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Notizie utili
Testo consigliato: Carlson N., Fondamenti di
Psicologia Fisiologica, V edizione, ed. it. a cura
di L. Petrosini, L. De Gennaro e C. Guariglia,
Casa Editrice Piccin 2003.
Claudio Babiloni, Neurofisiologia Fig. 10.3 di Carlson, Psicologia fisiologica, Piccin, 2003
Giudizi sociali ed emozioni: il ruolo della corteccia
orbitofrontale
La corteccia
orbitofrontale:
interpreta situazioni
socialmente complesse
nel contesto di scelte
personali che inducono
emozioni
Interazioni
sociali: la corteccia
orbitofrontale valuta il
rischio e induce
prudenza e moralit nei
comportamenti
Ingressi e
uscite
anatomiche: riceve
afferenze da aree
temporali, frontali,
limbiche e
dallamigdala e invia
efferenze ad amigdala e
giro del cingolo
Claudio Babiloni, Neurofisiologia Fig. 10.4 di Carlson, Psicologia fisiologica, Piccin, 2003
Lemisfero destro ha maggiori competenze nel riconoscimento
e nellespressione delle emozioni
Figura in alto: illustra le
regioni cerebrali attivate (in colore)
dallascolto di emozioni, espresse dal
tono di voce (verde) o dal significato
delle parole (rosso) in un esperimento
di neuroimmagine con tomografia ad
emissione di positroni (PET). Si vede
che la comprensione dellemozione
mediante il solo tono della voce
correlato allattivazione della
corteccia prefrontale dellemisfero
destro
Fig. 10.8 di Carlson, Psicologia fisiologica, Piccin, 2003
Figura in basso: prestazione
di soggetti con danno cerebrale focale
nel riconoscimento di espressioni
facciali dellemozione. Le aree
colorate delineano il sito delle lesioni.
I colori pi intensi corrispondono a
un maggior numero di soggetti. Una
buona prestazione indicata in blu;
una prestazione scadente in rosso e
giallo. Si vede che le lesioni
dellemisfero destro riducono il
riconoscimento delle emozioni
espresse dalle facce
Claudio Babiloni, Neurofisiologia Fig. 10.9 di Carlson, Psicologia fisiologica, Piccin, 2003
Riconoscimento ed
espressioni delle
emozioni
Il riconoscimento
delle emozioni del
viso: innato (ereditario),
universale (transculturale) e
basato sulle abilit
dellemisfero destro (studi di
lesione cerebrale e di
neuroimmagine)
Le emozioni
primarie espresse
dal viso: tristezza e
felicit, sorpresa, rabbia,
paura/ansia e disgusto.
Lamigdala e lipotalamo
sono implicati nel
riconoscimento di rabbia e
paura/ansia. I nuclei della
base (caudato e putamen) e la
corteccia dellinsula (che
include la corteccia
gustativa) sono implicate nel
riconoscimento del disgusto
Claudio Babiloni, Neurofisiologia Fig. 10.7 di Carlson, Psicologia fisiologica, Piccin, 2003
Movimenti facciali spontanei e volontari comunicano i vissuti
emozionali: lesioni di un emisfero influenzano met faccia
Lespressione facciale delle emozioni: le emozioni spontanee e altri comportamenti stereotipati
come ridere o piangere sono controllati da circuiti neurali specifici (regione insulare della corteccia prefrontale,
sostanza bianca del lobo frontale o parti del talamo), diversi da quelli che controllano i movimenti facciali volontari
(corteccia motoria primaria e nervi cranici motori)
La paresi facciale spontanea: non impedisce i movimenti mimici volontari ma impedisce lespressione di
unemozione improvvisa. La paresi dei movimenti mimici facciali volontari ha sintomi opposti
Claudio Babiloni, Neurofisiologia Fig. 10.10 di Carlson, Psicologia fisiologica, Piccin, 2003
Tipi diversi di aggressivit
Amigdala e
aggressivit: il nucleo
centrale facilita laggressivit
difensiva, i nuclei basolaterale e
mediale la suscitano. Il nucleo
mediale innesca anche la
predazione
Ipotalamo e
aggressivit: il nucleo
mediale facilita laggressivit
difensiva e insieme con quello
laterale inibisce la predazione
Claudio Babiloni, Neurofisiologia Fig. 10.13 di Carlson, Psicologia fisiologica, Piccin, 2003
Serotonina e aggressivit
Neuroni serotoninergici
inibiscono laggressivit:
farmaci serotoninergici
diminuiscono laggressivit. La
lesione dei neuroni serotoninergici
del proencefalo facilita
laggressione arrischiata
Scimmie e serotonina:
scimmie con livelli pi bassi di
serotonina (indice 5-HIAA nel
liquido cerebrospinale, LCS) sono
pi aggressive, si espongono a
maggiori rischi di vita (vedi figura)
e dimostrano meno competenze
sociali. Le scimmie pi aggressive
scivolano a pi bassi livelli nella
gerarchia sociale
Uomini e serotonina:
uomini con livelli molto bassi di
serotonina presentano pi
frequentemente episodi di
aggressivit e comportamenti anti-
sociali
Fig. 10.14 di Carlson, Psicologia fisiologica, Piccin, 2003
Claudio Babiloni, Neurofisiologia
Aggressivit e differenze tra i sessi: effetto degli
androgeni (testosterone) sullaggressivit dei maschi
Aggressivit e
riproduzione: molti
comportamenti aggressivi
sono legati alla
riproduzione e dipendono
dagli ormoni sessuali
Androgeni
(testosterone): sono
implicati nellaggressivit
offensiva (quella
difensiva osservabile
anche nelle femmine con
basso testosterone)
Testosterone e
aggressivit:
lesposizione post-natale
al testosterone (effetto
organizzativo) seguito da
somministrazione di
testosterone in adulti
(effetto attivante)
aumenta laggressivit
nei maschi
Fig. 10.15 di Carlson, Psicologia fisiologica, Piccin, 2003
Claudio Babiloni, Neurofisiologia
Androgeni (testosterone) e aggressivit nelle femmine
Area preottica
mediale: controlla
laggressivit tra maschi e il
comportamento sessuale maschile
Effetti degli androgeni
sulle femmine: le femmine
dei primati lottano di pi durante
lovulazione (picco del
testosterone), periodo in cui si
osserva anche maggiore attivit
sessuale. La somministrazione di
testosterone aumenta la frequenza
dei comportamenti aggressivi nelle
femmine (si noti che lestradiolo
ha effetti simili al placebo)
Androgeni
(testosterone) e alcol: la
loro associazione produce
comportamenti pi aggressivi di
quelli che si avrebbero sommando
i loro effetti separati sia nei maschi
sia nelle femmine