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Fondazioni su roccia C. CHERUBINI *, C.I. GIASI*, F.P, RAMUNNI* Sontntatio: Fino ad oggi Vinteresse per lo studio della capacita portante © det cedimenti di fondazioni su voccia & stato poco rilevante cid in quanto Vingegneria delle fondaziont & considerata normalmente un‘importante applicazione della meccanica del terreno e soltanto una applicazione minore della meccanica delle roece. Del resto spesso la resistenza a compressione di aleune rocce compatte & superiore a quella di un buon caleestrizzo, In pratica, pero, masse di rocce compatte senza zone alterate, fessure ed altri dfetti si incontrano raramente. Nel presente lavoro verigono riportati i metodi pitt usuali per il calcolo della capacith portante delle rocce interessate da fondazioni supericali, tenendo nel dovuto conto la presenza la spaziatura dei giunti eventuslmente presenti e i mecca nismi di rottura potenziale nelle varie possibilita che si possono prospettare nella pratica Alla casistica delle situazioni clencate viene altresi assoclata una corrispondente sequenza di formule il cui uso pratico viene spesso reso pit spedito in base all'uso di abachi collaudati dall'esperienza, Poiché Vassunzione det valori della pressione ammissibile da assumere nei calcoli di capacita portante viene spesso speci- ficata da codici di costruzione autorizzati, basati per lo pitt sulla descrizione geomeccanica della roccia 9 sui valori della resistenza a compressione uniassiale, sé ritenuto utile anche riportare alcune tabelle tratte da codiei stranicr La capacita portante delle fondazioni profonde & analizzata ponendo particolare riguardo alla valutazione delle profondita ai incassamento della punta in un substrato roccioso, facendo distinzione tra pali proprlamente detti © poz Nel caso di pali incassati nella roceia vengono esaminate le modalith di trasferimento di carico dalla punta alla aderenza ‘mobilitata lungo Ta superficie laterale q vengono altresi forniti diagrammi che conscntono di valutare le due aliquote citate. [Nella fattispocie viene anche riportato un recente mctodo di cakcolo della capacita portante dei pali che in base a proce- iment iterativi consente di define Vintera aliquota di resistenza dovuta all'aderena Detto metodo consente inoltre di dare una stima attendibile dei cedimenti, caleolandoli come somma di sliquote delle varie componenti di carico: Un cenno viene quindi fatto circa le formule analitiche in uso per ta valutazione dei cedimenti sia nel caso di fond zioni superficiall che profonde, 1. Premessa Fino ad oggi I'interesse per Jo studio della capacita portante ¢ dei cedimenti di fondazio- ni su roccia 2 stato piuttosto scarso ¢ cid in quanto Vingegneria delle fondazioni & conside rata normalmente un‘importante applicazione della Meccanica del Terreno e soltanto un’ap- plicazione minore della Meccanica delle Rocee. Del resto, la constatazione di dati di fatto concreti, quale ad csempio la circostanza che la resistenza a compressione di rocce compatte come il calcare ¢ il granito supera quella di un calcestruzzo moderno, ha senz’altro fatto che gli studi sulle metodologie di calcolo della capacita portante dei cedimenti di fondazioni su roccia venissero considerati di scarso inte- esse. In pratica perd, masse di rocce compatte esenti da zone alterate, fessure o altri difetti si incontrano raramente. Spesso accade che Yesistenza e l'ubicazione di difetti specifici ri- mangono sconosciuti fino al momento in cui fa roccia & interessata da scavi o finché si mani- + C. Cumnumint, G.I, Gust, FP, RAMUNNE, Istituto. di Geologia Applicata e Geotecnica. Facolta d'Ingegneria, Uni- versita degli Studi di Bari. festano comportamenti inaspettati delle fonda- Nella figura 1 si riportano dei casi in cui la roccia base dovra essere esaminata attentamen- te se sara interessata da fondazioni, I caso «a» mostra la condizione ideale per usare la roccia come fondazione preferendola all'appog- gio sul terreno sovrastante. Nella roccia alte rata (caso b) € nei calcari carsificati (caso 0) la superficie del fondo roccioso pud essere in- definibile ¢ le proprieta della roccia possono variare ampiamente entro brevi distanze verti cali © orizzontali rendendo difficoltoso l'accer- tamento delle caratteristiche meccaniche della roceia di fondazione e del carico ammissibile. In particolare, nel caso di calcari carsificati (caso ¢) il substrato roccioso pud celare la pre- senza di grotte, strati di argilla e detriti di ori gine clastica e chimica di qualita non prevedi- bile. Nel caso «a» i problemi possono’ sorgere ove gli strati resistenti non abbiano la neces- saria rigidita flessionale complicando percid i procedimenti di infissione di pali o di trivella- zioni, La presenza di faglie (caso e) complica Yinterpretazione delle profondita degli strati portanti i carichi, La roccia altamente frattu- rata, visibile nel caso «f », comporta una no- tevole riduzione della capacita portante. Altri 43 Fig. 1. - Tipologia del substrate roccioso [Goooman, 1980): a) Ter rab) Granite decompasto; ¢) Cal- Cari carsiticati, d) Ammasso costituito da strat! lito inter- ‘calati da terreno residuale; ¢) Terreno su faglia in roccia: Rocela altamente fratturata, Studiata geologicamente ['area interessata dalle fondazioni, la scelta della tipologia © delle dimensioni delle stesse scaturira dalla va- lutazione dei termini: @) capacita portante; b) cedimenti. In questo lavoro compilativo si intendono esaminare alcune metodologie di calcolo utili nel caso di problemi di fondazioni superficiali e profonde in ammassi rocciosi. 