Professional Documents
Culture Documents
), la fase
giovanile, contraddistinta da una pittura dallimpasto scuro, pieno di
contrasti, di un veemente Romanticismo, durante la quale Czanne
influenzato dai maestri caravaggeschi del museo di Aix, copia i maestri del
Louvre ama Zurbarn, Velzquez, Tintoretto, Veronese e dimostra di
tenere in gran conto tanto la foga barocca di Delacroix, quanto la lezione
costruttiva di Courbet, sia nei ritratti realizzati con la spatola, sia nelle
nature morte, ma guarda anche alle forzature del segno nella pittura di
Daumier e ai suoi conterranei appartenenti al cosiddetto Barocco
provenzale, Charles Loubon e Adolphe Monticelli.
Il secondo periodo, detto impressionista (1872-77), quello in cui segue
Pissarro ad Auvers, espone con il gruppo nella prima (1874) e nella terza
mostra (1877) e si divide fra Pontoise e Auvers. Fra le opere significative di
tale fase le Bagnanti del 1874-75, oltre a nature morte ed autoritratti e
soprattutto a quella che considerata lopera-chiave di questo momento, La
casa dellimpiccato; questultimo dipinto, in particolare, rivela linfluenza di
Pissarro soprattutto nella tavolozza schiarita, nellimpasto pi sottile, nelluso
esclusivo del colore anche per disegnare le varie parti del quadro. CASA
DELL'IMPICCATO: Il gruppo di case campestri dipinto con pennellate rapide
e piccoli tocchi. Non c' ordine prospettico. Tutto dato dalle masse di colore
che costituiscono le parti e costruito su forme geometriche[senza fonte]. Cos
come nell'arte impressionista, l'opera venne realizzata "en plein air", mentre
le sensazioni dell'occhio vengono espresse grazie a pennellate luminose.
Tuttavia, ci che distingue Czanne dai pittori di quella corrente la sua
maggiore attenzione alla plasticit delle cose.[2] Sebbene la profondit sia
definita da colori scuri, non c' un punto di fuga preciso e manca la linea di
contorno. Vi sono linee oblique che costituiscono i tetti delle case e linee
morbide, come quelle delle colline sullo sfondo. 3 solidit della forma 4
autonomia del dipinto
Poi brevi pennellate direzionate, ossia disposte in senso obliquo e parallele fra
di loro. Sfruttando contemporaneamente le propriet dei colori caldi di
espandersi e dei colori freddi di ritirarsi, Czanne modula i volumi nello
spazio attraverso i loro reciproci rapporti cromatici come, ad esempio, ne La
montagna Sainte-Victoire con il grande pino. GIOCATORI DI CARTE: i. Due
uomini in un'osteria di paese stanno giocando a carte davanti ad uno
specchio. L'immagine si presenta con uno schema fortemente geometrizzato,
che conferisce ai due personaggi dignit classica. Distorcendo la visione
prospettica, Czanne riesce ad ottenere il massimo grado di centralit, che
risulti credibile in una scena di vita vissuta.Tutta la tela costituita da
abbassamenti di tono dei colori blu, giallo e rosso. Le pennellate si
compongono a tasselli, e talvolta si presentano solitarie e sintetiche, come il
riflesso sulla bottiglia o il semplice tratto che descrive l'occhio infossato del
giocatore di destra. Inoltre Czanne fa un sapiente uso delle linee; con quella
retta evidenzia la sicurezza dell'uomo alla nostra sinistra e con quella curva
sottolinea l'incertezza di quello a destra che probabilmente perder la partita.
MOTAGNA S.V. Limmagine ottenuta solo con il colore che viene steso a
piccole pezzature con direzioni e orientamenti diversi. Prevalgono nel basso i
toni arancio e verde, mentre il profilo della montagna della stessa tonalit
azzurrina del cielo in cui si staglia. Ma il verde ritorna anche nel cielo, come
riflesso capovolto della terra verso lalto.Il quadro ha unidea compositiva
molto semplice. Una linea orizzontale, a due terzi dalla base, definisce
lorizzonte dividendo il quadro in due parti distinte e separate. Nella parte
inferiore il colore definisce la multiforme variet dei campi coltivati, degli
alberi e delle case inserite tra essi. Nella parte superiore domina, quasi come
un simbolo totemico, linconfondibile profilo della montagna.Gli oggetti non
vibrano n si sfaldano. Ogni cosa al suo posto con un ordine ed un equilibrio
ben precisi. Eppure il quadro tende ad una rappresentazione quasi astratta.
Le macchie sono colori puri che non permettono la riconoscibilit di un
oggetto preciso. Le macchie di colore hanno valore solo nel loro mutuo
rapporto. Da qui allarte astratta il passo molto breve. Un percorso simile lo
svolgeranno molti astrattisti del XX secolo: dalla forma alla stilizzazione
segnica. Cezanne cercava invece un diversa costruzione dellimmagine: dalla
forma al colore-luce, senza per perdere la forma.
VAN GOGH 1 FIAMMINGA 2 IMPRESSIONISTA 3 PROVENZALE MANGIATORI DI
PATATE In questo quadro sono pi evidenti le influenze della grande pittura
fiamminga del Seicento. Sia per la scelta di rappresentare la scena in un
interno, sia per la luce debole che illumina solo parzialmente la stanza e il
gruppo di persone sedute intorno al tavolo.Il soggetto del quadro di
immediata evidenza. In una povera casa, un gruppo di contadini sta
consumando un misero pasto a base di patate. Sono cinque persone: una
bambina di spalle, un uomo di profilo, di fronte una giovane donna e un altro
uomo con una tazzina in mano, e una donna anziana che sta versando del
caff in alcune tazze. Hanno pose ed espressioni serie e composte.
