
giugno 2010
Utili societ - Commissione Tributaria Regionale della Lombardia - Sez. 40 - sentenza n. 112/40/10 del 24 settembre 2010
Coltivatori diretti - Commissione Tributaria Centrale - Sez. Milano - Collegio n. 11 - sentenza n. 65 del 13 gennaio 2010 Pres. Valenti, Rel. Sacchi
Indennit di fine rapporto - Commissione Tributaria Centrale - Sez. Milano - Collegio 5 - sentenza n. 929/2010 del 25
febbraio 2010 - Pres. Martorelli, Rel. Bonavolont
IRPEG IRES
102.
Paradisi fiscali - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 43 - sentenza n. 123/43/2010 del 20 maggio 2010 -
103.
104.
105.
106.
107.
IMPOSTE INDIRETTE
ACCISE, IMPOSTE DI FABBRICAZIONE E DI CONSUMO
108.
109.
110.
111.
112.
113.
114.
115.
116.
117.
118.
119.
120.
121.
122.
123.
124.
125.
126.
127.
Avviso di pagamento - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 31 - sentenza n. 41/31/10 del 15 gennaio 2010
- Pres. Meli, Rel. Casale
Impianti fotovoltaici - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 31 - sentenza n. 43/31/10 del 15 gennaio 2010 Pres. Meli, Rel. Casale
Autoproduzione - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 31 - sentenza n. 63/31/10 del 22 gennaio 2010 Pres. Minaudo, Rel. Costanzo
Cumulo sanzioni - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 31 - sentenza n. 10/31/10 dell11 febbraio 2010
Dazio antidumping - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 31 - sentenza n. 11/31/10 dell11 febbraio 2010
Sottrazione di energia - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 31 - sentenza n. 13/31/10 dell11 febbraio
2010
Criteri di calcolo - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 31 - sentenza n. 23/31/10 dell11 febbraio 2010
Pagamenti - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 31 - sentenza n. 48/10 del 17 febbraio 2010 - Pres.
Martino, Rel. Casale
Avviso di pagamento - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 31 - sentenza n. 41/31/10 del 18 febbraio
2010
Fonte solare o eolica - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 31 - sentenza n. 43/31/10 del 18 febbraio
2010
Fonte solare o eolica - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 31 - sentenza n. 47/31/10 del 18 febbraio
2010
Calcolo rate mensili - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 31 - sentenza n. 110/31/10 del 26 febbraio
2010 - Pres. Scuffi, Rel. Casale
Evasione - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 31 - sentenza n. 111/31/10 del 26 febbraio 2010 - Pres.
Scuffi, Rel. Casale
Imputabilit della sanzione - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - sentenza n. 63/31/10 del 24 marzo 2010
Regolamenti di classificazione - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 31 - sentenza n. 64/31/10 del 24
marzo 2010
Beni di interesse culturale - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 31 - sentenza n. 68/31/10 del 6 aprile
2010
Calcoli importi mensili - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 31 - sentenza n. 110/31/10 del 23 aprile 2010
Avviso di pagamento annullato - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 31 - sentenza n. 216/31/2010 del 19
luglio 2010
Classificazione voci doganali - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 10 - sentenza n. 218/7/10 del 6 ottobre
2010
Esenzione - Commissione Tributaria Regionale della Lombardia - Sez. 35 - sentenza n. 99/35/10 del 23 luglio 2010
128.
129.
Rimborso imposte - Commissione Tributaria Regionale della Lombardia - Sez. stacc. di Brescia - sentenza n. 169/67/10
del 21 Giugno 2010
Esenzione - Commissione Tributaria Regionale della Lombardia sez. stacc. di Brescia - sentenza n. 153/63/10 del 14
maggio 2010
Nomenclatura - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 31 - sentenza n. 64/31/10 del 22 gennaio 2010 Pres. Minaudo, Rel. Ventura
Beni di interesse culturale - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 31 - sentenza n. 68/31/10 del 5 febbraio
2010 - Pres. Minaudo, Rel. Casale
Royalties - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 31 - sentenza n. 49/31/10 del 17 febbraio 2010 - Pres.
Martino, Rel. Casale
ITV - Commissione Tributaria Regionale della Lombardia - Sez. 49 - sentenza n. 64/49/10 del 14 maggio 2010
IMPOSTA DI BOLLO
134.
Esenzione - Commissione Tributaria Regionale della Lombardia - Sez. 49 - sentenza n. 63/49/2010 del 7 maggio 2010
Classamento - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 1 - sentenza n. 156/1/2010 del 19 febbraio 2010 Pres. Golia, Rel. Astolfi
Microzone - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 24 - sentenza n. 88/24/2010 del 5 marzo 2010
Prefabbricato - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 17 - sentenza n. 78/17/2011 del 21 dicembre 2010 Pres. Giucastro, Rel. Seregni
IVA
138.
139.
140.
141.
142.
143.
144.
145.
146.
147.
148.
149.
150.
Contratto di leasing - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 18 - sentenza n. 25/18/2010 dell8 febbraio
2010
Modello VR - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 43 - sentenza n. 63/43/2010 del 17 marzo 2010 - Pres.
Raimondi, Rel. Ingino
Personale distaccato - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 10 - sentenza n. 293/10 del 19 luglio 2010
Moduli fotovoltaici - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 7 - sentenza n. 207/7/10 del 20 settembre 2010
Studi di settore - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 12 - Sentenza n. 246/12/2010 del 7 ottobre 2010
Credito dimposta - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 18 - sentenza n. 22/18/11 del 21 dicembre 2010
- Pres. Pinto, Rel. Catenacci
Marchio - Commissione Tributaria Regionale della Lombardia - Sez. 5 - sentenza 3/5/2010 del 20 gennaio 2010
Cessione intracomunitaria - Commissione Tributaria Regionale della Lombardia - Sez. 2 - sentenza 9/2/2010 del 20
gennaio 2010
Valore normale - Commissione Tributaria Regionale della Lombardia - Sez. 5 - sentenza n. 46/5/2010 del 23 febbraio
2010
Regime del margine - Commissione Tributaria Regionale della Lombardia - Sez. 4 - sentenza n. 25/4/2010 del 16 aprile
2010
Recupero IVA compensata - Commissione Tributaria Regionale della Lombardia - Sez. 33 - sentenza n. 59/33/10 del 9
giugno 2010
Costi di costruzione - Commissione Tributaria Regionale della Lombardia - Sez. 14 - sentenza n. 84/14/2010 del 25 giugno
2010
Quadro VR - Commissione Tributaria Regionale della Lombardia - Sez. staccata di Brescia 67 - sentenza 165/67/10
dell11 agosto 2010
REGISTRO
151.
152.
153.
154.
155.
156.
157.
158.
159.
160.
161.
162.
163.
164.
Outsourcing - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 1 - sentenza n. 47/1/2010 del 14 gennaio 2010 - Pres.
Livolsi, Rel. Pilello
Marchio dimpresa - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 1 - sentenza n. 86/1/2010 del 14 gennaio 2010 Pres. Livolsi, Rel. Astolfi
Listini CAAM / FIMAA - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 2 - sentenza n. 153/2/2010 del 18 marzo
2010 - Pres. Donno, Rel. Leone
Plusvalenze - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 43 - sentenza n. 69/43/2010 del 23 marzo 2010 - Pres.
Meli, Rel. Ingino
Ramo dazienda bancaria - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 7 - sentenza n. 93/07/2010 del 17 giugno
2010
Coefficiente di attualizzazione - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 17 - sentenza n. 79/17/11 del 21
dicembre 2010 - Pres. Giucastro, Rel. Seregni
Termini - Commissione Tributaria Regionale della Lombardia - Sez. 2 - sentenza 4/2/2010 del 14 gennaio 2010
Cooperativa edilizia - Commissione Tributaria Regionale della Lombardia - Sez. 1 - sentenza n. 87/01/10 del 4 maggio
2010 - Pres. Rel. Simone
Avviamento e perdite pregresse - Commissione Tributaria Regionale della Lombardia - Sez. 6 - sentenza 5/6/2010 del 21
gennaio 2010
Prima casa - Commissione Tributaria Regionale della Lombardia - Sez. 6 - sentenza n. 30/6/2010 del 24 febbraio 2010
Abuso del diritto - Commissione Tributaria Regionale della Lombardia - Sez. 42 - sentenza n. 54/42/2010 del 14 aprile
2010
Avviamento - Commissione Tributaria Regionale della Lombardia - Sez. 12 - sentenza n. 89/12/10 del 1 giugno 2010
Solidariet - Commissione Tributaria Regionale della Lombardia - Sez. 19 - sentenza n. 101/19/10 del 19 luglio 2010
Strumentalit - Commissione Tributaria Centrale - Sez. di Milano - Collegio 7 - sentenza n. 575/2010 del 26 gennaio 2010
- Pres. D. Giordano, Rel. Grigillo
SUCCESSIONI E DONAZIONI
165.
Donazione remuneratoria - Commissione Tributaria Regionale della Lombardia - Sez. 42 - sentenza n. 51/42/2010 del 27
aprile 2010
Dispositivi radiomobili - Commissione tributaria Provinciale di Milano - Sez. 1 - sentenza n. 23/1/2010 del 14 gennaio 2010
- Pres. Livolsi, Rel. Astolfi
RISCOSSIONE
167.
168.
169.
170.
171.
171-bis
172.
173.
Omessa sottoscrizione - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 43 - sentenza n. 9/43/2010 del 12 gennaio
2010 - Pres. Rel. Raimondi
Motivazione della cartella - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 3 - sentenza n. 229/3/2010 del 25 maggio
2010 - Pres. Rel. Maiga
Ritenute dacconto - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 35 - sentenza n. 218/35/10 del 25 giugno 2010
Inesistenza della notifica - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 9 - sentenza n. 264/09/10 del 19 luglio
2010
Raddoppio dei termini - Commissione Tributaria Regionale della Lombardia - Sez. 1 - sentenza n. 11/1/2010 del 12
gennaio 2010
Ibidem
Consulente fiscale - Commissione Tributaria Regionale della Lombardia - Sez. 6 - sentenza n. 33/6/2010 del 29 gennaio
2010
Debito verso lErario - Commissione Tributaria Regionale della Lombardia - Sez. 44 - sentenza n. 95/44/2010 del 20 luglio
174.
175.
2010
Emendabilit dichiarazione - Commissione Tributaria Regionale della Lombardia - Sez. 19 - sentenza n. 124/19/10 del 27
ottobre 2010
Frazionamento del tributo - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 44 - sentenza n. 17/44/11 del 3 dicembre
2010 - Pres. Natola, Rel. Faranda
TERMINI
(DI SOSPENSIONE, PRESCRIZIONE E DECADENZA)
176.
177.
178.
179.
180.
Notifica per posta - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 1 - sentenza n. 52/1/2010 del 14 gennaio 2010 Pres. Livolsi, Rel. Astolfi
Beneficio prima casa - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 1 - sentenza n. 66/1/2010 del 14 gennaio 2010
- Pres. Livolsi, Rel. Astolfi
Istanza di rimborso - Commissione Provinciale Tributaria di Milano - Sez. 5 - sentenza n. 49/5/2010 del 25 febbraio 2010
- Pres. Golia, Rel. Moroni
Notifica della cartella - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 3 - sentenza n. 159/3/2010 del 14 aprile 2010
- Pres. Maiga, Rel. Gesualdi
Istanza di rimborso - Commissione Tributaria Regionale della Lombardia - Sez. 42 - sentenza n. 53/42/2010 del 27 aprile
2010
Iscrizione di ipoteca - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 1 - sentenza n. 35/1/2010 del 14 gennaio 2010
- Pres. Livolsi, Rel. Pennati
Ipoteca - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 1 - sentenza n. 40/1/2010 del 14 gennaio 2010 - Pres.
Livolsi, Rel. Pilello
Elenchi INTRASTAT - Commissione Tributaria Regionale della Lombardia - Sez. 2 - sentenza n. 42/2/2010 del 24 marzo
2010
Quadro RW - Commissione Tributaria Regionale di Milano, sez. 45, Sentenza n. 56/45/2110 del 13 maggio 2010
Somme pagate per definizione agevolata - Commissione Tributaria Regionale della Lombardia - Sez. 12 - sentenza n.
81/12/2010 del 14 maggio 2010
VARIA
186.
187.
Errore formale - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 16 - sentenza n. 2 del 14 dicembre 2010 - Pres.
Natola, Rel. Pagliaro
Ipoteca, notifica preventiva - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 17 - sentenza n. 50/17/11 del 26 ottobre
2010 - Pres. Rel. Giucastro
PARTE SECONDA
2011
ACCERTAMENTO
188.
189.
190.
191.
192.
Termini processuali - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 31 - sentenza n. 63/31/11 del 26 novembre 2010
- Pres. Rel. Napodano
Movimentazioni bancarie - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 31 - sentenza n. 67/31/11 del 26 novembre
2010 - Pres. Napodano, Rel. Cazzaniga
Determinazione sintetica - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 31 - sentenza n. 70/31/11 del 26 novembre
2010 - Pres. Rel. Napodano
Vizi della notifica - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 31 - sentenza n. 73/31/11 del 3 dicembre 2010 Pres. Rel. Scuffi
Avviso bonario - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 31 - sentenza n. 3/31/11 dell11 gennaio 2011 -
193.
194.
195.
196.
197.
198.
199.
200.
201.
202.
203.
204.
205
206.
207.
208.
209.
210.
211.
212.
213.
214.
215.
216.
217.
Frode carosello - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 26 - sentenza n. 60/26/11 del 9 febbraio 2011 Pres. Barbetta, Rel. Del Vecchio
Notizia di reato - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 41 - sentenza n. 34/41/11 del 9 febbraio 2011 Pres. Deodato, Rel. Innocenti
Socio accomandante - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 41 - sentenza n. 54/41/11 del 10 febbraio 2011
- Pres. Ortolani, Rel. Siffredi
Valore indiziario studio di settore - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 43 - sentenza n. 38/43/11, dell11
febbraio 2011 - Pres. Rel. Rovella
Stato di salute - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 43 - sentenza n. 39/43/11, dell11 febbraio 2011 Pres. Rel. Rovella
Fatture inesistenti - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 47 - sentenza n. 34/47/11 del 15 febbraio 2011 Pres. Maniaci, Rel. Miceli
Gravi incongruenze - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 22 - sentenza n. 23/22/11 del 15 febbraio 2011 Pres. Maniaci, Rel. Petrone
Contraddittorio - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 22 - sentenza n. 25/22/11 del 15 febbraio 2011 Pres. Maniaci, Rel. Amato
Parametri e studi di settore - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 42 - sentenza n. 04/42/11 del 16 febbraio
2011 - Pres. R. Bichi, Rel. M. Salvo
Notifica - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 42 - sentenza n. 55/42/11 deI 21 febbraio 2011 - Pres.
Bichi, Rel. Donvito
Inutilizzabilit - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 24 - sentenza n. 28/24/11 del 21 febbraio 2011 - Pres.
Orsatti, Rel. Brillo
Valore ai fini del registro - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 46 - sentenza n. 86/46/11 del 21 febbraio
2011 - Pres. De Sapia, Rel. Rigoldi
Direttiva n. 77/779/CE - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 47 - sentenza n. 51/47/11 del 23 febbraio
2011 - Pres. Piccinni; Rel. Miceli
Accertamento con adesione - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 31 - sentenza n. 41/31/11 del 24
febbraio 2011 - Pres. Scuffi, Rel. Cazzaniga
Contraddittorio - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 31 - sentenza n. 43/31/11 del 24 febbraio 2011 Pres. Scuffi, Rel. Cazzaniga
Studi di settore - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 31 - sentenza n. 50/31/11 del 24 febbraio 2011 Pres. Scuffi, Rel. Sala
Studi di settore - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 23 - sentenza n. 45/23/11 dell1 marzo 2011 - Pres.
De Vincenzo, Rel. Garghentino
Indagini preliminari - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 23 - sentenza n. 67/23/11 dell1 marzo 2011 Pres. Cappabianca, Rel. Dattolico
Onere della prova - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 47 - sentenza n. 57/47/11 del 2 marzo 2011 Pres. Maniaci; Rel. Dur
Beni immateriali - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 29 - sentenza n. 88/29/11 dell8 marzo 2011 - Pres.
Rel. Napodano
Beni in leasing - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 29 - sentenza n. 89/29/11 dell8 marzo 2011 - Pres.
Rel. Napodano
Studi di settore - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 31 - sentenza n. 66/31/11 del 9 marzo 2011 - Pres.
Napodano, Rel. Sala
Motivazione - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 46 - sentenza n. 105/46/11 del 14 marzo 2011 - Pres.
Rel. De Sapia
Studio di settore non pertinente - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 29 - sentenza n. 111/29/11 del 15
marzo 2011 - Pres. Rel. Napodano
Onere della prova - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 29 - sentenza n. 114/29/11 del 22 marzo 2011 -
Periodo dinattivit - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 29 - sentenza n. 119/29/11 del 22 marzo 2011 Pres. Gilardi, Rel. Cappellozza
Residenza - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 16 - sentenza n. 127 del 22 marzo 2011 - Pres.
DAndrea, Rel. Chiametti
Diritto di difesa - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 23 - sentenza n. 85/23/11 del 24 marzo 2011 - Pres.
De Vincenzo, Rel. Sala
Rimborso - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 23 - sentenza n. 86/23/11 del 24 marzo 2011 - Pres. De
Vincenzo, Rel. Garghentino
Motivazione - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 35 - sentenza n. 122/35/11 del 31 marzo 2011 - Pres.
Brecciaroli, Rel. Contini
Rinuncia alleredit - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 41 - sentenza n. 145/41/11 del 31 marzo 2011 Pres. Deodato - Rel. Innocenti
Documentazione - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 23 - sentenza n. 100/23/11 del 5 aprile 2011 - Pres.
De Vincenzo, Rel. Dattolico
Codice attivit errato - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 47 - sentenza n. 74/47/11 del 6 aprile 2011 Pres. Maniaci, Rel. Miceli
Accertamento con adesione - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 22 - sentenza n. 83/22/11 del 7 aprile
2011 - Pres. Maniaci, Rel. Petrone
Notificazione per posta - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 46 - sentenza n. 120/46/11 del 12 aprile
2011 - Pres. De Sapia, Rel. Rigoldi
Onere della prova - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 29 - sentenza n. 126/29/11 dell11 aprile 2011 Pres. Rel. Napodano
Onere della prova - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 29 - sentenza n. 129/29/11 del 12 aprile 2011 Pres. Gilardi, Rel. Perrucci
Studi di settore - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 29 - sentenza n. 131/29/11 del 12 aprile 2011 - Pres.
Rel. Gilardi
Accertamento con adesione - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 29 - sentenza n. 137/29/11 del 12 aprile
2011 - Pres. Rel. Napodano
Ritrattabilit - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 24 - sentenza n. 95/24/11 del 14 aprile 2011 - Pres.
Orsatti, Rel. Brillo
Studi di settore - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 29 - sentenza n. 138/29/11 del 18 aprile 2011 - Pres.
Rel. Napodano
PVC - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 44 - sentenza n. 131/44/11 del 19 aprile 2011 - Pres. Natola;
Rel. Degrassi
Avviamento - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 23 - sentenza n. 133/23/11 del 19 aprile 2011 - Pres.
De Vincenzo, Rel. Garghentino
Studi di settore - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 35 - sentenza n. 141/35/11 del 20 aprile 2011 - Pres.
Rel. Brecciaroli
Studi di settore - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 35 - sentenza n. 143/35/11 del 2 maggio 2011 Pres. Rel. Brecciaroli
Rimborso - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 23 - sentenza n. 139/23/11 del 3 maggio 2011 - Pres. De
Vincenzo, Rel. Garghentino
Redditometro - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 23 - sentenza n. 141/23/11 del 3 maggio 2011 - Pres.
De Vincenzo, Rel. Garghentino
Studi di settore - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 23 - sentenza n. 146/23/11 del 10 maggio 2011 Pres. Cappabianca, Rel. Sala
Parametri - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 22 - sentenza n. 105/22/11 dell11 maggio 2011 - Pres.
Maniaci, Rel. Petrone
267.
268.
269.
270.
271.
272.
273.
274.
275.
276.
277.
278.
279.
280.
281.
282.
283.
284.
285.
286.
287.
288.
289.
290.
291.
Redditometro - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 41 - sentenza n. 186/41/11 del 12 maggio 2011 Pres. Ortolani - Rel. Martinelli
Simulazione - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 41 - sentenza n. 187/41/11 del 12 maggio 2011 - Pres.
Ortolani, Rel. Martinelli
Accessi e termini - Commissione Tributaria Provinciale di Lodi - Sez. 1 - sentenza n. 171/01/11 del 5 luglio 2011 - Pres.
Rel. Mattacchioni
Notifica - Commissione Tributaria Provinciale di Brescia - Sez. 6 - sentenza n. 81/06/11 del 10 gennaio 2011 - Pres.
Macca, Rel. Gotti
Motivazione - Commissione Tributaria Provinciale di Brescia - Sez. 8 - sentenza n. 119/08/11 del 27 giugno 2011 - Pres.
Pianta, Rel. Senesi
Normalit economica - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 2 - sentenza n. 7/2/11 del 15 dicembre
2010 - Pres. Gravina, Rel. DAntonio
Amministratore di fatto - Commissione Tributaria Regionale della Lombardia - Sez. 12 - sentenza n. 0001/12/2011 del 3
gennaio 2011 - Pres. Pizzo, Rel. Lucido
Onere della prova - Commissione Tributaria Regionale della Lombardia - Sez. 12 - sentenza n. 0002/12/2011 del 3 gennaio
2011 - Pres. Pizzo, Rel. Lucido
Redditometro - Commissione Tributaria Regionale della Lombardia - Sez. 12 - sentenza 0005/12/2011 del 3 gennaio 2011
- Pres. Pizzo, Rel. Ceruti
Studi di settore - Commissione Tributaria Regionale della Lombardia - Sez. 12 - sentenza 0006/12/2011 del 3 gennaio
2011 - Pres. Pizzo, Rel. Ceruti
Avviso bonario - Commissione Tributaria Regionale della Lombardia - Sez. 12 - sentenza 0007/12/2011 dell11 gennaio
2011 - Pres. Rel. Siniscalchi
Versamenti su c/c - Commissione Tributaria Regionale della Lombardia - Sez. 1 - sentenza 001/01/11 dell11 gennaio 2011
- Pres. Citro, Rel. Simone
Trasformazione societ - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 42 - sentenza n. 21/42/11 del 12
gennaio 2010 - Pres. De Ruggiero, Rel. Fabbrini
Costi del venduto e del fatturato - Commissione Tributaria Regionale della Lombardia - Sez. 13 - sentenza n. 8/13/11 del
12 gennaio 2011 - Pres. Spano, Rel. Aondio
Quotazioni OMI - Commissione Tributaria Regionale della Lombardia - Sez. 13 - sentenza n. 9/13/11 del 12 gennaio 2011
- Pres. Spano, Rel. Malacarne
Mutui - Commissione Tributaria Regionale della Lombardia - Sez. 11 - sentenza 0001/11/2011 del 14 gennaio 2011 - Pres.
Rel. Buono
Studi di settore - Commissione Tributaria Regionale della Lombardia - Sez. 22 - sentenza 8/22/11 del 17 gennaio 2011 Pres. Rel. Franciosi
Studi di settore - Commissione Tributaria Regionale della Lombardia - Sez. 26 - sentenza n. 6/26/2011 del 17 gennaio
2011 - Pres. Molina, Rel. Perugia
Studi di settore - Commissione Tributaria Regionale della Lombardia - Sez. 5 - sentenza n. 0002/5/2011 del 19 gennaio
2011 - Pres. Califano, Rel. Aniello
Liquidazione IVA di gruppo - Commissione Tributaria Regionale della Lombardia - Sez. 5 - sentenza n. 0004/5/2011 del
19 gennaio 2011 - Pres. Califano, Rel. Betti
Presunzione di corrispondenza - Commissione Tributaria Regionale della Lombardia - Sez. 14 - sentenza n. 7/14/11 del 19
gennaio 2011 - Pres. Pizzo, Rel. Tesini
Presunzione di corrispondenza - Commissione Tributaria Regionale della Lombardia - Sez. 14 - sentenza n. 7/14/11 del 19
gennaio 2011 - Pres. Pizzo, Rel. Tesini
IRPEF e registro - Commissione Tributaria Regionale della Lombardia - Sez. 12, sentenza 0016/12/2011 del 20 gennaio
2011 - Pres. Rel. Pizzo
Valutazioni OMI - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 27 - sentenza n. 34/27/11 del 21 gennaio
2011 - Pres. Rel. Secchi
Attivit daccertamento - Commissione Tributaria Regionale della Lombardia - Sez. 1 - sentenza n. 009/01/11 del 24
gennaio 2011 - Pres. Simone, Rel. Marseglia
292.
293.
Parametri - Commissione Tributaria Regionale della Lombardia - Sez. 6 - sentenza n. 0013/6/2011 del 24 gennaio 2011 Pres.
Rel.- Silocchi
Studi Strati,
di settore
Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 19 - sentenza n. 17/19/11 del 24 gennaio 2011
- Pres. Piglionica, Rel. Borsani
294.
295.
296.
297.
298.
299.
300.
301.
302.
303.
304.
305.
306.
307.
308.
309.
310.
311.
312.
313.
314.
315.
316.
Sopralluogo - Commissione Tributaria Regionale di Milano della Lombardia - Sez. 4 - sentenza n. 0007/4/2011 del 25
gennaio 2011 - Pres. Borgonovo, Rel. Missaglia
Accessi - Commissione Tributaria Regionale della Lombardia, sez 2 - sentenza n. 0002/2/2011 del 27 gennaio 2011 - Pres.
Gravina, Rel. Ghilotti
Documenti extracontabili - Commissione Tributaria Regionale della Lombardia - Sez 2 - sentenza n. 0002/2/2011 del 27
gennaio 2011 - Pres. Gravina, Rel. Ghilotti
Studi di settore - Commissione Tributaria Regionale della Lombardia - Sez. 2 - sentenza n. 0007/2/2011 del 27 gennaio
2011 - Pres. Gravina, Rel. DAntonio
Competenza del TAR - Commissione Tributaria Regionale della Lombardia - Sez. 5 - sentenza n. 0009/5/2011 del 28
gennaio 2011 - Pres. Calia, Rel. Aniello
Opifici industriali - Commissione Tributaria Regionale della Lombardia - Sez. 1 - sentenza n. 0014/1/2011 del 28 gennaio
2011 - Pres. Simone, Rel. Missaglia
Errore matematico - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 15 - sentenza n. 11/15/11 del 31 gennaio
2011 Pres. Rel. Marletta
Litisconsorzio necessario - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 31 - sentenza n. 36/31/04 del 10
febbraio 2011 - Pres. Marra - Rel. Citro
Studi di settore - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 6 - sentenza n. 28/06/11 del 17 febbraio 2011
Pres. Rel. Pizzo
Litisconsorzio - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 36 - sentenza n. 48/36/11 del 21 febbraio 2011
- Pres. Rel. Borgonovo
Documentazione non esibita - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 27 - sentenza n. 58/27/11 del 4
marzo 2011 - Pres. Cusumano, Rel. Di Gaetano
Documenti non tradotti - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 29 - sentenza n. 46/29/11 del 10
marzo 2011 - Pres. Alparone, Rel. Noschese
Beneficium excussionis - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 45 - sentenza n. 63/45/11 del 14 marzo
2011 - Pres. Servetti, Rel. Citro
Cessione beni sottocosto - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 32 - sentenza n. 72/32/11 del 16
marzo 2011 - Pres. Luglio, Rel. Lancia
Veicoli ad uso ufficio - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 32 - sentenza n. 73/32/11 del 16 marzo
2011 - Pres. Luglio, Rel. Lancia
Indagini G.d.F. - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 46 - sentenza n. 50/46/11 del 22 marzo 2011 Pres. Pezza, Rel. Cucchi
Motivazione per relationem - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 29 - sentenza n. 52/29/11 del 24
marzo 2011 - Pres. Fabrizi, Rel. Casalvieri
Studi di settore - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 29 - sentenza n. 58/29/11 del 24 marzo 2011 Pres. Rel. Fabrizi
Studi di settore - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 33 - sentenza n. 62/33/11 del 28 marzo 2011 Pres. Craveia, Rel. Arista
Studi di settore - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 29 - sentenza n. 44/29/11 del 31 marzo 2011 Pres. Rel. Alparone
Onere della prova - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 29 - sentenza n. 45/29/11 del 31 marzo
2011 - Pres. Alparone, Rel. Noschese
Onere della prova - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 36 - sentenza n. 58/36/11 del 4 aprile 2011
- Pres. Borgonovo, Rel. Bonomi
Motivazione per relationem - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 43 - sentenza n. 46/43/11 del 5
aprile 2011 - Pres. Pizzo, Rel. Preda
317.
318.
319.
320.
321.
322.
323.
324.
325.
326.
327.
328.
329.
330.
331.
332.
333.
334.
335.
336.
337.
338.
339.
340.
341.
Contributo integrativo - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 42 - sentenza n. 52/42/11 dell8 aprile
2011 - Pres. De Ruggiero - Rel. Di Maida
Contraddittorio - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 42 - sentenza n. 50/42/11 dell8 aprile 2011 Pres. De Ruggiero, Rel. Di Maida
Motivazione - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 28 - sentenza n. 89/28/11 dell8 aprile 2011 Pres. Pizzo, Rel. Lazzarini
Studi di settore - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 7 - sentenza n. 39/07/11 del 11 aprile 2011 Pres. Arbasino, Rel. Ocello
Movimentazioni bancarie - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 34 - sentenza n. 29/34/11 del 12
aprile 2011 - Pres. Pizzo, Rel. Menegatti
Termini - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 34 - sentenza n. 30/34/11 del 13 aprile 2011 - Pres.
Targetti, Rel. Menegatti
Cittadino non residente - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 28 - sentenza n. 93/28/11 del 15 aprile
2011 - Pres. Rel. Malaspina
Presunzioni - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 19 - sentenza n. 61/19/11 del 20 aprile 2011 Pres. Raineri, Rel. Borsani
Avviso bonario - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 42 - sentenza n. 62/42/11 del 20 aprile 2011 Pres. De Ruggiero, Rel. Fasano
Studi di settore - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 42 - sentenza n. 63/42/11 del 20 aprile 2011 Pres. De Ruggiero, Rel. Fasano
Studi di settore - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 35 - sentenza n. 66/35/11 del 29 aprile 2011 Pres. La Manna, Rel. Repossi
Errore di calcolo dellUfficio - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 22 - sentenza n. 84/22/11 del 5
maggio 2011 - Pres. Franciosi, Rel. Senes
Contributi associativi - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 22 - sentenza n. 85/22/11 del 5 maggio
2011 - Pres. Franciosi, Rel. Senes
Presunzioni semplici - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 7 - sentenza n. 37/08/11 del 5 maggio
2011 - Pres. Fenizia, Rel. De Costanzo
Attivit impositiva, motivazione - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 8 - sentenza n. 41/08/11 del 5
maggio 2011 - Pres. Dello Russo, Rel. De Costanzo
Sindaco revisore - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 11 - sentenza n. 44/11/11 del 6 maggio 2011
- Pres. Buono, Rel. Serangeli
Movimentazioni bancarie - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 42 - sentenza n. 66/42/11 del 9
maggio 2011 - Pres. Centurelli, Rel. Fabbrini
Scritture inattendibili - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 42 - sentenza n. 72/42/11 del 9 maggio
2011 - Pres. De Ruggiero, Rel. Fabbrini
Parametri - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 8 - sentenza n. 51/08/11 del 10 maggio 2011 - Pres.
Rel. Fenizia
Modello RU - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 8 - sentenza n. 52/08/11 del 10 maggio 2011 Pres. Rel. Fenizia
Gravi incongruenze - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 34 - sentenza n. 46/34/11 del 11 maggio
2011 - Pres. Targetti, Rel. Menegatti
Indagini bancarie - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 7 - sentenza n. 60/07/11 del 12 maggio 2011
- Pres. Arbasino, Rel. Crespi
Omessa valutazione delle osservazioni del contribuente - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 49 sentenza n. 69/49/11 del 12 maggio 2011 - Pres. Rel. Leotta
Contabilit irregolare - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 7 - sentenza n. 63/07/11 del 12 maggio
2011 - Pres. Arbasino, Rel. Crespi
Studi di settore - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 8 - sentenza n. 56/08/11 del 12 maggio 2011 Pres. Dello Russo, Rel. Castelli
342.
343.
344.
345.
346.
347.
348.
349.
350.
351.
352.
353.
354.
355.
356.
357.
358.
359.
360.
361.
362.
363.
364.
365.
Percentuali di ricarico generiche - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 36 - sentenza n. 73/36/11 del
13 maggio 2011 - Pres. Rollero, Rel. Beretta
Relata di notifica - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 11 - sentenza n. 47/11/11 del 13 maggio
2011 - Pres. Buono, Rel. Stella
Studi di settore - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 49 - sentenza n. 71/49/11 del 13 maggio 2011
- Pres. Leotta, Rel. Primavera
Divieto di prova testimoniale - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 22 - sentenza n. 91/22/11 del 13
maggio 2011 - Pres. Franciosi, Rel. Senes
Contabilit regolare - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 22 - sentenza n. 93/22/11 del 13 maggio
2011 - Pres. Franciosi, Rel. Senes
Accertamento induttivo - Commissione Tributaria Regionale della Lombardia - Sez. 38 - sentenza n. 78/38/11 del 16
maggio 2011 - Pres. Rel. La Manna
Studi di settore - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 38 - sentenza n. 88/38/11 del 16 maggio 2011
- Pres. La Manna, Rel. Fossa
Scarto della dichiarazione - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 38 - sentenza n. 85/38/11 del 16
maggio 2011 - Pres. La Manna; Rel. Citro
Studi di settore - Commissione Tributaria Regionale della Lombardia - Sez. 38 - sentenza n. 86/38/11 del 16 maggio 2011 Pres. La Manna; Rel. Fossa
Immobile non posseduto - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 46 - sentenza n. 64/46/11 del 17
maggio 2011 - Pres. Punzo, Rel. Bonavolont
Questionario - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 12 - sentenza n. 77/12/11 del 17 maggio 2011 Pres. Pizzo, Rel. Noschese
Movimentazioni bancarie - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 12 - sentenza n. 78/12/11 del 17
maggio 2011 - Pres. Siniscalchi - Rel. Stella
Accertamento sintetico - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 42 - sentenza n. 78/42/11 del 18
maggio 2011 - Pres. Rel. Centurelli
Documenti ottenuti da autorit estera - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 8 - sentenza n. 61/08/11
del 18 maggio 2011 - Pres. Dello Russo, Rel. Castelli
Contabilit parallela - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 34 - sentenza n. 55/34/11 del 19 maggio
2011 - Pres. Targetti, Rel. Bonavolont
Tabulati extracontabili - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 34 - sentenza n. 56/34/11 del 19
maggio 2011 - Pres. Targetti, Rel. Bonavolont
Costi e componenti negative - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 6 - sentenza n. 97/06/11 del 23
maggio 2011 - Pres. Pizzo, Rel. Strati
Mancato invio della dichiarazione, responsabilit - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 5 - sentenza
n. 51/05/11 del 25 maggio 2011 - Pres. Calia, Rel. Alessio
Studi di settore - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 1 - sentenza n. 108/1/11 del 25 maggio 2011 Pres. Simone, Rel. Fucci
Finanziamento di terzi - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 18 - sentenza n. 67/18/11 del 26 maggio
2011 - Pres. Curto, Rel. Staunovo Polacco
Immobili ad uso foresteria - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 13 - sentenza n. 68/13/11 del 26
maggio 2011 - Pres. Barbaini, Rel. Malacarne
Vendita fittizia - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 22 - sentenza n. 98/22/11 del 26 maggio 2011 Pres. Rel. Izzi
Utili extracontabili - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 42 - sentenza n. 86/42/11 del 30 maggio
2011 - Pres. Centurelli, Rel. Fabbrini
Cessazione dellattivit - Commissione Tributaria Regionale della Lombardia - Sez. 36 - sentenza n. 88/36/11 del 30 maggio
2011 - Pres. Borgonovo; Rel. Beretta
AGEVOLAZIONI
366.
367.
368.
369.
370.
371.
372.
373.
374.
375.
376.
377.
378.
379.
380.
381.
382.
383.
384.
385.
386.
387.
388.
389.
Abitazione di lusso - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 22 - sentenza n. 08/22/11 del 18 gennaio 2011 Pres. Maniaci, Rel. Amato
Termine triennale - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 24 - sentenza n. 36/24/11 del 21 febbraio 2011 Pres. Orsatti, Rel. Franco
Carenza probatoria - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 16 - sentenza n. 85 del 22 febbraio 2011 - Pres.
DAndrea, Rel. Squassoni
Recupero del patrimonio edilizio - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 24 - sentenza n. 66/24/11 del 14
aprile 2011 - Pres. Bitto, Rel. Parlato
Revoca - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 26 - sentenza n. 18/26/11 del 14 luglio 2010 - Pres.
Rel. Molina
Cause di forza maggiore - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 12 - sentenza n. 32/12/11 del 22
novembre 2010 - Pres. Siniscalchi - Rel. Stella
Prima casa - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 13 - sentenza n. 35/13/11 del 15 dicembre 2010 Pres. Barbaini - Rel. Aondio
Convenzione urbanistica - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 13 - sentenza n. 34/13/11 del 15
dicembre 2010 - Pres. Rel. Barbini
Ritardato pagamento - Commissione Tributaria Regionale della Lombardia - Sez. 13 - sentenza n. 4/13/11 del 10 gennaio
2011 - Pres. Rel. Santagati
Prima casa - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 13 - sentenza n. 26/13/11 del 12 gennaio 2011 Pres. Rel. Spano
Avviamento - Commissione Tributaria Regionale della Lombardia - Sez. 13 - sentenza n. 7/13/11 del 12 gennaio 2011 Pres. Spano, Rel. Aondio
Immobili di lusso - Commissione Tributaria Regionale della Lombardia - Sez. 1 - sentenza n. 003/01/11 del 17 gennaio
2011 - Pres. Citro, Rel. Simone
Irrilevanza della destinazione - Commissione Tributaria Regionale della Lombardia - Sez. 1 - sentenza n. 004/01/11 del 17
gennaio 2011 - Pres. Rel. Simone
Revoca - Commissione Tributaria Regionale della Lombardia - Sez. 8, sentenza 0002/08/2011 del 17 gennaio 2011 - Pres.
Rel. Fenizia
Revoca - Commissione Tributaria Regionale della Lombardia, Sez 15 - sentenza n. 2/15/11 del 18 gennaio 2011 - Pres.
Giordano, Rel. Maffey
Omessa allegazione documentaria - Commissione Tributaria Regionale di Milano - Sez. 8, sentenza 0004/08/2011 del 19
gennaio 2011 - Pres. Dello Russo, Rel. De Costanzo
Revoca - Commissione Tributaria Regionale della Lombardia - Sez. 5 - sentenza n. 0007/5/2011 del 20 gennaio 2011 Pres. Califano, Rel. Betti
Prima casa - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 1 - sentenza n. 17/1/11 del 25 gennaio 2011 Pres. Rel. Simone
Imposta sostitutiva - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 32 - sentenza n. 23/32/11 del 26 gennaio
2011 - Pres. Luglio, Rel. Lancia
Dichiarazione integrativa - Commissione Tributaria Regionale della Lombardia - Sez. 1 - sentenza n. 12/1/2011 del 28
gennaio 2011 - Pres. Rel. Simone
Partecipazioni iscritte in bilancio - Commissione Tributaria Regionale della Lombardia - Sez. 11 - sentenza 0010/11/2011
del 31 gennaio 2011 - Pres. Antonini, Rel. Citro
Risoluzione del rapporto di lavoro - Commissione Tributaria Regionale della Lombardia - Sez. 8, sentenza 0006/08/2011
del 31 gennaio 2011 - Pres. Rel. Fenizia
Convenzione di lottizzazione - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 20 - sentenza n. 28/20/11 del 11
febbraio 2011 - Pres. Celletti, Rel. Bonavolont
Piano particolareggiato comunale - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 49 - sentenza n. 73/49/11
del 24 marzo 2011 - Pres. Leotta, Rel. Primavera
390.
391.
392.
393.
394.
395.
396.
397.
398.
399.
400.
401.
402.
Credito in compensazione - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 13 - sentenza n. 54/13/11 del 6
aprile 2011 - Pres. Spano, Rel. Taticchi Mataloni
Incentivi allesodo - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 11 - sentenza n. 39/11/11 dell8 aprile
2011 - Pres. Buono, Rel. Citro
Terreno edificabile - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 28 - sentenza n. 52/28/11 del 15 aprile
2011 - Pres. Malaspina, Rel. Candido
Incentivo allesodo - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 1 - sentenza n. 79/01/11 del 15 aprile
2011 - Pres. Simone, Rel. Missaglia
Piani urbanistici - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 32 - sentenza n. 64/32/11 del 20 aprile 2011
- Pres. Luglio, Rel. Montalbano
Decadenza dallagevolazione - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 35 - sentenza n. 61/35/11 del 29
aprile 2011 - Pres. Rel. La Manna
Piccola propriet contadina - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 35 - sentenza n. 62/35/11 del 29
aprile 2011 - Pres. Rel. La Manna
Proroga dei termini - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 1 - sentenza n. 101/1/11 del 6 maggio
2011 - Pres. Rel. Simone
Incremento base occupazionale - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 38 - sentenza n. 80/38/11 del
16 maggio 2011 - Pres. Rel. La Manna
Obbligo di costruzione - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 36 - sentenza n. 77/36/11 del 17
maggio 2011 - Pres. Borgonovo - Rel. De Paola
Accorpamento di nuovo immobile - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 8 - sentenza n. 64/08/11
del 23 maggio 2011 - Pres. Dello Russo, Rel. Chiametti
Imposta sostitutiva - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 22 - sentenza n. 100/22/11 del 26 maggio
2011 - Pres. Izzi; Rel. Senes
Prima casa, agevolazione - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 36 - sentenza n. 90/36/11 del 30
maggio 2011 - Pres. Borgonovo, Rel. Beretta
CONDONO ED AMNISTIA
403.
404.
405.
406.
407.
408.
409.
410.
411.
412.
413.
Ritardo nel pagamento - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 36 - sentenza n. 33/36/11 del 9 febbraio
2011 - Pres. Mascherpa, Rel. Brillo
Tasse automobilistiche - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 21 - sentenza n. 139/21/11 del 25 marzo
2011 - Pres. Davigo, Rel. Gesualdi
Rottamazione dei ruoli - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 29 - sentenza n. 118/29/11 del 28 marzo
2011 - Pres. Rel. Gilardi
Tardivo versamento - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 49 - sentenza n. 29/49/11 del 3 febbraio
2011 - Pres. Leotta, Rel. Primavera
Pagamento tardivo - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 33 - sentenza n. 61/33/11 del 28 marzo
2011 - Pres. Craveia, Rel. Arista
Versamento in ritardo - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 5 - sentenza n. 37/05/11 del 6 aprile
2011 - Pres. Califano, Rel. Aniello
Azione di rimborso - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 46 - sentenza n. 62/46/11 del 12 aprile
2011 - Pres. Rel. Punzo
1 rata - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 20 - sentenza n. 52/20/11 del 26 aprile 2011 - Pres.
Rel. Squassoni
Mancato versamento - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 22 - sentenza n. 88/22/11 del 6 maggio
2011 - Pres. Rel. Izzi
Condono e fermo amministrativo - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 14 - sentenza n. 49/14/11
del 13 maggio 2011 - Pres. Ciccolo, Rel. Ghilotti
Definizione ruoli pregressi - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 15 - sentenza n. 50/15/11 del 17
414.
415.
416.
CONTENZIOSO
GIURISDIZIONE
417.
418.
419.
420.
421.
422.
423.
424.
425.
426.
427.
428.
429.
Iscrizione ipotecaria - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 31 - sentenza n. 83/31/11 del 14 gennaio 2011
- Pres. Scuffi, Rel. Ventura
Comunicazione dirregolarit - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 16 - sentenza n. 32 del 18 gennaio
2011 - Pres. Natola, Rel. Chiametti
Iscrizione dipoteca - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 16 - sentenza n. 60 dell1 febbraio 2011 - Pres.
Natola, Rel. Pagliaro
Crediti non tributari - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 26 - sentenza n. 64/26/11 del 9 febbraio 2011 Pres. Barbetta, Rel. Grassi
Giurisdizione fermo amministrativo - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 29 - sentenza n. 110/29/11 del 15
marzo 2011 - Pres. Rel. Napodano
Sanzioni amministrative - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 24 - sentenza n. 105/24/11 del 14 aprile
2011 - Pres. Bitto, Rel. Parlato
Canone di derivazione acque pubbliche - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 44 - sentenza n. 135/44/11
del 19 aprile 2011 - Pres. Natola, Rel. Maellaro
Nullit processuale - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 42 - sentenza n. 12/42/11 del 12 gennaio
2011 - Pres. De Ruggiero, Rel. Di Manda
Lavoro irregolare - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 43 - sentenza n. 30/43/11 del 1 marzo 2011
- Pres. Pizzo, Rel. Premoli
Notifica dellaccertamento - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 29 - sentenza n. 92/29/11 dell8 marzo
2011 - Pres. Napodano, Rel. Garofalo
Sanzioni per lavoro nero - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 30 - sentenza n. 64/30/11 del 4
aprile 2011 - Pres. Paganini, Rel. Mascherpa
Lavoro irregolare - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 43 - sentenza n. 42/43/11 del 5 aprile 2011
- Pres. Pizzo, Rel. Preda
COSAP - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 13 - sentenza n. 67/13/11 del 23 maggio 2011 Pres. Spano, Rel. Taticchi Mataloni
PROCESSO TRIBUTARIO
430.
431.
432.
433.
434.
Intimazione di pagamento - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 31 - sentenza n. 64/31/11 del 26
novembre 2010 - Pres. Napodano, Rel. Sala
Soci di snc - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 31 - sentenza n. 65/31/11 del 26 novembre 2011 - Pres.
Napodano, Rel. Cazzaniga
Spese di lite - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 31 - sentenza n. 71/31/11 del 6 novembre 2010 - Pres.
Rel. Napodano
Ricorso non notificato allente impositore - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 31 - sentenza n. 84/31/11
del 14 gennaio 2011 - Pres. Rel. Scuffi
Spese di lite - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 22 - sentenza n. 09/22/11 del 18 gennaio 2011 - Pres.
Maniaci, Rel. Amato
435.
436.
437.
438.
439.
440.
441.
442.
443.
444.
445.
446.
447.
448.
449.
450.
451.
452.
453.
454.
455.
456.
457.
458.
459.
Oggetto del ricorso - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 23 - sentenza n. 25/23/11 dell1 febbraio 2011 Pres. De Vincenzo, Rel. Dattolico
Compensazione delle spese - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 26 - sentenza n. 53/26/11 del 2 febbraio
2011 - Pres. Rel. Ingrasc
Duplicazione di giudicati - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 31 - sentenza n. 35/31/11 del 14 febbraio
2011 - Pres. Napodano, Rel. Cazzaniga
Autotutela - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 24 - sentenza n. 17/24/11 del 17 febbraio 2011 - Pres.
Bitto, Rel. Parlato
Costituzione in giudizio - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 46 - sentenza n. 81/46/11 del 21 febbraio
2011 - Pres. De Sapia - Rel. Ruggiero
Vizi propri - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 46 - sentenza n. 87/46/11 del 21 febbraio 2011 - Pres.
De Sapia, Rel. Rigoldi
Spese del giudizio - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 25 - sentenza n. 05/25/11 del 23 febbraio 2011 Pres. Franco, Rel. Mauri
Revisione parziale - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 31 - sentenza n. 42/31/11 del 24 febbraio 2011 Pres. Scuffi, Rel. Cazzaniga
Responsabile del procedimento - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 46 - sentenza n. 102/46/11 del 28
febbraio 2011 - Pres. De Sapia, Rel. Previ
Liquidazione spese del giudizio - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 31 - sentenza n. 55/31/11 del 2
marzo 2011 - Pres. Maniaci, Rel. Costanzo
Cartella - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 46 - sentenza n. 108/46/11 del 14 marzo 2011 - Pres. Di
Oreste, Rel. Ruggiero
Notifica alla controparte - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 46 - sentenza n. 111/46/11 del 14 marzo
2011 - Pres. Di Oreste, Rel. Ruggiero
Mancata sottoscrizione del ricorso - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 29 - sentenza n. 130/29/11 del
12 aprile 2011 - Pres. Gilardi, Rel. Garofalo
Termini impugnazione atto - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 29 - sentenza n. 135/29/11 del 12 aprile
2011 - Pres. Napodano - Rel. Cappellozza
Contenuto dellatto - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 29 - sentenza n. 136/29/11 del 12 aprile 2011 Pres. Napodano - Rel. Garofalo
Valore della controversia - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 46 - sentenza n. 123/46/11 del 12 aprile
2011 - Pres. Rel. De Sapia
Rendita, prova - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 25 - sentenza n. 69/25/11 del 14 aprile 2011 - Pres.
Franco, Rel. Fumagalli Ceri
Cartella - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 24 - sentenza n. 107/24/11 del 14 aprile 2011 - Pres. Bitto,
Rel. Parlato
Vizi dellatto presupposto - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 35 - sentenza n. 147/35/11 del 5 maggio
2011 - Pres. De Lillo, Rel. Arista
Spese di lite - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 44 - sentenza n. 14/44/11 del 27 settembre 2010
- Pres. Rel. Proietto
Motivazione della sentenza - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 27 - sentenza n. 62/27/11 del 12
dicembre 2010 - Pres. Cusumano, Rel. Ramondetta
Provvedimento del direttore dellagenzia - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 27 - sentenza n.
65/27/11 del 3 dicembre 2010 - Pres. Secchi, Rel. Ramondetta
Appello, censure - Commissione Tributaria Regionale della Lombardia - Sez. 4 - sentenza n. 0004/4/2011 del 4 gennaio
2011 - Pres. Borgonovo, Rel. Falaguerra
Inammissibilit - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 19 - sentenza n. 12/19/11 del 10 gennaio 2011
- Pres. Rel. Poglionica
Assenza di procura alle liti - Commissione Tributaria regionale della Lombardia - Sez. 13 - sentenza n. 6/13/11 del 10
gennaio 2011 - Pres. Rel. Spano
460.
Appello, notifica - Commissione Tributaria Regionale della Lombardia - Sez. 4 - sentenza n. 0005/4/2011 del 11 gennaio
2011 - Pres. Simone, Rel. Falaguerra
461.
Procura alle liti - Commissione Tributaria Regionale della Lombardia - Sez. 4 - sentenza n. 0006/4/2011 dell11 gennaio
2011 - Pres. Simone, Rel. Falaguerra
Notifica ad ufficio incompetente - Commissione Tributaria Regionale della Lombardia - Sez. 20 - sentenza n. 07/20/11 del
14 gennaio 2011 - Pres. Celletti, Rel. Luciani
Eredi - Commissione Tributaria Regionale della Lombardia - Sez. 22 - sentenza n. 2/22/11 del 16 gennaio 2011 - Pres. Izzi
- Rel. Messuri
Eredi - Commissione Tributaria Regionale della Lombardia - Sez. 22 - sentenza n. 2/22/11 del 16 gennaio 2011 - Pres.
Izzi, Rel. Messuri
Rimessione in termini - Commissione Tributaria Regionale della Lombardia - Sez. 8, sentenza 001/08/2011 del 17 gennaio
2011 - Pres. Rel. Fenizia
Errore revocatorio - Commissione Tributaria Regionale di Milano - Sez. 1 - sentenza n. 005/01/11 del 17 gennaio 2011 Pres. Rel. Simone
Ricorso in appello - Commissione Tributaria Regionale della Lombardia - Sez. 15 - sentenza n. 3/15/11 del 18 gennaio
2011 - Pres. Rel. Giordano
Soccombenza virtuale - Commissione Tributaria Regionale della Lombardia - Sez. 1 - sentenza n. 0018/1/11 del 25
gennaio 2011 - Pres. Simone, Rel. Fucci
Appello, domanda nuova - Commissione Tributaria Regionale della Lombardia - Sez. 11 - sentenza 0006/11/2011 del 25
gennaio 2011 - Pres. Antonini, Rel. Stella
Autotutela - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 42 - sentenza n. 18/42/11 del 26 gennaio 2011 Pres. De Ruggiero, Rel. Fasano
Notifica - Commissione Tributaria Regionale della Lombardia - Sez. 2 - sentenza n. 0004/2/11 del 27 gennaio 2011 - Pres.
Gravina, Rel. Chilotti
Appello - Commissione Tributaria Regionale della Lombardia - Sez. 20 - sentenza n. 9/20/11 del 28 gennaio 2011 - Pres.
Squassoni, Rel. Muscolo
Cartella - Commissione Tributaria Regionale della Lombardia - Sez. 20 - sentenza n. 12/20/11 del 28 gennaio 2011 - Pres.
Squassoni, Rel. Bonavolont
Contenuto dellappello - Commissione Tributaria Regionale della Lombardia - Sez. 5 - sentenza n. 0010/5/11 del 28
gennaio 2011 - Pres. Rel. Calia
Residenza - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 27 - sentenza n. 64/27/11 del 4 febbraio 2011 Pres. Rel. Secchi
Principio di soccombenza - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 43 - sentenza n. 9/43/11 dell8
febbraio 2011 - Pres. Pizzo, Rel. Cantele
Appello, deposito di copia presso la CTP - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 45 - sentenza n.
76/45/11 del 21 febbraio 2011 - Pres. Vitiello, Rel. Minoia
Preclusione probatoria - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 28 - sentenza n. 95/28/11 dell11
marzo 2011 - Pres. Malaspina, Rel. Ingino
Revocazione della sentenza - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 29 - sentenza n. 54/29/11 del 24
marzo 2011 - Pres. Rel. Fabrizi
Inammissibilit dellappello - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 31 - sentenza n. 43/31/11 del 24
marzo 2011 - Pres. Bertol - Rel. Falaguerra
Difformit tra atto depositato e notificato - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 50 - sentenza n.
53/50/11 del 25 marzo 2011 - Pres. Introini, Rel. Pellini
Interpello - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 44 - sentenza n. 57/44/11 del 4 aprile 2011 - Pres.
Proietto, Rel. Grigillo
Onere della prova - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 36 - sentenza n. 58/36/11 del 4 aprile 2011
- Pres. Borgonovo, Rel. Bonomi
Revocazione della sentenza - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 46 - sentenza n. 45/46/11 del 5
aprile 2011 - Pres. Pezza, Rel. Esposti
462.
463.
464.
465.
466.
467.
468.
469.
470.
471.
472.
473.
474.
475.
476.
477.
478.
479.
480.
481.
482.
483.
484.
485.
Notifica - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 43 - sentenza n. 48/43/11 del 5 aprile 2011 - Pres.
Pizzo, Rel. Preda
486.
Sentenza non sottoscritta - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 46 - sentenza n. 39/46/11 del 13
aprile 2011 - Pres. Punzo, Rel. Cucchi
Ricorso per revocazione - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 31 - sentenza n. 42/31/11 del 14
aprile 2011 - Pres. Marra, Rel. Citro
Litisconsorzio - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 8 - sentenza n. 36/08/11 del 28 aprile 2011 Pres. Fenizia, Rel. Chiametti
Inammissibilit dellappello - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 35 - sentenza n. 58/35/11 del 29
aprile 2011 - Pres. Rel. La Manna
Proposizione del ricorso, cronologia - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 18 - sentenza n.
61/18/11 del 3 maggio 2011 - Pres. DIsa, Rel. Staunovo Polacco
Giudicato ultraattivo - Commissione Tributaria Regionale di Milano - Sez. 6 - sentenza n. 79/06/11 del 3 maggio 2011 Pres. Silocchi, Rel. Furlani
Appello - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 13 - sentenza n. 63/13/11 del 3 maggio 2011 - Pres.
Rel. Spano
Termine di presentazione del ricorso, sabato - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 22 - sentenza n.
87/22/11 del 5 maggio 2011 - Pres. Franciosi, Rel. Musilli
Aiuti di Stato - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 1 - sentenza n. 94/01/11 del 6 maggio 2011 Pres. Simone, Rel. Missaglia
Udienza di trattazione - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 28 - sentenza n. 79/28/11 del 6 maggio
2011 - Pres. Izzi, Rel. Ingino
Inutilizzabilit delle dichiarazioni raccolte nel PVC - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 49 sentenza n. 64/49/11 del 9 maggio 2011 - Pres. Lucchina, Rel. Primavera
Dichiarazione emendabile in sede contenziosa - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 42 - sentenza n.
76/42/11 del 9 maggio 2011 - Pres. Centurelli, Rel. Fasano
Specificit dei motivi di appello - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 42 - sentenza n. 77/42/11 del
9 maggio 2011 - Pres. Centurelli, Rel. Piombo
Prova testimoniale - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 32 - sentenza n. 77/32/11 dell11 maggio
2011 - Pres. Martorelli, Rel. Di Martino
Riferimenti normativi - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 49 - sentenza n. 84/49/11 del 12 maggio
2011 - Pres. Leotta, Rel. Primavera
Mancato deposito atto dappello - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 8 - sentenza n. 54/08/11 del
12 maggio 2011 - Pres. Dello Russo, Rel. Castelli
Inammissibilit dellappello - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 8 - sentenza n. 57/08/11 del 12
maggio 2011 - Pres. Dello Russo, Rel. Castelli
Notifica a mezzo posta - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 7 - sentenza n. 62/07/11 del 12
maggio 2011 - Pres. Arbasino, Rel. Crespi
Spese dei lite - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 30 - sentenza n. 80/30/11 del 16 maggio 2011 Pres. Paganini - Rel. Gatti
Mutatio libelli - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 36 - sentenza n. 81/36/11 del 17 maggio 2011 Pres. Borgonovo, Rel. Beretta
Motivi dappello - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 7 - sentenza n. 64/07/11 del 17 maggio
2011 - Pres. Arbasino - Rel. Crespi
Ricorso in appello - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 43 - sentenza n. 63/43/11 del 17 maggio
2011 - Pres. Tucci, Rel. Cantele
Appello - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 1 - sentenza n. 104/1/11 del 18 maggio 2011 - Pres.
Simone - Rel. Bonavolont
Costituzione tardiva - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 8 - sentenza n. 62/08/11 del 18 maggio
487.
488.
489.
490.
491.
492.
493.
494.
495.
496.
497.
498.
499.
500.
501.
502.
503.
504.
505.
506.
507.
508.
509.
510.
511.
512.
513.
Termine di 60 giorni - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 26 - sentenza n. 61/26/11 del 9 febbraio 2011 Pres. Barbetta, Rel. Del Vecchio
Invito bonario - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 24 - sentenza n. 25/24/11 del 17 febbraio 2011 Pres. Bitto, Rel. Brillo
Principio di collaborazione - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 23 - sentenza n. 46/23/11 dell1 marzo
2011 - Pres. De Vincenzo, Rel. Garghentino
Mancata allegazione - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 22 - sentenza n. 38/22/11 del 3 febbraio
2011 - Pres. Franciosi, Rel. Musilli
Comunicazione dirregolarit - Commissione Tributaria Regionale della Lombardia - Sez. 13 - sentenza n. 1/13/11 del 10
gennaio 2011 - Pres. Rel. Barbaini
Mancata allegazione - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 22 - sentenza n. 38/22/11 del 3 febbraio
2011 - Pres. Franciosi, Rel. Musilli
Durata della verifica - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 45 - sentenza n. 64/45/11 del 14 marzo
2011 - Pres. Servetti, Rel. Citro
PVC, mancata allegazione allaccertamento - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 7 - sentenza n.
61/07/11 del 12 maggio 2011 - Pres. Arbasino, Rel. Crespi
Emendabilit dichiarazione - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 19 - sentenza n. 77/19/11 del 17
maggio 2011 - Pres. Raineri, Rel. Fossa
Allegazione PVC - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 1 - sentenza n. 116/1/11 del 31 maggio
2011 - Pres. Rel. Simone
ELUSIONE E FRODE
524.
525.
526.
527.
528.
529.
530.
531.
532.
Interposizione fittizia - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 31 - sentenza n. 1/31/11 dell11 gennaio 2011 Pres. Rel. Minaudo
Operazione elusiva - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 44 - sentenza n. 46/44/11 del 4 febbraio 2011 Pres. Bitto, Rel. Degrassi
Art. 20 d.p.r. 131 /86 - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 43 - sentenza n. 42/43/11, dell11 febbraio
2011 - Pres. Rel. Rovella
Vantaggio fiscale - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 47 - sentenza n. 37/47/11 del 22 febbraio 2011 Pres. Rel. Maniaci
Illecito vantaggio fiscale - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 36 - sentenza n. 16/36/2011 del 29
novembre 2010 - Pres. Rollero, Rel. De Paola
Societ cartiere - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 24 - sentenza n. 19/24/11 del 22 gennaio
2011 - Pres. Sacchi, Rel. Merlo
Natura fittizia delloperazione - Commissione Tributaria Regionale della Lombardia - Sez. 6 - sentenza n. 0014/6/2011 del
24 gennaio 2011 - Pres. Silocchi S., Rel. Strati A
Societ cartiere - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 42 - sentenza n. 16/42/11 del 26 gennaio
2011 - Pres. De Ruggiero, Rel. Piombo
Usufrutto di azioni - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 2 - sentenza n. 20/02/2011 del 26 gennaio
533.
534.
535.
FALLIMENTO
(RAPPORTO CON LE PROCEDURE CONCORSUALI)
536.
537.
538.
Fallimento - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 31 - sentenza n. 92/31/11 del 3 dicembre 2010 - Pres.
Scuffi, Rel. Sala
Deducibilit perdite - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 27 - sentenza n. 35/27/11 del 31 marzo
2011 - Pres. Cusumano, Rel. Ramondetta
Curatore fallimentare - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 38 - sentenza n. 70/38/11 del 29 aprile
2011 - Pres. Valenti, Rel. Fossa
Contributi - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 29 - sentenza n. 27/29/11 del 3 febbraio 2011 Pres. Fabrizi, Rel. Casalvieri
ICI
540.
541.
542.
543.
544.
545.
546.
547.
548.
549.
550.
551.
552.
Fabbricato inagibile - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 26 - sentenza n. 67/26/11 del 9 febbraio 2011 Pres. Barbetta, Rel. Grassi
Riclassamento - Commissione Tributaria Provinciale per la Lombardia - Sez. 43 - sentenza n. 69/43/11 del 21 febbraio
2011 - Pres. Rovella, Rel. Ingino
Demolizione di fabbricato - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 29 - sentenza n. 94/29/11 del 15 marzo
2011 - Pres. Vaglio, Rel. Garofalo
Turbogas - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 41 - sentenza n. 149/41/11 del 31 marzo 2011 - Pres.
Deodato - Rel. Beretta
Soggettivit passiva - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 29 - sentenza n. 125/29/11 del 6 aprile 2011 Pres. Napodano, Rel. Cappellozza
Concessione edilizia - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 29 - sentenza n. 134/29/11 del 12 aprile 2011 Pres. Gilardi, Rel. Garofalo
Attribuzione nuova rendita - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 22 - sentenza n. 48/22/11 del 27
gennaio 2011 - Pres. Rel. Izzi
Potenzialit edificatoria - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 22 - sentenza n. 60/22/11 del 10
febbraio 2011 - Pres. Rel. Izzi
Delibera comunale - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 50 - sentenza n. 50/50/11 del 25 febbraio
2011 - Pres. Introini, Rel. Natola
Legge di interpretazione autentica - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 46 - sentenza n. 57/46/11
del 15 marzo 2011 - Pres. Punzo, Rel. Esposti
Fabbricati strumentali - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 26 - sentenza n. 30/26/11 del 16 marzo
2011 - Pres. Di Blasi, Rel. Gesuali
Ruralit - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 36 - sentenza n. 53/36/11 del 21 marzo 2011 - Pres.
Borgonovo, Rel. Borgonovo
Classamento - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 27 - sentenza n. 70/27/11 dell8 aprile 2011 -
553.
554.
555.
556.
557.
558.
559.
IRAP
560.
561.
562.
563.
564.
565.
566.
567.
568.
569.
570.
571.
572.
573.
574.
575.
Compilazione q. E - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 31 - sentenza n. 68/31/11 del 26 novembre 2010
- Pres. Napodano, Rel. Cazzaniga
Rimborso - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 31 - sentenza n. 5/31/11 dell11 gennaio 2011 - Pres. Rel.
Scuffi
Compensi a terzi - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 43 - sentenza n. 11/43/11, del 18 gennaio 2011 Pres. Raimondi, Rel. Ingino
Compilazione quadro IRAP - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 31 - sentenza n. 11/31/11 del 25
gennaio 2011 - Pres. Minaudo, Rel. Cazzaniga
Criteri - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 24 - sentenza n. 05/24/11 dell8 febbraio 2011 - Pres. Bitto,
Rel. Parlato
Condono e rimborso - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 17 - sentenza n. 53/17/11 del 15 febbraio
2011 - Pres. Giucastro, Rel. Cafora
Prevalenza - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 42 - sentenza n. 24/42/11 del 16 febbraio 2011 - Pres.
Bichi, Rel. Mazzotta
Opposizione alla cartella - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 31 - sentenza n. 133/31/11 del 18 febbraio
2011 dep. 4 maggio 2011 - Pres. Rel. Scuffi
Rideterminazione acconto - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 44 - sentenza n. 62/44/11 del 25 febbraio
2011 - Pres. Rel. Natola
Compensi a terzi - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 47 - sentenza n. 63/47/11 del 2 marzo 2011 Pres. Rel. Maniaci
Errore bloccante - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 29 - sentenza n. 91/29/11 dell8 marzo 2011 Pres. Rel. Gilardi
Valore aggiunto - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 24 - sentenza n. 50/24/11 dell11 marzo 2011 Pres. Orsatti, Rel. Pepe
Struttura organizzativa marginale - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 46 - sentenza n. 110/46/11 del 14
marzo 2011 - Pres. Di Oreste, Rel. Ruggiero
SSN - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 23 - sentenza n. 106/23/11 del 5 aprile 2011 - Pres. De
Vincenzo, Rel. Garghentino
Autonoma organizzazione - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 29 - sentenza n. 132/29/11 del 12 aprile
2011 - Pres. Rel. Gilardi
IRAP e condono - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 35 - sentenza n. 151/35/11 del 5 maggio 2011 Pres. De Lillo, Rel. Contini
576.
577.
578.
579.
580.
581.
582.
583.
584.
585.
586.
587.
588.
589.
590.
591.
592.
593.
594.
595.
596.
597.
598.
599.
600.
Rimborso - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 35 - sentenza n. 152/35/11 del 5 maggio 2011 - Pres. De
Lillo, Rel. Contini
Criterio scriminante - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 33 - sentenza n. 54/33/11 del 27
settembre 2010 - Pres. Craveia, Rel. Guida
Blocco informatico - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 44 - sentenza n. 15/44/11 del 27
settembre 2010 - Pres. Rel. Proietto
Cartella - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 13 - sentenza n. 31/13/11 del 10 novembre 2010 Pres. Barbini, Rel. Malacarne
Contributi regionali - Commissione Tributaria Regionale della Lombardia - Sez. 12 - sentenza n. 0003/12/2011 del 3
gennaio 2011 - Pres. Pizzo, Rel. Ceruti
Dipendenti - Commissione Tributaria Regionale della Lombardia - Sez. 28 - sentenza 2/28/11 del 17 gennaio 2011 - Pres.
Izzi, Rel. Piacentini
Presupposti - Commissione Tributaria Regionale della Lombardia - Sez. 6 - sentenza n. 005/6/2011 del 19 gennaio 2011 Pres. Pizzo, Rel. Cusa
Elevato reddito dichiarato - Commissione Tributaria Regionale della Lombardia - Sez. 11 - sentenza n. 0007/11/2011 del
25 gennaio 2011 - Pres. Antonini, Rel. Serangeli
Costi - Commissione Tributaria Regionale della Lombardia - Sez. 11 - sentenza n. 0008/11/2011 del 25 gennaio 2011 Pres. Antonini, Rel. Serangeli
Mezzi minimi - Commissione Tributaria Regionale della Lombardia - Sez. 5 - sentenza n. 0012/5/2011 del 28 gennaio 2010
- Pres. Calia, Rel. Betti
Sanzioni - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 30 - sentenza n. 72/30/11 del 31 gennaio 2011 Pres. Paganini, Rel. Cordola
Contributi - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 42 - sentenza n. 27/42/11 del 9 febbraio 2011 Pres. De Ruggiero, Rel. Fasano
Rimborso - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 20 - sentenza n. 25/20/11 dell11 febbraio 2011 Pres. Celletti, Rel. Bonavolont
Imponibilit - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 22 - sentenza n. 52/22/11 del 24 febbraio 2011 Pres. Izzi, Rel. Senes
Impiego di capitali e lavoro altrui - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 42 - sentenza n. 49/42/11
del 9 marzo 2011 - Pres. Rel. De Ruggiero
Presupposto impositivo - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 46 - sentenza n. 46/46/11 del 22
marzo 2011 - Pres. Pezza, Rel. Esposti
Presupposti - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 46 - sentenza n. 47/46/11 del 22 marzo 2011 Pres. Pezza, Rel. Esposti
Rimborso e condono - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 46 - sentenza n. 48/46/11 del 22 marzo
2011 - Pres. Pezza, Rel. Cucchi
Attivit professionale - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 46 - sentenza n. 49/46/11 del 22 marzo
2011 - Pres. Pezza, Rel. Esposti
IRAP, vizi della cartella - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 31 - sentenza n. 45/31/11 del 24
marzo 2011 - Pres. Bertol - Rel. Falaguerra
Revisore contabile - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 50 - sentenza n. 52/50/11 del 25 marzo
2011 - Pres. Introini, Rel. Pellini
Compensi a terzi occasionali - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 30 - sentenza n. 65/30/11 del 4
aprile 2011 - Pres. Paganini - Rel. Mascherpa
Capitali o lavoro altrui - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 49 - sentenza n. 82/49/11 del 7 aprile
2011 - Pres. Leotta, Rel. Insinga
Assenza del titolare - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 1 - sentenza n. 73/01/11 dell8 aprile
2011 - Pres. Simone, Rel. Marseglia
Autonoma organizzazione, requisiti - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 28 - sentenza n. 88/28/11
dell8 aprile 2011 - Pres. Pizzo, Rel. Lazzarini
601.
Presupposto impositivo - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 46 - sentenza n. 54/46/11 del 12
aprile 2011 - Pres. Punzo, Rel. Cucchi
602.
Fattori di produzione - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 49 - sentenza n. 57/49/11 del 29 aprile
2011 - Pres. Rel. Leotta
Beni strumentali - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 18 - sentenza n. 48/18/11 del 3 maggio 2011
- Pres. Curto, Rel. Pappalardo
Provvigioni - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 18 - sentenza n. 50/18/11 del 3 maggio 2011 Pres. Rel. Curto
Condono ed IRAP - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 18 - sentenza n. 51/18/11 del 3 maggio
2011 - Pres. Rel. Curto
Fattispecie ingegnere - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 18 - sentenza n. 62/18/11 del 3 maggio
2011 - Pres. DIsa, Rel. Staunovo Polacco
Fattispecie radiologo - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 8 - sentenza n. 45/08/11 del 5 maggio
2011 - Pres. Fenizia, Rel. De Costanzo
Presupposto impositivo - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 8 - sentenza n. 46/08/11 del 5 maggio
2011 - Pres. Fenizia, Rel. De Costanzo
Attivit itinerante - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 49 - sentenza n. 77/49/11 del 5 maggio
2011 - Pres. Rel. Lucchina
Medico convenzionato - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 1 - sentenza n. 97/1/11 del 6 maggio
2011 - Pres. Rel. Simone
Verifica sussistenza - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 28 - sentenza n. 97/28/11 del 6 maggio
2011 - Pres. Rel. Izzi
Presupposto impositivo - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 11 - sentenza n. 46/11/11 del 9
maggio 2011 - Pres. Rel. Buono
Esercizio in forma associata - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 42 - sentenza n. 73/42/11 del 9
maggio 2011 - Pres. Centurelli, Rel. Di Maida
Presupposto impositivo - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 49 - sentenza n. 61/49/11 del 9
maggio 2011 - Pres. Lucchina, Rel. Insigna
Presupposto impositivo - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 49 - sentenza n. 66/49/11 del 9
maggio 2011 - Pres. Leotta, Rel. Insinga
Medici di base - Commissione Tributaria Regionale della Lombardia (Milano) sez. 34 - sentenza n. 49/34/11 del 11 maggio
2011 - Pres. Targetti - Rel. Menegatti
Beni strumentali - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 6 - sentenza n. 92/06/11 del 12 maggio 2011
- Pres. Rel. Silocchi
Maggiorazione per banche - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 19 - sentenza n. 71/19/11 del 12
maggio 2011 - Pres. Rel. Raineri
Autonoma organizzazione - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 36 - sentenza n. 70/36/11 del 13
maggio 2011 - Pres. Rel. Liguoro
Spese eccedenti il minimo indispensabile - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 11 - sentenza n.
53/11/11 del 17 maggio 2011 - Pres. Rel. Buono
Fattispecie ragioniere - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 19 - sentenza n. 74/19/11 del 17
maggio 2011 - Pres. Piglionica, Rel. Antonioli
Fattispecie avvocato - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 19 - sentenza n. 78/19/11 del 17 maggio
2011 - Pres. Raineri, Rel. Antonioli
Agente immobiliare - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 6 - sentenza n. 94/06/11 del 23 maggio
2011 - Pres. Pizzo, Rel. Grigo
Rimborso - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 1 - sentenza n. 109/1/11 del 25 maggio 2011 Pres. Rel. Simone
Attivit medica intra moenia - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 18 - sentenza n. 66/18/11 del 26
603.
604.
605.
606.
607.
608.
609.
610.
611.
612.
613.
614.
615.
616.
617.
618.
619.
620.
621.
622.
623.
624.
625.
626.
maggio
2011
- Pres.commercialista
DIsa, Rel. Staunovo
PolaccoTributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 20 - sentenza n. 59/20/11
Fattispecie
dottore
- Commissione
del 27 maggio 2011 - Pres. Celletti, Rel. Muscolo
Pannelli autostradali carte di credito - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 31 - sentenza n. 6/31/11 del 11
gennaio 2011 - Pres. Scuffi, Rel. Sala
Definitivit - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 21 - sentenza n. 92/21/11 del 18 febbraio 2011 - Pres.
Davigo, Rel. Chiametti
Distributori automatici - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 35 - sentenza n. 18/35/11 del 23
novembre 2010 - Pres. Liguoro, Rel. Cassone
Cartelli autostradali - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 11 - sentenza n. 13/11/11 del 14 gennaio
2011 - Pres. Rel. Buono
Insegna desercizio - Commissione Tributaria Regionale della Lombardia - Sez. 6 - sentenza n. 003/6/2011 del 19 gennaio
2011 - Pres. Silocchi, Rel. Grigo
Insegna desercizio - Commissione Tributaria Regionale della Lombardia - Sez. 6 - sentenza n. 002/6/2011 del 19 gennaio
2011 - Pres. Silocchi, Rel. Grigo
Cartelli - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 19 - sentenza n. 37/19/11 del 21 febbraio 2011 Pres. Raineri, Rel. Antonioli
Superficie tassabile - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 15 - sentenza n. 31/15/11 del 18 aprile
2011 - Pres. Marletta, Rel. Sciarini
Dimensioni e contenuto del messaggio - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 35 - sentenza n.
50/35/11 del 29 aprile 2011 - Pres. Lamanna, Rel. Granata
Distributori automatici di alimenti e bevande - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 15 - sentenza n.
44/15/11 del 5 maggio 2011 - Pres. Rel. Marletta
Presupposti impositivi - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 8 - sentenza n. 50/08/11 del 5 maggio
2011 - Pres. Rel. Fenizia
TARSU
638.
639.
640.
641.
642.
643.
644.
645.
646.
647.
648.
Prove - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 16 - sentenza n. 34 del 18 gennaio 2011 - Pres. Rel. Natola
Attivit industriale - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 16 - sentenza n. 33 del 18 gennaio 2011 - Pres.
Rel. Natola
Cessazione occupazione - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 23 - sentenza n. 35/23/11 dell1 febbraio
2011 - Pres. De Vincenzo, Rel. Dattolico
Avviso di accertamento - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 16 - sentenza n. 69 dell8 febbraio 2011 Pres. DAndrea, Rel. Pagliaro
Imballaggi - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 24 - sentenza n. 87/24/11 del 14 aprile 2011 - Pres.
Bitto, Rel. Franco
Aree scoperte - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 29 - sentenza n. 139/29/11 del 19 aprile 2011 - Pres.
Napodano, Rel. Scarabelli
Natura tributaria - Commissione Tributaria Regionale della Lombardia - Sez. 13 - sentenza n. 5/13/11 del 10 gennaio 2011
- Pres. Rel. Spano
Accertamento con adesione - Commissione Tributaria Regionale della Lombardia - Sez. 26 - sentenza n. 0002/26/2011
dell11 gennaio 2011 - Pres. Rel. Molina
Atto prodromico - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 29 - sentenza n. 13/29/11 del 13 gennaio
2011 - Pres. Fabrizi, Rel. Casalvieri
Esercizio commerciale - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 24 - sentenza n. 31/24/11 del 25
gennaio 2011 - Pres. Sacchi, Rel. Crisafulli
Cartella - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 50 - sentenza n. 23/50/11 dell 11 febbraio 2011 -
649.
650.
651.
TASSE AUTOMOBILISTICHE
652.
653.
654.
655.
656.
657.
658.
659.
660.
661.
662.
Condono - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 31 - sentenza n. 135/31/11 del 18 febbraio 2011 - Pres.
Rel. Scuffi
Interruzione - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 21 - sentenza n. 94/21/11 del 4 marzo 2011 - Pres. Rel.
Davigo
Sanzioni - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 17 - sentenza n. 110/17/11 del 15 marzo 2011 - Pres.
Giucastro, Rel. Cafora
Prescrizione - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 29 - sentenza n. 97/29/11 del 15 marzo 2011 - Pres.
Gilardi, Rel. Cappellozza
Annotazione al PRA - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 29 - sentenza n. 100/29/11 del 15 marzo 2011
- Pres. Gilardi, Rel. Cappellozza
Condono - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 29 - sentenza n. 102/29/11 del 15 marzo 2011 - Pres.
Gilardi, Rel. Garofalo
Soggettivit passiva - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 29 - sentenza n. 109/29/11 del 15 marzo 2011 Pres. Rel. Napodano
Demolizione del veicolo - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 29 - sentenza n. 115/29/11 del 28 marzo
2011 - Pres. Rel. Gilardi
Immatricolazione estera - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 16 - sentenza n. 148 del 12 aprile 2011 Pres. DAndrea, Rel. Pagliaro
Leasing - Commissione Tributaria regionale per la Lombardia - Sez. 18 - sentenza n. 33/18/11 del 13 dicembre 2010 Pres. Rel. DIsa
Rottamazione del veicolo - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 11 - sentenza n. 52/11/11 del 13
maggio 2011 - Pres. Buono, Rel. Citro
TOSAP
663.
Reti sotterranee - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 29 - sentenza n. 113/29/11 del 22 marzo 2011 Pres. Napodano, Rel. Garofalo
IMPOSTE DIRETTE
IRPEF
664.
665.
666.
667.
668.
Imposta di registro e IRPEF - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 31 - sentenza n. 81/31/11 del 14
gennaio 2011 - Pres. Scuffi, Rel. Ventura
Quadro RW - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 31 - sentenza n. 10/31/11 del 25 gennaio 2011 - Pres.
Minaudo, Rel. Sala
Canoni di locazione non percepiti - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 31 - sentenza n. 13/31/11 del 25
gennaio 2011 - Pres. Minaudo, Rel. Cazzaniga
Installazione antenne radio e telecomunicazioni - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 31 - sentenza n.
95/31/11 del 28 gennaio 2011 - Pres. Rel. Minaudo
Reintegro dellazienda - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 31 - sentenza n. 30/31/11 del 2 febbraio
669.
670.
671.
672.
673.
674.
675.
676.
677.
678.
679.
680.
681.
682.
683.
684.
685.
686.
687.
688.
689.
690.
691.
692.
693.
694.
695.
696.
697.
698.
699.
700
701.
702.
703.
704.
705.
706.
707.
708.
709.
710.
711.
712.
713.
714.
715.
716.
717.
718.
719.
720.
721.
722.
723.
724.
725.
726.
727.
728.
729.
730.
731.
732.
733.
734.
735.
736.
737.
IRPEG - IRES
738.
739.
740.
741.
742.
Consolidato nazionale - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 31 - sentenza n. 2/31/11 del 11 gennaio 2011
- Pres. Brecciaroli, Rel. Sala
Detrazione dei costi - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 24 - sentenza n. 21/24/11 del 17 febbraio 2011
- Pres. Bitto, Rel. Brillo
Consolidato mondiale - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 31 - sentenza n. 44/31/11 del 24 febbraio
2011 - Pres. Scuffi, Rel. Cazzaniga
Cartiere - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 31 - sentenza n. 48/31/11 del 24 febbraio 2011 - Pres.
