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LA SINCRONICIT
Onnipresente e continua nella vita, nella natura e nel cosmo. E il cordone ombelicale che connette
pensiero, sentimenti, scienza e arte al grembo delluniverso che li ha partoriti. Paul Kammerer
Sii qui. Questo il momento presente, tu stai leggendo quello che scritto... ma chi sei? Fermati un istante
e sentiti... sei un tuttuno, miliardi di atomi si muovono... e tu sei parte integrante di un'immensa esistenza...
questa la dimensione della sincronicit.
La sincronicit rappresenta una delle colonne pi importanti della visione olistica; quando la si comprende,
sembra di averla sempre conosciuta e di non poterne pi fare a meno. Quanti eventi, importanti o meno,
nella nostra vita sono accaduti per quello strano caso, per quella particolare coincidenza fortuita... incontri,
sogni, dej-vu, premonizioni, fortune. Qualsiasi ordine di eventi implicitamente significativo, che accade
senza apparente causa o programmazione, rientra nel vasto fenomeno chiamato sincronicit, la silenziosa
legge dellunit e della coevoluzione.
la logica che sottost alla legge dei simili, alla legge del karma e del destino. la legge polare che
bilancia il principio di causa-effetto. Agisce l dove la mente razionale, con la sua limitata conoscenza, non
pu giungere, nei fenomeni che la mente non comprende e che, con superba ignoranza, stabilisce essere
dovuti al caso. Usa il vuoto l dove la mente razionale usa il pieno. Per la scienza ufficiale la nascita della
vita sul nostro pianeta e la sua progressiva evoluzione in complessit dovuta al caso! Ma se il "caso" ha
portato a questa vita e alla nostra coscienza, allora conviene rivalutarlo, e considerarlo una delle forze pi
potenti e intelligenti del nostro universo. La legge che unisce le cose simili al centro del processo di
unione e co-evoluzione. la forza che porta miliardi di atomi a ritrovare una loro unit formando una
cellula... o la forza di miliardi di cellule quando si sincronizzano nelle loro comunicazioni e informazioni e
creano un animale multicellulare.
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come gli uomini danzano solo con le donne. Questa esclusione tra particelle uguali non il risultato di una
forza, cio non un atto causato, ma il risultato di quel movimento astratto delle particelle prese nel loro
insieme, che chiamiamo antisimmetria. La danza collettiva ha un effetto profondo sulle singole particelle.
Questo principio di esclusione permette agli elettroni di un atomo di disporsi su differenti orbitali (livelli di
energia), e rende gli atomi stessi differenti tra loro per propriet e caratteristiche. Pauli contribuisce alla
comprensione delle leggi armoniche della realt con la scoperta di una struttura astratta che si nasconde
dietro la superficie della materia atomica e determina il suo comportamento in maniera non-causale.
cos creato il presupposto sperimentale alla legge di sincronicit sul piano fisico.
La vita di Pauli, nonostante il suo interesse per la simmetria interiore, era tuttavia caduta in un grave stato
di disordine. Nel 1928, parallelamente alle sue grandi scoperte nel mondo razionale della fisica quantistica,
la sua vita psicologica venne gravata dal suicidio della madre a cui segu un disastroso matrimonio con una
cantante di cabaret che lo abbandon poche settimane dopo. Alcool e depressione accompagnarono un
crollo nervoso, che lo port ad incontrare Jung. Il lavoro sul profondo fu di grande aiuto: Pauli produsse pi
di mille sogni e impressioni visuali da cui emergevano simboli e figure archetipiche marcatamente simili a
quelle degli alchimisti medioevali. Questi sogni culminarono nella visione di un orologio cosmico della pi
sublime armonia, che Jung defin sintomatico di un'avvenuta conversione. La rinascita di Pauli seguiva una
profonda logica di simmetria e di equilibrio che, dal mondo dei quanti, si proiettava in quello della psiche.
La legge della sincronicit aveva ancora una volta manifestato la sua potenza sottile.
LA SINCRONICIT
Il grande psicologo ebbe una serie di visioni terrifiche e angoscianti, in cui antichi spiriti come Filemone,
Simon Magnus, Lao Tzu, Klingsor, entravano in contatto con lui, istruendolo e facendogli da guida. Gli
episodi culminarono nel 1916, quando lintera abitazione di Jung era "infestata" dalle presenze che lo
portarono a scrivere I sette sermoni ai morti, uno scritto profetico con una visione cosmologica globale del
mondo fisico e spirituale. Questo scritto segna la fine del periodo di caos mentale di Jung; vi si trovano
elementi concettuali di grande importanza come la creazione della coscienza individuale, la creatura,
dallindifferenziato pleroma, e intuizioni sul terreno comune da cui sono evolute la mente e la materia. La
sua intuizione dei miti della creazione anticipa i caratteri della visione olistica; Jung aveva conosciuto le
profondit e le vette della sua psiche ed era, cos, pronto per comprendere e dare espressione in termini
moderni allantico concetto di sincronicit.
Il Tao e la sincronicit
Nel 1930, al discorso commemorativo per la morte di Richard Wilhelm, Jung disse: "La scienza dell I Ching
non basata sul principio di causalit ma su un principio che io ho provato a chiamare principio sincronico".
Cinque anni dopo, ad una conferenza tenuta a Londra, Jung sostenne che "il Tao pu essere ogni cosa, io
uso un altro termine per designarlo... lo chiamo sincronicit".
Dopo lincontro con Pauli, Jung fu in grado di cristallizzare le sue idee. Nel 1952 i due studiosi pubblicarono
insieme Linterpretazione e la natura della psiche che conteneva due saggi, uno di Pauli sull'influenza degli
archetipi nella teoria di Keplero, l'altro di Jung sulla natura della sincronicit. In questo saggio Jung descrive
la sincronicit come "la coincidenza nel tempo di due o pi eventi causalmente non correlati anche se legati
dallo stesso o simile significato" o come "parallelismo acausale" o anche come "atto creativo". Su
suggerimento di Pauli, Jung produsse il diagramma in cui la sincronicit bilanciava la causalit (vedi fig.**)
cos come il tempo bilancia lo spazio. Il fisico sugger che si enfatizzassero le differenze e le similiudini di
sincronicit e causalit e che si introducesse il concetto di "significato"; cos facendo, Pauli suggeriva una
via attraverso la quale lapproccio obiettivo della scienza e della fisica (basata sulla connessione attraverso
effetti) potesse essere integrato con valori pi soggettivi (connessione attraverso equivalenza o significato).
L'intera nozione di "significato" di fatto il cuore stesso della sincronicit: l'essenza di un evento sincronico
proprio il significato che esso ha per colui che lo sperimenta. La sincronicit agisce come specchio dei
processi interiori, creando forti paralleli tra eventi esteriori e interiori, una similitudine delle informazioni e
delle coscienze. Pauli credeva che la sincronicit potesse rendere possibile il dialogo tra fisica e psicologia,
facendo entrare il soggettivo nella fisica e loggettivo nella psicologia. Fisica e psicologia qui valgono come
materia e coscienza, come scienza e sacralit. Secondo Pauli era necessaria questa visione globale per
poter comprendere gli aspetti soggettivi e oggettivi come manifestazioni implicite di uno stesso fenomeno.
Fino al termine della sua vita, - riporta David Peat nel suo libro Synchronicity: the bridge between matter
and mind - Pauli conserv una profonda convinzione del potere della simmetria. Mentre lavorava
intensamente alla teoria del campo unificato, scrisse al suo amico Heisenberg: "Divisione e riduzione della
simmetria, questo il bandolo della matassa! La forma un antico attributo del diavolo... se solo i due
contendenti divini - Cristo e il Diavolo - potessero notare che sono cresciuti in modo cos simmetrico!"
Forma e coscienza, spazio e tempo, energia quantica e informazioni sono sempre cresciuti parallelamente.
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"Il comportamento della scimmia giapponese Macaca Fuscata stato intensamente studiato dagli
etologi per pi di trentanni, osservando un certo numero di colonie selvagge. Una di queste colonie
viveva isolata sullisola di Koshima, di fronte alla costa occidentale di Kyushu, dove nel 1952 luomo
forn alle scimmie una "spinta" evolutiva: delle patate dolci gettate sulla sabbia. Erano stati
approntati una serie di posti di osservazione, nei punti dincontro del territorio del gruppo.
Abitualmente le giovani scimmie imparano le abitudini alimentari dalle madri, che insegnano a loro
cosa mangiare e come comportarsi con il cibo stesso. In questo gruppo di macachi si era sviluppata
una complessa tradizione che comprendeva germogli, frutti, foglie, gemme, di centinaia di specie di
piante. Perci essi avvicinarono le nuove scorte di cibo artificiale, ma nulla nel loro repertorio li
rendeva capaci di trattare con patate dolci selvatiche, coperte di sabbia.
