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Pietro Donatis
12 settembre 2012
Questo eserciziario `e pubblicato sotto una licenza
Premessa e notazioni.
Questo Eserciziario di fisica 1 copre gli argomenti tradizionali della meccanica classica insegnate nella
terza classe di un liceo scientifico.
Lidea da cui `e nato `e partita da numerose discussioni tra lautore e i professori Carlo C`assola e Fabio
Maria Antoniali con lintenzione di fornire agli allievi un testo di problemi svolti e una ampia selezioni
di esercizi proposti; si tratta di un testo gratuito: scaricabile dalla rete e fotocopiabile liberamente.
La responsabilit`a di quanto scritto, e di tutti gli eventuali errori, `e esclusivamente di Pietro Donatis; il
quale, tuttavia, deve riconoscere a Carlo C`assola la paternit`a di gran parte degli esercizi proposti.
Questo lavoro `e senzaltro da considerarsi in evoluzione; sar`o grato a tutti coloro che vorranno essere
tanto gentili da segnalare errori o fornire commenti utili al miglioramento di quanto scritto in vista di
auspicabili nuove versioni.
Il lavoro `e organizzato fornendo per ogni argomento dei richiami teorici seguiti, paragrafo per paragrafo
da problemi svolti; alla fine di ogni capitolo sono presentati degli esercizi proposti, le cui soluzioni sono
tutte riportate in appendice A.
I problemi svolti che presentano nella soluzione caratteristiche particolarmente importanti, o che esem-
plificano questioni teoriche non richiamate precedentemente, sono segnalati con lasterisco ast.
Per separare la parte decimale di un numero si `e usato il punto invece della virgola.
Le quantit`a vettoriali sono indicate in grassetto mentre i corrispondenti moduli sono in carattere normale;
cosicche, ad esempio, v indica un vettore e v il suo modulo.
Si `e ritenuto di utilizzare lo strumento delle funzioni goniometriche, le principali propriet`a delle quali
sono riassunte in appendice C.
Questo eserciziario `e stato scritto usando il programma di composizione tipografica LATEX; per le figure
`e stato usato il pacchetto pstricks .
0 Preliminari 1
0.1 Errori di misura e cifre significative . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1
0.2 Notazione scientifica e ordine di grandezza . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 2
0.3 Unit`a di misura . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 2
3 Lavoro ed energia 62
3.1 Lavoro e teorema dellenergia cinetica . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 62
3.1.1 Lavoro . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 62
3.1.2 Teorema dellenergia cinetica . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 64
3.1.3 Potenza . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 66
iii
3.1.4 Esercizi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 67
3.2 Energia potenziale e conservazione dellenergia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 70
3.2.1 Forza peso . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 71
3.2.2 Forza elastica . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 73
3.2.3 Forza dattrito . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 74
3.2.4 Esercizi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 75
6 Gravitazione 103
6.1 Teoria newtoniana della forza gravitazionale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 103
6.1.1 Leggi di Kepler . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 103
6.1.2 Legge di gravitazione universale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 104
6.1.3 Energia potenziale gravitazionale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 107
6.1.4 Esercizi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 109
Preliminari
In questo capitolo introduttorio vengono fornite alcune nozioni sulle misure, sul significato del loro valore
numerico e sulla notazione con sui tali valori vengono riportati negli esercizi; si danno inoltre le convenzioni
utilizzate per le unit`a di misura.
1
2 CAPITOLO 0. PRELIMINARI
Si supponga ora di dover misurare larea di un terreno rettangolare; la misura delle lunghezze dei lati
sono
a = 17.46 m , b = 9.33 m
cio`e
17.45 m < a < 17.47 m , 9.32 m < b < 9.34 m .
Si vede qui che la cifra delle unit`a `e incerta e quindi `e lultima cifra significativa. Il risultato della misura
dellarea, a b = 162.9018 m2 , deve quindi essere approssimato alla cifra delle unit`a pertanto:
a b = 163 m2 .
Nel prodotto e nel rapporto di due misure il numero di cifre significative del
risultato `e uguale e quello della misura che ne ha di meno.
12 = 1.2 101
2146.3 = 2.1463 103
0.032 = 3.2 102
12446000000 = 1.2446 1010
0.00000000212 = 2.12 109 .
Si vede, oltre a consentire una scrittura comoda e compatta di numeri molto grandi o molto piccoli, la
notazione scientifica mette in evidenza le cifre significative; per gli ultimi due numeri, infatti, la lunga
successione degli zeri `e costituita interamente da cifre non significative, e quindi inutili oltre che scomode.
Per numeri con due o tre cifre, come primo nel esempio, la notazione scientifica non `e particolarmente
utile e quindi non viene molto usata.