Scuffi, Rel. Sala
Onere della prova - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 29 - sentenza n. 87/29/11 dell8 marzo 2011 -
743.
744.
745.
746.
747.
748.
749.
750.
751.
752.
753.
754.
755.
756.
757.
758.
759.
760.
761.
762.
763.
764.
765.
766.
767.
IMPOSTE INDIRETTE
ACCISE ED IMPOSTE FABBRICAZIONE
768.
769.
770.
771.
772.
773.
Acquisto di energia elettrica - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 31 - sentenza 19/31/2011 del 2 febbraio
2011 - Pres. Brecciaroli, Rel. Costanzo
Impianti fotovoltaici - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 31 - sentenza 46/31/2011 del 19 febbraio 2011
- Pres. Scuffi, Rel. Sala
Rifiuto di autotutela - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 31 - sentenza n. 53/31/11 del 2 marzo 2011 Pres. Maniaci, Rel. Costanzo
Opificio industriale - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 33 - sentenza n. 48/33/11 del 12 aprile
2011 - Pres. DAddea, Rel. Guida
Motivi durgenza - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 35 - sentenza n. 54/35/11 del 29 aprile
2011 - Pres. Rel. La Manna
Evasione dimposta - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 2 - sentenza n. 63/02/11 del 19 maggio
2011 - Pres. Dettori, Rel. Alessi
Cellule fotovoltaiche - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 31 - sentenza n. 72/31/11 del 3 dicembre 2011
- Pres. Scuffi, Rel. Costanzo
Valore in dogana della merce - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 31 - sentenza 21/31/2011 del 2
febbraio 2011 - Pres. Brecciaroli, Rel. Costanzo
Royalty - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 31 - sentenza 27/31/2011 del 2 febbraio 2011 - Pres.
Brecciaroli, Rel. Costanzo
Agevolazioni - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 31 - sentenza 36/31/2011 del 16 febbraio 2011 - Pres.
Scuffi, Rel. Costanzo
Furto della merce - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 31 - sentenza 37/31/2011 del 16 febbraio 2011 Pres. Scuffi, Rel. Costanzo
Illecito penale - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 31 - sentenza 38/31/2011 del 16 febbraio 2011 Pres. Scuffi, Rel. Costanzo
Durata della verifica - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 31 - sentenza n. 39/31/11 del 16 febbraio 2011
- Pres. Scuffi, Rel. Costanzo
Autotutela - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 31 - sentenza 53/31/2011 del 19 febbraio 2011 - Pres.
Maniaci, Rel. Costanzo
Onere probatorio - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 31 - sentenza 54/31/2011 del 19 febbraio 2011 Pres. Maniaci, Rel. Costanzo
Sanzioni - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 31 - sentenza n. 40/31/11 del 23 febbraio 2011 - Pres.
Scuffi, Rel. Costanzo
Dazio antidumping - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 31 - sentenza n. 54/31/11 del 2 marzo 2011 Pres. Maniaci, Rel. Costanzo
Impianti fotovoltaici - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 31 - sentenza n. 56/31/11 del 2 marzo 2011 Pres. Maniaci, Rel. Costanzo
Notifica per posta - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 31 - sentenza n. 58/31/11 dell8 marzo 2011 Pres. Scuffi, Rel. Sala
Sanzioni - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 31 - sentenza 63/31/2011 del 24 marzo 2010 - Pres.
Minaudo, Rel. Costanzo
Nomenclatura - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 31 - sentenza 64/31/2011 del 24 marzo 2010 - Pres.
Minaudo, Rel. Costanzo
789.
790.
791.
792.
793.
794.
Revisione dellaccertamento - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 31 - sentenza 113/31/2011 del 14
aprile 2010 - Pres. Scuffi, Rel. Costanzo
Competenza territoriale - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 31 - sentenza 194/31/11 del 7 luglio 2011 Pres. Scuffi, Rel. Ventura
ITV - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 31 - sentenza 201/31/11 del 7 luglio 2011 - Pres. Scuffi, Rel.
Ventura.
Contraddittorio preventivo - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 31 - sentenza 202/31/11 del 7 luglio
2011 - Pres. Scuffi, Rel. Ventura
Beni soggetti ad accisa - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 7 - sentenza n. 43/07/11 del 12 aprile
2011 - Pres. Arbasino, Rel. Gatti
Art. 12 l. 212/2000 - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 33 - sentenza n. 60/33/11 del 18 aprile
2011 - Pres. Craveia, Rel. Guida
Classamento - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 18 - sentenza n. 53/18/11 del 25 gennaio 2011 - Pres.
Pinto, Rel. Catenacci
Microzone urbane - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 31 - sentenza n. 12/31/11 del 25 gennaio 2011 Pres. Minaudo, Rel. Cazzaniga
Revisione classamento - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 47 - sentenza n. 40/47/11 del 23 febbraio
2011 - Pres. Piccinni Leopardi, Rel. Miceli
Valore OMI - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 44 - sentenza n. 63/44/11 del 25 febbraio 2011 - Pres.
Natola, Rel. Degrassi
Classamento - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 42 - sentenza n. 55/42/11 del 20 aprile 2011 - Pres.
Bichi, Rel. M. Salvo
Universit - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 29 - sentenza n. 31/29/11 del 24 febbraio 2011 Pres. Fabrizi, Rel. Noschese
Atto impositivo - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 33 - sentenza n. 38/30/11 del 7 marzo 2011 Pres. Paganini, Rel. Cordola
Motivazione - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 2 - sentenza n. 39/02/11 del 16 marzo 2011 Pres. Rel. Dettori
Rendita catastale ed ICI - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 45 - sentenza n. 78/45/11 del 28
marzo 2011 - Pres. Vitiello, Rel. Staunovo Polacco
Moltiplicatori di rivalutazione - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 45 - sentenza n. 79/45/11 del 28
marzo 2011 - Pres. Vitiello, Rel. Staunovo Polacco
Classamento - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 1 - sentenza n. 98/1/11 del 6 maggio 2011 Pres. Simone, Rel. Fucci
Revisione delle rendite urbane - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 35 - sentenza n. 71/35/11 del
24 maggio 2011 - Pres. Rel. La Manna
IVA
807.
808.
809.
810.
811.
Diritti di negoziazione - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 31 - sentenza n. 94/31/11 del 3 dicembre
2010 - Pres. Scuffi, Rel. Costanzo
Modello VR - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 41 - sentenza n. 06/41/11 del 15 dicembre 2010 Pres. Deodato, Rel. Siffredi
Disconoscimento del credito - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 31 - sentenza n. 76/31/11 del 17
dicembre 2010 - Pres. Vaglio, Rel. Cazzaniga
Invio telematico - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 16 - sentenza n. 24 dell11 gennaio 2011 - Pres.
DAndrea, Rel. Pagliaro
Credito dimposta - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 43 - sentenza n. 10/43/11, del 12 gennaio 2011 -
812.
813.
814.
815.
816.
817.
818.
819.
820.
821.
822.
823.
824.
825.
826.
827.
828.
829.
830.
831.
832.
833.
834.
835.
836.
Margine - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 24 - sentenza n. 6/24/11 del 12 ottobre 2010 - Pres.
Rel. Ceccherini
Premi fine anno - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 33 - sentenza n. 24/33/11 del 10 gennaio
2011 - Pres. Pizzo, Rel. Citro
Credito - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 38 - sentenza n. 34/38/11 dell11 gennaio 2011 Pres. Lamanna, Rel. Fossa
Rimborso - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 32 - sentenza n. 24/32/11 del 26 gennaio 2011 Pres. Luglio, Rel. Lancia
Aliquota - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 28 - sentenza n. 27/28/11 del 4 gennaio 2011 - Pres.
Malaspina, Rel. Piacentini
Premi - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 33 - sentenza n. 24/33/11 del 10 gennaio 2011 - Pres.
Pizzo, Rel. Citro
Premi - Commissione Tributaria Regionale della Lombardia, sez 26 - sentenza n. 0001/26/2011 dell11 gennaio 2011 Pres. Rel. Molina
Crediti - Commissione Tributaria Regionale della Lombardia - Sez. 11, sentenza 0002/11/2011 del 14 gennaio 2011 Pres. Rel. Buono
Leasing - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 28 - sentenza n. 15/28/11 del 14 gennaio 2011 Pres. Malaspina, Rel. Ingino
Frodi carosello - Commissione Tributaria Regionale della Lombardia - Sez. 28, sentenza 5/28/11 del 17 gennaio 2011 Pres. Malaspina, Rel. Candido
Errore formale - Commissione Tributaria Regionale della Lombardia - Sez. 27 - sentenza n. 7/27/11 del 18 gennaio 2011 Pres. Secchi, Rel. Ramondetta
Versamento in eccesso - Commissione Tributaria Regionale della Lombardia - Sez. 27 - sentenza n. 8/27/11 del 18
gennaio 2011 - Pres. Secchi, Rel. Ramondetta
Fattura in duplice esemplare - Commissione Tributaria Regionale della Lombardia - Sez. 2 - sentenza n. 0001/2/11 del 20
gennaio 2011 - Pres. Sacchi, Rel. Ghilotti
Mancata compilazione questionario - Commissione Tributaria Regionale della Lombardia - Sez. 26 - sentenza n.
0007/26/2011 del 31 gennaio 2011 - Pres. Di Blasi, Rel. Bavuso
Interposizione fittizia - Commissione Tributaria Regionale della Lombardia - Sez. 26 - sentenza n. 0010/26/2011 del 31
gennaio 2011 - Pres. Di Blasi - Rel. Maresca
Premi - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 36 - sentenza n. 37/36/11 del 31 gennaio 2011 - Pres.
Rel. Borgonovo
Credito non esposto - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 28 - sentenza n. 33/28/11 del 18
febbraio 2011 - Pres. Izzi, Rel. Ingino
Frode carosello - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 28 - sentenza n. 77/28/11 del 18 febbraio
2011 - Pres. Izzi, Rel. Candido
Eccedenza dimposta - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 36 - sentenza n. 46/36/11 del 21
febbraio 2011 - Pres. Rel. Borgonovo
Definitivit - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 32 - sentenza n. 30/32/11 del 23 febbraio 2011 Pres. Luglio, Rel. Bonavolont
Beneficium excussionis - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 42 - sentenza n. 33/42/11 del 23
febbraio 2011 - Pres. Centurelli, Rel. Piombo
Compensazione - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 19 - sentenza n. 41/19/11 del 7 marzo 2011
- Pres. Piglionica, Rel. Fossa
Compensazione - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 44 - sentenza n. 51/44/11 del 14 marzo 2011
- Pres. Proietto, Rel. Strati
Definizione agevolata - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 2 - sentenza n. 40/02/11 del 16 marzo
2011 - Pres. Dettori, Rel. Alessi
Credito a rimborso - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 19 - sentenza n. 44/19/11 del 21 marzo
Credito dimposta - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 44 - sentenza n. 55/44/11 del 21 marzo
2011 - Pres. DAgostino, Rel. Strati
Mancata emissione di scontrino fiscale - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 31 - sentenza n.
47/31/11 del 24 marzo 2011 - Pres. Bertol - Rel. Falaguerra
Diniego di condono - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 20 - sentenza n.. 35/20/11 del 25 marzo
2011 - Pres. Squassoni, Rel. Bonavolont
Scarto della dichiarazione - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 5 - sentenza n. 30/05/11 del 29
marzo 2011 - Pres. Calia, Rel. Alessio
Termine per notifica di cartella - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 30 - sentenza n. 68/30/11 del 4
aprile 2011 - Pres. Paganini, Rel. Mascherpa
Cessione di beni - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 7 - sentenza n. 36/07/11 dell11 aprile Pres. Arbasino, Rel. Ocello
Interruzione della prescrizione - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 31 - sentenza n. 39/31/11 del
14 aprile 2011 - Pres. Marra, Rel. Citro
Condizioni di incertezza - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 49 - sentenza n. 63/49/11 del 14
aprile 2011 - Pres. Rel. Lucchina
Fatture false - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 50 - sentenza n. 59/50/11 del 15 aprile 2011 Pres. Zevola, Rel. Natola
Azione di rimborso - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 50 - sentenza n. 62/50/11 del 15 aprile
2011 - Pres. Rel. Zevola
Rimborso credito - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 15 - sentenza n. 33/15/11 del 18 aprile
2011 - Pres. Rel. Marletta
Avviamento - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 40 - sentenza n. 45/40/11 del 26 aprile 2011 Pres. Sacchi, Rel. Bonavolont
Rimborso - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 35 - sentenza n. 57/35/11 del 29 aprile 2011 Pres. Rel. La Manna
Fatture intracomunitarie - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 35 - sentenza n. 65/35/11 del 29
aprile 2011 - Pres. La Manna, Rel. Repossi
Trasferimento residenza - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 18 - sentenza n. 49/18/11 del 3
maggio 2011 - Pres. Rel. Curto
Cambiali - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 18 - sentenza n. 57/18/11 del 3 maggio 2011 - Pres.
DIsa, Rel. Molinari
Omessa auto fatturazione - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 15 - sentenza n. 46/15/11 del 5
maggio 2011 - Pres. Giordano, Rel. Crespi
Premi di fine anno - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 15 - sentenza n. 47/15/11 del 5 maggio
2011 - Pres. Giordano, Rel. Crespi
Termine per lesercizio della detrazione - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 49 - sentenza n.
76/49/11 del 5 maggio 2011 - Pres. Lucchina, Rel. Gentile
Omessa indicazione del credito - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 46 - sentenza n. 63/46/11 del
10 maggio 2011 - Pres. Pezza, Rel. Esposti
Imposta sugli intrattenimenti - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 35 - sentenza n. 70/35/11 del 10
maggio 2011 - Pres. Liguoro, Rel. Cassone
Crediti compensabili - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 34 - sentenza n. 48/34/11 dell11 maggio
2011 - Pres. Targetti, Rel. Menegatti
Modello VR - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 34 - sentenza n. 50/34/11 dell11 maggio 2011 Pres. Targetti, Rel. Menegatti
Rimborso - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 2 - sentenza n. 61/02/11 del 12 maggio 2011 Pres. Dettori, Rel. Citro
886.
887.
888.
889.
890.
891.
892.
893.
894.
895.
896.
897.
898.
Principio della competenza temporale - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 49 - sentenza n.
83/49/11
del 12
maggio 2011 Tributaria
- Pres. Leotta,
Rel. Primavera
Ricavi in nero
- Commissione
Regionale
per la Lombardia - Sez. 50 - sentenza n. 65/50/11 del 13 maggio 2011
- Pres. Introini, Rel. Adelchi Piria
Frodi carosello - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 19 - sentenza n. 76/19/11 del 17 maggio 2011
- Pres. Piglionica, Rel. Fossa
Quadro VH - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 5 - sentenza n. 48/05/11 del 18 maggio 2011 Pres. Califano, Rel. Aniello
Quadro VH - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 5 - sentenza n. 50/05/11 del 18 maggio 2011 Pres. Califano, Rel. Aniello
Responsabilit del commercialista - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 2 - sentenza n. 62/02/11 del
19 maggio 2011 - Pres. Dettori, Rel. Alessi
Nota di credito - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 2 - sentenza n. 65/02/11 del 19 maggio 2011
- Pres. Dettori, Rel. Alessi
Modello VR - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 8 - sentenza n. 63/08/11 del 23 maggio 2011 Pres. Dello Russo, Rel. Chiametti
Rimborso credito IVA - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 15 - sentenza n. 52/15/11 del 30
maggio 2011 - Pres. Giordano - Rel. Crespi
Attivit commerciale di associazione sportiva - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 36 - sentenza n.
89/36/11 del 30 maggio 2011 - Pres. Borgonovo, Rel. Beretta
Indizio di fittiziet delle operazioni - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 42 - sentenza n. 81/42/11
del 30 maggio 2011 - Pres. Rel. Centurelli
Acquisto di bene estraneo allattivit dimpresa - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 42 - sentenza
n. 87/42/11 del 30 maggio 2011 - Pres. Centurelli, Rel. Piombo
Diniego rimborso - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 2 - sentenza n. 68/02/11 del 1 giugno 2011
- Pres. Dettori, Rel. Alessi
REGISTRO
899.
900.
901.
902.
903.
904.
905.
906.
907.
908.
909.
Ramo dazienda - Commissione Tributaria Provinciale di Milano, sez. 12 sentenza n. 40/12/11 del 15 novembre 2010 Pres. Verniero, Rel. Romeo
Trasferimento residenza - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 31 - sentenza n. 77/31/11 del 17 dicembre
2010 - Pres. Vaglio, Rel. Cazzaniga
Momento traslativo della propriet - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 31 - sentenza n. 8/31/11 del 11
gennaio 2011 - Pres. Scuffi, Rel. Sala
Listino borsa immobiliare - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 31 - sentenza n. 9/31/11 del 11 gennaio
2011 - Pres. Scuffi, Rel. Sala
Solidariet - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 31 - sentenza n. 15/31/11 del 26 gennaio 2011 - Pres.
Bitto, Rel. Cazzaniga
Proroga biennale - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 31 - sentenza n. 17/31/11 del 26 gennaio 2011 Pres. Bitto, Rel. Cazzaniga
Locazione - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 44 - sentenza n. 47/44/11 del 4 febbraio 2011 - Pres.
Bitto, Rel. Degrassi
Sentenza - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 18 - sentenza n. 61/18/11 dell 8 febbraio 2011 - Pres.
Pinto, Rel. Castellari
Abuso del diritto - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 44 - sentenza n. 52/44/11 del 11 febbraio 2011 Pres. Rel. Natola
Moltiplicatore medio - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 31 - sentenza n. 31/31/11 del 14 febbraio
2011 - Pres. Napodano, Rel. Sala
Valutazione OMI - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 31 - sentenza n. 32/31/11 del 14 febbraio 2011 Pres. Napodano, Rel. Cazzaniga
910.
911.
912.
913.
914.
915.
916.
917.
918.
919.
920.
921.
922.
923.
924.
925.
926.
927.
928.
929.
930.
931.
932.
933.
934.
Aliquota agevolata - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 31 - sentenza n. 33/31/11 del 14 febbraio 2011 Pres. Napodano, Rel. Cazzaniga
Valutazione OMI - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 31 - sentenza n. 34/31/11 del 14 febbraio 2011 Pres. Napodano, Rel. Cazzaniga
Decreto ingiuntivo - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 44 - sentenza n. 58/44/11 del 18 febbraio 2011 Pres. Bitto, Rel. Maellaro
Ragioni extrafiscali - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 44 - sentenza n. 88/44/11 del 4 marzo 2011 Pres. Rel. Bitto
Perizia - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 29 - sentenza n. 105/29/11 del 15 marzo 2011 - Pres.
Gilardi, Rel. Garofalo
Interpretazione degli atti - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 22 - sentenza n. 58/22/11 del 30 marzo
2011 - Pres. Maniaci, Rel. Amato
Coefficienti privi di riscontro - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 35 - sentenza n. 125/35/11 del 7 aprile
2011 - Pres. De Lillo, Rel. Astolfi
Trasferimento immobiliare - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 35 - sentenza n. 132/35/11 del 7 aprile
2011 - Pres. De Lillo - Rel. Contini
Alternativit IVA registro - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 44 - sentenza n. 116/44/11 dell8 aprile
2011 - Pres. Bitto, Rel. Maellaro
Mero calcolo matematico - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 46 - sentenza n. 22/46/11 del 9 aprile
2010 - Pres. De Sapia, Rel. Ruggiero
Valore dei terreni - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 46 - sentenza n. 44/46/11 del 23 aprile 2010 Pres. De Sapia, Rel. Previ
Avviamento - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 35 - sentenza n. 145/35/11 del 2 maggio 2011 - Pres.
Rel. Brecciaroli
Cessioni intrasocietarie - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 29 - sentenza n. 142/29/11 del 10 maggio
2011 - Pres. Centurelli, Rel. Scarabelli
Abuso del diritto - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 41 - sentenza n. 189/41/11 del 12 maggio 2011 Pres. Rel. Ortolani
Contratto preliminare - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 40 - sentenza n. 19/40/11 del 17
febbraio 2010 - Pres. Sacchi, Rel. Subani
Fallimento - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 35 - sentenza n. 8/35/11 del 9 novembre 2010 Pres. Lamanna, Rel. Cassone
Impianto radiotelevisivo - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 35 - sentenza n. 16/35/11 del 9
novembre 2010 - Pres. Lamanna, Rel. Cassone
Conferimento di immobili - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 19 - sentenza n. 28/19/11 del 15
novembre 2010 - Pres. Rel. Ranieri
Avviamento - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 50 - sentenza n. 64/50/11 del 19 novembre 2010
- Pres. Rel. Introini
Universit - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 45 - sentenza n. 4/45/11 del 22 novembre 2010 Pres. Servetti, Rel. Gatti
Azienda bancaria - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 24 - sentenza n. 9/24/11 del 21 dicembre
2010 - Pres. Ceccherini - Rel. Merlo
Atto a contenuto plurimo - Commissione Tributaria Regionale della Lombardia - Sez. 14 - sentenza n. 1/14/11 del 5
gennaio 2011 - Pres. Ciccolo - Rel. Citro
Avviamento - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 6 - sentenza n. 42/06/11 del 13 gennaio 2011 Pres. Silocchi, Rel. Grigo
Prima casa - Commissione Tributaria Regionale della Lombardia - Sez. 15 - sentenza n. 1/15/2011 del 18 gennaio 2011 Pres. Giordano, Rel. Maffey
Registro ed IRPEF - Commissione Tributaria Regionale della Lombardia - Sez. 14 - sentenza n. 6/14/11 del 19 gennaio
2011 - Pres. Rel. Pizzo
935.
Condizione - Commissione Tributaria Regionale della Lombardia - Sez. 6 - sentenza n. 0015/6/2011 del 24 gennaio 2011 Pres. Silocchi, Rel. Strati
936.
Agevolazioni fiscali - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 2 - sentenza n. 33/02/11 del 26 gennaio
2011 - Pres. Rel. Gravina
Piano regolatore - Commissione Tributaria Regionale della Lombardia - Sez. 5 - sentenza n. 0011/5/2011 del 28 gennaio
2011 - Pres. Rel. Calia
Motivazione - Commissione Tributaria Regionale della Lombardia - Sez. 5 - sentenza n. 0008/5/2011 del 28 gennaio 2011
- Pres. Calia, Rel. Aniello
Perdite pregresse - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 46 - sentenza n. 24/46/11 dell 8 febbraio
2011 - Pres. Punzo, Rel. Cucchi
Mutui - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 34 - sentenza n. 27/34/11 del 16 febbraio 2011 - Pres.
Targetti, Rel. Menegatti
Revoca agevolazioni - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 8 - sentenza n. 14/08/11 del 16 febbraio
2011 - Pres. Dello Russo, Rel. Chiametti
Avviamento commerciale - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 22 - sentenza n. 50/22/11 del 24
febbraio 2011 - Pres. Izzi, Rel. Musilli
Potere di rettifica dellUfficio - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 49 - sentenza n. 80/49/11 del 24
febbraio 2011 - Pres. Leotta, Rel. Primavera
Tassa fissa - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 28 - sentenza n. 82/28/11 dell11 marzo 2011 Pres. Malaspina, Rel. Lazzarini
Agevolazioni prima casa - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 28 - sentenza n. 83/28/11 dell11
marzo 2011 - Pres. Malaspina - Rel. Lazzarini
Registro ed IVA - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 32 - sentenza n. 43/32/11 del 23 marzo
2011 - Pres. Rel. Martorelli
Estensione al venditore del giudicato - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 50 - sentenza n.
55/50/11 del 25 marzo 2011 - Pres. Introini, Rel. Pellini
Immobile storico - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 33 - sentenza n. 56/33/11 del 28 marzo
2011 - Pres. Craveia, Rel. Panzeri
Cessione di azienda - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 46 - sentenza n. 60/46/11 del 29 marzo
2011 - Pres. Punzo, Rel. Esposti
Giudicato favorevole - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 46 - sentenza n. 61/46/11 del 29 marzo
2011 - Pres. Punzo, Rel. Esposti
Errore scusabile - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 29 - sentenza n. 42/29/11 del 31 marzo 2011
- Pres. Alparone, Rel. Moneta
Registro e IRPEF - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 22 - sentenza n. 65/22/11 del 5 aprile 2011
- Pres. Izzi, Rel. Senes
Passivit - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 31 - sentenza n. 26/31/11 dell11 aprile 2011 - Pres.
Marra, Rel. Trinca Colonel
Occultamento del corrispettivo - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 32 - sentenza n. 76/32/11 del
13 aprile 2011 - Pres. Luglio, Rel. Lancia
Recupero dellimposta - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 50 - sentenza n. 56/50/11 del 15 aprile
2011 - Pres. Zevola, Rel. Natola
Revisione rendite - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 27 - sentenza n. 71/27/11 del 29 aprile
2011 - Pres. Secchi, Rel. Di Gaetano
Listino CCIAA - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 18 - sentenza n. 56/18/11 del 3 maggio 2011
- Pres. DIsa, Rel. Molinari
Terreni lottizzati - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 32 - sentenza n. 78/32/11 dell11 maggio
2011 - Pres. Rel. Martorelli
Domanda di rimborso - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 19 - sentenza n. 72/19/11 del 12
maggio 2011 - Pres. Rel. Raineri
937.
938.
939.
940.
941.
942.
943.
944.
945.
946.
947.
948.
949.
950.
951.
952.
953.
954.
955.
956.
957.
958.
959.
960.
961.
962.
963.
964.
965.
966.
967.
968.
969.
970.
971.
972.
973.
974.
975.
Cessione ramo dazienda - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 8 - sentenza n. 58/08/11 del 12
maggio 2011 - Pres. Dello Russo, Rel. Castelli
Valore aziendale - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 11 - sentenza n. 50/11/11 del 13 maggio
2011 - Pres. Buono, Rel. Citro
Presunzione di corrispondenza - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 50 - sentenza n. 66/50/11 del
13 maggio 2011 - Pres. Introini, Rel. Adelchi Piria
Pregressa acquiescenza - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 49 - sentenza n. 72/49/11 del 18
maggio 2011 - Pres. Leotta, Rel. Primavera
Perizia asseverata - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 5 - sentenza n. 49/05/11 del 18 maggio
2011 - Pres. Califano, Rel. Aniello
Piccola propriet contadina - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 34 - sentenza n. 54/34/11 del 19
maggio 2011 - Pres. Targetti, Rel. Menegatti
Indice ISTAT - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 2 - sentenza n. 64/02/11 del 19 maggio 2011 Pres. Rel. Dettori
Termine di decadenza - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 11 - sentenza n. 57/11/11 del 24
maggio 2011 - Pres. Antonimi, Rel. Stella
Impianto di trasmissione televisiva - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 11 - sentenza n. 58/11/11
del 24 maggio 2011 - Pres. Antonimi, Rel. Stella
Valutazione terreni edificabili - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 18 - sentenza n. 64/18/11 del 26
maggio 2011 - Pres. Rel. DIsa
Terreni edificabili, valutazione - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 13 - sentenza n. 70/13/11 del
26 maggio 2011 - Pres. Spano, Rel. Malacarne
Metodo di valutazione della base imponibile - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 42 - sentenza n.
85/42/11 del 30 maggio 2011 - Pres. Centurelli, Rel. Fabbrini
Vendita beni fallimentari - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 1 - sentenza n. 115/1/11 del 31
maggio 2011 - Pres. Rel. Simone
Decreto ingiuntivo - Commissione Tributaria Regionale di Milano - Sez. 7 - sentenza n. 93/07/11 dell11 luglio 2011 - Pres.
Rel. Arbasino
Cessione ramo dazienda - Commissione Tributaria Regionale di Milano - Sez. 22 - sentenza n. 136/22/11 del 19
settembre 2011 - Pres. Rel. Izzi
Terreni - Commissione Tributaria Regionale della Lombardia - Sez. 11, sentenza 0005/11/2011 del 25 gennaio 2011 Pres. Antonini, Rel. Stella
Cessazione della societ e rimborso - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 46 - sentenza n. 51/46/11
del 22 marzo 2011 - Pres. Pezza, Rel. Cucchi
SUCCESSIONI E DONAZIONI
977.
978.
979.
Inventario analitico - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 17 - sentenza n. 129/17/11 del 25 gennaio 2011
- Pres. Meli, Rel. Seregni
Patto di famiglia - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 31 - sentenza n. 41/31/11 del 14 aprile 2011
- Pres. Marra, Rel. Citro
Motivazione - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 2 - sentenza n. 69/02/11 del 1 giugno 2011 Pres. Dettori, Rel. Alessi
REATI TRIBUTARI
980.
Responsabilit - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 29 - sentenza n. 57/29/11 del 28 aprile 2011 Pres. Fabrizi, Rel. Moneta
RISCOSSIONE
981.
982.
983.
984.
985.
986.
987.
988.
989.
990.
991.
992.
993.
994.
995.
996.
997.
998.
999.
1000.
1001.
1002.
1003.
1004.
1005.
Ruolo - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 31 - sentenza n. 69/31/11 del 26 novembre 2010 - Pres.
Napodano, Rel. Sala
Ingiunzione di pagamento - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 31 - sentenza n. 7/31/11 del 11 gennaio
2011 - Pres. Scuffi, Rel. Sala
S.a.s. - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 46 - sentenza n. 17/46/11 del 24 gennaio 2011 - Pres. De
Sapia, Rel. Astolfi
Notifica per posta - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 31 - sentenza n. 25/31/11 del 2 febbraio 2011 Pres. Brecciaroli, Rel. Costanzo
Sottoscrizione della cartella - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 31 - sentenza n. 28/31/11 del 2 febbraio
2011 - Pres. Brecciaroli, Rel. Costanzo
Fermo amministrativo - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 41 - sentenza n. 42/41/11 del 9 febbraio 2011
- Pres. Deodato, Rel. Innocenti
Notifica iscrizione di ipoteca - Commissione Tributaria Provinciale per la Lombardia - Sez. 43 - sentenza n. 82/43/11 del
14 febbraio 2011 - Pres. Raimondi, Rel. Ingino
R. a. R. - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 42 - sentenza n. 05/42/11 del 16 febbraio 2011 - Pres.
Bichi, Rel. Salvo
Societ di gruppo - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 46 - sentenza n. 80/46/11 del 21 febbraio 2011 Pres. De Sapia, Rel. Ruggiero
Credito dimposta - Commissione Tributaria Regionale della Lombardia - Sez. 2 - sentenza n. 0006/2/2011 del 27 gennaio
2011 - Pres. Gravina, Rel. DAntonio
Inesistenza notifica - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 36 - sentenza n. 45/36/11 del 28 febbraio 2011 Pres. Laudisio, Rel. Salvo
Notifica - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 41 - sentenza n. 100/41/11 dell8 marzo 2011 - Pres. Rel.
Ortolani
Controllo automatizzato - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 46 - sentenza n. 104/46/11 del 14 marzo
2011 - Pres. Rel. De Sapia
Avviso bonario - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 46 - sentenza n. 112/46/11 del 14 marzo 2011 Pres. Di Oreste, Rel. Previ
Sgravio della cartella - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 29 - sentenza n. 117/29/11 del 28 marzo 2011
- Pres. Rel. Gilardi
Ritenuta dacconto - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 46 - sentenza n. 115/46/11 del 28 marzo 2011 Pres. Rel. Centurelli
Precetto - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 23 - sentenza n. 97/23/11 del 5 aprile 2011 - Pres. De
Vincenzo, Rel. Garghentino
Avviso bonario - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 29 - sentenza n. 127/29/11 del 12 aprile 2011 Pres. Rel. Gilardi
Vizi della cartella - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 29 - sentenza n. 128/29/11 del 12 aprile 2011 Pres. Rel. Gilardi
Iscrizione ipotecaria - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 19 - sentenza n. 11/19/11 del 13
dicembre 2010 - Pres. Rel. Poglionica
Condono - Commissione Tributaria Regionale della Lombardia - Sez. 12 - sentenza n. 0004/12/2011 del 3 gennaio 2011 Pres. Pizzo, Rel. Ceruti
Responsabile del procedimento - Commissione Tributaria Regionale di Milano - Sez. 13 - sentenza n. 1/13/11 del 10
gennaio 2011 - Pres. Rel. Barbaini
Fermo amministrativo - Commissione Tributaria Regionale della Lombardia - Sez. 12, sentenza 0008/12/2011 del 11
gennaio 2011 - Pres. Rel. Siniscalchi
Intimazione di pagamento - Commissione Tributaria Regionale della Lombardia - Sez. 22 - sentenza n. 4/22/11 del 12
gennaio 2011 - Pres. Izzi, Rel. Senes
Sottoscrizione - Commissione Tributaria Regionale della Lombardia - Sez. 27 - sentenza n. 5/27/11 del 14 gennaio 2011 -
1006.
1007.
1008.
1009.
1010.
1011.
1012.
1013.
1014.
1015.
1016.
1017.
1018.
1019.
1020.
1021.
1022.
1023.
1024.
1025.
1026.
Diniego rottamazione cartelle - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 44 - sentenza n. 105/44/11 del 11
marzo 2011 - Pres. Natola, Rel. Maellaro
Fermo amministrativo - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 29 - sentenza n. 140/29/11 del 19 aprile 2011
- Pres. Rel. Napodano
Rimborso - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 36 - sentenza n. 15/36/11 del 20 dicembre 2010 -
1030.
1031.
VARIA
1032.
1033.
1034.
1035.
1036.
1037.
1038.
1039.
1040.
1041.
1042.
1043.
1044.
1045.
1046.
1047.
1048.
1049.
1050.
1051.
1052.
1053.
Diritti camerali - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 16 - sentenza n. 37 del 18 gennaio 2011 - Pres.
Natola, Rel. Chiametti
Fermo amministrativo - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 8 - sentenza n. 24/8/11 del 19 gennaio 2011 Pres. Rel. Chiarolla
Caparra confirmatoria - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 26 - sentenza n. 52/26/11 del 27 gennaio
2011 - Pres. Golia, Rel. Ercolani
Rinunzia alleredit - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 23 - sentenza n. 07/23/11 del 28 gennaio 2011 Pres. Cappabianca, Rel. Sala
Intimazione di pagamento - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 23 - sentenza n. 16/23/11 del 28 gennaio
2011 - Pres. Cappabianca, Rel. Garghentino
Ipoteca - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 16 - sentenza n. 61 dell1 febbraio 2011 - Pres. Natola, Rel.
Chiametti
Rateazione - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 21 - sentenza n. 152/21/11 del 4 febbraio 2011 - Pres.
Vaglio, Rel. Chiametti
Classamento - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 43 - sentenza n. 33/43/11, dell8 febbraio 2011 - Pres.
Rovella, Rel. Ingino
Emendabilit - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 22 - sentenza n. 21/22/11 del 15 febbraio 2011 - Pres.
Maniaci, Rel. Salvo
Concessionari di rete - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 31 - sentenza n. 136/31/11 del 18 febbraio
2011 - Pres. Scuffi, Rel. Ventura
Concordato preventivo - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 31 - sentenza n. 49/31/11 del 24 febbraio
2011 - Pres. Scuffi, Rel. Cazzaniga
Imposta suppletiva - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 22 - sentenza n. 72/22/11 del 5 aprile 2011 Pres. Natola, Rel. Salvo
Iscrizione ipotecaria - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 35 - sentenza n. 128/35/11 del 7 aprile 2011 Pres. De Lillo, Rel. Astolfi
Classamento - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 25 - sentenza n. 69/25/11 del 14 aprile 2011 - Pres.
Franco, Rel. Fumagalli Ceri
Appalto - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 22 - sentenza n. 106/22/11 dell11 maggio 2011 - Pres.
Maniaci, Rel. Petrone
Ritenute dacconto, emendabilit della dichiarazione - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 33 sentenza n. 58/33/11 dell11 ottobre 2010 - Pres. Craveia, Rel. Guida
Scrittura privata - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 27 - sentenza n. 60/27/11 del 22 ottobre
2010 - Pres. Cusumano, Rel. Ramondetta
Avviamento - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 27 - sentenza n. 63/27/11 del 12 novembre 2010
- Pres. Cusumano, Rel. Ramondetta
Societ di comodo - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 36 - sentenza n. 21/36/11 del 29
novembre 2010 Pres. Rollero, Rel. Bonomi
Doppie imposizioni - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 43 - sentenza n. 12/43/11 del 14
dicembre 2010 - Pres. Pizzo, Rel. Imbriani
Invio telematico - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 33 - sentenza n. 26/33/11 del 24 gennaio
2011 - Pres. Craveia, Rel. Panzeri
Classamento - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 12 - sentenza n. 26/12/11/ del 24 gennaio 2011
1054.
1055.
1056.
1057.
1058.
1059.
1060.
1061.
1062.
1063.
1064.
1065.
1066.
1067.
1068.
1069.
Tardivo versamento - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 23 - sentenza n. 15/23/11 del 28 gennaio 2011
- Pres. Cappabianca, Rel. Dattolico
Ravvedimento operoso - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 46 - sentenza n. 96/46/11 del 22 febbraio
2011 - Pres. De Sapia, Rel. Rigoldi
Iscrizione in pendenza di giudizio - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 29 - sentenza n. 121/29/11 del 28
marzo 2011 - Pres. Gilardi, Rel. Garofalo
Cumulo giuridico - Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 41 - sentenza n. 192/41/11 del 12 maggio 2011 Pres. Ortolani, Rel. Innocenti
Imposte a titolo provvisorio - Commissione Tributaria Provinciale di Lodi - Sez. 2 - sentenza n. 111/02/11 deI 14 luglio
2011 - Pres. Premoli, Rel. Moroni
Dichiarazioni scartate - Commissione Tributaria Regionale della Lombardia - Sez. 22 - sentenza n. 1/22/11 del 12 gennaio
2011 - Pres. Izzi, Rel. Messuri
Notifica - Commissione Tributaria Regionale della Lombardia - Sez. 22 - sentenza n. 3/22/11 del 12 gennaio 2011 - Pres.
Izzi, Rel. Senes
Sanzioni amministrative - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 2 - sentenza n. 59/02/11 del 4 maggio
1078.
1079.
1080.
1081.
1082.
PARTE PRIMA
2010
ACCERTAMENTO
1. Studi di settore
Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 33 - sentenza n. 3/33/2010 del 13 gennaio 2010
ACCERTAMENTO - DETERMINAZIONE DEL REDDITO - METODO - ANALITICO INDUTTIVO - STUDI DI
SETTORE - Mere presunzioni.
Se vero che ormai legittimato anche dalla Cassazione laccertamento analitico-induttivo in presenza di elementi che individuano
unattivit come fiscalmente a basso reddito o addirittura tale da apparire come antieconomica e che si scosta in modo significativo
rispetto alla media in riferimento agli studi di settore, altrettanto vero che questi scostamenti anomali ed eccezionali, una volta
evidenziati, devono essere indagati dallAmministrazione Finanziaria in modo approfondito e appropriato, cercando nuovi elementi
concreti oltre il mero raffronto con risultanze medie e tabellari del settore, che costituiscono oggettivamente e soggettivamente indici di
maggiori ricavi.
2. Socio e societ di persone
Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 1 - sentenza
Astolfi
ACCERTAMENTO - IRPEF - RAPPORTI FRA SOCIO E SOCIET DI PERSONE - Annullamento in sede giudiziale
dellavviso nei confronti della societ - Effetti sullavviso di accertamento nei confronti del socio - Rapporto di connessione.
Nel caso di annullamento in sede processuale dellavviso di accertamento nei confronti di una societ di persone (nella specie trattasi di
annullamento disposto dalla commissione tributaria provinciale) ne deriva conseguentemente lannullamento anche dellavviso notificato
al socio in relazione alla quota di partecipazione nella societ stessa. Questo effetto ha luogo quando lufficio non dimostri
documentalmente che nei confronti della sentenza di primo grado emessa a favore della societ non sia pendente un giudizio dappello e
in ragione dellaffetto altrimenti pregiu-dizievole che si verrebbe a determinare nei confronti del socio soprattutto per quanto riguarda
iscrizioni a ruolo provvisorie dellimposta.
3. Studi di settore
Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 1 - sentenza
Pilello
ACCERTAMENTO - IRPEF - STUDI DI SETTORE - Inversione dellonere della prova - Contraddittorio - Presunzione
semplice.
Lapplicazione da parte dellAgenzia degli studi di settore determina di fatto una inversione dellonere della prova in caso al
contribuente, che ha lobbligo di spiegare e giustificare lo scostamento dei suoi ricavi da quelli altrimenti determinati mediante lo
strumento presuntivo (nella specie, lapplicazione degli studi era avvenuta dopo una fase di contraddittorio procedimentale con il
contribuente che aveva fatto emergere fatti rilevanti ex art. 39 comma 1 lett. d) d.p.r. 600/73). (Trattavasi di impresa esercente attivit
di vendita di prodotti alimentare supermercato . Dalla natura dellattivit stessa vendita al dettaglio di generi di consumo la
Commissione ha desunto che quel tipo di iniziative economiche non vengono intraprese senza prima uno studio approfondito della realt
della zona, e che quindi se vengono adottate, lo sono con cognizione di causa e con la certezza di ricavi di fatto allineati a quelli degli
studi. Nello stesso senso ha fatto concludere laccensione di un finanziamento per il rinnovo delle attrezzature nel periodo dimposta
antecedente a quello di verifica: fatto che ha permesso di inferire alla Commissione che lattivit economica era oltremodo fruttuosa,
stante la necessit di procedere al rinnovo dei beni strumentali).
4. Studi di settore
Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 1 - sentenza
Pennati
rigorosi, sono pur sempre delle presunzioni semplici che necessitano di altri elementi per poterne corroborare le conclusioni, e deve
trattarsi di elementi presuntivi connotati da gravit, precisione concordanza. In questo senso, una lettura costituzionalmente orientata
degli studi di settore impone di tener conto delle specifiche caratteristiche dellattivit del contribuente sottoposto a verifica, dato che lo
studio in s non sufficiente per raggiungere risultati accettabili dal punto di vista dellart. 53 della Carta costituzionale (nella specie la
Commissione annulla lavviso dopo aver tenuto conto che nel caso di specie la rottamazione eccezionale di ciclomotori e motocicli in
magazzino per un complessivo di 60.000 ha costituito elemento adeguato per giustificare lo scostamento dalle risultanze degli studi).
ACCERTAMENTO - INDUTTIVO - DICHIARAZIONI FISCALI S.n.c. - OMESSA PRESENTAZIONE - SANZIONI Responsabilit - Professionista incaricato della presentazione - Responsabilit anche della societ - Sussiste.
Nellipotesi di omessa presentazione delle dichiarazioni fiscali da parte di una s.n.c., la societ non pu non rispondere delloperato del
professionista che la stessa si scelto, specie se la disattenzione della societ si protratta per un lungo periodo di tempo (nel caso di
specie dal 2000 al 2007) e se la stessa societ non ha sporto alcuna denuncia (nel caso di specie la s.n.c. soggetta ad accertamento
induttivo ed alla irrogazione delle sanzioni per lomessa presentazione delle dichiarazioni fiscali, attri-buiva tale omissione esclusivamente
alla responsabilit del professionista incaricato).
6. Valore IRPEF e Registro
Commissione Tributaria Provinciale di Milano - sez. 18 - sentenza
Marcellini
ACCERTAMENTO - CESSIONE DAZIENDA - PLUSVALENZA PATRIMONIALE - Valore bene trasferito ai fini Irpef
- Imposta registro - Presunzione corrispondenza - Sussiste - Onere prova contraria - Contribuente.
Nonostante i principi relativi alla determinazione del valore di un bene che viene trasferito sono diversi a seconda dellimposta che si
deve applicare (nel caso di specie IRPEF ed imposta di registro), nella fase di accertamento di una plusvalenza patrimoniale realizzata a
seguito di cessione di azienda, lAmministrazione Finanziaria legittimata a procedere in via presuntiva ai fini irpef sulla base
dellaccertamento di valore effettuato in sede di applicazione dellimposta di registro. quindi onere del contribuente superare la
presunzione di corrispondenza del prezzo incassato con il valore di mercato accertato in via definitiva in sede di applicazione
dellimposta di registro, dimostrando in concreto di aver venduto ad un prezzo inferiore, come stabilito dalla Cassazione nella sentenza
21 febbraio 2007, n. 4057.
7. Modalit di calcolo
Commissione Tributaria Provinciale di Milano - sez. 18 - sentenza n. 27/18/2010 dell8 febbraio 2010 - Pres. Donno, Rel.
Marcellini
ACCERTAMENTO - INDUTTIVO - Ricarico obiettivamente eccessivo - Indeterminatezza delle modalit di calcolo Illegittimit avviso - Sussiste.
illegittimo lavviso di accertamento realizzato con il metodo analitico-induttivo qualora appaia obiettivamente eccessivo il ricarico
applicato dallUfficio e di difficile interpretazione la modalit di calcolo applicata (nel caso di specie lavviso di accertamento traeva
origine da un p.v.c. nei confronti di un contribuente esercente attivit di ristorazione allesito, del quale lUfficio rideterminava i redditi
con il metodo induttivo e stante la quantit e variet dei prodotti composti commercializzati, effettuava la rilevazione sui prodotti
individuati dalla parte come maggiormente rappresentativi della propria attivit commerciale, raffrontando i costi dei prodotti cos
ottenuti con i prezzi di vendita e pervenendo alla determinazione delle singole percentuali di ricarico praticate).
8. Listino CAMM
Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 5 - sentenza
Moroni
Per la determinazione della redditivit aziendale e quindi dellavviamento necessario tener conto di tutti i fattori che possano
permettere di inferire il sovra profitto che il complesso aziendale sar in grado di produrre in futuro, qual la notoriet dellubicazione, la
struttura lavorativa, la presenza di dipendenti, il rapporto fra i gerenti, il regime delle licenze commerciali (liberalizzate o meno). Ci
premesso, un accertamento non pu per essere basato esclusivamente sule stime curate e riportate sul listino CAMM (Collegio Agenti
dAffari in Mediazione) / FIMAA (Federazione Italiana Mediatori Agenti dAffari), che sono invero un semplice indicatore. Per altro
verso per, ragionevole applicare analo-gicamente i parametri gi fissati con il d.p.r. 460/96 (seppur ai fini dellaccertamento con
adesione) che possono dunque fondare laccertamento anche ai fini dellapplicazione dellimposta sui redditi Irpef in questo caso (nella
specie lufficio aveva rideterminato il valore dellavviamento applicando una percentuale del 60% alla media del volume daffari
realizzato nei tre anni precedenti dallo stesso esercizio commerciale).
9. Studi di settore
Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 18 - sentenza
Marcellini
STUDI DI SETTORE - CONTRASTO CON ART. 53 COST. - QUESTIONE DI LEGITTIMIT COSTITUZIONALE Artt. 62-bis e 62- sexies, d.l. 331/1993 - Infondata - Scostamento redditi presunti redditi dichiarati - Diritto di giustificazione
contribuente - In sede amministrativa - In sede giurisdizionale - Sussiste.
manifestamente infondata la questione di legittimit costituzionale degli articoli 62- bis e 62- sexies del decreto legge n. 331/1993 e
della relativa legge di conversione in quanto la norma in questione consente al contribuente di spiegare e dimostrare le ragioni del
proprio scostamento dai ricavi risultanti dagli studi di settore. In caso di accertamento mediante studi di settore, alla stregua della
sentenza della Corte di Cassazione n. 281 del 27 febbraio 2002, il contribuente pu, sia in sede amministrativa in contraddittorio con
lUfficio, sia in sede giurisdizionale, avanti al Giudice tributario, motivare e documentare idoneamente le ragioni in base alle quali i redditi
dichiarati siano inferiori a quelli presunti (nel caso di specie lattivit di agente di commercio del ricorrente si caratterizzava per il
mandato di agenzia limitato ai prodotti da forno, per essere lattivit svolta senza deposito e senza possibilit di diversificare la clientela o
il territorio, per la bassa percentuale provvigionale su prodotti modesto valore commerciale e per le spese relative allattivit incidenti
negativamente soprattutto quando i ricavi erano limitati).
ACCERTAMENTO - FRODE CAROSELLO - INESISTENZA SOGGETTIVA - Inesistenza oggettiva - Onere della prova
- Procedimento penale e procedimento tributario.
illegittimo e deve essere annullato lavviso di accertamento notificato a seguito di una attivit di controllo volta a reprimere il fenomeno
delle cd. frodi carosello quando: (1) lavviso stesso non stato proceduto dalla notifica di processo verbale di constatazione
finalizzato a rendere edotto il contribuente del tipo di verifiche che venivano svolte; (2) nellavviso stesso non si motivano le ragioni per
le quali operazioni commerciali effettivamente svolte e contabilizzate vengano disconosciute dallufficio procedente; (3) lufficio si limiti a
rilevare linesistenza soggettiva ma non quella oggettiva delle operazioni; (4) quando infine il nucleo delle motivazioni dellavviso stesso
dipenda dalle risultanze di un procedimento penale ancora in corso (nella specie la Commissione sancisce ancora lautonomia e
lindipendenza del giudizio sul procedimento penale da quello sul procedimento tributario sulla base di consolidata giurisprudenza di
legittimit).
12. Studi di settore
Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 33 - sentenza n. 44/33/2010 del 27 aprile 2010
ACCERTAMENTO - DETERMINAZIONE DEL REDDITO - METODO - STUDI DI SETTORE - Valenza probatoria Presunzione semplice - Necessit confronto con condizioni economiche reali - Sussiste - Onere prova in capo
allamministrazione finanziaria - Sussiste - Avviso daccertamento - Rigetto argomentazioni contribuente - Motivazione
inconsistenti e infondate - Mancato assolvimento dellobbligo motivazionale - Illegittimit avviso.
Pur nella legittimit riconosciuta agli studi di settore, questi giungono comunque alla determinazione di un reddito in modo presuntivo con
valenza di presunzione semplice, sulla scorta di questo presupposto le conclusioni dellUfficio devo obbligatoriamente essere confrontate
con le reali condizioni economiche e produttive del contribuente (nel caso di specie contrazione degli ordini per laggravarsi della
malattia che aveva colpito il socio responsabile unico dellattivit di una s.a.s). Resta pertanto allUfficio lonere di produrre gli elementi
di sicura affidabilit logica utilizzati nel determinare lo scostamento, e quindi, rilevare uninfedelt nei dati indicati dal contribuente
attraverso i modelli dichiarativi del reddito. Non soddisfa lonere probatorio che incombe sullUfficio, che pure abbia esperito il
contraddittorio amministrativo, lavviso di accertamento che definisca le ragioni prodotte dal contribuente inconsistenti ed infondate,
senza indicare le motivazioni e tanto meno le prove documentali a sostegno delle rettifiche apportate ai dati contabili, che hanno
determinato il rigetto delle ragioni prodotte dal contribuente.
ACCERTAMENTO TRIBUTARIO - Avviso di accertamento - Notifica - Notifica dellatto di imposizione tributaria Omissione - Illegittimit della cartella di pagamento.
Le risultanze che emergono dalla relata di notifica dellavviso di accertamento sono lunica fonte di riscontro della regolarit della notifica
stessa. Nel caso in cui lavviso di accertamento non sia notificato al contribuente, lente impositore tenuto a fornire la prova della
trasmissione della raccomandata con avviso di ricevimento con la quale il contribuente stesso deve essere avvisato dellimpossibilit
della notifica e dellavvenuto deposito del plico contenente gli accertamenti presso la casa comunale. Nel caso dellomessa notifica
dellavviso di accertamento, il contribuente pu limitarsi a eccepire la legittimit della cartella di pagamento senza nulla aggiungere sul
merito della pretesa, fermo restando che lente impositore non sia in grado di provare che il contribuente aveva avuto conoscenza del
contenuto dellavviso accertamenti nemmeno indirettamente e informalmente.
Riferimenti normativi: d.p.r. 29 settembre 1973, n. 600, art. 60; d.lgs. 31 dicembre 1992, n. 546, art. 19
15. Accertamento sintetico
Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 46 - sentenza n. 47/46/11 del 29 ottobre 2010 - Pres. Rel. Di Oreste
produce documentazione idonea e prove concrete a supporto delle proprie tesi avverso latto impugnato, sussistendo sul punto
linversione dellonere probatorio. (M. Sa.)
Riferimenti normativi: d.l. 331/1993, art. 62; d.l. 146/1998, art. 10
20. Prove documentali
Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 16 - senten za n. 11/16/11 del 21 dicembre 2010 - Pres. DAndrea Rel. Pagliaro
Avviso daccertamento - Redditi diversi - Omissione di dichiarazione - Prove documentali - Legittimit dellatto - Non
sussiste.
Le disponibilit di somme, che lorgano accertatore ritiene non giustificate e, per leffetto, riprese a tassazione quali redditi diversi, non
sono imponibili se le stesse derivano da disinvestimenti immobiliari e da lecita detenzione di liquidit, per sicura individuazione della
legittima provenienza e giustificano lomessa presentazione della dichiarazione. (M. Sa.)
Riferimenti normativi: d.p.r. 917/1986, art. 67, comma 1, lett. l)
21. Irreperibilit
Commissione Tributaria Regionale della Lombardia - Sez. 6 - sentenza n. 1/6/2010 del 5 gennaio 2010
ACCERTAMENTO - NOTIFICA - PERSONA FISICA - DOMICILIO FISCALE - Mutamento di domicilio - Ricerca
presso il comune - Necessariet - Art. 60 comma 1 lettera e) d.p.r. 600/73 - Possibilit - Irreperibilit.
In caso di irreperibilit del contribuente presso il domicilio fiscale dichiarato a seguito del trasferimento di quello, lAgenzia non pu
immediatamente procedere a notifica in base alla procedura di cui allart. 60, comma 1 lettera e) del d.p.r. 600/73 (deposito presso la
casa comunale) dovendo prima almeno tentare di reperire il contribuente presso altro domicilio allinterno del territorio dello stesso
comune ove aveva fissato il domicilio fiscale stesso (nello stesso senso anche Cass. 4925/07).
IMPOSTA DI REGISTRO - BENEFICI PRIMA CASA - Residenza anagrafica - Residenza effettiva - Prova.
Nellapplicazione dellimposta di registro e dei benefici previsti per la cd. prima casa il contribuente non pu provare in alcun modo
una realt fattuale diversa da quella anagrafica (nella specie, il trasferimento presso la prima casa nei termini previsti dalla legge), ma
deve essere tenuto conto del momento di presentazione della domanda di trasferimento della residenza, soprattutto quanto il ritardato
trasferimento di questa dipenda dalla complessit della procedura amministrativa da parte dellente competente (nella specie, la
presenza di un minore aveva sensibilmente prolungato la procedura di trasferimento della residenza presso la prima casa).
22. Stato davanzamento lavori
Commissione Tributaria Regionale della Lombardia - Sez. 42 - sentenza. n. 1/42/10 del 25 gennaio 2010
PERDITE SU CREDITI - RILEVANZA FISCALE - IRRECUPERA-BILIT DEL CREDITO - Onere della prova - Grava
sul contribuente - Credito iva - Cessione - Rappresentazione in dichiarazione - necessaria.
La perdita su crediti diviene fiscalmente rilevante solo quando il contribuente in grado di fornire prova della sua definitivit e di aver
almeno tentato il recupero. Infine, se da un lato vero che le somme qualificate come caparra nellambito di un rapporto contrattuale
non scontano liva, dallaltro lato altres vero che spetta al contribuente lonere di provare che lerogazione di queste ultime risponda
alla suddetta finalit.
23. Stime FIAIP
Commissione Tributaria Regionale della Lombardia - Sez. 1 - sentenza n. 41/1/2010 del 12 marzo 2010
ACCERTAMENTO - DETERMINAZIONE del valore di un terreno - Imposta di registro - Perizia di parte - Stime FIAIP Prezzo di mercato.
Per fondare e comprovare un accertamento avente ad oggetto la determinazione del valore di un terreno ai fini dellimposta di registro
non necessario che lufficio alleghi allatto stesso le stime FIAIP (Federazione italiana agenti immobiliari professionali) che ha utilizzato
per il calcolo, data la notoriet delle stime stesse e la loro facile accessibilit. Per quanto riguarda la perizia asseverata da parte di un
professionista, e depositata in processo, ad essa si riconosce la natura di prova di parte, con valenza non decisiva. Ne deriva allora che
nella quantificazione dellimposta assuma valenza fondamentale la stima di valore della FIAP, anche ex art. 52 comma 2 d.p.r. 131/86
(imposta di registro), dal momento che quella sulla base della quale si individua il prezzo di mercato, valevole appunto anche ai fini
dellimposta di registro.
24. Parametri
Commissione Tributaria Regionale della Lombardia - Sez. 1 - sentenza. n. 43/1/2010 del 12 marzo 2010
ACCERTAMENTO - DETERMINAZIONE DEL REDDITO IRPEF - PARAMETRI - Presunzione semplice Contraddittorio - Motivazione specifica.
illegittimo e deve essere annullato lavviso di accertamento che rettifica ai fini Irpef i ricavi percepiti da un agente di commercio e che
non si basa su elemento altro rispetto ai parametri di cui allart. 3 comma 184 della l. 549/95 e dei successivi Decreti attuativi, dai quali
si evince lo scostamento far i compensi dichiarati e quelli presumibilmente percepiti. Da questo punto di vista indubbio che quella dei
parametri sia una presunzione semplice che necessita di ulteriori conferme in sede di contraddittorio con il contribuente. Se vero che
nel caso di specie lUfficio ha attivato il contraddittorio con il destinatario dellaccertamento (nella specie hanno avuto luogo due incontri
con il contribuente, ritualmente verbalizzati), altrettanto vero che nel provvedimento finale lAgenzia non ha dato minimamente conto
delle osservazioni sollevate dal contribuente, e non ha minimamente motivato in merito alle eccezioni e riserve che esso aveva formulato
in quelle sedi (conforme a Cass. 26635/09).
25. Verifica fiscale e motivazione
Commissione Tributaria Regionale della Lombardia - Sez. 4 Borgonovo
e crediti, derivanti dalle dichiarazioni presentate ai fini dellIVA, ma non sottrae allUfficio il potere di contestare il credito. Il condono
fiscale elide, in tutto od in parte, il debito fiscale, ma non opera sui crediti nella fattispecie per IVA mai versata, trattandosi di
operazioni inesistenti , vantati nei confronti del fisco, i quali restano soggetti alleventuale contestazione da parte dellUfficio (Cass.
Sez. 6, sentenza n. 375, del 12 gennaio 2009).
Riferimenti normativi: d.p.r. 600/73, artt. 40 e 41- bis; d.p.r. 633/72, artt. 51, 52 e 54; legge 212/2000, art. 12; legge 289/2002, art.
9, comma 9
ACCERTAMENTO - IVA - Controllo incrociato tra societ controllante e controllata - Omessa tempestiva esibizione di
fatture gi acquisite dalla Guardia di Finanza in sede di verifica fiscale
effettuata presso la controllata - Conseguenze PVC della Guardia di Finanza - Obbligo di esame critico da parte dellUfficio finanziario.
Secondo quanto previsto dallart. 52, comma 5, d.p.r. 633/1972 e dallart. 32, comma 4, d.p.r. 600/1973 i documenti non esibiti in
sede di accesso o ispezione non possono essere presi in considerazione a favore del contribuente, ai fini dellaccertamento in sede
amministrativa e contenziosa. Tuttavia, illegittima lesclusione di fatture di acquisto non prontamente esibite per un problema di
archiviazione nellipotesi in cui i medesimi documenti fossero stati gi acquisiti dai verificatori in sede di accesso presso la sede di una
societ controllata durante una verifica fiscale incrociata. Nel caso di specie le 25 fatture contestate erano state regolarmente registrate
dalla societ sottoposta ad accertamento e la Guardia di Finanza le aveva gi acquisite in sede di verifica fiscale ad altra societ
appartenente al medesimo gruppo. illegittimo laccertamento nella parte in cui lUfficio si sia limitato a recepire acriticamente le
indicazioni provenienti dal PVC della Guardia di Finanza senza nulla opporre alle articolate doglianze proposte dal contribuente fin dal
ricorso introduttivo con memoria e relativi allegati con la quale si evidenziavano gli errori in cui i verificatori erano incorsi nel ricostruire le
giacenze di magazzino.
Riferimenti normativi: d.p.r. 29 settembre 1973, n. 600, art. 32, comma 4; d.p.r. 26 ottobre 1972, n. 633, art. 52, comma 5
28. Variazione di classamento
Commissione Tributaria Regionale della Lombardia - Sez. 14 - sentenza n. 84/14/2010 del 25 giugno 2010
AVVISO DI ACCERTAMENTO - INDEBITA DETRAZIONE IVA PER COSTI di COSTRUZIONE - VARIAZIONE DI
CLASSAMENTO - Da fabbricato a destinazione abitativa a A/10 - Richiesta di
variazione successiva allaccesso
dellAgenzia - Indetraibilit parziale dei costi sostenuti.
La variazione del classamento di un immobile da ritenersi efficace, ancorch la richiesta di variazione venga presentata dopo laccesso
I.V.A. - I.R.PE.F. - Addizionale Regionale - Lavoro straordinario - Deposizioni rese da ex dipendenti - Validit - Sussiste.
Le risultanze delle deposizioni rese da ex dipendenti a seguito di interrogatori della Guardia di Finanza atti a dimostrare la sussistenza di
ore di lavoro straordinario, non comprese nella voce retribuzioni o quote di stipendio pagate, costituiscono prova a favore delle tesi
dellorgano accertatore. (M. Sa.)
30. Plusvalenza
Commissione Tributaria Regionale della Lombardia - Sez. 42 - sentenza n. 98/42/10 del 7 luglio 2010 - Pres. De Ruggiero,
Rel. Piombo
ACCERTAMENTO - IMPOSTE SUI REDDITI - IRPEF - PLUSVALENZA - Cessione di immobile avvenuta a breve
distanza dalla donazione - Donante defunta repentinamente - Imponibilit ex art. 37, comma 3, d.p.r. 600/73 - Imponibilit Non sussiste.
Non applicabile lart. 37, comma 3, d.p.r. 600/73, sulla plusvalenza che si sarebbe realizzata se la venditrice fosse stata la madre
donante
defunta nel brevissimo lasso temporale (meno di un mese) intercorso tra latto di donazione e quello di cessione a terzi da parte della
figlia donataria , non sussistendo alcuna interposizione fittizia di persona, neppure provata con presunzioni gravi, precise e
concordanti, stante la percezione definitiva delle disponibilit in capo alla figlia donataria ed erede.
Riferimenti normativi: d.p.r. 600/73, art. 37, comma 3
31. Costi di sponsorizzazione
Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 38 - sentenza n. 40/38/11 del 9 novembre 2010 - Pres. Valenti,
Rel. Maccarone
IRES - Costi di sponsorizzazione - Inerenza - Stipulazione contrattuale - Forma scritta - Irrilevanza - Sussiste.
Linerenza dei costi di sponsorizzazione validamente e legittimamente provata dalla documentazione rappresentata dalle fatture
incontestate nel corpo delle quali vengono descritte le prestazioni specifiche effettivamente realizzate con ritorno dimmagine correlato
alle sponsorizzazioni stesse. (M. Sa.)
Conforme alla Sentenza n. 6086/2001 della Corte di Cassazione.
32. Impugnazione tardiva
Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 2 Gravina
IRPEG - IRAP - IVA - Accertamento analitico - Impugnazione tardiva - Definitivit dellavviso daccertamento - Sussiste Impugnazione della consequenziale cartella di pagamento - Inammissibilit - Sussiste.
definitivo lavviso daccertamento impugnato tardivamente per mancato rispetto dei termini decorrenti dalla data di notifica dellatto,
seppure in presenza di una fase di lunghe trattative intercorse con lAmministrazione Finanziaria, per la definizione dellaccertamento con
adesione. inammissibile il ricorso introduttivo presentato avverso la cartella di pagamento, conseguente allavviso daccertamento non
impugnato nei termini. (M. Sa.)
Riferimenti normativi: d.lgs. 546/92, art. 21; d.lgs. 218/97 e d.p.r. 602/73, art. 14, lett. B)
Accertamento - I.R.PE.F. - I.R.A.P. - I.V.A. - Studi di settore - Presunzione semplice - Insufficienza probatoria - Sussiste.
Il programma informatico, di cui agli studi di settore, costituisce una presunzione semplice, che, per assurgere a prova effettiva di quanto
ripreso a tassazione, deve essere supportata da parte dellAmministrazione Finanziaria da maggiori specifici elementi caratterizzati da
gravit, precisione e concordanza. (M. Sa.)
CARBON TAX - RIDUZIONE ACCISA SUL GASOLIO PER AUTOTRAZIONE - DINIEGO RIMBORSO CREDITO
DIMPOSTA - Decadenza dalle agevolazioni fiscali - Natura eccezionale dellagevolazione.
Il diritto al rimborso delleccedenza del credito non utilizzato in compensazione e relativo al credito dimposta per carbon tax 2003 e al
credito dimposta per riduzione accisa sul gasolio per autotrazione, decade entro il termine semestrale di cui allart. 4, comma 3 d.p.r. n.
277/2000 e non entro il termine generale di decadenza biennale.
Larticolo citato contiene una norma di carattere speciale che non richiama al principio generale dellindebito versamento quale
presupposto del diritto al rimborso, ma fissa un termine diverso e distinto entro il quale possibile ottenere il rimborso in denaro della
parte di credito non compensata. Trattasi di una vera e propria agevolazione fiscale e come tale ha natura eccezionale. Il termine
semestrale entro il quale deve essere chiesto il rimborso per evitare la perdita del beneficio non pu non avere natura decadenziale.
Riferimenti normativi: d.lgs. 504/95, art. 14, comma 2, art. 4; d.p.r. 277/2000, art. 4, comma 3
CONDONO ED AMNISTIA
CANCELLAZIONE DI SOCIET - Registro delle imprese - Notifica atti - Sopravvivenza per i rapporti giuridici pendenti Sussiste.
La cancellazione di una societ dal registro delle imprese non impedisce la notifica alla societ stessa e al suo ultimo legale
rappresentante degli atti concernenti rapporti giuridici (come quelli tributari) ancora pendenti.
CONDONO - Fattispecie relativa a emissione per fatture inesistenti - Utilizzazione di atti di indagini penali nel processo
tributario - Autorizzazione del p. m. - Tutela della segretezza delle indagini.
Ladesione al condono cd. tombale sulla base dellart. 9 d.lgs. 289/02 non ha effetti nei confronti di una societ cd. cartiera, posto
che lestinzione dei reati non ha luogo per le fattispecie di emissione di fatture per operazioni inesistenti e di sottrazione al pagamento
delle imposte (articoli 8 e 11 del d.lgs. 74/00) (conforme Cass. 3052/08). In particolare si escludono gli effetti del condono al reato di
pericolo consistente nellemissione di fatture per operazioni inesistenti, posto che in questo caso il condono del soggetto emittente
sortirebbe effetti utili anche nei confronti del destinatario che di quelle fatture fa uso per ottenere vantaggi fiscali. Mentre il condono
incide sullart. 2 del decreto citato, e quindi sullevasione di imposte che lo stesso contribuente sarebbe stato tenuto a versare, per
converso non si applica a condotte che il contribuente pone in essere per agevolare a terzi levasione delle imposte (ed questo il caso
tipico della cartiera che emette fatture per operazioni inesistenti). Da tale situazione deriva lapplicazione dellart. 43 d.p.r. 600/73 e il
raddoppio dei termini per laccertamento della fattispecie ai fini fiscali. Lautorizzazione del pubblico ministero allutilizzazione in sede
tributaria di atti riguardanti indagini penali in corso non prevista a garanzia della persona sottoposta ad indagini, quanto piuttosto
dellinteresse pubblico alla segretezza delle stesse. Ne consegue che la mancanza di autorizzazione (nel caso di specie, invero,
regolarmente rilasciata, non incide sulla utilizzabilit delle stesse nel processo tributario).
42. Seconda rata
Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 16 - senten za n. 5/16/11 del 14 dicembre 2010 - Pres. Natola, Rel.
Squassoni
CONDONO - Seconda rata - Carenza di versamento - Mancato perfezionamento - Sussiste.
Il mancato versamento della seconda ed ultima rata dovuta a seguito della domanda di condono ne impedisce il perfezionamento con
conseguente legittimo diniego della definizione agevolata. (M. Sa.)
Riferimenti normativi: legge 289/2002, art. 12
43. Istanza di sgravio
Commissione Tributaria Regionale della Lombardia - Sez. 42 - sentenza n. 39/42/2010 del 23 marzo 2010
CONDONO - Efficacia transattiva - Omesso versamento della seconda rata - Effetti sul rapporto di condono.
Per quanto concerne il ricorso contro il diniego di condono a seguito dellomesso versamento della seconda rata del condono stesso si
rileva che invero la presentazione della domanda di condono ex art. 12 l. 282/02 e il pagamento della prima rata (80% del dovuto
complessivo) perfeziona il condono stesso. Ne consegue che nel caso in cui il contribuente ometta il versamento della seconda rata (il
rimanente 20%) lUfficio non pu altro che provvedere ad iscrivere a ruolo la suddetta somma (oltre a interessi e sanzioni), senza che
ci determini un effetto lato sensu risolutivo dellaccordo di condono e quindi la reviviscenza delle cartelle originarie. Fa concludere in
questo senso, appunto, la valenza lato sensu transattiva del rapporto incardinato sulla legislazione condonistica.
45. Diniego
Commissione Tributaria Regionale della Lombardia - Sez. 42 - sentenza n. 50/42/2010 del 27 aprile 2010
CONDONO - DINIEGO - Autonoma impugnazione - Legittimazione attiva - Fattori impeditivi - Fattispecie penale.
Il diniego allistanza di condono, regolarmente notificato al contribuente, non atto autonomamente impugnabile ex art. 19 d.lgs. 546/92
se non altro per lomessa indicazione nel testo dello stesso dellautorit nei confronti della quale proporre ricorso e i termini per lo
stesso, prescrizioni indefettibili a garanzia del contribuente. Nel merito, lart. 9 della l. 289/02 non differenza fra persone giuridiche nella
formulazione dellistanza di condono, neppure per quel che concerne le cause ostative. Per quanto riguarda le societ, ovvio che il
legittimato attivo sia la societ stessa (come nel caso di specie, una srl) attraverso il suo amministratore, e che giocoforza i fattori
impeditivi di natura penale gravanti su di esso (e derivanti dallesercizio dellattivit amministrativa) necessariamente si riverberino anche
in capo alla societ rappresentata.
CONDONO ED AMMNISTIA - Accertamento - Imposte indirette - IVA - Condono tombale ai sensi dellart. 9, l. 289/2002
- Proroga dei termini per lavviso di accertamento - Sussiste.
La sanatoria fiscale prevista dallart. 9, l. 27 dicembre 2002, n. 289 definizione automatica per gli anni pregressi, c.d. condono
tombale, riguarda solo i debiti e non anche i crediti esposti dal contribuente nella dichiarazione dei redditi, per i quali il potere accertativo
dellUfficio deve ritenersi prorogato per due anni ai sensi dellart. 10, della citata l. 289/2002.
DIRITTO COMUNITARIO - VIOLAZIONE - AIUTI DI STATO - Prevalenza della norma comunitaria sui principi della
buona fede e del legittimo affidamento.
I principi di tutela del legittimo affidamento, certezza del diritto e proporzionalit non possono essere di impedimento allapplicazione di
una norma nazionale che preveda la restituzione di un aiuto di stato dichiarato incompatibile con il mercato comune in base a una
decisione della Commissione europea(conforme CGCE C-148/04) che sanzioni un aiuto erogato in violazione delle nome procedurali
previste dal diritto comunitario. Di fatto tutelare laffidamento in casi di violazioni come quelle di cui allart. 93 del Trattato (poi art. 88,
cio di norme procedurali) significherebbe svuotare di ogni valenza precettiva la disciplina sugli aiuti di stato (conforme CGCE C372/97). Per le stesse ragioni, cio per il comportamento colposo del contribuente che ha omesso la sponta-nea ripetizione degli aiuti
illegittimamente fruiti (nel caso di specie trattavasi di estensione della legislazione cd. Tremonti bis, l. 383/01, art. 4, comma 1, a zone
colpite da eventi calamitosi ed individuati sulla base del d.l. 282/02 art. 5- sexies), deve trovare conferma anche lapplicazione delle
sanzioni irrogate contestualmente al recupero dellaiuto.
CONTENZIOSO
GIURISDIZIONE
49. Contributi INPS
Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 43 - sentenza 7/43/2010 del 12 gennaio 2010 - Pres. Rel. Raimondi
PROCESSO TRIBUTARIO - GIURISDIZIONE CIVILE E AMMINISTRATIVA - Contributi previdenziali - INPS Competenza - Commissioni tributarie - Non sussiste - Competenza del giudice ordinario.
A prescindere dalle modalit di esazione (nel caso di specie, riscossione mediante ruolo) la giurisdizione in merito alle controversie
riguardanti i contributi previdenziali da riconoscersi al Tribunale del lavoro, giusta la disposizione di cui allart. 24 d.lgs. 46/99 (in senso
conforme gi Cass. 7399/07).
50. Diniego di sgravio
Commissione Tributaria Regionale della Lombardia - Sez. 6 - sentenza n. 49/6/2010 del 15 marzo 2010
PROCESSO TRIBUTARIO
51. PVC
Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 43 - senten za 001-43-10 dell11 gennaio 2010 - Pres. Rovella, Rel.
Ingino
PROCESSO TRIBUTARIO - ONERI DELLE PARTI - Mancata notificazione ed allegazione del processo verbale di
constatazione al contribuente - Violazione del principio del contraddittorio Non sussiste - Violazione diritto alla difesa - Non
sussiste - Causa di nullit - Non tale - Motivazione per relationem - ammissibile - Mancata allegazione in sede
processuale - Onere della prova.
Conformemente a quanto sancito dalla giurisprudenza di legittimit (Cass. 20054/06) la mancata allegazione del processo verbale di
constatazione allavviso di accertamento allatto di deposito del ricorso o delle memorie di replica alla commissione tributaria non integra
una violazione del contraddittorio o del diritto di difesa tale da portare allannullamento dellatto, posto che perfino al motivazione per
relationem dellavviso di accertamento oggi pacificamente ammessa. Tuttavia, la mancata produzione del processo verbale ha
rilevanza ai fini dellassolvimento dellonere della prova in tutti i casi in cui, come quello qui in esame, spetta allAgenzia delle entrate il
dover dimostrare e provare la natura fittizia delle operazioni commerciali poste in essere dal contribuente (cos gi Cass. 21317/09).
51-bis. Ibidem
FATTURA - OPERAZIONE FITTIZIA - ONERE DELLA PROVA - Spetta allAgenzia - Natura indiziaria Requisiti - Adeguatezza del supporto documentale.
La prova della fittiziet delloperazione deve essere fornita mediante riscontri documentali adeguati e, se frutto di un percorso
indiziario, basarsi si riscontri oggettivi, puntuali e specifici (conforme a Cass. 29386/08). In questo senso, non il contribuente
che deve provare la veridicit delloperazione con strumenti ulteriori allevidenza delleffettuato pagamento, ma lagenzia che
per prima deve argomentare nel modo suddetto a favore della fittiziet delloperazione stessa (in senso parzialmente difforme
Cass. 22555/07). Nel caso in esame a questo collegio, la mancata allegazione del processo verbale di constatazione da parte
dellAgenzia, se da un lato non pregiudica la validit dellavviso di accertamento notificato, dallaltro lato fa venire meno ogni
supporto probatorio per le conclusioni dello stesso, e in ultima analisi fa s che lAgenzia non sia in grado di provare quanto
sostenuto.
51-ter. Ibidem
PROCESSO TRIBUTARIO - PRINCIPIO DISPOSITIVO - Onere Della Prova - Supplenza della Commissione Non sussiste.
La Commissione tributaria non pu supplire autonomamente alle lacune probatorie delle parti tenuto conto del principio
dispositivo che ispira il processo tributario e dellart. 7 comma 1 del d.lgs. 546/92 in base la quale essa non pu surrogarsi agli
oneri probatori che incombono sulle parti, soprattutto quando queste ultime neppure hanno chiesto alla Commissione di
provvedere in questo senso, ordinando il deposito di documenti a terzi e tenuto da ultimo conto che labrogazione dellart. 7
comma 3 ha inteso accentuare la disponibilit della prova e la terziet del giudice tributario.
PROCESSO TRIBUTARIO - Accertamento con adesione - Art. 15 d.lgs. 218/97 - Versamento dellimposta - Processo
tributario - Effetto preclusivo.
Una volta concluso un accertamento mediate adesione al quale abbia fatto seguito il versamento dellimposta e delle sanzioni (ridotte a
un quarto) al contribuente preclusa la possibilit di radicare sulla stessa questione un contenzioso tributario stante il tenore letterale
dellart. 15 del d.lgs. 218/97 che fa espresso richiamo alla rinuncia del contribuente ad impugnare lavviso di accertamento....
PROCESSO TRIBUTARIO - REVOCAZIONE DELLA SENTENZA - 395 c.p.c. - Fattispecie relativa allimposta sulla
pubblicit.
Non pu aver luogo revocazione di una sentenza
ex art. 395, comma 1 n. 4, c.p.c. per un supposto erroneo apprezzamento di
risultanze processuali, che come tali sono proprie dellattivit valutativa del giudice. In questo caso, infatti, leventuale errore ha natura
giuridica e non fattuale, la sola, questultima, tale da legittimare la revocazione della sentenza (nel caso di specie la controversia
concerneva lubicazione di una insegna allinterno di un centro commerciale o di un reparto somministrazione cibi e bevande. Nel primo
caso sarebbe stata dovuta limposta di pubblicit, mentre nel secondo caso no, giuste le previsioni di cui allart. 17, comma 1 lettera a)
del d.lgs. 507/93. La Commissione aveva giudicato in merito allubicazione del cartello/insegna, propendendo per la prima ipotesi,
donde limpossibilit di procedere per la revocazione stante linsussistenza dei presupposti dellart. 395 c.p.c.).
54. Cessazione della materia del contendere
Commissione Tributaria Regionale della Lombardia - Sez. 2 - sentenza n. 11/2/2010 del 12 febbraio 2010
PROCESSO TRIBUTARIO - CESSAZIONE DELLA MATERIA DEL CONTENDERE - Art. 46 comma 2 e 3 d.lgs.
546/92 - Estinzione del giudizio - Decisione giudiziale - Vincolo ai contenuti di merito delle parti - Inammissibilit.
Il sopraggiunto accordo fra le parti conseguito nel corso del processo ai sensi e per gli effetti dellart. 46 commi 2 e 3 del d.lgs. 546/92
determina cessazione della materia del contendere ed estinzione del giudizio. Non tuttavia possibile che la commissione tributaria
subordini o condizioni lestinzione a pattuizioni fra le parti che costituiscono il merito dellaccordo transattivo.
55. Mutamento di indirizzo
Commissione Tributaria Regionale della Lombardia - Sez. 4 - sentenza n. 30/4/2010 del 23 aprile 2010
PROCESSO TRIBUTARIO - APPELLO - NOTIFICA - Mutamento di indirizzo del domiciliatario - Comunicazione in corso
di causa - Invio al precedente indirizzo - Inesistenza della notifica - Notifica tramite il servizio postale - Avviso di
ricevimento - Deposito - Funzione probatoria di notifica - tale - Notifica - Servizio
postale - Avviso di ricevimento Deposito - Elemento costitutivo della notifica - Non tale.
La notifica di un atto di appello effettuata presso il precedente domicilio della difesa di controparte, che nel frattempo aveva comunicato
variazione dello stesso, inesistente e non semplicemente nulla. Dallinesistenza della notifica deriva, evidentemente, limpossibilit di
procedere a una sua rinnovazione (nel caso di specie controparte non si era neppure costituita in giudizio e parte appellante, lufficio,
non aveva depositato la ricevuta di ritorno comprovante leffettivo invio dellatto dappello mediante il servizio postale. Allinesistenza
della notifica la Commissione giunta dopo aver rilevato che del mutamento di domicilio era stata data comunicazione in udienza e che
quindi tale circostanza era effettivamente conosciuta o quantomeno agevolmente conoscibile da controparte).
56. Sospensione del rimborso
Commissione Tributaria Regionale della Lombardia - Sez. 19 - sentenza n. 92/19/10 del 28 giugno 2010
RIPARTO DI GIURISDIZIONE - Oggetto della contestazione - Criterio sostanziale. RISCOSSIONE - Istanza di rimborso
IVA 1997 - Provvedimento di sospensione del rimborso - Impugnabilit - Sussiste - Omessa presentazione del modello VR Irrilevanza.
La giurisdizione tributaria va identificata sulla base dei tributi oggetto di contestazione, piuttosto che in relazione alla c.d. tipicit degli
atti. Limpugnabilit del provvedimento va desunta dal suo contenuto, ovvero dalla sua qualificazione sostanziale, anzich dal nomen
juris ad esso attribuito.
Il diritto al rimborso del tributo non incontra alcun fattore ostativo nellomessa presentazione del modello VR da parte della
contribuente.
Riferimenti normativi: d.lgs. 546/92, art. 2; d.lgs. 546/92, art. 19
57. Tutela
Commissione Tributaria Regionale della Lombardia - Sez. 65 - sentenza n. 174/65/10 del 4 ottobre 2010
AVVISO DI ACCERTAMENTO - RICORSO - Presentato dal genitore in qualit di tutore di un minore - Atto di appello
proposto dallUfficio - Legittimazione passiva dellerede minore divenuto maggiorenne - Sussiste.
