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(Proverbio cinese)
VII
PIANO DELL’OPERA
Il presente lavoro si propone di testare sul campo gli incredibili benefici che
Nel capitolo 1 si analizzerà in termini numerici lo stato attuale del settore eolico,
facendo ampio uso di grafici e tabelle; si darà inoltre una dimostrazione scientifica
della convenienza delle fonti rinnovabili, mutuata dai principi derivati dal campo della
dell‟open innovation. Nella seconda parte del capitolo verrà delineato un modello di
governance delle collaborazioni che sarà poi applicato alle collaborazioni nel settore
Nei capitoli 3 e 4, attraverso l‟analisi dei casi Vestas e Jonica Impianti, si testeranno
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EXECUTIVE SUMMARY
Negli ultimi anni, il consumo interno lordo3 di energia elettrica all‟interno dell‟UE è
affidamento sui combustibili fossili: petrolio, gas e combustibili solidi (es. carbone)
Tuttavia ci sono stati dei forti cambiamenti nelle quote relative occupate da ciascun
tipo di fonte nel mix energetico comunitario nel periodo 1996-2007: l‟aumento
3
Quando parliamo di consumo interno lordo di energia, ci riferiamo alla quantità di energia
necessaria a soddisfare il fabbisogno di una entità territoriale, per un dato periodo di tempo:
tecnicamente tale valore viene calcolato come somma tra la produzione domestica e le
importazioni di energia, meno le esportazioni, più la variazione netta degli stock energetici
esistenti. Sottraendo al consumo lordo l‟energia che viene utilizzata per generare, convertire
o trasportare l‟energia stessa prima che raggiunga i consumatori, otteniamo il valore del
Consumo Finale di Energia. Nell‟Unione Europea, il Consumo Finale di Energia rappresenta
circa il 65% del Consumo Interno Lordo (Eurostat, 2008).
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1.2 Perché le rinnovabili sono convenienti: un’analisi di portafoglio
Una delle principali critiche mosse nei confronti delle energie rinnovabili è quella di
infatti la scelta tra diverse alternative energetiche è stata guidata dalla ricerca della
diverse.
termini del costo di una particolare tecnologia oggi, ma in termini del suo costo di
rischio.
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1.3 Le prospettive future per le energie rinnovabili
Ripensando alle previsioni elaborate solo pochi anni fa relativamente allo sviluppo
delle energie rinnovabili, i passi avanti compiuti sono stati enormi, e anche le più
rosee aspettative sono state spesso superate dallo svolgersi degli eventi. In due
decadi le energie rinnovabili sono passate da essere una “nicchia nella nicchia” nel
mercato delle energie alternative, a divenire una delle più importanti fonti
ventunesimo secolo.
L‟energia eolica, quella solare, così come l‟energia idroelettrica e quella geotermica,
Già alla fine degli anni ‟90, la preoccupazione per la sicurezza delle forniture
sviluppo delle energie rinnovabili4: l‟interesse verso tali fonti è cresciuto di pari
(si è passati da una dipendenza del 44% nel 1996 al 55% nel 2008)5.
l‟UE è molto vulnerabile alle interruzioni nelle forniture, sia dal punto di vista politico
che da quello socio-economico. Diversi eventi storici recenti hanno mostrato come
4
Commissione Europea, COM(97)599. Comunicazione della Commissione.
5
Commissione Europea (Eurostat): Sviluppo sostenibile dell‟UE. Rapporto 2009 sulle
strategie di sviluppo sostenibile UE, pag. 83.
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CAPITOLO 2. L’IMPRENDITORIALITÀ NEL SETTORE DELLE ENERGIE RINNOVABILI:
NELL’AREA DELL’INNOVAZIONE
tutte molto diverse le une dalle altre in relazione, ad esempio, ai loro potenziali di
questi ambiti possono essere ottenuti numerosi effetti benefici attraverso accordi di
collaborazione.
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2.2 Caratteristiche degli attori imprenditoriali coinvolti
tuttora forte interesse tra gli studiosi e resta tutt‟oggi aperto il dibattito circa la
visione ”organizzativa” o di gruppo, risiede negli esiti derivanti dalle due opposte
visioni.
apprendimento.
funzione imprenditoriale. La prima viene vista come una attività di controllo che
creatività inteso non come un privilegio di pochi, ma come un dovere di tutti: si tratta
istituzionale.
imprese e i rapporti di collaborazione tra imprese possono avere nel campo della
R&S.
rappresenta sempre più una vera e propria necessità, utile ad esempio per
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raggiungere la massa critica necessaria da un punto di vista tecnico e\o
infrastrutturale.
Andare al di là dei confini della propria impresa e costituire una collaborazione con
organismi esterni alla stessa è divenuta una scelta, talvolta obbligata, utilizzata da
organizzativi.
È proprio nei progetti “ad alta intensità di conoscenza” che le imprese collaborano
più spesso.