Lesponente di dieci che meglio approssima un numero viene detto ordine di grandezza del numero. Per
esempio, le misure dei lati di un tavolo rettangolare hanno lo stesso ordine di grandezza: 0; lordine di
grandezza del raggio medio della Terra, rT = 6371.005 km ha ordine di grandezza 5; la distanza di Roma
da Milano `e 594 km ha ordine di grandezza 4. Si noti che lordine di grandezza `e assegnato al numero
e non alla grandezza che misura; questa infatti pu`o essere misurata da numeri di ordine di grandezza
diversi a seconda dellunit`a di misura prescelta.
0.3 Unit`
a di misura
In questo eserciziario vengono usate le unit`a di misura fondamentali del Sistema Internazionale riassunte
dalla seguente tabella.
CAPITOLO 0. PRELIMINARI 3
A partire da queste si definiscono le unit`a di misura derivate, e qualche altra grandezza non standard ma
di uso comune, che verranno introdotte via via nel testo.
Per pura comodit`a, verranno usati frequentemente i multipli e i sottomultipli di queste unit`a definiti
mediante i prefissi riassunti nella seguente tabella.
La cinematica studia il moto dei corpi. Per punto materiale si intende un corpo le cui dimensioni vengono
considerate irrilevanti per lo studio del suo moto. Essenzialmente, qui ci si riferisce alla situazione in cui
il corpo in questione si muove senza compiere rotazioni.
Per la descrizione del moto si fa uso di un sistema di riferimento costituito da un osservatore che disponga
di un metro con cui misurare le distanze e di un orologio con cui misurare i tempi; si suppone che le
distanze e i tempi misurati dallosservatore siano assoluti, nel senso newtoniano del temine.
Si dice traiettoria linsieme di tutte le posizioni successivamente occupate dal punto materiale in movi-
mento.
s = x(t2 ) x(t1 ) .
Conviene adottare la notazione per cui la variazione di una grandezza si indica con la lettera greca ;
per esempio se la grandezza A passa dal valore A1 al valore A2 la sua variazione si indica con
A = A2 A1 .
Con questa notazione lo spostamento pu`o essere convenientemente indicato dal simbolo
s = x .
Si osservi che lo spostamento s pu`o essere positivo o negativo a seconda che il punto materiale si muova, o
meno, nel verso delle ascisse crescenti, la distanza percorsa d `e quindi il valore assoluto dello spostamento:
4
CAPITOLO 1. CINEMATICA DEL PUNTO MATERIALE 5
Indicando con s spostamento, con t il tempo impiegato e con v la velocit`a, vale quindi
s
v= .
t
Losservatore che voglia determinare in ogni istante la posizione del punto materiale in moto rettilineo
uniforme comincia a prendere la posizione in un certo istante iniziale t0 , questa posizione iniziale viene
denotata con x0 ; al successivo istante t la posizione x(t) pu`o essere determinata usando le equazioni
precedenti:
x(t) x0 x
v= =
t t0 t
da cui
x(t) = x0 + v(t t0 ) . (1.2)
La precedente `e detta legge del moto rettilineo uniforme e, note la posizione iniziale e la velocit`a, consente
di determinare la posizione in ogni istante successivo.
Quando possibile, si considera nullo listante iniziale cosicche la legge del moto assume la forma semplice
x(t) = x0 + vt . (1.3)
PROBLEMI RISOLTI
Problema 1
Una fanciulla A si muove da casa in bicicletta alla velocit`a costante di 36 km/h;
scrivere la legge del moto della fanciulla e darne una rappresentazione grafica sul piano spazio-
tempo;
determinarne la posizione dopo 2 minuti e mezzo;
determinare dopo quanto tempo la fanciulla avr`a percorso 10 km.
Soluzione
Si consideri un sistema di riferimento con lorigine nel punto di par- x[km]
tenza della fanciulla A e orientato nel verso del moto; si consideri inoltre
listante iniziale, e si ponga t0 = 0 s, quello in cui la fanciulla parte. Per
coerenza fra le unit`a di misura, conviene esprimere la velocit`a vA della 10
fanciulla in m/s, equazione (1.4):
5
36
vA = m/s = 10 m/s .
3.6
0
La legge del moto della fanciulla `e quindi, equazione (1.3): 0 500 1000 t[s]
xA (t) = 10t .
