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ABBONAMENTI1982
oL'Oll8El\VATReftOMAllO.
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VATICANOE ITAUA.
POLlTlCO RELIGIOSO
CumulltJvo
ElTEWO {vtt
OUotkl!
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tecnlclil
VA.
UNICUIQYE
SUUM
NON
pUBLIEr.
Via Giotto. 36
Tarlffe comm
....
90.000
''''00
109.000
400
BO.OOO
Copia arretrata
neorologlo
Gradualit
e conversione
Si pub parlara
di gradualit
nella rivelazione
della legge?
:O~
Primo approccio
antropologico
Si tentati, effettivamente,
di
penssrlo se' 81 considera la diver
~It delle \ISlillZEl e delle norme che,
m epoche successive e in condIzioni diverse, furono quelle del Popolo di Dio. Non si possono enu
merare le varlazionl e le evo1uzioni avvenute all'interno delle norme
glurldlche, delle prescrlzioni e della usanze. Tuttavia, l'Ides di un'evo1l!Zi0ne in via di un sempre maggrole perfezlonamento
proviene da
un a priori fllosofico che ha caratterizzato lWl XIX secolo - e taivoila sagna ancora - la tanto cri
ti"." bibUca quanto l'etnologla e le
SClenze ad essa connesse: storla
delle reUgioni, storla delle cultu
re ooc. Questo a priori, almeno ln
teologla, non pub esistere. Uns lettura pill rlgorosa dei testo stesso,
spogllata di questi presuppostl fllosQfici, sar magglormente in grado
di accogllere i risultati di uno studio crltlco che metta in luce le dif
ferenze delle sftuazionl
cultura1l
ma che, allo stesse temPO(llffeTfni
che, teologlcamente,
la totaUt dei
cont;enuto
data fin dall'Jnfzlo. La
stona santa non consiste n neUa
generazlone
dello spirlto assoluto
n nella genesi della verlt della
legge. La storla consiste nella Uberazione dello splrito dell'uomo e
nella sua redl!ll2fone perch possa
acdere al pieno possesso di cib
che, fin daU'lni2lo, la mlser1cordia
di Dio, che si concede a lut, vuele
donargli senza riserve.
Al princfplo - commentavano
Padrl - il Princlplo, ossia Il Verbo, nella sua totalit. Tutta la rivelazione si comple, per la prima. vol
ta, nella Creazione. Ed a questa
10glca, presente ln tutti gli scrltti
dell'Antico Testamento,
che Ges
stesso si rlferlsce in Mt 19,1-8, testo
che Giovanni Paolo II commenta
apo.tollca,
p. 13.
neU'Esortlone
Posslamo cltare ad esemplo 1'01>bUgo di consegnare un Ube1lo di
ripudio ad uns donna rinviata, come scrUto in Dent. 24, 1, par par.
lare di una gr~uaJit
della legge
(che non ragglunga la sua pienezz&
se non attraverso
CrIsto?) Ges
stesso rlsponde tutto il contrario:
egli indica Il Princlpio
della
ft Legge
cio 1 prlmf due capltoli
della Genesi che presentano l'uomo
come creatura di Dio e la legge
d'amore data alla coppla (per r1fIutare l'oblezlone par la ft durezza di
cuore.)?
2.
-----
JEANMAlitIE
deI
per la conclusione
Nozione casistica
o concetto
teologico?
Se ci atteniamo
ai resoconti de).
la st,,:InPR, la gradualit
potuta
ap~arIre
come un concetto
di teo-
della
di ri-
LUSTIGER
ArciVesC01l0
Omelia
(continua)
700
L 1.500 8 paroi.
Gradualit
e conversionc
gnore Dio vostro, sono santo dice il Levitlco (Levitico 19, 2), Siate pertettl come pertetto li Padre vosero celeste (Mt 5, 48) commenta Ges.