A un certo punto Imo, una femmina di diciotto mesi, risolse il problema, portando le patate gi verso
il torrente e lavandole prima di mangiarle. Comparata con le conoscenze gi acquisite da queste
scimmie, questa era una vera rivoluzione culturale. Richiedeva astrazione e una deliberata
manipolazione di parecchi parametri rispetto allambiente.
Invertendo la normale tendenza, fu la giovane Imo a insegnare alla propria madre il trucco. Lo
insegn anche ai suoi compagni di gioco che, a loro volta, lo insegnarono ai loro genitori. Piano
piano, la nuova cultura si sparse attraverso la colonia, e ogni passaggio ebbe luogo in piena vista
degli osservatori. Nel 1958, tutti i giovani lavavano il cibo sporco, ma i soli adulti (pi vecchi di
cinque anni) che adottavano le novit, erano quelli che lavevano imparata dai figli.
Poi successe qualcosa di straordinario: nellautunno di quellanno, un numero imprecisato di
scimmie di Koshima lavava le patate dolci nel mare, perch Imo aveva fatto lulteriore scoperta che
lacqua salata non solo puliva il cibo ma gli dava un interessante nuovo sapore.
Era un marted quando gli etologi osservarono questo fenomeno: un certo numero di scimmie,
diciamo 99, per rendere levento pi chiaro, era sulla riva alle undici di quella mattina, quella stessa
sera tutte le scimmie dellisola avevano iniziato a lavare le patate! Possiamo immaginare che,
raggiunta una certa massa critica, una centesima scimmia si sia aggregata al gruppo che lavava le
patate provocando un drammatico cambio di comportamento nellintera comunit.
Non solo, ma il comportamento aveva in qualche modo superato le barriere naturali ed era apparso
spontaneamente in colonie su altre isole e pure sulla terraferma, in un gruppo a Takasakiyama."
Il fenomeno della centesima scimmia diventato popolare nella nuova cultura New Age perch investe
l'azione di ogni singolo individuo di una potenzialit ben pi vasta e significativa. Il messaggio che
cambiando noi stessi possiamo, per sincronicit, portare rivoluzionari cambiamenti all'intero pianeta.
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drammatica (vedi fig. pag. 8). Si trovata una somiglianza tra gli EEG dei partner anche quando, prima
dell'esperimento, non si erano incontrati e non avevano avuto alcuna forma di comunicazione. Ad alcuni
ricercatori che fungevano da giudici venivano mostrate tutte le combinazioni possibili di configurazioni EEG
individuali registrate durante la comunicazione. Nel 70% dei casi erano in grado di identificare quelli prodotti
dai partner.
Sono state studiate tredici coppie e quattro gruppi di tre persone l'uno. I gruppi di tre persone hanno
mostrato un effetto pi debole delle coppie. Normalmente l'emisfero destro e quello sinistro sono in qualche
modo indipendenti nella loro attivit elettrica. Un'attivit sincronica, in cui i due tracciati EEG sono pi
somiglianti, stata fino ad ora sperimentalmente associata con stati di meditazione, di creativit, di
focalizzazione inconsueta o con sforzi in processi di guarigione.
Un altro dato di estremo interesse che emerso dalla sperimentazione che il soggetto pi 'sincronico'
catalizza g}i altri; 'Il soggetto con la concordanza EEG pi alta era quello che ha influenzato di pi gli EEG
degli altri partecipanti le sessioni', hanno detto Jacobo Greenberg-Zylberbaum e Julieta Ramos
dell'Universidad Nacional Autonoma de Mexico. In alte parole, l'EEG di individui con meno sincronia tra gli
emisferi verrebbe gradualmente a rassomigliare all'EEG della persona i cui due emisferi sono gi in
partenza pi simili.
La sincronicit tra emisferi crea quindi una sorta di 'campo mentale di informazioni' con maggiore
potere di comunicazione e quindi pi influente, come una sorta di stazione radio emittente con una
frequenza d'onda pi coerente.
Le sessioni avvenivano in una gabbia di Faraday a prova di suono e oscurata (una camera schermata col
piombo che filtra tutte le attivit elettromagnetiche esterne). Ad ogni coppia si dava l'istruzione di chiudere
gli occhi e di tentare di 'comunicare diventando consapevole della presenza dell'altro e di segnalare allo
sperimentatore quando sentivano che la connessione stava effettivamente accadendo'. L'analisi EEG ha
mostrato che nei periodi in cui i soggetti segnalavano di essere in comunicazione 'le configurazioni
di correlazione interemisferica erano molto simili'. L'EEG di un soggetto divenne simile a quello dei tre
partner con cui era stato accoppiato. Dopo una sessione, quando i partner dissero che i loro sentimenti
si erano mescolati insieme, i loro grafici EEG erano diventati praticamente identici. Durante le
sessioni non si parlava n ci si toccava. Alcuni soggetti riferirono di aver provato sensazioni fisiche, e altri
dissero che avevano avuto immagini e pensieri dei loro partner. Durante le sessioni di controllo, quando i
soggetti si sedevano in isolamento prima e dopo ogni sessione di coppia, i soggetti non mostravano alcun
aumento di sincronia tra i loro emisferi o gli uni con gli altri. I ricercatori hanno detto che hanno studiato il
fenomeno per anni, ma che solo recentemente hanno avuto accesso a strumenti sufficientemente sofisticati
da poter verificare le loro ipotesi. I risultati confermano la teoria di Grinberg-Zylberbaum, proposta in un
libro del 1981, che 'i campi neuronali' possono interagire e cambiarsi a vicenda.
Le intuizioni di Kammerer
di Artur Koestler,
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non modificano i geni, veicoli del 'progetto' ereditario; l'evoluzione il risultato di mutazioni casuali del
materiale genetico, conservate dalla selezione naturale. Da un punto di vista filosofico, la visione
lamarckiana pi attraente, perch considera l'evoluzione come l'effetto cumulativo delle virt e degli sforzi
di generazioni successive, mentre nella visione darwiniana questi sforzi sono sprecati, ogni generazione
deve cominciare da zero, per cos dire, e l'evoluzione il risultato del cieco caso e delle pressioni selettive.
Ma i lamarckiani non hanno mai potuto fornire conferme sperimentali dell'eredit dei caratteri acquisiti; il
lamarckismo pass di moda all'inizio del secolo e si giunse a considerarlo una eresia. Kammerer fu l'ultimo
lamarckiano di fama europea. In questo contesto, tuttavia, non ci interessa conoscere le opinioni
lamarckiane di Kammerer (sebbene in seguito vi ritorner brevemente), ma ci interessa una seconda eresia
in cui fu coinvolto: Kammerer credeva nell'importanza delle coincidenze apparenti. Pubblic la sua teoria
sull'argomento nel 1919, in un'opera eccezionale, Das Gesetz der Serie - la legge della seriazione, di cui
non esiste ancora nessuna traduzione. Kammarer, dai venti ai quarant'anni, annot in un diario tali
coincidenze. Non fu l'unico a indulgere a questo vizio segreto; Jung, per esempio, fece la stessa cosa. "Mi
sono spesso imbattuto in fenomeni di questo genere", ha scritto Jung, e ho potuto rendermi conto quanto
fossero importanti per i miei pazienti queste esperienze interiori. In moltissimi casi erano cose di cui la
gente non parla per timore di esporsi al ridicolo. Fui stupito di constatare quanta gente avesse avuto
esperienze del genere e con quanta cura custodisse il segreto". Kammerer definisce una Serie come "la
ricorrenza regolare di cose e eventi uguali 0 simili - una ricorrenza, 0 raggruppamento, nel tempo e nello
spazio nella quale - stando a quanto si pu accertare con una attenta analisi - i membri individuali della
sequenza non sono collegati dalla stessa causa agente".
L'espressione 'ricorrenza regolare' pu far pensare che la serie sia governata da leggi causali. Ma lo scopo
di Kammarer di dimostrare proprio il contrario - vale a dire che le coincidenze, si presentino una ad una o
in serie, sono manifestazioni di un principio universale della natura il quale opera indipendentemente dalla
causalit fisica. Le 'leggi della seriazione' sono, a giudizio di Kammerer, altrettanto fondamentali di quelle
della fisica, ma restano tuttora inesplorate. Inoltre, le coincidenze singole sono semplicemente le parti
emergenti dell'iceberg che per caso hanno attirato il nostro sguardo, perch le nostre abitudini tendono a
farci ignorare le manifestazioni onnipresenti della seriazione.
La prima met del libro di Kammerer dedicata alla classificazione della serie delle coincidenze.
La conclusione a cui giunge Kammerer alla fine di questa parte classificata del libro la seguente:
"Finora ci siamo occupati delle manifestazioni concrete di serie ricorrenti, senza tentare di spiegarle.