6 CAPITOLO 1. CINEMATICA DEL PUNTO MATERIALE
Dopo due minuti e mezzo, cio`e dopo 150 s, la posizione della fanciulla `e
Per trovare il tempo impiegato a percorrere un certa distanza, basta usare la legge del moto trovata
al punto , determinando a quale istante la posizione `e 10 km; sia t1 tale istante, allora deve essere
x(t1 ) = 10000 m, quindi
Problema 2
Il fratello B della fanciulla A incontrata nel problema 1, dopo 4 minuti dalla sua partenza, comincia a
seguirla alla velocit`a costante di 12 m/s;
determinare in quale istante il fratello raggiunge la fanciulla;
determinare la distanza percorsa dai due fratelli fino al momento dellincontro.
Soluzione
Il fratello parte 4 min = 240 s dopo la fanciulla, con velocit`a x[km]
vB = 12 m/s, listante iniziale del suo moto non `e pertanto zero
ma t0 = 240 s; la sua legge del moto `e quindi, equazione (1.2):
15
xB (t) = 12(t 240) .
10
La condizione per cui sincontrino `e che in un dato istante, sia t2 ,
le loro posizioni siano uguali, deve quindi valere
5
xA (t2 ) = xB (t2 ) ;
0
usando le leggi del moto si trova 0 500 1000 1500 t[s]
quindi
d = x(t2 ) x0 = 14400 m = 14.4 km .
Problema 3
Due motociclette A e B partono simultaneamente da due caselli autostradali distanti D = 50 km
muovendosi una verso laltra. Sapendo che le loro velocit`a sono rispettivamente 120 km/h e 80 km/h,
determinare dopo quanto tempo dalla partenza avviene lincontro;
determinare la distanza percorsa da ciascuna motocicletta fino al momento dellincontro.
CAPITOLO 1. CINEMATICA DEL PUNTO MATERIALE 7
Soluzione
Il problema `e del tutto simile al precedente, in questo caso per`o i punti materiali in movimento, le
motociclette, si muovono in versi opposti; quindi fissato un asse cartesiano di riferimento con origine nel
casello autostradale da cui parte A e orientato verso quello da cui parte B, `e chiaro che A si muove nel
verso delle ascisse crescenti e quindi il suo spostamento `e positivo, mentre B si muove nel verso delle
ascisse decrescenti e quindi il suo spostamento `e negativo. Poiche le velocit`a sono il rapporto fra lo
spostamento ed il tempo impiegato a percorrerlo `e chiaro che, rispetto al sistema di riferimento prescelto,
la velocit`a di A `e positiva mentre quella di B `e negativa; vale quindi
xA (t) = vA t , xB (t) = D + vB t .
dA = vA t = 30 km
grafico `e quindi una retta avente laccelerazione come coeciente angolare e la velocit`a iniziale come
intercetta. Con riferimento a tale grafico, lo spostamento compiuto `e dato dallarea compresa fra il
grafico e lasse dei tempi fra i due istanti iniziali e finali del moto, come rappresentato in figura 1.3.
La legge del moto 1.7 `e di secondo grado nel tempo; il suo v
grafico spazio-tempo `e quindi una porzione di parabola.
` talvolta utile il concetto di velocit`
E a media vm : si tratta dello v(t2 )
spostamento diviso per il tempo impiegato a percorrerlo:
x v(t1 )
vm = . (1.8) x
t
In generale la velocit`a media dipende dallintervallo di tempo
t1 t2 t
considerato. Nel caso del moto uniforme la velocit`a media coin-
cide con la velocit`a del moto; nel caso del moto uniformemente Figura 1.3: Lo spostamento del moto
accelerato la velocit`a media `e uguale alla media aritmetica delle uniformemente accelerato.
velocit`a iniziale e finale.
Si definisce velocit`a istantanea allistante t il valore v(t) cui tende la velocit`a media calcolata nellintervallo
di tempo compreso fra t e t + t al tendere a zero dellintervallo di tempo t considerato:
vm v(t) . (1.9)
t0
Una relazione spesso utile `e quella che lega lo spostamento di un moto uniformemente accelerato alla
variazione di velocit`a:
v 2 (t) v02
x = v 2 (t) = v02 + 2ax .
2a
Unaltra relazione assai utile si ottiene dalla precedente sostituendo allaccelerazione la sua definizione
a = v(t)v
t
0
; si trova
v0 + v(t) v0 + v(t)
x = t vm = , (1.10)
2 2
da cui risulta che in un moto uniformemente accelerato la velocit`a media `e la media aritmetica fra la
velocit`a iniziale e la velocit`a finale.
Fra i moti uniformemente accelerati, particolarmente importante `e il moto di caduta libera dei gravi: i
punti materiali lasciati liberi cadono tutti con la stessa accelerazione detta accelerazione di gravit` a ; il
valore di questa dipende dalla distanza dal centro del pianeta sul quale si eettua lesperimento. Sulla
superficie terrestre, in particolare, laccelerazione dipende dalla latitudine e dalla quota sul livello del
mare; il suo valor medio si indica con la lettera g e vale
g = 9.80665 m/s2 ;
g = 9.81 m/s2 .
