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PSICOFISIOLOGIA DELLE

EMOZIONI

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Notizie utili
Testo consigliato: Carlson N., Fondamenti di
Psicologia Fisiologica, V edizione, ed. it. a cura
di L. Petrosini, L. De Gennaro e C. Guariglia,
Casa Editrice Piccin 2003.

Figure di questa lezione prese dal libro di testo

Claudio Babiloni, Neurofisiologia


Emozioni come modelli organizzati di risposta
Emozione: comprende comportamenti, sensazioni e risposte fisiologiche (vegetative e ormonali) con significato comunicativo e
adattivo. Teoria di James e Lange: la sensazione delle variazioni vegetative corporee innesca/sostiene la risposta e i vissuti
coscienti della risposta emozionale. Lamigdala: organizza le risposte comportamentali, vegetative e ormonali di rabbia, paura e
ansia ed implicata nei comportamenti sessuali e materni. Riceve afferenze da aree temporali, frontali, limbiche (olfattive) e
invia efferenze ad aree frontali, ippocampo, ipotalamo e troncoencefalo (funzioni vegetative e comportamenti specie-specifici).
Il nucleo centrale facilita laggressivit difensiva, quello basolaterale o mediale la suscita. La stimolazione dellamigdala induce
risposte emozionali, la sua disattivazione farmacologica (benzodiazepine, oppio) le attenua e la sua distruzione le abolisce.
Ipotalamo e aggressivit: il nucleo mediale facilita laggressivit difensiva, insieme con quello laterale inibisce la predazione.
La sostanza grigia periacqueduttale: induce attacco (predazione) e difesa sotto il controllo di ipotalamo e amigdala. La
corteccia orbitofrontale: interpreta situazioni socialmente complesse nel contesto di scelte personali che inducono emozioni.
Valuta il rischio e induce prudenza e moralit nelle interazioni sociali. Riceve afferenze da aree temporali, frontali, limbiche e
dallamigdala e invia efferenze ad amigdala e giro del cingolo. Asimmetrie funzionali emisferiche: la met sinistra del volto
(controllata dallemisfero destro) pi espressiva di quella destra. Il riconoscimento delle emozioni del viso:. innato
(ereditario), universale (transculturale) e basato sulle abilit dellemisfero destro (studi di lesione cerebrale e di neuroimmagine).
Le emozioni primarie espresse dal viso: tristezza e felicit, sorpresa, rabbia, paura e disgusto. Lamigdala implicata nel
riconoscimento di rabbia e paura. I nuclei della base (caudato e putamen) e la corteccia dellinsula (include la corteccia
gustativa) sono implicate nel riconoscimento del disgusto. Lespressione facciale delle emozioni (e di altri comportamenti
stereotipati come ridere o piangere): lemozioni spontanee sono controllate da circuiti neurali specifici, diversi da quelli che
controllano i movimenti facciali volontari. La paresi facciale spontanea non impedisce i movimenti mimici volontari ma
impedisce lespressione di unemozione improvvisa. La paresi dei movimenti mimici facciali volontari ha sintomi opposti. Il
comportamento aggressivo (insieme a quello di minaccia o sottomissione): specie specifico e serve alladattamento.
Serotonina e aggressivit: laumento di attivit dei neuroni serotoninergici inibisce laggressivit e i comportamenti anti-
sociali. Aggressivit e riproduzione: molti comportamenti aggressivi sono legati alla riproduzione e dipendono dagli ormoni
sessuali. Androgeni (testosterone e aggressivit): lesposizione post-natale al testosterone (effetto organizzativo) seguito da
somministrazione di testosterone in adulti (effetto attivante) aumenta laggressivit nei maschi. Testosterone: implicato
nellaggressivit offensiva (quella difensiva osservabile anche nelle femmine). Area preottica mediale: controlla
laggressivit tra maschi e il comportamento sessuale maschile. Effetti degli androgeni nelle femmine: le femmine dei primati
lottano di pi durante lovulazione (picco del testosterone), periodo in cui si osserva maggiore attivit sessuale. Testosterone e
alcol: associati aumentano laggressivit.
Claudio Babiloni, Neurofisiologia
Sensazioni emozionali
Emozione:
comprende
comportamenti,
sensazioni e risposte
fisiologiche
(vegetative e
ormonali) con
significato
comunicativo e
adattivo
Teoria di
James e
Lange: levento
provoca la risposta
emozionale
(comportamentale,
vegetativa,
ormonale). Il feed-
back sensoriale
interno della
risposta emozionale
induce la sensazione
emozionale