Il fondamento della Legge oostitulsce un appello all'uomo ad agi
re umanamente
come Dio agisce
divlnamente, ad agire nell'uomo nella maniera stessa con cui Dio agiBee in Dio. L'uomo unlto a Dio
dal suo stesso aglre proprio come
10 tramite l'offerta di adorazlone della sua esistenza operata dal
culto,
Uno studio attento dei eomenda-
.....
50""
10.000
Facilmente
rlconoscibile
qui
l'espresslone che designa il CUOre
di pietra di cul parla il profeta
e che il donc dello Spirlto sostltuir con un CUore dl carne finalmente in grado di conoscere e mettere ln pratica
comandamenti
(Geremla 31, 31-34).
Ges stesso ne1 Discorso della
Montagna, il Suo commento
a.Ue
prescrizloni della Legge, mentre indlscepoU
alla
santit
pl
pero
vita
f<:tta. sottollnea con un vlgore Inau,
dito (Mt 5, 17-20) questo assoluto
della Legge, data da Dio, che tocca la natura umana fin nel pl intlmo al punto che l'uomo che agir
seconde la volont di Dio aar colui
che rivela la Gloria. di Dio (Mt 5
14-16). Ges stesso .Ia luce dei
mondo s perch ademple pertett amen la volent del Padre. Egil
laperfezlone
.della Sua obbedlenza
j9t FigUo, la Legge compinta e il
dOiD.!llmento delJli'-Legge, 'nelquale
e attraverso fi quale glluomini p.
f~~~
volont deI Padre che
Trimestra
.000
43.000
onInarf->
35'"
74.000
Cumulatlvo
Copia
20.45 Mllano . Toi., 02{4697051 . Ulf. dl Roma, Via dellB Conclllezlon 22 Tel. 06/6547241
SBmestre
".000
l'OsservataredUa ~I~.
PRAEVALEBUNT
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(~B't:
PUBBLICITA, Socletll S Paolo
Amw.
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L"Osll~di.H.~e~
" DclmInIcIt-:348f
GIORNALEQ!)OTIDIANO
raglOne.
P.eT contraccOlpo,
eSl~enze morall
~hIe~a semorano
cll Parlgt
presentate
inaccessibili
le
dalla
anz'
Quest~
lrrag~Onevo1i 0 inumane.
confbtto,
frequentemente
vissuta
q~ale. drarnma di coscienza, cambIa dl terreno seconda le culture:
pel' re?der~e.ne conta sufficiente
;'c-
c0-"i~:c""r!o~";
,,'
,1cl
<-"tto
***
permetto-
n.o dl comprendere
come la le e
sla data da Dio all'uomo affin~~
la r~-glOne SIR da esse. illuminata
e gUldata,
~'t~omo, c.rea.to a immagine e sa.
:rllglianza dl DIO. ne riceve la legge
e s~o agITe come imitazione
e
p~rteC1Pazione allo stesso agire di:
VIDO.
Slate santi perch la il Si,
.JEANMARIE
Arczvescovo
(continua
in
LUSTIGER
di Parigi
f.e1'za pagina)
--
L'OSSERVATORE
ROMANO
*L
ABBQNAMENTI
~L'OS8I!RVAJliRE"ROM'\N("
;.T"'IonI'
CENTIIAtEVATICAIJA:
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4lIItVkJQ
4197
~!I
~rnentI:
3$81- ammtnl8traz.:34a.3287.dtffuslolll:3921.TII,IX _
CXXII - N, 22 (36,907)
POLITICO RELIGIOSO
Curnulatlvo
ESTEFIO(vii
riopimic;t,
.,
.
onIlnarll)
OUotidleno
UNICUIQYE
SUUM
NON
PRAEVALEBUNT
Cutnulatlvo
Copia L. 400
CITTA'
Semlltre
AM",
1982
Trimestre
ETAUA
lo.,..,~~
Qft8CYVA
;SPEDIZIONE
IN ABBONAMI!NTO
'POSTALE(GRIJIlfO.1/701
CONTO'
CORREHTE
POSTALE
N. UUOC
Anno
GIORNALEQJ)OTIDIANO
VATICANOl
Ouotldlano
DEI. VATICANO
60.000
2O.DOO.