2. Fondazioni superficiali Con T'eccezione di alcune rocce porose, la resistenza della roccia base in situ @ probabil- mente dello stesso ordine di grandezza di quel- Ja del calcestruzzo di fondazione. Cid non & vero ovviamente se la roccia non @ integra. La pre- Ag senza frequente di serie di fessure pud aumen- tare drasticamente la compressibilita delle mas- se rocciose che é in stretta relazione con la sud divisione ¢ la dimensione delle fessure sia se esse sono strette o aperte e sia se esse sono riempite ¢ rigoperte con sedimenti pitt com- pressibili Per tener conto della possibilita che la roc- cia non sia integra, & pratica comune usare coeflicienti di sicurezza elevati (ad esempio da 6 a 10 rispetto alla resistenza a compressione uniassiale q.) ¢, nel caso di semplice contatto fra calcestruzo © roccia, di usare non pitt della resistenza a compressione del calcestruz- zo come capacita portante della roccia [Bow- Ls, 1977]. In generale la capacita portante si come: esprime = Ca. a ove C pud essere solitamente dell’ordine di 0203, In molte localita dove un substrate di roc cia pud essere raggiunto mediante scavi, la pressione ammissibile viene specificata dalle norme. In seguito verranno riportate alcune di esse. La pression ammissibile in una fondazione @ la pressione massima applicabile sulla super- ficie rocciosa compatibilmente con i cedimen- ti, con Fequilibrio limite e con i valori di sfor- zo ammissibile nel calcestruzzo, La meccanica della rottura per superamento della capacit’ portante di masse rocciose omogenee di gros- sa estensione, dovrebbe essere simile a quella i torreni perché i loro cerchi di Mohr sono simili, Durante la rottura in ammassi rocciosi a tensioni di cohtenimento basse, si verifica un calo di resistenza dopo la rottura chiamato rot- tura fragile. Si deduce, quindi [Sowsrs ¢ So- ‘weRs, 1970], che la capacita portante della roc- cia dipende dal taglio locale e dagli schiaccia- menti che si verificano lungo il perimetro del- Tarea caricata. Cid fu confermato dagli stessi autori tramite prove su modelli, Nel caso di roccia omogenea ¢ nell’ipotesi di validita del criterio di rottura di Mohr-Cou- lomb, la capacita portante si ricava in base al- Vequazione di Terzaghi-Meyerhof: Go = YB/2Ny+CNe+a’N, (2) in cui N,, Noe Ny sono i fattori di capaci portante, + il peso specifico del materiale, B la Junghezza della fondazione Negli ultimi anni sono state proposte molte formule pir 0 meno approssimate per il cal- colo della capacita portante nel caso di un ma- teriale plastico ideale alla Coulomb [Coates and GyeNce, 1966; Sowers and Sowers, 1979]. Se il comportamento della roccia al di sotto detia fondazione & di tipo fragile, Davis e Boo- xen [1974] hanno proposto un’espressione per il calcolo della capacita portante basata sul- Yesame del comportamento sotto carico del ma- teriale posto in un contenitore, secondo lo sche- ma proposto da Bris. [1915], partendo dall'as- sunzione che nell'istante che precede il supera- mento della capacita portante il materiale al di sotto della fondazione si trovi in condizioni di resistenza residua, che tutta la coesione sia stata distrutta e che 'angolo d’attrito sia lo stesso di un materiale intatto. Su queste ipo- tesi Ia relazione proposta @: o = 2ctang? (45 + 0/2) @) Se la roccia @ interessata da giunti, il mec- canismo di rottura potenziale dipende dalle mensioni dell’area caricata, dalla distanza e dal- Yapertura dei giunti nonché dall'ubicazione del carico, cosi come viene schematizzato in figu- ra 2. Nel primo caso (fig. 2 a e b) Ja distanza fra i giunti S @ una frazione della lunghezza della fondazione B; se i giunti-sono aperti (ca- so a) la fondazione @ sostenuta da pilastri di roccia che si comportano sostanzialmente come se fossero isolati ¢ la capacita portante limite si awvicina alla somma delle resistenze e com- pressione semplice dei pilastri di roccia; tutta- via la capacita portante complessiva & sempre minore della somma delle resistenze dei singoli « pilastri » perché non tutti hanno la stessa ri- gidit&; alcuni di essi cederanno prima che altri raggiungano la loro capacita limite, Se i giunti sono chiusi (caso b in fig. 2), cosi che le tensio- ni vengono trasmesse attraverso di essi senza spostamenti, il meccanismo di rottura & essen- zialmente quello descritto dall’analisi di Bell- Terzaghi [Sowers e SoweRs, 1970]. Se la distanza fra i giunti @ molto pitt grande della larghezza di fondazione (S > B, Fig. 2 ¢), Ja zona a forma di cuneo che si forma sotto la fondazione pud fendere il blocco di roccia sot- tostante. ‘Questa condizione @ stata analizzata in primo Iuogo da Mrvrritor [1955] e approfondita da Brsunor [1968]. Nell'ipotesi che il carico sia centrato tutto sul blocco di roccia compreso tra due giunti e che attraverso i giunti venga trasmessa solo una frazione