PROBLEMI RISOLTI
Problema 1
Un uomo in bicicletta, partendo da fermo, si muove con unaccelerazione costante a = 1.21 m/s2 ;
determinare listante in cui ha percorso 5.32 m e qual`e, in tale istante, la sua velocit`a;
determinare quale distanza percorre in un tempo doppio;
determinare quale distanza deve percorrere per raggiungere una velocit`a tripla.
CAPITOLO 1. CINEMATICA DEL PUNTO MATERIALE 9
Soluzione
Si consideri un sistema di riferimento con un asse orizzontale avente come origine il punto di partenza
delluomo in bicicletta; con questa scelta x0 = 0 m; poiche parte da fermo la sua velocit`a iniziale `e nulla,
quindi v0 = 0 m/s; la legge del moto della bicicletta, equazione (1.7), e la legge della velocit`a, equazione
(1.5), sono quindi
1
x(t) = at2 , v(t) = at ;
2
questa relazione pu`o facilmente essere invertita per determinare listante, nota che sia la posizione:
2x(t)
t= ;
a
con i dati numerici forniti dal testo si trova quindi che listante t1 in cui x = 5.32 m `e
t1 = 2.97 s .
Problema 2
Un camion si sta muovendo lungo una strada rettilinea alla velocit`a di 90.0 km/h, quando, a 85.0 metri
di distanza vede una transenna che indica la chiusura della strada. Lautista del camion frena e il camion
rallenta con una decelerazione di 3.80 m/s2 . Determinare
listante in cui il camion si ferma;
a quale distanza dalla transenna il camion riesce a fermarsi;
a quale distanza dalla transenna la velocit`a `e dimezzata.
Soluzione
Si consideri un sistema di riferimento con un asse orizzontale in cui lorigine coincide con il punto in
cui il camionista vede la transenna a 85.0 metri e sia t0 = 0 s listante in cui ci`o avviene; valgono allora
x0 = 0 m e v0 = 90.0 km/h = 25.0 m/s. La legge del moto del camion, e la legge della velocit`a sono quindi
(il segno meno `e dovuto al fatto che laccelerazione `e negativa)
1 2
x(t) = v0 t at , v(t) = v0 at ;
2
Listante t1 in cui il camion si ferma `e quello in cui la sua velocit`a `e nulla; cio`e
v(t1 ) = 0 m/s
10 CAPITOLO 1. CINEMATICA DEL PUNTO MATERIALE
e quindi
v0
t1 = = 6.58 s .
a
La posizione del camion allistante t1 in cui si ferma `e
( 2 )2
1 v2 1 v0 v2
x(t1 ) = v0 t1 at21 = 0 a = 0 = 82.2 m ;
2 a 2 a 2a
il camion quindi riesce a fermarsi a distanza d = 85.0 m 82.2 m = 2.8 m dalla transenna.
Sia t2 listante in cui la velocit`a `e dimezzata, sia cio`e
1
v(t2 ) = v0 = v0 at2 ,
2
allora
v0
t2 = ;
2a
quindi
v02 1 v2 3v 2
x(t2 ) = a 02 = 0 = 61.7 m .
2a 2 4a 8a
La distanza dalla transenna a cui la velocit`a `e dimezzata `e quindi
d = 85.0 m 61.7 m = 23.3 m ,
cio`e un quarto della distanza totale.
Problema 3
Un punto materiale si muove con legge del moto x(t) = t2 5t + 2. Determinare
la velocit`a media nellintervallo di tempo compreso fra gli istanti t e t + t;
la velocit`a istantanea allistante generico t.
Soluzione
Lo spostamento `e dato da
x = x(t + t) x(t) = (t + t)2 5(t + t) + 2 (t2 5t + 2) =
= t2 + 2tt + (t)2 5t 5tt + 2 t2 + 5t 2 =
= t(2t 5 + t) ;
quindi la velocit`a media, equazione 1.8, `e data da
x
vm = = 2t 5 + t ;
t
si noti che la velocit`a media dipende dallistante iniziale e dalla lunghezza dellintervallo di tempo consi-
derato.
La velocit`a istantanea allistante t si ottiene facendo tendere a zero lintervallo t, equazione (1.9),
vm v(t) = 2t 5 .
t0
Si noti che il moto del punto materiale `e uniformemente accelerato e quindi si sarebbe potuta applicare
la legge della velocit`a (1.5), ottenendo il medesimo risultato.