Il minore chiamato in giudizio quale erede correttamente rappresentato dal genitore superstite in qualit di tutore. Qualora, nel periodo
intercorso tra il giudizio di primo grado e il giudizio di appello, il minore raggiunga la maggiore et, latto di appello dellUfficio deve
essere notificato al figlio divenuto maggiorenne in qualit di unico legittimato passivo. La notifica dellappello effettuata nei confronti di
persona carente di legittimazione passiva, nel caso di specie il genitore del figlio divenuto maggiorenne dopo la sentenza di primo grado,
inammissibile per carenza di legittimazione passiva ai sensi dellart. 53, comma 1, d.lgs. 546/1992.
Riferimenti normativi: d.lgs. 31 dicembre 1992, 546, art. 53
STATUTO DEL CONTRIBUENTE - IMPOSTA SOSTITUTIVA - SUI MUTUI - PRIMA CASA - Cessazione dei requisiti
- Recupero dellimposta - Art. 20 d.p.r. 601/73 - Norma procedurale - Efficacia
retroattiva - Art. 3 l. 212/00 - Norma
tributaria - Efficacia retroattiva - Interpretazione autentica - Espressa qualificazione.
Lart. 20 del d.p.r. 601/73 in quanto codificato dopo i fatti di causa (nella specie il ricorrente aveva ceduto limmobile adibito ad
abitazione principale prima del decorso dei 5 anni previsto dalla legge e quindi era incorso nel recupero dellimposta sostitutiva sul
mutuo acceso, diversamente prevista) non pu trovare applicazione retroattiva, nonostante la sua natura procedurale. Lo statuto del
contribuente infatti subordina lapplicabilit retroattiva di una norma tributaria sia alla sua interpretazione autentica, sia al fatto che la
possibilit di una applicazione retroattiva sia espressamente prevista nel testo della legge stessa.
60. Questionario
Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 1 - sentenza
Pennati
In caso di omessa compilazione di un quadro della dichiarazione dei redditi che non abbia comportato alcun debito dimposta,
trattandosi di errore soltanto formale che non ha recato alcun pregiudizio allesercizio delle azioni di controllo e non ha inciso sulla
determinazione dellimponibile, dellimposta e sul versamento del tributo, non sono irrogabili sanzioni ai sensi dellart. 10, l. 212/2000 in
combinato disposto con lart. 6, comma 5-bis, d.lgs. 472/1997.
Riferimenti normativi: d.p.r. 22 luglio 1998, n. 322, art. 2, commi 8 e 8- bis; d.p.r. 29 settembre 1973, n. 600, art. 43; l. 27 luglio
2000, n. 212, art. 10; d.lgs. 18 dicembre 1997, n. 472, art. 6, comma 5-bis
ELUSIONE E FRODE
63. Strategia di gruppo
Commissione Tributaria Provinciale per la Lombardia - Sez. 43 - sentenza n. 60/43/10 del 10 maggio 2010 - Pres. Rovella,
Rel. Del Re
ABUSO DEL DIRITTO - ACQUISTO DI IMMOBILE - Successiva cessione in comodato gratuito alla societ venditrice Strategia di gruppo - Carattere elusivo - Esclusione.
Non vi elusione se unoperazione effettuata in una logica di gruppo, e la scelta di acquistare per poi cedere in comodato gratuito
limmobile alla societ venditrice stata effettuata poich questultima, essendo una societ consortile, non avrebbe potuto sopportare il
costo dellaffitto e detto immobile serviva alla societ ricorrente per svolgere lattivit promossa dalla societ venditrice (tanto che in
tre anni venivano riscontrati profitti). Scelte gestionali non consentite ad un tempo possono diventare compatibili successivamente per la
logica in cui tali operazioni sono state organizzate. (R.C.)
Riferimenti normativi: d.p.r. n. 600/73, art. 37- bis
64. Simulazione contrattuale
Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 43 - sentenza n. 102/43/2010 del 17 maggio 2010 - Pres. Rel. Rovella
IMPOSTE INDIRETTE - DONAZIONE - IMMOBILE - DONAZIONE A PARENTI - Successiva cessione a terzi Azzeramento della plusvalenza imponibile - Elusione fiscale - Sussiste.
La donazione a parenti (fiscalmente non imponibile ai fini Irpef) seguita da una immediata cessione dellimmobile a soggetti terzi senza
lemersione di plusvalenze imponibili (stante lincremento del valore dellimmobile a seguito della donazione) manifesta un evidente
intento elusivo. Questultimo dimostrato nel caso di specie dalla contestualit degli atti, lidentit del prezzo, leliminazione della
plusvalenza: caratteristiche queste che di per s sono caratterizzate da gravit, precisione e concordanza.
66. Interposizione fittizia
Commissione Tributaria Regionale della Lombardia - Sez. stacc.
2010
CONSORZI
68. Servizio idrico integrato
Commissione Tributaria Regionale della Lombardia - Sez. 2 - sentenza n. 1/2/2010 del 14 gennaio 2010
CONSORZI DI BONIFICA - CONTRIBUTI CONSORTILI - Impugnabilit delle relative cartelle di pagamento Fondamento - Piano di riparto provvisorio della contribuenza n. 9/89 - Natura
provvisoria - Adeguatezza - Non sussiste
Servizio idrico integrato - L. 36/94 - Gestione acque pubbliche - Tariffa - Natura di
corrispettivo - Debenza di ulteriori
contributi - Non sussiste.
Un provvedimento amministrativo generale (nella specie il piano di riparto provvisorio della contribuenza approvato poi con delibera
della giunta regionale della Regione Lombardia del 13 marzo 1990) risalente nel tempo non pu fondare legittimamente pretese
consortili. Lillegittimit della pretesa si giustifica sulla base del sopravvenuto mutamento legislativo della disciplina sia mediante la l.
36/94 cd. Legge Galli, sia con la legge regionale 7/03, che hanno qualificato rispettivamente come corrispettivo il contributo dovuto
dagli utenti del servizio di bonifica (inclusi i proprietari di immobili) e che ha obbligato gli enti territoriali come i comuni a contribuire
allattivit di bonifica dei consorzi stessi in base al beneficio ottenuto dallattivit dei consorzi stessi. Ne deriva conseguentemente
lobbligo del consorzio di bonifica, onde poter correttamente procedere alla riscossione dei contributi, di formulare un nuovo ed
adeguato piano di classifica dei benefici e riparto spese del tutto conforme alla nuova disciplina di ragno primario.
69. Principio del beneficio
Commissione Tributaria Regionale della Lombardia - Sez. 5 - sentenza n. 11/5/2010 del 27 gennaio 2010
CONSORZI DI BONIFICA - CONTRIBUTO - PRINCIPIO DEL BENEFICIO - Determinazione - CTU - Ammissibilit sussiste - Presupposto - Incremento di valore degli immobili - Potenziale o futuro - Diretto e specifico - tale - Consorzi di
bonifica - Opere di bonifica - Inefficienze e malfunzionamenti - Omissione del versamento dei contributi - Conseguenza Non possibile.
La debenza dei contributi ai Consorzi di bonifica territorialmente competenti trova giustificazione nelle opere da questi poste in essere a
vantaggio di tutti gli immobili sul territorio. In questo senso, non necessario che il miglioramento e il beneficio tratto sia attuale, ben
potendo essere anche solamente potenziale e futuro. tuttavia necessario che il beneficio si possa manifestare in modo diretto e
specifico per limmobile in questione, concretizzandosi in un aumento del suo valore, effettivo o potenziale (cos anche Cass. 877/84).
Per questo motivo leventuale sospensione del servizio, il suo malfunzionamento o le sue episodiche inefficienze non costituiscono
giustificazione tale da omettere il versamento del tributo in questione, una volta che il consorzio abbia dimostrato documentalmente la
sussistenza di opere di bonifica (nel caso di specie il Consorzio ha depositato documentazione tecnica attestante i lavori effettuati sul
territorio). Il contribuente, dal canto suo, pu chiedere alla Commissione tributaria la nomina di un CTU solo per poter dimostrare
linsussistenza di vantaggi derivanti dallopera del Consorzio (conforme a Cass. 19509/04).
70. Vantaggio
Commissione Tributaria Regionale della Lombardia - Sez. 2 - sentenza n. 26/2/210 del 18 febbraio 2010
ICI
72. Classamento
Commissione tributaria Provinciale di Milano - Sez. 3 - sentenza
Chiametti
ICI - Attribuzione di rendita - Domanda di attribuzione - Classamento dellimmobile industriale - Efficacia retroattiva.
Per gli immobili del gruppo D (nella specie D/7, immobile di tipo industriale) lattribuzione di rendita catastale assume efficacia
retroattiva ai fini del calcolo ICI ex art. 2 comma 3 d.lgs. 504/92 (conforme Cass. 8324/08). Ne deriva che fino a quando il
proprietario non fa richiesta di attribuzione di rendita, autorizzato ad applicare il criterio contabile (applicazione proporzionale al valore
dellimmobile), ma dal momento in cui presenta richiesta in questo senso si viene a trovare in una situazione giuridica soggettiva diversa,
derivante dalladesione del sistema catastale (nella specie si evidenza che la somma diversa a titolo di imposta diviene esigibile dal tempo
della domanda e non dal successivo momento di comunicazione della rendita attribuita). In questo senso, la sopravvenuta notifica al
contribuente del provvedimento che attribuisce la rendita non ha alcuna efficacia interdittiva sul potere del Comune di recuperare le
annualit dimposta pregresse (conforme sostanzialmente Cass. 14883/08).
73. Sede stradale
Commissione Tributaria Regionale della Lombardia - Sez. 42 - sentenza n. 24/42/2010 del 19 febbraio 2010
ILOR
75. Rimborso
Commissione Tributaria Centrale - Sezione di Milano, Collegio 1 - sentenza n. 3179/2010 - Pres. Mastropasqua, R. Beretta
ILOR - RIMBORSI - Mancato inoltro dellistanza di rimborso - Illegittimit del ricorso - Sussiste.
illegittimo il ricorso introduttivo del contribuente, che non abbia precedentemente inoltrato loriginale allIntendenza di Finanza e copia
allUfficio II. DD. competenti dellistanza di rimborso dellILOR, per la mancata osservanza delle disposizioni perentorie
ex art. 38,
d.p.r. 602/73.
Riferimenti normativi: d.p.r. 602, art. 38
76. Impresa familiare
Commissione Tributaria Centrale - Sezione di Milano - Collegio n. 8 - sentenza n. 2932/2010 del 22 giugno 2010 - Pres.
Rel. Secchi
IRAP
81. Avvocato
Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 1 - sentenza
Pilello
con lausilio solamente di un telefono cellulare e di un computer portatile) (conforme a Cass. 3678/06, Cass. 5015/07).
82. Studi di settore
Commissione Tributaria Provinciale di Milano, Sez. 12 - sentenza n. 246/12/2010 del 7 ottobre 2010
ACCERTAMENTO INDUTTIVO - SCOSTAMENTO TRA DATI DICHIARATI E RISULTATI DELLO STUDIO DI
SETTORE - Risultanze inattendibili, anomalie contabili volontarie e artificiose atte ad ottenere un risultato di coerenza e
congruit - Illegittimit dellaccertamento.
Essendo riconosciuto allo Studio di settore un carattere meramente orientativo, che non autorizza lUfficio a prescindere dalla situazione
specifica dellattivit accertata, lo stesso ha lobbligo di procedere allaccertamento con riferimento alla peculiare posizione tributaria
dellaccertato e utilizzando il metodo analitico. Dallavviso di accertamento si deve ricavare lesistenza di elementi probatori di
irregolarit fiscali, vizi o inesattezze di natura e consistenza tali da legittimare lUfficio alla non applicazione della normativa in ordine
allaccertamento analitico. Il risultato dello studio di settore non rappresenta fatto noto che autorizza lUfficio ad accertamenti non
motivati da presunzioni gravi, precise e concordanti. Avendo gli studi di settore una natura presuntiva semplice devono essere
accompagnati dallaccertamento di ulteriori gravi incongruenze, non essendo sufficienti affermazioni generiche; possibile procedere
allaccertamento con il metodo induttivo soltanto in presenza di scritture contabili inattendibili.
Riferimenti normativi: d.p.r. 600/73, art. 42; l. 241/90, art. 3; d.p.r. 600/73 ex art. 39 comma 2; d.l. 321/93 art. 62-bis; l. 212/2000,
art. 12 comma 7; c.c. art. 2729
83. Rimborso
Commissione Tributaria Regionale della Lombardia - Sez. 35 - sentenza n. 102/35/10 del 26 luglio 2010
SILENZIO RIFIUTO - ISTANZA RIMBORSO IRAP - IMPRESA ESERCENTE ATTIVIT FINANZIARIA - Modifiche
al modello di dichiarazione dei redditi ai fini Irap per banche e societ finanziarie - Non imponibilit dei c.d. noni
pregressi - Rimborso spettante.
Le modifiche apportate al modello di dichiarazione dei redditi dellanno 2005, varianti gli elementi che partecipano alla determinazione
della base imponibile IRAP per banche e societ finanziarie e, pi dettagliatamente, leliminazione dei righi IQ 21 - IQ 22 - IQ 30 e IQ
31, devono rendere del tutto irrilevanti gli effetti negativi nella determinazione della base imponibile Irap.
Si riconosce la irretroattivit della nuova normativa, anche tenuto conto delle dichiarazioni espresse sia dal legislatore che dagli organi
Ministeriali. Il contribuente ha diritto di dedurre dal calcolo del reddito Irap le quote di svalutazione dei crediti contabilizzate in esercizi
precedenti e non portate in deduzione, i cos detti noni pregressi. indubbio il diritto al rimborso di somme versate per meri problemi
formali di predisposizione di nuovo modello di dichiarazione dei redditi ai fini Irap, nel caso in specie con eliminazione della sez. II.
Riferimenti normativi: d.l. 168/2004, art. 2 commi 2 e 3 convertito in l. 191/2004; d.lgs. 446/1997, art. 6 e art. 11; TUIR art. 106;
d.lgs. 173/97, art. 16 comma 9
TARSU TIA
85. Competenza territoriale
Commissione Tributaria Provinciale di Milano, Sez. 17 - sentenza n. 70/17/11 del 16 novembre 2010 - Pres. Rel. Giucastro
TARSU - COMPETENZA TERRITORIALE - Circoscrizione - Ente impositore - Sussistenza.
La competenza territoriale della Commissione Tributaria Provinciale inderogabile ed rilevabile anche dufficio, con riferimento alla
circoscri-zione in cui ha sede lente impositore responsabile delliscrizione a ruolo dellimposta. (M. Sa.)
Riferimenti normativi: d.lgs. 546/1992, artt. 4 e 5
IMPOSTE DIRETTE
IRPEF
86. Invio telematico
Commissione Tributaria Regionale della Lombardia - Sez. 6 - sentenza 7/6/2010 del 21 gennaio 2010
IMPOSTE DIRETTE - IRPEF - Socio accomandante - Limitazione responsabilit ex art. 2135 c.c.
Un socio accomandante risponde nei confronti dellerario, per la maggiore imposta non versata dalla societ di persone in accomandita
semplice, esclusivamente entro i limiti di cui allart. 2135 c.c., che applicabile anche alla materia tributaria e alle imposte sul reddito.
TASSAZIONE INDENNIT DI ESPROPRIO - RITENUTA IRPEF 20% - Imposta corrisposta in sede datto notarile Comportamento concludente - Tassazione ordinaria - Tassazione separata - Non sussiste.
In tema di trattamento fiscale delle somme corrisposte a titolo di indennit di esproprio, il comportamento concludente del contribuente
che abbia subito la ritenuta IRPEF del 20% a titolo dimposta in sede datto notarile prevale sulla possibilit di sottoporre le medesime
somme a tassazione ordinaria, ovvero a tassazione separata, in sede di dichiarazione dei redditi.
Riferimenti normativi: d.p.r. 29 settembre 1973, n. 600; l. 30 dicembre 1991, n. 413, art. 11, commi da 5 a 9
90. Redditi di partecipazione
Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 17 - sentenza n. 3/17/11 del 9 novembre 2010 - Pres. Rel. Meli
IRPEF - Reddito di partecipazione - Avviso di accertamento - Annullamento - Atti consequenziali - Illegittimit - Sussiste.
Lannullamento dellavviso daccertamento nei confronti della societ partecipata e dei soci determina automaticamente lannullamento
di tutti gli atti scaturiti dai suddetti accertamenti, inclusi quelli emessi nei confronti dei soci. (M. Sa.)
91. Credito dimposta
Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 17 - senten
Seregni
IRPEF - Credito dimposta - Dichiarazione integrativa - Presentazione - Mancato rispetto dei termini di legge - Irrilevanza.
La dichiarazione integrativa presentata oltre i termini di legge non comporta alcuna sostanziale modifica della posizione creditoria del
contribuente, quindi nessun danno erariale viene causato e, per leffetto, sussiste la legittimit del credito dimposta. (M. Sa.)
Riferimenti normativi: d.p.r. 322/1998, art. 2, comma 8- bis
92. Discriminazione uomo donna
Commissione Tributaria Regionale della Lombardia - Sez. 1 - sentenza n. 16/1/2010 del 12 gennaio 2010
IMPOSTE DIRETTE - IRPEF - Direttiva 76/20//CE Trattato UE art. 141 - Divieto di discriminazione - Uguaglianza uomo
donna - Abbattimento del 50% della tassazione indennit fine rapporto.
Il beneficio fiscale consistente nellabbattimento del 50% dellindennit di fine rapporto ai fini Irpef discriminatoria e incompatibile con
il trattato comunitario nella misura in cui sia prevista solo per le donne e non anche per gli uomini, coerentemente a quanto previsto dalla
Sentenza della Corte di giustizia C-207/04, presa sulla base dellart. 141 del Trattato UE e della direttiva 76/207/CE. Il legislatore
tributario italiano ha tuttavia rimosso la discriminazione abrogando lart. 19 comma 4- bis del testo unico nella misura in cui introduceva
un regime privilegiato per le donne. La disciplina attuale, che ha previsto un allineamento in peius del trattamento delle donne a quello
degli uomini dunque compatibile con la disciplina comunitaria.
93. Invio telematico
Commissione Tributaria Regionale della Lombardia - Sez. 6 - sentenza 7/6/2010 del 21 gennaio 2010
IMPOSTE DIRETTE - Art. 3 d.p.r. 322/98 - Dichiarazione dei
redditi - Invio telematico - Omessa accettazione Dichiarazione tributaria - Omissione di presentazione - Perdita di credito dimposta - Non rileva.
Una dichiarazione tributaria (dichiarazione dei redditi) si considera tempestivamente e ritualmente presentata (e quindi non pu essere
considerata omessa) anche se il sistema informatico di ricezione lha scartata subito dopo il suo invio da parte dellintermediario
qualificato (nella specie lo scarto era dovuto allimpegno a trasmettere da parte dellintermediario in un momento successivo al suo invio
da parte dello stesso) ed indipendentemente dal fatto che si a previsto, in questo caso, il re-invio della dichiarazione stessa entro 5 giorni
dalla risposta del terminale in merito allo scarto della stessa. A tali conclusioni si giunge sia in base alla legge (art. 3 d.p.r. 322/98) che
impone al contribuente limpiego di modelli prestampati e approvati, ma nulla impone circa il re-invio, sia, per quanto riguarda i fatti di
causa (utilizzabilit del credito di imposta rilevato in periodi dimposta precedenti) in base alla Risoluzione ministeriale 74/07
e alla ordinanza della Corte costituzionale (Corte cost. 8602/96), entrambe concludenti nel senso che lomissione della presentazione
della dichiarazione non comporta, da sola, la perdita del credito per lanno nel quale stata omessa o del credito riportato in un anno
successivo per il quale non stata presentata la relativa dichiarazione.
94. Fondo patrimoniale
Commissione Tributaria Regionale della Lombardia - Sez. 42 - sentenza 4/42/2010 del 25 gennaio 2010
IMPOSTE DIRETTE - IRPEF - ART. 170 c.c. - FONDO PATRIMONIALE - Destinazione di beni alle esigenze familiari Oggetto di esecuzione - Debiti contratti dai coniugi nellinteresse della famiglia - possibile - Creditore - Conoscenza
estraneit del credito ai bisogni della famiglia - Onere della prova - Incombe ad debitore. Fondo patrimoniale - Costituzione
- Successivamente alliscrizione a ruolo del credito tributario - Elemento a favore dellinopponibilit del fondo allerario -
tale.
La costituzione di un fondo patrimoniale e lart. 170 c.c. non opponibile allerario (nel caso di specie il concessionario della
riscossione aveva iscritto ipoteca conservativa su beni immobili conferiti) nella misura in cui i debiti dimposta siano emersi a fronte di
attivit economiche i cui proventi siano stati ottenuti e impiegati nellinteresse ella famigli medesima. In questo senso, conformemente alla
regole di diritto comune, sarebbe comunque onere del debitore (il contribuente) dimostrare che il creditore era a conoscenza
dellestraneit del debito (e quindi dellattivit che lo ha originato) agli interessi della famiglia. Nello stesso senso fa deporre la
circostanza per la quale il fondo in questione sarebbe stato costituito solo successivamente alliscrizione delle somme di cui in causa a
ruolo, e quindi con una funzione che lAmministrazione ha considerato essere frodatoria delle legge e passibile di essere qualificata nulla
ai sensi di legge (o quantomeno inefficace).
ISCRIZIONE DI IPOTECA - OMESSA INDICAZIONE EX ART. 19 COMMA 2 D.LGS. 546/92 - Causa di nullit
dellatto - Non tale - Atto del concessionario - Atto amministrativo - Applicazione art. 21- octies l. 241/90 - Non tale.
Liscrizione di ipoteca atto iure privatorum , e non gi di natura amministrativa, ne consegue che lomessa indicazione delle
informazioni di cui allart. 19 comma 2 d.lgs. 546/92 non oggetto di nullit dellatto stesso, cos come neppure possibile applicare
lart. 21- octies della l. 241/90, che disciplina lattivit amministrativa solamente.
95. Impresa familiare
Commissione Tributaria Regionale della Lombardia - Sez. 42 - sentenza 7/42/10 del 25 gennaio 2010
IMPOSTE DIRETTE - REDDITI DIMPRESA - IMPRESA FAMILIARE - Cessione dazienda - Imputazione della
plusvalenza - Ai singoli partecipanti - Impresa familiare - Societ di persone - Equiparazione.
Secondo lattuale insegnamento della Corte di Cassazione (Cass. 6056/97) il legislatore ha progressivamente avvicinato la disciplina
dellimpresa familiare a quella delle societ di persone, con la conseguenza che i principi applicabili alluna lo sono tendenzialmente
anche allaltra. Nel caso in questione, quindi, la plusvalenza realizzata dallimpresa familiare a fronte della cessione dellazienda deve
essere imputata pro quota a ciascuno dei partecipanti allimpresa familiare che risultino da atto pubblico costitutivo dellimpresa stessa, e
non solamente al capo-famiglia imprenditore. (Per limputazione pro quota delle plusvalenze applicando il principio di trasparenza anche
allimpresa familiare si era espressa anche Cass. 21535/07).
96. Ritenute alla fonte
Commissione Tributaria Regionale della Lombardia - Sez. 2 - sentenza n. 40/2/2010 del 18 marzo 2010
IMPOSTE DIRETTE - IRPEF - REDDITI ESTERI - Ritenute alla fonte - Titolo definitivo del prelievo estero - Effettivit
del prelievo estero.
Il credito di imposta per tributi assolti allestero, previsto dallart. 15 del Testo unico (ora articolo 165), riconosciuto,
inter alia ,
quando il contribuente fornisca prova delleffettivo pagamento allestero, a titolo definitivo, dei tributi sullo stesso reddito. Tale prova si
considera assolta a fronte del deposito di adeguate certificazioni fiscali rilasciate da autorit straniere senza che sia esigibile da parte
dellAmministrazione italiana un quid pluris concernente la definitivit delle imposte stesse, posto che ragionevole ritenere che
lamministrazione estera si comporti come quella italiana, e che cio restituisca quanto abbia gi incassato senza che ne sussistano
presupposti (nella specie il contribuente aveva anche allegato copia dei propri bilanci depositati da quali si desumeva lammontare esatto
dei diritti esteri percepiti e delle ritenute ivi subite. La Commissione regionale ha confermato anche in questo caso la particolare valenza
probatoria della documentazione contabile, a suffragio delleffettivit e definitivit del prelievo estero).
97. Cessione dazienda
Commissione Tributaria Regionale della Lombardia - Sez. 4 - sentenza n. 19/4/2010 del 15 aprile 2010
ACCERTAMENTO - IRPEF - CESSIONE DI AZIENDA - Determinazione ai fini del registro - Trasposizione dei criteri -
98. S.n.c.
Commissione Tributaria Regionale della Lombardia - Sez. stacc. di Brescia - sentenza n. 109/65/2010 del 17 giugno 2010
IRPEF - CARTELLA ESATTORIALE - Ex art. 36-bis d.p.r. 600/73 - Contributi previdenziali ed assistenziali dei coltivatori
diretti - Deducibilit - Sussiste.
legittima ex art. 10, lettera i), d.p.r. 597/73 la deducibilit dei contributi previdenziali ed assistenziali, aventi natura obbligatoria, versati
in ottemperanza a disposizioni di legge, mancando una esplicita disposizione in senso opposto
ex artt. 24 e 30, d.p.r. 597/73,
relativamente alla determinazione del reddito agrario mediante lapplicazione delle tariffe destimo.
Riferimenti normativi: d.p.r. 597/73, artt. 10, 24, 30
101. Indennit di fine rapporto
Commissione Tributaria Centrale - Sez. Milano - Collegio 5 - sentenza n. 929/2010 del 25 febbraio 2010 - Pres. Martorelli,
Rel. Bonavolont
IRPEG - IRES
102. Paradisi fiscali
Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 43 - sen tenza n. 123/43/2010 del 20 maggio 2010 - Pres. Raimondi,
Rel. Uppi
IMPOSTE DIRETTE - IRES - Paradisi fiscali - Operazioni con Paesi Black list - Deducibilit dei costi - Indicazione
separata - Sanzioni applicabili.
Lomessa indicazione separata dei costi sostenuti con soggetti residenti in paesi a fiscalit privilegiata (cd. Paesi Blacklist, nella specie
Malesia e Singapore) ex art. 110 commi 10 e 11 non pu condurre a un disconoscimento complessivo dei costi sostenuti quando il
contribuente fornisce prova che tutte le operazioni commerciali hanno regolarmente avuto luogo ed erano ampiamente giustificate dal
punto di vista economico (nella specie il contribuente ha documentalmente provato che i prezzi praticati dai fornitori di medicine nei due
paesi ricordati erano addirittura pi bassi degli stessi prezzi proposti da fornitori italiani) restando dovute solo le sanzioni da calcolarsi
sulla base dellart. 8 comma 3-bis del d.lgs. 471/97 (nella specie la Commissione d atto che la separata indicazione come presupposto
per la deducibilit di questa tipologia di costi stata poi formalmente abolita dal legislatore con lart. 1 comma 301 della l. 296/06).
103. Consolidato
Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 16 - sen
Rel. Chiametti
IRES - ESERCIZI PREGRESSI - DISCONOSCIMENTO DI PERDITE - Consolidato - Decadenza - Interruzione Tardiva comunicazione - Errore formale - Irrilevanza - Sussiste.
La decadenza dei requisiti relativi allopzione della societ controllante per il consolidato nazionale con la societ controllata e la tardivit
della comunicazione di interruzione anticipata della tassazione di gruppo, errore meramente formale, non pregiudica il diritto in capo alla
consolidante di riportare la perdite di esercizi precedenti rimaste nella disponibilit della stessa in detta qualit, con consequenziale
illegittimit di iscrizione a ruolo. (M. Sa.)
Riferimenti normativi: d.p.r. 600/1973, art. 36- bis ; d.p.r. 917/1986, art. 124, comma 4; decreto attuativo del 9 giugno 2004, art.
13, comma 10
104. Impresa commerciale
Commissione Tributaria Regionale della Lombardia - Sez. 2 - sentenza n. 13/2/2010 del 12 febbraio 2010
IRPEG/IRES - REDDITO DI IMPRESA COMMERCIALE - Art. 109 comma 5 T.u. 917/86 - Art. 85 T.u. 917/86 Inerenza dei costi - Onere della prova - Art. 2697 c.c. - Spetta al contribuente - Servizi di regia - Omessa
contabilizzazione dei ricavi - Individuazione forfetaria - 1% delle spese - Principio di inerenza - Correlazione costi e attivit
- Finanziamento - Prova della non inerenza - Correlazione fra finanziamento ed attivit extraziendali - Deducibilit di
interessi - Cash pooling - Ammissibile.
Il principio di inerenza nelle imposte dirette e previsto allart. 109 del testo unico T.u. 917/86 si pone come una relazione di causaeffetto fra spesa sostenuta (e della quale si pretende la deduzione) e attivit economica condotta che spessa al contribuente dover
dimostrare sulla base dellart. 2697 c.c. applicabile alla materia. Nel caso di specie, e al di l di questo rilievo generale, il contribuente
ha sia dimostrato la correttezza della non (ulteriore) contabilizzazione a ricavi per un servizio di acquisti centralizzato a vantaggio delle
societ del gruppo (dallufficio computato all1% dei costi complessivi oltre al gi rilevato 1,77% da parte del contribuente e calcolato
sui costi stessi), sia linerenza dei costi di assicurazione e di finanziamento. Nel primo caso il costo di un contratto di assicurazione
(contro incendio e altri rischi) di una unit immobiliare poi facente parte di un complesso aziendale scisso dalla societ e destinato a far
capo a un soggetto autonomo inerente e deducibile in quanto lo stesso immobile (magazzino) poi utilizzato in forma di contratto di
locazione regolarmente prodotto dal contribuente. Nel secondo caso perch, pur in costanza di un contratto di cash pooling che correla
in contribuente alle altre societ del gruppo, il finanziamento era stati erogato alla societ in questione per un corrispettivo (interessi
passivi) pi basso di quello previsto dal contratto di cash pooling, e quindi era per la stessa societ pi conveniente. Per converso, non
risulta che lufficio abbia censurato, oltre allinerenza, anche la misura e il calcolo degli interessi stessi, sui quali pertanto la Commissione
non si sofferma. Da ultimo, si rileva altres che onere dellAmministrazione, qualora voglia ugualmente contestare linerenza del
finanziamento e conseguentemente la deducibilit degli interessi, dimostrare che questo stato acceso per una finalit extra aziendale e
comunque tale da far venire meno quel nesso di correlazione sul quale si regge linerenza stessa.
105. Deducibilit
Commissione Tributaria Regionale della Lombardia - Sez. 11 - sentenza n. 95/11/10 del 28 giugno 2010
IRPEG/IRAP - AVVISO DI ACCERTAMENTO - Costi Servizi - Deducibilit - Produzione del contratto - Prova - Sussiste.
La produzione del contratto in base al quale i servizi sono stati resi alla societ nellambito delle strategie operative del gruppo
multinazionale e la restante copiosa documentazione costituiscono ben pi di un mero indizio della presenza in concreto dei requisiti di
deducibilit dei costi sostenuti.
Riferimenti normativi: d.p.r. 917/86, art. 109.
106. Aiuti di Stato
Commissione Tributaria Regionale della Lombardia - Sez. 46 - sentenza n. 82/46/10 del 30 giugno 2010 - Pres. Rel. Punzo
Lammontare del recupero non pu comunque eccedere limporto delle imposte che sarebbero state effettivamente dovute in assenza
dellesenzione fiscale dichiarata incompatibile con lordinamento comunitario.
Nel caso di rilevanti perdite di esercizio subite nelle annualit di riferimento, pertanto, lazione di recupero pu essere accolta soltanto se
le perdite non siano state tali da neutralizzare, in concreto, limpossibile positivo oggetto di ripresa. (F.M.)
Riferimenti normativi: d.p.r. 546/92, art. 47- bis; d.l. n. 10/07, art. 1; Decisione n. 2003/193/CE.
107. Costi del personale
Commissione Tributaria Regionale della Lombardia - sez. staccata di Brescia - sentenza n. 220/64/10 del 5 ottobre 2010
ACCERTAMENTO - P.V.C. - COSTI DI MANO DOPERA NON CONTABILIZZATI - FATTURE RELATIVE A
OPERAZIONI INESISTENTI - Utilizzate per finanziare costi del PERSONALE - Indebita deduzione di fatture fittizie Indeducibilit dei costi sostenuti non documentati.
Non possono essere riconosciuti i presunti costi sostenuti ma non contabilizzati per operazioni illecite poste in essere e/o presunti
compensi pagati fuori busta dalla Societ ai propri dipendenti.
Lacclarata falsit soggettiva e oggettiva di fatture attestanti operazioni inesistenti e, per conseguenza, di tutto limpianto contabile
aziendale basato di esse, ragione sufficiente per dubitare delleffettiva entit dei costi dedotti.
I costi, per concorrere negativamente a formare il reddito dimpresa non solo debbono essere certi nellesistenza, ma il loro ammontare
deve anche essere determinabile in modo obiettivo e sono ammessi in deduzione solo se, e nella misura in cui, risultano imputati al conto
dei profitti e delle perdite, ovvero anche se e nella misura in cui, risultano da elementi certi e precisi che il contribuente ha lonere di
provare.
Riferimenti normativi: d.p.r. 917/86, art. 75 comma 4
IMPOSTE INDIRETTE
ACCISE, IMPOSTE DI FABBRICAZIONE E DI CONSUMO
108. Avviso di pagamento
Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 31 - sen
Casale
ACCISE SUL GASOLIO - ACCISE SULLENERGIA ELETTRICA - AUTOPRODUZIONE - Sanzioni amministrative Imputabilit.
Lutilizzo da parte di un soggetto esercente un impianto di autoproduzione di energia elettrica, di gasolio a regime non agevolato non
dispensa detto soggetto dal pagamento dellimposta di fabbricazione, non realizzandosi nei fatti una doppia imposizione, essendo le due
imposte (accisa sul gasolio e accisa sullenergia elettrica) differenziate nei presupposti. Le sanzioni amministrative devono essere
imputate al soggetto che ha commesso la violazione, in caso si persona giuridica, la responsabilit riguarda questa in via esclusiva senza
la possibile estensione alla persona fisica che ha contribuito alla violazione medesima.
Per tale imputabilit si deve riscontrare una violazione frutto di azioni e/o omissioni frutto di dolo o colpa. (F.F.)
IMPOSTE SUL CONSUMO - ACCISE - INTERPRETAZIONE ART. 26, COMMA 13 T.U.A - CRITERI DI CALCOLO.
Lart. 26 T.U.A., nel suo comma 13, stabilisce i criteri di calcolo per il pagamento dellaccisa, cercando di conciliare due opposte
esigenze: quella di restringere i tempi di maturazione del debito tributario collegato al consumo rispetto alla fase della riscossione da
parte dellerario, e quella di semplificare la modalit di versamento sulla base di una presunzione di consumi mensili riferendoli a quelli
dellanno precedente. Consente poi allufficio di definire criteri diversi onde evitare distorsioni a questo meccanismo di calcolo. Si
evidenzia come lesercizio di tale potere debba essere sempre finalizzato ad obiettivi di trasparenza, efficienza ed economicit a tutela
degli interessi singoli e della collettivit.
115. Pagamenti
Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 31 - sen
Casale
distribuzione calore/energia elettrica da fonte solare o eolica, e ai beni forniti per la costruzione di detti impianti. La norma indica la
necessit che limpianto sia idoneo a produrre calore ed energia, ponendo dei limiti oggettivi, escludendo le materie prime e semilavorati,
limitando lagevolazione ai soli beni finiti utilizzabili per limpianto. Tale agevolazione infine opera solo in favore dellutilizzatore finale,
mentre non pu essere riconosciuta per gli acquirenti intermedi.
118. Fonte solare o eolica
Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 31 - sentenza n. 47/31/10 del 18 febbraio 2010
grazie ad un ulteriore intervento, subordinata al fatto che le successive manipolazioni possano essere agevolmente effettuate da un
utente che non disponga di competenze particolari e senza che lapparecchio subisca modificazioni materiali.
127. Esenzione
Commissione Tributaria Regionale della Lombardia - Sez. 35 - sentenza n. 99/35/10 del 23 luglio 2010
ADDIZIONALE PROVINCIALE - CONSUMI DI ENERGIA ELETTRICA - Esenzione per i consumi superiori a 200.000
Kwh mensili.
Il proprietario di un complesso immobiliare che conceda in sublocazione a terzi porzioni di detto complesso, fornendo a ciascuno di essi
un servizio omnicomprensivo comprendente, tra laltro, anche lenergia elettrica, non muta la qualifica di unico consumatore finale di
energia elettrica e pu fruire dellesenzione dalladdizionale provinciale dellaccisa sui consumi di energia elettrica, prevista per i consumi
superiori ai limiti di legge, ancorch tali consumi siano stati realizzati dai conduttori sublocatari.
Riferimenti normativi: d.lgs. 26 ottobre 1995, n. 504; d.l. 228 novembre 1988, n. 511; Direttiva del Consiglio 27 ottobre 2003, n.
2003/96/CE
128. Rimborso imposte
Commissione Tributaria Regionale della Lombardia - Sez. stacc. di Brescia - sentenza n. 169/67/10 del 21 giugno 2010
IMPOSTE DI CONSUMO SU OLII LUBRIFICANTI - Rimborso imposte traslate su terzi - Onere della prova.
Il contribuente ha diritto al rimborso dellimposta di consumo sugli olii lubrificanti a condizione che la stessa non sia stata traslata su terzi
ovvero che sia rimasta definitivamente a proprio carico. Non sufficiente la generale convinzione di mercato a integrare la prova del
trasferimento.
Limposta di consumo sugli olii lubrificanti rimasta definitivamente a carico del soggetto richiedente il rimborso legittima a condizione
che lonere dellimposta non sia stato trasferito su soggetti terzi consumatori finali . Onerato della prova lamministrazione
finanziaria che deve provare leventuale trasferimento su terzi dellimposta di cui il contribuente chiede il rimborso. Non sufficiente il
richiamo alla presunzione generica secondo cui, in un regime di mercato, di normale profitto, debba presumersi automaticamente che
una eventuale imposta gravante sullattivit produttiva venga scaricata sul prezzo finale di vendita, alla stregua di tutti gli altri costi di
produzione. La prova dellavvenuto trasferimento su altri soggetti non pu essere assunta dagli uffici tributari a mezzo di presunzioni. In
pratica limposta illegittimamente versata dal produttore deve essere comunque rimborsata non potendo il fisco dimostrare la
traslazione sui terzi consumatori pur se lo stesso non rimasto inciso dallimposta di consumo.
Riferimenti normativi: d.l. 30 settembre 1982, n. 688 convertito nella legge 27 novembre 1982, n. 873, art. 19; legge 29 dicembre
1990, n. 428, art. 29; l. 6 febbraio 2007, n. 13, art. 21
129. Esenzione
Commissione Tributaria Regionale della Lombardia sez. stacc. di Brescia - sentenza n. 153/63/10 del 14 maggio 2010
NOMENCLATURA COMBINATA - VOCE DOGANALE - INFORMAZIONI TARIFFARIE VINCOLANTI ITV Tariffa doganale comune e tariffa integrata TARIC - Rettifica o revisione - Accertamento - Bollette doganali - Esenzione Identificazione beni importati.
Ai fini di unesatta valutazione dei beni oggetto di importazione per lapplicazione dei dazi corrispondenti, non sufficiente lesame delle
caratteristiche tratto dai cataloghi, dai manuali duso e dai depliant illustrativi senza aver esaminato il funzionamento dei beni, n
effettuato un accertamento tecnico, e neppure trattenuto un esemplare.
Le Informazioni Tariffarie Vincolanti ITV, ancorch emanate successivamente, costituiscono fonti interpretative per la valutazione della
corretta classificazione dei beni e applicazione della tariffa doganale TARIC corrispondente.
Riferimenti normativi: Regolamento (CEE) n. 2658/87 del Consiglio del 23 luglio 1987
IMPOSTA DI BOLLO
134. Esenzione
Commissione Tributaria Regionale della Lombardia - Sez. 49 - sentenza n. 63/49/2010 del 7 maggio 2010
APPLICAZIONE IN MISURA RIDOTTA SU VAGLIA CAMBIARIO - OPERAZIONI DI CREDITO - A medio e lungo
termine garantite da vaglia cambiario - Esenzione dallimposta di bollo - Il vaglia cambiario regolarmente bollato
costituisce titolo esecutivo.
In tema di imposta di bollo, lart. 15, comma 1, del d.p.r. 601/1973 sancisce chiaramente lesenzione dallimposta di bollo delle
operazioni di finanziamento a medio e lungo termine e di tutti i provvedimenti, atti, contratti e formalit inerenti alle operazioni medesime,
alla loro esecuzione, notificazione ed estinzione, alle garanzie di qualunque tipo da chiunque e in qualunque modo prestate e alle loro
eventuali surroghe. Nel caso di atti giudiziari relativi a operazioni di credito a medio e lungo termine, le cambiali emesse a garanzia delle
operazioni stesse sono soggette allimposta di bollo nella misura ridotta prevista dal comma 2, art. 1, d.p.r. 601/1973. Secondo quanto
previsto dallart. 20, d.p.r. 642/1973 la regolarit della bollatura del vaglia cambiario costituisce un requisito necessario perch il titolo
sia considerato immediatamente esecutivo.
Riferimenti normativi: d.p.r. 29 settembre 1973, n. 601, art. 15; d.p.r. 26 ottobre 1973, n. 642, art. 20
136. Microzone
Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 24 - sentenza n. 88/24/2010 del 5 marzo 2010
Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 17 - sen tenza n. 78/17/2011 del 21 dicembre 2010 - Pres. Giucastro,
Rel. Seregni
Categoria catastale - Unit immobiliare - Prefabbricato - Accatastamento - Obbligo - Sussiste.
Lobbligo di accatastamento sussiste anche per le unit immobiliari consistenti in manufatti prefabbricati ancorch semplicemente appoggiati al suolo, di precaria struttura, con assenza di permanenza continuativa nel luogo in cui si trovano, nonch di scarsa diffusione sul
territorio.
Riferimenti normativi: d.l. 262/2006, convertito nella legge 286/2006, art. 2, comma 3; Circolare n. 4 del 16 luglio 2006 dellAgenzia
del Territorio. (M. Sa.)
IVA
138. Contratto di leasing
Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 18 - sentenza n. 25/18/2010 dell8 febbraio 2010
CLAUSOLA RISOLUTIVA ESPRESSA - RISOLUZIONE CONTRATTUALE - Restituzione beni difettosi - Nota di
credito - Legittimit - Contratto leasing - Immobile da costruirsi - Riscatto dellimmobile - Trasferimento propriet Dissimulazione vendita - Imponibilit.
legittima lemissione di una nota di credito ai sensi dellarticolo 26, d.p.r. n. 633/72, emessa in forza di una risoluzione
ex articolo
1456 c.c., con applicazione della clausola risolutiva espressa presente nel contat-to e restituzione dei beni perch difettosi (in quanto
fattispecie distinta dalla rettifica in diminuzione ai sensi dellarticolo 26, comma 2, d.p.r. n. 633/72, che viene operata in virt di un
accordo sopravvenuto). Costituisce prestazione di servizi imponibile IVA il contratto di leasing avente ad oggetto un immobile da
costruirsi, poi riscattato da colui che lo deteneva in godimento, in quanto tale contratto da origine ad un negozio giuridico rivelatore della
volont delle parti volta essenzialmente al trasferimento della propriet del bene concesso inizialmente in godimento, ponendo la vendita
come elemento realizzatore della funzione economica del contratto.
139. Modello VR
Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 43 - sen
Rel. Ingino
ALIQUOTE - IMPORTAZIONE DI CELLE SOLARI - Realizzazione di moduli fotovoltaici per il risparmio energetico Aliquota ridotta del 10% - Applicabilit - Non sussiste - Caso di specie.
In tema di IVA, il punto 127- quinquies della Tabella A, parte III, allegata al d.p.r. 26 ottobre 1972, n. 633, prevede lapplicabilit
dellaliquota ridotta del 10% per gli impianti di produzione e reti di distribuzione calore-energia e di energia elettrica da fonte solare
fotovoltaica ed eolica. Il successivo punto 127-sexies prevede laliquota IVA ridotta per i beni, escluse le materie prime e semilavorate,
forniti per la costruzione degli impianti di produzione di energia elettrica da fonte solare ed eolica.
Le disposizioni di cui ai nn. 127- quinquies e 127- sexies divergono con riguardo allaspetto soggettivo, non rilevante per il primo e
determinante per il secondo, posto che lagevolazione dellaliquota IVA ridotta del 10% non pu essere riconosciuta se la cessione ha
luogo nei confronti di un soggetto operante nelle fasi intermedie di produzione o commercializzazione e spetta solo per le cessioni che
intervengono nellultima fase di commercializzazione del bene. Allimportazione di celle solari, solar cell, utilizzate per la realizzazione
di moduli fotovoltaici per il risparmio energetico, non si applica laliquota IVA ridotta del 10% in quanto trattasi di una lavorazione
intermedia destinata alla costruzione di sottoassiemi, moduli fotovoltaici, a loro volta destinati alla realizzazione o costruzione
dellassieme, ovverosia dellimpianto termico.
Riferimenti normativi: d.p.r. 26 ottobre 1973, n. 633, Tabella A. parte III allegata
142. Studi di settore
Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 12 - Sentenza n. 246/12/2010 del 7 ottobre 2010
IVA - AVVISO DI ACCERTAMENTO INDUTTIVO - SCOSTAMENTO DEI DATI DICHIARATI E I RISULTATI
DELLO STUDIO DI SETTORE - Risultanze inattendibili, anomalie contabili volontarie e artificiose atte ad ottenere un
risultato di coerenza e congruit. Illegittimit dellaccertamento.
Essendo riconosciuto allo Studio di settore un carattere meramente orientativo, che non autorizza lUfficio a prescindere dalla situazione
specifica dellattivit accertata, lo stesso ha lobbligo di procedere allaccertamento con riferimento alla peculiare posizione tributaria
dellaccertato e utilizzando il metodo analitico. Dallavviso di accertamento si deve ricavare lesistenza di elementi probatori di
irregolarit fiscali, vizi o inesattezze di natura e consistenza tali da legittimare lUfficio alla non applicazione della normativa in ordine
allaccertamento analitico. Il risultato dello studio di settore non rappresenta fatto noto che autorizza lUfficio ad accertamenti non
motivati da presunzioni gravi, precise e concordanti. Avendo gli studi di settore una natura presuntiva semplice devono essere
accompagnati dallaccertamento di ulteriori gravi incongruenze, non essendo sufficienti affermazioni generiche; possibile procedere
allaccertamento con il metodo induttivo soltanto in presenza di scritture contabili inattendibili.
Riferimenti normativi: d.p.r. 600/73, art. 42; l. 241/90, art. 3; d.p.r. 600/73 ex art. 39 c. 2; d.l. 321/93 art. 62- bis; l. 212/2000, art.
12 comma 7; c.c. art. 2729.
143. Credito dimposta
Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 18 - sen tenza n. 22/18/11 del 21 dicembre 2010 - Pres. Pinto, Rel.
Catenacci
I.V.A. - Dichiarazione - Omissione - Credito dimposta - Detraibilit - Non sussiste.
Il diritto alla detrazione del credito dimposta maturato nellanno in cui stata omessa la presentazione della dichiarazione non pu
essere automaticamente riconosciuto nellanno successivo. (M. Sa.)
Riferimenti normativi: d.p.r. 633/1972, art. 19
144. Marchio
Commissione Tributaria Regionale della Lombardia - Sez. 5 - sentenza 3/5/2010 del 20 gennaio 2010
CESSIONE DI BENI - Art. 2 comma 3 lettera b) d.p.r. 633/72 - Art. 3 comma 2 n. 2 d.p.r. 633/72 - Imposta di registro - Iva
- Marchio - Sito web, archivio fotografico e pubblicitario-anagrafica di clientela - Contratti di licenza - Contratti di conto
corrente - Cessione - Azienda Equivalenza - Non tale - Marchio - Beni accessori - Rapporto di strumentalit - Sussiste.
Il contratto che preveda la cessione da parte di una impresa di un segno distintivo (marchio commerciale) unitamente al dominio web,
archivio fotografico e commerciale (nella specie trattasi di marchio di moda), anagrafica della clientela e contratti di conto corrente non
pu essere considerato come cessione di azienda, ma come vendita del semplice marchio, con conseguente applicazione delliva e non
dellimposta di registro. A tale conclusione possibile giungere sia in ragione del fatto che tutti i beni elencati nellatto di gestione si
caratterizzano per avere un rapporto si stretta strumentalit (accessoriet) con il marchio in questione, sia per il fatto che nel testo del
contratto stesso non possibile ravvisare al cui effettivo riferimento allazienda (o al ramo di essa) che si intende ceduto, come ad
esempio il richiamo a dipendenti e lavoratori (se sussistenti) e alla struttura organizzativa complessiva degli asset ceduti. Dal punto di
vista sanzionatorio, per quanto riguarda la fattispecie in questione non possibile sostenere che la sanzione comminata e prevista per il
mancato assolvimento dellIva allatto dellacquisto dei beni sia incompatibile con il diritto comunitario (e in particolare in contrasto con i
principi sanciti dalla Corte i giustizia nel caso C-95/07 e C-96/07) in quanto da un lato le fattispecie affrontate dalla Corte riguardavano
ipotesi di inversione contabile (reverse charge), mentre dallaltro lato le sanzioni previste dal legislatore italiano, nel loro ammontare e
presupposto sono generalizzate per tutti gli obblighi relativi alla documentazione, registrazione ed individuazione delle operazioni soggette
ad Iva.
145. Cessione intracomunitaria
Commissione Tributaria Regionale della Lombardia - Sez. 2 - sentenza 9/2/2010 del 20 gennaio 2010
IMPOSTE INDIRETTE - IVA - CESSIONE INTRACOMUNITARIA - Art. 46 e 50 d.l. 331/93 - Art. 54 comma 5 d.p.r.
633/72 - Omessa indicazione partita Iva - Cedente comunitario - Responsabilit del cedente italiano - Non sussiste Obbligo per il cedente di verificare la partita IVA del cessionario - Non sussiste. - Omessa indicazione di partita iva del
cessionario - Operazione imponibile - Non tale.
Loperatore economico italiano, al momento delleffettuazione di una cessione intracomunitaria, non ha lobbligo giuridicamente
sanzionato di controllare la veridicit della partita Iva (numero di identificazione iva) che gli fornito dal cessionario comunitario, ma
solamente quello di registrare loperazione, emettere fattura e compilare i modelli Intra. Tale conclusione trova conferma anche nel testo
del d.m. 28 gennaio 1993 per il quale loperatore economico italiano pu richiedere conferma allufficio dellAgenzia territorialmente
competente in merito alla veridicit del numero di partita Iva comunicato dalla sua controparte comunitaria. Trattandosi di norma
facoltizzante (pu chiedere) non pare possibile comminare sanzione a fronte di un mancato esercizio di tale facolt (e tantomeno di
trasformare, come ha fatto lUfficio nel caso in esame, una operazione intracomunitaria non imponibile in una cessione imponibile ai fini
iva a fronte della sola errata indicazione del numero di partita Iva dellavente causa comunitario) (nella specie, il numero di partita Iva
non era stato messo, ma erroneamente riportato in quanto il cessionario comunitario laveva mutato nel corso del tempo).
146. Valore normale
Commissione Tributaria Regionale della Lombardia - Sez. 5 - sentenza n. 46/5/2010 del 23 febbraio 2010
IMPOSTE INDIRETTE - IVA - REGIME DEL MARGINE - Cessione di autovetture - Frode fiscale - Buona fede Principio di affidamento.
Nel caso di acquisto di autovetture usate da cedere poi con lapplicazione del cd. regime del margine non onere del contribuente,
operatore economico, quello di verificare sulla base delle carte di circolazione delle vetture il loro status effettivo di veicolo usato (nel
caso di specie trattavasi di autovetture oggetto di acquisto intracomunitario effettuato prima dellemanazione della Circolare 40/E del 18
luglio 2003, recante obblighi ulteriori nei confronti dei soggetti passivi iva a regime del margine), bastando in questo senso la
dichiarazione del suo avente causa formalizzata in fattura di vendita a legittimare lapplicazione del principio dellaffidamento. Anche se
di fatto il contribuente nel caso di specie ha potuto beneficare di un indubbio vantaggio economico nella commercializzazione dei
suddetti veicoli, ai fini di una sua responsabilizzazione va dimostrata e documentata la sua consapevolezza delloperazione frodatoria
complessivamente architettata, qui del tutto insussistente (nella specie, la documentazione estera-tedesca di corredo ai veicoli impediva
di accertare inequivocabilmente il loro status di usati o meno e inoltre la societ dante causa dellappellante aveva falsamente attestato a
diverse motorizzazioni civili di aver gi regolarmente assolto a tutti gli obblighi Iva).
148. Recupero IVA compensata
Commissione Tributaria Regionale della Lombardia - Sez. 33 - sentenza n. 59/33/10 del 9 giugno 2010
AVVISI DI ACCERTAMENTO - SOCIET DI MERA GESTIONE IMMOBILIARE - Recupero Iva compensata Illegittimit - Sussiste. Sanzioni irrogate per infedele dichiarazione - Legittimit - Sussiste.
Se una impresa di gestione immobiliare effettua esclusivamente locazione di fabbricati abitativi, il suo
pro-rata di detraibilit si
approssima allo 0%, con conseguente integrale indetraibilit dellIva assolta sulla generalit dei propri acquisti (non solo, ben inteso, su
quelli afferenti i fabbricati abitativi); se, invece, effettua anche locazioni imponibili ai fini IVA (ossia anche locazioni di fabbricati
strumentali per natura), essa avr un pro-rata di detraibilit compreso tra l1% e il 99%, con conseguente parziale indetraibilit
dellIVA assolta sulla generalit dei propri acquisti (non solo, ben inteso, su quelli afferenti i fabbricati abitativi). Il settore di attivit
qualificato dalleffettiva attivit svolta e non dalloggetto sociale. Pertanto nel caso di impresa di mera gestione immobiliare, LUfficio
legittimato a recuperare esclusivamente llVA non detraibile che la societ ha utilizzato in compensazione, oltre ad interessi e sanzioni.
Riferimenti normativi: d.p.r. n. 633/72, art. 19- bis, comma 1, lett. i); art. 19-bis; d.lgs. 471/97, art. 5
149. Costi di costruzione
Commissione Tributaria Regionale della Lombardia - Sez. 14 - sentenza n. 84/14/2010 del 25 giugno 2010
istanza di rimborso.
La mancata presentazione del modello VR al concessionario della riscossione, modello necessario qualora si voglia attivare la procedura
di rimborso non costituisce manifestazione di volont. Il contribuente per ottenere il rimborso Iva, deve presentare al concessionario
della riscossione il modello VR, altrimenti deve attivarsi con la specifica domanda di rimborso tesa a manifestare la volont entro il
termine decadenziale di due anni data dallavvenuto pagamento non dovuto o dal successivo verificarsi del presupposto del credito.
Solo in tal caso si perfeziona il diritto al rimborso del credito e inizia a decorrere la prescrizione decennale.
Riferimenti normativi: d.lgs. 31 dicembre 1992, n. 546, art. 21; d.p.r. 26 ottobre 1972, n. 633, art. 38- bis
REGISTRO
151. Outsourcing
Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 1 - senten za n. 47/1/2010 del 14 gennaio 2010 - Pres. Livolsi, Rel.
Pilello
IMPOSTA DI REGISTRO - IVA - Cessione complesso immobiliare - Cessione di azienda - Outsourcing - Continuit
aziendale.
La cessione di un complesso di 35 fabbricati (nella specie, essenzialmente dei condomini abitati) unitamente ai contratti di locazione in
essere e quelli di portierato da una societ ad unaltra alluopo costituita con lo scopo di procedere a un successivo frazionamento e
dismissione non pu essere riqualificata come cessione di ramo dazienda e conseguentemente scontare limposta di registro invece
delliva applicata ai fatti di causa sulla base dellart. 15 del t.u. 131/86. Permettono di concludere in questo senso sia la cessione a
corpo dei condomini in questione (nella specie, la cessione a corpo e non a misura delle unit immobiliari non stata ritenuta
elemento sintomatico della volont di cedere una azienda e non un insieme di immobili); la cessione in regime di continuit dei contratti di
portierato (peraltro obbligata in forza di contratto collettivo nazionale di lavoro di portierato, art. 112 comma 1) e dei custodi (nella
specie trattasi di 23 custodi del complesso immobiliare); la cessione in regime di continuit dei contratti di locazione di porzione di
immobili a scopo abitativo (invero imposta dallart. 1602 c.c.); lesternalizzazione in outsourcing da parte della societ cessionaria dei
servizi di back office per la gestione degli immobili stessi (inadeguata a comprovare la natura di complesso aziendale intrinsecamente
produttivo e orientato allattivit dimpresa degli immobili in questione, e anzi considerata riprova della mera volont di amministrare il
complesso immobiliare come universit di beni).
152. Marchio dimpresa
Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 1 - senten za n. 86/1/2010 del 14 gennaio 2010 - Pres. Livolsi, Rel.
Astolfi
IMPOSTE DI REGISTRO - CESSIONE DI AZIENDA - Avviamento - Valutazione - Listini CAMM / FIMAA - Prova
contraria - Marchio dimpresa.
Nel caso di cessione di ramo di azienda (nella specie, cessione di ristorante) e conseguente applicazione dellimposta di registro,
lavviso di accertamento non pu essere solamente fondato sui coefficienti CAMM (Collegio Agenti dAffari in Mediazione) / FIMAA
(Federazione Italiana Mediatori Agenti dAffari) con riferimento alla media degli incassi nel periodo dimposta precedente (nella specie
gli indici sono stati applicati nella misura media del 170%) quando lattivit ristorativa avviene in forma completamente diverse e nel
contratto non prevista la cessione dei segni distintivi, fra i quali il marchio, della precedente attivit (nella specie, un ristorante gi
appartenente alla catena fast-food Mc Donalds veniva venduto a un soggetto terzo affinch ivi esercitasse la sua attivit dimpresa
ristorazione ordinaria al di fuori del gruppo multinazionale statunitense).
153. Listini CAAM / FIMAA
Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 2 - senten
Leone
IMPOSTA DI REGISTRO - AVVIAMENTO - Valore dellazienda - Continuit nellambito di diverse cessioni listini
CAAM / FIMAA - Durata dellattivit dimpresa.
Nellaccertamento ai fini dellapplicazione dellimposta di registro risulta contraddittorio e deve essere annullato lavviso di accertamento
che nella rideterminazione del valore complessivo aziendale faccia precipuo riferimento ai listini CAAM-FIMAA (Collegio dAgenti
dAffari in Mediazione, Federazione Italiana Mediatori Agenti dAffari) rivalutati secondo un moltiplicatore del 180% avuto riguardo ai
ricavi medi di dieci esercizi commerciali analoghi a quello oggetto do verifica e da esso non molto distanti geograficamente. Oltre a
questo fattore, lufficio non ha tenuto in debita considerazione leccezionale brevit della gestione dellesercizio in questione da parte del
contribuente sottoposto in verifica prima della cessione dellattivit medesima (nella specie, trattasi di soli sei mesi) soprattutto alla luce
del fatto che il valore determinato in accertamento pari al triplo del valore complessivo dellazienda nella cessione al contribuente
sottoposto a verifica e a su tempo considerato accettabile dalUfficio. Da ultimo, lo stesso richiamo ai redditi e non ai ricavi nella
determinazione presuntiva del valore del complesso aziendale determina un ulteriore elemento di inattendibilit che fa propendere
ulteriormente la Commissione per lannullamento dellatto.
154. Plusvalenze
Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 43 - sen
Ingino
considerando gli ultimi tre anni reddituali dalla data di cessione e tenendo conto di una percentuale dei ricavi dichiarati dal cedente, cui
viene applicato il coefficiente di attualizzazione. (M. Sa.)
Riferimenti normativi: d.p.r. 131/1986, art. 52
157. Termini
Commissione Tributaria Regionale della Lombardia - Sez. 2 - sentenza 4/2/2010 del 14 gennaio 2010
IMPOSTA DI REGISTRO - PRIMA CASA - PROROGA DEI TERMINI - L. 289/02 - Art. 11 comma 1- bis - Applicazione
allavviso di liquidazione - Sussiste.
La proroga dei termini per procedere ad accertamento, disposta dal legislatore contestualmente alla possibilit di avvalersi del condono
di cui alla l. 289/02 si estende anche agli avvisi di liquidazione notificati in seguito alla verifica della mancanza dei requisiti per poter
beneficiare dellimposta di registro per la prima casa. Questa conclusione trova conferma anche nel fatto che il legislatore ha
espressamente previsto questa possibilit di accertamento dufficio al comma 1- bis introdotto nella stessa legge dal successivo d.l.
143/03 in deroga espressa alla l. 212/00 (Statuto dei diritti del contribuente).
158. Cooperativa edilizia
Commissione Tributaria Regionale della Lombardia - Sez. 1 - sentenza n. 87/01/10 del 4 maggio 2010 - Pres. Rel. Simone
AVVISO DI RETTIFICA E LIQUIDAZIONE - ASSEGNAZIONE DI IMMOBILI DA PARTE DI COOPERATIVA
EDILIZIA - Determinazione del valore - Perizia di stima - Valore attendibile - Sussistenza.
La Commissione adita ha preso in considerazione, ai fini della determinazione del valore venale degli immobili, la stima stragiudiziale dei
medesimi, effettuata da un perito e redatta a seguito di sopralluogo, acquisita al procedimento su consenso delle parti, in occasione di
una pratica di finanziamento, richiesto dal socio assegnatario e, quindi, non suscettibile di essere considerata inattendibile, in quanto
destinata a valutare dei beni, sui quali veniva richiesto un prestito alle banche; ci a prescindere dai dati risultanti dallOsservatorio del
mercato immobiliare, dai vincoli imposti dalla convenzione in essere con il Comune circa la commerciabilit dei beni insiti nellarea
compresa nel piano di insediamenti produttivi del Comune, dalle finalit proprie delle cooperative nellassegnazione dei beni ai soci con
assenza di uno scopo lucrativo e dalla presenza di un vincolo demaniale.
159. Avviamento e perdite pregresse
Commissione Tributaria Regionale della Lombardia - Sez. 6 - sentenza 5/6/2010 del 21 gennaio 2010
IMPOSTA DI REGISTRO - ACQUISTO DI RAMO DI AZIENDA - AVVIAMENTO - Art. 51 e 52 t.u. 131/86 Attualizzazione limitata del reddito atteso - Motivazione dellaccertamento - Non sufficiente - Valutazione
dellavviamento - Impresa commerciale - Perdite in periodi pregressi - Rilevanza.
Il metodo della cd. attualizzazione limitata del reddito, orientato a calcolare la redditivit prospettica dellazienda al momento della sua
cessione (e quindi anche lavviamento) tenendo conto del capitale investito, di un tasso di remunerazione parametricamente determinato
tenuto conto della tipologia dellattivit e infine di un orizzonte temporale stabile pari a 10anni, non pu, da solo fondare un avviso di
accertamento ai fini dellapplicazione dellimposta di registro osta a tale conclusione la necessit postulata dalla normativa richiamata (e
segnatamente gli articoli 51 e 52 del d.p.r. 131/86 che al comma 2 e 2bis) di dover soddisfare specifici oneri probatori da parte
dellagenzia. In questo senso evidente che non si pu ritenere assolto siffatto obbligo semplicemente proponendo un metodi di calcolo
in parte apodittico e che poggia oltretutto su alcuni parametri presuntivi e forfetariamente individuati dallUfficio procedente, anche se la
cassazione (Cass. 2702/02) ha sostenuto che il valore dellazienda va determinato in chiave prospettica e non sulla base della redditivit
storica.
160. Prima casa
Commissione Tributaria Regionale della Lombardia - Sez. 6 - sentenza n. 30/6/2010 del 24 febbraio 2010
IMPOSTA DI REGISTRO - BENEFICI - Prima casa - Impiego effettivo - Impedimenti allutilizzazione.
Il contribuente perde i benefici riconosciuti ai fini dellapplicazione dellimposta di registro alla cd. prima casa per aver venduto la sua
abitazione principale e per non aver poi destinato la sua nuova abitazione allo stesso fine entro un anno dallacquisto (conforme
Cass. 12737/98; Cass. 2027/96). Lagevolazione (art. 1 comma 6 l. 22 aprile 1982 n. 168) si fonda infatti non su una destinazione
prospettica dellimmobile ma su un suo uso impiego effettivo in questo senso, in risposta ad esigenze attuali e concrete. Eventuali
impedimenti di forza maggiore che non permettano tale utilizzazione devono avere le caratteristiche della imprevedibilit, della natura
oggettiva, dellinevitabilit, della non determinazione da parte del contribuente: insomma deve trattarsi di ipotesi assolutamente
eccezionali (non ricorrenti nel caso di specie).
161. Abuso del diritto
Commissione Tributaria Regionale della Lombardia - Sez. 42 - sentenza n. 54/42/2010 del 14 aprile 2010
IMPOSTA DI REGISTRO - Interpretazione degli atti - Conferimento di immobile - Elusione fiscale - Abuso del diritto Primato della sostanza sulla forma - Contratti collegati.
Per quanto riguarda linterpretazione degli atti ai fini dellapplicazione dellimposta di registro
ex art. 20 d.p.r. 131/86 il riferimento
allintrinseca natura e agli effetti giuridici degli stessi determina che nellinterpretazione di un negozio si debba far riferimento alla sua
causa reale e alla regolamentazione degli interessi effettivamente perseguita dalle parti, anche se effettuata attraverso una pluralit di
pattuizioni non contestuali. In questo senso nessuna rilevanza pu essere attribuita alla diversit di oggetto e di causa di due contratti per
negare il loro collegamento e impedire di ravvisare nei contratti stessi un intento elusivo. Per questi motivi, il conferimento in societ di un
immobile gravato da mutuo ipotecario (con accollo del debito da parte della societ) e la successiva cessione delle quote della societ
conferitaria da parte dei soci conferenti alla stessa costituiscono negozi fra loro correlati che hanno come uno scopo il trasferimento di
propriet dellimmobile senza lapplicazione dellimposta di registro.
162. Avviamento
Commissione Tributaria Regionale della Lombardia - Sez. 12 - sentenza n. 89/12/10 del 1 giugno 2010
IMPOSTA DI REGISTRO - AVVISO DI LIQUIDAZIONE - REGOLARIZZAZIONE DI SOCIET DI FATTO Proprietaria di beni immobili in societ in nome collettivo - Contestuale aumento di capitale - Conferimento di beni immobili
- Aliquota accertata all8%, anzich all1% - Carenza di prova della strumentalit dei beni - Legittimit dellavviso.
legittimo loperato dellUfficio, che, in caso di regolarizzazione di societ di fatto, proprietaria di beni immobili, in societ in nome
collettivo, con contestuale aumento di capitale, rileva la sussistenza del presupposto
ex art. 4, lettera a), Tariffa allegato A al d.p.r.
634/72, mancando la prova della strumentalit dei beni stessi.
SUCCESSIONI E DONAZIONI
165. Donazione remuneratoria
Commissione Tributaria Regionale della Lombardia - Sez. 42 - sentenza n. 51/42/2010 del 27 aprile 2010
TASSE DI CONCESSIONE GOVERNATIVE - D.p.r. 641/72 art. 21 - Dispositivi radiomobili - Soggetto passivo Utilizzatore del servizio.
In base allart. 21 della tariffa allegata al d.p.r. 641/72 la tassa di concessione governativa per le utenze in abbonamento a servizi
dedicati ad apparecchi per la comunicazione radiomobile (i cosiddetti contratti affari o domestici dei telefoni cellulari) dovuta
esclusivamente dallutilizzatore finale del servizio stesso (labbonato al servizio) che tenuto al pagamento della tassa unitamente al
pagamento periodico per la fruizione del servizio stesso. A tale conclusione si giunge dalla lettura dellart. 21 del decreto citato che fa
espresso riferimento alle utenze residenziali e alle utenze affari.
RISCOSSIONE
167. Omessa sottoscrizione
Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 43 - sentenza n. 9/43/2010 del 12 gennaio 2010 - Pres. Rel. Raimondi
SILENZIO RIFIUTO - ISTANZA DI RIMBORSO - RITENUTE DACCONTO - Contributi pubblici a favore di una A.T.I.
che non svolge attivit dimpresa.
Non sono soggetti a ritenuta a titolo di acconto i contributi pubblici corrisposti a favore di unA.T.I. che non svolge alcuna attivit
imprenditoriale anche se la stessa A.T.I. rappresentata, in forza di mandato speciale conferito nellatto di costituzione
dellassociazione, da una societ commerciale.
Spetta il diritto al rimborso delle ritenute dacconto illegittimamente operate ai sensi dellart. 28, d.p.r. 29 settembre 1973, n. 600.
Riferimenti normativi: d.p.r. 29 settembre 1973 n. 600, art. 28
170. Inesistenza della notifica
Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 9 - sentenza n. 264/09/10 del 19 luglio 2010
CARTELLA DI PAGAMENTO - NOTIFICA - Tassativit dei soggetti legittimati alla notificazione mediante il servizio
postale - Inesistenza della notifica per mancanza dellelemento soggettivo.
Secondo quanto previsto dallart. 26, d.p.r. 29 settembre 1973, n. 602, le notificazioni a mezzo del servizio postale possono essere
effettuate tassativamente solo dagli ufficiali della riscossione, dai messi notificatori abilitati, dai messi comunali e dagli agenti della polizia
municipale. La notifica della cartella di pagamento effettuata da un soggetto diverso da quelli previsti dallart. 26, d.p.r. 602/1973
comporta linesistenza insanabile della notifica per mancanza dellelemento soggettivo.
Riferimenti normativi: d.p.r. 29 settembre 1973, n. 602, art. 26; d.p.r. 29 settembre 1972, n. 600, art. 60; c.p.c. artt. 136 e 137
Commissione Tributaria Regionale della Lombardia - Sez. 1 - sentenza n. 11/1/2010 del 12 gennaio 2010
RISCOSSIONE - TERMINI PER LA NOTIFICA DELLA CARTELLA - Sostituto dimposta - Omesso versamento di
contributi
- Annualit 1996 - Art. 5- ter d.l. 106/95 - Art. 25 comma 1 lett. a) d.p.r. 600/73 termine di 5 anni dalla presentazione della
dichiarazione - Dichiarazioni entro il 31 dicembre 2001 - D.lgs. 74/00 - Raddoppio dei termini - L. 289/02.
I termini per la notifica della cartella di pagamento (nel caso di specie trattasi di cartella di pagamento volta a recuperare lomesso
versamento di tributo da parte di sostituto dimposta tramite presentazione del modello 770 per il periodo dimposta1996) decorrono
dal quinto anno successivo a quello di presentazione della dichiarazione, giusta la previsione dellart. 1 comma 5- ter del d.l. 106/05 (poi
convertito con l. 156/05) che deroga a quanto altrimenti disposto dallart. 25 comma 1 lettera a d.p.r. 602/73. Queste previsioni vanno
poi applicate in combinato disposto con lart. 37 commi 24 e 25 del d.l. 223/06 (convertito nella l. 248/06) che ha sua volta hanno
modificato i d.p.r. 600/73 e 633/72 raddoppiando i termini per laccertamento nel caso in cui la violazione commessa dal contribuente
integri una fattispecie prevista e punita dalla l. 74/00, nonch con lart. 10 l. 289/02 (e successive modifiche) che prolunga di ulteriori
due anni lattivit accertativa dellAgenzia. Per tutti questi motivi, nel caso di specie, latto notificato nel 2003 risulta essere
tempestivamente notificato.
171-bis. Ibidem
CREDITO DIMPOSTA - Incremento della base occupazionale - Indicazione in dichiarazione - necessaria. Prova espressa richiesta della Agenzia delle Entrate - Non rileva.
Lomessa indicazione in dichiarazione del credito dimposta vantato dal contribuente determina limpossibilit per questultimo
di potersene valere. Non aiuta il contribuente laffermazione per la quale lo stesso sarebbe stato in grado di dimostrare leffettivo
ampliamento delloccupazione se lamministrazione gli avesse rivolto richiesta in questa direzione, poich era suo esplicito onere
provvedere direttamente in tale senso nellambito del procedimento di accertamento, indipendentemente da ogni espressa
sollecitazione in tal senso.
172. Consulente fiscale
Commissione Tributaria Regionale della Lombardia - Sez. 6 - sentenza n. 33/6/2010 del 29 gennaio 2010
RISCOSSIONE - SANZIONI - DINIEGO DELLA SOSPENSIONE - Fatto del terzo - Consulente fiscale non iscritto
allalbo - Culpa in eligendo.
Il diniego alla sospensione della riscossione delle sanzioni comminate per omessa presentazione delle dichiarazioni dei redditi atto
autonomamente impugnabile ex art. 19, comma 1 lettera h) del d.lgs. 546/92 nel caso in cui la sospensione possa essere concessa sulla
base della l. 423/95, art. 1 (sanzioni comminate al contribuente se la violazione deriva da condotta illecita, penalmente rilevante, di un
consulente fiscale iscritto allalbo, previa denuncia del fatto allautorit giudiziaria). Tale conclusione trova conferma anche quando la
violazione si sostanzia non gi in un omesso versamento (come previsto dalla norma) ma anche in una omessa presentazione della
dichiarazione (come nel caso di specie), e neppure la sospensione pu essere negata sulla base del fatto che laccertamento non sia
divenuto definitivo, dal momento che presupposto per la stessa la convincente dimostrazione che la violazione sia stata determinata dal
comportamento del terzo (conforme Cass. 26848/07 e Cass. 26850/07). Infine, nesixppure pu essere responsabilizzato il contribuente
per una ipotetica culpa in eligendo posto che siffatto profilo non stato sollevato dalla Amministrazione finanziaria nellatto di diniego
alla sospensione della riscossione delle sanzioni.
173. Debito verso lErario
Commissione Tributaria Regionale della Lombardia - Sez. 44 - sentenza n. 95/44/2010 del 20 luglio 2010
RISCOSSIONE - Debito verso lErario - Istanza di rimborso del credito - Compensazione al netto del debito erariale Legittimit - Sussiste - Assenza fondi - Erroneit versamento - Irrilevanza.
LAmministrazione tenuta ad effettuare il rimborso richiesto, che gi aveva dichiarato essere
spettante al ricorrente, sia pure
detraendo il proprio credito insoluto. Non costituisce argomento giuridico la mancanza di fondi o la riconosciuta erroneit del
versamento per fatto del contribuente stesso.
Riferimenti normativi: d.p.r. 602/73, art. 38
IMPOSTE SUI REDDITI - LIQUIDAZIONE AUTOMATIZZATA EX ART. 36- BIS D.P.R. 602/73 - EMENDABILIT
DICHIARAZIONE - TERMINE - VALENZA DELLE RISOLUZIONI MINISTERIALI.
La dichiarazione tributaria rappresenta una dichiarazione di scienza e non di volont ed pertanto emendabile dal contribuente mediante
la presentazione, entro i termini di legge, di una nuova dichiarazione integrativa di quella originariamente trasmessa. Secondo quanto
previsto dal comma 8 dellart. 2, d.p.r. 322/1998, il contribuente pu rettificare la dichiarazione dei redditi entro il termine massimo
previsto per laccertamento di cui allart. 43, d.p.r. 29 settembre 1973, n. 600.
Per contro, il minor termine prescritto per la presentazione della cosiddetta dichiarazione integrativa a favore, ovverosia entro il termine
del periodo dimposta successivo, secondo quanto previsto dal comma 8- bis dellart. 2, d.p.r. 22 luglio 1998, n. 322, integra una mera
facolt e non gi un onere da assolversi a pena di decadenza. Le risoluzioni ministeriali non integrano una fonte del diritto e
costituiscono, tuttal pi, la fonte di obblighi di natura interorganica, produttivi di effetti nellambito dellordinamento interno del plesso
organizzatorio dellAgenzia delle entrate.
Riferimenti normativi: d.p.r. 29 settembre 1973, n. 602, art. 36- bis; d.p.r. 22 luglio 1998, n. 322, art. 2, commi 8 e 8- bis; d.p.r. 29
settembre 1973, n. 600, art. 43
175. Frazionamento del tributo
Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 44 - sen tenza n. 17/44/11 del 3 dicembre 2010 - Pres. Natola, Rel.
Faranda
IRPEF - Ruolo - Iscrizione provvisoria - Frazionamento del tributo - Compatibilit tra art. 15 d.p.r. n. 602/73 e art. 68 d.lgs.
n. 546/92 - Ambiti diversi di operativit.
Non vi incompatibilit tra lart. 68 d.lgs. 546/92 e lart. 15 d.p.r. 602/73 in quanto si tratta di norme che fanno riferimento ad ambiti
diversi di disciplina della riscossione del tributo: lart. 68 d.lgs. 546/92 concerne lesecuzione delle sentenze delle commissioni tributarie
ed interviene sulla disciplina della fase relativa alla pendenza del processo e non invece sulla disciplina della riscossione gradata del
tributo nella fase amministrativa che regolata dallart. 15 d.p.r. 602/73. (L.A.)
Riferimenti normativi: d.lgs. 546/92, art. 68; d.p.r. 602/73, art. 15
LIQUIDAZIONE IVA - Beneficio prima casa - Termini di decadenza - Proroga dei termini per laccertamento - L. 289/01 Applicazione teleologico-sistematica.
La proroga dei termini per laccertamento disposta sulla base della l. 289/02 (nella specie, proroga di due anni) non pu essere
applicata al caso in decisione (nella specie, trattasi di avviso di liquidazione dellimposta Iva emesso a seguito di revoca del beneficio per
la cd. prima casa a fronte di una cessione della stessa entro i 5 anni dal suo acquisto e senza la successiva acquisizione di un altro
immobile da adibire allo stesso scopo entro lanno) posto che si tratta di fattispecie diversa rispetto a quelle per le quali il legislatore ha
disposto in questo senso, che lart. 3 comma 3 della l. 212/00 (Statuto del contribuente) impedisce la proroga dei termini di prescrizione
e di decadenza e che pertanto non risultano essere sussistenti le condizioni per una interpretazione logico-sistematica come quella
proposta dallAgenzia con la Circ. 12/E del 2003 e volta a ravvisare una generale estensione dei termini nella l. 289/01 alla verifica per
ogni forma di prelievo.
cartella a decorrere dal periodo dimposta entro il quale la dichiarazione doveva essere presentata (conforme Cass. 26104/05 e Cass.
26105/05).
MISURE CAUTELARI - RICHIESTA DI IPOTECA - Cessione di complesso immobiliare a corpo - Cessione di azienda
- Distinzione.
Una cessione di diverse unit immobiliari (nella specie, 35 complessi immobiliari) a corpo e non a misura unitamente ai contratti di
locazione stipulati per porzioni di esse (singoli appartamenti) e di portierato non pu essere riqualificata come cessione di (ramo)
dazienda anche se gli stessi complessi erano stati previamente oggetto di conferimento di rami dazienda in capo alla societ cedente. In
questo senso la prosecuzione dei contratti di locazione prevista dal codice civile ed opponibile, ricorrendone i presupposti (come nel
caso di specie, ex art. 1602 c.c.) al nuovo proprietario, mentre i contratti di portierato ad analoga conclusione conduce lart. 112
comma 1 del contratto collettivo nazionale di lavoro). se ne deduce quindi che la sopravvivenza di siffatti rapporti (imposta dalla legge)
non pu essere utilizzata come argomento volto a riqualificare il complesso immobiliare come unit aziendale produttiva e
conseguentemente lapplicazione dellimposta di registro alla cessione stessa (a questa conclusione sospinge anche lesternalizzazione nei
confronti di societ terze, da parte del contribuente, di numerosi servizi riguardanti la gestione del complesso immobiliare stesso,
destinato alla progressiva dismissione). Dallapparente infondatezza della pretesa erariale ne deriva limpossibilit di concedere la misura
cautelare dellipoteca ex art. 22 d.lgs. 472/97 come richiesto dallUfficio e oggetto del giudizio.
183. Elenchi INTRASTAT
Commissione Tributaria Regionale della Lombardia - Sez. 2 - sentenza n. 42/2/2010 del 24 marzo 2010
Riferimenti normativi: d.l. 28 giugno 1990, n. 167 convertito con modificazioni dalla legge 4 agosto 1990, n. 227, art. 4; d.lgs. 21
novembre 1997, n. 461
185. Somme pagate per definizione agevolata
Commissione Tributaria Regionale della Lombardia - Sez. 12 - sentenza n. 81/12/2010 del 14 maggio 2010
DEFINIZIONE AGEVOLATA - ART. 17, D.LGS. 472/1997 - ANNULLAMENTO DELLAVVISO DI LIQUIDAZIONE CESSAZIONE DELLA MATERIA DEL CONTENDERE - Irripetibilit delle somme pagate per la definizione agevolata
della sanzione.
In tema di definizione agevolata delle sanzioni con il pagamento di un quarto della sanzione irrogata, ai sensi dellart. 17, comma 2,
d.lgs. 472/1997, le somme pagate dal contribuente sono irripetibili anche nellipotesi in cui il giudizio di primo grado sia stato dichiarato
estinto per cessazione della materia del contendere a seguito di istanza di autotutela del contribuente accolta dallUfficio.