trascurabile di pressione, la capa- cita portante pud essere espressa come segue: Qo = C Ned (4) I valori di N., derivano dallo studio di mo- delli portati a rottura e dipendono dal rapporto S/B ¢ dall'angolo d’attrito interno; nef caso di fondazioni circolari vengong riportati nella fig. 3. Per fondazioni quadrate i valori sono zone dt ‘compressione es B4 zonal di BR oe Sone ore a | ce Fottura’ per taglio e Fig, 2, - Meceanismi di rottura in rocee interessate da giunti nel caso di carichi indotti da fondazioni superficial (Sowers Sowexs, 1970) ' 45 150, Go=CNer J 100 : 40, Nee 40 J % | * Za oe po Z 1 0 10 5 20 0 4 8 12 s/s HIB a b Fig, 3 4) Fattori di capacita portante per fondazioni circolari poggianti su soccia fessurata con $/B > 1 e H/B> &; 0) Fat tore di corresione J per tener conto dello spessore Hi delle strato [Sowsts © Sswexs, 1970] 185% di quelli relativi a fondazioni cixcolari, Circa il fattore J, esso tiene conto delt’effet- to dello spessore dello strato superiore (per (per H/B = 8, J = 10; per H/B=1, J= 1/2 approssimativamente) . Per quanto riguarda invece il vaiore ¢, una precisazione va fata poiché nel caso di mezzo roccioso la presenza delle discontinuita in esso presenti porta a misurare valori in situ di c (xn) da quelli misurati in laboratorio ©. Partendo dalla relazione proposta da Fisstn- ko [1961], MANEV ¢ Avramova-Tactva [1970], in base ad elaborazioni statistiche, hanno posto in relazione il numero (i) di fratture presenti in un metro di perforazione von it rapporto tra la coesione sperimentale (c) alla scala del campione e quella in situ (cq): c Quando la formazione rocciosa & costituita da un esteso strate di roccia dura e compatta su uno strato di terreno molle comprimibile, si possono verificare due forme di cedimento che dipendono dai rapporti H/B ¢ S/B e dalla rigiditA flessionale dello strato di roccia. Se il rapporto H/B & grande e la rigidita flessionale & piccola, il cedimento della roctia awviene per flessione (figura 2d). Se il rapporto H/B & piccolo, & pitt probabile che si abbia un fenomeno di punzonamento (fig. 2c). Anche wna fondazione su una cavita rocciosa cede per flessione o punconamento € 46 potrebbe essere analizzata approssimativamen- te attraverso questi meccanismi I] fattore pitt importante, ma sconosciuto, & in entrambi i casi I'ubicazione dei giunti ve cali ed i loro effetti sui cedimenti Circa.i meccanismi di rottura, ulteriori aspet- ti sono rappresentati in figura 4 [Lapanyt, 1972]. La resistenza della roccia fessurata sot- to Ia fondazione & descritia dall'mviluppo di Fig. 4 Unteriors aspetti det meceanismo di rottura dian ‘aminasso roccioso sollecitato da wea fondazione superficiale [GooonaK, 1980}: 2, 2, c) Sviluppo della rottsre attraverso Ia propagazione di fessure e lo schiacciamento della rocei, 4) "Punzonamento per collasso del vuoll; e) Rottura. pet taglio. rottura pid basso mostrato nella figura 5, men- tre la resistenza della roccia circostante meno fratturata, @ descritta dalla curva superiore nella stessa figura. La pressione di contenimen- to massima che pud essere mobilizzata per so- stenere la roccia sotto la fondazione (zona I in Fig 5) @ Pht, ed 2 determinata come la resistenza a compressione uniassiale della roccia adiacente (ona II in Fig. 5). Questa pressione determina il limite pitt basso della tangente al cexchio di Mohr dell'inviluppo di rottura della roccia frat. turata sotto la fondazione. Prove di compres- sione triassiali sulla roccia rotta possono defi- nire il secondo inviluppo di rottura. La condi- vione della roccia circostante la fondazione pud essere rappresentata dall'inviluppo corrispon- dente alle resistenze massime di provini nei quali tutte le fratture vengono strettamente ravvicinate fra loro ¢ tenute insicme con na- stro prima della prova. La condizione della roc- cia sotto Ia fondazione pud essere descritta dal- Vinviluppo corrispondente alla resistenza resi- dua di tali provini. L’analisi della figura 5 ci porta alla conclusione che la capacita portante di una massa rocciosa omogenea e discontinua non pud essere minore della resistenza a com- pressione untassiale della massa rocciosa circo- stante la fondazione, e cid pud essere preso come condizione limite inferiore. ‘resin a Fig. 51 - Analisi della capacita portante (Goooxtan, 1980) Se la massa rocciosa ha un angolo costante Gi attrito interno @ e resistenza a compres- sione uniassiale qu (materiale alla Mohr-Cou- lomb) il metodo che si rif’ alla figura 5 calcola la capacita portante come: Qe = Qu (NO +1) 6) dove: NO = tg*(45 + 0/2) () Nel caso di una massa rocciosa con giunti nella quale lo sforzo laterale trasmesso & nul- lo, BisHNot [1968] propose l'equazione: qo= ae (1/(NO— DINGO (S/B)Xo-¥—1]} (7) Paragonando i risultati di calcoli svolti in base alle equazioni (5) e (7), si rileva che le fessure aperte riducono la capacita portante soltanto quando il rapporto $/B & compreso nell‘inter- vallo 1+ 5. Per determinare le pressioni ammissibili in tuna fondazione su roccia, non & consentito usa- re la capacita portante cost calcolata e persino determinata da prova di carico in situ, in quan- to ci sono elementi di incertezza legati al'esat- ta valutazione delle proprieta ¢ del