Problema 4
Un punto materiale viene lasciato cadere da unaltezza h;
determinare il tempo impiegato ad arrivare al suolo;
determinare la velocit`a di impatto con il suolo;
si consideri in particolare il caso con h = 8.00 m.
CAPITOLO 1. CINEMATICA DEL PUNTO MATERIALE 11
Soluzione
x(t)
Si consideri un sistema di riferimento con un asse verticale orientato
verso lalto e con lo zero al suolo, come in figura; sia h quindi la posizione h
iniziale. Poiche il punto materiale viene lasciato cadere, la velocit`a
iniziale `e nulla. Laccelerazione `e orientata verso il basso e quindi ha
segno negativo: a = g. Nella situazione presente quindi lequazione
(1.6) si scrive
1
x(t) = h gt2 .
2
Si tratta cos di risolvere lequazione
1 2h
0 = h gt2 t= . (1.11)
2 g
Lequazione (1.5) fornisce il valore della velocit`a in ogni istante; nel caso in questione si scrive
v(t) = gt ,
Si osservi che la velocit`a `e risultata negativa poiche `e diretta verso il basso, cio`e in verso opposto a quello
positivo nel sistema di riferimento scelto.
Con h = 8.00 m si trova:
t = 1.28 s , v = 12.5 m/s .
Problema 5
Un punto materiale viene lanciato verticalmente verso lalto con velocit`a iniziale v0 ;
determinare listante in cui il punto materiale raggiunge laltezza massima h e quale questa sia;
determinare listante di ricaduta a terra e la velocit`a dimpatto;
si consideri in particolare il caso con v0 = 4.15 m/s.
Soluzione
Con riferimento al sistema di riferimento verticale del problema precedente, lequazione del moto e la
legge della velocit`a si scrivono
1 2
x(t) = v0 t gt , v(t) = v0 gt .
2
Listante t1 in cui `e raggiunta la massima altezza h `e individuato dal fatto che in tale istante il punto
materiale si ferma e quindi v(t1 ) = 0 m/s; quindi
v0
v0 gt1 = 0 t1 = .
g
Listante t2 di ricaduta a terra `e individuato dal fatto che in tale istante il punto materiale si trova a
terra e quindi x(t2 ) = 0 m; quindi
1
v0 t2 gt22 = 0 .
2
Questa equazione ha due soluzioni: la prima `e t = 0 s e corrisponde alla posizione iniziale; laltra soluzione
`e
v0
t2 = 2 = 2t1 ;
g
il tempo di volo completo `e quindi il doppio del tempo di salita; detto altrimenti, il punto materiale
impiega lo stesso tempo a salire ed a scendere. La velocit`a dimpatto `e la velocit`a allistante t2 , quindi
v0
v(t2 ) = v0 g 2 = v0 .
g
A parte il segno negativo, dovuto al fatto che la velocit`a finale `e volta nel verso opposto a quella dellasse
si riferimento prescelto, la velocit`a finale ha lo stesso valore della velocit`a iniziale. Questo risultato `e
comprensibile osservando che, come visto, il moto di salita e di discesa durano lo stesso tempo, e poiche
laccelerazione `e costante e negativa la diminuzione di velocit`a nello stesso intervallo di tempo deve essere
la stessa: salendo da v0 a 0, scendendo da 0 a v0 .
Con v0 = 4.15 m/s si trova:
Problema 6
Un punto materiale parte da fermo muovendosi con accelerazione costante a;
determinare lo spostamento eettuato dal punto materiale durante il primo, il secondo ed il terzo
secondo dallinizio del moto;
estrapolarne la regola generale per determinare lo spostamento eettuato nel corso delln-esimo
secondo dallinizio del moto.
si consideri in particolare il caso con a = g.
Soluzione
La legge del moto `e
1 2
x(t) =
at .
2
Lo spostamento eettuato durante il primo secondo del moto `e
1
s1 = x(1) x(0) = a.
2
Lo spostamento eettuato durante il secondo (si perdoni linevitabile bisticcio verbale) del moto `e
1 2 1 3
s2 = x(2) x(1) = a2 a = a = 3s1 .
2 2 2
Lo spostamento eettuato durante il terzo secondo del moto `e
1 2 1 2 5
s3 = x(3) x(2) = a3 a2 = a = 5s1 .
2 2 2
Da quanto visto al punto , risulta che gli spostamenti eettuati aumentano come la serie dei numeri
dispari; poiche ln-esimo numero dispari si pu`o scrivere (2n 1), lo spostamento eettuato nelln-esimo
secondo dallinizio del moto `e uguale a (2n 1) volte lo spostamento eettuato nel primo secondo; quindi
1
sn = (2n 1)s1 = (2n 1) a .