Riferimenti normativi: d.lgs. 18 dicembre 1997, n. 472, art. 17; d.lgs. 31 dicembre 1992, n. 546, art. 46
VARIA
186. Errore formale
Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 16 - sentenza n. 2 del 14 dicembre 2010 - Pres. Natola, Rel. Pagliaro
PARTE SECONDA
2011
ACCERTAMENTO
188. Termini processuali
Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 31 - sen
Napodano
SOSPENSIONE TERMINI RICORSO - ACCERTAMENTO CON ADESIONE - Proposta da societ di persone - Effetti
per i soci. IRPEF - PLUSVALENZA CESSIONE AZIENDA - Utilizzo esclusivo ed automatico del valore definito dal
cessionario per limposta registro - Insufficienza.
Il contraddittorio instaurato dalla richiesta di accertamento con adesione della societ di persone (con lo scopo di definire lesatto
importo della plusvalenza in capo alla societ), avendo come effetto anche la definizione del reddito attribuibile ai soci, comporta la
sospensione dei termini per ricorrere anche per i soci (cfr. art. 4 d.lgs. 218/97 e Cass. 14815/2008).
La presunzione di maggiore plusvalenza realizzata con cessione dellesercizio commerciale, contestata in capo al cedente esclusivamente
sulla base dellimporto definito con ladesione del cessionario al valore accertato dallAgenzia delle Entrate, validamente contrastata
dal ricorrente se egli dimostra che in linea con gli utili dei tre esercizi precedenti e questi non sono mai stati contestati dallAgenzia.
(S.L.C.)
Riferimenti normativi: d.lgs. 218/97, art. 4; d.p.r. 917/86, art. 86
189. Movimentazioni bancarie
Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 31 - sen tenza n. 67/31/11 del 26 novembre 2010 - Pres. Napodano,
Rel. Cazzaniga
IRPEF - RICOSTRUZIONE REDDITO PROFESSIONALE - Operazioni bancarie - Legittimit - Movimentazioni non
giustificate - Maggior reddito.
Il maggior reddito accertato ai sensi dellart. 38 comma 1 d.p.r. 600/73 dato dalla sommatoria dei prelevamenti e versamenti non
giustificati.
Pertanto se in contraddittorio o in giudizio il professionista documenta parzialmente le operazioni, il maggior reddito si determina quale
residuo delle movimentazioni bancarie non giustificate. (S.L.C.)
Riferimenti normativi: d.p.r. 600/1973, artt. 38, comma 1, art. 32 comma 1, n. 2 e 39, comma 1 lett. d)
190. Determinazione sintetica
Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 31 - sen
Napodano
DETERMINAZIONE SINTETICA DEL REDDITO - Onere della prova a carico del contribuente.
La determinazione sintetica del reddito con riferimento allart. 38 d.p.r. 600/73, in relazione ai d.m. 10 settembre 1992 nonch a quello
29 aprile 1999, pone lonere della prova della capacit contributiva in capo al contribuente tenuto a dimostrare la minor capacit
contributiva rispetto a quella accertata. (S.L.C.)
Riferimenti normativi: d.p.r. 600/1973, art. 38
191. Vizi della notifica
Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 31 - sentenza n. 73/31/11 del 3 dicembre 2010 - Pres. Rel. Scuffi
ACCERTAMENTO - VIZI NOTIFICA - EFFETTO SANANTE DEL RICORSO - Sussiste - Decadenza - Proroga termini
per condono - Impossibilit di adesione - Irrilevanza - Accertamento induttivo - Metodologia adottata - Onere di
contestazione analitica.
In caso di vizio di nullit di notifica dellavviso di accertamento trovano applicazione le norme processualcivilistiche con la conseguenza
che la proposizione del ricorso del contribuente sana con effetto ex tunc ogni invalidit per raggiungimento dello scopo dellatto ex art.
156 c.p.c. Ai sensi dellart. 10 l. 289/02 i termini di decadenza per lazione accertatrice sono prorogati di due anni per tutti i contribuenti
che non abbiano aderito alle sanatorie fiscali a prescindere dalle ragioni che hanno impedito ai contribuenti di avervi accesso per cause
loro imputabili quali la mancata presentazione delle dichiarazioni fiscali. In caso di accertamento induttivo dellUfficio per omessa
dichiarazione il contribuente ha lonere di contestare liter logico induttivo nei suoi passaggi rilevanti, anche con elaborazioni e proiezioni
di contrasto alla tesi dellUfficio idonee a superarne gli analitici rilievi e non limitarsi ad una astratta confutazione. (S.L.C.)
Riferimenti normativi: d.p.r. 600/73, art. 60; c.p.c., art. 156; l. 289/2002, art. 10
192. Avviso bonario
Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 31 - sentenza n. 3/31/11 dell11 gennaio 2011 - Pres. Brecciaroli, Rel.
Sala
IMPOSTE SUI REDDITI - STUDI DI SETTORE - VALORE INDIZIARIO - Motivazione - Necessit di prendere
posizione sulle ragioni del contribuente - Contraddittorio - Sussiste.
Lo studio di settore non pu costituire lunico elemento di supporto a un accertamento, in quanto possiede valenza di indizio al quale
debbono allinearsi elementi, circostanze o gravi incongruenze adeguati a sorreggerne le risultanze e presuppone un preventivo
contraddittorio fra Amministrazione e contribuente, il mancato accoglimento delle ragioni del quale deve trovare riscontro nella
motivazione dellaccertamento. Ci specie quando si tratti di uno studio nel quale confluiscono attivit non altrimenti classificabili e lo
scarto emergente dallo studio medesimo sia particolarmente elevato. (F.A.)
Riferimenti normativi: d.p.r. 29 settembre 1973, n. 600, art. 39; d.l. 30 agosto 1993, n. 331, conv. nella l. 29 ottobre 1993, n. 427,
art. 62-sexies
195. Errore palese
Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 43 - sen tenza n. 17/43/11 del 12 gennaio 2011 - Pres. Donno, Rel.
Ingino
IMPOSTE SUI REDDITI - DICHIARAZIONE - ERRORE PALESE - Impugnazione del ruolo - Emendabilit - Sussiste.
Un palese errore commesso nella dichiarazione, tenuto conto dellemendabilit della medesima, sanabile sia mediante la presentazione
di una dichiarazione integrativa, ai sensi dellart. 2, comma 8- bis, d.p.r. n. 322/1998, sia in sede di impugnazione delliscrizione a ruolo
emessa a seguito della liquidazione ai sensi dellart. 36-bis, d.p.r. n. 600/1973. (F.A.)
Riferimenti normativi: d.p.r. 29 settembre 1973, n. 600, art. 36- bis; d.p.r. 22 luglio 1998, n. 322, art. 2, comma 8- bis
Societ non operativa - Istanza preventiva di disapplicazione della relativa disciplina ex art. 37- bis, d.p.r. n. 600/1973 Avviso di accertamento - Necessit.
Nel caso di societ non operativa che abbia presentato istanza preventiva ai sensi dellart. 37- bis, comma 8, d.p.r. n. 600/1973, al fine
di disapplicare la disciplina di cui allart. 30, l. 23 dicembre 1994, n. 724, il recupero delle imposte non pu avvenire con il
procedimento previsto dallarticolo 36-bis, d.p.r. 29 settembre 1973, n. 600, ma presuppone lemissione di un avviso di accertamento.
(F.A.)
Riferimenti normativi: d.p.r. 29 settembre 1973, n. 600, artt. 36- bis e 37-bis; legge 23 dicembre 1994, n. 784, art. 30
ACCERTAMENTO CON ADESIONE - TARDIVO PAGAMENTO IMPORTO DEFINITO - Mancato perfezionamento Valutazione dellinteresse pubblico al perfezionamento delladesione - Necessit - Riviviscenza accertamento originario Non sussiste.
Il mancato pagamento (della prima rata o del totale) nei termini fissati dalla legge dellimporto definito in sede di accertamento con
adesione non comporta lautomatica riviviscenza dellaccertamento originario, dal momento che una volta fissato il quantum debeatur
(che attiene alla conclusione dellaccordo) esso intoccabile tanto da parte del contribuente, che non pu impugnarlo, quanto da parte
dellufficio, che non pu integrarlo o modificarlo. Il successivo inadempimento del versamento (che attiene al mancato perfezionamento
dellaccordo) nei termini e con le modalit stabilite dalla legge giustifica ladozione da parte dellUfficio dei normali mezzi di coercizione
ma non pu vanificare laccordo in mancanza di una specifica disposizione in tal senso. In caso di versamento oltre i termini di legge
dellimporto definito lUfficio non pu iscrivere automaticamente a ruolo limposta non versata (iscrizione effettuabile solo in presenza di
comportamenti totalmente omissivi o a fronte di versamenti carenti eseguiti con evidenti finalit dilatorie) ma deve valutare il permanere o
meno dellinteresse pubblico al perfezionamento delladesione, soprattutto quanto il contribuente ha comunque integralmente versato il
dovuto. (S.L.C.)
Riferimenti normativi: d.lgs. 218/97
198. Preclusioni documentali
Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 31 - sen
Ventura
ACCERTAMENTO - Redditometro - Presunzione relativa - Prova contraria a carico del contribuente - Mancata esibizione
documenti nel contraddittorio - Inutilizzabilit in sede contenziosa - Sussiste.
Le presunzioni poste a base dellaccertamento induttivo, che attribuiscono allamministrazione il potere di accertare il reddito
complessivo netto sulla base di indici e coefficienti presuntivi stabiliti con decreti ministeriali, sono di natura relativa: il contribuente pu
infatti fornire la prova contraria atta a dimostrare che alla disponibilit del bene non si accompagna lentit di reddito sinteticamente
accertabile. Le prove del contribuente devono essere precise e documentate e non mere affermazioni. Non basta provare lesistenza di
disinvestimenti patrimoniali per dimostrare lo scostamento, occorre dare la prova concreta che essi sono inscindibilmente collegati con la
maggiore capacit reddituale manifestata. necessario dimostrare in modo certo, anche attraverso documentazione bancaria analitica,
che le somme prelevate sono state effettivamente impiegate per il bilancio familiare. I documenti non esibiti dal contribuente nella fase di
contraddittorio e prodotti solo in giudizio, senza giustificare la tardivit della produzione, non possono essere utilizzati a propria difesa in
sede contenziosa. (S.L.C.)
Riferimenti normativi: d.p.r. 600/1973, art. 38; d.p.r. 600/1973, art. 32
199. Percentuale di ricarico
Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 31 - sen
Ventura
ACCERTAMENTO - PVC della GdF firmato dal contribuente - Mancata allegazione allatto - Ricostruzione reddito
mediante percentuale di ricarico - Legittimit - Sussiste - Violazione del divieto di doppia presunzione - Non sussiste.
Non costituisce carenza di motivazione dellatto di accertamento la mancata allegazione del pvc della Guardia di Finanza se questo
stato consegnato allesito della verifica fiscale direttamente al contribuente, che quindi era nella piena conoscenza delle ragioni della
verifica e delle conclusioni raggiunte. Non illegittima la percentuale di ricarico utilizzata nellaccertamento se dal PVC emerge che il
contribuente ha confermato la misura della percentuale proposta dai verificatori e tale affermazione stata sottoscritta. Lutilizzo delle
percentuali di ricarico per la determinazione del reddito presunto non viola il principio del divieto di doppie presunzioni in quanto la
presunzione unica e consiste nel trarre le conseguenze circa la percentuale di ricarico in un periodo dimposta da quella accertata per
lanno precedente in mancanza di significativi fatti nuovi sopravvenuti. Il divieto sussiste solo laddove siano correlate due presunzioni
semplici ma non quando una presunzione semplice correlata ad una presunzione legale. (S.L.C.)
Riferimenti normativi: l. 212/2000, art. 7; d.p.r. 600/1973, art. 39
200. Studi di settore
Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 46 - sentenza n. 4/46/11 del 19 gennaio 2011 - Pres. Rel. Di Oreste
STUDI DI SETTORE - CONTRADDITTORIO - Mancata partecipazione - Onere probatorio assolto in giudizio Rilevanza - Regolamentazione delle spese di giudizio.
La mancata partecipazione del contribuente al contraddittorio cui era stato invitato dallAgenzia delle Entrate in base agli studi di settore,
non rileva in sede di valutazione, nel corso del giudizio, della correttezza dellaccertamento dellAgenzia delle Entrate. Tuttavia laddove il
contribuente ottenga lannullamento dellavviso di accertamento non potr ottenere il pagamento delle spese di giudizio che avrebbero
potuto essere evitate aderendo ad un confronto diretto con lAgenzia delle Entrate in sede di contraddittorio. (A.F.)
Riferimenti normativi: art. 92 c.p.c.
201. Criteri
Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 22 - sen
Rel. Petrone
ACCERTAMENTO - STUDI DI SETTORE - Partecipazione solo parziale del contribuente al contraddittorio preventivo Mancato deposito documentazione - Accertamento fondato solo sugli studi di settore - Legittimit.
Lo scostamento dei ricavi dichiarati, rispetto a quelli attribuibili in base allo studio di settore approvato per la specifica attivit svolta,
integra di per s una presunzione legale. LUfficio, dunque, legittimato a procedere allaccertamento utilizzando tale strumento ma
latto impositivo deve essere corroborato da altri elementi che devono essere forniti dallamministrazione finanziaria sulla base dei dati e
dei documenti offerti dal contribuente. A fronte dellinerzia di questultimo che non fornisce, nonostante le sollecitazioni dellufficio,
dati ulteriori e concreti sia nel contraddittorio anticipato sia in giudizio che avrebbero potuto dare ragione dello scostamento dei ricavi,
circoscrivendo le sue difese ad una mera questione di principio da ritenersi legittimo laccertamento emesso. (S.L.C.)
Riferimenti normativi: d.l. 331/1993, art. 62-sexies; d.p.r. 600/1973, art. 39
207. Atto impositivo non firmato
Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 31 - sen
Rel. Ventura
ACCERTAMENTO - STUDI DI SETTORE - Carattere presuntivo - Contraddittorio meramente formale - Illegittimit Incongruenza minima dei ricavi - Grado di scostamento.
In base ad una lettura costituzionalmente orientata delle disposizioni ad essi relative gli studi di settore hanno natura meramente
presuntiva pertanto ne discende che non vi spazio per leccezione di incostituzionalit. In materia ha fondamentale importanza la fase
del contraddittorio, in occasione del quale lufficio pu verificare la fondatezza della stima operata attraverso il riscontro obiettivo della
capacit del campione individuato dallo studio di rappresentare in modo adeguato leffettiva coincidenza della situazione produttiva del
singolo contribuente con quella del gruppo omogeneo in cui classificato. Pertanto, se dalla documentazione prodotta emerge che tale
fase procedimentale non stata correttamente portata avanti dallUfficio che si limitato ad un incontro meramente formale, che non ha
lasciato traccia sostanziale nelle motivazioni dellatto impositivo, nel quale ci si limita a generiche affermazioni, laccertamento inficiato
nella sua legittimit. Ai sensi dellart. 62- sexies comma 3 d.l. 331/93 lo scostamento che legittima lavvio di una procedura finalizzata
allaccertamento in base allo studio di settore non deve essere un qualsiasi scostamento ma deve testimoniare una grave incongruenza e
non una minima discordanza (nella specie dell8,75%). (S.L.C.)
Riferimenti normativi: d.l. 331/1993, art. 62-sexies; d.p.r. 600/1973, art. 62- sexies
209. Valori OMI e mutuo
Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 31 - sen
Rel. Ventura
ACCERTAMENTO - TRASFERIMENTI IMMOBILIARI - VALORI O.M.I. - Differenza tra dichiarato e mutuo erogato
- Presunzione legale - Esclusione.
La presunzione del valore normale determinato in base ai dati OMI quale criterio per laccertamento delle transazioni immobiliari deve
intendersi, a seguito delle intervenute norme di interpretazione autentiche, come presunzione semplice e non legale, cosicch non opera
pi automaticamente ma pu essere applicato solo laddove sussistano altri e ben pi evidenti indicatori che confortino la tesi di attivit
non dichiarate, con relativo onere probatorio a carico dellamministrazione finanziaria.
Se lUfficio vuole fondare laccertamento sulla incongruenza dei prezzi al mq dichiarati per una serie di immobili venduti, deve
dimostrare le caratteristiche dei singoli appartamenti, della loro metratura, dellesposizione, del livello delle finiture, tutti elementi che
incidono sensibilmente sul costo a mq e che sono tali da giustificare le eventuali differenze di vendita al mq. Lincongruenza tra
corrispettivo di vendita dichiarato e gli importi di mutuo ottenuti dai compratori, se contenute in un margine assai modesto che
corrisponde, grosso modo, agli importi dovuti per lIva e le spese notarili, non costituisce prova e neppure indizio di un comportamento
volto allevasione dimposta. (S.L.C.)
Riferimenti normativi: d.p.r. 600/1973, art. 39; d.l. 223/2006, art. 35 commi 2 e 3
210. Notifica a societ cancellate
Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 23 - sen tenza n. 26/23/11 dell1 febbraio 2011 - Pres. De Vincenzo,
Rel. Dattolico
SOCIET - CANCELLAZIONE DAL REGISTRO DELLE IMPRESE - Notificazione atti.
Sulla base del nuovo art. 2495 c.c., gli atti tributari riferibili a societ cancellate dal registro delle imprese non possono essere ammessi e
notificati alla societ, in quanto questa ha cessato di esistere, con conseguente inapplicabilit dellart. 145 c.p.c., per mancanza di
qualsivoglia rappresentante dellorganismo sociale abilitato a ricevere latto. (MCG)
Riferimenti normativi: c.c., art. 2495; c.p.c., art. 145
211. Soggetto estinto
Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 26 - sen tenza n. 56/26/11 del 2 febbraio 2011 - Pres. Ingrasc, Rel.
Del Vecchio
STUDI DI SETTORE - NOTIFICAZIONE ACCERTAMENTO TRAMITE POSTA - DATA DI SPEDIZIONE Rilevanza ai fini della tempestivit - Accertamento basato sui soli parametri presuntivi - Illegittimit - Sussiste.
tempestivo laccertamento notificato tramite il servizio postale con raccomandata inoltrata prima del verificarsi del termine di
prescrizione. La consegna poi della raccomandata al contribuente, oltre i termini di prescrizione, ininfluente rispetto alla tempestivit
della notifica.
Quello degli studi di settore un accertamento analitico presuntivo. Ci non toglie per che, in sede applicativa, lUfficio non debba
considerare fatti e circostanze, proprie dellattivit, che potrebbero incidere in modo determinante sulleventuale accertamento del
presunto maggior reddito o, addirittura, sulla disapplicazione dello studio di settore. Basare laccertamento, ai sensi dellart. 39 d.p.r.
600/73, su presunzioni quanto meno dubbie e sicuramente non certe, precise e concordanti rende illegittima lapplicazione dello
stesso studio di settore. (F.C.)
Riferimenti normativi: d.l. 331/93, art. 62-bis; d.p.r. 600/73, art. 43, comma 1
213. Plusvalenza
Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 43 - sen tenza n. 25/43/11 del 3 febbraio 2011 - Pres. Raimondi, Rel.
Ingino
IRPEF - Cessione dazienda - Plusvalenza - Accertamento - Maggior valore determinato ai fini dellimposta di registro Mero indizio.
Laccertamento definitivo di maggior valore di unazienda ai fini dellimposta di registro non esplica alcun effetto automatico ai fini
dellaccertamento di una plusvalenza in materia di imposta sul reddito, essendo diversi i parametri assunti dal legislatore ai fini della
determinazione della base imponibile ai fini delle imposte indirette e dirette, ma costituisce un mero indizio che necessita di ulteriori
riscontri. (F.A.)
214. Redditometro
Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 43 - sentenza n. 63/43/11 del 7 febbraio 2011 - Pres. Rovella, Rel. Del
Re
IRPEF - Determinazione sintetica (redditometro) - Disponibilit finanziaria del nucleo familiare - Necessit.
La determinazione sintetica del reddito a carico di un soggetto non pu prescindere dalla preventiva verifica sulla disponibilit finanziaria
degli altri familiari conviventi posto che, anchessi, ragionevole che concorrano alle spese sopportate dal nucleo familiare. (R.C.)
Riferimenti normativi: d.p.r. n. 600/73, art. 38
215. Avviamento ai fini registro
Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 43 - sen tenza n. 66/43/11 del 7 febbraio 2011 - Pres. Rovella - Rel.
Del Re
Cessione dazienda - Valore definitivo dellavviamento ai fini dellImposta di Registro - Rilevanza automatica ai fini delle
Imposte Dirette - Non sussiste.
Stante la diversit dei presupposti tra limposta di registro e quella sul reddito di impresa, il valore dellavviamento divenuto definitivo
ai fini del registro pu rappresentare un indizio ma non costituire automaticamente il solo ed unico elemento di valutazione. Il dato
potrebbe essere altamente attendibile qualora il valore dellazienda fosse definito ai fini del registro in contraddittorio e con la
partecipazione anche del cedente che debitore in solido. (R.C.)
216. Avviso emendato
Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 43 - sen tenza n. 27/43/11, del 7 febbraio 2011 - Pres. Rovella, Rel.
Del Re
AVVISO ILLEGITTIMO - AUTOTUTELA - Nuovo avviso emendato - Necessit.
In caso di annullamento parziale in via di autotutela, lufficio deve sostituire lavviso di accertamento illegittimo con un nuovo
provvedimento diversamente strutturato, il quale tenga conto delle correzioni effettuate. (F.A.)
Riferimenti normativi: d.l. 30 settembre 1994, n. 564, conv. nella l. 30 novembre 1994, n. 656, art. 2- quater
217. Reddito di partecipazione
Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 26 - sen tenza n. 65/26/11 del 9 febbraio 2011 - Pres. Barbetta, Rel.
Grassi
ACCERTAMENTO - REDDITO DA PARTECIPAZIONE - Annullamento avviso accertamento della societ - Assenza
presupposto accertamento in capo al socio.
Alla sentenza di annullamento dellaccertamento nei confronti della societ di persone consegue il venir meno del presupposto fondante
la pretesa erariale nei confronti del socio in relazione alla quota di partecipazione nella societ stessa. (F.S.)
218. Frode carosello
Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 26 - sen tenza n. 60/26/11 del 9 febbraio 2011 - Pres. Barbetta, Rel.
Del Vecchio
OPERAZIONI INESISTENTI - FRODE CAROSELLO - ONERE DELLA PROVA - Qualificazione fattura Presunzione semplice - Sussiste.
In tema di onere della prova, compete allufficio fornire la prova dellinesistenza della prestazione contenuta nel documento contabile
della fattura. Qualora al contribuente sia contestata la deducibilit dei costi documentati da fatture relative ad operazioni asseritamente
inesistenti, la prova validamente fornita anche sulla base di presunzioni semplici, purch gravi, precise e concordanti. Dinanzi a tali
contestazioni dellufficio, diviene onere dellutilizzatore delle fatture provare con idonei riscontri leffettivit delloperazione. Il mancato
superamento della prova rende legittimo il recupero a tassazione dei costi discendenti dagli acquisti e indetraibile la relativa Iva. (F.S.)
IRES - IVA - IRAP - Studi di settore - Valore indiziario - Necessit di addurre elementi aggiuntivi idonei - Stato di salute
del contribuente - Rilevanza.
Affinch i maggiori ricavi determinati in base agli studi di settore possano essere imputabili al contribuente occorre che siano supportati
da altri elementi, dati e situazioni che possano attribuire forza di prova allo scostamento rispetto ai ricavi dichiarati, quali controlli
bancari, constatazione di mancata emissione di scontrini fiscali, presenza di lavoro nero, anomala incidenza di costi; tale scostamento
pu essere giustificato, invece, dal precario e documentato stato di salute del contribuente. (F.A.)
Riferimenti normativi: d.p.r. 29 settembre 1973, n. 600, art. 39; d.l. 30 agosto 1993, n. 331, conv. nella l. 29 ottobre 1993, n. 427,
art. 62-sexies
223. Fatture inesistenti
Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 47 - sen tenza n. 34/47/11 del 15 febbraio 2011 - Pres. Maniaci, Rel.
Miceli
Fatture inesistenti - Consapevolezza dellutilizzatore - Onere della prova - A carico dellufficio impositore.
In caso di utilizzo di fatture soggettivamente inesistenti, per recuperare a tassazione gli importi detratti come costo dallutilizzatore delle
medesime, lufficio non pu limitarsi a documentare lesistenza solo formale e non effettiva del soggetto che ha emesso le fatture, ma
deve altres dare la prova di un rapporto consistente e proficuo tra i due soggetti, dimostrando la consapevolezza del soggetto accertato.
(F.D.T.)
224. Gravi incongruenze
Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 22 - sen tenza n. 23/22/11 del 15 febbraio 2011 - Pres. Maniaci, Rel.
Petrone
A prescindere dalleffettiva natura giuridica, non v dubbio che il d.lgs. 218/1997 (accertamento con adesione) sia imperniato sul
contraddittorio, attuato attraverso la partecipazione attiva del contribuente al procedimento di formazione dellatto definitivo. Invero, nel
momento precedente allinstaurarsi del contraddittorio, la situazione risulta ancora incompleta e indefinita (oltre che opinabile, incerta e
difficilmente sostenibile) e dovr essere completata, costituendo oggetto di definizione solo sullaccordo delle parti. (MG.C.)
Riferimenti normativi: d.lgs. 218/1997
226. Parametri e studi di settore
Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 42 - sen tenza n. 04/42/11 del 16 febbraio 2011 - Pres. R. Bichi, Rel.
M. Salvo
IRPEF - Accertamento - Scambio di informazioni - Direttiva n. 77/779/CE - Modalit di assunzione delle informazioni Documenti privi di sottoscrizione - Presunzione di reddito non dichiarato.
Lavviso di accertamento fondato sullo scambio di informazioni con autorit estere non esonera lUfficio dal rispetto della Direttiva
n. 77/779/CEE. Anche i documenti privi di sottoscrizione, se assunti legittimamente ed inseriti in un quadro probatorio preciso e
coerente, possono concorrere a corroborare una presunzione di evasione (nel caso di specie una mail ed alcune fotocopie prive di
sottoscrizione sono state utilizzate per supportare un quadro indiziario rivelatore di occultamento di disponibilit detenute allestero).
(A.M.)
Riferimenti normativi: d.l. n. 167/1990; d.lgs. 472/1997, art. 16; Dir. N. 77/779/CEE
231. Accertamento con adesione
Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 31 - sen
Cazzaniga
ACCERTAMENTO - STUDI DI SETTORE - ONERE DELLA PROVA - Istruttoria preliminare - Partecipazione del
contribuente - Mancato accordo - Legittimit dellavviso.
legittimo laccertamento basato sugli studi di settore che appare ben motivato e che espone le varie fasi istruttorie. Il contribuente pu
sempre replicare alle conclusioni dellUfficio con elementi concreti, purch questi paiano convincenti, tali da fornire la pratica possibilit
di corretto esame delle lamentele da parte della CTP. (F.C.)
233. Studi di settore
Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 31 - sen
Sala
ACCERTAMENTO - STUDI DI SETTORE - ONERE DELLA PROVA - Istruttoria preliminare - Partecipazione del
contribuente - Compenso agli amministratori - Mancato accordo - Legittimit dellavviso - Sussiste.
La legittimit degli strumenti presuntivi di accertamento, come gli studi di settore, stata ribadita dalla stessa Corte di Cassazione, per
cui la loro applicazione un metodo di accertamento analitico-presuntivo. Se si determinasse uno scostamento tra il dichiarato e
laccertato (presunto), si costituirebbe una presunzione grave, precisa e concordante, con linversione dellonere della prova in capo
al contribuente. Scostamento che, se confermato anche dopo il contraddittorio, legittimerebbe lUfficio ad accertare un maggior reddito
fondato appunto su tale incongruenza.
Le somme relative ai compensi erogati ai soci amministratori rientrano a pieno titolo tra le spese di lavoro dipendente e, quindi, vanno
inserite nel rigo F12 del modello Studi di Settore, e non in altri righi riguardanti altre tipologie di costo. (F.C.)
Riferimenti normativi: d.lgs. 331/93, art. 62-sexies
234. Studi di settore
Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 23 - sen
Rel. Garghentino
risultato degli studi senza tener conto del loro valore. (F.C.)
238. Beni in leasing
Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 29 - sentenza n. 89/29/11 dell8 marzo 2011 - Pres. Rel. Napodano
STUDI DI SETTORE - Esercizi consecutivi in perdita - Beni in leasing - Correzione dichiarazione dei redditi.
Se invitato al contraddittorio il contribuente deve dimostrare lo scostamento dei ricavi quali emergenti dagli studi di settore nel quale
opera, evidenziando discordanze con i valori dichiarati nel Modello Unico per i quali afferma di aver commesso errori di compilazione.
I beni strumentali, ai fini della determinazione dei ricavi presunti, rilevano per il loro valore e non per il costo sostenuto nellesercizio
(nella specie canoni di leasing). (F.C.)
Riferimenti normativi: d.l. 331/93, art. 62-sexies
239. Studi di settore
Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 31 - sen tenza n. 66/31/11 del 9 marzo 2011 - Pres. Napodano, Rel.
Sala
ACCERTAMENTO - STUDI DI SETTORE - Legittimit strumento presuntivo - Sussiste - Necessit per lUfficio di
considerare fatti e circostanze proprie dellattivit, in base a studio pi evoluto.
Gli studi di settore sono strumenti presuntivi di accertamento legittimi, ci non toglie per che in sede applicativa lUfficio debba
considerare fatti e circostanze proprie dellattivit che potrebbero incidere sulleventuale determinazione del presunto maggior reddito o,
addirittura, sulla disapplicazione dello Studio di Settore. Soprattutto nel caso in cui la maggior parte dei ricavi costituita da generi
soggetti ad aggio e a ricavo fisso, quindi ricavi certi e facilmente controllabili attraverso la contabilit non contestata dallUfficio. Inoltre,
se lo studio di settore pi evoluto, il cui risultato sia di congruit, rispecchia maggiormente la realt economica del ricorrente, esso va
tenuto assolutamente in considerazione. Se il contribuente non ha partecipato al preventivo contraddittorio sussistono giusti motivi per
compensare le spese tra le parti anche in caso di accoglimento del ricorso e annullamento dellaccertamento. (S.L.C.)
Riferimenti normativi: d.l. 331/93, artt. 62-bis e 62-sexies
240. Motivazione
Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 46 - sentenza n. 105/46/11 del 14 marzo 2011 - Pres. Rel. De Sapia
STUDI DI SETTORE - Elaborazione di studio non affine allattivit - Risultato studio allinterno della forbice tra ricavo
minimo e puntuale - Intervallo di confidenza - Difetto di motivazione - Non Sussiste.
Se il contribuente ha negli anni precedenti utilizzato lapplicazione dello studio di settore errato, la cui elaborazione consegnava il risultato
di non congruo, solo in contradditorio e nello svolgimento dello stesso ha la possibilit di fornire idonee giustificazioni atte a giustificare
lo scostamento dei ricavi dichiarati. (F.C.)
Riferimenti normativi: d.l. 331/93, art. 62-sexies
242. Onere della prova
Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 29 - sentenza n. 114/29/11 del 22 marzo 2011 - Pres. Rel. Napodano
Studi di settore - Periodo di inattivit - Applicazione automatica degli studi - Onere della prova - Necessit di dimostrazione
del contribuente - Sussiste.
Costante giurisprudenza della Suprema Corte afferma il principio in virt del quale gli istituti/coefficienti presuntivi normativamente
previsti ed imposti in ambito tributario sono utilizzabili anche da soli in sede di accertamento, ma con valore di presunzioni relative, che
ammettono prova contraria fornibile dal contribuente. Sta al contribuente pertanto dimostrare che si siano verificati effettivi periodi di
non normale svolgimento dellattivit. (F.C.)
Riferimenti normativi: d.l. 331/1993, artt. 62-bis e 62-sexies
244. Residenza
Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 16 - sen
Chiametti
SANZIONI - RESIDENZA NELLO STATO - INVESTIMENTI ESTERI - Omessa dichiarazione - Obbligo - Sussiste.
La residenza nello Stato, provata da intestazioni di contratti di locazioni e di utenze, e, per leffetto, la presunzione di domicilio fiscale nel
territorio del medesimo rendono obbligatoria la dichiarazione dei redditi derivanti da investimenti effettuati allestero, con consequenziale
legittima irrogazione di sanzione sui redditi di fonte estera in caso di omissione. (M. Sa.)
Riferimenti normativi: d.l. 167/1990, articoli 4, comma 1, e 5
245. Diritto di difesa
Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 23 - sen tenza n. 85/23/11 del 24 marzo 2011 - Pres. De Vincenzo, Rel.
Sala
AVVISO DI ACCERTAMENTO - IMPUGNAZIONE - MOTIVAZIONE - DIRITTO DI DIFESA.
Latto impugnato sufficientemente motivato quando sono stati evidenziati tutti quegli elementi idonei ad indicare liter logicogiuridico seguito dallAmministrazione finanziaria in sede di accertamento, nonch le norme violate, consentendo alla ricorrente una
valida difesa. (MC.G.)
Riferimenti normativi: d.p.r. 600/73, art. 42, comma 1; d.p.r. 633/72, art. 56; legge 212/2000, art. 7, comma 1
246. Rimborso
Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 23 - sen
Rel. Garghentino
Latto con cui lAmministrazione finanziaria invita semplicemente il contribuente, che abbia presentato istanza di rimborso di determinate
somme, a produrre la documentazione non costituisce atto di riconoscimento del debito e non interrompe il decorso della prescrizione,
n pu costituire riconoscimento di debito la generica affermazione che si proceder alla liquidazione quando verranno stanziati i fondi
necessari per la procedura di indebito oggettivo. (MCG)
Riferimenti normativi: d.lgs. 546/1992, art. 21, comma 2
247. Motivazione
Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 35 - sen
Rel. Contini
IVA, IRAP - AVVISO DI ACCERTAMENTO - STUDI DI SETTORE - Codice attivit errato - Prevalenza dellattivit
effettivamente svolta.
illegittimo lavviso di accertamento fondato sullapplicazione degli studi di settore nellipotesi in cui lUfficio, prescindendo dallattivit
in concreto svolta dal contribuente, fondi la rettifica esclusivamente sul codice attivit dichiarato dal contribuente bench erroneo.
(A.M.)
Riferimenti normativi: d.p.r. 600/73, art. 39
251. Accertamento con adesione
Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 22 - sen
Petrone
ESTRATTI CONTO BANCARI - Attivit commerciale costantemente in perdita - Onere della prova - Nullit
dellaccertamento - Non sussiste.
Gli estratti di conto corrente bancario sui quali sono confluiti numero-sissimi versamenti in contanti assumono carattere di elementi
presuntivi precisi e concordanti ai quali il contribuente deve dare una propria giustificazione alternativa, soprattutto in presenza di
annualit consecutive con attivit commerciale costantemente in perdita. (F.C.)
Riferimenti normativi: dd.mm. 19 settembre e 19 novembre 1992 e 21 settembre 1999
255. Studi di settore
Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 29 - sentenza n. 131/29/11 del 12 aprile 2011 - Pres. Rel. Gilardi
REDDITO DI PARTECIPAZIONE - SOCIET FACENTI PARTE DELLO STESSO GRUPPO - Studi di settore Operazioni inesistenti - Gestione dimpresa antieconomica - Validit dellattivit istruttoria - Sussiste.
valido e motivato lavviso di accertamento che richiama atti conosciuti e/o conoscibili dal contribuente, posto in grado di apprendere
elementi essenziali della pretesa dimposta al fine di una sua efficace contestazione. Soprattutto se il contribuente ha partecipato
allattivit istruttoria ed ivi ha dimostrato di aver correttamente individuato i fatti e le prove poste a fondamento dellaccertamento,
contestate nel merito.
Sono da considerarsi inesistenti le operazioni tra societ delle stesso gruppo, documentate da fatture da ricevere, ma per le quali
lAgenzia verificatrice, per effetto della ricostruzione finanziaria dei movimenti intervenuti tra le medesime societ, ha constatato lassenza
di rapporti sottostanti per operazioni mai poste in essere. Lantieconomicit dellattivit esercitata giustifica il ricorso agli accertamenti
motivati con ricorso ex art. 39, 1 comma, lettera d), d.p.r. 600/73, pur in presenza di contabilit ordinaria da parte della ricorrente.
(F.C.)
Riferimenti normativi: d.p.r. 600/73, art. 39
259. PVC
Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 44 - sen
Degrassi
ACCERTAMENTO - PVC relativo ad altra societ del medesimo gruppo - Omessa allegazione allavviso di accertamento
- Nullit - Sussiste.
nullo lavviso di accertamento che richiami un PVC relativo ad altra societ, ancorch del medesimo gruppo, facendo riferimento alla
documentazione allegata a tale PVC, senza che tuttavia esso n la documentazione ivi allegata, sia stato a sua volta allegato
allaccertamento impugnato. (A.F.)
Riferimenti normativi: d.p.r. 600/1973, art. 42
260. Avviamento
Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 23 - sen tenza n. 133/23/11 del 19 aprile 2011 - Pres. De Vincenzo,
Rel. Garghentino
VALORE DI AVVIAMENTO - DETERMINAZIONE - REDDITIVIT MEDIA - REDDITIVIT REALE.
Nella determinazione del valore di avviamento deve ritenersi applicabile il ricorso a formule collaudate e riconosciute come valide dagli
operatori del settore tutte le volte che, per ragioni anche diverse, la determinazione di detto valore non pu essere ancorato
semplicemente alla redditivit media rilevata per lattivit ceduta, per la sussistenza di circostanze che fanno ritenere tale redditivit
media non reale o comunque non di univoca determinazione. (MC.G.)
261. Studi di settore
Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 35 - sentenza n. 141/35/11 del 20 aprile 2011 - Pres. Rel. Brecciaroli
STUDI DI SETTORE - PRESUNZIONI SEMPLICI - Onere della prova.
l risultato degli studi di settore rappresenta una presunzione semplice, che va avvalorata dallUfficio con altri elementi, anche in relazione
a quanto emerso in contraddittorio con il contribuente. (L.D.)
Riferimenti normativi: d.p.r. 600/73, art. 39, primo comma; d.p.r. 633/72, art. 54
262. Studi di settore
Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 35 - sentenza n. 143/35/11 del 2 maggio 2011 - Pres. Rel. Brecciaroli
STUDI DI SETTORE - PRESUNZIONI SEMPLICI - Onere della prova.
La natura di presunzione semplice degli studi di settore impone lonere probatorio a carico dellUfficio; avvenuto il contraddittorio con il
contribuente, le presunzioni, se non vinte da prove contrarie, su cui basano gli studi settore acquistano il carattere di gravit, precisione e
concordanza. (L.D.)
Riferimenti normativi: d.p.r. 600/73, art. 39; d.p.r. 633/72, art. 54
263. Rimborso
Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 23 - sen tenza n. 139/23/11 del 3 maggio 2011 - Pres. De Vincenzo,
Rel. Garghentino
Istanza di rimborso - Azionabilit in sede giudiziale - Opposizione alla cartella esattoriale - Limiti - Definitivit
dellaccertamento.
Anche quando listanza di rimborso non sia stata proposta, per effetto del mancato versamento che la legittima, il contribuente che
tramite notifica della cartella esattoriale viene richiesto dellimposta non versata, perch ritenuta non dovuta, pu sempre far valere il
proprio diritto in sede giudiziale, impugnando tale provvedimento contenente limposizione ritenuta illegittima, tranne che sia intervenuta
definitivit dellatto impositivo, come nel caso della mancata impugnazione dellavviso di accertamento. (MC.G.)
Riferimenti normativi: d.p.r. 602/1973, art. 38
264. Redditometro
Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 23 - sen tenza n. 141/23/11 del 3 maggio 2011 - Pres. De Vincenzo,
Rel. Garghentino
STUDI DI SETTORE - RICAVI - GRAVE INCONGRUENZA - REDDITOMETRO.
In merito allincongruenza tra i ricavi dichiarati e quelli desumibili dagli studi di settore, il legislatore si limitato a predeterminare soltanto
qualitativamente con riferimento alla gravit lentit dello scostamento, senza peraltro quantificarla. Spetta pertanto al Giudice
valutare tale gravit nel caso specifico, e al riguardo pu essere una utile indicazione di riferimento il criterio stabilito dal legislatore per il
redditometro, dove stato espressamente stabilito che lUfficio pu determinare sinteticamente il reddito quando quello individuato
attraverso i cd. indicatori di capacit contributiva si discosta di almeno un quarto da quello dichiarato. (MC.G.)
Riferimenti normativi: d.p.r. 600/1973, art. 39 comma 1 lett. d); d.l. 331/1993, art. 62-sexies comma
265. Studi di settore
Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 23 - sen tenza n. 146/23/11 del 10 maggio 2011 - Pres. Cappabianca,
Rel. Sala
ACCERTAMENTO - RETTIFICA DELLA DICHIARAZIONE DELLE PERSONE FISICHE - Accertamento sintetico Redditometro - Prova contraria - Somme rimpatriate a seguito di scudo fiscale - Anteriorit.
Non costituisce prova contraria idonea a vincere la presunzione di maggior reddito su cui fondato un accertamento sintetico (basato
sul cd. redditometro) la circostanza secondo la quale il contribuente abbia aderito allo scudo fiscale ter (art. 13- bis, d.l. 78/2009),
rimpatriando somme detenute allestero, qualora gli incrementi patrimoniali che motivano laccertamento si siano verificati in epoca
anteriore al rimpatrio. Le somme riemerse a seguito di scudo fiscale, infatti, sono in grado di destituire di fondamento un accertamento
sintetico soltanto nel caso in cui sia possibile ricondurre, anche in via teorica od astratta, gli imponibili accertati alle somme ed alle attivit
detenute allestero. Evidentemente tale collegamento non sussiste quando gli incrementi patrimoniali siano anteriori al rimpatrio (nella
specie, infatti, gli incrementi si sono verificati il 2006, mentre lo scudo fiscale stato perfezionato il 2009). (T. D.V.)
Riferimenti normativi: d.p.r. 600/1973, art. 38, comma 4 e ss.; d.l. 78/2009 (conv. in l. 102/2009), art. 13- bis
268. Simulazione
Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 41 - sen
Rel. Martinelli
III - RAPPORTI TRA PROCESSO PENALE E PROCESSO TRIBUTARIO - Sentenza di patteggiamento - Rilevanza Sussiste.
Nellipotesi in cui si verifichi un comportamento che integra uno dei reati previsti dal d.lgs. n. 74/2000 in materia di dichiarazione dei
redditi, il momento di materiale violazione della norma penale che rileva ai fini del raddoppio dei termini di decadenza
dallaccertamento e non gi il momento in cui lAgenzia provvede alla denuncia del fatto di reato alla Procura della Repubblica.
II - Non ricorre unipotesi di mancanza dellautorizzazione da parte dellA.G., nellipotesi in cui lavviso daccertamento sia fondato su
fatti attinti da atti non provenienti direttamente dalla polizia giudiziaria (nella specie, provenivano da unordinanza di custodia cautelare e
da una sentenza di cd. Patteggiamento).
III - La sentenza di applicazione della pena ex art. 444 c.p.p. (cd. Patteggiamento) costituisce indiscutibile elemento di prova per il
giudice di merito il quale, ove intenda disconoscere tale efficacia probatoria, ha il dovere di spiegare le ragioni per cui limputato
avrebbe ammesso una sua insussistente responsabilit ed il giudice penale abbia prestato fede a tale ammissione. Detto riconoscimento,
pertanto, pur non essendo oggetto di statuizione assistita dallefficacia del giudicato, ben pu essere utilizzato come prova dal giudice
tributario nel giudizio di legittimit dellaccertamento (cfr. Cass. sentenza n. 24587/2010). (M. Gi.)
Riferimenti normativi: d.p.r. n. 600/1973, artt. 33, 43
270. Notifica
Commissione Tributaria Provinciale di Brescia - Sez. 6 - senten
Gotti
I - NOTIFICA - A MEZZO POSTA - Mancato deposito della ricevuta di ritorno - Nullit della notifica - Sussiste.
II - Nullit della notifica dellavviso di accertamento - Nullit degli atti conseguenti - Consegue.
I - In mancanza di prova della effettiva ricezione della cartolina da parte del destinatario, la notificazione dellavviso d accertamento
deve ritenersi nulla.
II - La mancata regolare notificazione dellavviso di accertamento, siccome adempimento indefettibile della fase procedimentale
determina la nullit di tutti gli atti conseguenti e, quindi, la nullit della cartella di pagamento impugnata. (A.S.)
Precedenti conformi: Cass. 16 marzo 2011 nn. 6104 e 6114
Riferimenti normativi: d.p.r. n. 600/1973, art. 60; c.p.c., art. 149; d.lgs. n. 546/1992, art. 19, comma 3
271. Motivazione
Commissione Tributaria Provinciale di Brescia - Sez. 8 - senten
Senesi
I - MOTIVAZIONE - AVVISO DI ACCERTAMENTO - Ratio - Conoscibilit delle ragioni della pretesa fiscale - Sussiste.
II - INDAGINI BANCARIE - Art. 12, l. 21212000 - Applicabilit - Non sussiste - Violazione del diritto di difesa del
contribuente - Non sussiste.
III - ACCERTAMENTO - INDAGINI BANCARIE - Ripartizione dellonere probatorio - Inversione dellonere della prova
a carico del contribuente.
I - Lobbligo di motivare latto impositivo deve ritenersi soddisfatto quando sussiste lindicazione dei fatti concreti e specifici su cui
laccertamento basato in modo tale che il contribuente sia posto in grado di conoscere le ragioni della pretesa fiscale e che, tali
elementi probatori, regolarmente acquisiti, possano consentire una adeguata difesa.
II - Nellipotesi in cui lUfficio ricostruisce il reddito mediante indagini finanziarie e trasmette al contribuente un invito al contraddittorio,
al fine di ottenere chiarimenti e giustificazioni circa le operazioni bancarie eseguite, non applicabile larticolo 12 l. 212/2000; quindi,
inapplicabile il comma 7, relativo ai termini fissati per lemissione dellaccertamento. Ci poich, linvito al contraddittorio per
chiarimenti non rientra nelle fattispecie indicate al comma 1 e, nella fattispecie, non vi stata nessuna verifica fiscale.
III - Nellipotesi di accertamento fondato su movimentazioni di conti correnti bancari, spetta al contribuente, in virt dellinversione
dellonere della prova, dimostrare che gli elementi desunti da tali movimentazioni sono frutto di operazioni non assoggettabili a
tassazione; per lErario, invece, lonere probatorio considerato assolto con la produzione degli elementi risultanti dai conti stessi.
(A.S.)
Precedenti conformi: Cass. 9 giugno 2010 n. 13807
Riferimenti normativi: d.p.r. 600/1973, artt. 42, comma 2; 7, comma 1. l. 12/2000 e 7, art. 7, comma 1; l. 241/1990; l. 212/2000,
art. 12; d.p.r. n. 600/1973, art. 32; c.c., art. 2697
272. Normalit economica
Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 2 Rel. DAntonio
STUDI DI SETTORE - INCONGRUENZA REITERATA NEL TEMPO - Prova della mancanza della condizione di
normalit economica - Insufficienza redditi in relazione alla dimensione
dellimpresa - Condotta antieconomica Rilevanza.
legittimo laccertamento fondato sugli studi di settore ove la incongruit dei redditi risulti reiterata nel tempo e la cui misura risulti
esigua in relazione alle dimensioni dellimpresa ed al numero dei dipendenti. Non comprova la condizione di non normalit
economica un semplice richiamo ad un certificato medico, inidoneo anche in via di principio in quanto riferito ad amministratore di
societ di capitali, che non attesti le cause che, secondo concreti parametri medico-legali espressi in termini percentuali, avevano
determinato una ridotta capacit lavorativa e dunque impedito lo svolgimento normale dellattivit economica della persona. (G.T.)
Riferimenti normativi: d.l. 331/93, art. 62-sexies, comma 3
illegittimo lavviso di accertamento con cui lUfficio Finanziario recuperi a tassazione maggiori ricavi applicando gli studi di settore,
senza tenere conto della reale situazione del contribuente che, nel caso in esame, risulta aver perso, nellanno di imposta contestato,
lapporto economico del cliente pi significativo (soggetto ad una procedura concorsuale), oltre alla crisi del settore stesso in cui egli
opera (confezionamento di capi di maglieria per conto terzi). Per questi motivi sono inapplicabili gli studi di settore, ritenuti nel caso di
specie inattendibili. (P.M.)
Riferimenti normativi d.l. 331/93, art. 62-bis
277. Avviso bonario
Commissione Tributaria Regionale della Lombardia - Sez. 12 Siniscalchi
ACCERTAMENTO - CARTELLA DI PAGAMENTO - IVA - AVVISO BONARIO - Termine per la verifica Argomentazioni generiche - Sussiste.
da rigettare lappello proposto dal contribuente avverso la cartella di pagamento IVA, gi confermata in primo grado, laddove le
argomentazioni addotte siano del tutto generali e per nulla legate agli atti di causa, non sussistendo, quindi, nessun tipo di contestazione
di merito.
Nello specifico il contribuente ha lamentato, per chiedere la nullit della cartella, lomessa preventiva dichiarazione dellavviso bonario, e
la tardivit della verifica ex art. 36-bis d.p.r. 600/73. (P.M.)
Riferimenti normativi d.p.r. 600/73, art. 36- bis
278. Versamenti su c/c
Commissione Tributaria Regionale della Lombardia - Sez. 1 - sentenza 001/01/11 dell11 gennaio 2011 - Pres. Citro, Rel.
Simone
ACCERTAMENTO - SOCIET DI CAPITALI - ATTIVIT DI COSTRUZIONI - Versamenti in conti correnti della
societ e dellamministratore - Presunzione relativa ricavi - Sussiste - Prova contraria contribuente - Contabilit generale Rappresentazione dei SAL e delle rimanenze finali - Prova contraria - Rilevanza.
Ai sensi dellart. 32 d.p.r. 600/73, i versamenti di denaro accertati sui conti correnti bancari di una societ e del suo legale rappresentate
non giustificati da idonea documentazione, costituisco ricavi in forza di una presunzione legale relativa che sposta lonere della prova sul
contribuente. Qualora, come nel caso di specie, la societ abbia acquistato un terreno e delle villette a scopo edificatorio e di
ristrutturazione per la rivendita a terzi, e tale situazione di fatto sia stata correttamente rappresentata evidenziando i S.A.L. e le
rimanenze finali nella contabilit ordinaria, peraltro non contestata dai verificatori, la predetta contabilit prova contraria idonea ad
escludere che i suddetti versamenti costituiscano ricavi, dovendosi invece riconoscere natura di finanziamento. (B.I.)
Riferimenti normativi: d.p.r. 600/73, art. 32
ACCERTAMENTO - STUDI DI SETTORE - PRESUNZIONE DELLUFFICIO - Aumento costi del venduto e costi della
produzione - Corrispondente aumento dei ricavi - Prova contraria contri buente - Differente tipologia lavori commissionati Differenti impieghi di materiali e di manodopera.
In materia di accertamento mediante studi di settore, la presunzione dellUfficio fondata sul presupposto che allincremento dei costi del
venduto e dei costi della produzione debba corrispondere un aumento del fatturato, pu essere contrastata dalla considerazione che i
ricavi conseguiti non sono direttamene proporzionali ai costi sostenuti e non possono essere ricondotti a meri astratti calcoli aritmetici.
Infatti la differente tipologia dei lavori in concreto commissionati pu comportare differenti impieghi di materiale e di mano dopera ed il
prevalente impiego degli uni o dellaltra pu comportare differenti risultati in termini di ricavi. Peraltro, nel caso di specie, lesiguit
dellaumento del costo del venduto e del costo della produzione unito alla documentata riduzione delle ordinazioni da parte del cliente
principale dellazienda accertata, fanno ritenere assolto lonere probatorio del contribuente per contrastare lautomatica applicazione
degli studi di settore. (B.I.)
Riferimenti normativi: d.l. 331/93, art. 62-bis
281. Quotazioni OMI
Commissione Tributaria Regionale della Lombardia - Sez. 13 - sentenza n. 9/13/11 del 12 gennaio 2011 - Pres. Spano, Rel.
Malacarne
ACCERTAMENTO - IMPRESA EDILE - Insufficienza della contabilit - Omessa indicazione delle rimanenze iniziali e
finali - Assenza di contratti preliminari - Importi dei mutui contratti dai clienti - Accertamento induttivo - Legittimit.
Linsufficienza della contabilit dellimpresa, limpossibilit di determinare le rimanenze iniziali e finali, lassenza di contratti preliminari di
vendita e la presenza di mutui contratti dai clienti per importi ampiamente superiori al prezzo di vendita dichiarato, giustificano
laccertamento induttivo da parte dellUfficio nei confronti di una impresa edile, peraltro condotto in aderenza al valore di mercato degli
immobili rilevato dagli agenti immobiliari. (B.I.)
Riferimenti normativi: d.p.r. 600/73, art. 39
283. Studi di settore
Commissione Tributaria Regionale della Lombardia - Sez. 22 - sentenza 8/22/11 del 17 gennaio 2011 - Pres. Rel. Franciosi
ACCERTAMENTO - STUDI DI SETTORE - PRESUNZIONI SEMPLICI - Mancata prova contraria del contribuente Valenza di prova piena.
Gli studi di settore hanno valenza di prova presuntiva che ammette la prova contraria, ma quanto in essi sostenuto acquista valenza di
prova piena ove il contribuente non sia in grado di dimostrare con dati di fatto lesistenza di una realt reddituale diversa da quella
ACCERTAMENTO - STUDI DI SETTORE - Presunzione semplice e non legale - Elemento giustificativo della pretesa
erariale - Insufficienza.
Gli studi di settore non sono da soli sufficienti a quantificare una maggiore pretesa erariale sic et simpliciter e quindi gli stessi non
rappresentano una presunzione legale, per cui il loro utilizzo non pu avvenire in modo automatico (conforme Circolare n. 5/08 del 23
gennaio 2008 della D. Centrale accertamento). (M.S.)
Riferimenti normativi: d.l. 331/93, art. 62-bis
ACCERTAMENTO - GRUPPO DI SOCIET - FUSIONE PER INCORPORAZIONE - Liquidazione IVA di gruppo Liquidazione ufficio art. 36-bis d.p.r. 600/73 art. 54-bis d.p.r. 633/72 - Illegittimit - Attivit liquidazione - Attivit impositiva
- Necessariet avviso accertamento.
illegittimo lutilizzo da parte dellUfficio delle procedure di cui agli artt. 36- bis d.p.r. 600/1973 e 54- bis d.p.r. 633/72, qualora la
ripresa a tassazione riguardi la liquidazione iva di gruppo allesito di due operazioni di fusione per incorporazione. Ci in quanto lattivit
delUfficio, presupponendo la ricostruzione di tutti gli allegati VX VW e VL di tutte le societ partecipanti, esula da una mera attivit di
liquidazione e realizza una attivit impositiva, rendendo quindi necessaria lemissione di un avviso di accertamento. (B.I.)
Riferimenti normativi: d.p.r. 600/73, art. 36- bis, d.p.r. 633/72, art. 54
287. Presunzione di corrispondenza
Commissione Tributaria Regionale della Lombardia - Sez. 14 - sentenza n. 7/14/11 del 19 gennaio 2011 - Pres. Pizzo, Rel.
Tesini
IRES - IRAP - IVA - Accertamenti - Valutazioni OMI - Incongruenze di bilancio - Insufficienza ed infondatezza Sussistono.
Le valutazioni dellOsservatorio del Mercato Immobiliare non sono sufficienti ai fini valutativi ed estimativi degli immobili venduti laddove
non vengono tenuti in debito conto lo stato di conservazione e la redditivit derivante dai cespiti. Lincongruenza tra i valori di bilancio e
del libro cespiti ammortizzabili non trova puntuale riferimento nella fattispecie, connotandosi in termini di assoluta genericit. (M. SA.)
Reddito dimpresa - Studi di settore - Acritica applicazione - Argomentazioni del contribuente - Mancata valutazione.
Lacritica applicazione degli studi di settore ex art. 62- bis d.l. 331/93 e la omissione dei motivi per i quali siano state disattese le
argomentazioni del contribuente determinano lannullamento dellaccertamento. La motivazione dellaccertamento non pu esaurirsi nel
rilievo dello scostamento ma deve essere integrata con la dimostrazione dellapplicabilit in concreto dello standard prescelto e con le
ragioni per le quali sono state disattese le contestazioni sollevate dl contribuente. (G.T.)
Riferimenti normativi: d.l. 331/93, art. 62-bis
294. Sopralluogo
Commissione Tributaria Regionale di Milano della Lombardia Pres. Borgonovo, Rel. Missaglia
ACCERTAMENTO - Variazione categoria catastale - Frazionamento e fusione unit immobiliari - Attivit di accertamento
dellufficio - Sopralluogo - Non sussiste.
In presenza di una richiesta di variazione della categoria catastale per frazionamento e fusione di due unit immobiliari, deve escludersi
che lo spostamento di una cantina da una unit allaltra, possa portare al mutamento della categoria catastale. Parimenti deve escludersi
che ai suddetti fini lattivit accertativa dellUfficio necessiti di un sopralluogo, in quanto la variazione di classa mento non deriva da
interventi edilizi (Cass. 22313/10). Peraltro non hanno alcuna rilevanza le caratteristiche costruttive che possono far classificare
limmobile come di lusso ai fini fiscali, in quanto le stesse caratteristiche non hanno alcuna incidenza sulle categorie catastali che sono
autonome (Cass. 8600/00). (B.I.)
Riferimenti normativi: d.m. 2/8/1969
295. Accessi
Commissione Tributaria Regionale della Lombardia, sez 2 - sentenza n. 0002/2/2011 del 27 gennaio 2011 - Pres. Gravina,
Rel. Ghilotti
ACCERTAMENTO - Accesso nei locali del contribuente - Ritrovamento di documento extracontabile - Indicazione di
prezzi superiori a quelli fatturati - Chiarezza e precisione del documento - Avviso di accertamento - Legittimit.
Premesso che in seguito ad un accesso nei locali del contribuente, lUfficio ha ritrovato un documento recante lindicazione dei prezzi di
alcune unit immobiliari cedute e fatturate in data anteriore a quella del documento stesso e che i prezzi ivi indicati sono superiori a quelli
indicati nelle fatture di vendita, legittima e ragionevole la presunzione dellUfficio che individua nel prezzo indicato nel documento
ritrovato quello effettivamente pagato dagli acquirenti, recuperando a tassazione i maggiori ricavi. Peraltro il documento ritrovato in
quanto dotato dei requisiti di chiarezza e precisione non necessit di ulteriori riscontri per assumere il carattere di documento
extracontabile idoneo a giustificare laccertamento. (B.I.)
Riferimenti normativi: d.p.r. 600/73, artt. 33, 39
296. Documenti extracontabili
Commissione Tributaria Regionale della Lombardia - Sez 2 - sentenza n. 0002/2/2011 del 27 gennaio 2011 - Pres. Gravina,
Rel. Ghilotti
ACCERTAMENTO - ACCESSO - Nei locali del contribuente - Ritrovamento di documento extracontabile - Indicazione
di prezzi superiori a quelli fatturati - Chiarezza e precisione del documento - Avviso di accertamento - Legittimit.
Premesso che in seguito ad un accesso nei locali del contribuente, lUfficio ha ritrovato un documento recante lindicazione dei prezzi di
alcune unit immobiliari cedute e fatturate in data anteriore a quella del documento stesso e che i prezzi ivi indicati sono superiori a quelli
indicati nelle fatture di vendita, legittima e ragionevole la presunzione dellUfficio che individua nel prezzo indicato nel documento
ritrovato quello effettivamente pagato dagli acquirenti, recuperando a tassazione i maggiori ricavi. Peraltro il documento ritrovato in
quanto dotato dei requisiti di chiarezza e precisione non necessit di ulteriori riscontri per assumere il carattere di documento
extracontabile idoneo a giustificare laccertamento. (B.I.)
Riferimenti normativi: d.p.r. 600/73, artt. 33, 39
297. Studi di settore
Commissione Tributaria Regionale della Lombardia - Sez. 2 Gravina, Rel. DAntonio
ACCERTAMENTO - STUDI DI SETTORE - Ridotta capacit lavorativa - Analisi cliniche - Et anagrafica - Certificato
medico - Insufficienza della prova - Necessariet di obiettivi parametri medico-legali.
Nel caso di accertamento mediante studi di settore nei confronti di una attivit di intermediazione immobiliare, il semplice richiamo ad
analisi cliniche, allet anagrafica e ad un certificato medico, non costituiscono prova idonea a dimostrare che lattivit si sia svolta in
condizioni di non normalit economica. Al contrario il contribuente avrebbe dovuto atte-stare le cause che secondo concreti parametri
medico-legali espressi in termini percentuali, avevano determinato una ridotta capacit lavorativa e quindi impedito lo svolgimento
normale dellattivit economica. (B.I.)
Riferimenti normativi: d.l. 331/93, art. 62-bis
298. Competenza del TAR
Commissione Tributaria Regionale della Lombardia - Sez. 5 - sentenza n. 0009/5/2011 del 28 gennaio 2011 - Pres. Calia,
Rel. Aniello
ACCERTAMENTO - ICI - Delibera comunale - Atto amministrativo interno - Competenza TAR - Competenza giudice
tributario - Esclusione - Accertamento - Delibera fondata su studio esterno - Omessa allegazione allavviso accertamento Illegittimit - Insussistenza.
Lart. 59 comma 1, n. 4), g), d.lgs. 446/97, legittima il Comune a determinare periodicamente e per zone omogenee il valore venale in
comune commercio delle aree fabbricabili per consentire lesercizio dellaccertamento tributario ai fini Ici, sulla base di parametri
predeterminati e approvati con deliberazione consiliare. Tale atto, in quanto strumentale allindividuazione dei valori venali al fine di
agevolare il controllo sulle dichiarazioni dei contribuenti deve considerarsi un atto amministrativo interno e pertanto impugnabile davanti
al T.A.R., di conseguenza esclusa la competenza del giudice tributario. Peraltro qualora tale delibera sia fondata su uno studio
commissionato a terzi, laccertamento che non riporti il suddetto studio non per ci solo annullabile, in quanto, trattandosi di atto
pubblico, il contribuente disponeva dei mezzi giuridici idonei ad ottenerlo ovvero poteva provare in giudizio la lesione del proprio diritto
di difesa. (B.I.)
Riferimenti normativi: d.lgs. 446/97, art. 59
299. Opifici industriali
Commissione Tributaria Regionale della Lombardia - Sez. 1 - sentenza n. 0014/1/2011 del 28 gennaio 2011 - Pres. Simone,
Rel. Missaglia
procedimenti - Necessit.
La mancata riunione dei diversi procedimenti, relativi alla societ da un lato, ed ai soci per i redditi di partecipazione dallaltro, si
configura come un caso di nullit per violazione del principio del contradditorio. Lunitariet dellaccertamento che alla base della
rettifica dei redditi delle societ ed associazioni e dei soci delle stesse, comporta che il ricorso proposto da uno dei soci o della societ,
anche avverso un solo avviso di rettifica, riguardi inscindibilmente la societ ed i soci i quali tutti devono essere parte dello stesso
processo. (C.V.)
Riferimenti normativi: Cost., art. 111, comma 2; c.p.c., art. 101; d.lgs. 546/92, art. 59, comma 1
302. Studi di settore
Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 6 - sentenza n. 28/06/11 del 17 febbraio 2011 Pres. Rel. Pizzo
Studi di settore - Incongruenza dei redditi - Giustificazione - Crisi di settore e fallimento del committente.
illegittimo laccertamento fondato sugli studi di settore ove a dimostrazione della incongruit dei redditi la contribuente provi
lincidenza sullattivit provocata dal fallimento di una ditta fondamentale per lattivit dellazienda, la crisi del settore, il calo delle
commesse e la gravidanza della titolare. (G.T.)
Riferimenti normativi: d.l. 331/93, art. 62-sexies comma 3
303. Litisconsorzio
Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 36 Borgonovo
IVA - Imposta dovuta dalla societ in nome collettivo - Pagamento richiesto direttamente al socio - Illegittimit.
In caso di debito IVA sorto in capo ad una societ di persone, lufficio pu richiedere il pagamento al socio illimitatamente
responsabile solo dopo aver instaurato la procedura di riscossione nei confronti della societ.
Riferimenti normativi: c.c., art. 2304
307. Cessione beni sottocosto
Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 32 - sentenza n. 72/32/11 del 16 marzo 2011 - Pres. Luglio, Rel.
Lancia
AVVISO DI ACCERTAMENTO - Immatricolazione veicoli uso ufficio - Predisposizione permanente attrezzature speciali Trasporto persone e materiali connessi al ciclo operativo - Detraibilit Iva - Sussiste.
Il codice della strada definisce autoveicoli per uso speciale i veicoli caratterizzati dallessere muniti permanentemente di speciali
attrezzature e destinati prevalentemente al trasporto proprio. Su tali veicoli consentito il trasporto del personale e dei materiali connessi
con il ciclo operativo delle attrezzature e di persone e cose connesse alla destinazione duso delle attrezzature stesse. (C.V.)
Riferimenti normativi: d.lgs. 285/92, art. 54; d.l. 223/06
309. Indagini G.d.F.
Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 46 - sentenza n. 50/46/11 del 22 marzo 2011 - Pres. Pezza, Rel.
Cucchi
INDAGINI DELLA GDF - RISCONTRI MEDIANTE BANCA DATI - Omessa fatturazione - Legittimit dellavviso di
accertamento - Sussiste.
Le indagini della Guardia di Finanza effettuate mediante banca dati dalle quali risultano omesse fatturazioni di beni acquistati legittimano
la validit dellavviso di accertamento. (D.M.)
Riferimenti normativi: d.p.r. 441/1997
310. Motivazione per relationem
Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 29 - sentenza n. 52/29/11 del 24 marzo 2011 - Pres. Fabrizi, Rel.
Casalvieri
Mancata allegazione PVC-Raccolta notizie - Autonoma attivit ricognitiva - Carenza di motivazione - Motivazione per
relationem - Indicazione contenuto essenziale - Sufficienza.
Lavviso di accertamento in contestazione frutto di autonoma attivit ricognitiva, ancorch derivante da notizie raccolte presso
soggetto terzo. Attivit per la quale non vi obbligo di informativa, da parte dellAmministrazione finanziaria per il secondo soggetto
raggiunto da specifico avviso di accertamento. Deve altres rigettarsi la censura per difetto di allegazione del menzionato PVC, attesa la
riscontrata autonomia dellavviso sul quale nessun effetto il prodromico verbale pu al fine produrre. Statuisce altres il Legislatore nel
caso in cui alla mancata allegazione sopperisca lavviso di accertamento riportando nella parte motiva, il contenuto essenziale dellatto
richiamato. (C.V.)
Riferimenti normativi: d.p.r. 600/73, art. 42; d.p.r. n. 633/72, art. 56
311. Studi di settore
Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 29 - sentenza n. 58/29/11 del 24 marzo 2011 - Pres. Rel. Fabrizi
STUDI DI SETTORE - INVERSIONE ONERE DELLA PROVA - Sussistenza condizioni di esclusione - Giustificazione Onere a carico del contribuente.
In caso di accertamento fiscale mediante lapplicazione dei parametri e degli studi di settore, lonere della prova dellapplicabilit dello
standard prescelto al caso concreto oggetto dellaccertamento fa carico allente impositore, mentre sul contribuente, cui va riconosciuta
la pi ampia facolt di prova, compreso lutilizzo a suo vantaggio di presunzioni semplici, grava quella della sussistenza di condizioni che
giustificano lesclusione dellimpresa dallarea dei soggetti cui possono essere applicati gli standard della specifica realt dellattivit
economica nel periodo di tempo cui laccertamento si riferisce. (C.V.)
312. Studi di settore
Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 33 Rel. Arista
DEDUCIBILIT COSTI - DOCUMENTAZIONE CONTABILE - Fattura - Inversione onere della prova a carico del
contribuente.
La fattura un documento contabile e fiscale idoneo a dimostrare e giustificare le prestazioni rese dai fornitori per cessioni di beni e
prestazioni di servizi. Il contribuente in possesso di fattura regolarmente registrata nei propri libri contabili, nei termini di legge e nel
rispetto del principio di competenza, non tenuto a dovere dare ulteriori prove dellavvenuta operazione commerciale. Ogni fattura
pertanto valida sino a prova contraria fornita dallAmministrazione Finanziaria.
Compete allUfficio, nei casi in cui abbia dei sospetti su unoperazione, provarne la falsit o scorrettezza, con idonea documentazione e
prove concrete e non con semplici ed arbitrarie presunzioni. (C.V.)
Riferimenti normativi: d.p.r. 917/86, art. 109
315. Onere della prova
Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 36 - sentenza n. 58/36/11 del 4 aprile 2011 - Pres. Borgonovo,
Rel. Bonomi
ACCERTAMENTO - ONERE DELLA PROVA - Esenzioni ed agevolazioni - Contribuente - Attore in senso sostanziale.
Nonostante il ricorrente rivesta in ogni caso in primo grado il ruolo di attore in senso formale, in realt solo nei casi in cui sia il
contribuente a chiedere il riconoscimento del proprio diritto ad una esenzione, ad un rimborso o ad unagevolazione esso da
considerarsi attore anche in senso sostanziale. Quindi solo in questo caso lonere della prova graver sul ricorrente, mentre in tutti gli
altri casi sar onere dellamministrazione finanziaria fornire la prova dei fatti che costituiscono il fondamento della pretesa. (M.P.)
Riferimenti normativi: art. 2697 c.c.
316. Motivazione per relationem
Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 43 - sentenza n. 46/43/11 del 5 aprile 2011 - Pres. Pizzo, Rel.
Preda
ACCERTAMENTO - MOTIVAZIONE PER RELATIONEM - DIRITTO DI DIFESA.
Si deve ritenere ammissibile la motivazione per relationem di un accertamento quando nello stesso viene fatto rinvio ad un atto che sia
noto al contribuente e contenga tutti gli elementi per lesercizio del proprio diritto di difesa. (MC.G.)
Riferimenti normativi: d.p.r. 600/1973, art. 42
317. Contributo integrativo
Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 42 - sentenza n. 52/42/11 dell8 aprile 2011 - Pres. De Ruggiero
- Rel. Di Maida
CONTRIBUTI PREVIDENZIALI OBBLIGATORI - CONTRIBUTO INTEGRATIVO - Reddito del professionista Deducibilit.
Dal combinato disposto dellart. 10 d.p.r. 917/1986 e dellart. 54 comma 1 del medesimo decreto discende che se vero che la
indeducibilit del contributo integrativo non ammessa, in quanto il reddito del professionista non lo comprende, deve essere altrettanto
riconosciuta la sua deducibilit nel caso in cui questo sia stato incluso tra i compensi dichiarati. (M.P.)
altre attivit, ma occorre approfondire e giustificare ogni versamento e ogni prelevamento bancario. (MC.G.)
322. Termini
Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 34 Rel. Menegatti
CARTELLA DI PAGAMENTO - CITTADINO NON RESIDENTE - Notifica - Deposito presso la casa comunale.
Per i cittadini italiani residenti allestero, la notifica eseguita ai sensi dellart. 60, comma 1 lett. e) del d.p.r. 600/73, nulla. Infatti la
Corte Costituzionale con sentenza n n. 366 del 7 novembre 2007, ha dichiarato lillegittimit costituzionale del combinato disposto degli
artt. 58 primo e secondo comma e 60, primo comma lettere c), e) ed f), del d.p.r. 600/73 e dellart. 26 ultimo comma d.p.r. 602/73,
nella parte in cui prevede, nel caso di notificazione a cittadino italiano avente allestero la residenza conoscibile dallAmministrazione
finanziaria in base alliscrizione allAIRE, che le disposizioni contenute nellart. 142 c.p.c. non si applicano. (C.V.)
Riferimenti normativi: d.p.r. n. 600/73, artt. 58 e 60; d.p.r. 602/73, art. 26, c.p.c. art. 142
324. Presunzioni
Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 19 Rel. Borsani
ACCERTAMENTO SINTETICO - ATTO DI CESSIONE DI QUOTE SOCIALI - Erroneit dei calcoli dellufficio Annullamento dellatto.
Deve essere annullato lavviso di accertamento sintetico emesso ai sensi dellart. 38 d.p.r. 600/1973, quando lUfficio ha basato i suoi
calcoli su un investimento per acquisto di quote sociali in contrasto con i valori che risultano dallatto di cessione quote registrato. (P.D.)
Riferimenti normativi: d.p.r. 600/73, art. 38
329. Contributi associativi
Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 22 - sentenza n. 85/22/11 del 5 maggio 2011 - Pres. Franciosi,
Rel. Senes
ACCERTAMENTO - CONTRIBUTI ASSOCIATIVI - Deducibilit - Condizioni.
La deducibilit dei contributi versati ad associazioni di categoria ammessa solo in presenza di una formale deliberazione
dellassociazione che attesti la natura associativa del contributo versato. (P.D.)
Riferimenti normativi: d.p.r. 917/86, art. 99, comma 3
330. Presunzioni semplici
Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 7 - sentenza n. 37/08/11 del 5 maggio 2011 - Pres. Fenizia, Rel.
De Costanzo
ACCERTAMENTO - PARAMETRI - STUDI DI SETTORE - PRESUNZIONI SEMPLICI - Contraddittorio necessario Onere della prova.
La procedura di accertamento standardizzato mediante lapplicazione dei parametri o degli studi di settore, costituisce un sistema di
presunzioni semplici la cui gravit, precisione e concordanza non desumibile dal mero scostamento del reddito dichiarato rispetto a
quello standard, ma anche dal contraddittorio con il contribuente che, in questa sede, ha lonere di provare la specifica realt economica
nel periodo di tempo preso in esame mentre la motivazione dellatto non pu ridursi a rilevare lo scostamento ma deve essere integrata
con lenunciazione dei motivi per i quali sono state disattese le contestazioni del ricorrente. Inoltre lesito del contraddittorio non
condiziona limpugnabilit dellaccertamento, potendo il giudice tributario valutare liberamente lapplicabilit degli standard al caso
concreto. (F.N.G.)
331. Attivit impositiva, motivazione
Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 8 - sentenza n. 41/08/11 del 5 maggio 2011 - Pres. Dello Russo,
Rel. De Costanzo
CARTELLA DI PAGAMENTO - LIQUIDAZIONE DELLE IMPOSTE
EX ART. 36- bis d.p.r. 600/1973 - Termini di
decadenza - Obbligo di motivazione.
Quando la liquidazione delle imposte ai sensi dellart. 36- bis si risolve nella rettifica dei risultati della dichiarazione stessa che comporta
una pretesa ulteriore da parte dellAmministrazione finanziaria, si in presenza di una vera e propria attivit impositiva, con la
conseguenza che la cartella non solo va notificata nei termini previsti per lesercizio dellattivit accertatrice a pena di decadenza, ma
deve essere motivata come un atto di accertamento, dovendo contenere tutte le indicazioni idonee a consentire al contribuente di
apprestare una efficace difesa. (F.N.G.)
332. Sindaco revisore
Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 11 - sentenza n. 44/11/11 del 6 maggio 2011 - Pres. Buono, Rel.
Serangeli
STUDI DI SETTORE - PROFESSIONISTA - ATTIVIT NON PREVALENTE - Omessa compilazione del modello
relativo agli studi di settore.
Il professionista che esercita in via prevalente unattivit svolta in uno studio associato e in via ridotta lattivit di sindaco revisore non
obbligato a presentare il modello relativo agli studi di settore in merito allattivit svolta in via non prevalente rispetto a quella
principale. (F.N.G.)
333. Movimentazioni bancarie
Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 42 - sentenza n. 66/42/11 del 9 maggio 2011 - Pres. Centurelli,
Rel. Fabbrini
ACCERTAMENTI BANCARI - MOVIMENTAZIONI - DOCUMENTAZIONE PROBATORIA - Professionisti Inversione dellonere della prova - Sussiste.
In tema di accertamento delle imposte sui redditi la disciplina in materia di accesso ai dati bancari stata modificata nel tempo e da
ultimo ha confermato lapplicabilit di disciplina anche nei confronti del professionista non essendovi differenza sostanziale tra ricavi o
compensi.
Le tesi esposte dal contribuente devono contenere elementi che abbiano la forza di rovesciare le tesi esposte nellaccertamento e nella
eventuale motivazione della sentenza di primo grado.
Le scritture private per costituire prova di quanto sostenuto devono avere data certa. La data certa alle scritture private data o dalla
registrazione della scrittura stessa o dal giorno della morte o dalla sopravvenuta impossibilit fisica di una delle parti che ha sottoscritto la
scrittura o, ancora, con la riproduzione del contenuto della stessa in atti pubblici. Le scritture contabili di una societ non hanno nessuna
di queste caratteristiche, la conseguenza che tali scritture private non possono essere considerate documentazione avente i requisiti
probatori sufficienti. (M.G.)
Riferimenti normativi: d.p.r. 600/73, art. 32; l. 413/91, art. 18; c.c., art. 2704
334. Scritture inattendibili
Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 42 Ruggiero, Rel. Fabbrini
ACCERTAMENTO - CREDITO DIMPOSTA - CARTELLA DI PAGAMENTO - Mancata compilazione modello RU Dichiarazione integrativa nel termine fissato dallart. 43 del d.p.r. 600/1973.
La mancata compilazione del modello RU, che formalmente impedisce il riconoscimento del credito dimposta e la conseguente
compensazione, pu essere sanata con una successiva dichiarazione integrativa. In applicazione dellart. 2, comma 8, del d.p.r.
322/1998, il termine per la presentazione della dichiarazione integrativa corrisponde a quello previsto dallart. 43 del d.p.r. 600/1973
per laccertamento. In generale, la dichiarazione dei redditi affetta da errore in linea di principio sempre emendabile e ritrattabile
quando da essa possa derivare lassoggettamento del dichiarante a oneri contributivi diversi e pi gravosi di quelli che, sulla base della
legge, devono restare a suo carico. (F.N.G.)
Riferimenti normativi: d.p.r. 322/98, art. 2, comma 8; d.p.r. 600/73, art. 43
337. Gravi incongruenze
Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 34 - sentenza n. 46/34/11 del 11 maggio 2011 - Pres. Targetti,
Rel. Menegatti
AVVISO DI ACCERTAMENTO - STUDI DI SETTORE - INCONGRUENZA - Dati riportati nello studio - Insufficienza
di chiarimenti - Presunzione di maggiori componenti positivo di reddito.
Pur rimanendo lo studio di settore un indizio presuntivo dei ricavi, le rilevanti incongruenze in esso contenute devono essere giustificate
dal contribuente, in sede di contraddittorio con lUfficio. La parte oggetto del controllo deve fornire ogni elemento utile per inquadrare
correttamente la propria situazione economica e reddituale. In assenza di tali coerenti spiegazioni lo studio di settore assume le
caratteristiche di presunzione grave, precisa e concordante che giustifica laccertamento del maggior ricavo cos determinato. (M.G.)
ACCERTAMENTO - Studi di settore ex art. 62-sexies d.l. 331/1993 - Onere della prova.
In merito allimpugnazione di un avviso di accertamento emesso sulla base degli studi di settore di cui allart. 62- sexies d.l. 331/1993,
onere del contribuente giustificare lo scostamento tra il reddito dichiarato e quello parametrico accertato. Infatti, i risultati degli studi di
settore costituiscono una presunzione semplice avente i requisiti della gravit e della precisione e se il contribuente non ha mai fornito le
prove sufficienti a contrastare i risultati di GERICO, questi ultimi legittimano lavviso di accertamento impugnato. (F.N.G.)
Riferimenti normativi: d.l. 331/93, art. 62-sexies
342. Percentuali di ricarico generiche
Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 36 - sentenza n. 73/36/11 del 13 maggio 2011 - Pres. Rollero,
Rel. Beretta
AVVISO DI ACCERTAMENTO - DETERMINAZIONE DEL REDDITO - Percentuali di ricarico generiche - Carenza di
motivazione.
In presenza di scritture contabili corrette, per laccertamento di maggior reddito, non sufficiente il solo rilievo dellapplicazione da
parte del contribuente di una percentuale di ricarico diversa da quella mediamente riscontrata nel settore di appartenenza. Occorre
risultino elementi ulteriori, tra cui anche labnormit e irragionevolezza della difformit tra la percentuale di ricarico applicata e la media
del settore, ovvero la concreta ricorrenza di circostanze gravi, precise e concordanti. Le medie di settore non costituiscono fatto noto
storicamente provato, dal quale argomentare, con giudizio critico, quello ignoto da dimostrare, e sono di per se stesse inidonee ad
integrare gli estremi di una prova per presunzioni. (M.G.)
Riferimenti normativi: d.p.r. 600/73, art. 39, comma 1
343. Relata di notifica
Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 11 Rel. Stella
ACCERTAMENTO INDUTTIVO - OMESSA DICHIARAZIONE IVA - Deducibilit del credito anno precedente.
Linottemperanza allobbligo della presentazione della dichiarazione annuale espone il contribuente allaccertamento induttivo, e gli
preclude la facolt di portare in deduzione lIVA versata nel relativo periodo su acquisti di beni e servizi, se non registrata nelle
liquidazioni mensili o trimestrali, ma non lo priva del diritto di scomputare dalle somme dovute in base a tale accertamento il credito che
abbia maturato nel periodo anteriore e per il quale abbia chiesto la successiva detrazione. Analogo diritto spetta per i crediti infra
periodo regolarmente contabilizzati. (M.G.)