In generale le imprese ottengono effetti positivi nello stringere rapporti con partner
maggiore velocità con cui avviene l‟acquisizione di nuove risorse, in quanto bisogna
garantire anche la qualità delle conoscenze acquisite: tale affermazione si basa sul
attrezzature.
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I progetti di collaborazione nel campo della R&S possono assumere numerose
onnicomprensiva.
equity e non-equity.
processo di innovazione.
Sposare la filosofia open innovation vuol dire per un‟impresa utilizzare una vasta
gamma di fonti esterne (siano esse altre imprese, università, laboratori di ricerca o
fare ricorso a fonti esterne, ma anche dalla capacità di farlo in modo profittevole. Il
Quest'idea contrasta con la visione classica della collaborazione, vista come uno
conoscenza. Sulla base della visione proposta, le collaborazioni in R&S vanno viste
piuttosto come un insieme organizzato di attività che creano valore per l‟impresa e
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2.3.4 I drivers della collaborazione in una prospettiva teorica
al di fuori della propria unità aziendale che in tali studi vengono individuate le
adeguino le proprie tecnologie sia attraverso processi interni sia tramite l‟interazione
nell‟ambiente competitivo.
In generale le ragioni alla base di una collaborazione sono due: ricerca di nuova
Eventuali barriere alle potenzialità collaborative d‟azienda non derivano solo dalla
innovative, esiste un punto in cui tale scelta diventa improduttiva: nella R&S “più non
Esistono categorie d‟imprese che sperimentano failure rate molto più elevati rispetto
conoscenza esterna, esse saranno molto più elaborate per le imprese R&D
intensive rispetto ad altri tipi di imprese. Per le imprese ad alto tasso di innovazione
collaborazioni esterne.
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Il tipo di nuova conoscenza offerta dall‟organizzazione-insegnante (OI);
dell‟OI, come proxy della similarità nei loro processi conoscitivi e nelle loro
strutture organizzative;
collaborativa
è vitale per il successo delle attività di partnership: le imprese dotate di figure con
tasso di successo delle collaborazioni maggiore rispetto alle imprese che ne sono
prive. Nonostante ciò, vi sono studi empirici che mostrano come ancora le
collaborazioni siano spesso portate avanti in modo poco scientifico, senza l‟aiuto di
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Ciò implica numerose responsabilità per i manager dell‟area R&S, che avranno il
In molte imprese l‟R&D manager è divenuta una figura centrale con responsabilità
relative anche allo sviluppo di business plans cosiddetti aperti, cioè basati su un
attitudine favorevole nei confronti delle fonti esterne di conoscenza: si tratta di una
figura chiave nel reperire nuovi potenziali partner e nel negoziare gli accordi e le
legislazione dell’UE
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Uno dei provvedimenti più recenti è stata la creazione dell‟Istituto Europeo per
aree coperte dal supporto dell‟Istituto vi saranno quelle del cambiamento climatico e
delle energie rinnovabili: in questo senso si attende entro il 2011 la prima Strategic
Nel campo della R&S a supporto delle energie alternative, l‟UE ha avviato due
programmi distinti, uno dedicato al nucleare, l‟altro dedicato alle fonti rinnovabili
2007-2013 un budget di 2,35 miliardi di € per la ricerca, fra gli altri temi, sulla
sorta di forums sullo sviluppo tecnologico, volti a favorire l‟incontro tra stakeholders
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2.5 Definire un nuovo modello collaborativo nel campo delle energie
La mission del network e le caratteristiche dei suoi membri, insieme con gli obiettivi
Una volta che il network è stato progettato, deve essere sviluppato e gestito: la fase
capace di influenzarli sia a livello micro che macro. A livello macro le influenze
parti, gli obiettivi condivisi, le esperienze passate e il modo in cui queste componenti
importante.
Per quanto riguarda la governance dei network, tre sono sostanzialmente gli schemi
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Nei network governati dai partecipanti non esiste un‟unica entità di governance: al
collaborazione.
delle altre.
terza rispetto alle organizzazioni coinvolte, assume il compito di gestire gli affari del
network.
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CAPITOLO 3. IL CASO VESTAS WIND SYSTEMS A/S: CARATTERISTICHE DI UNA
su scala planetaria (con hubs piazzati nei mercati strategici: Europa, Asia e Nord
L‟idea alla base del network globale di R&S in Vestas, è quella di creare una serie di
open innovation, è parte integrante della strategia di R&S del gruppo: anche per
per Vestas accedere alle conoscenze più recenti ed alle risorse umane più
Vestas più che un semplice network costituito da cinque nodi sparsi per il mondo,
centri attorno i quali ruotano i satelliti costituiti dai partner del posto, appare come un
organizzazioni.
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CAPITOLO 4. IL CASO JONICA IMPIANTI
dimensione
tutto differenti rispetto al mercato delle turbine di grandi dimensioni in cui operano
poca chiarezza sulle procedure autorizzative, alti investimenti iniziali, sono tutti
fattori che hanno frenato lo sviluppo del mercato, sia a livello nazionale che
europeo.