Esprimono una dignit che li riscatta dalla condizione di miseria in cui
vivono.Nel quadro predominano i colori scuri e brunastri. Tra di essi Van Gogh
inserisce delle pennellate gialle e bianco-azzurrine, quali riflessi della poca
luce che rende possibile la visione. Da notare lalone biancastro che avvolge
la figura della ragazzina di spalle e che crea un suggestivo effetto di
controluce.In questo quadro c una evidente partecipazione affettiva di Van
Gogh alle condizioni di vita delle persone raffigurate. La seriet con cui
stanno consumando il pasto d una nota quasi religiosa alla scena. un rito,
che essi stanno svolgendo, che attinge ai pi profondi valori umani. I valori
del lavoro, della famiglia, delle cose semplici ma vere.Non unopera di
denuncia sociale (come potevano essere i quadri di Courbet), o di esaltazione
della nobilt del lavoro dei campi (come era nei quadri di Millet). Questo
quadro di Van Gogh esprime solo la sua profonda solidariet con i lavoratori
dei campi che consumano i cibi che essi stessi hanno ottenuto dalla terra.
CAMPO DI GRANO CON VOLO DI CORVI : Generalmente critici e storici
dell'arte vedono in questo quadro una rappresentazione dello stato d'animo
tormentato e angosciato dell'artista: la tela uno straziante grido di dolore,
accentuato dal ritmo vorticoso delle pennellate [3], mediante le quali egli
proietta il proprio stato d'animo e la propria dimensione di sofferenza sulla
realt circostante.Una tempesta, quasi come un presentimento di lutto, si sta
per abbattere su un campo di grano attraversato da tre sentieri dai quali si
leva, cupo e tenebroso, uno stormo di corvi neri in un basso volo disordinato.
[4] noto che l'artista nutriva un profondo rispetto nei confronti delle forze
della natura, e questo spiega perch dipinse cieli agitati in molte delle sue
opere: egli infatti riteneva che il soggetto fosse dotato di un incalcolabile
potenziale artistico se riprodotto su di una tela[5]. Il campo di grano,
sconquassato senza piet dal vento, stato realizzato mediante vere e
proprie frustate di giallo, mentre il cielo, inizialmente terso, offuscato
dall'intenso colore nero delle nubi che piano piano si calano ostili e
minacciose.La luminosit del dipinto, data dal cielo azzurro e dal grano
dorato, sta per soccombere, vinta dall'oscurit del colore nero che,
inesorabile, la avvolger completamente. All'artista non rimane altro da fare
che contemplare, impotente, l'evento che si sta compiendo sotto i suoi stessi
occhi, proprio come l'uccellino in gabbia . La chiesa di Auvers questo quadro
una delle ultime tele realizzate da Van Gogh. Siamo nel periodo del suo
soggiorno a Auvers-sur-Oise, il luogo dove si suicidato. Ad essere
rappresentata la zona absidale della chiesa del paese, con in primo piano
una stradina che si biforca e una contadina vista di spalle. La grande massa
architettonica si staglia contro un cielo color cobalto, tipico della produzione
di questo periodo. Il quadro forse un tentativo di ricreare suggestioni gi
presenti nellopera sintetista di Gauguin, fatta di rapporti tra religione e
mondo contadino. Ma qui la vitalit della pennellata di Van Gogh rende
limmagine visionaria e quasi inquietante. Ledificio prende in effetti un
aspetto "molle" e sembra quasi animarsi di vita propria. La sensazione di
trovarsi al cospetto di un artista talmente ipersensibile da vedere con occhi
sovraeccitati tutta la realt che lo circonda. NOTTE STELLATA In primo piano
l'artista ha dipinto un alto cipresso scuro. In una piccola valle situato un
paesino, simile a al borgo olandese in cui era nato, dominato dalla cuspide di
un campanile. Sullo sfondo, alte colline tagliano la tela diagonalmente, cos
che la maggior parte della superficie pittorica occupata dalla falce di luna e
dal vasto cielo stellato.Nel periodo di realizzazione di questa tela, i quadri di
Van Gogh si caricano di significati simbolici: il cipresso rappresenta quasi
l'aspirazione all'infinito, la forza della pace cercata, specchio dell'anima del
pittore; il paesaggio, a prima vista idilliaco e riconciliante, manifesta invece la
personalit tormentata di Van Gogh. Le colline, trattate con linee ondulate e
parallele, sembrano minacciose acque ribollenti, mentre il cielo vorticoso, con
tutte sul piano della bidimensionalit con luso della linea funzionale di
contorno.Nel campo pittorico non vi fu un vero e proprio stile Liberty, che
rimase utilizzato soprattutto nella grafica o nelle arti applicate. Influenze e
suggestioni liberty sono avvertibili in alcuni pittori che operarono in quegli
anni, quali Aubrey Beardsley, Toorop e Hodler. Ma il pittore che pi di ogni
altro raccolse nel suo stile le indicazioni che derivavano dal Liberty fu Gustav
Klimt.