Riferimenti normativi: d.p.r. 633/72, art. 30 comma 2; d.p.r. 633/72, art.
348. Studi di settore
Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 38 - sentenza n. 88/38/11 del 16 maggio 2011 - Pres. La Manna,
Rel. Fossa
STUDI DI SETTORE - SCOSTAMENTO - FLESSIONE DELLATTIVIT - Perdita della clientela in corso desercizio Spese di lite - Soccombenza.
Una brusca e sensibile riduzione di fatturato che abbia provocato lo scostamento dallo studio di settore e che sia stata puntualmente e
tempestivamente documentata, rappresenta inconfutabilmente levidenza della realt nella quale operava il contribuente dimostrando
linattendibilit degli Studi di Settore. Disponendo lUfficio di tutta la documentazione occorrente fin dal momento della ricezione del
ricorso di primo grado e del contradditorio allegato al ricorso, con ampie e chiare spiegazioni da parte del contribuente, si pu ben
ritenere che lUfficio soccombente debba sostenere le spese di lite, in quanto al contribuente non pu essere imputata alcuna negligenza.
(M.G.)
Riferimenti normativi: d.p.r. 600/73, art. 39
349. Scarto della dichiarazione
Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 38 Manna; Rel. Citro
ACCERTAMENTO DI VENDITA PLUSVALENTE - IMMOBILE MAI POSSEDUTO - Illegittimit della pretesa Avviso di accer tamento notificato alla sas e non allaccomandante - Non definitivit della pretesa rispetto
allaccomandante.
illegittimo lavviso di accertamento basato sulla ricostruzione dellimponibile sulla base della vendita di un immobile mai appartenuto al
contribuente accertato. Non pu essere eccepita la definitivit di un accertamento effettuato in capo alla societ partecipata se tale
accertamento non mai stato notificato al socio accomandante. (D.M.)
Riferimenti normativi: d.lgs. 546/1992, art. 14
352. Questionario
Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 12 - sentenza n. 77/12/11 del 17 maggio 2011 - Pres. Pizzo, Rel.
Noschese
ACCERTAMENTO - INVIO QUESTIONARIO - Termini perentori per laccertamento.
Una volta avviato il procedimento e garantito al contribuente il contraddittorio, lUfficio tenuto a portare a termine lazione
accertatrice, per cui i termini perentori che regolano la predetta attivit di accertamento, ai sensi dellart. 37bis, impongono e
legittimano lufficio a notificare latto impositivo, dopo aver atteso il decorrere infruttuoso dei 60 giorni dalla notifica del questionario.
(F.N.G.)
Riferimenti normativi: d.p.r. 600/73, art. 37- bis
353. Movimentazioni bancarie
Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 12 Siniscalchi - Rel. Stella
ACCERTAMENTO SINTETICO - PRESUPPOSTI - Inidoneit della documentazione prodotta - Onere probatorio in capo
al contribuente - Sussiste.
A seguito di un accertamento sintetico basato sulle disponibilit economiche del contribuente, le eccezioni di parte devono essere
suffragate da documentazione probatoria. Linidoneit della documentazione prodotta e le asserzioni di somme ricevute a titolo di
elargizione non sono sufficienti a suffragare le deduzioni difensive. In difetto di riscontro documentale, di atti aventi data certa che
possano suffragare leffettiva provenienza delle somme possedute a giustificazione della maggior capacit contributiva accertata
dallufficio, laccertamento che determini induttivamente il reddito valido. (M.G.)
Riferimenti normativi: d.p.r. 600/73, art. 38, comma 4
355. Documenti ottenuti da autorit estera
Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 8 Russo, Rel. Castelli
AVVISO DI ACCERTAMENTO - CONTABILIT DI MAGAZZINO - Contabilit magazzino parallela a quella ufficiale Valenza dei documenti rinvenuti.
Il rinvenimento di documentazione relativa alla contabilit di magazzino da cui risultino elementi idonei alla individuazione delle quantit e
qualit delle merci esistenti, costituisce la prova di una contabilit parallela. Il rinvenimento di tabulati extracontabili contenenti le quantit
fisiche delle merci effettivamente presenti costituisce un indizio grave, preciso e concordante per la ricostruzione dei valori a magazzino e
del conseguente maggior ricavo non contabilizzato. (M.G.)
Riferimenti normativi: d.p.r. 600/73, art. 14
357. Tabulati extracontabili
Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 34 - sentenza n. 56/34/11 del 19 maggio 2011 - Pres. Targetti,
Rel. Bonavolont
AVVISO DI ACCERTAMENTO - CONTABILIT DI MAGAZZINO - Contabilit parallela a quella ufficiale Minusvalenze da svalutazione partecipazioni - Valenza dei documenti rinvenuti.
Il rinvenimento di documentazione relativa alla contabilit di magazzino da cui risultino elementi idonei alla individuazione delle quantit e
qualit delle merci esistenti, costituisce la prova di una contabilit parallela. Il rinvenimento di tabulati extracontabili contenenti le quantit
fisiche delle merci effettivamente presenti costituisce un indizio grave, preciso e concordante per la ricostruzione dei valori a magazzino e
del conseguente maggior ricavo non contabilizzato. Limputazione delle minusvalenze da svalutazioni di partecipazioni, in assenza di
cessione a titolo oneroso, ammissibile pro quota in cinque esercizi. (M.G.)
Riferimenti normativi: d.p.r. 917/86, art. 92; d.p.r. 600/73, art. 14; d.p.r. 917/86, artt. 66 e 54
358. Costi e componenti negative
Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 6 - sentenza n. 97/06/11 del 23 maggio 2011 - Pres. Pizzo, Rel.
Strati
ACCERTAMENTO - Responsabilit del consulente per non aver trasmesso la dichiarazione - Esonero del contribuente Non sussiste.
Anche se la societ di consulenza a non aver trasmesso la dichiarazione dei redditi, il contribuente responsabile nei confronti
dellerario; con il d.p.r. 435/2001, stato previsto lobbligo per gli intermediari di rilasciare ricevute e dichiarazioni di impegno alla
trasmissione, della copia della comunicazione di ricezione della dichiarazione in via telematica: questo comporta che il contribuente non
pu invocare la sua ignoranza, essendo la stessa legge a stabilire gli oneri probatori di cui si deve fare carico per essere esente da
sanzioni o responsabilit. Inoltre, essendo stata omessa la dichiarazione, lUfficio, senza dare giustificazioni, ha potuto procedere con
accertamento induttivo anche in presenza di una contabilit sistematica. Se lUfficio, durante lo svolgimento del contraddittorio,
esaminata la documentazione fornita dal contribuente, rileva lIVA sugli acquisti relativamente alle operazioni registrate e risultanti dalle
liquidazioni periodiche, allora deve riconoscere la detrazione di detta IVA. (F.N.G.)
Riferimenti normativi: d.p.r. 600/73, art. 39, comma 2; d.p.r. 633/1972, artt. 54, comma 2 e 55, comma 2; d.lgs. 472/97, art. 6,
comma 3; c.p.c., art. 112; d.lgs. 546/92, art. 14
Riferimenti normativi: d.p.r. 600/1973, art. 39, primo comma, lettera d); e 40; d.p.r. 633/1972, art. 54; d.p.r. 917/1986, artt. 40 e
77
Determinazione in misura pari al 50% del risparmio dimposta (indebito) del supposto compratore.
legittimo laccertamento induttivo, ex artt. 39 e 41 d.p.r. 600/1973, notificato nei confronti di societ che risulta avere emesso una
consistente fattura per vendita di beni, reperita presso la societ acquirente ma che ne ha omesso la dichiarazione. Seguendo le
presunzioni costituite anche da massime di esperienza delli d quod plerunque accidit , assumendo la fittiziet delloperazione, non
appare illegittimo loperato dellUfficio che ha rideterminato il reddito dimpresa ritenendo che il provento realizzato attraverso la fattura
in discussione corrisponda al 50% del complessivo indebito risparmio di imposta realizzato dal soggetto utilizzatore della fattura stessa.
(P.D.)
Riferimenti normativi: d.p.r. 600/73, artt. 39 e 41
364. Utili extracontabili
Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 42 - sentenza n. 86/42/11 del 30 maggio 2011 - Pres. Centurelli,
Rel. Fabbrini
SANZIONI - PRIMA CASA - Trasferimento di residenza - Cause di forza maggiore - Carenza probatoria - Decadenza Sussiste.
La carenza probatoria relativa alla causa di forza maggiore ed allinsorgenza dellimprevedibilit dellevento (in tema di trasferimento
tardivo di residenza) precludono il diritto al beneficio fiscale per lacquisto della prima casa. (M.SA.)
370. Revoca
Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 26 - sentenza n. 18/26/11 del 14 luglio 2010 - Pres. Rel. Molina
bis legge
AGEVOLAZIONI E SANATORIE - CONDONO - Art. 12 l. 289/02 - Pagamento prima rata - Ritardato pagamento
seconda rata - Decadenza del trattamento agevolato - Non sussiste.
Qualora il contribuente presenti domanda di condono ai sensi dellarticolo 12 l 289/02 ed adempia nei termini fissati dalla legge al
pagamento della prima rata dei tributi dovuti, il ritardato pagamento della seconda rata non comporta la decadenza del contribuente
stesso dal trattamento agevolato previsto dal condono. (B.I.)
Riferimenti normativi: l. 289/02, art. 12
375. Prima casa
Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 13 Spano
IRPEF - Agevolazioni 1 casa. Mancato trasferimento della residenza - Revoca dei benefici - Termine triennale - Proroga Irrilevanza.
La proroga di ulteriori due anni dei termini di tre anni stabiliti dallart.
76 d.p.r. 131/86 per la rettifica e liquidazione delle maggiori imposte di registro, inserito nellart. 11 della legge 289/02 (che prevede la
possibilit di sanare i minori valori dichiarati negli atti registrati entro una certa data) non si applica alle fattispecie previste dal comma
1-bis dellart. 11 della legge 289/02 che consente di chiedere il condono per le ipotesi di godimento di agevolazioni non spettanti. La
proroga biennale costituisce norma speciale non suscettibile di applicazione estensiva o analogica e non pu quindi essere applicata alla
diversa fattispecie del comma 1-bis. (G.T.)
Riferimenti normativi: legge 289/2002, artt. 11, commi 1 e 1- bis; d.p.r. 131/86, art. 76
376. Avviamento
Commissione Tributaria Regionale della Lombardia - Sez. 13 - sentenza n. 7/13/11 del 12 gennaio 2011 - Pres. Spano, Rel.
Aondio
16 l. 289/02, nonostante limposta di registro e le imposte sui redditi abbiano presupposti diversi e pertanto il suddetto atto di cessione
abbia originato due obbligazioni tributarie distinte, deve riconoscersi che la predetta definizione automatica del valore di avviamento ha
cristallizzato tale valore anche relativamente alla determinazione del reddito di spettanza dei soci. (B.I.)
Riferimenti normativi: l. 289/02, art. 16
377. Immobili di lusso
Commissione Tributaria Regionale della Lombardia - Sez. 1 Rel. Simone
AGEVOLAZIONI ED ESENZIONI - AGEVOLAZIONI PRIMA CA-SA - IMMOBILE ECCEDENTE I 240 MQ Immobili di lusso - Presenza di vani e locali non di lusso - Irrilevanza - Tassativit dei locali esclusi dal computo metrico Revoca dellagevolazione - Legittimit.
Ci che caratterizza limmobile di lusso ai sensi dellart. 6 d.m. 2 agosto 1969 la circostanza che la superficie utile sia
complessivamente superiore ai mq 240, dovendosi ricomprendere in tale misura tutti i locali componenti limmobile, ad eccezione
soltanto di quelli specificamente esclusi dal suddetto d.m. quindi legittima la revoca dellagevolazione prima casa, il recupero
dellimposta e lirrogazione delle sanzioni qualora la superficie dellimmobile acquistato sia superiore ai mq 240, a nulla valendo che parti
di esso non specificamente escluse dal predetto d.m. abbiano caratteristiche non di lusso o siano prive dei requisiti per ottenere
labitabilit. (B.I.)
Riferimenti normativi: d.m. 2 agosto 1969, art. 6
378. Irrilevanza della destinazione
Commissione Tributaria Regionale della Lombardia - Sez. 1 Simone
AGEVOLAZIONI ED ESENZIONI - AGEVOLAZIONI PRIMA CA-SA - Contribuente gi proprietario di abitazione Abitazione destinata a studio professionale - Omesse variazioni catastali - Irrilevanza della destinazione - Legittimit
diniego agevolazioni - Sussiste.
Nellipotesi in cui il contribuente sia gi proprietario di una abitazione non pu fruire delle agevolazioni prima casa per lacquisto di
unaltra abitazione, a nulla valendo la dedotta circostanza che la prima abitazione sia stata adibita a studio professionale qualora lo
stesso contribuente non abbia provveduto alle necessarie variazioni catastali. (B.I.)
Riferimenti normativi: d.p.r. 131/86, art. 4 tariffa
379. Revoca
Commissione Tributaria Regionale della Lombardia - Sez. 8,
Fenizia
Commissione Tributaria Regionale della Lombardia, Sez 15 - sentenza n. 2/15/11 del 18 gennaio 2011 - Pres. Giordano,
Rel. Maffey
AGEVOLAZIONI - PRIMA CASA - REVOCA - Titolarit di altro alloggio locato a terzi - Inidoneit immobile locato a
costituire casa di abitazione - Requisito impossidenza - Legittimit revoca - Sussiste.
Il requisito della impossidenza di altro fabbricato o porzione di fabbricato destinato ad abitazione, fissato dalla norma per accedere ai
benefici dellagevolazione prima casa, deve essere inteso come assenza di altro alloggio concretamente in grado di sopperire ai bisogni
abitativi dellacquirente in ragione delle proprie caratteristiche strutturali, di dimensione e di ubicazione. Tale requisito fa quindi
riferimento alle caratteristiche fische dellimmobile a cui non assimilabile un vincolo giuridico; pertanto la propriet di un fabbricato
destinato ad abitazione concesso in locazione a terzi al momento dellacquisto di un altro immobile ad uso abitativo, osta alla
concessione dei benefici prima casa per lacquisto di questo secondo immobile. (B.I.)
Riferimenti normativi: d.l. 16/93, art. 1
383. Prima casa
Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 1 - sentenza n. 17/1/11 del 25 gennaio 2011 - Pres. Rel. Simone
IRPEF - AGEVOLAZIONI 1 CASA. Vendita prima del decorso del quinquennio - Mancato riacquisto entro i dodici mesi Revoca dei benefici - Termine triennale - Proroga - Rilevanza.
La proroga di ulteriori due anni dei termini di tre anni stabiliti dallart. 76 d.p.r. 131/86 per la rettifica e liquidazione delle maggiori
imposte di registro, inserito nellart. 11 della legge 289/02 (che prevede la possibilit di sanare i minori valori dichiarati negli atti registrati
entro una certa data) si applica anche alle fattispecie previste dal comma 1- bis dellart. 11 della legge 289/02 che consente di definire
con condono anche le violazioni relative alla indebita utilizzazione di agevolazioni. Sarebbe incongrua linterpretazione che riconoscesse
solo alla prima ipotesi (comma 1) la proroga dei termini per la rettifica e la liquidazione del dovuto. (G.T.)
Riferimenti normativi: legge 289/2002, art. 11, commi 1 e 1- bis; d.p.r. 131/86, art. 75
CONDONO - DICHIARAZIONE INTEGRATIVA - Imponibili dichiarati non inferiori alle soglie dellart. 11 d.l. 69/89 Effetto sanante - Accertamento ufficio e richiesta di rimborso - Preclusione.
Ai sensi dellarticolo 11 d.l. 69/89 (conv. in l. 154/89) la dichiarazione integrativa presentata dai contribuenti che indichi redditi
imponibili dichiarati non inferiori a quelli determinati in base ai coefficienti previsti dal medesimo articolo 11, produce un effetto sanante
della posizione del contribuente che preclude allAmministrazione la possibilit di effettuare controlli. Al suddetto effetto si collega
limpossibilit per il contribuente di chiedere, in ogni caso, la ripetizione delle somme versate, sia che tali versamenti siano stati eseguiti
volontariamente, sia che siano stati eseguiti in seguito alla notifica di una cartella esattoriale. (B.I.)
Riferimenti normativi: d.l. 69/89, art. 11
386. Partecipazioni iscritte in bilancio
Commissione Tributaria Regionale della Lombardia - Sez. 11 Antonini, Rel. Citro
AGEVOLAZIONI - L. 342/00 - Rivalutazione di partecipazioni iscritte in bilancio e beni aziendali - Riapertura dei termini Omesso versamento degli interessi per pagamento rateale - Cartella pagamento - Legittimit.
legittima la cartella di pagamento relativa allomesso versamento degli interessi nella misura del 6% annuo per il pagamento rateale
dellimposta sostituiva sulla rivalutazione dei beni e delle partecipazioni iscritte in bilancio per societ e persone fisiche prevista dalla
l. 342/00, in quanto la l. 325/03 ha solamente riaperto i termini per beneficiare dellagevolazione, senza modificare le restanti
disposizioni della suddetta l. 342/00. (B.I.)
Riferimenti normativi: l. 342/00, l. 325/03
387. Risoluzione del rapporto di lavoro
Commissione Tributaria Regionale della Lombardia - Sez. 8,
Fenizia
AGEVOLAZIONI - Risoluzione anticipata rapporto di lavoro - Somme percepite a titolo di incentivi allesodo -
Dal momento che alle prestazioni corrisposte per il sostegno dei lavoratori coinvolti nei processi di ristrutturazione e riorganizzazione
aziendale deve applicarsi il medesimo trattamento fiscale stabilito per le erogazioni corrisposte a titolo di incentivo allesodo, occorre
applicare anche a detti assegni il regime della tassazione separata e la valutazione del requisito anagrafico dellet del percipiente, ai soli
fini dellapplicazione, tuttora applicabile in virt del regime transitorio, riconosciuta dal comma 4 dellart. 19 del TUIR. (MC.G.)
Riferimenti normativi : d.p.r. 917/1986, art. 19, comma 4248/2006; l. 448/ 1998, art. 26 comma 23
bis (abrogato); d.l. 233/2006, art. 36, comma 23, convertito nella l.
Lagevolazione per lacquisto di terreni edificabili in aree soggette a piani urbanistici particolareggiati spetta a condizione che lacquirente
provveda alledificazione. Tale agevolazione decade se non si provvede alledificazione o si ceda il terreno, entro il quinquennio, senza
aver provveduto a significative opere di edificazione, a nulla rilevando costruzioni ad opera del successivo acquirente. (M.G.)
Riferimenti normativi: l. 388/2000, art. 33, comma 3; l. 448/2001, artt. 388 e 76
396. Piccola propriet contadina
Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 35 Manna
AVVISO DI LIQUIDAZIONE - BENEFICI FISCALI - Piccola propriet contadina - Obbligo di prova dei requisiti entro il
triennio.
Le imposte di registro, ipotecarie e catastali sono dovute in misura ridotta (agevolata) nei contratti di compravendita di terreni utilizzati
dallacquirente addetto alla lavorazione abituale del terreno quale coltivatore diretto. I requisiti devono essere fatti valere entro il termine
perentorio di tre anni dalla stipula dellatto a mezzo documentazione probatoria. Seppure la prova spetti al contribuente, la sussistenza
dei requisiti richiesti allatto dellacquisto confermano il diritto allagevolazione. (M.G.)
Riferimenti normativi: l. 640/54, art. 1; l. 604/54, art. 7; l. 289/02, art. 11
397. Proroga dei termini
Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 1 - sentenza n. 101/1/11 del 6 maggio 2011 - Pres. Rel. Simone
AVVISO DI LIQUIDAZIONE - Agevolazioni prima casa - Revoca - Termini - Proroga.
Il termine triennale per lemissione dellavviso di liquidazione volto a revocare le agevolazioni fiscali previste per la prima casa si deve
intendere prorogato di due anni per effetto dellart. 11 della legge 289/02 (condono). La proroga applicabile anche nellipotesi di cui
al comma 1-bis art. 11 della l. 289/02 riguardante le violazioni relative allapplicazione di agevolazioni tributarie. (L.D.)
Riferimenti normativi: d.p.r. 131/86, art. 76; l. 289/02, art. 11, comma 1- bis
398. Incremento base occupazionale
Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 38 Manna
CREDITI DIMPOSTA PER INCREMENTO BASE OCCUPAZIONALE - Requisiti per laccesso allagevolazione Rispetto di tutte le condizioni - Sussiste.
I requisiti per laccesso ai benefici fiscali previsti per lincremento della base occupazionale devono essere posseduti congiuntamente e
non alternativamente, secondo quanto reso chiaro dalla formulazione della norma e dal tenore logico della stessa. Tutte le condizioni
previste dalla legge devono quindi essere soddisfatte congiuntamente per ottenere lagevolazione prevista. (M.G.)
Riferimenti normativi: l. 388/00, art. 7, comma 5
399. Obbligo di costruzione
Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 36 - sentenza n. 77/36/11 del 17 maggio 2011 - Pres. Borgonovo
- Rel. De Paola
AGEVOLAZIONI FISCALI PER ACQUISTO TERRENI EDIFICABILI - DECADENZA - Obbligo di costruzione nel
quinquennio - Cessione del terreno prima delledificazione.
La normativa che agevola il pagamento delle imposte di registro e ipotecarie per lacquisto di terreni edificabili in aree soggette a piani
urbanistici prevede che lutilizzazione edificatoria dellarea avvenga entro i cinque anni dal trasferimento. Decade da tali agevolazioni chi
ceda il terreno edificabile oggetto dellagevolazione, entro i cinque anni a terzi, senza aver provveduto a significative opere edificatorie.
(M.G.)
Riferimenti normativi: l. 388/2000, art. 33
400. Accorpamento di nuovo immobile
Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 8 Russo, Rel. Chiametti
PRIMA CASA - DECADENZA AGEVOLAZIONI - Vendita prima del quinquennio senza riacquisto - Inderogabilit della
disciplina - Sussiste.
Lavviso di liquidazione non pu prescindere dal principio generale dellonere della prova, stabilito anche dal codice civile, il quale
impone alla parte ricorrente di fornire idonei elementi probatori atti a suffragare i fatti posti a fondamento dellavviso stesso e del ricorso,
dimostrando le cause di forza maggiore atte ad evitare lapplicazione delle sanzioni. comunque inderogabile la disciplina
normativamente prevista per la concessione dei benefici prima casa. (M.G.)
Riferimenti normativi: c.c., art. 2647; d.p.r. 633/72, Tabella A parte II n. 21 e 26; d.l. 136/04, art. 7
CONDONO ED AMNISTIA
rateazione degli importi dovuti per la sanatoria ex art. 12, alla stregua di principio generale, il sostituirsi per effetto della presentazione
della domanda di condono e del pagamento della prima rata dello stesso allobbligazione tributaria precedente di quella scaturente dal
condono, con necessaria emissione del ruolo e della cartella di pagamento nel caso di tardato e/o omesso versamento delle restanti rate.
(M.G.)
Riferimenti normativi: legge n. 289/2002, art. 12
404. Tasse automobilistiche
Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 21 - sen
Gesualdi
Condono - Tardivo versamento - Invalidit della definizione - Non sussiste - Iscrizione a ruolo - Diniego di rimborso Illegittimit - Sussiste.
Il tardivo versamento della seconda ed ultima rata del condono non determina linefficacia della definizione agevolata, salva la possibilit
dellUfficio di iscrivere a ruolo la rata non versata, maggiorata di interessi e sanzioni, mancando una specifica e contraria disposizione di
legge. Per leffetto risulta illegittimo il diniego al rimborso dellintero debito dimposta originariamente dovuto iscritto a ruolo e
versato. (M.SA.)
Riferimenti normativi: legge 289/2002, artt. 9-bis e 12; d.lgs. 546/92, art. 19
407. Pagamento tardivo
Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 33 Rel. Arista
DOMANDA DI CONDONO - ADESIONE A SANATORIA - Ritardo nel versamento delle somme - Irrilevanza.
Lefficacia della definizione agevolata regolata dallart. 9- bis l. 289/2002 non pregiudicata dal mero ritardo delle somme dovute a
titolo di definizione, soprattutto nel caso in cui il ritardo non sia molto rilevante. Il fatto che la disposizione di legge non abbia stabilito
espressamente le conseguenze del condono per effetto del mancato versamento delle rate non pu comportare linvalidit della istanza
di condono stessa, mentre si rendono dovute le sanzioni e gli interessi previsti per il ritardo nel versamento. (MP)
Riferimenti normativi: l. 289/2002, art. 9 bis
409. Azione di rimborso
Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 46 - sentenza n. 62/46/11 del 12 aprile 2011 - Pres. Rel. Punzo
AZIONE DI RIMBORSO - Onere della prova a carico del contribuente - Definizione automatica - Effetto preclusivo Sussiste - Ausilio di terzi lavoratori e di altri professionisti - Sussiste.
pacifico che, nelle azioni di rimborso, il contribuente onerato di provare i fatti costitutivi della pretesa e, laddove manca tale prova, il
diritto al rimborso non pu essere accordato. Con la istanza di definizione ex art. 7 resta fermo il diritto ai rimborsi previamente richiesti,
ma non pu essere attivata ex novo unistanza di rimborso, stante il carattere transattivo della definizione. In presenza di collaborazione
lavorativa di un terzo e di altri professionisti per cifre economicamente importanti, lesistenza della autonoma organizzazione non pu
essere negata. (D.M.)
Riferimenti normativi: d.p.r. 446/1997, art. 2; d.p.r. 602/1973, art. 38; l. 289/2002, art. 7; c.c., art. 2697
410. 1 rata
Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 20 Squassoni
generalizzata. Liscrizione a ruolo e lemissione della cartella di pagamento, nel caso di specie, attengono allomesso od insufficiente
pagamento, e sono del tutto legittime. (P.D.)
Riferimenti normativi: l. 289/02, art. 9; l. 212/2000, art. 6; l. 241/90, art. 7
412. Condono e fermo amministrativo
Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 14 - sentenza n. 49/14/11 del 13 maggio 2011 - Pres. Ciccolo,
Rel. Ghilotti
CONDONO - DEFINIZIONE CARICHI DI RUOLO PREGRESSI - FERMO AMMINISTRATIVO - Illegittimit Tardivo versamento della seconda rata - Decadenza dal beneficio - Non sussiste.
Il fermo amministrativo disposto dal Concessionario della Riscossione su cartelle di pagamento condonate ai sensi dellart. 12 l.
289/2002 (c.d. rottamazione dei ruoli) illegittimo. Il tardivo versamento della seconda rata del condono
ex art. 12 non produce
decadenza dal beneficio della definizione, a causa delle condizioni di incertezza dovute alle cinque versioni dellart. 12 ed alle numerose
e controverse proroghe succedutesi nel tempo, nel caso di specie costituenti errore scusabile. (P.D.)
Riferimenti normativi: l. 289/02, art. 12; d.p.r. 602/73, art. 86
413. Definizione ruoli pregressi
Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 15 - sentenza n. 50/15/11 del 17 maggio 2011 - Pres. Marletta,
Rel. Sciarini
CONDONO - DEFINIZIONE CARICHI DI RUOLO PREGRESSI EX ART. 12 l. 289/2002 - Mancato versamento del
saldo - Diniego di condono - Responsabile del procedimento.
Solo nel caso di condono ex art. 12 l. 289/2002 (cosiddetta rottamazione dei ruoli) non stato espressamente previsto che,
nelleventualit di mancato versamento di rate successive alla prima, non si verifica linefficacia dellintegrazione, bens liscrizione a ruolo
a titolo definitivo dellimporto dovuto e non versato, con applicazione di una sanzione pari al 30% delle somme non versate. Ci indice
di una volont del legislatore di fare coincidere la validit del condono con lintegrale pagamento di quanto dovuto. La mancata
indicazione del responsabile del procedimento amministrativo di diniego del condono non causa di nullit ai sensi art. 36 l. 31/2008,
art. 7 l. 212/2000 ed art. 5 l. 241/1990, intendendosi per esso il dirigente dellunit organizzativa preposta al procedimento. (P.D.)
Riferimenti normativi: l. 289/02, art. 12; d.l. 248/07, conv. in l. 31/08, art. 36, comma 4-ter; l. 212/2000, art. 7; l. 241/90, art. 5
CONTENZIOSO
GIURISDIZIONE
417. Iscrizione ipotecaria
Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 31 - sen
Ventura
PROCESSO TRIBUTARIO - CANONE DI DERIVAZIONE ACQUE PUBBLICHE - Addizionale regionale Giurisdizione tributaria - Esclusione.
Le addizionali regionali al canone di derivazione delle acque pubbliche debbono essere unitariamente intese e considerate sotto il profilo
della giurisdizione, con la conseguenza che anche laddizionale regionale deve essere ricondotta alla giurisdizione del Tribunale Superiore
delle Acque Pubbliche, cui devoluta la competenza per le controversie in materia di canone di derivazione delle acque pubbliche.
(A.F.)
Riferimenti normativi: d.lgs. 546/1992, art. 2; l. 69/2009, art. 3
424. Nullit processuale
Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 42 Ruggiero, Rel. Di Manda
Premoli
AVVISO DI IRROGAZIONE DI SANZIONI - LAVORO IRREGOLARE - GIURISDIZIONE ORDINARIA.
La carenza di regolarizzazione di personale destinato al lavoro comporta lirrogazione di sanzioni amministrative della cui legittimit
chiamato a decidere il giudice ordinario e non il giudice tributario, trattandosi di violazioni estranee alla sua giurisdizione. (M.SA.)
Conforme alla Sentenza n. 130/2008 della Corte Costituzionale Riferimenti Normativi: d.l. 22 febbraio 2002, art. 3, commi 3 e 5;
d.lgs. 546/1992, art. 2, comma 1; c.p.c., art. 50, comma 1
426. Notifica dellaccertamento
Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 29 - sen tenza n. 92/29/11 dell8 marzo 2011 - Pres. Napodano, Rel.
Garofalo
ACCERTAMENTO - TERMINI - Proposizione del ricorso - Atto consegnato a mani del portiere dello stabile - Validit
della notificazione - Sussiste.
Il ricorso proposto oltre il sessantesimo giorno dalla notificazione dellaccertamento tardivo. Ai sensi dellart. 7 della legge 890/82, il
portiere viene indicato tra i soggetti legittimati a ricevere la notifica degli atti effettuata a mezzo posta con la conseguenza che la stessa si
perfeziona con tale consegna ed alla data di essa e non al momento della ricezione della raccomandata informativa. (F.C.)
Riferimenti normativi: l. 890/82, art. 7
427. Sanzioni per lavoro nero
Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 30 Rel. Mascherpa
PROCESSO TRIBUTARIO - AVVISO IRROGAZIONE - SANZIONI LAVORO NERO - Natura tributaria della
sanzione - Insussistenza - Difetto di giurisdizione del giudice tributario.
Le sanzioni irrogate ex art. 3 d.l. 12/2002 non conseguono alla violazione di disposizioni aventi natura tributaria, pertanto il potere di
decidere su di esse non compete al giudice tributario, ma al giudice ordinario. (C.V.)
Riferimenti normativi: d.l. 12/02, art. 3; d.lgs. 546/92, art. 2, comma 1
428. Lavoro irregolare - Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 43 - sentenza n. 42/43/11 del 5 aprile
2011 - Pres. Pizzo, Rel. Preda
GIURISDIZIONE - LAVORO IRREGOLARE - DIFETTO DI GIURISDIZIONE TRIBUTARIA - Riassunzione del
giudizio avanti al giudice ordinario.
Il giudice tributario, preso atto che la sentenza della Corte Costituzionale n. 13/2008, ha di fatto sottratto alle Commissioni tributarie la
giurisdizione in merito alle cd. sanzioni per lavoro nero, riconoscendo la giurisdizione del Giudice ordinario, qualora la controversia
coinvolga simili sanzioni, deve dichiarare lintervenuto difetto di giurisdizione con conseguente riassunzione della lite nei termini di rito,
dinanzi alla giurisdizione ordinaria. (M.P.)
429. COSAP
Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 13 Rel. Taticchi Mataloni
PROCESSO TRIBUTARIO
430. Intimazione di pagamento
Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 31 - sen tenza n. 64/31/11 del 26 novembre 2010 - Pres. Napodano,
Rel. Sala
CONTENZIOSO TRIBUTARIO - Mancata notifica del ricorso allente impositore - Inammissibilit - Sussiste.
Se non risulta instaurato un valido rapporto processuale attraverso la notifica dellimpugnazione allente impositore, per consentire alla
parte la successiva costituzione in giudizio nei termini di legge ed il corretto esercizio del diritto di difesa, il ricorso avverso la cartella di
pagamento inammissibile. (S.L.C.)
Riferimenti normativi: d.lgs. 546/1992
434. Spese di lite
Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 22 - sen tenza n. 09/22/11 del 18 gennaio 2011 - Pres. Maniaci, Rel.
Amato
CESSAZIONE MATERIA DEL CONTENDERE - PRESUPPOSTI - CONTRASTO IN TEMA DI SPESE DI GIUDIZIO.
La dichiarazione di cessazione della materia del contendere pu pronunciarsi solo quando sia sopravvenuta una situazione che abbia
eliminato veramente e definitivamente la posizione di contrasto tra le parti e abbia perci fatto venire meno oggettivamente la necessit di
una pronuncia del giudice su ci che era oggetto di controversia; ci, quindi, non si verifica quando vi sia dissidio tra le parti circa la
pronuncia sulle spese di giudizio. (MCG)
Riferimenti normativi: assenti.
435. Oggetto del ricorso
Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 23 - sen tenza n. 25/23/11 dell1 febbraio 2011 - Pres. De Vincenzo,
Rel. Dattolico
RICORSO INTRODUTTIVO - MANCATA QUALIFICAZIONE DELLOGGETTO - INAMMISSIBILIT.
Si deve ritenere che il ricorso introduttivo dimostri unassoluta incertezza quando non contiene alcuna richiesta specifica al giudice
tributario in ordine al provvedimento invocato, in assenza di istanze in concreto avanzate dal ricorrente, ossia di un oggetto immediato
(annullamento parziale o totale dellatto impugnato) e mediato (interesse legittimo tutelato), al fine di qualificare la domanda proposta
con latto introduttivo. Ci determina inevitabilmente linammissibilit del ricorso ex art. 18 d.lgs. 546/1992. (MCG)
Riferimenti normativi: d.lgs. 546/1992, art. 18
436. Compensazione delle spese
Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 26 - sentenza n. 53/26/11 del 2 febbraio 2011 - Pres. Rel. Ingrasc
CARTELLA DI PAGAMENTO - PROVVEDIMENTO DI SGRAVIO - Cessazione materia del contendere Dichiarazione congiunta delle parti - Spese lite compensate.
Lintervenuto annullamento dellatto impugnato e conseguente provvedimento di sgravio, con la dichiarazione congiunta delle parti della
cessata materia del contendere comporta lestinzione del giudizio cui consegue la compensazione delle spese di lite. (F.S.)
ricorso - Inammissibilit.
inammissibile il ricorso ritualmente proposto mediante notifica alla controparte, quando il ricorrente non si sia costituito nei trenta giorni
successivi, depositando copia del ricorso presso la segreteria della commissione adita. (A.G.)
Riferimenti normativi: d.lgs. 546/1992, art. 22
440. Vizi propri
Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 46 - sen
Rel. Rigoldi
Processo tributario - Cartella di pagamento - Impugnazione per vizi di un atto precedente - Inammissibilit.
inammissibile il ricorso avverso la cartella di pagamento, se le censure proposte dal ricorrente riguardano vizi di atti precedenti e non
vizi propri del provvedimento impugnato. (A.G.)
Riferimenti normativi: d.lgs. 546/1992, art. 19
441. Spese del giudizio
Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 25 - sen tenza n. 05/25/11 del 23 febbraio 2011 - Pres. Franco, Rel.
Mauri
ISTANZA DI AUTOTUTELA - INERZIA DELLUFFICIO - SPESE DI GIUDIZIO.
In conseguenza dellinerzia manifestata dallUfficio dinanzi allattivazione della parte ricorrente che, con apposita istanza di autotutela, ha
cercato in ogni modo di evitare linsorgere del contenzioso, lo stesso Ufficio deve essere considerato quale unico responsabile della lite
tributaria e come tale va condannato alla refusione delle spese di giudizio. (MC.G.)
Riferimenti normativi: art. 15 d.lgs. 546/1992
442. Revisione parziale
Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 31 - sen
Cazzaniga
Costanzo
RIESAME DELLATTO IN VIA DI AUTOTUTELA - CESSAZIONE MATERIA DEL CONTENDERE - Estinzione del
giudizio - Richiesta spese di giudizio.
Il riesame formale dellatto impositivo, con provvedimento di autotutela parziale, secondo le modalit invocate dal contribuente in
autotutela, produce lestinzione del giudizio per sopravvenuta cessazione della materia del contendere. Riguardo alla liquidazione delle
spese di giudizio la Commissione Tributaria deve valutare caso per caso lopportunit di attribuire un rimborso, tenendo conto se vi sia
responsabilit solidale del contribuente con altri soggetti, o se siano stati riscontrati errori nella compilazione della modulistica che,
seppur aventi carattere formale, abbiano tratto in inganno gli Uffici Finanziari. (F.C.)
Riferimenti normativi: d.lgs. 546/92, art. 15
445. Cartella
Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 46 - sen
Rel. Ruggiero
PROCESSO TRIBUTARIO - COSTITUZIONE IN GIUDIZIO DEL RICORRENTE - Mancato deposito della ricevuta di
notifica - Nullit.
nullo il ricorso introduttivo depositato presso la segreteria della commissione adita, se non stata allegata la prova dellavvenuta
notifica del ricorso alla controparte. (A.G.)
Riferimenti normativi: d.lgs. 546/1992, art. 22
447. Mancata sottoscrizione del ricorso
Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 29 - sen
Garofalo
Rel. Cappellozza
NOTIFICAZIONE DELLA CARTELLA - DOMICILIO FISCALE - Consegna a persona diversa dal contribuente Avviso di avvenuta notifica - Decorrenza dei termini - Inammissibilit del ricorso - Sussiste.
Il giorno da cui decorrono i termini per proporre il ricorso quello di notifica dellatto a persona diversa del contribuente e non
dallavviso di avvenuta notifica. Il ricorso presentato dopo i sessanta giorni dalla notifica tardivo e pertanto inammissibile. (F.C.)
Riferimenti normativi: d.lgs. 546/92, artt. 19 e 21
449. Contenuto dellatto
Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 29 - sentenza n. 136/29/11 del 12 aprile 2011 - Pres. Napodano - Rel.
Garofalo
NOTIFICAZIONE DELLA CARTELLA - RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO - Validit della cartella - Sussiste.
Relativamente allomissione del responsabile del procedimento si evidenzia che, per la consolidata giurisprudenza amministrativa, tale
figura, ove non sia nominativamente indicata negli atti notificati o comunicati ai destinatari, deve individuarsi nel soggetto preposto
allunit organizzativa competente per il procedimento. (F.C.)
Riferimenti normativi: d.p.r. 602/73, art. 26
450. Valore della controversia
Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 46 - sentenza n. 123/46/11 del 12 aprile 2011 - Pres. Rel. De Sapia
Processo tributario - Ricorso proposto dal contribuente in proprio - Inammissibilit.
inammissibile il ricorso proposto dal contribuente in proprio, senza assistenza tecnica, quando il valore della controversia superi
lammontare di 2.582, 28 euro. (A.G.)
Riferimenti normativi: art. 12, d.lgs. 546/1992
451. Rendita, prova
Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 25 - sen
Fumagalli Ceri
Arista
CARTELLA DI PAGAMENTO - VIZI DELLATTO PRODROMICO - Non impugnabilit.
inammissibile il ricorso avverso la cartella di pagamento se il ricorso volge alla contestazione dei motivi che attengono latto di
accertamento precedente e non per i vizi propri della cartella stessa. Non rileva la mancata impugnazione dellaccertamento da parte del
contribuente imputabile alla mancata consegna da parte della convivente cui correttamente latto stato notificato. (L.D.)
Riferimenti normativi: d.lgs. 546/92, art. 19
454. Spese di lite
Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 44 Proietto
MOTIVAZIONE DELLA SENTENZA - CARENZA - Mancato esame punti decisivi - Rilevanza - Difformit su
apprezzamento dei fatti - Irrilevanza.
Il vizio di omessa, insufficiente o contraddittoria motivazione si configura solo quando nel ragionamento del giudice sia riscontrabile il
mancato o insufficiente esame di punti decisivi della controversia, prospettati dalle parti o rilevabili dufficio, ovvero un insanabile
contrasto tra le argomentazioni adottate, tale da non consentire lidentificazione del procedimento logico-giuridico posto a base della
decisione. Detti vizi non possono, peraltro, consistere nella difformit nellapprezzamento dei fatti e delle prove dato dal giudice rispetto
a quello preteso dalla parte, perch spetta solo a quel giudice individuare le fonti del proprio convincimento e a tal fine valutare le prove,
controllarne lattendibilit e la concludenza e dare prevalenza alluno o allaltro mezzo di prova. (C.V.)
456. Provvedimento del direttore dellagenzia
Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 27 - sentenza n. 65/27/11 del 3 dicembre 2010 - Pres. Secchi,
Rel. Ramondetta
AGENZIE FISCALI - AUTORIZZAZIONE ALLAPPELLO - Provvedimento direttoriale.
Deve rilevarsi che la legittimazione processuale dellUfficio locale trova fondamento nella disciplina regolatrice della materia che ha
istituito le Agenzie fiscali, rimandando allo Statuto la fissazione dei principi generali relativi allorganizzazione ed al funzionamento
dellAgenzia. I rapporti giuridici, poteri e competenze, sono da esercitarsi secondo la disciplina dellorganizzazione interna di ciascuna
agenzia. Lufficio ha dimostrato, depositando copia del provvedimento del Direttore, che la delega per la proposizione dellappello
stata conferita al sottoscrittore, cos come previsto dal d.lgs. 165/01 e dal Regolamento damministrazione delle Agenzie delle Entrate.
La censura sollevata dallappellato va pertanto disattesa. (C.V.)
Riferimenti normativi: d.lgs. 165/2001, artt. 57 e 58; d.p.r. 131/1986, art. 76; l. 289/2002, art. 11
457. Appello, censure
Commissione Tributaria Regionale della Lombardia - Sez. 4 -
DIVERGENZA TRA ORIGINALE E COPIA DEPOSITATA - Procedimento instaurato nei confronti di una sola parte Inammissibilit dellappello.
La divergenza tra loriginale consegnato alla controparte e la copia depositata in giudizio e la mancata proposizione dellappello nei
confronti di tutte la parti che hanno partecipato al giudizio di primo grado ne determinano la inammissibilit. (G.T.)
Riferimenti normativi: d.lgs. 546/92, art. 22, comma 3, art. 53, comma 2
459. Assenza di procura alle liti
Commissione Tributaria regionale della Lombardia - Sez. 13 - sentenza n. 6/13/11 del 10 gennaio 2011 - Pres. Rel. Spano
CONTENZIOSO - RICORSO IN APPELLO - SOCIET DI CAPITALI - Assenza di procura alle liti - Inammissibilit
ricorso - sussiste.
Nel caso di ricorso in appello proposto da una societ di capitali (nella specie da una s.r.l.), deve ritenersi inesistente la procura alle liti
conferita da una persona fisica senza alcun riferimento alla societ ricorrente e, di conseguenza, devono ritenersi inammissibili il ricorso in
appello e le controdeduzioni non avendo la societ ricorrente conferito alcuna procura alle liti. (B.I.)
Riferimenti normativi d.lgs. 546/92, art. 18
460. Appello, notifica
Commissione Tributaria Regionale della Lombardia - Sez. 4 Simone, Rel. Falaguerra
CONTENZIOSO - RICORSO IN APPELLO - Notifica irrituale del ricorso in primo grado - Inammissibilit.
Deve essere dichiarato inammissibile lappello del contribuente avverso la sentenza di primo grado qualora dalla documentazione in atti
si rilevi che il ricorso avverso la cartella esattoriale non stato notificato allUfficio in conformit allarticolo 22 d.lgs. 546/92. (B.I.)
Riferimenti normativi: d.lgs. 546/92, art. 22
461. Procura alle liti
Commissione Tributaria Regionale della Lombardia - Sez. 4 Simone, Rel. Falaguerra
CONTENZIOSO - RICORSO INTRODUTTIVO - PROCURA AL-LE LITI - Sottoscrizione del ricorso da parte del
contribuente e del difensore - Effetto sanante.
La contemporanea sottoscrizione del ricorso da parte del difensore incaricato e da parte del contribuente, sana lassenza della procura
alle liti conferita nelle forme di legge ed impedisce la dichiarazione di inammissibilit del ricorso ex art. 18, comma 4 d.lgs. 546/92. (B.I.)
CONTENZIOSO - Irrogazione degli sanzioni agli eredi - Intrasmissibilit della sanzione - Sussiste - Cessazione della
materia del contendere.
Le sanzioni tributarie-amministrative irrogate al de cuius non si estendono allerede in quanto la sanzione, avente carattere penale o ad
essa assimilabile, non pu essere comminata allerede, essendo la responsabilit penale personale e soggettiva. In particolare nel giudizio
tributario relativo allapplicazione delle sanzioni deve dichiararsi inapplicabile larticolo 110 c.p.c. perch la morte dellopponente, stante
lintrasmissibilit delle sanzioni agli eredi ex art. 7 l. 689/81, determina la cessazione della materia del contendere, come stabilito da
Cass. 6048/93. (B.I.)
Riferimenti normativi: c.p.c., art. 110; l. 689/81, art. 7
464. Eredi
Commissione Tributaria Regionale della Lombardia - Sez. 22 - sentenza n. 2/22/11 del 16 gennaio 2011 - Pres. Izzi, Rel.
Messuri
CONTENZIOSO - Irrogazione degli sanzioni agli eredi - Intrasmissibilit della sanzione - Sussiste - Cessazione della
materia del contendere.
Le sanzioni tributarie-amministrative irrogate al de cuius non si estendono allerede in quanto la sanzione, avente carattere penale o ad
essa assimilabile, non pu essere comminata allerede, essendo la responsabilit penale personale e soggettiva. In particolare nel giudizio
tributario relativo allapplicazione delle sanzioni deve dichiararsi inapplicabile larticolo 110 c.p.c. perch la morte dellopponente, stante
lintrasmissibilit delle sanzioni agli eredi ex art. 7 l. 689/81, determina la cessazione della materia del contendere, come stabilito da
Cass. 6048/93. (B.I.)
Riferimenti normativi: c.p.c., art. 110; l. 689/81, art. 7
465. Rimessione in termini
Commissione Tributaria Regionale della Lombardia - Sez. 8,
Fenizia
CONTENZIOSO - IMPUGNAZIONE TARDIVA - Istanza di rimessione in termini - Art. 184- bis c.p.c. - Inapplicabilit Art. 650 c.p.c. - Inapplicabilit.
La rimessione in termini disciplinata dallarticolo 184-bis c.p.c. riguarda le decadenze in cui le parti siano incorse nellattivit processuale
davanti al giudice istruttore, senza possibilit di estensione alle decadenze relative al giudizio di impugnazione o a giudizi costruiti con
caratteristiche impugnatorie, come quello tributario, che non consente al giudice alcun intervento in ordine al decorso dei termini, se non
nei casi tassativamente previsti dalla legge. Peraltro listanza di rimessione non pu essere percorribile neppure a norma dellarticolo 650
c.p.c. in quanto norma non applicabile in via analogica e meno che mai al processo tributario. (B.I.)
Riferimenti normativi: c.p.c., art. 184-bis, 650
466. Errore revocatorio
Commissione Tributaria Regionale di Milano - Sez. 1 - sentenza n. 005/01/11 del 17 gennaio 2011 - Pres. Rel. Simone
CONTENZIOSO - IMPUGNAZIONE PER REVOCAZIONE - Errore revocatorio - Falsa percezione atto processuale Omessa o errata valutazione atto - Insussistenza - Riesame questioni di merito - Inammissibilit.
Lerrore revocatorio che ai sensi dellart. 395, n. 4, c.p.c. legittima limpugnazione per revocazione delle sentenze pronunciate in unico
grado o in grado dappello, deve concretarsi in una falsa percezione della realt e non nellomessa o errata valutazione di un atto
processuale, pertanto tale errore non pu implicare il riesame di questioni di merito gi decise in giudizio. Ne consegue che in sede di
revocazione non possono essere riprese questioni relative al difetto di motivazione della cartella, alla irregolarit dellavviso bonario o al
diritto del contribuente al pagamento della sanzione in misura ridotta. (B.I.)
Riferimenti normativi: c.p.c., art. 395
467. Ricorso in appello
Commissione Tributaria Regionale della Lombardia - Sez. 15 Giordano
CONTENZIOSO - RICORSO IN APPELLO - REQUISITI - Indicazione delle motivazioni della sentenza impugnata e dei
motivi di censura - Mera riproduzione delle difese svolte in primo grado - Inammissibilit del ricorso.
In forza dellart. 53 d.lgs. 546/92, il ricorso in appello deve contenere chiaramente le motivazioni della sentenza impugnata e
unespressa censura del nucleo essenziale della stessa in modo da incrinarne il fondamento logico giuridico, non potendosi al contrario
limitare a riprodurre le difese svolte in primo grado senza indicare le argomentazioni che sorreggevano la decisione impugnata e senza
attaccarle con appropriate controdeduzioni. Deve quindi dichiararsi inammissibile il ricorso in appello che sia privo di specifici motivi di
censura della sentenza di primo grado e contenga solamente una riproduzione delle argomentazioni svolte in primo grado avverso latto
impugnato. (B.I.)
Riferimenti normativi: d.lgs. 546/92, art. 53
468. Soccombenza virtuale
Commissione Tributaria Regionale della Lombardia - Sez. 1 - sentenza n. 0018/1/11 del 25 gennaio 2011 - Pres. Simone,
Rel. Fucci
CONTENZIOSO - RICORSO IN APPELLO - Mutamento orientamento dellAgenzia - Concessione del beneficio Cessazione materia contendere - Estinzione giudizio - Soccombenza virtuale.
La Corte Costituzionale ha dichiarato lillegittimit costituzionale dellart. 46 d.lgs. 546/92 nella parte in cui stabiliva che le spese del
giudizio estinto restavano a carico della parte che le aveva anticipate anche nei casi di definizione diversi di quelli previsti dalla
legge. Pertanto, in applicazione del principio della soccombenza virtuale, deve essere condannate alle spese del giudizio
lAmministrazione finanziaria che in grado dappello muti il proprio orientamento e conceda al contribuente un rimborso
precedentemente negato, con leffetto di determinare la cessazione della materia del contendere e la conseguente estinzione del giudizio
ex art. 46 d.lgs. 546/92. (B.I.)
CONTENZIOSO - Giudizio dappello - Divieto di domande nuove - Produzione in giudizio di una stima di valore Precisazione quantitativa del petitum - Esclusione della novit.
La produzione in grado dappello della stima dellUfficio tecnico relativa allaccertamento di valore di un terreno ai fini dellimposta di
registro e la conseguente richiesta da parte dellAmministrazione di rideterminazione del suddetto valore in base alla stima prospettata,
non introduce un tema di indagine e di giudizio nuovo in grado dappello. Infatti come stabilito dalla Cass. 425/72 non costituisce
domanda nuova la precisazione quantitativa del petitum dipendente da un fatto emerso nelle more del giudizio dappello. (B.I.)
Riferimenti normativi: d.lgs. 546/92, art. 57
470. Autotutela
Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 42 Ruggiero, Rel. Fasano
PROCESSO TRIBUTARIO - STATUIZIONE DELLE SPESE DI LITE - AUTOTUTELA E SGRAVIO - Spese di giudizio
- Principio di soccombenza.
Lo sgravio delle imposte in autotutela nel corso del giudizio non costituisce motivo di esonero dal riconoscimento delle spese di giudizio
a favore del contribuente. (G.T.)
Riferimenti normativi: d.lgs. 546/92, art. 15, comma 1; c.p.c., art. 91 ss.
471. Notifica
Commissione Tributaria Regionale della Lombardia - Sez. 2 - sentenza n. 0004/2/11 del 27 gennaio 2011 - Pres. Gravina,
Rel. Chilotti
CONTENZIOSO - MISURE CAUTELARI - Rigetto dellistanza in primo grado - Appello dellufficio - Giudizio di merito
pendente in primo grado - Risultanze di bilancio - Assenza di dismissioni recenti - Fumus boni iuris - Insussistenza.
Nel giudizio di appello proposto dallUfficio avverso il diniego di una misura cautelare richiesta in primo grado (nelle specie si trattava di
sequestro conservativo), non sussiste il requisito del fumus boni iuris, e pertanto deve essere rigettata listanza di adozione delle misure
cautelari, qualora il giudizio di merito della vicenda penda ancora in primo grado avanti alla C.P.T. adita e dalle argomentazioni prodotte
dal contribuente si evinca che nessun depauperamento del patrimonio aziendale si recentemente verificato, anzi al contrario le
risultanze del bilancio facciano supporre la sua integrale conservazione. (B.I.)
CONTENZIOSO - CARTELLA PAGAMENTO - IMPUGNAZIONE - Vizi propri della cartella - Omessa chiamata in
causa dellagente della riscossione - Nullit della sentenza - Sussiste.
Deve essere dichiarata nulla la sentenza di primo grado e la causa rimessa alla CTP che ha emesso la sentenza impugnata, ai sensi
dellart. 59, comma 1, d.lgs. 546/92, in quanto il contraddittorio non stato regolarmente costituito o integrato, qualora la cartella di
pagamento sia stata impugnata per vizi propri e non sia stato convenuto in giudizio o chiamato in causa unitamente allAgenzia delle
Entrate anche lAgente della riscossione a cui la causa comune. (B.I.)
Riferimenti normativi d.lgs. 546/92, art. 59
474. Contenuto dellappello
Commissione Tributaria Regionale della Lombardia - Sez. 5 - sentenza n. 0010/5/11 del 28 gennaio 2011 - Pres. Rel. Calia
CONTENZIOSO - APPELLO - Art. 53 d.lgs. 546/92 - Contenuto - Censure non dedotte agli argomenti della sentenza di
primo grado - Esclusiva riproposizione motivi del ricorso introduttivo - Inammissibilit appello.
Il ricorso in appello deve essere dichiarato inammissibile ai sensi dellart. 53 d.lgs. 546/92, qualora lappellante anzich confutare e
censurare gli argomenti svolti nella sentenza di primo grado, si limiti a riformulare e riproporre quanto gi dedotto nel ricorso
introduttivo. Il giudizio in appello infatti non consiste in un iudicium novum bens in una revisio prioris istantiae. (B.I.)
Riferimenti normativi d.lgs. 546/92, art. 53
475. Residenza
Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 27 - sentenza n. 64/27/11 del 4 febbraio 2011 - Pres. Rel. Secchi
AGEVOLAZIONE PRIMA CASA - Accertamento requisito di residenza - Mancata doglianza in primo grado - Novit della
domanda.
Se lappellante ha ritenuto, in sede di ricorso introduttivo, di dolersi soltanto del tardivo esercizio del potere impositivo in cui
lAmministrazione sarebbe incorsa, la postuma estensione del thema decidendum alla questione dellaccertamento del requisito della
residenza, trascurata in primo grado, si traduce in un inammissibile appesantimento degli oneri defensionali della controparte, con
parimenti inammissibile di Lei pregiudizio, esito questo cui la Commissione non pu accordare il proprio avvallo, pena la violazione di un
principio di ordine pubblico processuale costituzionalmente presidiato. (C.V.)
Riferimenti normativi: d.lgs. 546/1992, artt. 57 e 58; d.p.r. 131/1986, art. 76; l. 289/2002 art. 11
476. Principio di soccombenza
Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 43 - sentenza n. 9/43/11 dell8 febbraio 2011 - Pres. Pizzo, Rel.
Cantele
PROCESSO TRIBUTARIO - REGOLAMENTAZIONE DELLE SPESE - Principio di soccombenza - Compensazione Esclusione - Assenza di ragioni nella motivazione.
Sono illegittimamente compensate le spese di lite, e vanno quindi liquidate in base al generale principio secondo il quale le spese
sostenute dalla parte vittoriosa debbono essere rimborsate da quella soccombente, in assenza della esplicita indicazione in motivazione,
oltre che della eventuale reciproca soccombenza, delle gravi ed eccezionali ragioni che ne hanno giustificato la compensazione. (G.T.)
Riferimenti normativi: d.lgs. 546/92, art. 15; c.p.c., art. 92
AVVISO DI ACCERTAMENTO - NOTIZIE E DATI FORNITI IN SEDE DI ISPEZIONE - Messa a disposizione della
documentazione - Preclusione - Insussistenza.
Presupposto per loperativit della preclusione sancita dalla norma che il contribuente, in sede di accesso, abbia dichiarato,
contrariamente al vero, di non disporre della documentazione richiesta al fine di impedire coscientemente e volontariamente lispezione
del documento. Dallesame dei verbali di constatazione se emerge che la societ ha dichiarato di mettere a disposizione la
documentazione richiesta, va escluso che possa ritenersi integrato il rifiuto di esibizione che integra la fattispecie di cui allart. 32 d.p.r.
600/73 e art. 52 d.p.r. 633/72. (C.V.)
Riferimenti normativi: d.p.r. 600/73, art. 32; d.p.r. 633/72, art. 52
479. Revocazione della sentenza
Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 29 - sentenza n. 54/29/11 del 24 marzo 2011 - Pres. Rel. Fabrizi
RICORSO PER REVOCAZIONE - ELEMENTI DETERMINANTI - Difetto di prova - Inammissibilit.
Il ricorso per revocazione inammissibile in quanto il denunciato dolo del Pres. del collegio giudicante, non stato accertato con
sentenza passata in giudicato. Inoltre la condotta processuale dellufficio impositore, non integra gli estremi del dolo, pu invece
costituire dolus bonus, che per giurisprudenza consolidata non rientra nella nozione di dolo di cui allart. 395, n. 1 c.p.c., in quanto non
volta a sviare il convincimento del giudice. Non stata altres fornita la prova delle cause di forza maggiore che avrebbero impedito la
produzione dei documenti, ed il provvedimento del giudice che non ammette la produzione di documenti, non costituisce, comunque,
causa di forza maggiore. Per questi motivi il ricorso inammissibile. (C.V.)
Riferimenti normativi: c.p.c., art. 395
480. Inammissibilit dellappello
Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 31 Rel. Falaguerra
DIFFORMIT TRA ATTO NOTIFICATO ALLUFFICIO E DEPOSITATO IN COMMISSIONE - Inammissibilit Ricorso per Cassazione - Sentenza di rinvio - Inammissibilit parziale.
Qualora emerga una discrasia tra latto notificato allUfficio e quello depositato in Commissione, dato dalla mancanza di alcune pagine
rispetto a quello notificato alla controparte, la Commissione adita deve limitare la pronunzia soltanto ai motivi presenti nellappello
depositato, con esclusione quindi di quelli omessi. (D.M.)
Riferimenti normativi: d.lgs. 546/1992, artt. 53 e 63
482. Interpello
Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 44 - sentenza n. 57/44/11 del 4 aprile 2011 - Pres. Proietto, Rel.
Grigillo
ATTI IMPUGNABILI - RISPOSTE RESE ALLAMMINISTRAZIONE FINANZIARIA IN SEDE DI INTERPELLO Non impugnabilit.
Visto il tenore dellart. 19 del d.lgs. 546/1992, pur dovendosi tener conto che lelencazione degli atti impugnabili davanti al giudice
tributario non esclude la facolt del contribuente di impugnare davanti al medesimo giudice anche atti diversi da quelli contenuti in detto
elenco, restano comunque non impugnabili le risposte rese dallAmministrazione finanziaria in sede di interpello. (M.P.)
Riferimenti normativi: d.lgs. 546/1992, art. 19
483. Onere della prova
Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 36 - sentenza n. 58/36/11 del 4 aprile 2011 - Pres. Borgonovo,
Rel. Bonomi
IRAP - AUTONOMA ORGANIZZAZIONE - Effettivit e natura delle altre spese documentate - Non rilevante - Incidenza
sul totale delle spese - Rilevante - Presupposto per la revocazione della sentenza - Non sussiste.
Non pu essere accolto il ricorso per revocazione laddove la censura del ricorrente concerna un elemento risultante non significativo ed
essenziale ai fini della motivazione della decisione della Commissione tributaria regionale, la quale aveva accolto lappello proposto
dallAgenzia ritenendo sussistente lautonoma organizzazione del contribuente e, quindi, legittimi gli avvisi di accertamento, sulla base
della incidenza, ritenuta eccessiva, delle altre spese sul totale, prescindendo dalla effettivit e dalla natura delle stesse. (D.M.)
Riferimenti normativi: d.p.r. 446/1997, art. 2; c.p.c., art. 395
485. Notifica
Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 43 - sentenza n. 48/43/11 del 5 aprile 2011 - Pres. Pizzo, Rel.
Preda
CARTELLA ESATTORIALE - NOTIFICA - NATURA PROCESSUALE - NULLIT - SANATORIA.
La notifica della cartella esattoriale ha sicuramente natura processuale, siccome finalizzata alla
provocatio ad opponendum ; ne
consegue che ad essa applicabile la disciplina della sanatoria degli atti processuali, sancita in via generale dal comma 3 dellart. 157
c.p.c., secondo cui la nullit non pu essere mai pronunciata se latto ha raggiunto lo scopo cui destinato.
Riferimenti normativi: art. 157, comma 3, c.p.c.
486. Sentenza non sottoscritta
Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 46 - sentenza n. 39/46/11 del 13 aprile 2011 - Pres. Punzo, Rel.
Cucchi
IMPUGNAZIONE DELLA SENTENZA - Mancata indicazione degli estremi della sentenza - Inammissibilit dellappello.
da respingere lappello proposto senza indicazione dei dati necessari alla puntuale identificazione dellatto impugnato. Non sono
sufficienti i meri riferimenti alle generalit del contribuente, al numero di avviso di accertamento e allanno dimposta preso in esame
essendo necessario il riferimento alla sentenza impugnata. (M.G.)
Riferimenti normativi:d.lgs. 546/92, art. 53
490. Proposizione del ricorso, cronologia
Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 18 - sentenza n. 61/18/11 del 3 maggio 2011 - Pres. DIsa, Rel.
Staunovo Polacco
CONTENZIOSO - PROCESSO TRIBUTARIO - COSTITUZIONE IN GIUDIZIO - Ordine di spedizione dei plichi Ammissibilit del ricorso.
ammissibile il ricorso di primo grado spedito con tre plichi raccomandati nel medesimo giorno, ed a distanza di pochi minuti luno
dallaltro, alla Commissione Tributaria Provinciale, allUfficio, ad Equitalia. Lart. 22 d.lgs. 546/1992 prevede il termine finale di trenta
giorni dalla proposizione del ricorso per la costituzione in giudizio del ricorrente; nessuna sanzione prevista per una costituzione
intempestiva. La differenza di pochi minuti emergente dalle ricevute di spedizione sta a significare che tanto gli originali per le controparti
quanto la copia per la Commissione sono stati presentati simultaneamente allufficio postale; lordine col quale stato inoltrato ciascun
plico non rileva ai fini della priorit della costituzione del contribuente rispetto alla chiamata in giudizio dei convenuti. (P.D.)
Riferimenti normativi: d.lgs. 546/1992, art. 22; c.p.c., art. 165
491. Giudicato ultraattivo
Commissione Tributaria Regionale di Milano - Sez. 6 - sentenza
Furlani
Rel. Missaglia
AIUTI DI STATO - Mancata lettura dispositivo - Nullit - Rimessione della causa al 1 giudice - Esclusione.
nulla la sentenza viziata dalla mancata lettura del dispositivo al termine delludienza ai sensi dellart. 47- bis d.lgs. 546/92, tuttavia non
possibile rimettere la causa al Primo Giudice non ricorrendo alcuna delle ipostesi di rimessione previste dallart. 59 d.lgs. 546/92.
(L.D.)
Riferimenti normativi: d.lgs. 546/92, artt. 47- bis e 59; l. 289/02, artt. 9 e 24; d.p.r. 600/73, art. 43, comma 4; d.p.r. 600/73, art.
36-bis; d.l. 185/08, art. 24 comma 2; l. 212/2000, art. 3; d.l. 10/07, art. 1; d.p.r. 445/2000, art. 47; l. 142/90
495. Udienza di trattazione
Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 28 - sentenza n. 79/28/11 del 6 maggio 2011 - Pres. Izzi, Rel.
Ingino
UDIENZA DI TRATTAZIONE - Mancata comunicazione - Nullit.
La mancata notificazione della comunicazione relativa alla fissazione delludienza di trattazione comporta un difetto di contraddittorio,
che non pu ritenersi validamente instaurato, con conseguente nullit degli atti successivi e della impugnata sentenza. (C.V.)
Riferimenti normativi: d.lgs. 546/92, art. 59, lett. b)
496. Inutilizzabilit delle dichiarazioni raccolte nel PVC
Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 49 - sentenza n. 64/49/11 del 9 maggio 2011 - Pres. Lucchina,
Rel. Primavera
PVC-INUTILIZZABILIT DELLE DICHIARAZIONI RACCOLTE - Sussiste - Perdita del diritto alla detrazione in caso
di accordo fraudolento tra cedente e cessionario - Sussiste - Spese di manutenzione straordinaria di un immobile Competenza del proprietario - Sussiste - Deducibilit del terzo - Non sussiste.
Le dichiarazioni testimoniali da chiunque rese non sono utilizzabili nel processo tributario. La prima e sesta direttiva UE impongono la
perdita del diritto alla detrazione qualora sussista un accordo fraudolento tra cedente e cessionario, per la valutazione del quale occorre
prendere in considerazione i criteri di partecipazione psicologia e materiale al fatto concreto. Le spese straordinarie di un bene in
locazione sono di competenza della propriet e non del terzo che non le pu legittimamente detrarre. (D.M.)
Riferimenti normativi: d.p.r. 633/1972, art. 19
497. Dichiarazione emendabile in sede contenziosa
Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 42 - sentenza n. 76/42/11 del 9 maggio 2011 - Pres. Centurelli,
Rel. Fasano
CREDITO NON EMERGENTE DALLA DICHIARAZIONE - ONERE DELLA PROVA - A carico del contribuente Mezzi idonei a provare lerrore del contribuente - Rilevanza.
Non preclusa la possibilit del contribuente di emendare la propria dichiarazione in sede contenziosa, e richiedere il riconoscimento del
credito non emergente dalla dichiarazione erroneamente presentata, allegando per gli errori di fatto e di diritto commessi, cos da
fornire al giudice tributario gli elementi necessari per apprezzare la fondatezza degli emendamenti proposti. Gli elementi forniti devono
chiaramente fornire le spiegazioni analitiche delle differenze tra quanto dichiarato in origine e quanto sostenuto in sede di contenzioso,
costituendo tale spiegazione parte essenziale della prova dellerrore di fatto del contribuente. Tali risultanze devono avere evidenza
anche nellavvenuta correzione delle risultanze di bilancio a mezzo di riapprovazione del bilancio societario oppure di registrazione degli
effetti nel conto economico e stato patrimoniale degli esercizi successivi, pena la non opponibilit. (M.G.)
Riferimenti normativi: d.p.r. 322/98, art. 2, commi 8 e 8-bis
IMPUGNAZIONE - SPECIFICIT DEI MOTIVI - Censure argomentative allimpianto della sentenza - Rilevanza.
necessario, a pena di inammissibilit dellappello, indicare le ragioni concrete per cui si richiede il riesame, con un supporto
argomentativo idoneo a contrastare la motivazione della sentenza impugnata, contrapponendo alle argomentazioni ivi svolte quelle
dellappellante volte ad incrinare il fondamento logico giuridico della sentenza impugnata. Generiche doglianze e mancata presentazione
di documentazione probatoria delle tesi sostenute non possono inficiare il risultato di un accertamento basato su dati medi di ricavi del
settore. (M.G.)
Riferimenti normativi: d.lgs. 546/92, art. 53; d.lgs. 546/92, art. 58
499. Prova testimoniale
Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 32 Martorelli, Rel. Di Martino
PROCESSO TRIBUTARIO - Mancato deposito dellatto di appello presso la segreteria della Commissione Tributaria
Provinciale - Inammissibilit.
Lappello dichiarato inammissibile in via preliminare, se lappellante, che non si avvalso per la notifica dellufficiale giudiziario, non ne
abbia depositato copia presso la segreteria della commissione tributaria che ha pronunciato la sentenza impugnata. (F.N.G.)
Riferimenti normativi: d.lgs. 546/92, art. 53, comma 2
502. Inammissibilit dellappello
Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 8 Russo, Rel. Castelli
PROCESSO TRIBUTARIO - Art. 53 d.lgs. 546/1992 - Inammissibilit dellappello in mancanza di deposito presso la
segreteria della CTP.
Lappello inammissibile per violazione dellart. 53, comma 2, d.lgs. 546/1992 se il ricorrente non provvede al deposito per la
costituzione in giudizio dellatto di appello entro trenta giorni dalla proposizione dellopposizione presso la segreteria della Commissione
Provinciale che ha pronunciato la sentenza impugnata. (F.N.G.)
Riferimenti normativi: d.lgs. 546/92, art. 53, comma 2
503. Notifica a mezzo posta
Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 7 - sentenza n. 62/07/11 del 12 maggio 2011 - Pres. Arbasino,
Rel. Crespi
PROCESSO TRIBUTARIO - NOTIFICA A MEZZO POSTA - L. 890/1982 - Effettiva conoscenza dellatto notificato Avviso di ricevimento.
Verificare i vizi di notifica onere del giudice, trattandosi di nullit rilevabili dufficio in ogni stato e grado del procedimento. Nel caso di
notifica a mezzo del servizio postale, la notifica si deve considerare perfezionata, e ci indipendentemente dalla effettiva conoscenza
dellatto da parte del destinatario, solo ed esclusivamente una volta che siano state rispettate ed adempiute tutte le formalit previste
dallart. 8 della l. 890/1982. In particolare, del tentativo di notifica dellatto e del suo deposito presso lufficio postale, o una sua
dipendenza, data notizia al destinatario a cura dellagente postale preposto alla consegna, mediante avviso in busta chiusa a mezzo
lettera raccomandata con avviso di ricevimento che, in caso di assenza del destinatario, deve essere affisso alla porta di ingresso oppure
immesso nella cassetta della corrispondenza dellabitazione, dellufficio o dellazienda. Tali formalit sono state dettate, nella sostanza,
per garantire al meglio la possibilit della conoscenza dellatto da parte del destinatario, e perci, quando in concreto latto non sia stato
ritirato dal notificando, il rispetto di quelle forme e regole diventa di importanza sostanziale. (F.N.G.)
Riferimenti normativi: l. 890/82
504. Spese dei lite
Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 30 - sentenza n. 80/30/11 del 16 maggio 2011 - Pres. Paganini Rel. Gatti
PROCESSO TRIBUTARIO - SPESE DLITE - Liquidazione in base a tariffa professionale - Discrezionalit del giudice Prova della prestazione.
Punto fermo nella liquidazione delle spese di lite, resta quello della valutazione discrezionale del giudice tributario, il quale, qualora lo
ritenga opportuno, pu dichiarare le spese compensate in tutto o in parte cos come previsto dallart. 15 d.lgs. 546/92. Va sottolineato
che in tema di onorari professionali, lesigibilit delle spese e dei diritti spettanti per corrispondenza informativa con il cliente presuppone
necessariamente la documentazione e comunque la prova non equivoca delleffettivit della prestazione professionale. (C.V.)
Riferimenti normativi: d.lgs. 546/92, art. 15
505. Mutatio libelli
Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 36 Borgonovo, Rel. Beretta
ACCERTAMENTO - APPELLO - MOTIVI - Censura alla sentenza di prime cure - Trasformazione omogenea regressiva Riporto delle perdite.
Nel processo tributario non richiesta una rigorosa esposizione dei motivi di censura alla sentenza impugnata, richiedendosi, piuttosto,
una esposizione univoca sia della domanda rivolta al giudice adito, sia lesposizione dei motivi di doglianza che possono consistere anche
in una riesposizione rielaborata del primo ricorso volta a contrastare il contenuto della sentenza gravata. (F.N.G.)
507. Ricorso in appello
Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 43 - sentenza n. 63/43/11 del 17 maggio 2011 - Pres. Tucci, Rel.
Cantele
APPELLO - ASSENZA di censure avverso la sentenza appellata - Inammissibilit.
Lappello deve contenere specifiche censure avverso la sentenza appellata, non essendo sufficiente la mera proposizione di motivi,
eccezioni ed argomenti sollevati in prime cure e disattesi dalla sentenza di primo grado. (E.D.C.)
Riferimenti normativi: d.lgs. 546/92, art. 53, comma 1
508. Appello
Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 1 - sentenza n. 104/1/11 del 18 maggio 2011 - Pres. Simone Rel. Bonavolont
PROCESSO TRIBUTARIO - Regolamentazione delle spese - Incertezza della materia - Giustificato motivo per
compensarle.
La condanna alle spese in caso di soccombenza non deve essere motivata perch essa consegue normalmente alla perdita della causa e
allassegnazione del torto nella controversia, quando per sussistono giustificati motivi, pu essere disposta la compensazione delle
spese fra i soggetti coinvolti nella lite. La compensazione delle spese appare legittima per lincertezza, allepoca della proposizione del
ricorso, della normativa e della giurisprudenza in tema di IRAP. (F.N.G.)
511. Motivi dappello
Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 8 Rel. Castelli
I.V.A. - AVVISO DACCERTAMENTO - MANCATA ALLEGAZIONE - PVC della Polizia Tributaria - Illegittimit Sussiste.
La mancata allegazione allavviso daccertamento del Processo Verbale redatto dalla Polizia Tributaria nei confronti di terzi ed il mero
riporto in detto avviso delle conclusioni dei soggetti verificatori viola il diritto di difesa del contribuente, oltre ad introdurre una prova
testimoniale non consentita nel processo tributario, e causa lillegittimit dellazione accertatrice. (M.SA.)
DIRITTI DEL CONTRIBUENTE - Omesso versamento di somme dichiarate - Errore materiale o di calcolo - Obbligo di
preventiva comunicazione di irregolarit - Insussistenza.
Non sussiste lobbligo di preventiva comunicazione di irregolarit di cui allarticolo 6 comma 5 l. 212/00, qualora il contribuente ometta
di versare le somme o parte delle somme di cui si sia dichiarato debitore nella dichiarazione. Lobbligo della suddetta comunicazione
infatti sussiste solamente quando vi sia una qualche forma di incertezza in ordine allesistenza dellerrore materiale o di calcolo che renda
necessaria linstaurazione del contraddittorio al fine di verificare leffettiva sussistenza del supposto errore. (B.I.)
Riferimenti normativi: l. 212/00, art. 6
519. Mancata allegazione
Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 22 - sentenza n. 38/22/11 del 3 febbraio 2011 - Pres. Franciosi,
Rel.
Musilli
IVA - AVVISO DACCERTAMENTO - MANCATA ALLEGAZIONE - PVC della Polizia Tributaria - Illegittimit Sussiste.
La mancata allegazione allavviso daccertamento del Processo Verbale redatto dalla Polizia Tributaria nei confronti di terzi ed il mero
riporto in detto avviso delle conclusioni dei soggetti verificatori viola il diritto di difesa del contribuente, oltre ad introdurre una prova
testimoniale non consentita nel processo tributario, e causa lillegittimit dellazione accertatrice. (M.SA.)
Riferimenti normativi: legge 212/2000, art. 7 e d.lgs. 546/92, art. 7, comma 4
520. Durata della verifica
Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 45 Rel. Citro
STATUTO DEL CONTRIBUENTE - DURATA VERIFICA - Calcolo giorni - Limite dei trenta giorni - Presenza effettiva
dei verificatori - Rilevanza.
Il calcolo dei giorni di durata della verifica, si sensi dellart. 12, comma 5, dello Statuto, non pu essere effettuato in considerazione
dellintero periodo intercorso tra linizio dellispezione e la chiusura di essa, ma devono essere conteggiati i giorni effettivi di permanenza
dei verificatori, intesi come giorni lavorativi nel corso dei quali i medesimi hanno potuto svolgere le attivit di indagine loro demandate.
Pertanto, il contribuente che voglia far valere lillegittimit della verifica ha lonere di dimostrare che essa si sia protratta oltre i giorni
effettivi previsti dalla normativa. (E.D.C.)
Riferimenti normativi: l. 212/2000, artt. 10, comma 3 e 12, comma 5
521. PVC, mancata allegazione allaccertamento
Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 7 - sentenza n. 61/07/11 del 12 maggio 2011 - Pres. Arbasino,
Rel. Crespi
ACCERTAMENTO - PVC-MANCATA ALLEGAZIONE ALLATTO DI ACCERTAMENTO - Statuto dei diritti del
contribuente - Nullit dellatto.
La funzione della motivazione va individuata nellobbligo di esternare le ragioni del provvedimento, evidenziandone i momenti ricognitivi
e logico deduttivi essenziali in modo da consentire al destinatario dellat-to di svolgere efficacemente la propria difesa. Il processo
verbale di constatazione non allegato allatto impositivo determina la nullit dellavviso di accertamento. Lamministrazione finanziaria
non pu recapitare un avviso privo della motivazione e in un secondo momento sanare lirregolarit con la produzione in giudizio del
PVC omesso nella notifica. La sanzione della nullit prevista dallart. 7 dello Statuto dei contribuenti (oltre che dallart. 42 del d.p.r.
600/1973 per le imposte sui redditi) a tutela del diritto di difesa. (F.N.G.)
Riferimenti normativi: d.p.r. 600/73, art. 42; l. 212/2000, art. 7
522. Emendabilit dichiarazione
Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 19 - sentenza n. 77/19/11 del 17 maggio 2011 - Pres. Raineri,
Rel. Fossa
CARTELLA DI PAGAMENTO - CREDITI DI IMPOSTA - MANCATA INDICAZIONE NEL QUADRO RU EMENDABILIT DICHIARAZIONE - SUSSISTE.
Lomessa compilazione del quadro RU della dichiarazione dei redditi, relativi a crediti dimposta ex l. 449/1997 la cui spettanza non
risulta controversa, emendabile con la presentazione di dichiarazione integrativa oltre il termine di cui allart. 11, terzo comma, l. 5
ottobre 1991, n. 317: lindebita compensazione di imposta emersa dal controllo automatizzato ex art. 36- bis del d.p.r. 600/1973, la
cui applicabilit dubbia poich stata disconosciuta unagevolazione fiscale pacificamente spettante e non contestata, ed in contrasto
con il disposto dellart. 6, quinto comma l. 212/2000. Lerrore del dichiarante rettificabile, con conseguente conservazione del credito,
quando da esso possa derivare il suo assoggettamento ad unimposta maggiore e pi gravosa di quella che per legge deve restare a suo
carico, come da sentenza Cass. SS.UU. 15063 del 25 ottobre 2002. (P.D.)
Riferimenti normativi: l. 449/1997; d.p.r. 600/1973, art. 36- bis; l. 212/2000, art. 6; l. 319/1991, art. 11; d.p.r. 322/1998, art. 2,
comma 8
ELUSIONE E FRODE
524. Interposizione fittizia
Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 31 - sentenza n. 1/31/11 dell11 gennaio 2011 - Pres. Rel. Minaudo
IRES, IRAP, IVA - CONTRATTO SIMULATO - ABUSO DI DIRITTO - PATTI PARASOCIALI - Operazioni
soggettivamente inesistenti - Interposizione fittizia - Archiviazione del procedimento
penale - Ordine di esibizione
documenti - Non sussiste.
Lordine di esibizione di documenti che pu essere formulato dalla Commissione Tributaria allAgenzia Delle Entrate non pu che
riguardare documenti o accadimenti la cui esistenza ed il cui contenuto siano stati accertati. Pur in presenza di condivisibili contraddizioni
contenute negli accertamenti, quando il contribuente pu esercitare il suo diritto di difesa contestando, a tutto campo, le motivazioni
enunciate negli avvisi, non pu essere accolta la domanda di annullamento per la sola contraddittoria motivazione. Spetta allAgenzia
delle Entrate dimostrare lesistenza di un accordo simulatorio costruito attraverso lutilizzo di pi societ, finalizzato a creare indebiti
vantaggi fiscali ai contraenti. Lacquirente finale non pu necessariamente essere a conoscenza di eventuali comportamenti truffaldini
operati dai venditori. Luomo medio, ma anche quello di qualificata esperienza imprenditoriale, non pu prevedere i futuri accadimenti
truffaldini effettuati dal soggetto venditore, specialmente di beni immobili, come nel caso di specie, riguardanti ladempimento di
obbligazioni, anche tributarie, conseguenti allintroito del prezzo e dellIva rivenienti dalla vendita che egli ha puntualmente corrisposti.
(F.C.)
Riferimenti normativi: d.lgs. 546/92, art. 7; d.p.r. 917/86, art. 110, comma 8
525. Operazione elusiva
Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 44 - sen
Degrassi
IVA, IRES, IRAP - Abuso del diritto - Attivit di vendita autovetture a Km. zero - Operazione elusiva - Non sussiste.