comporta- mento della roccia, alla localizzazione delle di- scontinuita, agli effetti di scala ecc, MADHAV € Raa Kristina [1980] analizzano e quantificano gli effetti della variabilita di questi parametri sulla valutazione sia della eapacita portante che dei cedimenti mediante l'uso di due modelli probabilistici per il cui studio piu attento si rimanda al lavoro originale. In ogni caso, occorre constatare che persino con un coefficiente di sicurezza pari a 5, le pre sioni ammissibili calcolate tendono ad essere pitt alte dei valori previsti dalle norme. In generale le pressioni ammissibili sulla roc- cia sono spesso specificate da vari codici di co- struzione autorizzati, per lo pitt basati o sulla descrizione della roccia o sui valori della resi- stenza 0 compressione uniassiale qs. Nella tabella I vengono riportati i valori delle pressioni ammissibili consigliati da. vari norme statunitensi in uso, indicate rispettiva- mente: A= BUILDING OFFICIALS CONFERENCE OF AMERICA (1968) B= NATIONAL BUILDING CODE (1967) C= UNIFORM BUILDING CODE (1964) D = LOS ANGELES CODE (1959) aT ‘ABELLA T Pressioni ammissibili sulle rocce consiliate da varie norme id costruzione (Puc, Hanson © THowanx, 1974] Nella tabella II si riportano i valori delle pres- sioni ammissibili per alcune tipiche variet& di rocce non alterate, come sono consigliati dal Bri- tish Standard. Norme LITOTIPO Ce A Bo c op = 5 a ‘TABELLA 11 aoe Pression ammissibili sulle rocce secondo il « British wnelss € Practice GP 2004» Wo 2 02a" 107 Press, ammissibile Rocce laminate (scisti © ar- LiToTIPO ‘desie ia buone condirioni) 428 428 > 04 (10"kPa) CCaleari_stratifieati in buone Leen coe ad Rocce ignee, gneiss in buono stato 98,1 Rocce sedimentarie includenti as a frgilloselst duri ed. arena om eae 7 Fle 260 16 +O Scisti ed arenarie DA Rocce debolmente resistenti Scisti argillosi, lutiti ed arenarie sof in posto e depradate (esclu Tei W6 si git scist) © calcare de a on sgradato) 197 . é a rn So eee a 0 duro © soli 9 Aralloseist soft oe Calcari leggermente stratifiati ed are- da valutare dopo ‘nari, rooce fortemente fratturate Tspezione * gla resistenza a compressione uniassiale _ : TABELLA UIT Pressioni ammissibili sulle rocce secondo gli « Standard Cecoslovaccht ». ORIGINE DELLE ROCCE Spaviatura dei giunti o della stratificarione RESISTENZA MINIMA, STRETTA MEDIA LARGA ‘COMPRESS Lunghezza dei blocedi IGNEA OMPRESSIONE aunghezza dei blocehi (© METAMORFICA ee al rilassamento in em (Pay rmaggione ‘minore aia M68 NGG INALTERATA INALTERATA « 6 4 2 DEBOLMENTE ALTERATA DEROLMENTE, (Stratt maggiori di 25 em) 15 2 1 06 ALTERATA| NON ALTERATA (Strath da $.a.25 em) ALTERATA (Stati maggior? di 25 em) 1 06 os DEBOEMENTE ALTERATA tat (Strati da 5a 35 cm) NON ALTERATA (Strati mainori di $ em) ‘ALTERATA COMPLETAMENTE —Girati da 5 a 25 em) 04 03 DISGREGATA DEBOLMENTE ALTERATA (teat minori di Sem) ROCCE MOLTO TENERE NON ALTERATE, INDURITE, 102 0496 DEBOLMENTE ALTERATE, MODERATAMENTE INDURITE, a 0304 103 ALTERATE, DEBOLMENTE INDURITE 0203 NOTA: La classifica delle rocce & fatta in base alla resistenza a compressione semplice, su provini cubici saturi di $ em 48, I valori della capacita portante ammissibile Qe delle rocce secondo gli standards cecoslovac- chi sono riportate in Tab. II (Bazar, 1979] Tali valori applicabili a strutture normali ed in situazioni geologiche semplici sono stati deter- minati per una profondita di fondazione pari a I'm, Se la profondita & maggiore, & necessa- rio aggiungere al valore tabulato lincremento: Aq = 2,57 (D-1) dove 7 @ il peso di volume del terreno ed @ in KN/m', Dé la profondita della fondazione in metri_¢ Aq & owiamente in KN/m’. Se la profondita @ minore, cio? tra 05 ¢ 1,0 m il valore di qu viene ridotto moltiplican- dolo per il fattore: D 1=05+ 2 Nel caso in cui le rocce presentino fessure strette (non pitt larghe del centimetro) la com- pressibilita dipende dal valore del RQD (Recu- pero Percentuale Modificato). Nella tabella IV si riportano i valori della pressione di contatto ammissibile per rocce fes- surate sulla base del loro ROD. I valore di ROD utilizzato in tabella IV 2 il valore medio al di sotto del piano di fondazio- ne per una profondita uguale alla larghezza del- Ia fondazione stessa, purché ROD abbia anda- mento uniforme a questa profondita. Se la parte superiore della roccia per una profondita di circa B/4 & di pessima qualita, © si considera il valore del ROD riferito ad esso oppure bisogna asportarla. Se il valore riportato supera qu (resistenza a compressione uniassiale di campioni intatti di roccia) si consiglia di usare qu come capacit’ portante. TABELLA IV Pression! ammissibili su rocce fessurate in funzione dello ‘ROD (Gro0n, 1981), 3. Fondazioni profonde in roccia Quando le pressioni ammissibili dei terreni superficiali sono basse, pud risultare convenien- te trasmetteré i carichi strutturali alla roccia base per mezzo di pali o pozzi (Fig. 6). Quando il getto di calcestruzzo viene a contatto con la superficie interna della roccia perforata, si s luppa lungo il contatto un’aderenza che pud sopportare sforzi taglianti fino alla massima re- sistenza a taglio della roccia 0 del calcestruzzo, a seconda di quale delle due sia la pitt