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Al Sindaco di Castellabate | sottoscritti Consiglieri Comunali Alessandro Lo Schiavo, Marco Rizzo, Caterina Di Biasi e Luigi Maurano, premesso: Che gli scriventi il 21/02/2017 si sono recati presso il centro raccolta comunale e depuratore in localita Maroccia per visitare la struttura ed esercitare il loro compito di controllo al fine di rilevare eventuali criticita presenti e al fine di porre le stesse all’attenzione dell’organo di gestione; Che Iart. 12 del D.Lgs. 99/92 stabilisce che la raccolta dei fanghi presso gli impianti di depurazione deve awenire con mezzi meccanici idonei e nel rispetto sia delle condizioni igieniche per gli addetti a tali operazioni che dell’ambiente, precisando che in particolare durante la fase di raccolta deve essere evitata la formazioni di aerosoli, cioé pulviscolo atmosferico o per meglio intenderci “polveri sottili” per lo spastamento di tale sostanza; Che ultima fase del processo del trattamento dei fanghi é I'essiccamento; Che i letti di essiccamento naturale dei fanghi dovrebbero essere utilizzati in casi di emergenza in quanto presentano un alto tasso d’impatto ambientale; Che sul fondo del letto di essiccamento dei fanghi bisogna disporre di uno strato drenante costituito da strati di ghiaia grossa © pietrisco, sul quale stendere un secondo strato di materiali pi: minuti e infine uno strato di sabbia di circa 5 cm, per uno spessore totale dei tre strati di circa 25 cm; Che il fango digerito deve essere posta sui letti per un’altezza uniforme di circa 20-30 cm; Che nell’art. 4 del Capitolato speciale d’appaito del bando di gara 2016 (determina a contrarre n.187/2016) per il servizio di prelievo, trasporto, smaltimento finale dei fanghi ¢ grigliati provenienti dagli impianti di depurazione di Maroccia e Ogliastro Marina si dichiara che il conferimento di tali materiali dovra avvenire prevalentemente a mezzo di cassoni scarrabili, a tenuta stagna, dotati di coperchio chiudibile, di volume variabile; Che gli scriventi Consiglieri Comunali hanno potute constatare come i fanghi di depurazione siano depositati in maniera non conforme alla procedura ‘sopra espressa, come si evidenzia dall’allegato 1 alla presente interrogazione; Yin me Che tale sostanza @ materia solida rimossa dalle acque reflue e dai reflui urbani e che al loro interno possono comprendere agenti patogeni quali Salmonella e Streptacocchi; Che in caso di pioggia il percolate potrebbe non essere canalizzato; Visto che nei mesi estivi l’attivita dell'impianto aumenta esponenzialmente a frante di un solo letto di essiccamento; Che per il servizio di prelievo, trasporto, smaltimento finale dei fanghi e grigliati provenienti dagli impianti di depurazione di Maroccia e Ogliastro Marina il Comune nel 2016 ha speso 70.906,95 euro; Che da foto pervenuteci e allegate sembrerebbe che un escavatore presente nel centro di raccolta abbia provveduto allo spandimento di un qualche materiale in un’area adiacente |’impianto (allegato 2 e 3); Che art.124 del D.Lgs. 152/06 al comma 1 stabilisce che tutti gli scarichi devono essere preventivamente autorizzati; ‘Che nei pressi di un torrente adiacente I'impianto di depurazione ¢ presente un tubo che gli stessi addetti hanno affermato servire per il “troppo pieno” (allegato 4); Che come evidente dagli allegati 5,6 ¢ 7 nell’impianto mancano le protezioni necessarie per i fili di corrente con grave rischio per 'incolumita del personale della struttura; Che come riscontrabile dagli allegati 8,9 10 della presente interrogazione le grate e i camminatoi che collegano le varie parti dell'impianto e che sono continuamente utilizzate dai dipendenti presentano buche, instabilita strutturale ¢ deterioramento avanzato con grave pericolo per la sicurezza degli addetti; Che il Responsabile dell’Area V il 21/02/2017 ha affermato che, al momento, <’é un vuoto gestionale; Che art. 13 del D.lgs. 205/2010 in modifica all’art. 185 del D.tgs. 152/2006 (Codice Ambiente) stabilisce che paglia, sfalci e potature, nonché altro materiale agricolo o forestale naturale non pericoloso se non utilizzati