8.
t4.000
74.000
".000
90.000
50.000
19.000
10.000
01.000
t09ooo
Copia .rretrata
Giovedi
IN MARGINE ALL'ESORTAZIONE
SULLA FAMIGLIA / 6-2
35.000
700
28 Gennaio
1982
APOSTOLICA
Pedagogia divina
e pedagogia
della Chiesa
La Tradizione sostiene in modo
massicote uns pedagogia divina, ma
in tutt'altro senso.
La pedagogia dJvina consiste niente meno che nella storia dJ un concepimento in cui si rivelano parallelamente la paternit divina e, in
essa, l'uomo stesso quale figlio di
Dio che nasee alla vlta, nuova e
originale nello stesso tempo. Questa pedagogia dlvina non consiste
n in procedimenti, n in artifici
(neppure della ragione!) e nemmeno in tolleranza dilatoria (da non
confondere con la pazienza di Dio
rivelata nella Passlone di Cristo).
Essa si realizza, dunque, nel Mi
stera stesso dell'Incarnazone,
in un
donc che culmina nella persona dJ
Cristo, IIgUo di Dio, nostro Fratel10, per il quale e nel quale solo la
condizlone dJ FigU dl Dio diviene ormal possibile agli uomini, purch
essi nascano dall'a1to attraverso 10
Splrito. Per parlare in termini reaUsUcI, blsognerebbe
dunque parlare pi propriamente
dJ nascita e
pol di crescita della vlta dJvina, l'
una e l'altra nresentt come fonti
di conflitto nef cuore di ogni umano e in seno alle societ umane in
quanta questa generazione, atto dJ
Dio stesso, smaschera le forze. ostiU che tengono l'uomo prigionlero,
allenandolo 'a se stesso, le forze
delle tenebre, del peccato, della morte da cui l'uomo stato reso llbero.
La pedagogJa dJvina, ben lungi dal
voler allontana.re Dio dall'uomo, in
attesa che egli, con le sue sole forze, pervenga all'oblettlvo
che Dio
stesso gli propane, consister,
al
contrario, in un'azione scarnbievole
di amore:queUa
per cui Diostesso
in persona, ossianel Suo Verba, si
fa uemo fino a sub!!'e l'estremo lillltl'
delI'ann!e$mento.
dell'uamo
perduto. In questo senso Dio non
-maestro semsi comporta. cme
pre lontano da! suo alUevo che Dio,
in Suo FigUo, si fa Egli stesso uomo perduto.
per salvarlo. Strappandolo alla morte Con la Resurrezione Egli elargisce a1I'uomo il do.
no deI sua Spirlto Santo che suscta in lui la vita nuova, la vit a eterna dei IIgU di Dio,
L.. pedagogia divina si identificher dunque nella storia cenereta, tntesa evidentemente come carnmina storica della potenza dello
Spirito Santo e dJ tutti i dont dei.
don a ti a
la grazia concretamente
uomini concreti in modo che essi
appalono a poco a poco trasgurati e santificatl dalla presenza di
Dio che agisce in loro. La pedagogia dJvina consister in una lotta
che Dio ingaggia nell'uomo, lotta in
cu! l'uomo riceve la sua Ubert diventando
tanto pl fondamental.
mente se stesso quanta pi radicalmente nascer da Dio e realizzer
in lu! la condJzlone dJvina ricevuta con la grazia.