bassa. Per progettare una fondazione profonda, necessario considerare come il carico sara di- stribuito fra l'attrito delle pareti laterali del palo e la capacita portante di punta. La scelta della lunghezza e del diametro della fondazione devono essere svolte in modo tale da ottenere un bilanciamento ottimale fra le due quant cosi che né gli sforzi sopportati per attrito la- terale, né la capacita portante di punta siano eccessivi Sioa An Pression amiss 100% Ds 909% 6 1336 ng 50% 63 2396 29 0% 1 Fig, 6. + Tipi di fondazioni su roccia [GooosaN, 1980): 4a) Fondarione superficiale poggiante su roccia; 6) Pall feastrath di punta nella roccia; ¢) Pozzo incastrato nell 49 Nella fase operativa, supponendo che la r# gidita della testa del palo limiti Je deforma. zioni conseguenti ai imomenti che si generano a causa dell’asse def palo, la « capacita portan- te ultima strutturale » del palo stesso V. pud essere espressa come [JOHNSON ¢ KAVANAGH, 1968]: Ve=wP (8) dove P 2 la resistenza massima di un pilastro sattoposto a compressione seziplice, cosi come specificato dai regolamenti sul calcestruzzo, mentre con ¥ si indica un fattore di riduzione detie capacita del palo che varia secondo i dif- ferenti tipi di palo ¢ tiene conto delle incer- tezze ¢ delle imprecisioni proprie nella costru- zione dei pali ¢ delle distorsioni degli assi del palo, I fattori di riduzione della capacita ei pali ¥ proposti dai gi citati Johnson e Kavanagh so- no riassunti nellz (abella V. Il fattore di riduzione della capacita portan- te del palo generalmente ha un vatore inferiore all’unita ad eccezione di pali corti in calcestruz- z0 prefabbricati di bassa capacita portante € dei pali rivestiti. Il fatto che per pali rivestiti si abbia YW = 1 pud essere spiegato con la cir- costanza che si pud controllare le foro distor- mne e verticalita e quindi calcolare gli effetti di questi fattori. ABELLA V Fattori di ridusione ¥ della capactta portante strutturale ‘dei pall (da. TouNson © Kavawnct, 1968). ‘TIPO DI PALO ¥ Pali di legno cort, pali ad attrito di bassa ‘capacits portant. o7toss Pali di tegno lunghi, pall che laverano di ‘punta di alta capacita. portante. 050067 Pali corti di calestruzzo prefabbricati, pali «di bassa capacita portante. 1 Pali lunghi di caleestruzzo prefabbrieati, pal ‘di alta capacita.portante, ow Pali di calcestruzzo gettati in posto, pei Frankl senza camicia o6r07 Pali di caleostruzzo gettati in posto, pali Ray. ‘mond ieamiciath con momento dovto alla distorsione 1 Pali di caleestruz7o forati in terreno asciutto (seconde Bavant), 06 025 Pali brevi ad H in acciaio, pall ad attrito di ‘passa capacita portant o7nogs Pali lunghi ad H in acciaio, pali che lavorano ‘di punta di alta eapacita portante. asost Pali di acciaio cilindriei © quadrati o7rogs 50 Nel caso di pozzi in cui si voglia tener conto delle condizioni in cui viene eseguito il getto, poiché la capacita portante ultima della roccia & generalmente pitt grande di quella strutturale del pozzo, quest'ultima si calcola sempre me- diante l'equazione 8, dando ai fattori di capa- cita portante i seguenti valori: ¥ = 0,25 getto in acqua e fango ¥=03 foro asciutto ¥ = 040 foro rivestito Di conseguenza, indicando con A) area della sezione del palo e fil valore ammissibile della tensione a compressione nel calcestruzz0, con- siderando trascurabile l'effetto dell’armatura, si caleola: Vi = WAS. () In questo caso, non si considera I'effetto della riduzione di capacita lungo la parete laterale poiché si suppone che il pozao favori di punta; d'altra parte il carico che agisce sul pozzo di- minuisce con la profondita a causa della com- ponente laterale di attrito mobilizzata durante la compressione del palo stesso. Per la compressione di pali snelli, il carico alla base del palo Prams spesso & considerevol- mente minore del valore del carico in testa, proprio per Ia componente di attrito mobili- tato [PouLos ¢ Maris, 1969] Con riferimento alla figura 7a ¢ 7b, avendo ndicato in D/d il rapporto tra la lunghezza del palo e il suo diametro, l'aliquota di carico alla base é data da: Pune erp (10) Proale dove Prone @ il carico alla base © Prat € ill ca rico in testa a? pozzo. 5 a a Pig. 7. - Carico portante alla punta di pall infissi nella roceia (Bazan, 1979]: 2) Aliquota dicatieo alla base 6: D) Fattore Winfluenza In. per il cedimento immediato. Il fattore di rigidezza del pozzo @ dato da: BR, k=—— any dove Ex @ il modulo di Joung del materiale co- stituente il pozzo, E, il modulo di deformazio- ne del terreno che circonda lo stesso, Rs il rap- porto dell’area della sezione del pozzo rispetto all'intera area interna dello stesso (per pozzi pieni R. = 1). Per pozzi pieni di calcestruzzo, il fattore di rigiderza K varia con E. ed il suo valore medio & 6000 per argilla molle, 2000 per argilla mediamente consistente, 600 per argilla molto dura, 1300 per sabia sciolta e 300 per sabia densa, La pressione portante alla base non deve su- perare la capacita portante della roccia qo, i cui valori approssimativi per rocce suddivise in Dlocchi da giumti e fessure sono riportati in tabella TIT. La capacita portante cresce quando una fon- dazione & incassata. Un'eccezione pud essere co- stituita dalla rottura per