2
CAPITOLO 1. CINEMATICA DEL PUNTO MATERIALE 13
Si noti che, volendo, `e facile ricavare lo spostamento totale dopo i primi n secondi sommando gli n
spostamenti sopra determinati; infatti, com`e noto, la somma dei primi n numeri dispari `e uguale ad n2 :
1 + 3 + 5 + + (2n 1) = n2 ;
quindi
1 2
s1 + s2 + s3 + + sn = s1 + 3s1 + 5s1 + + (2n 1)s1 = n2 s1 =
an
2
che `e proprio lo spazio percorso nei primi n secondi come si pu`o calcolare direttamente dalla legge del
moto.
Per a = g si trova
1.1.3 Esercizi
Es. 2 In una gara di corsa di centro metri due atleti A e B impiegano rispettivamente tA = 9.95 s
e tB 10.01 s; determinare
a) le velocit`a medie dei due atleti:
b) quale distanza d dovr`
a ancora percorrere il secondo quando il primo avr`a tagliato il traguardo.
Es. 4 Un maratoneta corre a una velocit`a vA = 4.50 m/s; un secondo maratoneta, che corre
a una velocit`a vB = 3.80 m/s, si trova in vantaggio sul primo di una distanza d; sapendo che il primo
raggiunge il secondo dopo aver percorso 400 m, determinare d.
Es. 5 Un treno si trova nella posizione x = 350 m allistante t = 36.0 m; sapendo che la sua
velocit`a `e v = 42.0 m/s,
a) scrivere lequazione del moto;
b) determinare la pozione del treno allistante t = 0 s.
Es. 7 Due automobili si muovono di moto rettilineo secondo le equazioni del moto x1 (t) = 3 5t
e x2 (t) = 16 + 12t sulla stessa retta; determinare
14 CAPITOLO 1. CINEMATICA DEL PUNTO MATERIALE
Es. 8 Due uomini partono da una distanza d = 2 km e si vengono incontro; uno cammina con
velocit`a v1 = 2 m/s, laltro con velocit`a v2 = 1.5 m/s; determinare dove si trova il secondo quando il
primo ha raggiunto il punto da cui il secondo era partito.
Es. 9 In una staetta 4 100 i quattro frazionisti hanno le seguenti caratteristiche: il primo
percorre 50 m in 5.5 s; il secondo ha una velocit`a di 35.1 km/h; il terzo impiega 20.4 s a percorrere 200 m;
il quarto ha una velocit`a pari a 1.01 volte quella del secondo; supponendo le quattro velocit`a costanti,
determinare
a) la velocit`a di ciascun frazionista espressa in metri al secondo;
b) il tempo totale impiegato dalla staetta a percorrere i 400 m.
Es. 10 Achille, famoso corridore, fa una gara di corsa, sui cento metri, con una tartaruga; Achille
corre con velocit`a vA = 10.0 m/s mentre la tartaruga percorre 24.0 cm in 20.0 s; per rendere la sfida pi`
u
interessante, Achille d`a alla tartaruga un vantaggio di 99.0 metri;
a) scrivere le due leggi del moto, fissando lorigine nel punto in cui parte Achille;
b) stabilire chi vince la gara, e dove si trova il perdente quando il vincitore `e arrivato;
c) determinare quale vantaggio D Achille dovrebbe dare alla tartaruga anche i due arrivino al
traguardo insieme.
Es. 11 Il ciclista A sta conducendo una gara con un vantaggio D = 250 m sul secondo ciclista
B, pedalando ad una velocit`a vA = 8.46 m/s, quando B comincia linseguimento pedalando alla velocit`a
vB = 38.5 km/h; determinare a quale istante t il distacco `e ridotto alla distanza d = 50.0 m.
Es. 12 Lautomobile A parte da Bologna verso Firenze muovendosi alla velocit`a costante di
vA = 100 km/h; nello stesso istante lautomobile B parte nello stesso istante da Firenze verso Bologna
muovendosi alla velocit`a costante di vB = 110 km/h; sapendo che la distanza fra Firenze e Bologna `e
D = 109 km; determinare
a) lequazione del moto della prima automobile;
b) la sua distanza d1 da Bologna dopo un tempo t1 = 15 min;
c) a quale istante t2 la distanza dalla prima automobile da Bologna `e d2 = 24 km;
d) in quale istante t3 le due automobili si incontrano e tracciare il grafico spazio-tempo del moto delle
due automobili;
e) a che distanza d da Firenze avviene lincontro.