Per chlarlre questo argomento, bisognerebbe a questo punto aggiungere e commentare tutti 1 passi deI
Nuovo Testamento in cui la vita dei
IIgU dJ pio viene simboUcamente
rappresentata
oon l'lmmagine
dei
concepimento; la stessoavviene
per
tutte quelle parabole in cui Gs
paragona
l'avvento deI Regno al
modello blologico della crescita di
ancora ag
un seme. Bisognerebbe
giungere gu! la parabola della vigna, in cu! il legame vitale a Cristo, la vigna, con ciascuno dei tralcl - sia che questo inaridisca e
muoia, sia che venga potato per
dare altri frutti - cl fa presentire
quella storia divina, storia di grazia scritta in agni uomo, in cui Dio
si rivela pedagogo dell'umanit.
Si comprender
facilmente
che
non si tratta, qui, di una pro gressivit deI sapere 0 dl un sempUce
accumula di nosiont, n dl un transfert cumulativo
di informazione,
quale viene oggi trattato dai calcolatori in cui la successione,
nel
tempo, si limita ad un pure dato
sico, un termine che in breve pu
ridursi per la rapidJt delle mac.
chine e la potenza dei processi di
trasmissione,
di stoccaggio, di lettura in modo da poter immaginare
la trasmissione
istantanea
dJ una
somma complessa
e sempre cresceqte di lnformazioni.
L'aumento della capacit dJ met-
il
uccide
il
Cl
giudicate
e non
sarete
giudicati;
e Don sarete condannati; perdonate e sarete perdenati. Date e vi sara dato; vi sar
versata in sena uns buona misura,
polpigiata, SCOSSB e straboccante;
eh sara usata verso di vol la stessa misura di cu! vi siete servlti lI.
Disse ancora loro una parabola:
Un cieco puo forse far da guida
a un altro cieco? Non andranno a
cadere tutti e due in uns fossa? Il
discepolo non da pi dei suo
maestro, agni allievo, compiuta la
sua formazione, sar tutt'al pi come il maestro , Perch asservi il
bruscolo che nell'occhio di tuo
fratello e non scorgi la trave che
nell'occhio tuo? Ipocrita! Leva prima la trave da! tuo oechio; allora
tu vedrai bene e potrai togUere Il
bruscolo che nell'occhio dJ tuo
lratello .
Torneremo
sull 'argomento
della
pedagogia della Chiesa dopo aver
esaminato brevemente cib che conduce alla nozione dJ graduaUt il
segulto dJ Cristo , sequela Christi.
non condannate
Cl
Cl
Camminare
seguendo Cristo:
un altro modello
.di gradualit
Ricordiamo
rapidamente
il cammina al segulto di Cristo descritto
in modi diversi da ciascuno degli
EvangeUsti. Questa nozione occupa
un posto importante
nell'!nsegnamento dJ Ges tanto che l'espressione mette1si al seguito di, camminare dietro, signifiea. ne! linguaggio deI Nuovo Testamento, farsi di.
scepolo dJ qualeuno.
Dra si tratta, per i cristiani, di
divenire discepoli di Cristo. Nien~
te di pi naturale, soprattutto
nell'epoca mOderna, che il voler comJi(
JEAN-MARIE
LUSTIGER
Arctvescovo di Parigi
(COntinua in terza pagina)
L'OSSERVATOREROMP
Pedagogia divina
dalla prlma
pagI'/UI)
prendere la Iogiea del Vangelo assimllandolO alla logtca delle pedagogle che vengono deflnlte rasionali: questa nuova chlave dl lettura
olfre la grande soddisfazlone
dl
far apparire
la figura dl Cristo
Infinltamente
pl
comprensiblle
e pi umana , rteonducendola al procedimenti
gi conoscniti e provatl dall'apprendlmento
dl
un'arte,
del risveglio
di un'ln
telllgenza. In tal modo le parabole
dlventano un puro processo oratorio 0 retorico, adattato ad una mentallt incapa dl astrazione. Cosl,
i miracoli Si rlassumono
ln segui
dimostrativl
pl suscettlblll
a colpire spirltl ancora rozzi. L'educazione degli Apostoll dipender,
dunque, dal lungo cammlno deI Ml\&
stro che sorveglla i progressl dei
suol dlscepoli. In tal modo, inflne,
quello che stato denominato segreto messlanico
dovrebbe essere
annoverato tra le tattlche 0 le strategie dl manlpolazlone
dell'oplnione pubbllca.