Abbiamo scoperto che il ricorrere di dati identici o similari in regioni contigue di spazio o di tempo un puro
dato di fatto che deve essere accettato e che non si pu spiegare con la coincidenza - o, piuttosto, che
questo dato di fatto fa regnare la coincidenza in misura tale che il concetto di coincidenza viene negato".
Nella seconda parte del libro, che teorica, Kammerer sviluppa la sua idea centrale secondo cui
nell'universo c' un principio acausale attivo, coesistente con la causalit, il quale tende verso l'unit. Sotto
certi aspetti confrontabile alla gravit universale - che, per il fisico, tuttora un mistero; ma diversamente
dalla gravit che agisce indiscriminatamente su tutta la massa, questa forza agisce selettivamente sulla
forma e la funzione per riunire configurazioni similari nello spazio e nel tempo; una forza che mette in
correlazione cose e eventi per affinit. Con quali mezzi questa forza acausale si inserisca nell'ordine
causale delle cose - sia in modi drammatici che banali - non possiamo dirlo perch funziona ex hypothesi,
al di fuori delle leggi conosciute della fisica. Nello spazio produce eventi coincidenti collegati per affinit; nel
tempo, serie collegate nello stesso modo. "Si giunge quindi all'immagine di un mondo a mosaico o di un
caleidoscopio cosmico, che, malgrado i continui rimescolii e riassetamenti, provvede anche a riunire le cose
simili alle simili".
Kammerer si interess in modo particolare alle serie temporali di eventi ricorrenti che ritenne fossero
processi ciclici propagatisi come onde lungo l'asse temporale del continuum spazio-temporale. Ma noi ci
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rendiamo conto soltanto della cresta delle onde, che ci appaiono come coincidenze isolate, mentre gli
avvallamenti delle onde restano trascurati. (Kammerer quindi capovolge l'ipotesi dello scettico secondo cui
della moltitudine di eventi verificatesi a caso cogliamo soltanto quelli che sono significativi). I cicli possono
essere prodotti da fattori casuali (per es., il moto planetario) o essere strutturati dalla seriazione - come i
periodi fortunati dei giocatori d'azzardo. Dedica poi un capitolo alle teorie della periodicit formulate in
precedenza: dal sette magico dei pitagorici ai "cerchi ruotanti dei buoni e dei cattivi giorni" di Goethe.
Alla fine del libro Kammerer dichiara di essere convinto che la seriazione "onnipresente e che continua
nella vita, nella natura e nel cosmo. il cordone ombelicale che unisce il pensiero, il sentimento, la scienza
e l'arte al grembo dell'universo che li ha partoriti".
assai improbabile che la parte teorica regga a un esame critico, questo primo tentativo di classificazione
sistematica di eventi coincidenti pu trovare in futuro qualche applicazione insospettata. Sono cose che
capitano nella scienza. E questa pu anche essere la ragione del giudizio favorevole che Einstein diede sul
libro; lo defin "originale e niente affatto assurdo". Pu darsi che si sia ricordato che le geometrie non
enclidee, sviluppate quasi per gioco dai matematici che lo avevano preceduto, fornirono la base alla sua
cosmologia relativistica. Trenta anni pi tardi Pauli condivise la convinzione di Kammerer e di Jung che ci
sono fattori non-causali, non-fisici, che operano in natura. Anche il principio di esclusione "agisce" come
una forza sebbene non lo sia". probabile che Pauli abbia capito pi profondamente dei suoi compagni stregoni i limiti della scienza. Quando aveva cinquant'anni, scrisse un saggio penetrante in cui sosteneva
che la scienza era emersa dal misticismo, come risultava dalle idee di Keplero - il quale fu sia un mistico
che il fondatore dell'astronomia moderna. I1 saggio intitolato "L'influenza delle idee archetipiche sulle
teorie scientifiche di Keplero" e, in origine, apparve in una serie di monografie pubblicate dallo Jung
Institute di Zurigo.
Era un'impresa molto insolita per uno scienziato moderno impegnarsi in un saggio del genere e pubblicarlo
su una rivista di psicologia. Nelle pagine conclusive Paoli scrive: "Oggi abbiamo le scienze naturali, ma non
abbiamo pi una filosofia della scienza. Dalla scoperta del quanto elementare, la fisica stata costretta a
rinunciare alla sua orgogliosa pretesa di poter dare una spiegazione teorica della totalit del mondo. Ma
questa situazione difficile pu contenere il seme di ulteriori sviluppi che correggeranno il precedente
orientamento unilaterale e si indirizzeranno verso una visione unitaria del mondo in cui la scienza soltanto
una parte del tutto".
di David Peat,
estratto da 'Syncronicity: the bridge between matter and mind'
La vera storia della sincronicit comincia con la collaborazione di due grandi pensatori, lo psicologo Carl
Jung e il fisico Wolfgang Paoli. Il loro concetto di sincronicit ha avuto origine da un connubio tra i due
approcci della fisica e della psicologia. La vita e il lavoro di questi due uomini contiene l'embrione da cui
doveva evolversi il concetto di sincronicit.
Carl Jung
Carl Jung nacque nel villaggio svizzero di Keswill nel 1875 e, dopo un'infanzia solitaria costellata di malattie
LA SINCRONICIT
e un carattere introverso tendente a sogni e fantasie, divent uno studente di medicina, estroverso,
robusto, amante del bere. Dopo essersi specializzato in psichiatria il giovane Jung cominci a
corrispondere con Freud. Quando, nel 1907 i due si incontrarono l'analista svizzero aveva gi dato dei
contributi significativi col suo test di associazione verbale e la sua teoria dei complessi. Le loro discussioni
furono molto fruttuose tanto che Freud scrisse: 'Non potevo sperare in nessuno meglio di te per continuare
e completare il mio lavoro'.
Tuttavia, malgrado la loro amicizia, Freud e Jung avevano una visione molto diversa dell'inconscio. Anche il
metodo di ricerca era differente perch mentre Freud si basava sulla tradizione scientifica razionale, Jung
era pi interessato nello spiritualismo, nelle fantasie e nella strana natura delle immagini disegnate e
sognate dai suoi pazienti. Mentre Freud sosteneva che la nostra vita inconscia dominata dagli istinti e
dalle repressioni su cui si stende una leggera patina di civilt, Jung riteneva che la mente inconscia avesse
una dimensione creativa nascosta e che non fosse solo guidata da pulsioni sessuali.
Gi nel 1909, malgrado fossero ancora molto amici, c'era della tensione che serpeggiava sotto il loro
rapporto. Un giorno Freud stava rimproverando Jung per il suo interesse nello spiritualismo e lo metteva in
guardia dal rischio di essere sopraffatto dalla 'marea nera del fango dell'occultismo.'. Jung prov una
sensazione di caldo bruciante al diaframma e, allo stesso tempo, i due uomini udirono un forte suono
proveniente dalla libreria. Jung sugger che quello fosse un esempio di 'esteriorizzazione catalitica', in
risposta alla razione scettica di Freud, Jung predisse che sarebbe accaduto un secondo evento e infatti si
sent un altro suono che scosse Freud considerevolmente.
Da quel momento le loro strade divennero sempre pi separate fino a che si ebbe la rottura definitiva nel
1912 con le dimissioni di Jung da presidente del congresso psicoanalitico.
Dopo la separazione di Jung da Freud seguirono alcuni eventi che sono particolarmente significativi per lo
sviluppo dell'idea di sincronicit. Libero di esplorare le sue idea senza l'ombra incombente di Freud, Jung
cominci a lavorare sui tipi psicologici visti come un bilanciamento tra le forze dell'Intuizione, Sensazione,
Pensiero e Sentimento e mise a punto i concetti di estroversione e introversione.
Nel mezzo di questa attivit che lo port successivamente a esplorare l'inconscio collettivo Jung cominci a
sentire i primi sintomi di quello che i suoi biografi hanno definito una totale rottura dell'equilibrio mentale di
cui riferisce in 'Memorie, sogni e riflessioni'. Nei mesi che seguirono il viaggio interiore si fece sempre pi
profondo nei recessi nascosti della sua mente e, in un sogno, simbolizz la sua mente come una casa con
una cantina nascosta contenente una porta a trappola che portava in una caverna ancora pi remota,
preistorica. Jung stava cominciando a scoprire un'area profonda e universale della mente, quella che poi
avrebbe chiamato l'inconscio collettivo. In questa area, che dimostr comune in tutti gli esseri umani, Jung
scopr una variet di simboli micro-macrocosmici, che chiam 'mandala', e un certo numero di personalit
autonome. Il viaggio nell'inconscio era accompagnato da figure con cui conversava quali Filemone, il
vecchio saggio, Anima, la giovane donna che fu da guida spirituale a Simon Magnus, Lao-Tzu, Klingsor,
etc. Di Filemone. Jung scrive: '...a volte mi sembrava molto reale, come se fosse una personalit vivente.