punzonamento causa- ta dal collasso di vuoti o dalla chiusura dei giunti. Puck, HANSON ¢, THoRNBURN (Lav. cit.) affer mano che tale incremento non va comunque assegnato in quanto la capacita portante di un pozzo o di un palo 2 governata sostanzialmen- te dalla compressibilita della: roccia pitt che da problemi di superamento della resistenza a ta- lio. Nel caso in cui un palo & fondato nella roc- cia base, @ conveniente trascurare I'aliquota di carico assunto dall’attrito laterale ed assumere che I'intera pressione Pyle, agente alla testa del palo agisca totalmente alla sua base insieme al peso proprio del palo. Tuttavia, in pratica quando un palo & incas- sato nella roccia per una profondita pari ad al- cune volte il valore del suo raggio, un‘aliquota considerevole di carico & trasferito al perime- tro. Le modalita di trasferimento di carico di un palo incassato nella roccia, nellipotesi in cui Yaderenza tra il palo ¢ il terreno non supera il valore limite, possono essere esaminate in base all’analisi degli element finiti di un sistema ela- stico assialsimmetrico cost come proposto da Osrerserc ¢ Gri. [1973]. La figura 8b presenta una famiglia di curve esprimenti il rapporto Pyats/Puute come dedotto Fig. 8. Trasferimento di carico in un porzo incastrato in rocela: a) Simbolopia; b) Famiglie di curve esprimenti il Tapporto Pooye/ Ponte | dat di trasferimento di earico s0n0 Stati caleolai da Osretmexe e Gal, [1913] peri valor indicat di B/E. Ls curve sono state ricavate da Laban¥t (1977) dai risultati di Osrenrna ¢ Gitt [1973] e da Lapawvr [1977]. Si noti che ad un rapporto di incassamento I/a maggiore di 4 (Fig. 8a), la pressione portante alla punta del palo in roc: cia dura @ meno di 1/8 della pressione appli- cata alla testa del palo stesso. In fase di progetto si pud scegliere di far portare un’aliquota maggiore di carico median- te I'attrito laterale del pozzo o palo soltanto se si é sicuri che i cedimenti che si avranno durante la sta costruzione non supereranno quelli richiesti per la sua completa mobilizza- zion. Infatti, se il carico supera quello corti- spondente al pico dell’adesione mobilizzata, un’aliquota di carico sempre maggiorei verr’ portata dalla sua base. Sulla base di valide osservazioni sul compor- tamento in situ & consigliabile assumere come valore ammissibile di aderenza il pit piccolo fra 0,05 f'. (essendo fla tensione limite di com- pressione del calcestruzzo del palo) 0 di 0,05 qe mentre nel caso di rocce altamente frattu- rate & consigliabile non superare i valori am- missibili di aderenza da 75 a 150 KN/m*. 51 Esaminiamo it caso limite in cui si supera Yadesione lungo le pareti. La figura 8b riporta in diagramma il trasferimento di carico in campo clastico; l'andamento delle curve do- vrebbe awvicinarsi ai valori corrispondenti ad un contatto funzionante ad attrito solo dopo che V'adesione viene superata e cid pud verifi- carsi in seguito all’applicazione di un carico st- periore a quello limite 0 nel caso in cui venga usato un metodo di costruzione che consenta soltanto Io sviluppo di un’aderenzz minima co- me ne} caso di pali prefabbricati posti in fori trivellati, Assumendo che il coefficiente d’attri- to laterale sia zero fra il palo e il terreno e abbia un valore costante 1: sulla parete dell'in- lo sforzo verticale P, nel palo ad una profondita y al di sotto dell’estradosso dell'ammasso roccioso {C2 wu/(l—m+ 4%) LED (y/a)) (13) dove gli indici c ed r stanno a significare rispet- tivamente calcestruzzo € roccia € Pwute @ la pressione applicata alla testa del palo. Se la profondita (1) dell'incavo ® posta in luogo diy, allora Pi @ pari alla pressione di punta (Phu). Per ricondurci ai risultati del- Yanalisi elastica nell’ipotesi che calcestruzzo e roccia siano perfettamente a contatto fra loro, nell'equazione 13 vanno posti valori elevati di ts. La resistenza di legame pud essere determi- nata con un‘opportuna prova di sfilamento 0 dz una prova di compressione con uno strato compressibile posizionato alla punta del palo per eliminare la resistenza di punta. Nel caso di rocce tipo scisti argillosi alterati che tendono a rompersi per taglio piuttosto che per compressione, la resistenza sviluppata lungo le pareti del palo (im) & dovuta all’ade- renza e si determina in base alla resistenza a taglio non dretiata (S,): ig = aS a) Riscrivendo in termini di qu ¢ @ si ha: tee = qu [a/2tg (45 + /2)] (15) Generalmente i valori di @ variano da 0,3 a 0,9 ma possono essere considerevolmente pitt elevati se la superficie @ resa scabra artificial- mente [KENNEY, 1977]. Nelle rocee compatte il termine tz pud essere approssimato alla resi- stenza a trazione della roccia e del calcestruz- 52 zo. Un valore cautelativo nelle rocce dure & quindi qo/20 (16) in cui q é la resistenza a compressione unias- siale di campioni di laboratorio. La resistenza a taglio disponibile (ana) deve essere minore di ti sia nel calcestruzzo € sia nella roceia. Un metodo di progetto, che tiene conto del- Vintera resistenza dovuta all’aderenza che si sviluppa per una lunghezza d’incasso sufficien- te a ridurre Je pressioni di punta a valori ac cettabili, & stato proposto da Lapanyr [1977] Stabiliti i valori della pressione ammissibile, della