Non costituisce ipotesi di evasione o elusione fiscale lattivit di vendita di autovetture a Km. Zero (autovetture nuove, ma gi
provviste di relativa immatricolazione), messa in atto per mantenere un determinato livello quantitativo di auto vendute da parte della
casa madre produttrice in un determinato mercato, poich con tale sistema tutti i soggetti coinvolti ottengono differenti benefici quali:
premi di vendita per il concessionario riconosciuti dalla casa madre, prezzo di acquisto inferiore al prezzo di listino per il cliente finale,
spread tra costo di acquisto dellauto e prezzo di rivendita della stessa per la societ terza. (L.A.)
526. Art. 20 d.p.r. 131 /86
Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 43 - sentenza n. 42/43/11, dell11 febbraio 2011 - Pres. Rel. Rovella
IMPOSTA DI REGISTRO - INTERPRETAZIONE DEGLI ATTI - Art. 20, d.p.r. n. 131/1986 - Funzione antielusiva Esclusione - Conferimento dazienda con successiva cessione della partecipazione - Abuso del diritto - Insussistenza.
Allart. 20. d.p.r. n. 131/1986, non attribuibile natura di clausola antielusiva generale; la funzione storica della norma quella di
ricercare, nellambito dellatto sottoposto a registrazione, gli effetti giuridici ad esso connaturali, e non quella di verificare se le parti, al di
l degli effetti tipici del negozio perfezionato, abbiano inteso raggiungere altri effetti economici.
Non costituisce ipotesi di abuso del diritto il conferimento dellazienda con successiva cessione della partecipazione, che anzi
compatibile con il sistema ed disciplinato e incoraggiato dal legislatore, sussistendo fattori concorrenti di natura extra tributaria che non
consentono di ritenere loperazione realizzata con esclusivo scopo fiscale. (F.A.)
Riferimenti normativi: d.p.r. 26 aprile 1986, n. 131, art. 20; d.p.r. 22 dicembre 1986, n. 917, art. 176
527. Vantaggio fiscale
Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 47 - sentenza n. 37/47/11 del 22 febbraio 2011 - Pres. Rel. Maniaci
In caso di donazione dalla madre ai figli di immobile e di successiva rivendita per il medesimo importo da costoro a terzi dopo soli
tre mesi, legittimo presumere lintento meramente elusivo, poich latto, ove realmente imputato alla madre quale effettivo venditore
del bene al terzo acquirente, avrebbe determinato una cospicua plusvalenza imponibile. (F.D.T.)
ABUSO DEL DIRITTO - Operazioni di acquisto e di vendita di terreno - Gruppo societario - Trasferimento allestero di
societ - Assenza di valide ragioni economiche.
Costituisce operazione (intervenuta tutta nellarco di un mese) finalizzata al conseguimento di un illecito vantaggio fiscale la cessione tra
pi societ appartenenti ad un medesimo gruppo ove la prima acquista un terreno per 5.500.000,00 immediatamente rivenduto ad
12.000.000, 00 (trasferendosi poi a Malta dopo la vendita ed evitando le imposte sul plusvalore) al fine di consolidare tale valore
rilevante ai fini IRES ed IVA. (G.T.)
IVA - ACQUISTI DA SOCIET CARTIERE - Accertamento per relationem - Mancata allegazione - Mancato deposito
dichiarazioni rese in sede di indagini penali - Effetti.
Deve essere rigettato laccertamento dellufficio ove non risultino allegate n il PVC della Guardia di Finanza al quale viene fatto rinvio
per relationem, n la copia delle dichiarazioni rese da terzi in sede di indagini penali. (G.T.)
532. Usufrutto di azioni
Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 2 - sentenza n. 20/02/2011 del 26 gennaio 2011 - Pres. Gravina,
Rel. Bonavolont
IRPEG - ABUSO DEL DIRITTO - Acquisto dellusufrutto di azioni - Disconoscimento del credito dimposta - Assenza di
valide ragioni economiche - Elusione ex art. 37-bis d.p.r. 600/73 - Adesione al condono ex art. 9 legge 289/02 - Irrilevanza.
Lacquisto dellusufrutto di azioni, il cui costo viene rilevato in bilancio a fronte del provento costituito dal dividendo e relativo credito
dimposta, costituisce operazione priva di valide ragioni economiche, elusiva ex art. 37-bis del d.p.r. 600/73, unicamente creata al fine
di ottenere il rimborso del credito di imposta anche ricorrendo al frazionamento delloperazione tra pi societ per ottenere
lapplicazione della procedura rapida in conto fiscale consentita per importi non superiori ad ;516.456, 90. Ladesione al condono ex
art. 9 della legge 289/2002 non impedisce di accertare se i crediti chiesti a rimborso siano effettivamente spettanti data la natura del
condono che incide sui debiti tributari e non sui crediti. (G.T.)
Riferimenti normativi: d.p.r. 600/73, art. 37- bis; legge 289/2000, art. 9
533. Operazioni infragruppo
Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 27 - sentenza n. 68/27/11 dell9 aprile 2011 - Pres. Secchi, Rel.
Curr
ABUSO - Operazioni infragruppo - Valide ragioni economiche.
La libert economica dellimpresa non pu essere limitata per meri motivi fiscali, ed ai fini della elevazione di contestazioni relative a casi
di abuso di diritto necessario accertare se loperazione rientra in unordinaria logica di mercato, ancorch effettuata tra entit
infragruppo. (C.V.)
Riferimenti normativi: d.lgs. 446/1997, art. 2
534. Requisiti
Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 29 Rel. Noschese
ACCERTAMENTO - Omessa dichiarazione redditi persone fisiche - Fallimento - Obbligo di dichiarazione a carico del
curatore
- Accertamento redditi in capo al fallito - Illegittimit.
Nel periodo in cui la procedura fallimentare aperta il fallito non tenuto a presentare in modo autonomo la propria dichiarazione dei
redditi, tale incombenza spetta al curatore fallimentare.
I redditi di fabbricati non producono effetti in capo al fallito per il perdurare del periodo fallimentare ci in quanto rientrano nella massa
fallimentare attiva tutti i beni immobili del fallito unitamente a tutti i frutti da essi prodotti, con conseguente retrocessione dei redditi alla
curatela. (S.L.C.)
Illegittimo pertanto laccertamento a nome del fallito.
Riferimenti normativi: d.p.r. 600/1973, art. 41
537. Deducibilit perdite
Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 27 - sentenza n. 35/27/11 del 31 marzo 2011 - Pres. Cusumano,
Rel. Ramondetta
Riferimenti normativi: r.d. 215/1933, art. 11; legge 36/1994, artt. 4, 14, comma 2, 27, comma 3; legge regionale Lombardia 7/2003,
art. 15
ICI
541. Riclassamento
Commissione Tributaria Provinciale per la Lombardia - Sez. 43 - sentenza n. 69/43/11 del 21 febbraio 2011 - Pres. Rovella,
Rel. Ingino
ICI - Riclassamento unit immobiliari - Obbligo di motivazione - Esclusione.
Con riferimento agli avvisi di accertamento catastale, lobbligo di motivazione deve ritenersi adempiuto con la semplice indicazione
della consistenza, della categoria e della classe acclarati dallUfficio, posto che siffatti dati sono sufficienti a porre il contribuente nelle
condizioni di difendersi. Invero nellambito catastale la determinazione di un classamento il risultato finale di una complessa
valutazione che richiede la conoscenza e lapplicazione di cognizioni tecnico-scientifiche di carattere specialistico, s che deve ritenersi
sufficiente anche una motivazione implicita atteso che le classificazioni catastali non possono essere assimilate agli accertamenti
tributari. (R.C.)
Riferimenti normativi: l. n. 311/04, art. 1, comma 335
542. Demolizione di fabbricato
Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 29 - sen
Garofalo
543. Turbogas
Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 41 - sen tenza n. 149/41/11 del 31 marzo 2011 - Pres. Deodato - Rel.
Beretta
FABBRICATI RURALI - Legge di interpretazione autentica - Sentenza di incostituzionalit - Esenzione ICI indifferenziata
- Non sussiste - Esenzione ICI limitata alle categorie catastali A6 e D10 - Sussiste.
Per effetto della natura di interpretazione autentica della norma cos come statuito dalla Corte Costituzionale, che con sentenza n.
227/2009 ha dichiarato lincostituzionalit dellart. 2, comma 4, della l. 244/2007, e per leffetto della Cassazione SS.UU., sentenza
18565/2009, lesclusione dellici per i fabbricati e terreni rurali deve essere applicata anche agli anni precedenti il 2008, ma
limitatamente agli immobili rurali classificati in categoria A6 per le unit abitative e D/10 per gli immobili strumentali alle attivit agricole.
(D.M.)
Riferimenti normativi: l. 244/2007, art. 2, comma 4; l. 212/2000, artt. 1, comma 2, e 3
550. Fabbricati strumentali
Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 26 - sentenza n. 30/26/11 del 16 marzo 2011 - Pres. Di Blasi,
Rel. Gesuali
Avvisi daccertamento - Fabbricati strumentali - Attivit di
allevamento - Reddito eccedentario - Risultanze catastali Carenza della Ruralit - Esenzione - Non sussiste.
I fabbricati strumentali utilizzati anteriormente allanno 2007 da imprese produttive redditi dallevamento eccedenti i limiti specifici di
legge e che risultino accatastati in categorie carenti dei presupposti di ruralit, non usufruiscono del regime agevolativo di esenzione
dimposta. (M.SA.)
Conforme alla Sentenza n. 18565/2009 della Corte di Cassazione
Riferimenti normativi : legge 222/2007, art. 42- bis ( novatio legis ); d.l. 557/1993, art. 9, comma 3- bis; legge 212/2000, art. 1,
comma 2 ed art. 3, comma 1
551. Ruralit
Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 36 - sentenza n. 53/36/11 del 21 marzo 2011 - Pres. Borgonovo,
Rel. Borgonovo
RURALIT DI FABBRICATI - RISULTANZE CATASTALI SPECIFICHE - Sussiste - Fabbricati non accatastati Accertamento incidentale - Legittimit - Sussiste.
La ruralit dei fabbricati vincolata alle risultanze catastali specifiche per le quali sussiste lesenzione dimposta; laccertamento
incidentale del carattere di ruralit da parte del giudice tributario consentito soltanto in mancanza di accatastamento. (M.SA.)
Conforme alle Sentenze n. 18565/2009 e n. 17055/2010 della Corte di Cassazione.
552. Classamento
Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 27 - sentenza n. 70/27/11 dell8 aprile 2011 - Pres. Secchi - Rel.
Curr
Rel. Noschese
ICI - ENTE NON COMMERCIALE - Esenzione imposta - Requisiti utilizzo immobile.
I requisiti indispensabili per lesenzione dallICI degli immobili di propriet di Enti non commerciali, sono uno quello Soggettivo, per il
quale limmobile deve essere utilizzato da un Ente non commerciale, laltro quello Oggettivo per il quale limmobile deve essere
destinato esclusivamente allo svolgimento delle attivit tassativamente elencate dallart. 7 comma 1 lett. i), d.lgs. 504/92, dette attivit
devono avere natura non commerciale, inoltre lutilizzo dellimmobile deve avvenire da parte dellEnte non commerciale che ne deve
essere altres il possessore dello stesso. Lassenza di uno dei predetti requisiti determina la non applicazione dellesenzione e la piena
legittimit della pretesa tributaria. (C.V.)
Riferimenti normativi: d.lgs. n. 504/92, art. 7, comma 1, lett. i); d.lgs. n. 446/97, art. 59, comma 1, lett. c); d.p.r. n. 917/86, art. 73,
comma 1, lett. c)
ONLUS per non equivale a essere un ente pubblico o privato diverso dalle societ, cio uno dei soggetti di cui allart. 73, 1 comma,
lettera c) T.U. La riprova che il legislatore non addivenuto neppure indirettamente, con lintroduzione dellart. 111- ter, ora 150 T.U.,
allassimilazione delle ONLUS agli enti di cui allart. 73, 1 comma, lettera c) risulta dalla espressa eccezione formulata nel medesimo
art. 111- ter T.U. per le ONLUS in forma di societ cooperativa. Difetta pertanto il requisito per godere dellesenzione ICI. (F.N.G.)
Riferimenti normativi: d.p.r. 917/86, art. 73, 1 comma, lettera c) e art. 150; d.lgs. 460/97, art. 111- ter
IRAP
560. Compilazione q. E
Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 31 - sen tenza n. 68/31/11 del 26 novembre 2010 - Pres. Napodano,
Rel. Cazzaniga
IRAP - PROFESSIONISTA - AUTONOMA ORGANIZZAZIONE - Compilazione quadro E - Omesso versamento Riconoscimento assoggettabilit imposta - Esclusione.
Se dallesame del quadro RE, non contestato dallUfficio, emerge che il professionista, pur in possesso di compensi di buon importo,
non ha di fatto spese per immobili dove esercita lattivit, spese per mezzi e per dipendenti, deve ritenersi che il contribuente non abbia
una attivit autonomamente organizzata e pertanto sia escluso dallIRAP. Con la compilazione del modello il contribuente non riconosce
assolutamente la propria assoggettabilit allIRAP non avendo mai rilasciato dichiarazioni in tal senso ma indica solo limporto nel
caso in cui fosse assoggettabile ed il mancato pagamento ne la prova. (S.L.C.)
Riferimenti normativi: d.lgs. 446/97; d.p.r. 633/1972, art. 36- bis
561. Rimborso
Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 31 - sentenza n. 5/31/11 dell11 gennaio 2011 - Pres. Rel. Scuffi
DUPLICAZIONE DI PAGAMENTO - ISTANZA DI RIMBORSO - SILENZIO RIFIUTO - Esibizione dei documenti Diritto al rimborso - Sussiste.
La duplicazione di pagamento dimposta, provata mediante lesibizione in giudizio di documenti validi e quietanzati, d diritto al
contribuente di ottenere il rimborso.
Riferimenti normativi: d.p.r. 602/73, art. 38
562. Compensi a terzi
Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 43 - sen
Rel. Ingino
IRAP - AUTONOMA ORGANIZZAZIONE - COMPILAZIONE QUADRO IRAP - Esposizione imposta in dichiarazione Esclusione riconoscimento del debito da parte del dichiarante.
Sono escluse da imposta Irap le attivit non autonomamente organizzate di cui allart. 53, comma 1 del Tuir. Anche in presenza di
considerevoli compensi derivanti dallattivit professionale, provata lassenza di autonoma organizzazione se si dimostra linesistenza di
spese inerenti ad immobili e mezzi oggetto dellattivit e la mancanza di dipendenti. La semplice compilazione del modello non comporta
il riconoscimento da parte del contribuente di assoggettabilit ad Irap. (F.C.)
Riferimenti normativi: d.lgs. 446/97
564. Criteri
Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 24 - sen
Parlato
IRAP - CARTELLA PAGAMENTO - OPPOSIZIONE - Equiparazione alla procedura di rimborso - Avvocato - Unico
cliente - Assenza presupposto impositivo - Sussiste.
Va equiparata la procedura di rimborso di quanto versato sul dichiarato a quella di opposizione alla cartella emessa per il recupero del
non versato sul medesimo dichiarato, posto che la dichiarazione del contribuente sempre emendabile e ritrattabile. Trattasi in entrambi
i casi di indebito sopravvenuto legittimamente fatto valere dal contribuente ora in via di azione (rimborso) ora in via di eccezione
(opposizione a pretesa fiscale espressa nella cartella che costituisce il primo ed unico atto impositivo impugnabile emesso sul controllo
cartolare automatizzato dallart. 36- bis d.p.r. 600/73). Si deve constatare lassenza di autonoma organizzazione nel caso in cui un
avvocato abbia dimostrato di servire un unico cliente che si carica di ogni spesa organizzativa e per il quale svolge in via esclusiva le
prestazioni professionali senza alcuna autonomia gestionale. (S.L.C.)
Riferimenti normativi: d.p.r. 600/1973, art. 36- bis
568. Rideterminazione acconto
Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 44 - sentenza n. 62/44/11 del 25 febbraio 2011 - Pres. Rel. Natola
IRAP - Mancata opzione in dichiarazione - Diritto alla rideterminazione acconto - Legittimit - Sussiste.
Il mancato esercizio in dichiarazione dellopzione che d diritto alla rideterminazione dellacconto IRAP in base allart. 1 l. 296/2006
(finanziaria 2007), non comporta la decadenza dalla possibilit di usufruire delle deduzioni della base imponibile IRAP. (C.C.)
Riferimenti normativi: l. 296/2006, art. 1, comma 269
569. Compensi a terzi
Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 47 - sentenza n. 63/47/11 del 2 marzo 2011 - Pres. Rel. Maniaci
IRAP - Esercenti arti e professioni - Art. 2, d.lgs. 446/1997 - Presupposto impositivo - Compensi a terzi - Autonoma
organizzazione - Sussistenza.
Il pagamento di compensi a terzi per un importo pari ad un terzo del volume daffari costituisce elemento rivelatore al fine della
sussistenza della componente organizzativa di cui allart. 2, d.lgs. 446/1997. (D.S.)
Riferimenti normativi: d.lgs. 446/1997, art. 2
570. Errore bloccante
Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 29 - sentenza n. 91/29/11 dell8 marzo 2011 - Pres. Rel. Gilardi
CARTELLA DI PAGAMENTO - IRAP - LAVORO AUTONOMO - Trasmissione della dichiarazione - Errore bloccante
- Presupposto impositivo Mancanza di struttura organizzata - sussiste.
Sebbene la cartella sia stata emessa nellambito delle previsioni dellart. 36bis d.p.r. 600/73, deve essere disattesa la tesi
dellAmministrazione non suffragata da alcun riscontro sul piano normativo secondo cui, una volta presentata la relativa
dichiarazione, sarebbe preclusa la possibilit al contribuente di contestazione del ruolo emesso ai sensi del citato art. 36- bis; tanto pi
che nella specie la dichiarazione dellIrap si resa necessaria a causa della peculiare modalit di trasmissione telematica della
dichiarazione unificata. La cui procedura generava un errore c.d. bloccante con la conseguenza che la trasmissione telematica non
sarebbe stata possibile senza compilare contestualmente la dichiarazione Irap. Riguardo alla natura dellimposta essa colpisce un fatto
economico, diverso dal reddito, comunque espressivo della capacit di contribuzione in capo a chi, in quanto organizzatore della attivit,
autore delle scelte dalle quali deriva la ripartizione della ricchezza prodotta tra i diversi soggetti che, in varia misura, concorrono alla
sua creazione. La circostanza che il contribuente (nella fattispecie avvocato) abbia svolto la propria attivit presso labitazione, senza
collaboratori, senza dipendenti e senza beni strumentali fa venir meno il presupposto impositivo. (F.C.)
Riferimenti normativi: d.p.r. 600/73, art. 36- bis
571. Valore aggiunto
Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 24 - sen
Pepe
IRAP - ATTIVIT IMPRENDITORIALE - AUTONOMA ORGANIZZAZIONE - ATTIVIT PROFESSIONALE Necessit del valore aggiunto - Emolumenti - Noncuranza.
Mentre lattivit imprenditoriale senza dubbio soggetta ad IRAP, perch nella nozione di impresa connaturato lelemento
dellorganizzazione da cui scaturisce il valore aggiunto tassabile, lattivit professionale, invece, pu svolgersi senza lausilio di capitale e
lavoro altrui e, pertanto, non realizzare il presupposto dellIRAP, e ci a prescindere dallentit degli emolumenti percepiti. (MC.G.)
IRAP - REDDITO DI LAVORO AUTONOMO - AUTONOMA ORGANIZZAZIONE - Prova a carico del contribuente Sussiste.
In tema di Irap, riservata al giudice della controversia laccertamento in ordine allelemento organizzativo dellattivit di lavoro
autonomo. Spetta al ricorrente, anche mediante lesibizione delle dichiarazioni dei redditi relative agli anni in contestazione, evidenziare
elementi idonei a far ritenere che lattivit professionale sia stata da lui svolta, per tali anni, senza il minimo di organizzazione necessario
per determinare lassoggettamento allimposta. (F.C.)
Riferimenti normativi: d.lgs. 446/1997
575. IRAP e condono
Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 35 - sen tenza n. 151/35/11 del 5 maggio 2011 - Pres. De Lillo, Rel.
Contini
IRAP - ORGANIZZAZIONE AUTONOMA - Istanza rimborso - Preclusione in caso di precedente domanda di condono ex
l. n. 289/02.
legittima la richiesta di rimborso dellimposta Irap allorquando lesercizio dellattivit professionale non autonomamente organizzata.
Il requisito dellautonoma organizzazione ricorre quando il contribuente sia il responsabile dellorganizzazione e quando impieghi beni
strumentali non eccedenti il minimo indispensabile per lesercizio dellattivit. preclusa la domanda di rimborso dellimposta Irap in
presenza della domanda di condono previsto dalla legge 289/02. (L.D.)
Riferimenti normativi: d.lgs. 446/97, art. 2; l. 289/02, art. 9
576. Rimborso
Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 35 - sen tenza n. 152/35/11 del 5 maggio 2011 - Pres. De Lillo, Rel.
Contini
Irap - Iscrizione a ruolo - Invio della dichiarazione senza quadro IQ - Blocco informativo - Impugnabilit della cartella Legittimit.
Il blocco informatico che impediva linvio telematico della dichiarazione dei redditi senza il mod. IQ relativo allIrap legittima il ricorso
avverso la cartella emessa in applicazione dellart. 36/ bis del d.p.r. 600/73, tendente ad ottenere la pronuncia del Giudice tributario
circa la sussistenza o meno del presupposto dimposta costituito dallautonoma organizzazione. (G.T.)
Riferimenti normativi: d.lgs. 446/97, art. 2
579. Cartella
Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 13 - sentenza n. 31/13/11 del 10 novembre 2010 - Pres. Barbini,
Rel. Malacarne
IRAP - ISCRIZIONE A RUOLO - IMPUGNABILIT DELLA CARTELLA - Ammissibilit - Autonoma organizzazione Sussiste -Sentenza resa per altra annualit - Irrilevanza.
Lattivit professionale svolta dal medico nellambito della struttura sanitaria della quale dipendente utilizzando beni personali della
clinica non realizzano il presupposto impositivo dellIrap (art. 2 del d.lgs. 446/97), presupposto che invece si realizza mediante la
destinazione di parte della superficie della propria abitazione (mq. 60 sui totali mq. 120) quale studio dedicato esclusivamente
allesercizio della propria professione. Non rileva la sentenza della CTR di Milano che aveva escluso lassoggettabilit allIrap per il
precedente anno in quanto in quel contenzioso non era nota la disponibilit dello studio dichiarato poi negli studi di settore. (G.T.)
Riferimenti normativi: d.lgs. 446/97, art. 2
580. Contributi regionali
Commissione Tributaria Regionale della Lombardia - Sez. 12 - sentenza n. 0003/12/2011 del 3 gennaio 2011 - Pres. Pizzo,
Rel. Ceruti
IRAP - ACCERTAMENTO - BASE IMPONIBILE - CONTRIBUTI REGIONALI - Disavanzi di gestione - Costi di lavoro
- Rapporto eziologico - Legge regionale - Non sussiste.
Non sono imponibili, ai fini Irap, i contributi ricevuti da una societ a copertura di disavanzi di gestione. Secondo linterpretazione della
Cassazione dellart. 5 l. 289/02, tutti i contributi erogati a norma di legge devono essere inclusi nel calcolo per la determinazione della
base imponibile Irap, salvo alcuni limiti specificamente indicati (come nel caso di specie, i contributi regionali correlati al costo del lavoro
il cui nesso espressamente previsto dalla legge regionale). Di conseguenza risultano inapplicabili le sanzioni amministrative. (P.M.)
Riferimenti normativi d.lgs. 446/97, artt. 11, 11- bis; l. 289/02, art. 5
581. Dipendenti
Commissione Tributaria Regionale della Lombardia - Sez. 28 Piacentini
IRAP - RIMBORSO - LAVORATORE PROFESSIONALE - Assenza capitale e lavoro altrui - Non assoggettabilit -
dovuto.
Con la sentenza n. 156 del 21 maggio 2001, la Corte Costituzionale ha ritenuto la legittimit costituzionale dellIRAP e ha riconosciuto
che lapplicabilit del tributo pu essere esclusa nei casi in cui, come in quello di specie alla luce degli elementi forniti dal contribuente,
lattivit autonoma sia svolta senza lausilio di capitale e lavoro altrui. (M.S.)
Riferimenti normativi d.lgs. 446/97, art. 2
583. Elevato reddito dichiarato
Commissione Tributaria Regionale della Lombardia - Sez. 11 Antonini, Rel. Serangeli
IRAP - PRESUPPOSTO SOGGETTIVO - ONERE DELLA PROVA - Sussiste - Autonoma organizzazione - Elementi
sintomatici - Costi - Collaborazioni di terzi - Beni ammortizzabili - Canoni di
locazione - Variabilit nei diversi periodi
dimposta - Irrilevanza.
onere del contribuente fornire la prova del diritto al rimborso delle somme versate a titolo di Irap in carenza del presupposto
soggettivo dellimposta. Peraltro lesposizione in dichiarazione di costi per le collaborazioni di terzi, per acquisto di beni ammortizzabili e
canoni di locazione, fanno fondatamente ritenere sussistente il requisito dellautonoma organizzazione. inoltre irrilevante la variabilit
dei suddetti costi nei singoli periodi dimposta, quando gli stessi siano costantemente indicati. (B.I.)
Riferimenti normativi d.lgs. 446/97, art. 2
585. Mezzi minimi
Commissione Tributaria Regionale della Lombardia - Sez. 5 - sentenza n. 0012/5/2011 del 28 gennaio 2010 - Pres. Calia,
Rel. Betti
IRAP - AGENTE COMMERCIO - Autonoma organizzazione - Impiego minimo di beni - Esercizio in proprio dellattivit Mezzi minimi - Soggettivit passiva - Esclusione.
Lattivit di agente di commercio esclusa dal campo di applicazione dellIRAP soltanto qualora si tratti di attivit non autonomamente
organizzata con onere della prova a carico del contribuente (Cass. 12108/09). Il requisito dellautonoma organizzazione sussiste quando
il contribuente sia il responsabile dellorganizzazione, e non sia quindi inserito in strutture organizzative altrui ovvero impieghi beni
strumentali eccedenti il minimo indispensabile per lesercizio dellattivit in assenza di organizzazione o si avvalga in modo non
occasionale del lavoro altrui. Ne consegue che lattivit esclusa dal campo di applicazione dellIRAP qualora dalla documentazione
prodotta dal contribuente risulti che viene esercitata con lesclusivo apporto del proprio impegno, senza lausilio di rilevanti mezzi, di
capitali o lavoro di terzi. (B.I.)
Riferimenti normativi: d.lgs. 446/97, art. 2
586. Sanzioni
Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 30 - sentenza n. 72/30/11 del 31 gennaio 2011 - Pres. Paganini,
Rel. Cordola
IRAP - PAGAMENTO RATEALE - Scadenze non rispettate - Sanzioni comminate sul totale del debito originario Illegittimit - Decadenza dal termine - Insussistenza.
La pretesa dellUfficio di calcolare le sanzioni ed applicare gli interessi sul totale del debito originario del saldo IRAP 2004, nonostante il
regolare e tempestivo pagamento da parte del contribuente di due delle cinque rate in cui era stato frazionato il debito dimposta, non
trova riscontro in alcuna disposizione di legge ed appare pertanto incontestabilmente illegittima ed arbitraria. altres del tutto infondato
ed in conferente il richiamo dellufficio al disposto del 3 comma dellart. 19 del d.p.r. 602/73, in forza del quale in caso di mancato
pagamento della prima rata o successivamente di due rate, il contribuente decade automaticamente dal beneficio della rateazione,
applicandosi tale norma alla rateazione di debiti tributari scaturenti da iscrizioni a ruolo e non da dichiarazione dei redditi con pagamento
rateale ordinario. (C.V.)
Riferimenti normativi: d.p.r. 602/73, art. 19
587. Contributi
Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 42 Ruggiero, Rel. Fasano
IRAP - TRASPORTO PUBBLICO LOCALE - CONTRIBUTI - Non tassabilit - Correlazione a componenti negativi non
ammessi in deduzione.
Lart. 6, comma 1, della legge 156/81 assegna ai contributi erogati alle aziende esercenti il trasporto pubblico locale il compito di
conseguire lequilibrio economico senza correlarli ad un specifica voce di costo, non potendosene di conseguenza dedurre la loro
esclusione dalla base imponibile Irap. La legge regionale della Lombardia per il riordino del trasporto pubblico locale n. 13/95
determina il contributo sulla base di un procedimento basato sulla determinazione di costi standard ed indistintamente destinato a coprire
tutti i costi e quindi non con riferimento a specifici costi rilevati non soddisfacendo cos la ratio dellesclusione del contributo dalla base
imponibile Irap nella esigenza di evitare limposizione di quelli percepiti a copertura di costi che hanno gi contribuito alla determinazione
dellimposta. (G.T.)
Riferimenti normativi: d.lgs. 446/97, art. 11; legge 156/81, art. 6, comma 1; legge regionale 13/95
588. Rimborso
Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 20 - sentenza n. 25/20/11 dell11 febbraio 2011 - Pres. Celletti,
Rel. Bonavolont
ISTANZA DI RIMBORSO - SILENZIO RIFIUTO - Esercizio di attivit professionale - Assenza di organizzazione - Diritto
al rimborso - Sussiste.
Nel caso di attivit professionale di lavoro autonomo, ancorch svolta con carattere di abitualit, in assenza di organizzazione di capitali
e lavoro altrui, manca il presupposto dellimposta regionale sullattivit produttiva. (M.SA.)
Conforme alla Sentenza n. 156 del 21 maggio 2001 della Corte Costituzionale
Riferimenti normativi: d.lgs. 446/97, art. 2
589. Imponibilit
Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 22 - sentenza n. 52/22/11 del 24 febbraio 2011 - Pres. Izzi, Rel.
Senes
Lavoro autonomo - Impiego di capitali e lavoro altrui - Carenza - Valore aggiunto - Non sussiste.
Non ricorre il presupposto dimposta se manca una struttura organizzativa di capitali e lavoro altrui, che di per s, in assenza
dellessenziale lavoro abituale del professionista, sia indice di una capacit contributiva ulteriore rispetto a quella data dallopera del
titolare svolta con modesto apporto di beni strumentali. (M.SA.)
Conforme alla Sentenza n. 156/2001 della Corte Costituzionale
Riferimenti normativi: d.lgs. 446/1997, art. 2
591. Presupposto impositivo
Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 46 - sentenza n. 46/46/11 del 22 marzo 2011 - Pres. Pezza, Rel.
Esposti
AUTONOMA ORGANIZZAZIONE - BENI STRUMENTALI di ingente valore - Redditi elevati - Presupposto impositivo
- Sussiste.
La dichiarazione di redditi elevati e la disponibilit di beni strumentali di notevole valore dimostrano la sussistenza di una organizzazione
piuttosto complessa e il possesso dei requisiti richiesti per lapplicazione dellIRAP. (D.M.)
Riferimenti normativi: d.p.r. 446/1997, art. 2; d.p.r. 602/1973, art. 38
593. Rimborso e condono
Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 46 - sentenza n. 48/46/11 del 22 marzo 2011 - Pres. Pezza, Rel.
Cucchi
AUTONOMA ORGANIZZAZIONE - MANCANZA DI DIPENDENTI - Beni strumentali non rilevanti, Redditi limitati Presupposto impositivo - Non sussiste - Domanda di condono - Inammissibilit del rimborso - Sussiste.
La dichiarazione di redditi limitati, lassenza di beni strumentali di rilievo e di dipendenti, dimostrano linsussistenza di unautonoma
organizzazione rilevante per lapplicazione dellIRAP. Il condono presentato ai sensi dellart. 7, comma 13 della l. 289/2002 rende
inammissibile la richiesta di rimborso. (D.M.)
Riferimenti normativi: d.p.r. 446/1997, art. 2; d.p.r. 602/73, art. 38; l 289/2002, art. 7, comma 13
594. Attivit professionale
Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 46 - sentenza n. 49/46/11 del 22 marzo 2011 - Pres. Pezza, Rel.
Esposti
AUTONOMA ORGANIZZAZIONE - SVOLGIMENTO DI UNA ATTIVIT - INSUFFICIENZA - Legittimit del
rimborso - Sussiste.
Lo svolgimento professionale di procacciatore di affari senza lausilio di dipendenti, n di collaboratori di altro tipo, e con beni
strumentali di non rilevante valore non configurano una struttura con autonoma capacit produttiva e quindi dei presupposti richiesti dalla
normativa per assoggettare il reddito conseguito ad IRAP. (D.M.)
Riferimenti normativi: d.p.r. 446/1997, art. 2; d.p.r. 602/1973, art. 38
595. IRAP, vizi della cartella
Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 31 Rel. Falaguerra
IRAP - DICHIARAZIONE E DEBENZA TRIBUTO - CARTELLA DI PAGAMENTO - Vizi di merito - Inammissibilit Iscrizione a ruolo - Legittimit.
Di fronte alla dichiarata debenza del tributo IRAP da parte del contribuente, secondo il modello UNICO dallo stesso presentato ne
risulta legittima liscrizione a ruolo operata dallUfficio e non la pretesa auto esenzione al pagamento da parte del contribuente. Lo stesso
infatti non poteva impugnare la cartella se non per vizi propri della stessa e non per questioni di merito che avrebbero potuto e dovuto
essere sollevate solo a seguito di diniego dellAmministrazione Finanziaria a fronte di uneventuale istanza di rimborso. (C.V.)
Riferimenti normativi: d.p.r. 600/73, art. 36- bis
596. Revisore contabile
Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 50 Rel. Pellini
AUTONOMA ORGANIZZAZIONE - Svolgimento di attivit di revisore contabile - Impiego di mezzi strumentali di valore
ridotto e senza dipendenti - Presupposto impositivo - Non sussiste.
Va riconosciuto il rimborso Irap del contribuente che svolge la propria attivit professionale in qualit di revisore contabile con limpiego
di mezzi strumentali di valore ridotto e senza unautonoma ed indipendente struttura organizzata, priva di dipendenti e collaboratori.
(D.M.)
Riferimenti normativi: d.p.r. 446/1997, art. 2; d.p.r. 602/1973, art. 38
597. Compensi a terzi occasionali
Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 30 - sentenza n. 65/30/11 del 4 aprile 2011 - Pres. Paganini Rel. Mascherpa
IRAP - AUTONOMA ORGANIZZAZIONE - Compensi a terzi occasionali - Ricavi di elevata entit - Irrilevanza.
La modesta entit in rapporto ai ricavi dichiarati, per compensi corrisposti dal contribuente a terzi, attesta che questultimo si avvale di
lavoro altrui in modo non continuativo, e ci esclude lesistenza di autonoma organizzazione in capo al contribuente. A ci si aggiunge
che lentit dei compensi conseguiti, non di per s indice di autonoma organizzazione, potendosi conseguire rilevanti guadagni anche
utilizzando solo ed esclusivamente la propria capacit lavorativa di libero professionista. (C.V.)
Riferimenti normativi: d.l. 12/02, art. 3; d.lgs. 546/92, art. 2, comma 1
598. Capitali o lavoro altrui
Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 49 - sentenza n. 82/49/11 del 7 aprile 2011 - Pres. Leotta, Rel.
Insinga
AUTONOMA ORGANIZZAZIONE - PRESENZA DI CAPITALE O LAVORO ALTRUI - Sussiste - Presupposto
impositivo - Sussiste.
Lattivit di lavoro autonomo svolta in presenza di capitale o lavoro altrui sufficiente a configurare i presupposti per lapplicazione
dellimposta. Lattivit di terapeuta svolta in presenza di organizzazione di capitali, ovvero con costi incidenti in modo sensibile per oltre
il 20% sui compensi dichiarati comporta la sussistenza del presupposto dellimposta. (D.M.)
Riferimenti normativi: d.p.r. 446/1997, art. 2; d.p.r. 602/1973, art. 38
599. Assenza del titolare
Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 1 - sentenza n. 73/01/11 dell8 aprile 2011 - Pres. Simone, Rel.
Marseglia
IRAP - AUTONOMA ORGANIZZAZIONE - Funzionamento della struttura in assenza del titolare - Irrilevanza.
Lesistenza di unautonoma organizzazione, che costituisce il presupposto per limposizione ai fini Irap, postula che lattivit abituale ed
autonoma si avvalga di unorganizzazione dotata di un minimo di autonomia che potenzi ed accresca la sua capacit produttiva mentre
non necessario che la struttura organizzativa sia in grado di funzionare in assenza del titolare. (MC.G.)
IRAP - PERSONALE DIPENDENTE - Assenza - Beni strumentali - Esiguit - Autonoma organizzazione - Insussistenza.
Nellattivit professionale svolta dal contribuente, stante lassenza di personale dipendente e vista lesiguit degli investimenti in beni
strumentali, non pu essere riscontrato il carattere di attivit autonomamente organizzata, ovvero il presupposto alla base dellIRAP.
(C.V.)
Riferimenti normativi: d.lgs. 446/1997
601. Presupposto impositivo
Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 46 - sentenza n. 54/46/11 del 12 aprile 2011 - Pres. Punzo, Rel.
Cucchi
AUTONOMA ORGANIZZAZIONE - SVOLGIMENTO DI ATTIVIT PROFESSIONALE - Presupposto impositivo Non sussiste.
Il semplice svolgimento di unattivit professionale non costituisce presupposto per lassoggettamento ad IRAP del reddito prodotto,
dovendosi ravvisare, per la concretizzazione di tale presupposto, che lattivit del contribuente venga svolta con lausilio di unautonoma
organizzazione. (D.M.)
Riferimenti normativi: d.p.r. 446/1997, art. 2; d.p.r. 602/1973, art. 38
602. Fattori di produzione
Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 49 - sentenza n. 57/49/11 del 29 aprile 2011 - Pres. Rel. Leotta
IRAP - ORGANIZZAZIONE AUTONOMA - FATTORI DI PRODUZIONE - Lavoro personale del professionista Esclusione di VAP tassabile.
Sulla base dei dati normativi e tenuto conto dei principi espressi dalla Corte Costituzionale, pu affermarsi in generale che lIRAP
colpisce la potenzialit economica derivante dalla disponibilit e dalla organizzazione dei fattori della produzione, potenzialit questa che
non dato riscontrare quando la produzione del reddito derivi esclusivamente dal lavoro personale del professionista. In questottica
deve ritenersi ininfluente la sussistenza e la conseguente utilizzazione di singoli mezzi o strumenti di lavoro indispensabili allesercizio
dellattivit professionale, utilizzati personalmente dal professionista e quindi non qualificabili come fattori di produzione, ovvero
complesso di beni organizzato per la prestazione di servizi. (M.P.)
603. Beni strumentali
Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 18 - sentenza n. 48/18/11 del 3 maggio 2011 - Pres. Curto, Rel.
Pappalardo
604. Provvigioni
Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 18 - sentenza n. 50/18/11 del 3 maggio 2011 - Pres. Rel. Curto
IRAP - ATTIVIT DIMPRESA - PROVVIGIONI - Compensi occasionali.
Non sono soggetti ad IVA ed a IRAP i compensi per provvigioni qualificati come reddito occasionale, anche avuto riguardo a quanto
dichiarato dal sostituto dimposta nel modello 770. Affinch sia possibile ipotizzare lesistenza di una attivit dimpresa soggetta ai tributi
in contestazione, necessaria la prova dellimpiego di capitali o di collaborazioni esterne che postulino lorganizzazione di fattori della
produzione in vista del conseguimento di un lucro. (P.D.)
Riferimenti normativi: d.p.r. 633/72, art. 1; d.lgs. 446/97, art. 2
605. Condono ed IRAP
Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 18 - sentenza n. 51/18/11 del 3 maggio 2011 - Pres. Rel. Curto
Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 8 - sentenza n. 46/08/11 del 5 maggio 2011 - Pres. Fenizia, Rel.
De Costanzo
AGENTE DI COMMERCIO - SVOLGIMENTO DELLATTIVIT IN MODO ITINERANTE - Costi minimali Autonoma organizzazione.
Lagente di commercio che ovviamente svolge lattivit in modo itinerante, e che fornisce prova di esercitarla con costi minimali tali da
non far presupporre unorganizzazione di impresa deve ritenersi esentato dallIRAP. (D.M.)
Riferimenti normativi: d.p.r. 446/1997, art. 2; d.p.r. 602/1973, art. 38
610. Medico convenzionato
Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 1 - sentenza n. 97/1/11 del 6 maggio 2011 - Pres. Rel. Simone
IRAP - AUTONOMA ORGANIZZAZIONE - MEDICO CONVENZIONATO - Onere della prova.
In tema di autonoma organizzazione per lattivit di medico convenzionato, la prova dellUfficio non pu essere offerta dallutilizzo di
apparecchiature previste obbligatoriamente dalla convenzione sanitaria. Il requisito dellautonoma organizzazione ricorre quando il
contribuente sia il responsabile dellorganizzazione e quando impieghi beni strumentali eccedenti il minimo indispensabile per lesercizio
dellattivit convenzionata con lASL. (L.D.)
Riferimenti normativi: d.lgs. 446/97, art. 2
611. Verifica sussistenza
Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 28 - sentenza n. 97/28/11 del 6 maggio 2011 - Pres. Rel. Izzi
professionale autonomo dello studio associato, fattore di accrescimento della potenzialit produttiva e dunque espressivo dellesistenza
di unorganizzazione di struttura e mezzi. (D.M.)
Riferimenti normativi: d.p.r. 446/1997, art. 2
616. Medici di base
Commissione Tributaria Regionale della Lombardia (Milano) sez. 34 - sentenza n. 49/34/11 del 11 maggio 2011 - Pres.
Targetti - Rel. Menegatti
IRAP - AUTONOMA ORGANIZZAZIONE - MEDICI DI BASE - Beni strumentali pari alla dotazione minima prevista dal
SSN per lo svolgimento dellattivit.
Come per tutti i lavoratori autonomi, anche il reddito del medico di base non assoggettabile ad IRAP se lattivit svolta in assenza di
autonoma organizzazione. In particolare, per il medico di base, la dotazione di beni considerata indispensabile quella prevista dalla
convenzione con il SSN. (M.G.)
617. Beni strumentali
Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 6 Silocchi
nellesercizio dellautonoma organizzazione. La nozione di autonoma organizzazione non implica lesclusione di una struttura reale
semplicemente utile allo svolgimento dellattivit. Incombe sul contribuente lonere di dimostrare linsussistenza del presupposto
impositivo e la mancanza di organizzazione ai fini della produzione del reddito, sulla base della non rilevanza di beni strumentali, e
lassenza di personale dipendente o collaboratori.
620. Spese eccedenti il minimo indispensabile
Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 11 Buono
IRAP - Esercizio abituale di attivit economicamente organizzata - Autonoma organizzazione - Spese eccedenti il minimo
indispensabile.
Premesso che il presupposto dellIrap lesercizio abituale di unattivit economicamente organizzata diretta alla produzione o allo
scambio dei beni ovvero alla prestazione di servizi occorre specificare che cosa si intende per abitualit e cosa si intende per autonoma
organizzazione. Per abitualit si intende unattivit stabile e non occasionale o temporanea; lautonomia organizzativa ricorre quando il
contribuente il responsabile dellorganizzazione e non inserito in strutture organizzative riferibili ad altrui responsabilit ed interesse e
quando non impieghi beni strumentali o faccia luogo a spese di produzione eccedenti secondo l id quod plerumque accidit il minimo
indispensabile per lesercizio dellattivit in assenza di organizzazione oppure si avvalga in modo non occasionale di lavoro altrui. Inoltre
non occorre che si tratti di una struttura in grado di generare profitti anche senza il titolare, ma sufficiente che i mezzi personali e
materiali di cui si avvale costituiscano un ausilio maggiore di quello di cui abitualmente possono disporre anche soggetti esclusi
dallapplicazione dellIRAP e siano tali da porre il professionista in condizione di produttivit pi efficace di quella in cui si sarebbe
trovato senza di essi. (F.N.G.)
Riferimenti normativi: d.lgs. 446/97
621. Fattispecie ragioniere
Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 19 Piglionica, Rel. Antonioli
Riferimenti normativi: d.lgs. 446/1997, art. 2; d.lgs. 546/1992, art. 29, 36 e 56; c.c., art. 2697, comma 1
623. Agente immobiliare
Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 6 - sentenza n. 94/06/11 del 23 maggio 2011 - Pres. Pizzo, Rel.
Grigo
Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 31 - sentenza n. 6/31/11 del 11 gennaio 2011 - Pres. Scuffi, Rel. Sala
IMPOSTA COMUNALE DI PUBBLICIT - PANNELLI DEI DISTRIBUTORI AUTOMATICI - Specifiche dei prodotti
alimentari contenuti - Presupposto impositivo - Sussiste.
I pannelli applicati sulle pareti dei distributori automatici di cibi e bevande installati allinterno di una stazione ferroviaria in quanto
contenenti immagini e specificazioni relativi alle merci contenute nei distributori e prelevabili dal pubblico sono soggetti allimposta
comunale sulla pubblicit. Non ricorre lesonero previsto dallart. 17 co. 1 lett. e) del d.lgs. 507/93 sia in relazione alla dimensione dei
pannelli che superano la superficie esclusa dallimposta e sia perch non si tratta di messaggi che pubblicizzano lattivit dellimpresa di
trasporto ferroviario. (G.T.)
Riferimenti normativi: d.lgs. 507/93, art. 5
630. Cartelli autostradali
Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 11 Buono
Imposta comunale di pubblicit - Cartelli autostradali - Destinazione alle informazioni agli utenti - Idoneit pubblicitaria Non sussiste.
I cartelli autostradali, se destinati esclusivamente a fornire informazioni agli utenti su carte di credito, bancomat e carte prepagate abilitate
al pagamento al casello con leffetto di garantire un idoneo incolonnamento del traffico automobilistico, non costituiscono mezzi
pubblicitari e non rientrano nella previsione dellart. 5 d.lgs. 507/93 che richiede che si realizzi lo scopo di promuovere domanda di beni
o servizi ovvero che siano finalizzati a migliorare limmagine del servizio pubblicizzato. Ne consegue la non assoggettabilit allimposta
comunale sulla pubblicit. (G.T.)
PUBBLICIT - Cartelli con dicitura occasione posizionati su autovetture usate - Carattere transeunte - Messaggio
pubblicitario - Non sussiste.
I cartelli con dicitura occasione posizionati su autovetture usate senza segni distintivi della concessionaria costituiscono mera insegna
di esercizio, rivestente il requisito della temporaneit, per cui va escluso, per i medesimi, il pagamento dellimposta sulla
pubblicit. (M.S.)
Riferimenti normativi: d.lgs. 5/7/1993
633. Cartelli
Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 19 - sentenza n. 37/19/11 del 21 febbraio 2011 - Pres. Raineri,
Rel. Antonioli
PUBBLICIT E PUBBLICHE AFFISSIONI - CARTELLI - In area aeroportuale - Natura pubblicitaria - Sussiste.
soggetto allimposta sulla pubblicit qualsiasi mezzo di comunicazione con il pubblico obiettivamente idoneo a fare conoscere ad una
massa indeterminata di consumatori lattivit e/o il prodotto di una azienda. Ai fini impositivi occorre fare riferimento al numero dei
cartelli ed alla complessiva misura della superficie esposta, riferita al soggetto passivo ricorrente, non esercente un servizio pubblico,
nulla rilevando la titolarit dellarea nella quale viene effettuata la pubblicit. (M.SA.)
Conforme alla Sentenza n. 23.383 del 4 novembre 2009 della Corte di Cassazione
Riferimenti normativi: d.lgs. 504/93, artt. 1, 5, 6, 17, comma 1, lett. e) e legge 75/02, art. 2-bis
634. Superficie tassabile
Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 15 - sentenza n. 31/15/11 del 18 aprile 2011 - Pres. Marletta,
Rel. Sciarini
IMPOSTA COMUNALE DI PUBBLICIT - SUPERFICIE TASSABILE - CRITERI.
La superficie imponibile da prendere a base per il calcolo dellimposta comunale sulla pubblicit deve essere quella relativa allintera
installazione pubblicitaria, comprensiva, quindi, anche della parte non coperta da marchio, solo se questultima abbia, per dimensioni,
forma, colore, ovvero per mancanza di separazione grafica rispetto allaltra le caratteristiche proprie o della componente pubblicitaria
aggiuntiva vera e propria, ovvero quelle di una superficie estensiva del messaggio pubblicitario. (MC.G.)
Riferimenti normativi: d.lgs. 507/1993, art. 7
TARSU
638. Prove
Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 16 - sentenza n. 34 del 18 gennaio 2011 - Pres. Rel. Natola
TARSU - NON IMPONIBILIT - PERIODO - Prove documentali - Necessit - Sussiste.
Ai fini della non soggezione alla TARSU di un immobile sono necessarie le prove in ordine alla disattivazione delle utenze e/o al loro
ripristino onde individuare il periodo in cui esso stato inutilizzato. (M.SA.)
639. Attivit industriale
Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 16 - sentenza n. 33 del 18 gennaio 2011 - Pres. Rel. Natola
AREE SCOPERTE - AREA PERTINENZIALE A VERDE - CARTELLA DI PAGAMENTO - Avviso di pagamento Validit - Sussiste.
In tema di contenzioso tributario sono qualificabili come avvisi di accertamento o di liquidazione impugnabili, solo dinanzi al giudice
tributario, quelli con cui lamministrazione comunica al contribuente una pretesa tributaria ormai definita, ancorch tale comunicazione
non si concluda con una formale intimazione di pagamento sorretta dalla prospettazione in termini brevi dellattivit esecutiva, bens con
un invito bonario a versare quanto dovuto, non assumendo alcun rilievo la mancanza della formale dizione avviso di liquidazione o
avviso di pagamento o la mancata indicazione di un termine o della forma da osservare per limpugnazione o della commissione
tributaria competente. Ne consegue che il ricorso avverso la cartella esattoriale, emesso successivamente in relazione ad avviso non
opposto, risulta inammissibile. Affinch unarea a verde possa essere esclusa dalla TARSU, in base al regolamento comunale,
necessario che la suddetta area, oltre ad avere tale destinazione urbanistica venga effettivamente utilizzata come aree a verde, vale a
dire come spazi pubblici ad accesso libero indifferenziato in cui praticare attivit sportive, ricreative, ludiche di carattere ambientale.
(F.C.)
Riferimenti normativi: d.lgs. 507/93, artt. 62 e 72
644. Natura tributaria
Commissione Tributaria Regionale della Lombardia - Sez. 13 - sentenza n. 5/13/11 del 10 gennaio 2011 - Pres. Rel. Spano
FINANZA LOCALE - Tariffa di igiene ambientale - Natura tributaria - Assoggettabilit ad IVA - Non sussiste.
Lampio ed accurato impianto argomentativo della sentenza Corte Cost. 238/09, che statuisce la natura tributaria della Tarsu e la
sostanziale analogia tra Tarsu e Tia appare largamente convincente, pertanto deve stabilirsi la non soggezione ad Iva della Tia e, di
conseguenza, deve escludersi lammontare dellIva dallingiunzione di pagamento notificata dal Comune al contribuente e recante il
recupero di somme relative allomesso pagamento della Tia. (B.I.)
Riferimenti normativi: d.lgs. 22/97, art. 49
645. Accertamento con adesione
Commissione Tributaria Regionale della Lombardia - Sez. 26 - sentenza n. 0002/26/2011 dell11 gennaio 2011 - Pres. Rel.
Molina
TARSU - ACCERTAMENTO CON ADESIONE - Documenti di riscontro e proposte alternative previste dal regolamento
comunale - Sospensione di 90 giorni per ricorrere - Insussistenza.
Se la Legge nazionale (art. 6 d.lgs. 218/97) non subordina leffetto sospensivo (di 90 giorni) del termine (di 60 giorni) utile per proporre
ricorso avverso lavviso di accertamento alla sussistenza di nessun particolare requisito allistanza di accertamento con adesione
ulteriore rispetto a quello della sua presentazione in carta libera con lindicazione degli estremi indicativi del contribuente e del
precedente avviso di accertamento, non pu il Comune pretendere di introdurre con proprio regolamento altro limite o altra condizione
di efficacia dellistanza medesima non previsti dalla legge. (M.S.)
Riferimenti normativi: d.lgs. 218/97, art. 6
646. Atto prodromico
Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 29 - sentenza n. 13/29/11 del 13 gennaio 2011 - Pres. Fabrizi,
Rel. Casalvieri
organizzata in forma dimpresa, che sostanziale, trattandosi di rifiuti rappresentati, seppure limitatamente, dai vuoti di contenitori di
derrate alimentari, situati in distributori automatici. (M.SA.)
Riferimenti normativi: Regolamento Comunale articoli 5-9 e d.lgs. 507/1993, art. 62
648. Cartella
Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 50 Zevola
CARENZA DI LEGITTIMAZIONE PASSIVA - Errata notifica di cartelle di pagamento - Responsabilit dellAgente per
la riscossione - Sussiste.
La carenza di legittimazione passiva del ricorrente, ritenuto erroneamente erede del contribuente di diritto, fa ritenere lagente per la
riscossione responsabile, sia dellindividuazione del soggetto cui notificare le cartelle ricevute dagli Enti impositori, sia della
rettifica/revoca delle stesse, ove il destinatario degli atti sia poi riconosciuto carente dei legittimazione passiva. La compensazione delle
spese di giudizio operata in primo grado giustifica la compensazione anche nel secondo grado per motivi di equit, relativamente alla
cessata materia del contendere, e, negli altri casi, per le peculiarit e le problematiche emerse. (D.M.)
Riferimenti normativi: d.lgs. 546/92, artt. 15 e 46; c.p.c., art. 92; d.p.r. 602/1973, art. 26
650. Rottami di ferro
Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 18 - sentenza n. 54/18/11 del 3 maggio 2011 - Pres. Curto, Rel.
Staunovo Polacco
TASSE AUTOMOBILISTICHE
652. Condono
Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 31 - sentenza n. 135/31/11 del 18 febbraio 2011 - Pres. Rel. Scuffi
Tasse automobilistiche - Sanzioni - Avvisi daccertamento - Termini - Atto consequenziale - Legittimit - Sussiste.
Gli avvisi daccertamento per il recupero dimposta, notificati nei termini di proroga dei medesimi, sono legittimi e, per leffetto, la
cartella di pagamento conseguente risulta legittima, non essendo impugnabile autonomamente e non presentando vizi suoi propri.
(M.SA.)
655. Prescrizione
Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 29 - sen
Cappellozza
Demolizione del veicolo - Prova della demolizione - Non debenza della tassa automobilistica - Sussiste.
La demolizione comprovata dalla documentazione del veicolo avvenuta in periodi dimposta precedenti allanno oggetto dalla richiesta
di pagamento da parte della Regione comporta la non debenza del pagamento delle tasse di circolazione. (F.C.)
Riferimenti normativi: d.l. 953/1982
660. Immatricolazione estera
Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 16 - sen
Pagliaro
CONTRATTO DI LEASING - DISPONIBILIT DELLAUTOVEICOLO - Locatario - Soggettivit passiva del tributo Non sussiste.
La mera produzione di numerosi ricorsi proposti in altre sedi contenziose senza lallegazione al ricorso introduttivo di specifica
documentazione correlata allavviso daccertamento impugnato non sufficiente quale supporto probatorio avverso la pretesa tributaria.
(M.SA.)
662. Rottamazione del veicolo
Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 11 Rel. Citro
TASSE AUTOMOBILISTICHE - IMPOSTA DI BOLLO - ESENZIONE TRIENNALE - Rottamazione veicolo Insussistenza agevolazione.
Per poter beneficiare dellesenzione triennale dellimposta di bollo il d.l. 138/02 allart. 2 stabilisce che la condizione che al momento
dellacquisto sia consegnato al venditore un autoveicolo non conforme alla direttiva CEE. Se il contribuente ha rottamato lautoveicolo
in separata sede senza quindi consegnarlo al venditore dellautoveicolo nuovo acquistato, non sussistono i motivi per usufruire
dellagevolazione. (F.N.G.)
Riferimenti normativi: l. 138/02, art. 2; d.lgs. 546/92, artt. 20, 21 e 22
TOSAP
663. Reti sotterranee
Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 29 - sen
Rel. Garofalo
RETI SOTTERRANEE - EROGAZIONE DI PUBBLICI SERVIZI - Occupazione permanente di suolo pubblico Necessit di richiedere le agevolazioni - Sussiste.
La violazione di mancata denuncia di occupazione del suolo pubblico elimina la possibilit di invocare agevolazioni che sono subordinate
prima che al riscontro della materiale esistenza dei presupposti, alla richiesta effettuata nelle dovute essenziali forme. Inoltre la mancanza
della denuncia e del versamento pongono in evidenza elementi presuntivi gravi e precisi circa la mancanza in concreto dei presupposti
per usufruire del trattamento agevolativo. (F.C.)
Riferimenti normativi: d.lgs. 597/1993, art. 50
IMPOSTE DIRETTE
IRPEF
664. Imposta di registro e IRPEF
Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 31 - sen
Ventura
IRPEF - CESSIONE TERRENO EDIFICABILE - PLUSVALENZA - Prezzo del bene - Valore determinato ai fini
dellimposta di registro - Valore definito in adesione dagli acquirenti - Rilevanza.
Il valore definitivamente assegnato ai fini dellimposta di registro vincolante per lamministrazione finanziaria nellaccertamento ai fini
delle imposte sui redditi avente ad oggetto plusvalenze realizzate con lo stesso trasferimento. onere del contribuente fornire elementi
tali da far ritenere superata quella presunzione di corrispondenza del prezzo incassato con il valore di mercato accertato in via definitiva
in sede di applicazione dellimposta di registro, anche con ricorso ad elementi indiziari, dimostrando di aver venduto in concreto ad un
prezzo inferiore. (S.L.C.)
Riferimenti normativi: d.p.r. 917/1986, art. 67; d.p.r. 600/1973, art. 39
665. Quadro RW
Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 31 - sen tenza n. 10/31/11 del 25 gennaio 2011 - Pres. Minaudo, Rel.
Sala
REDDITI DI CAPITALE - CAPITALI DETENUTI ALLESTERO - MANCATA COMPILAZIONE QUADRO RW Scambio di informazioni tra stati - Legittimit delluso delle informazioni - Sussiste.
da ritenersi motivato lavviso di accertamento che attinge le proprie informazioni dalle notizie fornite dalla Direzione Centrale
Accertamenti - Ufficio Indagini Fiscali - ; informative che traggono origine dallo scambio di informazioni, come da Direttiva del Consiglio
Unione Europea, per reciproca assistenza tra gli stati membri. Le fonti di informazione non possono quindi essere considerate
anonime. Spetta al contribuente dimostrare che linvestimento allestero sia stato alimen-tato da redditi di annualit non pi accertabili.
Attesa lomessa indicazione nel modello RW degli investimenti allestero, risulta legittima la sanzione amministrativa irrogata dallUfficio.
(F.C.)
Riferimenti normativi: d.p.r. 600/73, artt. 36, 37, comma 1, 38 comma 3, 39, commi 1 e 2, e 41- bis; l. 167/90, art. 4, comma 1
666. Canoni di locazione non percepiti
Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 31 - sen
Rel. Cazzaniga
necessarie al loro funzionamento non costituiscono contratti di locazione ad uso non abitativo ma rientrano nella accezione di cui allart.
67 comma 1 lett. l) d.p.r. 917/86, denominati redditi diversi ed in quanto tali soggetti ad imposizione Irpef con le modalit di cui al citato
art. 67 e non con la riduzione del 15%. (S.L.C.)
Riferimenti normativi: d.p.r. 917/1986, art. 67
668. Reintegro dellazienda
Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 31 - sen tenza n. 30/31/11 del 2 febbraio 2011 - Pres. Brecciaroli, Rel.
Sala
CESSIONE DAZIENDA - REINTEGRO DELLAZIENDA - INCASSO REFUSIONE DANNI - Sopravvenienza Sussiste - Mancata sottoscrizione del difensore - Integrazione su ordinanza della commissione - Validit - Sussiste.
giustificato attribuire alla merce venduta un ricarico percentualmente inferiore alla media di settore quando dimostrato che, in seguito
a cessione dazienda ed al successivo reintegro della propriet al venditore, a causa del mancato adempimento da parte dellacquirente,
la merce giacente stata svenduta, in attesa di nuovo atto di cessione verificatosi lanno successivo. da considerare sopravvenienza
attiva la somma trattenuta per refusione contrattuale dei danni. Se, in seguito ad ordinanza della Commissione Tributaria Provinciale,
entro i termini fissati, il contribuente nomina un difensore abilitato, la pregiudiziale di inammissibilit superata. (F.C.)
Riferimenti normativi: d.p.r. 917/86, art. 53; d.lgs. 546/92, art. 12
669. Domicilio fiscale
Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 43 - sen tenza n. 21/43/11, del 3 febbraio 2011 - Pres. Rovella, Rel.
Ingino
IRPEF - Domicilio fiscale - Istanza ex art. 59, comma 2, d.p.r. n. 600/1973 - Equipollenza con la comunicazione di variazione
del luogo di svolgimento dellattivit - Non sussiste.
La comunicazione della modifica del luogo di svolgimento dellattivit ai fini delliva non equipollente, n sostitutiva dellistanza prevista
dallart. 59, comma 2, d.p.r. n. 600/1973, al fine di ottenere la modifica del domicilio fiscale.
Riferimenti normativi: d.p.r. 29 settembre 1973, n. 600, art. 59
670. Plusvalenza
Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 47 - sen tenza n. 31/47/11 del 15 febbraio 2011 - Pres. Maniaci, Rel.
Miceli
REDDITI DIVERSI - CESSIONE A TITOLO ONEROSO DI TERRENO - Plusvalenza - Impossibilit edificatoria Esclusione da tassazione.
La disposizione di cui allarticolo 81 TUIR, secondo cui tassabile la plusvalenza realizzata a seguito di cessione onerosa di terreno
suscettibile di utilizzazione edificatoria, va applicata solo nei casi di cessione delle aree definibili utilizzabili a scopo edificatorio in base
allo strumento urbanistico approvato dal comune ed alla effettiva possibilit di attuazione delledificazione medesima. Nel caso in esame,
essendo il terreno gravato da servit a favore dellENEL per passaggio di elettrodotto di una linea ad alta tensione, lo stesso non risulta
avere possibilit edificatorie, e, di conseguenza, la plusvalenza realizzata non rientra tra i redditi soggetti a tassazione. (F.D.T.)
Riferimenti normativi: d.p.r. 917/ 86, art. 81
671. Credito dimposta
Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 43 - sen tenza n. 77/43/11 del 21 febbraio 2011 - Pres. Rovella, Rel.
Ingino
IRPEF - Omessa dichiarazione di credito dimposta - Decadenza dal diritto di utilizzo - Esclusione.
Un credito dimposta, se effettivo e documentato non pu essere disconosciuto per il motivo che la dichiarazione stata omessa oppure
detto credito non stato, per dimenticanza, riportato nellambito della dichiarazione successiva. (R.C.)
672. Avviamento e registro
Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 32 Luglio
IRPEF - REDDITI FONDIARI - Contratto di locazione - Risoluzione - Tassazione sul canone pattuito - Esclusione.
Nel caso in cui il contratto di locazione sia risolto per qualsiasi causa e soprattutto per insolvenza, avendo la sentenza di risoluzione
carattere costitutivo con effetti retroattivi, la tassazione dovr avvenire sulla base della rendita catastale e non su quella del canone
pattuito e ci a far data dalla domanda o nel caso di insolvenza dallinizio della medesima. (C.C.)
Riferimenti normativi: d.p.r. 917/86, art. 23 comma 1 - sentenza C. Cost. n. 362 /2000
674. Residenza effettiva
Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 31 - sentenza n. 60/31/11 del 8 marzo 2011 - Pres. Scuffi, Rel. Sala
Contini
IRPEF - INDAGINI BANCARIE - PROCESSO PENALE - PVC della Guardia di Finanza - Motivazione per relationem Sufficienza.
Gli atti di un processo penale ed il PVC della Guardia di Finanza, gi notificato al contribuente, richiamati nella motivazione
dellaccertamento relativo a somme versate sul conto corrente bancario e sottratte alle casse di altre societ legittimano la pretesa
erariale. (G.T.)
Riferimenti normativi: art. 67
Riferimenti normativi: d.p.r. 600/73, art. 36- bis; d.p.r. 322/1998, art. 8- bis; d.p.r. 435/2001; d.lgs. 471/1997, art. 1, comma 2;
d.lgs. 472/1997, art. 13
688. TFR
Commissione Tributaria Regionale della Lombardia - Sez. 6, sentenza 0012/6/2011 del 24 gennaio 2011 - Pres. Silocchi,
Rel. Silocchi
IRPEF - ISTANZA AVVERSO SILENZIO RIFIUTO - Ritenute fiscali su TFR - Emolumento differito da assoggettare ad
imposta al momento della corresponsione del TFR - Non sussiste - Versamenti nei limiti del 4% annuo fino al 31 dicembre
2000 - Imponibilit ex art. 17 Tuir 917/86 - Non sussiste.
Atteso il consolidamento della giurisprudenza in subiecta materia, che ha chiarito come limporto dei contributi versati ad un Fondo
previdenziale (nella specie per i dipendenti di una banca), non eccedenti il 4% dellimporto annuo, esente da contribuzione fiscale,
come del resto le stesse circolari dellA.F. (n. 29 del 20 marzo 2001 e n. 78 del 6 agosto 2001) hanno confermato, fa si che si
IRPEF - Permuta Terreno - Successiva rivendita - Plusvalenza - Prezzo di acquisto del terreno - Valore dichiarato in
contratto permuta - Prezzo acquisto - Minusvalenza realizzata nel contratto permuta - Irrilevanza.
In seguito ad una permuta di terreni tra lAmministrazione comunale ed un privato cittadino ed alla successiva cessione da parte di
questultimo del terreno ricevuto in permuta, nella determinazione della plusvalenza realizzata non deve tenersi conto della minusvalenza
derivante dal contratto di permuta. Infatti oggetto della compravendita era limmobile ricevuto in permuta ed il prezzo di acquisto di
questultimo terreno ai fini della determinazione della plusvalenza correttamente individuato nel valore dichiarato nel contratto di
permuta, a nulla rilevando che in questultimo contratto il contribuente abbia realizzato una minusvalenza. (B.I.)
Riferimenti normativi d.p.r. 917/86, art. 67
690. AIRE
Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 46 Rel. Esposti
IRPEF - LAVORO PRESTATO ALLESTERO - Attestazione datore di lavoro di avvenuto pagamento allestero delle
imposte - Insufficienza - Provenienza da ufficio tributario con traduzione giurata - Necessit.
Al fine di escludere da tassazione in Italia ed evitare la doppia tassazione (art. 67 d.p.r. 600/73, art. 3 comma 3 lett. c) d.p.r. 917/86) di
retribuzioni per lavoro prestato allestero nella fattispecie in Iran ove il contribuente, iscritto allAIRE, dichiara di aver lavorato
per 219
giorni alle dipendenze di un gruppo italiano necessita attestato, tradotto con perizia giurata, rilasciato da organo tributario, non
essendo rilevante lattestato rilasciato dal datore di lavoro. (G.T.)
Riferimenti normativi: d.p.r. 600/73, art. 67; d.p.r. 917/86, art. 3, comma 3, lett. c)
IRPEF - Cessione di ramo dazienda - Plusvalenza da avviamento - Correttezza delle scritture contabili - Argomentazioni
probanti - Validit - Sussiste.
La scritture contabili e le argomentazioni addotte e non contestate costituiscono valido supporto probatorio delle tesi del contribuente,
mentre il valore dellavviamento determinato dallufficio ai fini dellimposta di registro non costituisce elemento sufficiente ai fini
accertativi per le imposte dirette. (M.SA.)
Rel. Grigillo
CESSIONE DAZIENDA - PLUSVALENZA - IMPOSTA DI REGISTRO - Definitivit - Imposte dirette - Presunzione Legittimit - Sussiste.
Il valore della plusvalenza derivante da cessione dazienda, accertato in via definitiva ai fini dellimposta di registro, legittima la
presunzione posta a fondamento dellaccertamento induttivo in sede di applicazione delle imposte dirette, opponibile da parte del
contribuente solo con idonei elementi di prova anche indiziari. (M.SA.)
702. Tassazione separata
Commissione Tributaria Regionale la Lombardia - Sez. 20 Rel. Bonavolont
INCENTIVO ALLESODO - RITENUTA FISCALE - In misura piena - Discriminazione sessuale - Illegittima - Sentenza
Corte di Giustizia UE - Vincolante - Diritto al rimborso - Spettante.
Secondo consolidato orientamento della Corte Costituzionale, le sentenze della corte di Giustizia europea, sono vincolanti per i giudici
nazionali. Poich la Corte di Giustizia europea ha dichiarato lillegittimit dellart. 19 d.p.r. 917/86, nella parte in cui discriminava i
lavoratori in base al sesso, laddove disponeva che la ritenuta fiscale da applicarsi a soggetti di sesso femminile dovesse essere la met di
quella applicabile a soggetti di sesso maschile, e poich la disposizione comunitaria, stata disattesa nel caso di specie, si dispone che al
contribuente debba essere restituita quella parte del tributo che gli stata illegittimamente trattenuta. (C.V.)
Riferimenti normativi: C.G. UE sentenza del 21 luglio 2005; d.p.r. 917/86, art. 19
704. Sostituto e sostituito
Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 46 - sentenza n. 44/46/11 del 5 aprile 2011 - Pres. Rel. Pezza
IRPEF - RITENUTE DI ACCONTO - Effettuate e non versate dal sostituto dimposta - Assenza della certificazione del
sostituto - Idoneit di assegni e fatture a legittimare lo scomputo in dichiarazione - Sussiste - Solidariet passiva tra
sostituto e sostituito - Non sussiste.
Nella sostituzione tributaria a titolo di acconto non sussiste solidariet passiva tra sostituto e sostituito. Nel caso in cui il sostituto di
imposta non versi le ritenute dacconto effettuate sui compensi erogati al sostituito e ne ometta la certificazione, il sostituito legittimato a
scomputare le ritenute subite sulla base delle fatture emesse e degli assegni versati sul conto corrente, rientrando questi ultimi nel novero
della documentazione bancaria indicata dalla Risoluzione dellAgenzia delle entrate n. 68/E/2009. Sussistono i presupposti della
revocazione della sentenza ove la Commissione tributaria regionale non si avveda della documentazione depositata dal ricorrente.
(D.M.)
Riferimenti normativi: d.p.r. 600/73, art. 25; d.p.r. 322/98, art. 4; d.p.r. 602/73, art. 35; c.p.c., art. 395
705. Tassazione separata
Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 36 - sentenza n. 64/36/11 del 5 aprile 2011 - Pres. Rollero, Rel.
Bonomi
FONDI PREVIDENZIALI INTEGRATIVI - REGIME DI TASSAZIONE SEPARATA - Forme pensionistiche
complementari - Successione di leggi nel tempo.
In tema di fondi previdenziali integrativi, dovendosi ricomprendere sotto la stessa disciplina sia i contratti di capitalizzazione, sia quelli di
assicurazione, la disciplina impositiva di cui allart. 13 comma 9 d.lgs. 124/1993 che rinvia agli artt. 16 comma 1 lett.
a) e 17 del
TUIR ed al relativo regime di tassazione separata si riferisce, secondo linterpretazione fornita dallart. 1 comma 5 d.l. 669/1996
(convertito nella legge 30/1997), esclusivamente ai lavoratori iscritti alle forme pensionistiche complementari successivamente allentrata
in vigore del d.lgs. 124 citato, e non quindi applicabile a quelli gi iscritti a forme pensionistiche complementari. (M.P.)
Riferimenti normativi: art. 13 comma 9 d.lgs. 124/1993; artt. 16-17
TUIR
706. Contributi integrativi
Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 42 Ruggiero, Rel. Di Maida
Riferimenti normativi: d.p.r. 917/86, artt. 81 e 82; d.p.r. 600/73 artt. 37, 37- bis 3 e 38
709. Indebite detrazioni
Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 28 - sentenza n. 90/28/11 del 15 aprile 2011 - Pres. Malaspina Rel. Piacentini
AVVISO DI ACCERTAMENTO - REDDITO DI IMPRESA - INDEBITE DETRAZIONI - Competenza - Inerenza Indeducibilit - Interpretazione discrezionale del contribuente - Esclusione.
Per tutte le fattispecie di costi per i quali devono applicarsi gli specifici criteri di competenza, inerenza e di rilevazione della loro
deducibilit fiscale o meno, esistono delle specifiche norme fiscali che ne disciplinano le modalit di contabilizzazione dalle quali non si
pu prescindere, non essendo certamente consentito al contribuente di determinar a suo piacimento come si devono contabilizzare tali
poste. (C.V.)
Riferimenti normativi: l. 342/2000, art. 74
710. Accertamento ai fini delle IIDD e del registro
Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 33 Rel. Panzeri
AVVISO DI ACCERTAMENTO - VALORE AVVIAMENTO - RETTIFICA AI FINI IMPOSTA REGISTRO Accertamento ai fini II.DD. - Plusvalenza - Onere della prova.
Nel caso di specie il contribuente deve vincere la presunzione, secondo la quale non c corrispondenza tra il prezzo incassato ed il
valore di mercato accertato. Il contribuente non ha documentato i propri assunti n stato in grado di sottoporre ad una convincente
critica la proclamata infondatezza dellaccertata plusvalenza, che scaturisce dalla rettifica del valore dichiarato per la cessione dazienda,
che stato adeguato al valore di mercato. (C.V.)
711. Indennit di trasferta
Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 45 Rel. Bruno
REDDITO DI LAVORO DIPENDENTE - INDENNIT DI TRASFERTA - Onere della prova a carico dellufficio.
Lonere di provare la natura reddituale delle indennit di trasferta ricade sullUfficio che non pu desumerla dal giornale di cantiere per
carenza di gravit precisione e concordanza di tale elemento presuntivo. (D.M.)
Riferimenti normativi: d.p.r. 917/1986, art. 48
712. Lottizzazione terreno
Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 28 - sentenza n. 79/28/11 del 20 aprile 2011 - Pres. Malaspina,
Rel. Piacentini
IMPOSTE SUI REDDITI - LOTTIZZAZIONE TERRENO - VENDITA - MAGGIORAZIONE DEL PREZZO REALIZZAZIONE OPERE EDILIZIE.
Ai fini delle imposte sui redditi, un terreno lottizzato nel momento in cui lautorit competente ha provveduto ad emettere la necessaria
autorizzazione. infatti evidente che il vantaggio economico da lottizzazione tassabile si realizza nel momento in cui il privato vende il
terreno ad un prezzo maggiorato, per la possibilit di realizzarvi opere edilizie e non nel momento in cui lacquirente realizza le opere
stesse (non acquisendo cos alcuna plusvalenza, ma semplicemente avvalendosi di una facolt di cui ha presumibilmente pagato il
prezzo). (MC.G.)
Riferimenti normativi: TUIR, art. 67, comma 1 lett. a)
IRPEF - Liquidazione imposte ex art. 36-bis - Detrazione per figli a carico - Separazione coniugale.
La detrazione IRPEF per i figli a carico, nella disciplina di cui allart. 12 TUIR. vigente fino al 31 dicembre 2006, subordinata
alleffettivo sostenimento dellonere del mantenimento, in base alla correlazione proporzionale tra obbligo alimentare e diritto alla
detrazione. In caso di separazione coniugale legale ed effettiva, annullamento o cessazione degli effetti civili del matrimonio, tale diritto
spetta al genitore che sopporta lonere del mantenimento del figlio, anche integralmente. (P.D.)
Riferimenti normativi: d.p.r. 917/86, art. 12; d.p.r. 600/73, art. 36- bis
719. Ritenute dacconto
Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 42 Ruggiero, Rel. Piombo
AVVISO DI ACCERTAMENTO - PROVA DEI COSTI SOSTENUTI - Mancato riconoscimento del valore dacquisto Costi non documentati.
La corrispondenza tra prelevamenti in contanti effettuati nel giorno del rogito e/o atti non aventi data certa, non costituiscono prova del
valore di acquisto di un bene, n opponibile allamministrazione finanziaria il prezzo dacquisto risultante da un preliminare privo di
data certa, anche se riconducibile al prezzo dichiarato in atto aumentato di valori giustificati solo da movimenti bancari. Non sono
ammissibili, in aumento del valore dacquisto, costi di ristrutturazione non documentati da regolari fatture ma bens da generici indicazioni
negli estratti conto di emissione di assegni o prelievi in contanti, corredati di annotazioni a margine. La contabilit in nero
dellimprenditore rappresenta valido elemento indiziario contro, e non gi a favore, del medesimo. (M.G.)
RIDETERMINAZIONE DEI VALORI DI ACQUISTO DEI TERRENI - PERIZIA DI STIMA dei beni oggetto della
vendita - Plusvalenza da cessione - Differenza tra valore dichiarato in atto e valore di perizia - Rilevanza.
La facolt di rideterminare il valore di acquisto dei terreni edificabili e con destinazione agricola, attraverso una perizia di stima ed il
relativo pagamento delle imposte sostitutive, fissa il prezzo iniziale, omnicomprensivo di tutti i beni periziati, utilizzabile al fine di calcolare
la plusvalenza realizzata a seguito di cessione. Tale plusvalenza corrisponde alla differenza tra il valore dichiarato in atto per la vendita ed
il valore iniziale (che si assume quale valore dacquisto) dichiarato nella perizia, maggiorato dei costi della perizia stessa. (M.G.)
Riferimenti normativi: d.p.r. 917/86, art. 67; l. 488/01, art. 7
722. Presunzione di residenza
Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 49 - sentenza n. 65/49/11 del 9 maggio 2011 - Pres. Lucchina,
Rel. Gentile
STATI A REGIME FISCALE PRIVILEGIATO - Presunzione di residenza - Prova a carico del contribuente - Sussiste Attivit prevalente e centro dei propri interessi nello Stato di adozione - Sussiste - Irrilevanza dei soli legami affettivi Sussiste.
Per contrastare la presunzione di residenza in Stati a regime fiscale privilegiato il contribuente accertato ha lonere di provare leffettivit
della residenza estera e la correlata centralit dei propri interessi economici e patrimoniali. La sussistenza di rapporti familiari ed affettivi
in Italia non incompatibile con la residenza allestero, in quanto andare a vivere in un altro Paese non significa troncare ogni rapporto
con lItalia. La documentazione attestante una determinata situazione ha valenza oggettiva che rimane ferma a prescindere dalla parte di
provenienza. (D.M.)
Riferimenti normativi: d.p.r. 917/1986, art. 2, comma 2- bis; c.c., art. 2697; c.p.c., art. 115
723. Imputazione ritenute dacconto
Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 35 - sentenza n. 69/35/11 del 10 maggio 2011 - Pres. Liguoro,
Rel. Cassone
RITENUTE DACCONTO SU REDDITI PROFESSIONALI - IMPUTAZIONE - Nellanno di incasso del corrispettivo Certificazione sostituto.
Le ritenute dacconto subite dal professionista sono deducibili nellanno di competenza, secondo quanto emerge dal riferimento
riportato allatto del pagamento sul mod. F24 ed stato certificato dal sostituto dimposta. LUfficio deve riprendere a tassazione gli
importi riferiti a ritenute dacconto subite, dedotte in un anno diverso da quello in cui avvenuto il pagamento del corrispettivo. (M.G.)
Riferimenti normativi: d.p.r. 917/86, art. 22, commi 1 e 2
724. Incentivo allesodo
Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 34 Targetti
di 55 anni e per le donne con meno di 50. La norma interna, in quanto contrastante con il superiore sistema comunitario, al quale lItalia
aderisce e a cui uniforma il proprio ordinamento va disapplicata dal giudice poich le disparit di trattamento economico in ragione del
sesso sono bandite. evidente che lordinamento giuridico non pu consentire che una disparit di trattamento, in seguito eliminata dal
legislatore, dispieghi i suoi effetti negativi ed ingiusti nei confronti dei contribuenti maschi. (M.G.)
Riferimenti normativi: d.p.r. 917/86, art. 19, comma 4
725. Presunzione di fruttuosit
Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 14 - sentenza n. 50/14/11 del 13 maggio 2011 - Pres. Ciccolo,
Rel. Ghilotti
IRPEF - AVVISO DI ACCERTAMENTO - DETENZIONE IMPORTI FINANZIARI ALLESTERO - Mancata
indicazione nel quadro RW mod. unico - Presunzione di fruttuosit - Sussiste.
La presunzione di fruttuosit delle disponibilit finanziarie detenute allestero, e non indicate nel quadro RW del Modello Unico, deriva
direttamente dallart. 6 d.l. 169/1990 e non costituisce violazione del divieto di doppia imposizione. La prova che i tabulati bancari
anonimi, rinvenuti in un controllo doganale, non sono ad esso riferibili, deve essere data dal contribuente stesso mediante riscontro dei
documenti bancari del terzo effettivo intestatario, che ne provino la corrispondenza con quelli in contestazione. (P.D.)
Riferimenti normativi: d.l. 169/90, art. 6; l. 212/02, art. 7
726. Indennit
Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 38 Manna
INDENNIT A TITOLO RISARCITORIO - Categoria reddituale dei redditi sostituiti o perduti - Sussiste.
Le indennit, anche a titolo risarcitorio, e gli altri proventi conseguiti in sostituzione di redditi, costituiscono redditi della stessa categoria
di quelli sostituiti o perduti. Il risarcimento percepito in conseguenza della perdita di redditi lavorativi o di perdita di chance costituisce
ipotesi di danno patrimoniale futuro, assimilabile fiscalmente al reddito perduto. (M.G.)