Continuavo a camminare su e gi per il giardino con lui e per me era quello che gli indiani chiamano un
guru....Mi disse cose che non avevo pensato consciamente. E osservai che era chiaramente lui che
parlava, non io.'
Queste 'visite' raggiunsero il loro culmine nel 1916 quando l'intera casa di Jung era come infestata da delle
presenze e, un sabato mattino, il campanello suon e alla porta non c'era nessuno.
'Credetemi, continua Jung, l'atmosfera era molto spessa. Allora sentii che stava per accadere qualcosa.
L'intera casa era piena come se ci fosse una folla, totalmente piena zeppa di spiriti. Erano ammassati fino
alla porta e l'aria era cos spessa che facevo fatica a respirare.' Nelle tre notti successive Jung scrisse,
come posseduto da queste entit, 'I Sette sermoni ai morti', un lavoro scritto in stile profetico, che presenta
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una cosmologia globale dell'universo materiale e mentale. Nei sermoni il mondo di tutte le cose create, la
'creatura' emerge da una situazione precedente ancora indifferenziata, il 'pleroma' e il libro stesso diventa
una metafora dell'emergenza della coscienza dall'inconscio collettivo, e di quest'ultimo dallo 'psicoide', uno
stato che precede la distinzione tra mente e materia.
Come la fisica moderna ha prodotto un mito della creazione della materia a partire dal vuoto indifferenziato
o dal big bang primordiale cos Jung ha creato una storia dell'origine della mente nell'universo.
I Sermoni sono importanti perch contengono, in forma simbolica, molto di quello che poi Jung avrebbe
reso esplicito nelle ricerche e negli scritti successivi. Dalle sue ricerche risulta che la mente umana pu
essere scavata al di l dell'inconscio personale e che, ai suoi livelli pi profondi, possiede una struttura
ricca di forze dinamiche, configurazioni simmetriche e centri autonomi di energia.. Andando ancora pi
profondi si incontra il terreno comune da cui sono emersi sia la mente che la materia, un eco di quello che
Kammerer definiva come: 'un cordone ombelicale che connette pensiero, sentimenti, scienza e arte col
grembo dell'universo che li ha generati'.
Che cosa veramente successo a Jung durante questo periodo di rottura dell'equilibrio mentale? Dire che
era pazzo non spiega nulla perch il suo viaggio nell'inconscio era tutt'altro che caotico anzi mostrava un
consistente ordine interno. Il mondo che Jung aveva scoperto non era pazzo e senza senso ma talmente
strutturato che lo psicologo fu in grado di ritornare alla superficie della 'sanit normale' portando con se
delle profonde intuizioni e delle scoperte che formarono la base del suo lavoro successivo. Questa
profonda trasformazione di Jung durante il suo viaggio nella 'follia' fu accompagnato da un certo numero di
sincronicit, quali l'infestazione degli spiriti e il suono del campanello alla porta, sicuramente importanti per
il futuro riconoscimento del fenomeno.
Wolfgang Pauli
Wolfgang Pauli era nato nel 1900 da una famiglia bene di Vienna. Suo padre era professore di biochimica
all'universit di Vienna e sua madre aveva ricevuto una educazione artistica. Da piccolo Pauli era bravo a
scuola ma aveva paura delle favole. A diciott'anni si iscrisse all'universit di Monaco dove, due anni pi
tardi incontr Heisenberg.
Pauli poteva essere spietato nelle sue critiche perch aveva una visione profonda della fisica e la sua
intuizione era in grado di cogliere immediatamente false tracce, argomenti insostanziali o errori di ipotesi.
Per questa ragione il giovane studente venne soprannominato 'la frusta di Dio' e Il terribile Pauli'. Einstein
stesso non rimase immune dalle sue critiche. Tuttavia quando il giovane produsse un libro rivista sulla
teoria della relativit Einstein scrisse:
'Nessuno che legga questo lavoro maturo, concepito con largo respiro, potrebbe credere che l'autore sia un
uomo di 21 anni. Ci si chiede se ammirare di pi la comprensione psicologica dello sviluppo delle idee, la
sicurezza dellesposizione matematica, la profonda intuizione fisica.. o la sicurezza delle critiche'.
Pauli divenne poi interessato alla teoria dei livelli atomici e ai tentativi di Niels Bohr di creare una teoria
quantistica. Da studenti, Pauli e Heisenberg trascorsero molte ore insieme criticando le teorie esistenti e
cercando nuovi approcci. Infatti successivamente Heisenberg scrisse che queste passeggiate furono i
momenti pi importanti dei suoi studi. Quando, nel 1925, Heisenberg usc con la sua teoria della meccanica
quantistica, Pauli lo segu, alcuni mesi dopo, con una teoria dell'atomo di idrogeno che convinse molti fisici
che la meccanica quantistica era corretta. Solo recentemente stata riconosciuta l'entit dei contributi
significativi di Pauli alla nascita della nuova teoria quantistica.
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LA SINCRONICIT
Pauli divenne poi interessato alla teoria dei livelli atomici e ai tentativi di Niels Bohr di creare una teoria
quantistica. Da studenti, Pauli e Heisenberg,trascorsero molte ore insieme criticando le teorie esistenti e
cercando nuovi approcci. Infatti successivamente Heisenberg scrisse che queste passeggiate furono i
momenti pi importanti dei suoi studi. Quando, nel 1925, Heisenberg usc con la sua teoria della meccanica
quantistica, Pauli lo segu, alcuni mesi dopo, con una teoria dell'atomo di idrogeno che convinse molti fisici
che la meccanica quantistica era corretta. Solo recentemente stata riconosciuta l'entit dei contributi
significativi di Pauli alla nascita della nuova teoria quantistica.
Di tutti i contributi di Pauli alla fisica il pi noto il principio di esclusione (due elettroni non possono
occupare lo stesso orbitale atomico a meno che non abbiano spin (rotazione) opposto), un principio
quantistico che ha un notevole interesse per il concetto di sincronicit.
La sincronicit, come suggeriremo in questo libro, nasce dalla struttura di fondo che soggiace l'universo
piuttosto che dal tira e molla della causalit che normalmente associamo agli eventi della natura. Per
questa ragione la sincronicit chiamata da Jung un 'principio di connessione acausale', esattamente
quello che propone Pauli col suo principio di esclusione.
Pauli sostiene che a livello quantistico la natura coinvolta in una danza astratta (senza alcuna causa
materiale) e che tutte le particelle elementari possono essere divise in due gruppi, a seconda del tipo di
danza che eseguono. Elettroni, protoni, neutroni e neutrini ecc. (fermioni) formano un gruppo che compie
una danza antisimmetrica mentre un altro gruppo di particelle quali i mesoni e i fotoni (bosoni) compiono
una danza simmetrica. Nel caso delle particelle antisimmetriche risulta che questa danza astratta ha
l'effetto di tenere sempre separate le particelle con la stessa energia. Questa esclusione delle particelle
dallo spazio di un'altra non il risultato di nessuna forza, cio non un atto causale nel senso normale
del termine, ma il risultato di quel movimento astratto delle particelle prese nel loro insieme, che
chiamiamo antisimmetria. Quindi la struttura soggiacente della danza collettiva ha un effetto profondo
sulle singole particelle. Per esempio il principio di esclusione che fa s che gli elettroni, in un atomo, si
dispongano in una serie di livelli di energia che poi rende gli atomi distinguibili a livello chimico. Ed il
principio di Pauli, manifestato nella sua forma simmetrica, che al lavoro nell'intensa luce coerente del
laser e nei superconduttori.
Cos il contributo pi famoso di Pauli alla fisica nella scoperta di una struttura astratta che si nasconde
dietro la superficie della materia atomica e determina il suo comportamento in un modo non causale. E' in
questo senso che il principio di Pauli forma un parallelo con il principio di sincronicit.