Nondlmeno questa lettura lascla
spesso sfuggire l'essenzlale dei vangelo, Impedendo dl comprendere
la
posta dl un cammlno al seguito di
Ges.
Gli Evangelisti
presentano
cesure e fasi: la morte dl Giovanni Battista, il rltlro con 1 dlseepoll e la
professione di fede dl Pietro, il momento in cui Ges comincia a ri
velare ai suoi dlscepoll la Sua Passtone, morte e Risurrezione e il do.
no dello Spirlto. In un certo senso
gll Evangellstl ci presentano
li mistero dl Cristo llberato totalmente
e lnspiegabllmente
dagli avvenimenti profeUci dell'infanzia, ma anche
attraverso la voce dei Padre, sta nel
Battesimo
che nella Trasfigurazione, allo stesso modo che con l'abbandono della Croce.
La RiveJazione Cristo stesso,
nella sua eslstenza umana Del tempo e nella storia, tanto che gll Apostoli ne dlvennero 1 compagnl e i
familiarl.
Tutta l'esistenza wnans fa Rivelazione, perch essa fa parte della
Rlvelazlone. Mettersl al seguito dl
Cristo consiste nel rlcevere dal Pa
dre cib che resta nascosto ai saggi
e ai sapienti
sto memento,
per aver .luogo in essf ... Essi rtcevono la forza di crescere come flgli
dl Dio e dl libersre nella proprla
esistenza carnale la " lotta dello Spirlto come dir San Paolo (Rm
8, 6-9). Attraverso questa lotta, poco a poco, essi si trastormeranno
le loro ri-
Gradualit e conversione
che, poco
a poco, lavora e converte i determlnlsmi
apparentemente
pi irrl
ducibl1i: dlventano capac! dl dare la
vista ai clechi, l'udlto ai sordl. 1
comandamenti
di Dio, che per l'uomo dal cuore di pietra.
rappresentano apparentemente
una follia,
contraria quasi alla ragione e pero
fino all'umanlt,
sono resi inteUegibill attraverso
la vita stessa iei
dlscepoll dl Cristo, nel quale 1 comandamenti
si realizzano, in virt
deUa potenza dello Spirito Santo.
Cosi, dunque, Dio opera attraver50 la Sua Chiess una pedagogia piena dl mlserlcordla,
pazienza dolcez.
za e bOnt. Questa pedagogia trova
la sua fonte fondamentalmente
e
in un primo luogo nella logica della grasia dl seguire Cristo, logica
sacramentale
dell'Identiflcazione
in
Cristo che si fatto peccato per
nol (2 Cor 5, 20 dunque nel quale
siarno morti al peccato e resuscitati
per Il!. nostra vlta e nel quale par
tanearnente, da un'uniea grazia di teclpiamo alla vita dei flgli di Dio.
Pedagagia
proprlamente
pasquale.
miserlcordia,
che Impronta la sai
dunque. Cosl, nel momento' stesso
vezza dell'uomo.