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Le fonti di energia primarie rappresentano le fonti direttamente presenti in natura: il petrolio, il
carbone, il gas naturale, la legna da ardere, le biomasse, i combustibili nucleari, l'energia
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ne deve aggiungere un'altra, non meno rilevante: fonti rinnovabili e risparmio
e vincere, questa sfida: non solo perché molte delle filiere produttive che si
collocano a monte dei settori delle energie rinnovabili e del risparmio energetico
scala regionale rappresenta il livello privilegiato dei nuovi orientamenti europei per il
bassa; è, inoltre, la regione italiana con la più alta intensità energetica dopo la Valle
d'Aosta (ed in una misura decisamente superiore alla media nazionale. ISTAT,
2009)7. Questi elementi suggeriscono l'opportunità, come più volte sottolineato dai
migliori tecnologie.
idroelettrica, eolica, geotermica e solare. Queste vanno distinte dalle fonti di energia secondarie, che
rappresentano sostanzialmente il prodotto derivante dalla trasformazione delle fonti primarie e non
possono cioè essere considerate una risorsa naturale, come ad esempio l'energia elettrica o
l'idrogeno. Fonte: http://it.wikipedia.org/wiki/Fonti_di_energia.
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La misura macroeconomica nota come intensità energetica è una misura dell'efficienza energetica
del sistema economico di una nazione. Viene calcolata come unità di energia per unità di prodotto
interno lordo (PIL). Alte intensità di energia indicano un alto consumo (e relativo costo) del
convertire l'energia in PIL. Basse intensità di energia indicano un minore prezzo (e costo) del
convertire l'energia in PIL. Fonte: http://it.wikipedia.org/wiki/Intensità_energetica.
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Il sistema regionale vanta, nel contempo, una serie di punti di forza: in particolare
per quanto riguarda l‟energia del vento, la regione presenta vantaggi comparati
dovuti agli alti livelli di ventosità di alcune zone sub-regionali, testimoniati dal
dimostra, fra l'altro, la presenza sul territorio del più grande stabilimento italiano per
sistema della ricerca in grado di cogliere questa sfida? L'analisi sul campo
Numerosi sono i soggetti attivi sia nell'ambito della produzione energetica sia in
quello manifatturiero a monte delle diverse filiere; nella realtà pugliese convivono
al passato.
Attività di ricerca nel campo delle energie rinnovabili si svolgono presso le Università
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potranno assumere crescente rilevanza, anche al di fuori dei confini regionali e
nazionali.
(in particolare, il solare termo-dinamico), dalla fonte eolica, dagli interventi in campo
Nel settore eolico vi sono state in tal senso numerose iniziative progettuali,
ulteriore crescita.
nota, tuttavia, è il fatto che in alcune province sia in atto una certa specializzazione
produttiva in una determinata filiera: come detto, significativi sono gli esempi della
provincia di Foggia per le agroenergie, della provincia di Lecce per il solare e della
Il settore dell‟eolico beneficia non solo delle caratteristiche di ventosità della Puglia,
regione.
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La filiera produttiva pugliese appare completa: vi sono aziende che si occupano
che da aziende che stanno sviluppando progetti specifici nel campo dell‟eolico: le
L‟azienda, fondata nel 1992, si caratterizza per l'ampio coinvolgimento dei soci nella
La versatilità d'impiego dei prodotti Jonica Impianti (il modello di piccola taglia
Operai Specializzati ..
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Jonica Impianti da sempre considera la ricerca e sviluppo come un asset strategico
particolare.
JI sta mettendo in atto una sorta di incubatore per l‟innovazione aperta: tra le
lavoro.
come Blu Mini Power. L‟accordo condotto con la Blu, è inserito nel quadro di una
prospettiva” che la Jonica Impianti sta portando avanti è però quella con il territorio:
generazione distribuita, per Pietro Lecce, vuol dire costruzione di rapporti fiduciari di
lungo periodo con l‟utente finale delle turbine “made in Jonica”: in questo contesto si
inserisce la creazione della divisione Jonica Impianti Foggia. È ormai assodato che
di passaggio per lo sviluppo del mercato eolico in tutte le sue declinazioni. La stessa
Il mini eolico è un settore molto vasto, che già in UK ed USA ha avuto notevole
risultati che produrrà l‟accordo firmato il 3 Luglio a Bari tra Avio (multinazionale
italiana del settore aerospaziale) e PoliBa, accordo in cui è coinvolta anche JI8.
futuro, il continuo supporto degli enti governativi, primo tra tutti la Regione Puglia, da
coltivazione dei rapporti con le istituzioni locali e nazionali uno dei punti essenziali
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Fonti: http://tinyurl.com/aviopoliba e http://www.youtube.com/watch?v=l28CYNt32lI.
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