Nonostante il suo interesse per la simmetria interiore, la vita di Pauli era caduta in un grave stato di
disordine. Nel 1928, quando insegnava fisica teoretica a Zurigo, le sue lezioni erano confuse e la sua lingua
critica diventava sempre pi sarcastica e offensiva. Durante gli anni di questo insegnamento, la mamma di
Pauli si avvelen e lui spos una cantante di cabaret che lo lasci qualche settimana dopo. Da quel
momento Pauli inizi a bere pesantemente e a litigare anche nei locali pubblici. Molto vicino al crollo
nervoso cerc un aiuto professionale e visit lo studio di Jung. Le annotazioni segrete di Jung dicevano di
questo paziente: 'E' un uomo di cultura, unidirezionalmente intellettuale. I1 suo inconscio si confuso e
attivato; cos proietta s stesso sugli altri uomini che gli appaiono essere nemici e lui si sente terribilmente
solo perch sembra che tutti siano contro di lui..' e ancora: 'Ha vissuto in un modo unilateralmente
intellettuale e naturalmente aveva certi desideri e anche bisogni. Ma non aveva nessuna chance con le
donne, perch non era in grado di differenziare nessuna sensazione. Cos diventa pazzo con le donne e,
naturalmente, queste non hanno pazienza con lui.'. Jung scopr che Pauli era totalmente pieno di idee e
pensieri arcaici, e, non volendo influenzare i suoi sogni e immagini lo indirizz da uno dei suoi studenti che
lavor con il fisico per i successivi cinque mesi. Nel suo studio dei tipi psicologici Jung dedusse che ogni
persona il risultato di un equilibrio tra polarit.
LA SINCRONICIT
INTUIZIONE
PENSIERO ~ SENTIMENTO
SENSAZIONE
In una psiche sana il pensiero in armonia col sentimento cos che logica e ragione possono lavorare in
modo costruttivo con la parte emozionale di un individuo. Tuttavia nel caso di Pauli il pensiero aveva
dominato il sentimento, cosicch le emozioni erano relegate in quello che Jung chiamava la parte in ombra
dell'ego.
In altre parole la natura emozionale e il sentimento di Pauli non si erano mai completamente sviluppate ma
esistevano in una forma grezza e altamente
energizzata che tendeva a esplodere in una forma di comportamento irrazionale, nei sogni e come nevrosi.
Secondo la visione di Jung la cura fu di portare il sentimento fuori dall'ombra e nella luce da dove potesse
riprendere le proprie funzioni e riportare l'armonia nell'intera personalit di Pauli. Il metodo per Pauli fu di
connettersi con il contenuto del suo inconscio attraverso sogni e fantasie da sveglio. Nei mesi seguenti,
Pauli produsse 'pi di mille sogni e impressioni visuali', che furono pi tardi analizzate da Jung e che
formarono la base di uno dei suoi maggiori scritti: Individual dream symbolism in relation to Alchemy. Jung
realizz infatti che il simbolismo dei sogni di Pauli era marcatamente simile a quello degli alchimisti
medioevali. Il culmine della serie dei sogni alchemici fu la visione dell'orologio cosmico, un'immagine 'della
pi sublime armonia' che lasci una profonda impressione in lui e che Jung comment con queste parole:
'Quello che potremmo chiamare una conversione'.
La rinascita di Pauli, come 'una persona perfettamente normale, ragionevole e completamente adattata' fu
quindi il risultato di una simmetria interiore in equilibrio.
Nel 1929, durante una lezione ad un gruppo di studenti, Jung disse che 'Il sincronicismo il pregiudizio
dell'Est, la sessualit il moderno pregiudizio delI'Ovest.' Un anno dopo, al discorso commemorativo che
Jung tenne alla morte Richard Wilhelm, ai suoi studenti di pensiero cinese disse: 'La scienza dell'I Ching
non basata sul principio di causalit, ma su un principio che io ho provato a chiamare principio
sincronistico'. Il termine Sincronicit apparve per la prima volta cinque anni dopo ad una conferenza tenuta
a Londra presso la Tavistock Clinic dove Jung sostenne che: 'Il Tao pu essere ogni cosa. Io uso un
altro termine per designarlo... lo chiamo Sincronicit'.
Ora, grazie a Pauli, Jung era in grado di cristallizzare le sue idee. Nel 1952 i due studiosi pubblicarono
insieme "L'interpretazione e la natura della psiche", un libro che conteneva due saggi: uno di Pauli
sull'influenza degli archetipi e della religiosit nella teoria del moto planetario di Keplero, l'altro di Jung sulla
natura della sincronicit. In questo saggio e in alcuni altri suoi scritti, Jung descrive la sincronicit nei
seguenti modi: 'La coincidenza nel tempo di due o pi eventi causalmente non correlati che hanno lo stesso
o simile significato'.
'Parallelismo acausale'.
'Atto creativo'.
E scisse anche: 'Le coincidenze significative sono impensabili come puro caso'. Jung cerca di integrare le
sue intuizioni sulla sincronicit nella struttura della fisica moderna. Cos come aveva suggerito inizialmente
che la mente risulta da un equilibrio dinamico di dualit (vedi precedente schema), Jung produsse
LA SINCRONICIT
successivamente un diagramma che mostrava come la sincronicit bilancia la causalit negli schemi duali
della natura.
Tuttavia nella sua discussione con Pauli il fisico sugger una modificazione del diagramma che enfatizzasse
entrambe le differenze e le similitudini di sincronicit e causalit. Introducendo il valore di 'significato' in
questa concezione della natura, Pauli suggeriva una via attraverso la quale l'approccio obbiettivo della
fisica (costante connessione attraverso effetti) pu essere integrata con valori pi soggettivi ( connessione
attraverso equivalenza, contingenza o significato). Questa intera nozione di significato era chiaramente il
nucleo vitale della natura della sincronicit. Bench eventi casuali possono sempre esprimere degli
andamenti di puro caso, l'essenza di una sincronicit che un evento particolare ha un significato o
un valore per l'individuo che lo sperimenta. Mentre le convenzionali leggi della fisica non contemplano i
desideri umani o la necessit del significato - la mela cade che si voglia o no - la sincronicit agisce
come specchio dei processi interiori della mente e prende la forma esteriore delle trasformazioni
interiori. Il rumore di rottura nella libreria o il suono del campanello alla sua porta erano entrambi eventi in
congiunzione con violenti stati interiori.
La sincronicit coinvolge forti paralleli tra eventi interiori ed esteriori, che sono enfaticamente pregnanti di
significato. La scoperta di come il significato pu giocare un ruolo nel nostro universo obiettivo e fisico,
una delle maggiori sfide del nostro tempo. Jung e Pauli presentarono le loro intuizioni di ci in cui
credevano come un nuovo principio di natura che avrebbe potuto completare l'approccio della fisica. Pauli
credeva che la sincronicit potesse rendere possibile l'inizio di un dialogo tra fisica e psicologia in modo
tale che il soggettivo entrava nella fisica e l'oggettivo entrava nella psicologia. Invece che guardare alla
fisica e alla psicologia esclusivamente per decifrare i segreti della natura, Pauli sentiva che l'approccio
complementare era necessario per comprendere gli aspetti soggettivi e oggettivi come differenti
manifestazioni implicite di uno stesso fenomeno.
Fino al termine della sua vita Pauli conserv una profonda convinzione del potere della simmetria. Mentre
lavorava intensamente alla teoria del campo unificato', scrisse al suo amico Heisenberg: 'Divisione e
riduzione della simmetria, questo il bandolo della matassa! La forma un antico attributo del diavolo... se
solo i due contendenti divini - Cristo e il Diavolo - potessero notare che sono cresciuti in modo cos
simmetrico!'.
Jung e i king
di Carl Gustav Jung,
LA SINCRONICIT
LA SINCRONICIT
evolvono l'uno dall'altro, mentre la sincronicit considera la coincidenza degli eventi in spazio e tempo
come significatore di qualche cosa di pi d'un mero caso, cio di una peculiare interdipendenza di eventi
oggettivi tra di loro, come pur fra essi e le condizioni soggettive (psichiche) dell'osservatore o degli
osservatori. La mentalit cinese antica contempla l'universo in una maniera paragonabile a quello del fisico
moderno, il quale non pu negare che il suo modello dell'universo una struttura decisamente psicofisica.
L'evento microfisico include l'osservatore proprio altrettanto quanto la realt che forma il sostrato dell'I King
comprende delle condizioni soggettive, ovverosia psichiche, nella totalit della situazione momentanea.
Come la causalit spiega la sequenza degli eventi, nella mentalit cinese la sincronicit spiega la loro
coincidenza.
LA SINCRONICIT
(forza causante) che non pu, per il principio di relativit, superare la velocit della luce).
L'accadere simultaneo dei due eventi, orientamento dello spin di una particella per effetto della misura e
cambiamento della direzione dello spin dell'altra pu essere definito come un caso di sincronicit dove il
'significato' viene fornito dal fatto che le due particelle sono state in precedenza e sono tuttora connesse da
un rapporto di coppia. Le implicazioni di questo fenomeno possono essere enormi se si tiene presente che:
- Tutta la materia, inclusa quella dotata di coscienza, fatta di particelle elementari che seguono le leggi
della meccanica quantistica
- La materia di tutto l'universo era inizialmente, alla sua nascita, situata in una piccola zona di spazio
(Universo inflazionario, Big Bang). Ci sono delle buone probabilit che tutta la materia esistente nel cosmo
fosse, una volta, connessa e quindi, per la inseparabilit del teorema di Bell, sia tuttora connessa.