Fig. 10.12 di Carlson, Psicologia fisiologica, Piccin, 2003


Claudio Babiloni, Neurofisiologia
Controllo neurale dei modelli organizzati di risposta
emozionale: il ruolo dellamigdala
Lamigdala: organizza
le risposte comportamentali,
vegetative e ormonali di
rabbia, paura e ansia ed
implicata nei comportamenti
sessuali e materni
Connessioni
anatomiche: lamigdala
costituita da nuclei
basolaterali che ricevono
informazioni sensoriali da
corteccia e talamo, da un
nucleo mediale che riceve
informazioni olfattive dal
bulbo olfattivo e accessorio e
da un nucleo centrale che invia
comandi a strutture motorie del
troncoencefalo e allipotalamo
(funzioni vegetative e
comportamenti specie-
specifici)

Fig. 10.1 di Carlson, Psicologia fisiologica, Piccin, 2003


Claudio Babiloni, Neurofisiologia
Lamigdala si attiva durante la risposta emozionale di paura,
ansia e rabbia
La stimolazione
elettrica dellamigdala:
induce risposte emozionali
specialmente associate a rabbia,
paura e ansia; la sua
disattivazione farmacologica
(benzodiazepine, oppio) attenua
la risposta emozionale e la sua
distruzione praticamente la
abolisce
Stimoli visivi che
illustrano visi
impauriti: inducono nel
soggetto umano una significativa
attivazione bilaterale
dellamigdala (in colore giallo
nella figura, che mostra una
sezione coronale del cervello
umano)

Claudio Babiloni, Neurofisiologia Fig. 10.3 di Carlson, Psicologia fisiologica, Piccin, 2003
Giudizi sociali ed emozioni: il ruolo della corteccia
orbitofrontale
La corteccia
orbitofrontale:
interpreta situazioni
socialmente complesse
nel contesto di scelte
personali che inducono
emozioni
Interazioni
sociali: la corteccia
orbitofrontale valuta il
rischio e induce
prudenza e moralit nei
comportamenti
Ingressi e
uscite
anatomiche: riceve
afferenze da aree
temporali, frontali,
limbiche e
dallamigdala e invia
efferenze ad amigdala e
giro del cingolo

Claudio Babiloni, Neurofisiologia Fig. 10.4 di Carlson, Psicologia fisiologica, Piccin, 2003
Lemisfero destro ha maggiori competenze nel riconoscimento
e nellespressione delle emozioni
Figura in alto: illustra le
regioni cerebrali attivate (in colore)
dallascolto di emozioni, espresse dal
tono di voce (verde) o dal significato
delle parole (rosso) in un esperimento
di neuroimmagine con tomografia ad
emissione di positroni (PET). Si vede
che la comprensione dellemozione
mediante il solo tono della voce
correlato allattivazione della
corteccia prefrontale dellemisfero
destro
Fig. 10.8 di Carlson, Psicologia fisiologica, Piccin, 2003
Figura in basso: prestazione
di soggetti con danno cerebrale focale
nel riconoscimento di espressioni
facciali dellemozione. Le aree
colorate delineano il sito delle lesioni.
I colori pi intensi corrispondono a
un maggior numero di soggetti. Una
buona prestazione indicata in blu;
una prestazione scadente in rosso e
giallo. Si vede che le lesioni
dellemisfero destro riducono il
riconoscimento delle emozioni
espresse dalle facce

Claudio Babiloni, Neurofisiologia Fig. 10.9 di Carlson, Psicologia fisiologica, Piccin, 2003
Riconoscimento ed
espressioni delle
emozioni
Il riconoscimento
delle emozioni del
viso: innato (ereditario),
universale (transculturale) e
basato sulle abilit
dellemisfero destro (studi di
lesione cerebrale e di
neuroimmagine)

Le emozioni
primarie espresse
dal viso: tristezza e
felicit, sorpresa, rabbia,
paura/ansia e disgusto.
Lamigdala e lipotalamo
sono implicati nel
riconoscimento di rabbia e
paura/ansia. I nuclei della
base (caudato e putamen) e la
corteccia dellinsula (che
include la corteccia
gustativa) sono implicate nel
riconoscimento del disgusto

Claudio Babiloni, Neurofisiologia Fig. 10.7 di Carlson, Psicologia fisiologica, Piccin, 2003
Movimenti facciali spontanei e volontari comunicano i vissuti
emozionali: lesioni di un emisfero influenzano met faccia
Lespressione facciale delle emozioni: le emozioni spontanee e altri comportamenti stereotipati
come ridere o piangere sono controllati da circuiti neurali specifici (regione insulare della corteccia prefrontale,
sostanza bianca del lobo frontale o parti del talamo), diversi da quelli che controllano i movimenti facciali volontari
(corteccia motoria primaria e nervi cranici motori)
La paresi facciale spontanea: non impedisce i movimenti mimici volontari ma impedisce lespressione di
unemozione improvvisa. La paresi dei movimenti mimici facciali volontari ha sintomi opposti