Riferimenti normativi: d.p.r. 917/86, art. 6
727. Poteri del socio di una societ di persone
Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 38 - sentenza n. 81/38/11 del 16 maggio 2011 - Pres. La Manna,
Rel. Citr
ACCERTAMENTO PER RELATIONEM DEL REDDITO DEL SOCIO - LEGITTIMIT - Potere del socio di
consultare la documentazione della societ.
Il socio di una societ di persone posto in condizione di conoscere le ragioni dalle quali deriva limposizione fiscale, quando lavviso di
accertamento dei redditi del socio emesso per relationem a quello della societ, giacch ha il potere di consultare la documentazione
della societ. Lavviso notificato al socio che nasceva da un PVC notificato alla societ, poteva essere, usando la normale diligenza,
conoscibile per il socio stesso. (M.G.)
Riferimenti normativi: l. 212/2000, art. 7
728. Convenzione contro le doppie imposizioni
Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 46 Rel. Bonavolont
CONVENZIONI CONTRO LE DOPPIE IMPOSIZIONI - ITALIA/ SVIZZERA - Lavoro dipendente prestato in Svizzera Tassazione del TFR in Svizzera - Sussiste.
I salari, gli stipendi percepiti, le pensioni e le altre remunerazioni analoghe percepiti in Svizzera da un lavoratore dipendente, devono
essere tassati nel paese estero come prescritto dagli artt. 15 e 18 della Convenzione Italo-Svizzera del 9 marzo 1976, anche
considerando che il ricorrente ha dato prova di essere da tempo anteriore residente in Svizzera. (D.M.)
Riferimenti normativi: d.p.r. 917/86, art. 2; Convenzione Italo-Svizzera del 9 marzo 1976
729. Distribuzione utili
Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 46 Rel. Bonavolont
PREMIO DI PRODUTTIVIT - DINIEGO DI RIMBORSO - Tassazione separata - Momento di maturazione del diritto.
La corresponsione dei premi di produttivit, correlati al raggiungimento di obiettivi predeterminati, seppur previsti da specifici accordi
sindacali che ne stabiliscano entit ed erogazione, non pu essere equiparato ad emolumento arretrato, posto che deve ritenersi che la
relativa percezione non sia frutto di mero ritardo di erogazione, ma sia legata al momento in cui matura il diritto del lavoratore a vederseli
corrispondere. Tali compensi incentivanti trovano la mera base remunerativa nellattivit svolta dal dipendente nellanno precedente, ma
lan di effettiva percezione viene ad esistere solo nellannualit successiva, nella quale il premio effettivamente matura, concorrendo a
formarne la base imponibile. (M.G.)
Riferimenti normativi: d.p.r. 917/86, art. 17
731. Rimborso, termine di decadenza
Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 42 - sentenza n. 80/42/11 del 18 maggio 2011 - Pres. Centurelli,
Rel. Fasano
RITENUTE DACCONTO - CESSAZIONE RAPPORTO DI LAVORO - Termine di decadenza per la richiesta del
rimborso - Data in cui avvenuto il pagamento o stata effettuata la ritenuta - Rilevanza.
La determinazione della data da cui far decorrere il termine di decadenza dal diritto a proporre istanza di rimborso trova precisa
definizione nel disposto di legge che la individua nella data in cui avvenuto il versamento oppure stata effettuata la ritenuta. Lerrore
del sostituto dimposta, che ritenga una cifra superiore a quanto dovuto, era rilevabile almeno dal momento in cui il contribuente stato
informato dellavvenuta effettuazione della ritenuta in misura eccedente il dovuto, ricorrendo quindi da quel momento le condizioni per
richiedere il rimborso delleccedenza trattenuta erroneamente dal sostituto dimposta. (M.G.)
Riferimenti normativi: d.p.r. 602/73, artt. 37 e 38
732. Capital gain
Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 14 - sentenza n. 54/14/11 del 20 maggio 2011 - Pres. Pizzo, Rel.
Seregni
IRPEF - IMPOSTA SOSTITUTIVA CAPITAL GAIN - Plusvalenze - Incasso rateale - Costi imputati proporzionalmente.
Costituisce un unico negozio il contratto di cessione di quote sociali con pagamento del corrispettivo in tre rate annuali di pari importo: il
conteggio della plusvalenza assoggettata ad imposta sostitutiva del 12, 50% deve rispettare le proporzioni matematiche in base alle tre
rate contrattuali, sia per gli incassi sia per i costi deducibili ad essi attribuiti pro quota. Lavviso di accertamento emanato dallUfficio per
i due anni successivi al primo contraddittorio e deve essere annullato, perch ha ridotto e non riconosciuto i costi detraibili imputati a
detti anni pro quota, in considerazione di un malinteso principio dellautonomia tributaria nascente da ogni anno dimposta, quando,
invece, i detti costi furono da esso riconosciuti per laccertamento della prima annualit.
(P.D.)
Riferimenti normativi: d.p.r. 917/86, art. 67
733. Onere della prova
Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 36 - sentenza n. 87/36/11 del 25 maggio 2011 - Pres. Rollero,
Rel. Bonomi
ACCERTAMENTO INDUTTIVO - CAPACIT CONTRIBUTIVA - Elementi posti a base della presunzione di reddito Inversione dellonere della prova - Sussiste.
In sede di contenzioso il giudice tributario, una volta accertata leffettivit fattuale degli specifici elementi indicatori di capacit
contributiva esposti nellatto di accertamento, non ha il potere di togliere a tali elementi la capacit presuntiva contributiva connessa alla
loro disponibilit, ma pu valutare la prova che il contribuente offra in ordine alla provenienza non reddituale (redditi non imponibili, gi
assoggettati allimposta o esenti) delle somme necessarie per mantenere il possesso dei beni indicati. Il contribuente, essendosi invertito
lonere della prova, pu offrire esaustiva prova producendo anche le dichiarazioni degli anni precedenti in base alle quali si possa
evincere il possesso di somme sufficienti per il possesso dei beni posti a fondamento dellaccertamento. (M.G.)
Riferimenti normativi: c.c., art. 832; d.p.r. 600/73, art. 38, comma 4
734. Assegno periodico al coniuge separato
Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 18 - sentenza n. 65/18/11 del 26 maggio 2011 - Pres. DIsa, Rel.
Molinari
IRPEF - ASSEGNO PERIODICO AL CONIUGE SEPARATO - RIMBORSO SPESE DI CASA - Tassabilit Deducibilit - Esclusione.
Lassegno versato dal coniuge separato allaltro coniuge, assegnatario della casa coniugale di propriet del debitore, a titolo di
contributo per le spese di casa come tale definito in modo specifico ed esclusivo nel decreto di omologa della separazione coniugale
ha natura di versamento nellinteresse proprio, atteso che diretto a consentire al coniuge assegnatario di conservare in buono stato
di manutenzione limmobile di propriet dellaltro coniuge. Esso non pu essere considerato assegno periodico deducibile, ai sensi
dellart. 10, primo comma, lettera c) d.p.r. 917/1986, destinato al mantenimento del coniuge separato. (P.D.)
Riferimenti normativi: d.p.r. 917, 1986, artt. 10, primo comma, lettera c) e. 50; d.p.r. 600/1973, artt. 37 e 38
mancato pagamento del prezzo, in applicazione da clausola risolutiva espressa, provato da certificazione rilasciata dal Registro delle
Imprese, non costituisce incremento patrimoniale, nemmeno in relazione alla ipotetica disponibilit di somme che potrebbero derivare
dallimpegno di acquistare le quote societarie suddette. (P.D.)
Riferimenti normativi: d.p.r. 600/1973, art. 38, comma 4; d.m. 10 settembre 1992
736. Costi sostenuti
Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 42 Centurelli
ACCONTI DI IMPOSTA - OMESSO VERSAMENTO - Prova documentale dellavvenuto pagamento - Delega conferita
ad un intermediario - Mezzi di prova - Liberazione del delegante - Estinzione del debito - Sussiste.
La delega conferita ad un istituto di credito per il versamento dellimposta modalit di pagamento e, dunque, libera il delegante,
estinguendo il debito. Di tale delega il contribuente deve dare prova documentale certa, attraverso copia del modello F24 debitamente
compilato e firmato dalla banca o certificazione sostitutiva rilasciata dalla stessa in merito alla delega di pagamento ricevuta. I dati
rilevabili da un estratto di conto corrente bancario da cui risulti un prelevamento in contanti della stessa cifra e nello stesso giorno in cui il
pagamento avrebbe dovuto essere effettuato non costituiscono prova del pagamento stesso. (M.G.)
Riferimenti normativi: d.lgs. 241/97, art. 19, comma 2
IRPEG - IRES
738. Consolidato nazionale
Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 31 - sen tenza n. 2/31/11 del 11 gennaio 2011 - Pres. Brecciaroli, Rel.
Sala
AVVISO DI ACCERTAMENTO - FALSA FATTURAZIONE - Acquisto da societ c.d. cartiera - Onere della prova.
In caso di accertamento fondato su presunte fatture false lUfficio accertatore tenuto a fornire le prove atte a dimostrare linesistenza
delloperazione contestata e ritenuta fittizia. Di contro, come chiarito in pi occasioni dalla Corte di Cassazione, spetta al contribuente, in
presenza di contabilit non contestata, fornire tutti quegli elementi di prova volti a dimostrare leffettivit delloperazione, quali, ad
esempio, la prova del ricevimento delle merci esposte in fattura, il pagamento delle stesse, le bolle di trasporto, la contabilit di
magazzino con lavvenuto carico e scarico delle merci ricevute. (F.C.)
742. Onere della prova
Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 29 - sentenza n. 87/29/11 dell8 marzo 2011 - Pres. Rel. Napodano
OPERAZIONI INESISTENTI - ONERE DELLA PROVA - Indebita detrazione dellIva - Sussiste.
In caso di contestate operazioni inesistenti, lonere della prova si trasferisce al contribuente che dovr dimostrare lesistenza delle
operazioni, non limitandosi ad esibire i mezzi di pagamento o leffettivo ricevimento della merce. Con riferimento alla sentenza della
Corte di Cassazione n. 6.124/09 depositata il 13 marzo, in tema di detrazione Iva in relazione agli acquisti di beni ceduti da soggetti
coinvolti in frodi carosello, essa ha attribuito rilevanza a due circostanze: identit tra merce venduta e merce acquistata; prezzo pattuito
corrente con quello di mercato. Nel caso in cui si discute la merce compravenduta identica ed i prezzi praticati sono inferiori a quelli di
mercato. (F.C.)
743. Editoria
Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 31 - sen
Cazzaniga
SETTORE EDITORIALE - COSTI NON DEDUCIBILI - Competenza temporale - Costi non inerenti - Errori formali -
Particolarit contabili.
Prassi consolidata nel settore editoriale e per tutto quanto nel settore della stampa, quella di vendere con riserva di accettare in reso
la parte invenduta (contratto estimatorio ndr). Ci pu avvenire anche in annualit differenti, non solamente in quella della transazione, in
base alle condizioni di mercato, con la clausola che ogni anno venga inventariata la merce attribuendone la competenza annuale. Ne
consegue che, corretto il comportamento dellimpresa in merito allattribuzione dei costi di competenza, ricevendo le fatture
successivamente allanno dellattribuzione del costo e non scaricandone negli anni a seguire le varie quote di competenza. LAgenzia
deve solo controllare, nei periodi interessati, che le fatture non siano state contabilizzate due volte. Il compimento in buona fede, nella
sostanza, di soli errori formali nella compilazione della dichiarazione non pu essere ragione sufficiente a procedere con riprese a
recupero da parte dellAgenzia. (F.C.)
Riferimenti normativi: d.p.r. 917/86, art. 109
744. Fallimento del debitore
Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 46 - sentenza n. 118/46/11 del 12 aprile 2011 - Pres. Rel. De Sapia
COSTI INDEDUCIBILI - COSTI NON INERENTI - TRANSFER PRICING - Controllata estera - Descrizione generica
in fattura - Contratto postumo - Accertamento senza contraddittorio - Validit.
Il contraddittorio in sede amministrativa non rappresenta loggetto di un obbligo specifico, sanzionabile con la nullit dellatto impositivo,
neppure dopo lentrata in vigore dello Statuto del Contribuente; cos come la redazione di un processo verbale rappresenta una sola
delle varie modalit di accertamento, particolarmente quando non sono in gioco questioni di fatto ma di diritto.
La motivazione da ritenersi esauriente quando la difesa della parte ricorrente risulta aver perfettamente compreso, prima di contestare,
le ragioni di fatto e di diritto poste a fondamento di tale avviso. Ai fini dellaccertamento lUfficio tenuto a rilevare lestrema genericit
delle funzioni demandate, la mancanza di un qualsiasi consuntivo spese e costi sottoposto a regolare verifica della controllante italiana e
larbitrariet nella determinazione delle spese pubblicitarie. Il tutto con il risultato di rendere incontrollabile la congruit e la stessa
inerenza delle somme trasmesse allestero dalla controllante italiana. Sta perci al contribuente fornire dimostrazione contraria. (F.C.)
Riferimenti normativi: d.p.r. 917/1986, art. 109, comma 5
747. Motivazione per relationem
Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 33 - sentenza n. 57/33/11 del 27 settembre 2010 - Pres. Craveia,
Rel. Guida
IMPOSTE DIRETTE - AVVISO DI ACCERTAMENTO - MOTIVAZIONE PER RELATIONEM - PVC elevato nei
confronti di soggetto terzo - Rettifica costi - Elementi certi e documentati - Necessariet.
Un presunto comportamento errato nella contabilizzazione dei costi e dei ricavi tenuto dalla societ terza verificata, relativi ai
rapporti commerciali intrattenuti con la controparte, non pu essere motivo di rettifica da parte dellUfficio nei confronti della societ
ricorrente, se non a seguito di elementi certi e documentati. (C.V.)
Riferimenti normativi: d.p.r. 917/86, art. 109, comma 1 e 2; l. 1089/39; d.p.r. 633/72, artt. 6 e 38- bis; d.lgs. 471/97, art. 13; d.lgs.
472/97, art. 3
IRPEG - FORNITORI C/ANTICIPI - Assenza di reali forniture - Finanziamenti - Indeducibilit degli interessi.
Le erogazioni ad una societ partecipata riportate nel conto Fornitori c/ anticipi, ove non corrispondano a successive forniture,
costituiscono finanziamento. legittimo il recupero a tassazione degli interessi passivi maturati sul conto bancario utilizzato per alimentare
gli anticipi per carenza di inerenza ai sensi dellart. 109 del d.p.r. 917/86. (G.T.)
Riferimenti normativi: d.p.r. 917/86, art. 109
750. Rimborso
Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 22 Rel. Musilli
ISTANZA DI RIMBORSO - SILENZIO RIFIUTO - Credito gi evidenziato nella dichiarazione dei redditi - Legittimit Sussiste.
Il rimborso dimposta incontestato, richiesto con apposita istanza, dopo levidenziazione del credito dimposta relativo nella
dichiarazione dei redditi, liquidato dufficio in base ad apposite procedure automatizzate, stante limprescrittibilit di tale tipologia di
rimborsi. (M. Sa.)
Riferimenti normativi: d.p.r. 602/73, articoli 38, 41, 42- bis e legge 350/2003, art. 2, comma 58
751. Deducibilit costi
Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 1 Rel. Fucci
REDDITO DIMPRESA - COSTI - Servizi resi dalla controllante alla controllata - Deducibilit - Riscontro di effettivit e
congruit. Fatture generiche. Contratto di servizio. Irrilevanza.
La deducibilit dei costi dei servizi resi dalla controllante alle controllate condizionata, oltre che dalla prova della loro effettivit, dalla
prova della loro inerenza e congruit. La mancata indicazione in modo analitico in fattura, che non consente il riscontro della effettivit,
congruit ed effettivit delle prestazioni effettuate dalla capogruppo, ed il semplice riferimento al contratto di servizio non sono sufficienti
a provare linerenza delle prestazioni fatturate. La certificazione dei bilanci non esonera dal fornire le necessarie prove. (G.T.)
Riferimenti normativi: d.p.r. 917/86, art. 109
752. Rivalutazione dei beni
Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 20 Ruggiero, Rel. Piombo
REDDITO DIMPRESA - RIVALUTAZIONE DEI BENI - CATEGORIE OMOGENEE - Mancata inclusione di tutti i
beni - Perdita degli effetti fiscali - Quote di ammortamento - Indeducibilit.
La rivalutazione ai sensi degli artt. 10 e 11 della legge 342/2000 non estesa a tutti i beni i appartenenti alla stessa categoria
omogenea, comporta la decadenza degli effetti fiscali e determina la indeducibilit degli ammortamenti. (G.T.)
Riferimenti normativi: legge 342/2000, artt. 110 e 111
753. Cessione di credito
Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 49 - sentenza n. 62/49/11 del 27 gennaio 2011 - Pres. Lucchina,
Rel. Insigna
IRPEG - CESSIONE DI CREDITO IN AMBITO CONCORSUALE - Inopponibilit allAmministrazione finanziaria Rifiuto espresso - Sussiste - Ammissibilit del ricorso.
La cessione di un credito di imposta attuata in ambito fallimentare, oltre che usuale, civilisticamente valida e produce effetto nei
confronti del debitore ceduto. La comunicazione di inopponibilit inviata dallAmministrazione finanziaria al cessionario del credito
equivale a rifiuto espresso e legittima questultimo alla proposizione del ricorso, poich lesposizione di un credito di imposta nella
dichiarazione dei redditi costituisce istanza di rimborso e, quindi, il credito si trasferisce anche alla cessionaria. (D.M.)
Riferimenti normativi: d.p.r. 602/1973, artt. 38 e 43-bis; d.m. 30 settembre 1997, n. 384
754. Contraddittorio
Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 29 - sentenza n. 39/29/11 del 10 febbraio 2011 - Pres. Alparone,
Rel. Casalvieri
DISTRIBUZIONE DIVIDENDI - CREDITO DIMPOSTA - ACQUISIZIONE DOCUMENTALE - Insufficiente Contraddittorio - Necessario - Avviso di accertamento - Assenza motivazione.
Lavviso di accertamento risulta viziato insanabilmente per mancato rispetto delle garanzie procedimentali frutto dellassenza di
contraddittorio nella pregressa fase di verifica. Leffetto di tale lacunosit quello di inficiare lavviso di accertamento, rendendolo
inadeguato al fine, per palese vizio di motivazione. (C.V.)
Riferimenti normativi: l. 4/1929 art. 4; l. 212/2000 art. 12
755. Omaggi promozionali
Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 12 - sen tenza n. 130/12/11 del 14 febbraio 2011 - Pres. Centurelli,
Rel. Romeo
REDDITO DIMPRESA - COSTI NON DEDUCIBILI - OMAGGI PROMOZIONALI - Svalutazione crediti - Costi per
lorganizzazione di convegni e congressi - Costi per operazioni con soggetti
residenti in territori con regimi fiscali
privilegiati.
Gli omaggi promozionali a medici e farmacisti ancorch di valore unitario inferiore a 25 non sono deducibili atteso che alla societ,
produttrice di farmaci, vietata dal d.lgs. 541/92 la dazione di oggetti a medici e farmacisti, anche di valore trascurabile, non ricollegabili
allattivit espletata da loro espletata. Sono deducibili le svalutazioni di crediti vantati verso le ASL per evitare la instaurazione di inutili e
costosi contenziosi ed atteso lorientamento della giustizia amministrativa in merito alla loro fondatezza. I costi per lorganizzazione di
congressi, convegni e simili sono deducibili anche se le certificazioni di rilevante interesse scientifico dellAIFA (Agenzia Italiana per il
Farmaco) pervenuta in ritardo ma comunque prima della redazione del bilancio non potendo ricadere sul contribuente il ritardo
dellAIFA nel rilasciare gli attestati a fronte di domande inviate a termini di legge. (G.T.)
Riferimenti normativi: d.lgs. 541/92, art. 106, art. 108, art. 110 TUIR 917/86
756. Diritto di difesa
Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 29 - sentenza n. 40/29/11 del 10 marzo 2011 - Pres. Alparone,
Rel. Noschese
AVVISO DI ACCERTAMENTO - NOTIFICA TARDIVA - Diritto alla difesa - Sussistenza.
Lavviso di accertamento ancorch ritenuto privo degli elementi essenziali, quali la notifica avvenuta in ritardo e la mancanza della data e
dellorario di avvenuta consegna, non lede il diritto alla difesa in quanto la normativa in materia di notificazioni risulta comunque
rispettata. Lavere la societ impugnato latto nel rispetto dei termini e con tempestivit prova che il diritto di difesa non risulta essere
stato leso. (C.V.)
Riferimenti normativi: c.p.c. art. 137 e ss.; d.p.r. 600/73 art. 60; d.p.r. 633/72 art. 56; d.p.r. 131/86 art. 52 comma 3; d.lgs. 346/90,
art. 49
757. Minusvalenze
Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 46 - sentenza n. 53/46/11 del 29 marzo 2011 - Pres. Punzo, Rel.
Cucchi
MINUSVALENZE SU IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI - Indicazione nel bilancio ex art. 101 TUIR - Deducibilit Sussiste.
Vanno ammesse in deduzione le minusvalenze su immobilizzazioni, verificatesi a seguito della eliminazione di materiali riguardanti residui
cespiti rimasti a seguito della cessazione dellattivit, laddove le stesse risultano riportate in bilancio con riferimento alle disposizioni
contenute nel TUIR. (D.M.)
Riferimenti normativi: TUIR, art. 101
758. Discrezionalit dellimprenditore
Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 50 - sentenza n. 58/50/11 del 15 aprile 2011 - Pres. Zevola, Rel.
Natola
IMPOSTA REDDITI SOCIET - DICHIARAZIONE DEI REDDITI - Errore emendabile - Rapporti tributari esauriti Irretrattabilit.
La disciplina recata dal comma 8- bis dellart. 2 del d.p.r. 322/1998, introdotta con effetto dal 1 gennaio 2002 dal d.p.r. 7 dicembre
2001 n. 435, non ha variato il termine di quattro anni di cui allart. 38 del d.p.r. 602/1973 per ottenere il disposto di imposte non
dovute, n pu essere interpretata in modo da sminuire il fondamentale principio enunciato dalla sentenza della Corte di Cassazione
SS.UU. del 25 ottobre 2002 n. 15063, secondo il quale la dichiarazione dei redditi del contribuente , se affetta da errore sia di fatto
che di diritto commesso dal dichiarante, emendabile e ritrattabile, quando da essa possa derivare lassoggettamento del dichiarante ad
oneri tributari diversi e pi gravosi di quelli che, sulla base della legge, devono restare a suo carico, fatto salvo il limite di un
collegamento, almeno tendenziale, della ritenuta rimovibilit agli istituti sostanziali processuali presenti nellordinamento, quanto alla
possibilit che si dia luogo ad un rimborso di imposta e alla rimozione di atti impositivi. Sono perci destinate a rimanere irretrattabili
soltanto le dichiarazioni riferite a rapporti tributari che, per il trascorrere del tempo e/o per il sopraggiungere di decadenza, debbano
ritenersi esauriti. (MP)
Riferimenti normativi: d.p.r. 322/1998, art. 2 comma 8- bis; d.p.r. 435/2001; d.p.r. 602/1973, art. 38
761. Costi del personale
Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 18 - sentenza n. 52/18/11 del 3 maggio 2011 - Pres. Curto, Rel.
Staunovo
IRES - STUDI DI SETTORE - TRANSAZIONE VERTENZE SINDACALI - Costo straordinario - Mancata influenza in
relazione al risultato di congruit.
I costi del personale rilevanti ai fini degli studi di settore non devono tenere conto delle somme corrisposte ai dipendenti a titolo di
transazione delle vertenze sindacali riguardanti il licenziamento in tronco del personale. La sostituzione traumatica del vertice aziendale,
lungi dallessere unordinaria operazione gestionale i cui costi sono da porre in diretta correlazione coi ricavi annuali, operazione
assimilabile alla ristrutturazione dimpresa, ha carattere eccezionale e, di conseguenza, il relativo costo ha natura straordinaria. Non
cristallizza la situazione tributaria lerrata indicazione della suddetta spesa nel rigo dei costi ordinari del personale, in quanto il modello
degli studi di settore, al pari di ogni altro modello fiscale, dichiarazione di scienza e non di volont del contribuente. (P.D.)
Riferimenti normativi: d.l. 331/93, conv. in l. 427/93, art. 62- bis
762. Caparra penitenziale
Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 18 - sentenza n. 61/18/11 del 3 maggio 2011 - Pres. DIsa, Rel.
Staunovo Polacco
IRPEG - AVVISO DI ACCERTAMENTO - INERENZA DEI COSTI - Correlazione in senso ampio ai ricavi.
I costi sostenuti dallimprenditore, per essere deducibili, devono essere collegati in senso ampio allimpresa, intesa quale attivit
potenzialmente in grado di produrre utili, a prescindere dallentit della spesa, che pu anche essere prodromica allespletamento
dellattivit consentita dalloggetto sociale. In particolare, quando limpresa operi in contesti pi ampi delloperatore singolo, linerenza
del costo non deve essere rilevata con collegamento diretto al profitto od allimmediata redditivit, ma deve essere valutata in funzione
della sua utilit al raggiungimento delle strategie del gruppo ed allincremento della sua incisivit sul mercato. (P.D.)
764. Contabilizzazione dei ricavi, criterio
Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 36 - sentenza n. 71/36/11 del 13 maggio 2011 - Pres. Rollero,
Rel. Beretta
Riferimenti normativi: d.p.r. 600/73, art. 39, comma 1; d.p.r. 917/86, art. 109
765. Compensazione
Commissione Tributaria Regionale della Lombardia - Sez. 36 - sentenza n. 84/36/11 del 19 maggio 2011 - Pres. Borgonovo;
Rel. Bonomi
CREDITO DIMPOSTA - COMPENSAZIONE - Mancata indicazione in dichiarazione - Irrilevanza.
Il credito dimposta compensabile, per norma, con il debito dimposta e tale credito, quando maturato, inalienabile. Esso va indicato
nella apposita sezione della dichiarazione annuale nel periodo di competenza ma leventuale mancata indicazione non ne preclude
lutilizzo, configurandosi solo un errore formale e solo come tale sanzionabile. (M.G.)
Riferimenti normativi: l. 449/97
766. Costi inerenti
Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 11 - sentenza n. 54/11/11 del 24 maggio 2011 - Pres. Antonimi,
Rel. Citro
REDDITI DIMPRESA - Costi inerenti lattivit di impresa - Deducibilit - Imputazione dei costi ad uno specifico conto Non sussiste.
Le spese, indipendentemente dal fatto che siano imputate ad un conto piuttosto che ad un altro, se sono strettamente correlate e
necessarie per lesercizio dellattivit, si considerano inerenti e pertanto sono deducibili dal reddito. Inoltre, a fronte di prova
documentale, se gli accantonamenti risultano relativi a ricavi percepiti prima della chiusura desercizio in cui sono stati accantonati in
forma corretta, sono deducibili dal reddito. (F.N.G.)
Riferimenti normativi: d.p.r. 917/86, art. 75, commi 1 e 5
767. Costi indeducibili
Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 22 - sen tenza n. 168/22/11 del 24 maggio 2011 - Pres. Manici, Rel.
Salvo
IRES - BLACK LIST - COSTI INDEDUCIBILI - Acquisti effettuati in paesi aventi regime fiscale privilegiato - Prova
documentale della effettivit e inerenza dei costi dedotti anche in relazione alla identit e adeguatezza del fornitore estero Necessit.
Per la deducibilit dei costi derivanti da acquisti da Paesi di black list spetta al contribuente fornire la prova documentale non soltanto
della effettivit ed inerenza della fornitura, ma anche quella sulla effettiva e adeguata attivit dimpresa del fornitore estero. (F.M.)
Riferimenti normativi: TUIR, artt. 109 e 110, commi 7, 10 e 11; l. 212/2000, artt. 7 e 10
IMPOSTE INDIRETTE
ACCISE ED IMPOSTE FABBRICAZIONE
768. Acquisto di energia elettrica
Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 31 - sen
Rel. Costanzo
ACCISE - ISTANZA DI AUTOTUTELA - DINIEGO - Impugnazio ne avanti al Giudice tributario - Doppia imposizione Tutela della buona fede.
Esiste la giurisdizione tributaria anche in ordine alle impugnazioni proposte avverso il rifiuto espresso o tacito dellAmministrazione di
procedere ad autotutela, salvo poi stabilire se il rifiuto di autotutela sia o meno contestabile, cos come valutare se con listanza di
autotutela il contribuente chieda lannullamento dellatto impositivo per vizi originari di questo o per eventi sopravvenuti.
Il sindacato del giudice dovr riguardare lesistenza dellobbligazione tributaria solo qualora latto di autotutela contenga tale verifica,
mentre, in caso di giudizio instaurato contro il mero ed esplicito rifiuto di esercizio dellautotutela, il giudice tributario non potr entrare
nel merito della questione, visto che il provvedimento di autotutela pur sempre discrezionale per i limiti posti dallart. 4 l. 20 marzo
1865 n. 2248, all. E. Anche se latto impositivo divenuto definitivo, permane linteresse pubblico, qual quello di evitare larbitrio di
doppie imposizioni nei confronti dei contribuenti, a legittimare un giudizio di annullamento totale o parziale dello stesso. Anche nellottica
del principio di buona fede, tutelato dallo Statuto del Contribuente, il giudice ha lobbligo di intervenire nel determinare la legittimit della
pretesa tributaria in funzione degli elementi portati a sua conoscenza. (F.C.)
Riferimenti normativi: d.m. 11/2/97, n. 37, art. 2; l. 212/2000, art. 10; l. 1034/71, art. 21-bis; l. 2248/1865, art. 4
La normativa relativa allinterpretazione dellart. 52 del TUA non appare di dubbia interpretazione, sia con riguardo al dato testuale, sia
con riguardo alla sua ratio. Il riferimento allopificio industriale contenuto nella norma appare, infatti, chiaramente riferito alla singola
azienda. Daltra parte lagevolazione prevista appare chiaramente rivolta ad alleggerire il carico fiscale nei confronti dellimprenditore
che utilizzi rilevanti quantitativi di energie. evidente che, nel caso in cui nello stesso stabilimento industriale operino pi aziende, la
sussistenza dellagevolazione deve essere considerata con riguardo a ciascuna di esse. (MC.G.)
Riferimenti normativi: TUA, art. 52
772. Motivi durgenza
Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 35 Manna
777. Agevolazioni
Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 31 - sen
Costanzo
REVISIONE DELLACCERTAMENTO - CONTABILIZZAZIONE A POSTERIORI - LIMITI TEMPORALI STATUTO DEI DIRITTI DEL CONTRIBUENTE - Furto della merce vincolata al transito - Irrilevanza - Pagamento dei
diritti di confine - Sussistenza.
1) Listituto della revisione dellaccertamento uno strumento che consente di intervenire a posteriori sulla dichiarazione doganale,
quindi successivamente allo svincolo delle merci, consentendo di adottare i provvedimenti necessari alla regolarizzazione della
dichiarazione stessa. Da ci si deduce che tale attivit non soggiace al limite temporale posto per lemanazione dellavviso di
accertamento di cui allart. 12 statuto dei diritti del contribuente.
2) Il caso di furto di merce vincolata al transito non comporta unesimente dal dovere di pagamento dei diritti di confine e delliva,
poich la merce non va considerata come dispersa ma semplicemente non pi nella disponibilit dellobbligato principale. (F.F.)
779. Illecito penale
Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 31 - sen
Costanzo
DIRITTI DOGANALI - RETTIFICA DELLACCERTAMENTO - DURATA DELLA VERIFICA - Termini - Statuto del
contribuente.
Il termine previsto dallart. 12, comma 5 della legge 212/2000, va calcolato in relazione ai giorni di effettiva presenza trascorsi dai
verificatori presso la sede del contribuente, senza considerare nel computo i singoli contatti per notificare o prelevare documenti. In
assenza di espressa previsione di legge, uneventuale illegittimit che colpisca la fase istruttoria non pu essere automaticamente traslata
sullatto impositivo. (F.C.)
Riferimenti normativi: l. 212/2000 art. 12, comma 5; CDC, art. 32, comma 1, lett. c)
781. Autotutela
Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 31 - sen tenza 53-31-2011 del 19 febbraio 2011 - Pres. Maniaci, Rel.
Costanzo
RIFIUTO ESPRESSO O TACITO DI AUTOTUTELA - IMPUGNAZIONE AVANTI IL GIUDICE TRIBUTARIO LIMITI DEL SINDACATO - GIUDICATO.
Il rifiuto espresso o tacito di autotutela pu essere oggetto di ricorso innanzi alla commissione tributaria che potr giudicare nel merito
dellesistenza dellobbligazione tributaria solo quando latto di autotutela contenga tale verifica, dovr invece fermarsi ad un giudizio
formale ove limpugnazione riguardi esclusivamente il rifiuto di esercizio di autotutela. Unico limite del giudice per lannullamento del
provvedimento sar il giudicato. (F.F.)
783. Sanzioni
Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 31 - sen
Costanzo
DIRITTI DOGANALI - RETTIFICA DELLACCERTAMENTO - SANZIONI - Spedizionieri - Principio di solidariet Pagamento da parte di un coobbligato - Estinzione del giudizio.
Il pagamento della sanzione irrogata con latto di contestazione oggetto dellimpugnazione, effettuato da parte di un coobbligato, fa venir
meno la materia oggetto del contendere e fa pertanto decadere il contenzioso autonomamente promosso parte di tutti gli altri ricorrenti
per lo stesso accertamento, con conseguente estinzione del giudizio. (F.C.)
Riferimenti normativi: d.lgs. 546/92, art. 46
DAZI DOGANALI - DAZIO ANTIDUMPING - ALIQUOTA AGEVOLATA - Revisione dellaccertamento - Onere della
prova - Esibizione della documentazione.
Spetta agli uffici doganali svolgere le pi appropriate indagini per pervenire alla dimostrazione della validit delle contestazioni mosse
allimportatore, anche avvalendosi dei metodi di cooperazione amministrativa, per acquisire ulteriori elementi dalle autorit doganali del
Paese di provenienza delle merci. Le ragioni economiche che possono aver determinato i vari rapporti tra pi soggetti, non possono
influire sul tema dellorigine e della produzione della merce, se non viene comprovata, caso per caso, la distorsione di traffico diretta alla
evasione dei diritti doganali. Onere della prova che grava sullAmministrazione finanziaria. (F.C.)
Riferimenti normativi: d.lgs. 374/90, art. 11
785. Impianti fotovoltaici
Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 31 - sen
Costanzo
DIRITTI DOGANALI - IMPIANTI FOTOVOLTAICI - ALIQUOTA RIDOTTA - Condizioni per fruire delle agevolazioni
- Sanzioni - Graduazione - Esimenti.
Le celle fotovoltaiche dette anche dispositivi fotosensibili costituiscono lelemento base di un modulo fotovoltaico e necessitano di
ulteriori processi di lavorazione. In base alla previsione dellart. 127-sexies della tabella A, del d.p.r. 633/72, il beneficio dellIva ridotta
al 10% compete alla condizione che limportazione non venga effettuata da soggetti diversi dallutilizzatore finale e dellinstallatorecostruttore di impianti. Riguardo alle sanzioni il nuovo sistema sanzionatorio tributario prevede la sanzione pecuniaria consistente nel
pagamento di una somma di denaro, variabile tra un minimo ed un massimo, ovvero proporzionale al tributo cui si riferisce la violazione,
oppure, ancora, stabilita in misura fissa. Trattandosi di ritardato versamento iva che prevede una sanzione pecuniaria proporzionale
dellimposta omessa o tardivamente versata, appare evidente che non possono essere applicate le esimenti previste dallart. 7 del d.lgs.
471/97. (F.C.)
Riferimenti normativi: d.p.r. 633/72, tabella A, art. 127- sexies; d.lgs. 471/97, artt. 7 e 13
786. Notifica per posta
Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 31 - sentenza n. 58/31/11 dell8 marzo 2011 - Pres. Scuffi, Rel. Sala
Potendosi applicare alla materia doganale lart. 5 d.lgs. 472/97 Nelle violazioni punite con sanzioni amministrative ciascuno risponde
della propria azione od omissione, cosciente e volontaria, sia essa dolosa o colposa. da valutarsi come negligente, il comportamento
di una societ che avendo richiesto ed ottenuto la qualifica di operatore registrato per la produzione di energia elettrica, si sottrae agli
obblighi propri dellattivit esercitata. (F.F.)
788. Nomenclatura
Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 31 - sen tenza 64/31/2011 del 24 marzo 2010 - Pres. Minaudo, Rel.
Costanzo
CLASSIFICAZIONE DOGANALE - NOMENCLATURA COMBINATA - DESTINAZIONE DEL PRODOTTO Rilevanza del criterio - Inerenza.
La classificazione doganale deve avvenire sulla base dei criteri fissati dalla Nomenclatura Combinata, e non rilevano i caratteri che il
fabbricante ha inteso mettere in risalto.
La stessa destinazione del prodotto pu diventare uno dei criteri rilevanti, semprech vi sia un legame di inerenza. (F.F.)
789. Revisione dellaccertamento
Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 31 - sen
Costanzo
791. ITV
Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 31 - sentenza 201/31/11 del 7 luglio 2011 - Pres. Scuffi, Rel. Ventura
Prima di procedere al recupero a posteriori dei dazi doganali allimportazione, occorre concedere un congruo termine allimportatore,
od al rappresentante indiretto in dogana, al fine di metterlo in grado di presentare osservazioni allAutorit amministrativa prima
dellemissione dellatto impositivo.
793. Beni soggetti ad accisa
Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 7 Rel. Gatti
ACCERTAMENTO - AVVISO DI RETTIFICA - TERMINI - Generalit per i tributi - Statuto dei diritti del contribuente.
Il precetto dellart. 12 della legge 212/2000, posto a difesa del contribuente e nulla lascia intendere che essa non possa trovare
applicazione per una categoria di tributi. Essa posta quale ferreo freno allAmministrazione finanziaria in generale, obbligandola a
dialogare con il contribuente che non sottoposto a sudditanza ed a uniformare il proprio operato anche alla luce delle difese
svolte. (C.V.)
Riferimenti normativi: l. 212/00, art. 12
ACCERTAMENTO CATASTALE - REVISIONE PARZIALE CLASSAMENTO - Identificazione microzone comunali Mera indicazione nuovi dati attribuiti - Motivazione sufficiente.
In base allart. 1 comma 335 l. 311/2004 lAgenzia del Territorio, su richiesta del comune, pu procedere allidentificazione di
microzone comunali con caratteri omogenei e procedere alla revisione parziale del classamento delle unit immobiliari site nella
microzona.
Lobbligo di motivazione dellatto di accertamento catastale deve ritenersi adempiuto con la semplice indicazione della consistenza, della
categoria e della classe accertate dallufficio, posto che tali dati sono sufficienti a porre il contribuente nella condizione di
difendersi. (F.D.T.)
Riferimenti normativi: l. 311/2004 art. 1 comma 335
798. Valore OMI
Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 44 - sen tenza n. 63/44/11 del 25 febbraio 2011 - Pres. Natola, Rel.
Degrassi
dimposta. (M.SA.)
Conforme alla Sentenza n. 10700/2006 della Corte di Cassazione
Riferimenti normativi: legge 168/1989
801. Atto impositivo
Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 33 Rel. Cordola
IMPOSTA CATASTALE - ATTO IMPOSITIVO - Tardiva impugnazione - Diniego di revisione di categoria - Legittimit Sussiste.
Latto impositivo costituisce a tutti gli effetti anche atto di notificazione della rendita catastale, per cui dalla data di avvenuta notificazione
decorre il termine per proporre ricorso, e, per leffetto, fuori termine ed irrilevante lopposizione postuma al diniego di revisione della
categoria catastale. (M. Sa.)
Riferimenti normativi: legge 342/2000, art. 74, comma 3; d.lgs. 546/92, art. 2, comma 3
802. Motivazione
Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 2 - sentenza n. 39/02/11 del 16 marzo 2011 - Pres. Rel. Dettori
FABBRICATI - ATTRIBUZIONE RENDITA CATASTALE - Avviso di liquidazione ICI - Rendita catastale - Funzione
strumentale immediata nella individuazione della capacit contributiva ai fini ICI - Legittimit - Sussiste.
RENDITA CATASTALE - RIVALUTAZIONE PERIODICA - Applicazione dei moltiplicatori previsti dal d.m. 14 dicembre
1991 - Funzione strumentale indiretta nella determinazione del valore degli immobili appartenenti ai gruppi catastali A, B e
C; D ed E - Determinazione del capitale fondiario - Discrezionalit dellUTE - Non sussiste.
Il Valore degli immobili, ove lesplicazione della funzione della rendita catastale lo presupponga, determinato applicando
allammontare delle rendite catastali risultanti in catasto, periodicamente rivalutate, i moltiplicatori stabiliti dal d.m. 14 dicembre 1991
nella misura di cento volte per le unit immobiliari classificate nei gruppi catastali A, B e C e di cinquanta e trentaquattro volte,
rispettivamente, per quelle classificate nei gruppi D ed E. Dallentit di tali moltiplicatori si ricava, in senso inverso, che il saggio di
capitalizzazione delle rendite catastali, alla quale fa riferimento lart. 29 d.p.r. n. 1142/1949 per la determinazione del capitale fondiario
rappresentato, a seconda dei diversi gruppi, dal 1%, dal 3% e dal 3% ed, essendo gli stessi determinati uniformemente ed
autoritariamente per ciascun gruppo, nessuna discrezionalit pu essere riconosciuta allUTE nella sua individuazione. (E.D.C.)
Riferimenti normativi: d.m. 14 dicembre 1991; d.p.r. n. 1142/49, art. 29
804. Moltiplicatori di rivalutazione
Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 45 -
ACCERTAMENTO CATASTALE - Revisione delle rendite catastali urbane - Ripartizione del territorio comunale in
microzone - Non indispensabile il sopralluogo da parte dellAgenzia.
La revisione delle rendite catastali, in assenza di variazioni edilizie, non richiede visita sopralluogo dellUfficio e non condizionata da
alcun contradditorio endoprocedimentale, ma regolata da normative specifiche sulla base della ripartizione del territorio comunale in
microzone. Possono essere presentate istanze e ricorsi contro le revisioni delle rendite confutando esclusivamente la non correttezza dei
dati utilizzati per la determinazione della categoria, della classe e della rendita da parte dellUfficio. Correttamente possono essere presi
a base per la determinazione della categoria, della classe e delle rendite i dati forniti dallOsservatorio del Mercato Immobiliare e dalla
ripartizione in zone censuarie differenti operata da parte del Comune. (M.G.)
Riferimenti normativi: l. 311/2004, art. 1, comma 335; l. 662/96, art. 3, comma 58
IVA
807. Diritti di negoziazione
Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 31 - sen
Costanzo
IVA - RIMBORSO DEL CREDITO - Tempestivamente esposto nella dichiarazione Iva - Legittimit - Sussiste - Omessa
presentazione modello VR - Diritto al credito - Sussiste.
In tema di rimborso Iva, il contribuente che ometta la presentazione del modello VR non decade dal proprio diritto sostanziale al
rimborso del credito IVA, essendo la dichiarazione annuale IVA strumento idoneo, di per s, a manifestare la volont del contribuente.
(A.MI.)
Riferimenti normativi: d.p.r. 633/72, artt. 30 e 38-bis
809. Disconoscimento del credito
Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 31 - sen tenza n. 76/31/11 del 17 dicembre 2010 - Pres. Vaglio, Rel.
Cazzaniga
IVA - DISCONOSCIMENTO CREDITO - In caso di dichiarazione precedente omessa - Cartella pagamento per controllo
automatizzato - Legittimit - Sussiste - Necessit di avviso di accertamento - Non sussiste.
da considerarsi corretto loperato dellufficio che tramite cartella di pagamento disconosce il credito iva dellanno precedente se
dallincrocio dei dati informatici la dichiarazione dellanno precedente risulta omessa e la parte neppure documenta lesistenza del
credito. Trattandosi di controllo automatizzato della dichiarazione
ex art. 54- bis d.p.r. 633/72 non necessario notificare un
prodromico avviso di accertamento posto che, qualora il contribuente dovesse dimostrare lesistenza del credito, pu chiederne il
rimborso secondo le procedure previste dalla legge. (S.L.C.)
Riferimenti normativi: d.p.r. 633/1972, art. 54- bis
810. Invio telematico
Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 16 - sen
Pagliaro
I.V.A. - CREDITO - Compensazione - Invio telematico - Errore - Irrilevanza - Cartella di pagamento - Illegittimit Sussiste.
Lerrore commesso nella procedura dinvio telematico non pu essere considerata causa ostativa al riconoscimento del credito
dimostrato esistente ed esigibile, seppure maturato in un anno pregresso in cui le medesime procedure dinvio sono state osservate
correttamente, con regolare acquisizione al servizio telematico. (M.SA.)
Riferimenti normativi: : d.p.r. 633/1972, art. 54- bis; d.lgs. 471/1997, art. 5, comma 1
811. Credito dimposta
Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 43 - sen tenza n. 10/43/11, del 12 gennaio 2011 - Pres. Donno, Rel.
Ingino
819. Condono
Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 16 - sen
Squassoni
I.V.A. - SANZIONE AMMINISTRATIVA - Definizione agevolata - Diniego di rimborso - Inammissibilit del ricorso Sussiste.
Listanza di condono, il consequenziale versamento dimposta e la comunicazione di definizione perfezionano lestinzione del giudizio e,
per leffetto, si determina la rinuncia al ricorso introduttivo, con preclusione di ogni possibilit di rimborso per le annualit definite in via
agevolata. (M. Sa.)
Conforme alle Sentenze n. 21719/2009, n. 4398/2008 e n. 25239/2007 della Corte di Cassazione.
Riferimenti normativi: legge 289/2002, art. 16
CREDITO IVA - OMESSA DICHIARAZIONE ANNUALE - Dichiarazione integrativa - Riconoscimento del credito.
In ordine alleffettiva esistenza del credito Iva, il fatto che lo stesso non venga riconosciuto per tardivit della procedura in ordine alla
dichiarazione integrativa non pu costituire motivo di diniego se non vi sono contestazioni circa lesistenza del credito. Lo stesso
legittimamente utilizzabile ed il contribuente pu portare in detrazione i crediti eccedenti fino alla dichiarazione relativa al secondo anno
successivo, oppure richiederne il rimborso nei termini di legge. (F.C.)
Riferimenti normativi: d.p.r. 633/72, art. 54; d.p.r. 332/98, art. 8
821. Omessa dichiarazione
Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 44 - sen tenza n. 74/44/11 del 25 febbraio 2011 - Pres. Natola, Rel.
Maellaro
IVA - Omessa dichiarazione - Diritto alla detrazione entro il secondo anno successivo - Legittimit - Sussiste.
In caso di omessa dichiarazione, non viene meno il diritto allutilizzo del credito se lIVA detraibile, regolarmente annotata sui registri
contabili e nelle liquidazioni periodiche nellesercizio di competenza, viene fatta valere entro il secondo anno successivo a quello in cui
sorto il diritto alla detrazione. (C.C.)
Riferimenti normativi: d.p.r. 633/72, art. 19; d.p.r. 322/98, art. 8
822. Costi infragruppo
Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 44 - sentenza
Maellaro
IRES IVA IRAP - Inerenza - Costi infragruppo - Determinazione su parametri predeterminati - Legittimit - Sussiste.
Sono inerenti e deducibili i costi per servizi resi infragruppo, quantificati sulla base di un contratto di Services agreement che prevede il
costo del servizio reso in funzione di parametri predeterminati. (C.C.)
823. Fatto illecito del dipendente
Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 44 - sentenza n. 78/44/11 del 25 febbraio 2011 - Pres. Rel. Natola
IRES IVA IRAP - Omessi versamenti - Fatto illecito del dipendente - Sanzioni a carico del dipendente - Esclusione.
Nel caso in cui gli omessi versamenti siano esclusivamente dovuti alla condotta del dipendente che si appropriato delle somme
destinate ai versamenti medesimi e che, per tale ragione, sia stato denunciato alla Procura della Repubblica ex art. 6 comma 3 d.lgs.
472/97, le sanzioni non debbono essere applicate. (C.C.)
Riferimenti normativi: d.lgs. 472/97, art. 6, comma 3
824. Quadro VL
Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 36 - sen
Rel. Brillo
IVA - CREDITO IMPOSTA - ERRORE - MANCATA COMPILAZIONE QUADRO VL - Diritto al rimborso - Perdita Esclusione.
Nel caso in cui il contribuente ometta di indicare per errore nel quadro VL della dichiarazione ai fini iva il proprio credito non perde
automaticamente il diritto al rimborso e lAgenzia non legittimata a procedere mediante iscrizione a ruolo ai sensi delIart. 54bis,
d.p.r. n. 622/1972 ma deve emettere un avviso di accertamento, in tal modo consentendo di produrre la documentazione contabile-
Unico - Insussistenza.
Premesso che la produzione dei registri IVA acquisti e vendite sufficiente, fino a prova contraria, a fondare la dimostrazione del
reddito e dei costi, il contribuente pu fruire del credito dimposta non perdendo il diritto alla detrazione anche in caso di omissione della
sua dichiarazione nellanno successivo, in quanto la decadenza relativa comminata soltanto nel caso in cui leccedenza di imposta
versata non venga riportata nella prima dichiarazione utile. (R.C.)
Riferimenti normativi: d.p.r. 633/72, art. 28
830. Penale
Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 41 - sen tenza n. 136/41/11 del 31 marzo 2011 - Pres. Deodato, Rel.
Innocenti
DETRAZIONE - Fatture per prestazioni professionali emesse nellinteresse di persone coinvolte in procedimenti penali e
civili - Difetto di inerenza - Detraibilit - Non sussiste.
indetraibile, per difetto di inerenza, lIva indicata su fatture intestate alla societ contribuente, ma emesse a fronte di prestazioni
professionali rese nellinteresse di ex amministratori della societ coinvolti in giudizi penali o civili (quanto alle prestazioni riguardanti le
difese nel processo penale, il difetto di inerenza allattivit dimpresa della societ discende dalla natura personale della responsabilit
penale; quanto alle prestazioni riguardanti i procedimenti civili, il difetto di inerenza deriva dallinsussistenza in fatto di un coinvolgimento
formale della societ nei procedimenti medesimi). (T.D.V.)
Riferimenti normativi: d.p.r. 633/1972, art. 19
831. Sanzioni
Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 16 - sen
Chiametti
I.V.A. - OMESSO VERSAMENTO - Sanzioni - Atto di irrogazione - Rispetto dei termini - Legittimit - Sussiste Ravvedimento operoso - Legittimit - Non sussiste.
La notifica dellatto di contestazione (avvenuta entro il 31 dicembre del quinto anno successivo a quello in cui avvenuta la violazione),
prodromico dellavviso di irrogazione delle sanzioni (notificato entro un anno dalla data di presentazione delle deduzioni difensive di
parte) sono legittimi per rispetto dei termini di legge. Il ravvedimento operoso valido se la regolarizzazione viene effettuata mediante il
pagamento dellimposta entro il termine di presentazione della dichiarazione relativa allanno nel corso del quale stata commessa la
violazione unitamente al pagamento delle sanzioni, nella misura di legge, e degli interessi. (M.SA.)
Riferimenti normativi: d.lgs. 472/1997, art. 6, commi 4 e 7, art. 13, art. 16, commi 3 e 7, art. 20, comma 1
832. Modello VR
Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 24 - sentenza n. 67/24/11 del 14 aprile 2011 - Pres. Bitto, Rel. Franco
IVA - IMPONIBILIT - CODICE INTEGRATIVO - Omessa indicazione - Cessionario estero - Sanzionabilit Esclusione.
Va esclusa limponibilit ad IVA delle operazioni di cessione per il solo fatto che la societ cedente abbia omesso di indicare in fattura il
codice identificativo del cessionario estero intracomunitario, perch una siffatta sanzione si pone in contrasto sia con gli articoli 41
comma 1 lett. a) e 50 comma 1 del d.l. 331/1993, in quanto non si pu assoggettare la medesima operazione ad imposizione tanto nel
paese di origine che in quello di destinazione dei beni, con uninammissibile duplicazione di imposta. (MCG)
Riferimenti normativi: d.l. 331/1993, artt. 40, comma 1 lett. a) e 50, comma 1
834. Reato
Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 41 - sen
Rel. Innocenti
ACCERTAMENTO - IVA - Costi riconducibili a reato - Archiviazione del procedimento penale - Deducibilit - Operazioni
soggettivamente inesistenti - Frode carosello - Buona fede - Indizi di conoscenza della frode - Prova contraria.
Lart. 14, comma 4- bis, l. 537/1993 disposizione che prescrive lindeducibilit dei costi riconducibili a fatti qualificabili come reato
non si applica ai costi riconducibili a fatti per i quali il rappresentante legale della societ contribuente, pur coinvolto in un processo
penale, ha successivamente beneficiato di un provvedimento di archiviazione. In ossequio ai principi enunciati dalla Corte di Giustizia UE
(Cause C-354/03, C-355/03, e altre), la buona fede del contribuente sufficiente a legittimare la detrazione dellIva sugli acquisti,
ancorch loperazione sia parte di una catena di cessioni fraudolente (cd. frode carosello). Tuttavia, il contribuente, qualora dagli atti
emergano indizi di conoscenza della frode, onerato a fornire idonea prova contraria, in assenza della quale la rettifica operata
dallUfficio deve ritenersi legittima. (nella specie, mancata una prova idonea a vincere il sospetto della fittiziet di operazioni effettuate
non secondo le necessit del mercato, ma in base ad opportunit finanziarie o di bilancio). (T. D. V.)
Riferimenti normativi: l. 537/1993, art. 14, comma 4-bis. d.p.r. 633/1972, art. 19
835. Prescrizione
Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 19 Poglionica
IVA - CREDITO DA DICHIARAZIONE - PRESCRIZIONE - Termine decennale ex art. 2946 c.c. - Decorrenza.
Il diritto del contribuente per il rimborso del credito iva esposto in dichiarazione si consolida decorsi due anni dal termine per la
presentazione della dichiarazione annuale senza che lA.F. abbia notificato alcun avviso di rettifica o di accertamento ed esigibile alla
scadenza dei successivi tre mesi. Conseguentemente il termine di prescrizione decennale decorre a partire da tale termine non essendo il
diritto medesimo esercitabile prima del decorso di detto termine. (G.T.)
Riferimenti normativi: d.p.r. 633/72, art. 38- bis
836. Caparra confirmatoria
Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 33 - sentenza n. 55/33/11 del 27 settembre 2010 - Pres. Craveia,
Rel. Guida
IVA - COMPRAVENDITA IMMOBILIARE - CAPARRA CONFIRMATORIA - Non pattuita - Acconto sul prezzo Volont delle parti - Assoggettamento ad Iva - Sussiste.
Attraverso la valutazione degli elementi intrinseci ed estrinseci al contratto, si rileva che i contraenti hanno inteso qualificare la somma
versata quale acconto sul prezzo, e non di caparra confirmatoria. Questa distinzione indispensabile in campo tributario allorch le
somme pertinenti alle due distinte funzioni siano assoggettabili a diverso trattamento fiscale. Lanticipazione del prezzo soggetta ad iva.
illegittima pertanto la sanzione irrogata ex art.13 comma 1 d.lgs. 471/97, tenuto conto che il principio di stretta legalit che informa il
sistema delle sanzioni tributarie preclude allUfficio di applicare la sanzione prevista per il caso di omesso versamento dellimposta
allipotesi in cui il contribuente ottenga un rimborso non dovuto. (C.V.)
Riferimenti normativi: d.p.r. 633/72, artt. 6 e 38-bis; d.lgs. 471/97, art. 13; d.lgs. 472/97, art. 3
837. Margine
Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 24 Ceccherini
IVA - REGIME DEL MARGINE - Verifica della qualifica del cedente - Omessa verifica della regolarit sostanziale della
fattura - Ordinaria diligenza.
La responsabilit del cessionario per lomessa verifica della regolarit sostanziale della fattura, riguardo alla qualifica del cedente, deve
essere valutata in relazione allonere dellordinaria diligenza posto a suo carico avendo tale regime quale presupposto anche taluni
requisiti soggettivi riguardanti loriginario cedente ed agevolmente desumibili, nel caso di autovetture, dai libretti di circolazione che
consentono di verificare la storia del veicolo e la sua destinazione duso. (G.T.)
Riferimenti normativi: d.l. n. 41 del 1995, art. 36, comma 1
838. Premi fine anno
Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 33 Rel. Citro
IVA - Premi di fine anno - Aliquota relativa alla vendita delle merci - Aliquota applicata sulle note di credito - Diversit.
I premi corrisposti a fine anno ai clienti assumono la funzione di sconto ai quali si rende applicabile lart. 26 comma 2 del d.p.r. 633/72 e
non costituiscono quindi operazioni fuori campo iva che presuppongono lassenza di uno specifico rapporto sinallagmatico con lattivit.
La diversa aliquota applicata (20%) rispetto a quella delle merci di riferimento (4%) ne esclude la detraibilit. (G.T.)
Riferimenti normativi: d.p.r. 633/72, art. 26, comma 2
839. Credito
Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 38 Lamanna, Rel. Fossa
Riferimenti normativi: d.p.r. 633/1972, art. 16, comma 3 ed art. 34; d.p.r. 917/1986, art. 29, comma 3; d.lgs. 471/1997, art. 6,
comma 8; Codice Civile, art. 2135, comma 2; risoluzione dip. entr. dir. centr. accertamento n. 6/E III/0111 del 22 gennaio 2007
842. Premi
Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 33 Rel. Citro
IVA - GRUPPI DI SOCIET - CREDITI - Maturati prima dellingresso nel gruppo - Trasferibilit al gruppo - Esclusione.
Ai sensi dellart. 73, comma 3, d.p.r. 633/72, come modificato dalla l. 244/07, non possibile trasferire al gruppo i crediti Iva maturati
dalle societ che vi appartengono nei periodi precedenti allingresso nel gruppo stesso. (B.I.)
Riferimenti normativi d.p.r. 633/72, art. 73
845. Leasing
Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 28 Malaspina, Rel. Ingino
corrispettivo pagato dalla societ richiedente il rimborso per lutilizzo dellimmobile in leasing finanziario non si pu considerare sotto il
profilo giuridico corrispettivo pagato a fronte dellacquisto di un bene ammortizzabile. I canoni di locazione finanziaria ammessi in
deduzione ai sensi dellart. 102 del d.p.r. 917/86 costituiscono sostanzialmente ratei del prezzo per il trasferimento del bene: ne
consegue una sostanziale variazione della funzione tipica del negozio da modalit di finanziamento dellimpresa a modalit di
finanziamento di un acquisto con conseguente assoggettamento in materia di iva alla disciplina dellart. 38bis 2 comma del d.p.r.
633/72. (G.T.)
Riferimenti normativi: d.p.r. 633/72, art. 38- bis
846. Frodi carosello
Commissione Tributaria Regionale della Lombardia - Sez. 28,
Rel. Candido
IVA - FRODI CAROSELLO - DETRAZIONE - Soggetto coinvolto - Soggetto inconsapevole - Diritto alla detrazione Sussistenza.
Nel caso di frodi carosello, il diritto alla detrazione del soggetto passivo non pregiudicato dal fatto che, senza che il medesimo
soggetto ne sia a conoscenza, una operazione precedente o successiva a quella da lui realizzata sia viziata da frode allIva (Corte di
Giustizia causa C-354/03, C-355/03, entrambe del 12 gennaio 2006). Pertanto deve essere riconosciuto il diritto alla detrazione
dellIva di un soggetto coinvolto in una frode carosello qualora, allesito di un controllo nei suoi confronti, non emergano elementi di
connessione con i soggetti che realizzano la frode. (B.I.)
Riferimenti normativi d.p.r. 633/72, art. 19
847. Errore formale
Commissione Tributaria Regionale della Lombardia - Sez. 27 - sentenza n. 7/27/11 del 18 gennaio 2011 - Pres. Secchi, Rel.
Ramondetta
IVA - Credito non indicato in dichiarazione - Errore formale - Diritto di detrazione del credito non dichiarato - Sussiste.
Deve essere riconosciuto il credito Iva non indicato in dichiarazione per mero errore formale, anche in forza della giurisprudenza della
Corte di Giustizia, per la quale il principio di neutralit fiscale esige che lesenzione dallIva sia accordata se i requisiti sostanziali siano
soddisfatti, anche se certi requisiti formali siano stati omessi dai soggetti passivi e salvo il caso che la violazione dei requisiti formali abbia
leffetto di impedire che sia fornita la prova certa che i requisiti sostanziali siano soddisfatti (cause C-95/07 e C-96/07). (B.I.)
Riferimenti normativi: d.p.r. 633/72, art. 19
848. Versamento in eccesso
Commissione Tributaria Regionale della Lombardia - Sez. 27 - sentenza n. 8/27/11 del 18 gennaio 2011 - Pres. Secchi, Rel.
Ramondetta
IVA - PRESTAZIONI PROFESSIONALI - Art. 7 d.p.r. 633/72 - Versamento dellimposta in eccesso - Omissione di
dichiarazione integrativa - Istanza di rimborso - Termine - Art. 38- bis d.p.r. 633/72 - Inapplicabilit - Art. 21 d.lgs. 546/92 Applicabilit.
Qualora il contribuente rilevi di avere versato somme non dovute perch la prestazione professionale svolta rientrava in quelle
dellarticolo 7, d.p.r. 633/72, ma non abbia provveduto a rettificare la dichiarazione annuale con la presentazione di una dichiarazione
integrativa e successiva istanza di rimborso, non pu trovare applicazione larticolo 38- bis d.p.r. 633/72, ma dovr applicarsi larticolo
21, d.lgs. 546/92 che limita ai due anni successivi al pagamento il termine per chiedere il rimborso dellimposta, ci anche alla luce della
sentenza della Corte di Cassazione 21457/09. (B.I.)
Riferimenti normativi: d.p.r. 633/72, artt. 7, 38- bis; d.lgs. 546/92, art. 21
IVA - OPERAZIONI IMPONIBILI - CESSIONI GRATUITE DI BENI - Esclusione dellobbligo della rivalsa - Regime
speciale per lapplicazione dimposta - Emissione di fattura in duplice esemplare - Imposta a debito - Esclusione di danno
per lerario.
Le cessioni gratuite di beni alla cui produzione o commercio destinata lattivit dimpresa, sono operazioni imponibili ai fini Iva ai sensi
dellart. 4, comma 2, 4), d.p.r. 633/72, tuttavia per tali operazioni la rivalsa non obbligatoria (art. 18 co. 3 d.p.r. 633/72). Nonostante
per tali operazioni siano previste modalit particolari per lassolvimento dellimposta, deve ritenersi ammissibile anche lemissione di
fattura in duplice esemplare, con o senza lesercizio della rivalsa, peraltro, in questo caso, determinandosi comunque una imposta a
debito da escludere la sussistenza di un danno erariale, conseguentemente deve essere annullato lavviso di accertamento. (B.I.)
Riferimenti normativi: d.p.r. 633/72, art. 4, art. 18
850. Mancata compilazione questionario
Commissione Tributaria Regionale della Lombardia - Sez. 26 Blasi, Rel. Bavuso
IVA - Societ di intermediazione pubblicitaria - Premi di fine anno - Over commissions - Corrispettivi a fronte di servizi
resi.
Le somme corrisposte quali premi di fine anno (c.d. over commissions) dalle concessionarie di pubblicit alle societ di intermediazione
pubblicitaria non costituiscono corresponsioni a titolo gratuito e non sono quindi riconducibili allambito applicativo dellart. 2, comma 3
lett. a) del d.p.r. 633/72, rappresentando invece corrispettivi per il procacciamento della clientela ed in quanto tali soggetti ad Iva. Non
rileva la circostanza che i compensi siano determinabili in modo variabile e non a priori. (G.T.)
Riferimenti normativi: d.p.r. 633/72, art. 2, comma 3 lett. a), art. 3, comma 1, art. 26, comma 2
853. Credito non esposto
Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 28 - sentenza n. 33/28/11 del 18 febbraio 2011 - Pres. Izzi, Rel.
Ingino
CARTELLA DI PAGAMENTO - CREDITO DIMPOSTA - MANCATA ESPOSIZIONE - Irrilevanza - Compensazione Legittimit - Sussiste.
La mancata esposizione del credito dimposta nella dichiarazione dei redditi, concesso quale beneficio incentivante nellesercizio di
specifiche attivit, non fa venir meno il diritto alla compensazione dimposta, sussistendo il presupposto per la maturazione e la fruizione
dellagevolazione in forza di legge anteriormente alla presentazione della dichiarazione. (M.SA.)
Riferimenti normativi: legge 449/1997, art. 11; legge 317/1991, art. 10; d.p.r. 600/1073, art. 36- bis
854. Frode carosello
Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 28 - sentenza n. 77/28/11 del 18 febbraio 2011 - Pres. Izzi, Rel.
Candido
FRODE CAROSELLO - BUONA FEDE - Irrilevanza - Detrazione Iva - Presupposto impositivo - Non sussiste.
Nel meccanismo delle frodi carosello, lelemento psicologico (e quindi della buona fede) del soggetto destinatario della merce,
irrilevante, in quanto linfrazione fiscale si configura per il solo fatto oggettivo che il contribuente con il proprio comportamento, doloso
o colposo, abbia determinato il rischio di non conseguire al pagamento dellimposta dovuta. In particolare le operazioni
soggettivamente inesistenti sono equiparate a quelle oggettivamente inesistenti, pertanto non sussiste il presupposto impositivo e non
possibile la detrazione dellIva. Inoltre i documenti della cartiera, in quanto soggetto inesistente, non costituiscono documenti contabili
legittimanti, quindi sono irrilevanti ai fini della prova della legittimit e della correttezza delle detrazioni (di Iva). (C.V.)
Riferimenti normativi: d.p.r. 633/72, artt. 19 e 21; d.lgs. 74/00, art. 8, comma 1
855. Eccedenza dimposta
Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 36 Borgonovo
Cartelle di pagamento - Mancata impugnazione - Definitivit - Sussiste - Intimazione di pagamento - Definizione agevolata
- Irrilevanza - Sussiste.
Le intimazioni di pagamento possono essere impugnate unicamente per vizi loro propri, traendo origine da Cartelle di pagamento
divenute definitive per mancata impugnazione. Le questioni relative alle istanze di definizione agevolata per ritardati od omessi versamenti
possono farsi valere anteriormente, soltanto in sede di impugnazione delle Cartelle stesse. (M.SA.)
Riferimenti normativi: legge 289/2002, art. 9-bis
857. Beneficium excussionis
Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 42 - sentenza n. 33/42/11 del 23 febbraio 2011 - Pres.
Centurelli, Rel. Piombo
IRAP - CARTELLA DI PAGAMENTO - SOCIET DI PERSONE - Trasformazione - Avviso daccertamento - Notifica Beneficium excussionis - Inerenza - Cartella di pagamento - Non sussiste.
La trasformazione di una societ di persone in unaltra con diversa denominazione non comporta lestinzione di un soggetto giuridico e la
nascita di uno nuovo e diverso, di tal ch risulta valida la notifica dellavviso daccertamento eseguita alla societ nella sua originaria
denominazione presso la sua sede a mani del legale rappresentante. Il beneficium excussionis riguarda la fase della riscossione coattiva
dimposta, non la Cartella di pagamento notificata, atto prodromico rispetto ad essa, diversamente dallavviso di mora, atto la cui
funzione equivale al precetto nel processo di esecuzione forzata. (M.SA.)
Conforme alle Sentenze n. 12752/2003, n. 5937/1996, n. 13483/2007, n. 5003/2007, n. 7000/2003 della Corte di Cassazione
Riferimenti normativi: d.p.r. 600/1973, art. 60; d.p.r. 633/1972, art. 56; c.p.c. art. 112; c.c. art. 2304
858. Compensazione
Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 19 - sentenza n. 41/19/11 del 7 marzo 2011 - Pres. Piglionica,
Rel. Fossa
859. Compensazione
Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 44 Rel. Strati
IVA - Credito - Compensazione - Mancata indicazione - Irrilevanza - Cartella di pagamento - Illegittimit - Sussiste.
La mancata indicazione nellapposito quadro della dichiarazione del credito dimposta incontestato ed utilizzato in compensazione
rappresenta una mera inadempienza formale che non giustifica liscrizione a ruolo e lemissione di una Cartella di pagamento per omesso
versamento. (M.SA.)
Riferimenti normativi: d.p.r. 600/1973, art. 36- bis; d.p.r. 633/1972, art. 54; d.p.r. 322/1998, art. 2, comma 8- bis
860. Definizione agevolata
Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 2 - sentenza n. 40/02/11 del 16 marzo 2011 - Pres. Dettori, Rel.
Alessi
AVVISO DI LIQUIDAZIONE E IRROGAZIONE DELLE SANZIONI - DEFINIZIONE AGEVOLATA - Proroga
biennale dei termini per la rettifica e liquidazione della maggiore imposta - Sussiste.
La proroga dei termini per effetto delle disposizioni della legge sulla definizione agevolata riferita a tutte le imposte regolate dalla
norma, il cui scopo quello di porre lAmministrazione Finanziaria in condizioni di operare adeguatamente in un maggior arco temporale
in considerazione del pi gravoso impegno dovuto alle istanze di definizione agevolata. (M.SA.)
Riferimenti normativi: legge 289/02, art. 1 e 1-bis
861. Credito a rimborso
Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 19 Rel. Fossa
ISTANZA DI RIMBORSO - SILENZIO RIFIUTO - CREDITO INDICATO NELLA DICHIARAZIONE ANNUALE Cessazione dellattivit - Diritto al rimborso - Prescrizione decennale - Sussiste.
Il diritto di richiedere il rimborso delleccedenza dimposta risultante dalla dichiarazione annuale ed ivi indicata a credito, nel caso di
cessazione dellattivit, esercitabile entro il termine decennale di prescrizione. (M.SA.)
Conforme alle Sentenze n. 2687 del 7 febbraio 2007 della Corte di Cassazione e n. 5486 dell8 aprile 2003 della Corte di Cassazione.
Riferimenti normativi: d.lgs. 546/92, art. 21, comma 2; d.p.r. 633/72, articoli 30 e 38-bis; c.c., art. 2946
IVA - MANCATA EMISSIONE SCONTRINO FISCALE - VIOLAZIONE - Prova dellemissione documentale Numerosit degli scontrini - Sanzione - Esclusione.
La produzione in giudizio di tutti gli scontrini fiscali (473) emessi nel breve lasso di tempo nel quale la violazione stata contestata rende
impossibile determinare con certezza se la mancanza di scontrino fiscale presso la persona fermata dai verbalizzanti nei pressi
dellesercizio commerciale sia dovuta a smarrimento o mancato ritiro o a mancata emissione dello stesso da parte dellesercente
pertanto non meritevole di rilevante sanzione. (C.V.)
non con lintegrale e puntuale versamento del quantum debeatur statuito normativamente. (M.SA.)
Riferimenti normativi : legge 289/2002, artt. 7, 8, 9, 12, 15, 16
865. Scarto della dichiarazione
Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 5 - sentenza n. 30/05/11 del 29 marzo 2011 - Pres. Calia, Rel.
Alessio
Ritardo nella definizione dei processi verbali pendenti - Obiettive condizioni di incertezza interpretativa - Sussistono - Non
punibilit.
Costituiscono obiettive condizioni di incertezza e di confusione interpretativa la stratificazione di cinque provvedimenti di modifica
succedutisi in poco meno di un anno, con la conseguenza che non possono essere irrogate sanzioni al contribuente che prova di aver
ottemperato agli obblighi di pagamento entro il termine e che risulti di aver ritardato soltanto la presentazione della dichiarazione,
rivestendo questo ritardato adempimento rilievo puramente formale. (D.M.)
Riferimenti normativi: d.lgs. 472/1997, art. 6
870. Fatture false
Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 50 - sentenza n. 59/50/11 del 15 aprile 2011 - Pres. Zevola, Rel.
Natola
DETRAZIONE DI IVA - DEDUZIONI DI COSTI INDEBITI - Inesistenza delle sottostanti operazioni - Ragionamento
presuntivo - Onere del contribuente di provare i fatti su cui le eccezioni
si fondano - Irrilevanza delle dichiarazioni
testimoniali e della pendenza del procedimento penale.
La falsit soggettiva e/o oggettiva delle fatture, in presenza di plurimi ed attendibili riscontri indiziari, pu essere provata dallUfficio
anche mediante ricorso a presunzioni. In tal caso onere del contribuente fornire la prova dellesistenza delloperazione e della
correttezza della detrazione. Le dichiarazioni testimoniali e la pendenza del procedimento penale, non costituiscono aspetto pregiudiziale
ai fini della decisione. (D.M.)
Riferimenti normativi: d.p.r. 917/1986, art. 109; d.p.r. 633/1972; artt. 19 e 21, d.lgs. 74/2000, art. 2
871. Azione di rimborso
Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 50 - sentenza n. 62/50/11 del 15 aprile 2011 - Pres. Rel. Zevola
AZIONE DI RIMBORSO - ONERE DELLA PROVA SPETTANTE AL CONTRIBUENTE - Sussiste - Ricorso per
revocazione - Presupposti di ammissibilit - Non sussistono.
pacifico che, nelle azioni di rimborso Iva, in particolare nei giudizi avviati a seguito del silenzio rifiuto, il contribuente onerato di
fornire la prova della sussistenza di tutti i presupposti su cui si fonda la richiesta di rimborso. Deve essere tenuto presente che la
revocazione di cui allart. 395, n. 4, c.p.c., richiede una errata percezione dellesistenza o dellinesistenza di un fatto che emerga
espressamente dagli atti con carattere di assoluta immediatezza e di semplice concreta rilevabilit. In mancanza non ricorre alcun errore
revocatorio e il ricorso da dichiararsi inammissibile. (D.M.)
Riferimenti normativi: c.c., art. 2697; d.p.r. 633/1972, art. 38; c.p.c., art. 395 n. 4
872. Rimborso credito
Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 15 Marletta
cessa lattivit, a chiedere il rimborso del credito Iva, e quindi il contribuente che deve attivarsi per chiedere il rimborso dellIva
risultante a credito della dichiarazione annuale a seguito di cessazione dellattivit. Lart. 30 del d.p.r. 633/72 non stabilisce alcun
termine per il diritto al rimborso, per cui mancando specifiche disposizioni normative tendenti ad assicurare, attraverso la perentoriet di
detto termine, la certezza del particolare rapporto tributario, si deve ritenere operante il solo termine perentorio biennale stabilito dalla
norma residuale contenuta nellart. 21 comma 2 d.lgs. 546/1992. (MC.G.)
Riferimenti normativi: d.p.r. 636/72, art. 38; d.p.r. 633/72, art. 30; d.lgs. 546/92, art. 21, comma 2
873. Avviamento
Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 40 - sentenza n. 45/40/11 del 26 aprile 2011 - Pres. Sacchi, Rel.
Bonavolont
IVA - Mancata presentazione dichiarazione Iva a rimborso - Termine per la presentazione della richiesta di rimborso.
Nel caso di omissione di presentazione della dichiarazione annuale IVA, il termine decadenziale per la richiesta del rimborso relativo
allanno di imposta biennale. (M.G.)
Riferimenti normativi: d.p.r. 633/72, art. 38- bis; d.lgs. 546/92, art. 21
875. Fatture intracomunitarie
Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 35 - sentenza n. 65/35/11 del 29 aprile 2011 - Pres. La Manna,
Rel. Repossi
trasferimento della residenza entro diciotto mesi dallacquisto, ai sensi del combinato disposto del n. 21, Tabella A, d.p.r. 633/1972 e
della nota II bis dellart. 1 della Tariffa allegata al d.p.r. 131/1986. Al riguardo, non ha rilievo la data di declaratoria di agibilit
dellimmobile rilasciata dal Comune. (P.D.)
Riferimenti normativi: d.p.r. 633/72, n. 21, tabella A; d.p.r. 131/86, Tariffa, nota II- bis dellart. 1
877. Cambiali
Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 18 - sentenza n. 57/18/11 del 3 maggio 2011 - Pres. DIsa, Rel.
Molinari
IVA - PAGAMENTO TRAMITE CAMBIALI - ESIGIBILIT - Non sussiste.
Il pagamento a mezzo rilascio di cambiali non concretizza lesigibilit IVA di cui allart. 6, comma 3, d.p.r. 633/1972, atteso che la sua
natura di mera obbligazione di pagamento futuro, o titolo di credito, ne impedisce lassimilazione al denaro contante immediatamente
spendibile, a nulla rilevando la possibilit di scontare il titolo presso le banche, operazione con la quale la somma erogata resta pur
sempre un credito, ripetibile in caso di insolvenza del debitore principale, e non un pagamento a titolo definitivo. (P.D.)
Riferimenti normativi: d.p.r. 633/72, art. 6
878. Omessa auto fatturazione
Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 15 - sentenza n. 46/15/11 del 5 maggio 2011 - Pres. Giordano,
Rel. Crespi
IVA - CONTRIBUTI PER INCENTIVO ACQUISTI - PREMI DI FINE ANNO - Natura di liberalit - Detraibilit iva Esclusa.
I premi impegnativa o diritti di negoziazione, riconosciuti ai concessionari di pubblicit, in mancanza di specifici accordi di liquidazione
del contributo, sono assimilabili ai cosiddetti premi di fine anno, riconosciuti unilateralmente ed indistintamente al cliente al
raggiungimento di un determinato fatturato, o come incentivi a futuri acquisti, senza collegamento causale con singole e determinate
erogazioni di servizi. In tale ottica hanno natura di liberalit, la cui IVA indetraibile ai sensi dellart, 2, comma 3, d.p.r. 633/1972.
(P.D.)
Riferimenti normativi: d.p.r. 633/1972, artt. 2 e 3
880. Termine per lesercizio della detrazione
Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 49 - sentenza n. 76/49/11 del 5 maggio 2011 - Pres. Lucchina,
Rel. Gentile
TERMINE ESERCIZIO DETRAZIONE IVA - Secondo anno successivo a quello in cui sorge il diritto alla detrazione Sussiste - Termine registrazione delle fatture - Anteriorit rispetto alla
dichiarazione nella quale stata esercitata la
detrazione - Sufficienza.
Ai fini della detraibilit delliva sufficiente che le fatture siano registrate nel momento in cui limposta diviene esigibile purch la
registrazione sia anteriore alla dichiarazione nella quale esercitato il diritto alla detrazione, e, comunque, entro il secondo anno
successivo a quello in cui il diritto alla detrazione sorto. (D.M.)
Riferimenti normativi: d.p.r. 633/1972, artt. 19 e 25
881. Omessa indicazione del credito
Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 46 - sentenza n. 63/46/11 del 10 maggio 2011 - Pres. Pezza, Rel.
Esposti
RIMBORSO IVA - Omessa indicazione del credito in dichiarazione - Termine di proposizione della domanda - Termine di
prescrizione - Non sussiste - Decadenza biennale - Sussiste.
Lomessa indicazione nel corrispondente rigo della dichiarazione iva del credito asseritamente chiesto a rimborso comporta che il
termine di proposizione della domanda non quello prescrizionale di 10 anni ex art. 2946 c.c., bens quello residuale di decadenza
biennale stabilito dallart. 21, co. 2, d.p.r. 633/72 in quanto si configura unipotesi di rimborso non contemplata dallart. 30 del d.p.r.
633/72. (D.M.)
Riferimenti normativi: d.p.r. 633/1972, artt. 30, 38 e 21, comma 2; c.c., art. 2946
882. Imposta sugli intrattenimenti
Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 35 - sentenza n. 70/35/11 del 10 maggio 2011 - Pres. Liguoro,
Rel. Cassone
CARTELLA DI PAGAMENTO - MANCATA INDICAZIONE IN DICHIARAZIONE DI CREDITI COMPENSABILI Possibilit di sanare errori di compilazione - Obbligo dellufficio di controllo della documentazione contabile.
Va sgravata la cartella di pagamento emessa a seguito di richiesta dellUfficio del debito per IVA ed Irpeg anche sulla base della
formale erronea predisposizione della dichiarazione dei redditi modello Unico. Se la parte pu dimostrare lesistenza di un credito anche
se non riportato in dichiarazione per errore, lUfficio deve constatare, gi in sede di primo contradditorio, che da un esame delle
scritture contabili, a completamento dei dati dichiarati in Unico, lesistenza del credito e provvedere di conseguenza. (M.G.)
884. Modello VR
Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 34 - sentenza n. 50/34/11 dell11 maggio 2011 - Pres. Targetti,
Rel. Menegatti
RIMBORSO IVA - CREDITO DA DICHIARAZIONE DI FINE ATTIVIT - Mancata presentazione modello VR Diniego dellufficio.
La presentazione fedele e regolare della dichiarazione IVA determina la ordinaria prescrizione decennale per la richiesta di un eventuale
rimborso, soprattutto se si in presenza di un silenzio-rifiuto da parte dellUfficio. La mancanza puramente formale dellinvio del mod.
VR non pu ledere il diritto alla restituzione di un credito, indiscusso dallAmministrazione delle Entrate. (M.G.)
Riferimenti normativi: c.c., art. 2946; d.lgs. 546/92, art. 21
885. Rimborso
Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 2 Rel. Citro
COMPETENZA TEMPORALE COSTI E RICAVI - Conseguimento di maggiori ricavi - Minori rimanenze - Transfer
pricing - Congruit valutazione quote di ammortamento - Mezzi di prova alternativi al libro cespiti - Ammissibilit.