Es. 13 Unautomobile si muove alla velocit`a costante di vA = 23.4 m/s; ad un certo istante,
t = 0 s, passa davanti ad una volante della polizia stradale che rileva un eccesso di velocit`a; dopo un
intervallo di tempo t0 = 1 min, la volante parte allinseguimento muovendosi alla velocit`a vV = 100 km/h;
determinare
a) in quale istante t1 la volante raggiunge lautomobile;
b) le distanze dV e dA percorse dalla volante e dallautomobile dallinizio dellinseguimento.
Es. 14 Un bue dopo una giornata al pascolo torna verso la stalla, che si trova a distanza
d = 200 m, muovendosi alla velocit`a uniforme vB = 0.70 m/s; una mosca, nello stesso tempo, si muo-
ve avanti e indietro dal corno destro del bue fino alla porta della stalla muovendosi alla velocit`a uniforme
vM = 2.24 m/s. Determinare la distanza D percorsa dalla mosca prima di rimanere schiacciata fra il corno
destro del bue e la porta della stalla.
CAPITOLO 1. CINEMATICA DEL PUNTO MATERIALE 15
Es. 2 Una zavorra viene lasciata cadere da una mongolfiera ferma a 180 m di quota;
a) determinare quanto tempo impiega la zavorra ad arrivare a terra e qual `e la sua velocit`a massima;
b) una seconda zavorra viene spinta verso il basso; quale velocit`a v0 le viene impressa se giunge al suolo
in t1 = 4.5 s;
c) determinare la velocit`a con cui deve essere lanciata la zavorra perche impieghi t2 = 7 s per giungere
al suolo.
Es. 3 Un atleta dei 100 metri piani corre per i primi 40.0 metri di moto uniformemente accelerato
raggiungendo una velocit`a v = 13.0 m/s e la mantiene costante negli ultimi 60.0 metri; determinare
a) la accelerazione nella prima parte del moto e il tempo totale t impiegato a correre i 100 metri;
b) la velocit`a media vm tenuta dallatleta sullintero percorso;
c) laccelerazione che avrebbe un atleta che percorresse tutti e 100 i metri di moto uniformemente
accelerato nel tempo t = 10.25 s.
Es. 4 James Bond, mentre sta guidando la sua Aston Martin a velocit`a v0 = 25 m/s, trova un
messaggio del cattivo che lo informa che lauto esploder`a dopo 6 s; egli frena immediatamente e si ferma
dopo aver percorso lo spazio s = 50 m; tenendo conto che esce solo dopo che lautomobile si `e fermata, e
che impiega 1 s ad uscire, stabilire se si salva.
Es. 5 Due treni viaggiano lungo lo stesso binario rettilineo, diretti luno contro laltro. I mac-
chinisti vengono avvisati del pericolo e iniziano a frenare contemporaneamente in un istante in cui i treni
sono distanti d = 400 m; sapendo che le velocit`a dei due treni sono v1 = 136.8 km/h e v2 = 162 km/h e
che i due treni frenano con la stessa decelerazione a = 4 m/s2 ,
a) verificare che i treni si scontrano;
b) determinare la distanza minima alla quale avrebbero dovuto cominciare a frenare per evitare lo
scontro;
c) determinare le velocit`a dei treni al momento dello scontro.
a) la velocit`a iniziale con cui deve spingersi se vuole che il suo tuo duri t = 1.2 s;
b) la velocit`a iniziale con cui deve spingersi se vuole arrivare in acqua con velocit`a v = 11 m/s; la durata
t1 del tuo in questo caso.
Es. 9 Batman sta salendo appeso alla corda di un montacarichi con velocit`a uniforme v =
2.0 m/s; nel momento in cui si trova a h = 10 m da terra un cattivo lancia verticalmente una freccia
avvelenata verso di lui, da terra, con velocit`a iniziale v0 = 15 m/s;
a) verificare che Batman non viene colpito;
b) determinare la velocit`a iniziale minima che deve avere la freccia perche Batman venga colpito.
Es. 10 La palla 1 viene lanciata verticalmente dal suolo verso lalto con una velocit`a iniziale
v0 = 8.2 m/s; simultaneamente la palla 2 viene lasciata cadere dallaltezza H = 6.0 m verso la palla 1;
determinare
a) in quale istante e a che altezza le palle si scontrano;
b) se le palle si scontrano prima o dopo che la 1 abbia raggiunto la massima altezza della sua traiettoria;
c) come cambia la risposta alla domanda a) se la palla 2 viene spinta verso il basso con una v = 1.4 m/s.