Claudio Babiloni, Neurofisiologia Fig. 10.10 di Carlson, Psicologia fisiologica, Piccin, 2003
Tipi diversi di aggressivit

Comportamento di minaccia: un comportamento stereotipato specie-specifico che mette in guardia un


altro animale sulla possibilit di essere attaccato, a meno che non fugga o mostri un comportamento sottomesso
Comportamento di difesa: un comportamento specie-specifico per mezzo del quale lanimale difende se
stesso dalla minaccia di un altro animale
Comportamento di sottomissione: un comportamento stereotipato esibito da un animale in risposta al
comportamento minaccioso di un altro animale; ha lo scopo di prevenire un attacco
Predazione: attacco di un animale diretto ad un individuo di unaltra specie, che costituisce normalmente la preda
dellanimale attaccante

Claudio Babiloni, Neurofisiologia


Controllo neurale del comportamento di rabbia difensiva e di
predazione
La sostanza grigia
periacqueduttale e il
tegmento del
troncoencefalo:
inducono comportamenti di
attacco silenzioso (predazione),
difesa o manifestazione di
aggressivit per dissuadere
dallattacco gli avversari su
comandi di regioni diverse di
ipotalamo e amigdala

Amigdala e
aggressivit: il nucleo
centrale facilita laggressivit
difensiva, i nuclei basolaterale e
mediale la suscitano. Il nucleo
mediale innesca anche la
predazione

Ipotalamo e
aggressivit: il nucleo
mediale facilita laggressivit
difensiva e insieme con quello
laterale inibisce la predazione

Claudio Babiloni, Neurofisiologia Fig. 10.13 di Carlson, Psicologia fisiologica, Piccin, 2003
Serotonina e aggressivit
Neuroni serotoninergici
inibiscono laggressivit:
farmaci serotoninergici
diminuiscono laggressivit. La
lesione dei neuroni serotoninergici
del proencefalo facilita
laggressione arrischiata

Scimmie e serotonina:
scimmie con livelli pi bassi di
serotonina (indice 5-HIAA nel
liquido cerebrospinale, LCS) sono
pi aggressive, si espongono a
maggiori rischi di vita (vedi figura)
e dimostrano meno competenze
sociali. Le scimmie pi aggressive
scivolano a pi bassi livelli nella
gerarchia sociale
Uomini e serotonina:
uomini con livelli molto bassi di
serotonina presentano pi
frequentemente episodi di
aggressivit e comportamenti anti-
sociali
Fig. 10.14 di Carlson, Psicologia fisiologica, Piccin, 2003
Claudio Babiloni, Neurofisiologia
Aggressivit e differenze tra i sessi: effetto degli
androgeni (testosterone) sullaggressivit dei maschi
Aggressivit e
riproduzione: molti
comportamenti aggressivi
sono legati alla
riproduzione e dipendono
dagli ormoni sessuali
Androgeni
(testosterone): sono
implicati nellaggressivit
offensiva (quella
difensiva osservabile
anche nelle femmine con
basso testosterone)
Testosterone e
aggressivit:
lesposizione post-natale
al testosterone (effetto
organizzativo) seguito da
somministrazione di
testosterone in adulti
(effetto attivante)
aumenta laggressivit
nei maschi
Fig. 10.15 di Carlson, Psicologia fisiologica, Piccin, 2003
Claudio Babiloni, Neurofisiologia
Androgeni (testosterone) e aggressivit nelle femmine
Area preottica
mediale: controlla
laggressivit tra maschi e il
comportamento sessuale maschile
Effetti degli androgeni
sulle femmine: le femmine
dei primati lottano di pi durante
lovulazione (picco del
testosterone), periodo in cui si
osserva anche maggiore attivit
sessuale. La somministrazione di
testosterone aumenta la frequenza
dei comportamenti aggressivi nelle
femmine (si noti che lestradiolo
ha effetti simili al placebo)
Androgeni
(testosterone) e alcol: la
loro associazione produce
comportamenti pi aggressivi di
quelli che si avrebbero sommando
i loro effetti separati sia nei maschi
sia nelle femmine

Fig. 10.16 di Carlson, Psicologia fisiologica, Piccin, 2003


Claudio Babiloni, Neurofisiologia
AUTOVALUTAZIONE

PSICOLOGIA DELLE EMOZIONI


Principali componenti di un emozione
Il ruolo dellamigdala nella risposta emozionale
Il ruolo della corteccia orbitofrontale nella risposta emozionale
Le emozioni primarie espresse dal viso:
Differenze tra gli emisferi nella espressione delle emozioni
Teoria di James e Lange sulle sensazioni durante la risposta emozionale
Effetto della serotonina nellaggressivit
Effetto del testosterone nellaggressivit
Relazioni tra sessualit e aggressivit

Claudio Babiloni, Neurofisiologia

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