in lng Hy ; agricoltura, nella selvicoltura o per la produzione di energia, vengono considerati come rifiuti; © Che lart. 256-bis del D.Lgs. 152/2006 (Codice Ambiente) vieta e sanziona chiunque appicchi fuoco a rifiuti abbandonati o depositati in maniera incontrollata in aree non autorizzate: © Che lart. 14 comma 8 del d.l. 91/2014 stabilisce che le disposizioni dell’appena citato art. 265-bis del Codice Ambiente non si applicano al materiale agricolo ¢ forestale derivante da sfalci, potature o ripuliture in loco nel caso di combustione in loco delle stesse. Inoltre di tale materiale @ consentita la combustione in piccoli cumoli e in quantita giornaliere non superior’ a 3 metri per ettaro nelle aree, periodi e orari individuati con apposito prowedimento del Sindaco competente per il territorio; © Che tale eventuale comportamento illegittimo e irresponsabile potrebbe presentare aspetti di pericolosita per la salute umana e per I'ambiente; © Che é stato avvistato fumo derivante da combustione di qualche materiale nei pressi del centro raccolta in localita Maroccia (allegati 11 e 12); Che durante la visita all'impianto gli scriventi hanno accertato che tale materiale veniva scaricato da personale dell’Ente; © Che nello stesso luogo sono presenti cumuli di detriti (allegato 13) e poco distante anche una lastra di amianto (allegato 14) e Che art. 1 del D.lgs. 447/95 alla lettera a) individua come inquinamento acustico l"introduzione di rumore nell'ambiente abitativo o nell'ambiente esterno tale da provocare fastidio; * Che i cittadini che abitano nelle case in adiacenza dell’impianto di depurazione denunciano un rumore continuo e molesto proveniente, presumibilmente, dalle cabine; rilevato, quindi, un numero consistente di probabili criticita all’interno della struttura; la narrativa é parte integrante della stessa, INTERROGANO la S.V. per sapere: 1. Se ritiene corrette e a norma le procedure di essiccazione dei fang 2. Perché I’Ente non evolve il suo impianto dismettendo tecniche e modalita di lavorazione obsolete e altamente impattanti per I’ambiente; 3. Se @ possibile individuare il tipo di materiale presente nell’allegati fotografici 2 e3; 4. Se esiste l'autorizzazione necessaria allo spandimento di tale materiale, qualunque sia la sua natura e composizione; 5. Nel caso in cui quel materiale fosse fango lepurazione come si giustifica, normativamente ed empiricamente, il suo deposito a terra, in violazione di tutte le norme in materia; 6, Se l’escavatore visibile nelle foto é di proprieta dell’Ente o di terzi. Se @di terzi con quale atto @ stata impegnata la somma e il relativo utilizz0; 7. Qual é la funzione del tubo visibile nell’allegato 4; 8. Se, In generale, esistono tutte le autorizzazioni per lo scarico delle acque reflue. Incaso di risposta positiva gli scriventi chiedono copia delle stesse; 9. Se l’Ente & consapevole della scarsa manutenzione e sicurezza dell'impianto e quali sono le azioni future che intende intraprendere per arginare tale degrado; 10. Se Ente & in grado di produrre una relazione sullo stato dell’arte della funzionalita dell’impianto con indicazione precisa delle linee funzionanti sul totale; 11. Ache é@ dovuto il momentaneo vuoto gestionale della struttura; 12. Quali saranna i criteri della scelta del gestore e secondo quali procedure; 13. Achié stata affidata la gestione degli ultimi due anni 14. Quali sono i materiali inceneriti nei pressi del Centro di raccolta comunale in localité Maraccia; 15. Se ritiene lecita questa procedura; Nel caso di risposta positiva si chiedono i riferimenti normativi a supporto; 16.Se questi materiali vengono individuati nella categoria agricola (sfalci, potature etc,], sono stati prodotti in loco; Nel caso di risposta positiva se esiste il provvedimento del Sindaco per individuare i periodie gli orari per l'accensione degli stessi. 17. Se esiste l’autorizzazione per scaricare il materiale in questa specie di fossa; 18. Se |'Ente @ a conoscenza della presenza di cumoli e di una lastra di amianto nei pressi del Centro. Whe won HM , “4 f

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