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— Come quando ci siamo incontrati al Green Abb Se ricordo bene, non hai risposte a tuttele jie richiest —Adaleune si Isabella fece un sorriso tirae, — Ah git, per te & a lomatien, vero... il sesso, To sto parlanda dell'aspertta he implica empatia con un altro essere umang, sto parlande del fatto che quella mattina mi hai laselata sul marciapiede con un generico addio, Sta parlanda di fatto che nen ti sei messo In contalto con me, che no mi hai fatto sapere che eri vivo, che hai li Lo passant Je settiman /a Una parola, — La sua voce si indur — Non te n’é importato niente che fo soffrissi per tutte questo tempo... pensando al pegpio, pensande che frassi morto. Gli, Ma tu non te ne sei mai curate, vero? — lo accusé, lagliente, = Allora, vedi, non sone proprio di sposta a renderti facile niente. Ani, quasi quasi ci pra vo gusto a far — Non hai qualeos’altra da metterti addosso? — la interruppe Dermott in tone meso, Isabella sbulfé, incredula ¢ furilbonda, — Non ciral sul serio! — Lo squadrd da capo a piect, — Io mi sto. danhando lanima, sono fueri di me per i) tue compor: tamento e per le mig frusirazioni, e tu hai un'evecione? — Mi dispiace — borbottt lui. — Ma Crista, sei pra licamente nuda con quella vestaglietta bagnata (oppo: piccola... ¢ sei stupenda, come sempre. — Ehaidimenticato quello che intendevi dire perch hai il cervella fra le gambe. Non ers cost, naturalmente. L'anello gli bruciava con tro il fianco, Aveva solo sperato eli ammansitla un po’ ma owiamente aveva sbagliato, — Sona andato a Higham per chiederti di sposermi — disse brusce, abbandonande latteeiamenta forzate- mente concillante dopo l'acida allusione circa la i- alone del sue cervello, — E quando ho scaperto che te pfer andata con le tue guardie del corpo, una delle quali viene considerata dall'intero villaegio di Higham ‘come i) tuo affezionatissino ameme — la scherm] — sone detto: allinferne ¢ all'inferno Isabella e all'inferna 262 tutte le donne in generale, Stavo tornando sull'isola, quando ho visto qua fuori il luo beneamato Joe. —Non é il milo bencamato, — Nelle orecchie le risuo- nava la parola“sposarmi”, le echegalavadentra cosi fore: dascacciare tutto il rancore, il risemtimentoe leamarezze, — EB maledettamente difficile da dire, — Era stizzlto, eccitato € stizzilo, 6 stizzito perché era eccitalo senza scOpo. — Be’, adesso lo sai anche tu — disse lei con calma — in quella borsa c’@ un'alira vestaglla, Se vuoi lan- clarmela. La guarda: aveva cambiato tono e Jo asservava con un lieve sorriso. — Perché non vient a prendertela? — matmord rico- noscendo per istinto una diversa, femminile clisponibi- Tita, —La vestaglia? —La vestaglia.., ¢ Nanello,,. ¢ mee tutte le mie scuse. — Fece una pausa sorrise. — B anche tutto il mio amore, — ddessn sei sicuro, Annuj, — Non so cosa ti ha seritta mia madre, mae tuto vero, — Una signora potrebbe gradire di ricevere un mes- saggio simile in una forma personalizzata, — Il sue sguardo eli scese lentamente lungo il corpo e pai risali fermandosi a fissarlo negli occhi. — Mi sembri abba- stanza grande da saperti esprimere da solo. ae — Sono tutto bagnato. — Un tentative inconscio di divagare, forse, dopo tanti anni in cui aveva evitato di pronunciare quelle parole. Oscillé nervosamente da una gamba all'altt mentre i piedi diguazzavano negli stivall fradici di pioggia, = Ela voce ne risente? Immobilizzandosi, ridacchio. — No... e nemmena il restD. Lei sorrise. — Una bella fortuna su tutti i front — Vuoi spesarmi?: Con la mano a coppa dietrolorecchio, sporse lepger- 254

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