Questo pu avere anche degli effetti sui campi di coscienza che si fondano sui campi biofisici
(elettromagnetici), in particolare nella:
- trasmissione e percezione di informazione in modo istantaneo (intuizioni folgoranti, chiaroveggenza ecc.)
- partecipazione e connessione a tutto quello che avviene nell'intero universo (per una proposta analoga
che utilizza in modo non ortodosso il principio di indeterminazione. Vedi, per esempio, "Stalking the wild
pendulum" di Ithzak Bentov, edito dalla Destiny Books).
Tutto ci potrebbe avere anche un parallelo coi concetti di ordine implicato ed esplicato di David Bohm
( Wholeness and the implicate order, editore Routledge & Kegan Paul) e la sua teoria di un universo
olografico.
nota 1. Il principio di indeterminazione di Heisenberg afferma che non possibile conoscere (misurare)
contemporaneamente con assoluta precisione i valori di particolari coppie di variabili che descrivono lo
stato del moto di una particella elementare, per esempio la posizione e la quantit di moto, il tempo e
l'energia, ecc. Le incertezze delle misure dei valori di due variabili 'accoppiate' sono legate dalla relazione
di indeterminazione: il prodotto delle incertezze sempre maggiore o uguale alla costante di Planck diviso
due pigreco.
Una delle interpretazioni del principio che l'atto stesso dell'osservare che altera lo stato di una particella
e quindi impedisce di conoscere quali fossero i valori dei parametri del moto prima della misura. Per
esempio per determinare la posizione di un elettrone bisogna 'vederlo' colpendolo con un raggio di luce
che, colpendo l'elettrone, ne cambier la quantit di moto in modo non prevedibile. Ne risulta che la
posizione sar ben determinata ma non la sua quantit di moto. Altri modi di misurare la posizione che
tentino di ovviare a questo inconveniente provocheranno la manifestazione della natura ondulatoria della
particella impedendo cos la misura di caratteristiche corpuscolari.
In una interpretazione meno riduttiva al solo atto della misura, che propone ancora una certa visione
'classica' della realt, le particelle elementari hanno s delle propriet analoghe alla velocit e alla
posizione, ma pi 'fluide', e queste non prendono consistenza che all'atto della misura. Che cosa sia una
particella elementare prima della misura non noto. Questa fluidit deriva anche dalla coesistenza della
natura corpuscolare e ondulatoria che impedisce di definire le particelle elementari in termini di una sola
delle due realt.
LA SINCRONICIT
LA SINCRONICIT
qualunque esperienza di trasformazione, si esprime secondo Li. Meglio, Li che ne dirige i cammini. Certo
per esso, per Li, che evoluzioni di differenti categorie dell'esistente (ma che differente?) mostrano, e a
volte ostentano e ci fanno stupire, inspiegabili sinergie (ma che inspiegabile? E che spiegabile?), indoli
simili ed uguali apparenze.
Evebti passati e futuri, eventi in luoghi diversi, che incredibili vedono simili anzi stesse evidenze. E' per Li
che ci accade.
A questi contesti, in cui concomitanze e coincidenze di eventi non paiono rapportabili al mondo del caso, e
delle cause e degli effetti, sincronicit fa riferimento. Ma al fine, parziale , e limitato e limitante, il concetto
stesso di evento. Ci che pone di l da venire giudizi su rapporti tra eventi diversi. L'evento consegue ad
una limitazione del campo di osservazione. E' la limitazione, la parzialit intrinseca nell'osservatore, che d
luogo all'evento. Un osservatore infinito, quanto meno limitato, saprebbe bene osservare l'evento come
momento inscindibile del tutto. Come la goccia d'acqua nel mare ne autonoma ma inscindibile parte.
Semplicemente essa goccia e mare insieme, ricordava un vecchio taoista.
Cos l'evento certo esiste, ma particola non sondabile e non isolabile dal flusso continuo dall'esistente.
L'evento pare realizzarsi in una certa sua rilevanza di modi, che viene scambiata per rilevanza di contenuti.
Teatralit espressiva, risonanza figurativa che in realt l'unica qualifica dell'evento e l'unico metro di
riconoscimento. L'evento dove la foglia che cade disegna un barocco pi fine. Ma quell'attimo non pi
rilevante o intenso di ogni altro attimo, meno riconoscibile per la plastica minore evidenza, che poi pi
semplicemente quando la foglia scivola via.
per di pi, ogni singolo attimo non ha in s significato compiuto, meglio, di per s non in tutto realizzato, e
solo in stretta insoluta relazione con gli altri momenti permette e rappresenta la foglia che dal ramo scivola
a terra. Cos l'acuto osservatore saprebbe bene osservare l'evidente rapporto tra eventi, che per l'uomo
comune sono distinti e distanti. Ed il concetto di sincronicit, che vale a riempire questo supposto vuoto di
evidenza, non avrebbe, e forse non ha, ragion d'essere. Riguardo al genere umano, intendo la nostra
recente visione, essa si esprime secondo fa, Lu, Ts, di Li contralto ed integranti, che disegnano in vario
modo la logica, l'ordine umano.
In questo contesto, nell'angoloso regno dell'uomo, capita di restare abbagliati e perch no, illuminati da
eventi che paiono e sono diversi e speciali, capaci di riconoscere e riflettere, promuovere e riproporre
nostre tonalit, intenzioni interiori, valenze sorelle. E pari vale l'opposto. Nostri toni interiori si rispecchiano
precisi in accadimenti esteriori. E il nesso che intercorre sfugge e pare mancare.
Notare questi eccedenti richiami (o essere notati?) e valutarli (o essere valutati?) per noi indicativo ed
importante. E segna uno sguardo, un accesso nell'universo di L, senza pi bende sugli occhi o almeno con
bende pi lievi. Uno dei sette veli che scivola a terra. Questi eventi, che esulano e contravvengono la
nostra logica, non sono che ombre, segni, impronte, figure di Li.
Come un suo casuale e ammiccante sbadiglio. E ci permettono, questi strani ritorni, di soppesare con mano
quanto profonde evidenti ed ignote siano le regole, semplici ed insieme uguali e diverse, di questa nostra
sconosciuta esistenza.
Sincronicit, a me pare, non sono che eventi che si rapportano stretti in abbracci pi ampi della nostra
attuale apertura. Pi grandi di noi, voglio dire. Sincronicit raffigura sguardi pi ampi di quanto i nostri occhi
oggi possano, cammini pi irti di quanto le nostre gambe oggi valgano, rapporti pi profondi, intimi,
immediati di quanto le nostre menti oggi sappiano.
Rappresentazioni in luogo pi oscuro, o luminoso, di quel che nella nostra pretesa tranquillizzante (ma
file:///C|/Documents%20and%20Settings/beppeial/Do...%20---/09%20--%20ESOTERISMO/LA%20SINCRONICIT.htm (19 di 25)31/07/04 4.11.14
LA SINCRONICIT
poi lo ?) realt, che in tutto si sforza di sbiadire in una monocroma quotidianit, accecanti colori e visioni.
Cos la relazione non pare spiegabile sul piano comune. E sincronicit ci aiuta a far breccia, ci sforza a
capire, vedere di l delle persiane socchiuse della nostra finestra interiore. Sincronicit la luce che da
fuori queste persiane filtra dentro e ci illumina, non uniforme ancora, ma a rette decise. Pure luce e vedi il
pulviscolo.
E cosa spiegabile?
Noi chiamiamo spiegabile l'evento frequente, che appunto per la sua frequenza ci prevedibile, anzi ovvio,
certo e normale.
Inspiegabile il raro, l'inusitato, lo strano. ci che sconvolge le regole.
In realt, ben sappiamo, l'eccezione conferma.
Da par suo, ... Li non cura misure, frequenze, valutazioni, probabilit, ritorni, note, categorie. Li non divide
in relazioni evidenti, invadenti o rare, segrete, improbabili.
Li non vale eccezioni. Li informa l'esistente. Di l, di qua di eventi, parole, spazi, tempi, movimenti, finzioni,
trasformazioni, realt.
LA SINCRONICIT
musica classica, portato ad analizzarne la struttura in cui il brano stesso diviso, la bravura dei singoli
strumentisti, del direttore, le differenze tonali e ritmiche: tutta questa elaborazione viene svolta dall'emisfero
analitico/razionale che, appunto, frammenta l'insieme del brano nei suoi singoli costituenti. La mente
estetica per le sue qualit recettive e femminili (simbolicamente Yin) ascolta il brano nel suo insieme, lo
gode come un evento globale, si lascia trasportare dalla musica e si abbandona alle sensazioni che
nascono dentro. Tutto giocato sulla sintonia, sulle analogie tra la musica, i propri sentimenti e la
situazione nel suo complesso.