resistenza a taglio e del carico totale ver- ticale Fun. alla testa del palo, il metodo si svi- luppa iterativamente nelle fasi seguenti: @) si assuma un valore della resistenza mas- sima dovuta all’aderenza lungo le parcti d'in- asso in rovcia (Tamm); 4) si scelga un raggio (a) del palo. Esso pud essere scelto in relazione ai carichi ammissibili nel calcestruzzo; ©) si trascuri le capacita portante alla punta e si calcoli la lunghezza massima (ln) dell'in- casso nella roccia in base alla: lax = Fote/(27 Tam) d) si scelga un valore i minore di Ina ed in corrispondenza del rapporto l/a si deter- mini Pponta/Prowie dalla figura 8b. Alternativa- mente, in corrispondenza di un pit basso va- lore dello sforzo di legame, si scelga un valore di 4 € si calcoli Pyns/Pute dall'equazione 13 con y=h; €) si calcoli yuna = (Fraste/ 822) - (Ppnte/ Peat); f) si confronti Prans con la capacita portante ammissibile (qo) propria del materiale alla pro- fondita ly con il relativo rapporto di incasso fa (Eq. 24); 8) Si caleoli t= (I-Pyans/Puate) - (Fuute/ 2a); 1h) si confronti + con Tann i) si ripeta con i ed a, fino a che t = Tamm € Pronts © Qo Se viene usato un basso coefficiente di sicu- rezza per l'aliquota di resistenza dovuta all'ade- renza, sara necessario usare un piit alto coeffi ciente di sicurezza per la resistenza di punta per assicurare cedimenti compatibili. 4. Cedimenti Nel caso di fondazioni superficiali, il pit semplice punto di partenza é Ja classica equa- zione che fornisce il cedimento § di una fon- dazione circolare uniformemente caricata di raggio r in un semispazio elastico: r (7) E, dove q @ la pressione uniforme per unita di superficie, E, 2 il modulo di elasticita del ma teriale sotto la fondazione, I, @ un fattore d'in- fluenza dipendente dal modulo di Poisson ve € dalla distanza del punto di applicazione del carico dal centro dell’area caricata; nel pun- to al di sotto del centro della fondazione I, = = 21 ~ ve). Se V'area di fondazione non @ citcolare, non uniformemente caricata ed inoltre, come ac: cade per la maggior parte dei materiali, E, € ye variano con la profondita, l'area di carico pud essere divisa in piccole aree che possono considerarsi soggette ad un carico puntuale nel loro centro. Nel caso di materiale elastico gli incrementi di pressione orizzontali Ao, ¢ Ac: 2 qualsiasi profondita possono essere calcolati usando le classiche equazioni di Boussinesq, Per sovrapposizione degli effetti si pud co- struire un profilo degli incrementi di carico sotto qualsiasi punto della fondarione. 1 cedi menti sotto un particolare punto della fonda zione saranno quindi calcolati in base alla: E (Ac, — ve (Acx + Ay) ] 8:/Ex (18) dove E, & il modulo di deformazione dellz roc- cia, v, @ il rapporto tra la deformazione laterale e verticale sull'incremento 8, di profondita * Dialtra parte una rapida valutazione dei ce- dimenti si ottiene eseguendo prove su piastra dalle quali si perviene rapidamente alla loro valutazione. Se la piastra e la fondazione sono caricate con la stessa pressione, si ha: Se [ Re )* = ] (9) S, Rp dove S @ il cedimento, R @ il raggio, fe p si riferiscono rispettivamente alla fondazione e alla piastra e il termine b, che @ circa pari ad 1, dipende dalle dimensioni della piastra. Le relazioni ottenute da prove di catico su piastra possono anche essere utilizzate per la diretta valutazione dei cedimenti, cosi come mostrano TimosHENKo € Govier [195}] Presumendo che la massa rocciosa sia rela- tivamente non fratturata ¢ nell'ipotesi che la roccia sia. uno spazio seminfinito, omogeneo, elastico ed isotropo, il carico segue inizial- mente una legge carico-cedimenti predicibile dall'equazione: S = Cp (1 — v2) a/E (20) In questa equazione, relativa ad una prova di carico su piastra di diametro a, p é le pres- sione sulla piastra, S lo spostamento medio corretto per la rotazione. Assumendo un valore per ¥, si calcola E,; C @ una costante dipen- dente dalle condizioni al contorno: per piastra rigida essa vale x/2, mentre per piastra flessi bile vale 1,70, Nel caso in cui Ia prova su piastra venga ese- guita con piastra di carico fissata con tirante ancorato al fondo di un foro scavato in -un mezzo supposto elastico e con isotropia, Set- vaouat [1980} rileva, fornendo una formuta- zione matematica valida per il calcolo, la stret- ta dipendenza del cedimento durante la prova dalla posizione della zona di ancoraggio del ti- rante e dal grado di anisotropia della massa rocciosa. L'autare fornisce abachi in cui per ogni valore di y., il cedimento S misurato viene posto in relazione alla geometria del ce. rico (eccentricita del carico profondit2 dell’an- coraggio), definito che sia il rapporto N = Ex/ E, dove gli indici h e v contraddistinguono i valori del moduls di elasticita rispettivamente nella direzione orizzontale e verticale. H cedimento della base di appogeio di un palo [Bazanr, 1979] @ dato da: Prate D Se Ay Es = (21) dove Ivy si trova dai diagrammi in Figura 7 in funzione di K = Ra (22) (Fattore di rigi- dezza de} palo), D @ la lunghezza del palo, Ay Yarea di base e E. il modulo di Young del ma- teriale del palo, E, il modulo di deformazione del terreno, Rs il rapporto dell’area della se- vione