ln
cuiobbedlsce
a
Dio,
testlmone
L'uomo peecatore, cleco verso Il
dei comandamenti
dl Dio, nel difen
comandamento
dl Dio, resta cieeo
dere l'uomo stesso nella sua dlgni
anche verso la propria manchevolezza. AI contrario,
pl aumenter
t, la Chlesa lncontra inevitabilmen
dlfilcol
l'accettazione
della grazla e la fe- te la prlms e fondamentale
delt all'Imlore, pl aumenter
an
t, l'alienazlone
dell'uomo
dovuta
che la cosclenza viva dei suo pacca
al peccato. L'uomo, per dlventare
to. Lungi dallo scorgervl una' fonte
cib che , deve' accettare dl essere
dl dlsperazione, dobblamo vedervi,
liberato dalla SUI' ceclt. Questo non
JtNlGntl'llrlo, ~,fonte
,di ,t.ZlOne,:dI pUb"
'-mlstero dl
gr,.w.t,'POicsOlo-'questjlo
'grazia.' Il
cui"la '<lhiil(lggilt'tlf'i!.1
!n'gradO/di
_lItBre
lagrllftd!mla',
dlli< IillSeriCOl'dIa che Dio aCMda" seguito dl Cristo, manilestndG cosl,
agll uominl che ama. 'La "ofltraddlnel monde, la compassione
dl Dio
zione resta apparente:
ne abblamo
per l'uomo. Essa interde
anche
la prova nella testlmonlanza
dei
per la sua liberazlone.
Cosi, dun
santl che, quando si confldano, si
que, tenendo conto delle condizlonl
dlchiarano tutti dei grandi peccatoconcrete
della crescita
dell'uomo,
ri; e senza alouna esagerazlone, poi
ch si tratta della pura verlt. Al condlzloni storiche, antropologiche
e sociali deUo sviJuppo degli indi
lorquando la loro vita conduce alla
vidui e delle soclet seconda la
santlt che l'altrul sguardo ln gravariet delle culture, nella Chiesa
do dl rlconoscere, la loro l'l vlva
Cristo prosegue nel tempo Il suo
cosclenza dell'amore dons loro an
atto redentore. La leg~e dl gradua
che la capaciti> dl rlconoscere le ln
Ilt, deflnita dal Padrl dei Sinodo
fedelt. Anche se tall lnfedelt pro
curano un'indefinlblle
trlstezza all'
e da Papa Giovanni Paolo II nella
uomo che prosegue la sua corsa verEsortazlone Apostolica, trova in t.al
so la trasformazione
completa fino
modo 'a sua pienezza dl senso. Sa
a conoscere come egli conosciuto
rebbe l'n mentire aUo spirito dell'
(Cor 13, 12). Quesla coscienza pi
uomo, tradlre la saggezza dl Dio e
viva dell'amore
non porta alla dl
venlre a patti con il s!lenzlo della
sperazione ma alla giola poieh l'
vergogna ", sminuire
la potenza
amore non cessa dl donarsl ln ma
dell'amorc e dlsprezzare
la libert
niera gratuita e sovrabbOndante
ID
dl vlta cui l'uomo, di fatt.o, chia
flgli di Dio.
mato. Me, al contrario,
la Chiesa,
Dobbiamo dunque parlare di una
partecipendo alla ppssione di Crist.o.
loglca Itinerante della grazia. 1 dl
pi dl chlunque altro in grado
scepoli dl Ges, dopo il donc dello
dl Indivlduare
quale ferita ferisee
Spirlto Santo, si scoprono portat!
l'uomo,
quale perdita 10 ha perduto,
a vivere realmente quello che gli si
configura come un cammlno dl gril.' di quale amore bisogna amarlo, fino
all'ultimo dei suoi insucces.l. all'Ul
zia. In tal modo essi sono ln grado
tlma delle sue miserle, all'ultlma
dl accogliere cib che 10 Splrito San
to dona loro, rleordandosi
delle pasua perdlzlone. Ricordando
le esi
role dl Ges e d9Kll istantl vissutl
genze dell'amore, la Chiesa vive essa
con Lui al tempo dei cuore dl piestessa questo amore come una par
tra . Essi portano El compimento
tecipazlone aJla misericordla dei Panella lorD came cio che manca al
store che va in cerca della J:lecorella
la Passione dl Cristo (Col l, 24),
smal'rlta, deI Medico che rlsana gli
Partecil'ando
alle usanze dei prolnferml, dei Giustci che solfreper
prio tempo, gettatl
neUa varlet
i peccatl dei suol aggressorl,
delle culture e delle soclet, esSi dl