La scienza al suo nascere si configura come via di conoscenza rigidamente razionale e sperimentale,
basata sulla legge di causa-effetto; al suo interno non vi mai stato spazio per la componente analogica
della mente, che pure di importanza essenziale per la comprensione di una vasta classe di fenomeni. Da
questa impostazione deriva il fatto che la scienza pone l'accento sulle parti in cui un fenomeno pu essere
diviso piuttosto che dall'unit d'insieme del fenomeno stesso. Come esempio di questo possiamo vedere
come l'atomo stato identificato con gli elementi attivi, lo Yang, ossia elettroni, protoni ecc., mentre la
stragrande estensione dello spazio atomico costituita dal vuoto, lo Yin, che viene ritenuto secondario e
senza propriet essenziali. In maniera analoga la cellula viene descritta per i suoi costituenti attivi (nucleo,
mitocondri, molecole ecc.) mentre l'acqua, il pi vitale e femminile degli elementi, che costituisce 1'85%
della cellula stessa, viene considerata come una sorta di riempitivo di importanza trascurabile. La stessa
psicologia occidentale continua a considerare solo gli oggetti mentali come pensieri e idee, studiando come
si formano, si conservano, si associano ecc., senza mai considerare il 'campo di coscienza' in cui i pensieri
esistono e si articolano. Se pensiamo ad una mela, essa diventa presente dentro di noi come immagine
colorata o come concetto astratto: ma che cos' questo dentro? abbiamo mai fatto caso a questo 'spazio
vuoto interiore' che, in maniera scontata, chiamiamo mente'?
Il taoismo, la pi femminile e naturale delle vie spirituali, ricorda che il vaso costruito di terracotta ma
per il suo vuoto interno che il vaso utile...e il taoismo sta proprio parlando dell'uomo e del suo vuoto
interiore, dell'indicibile esperienza di una coscienza senza contenuti che si ottiene quando si entra in
sincronicit con l'esistenza, con il Tao.
Parallelamente all'evoluzione del pensiero forte si evoluta anche una linea di pensiero debole, una
'epistemologia flessibile' basata sulla trasmissione istantanea di comprensioni tra persone tra loro molto
simili e non, come nella nostra cultura, attraverso l'acquisizione di dati precisi, di nozioni complete e
strutturate. Non per nulla l'oriente profondamente legato alla sincronicit e alle sottili trasformazioni
spirituali che rendono possibile questo 'accadere' di eventi nel presente che rende la vita significativa.
Seguendo la nostra linea di analisi se la base dell'attitudine occidente il principio di causa effetto, che si
esprime pienamente nella scienza materialista e oggettiva, dovremmo ritrovare il principio di sincronicit
come base della 'scienza della dimensione interiore' che caratterizza l'oriente.
La maggioranza delle religioni orientali sempre stata basata sull'esperienza del proprio 'vuoto interiore' e
sulla realizzazione del proprio essere, non sulla fede. Per migliaia di anni un incredibile numero di persone
si sono completamente dedicate alla ricerca di questa esperienza soggettiva, esattamente come in
occidente i ricercatori hanno sviluppato una scienza partendo da metodi simili e dal confronto delle proprie
esperienze dirette. Che cambia solo la direzione della ricerca: esterna o interna. Cos in oriente hanno
preso vita migliaia di differenti scuole spirituali, ognuna delle quali adotta alcune tecniche specifiche. I
ricercatori spirituali per generazioni hanno continuato a fare esperienza di spazi interiori e a tracciare delle
mappe di questi 'territori spirituali'. Ogni tanto, esattamente come accade tra scienziati, qualcuno scopre
delle tecniche nuove, dei nuovi spazi di ricerca o dei nuovi paradigmi con cui spiegare le esperienze
raccolte, in questo modo le scuole di ricerca spirituale hanno portato ad un altissimo grado di evoluzione
questa dimensione di coscienza. La scoperta fondamentale che, pur con differenti tecniche di
meditazione, possibile per ogni essere umano arrivare ad uno stato di coscienza vigile e incontaminata
da impressioni o pensieri, al vuoto interiore. Quando questo stato raggiunto la coscienza individuale si
fonde con la 'coscienza del Tutto' e si realizza la pi profonda delle esperienze: l'illuminazione. Quando un
uomo realizza questo stato di totale sincronicit con l'esistenza, viene chiamato un Buddha (risvegliato), un
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LA SINCRONICIT
liberato, uno Yogi; viene stimato come un essere autorealizzato e venerato come maestro spirituale. Tanto
la meditazione che la realizzazione avvengono nel silenzio e nella profonda pace interiore. Quando
Mahakasiap realizz lo stesso stato di coscienza del Buddha, questi sorridendo in silenzio gli porse un
fiore, solo un simbolo di fragranza e apertura. Tra di loro la comunicazione era accaduta: l'esperienza del
Buddha era passata al discepolo ed ora entrambi partecipavano alla stessa esperienza profonda. Qualche
cosa era passato dal maestro al discepolo o solo un istante di unit e armonia aveva permesso che
accadesse la stessa comprensione ed evoluzione. La sincronicit entra in questo gioco sottile di silenzi ed
espansioni dell'anima come la musica ispira i corpi alla danza. E ogni maestro cre una comune di
ricercatori spirituali intorno a s, tutti in profonda sintonia e vicinanza con lui. Persone legate dallo stesso
profondo desiderio di evoluzione, tutti che si sentivano uniti dall'esperienza interiore della meditazione.
Pensiamo ora, riferendoci all'articolo che ci mostra che quando c' la sensazione di sintonia le onde
elettroencefalografiche si sincronizzano, che cosa pu accadere quando un Buddha e alcune migliaia di
discepo1i meditano insieme. Questa sintonia di coscienze, di silenzi che di fondono con altri silenzi, di una
oceanica onda di sincronicit che pervade il tutto. Ogni Sanga (comunit buddista), ogni lamaseria,
monastero, ogni comune di ricercatori che ha ospitato un maestro illuminato ha creato questa oceanica
esperienza di Buddhafield, di 'campo di Buddhit' in cui ogni avvenimento appare pi significativo, pi
fluido, come se l'intero posto avesse una maggiore 'densit'. Accadde questo quando Buddha e Lao Tze
furono con i loro discepoli, nelle comuni Zen, Sufi e Tantriche, accadde fino a che Ramana Maharshi e
Babaji furono vivi e continua ancora ad accadere con grande intensit intorno a Osho Rajneesh.
Punti di sincronicit di coscienze, centri di fusione della rete evolutiva dell'umanit, ancora cos
frammentaria.
L'indicibile leggerezza dell'essere, cardine della ricerca interiore orientale, si 'contrappone' alla concretezza
dell'avere della societ tecnologica. Vuoto e silenzio mentale diventano un polo dell'esperienza umana
interiore che si spera bilanci la ricchezza estrema della conoscenza e dell'esperienza rivolta al mondo
esterno. E' necessario che l'occidente, e lo scienziato in particolare, prenda coscienza di questa mancanza
radicata nella nostra cultura e inizi a riequilibrare il mondo iniziando la ricerca del proprio stesso essere.
LA SINCRONICIT
Il quadro astrologico di una persona viene raffigurato in terra grazie a grandi segni costruiti in legno che
vengono disposti nella corretta configurazione. L'intero cerchio, che riproduce quello sulla carta, diventa
cos largo tre - quattro metri. i simboli di legno vengono colorati in differenti colori. Le case e gli spazi
vengono delimitati da sottili asticelle di legno.
Ora in Italia vi sono solo quattro astrologi che hanno appresi il lungo training per poter operare con questa
tecnica estremamente potente e profonda; training che, oltre alle specifiche cognizioni pratiche, comprende
corsi di meditazione e lavoro interiore di ripulizia.
Abbiamo chiesto ad Anna Mosca, una di queste esperte, che insieme a Margareth Kuntzle ha tenuto dei
seminari di questa tecnica in Italia e in Svizzera, di parlarci della sua esperienza del cerchio. "Il cerchio
una lezione incredibile di centratura, un qualcosa di ancora misterioso, che non riesco a capire, come
un catalizzatore.
Quando ho iniziato a provare il cerchio su di me, stato cos forte che per un anno intero ho sentito il
bisogno di fermarmi, di iniziare un periodo di introspezione, ho cessato la mia collaborazione con Astra
prima e con Sirio poi per potermi dedicare totalmente a guardarmi dentro e crescere. Da quando ho iniziato
a lavorare con il cerchio, sono successe cose molto forti, nonostante mi sembri di essere statica fuori, in
realt sento che tutto in movimento. Anche senza muovermi, il cerchio ha lavorato su di me. Ora sto
riprendendo a lavorare sugli altri. Il cerchio una meditazione, ha una sua silenziosa bellezza, un'arte
che richiede prima una trasformazione personale, altrimenti perderebbe la sua carica di sincronicit. Il
cerchio sempre stato il segno della magia, nel bene e nel male, il cerchio in realt un segno spirituale.