totale del palo rispetto all'area piena. +1 termini « modulo di etasticitt » e + modulo di Pols son» non vengono usati deliberatamente trattzndost di materiale non elastico (BE, 1978], 53. Nel caso di fondazioni profonde, in riferi- mento alla figura 9 ed al metodo di Ladanyi precedentemente esposto i cedimenti possono essere calcolati come somma di tre termini: 1) il cedimento della base (Sux) dovuto al carico Proms; 2) Yaccorciamento del palo stesso (S,) con- seguente allo sforzo uniforme di compressione Pari a Poonts 3) una correzione (—AS) che tiene conto del trasferimento di carico attraverso I'adesione lungo le pareti: S = Stue + Sp —AS (23) it Fig. 9. Palo incassato in roccia [Gonoxeaw, 1980): a) Ana: list delle forze agentt sw di un palo incassato in roccia 'b) Diagramima dei cedimenti dello stesso palo. Pouros ¢ Davis [1968] per esprimere il cedi- mento (Sin) alla punta del palo al di sotto della roccia base (Fig. 9) nell'ipotesi di mate- riale isotropo, propongono l'espression 1/2 Pron (1 — VR Store = ———_— (24) En dove Ppa ¢ lo sforzo normale alla punta del palo 0 porzo; v, Er sono il modulo di Poisson ed il modulo elastico della roccia, R é il raggio alla puata del palo o pozzo, n é il fattore di pro- fondita e dipende dalla profondita relativa co- me mostrato in tabella VI. Nel caso in cui la roccia non possa assimi- larsi ad isotropa, Swe viene calcolato usando i risultati di Kutnawy & Inorarres [1978], al la- voro dei quali si rimanda per una pitt appro- fondita trattazione. Per il calcolo del secondo termine al secondo membro dell'equazione (23) si utiliza lespres- sione: Pooute (lo + D/Be (25) 54 TABELLA VI Fffetio della profondita di incassamento (1) sugli sposta ‘ment verticalt dina piastra rigida secondo Fequazione (2), WR 0 2 4 6 4 1 14 2k 2228 1 16 18 18 19 2 Mee ee ee dove le +1 & la lunghezza totale del palo ed 1 @ la lunghezza di incassamento nella roccia ed E, é il modulo di elasticita del calcestruzzo. Liultimo termine al secondo membro del- Yequazione (23) infine viene caleolato tramite 'espressione: ltl as= ire f Tuttavia, nel caso di pali incassati che per la maggior parte della loro lunghezza attraversa- no i terreni, Ja determinazione di questo ter- mine pud essere trascurata. (Proate — Py) dy (26) RINGRAZIAMENTI Gi autori desiderano ringraziare il Prof. Ing. Vincenzo Comtociia per gli assidui suggerimenti ed incoraggiamenti forniti durante la stesura del lavoro. Un ulteriore ringraziamento va inoltre a Maria Rosaria Paiano per la parte grafica e ad Antonella Lopopolo per Ja dattilografa. ELENCO DEI SIMBOLI DELLE PRINCIPAL GRANDEZZE RICHIAMATE NEL TESTO peso specific del materiale ‘angolo di attrito capacita portante = resistenza a compressions uniassiale = resistenza a taglio non drenata = resistenza a tagtio ammissibil = resistenza lungo le pareti del palo = cocficiente dattrito laterals tra roccia e palo ‘modulo di elasticita delle roccia, modulo di Poisson della roccia modulo di elasticita del calcestrurzo modulo di Poisson del calcestruzo tensione ammissible di compressione per it caleestruzzo N, = fattori di capacita portante resistenza strutturale del palo fatore di riduzione della capacita portante strutturale dei pali BIBLIOGRAFIA Buzaxr Z (1979) - Methods of Foundation Engineering. Bl. sevier Scientific Publishing Company. Beit F.G. - (1978) ~ Foundation Engineering in Difficult Ground. Newnes Butterworths. London. BHERRUME L. 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Besides the enumeration of eases of the situations listed, ‘8 corresponding sequence of formulae is also adopted the Practical uso of Which is made more rapid through the application of abacuses that have been tried and tested through experience, ‘Since the assumption of allowable pressure values used in calculating the load-bearing capacity is often specified by authorised building codes, normally based on the geo mechanical description of the rock oF on the values of resistance to unlaxle compression, it has also been consi ered useful to report some of the tables provided in foreign codes. The load-bearing capacity of the deep foundations is analysed by paying particular attention to the evsleadioa Of the embedding depths of the point in a rocky substra- tum, thus making a distinction between piles in the correct sense of the word and shafts. In the case of piles embedded in the rock, ways of transferring the load from the point to the mobilized adhe sion along the lateral surface are examined, and diagrams. are also provided which make it possible (0 evaluate the two aliquots mentioned above. 55 In this particular instance a recent method Is also re ported for calculating the load-bearing capacity of the piles ‘which, on the basis of repetitive procedures, makes it possible to define the entire aliquot of strength due to Adhesion. ‘Moreover, this method allows us to make reliable eales 56 lations concerning. settlements, which can be calculated fas the sum of the aliquots of the various load compo- nents. Brief mention Is made, therefore, of the analytical for- ‘uae used for calculating settlements in the case of both superficial aad deep foundations,

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