In base al principio di competenza temporale laccertamento per maggiori ricavi comporta la simmetrica diminuzione delle rimanenze. Le
forniture a prezzo agevolato a societ controllata non residente nello Stato non costituisce trasferimento di utili, ove supportata
dallesposizione di ampie argomentazioni. In merito alla congruit delle quote di ammortamento, sono consentiti strumenti di prova
alternativi al libro cespiti, quali il libro inventari o il libro giornale. (D.M.)
Riferimenti normativi: d.p.r. 917/1986, artt. 75 e 76
887. Ricavi in nero
Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 50 - sentenza n. 65/50/11 del 13 maggio 2011 - Pres. Introini,
Rel. Adelchi Piria
OPERAZIONI DI INTERMEDIAZIONE - Prova dellavvenuto pagamento - Non sussiste - Obbligo di emissione di fattura
- Non sussiste - Natura dispositiva dellart. 1755 c.c. - Sussiste.
La presunzione di ricavi in nero ricollegata alla prestazione di servizi di intermediazione non fatturati illegittima in quanto il presupposto
dellemissione della fattura il pagamento che, se non provato dallAgenzia, rende illegittimo laccertamento. Lart. 1755 ha carattere
dispositivo sicch non viene meno la configurabilit del rapporto di mediazione ove il compenso per attivit svolta dal mediatore risulti
totalmente a carico di una sola delle parti. (D.M.)
Riferimenti normativi: d.p.r. 633/72, art. 6; c.c., art. 1755
888. Frodi carosello
Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 19 Piglionica, Rel. Fossa
di auto estere, quando risulta provato che il contribuente accertato, utilizzando lordinaria diligenza, non conoscesse o potesse
conoscere lintento fraudolento della controparte. In particolare, provato che i pagamenti delle auto avvennero con assegni circolari
non trasferibili, che esisteva una certa corrispondenza tra i prezzi praticati e quelli di listino, che il contribuente ottemper ad ogni obbligo
inerente lIVA comunitaria ad esso imposto dalla legge e che la societ fornitrice possedeva adeguata struttura, era in possesso di
partita IVA, ed appariva regolare per la presentazione delle dichiarazioni fiscali. Ne consegue che per operazioni soggettivamente
inesistenti, il committente incolpevole ed inconsapevole conserva il diritto alla deduzione dellimposta pagata. (P.D.)
Riferimenti normativi: l. 74/2000, artt. 2 e 3; Corte Giustizia Comunit Europee, n. 6/2006, cause riunite C-439/04 e C-440/04
889. Quadro VH
Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 5 - sentenza n. 48/05/11 del 18 maggio 2011 - Pres. Califano,
Rel. Aniello
IVA - QUADRO VH - ERRATA COMPILAZIONE - ERRORE FORMALE - Mancata presentazione della dichiarazione
integrativa - Documentazione probante.
Lerrata compilazione del quadro VH un errore formale e non sostanziale per cui la cartella di pagamento fondata esclusivamente sugli
importi erroneamente indicati nel quadro VH una cartella di pagamento errata. Se il contribuente, che non ha presentato la
dichiarazione integrativa, riesce a fornire i dati numerici che evidenziano, mese per mese, lammontare dellIVA relativa sia alle vendite
che agli acquisti effettuati, allora tale documentazione si ritiene sufficientemente probante. (F.N.G.)
890. Quadro VH
Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 5 - sentenza n. 50/05/11 del 18 maggio 2011 - Pres. Califano,
Rel. Aniello
IVA - RIMBORSO IVA - ERRATA COMPILAZIONE QUADRO VH - Documentazione probante - Registri IVA e
scritture contabili.
Lerrata compilazione del quadro VH, che riguarda le liquidazioni periodiche con pagamenti, non un errore di carattere sostanziale. Se
il contribuente, documenta lesattezza dei propri calcoli attraverso i registri IVA e scritture contabili, lUfficio non pu limitarsi ad
affermare tali documenti inattendibili in quanto necessario che vengano accertate omissioni o false indicazioni risultanti dal verbale di
ispezione e che queste siano gravi, numerose e ripetute. (F.N.G.)
891. Responsabilit del commercialista
Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 2 Rel. Alessi
IVA - CREDITO IVA - Possibile rimborso anche in assenza del modello VR.
Il diritto al rimborso dellIVA perfezionato dalla presentazione della dichiarazione annuale che pone lUfficio nelle condizioni di
apprendere leffettiva volont del contribuente e di predisporre gli opportuni controlli. A nulla rileva la previsione nelle istruzioni
ministeriali di compilazione del modello VR. Se lUfficio non effettua rettifiche od accertamenti nei termini di legge in merito allesistenza
od al quantum dellimporto richiesto a rimborso, tale importo risulta dovuto al contribuente, a prescindere dalla mancata presentazione
del modello VR. (P.D.)
Riferimenti normativi: d.p.r. 633/72, art. 38- bis
895. Attivit commerciale di associazione sportiva
Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 36 Borgonovo, Rel. Beretta
ASSOCIAZIONI SPORTIVE NON AFFILIATE AL CONI - ATTIVIT COMMERCIALE - REQUISITI ESSENZIALI Mancanza - Pagamento di corrispettivi specifici superiori rispetto ai costi di diretta imputazione - Inadempienze formali e
sostanziali - Tassabilit - Sussiste.
Le Associazioni che, svolgendo lattivit prevista dal proprio Statuto, vengono equiparate ad una persona fisica privata con attivit senza
fini di lucro hanno lonere di dimostrare ladempimento delle normative previste per tali soggetti. Il perseguimento del lucro non pu
essere escluso nel caso di inadempienze formali e sostanziali quali: assenza di un libro soci assenza del registro dei verbali di
assemblea mancata redazione del rendiconto annuale di gestione nessuna documentazione di supporto per la redazione del
rendiconto quote associative annue che rappresentano solo parte irrisoria del corrispettivo pagato dal socio prestazioni di servizi
rese ai soci con carattere di abitualit, professionalit e verso pagamento di corrispettivi specifici superiori rispetto ai costi di diretta
imputazione mancanza di partecipazione dei soci alla vita dellente. Da tali inadempienze ne deriva che il reddito derivante dallattivit
svolta dallAssociazione pienamente assimilabile al reddito commerciale e di conseguenza tassabile. (M.G.)
Riferimenti normativi: d.p.r. 600/73, art. 22; d.l. 136/04, art. 7
896. Indizio di fittiziet delle operazioni
Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 42 Centurelli
VERIFICA FISCALE - COINCIDENZA DEI SOCI FRA SOCIET DIVERSE - Indizio di fittiziet delle operazioni
reciprocamente compiute - Onere della prova in capo allAmministrazione.
La coincidenza dei soci fra societ diverse, che tra loro intrattengano rapporti commerciali, con la valutazione di antieconomicit dei
costi rappresenta un mero indizio di fittiziet delle operazioni compiute, ma non sostanzia una fondata presunzione di illecito fiscale atta
ad investire il contribuente dellonere della prova contraria, spetta sempre allUfficio tale dimostrazione. La Costituzione conferisce la
libert di iniziativa dimpresa e della possibilit che ne deriva di costituire compagini sociali che, secondo la discrezionale considerazione
dellimprenditore, rispondano ad una esigenza economica, le operazioni derivanti da tali rapporti infra-societari costituiscono, se non
viene dimostrata leffettiva inesistenza delle operazioni, fiscalmente rilevanti.
Riferimenti normativi: d.p.r. 633/72, art. 21, comma 7; d.p.r. 600/73, art. 39, comma 1, lett. D)
897. Acquisto di bene estraneo allattivit dimpresa
Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 42 - sentenza n. 87/42/11 del 30 maggio 2011 - Pres. Centurelli,
Rel. Piombo
IVA - Mancata compilazione del modulo VR - Diniego di rimborso IVA - Termine decennale di prescrizione per la richiesta
di rimborso.
Ai sensi dellart. 38- bis del d.p.r. 633/1972 il rimborso del credito IVA pu essere richiesto, in via alternativa, in sede di dichiarazione
annuale ed entro 3 mesi dalla scadenza di presentazione della dichiarazione stessa ovvero attraverso apposita dichiarazione redatta su
modello approvato con decreto (modello VR). Il termine di prescrizione per la richiesta di rimborso quello decennale previsto dallart.
2946 c.c. e non quello biennale ex art. 21 d.lgs. 546/1992 applicabile solo per versamenti dimposta erronei o eccedenti il dovuto.
(F.N.G.)
Riferimenti normativi: d.p.r. 633/72, artt. 30 e 38-bis; d.lgs. 546/92, art. 21
REGISTRO
899. Ramo dazienda
Commissione Tributaria Provinciale di Milano, sez. 12 sentenza n. 40/12/11 del 15 novembre 2010 - Pres. Verniero, Rel.
Romeo
REGISTRO - CONFERIMENTO DI RAMO DI AZIENDA - Cessione della partecipazione azionaria della conferitaria Unica operazione di cessione di azienda.
Il conferimento in regime di neutralit fiscale di un ramo di azienda e la successiva, (nello steso mese), cessione della partecipazione
azionaria della conferitaria, costituiscono due momenti di ununica operazione di cessione di azienda, sulla base dei criteri dellart. 20 del
d.p.r. 131/86, da assoggettare a tassazione in materia di imposte di registro, ipotecarie e catastali nella misura proporzionale. (G.T.)
Riferimenti normativi: d.p.r. 131/86, art. 20
900. Trasferimento residenza
Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 31 - sen tenza n. 77/31/11 del 17 dicembre 2010 - Pres. Vaglio, Rel.
Cazzaniga
AGEVOLAZIONE PRIMA CASA - TRASFERIMENTO RESIDENZA - Oltre il termine di legge - Situazione di fatto Ininfluenza - Decadenza dal beneficio - Sussiste.
Dovendo considerare perentori i termini di 18 mesi dallacquisto, la tardiva comunicazione di trasferimento al nuovo Comune comporta
per lacquirente la decadenza dei benefici richiesti in atto e conseguentemente il recupero dellimposta di registro (e sostitutiva sul
mutuo), comprese sanzioni e interessi. Nessuna influenza pu avere il fatto che il contribuente abbia materialmente adibito limmobile a
prima abitazione entro i termini (comprovato da bollette utenze ed altro) se non procede nei termini di legge alla comunicazione al
Comune. (S.L.C.)
Riferimenti normativi: d.p.r. 131/86
901. Momento traslativo della propriet
Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 31 - sentenza n. 8/31/11 del 11 gennaio 2011 - Pres. Scuffi, Rel. Sala
ACQUISTO TERRENI EDIFICABILI - LISTINO BORSA IMMOBILIARE - Valore su contratto preliminare Valutazione del valore - Momento traslativo - Stipula del rogito - Rilevanza.
La valutazione del bene trasferito, agli effetti dellimposta di registro, va riferito alla data del trasferimento che si attua con la vendita e
non a quella della promessa di compravendita con la quale le parti assumono, ciascuna, una mera obbligazione rispettivamente di
vendere e acquistare. (F.C.)
Riferimenti normativi: d.p.r. 131/86, art. 51
902. Listino borsa immobiliare
Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 31 - sentenza n. 9/31/11 del 11 gennaio 2011 - Pres. Scuffi, Rel. Sala
ACQUISTO TERRENI EDIFICABILI - VALORE SU CONTRATTO DEFINITIVO - Scarto minimo - Listino Borsa
Immobiliare Irrilevanza.
Il valore di trasferimento di un terreno edificabile da ritenersi congruo anche quando lo scarto rilevato dallUfficio minimo e rientrante
negli scarti fisiologici previsti nellapplicazione del listino FIMAA. (F.C.)
Riferimenti normativi: d.p.r. 131/86, artt. 51 e 52
903. Solidariet
Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 31 - sen
Cazzaniga
IMPOSTA DI REGISTRO - ABUSO DEL DIRITTO - Riqualifica-zione dellatto ai fini dellimposta - Riorganizzazione
dazienda - Risparmio dimposta - Sussiste.
Non pu essere in alcun modo preclusa al contribuente la possibilit di ricercare un risparmio di imposta, nel rispetto dei principi
costituzionali, utilizzando il ricorso ad atti leciti che gli consentono benefici fiscali, poich le scelte economiche rientrano tra i poteri
dellimprenditore e vanno lasciate alla sua piena libert. Gli avvenimenti aziendali (ad esempio aumento di capitale sociale, eventuali
conferimenti di rami dazienda, cessioni di quote e quantaltro) non possono soggiacere ad unanalisi critica da parte
dellAmministrazione finanziaria. (L.A.)
Riferimenti normativi: d.p.r. 131/86, art. 20
908. Moltiplicatore medio
Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 31 - sen tenza n. 31/31/11 del 14 febbraio 2011 - Pres. Napodano, Rel.
Sala
ACQUISTO DI RAMO DAZIENDA - DETERMINAZIONE DI MAGGIOR VALORE - MOLTIPLICATORE MEDIO -
ACQUISTO TERRENO EDIFICABILE - DETERMINAZIONE DI MAGGIOR VALORE - Utilizzo valutazione OMI Validit in mancanza di prova contraria.
valido, in mancanza di documentazione idonea da parte del contribuente, il metodo di accertamento del valore di terreno edificabile
basato sulla valutazione OMI e sulla certificazione comunale, quando larea oggetto della compravendita pu essere oggetto di
autonoma analisi. (F.C.)
Riferimenti normativi: d.p.r. 131/86, artt. 51 e 53
910. Aliquota agevolata
Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 31 - sen
Rel. Cazzaniga
ACQUISTO IMMOBILIARE - IMPRESA DI COSTRUZIONI - Impegno a rivendere entro tre anni - Applicazione
aliquota agevolata - Rimborso.
dovuto il rimborso al contribuente, impresa di costruzioni, da parte dellAgenzia delle Entrate, a fronte di un maggior errato
versamento per lapplicazione di aliquota non agevolata, quando stato rispettato il termine triennale per la rivendita dellalloggio. (F.C.)
Riferimenti normativi: d.l. 669/96, art. 3, comma 14
911. Valutazione OMI
Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 31 - sen
Rel. Cazzaniga
legittima la richiesta di rimborso delle maggiori imposte di registro richieste in sede di registrazione dellatto di trasferimento di un
immobile a destinazione civile in un Trust. Il provato rapporto di discendenza dei figli e di coniugio quali soggetti partecipi al costituito
Trust rende applicabili le agevolazioni fiscali di cui allart. 2 comma 49 d.l. 262/2006 convertito con modificazioni dalla legge 296/2006.
(L.D.)
Riferimenti normativi: l. 262/06, art. 2, comma 49; d.p.r. 455/2000, art. 47
918. Alternativit IVA registro
Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 44 - sen
Maellaro
Lavviamento la capitalizzazione del maggior reddito realizzato rispetto al reddito ottenibile attraverso un investimento senza rischio i
cui risultati vanno parametrati al capitale effettivo investito nellazienda attraverso una serie di operazioni sulle voci attive e passive di
bilancio: spetta allUfficio che intende rettificare il valore dichiarato lonere di provare e di documentare il maggior valore accertato.
(L.D.)
Riferimenti normativi: d.p.r. 131/86, art. 51; l. 212/2000, art. 10
922. Cessioni intrasocietarie
Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 29 - sen
Rel. Scarabelli
CESSIONE DAZIENDA - REGISTRAZIONE DUFFICIO - CESSIONI INTRASOCIETARIE - Abuso di diritto Ristrutturazione aziendale - Validit - Non sussiste.
Lart. 20 del d.p.r. 131/1986, in tema di interpretazione degli atti, prevede la prevalenza della sostanza sulla forma e che occorra
indagare se gli effetti giuridici perseguiti dalle parti siano in realt realizzati attraverso configurazione di ununica operazione complessa,
sintetizzabile in ununica fattispecie, contraddistinta da una causa reale che permea lintera operazione e appare come sovraordinata alla
causa dei singoli contratti tra loro collegati.
Per opporsi efficacemente allinterpretazione offerta dallUfficio, il contribuente deve dimostrare che il fine pratico e la causa reale dei
singoli atti unaltra e che vi una valida giustificazione economica. (F.C.)
Riferimenti normativi: d.p.r. 131/86, artt. 15 e 20
923. Abuso del diritto
Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 41 - sentenza n. 189/41/11 del 12 maggio 2011 - Pres. Rel. Ortolani
I - ABUSO DEL DIRITTO - Elusione - Applicabilit dellart. 37- bis, d.p.r. 600/1973, allimposta di registro - Differenze con
lart. 20, d.p.r. 131/1986.
II - ATTIVIT DI ACCERTAMENTO - Garanzie procedimentali del contraddittorio - Motivazione specifica - Violazione Nullit.
I - Lart. 37- bis, d.p.r. 600/1973 disposizione antielusiva che stabilisce linopponibilit al Fisco, in fattispecie tassativamente
determinate, di atti privi di ragione economica e diretti ad aggirare lobbligo tributario trova applicazione anche in materia di imposta
di registro in forza dellart. 53- bis, d.p.r. 131/1986; e ci ancorch la legge istitutiva dellimposta contenga una norma, quale lart. 20,
d.p.r. 131/1986, ap-positamente dedicata al contrasto dellabuso del diritto. La contestuale applicazione delle suddette disposizioni
implica la necessit di distin-guerne lambito di applicazione. Pertanto, se lart. 20 dedicato al-labuso del diritto (ipotesi che si
sostanzia nellutilizzo di strumenti giuridici ed economici leciti, ma usati per fini diversi da quelli propri, senza per questo violare una
norma specifica ma eventualmente solo un principio di carattere generale), da par suo lart. 37bis contrasta la diversa ipotesi
dellelusione fiscale, la quale ricorre solo in casi tassativamente previsti e consiste in una presunzione di abuso del diritto che qualifica
come illecito un determinato comportamento. Ne consegue che le ipotesi di elusione devono essere espressamente previste dal
legislatore.
II - La violazione delle garanzie stabilite, a difesa del contribuente, dallart. 37- bis, d.p.r. 600/1973 che impongono allUfficio lobbligo
di una preventiva richiesta di chiarimento al contribuente e lobbligo di motivazione specifica che faccia riferimento alla risposta del
contribuente, determina la nullit dellavviso di accertamento. (T.D.V.)
Riferimenti normativi: d.p.r. 131/1986, art. 53- bis; d.p.r. 600/1973, art. 37- bis; d.p.r. 131/1986, art. 20
924. Contratto preliminare
Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 40 - sentenza n. 19/40/11 del 17 febbraio 2010 - Pres. Sacchi,
Rel. Subani
REGISTRO - VENDITA DI IMMOBILE - CONTRATTO PRELIMINARE - Sentenza del Tribunale - Scioglimento del
contratto e restituzione somme pagate - Imposta fissa.
La sentenza con la quale il Tribunale scioglie un contratto preliminare di compravendita immobiliare e dispone la restituzione degli
acconti e di rate di mutuo nel frattempo onorate deve essere assoggettata allimposta in misura fissa come previsto dalla Tariffa, Parte I,
Articolo 8, comma 1, lettera e), d.p.r. 131/86, e non allimposta del 3%, non configurandosi un risarcimento di danni. (G.T.)
Riferimenti normativi: artt. Tariffa, Parte I, Articolo 8, comma 1, lettera e) d.p.r. 131/86
925. Fallimento
Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 35 - sentenza n. 8/35/11 del 9 novembre 2010 - Pres. Lamanna,
Rel. Cassone
REGISTRO - CESSIONE DI AZIENDA - VALORE IMPONIBILE - Fallimento - Valutazione del perito - Rilevanza.
Il metodo patrimoniale-reddituale per determinare il valore di avviamento quale valore attuale del sovrareddito che lazienda ceduta
prospetticamente in grado di generare nei cinque anni successivi alla cessione costituisce formula astratta per determinare il valore
dellazienda fallita ceduta, valore invece coincidente con la stima eseguita dal perito nominato dal giudice delegato al fallimento. (G.T.)
Riferimenti normativi: d.p.r. 131/86, artt. 51 e 52
926. Impianto radiotelevisivo
Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 35 Lamanna, Rel. Cassone
Irrilevanza perdite generate dalla cedente - Mancanza di criteri alternativi indicati dallappellante.
Il criterio di determinazione dellavviamento dettato dallart. 2, co. 4 del d.p.r. 460/96 rappresenta un valido criterio di valutazione in
linea col consolidato orientamento della Corte di cassazione. Utilizzati al di fuori di una procedura adesiva, a tali valori va riconosciuto
carattere presuntivo. La generica opposizione a tale metodologia di determinazione dellavviamento non sufficiente se lappellante non
propone di contro alcun valore alternativo. Labrogazione implicita della norma priva di fondamento giuridico. La circostanza che la
societ cedente generasse perdite al momento della cessione non esclude il valore dellavviamento che costituisce una qualit
dellazienda. (D.M.)
Riferimenti normativi: d.p.r. 131/1986, artt. 51 e 52; d.p.r. 460/1996, art. 2, comma 4
929. Universit
Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 45 - sentenza n. 4/45/11 del 22 novembre 2010 - Pres. Servetti,
Rel. Gatti
REGISTRO - UNIVERSIT - ACQUISTO DI IMMOBILE - Equiparazione tra Universit e Stato - Non sussiste Regime tariffario - Imposta fissa - Non compete.
Lart. 2 della Tariffa allegata al d.lgs. 347/90 e lart. 1 della Tariffa, parte 1, allegata al d.p.r. 131/86 prevedono lapplicazione della
tassa fissa solo per i trasferimenti di immobili agli enti territoriali, oltre che allo Stato, Regioni, Province e Comuni. Alle Universit non
pu essere riconosciuta la natura di organi dello Stato atteso che la legge 9 maggio 1989 n. 168 ha riconosciuto quella di enti pubblici
autonomi. Ne consegue lapplicazione del regime ordinario. (G.T.)
Riferimenti normativi: art. 2 della Tariffa all. al d.lgs. 347/90, art. 1 della Tariffa, parte 1, all. al d.p.r. 131/86 legge 9 maggio 1989 n.
168
REGISTRO - CESSIONE RAMO DI AZIENDA BANCARIA - Valore venale - Prezzo pagato - Coincidenza.
Nellambito di una procedura concorsuale il valore, ai fini dellimposta di registro, del ramo di azienda ceduto, il cui limite minimo risulti
fissato da perizia, cui ha fatto seguito lasta indetta dal Commissario straordinario, non pu che coincidere con il prezzo realizzato.
Concorrono a determinare limpossibilit per lerario di procedere alla rettifica del valore dichiarato per la cessione di un ramo di
azienda bancaria, la limitata platea dei possibili acquirenti, la approfondita valutazione eseguita da primaria societ di consulenza
aziendale e la circostanza che tanto la cedente che la cessionaria risultano soggette a penetranti controlli pubblici. (G.T.)
Riferimenti normativi: d.p.r. 131/86, art. 51, 52
931. Atto a contenuto plurimo
Commissione Tributaria Regionale della Lombardia - Sez. 14 Rel. Citro
REGISTRO - Atto contenente plurime cessioni di quote di s.r.l. - Natura di atto a contenuto plurimo - sussiste.
Costituisce atto a contenuto plurimo disciplinato dallarticolo 21 d.p.r. 131/86, un contratto recante la cessione di cinque quote sociali di
s.r.l. da parte di altrettanti soci di essa. Ne consegue che al fine di determinare limposta di registro dovuta necessario verificare caso
per caso se le diverse disposizioni contenute nel contratto siano per loro natura pi o meno dipendenti le une dalle altre. (B.I.)
Riferimenti normativi: d.p.r. 131/86, art. 21
932. Avviamento
Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 6 - sentenza n. 42/06/11 del 13 gennaio 2011 - Pres. Silocchi,
Rel. Grigo
REGISTRO - AVVIAMENTO - Carenza di argomentazioni giuridiche e di fatto dellavviso di rettifica e liquidazione Impossibilit di svolgimento del diritto di difesa - Sussiste.
Viola il diritto di difesa il mero riferimento generico a criteri normativi daccertamento dellavviamento, senza alcun riferimento alle
concrete caratteristiche aziendali ed alcun riferimento alle variabili combinazioni dei fattori positivi e negativi, che possono determinare,
nelle varie situazioni, concrete dimensioni differenziate. (M.SA.)
Riferimenti normativi: d.p.r. 131/86, art. 51 e legge 212/2000
933. Prima casa
Commissione Tributaria Regionale della Lombardia - Sez. 15 Giordano, Rel. Maffey
REGISTRO - PRIMA CASA - ALIQUOTA AGEVOLATA - IMPOSTA DI REGISTRO - Rilevanza esclusiva dei criteri
del d.m. 303000/69 - Sussistenza - Classificazione catastale - Irrilevanza.
Alla luce di quanto stabilito dalla Suprema Corte il carattere non di lusso del fabbricato per lapplicazione dellaliquota agevolata di
registro sulla prima casa, deve essere riscontrato sulla sola base dei criteri indicati dal d.m. 2 agosto 1969 n. 303000, mentre a tal fine
resta priva di autonoma e decisiva rilevanza la classificazione catastale dellimmobile. Peraltro lesistenza di una soltanto delle
caratteristiche indicate dal suddetto d.m. sufficiente a far rientrare limmobile nella categoria degli immobili di lusso, a nulla rilevando le
caratteristiche della zona in cui ubicato il medesimo immobile. (B.I.)
Riferimenti normativi: d.m. 2 agosto 1969, n. 303000
934. Registro ed IRPEF
Commissione Tributaria Regionale della Lombardia - Sez. 14 - sentenza n. 6/14/11 del 19 gennaio 2011 - Pres. Rel. Pizzo
REGISTRO - TERRENI EDIFICABILI - Rideterminazione Valore - Rilevanza ai fini dellimposta di registro e delle
imposte sui redditi - Sussiste - Richiesta del beneficio ai soli fini imposte sui redditi - Inammissibilit.
La rideterminazione del valore dacquisto dei terreni edificabili ai sensi dellarticolo 7 l. 448/01 comporta rilevanti conseguenze non solo
ai fini delle imposte dirette ma anche ai fini delle imposte indirette, pertanto non pu invocarsi il beneficio previsto dalla suddetta norma
ai soli fini delle imposte sui redditi quando al contrario non lo si invocato per la determinazione dellimposta sui trasferimenti allatto
della stipula del rogito. (B.I.)
Riferimenti normativi: l. 448/01, art. 7
935. Condizione
Commissione Tributaria Regionale della Lombardia - Sez. 6 Silocchi, Rel. Strati
REGISTRO - AGEVOLAZIONE ACQUISTO PRIMA CASA - ACQUISTO ALTRO IMMOBILE - Nel quinquiennio Perfezionamento seconda compravendita sottoposto a condizione vendita primo immobile - Revoca agevolazione - Non
sussiste.
Nel caso di acquisto della seconda casa da adibire ad abitazione principale, la cui efficacia sia sottoposta alla condizione di cessione del
primo immobile, con riferimento alla questione della retroattivit della condizione, va condiviso il principio di diritto stabilito dalla Corte
di Cassazione con sentenza n. 2167/80, secondo cui la compravendita immobiliare sottoposta alla condizione sospensiva del
pagamento del prezzo ben pu inquadrarsi nella fattispecie della vendita con riserva di propriet, il cui trasferimento opera ex nunc con il
pagamento dellultima rata di prezzo, in quanto la regola generale della retroattivit della condizione sancita dallart. 1360 c.c. non opera
tutte le volte che, per volont delle parti o per la natura del rapporto, gli effetti del contratto debbano essere riportati ad un momento
diverso da quello della conclusione del contratto. (M.S.)
Riferimenti normativi: c.c. 1360
IMPOSTA IPOTECARIA E CATASTALE - AVVISO DI LIQUIDAZIONE E IRROGAZIONE DELLE SANZIONI Decadenza dalle agevolazioni fiscali per lacquisto della prima casa - Definizione agevolata - Mancata presentazione di
istanza - Proroga dei termini ordinari - Legittimit dellazione accertatrice dellUfficio - Sussiste.
legittimo lavviso di liquidazione ed irrogazione delle sanzioni relativo allimposta di registro, ipotecaria e catastale, notificato entro il
termine di legge, decorrente dalla data entro la quale il contribuente avrebbe dovuto trasferire la residenza nellabitazione acquistata con
le agevolazioni dimposta e non dalla scadenza del termine per ladesione al condono fiscale, sussistendo loggettiva valenza del doppio
termine legale, efficace per lintero doppio biennio prima a favore del contribuente e, successivamente, per lazione fiscale
daccertamento. (M. Sa.)
Riferimenti normativi: d.p.r. 131/86, art. 76 e legge 289/02, art. 11
937. Piano regolatore
Commissione Tributaria Regionale della Lombardia - Sez. 5 Calia
REGISTRO - RETTIFICA - VALORE TERRENO - Avviso di accertamento - Riferimento ai listini immobiliari Riferimento alla perizia prodotta dal contribuente - Onere della motivazione - Assolvimento.
In riferimento alla rettifica del valore di un terreno ai fini dellimposta di registro, debitamente motivato lavviso di accertamento
dellAgenzia che tenga conto del listino dei prezzi immobiliari per la provincia di riferimento dei terreni aventi caratteristiche similari e si
avvalga, tra laltro, della perizia in base alla quale i contribuenti avevano stabilito il valore del terreno oggetto di contestazione. (B.I.)
Riferimenti normativi d.p.r. 131/86, art. 52
939. Perdite pregresse
Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 46 Rel. Cucchi
940. Mutui
Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 34 - sentenza n. 27/34/11 del 16 febbraio 2011 - Pres. Targetti,
Rel. Menegatti
REGISTRO - VALORI IMMOBILIARI OMI - Ammontare dei mutui - Detrazione percentuale per la ristrutturazione Valore probatorio - Sussiste.
Lammontare dei mutui contratti per lacquisto di immobili e la percentuale di detrazione concessa dal Legislatore per la ristrutturazione
dei medesimi costituiscono validi elementi probatori a supporto del valore imponibile diversamente da quanto determinato dallorgano
accertatore in base ai soli valori OMI (Osservatorio del Mercato Immobiliare). (M. Sa.)
REGISTRO - AVVISO DI LIQUIDAZIONE E IRROGAZIONE SANZIONI - Revoca delle agevolazioni per lacquisto
della prima casa - Liquidazione dimposta - Proroga dei termini ai sensi della Legge sul condono - Non sussiste.
In caso di revoca delle agevolazioni a seguito dellalienazione di un immobile prima del decorso del termine quinquennale, senza il
successivo acquisto di un altro immobile entro un anno dalla predetta alienazione, i termini triennali per la liquidazione della maggiore
imposta non sono prorogabili, non essendo prevista alcuna proroga in ordine ai termini di rettifica in caso di agevolazioni fiscali. (M. Sa.)
Riferimenti normativi: d.p.r. 131/86, nota II- bis, art. 1, Tariffa Parte Prima e art. 76, legge 289/2002, art. 11, commi 1 e 1- bis
942. Avviamento commerciale
Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 22 - sentenza n. 50/22/11 del 24 febbraio 2011 - Pres. Izzi, Rel.
Musilli
REGISTRO - AVVISO DI RETTIFICA E LIQUIDAZIONE - Valore del complesso aziendale - Avviamento commerciale Elemento immateriale maggiorativo - Sussiste.
Lavviamento pari al maggior valore che il cedente pu ricavare dallalienazione del complesso aziendale rispetto a quello conseguibile
dalla vendita dei singoli elementi patrimoniali componenti lazienda, isolatamente considerati. (M. Sa.)
Conforme alla Sentenza n. 10540/2006 della Corte di Cassazione
Riferimenti normativi: d.lgs. 218/1997, art. 6, comma 2; d.p.r. 634/1972, art. 48; d.p.r. 131/1986, art. 51
943. Potere di rettifica dellUfficio
Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 49 - sentenza n. 80/49/11 del 24 febbraio 2011 - Pres. Leotta,
Rel. Primavera
VALUTAZIONE AUTOMATICA DI UN IMMOBILE - POTERE DI RETTIFICA DELLUFFICIO - LIMITE - Sussiste Criterio di determinazione della base imponibile diverso dal valore venale - Non sussiste.
Nei trasferimenti immobiliari la valutazione tabellare adottata dal contribuente non rappresenta un criterio di determinazione della base
imponibile diverso dal valore venale, semmai rappresenta una preclusione al potere di accertamento dellUfficio, il quale, laddove
intenda rettificare il valore inferiore al tabellare dichiarato dal contribuente, deve procedere sulla base dei criteri espressamente indicati
dallart. 51, co. 3, d.p.r. 131/86. (D.M.)
Riferimenti normativi: d.p.r. 131/1986, artt. 51, comma 3, e 52 comma 4
944. Tassa fissa
Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 28 - sentenza n. 82/28/11 dell11 marzo 2011 - Pres. Malaspina,
Rel. Lazzarini
CESSIONE RAMO DAZIENDA - Assoggettamento a tassa fissa - Sussiste - Assoggettamento a tassa proporzionale Esclusione.
Latto di cessione di ramo dazienda, sottoposto a imposta di registro in misura fissa. Gli atti sottoposti a condizione sospensiva
meramente potestativa, cio il cui avveramento si verifica per mera volont di una delle parti, sono sottoposti a imposta di registro in
misura proporzionale. Nel caso di specie latto non si perfezionato non per mera volont dellacquirente ma a seguito di causa civile
pendente avanti il Tribunale per lannullamento del contratto di cessione dazienda stesso. (C.V.)
Riferimenti normativi: d.p.r. 131/86, art. 27, comma 3
945. Agevolazioni prima casa
Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 28 - sentenza n. 83/28/11 dell11 marzo 2011 - Pres. Malaspina
- Rel. Lazzarini
AGEVOLAZIONE PRIMA CASA - AVVISO LIQUIDAZIONE E IRROGAZIONE SANZIONI - Proroga biennale Esclusione.
La proroga biennale per effettuare gli accertamenti ai fini delle imposte di registro, ipotecarie e catastali prevista dallart. 11 della l.
289/2002, contempla le violazioni commesse alla data del 16 aprile 2004. Il contribuente ha proceduto alla vendita dellimmobile per il
quale aveva usufruito del cosiddetto beneficio prima casa in data 19 novembre 2004 e pertanto, non avendo provveduto entro il 19
novembre 2005 allacquisto di un altro immobile presso il quale trasferire la residenza, la violazione risulta commessa in data 20
novembre 2005. Il disposto normativo del citato articolo 11 non risulta applicabile alla fattispecie del presente giudizio. (C.V.)
Riferimenti normativi: d.p.r. 131/1986, art. 76; l. 289/2002, art. 11
946. Registro ed IVA
Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 32 Martorelli
RETTIFICA DEL VALORE VENALE DI UN TERRENO - Estensione alla parte venditrice del giudicato favorevole alla
parte acquirente - Sussiste.
Lannullamento dellavviso di rettifica per imposta di registro ottenuto da una parte solidalmente obbligata, attivatasi in separato giudizio,
comporta lopponibilit al creditore comune, evocato in altro giudizio dallaltro debitore in solido, della sentenza favorevole. (D.M.)
Riferimenti normativi: d.p.r. 131/1986, art. 57; c.c., art. 1306
948. Immobile storico
Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 33 Rel. Panzeri
CESSIONE DI RAMO DAZIENDA - GIUDICATO FAVOREVOLE ALLA PARTE ACQUIRENTE - Estensione alla
parte venditrice - Sussiste.
Lannullamento dellavviso di rettifica per imposta di registro ottenuto da una parte solidalmente obbligata, attivatasi in separato giudizio,
comporta lopponibilit al creditore comune, ricorrente in altro giudizio nei confronti dellaltro debitore in solido, della sentenza
favorevole. (D.M.)
Riferimenti normativi: d.p.r. 131/1986, art. 57; c.c., art. 1306
951. Errore scusabile
Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 29 - sentenza n. 42/29/11 del 31 marzo 2011 - Pres. Alparone,
Rel. Moneta
TERRENO AGRICOLO - COMPRAVENDITA - Deposito certificazione provinciale di idoneit - Consegna a notaio Errore scusabile.
Non d luogo a comportamento negligente del contribuente, e si configura quindi come errore scusabile, la consegna al notaio rogante,
anzich allUfficio del registro, del certificato provinciale di idoneit, attestante il diritto di usufruire dei benefici di Legge, in data
antecedente al termine triennale di decadenza dal beneficio stesso. (C.V.)
Riferimenti normativi: l. 604/1954; l. 212/2000, art. 10
952. Registro e IRPEF
Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 22 Senes
IMPOSTA DI REGISTRO - IMPOSTA SUL REDDITO DELLE PERSONE FISICHE - Equiparazione - Non sussiste.
Il valore attribuito ai fini dellimposta di registro non pu essere utilizzato sic et simpliciter, ai fini dellimposta sul reddito delle persone
fisiche, in forza dellart. 86 comma 2 d.p.r. 917/86 e dellart. 51 d.p.r. 131/86. di tutta evidenza, quindi, che le disposizioni che
regolano limposta di registro sono differenti da quelle relative al reddito e alle plusvalenze e, in ogni caso, nessuna norma prevede
espressamente lequiparazione tra i regimi delle due imposte. (MCG)
Riferimenti normativi: d.p.r. 917/86 art. 86, comma 2; d.p.r. 131/86, art. 51
953. Passivit
Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 31 - sentenza n. 26/31/11 dell11 aprile 2011 - Pres. Marra, Rel.
Trinca Colonel
Imposta di registro - Determinazione base imponibile - Deduzione delle passivit - Ammissibilit.
Ai fini della determinazione della base imponibile cui applicare limposta di registro, sono ammesse in deduzione le passivit direttamente
afferenti i beni immobili conferiti. (MCG)
Riferimenti normativi: d.p.r. 131/86, art. 43, 50, 52, 53
954. Occultamento del corrispettivo
Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 32 - sentenza n. 76/32/11 del 13 aprile 2011 - Pres. Luglio, Rel.
Lancia
AGEVOLAZIONI PRIMA CASA - CARENZA DEI PRESUPPOSTI - RECUPERO DELLIMPOSTA - Proroga dei
termini di notifica - Applicabilit alla fattispecie - Sussiste - Decadenza dellazione amministrativa - Non sussiste.
Poich lart. 11, comma 1 della l. 289/2002 ha prorogato di due anni il termine di decadenza triennale degli accertamenti di cui allart.
76 del d.p.r. 131/86, senza prevedere alcuna eccezione, deve ritenersi tempestivo lavviso di liquidazione notificato oltre il termine
ordinario ma entro il termine prorogato ex lege. (D.M.)
Riferimenti normativi: d.p.r. 131/1986, art. 76; l. 289/2002, art. 11, comma 1
956. Revisione rendite
Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 27 - sentenza n. 71/27/11 del 29 aprile 2011 - Pres. Secchi, Rel.
Di Gaetano
AVVISO DI CLASSAMENTO - REVISIONE RENDITE - Sopralluogo dellufficio - Contraddittorio endoprocedimentale Non necessit.
La revisione delle rendite catastali urbane, in assenza di variazioni edilizie, regolata dallart. 3 comma 58 Legge 662/96 e, ricorrendone
i presupposti dallart. 1 comma 335 legge 311/2004. Per lassenza di variazioni edilizie, la revisione, non richiede la previa visita
sopralluogo dellufficio e non condizionata ad alcun contraddittorio endoprocedimentale. La motivazione dellatto di rilassamento, mira
a delimitare lambito delle ragioni adducibili dallufficio nella successiva fase contenziosa ed a consentire al contribuente lesercizio del
diritto di difesa. Per questo, leffettiva sussistenza dei dati necessari a giustificar ela correttezza della categoria, della classe e della
rendita attribuite allimmobile andr verificata, nellambito dei parametri addotti, nella sede contenziosa, in contraddittorio con il
contribuente. (C.V.)
Riferimenti normativi: l. 662/96, art. 3, comma 58; l.311/2004, art. 1, comma 335
957. Listino CCIAA
Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 18 - sentenza n. 56/18/11 del 3 maggio 2011 - Pres. DIsa, Rel.
Molinari
REGISTRO - TERRENI LOTTIZZATI - IMPOSTA AGEVOLATA - Mancata stipula preventiva della convenzione con il
comune - Non ostativa - Utilizzazione edificatoria dellarea - Termine quinquennale.
In tema di agevolazioni tributarie, il beneficio di cui allart. 33 comma 3 della legge 388/2000 si applica anche nel caso in cui al momento
della registrazione dellatto di trasferimento, pur sussistendo linserimento dellimmobile in un piano particolareggiato, non sia stata
ancora sti-pulata la convenzione attuativa con il Comune, come indicato dallart. 2 della legge 350 del 2003 semprech sia rispettato il
termine quinquennale per lutilizzazione edificatoria. (C.V.)
Riferimenti normativi: l. 388/2000 art. 33; l. 350/2003 art. 2; l. 24 dicembre 2003 art. 2 comma 30
959. Domanda di rimborso
Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 19 Raineri
REGISTRO - Cessione di immobile destinato al commercio di beni - Proseguimento medesima attivit - Cessione del ramo
dazienda - Assoggettabilit ad imposta di registro.
La cessione dellimmobile in cui viene esercitata lattivit di commercio di beni (nel caso di articoli sportivi) deve essere assoggettata ad
imposta di registro e non ad i.v.a. Limmobile infatti deve essere considerato funzionale allazienda e, come tale, compreso tra i beni
dellazienda stessa. Se, anche dopo la vendita dellimmobile, lattivit di commercio ha continuato ad essere esercitata in tali locali, non
si tratta di vendita di immobile bens di vendita di azienda e come tale assoggettata ad imposta di registro con le aliquote stabilite dalla
tariffa. (F.N.G.)
REGISTRO - CESSIONE DAZIENDA - DETERMINAZIONE DEL VALORE AZIENDALE - Fondi rischi e oneri Debiti di funzionamento e debiti di finanziamento - Avviamento - Reddito medio prospettico.
Nellambito di una cessione aziendale, lUfficio non pu contestare i fondi rischi e oneri preesistenti alla cessione senza provare che i
rischi erano stati eliminati (e quindi i relativi fondi non avrebbero avuto giustificazione). Inoltre, data la difficolt nel dimostrare che un
contratto di cash pooling dia origine a debiti di funzionamento piuttosto che di finanziamento tra societ del gruppo, si rende necessaria
una prova documentale. Se questa non c, allora la ripresa che lufficio effettua sui presunti debiti di funzionamento deve essere
rigettata. Avendo riguardo allavviamento (capacit futura che lazienda ha di produrre reddito) il reddito da capitalizzare non pu
essere il reddito passato; deve essere il reddito medio prospettico che lazienda capace di produrre in futuro. (F.N.G.)
962. Presunzione di corrispondenza
Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 50 - sentenza n. 66/50/11 del 13 maggio 2011 - Pres. Introini,
Rel. Adelchi Piria
CESSIONE RAMO DAZIENDA - ACCERTAMENTO DEL VALORE VENALE - AI FINI DELLIMPOSTA DI
REGISTRO - Trasposizione nellaccertamento del reddito da plusvalenza - Legittimit - Presunzione di corrispondenza tra
valore venale e prezzo - Sussiste - Inversione onere probatorio - Sussiste.
In tema di cessione di ramo azienda, ammissibile la presunzione di corrispondenza tra valore venale, definitivamente accertato con
riferimento allimposta di registro, e corrispettivo incassato dal venditore, pur con lavvertenza che tale trasposizione non diventi
automatica, stante il fatto che, nellimposizione indiretta, a differenza dellimposizione diretta, il valore venale costituisce la base
imponibile a prescindere dalleffettivo corrispettivo pattuito. Tale presunzione inverte lonere probatorio e, laddove il contribuente ne
dimostri linfondatezza, senza con ci doversi ritenere onerato di provare la congruit di diversi valori venali, onere dellAgenzia
dimostrare che il corrispettivo pattuito ne dissimula uno maggiore. (D.M.)
Riferimenti normativi: d.p.r. 131/1986, artt. 51-52; d.p.r. 917/1986, art. 58; c.c., art. 2697
963. Pregressa acquiescenza
Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 49 Rel. Primavera
BENEFICI FISCALI - Previsti per la piccola propriet contadina - dimostrazione della sussistenza dei requisiti entro il
triennio.
Le imposte di registro, ipotecarie e catastali sono dovute in misura ridotta (agevolata) nei contratti di compravendita di terreni utilizzati
dallacquirente addetto alla lavorazione abituale del terreno quale coltivatore diretto, requisito da far valere entro il termine perentorio di
tre anni dalla stipula dellatto a mezzo documentazione probatoria. (M.G.)
Riferimenti normativi: l. 604/54, art. 1
966. Indice ISTAT
Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 2 - sentenza n. 64/02/11 del 19 maggio 2011 - Pres. Rel. Dettori
IMPOSTA DI REGISTRO - CRITERIO DI RETTIFICA DI VALORE - INDICE ISTAT - Procedimento di valutazione Oggettiva valutazione del bene.
Non condivisibile il metodo di rettifica del terreno che, partendo dal valore dichiarato alla data di stipula del rogito (con perizia) la
incrementa in base allindice ISTAT di rivalutazione monetaria. Questo infatti solo il risultato di una mera operazione matematica che
prescinde totalmente da una oggettiva valutazione del bene. Occorre invece nelloperato dellAmministrazione finanziaria lutilizzo di un
procedimento di valutazione correlato a parametri di settore specificamente indicati e tecnicamente idonei a portare ad un risultato
attendibile e capace di fornire effettiva giustificazione a quello ottenuto in rettifica mediante limpiego esclusivo della rivalutazione
monetaria. (F.N.G.)
REGISTRO - IVA - CESSIONE DI IMPIANTO DI TRASMISSIONE TELEVISIVA - Cessione di ramo dazienda Esclusione - Assoggettabilit ad IVA.
La cessione dellimpianto di trasmissione televisiva, con relativa frequenza canale, risulta costituire cessione di beni strumentali, come tali
soggetti ad IVA. Anche riconoscendo che oggetto della cessione sono beni fra loro coordinati e diretti ad assolvere ad una determinata
funzione, non pu considerarsi di essere in presenza di azienda o di un ramo di essa, non essendo da soli sufficienti allesercizio di
qualsivoglia attivit imprenditoriale, come previsto dallart. 2082 del codice civile. Per realizzare programmi da trasmettere al pubblico
necessita, infatti, unorganizzazione di persone, capitali, strumentazioni idonee alla trasmissione, appunto, di programmi. (F.N.G.)
IMPOSTA DI REGISTRO - CESSIONE TERRENI EDIFICABILI - Strumenti di accertamento della base imponibile:
Metodo comparativo - Metodo finanziario - Metodo istruttorio.
LUfficio ha tre metodi di acquisizione del mezzo di prova per accertare la base imponibile, che sono:
il metodo comparativo, che abbia riguardo agli atti aventi ad oggetto immobili identici o assimilabili, purch non anteriori a tre anni il
metodo finanziario, che abbia riguardo al reddito netto prodotto dagli immobili medesimi, capitalizzato al tasso medio applicato nel
tempo agli investimenti immobiliari
il metodo istruttorio, che abbia riguardo a tutti quegli elementi di valutazione diversamente raccolti, anche sulla base di indicazioni
provenienti da comunicazioni dei comuni: in via esemplificativa tali elementi possono essere individuati nelle perizie dellUfficio Tecnico
erariale, nei dati e nelle notizie eventualmente forniti da altri Uffici finanziari e dai Comuni. Se tali analisi sono state correttamente
documentate il valore accertato dagli Uffici non pu che dimostrarsi corretto. (M.G.)
Riferimenti normativi: d.p.r. 131/86, art. 51, comma 3
972. Vendita beni fallimentari
Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 1 - sentenza n. 115/1/11 del 31 maggio 2011 - Pres. Rel. Simone
IMPOSTA DI REGISTRO - DECRETO INGIUNTIVO - Rivalsa del garante per diritti doganali non versati dal garantito
- Imposta proporzionale - Applicabilit - Condizioni.
Si applica limposta di registro in misura proporzionale al decreto ingiuntivo esecutivo ottenuto dalla compagnia assicuratrice per rivalersi dei diritti doganali allimportazione versati allAgenzia delle Dogane dalla compagnia in luogo dellimportatore inadempiente per il
quale aveva prestato polizza fideiussoria. La fattispecie in rassegna, infatti, regolata dagli artt. 37, d.p.r. n. 131/1986 e 8 della parte
prima della Tariffa, il disposto dellart. 40 del d.p.r. 131/1986 venendo in rilievo solo per le somme portate dal decreto ingiuntivo
esecutivo che si riferiscano ad operazioni soggette alla disciplina dellIva. (M.G.)
Riferimenti normativi: d.p.r. n. 131/1986, art. 37
974. Cessione ramo dazienda
Commissione Tributaria Regionale di Milano - Sez. 22 - sentenza n. 136/22/11 del 19 settembre 2011 - Pres. Rel. Izzi
REGISTRO - ACCERTAMENTO - Congruit del valore di terreni - Riferimento alla valutazione ICI - Legittimit.
Nel caso di accertamento del valore di terreni ai fini dellimposta di registro, legittimo il riferimento alla valutazione effettuata dai
Comuni sui medesimi terreni ai fini dellIci in quanto, pur considerando la diversa fonte giuridica di estimazione, essa comporta
opportune e necessarie coordinate di riferimento per la valutazione di congruit del valore dei terreni ai fini dellimposta di registro. (B.I.)
Riferimenti normativi: d.p.r. 131/86, art. 52
Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 46 - sentenza n. 51/46/11 del 22 marzo 2011 - Pres. Pezza, Rel.
Cucchi
RIMBORSO CC.GG. - CESSAZIONE DELLA SOCIET - Irrilevanza - Legittimazione dellex liquidatore - Sussiste Pregressi adempimenti parziali dellUfficio - Legittimit del diritto al rimborso.
La cessazione della societ non pregiudica la legittimazione attiva dellex liquidatore a conseguire il rimborso delle tasse di concessione
governative richiesto prima della cessazione, anche considerando che lufficio aveva gi provveduto alla erogazione di rimborsi
parziali. (D.M.)
Riferimenti normativi: d.p.r. 641/1997, art. 13
SUCCESSIONI E DONAZIONI
977. Inventario analitico
Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 17 - sen
Seregni
REATI TRIBUTARI
980. Responsabilit
Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 29 Rel. Moneta
RISCOSSIONE
981. Ruolo
Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 31 - sen tenza n. 69/31/11 del 26 novembre 2010 - Pres. Napodano,
Rel. Sala
ERRATA INDICAZIONE ANNO RIFERIMENTO del ruolo - Indicazione corretta dellatto di contestazione - Nullit
della cartella - Non sussiste.
Non inficia la validit della cartella di pagamento lerrata indicazione dellanno per il quale limporto richiesto (mero errore) se
comunque correttamente indicato latto di contestazione da cui la stessa scaturisce, per di pi impugnato dallo stesso ricorrente.
(S.L.C.)
982. Ingiunzione di pagamento
Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 31 - sentenza n. 7/31/11 del 11 gennaio 2011 - Pres. Scuffi, Rel. Sala
Avviso discrizione ipotecaria - Notifica a mezzo posta effettuata dal concessionario della riscossione - Nullit - Sussiste.
Riservando ai soli uffici finanziari che esercitano potest impositiva la possibilit di eseguire direttamente a mezzo del servizio postale la
notificazione degli avvisi e degli altri atti che per legge devono essere notificati al contribuente ed escludendo da tale procedura il
concessionario della riscossione preposto alla sola fase esecutiva, il legislatore ha voluto che la cartella di pagamento ovvero gli altri atti
che il concessionario tenuto a notificare al contribuente, compresa liscrizione ipotecaria, siano notificati tramite i soggetti abilitati e
giammai direttamente dal concessionario.
Riferimenti normativi: d.P.R. n. 602/73, art. 26
988. R. a. R.
Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 42 - sen
Salvo
cartella con la relazione dellavvenuta notificazione o lavviso di ricevimento, in ragione della forma di notificazione prescelta, alfine di
farne esibizione su richiesta del contribuente e/o dellAmministrazione. (M.F.)
Riferimenti normativi: d.p.r. 29 settembre 1973 n. 602, art. 26
989. Societ di gruppo
Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 46 - sen
Rel. Ruggiero
Riscossione - Cessione di eccedenze dimposta fra societ con-solidate - Omessa dichiarazione dellimporto ceduto Inefficacia.
Nellambito di un consolidato la cessione di uneccedenza dimposta fra societ appartenenti al medesimo gruppo efficace a
condizione che il soggetto cedente indichi nella dichiarazione limporto effettivamente ceduto. (A.G.)
Riferimenti normativi: art. 43-ter, d.p.r. 602/1973; art. 117, t.u.i.r.
990. Credito dimposta
Commissione Tributaria Regionale della Lombardia - Sez. 2 Gravina, Rel. DAntonio
RISCOSSIONE - CARTELLA DI PAGAMENTO - CREDITO DIMPOSTA - Sul gasolio per autotrazione - Assenza del
provvedimento del direttore dellagenzia delle dogane - Provvedimento depositato in udienza - Irrilevanza.
Deve essere annullata la cartella di pagamento emessa per il recupero del credito dimposta relativo allagevolazione sul gasolio per
autotrazione in assenza di attestazione dellAgenzia delle Dogane comprovante il credito, anche qualora il contribuente prima
delludienza e comunque nei termini processuali depositi la suddetta attestazione con la quale il direttore dellAgenzia delle Dogane ha
determinato il credito da utilizzare in compensazione nel modello F24. (B.I.)
Riferimenti normativi d.lgs. 546/92, artt. 24, 32
991. Inesistenza notifica
Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 36 - sen tenza n. 45/36/11 del 28 febbraio 2011 - Pres. Laudisio, Rel.
Salvo
CARTELLA ESATTORIALE - NOTIFICA A MEZZO POSTA - INESISTENZA - Non sussiste - Relata di Notificazione Mancata compilazione - Inesistenza - Nullit - Non sussiste.
La notifica della cartella esattoriale da parte dellAgente della riscossione a mezzo del servizio postale tramite raccomandata con avviso
di ricevimento non inesistente n nulla o annullabile. La notifica disciplinata dal d.p.r. n. 602/1973, art. 26, norma speciale rispetto
allart. 127, d.p.r. n. 43/1 988. Ai sensi del citato art. 26, comma 1, secondo e terzo alinea, la notificazione pu essere eseguita anche
mediante linvio di raccomandata con avviso di ricevimento e la notifica si ha per avvenuta alla data indicata nellavviso di ricevimento
sottoscritto da una delle persone previste nel comma successivo; in tale ipotesi la legge non prevede la redazione di alcuna relata di
notifica, come implicitamente confermato dal disposto del penultimo comma del citato art. 26, secondo il quale lesattore tenuto a
conservare per cinque anni la matrice o lavviso di ricevimento, in ragione della forma di notificazione prescelta, al fine di farne esibizione
su richiesta del contribuente o dellamministrazione.
Riferimenti normativi: d.p.r. m. 602/1973, art. 26. (M.G.)
992. Notifica
Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 41 - sentenza n. 100/41/11 dell8 marzo 2011 - Pres. Rel. Ortolani
RISCOSSIONE - CARTELLA DI PAGAMENTO - NOTIFICA - Consegna al portiere dello stabile - Mancata
Rel. Garghentino
insufficiente - Sussiste.
Non sono sufficienti documentazioni generiche per contrastare una cartella di pagamento relativa a imposte Irpef e Ilor, laddove il
contribuente dichiari che nei relativi anni di imposta avesse aderito al condono previsto dal d.l. 429/82. Difatti, la sola presentazione, da
parte del contribuente, della domanda integrativa di condono non costituisce prova sufficiente n di aver effettivamente proposto la
domanda, tanto meno di avere effettuato il conseguente pagamento. (P.M.)
Riferimenti normativi: d.l. 429/82
1002. Responsabile del procedimento
Commissione Tributaria Regionale di Milano - Sez. 13 - sentenza n. 1/13/11 del 10 gennaio 2011 - Pres. Rel. Barbaini
RISCOSSIONE - CARTELLA DI PAGAMENTO - RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO - Cartelle emesse prima
del 1 giugno 2008 - Omessa indicazione del responsabile del procedimento - Invalidit dellatto - Annullabilit - Sussiste.
Larticolo 36- ter co. 4 d.l. 248/07, ha introdotto lobbligo, previsto a pena di nullit dellatto, di menzionare il nome del responsabile
del procedimento di iscrizione a ruolo e di emissione della cartella di pagamento; tuttavia tale obbligo si riferisce esclusivamente alle
cartelle recanti ruoli consegnati allagente della riscossione successivamente al 1 giugno 2008. Devono quindi escludersi invalidit
relative a cartelle prive di indicazione del responsabile del procedimento emesse in forza di ruoli consegnati antecedentemente alla
suddetta data, in riferimento alle quali, peraltro, la responsabilit dellatto pu essere attribuita al funzionario preposto allunit
organizzativa, argomen-tando ex art. 5 co. 2 l. 241/90. (B.I.).
Riferimenti normativi: l. 241/90, art. 5; d.l. 248/07, art. 36-ter
1003. Fermo amministrativo
Commissione Tributaria Regionale della Lombardia - Sez. 12,
Siniscalchi
RISCOSSIONE - CARTELLA DI PAGAMENTO - IRPEF - IVA - IRAP - Procedura di fermo amministrativo Impugnazioni - Notifica - Sussiste.
Va rigettato il ricorso avverso una cartella di pagamento per imposte Irpef, Iva, Irap, la cui legittimit stata gi confermata in primo
grado, e conseguente quello avverso procedura di fermo, ritenuta pienamente conforme alla procedura di cui allart. 86 comma 1 del
d.p.r. 602/73.
La mancata impugnazione della cartella esattoriale di pagamento, debitamente notificata, renda definitivo il debito tributario, motivato il
fermo, e pertanto inammissibili, in quanto tardive, le contestazioni del contribuente, relative allentit del credito tributario, sulla sua
formazione, sulla notifica della cartella. (P.M.)
Riferimenti normativi: d.p.r. 602/73, art. 86
1004. Intimazione di pagamento
Commissione Tributaria Regionale della Lombardia - Sez. 22 - sentenza n. 4/22/11 del 12 gennaio 2011 - Pres. Izzi, Rel.
Senes
Commissione Tributaria Regionale della Lombardia - Sez. 27 - sentenza n. 5/27/11 del 14 gennaio 2011 - Pres. Cusumano,
Rel. Ramondetta
RISCOSSIONE - CARTELLA DI PAGAMENTO - SOTTOSCRIZIONE - RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO Mancanza - Periodo precedente al 1 giugno 2008 - Annullabilit - Sussistenza.
Nel periodo precedente al 1 giugno 2008, data dalla quale stabilit la nullit di tutte le cartelle esattoriali prive dellindicazione del
responsabile del procedimento ai sensi dellart. 36, co 4- ter, d.l. 248/07, lassenza di una previsione legislativa che stabilisca la nullit di
un atto non pu comportarne la legittimit, al contrario deve essere riconosciuta lannullabilit della cartella di pagamento priva di
sottoscrizione che pu essere fatta valere dalla parte qualora il rapporto giuridico non sia ancora esaurito. (B.I.)
Riferimenti normativi: d.l. 248/07, art. 36
1006. Limite di 8.000,00
Commissione Tributaria Regionale di Milano - Sez. 5 - sentenza n. 0001/5/2011 del 19 gennaio 2011 - Pres. Califano, Rel.
Betti
RISCOSSIONE - ISCRIZIONE IPOTECARIA - Art. 76 d.p.r. 602/73 - D.l. 40/2010 - Debito tributario - Limite 8000 Retroattivit - Sussiste - Iscrizione precedente al d.l. 40/2010 - Illegittimit iscrizione ipotecaria - Sussiste.
Alla luce della decisione delle Sezioni Unite della Corte di Cassazione (Cass. 4077/10) che hanno attribuito efficacia retroattiva al d.l.
40/2010 (conv. in l. 73/2010), che, riformando lart. 76 d.p.r. 602/73, ha introdotto il limite di 8.000 euro per liscrizione di ipoteca
sugli immobili del debitore, deve essere accolto lappello del contribuente avverso una iscrizione ipotecaria per un debito tributario
inferiore ad euro 8.000, pure avvenuta in un periodo precedente allentrata in vigore del suddetto d.l. (B.I.)
Riferimenti normativi: d.p.r. 602/73, art. 76, d.l. 40/10
1007. Credito dimposta
Commissione Tributaria Regionale di Milano - Sez. 5 - sentenza n. 0003/5/2011 del 19 gennaio 2011 - Pres. Califano, Rel.
Aniello
RISCOSSIONE - CREDITO DIMPOSTA - OMESSA DICHIARAZIONE - Compensazione in periodo successivo Cartella pagamento - Adempimento del contribuente - Istanza di rimborso oltre i termini - Diritto al rimborso - Sussiste.
Deve essere riconosciuto il diritto al rimborso di un credito dimposta maturato in un periodo per il quale la dichiarazione tributaria
stata omessa e compensato nella dichiarazione relativa ad un periodo successivo anche se chiesto oltre il termine dellart. 38 d.p.r.
602/73, qualora il contribuente abbia adempiuto alla cartella esattoriale con la quale lufficio recuperava a tassazione detto credito Al
contrario il diniego di rimborso costituirebbe arricchimento senza causa da parte dello Stato nonch violazione dellart. 10 l. 212/00.
(B.I.)
Riferimenti normativi d.p.r. 602/73, art. 38; l. 212/00, art. 10
1008. Rifiuti speciali
Commissione Tributaria Regionale della Lombardia - Sez. 12 - sentenza n. 0017/12/2011 del 20 gennaio 2011 - Pres. Rel.
Pizzo
RISCOSSIONE - CARTELLA DI PAGAMENTO - TARSU - Societ commerciale - Rifiuti solidi urbani - Scarti attivit
commerciale - Rifiuti speciali - Sono tali.
illegittima la cartella esattoriale relativa alla tassa per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani nei confronti di una societ commerciale
che, per lesercizio della sua attivit, occupa locali per mq 1289 ma tassabili ai fini TARSU per 215 mq (solo per locali adibiti ad uffici,
spogliatoi, servizi igienici, box ed autorimesse) e non 1504 come preteso dal Comune. Difatti, gli scarti dellattivit commerciale devono
essere considerati speciali qualora non siano assimilabili o assimi-lati a quelli urbani (ed al cui smaltimento provvede direttamente il loro
produttore). Inoltre la specialit dei rifiuti provenienti da attivit commerciale scaturisce dalla legge stessa (art. 184 comma 3 lett.
e),
RICOSSIONE - CARTELLA DI PAGAMENTO - Avviso di accer tamento presupposto - Rideterminazione del reddito
dimpresa - Annullabilit della cartella.
La cartella di pagamento che scaturisce da un avviso di accertamento avverso cui il contribuente abbia proposto impugnazione
integralmente accolta dalla C.T.P. adita, la quale, peraltro, abbia anche rideterminato il reddito dimpresa, deve essere annullata in
quanto emessa per un importo non completamente dovuto. (B.I.)
Riferimenti normativi d.p.r. 602/73, art. 25; d.lgs. 546/92, art. 19
1010. Imposta erroneamente dichiarata
Commissione Tributaria Regionale della Lombardia - Sez. 8 - sentenza n. 0007/08/2011 del 31 gennaio 2011 - Pres. Rel.
Fenizia
RISCOSSIONE - Omesso versamento dellimposta dichiarata - Cartella di pagamento - Impugnazione - Motivi - Imposta
erroneamente dichiarata - Dichiarazione in rettifica - Versamento e istanza di rimborso.
Non consentito al contribuente non versare limposta che egli stesso ha dichiarato deducendo in sede di impugnazione della cartella di
pagamento lerrore nella compilazione della dichiarazione (nella specie insussistenza di soggettivit passiva Irap). Infatti il contribuente ha
unicamente due vie per non corrispondere una imposta erroneamente dichiarata: la presentazione nei termini consentiti di una
dichiarazione in rettifica ovvero il pagamento dellimposta come dichiarata e la successiva richiesta di rimborso. (B.I.)
Riferimenti normativi: d.lgs. 446/97, artt. 2, 19, 30
1011. Delega bancaria
Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 45
Vitiello
Amministrazione rende non indispensabile la sottoscrizione ove la provenienza dellatto sia fuori discussione. Il contribuente che abbia
deciso di non avvalersi delle opportunit fornitegli, compresa quella di pagare le sanzioni in misura ridotta, non ha diritto ad alcuna
riduzione. (E.D.C.)
Riferimenti normativi: c.c., art. 2504-bis; d.p.r. 600/73, art. 36- bis; d.p.r. 633/72, artt. 54-bis e 60
1013. Sospensione
Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 50
Rel. Natola
CESSAZIONE degli effetti della sospensione per effetto di sentenza favorevole allUfficio - Sussiste - Recupero degli
interessi maturati durante la sospensione.
La sentenza di rigetto del ricorso ripristina gli effetti della cartella di pagamento, emessa in pendenza di ricorso contro il reggente avviso
di accertamento, di cui la Commissione abbia accordato la sospensione interinale, in quanto la sospensione ha esercitato influenza
soltanto su uno dei contenuti del provvedimento, cio sullesecutivit che stata resa quiescente, ma non estinta. Gli interessi, accessori
al credito erariale in tal modo ripristinato, spettano in conformit allart. 39, co. 2, d.p.r. 602/73, applicabile per analogia. (D.M.)
Riferimenti normativi: d.p.r. 602/1973, artt. 15 e 39, comma 2
1014. Termine
Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 35 - sentenza n. 44/35/11 del 19 aprile 2011 - Pres. Lamanna,
Rel. Repossi
CARTELLA DI PAGAMENTO - NOTIFICA - TERMINE - PERENTORIET.
A fronte della decisione della Corte Costituzionale n. 280/2005, che ha dichiarato costituzionalmente illegittimo, per contrasto con lart.
24 Cost., lart. 25 d.p.r. 602/73, nella parte in cui non prevede un termine, fissato a pena di decadenza, entro il quale il concessionario
deve notificare al contribuente la cartella di pagamento, occorre ritenere tale termine di natura perentoria, dovendosi privilegiare
uninterpretazione della norma, sia letterale che teleologica, secondo la quale il contribuente non pu essere indefinitivamente sottoposto
allazione del fisco. (MCG)
Riferimenti normativi: d.p.r. 602/73, art. 25; art. 24 Cost.
1015. Ruolo straordinario
Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 12 - sentenza n. 66/12/11 del 19 aprile 2011 - Pres. Pizzo, Rel.
Stella
RUOLO STRAORDINARIO - PERICOLO DI RISCOSSIONE - Situazione economico-finanziaria del contribuente Discrezionalit dellAmministrazione.
Il ruolo straordinario risponde al dettato dellart. 11 c. 3 del d.p.r. 602/1973 che prevede la formazione di tali ruoli quando vi sia
fondato pericolo per la riscossione. Si tratta, dunque, di un atto lasciato alla discrezionalit dellAmministrazione Finanziaria, che con
esso si cautela contro leventualit di non riscuotere le imposte qualora la situazione economico-finanziaria del contribuente faccia
nascere un giustificato timore di perdere il credito erariale. (MCG)
Riferimenti normativi: d.p.r. 602/1973, art. 11 c. 3
1016. Responsabilit socio accomandatario
Commissione Tributaria Regionale della Lombardia - Sez. 35 Manna
della pretesa fiscale, ancor prima della pubblicazione dellaccordo nel Registro delle Imprese. (P.D.)
Riferimenti normativi: r.d. 16/3/1942, n. 267, artt. 160, 182-bis e 182-ter
1026. Responsabile del procedimento
Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 2 - sentenza n. 70/02/11 del 1 giugno 2011 - Pres. Rel. Dettori
Risulta tardivo lavviso di liquidazione con cui lufficio richiede il pagamento di maggiori imposte di registro, ipotecarie e catastali oltre
sanzioni e interessi per decadenza dal beneficio prima casa derivante dal mancato trasferimento della residenza nellabitazione principale
del coniuge dellappellante essendo tale notificato in data 13 marzo 2006 e latto di acquisto registrato in data 8 agosto 2001. Non
risulta infatti applicabile al caso di specie lestensione della proroga dei termini prevista dallart. 11 l. 289/2002. (F.N.G.)
Riferimenti normativi: d.p.r. 11/86, art. 76; l. 289/02
VARIA
1032. Diritti camerali
Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 16 - sen
Chiametti
SOCIET - LIQUIDAZIONE - DIRITTI CAMERALI - Annualit successiva - Debbenza - Non sussiste - Iscrizione a
ruolo - Illegittimit - Sussiste.
I diritti camerali sono dovuti da ultimo per lanno in cui avviene il deposito del bilancio finale di liquidazione e la segnalazione di
cancellazione dal Registro dalle imprese, risultanti in termini documentalmente provati, di tal ch illegittima liscrizione a ruolo per
lannualit successiva. (M. Sa.)
Fermo amministrativo - Irrituale notifica della cartella - Spedizione in Comune diverso da quello di residenza - Vizio
insanabile - Annullamento del fermo.
Lirregolare notifica dellatto presupposto, la cartella del concessionario, determina la illegittimit del fermo amministrativo attivato dal
concessionario per la riscossione. La notifica a mani del fratello abitante in Comune diverso da quello di residenza del contribuente
costituisce irregolarit insanabile cui consegue lannullamento del fermo amministrativo. (G.T.)
Riferimenti normativi: d.p.r. 602/73, art. 26; d.p.r. 600/73, art. 60
1034. Caparra confirmatoria
Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 26 - sen
Ercolani
sottoscritto da una una delle persone previste dal comma successivo. (MCG)
Riferimenti normativi: d.p.r. 602/1973, art. 26 commi 1 e 2
1037. Ipoteca
Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 16 - sen
Chiametti
CARTELLA DI PAGAMENTO - CONCORDATO PREVENTIVO - RITENUTE ALLA FONTE - Tardivo versamento Mancata autorizzazione del giudice delegato - Cause di forza maggiore.
Durante la procedura di concordato preventivo, il tardivo versamento delle ritenute operate da parte della societ, dovuto alla mancata
autorizzazione rilasciata dal Giudice Delegato per non alterare lordine dei privilegi, con conseguente mancata disponibilit della liquidit,
da considerare non imputabile alla volont della contribuente che pertanto deve essere sollevata dai pregiudizi derivanti dal mancato
rispetto dei termini, compresi i diritti di notifica e gli aggi esattoriali. (F.C.)
1043. Imposta suppletiva
Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 22 - sentenza n. 72/22/11 del 5 aprile 2011 - Pres. Natola, Rel. Salvo
AVVISO DI LIQUIDAZIONE - IMPOSTA SUPPLETIVA - IMPOSTA COMPLEMENTARE.
Qualora lUfficio non abbia avuto contezza completa delle operazioni poste in essere dal ricorrente e non sia in possesso di tutti gli
elementi che avrebbero consentito una corretta valutazione della fattispecie, non possibile fare rientrare limposta di cui agli avvisi di
liquidazione tra le imposte suppletive, poich non si tratta certamente di una riliquidazione volta a correggere un errore dellUfficio.
Pertanto, limposta non pu che essere classificata tra le imposte complementari, tenuto conto anche del carattere residuale che la
norma assegna alla liquidazione di tali categorie di imposta. (MCG)
1044. Iscrizione ipotecaria
Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 35 - sen tenza n. 128/35/11 del 7 aprile 2011 - Pres. De Lillo, Rel.
Astolfi
1045. Classamento
Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 25 - sen
Fumagalli Ceri
RITENUTE DACCONTO - ERRATA DICHIARAZIONE MOD. 770 - Prova versamento ritenute - Emendabilit
dichiarazione sostituti dimposta - Sussiste.
Lemendabilit da parte del contribuente, degli errori anche non meramente materiali o di calcolo, contenuti in dichiarazioni o in atti dello
stesso contribuente costituenti il presupposto dellimposizione fiscale, deve essere riconosciuta quale espressione di un principio
generale del sistema tributario (che trova conferma nelle pronunce della Corte di Giustizia dellUnione Europea in materia di iva) atteso
che la dichiarazione non ha valore confessorio, non costituisce fonte dellobbligazione tributaria ma si inserisce nellambito di un pi
complesso procedimento di accertamento e di riscossione e che i principi della capacit contributiva e di buona amministrazione
rendono intollerabile un sistema legale che impedisca al contribuente di dimostrare, entro un ragionevole lasso ci tempo, linesistenza dei
fatti giustificativi del prelievo. (C.V.)
Riferimenti normativi: d.p.r. 600/76, art. 36- bis
1048. Scrittura privata
Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 27
Cusumano, Rel. Ramondetta
Imposta sostitutiva - Rivalutazione di partecipazione societaria - Versamento dimposta - Non debenza - Cartella di
pagamento - Mancato pagamento - Legittimit - Sussiste.
Il mancato pagamento dimposta, in caso di entrata in vigore di nuove disposizioni in materia di rideterminazione del valore di
partecipazioni societarie, comporta il diritto di non versare quanto determinato in eccesso per una precedente rivalutazione, e, nel caso
di pagamento rateale, linsorgenza del diritto al rimborso e quindi di connessa esclusione del pagamento delle rate residue iscritte a
ruolo. (M. Sa.)
Riferimenti normativi: d.p.r. 600/1873, art. 36- bis; legge 448/2001, articoli 5 e 7
1056. Diritti camerali
Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 2 - sentenza n. 19/02/11 del 26 gennaio 2011 - Pres. Gravina,
Rel. DAntonio
DIRITTI CAMERALI - SOCIET INCORPORATA - Tardiva presentazione della richiesta di cancellazione - Richiesta
della CCIAA del diritto annuale - Legittimit.
Il deposito dellatto di fusione, che ai sensi dellart. 2504 c.c. non pu precedere quello relativo alla societ partecipante alla fusione,
non determina la automatica cancellazione di tale altra societ. Il diritto camerale dovuto alla CCIAA per liscrizione nel Registro delle
imprese indipendentemente dallesercizio dellattivit. legittima la richiesta della CCIAA di pagamento del diritto sino alla
cancellazione della societ incorporata. (G.T.)
Riferimenti normativi: legge 580/93, d.m. 23 marzo 2005
IMPOSTA SOSTITUTIVA - RIVALUTAZIONE TERRENI - Reiterato pagamento - Diritto al rimborso del primo
versamento - Sussiste.
Il rimborso dellimposta sostitutiva ex art. 7 l. 448/2001, divenuta indebita per effetto del reiterato pagamento della stessa effettuato in
occasione della rideterminazione del valore delle aree di propriet interessate, ex art. 1 c. 91 l. 244/2007, spetta ai sensi dellart. 21
d.lgs. 546/92 non esplicando efficacia la previsione decadenziale di cui al-lart. 38 d.p.r. 602/73.
Infatti, in sede di prima determinazione dei valori, non esisteva nessun indebito da ripetere. Nessuna duplicazione di imposta infatti
riscontrabile in tale momento, ma solo ed in quanto lappellata ritenne di avvalersi della nuova norma di rideterminazione dei valori,
implicante la ripetizione dellimposta non compensabile con i precedenti versamenti effettuati allo stesso titolo, provocando la
sopravvenienza dellindebito per ci stesso inesistente ab origine e pertanto, allora inazionabile. (C.V.)
Riferimenti normativi: d.lgs. 546/93, art. 21; d.p.r. 602/73, art. 38
1062. Stima diretta
Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 50
Rel. Adelchi Piria
RIVALUTAZIONE TERRENI - IMPOSTA SOSTITUTIVA - Obbligo in capo agli eredi - Rateazione - Revoca
rivalutazione - Discrezionalit - Insussistenza.
La rateazione richiesta ed ottenuta per il pagamento dellimposta dovuta concessa dalla legge solo per comodit ed interesse del
contribuente, non per graduare il diritto alla rivalutazione del terreno. Pertanto manifestato linteresse alla rivalutazione attraverso le
modalit richieste dalla legge (perizia giurata; istanza e proposta di rateazione), sorge in capo al contribuente lobbligo alladempimento
tributario, senza che per effetto della rateazione lesercizio al diritto (alla rivalutazione) possa essere revocato o interrotto a scelta del
contribuente. (C.V.)
Riferimenti normativi: l. 448/01, art. 7
1065. Opposizione al ruolo
Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 46 - sentenza n. 41/46/11 del 19 aprile 2011 - Pres. Rel. Punzo
RILEVANZA DELLA SENTENZA PENALE NEL PROCESSO TRIBUTARIO - Buona fede del contribuente/cessionario
- sussiste - Responsabilit solidale iva tra cedente e cessionario - Non sussiste - Omessa fatturazione - Non sussiste.
Bench nel processo tributario non abbia ingresso la sentenza penale favorevole al contribuente, rilevando nel primo caso la mera colpa
mentre nel secondo caso il dolo, il principio non trova applicazione laddove il contribuente risulti in buona fede ed ignaro delle frodi
perpetrate da altri, con la conseguenza che non gli si pu far carico delliva non versata da costoro. Costituisce normale prassi
commerciale la concessione di sconti sul prezzo di vendita degli autoveicoli rispetto al prezzo di listino sul quale, invece, viene erogato il
finanziamento per lacquisto, con leffetto che non possibile incontrovertibilmente dedurre lomessa fatturazione. (D.M.)
Riferimenti normativi: d.lgs. 471/1997, art. 6; d.lgs. 74/2000, artt. 3 e 4
1067. Perizia di parte
Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 38 - sentenza n. 83/38/11 del 16 maggio 2011 - Pres. La Manna,
Rel. Citro
CLASSAMENTO CATASTALE - VARIAZIONE DELLUFFICIO - Rilevanza - Perizia di parte - Irrilevanza.
La valutazione effettuata dallUfficio sulla base di valutazioni interne, valorizzazione dei costi di costruzione e ristrutturazione, a seguito di
richiesta di variazione presentata dal contribuente, da ritenersi corretta. Leventuale perizia di parte, non giurata, presentata a suffragio
delle minori valutazioni del contribuente, non pu essere considerata prova per la riduzione del reddito attribuito dallUfficio. (M.G.)
1068. Beneficio dinventario
Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 36
Borgonovo, Rel. Beretta
AVVISO DI LIQUIDAZIONE - IMPOSTE DOVUTE DAGLI EREDI - Accettazione delleredit con beneficio
dinventario - Rilascio dei beni oggetto delleredit ai creditori.
In caso di eredit accettata con beneficio di inventario e successivo rilascio dei beni ai creditori, gli eredi non possono essere chiamati a
rispondere dei debiti del de cujus, poich la condanna non pu che riguardare lasse ereditario. Nei confronti degli eredi opera il limite
dellasse ereditario ceduto ai creditori.
Riferimenti normativi: c.c., art. 490
CARTELLA DI PAGAMENTO - ISCRIZIONE IN PENDENZA DI GIUDIZIO - Sanzioni per mancato versamento tributi
- Rideterminazione del tributo - Errore dellUfficio - Sussiste.
La definizione agevolata delle sanzioni, da effettuarsi previo pagamento del quarto della sanzione irrogata ai sensi degli artt. 16 e 17 del
d.lgs. n. 472/97, non si applica nel caso di omesso o ritardato pagamento dei tributi. Ma se la determinazione del tributo avvenuta per
un errore dellUfficio, al contribuente non si pu imputare alcun comportamento di omesso o ritardato pagamento: deve essere quindi
concesso il beneficio della sanzione ridotta di un quarto. (F.C.)
Riferimenti normativi: d.lgs. 472/97, artt. 16 e 17
1073. Cumulo giuridico
Commissione Tributaria Provinciale di Milano - Sez. 41 - sen
Rel. Innocenti
VIOLAZIONI FINANZIARIE - CONCORSO FORMALE - Sepa-rati atti di accertamento - Cumulo giuridico Applicabilit - Sussiste.
La regola del cumulo giuridico per la quale punito con la sanzione che dovrebbe infliggersi per la violazione pi grave, aumentata
da un quarto al doppio, chi, con una sola azione od omissione, viola diverse disposizioni anche relative a tributi diversi ovvero
commette, anche con pi azioni od omissioni, diverse violazioni formali della medesima disposizione - si applica anche nel caso in cui le
violazioni siano contestate in diversi atti di accertamento riferiti a diverse imposte. In tal caso, le sanzioni contenute in pi atti devono
essere annullate e, di conseguenza, ricalcolata la sanzione unica in ossequio al principio del cumulo giuridico. (T. D. V.)
Riferimenti normativi: d.lgs. 472/1997, art. 12
1074. Imposte a titolo provvisorio
Fucci
RITENUTE ALLA FONTE - Sanzione - Trasmissibilit agli eredi - Insussistenza.
La sanzione comminata ai sensi dellart. 47 d.p.r. 600/73 modificata dal d.lgs. 471/97 artt. 16 e 2 non pi dovuta quando
intervenuto il decesso, dal contribuente che ha commesso linfrazione, non essendo trasmissibile agli eredi lobbligazione di pagamento
della sanzione come stabilito dallart. 8 del d.lgs. 471/97. (L.D.)
Riferimenti normativi: d.lgs. 471/97, artt. 2, 8, 16; d.p.r. 600/73, art. 47
1079. Riscossione sanzioni
Commissione Tributaria Regionale per la Lombardia - Sez. 15 - sentenza n. 51/15/11 del 17 maggio 2011 - Pres. Marletta,
Rel. Maffey
Riferimenti normativi : d.lgs. 471/97, artt. 12, comma 2 e art. 19, comma 7; d.lgs. 546/92, art. 21; d.p.r. 602/73, art. 50; d.l.
78/2010, art. 29
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Alessandro Solidoro
Presidente ODCEC Milano
Antonio Simone
Presidente Commissione tributaria regionale
Massimo Scuffi
Direttore del Massimario
Cesare Zafarana
Presidente Commissione Contenzioso tributario ODCEC Milano