In tibetano cerchio e centro hanno lo stesso nome: Mandala, simbolo del s e del cosmo nella sua
interezza.
Il soggetto, quando entra nel "suo" cerchio astrologico, deve prima di tutto centrarsi e fermarsi, entrare in
silenzio... meditazione... che pu durare poco o anche molti minuti, poi da quello che lui sente in questo suo
spazio interiore, io decido che cosa fare: ce segno mettergli di fronte, o dove portarlo all'interno del cerchio.
Il cerchio rappresenta l'interezza della persona, e lo scopo di queste tecniche che la persona vada
dappertutto all'interno di questo spazio, a sentire e riscoprire s stesso nella sua totalit. Solo che questo
non si pu fare in una sola sessione... ci sono troppe implicazioni... ci vuole del tempo e molta
collaborazione. Chi mostra delle grosse chiusure, un'emotivit molto bloccate, davanti, per esempio, ad una
V casa che rappresenta la vitalit sessuale, allora lo sposto e lo metto davanti alla sua Luna, per sentire
l'altra parte della sua sensibilit.
Normalmente la persona lavora ad occhi chiusi, ma non una regola, la cosa incredibile che, anche ad
occhi chiusi, ognuno sente con esatta sincronicit quello che simbolicamente correlato a quella posizione
o a quel segno. Per esempio Angela, una persona molto controllata, venuta a fare una sessione facendo
un gioco suo classico del "tutto perfetto", del "s" stereotipato. Io ho cercato di farle emergere qualche "no",
lei ha un insieme di pianeti in Scorpione, che sono in rapporto di tensione con altri pianeti in Leone per cui
tutto il suo gioco del trattenere... ma davanti allo Scorpione non successo niente... allora l'ho messa
davanti al nodo lunare ed andata in uno stato profondissimo; ha contattato un'altra s stessa, molto
inconscia, ed ha vissuto una scena di violenza: una capanna con tutti i dettagli, e questi uomini che
bevevano e le facevano paura. La scena era stata rimossa e il liberarla ha provocato dei profondi
cambiamenti nella sua vita. Alcune persone rivivono una autentica rinascita, quasi sempre delle grosse
espressioni di emozioni e blocchi rimossi.. ma fanno questo quasi completamente da s.
I1 cerchio uno specchio.. uno specchio magico, succedono cose meravigliose con una intensit
fortissima. La sincronicit del centro evidente, anche ad occhi chiusi, c' un rapporto simbolico che opera
in modo assai misterioso, io non faccio quasi niente.. resto presente e distaccata.. il cerchio opera da solo.
LA SINCRONICIT
Questa tecnica ci riporta a vivere l'astrologia con il corpo, con le sensazioni, a sentire i segni e gli aspetti
positivi e negativi direttamente su noi stessi. una tecnica totale.. olistica. E' un vero viaggio simbolico
dentro il nostro passato e le nostre potenzialit pi nascoste. Questo strumento ci aiuta a sentirci assai pi
vicini a noi stessi di ogni altra forma di astrologia mai conosciuta prima: per questo la chiamiamo astrologia
esperienziale.'
Sincronicit ed evoluzione
di Hanseuli F. Etter
- estratto da 'La syncronicit, I'ame e la science'
Le mutazioni accadono nello spazio e nel tempo, ma la loro apparizione fortuita e dunque a-causale. La
particolarit dominante che esse hanno un senso per l'evoluzione, esse rendono quest'ultima possibile e
determinano uno sviluppo 'verso l'alto'. Dietro le mutazioni si trova a mio avviso un principio acausale
significante: la sincronicit.
Nel sistema occidentale del pensiero di comprensione manca terribilmente una struttura differenziata che
permetta di comprendere ci che causale e ci che non lo . Cos non , invece, nelle categorie della
filosofia estremo orientale.
Questo determina in quel contesto un intreccio individuale fra il pensiero analitico strettamente causale da
un lato e accettazione seria di segni, oracoli e altri eventi di natura propriamente simbolica dall'altro. In
termini religiosi tradizionali vengono accettate nella nostra civilizzazione segni come la provvidenza, il caso,
il destino o l'intervento divino, per la scienza moderna, al contrario, il concetto neutro di caso, con un
aspetto indifferente di fortuna o sfortuna pi che sufficiente.
I1 pi conseguente in questo senso senz'altro il premio Nobel Jacques Monod che ha portato alle
estreme conseguenze la filosofia del caso dell'evoluzione. Egli perviene alla conclusione che il caso
soltanto all'origine delle innovazioni, delle creazioni nella natura animata: il caso puro, la libert assoluta e
cieca come base della straordinaria costruzione dell'evoluzione. Questo riconoscimento fondamentale della
biologia moderna non gli sembra una delle ipotesi possibili o pensabili tra altre: essa la sola possibile
poich la sola che coincide con la realt dell'osservazione e dell'esperienza.
Egli sottolinea, per esempio, che fra il determinismo di una mutazione della sequenza del DNA e il
determinismo indotto dall'"indice funzionale a livello dell'azione delle proteine, non possibile constatare
una "coincidenza assoluta".
Egli aggiunge che "l'evento resta dunque nel dominio del caso 'necessario"'. Monod si avvicina cos a
quello che pu essere definito il principio della sincronicit nell'evoluzione.
I fenomeni sincronici o le sincronicit rappresentano l'incontro fortuito di due o pi catene causali
indipendenti, che sono caratterizzate dalla simultaneit approssimativa e dal senso che l'evento creato
fortuitamente produce per l'interessato. Jung (1952) parla anche di coincidenze analogiche o similitudini e
pone come postulato di spiegazione la sincronicit come principio di relazioni a-causali.
Incontriamo un tale ordine a-causale, per esempio, nel regno della fisica con i periodi atomici o la velocit di
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LA SINCRONICIT
propagazione della luce. Le cose sono come sono e noi non possiamo darcene una ragione.
Jung allarga considerevolmente, con l'aiuto del fisico Wolfang Pauli, l'immagine classica del mondo che
avevamo fino ad allora (spazio, tempo, causalit) per introdurre un quarto principio - pur essendo
consapevole che una tale apertura non poteva essere intrapresa che sotto l'influsso di una necessit
assoluta. Questa necessit era fondata per lui sul fatto che i fenomeni di coincidenza significante non sono
comprensibili all'interno di una visione del mondo, in cui esperienze essenzialmente umane non possono
essere integrate, pertanto necessitando di un'espansione di questa visione.
L'idea di una relazione fra tutte le cose, la 'correspondencia' di Leibuiz che si accompagnava alla filosofia
medioevale ha cominciato a declinare con l'apparizione delle scienze della natura e le concezioni di un
mondo sottoposto alla causalit, per finire nell'oblio con il costante progresso di queste scienze. Oggi, certe
problematiche e certi risultati della fisica e della biologia, nonch della psicologia e dei suoi territori limite
che si sottraggono alla concezione causale, richiedono una revisione dell'immagine scientifica del mondo
(Isler 1971). Nella cultura cinese del passato, il principio di sincronicit era lo strumento di base utilizzato
per comprendere il mondo circostante e gli eventi storici. Si assumeva, allora, che il comportamento
strutturale dell'uomo, il microcosmo, era in relazione con il macrocosmo.
Cos inteso il principio della sincronicit indica in ultima analisi una connessione trascendente di tutti gli
elementi dell'universo.
Jung e Pauli sono giunti a un accordo reciproco concernente l'ordine di questo principio. Il quadro spaziotempo-causalit nel quale si muove la nostra comprensione occidentale del mondo viene elevata ad una
figura parternaria con l'introduzione del principio della sincronicit. Su proposta di Pauli la struttura
costruita in modo tale che i postulati di psicologia del profondo e quelli della fisica moderna vi si trovino
soddisfatti:
energia indistruttibile
causalit sincronicit
continuo spazio-tempo
Jung non conosceva evidentemente il significato del caso nella teoria dell'evoluzione suggerita da Monod,
in cui l'evento che impone la mutazione e la sua incidenza funzionale sono legati fortuitamente. Quando
una mutazione si rivela essere, nel suo effetto biochimico finale, un vantaggio funzionale per rapporto
all'ecosistema, essa tanto pi utile al portatore, perch gli da una possibilit individuale di sopravvivenza
e assicura meglio la continuazione della specie.
Questa esigenza, elaborata da Jung in vista di un evento sincronico, si verifica in maniera esatta nel caso
di una tappa evolutiva. Il 'senso' risiede nell'adattamento migliore, nella continuazione pi sicura della
specie e di conseguenza nella garanzia di una possibilit di uno sviluppo superiore.