Es. 11 Un collaudatore di auto da corsa partendo da fermo percorre il primo tratto x1 = 500 m
di moto uniformemente accelerato raggiungendo la velocit`a v = 65 m/s, che mantiene per il secondo
tratto x2 = 400 m, poi frena e si ferma percorrendo di moto uniformemente decelerato il terzo tratto
x3 = 400 m; determinare
a) quanto tempo dura il moto;
b) la velocit`a v1 che dovrebbe avere un secondo pilota per percorrere la stessa distanza nello stesso
tempo di moto rettilineo uniforme.
Es. 12 Per misurare la profondit`a di una cavit`a viene lasciato cadere, allistante t0 = 0 s, un
sasso verso il fondo e si registra larrivo del suono del sasso che sbatte sul fondo allistante t = 8.16 s;
sapendo che la velocit`a del suono in aria `e vs = 343.21 m/s, determinare la profondit`a h della cavit`a.
Es. 13 Una motocicletta parte al verde di un semaforo muovendosi con accelerazione costante
a = 1.2 m/s2 ; determinare in quale istante la motocicletta ha attraversato lincrocio largo d = 11 m e
qual`e la sua velocit`a v in tale istante.
Es. 15 Un punto materiale viene messo in movimento con una velocit`a iniziale v0 = 2.31 m/s
e di moto uniformemente accelerato; sapendo che percorre la distanza d = 56.3 m nel tempo t = 10.4 s,
determinare laccelerazione a e la velocit`a finale v(t).
Es. 16 Dimostrare che nel moto uniformemente accelerato la velocit`a media `e uguale alla media
aritmetica della velocit`a iniziale e della velocit`a finale.
Es. 17 Un punto materiale viene messo in movimento con velocit`a iniziale v0 = 3.25 m/s e di
moto uniformemente accelerato; sapendo che dopo aver percorso la distanza d = 124 m la sua velocit`a `e
v = 42.7 m/s, determinare laccelerazione a ed il tempo impiegato t.
CAPITOLO 1. CINEMATICA DEL PUNTO MATERIALE 17
Es. 19 Un punto materiale si muove con legge del moto x(t) = 2 + 3t t3 determinarne la
velocit`a istantanea al generico istante t
Es. 20 Un punto materiale viene lanciato verticalmente da terra con velocit`a iniziale v0 =
19.4 m/s; determinare in quale istante si trova ad unaltezza h = 15.2 m dal suolo e qual`e la velocit`a in
tale istante.
Es. 21 Una fanciulla precipita dal tetto di un grattacelo alto H = 50 m; dopo il tempo di reazione
tr = 0.8 s, Superman si getta al suo soccorso lasciandosi cadere con una velocit`a iniziale v0 = 12 m/s;
determinare il tempo t di caduta della fanciulla e a quale altezza h dal suolo Superman la raggiunge.
Es. 22 Un fanciullo osserva un pietra cadere verticalmente attraverso un finestra alta h = 1.5 m;
egli misura il tempo t impiegato dalla pietra a percorrere lo spazio della finestra e trova t = 0.64 s
determinare a quale altezza H rispetto alla base della finestra `e stata lasciata cadere la pietra.
Es. 23 Un punto materiale viene lasciato cadere da una certa altezza con velocit`a iniziale nulla;
determinare quanto tempo t si deve attendere perche a partire da quellistante il punto materiale percorra
uno spazio s = 20.0 m nel tempo = 0.5 s.
Es. 24 Tre punti materiali vengono successivamente lasciati cadere da unaltezza h = 6 m con
un intervallo di tempo = 0.2 s fra una caduta e la successiva; determinare
1.2 Vettori
Se la traiettoria del moto non `e una retta, la descrizione precedente y
non `e suciente e occorre introdurre il concetto di vettore. Un vetto-
re `e un oggetto matematico individuato da tre grandezze: un modulo,
o intensit`a, una direzione e un verso. Graficamente i vettori vengono Ay A
rappresentati da frecce. Algebricamente, rispetto ad un sistema di
assi cartesiani, sono rappresentati dalle loro componenti, come illu-
strato in figura in cui il vettore A `e rappresentato dalle componenti
Ax e Ay rispetto a due assi cartesiani e si scrive A = (Ax , Ay ). La
direzione ed il verso di un vettore sono convenzionalmente individua- Ax x
ti dallangolo , detto anomalia, formato dal vettore stesso con la
direzione del semiasse positivo delle ascisse, come indicato in figura
1.4; valgono le relazioni: Figura 1.4: Componenti di
un vettore.
Ax = A cos , Ay = A sen .
Un vettore `e spesso denotato indicando i punti dei suoi estremi, per esempio il vettore A che unisce i
punti P e Q si pu`o anche indicare con P Q. Il modulo del vettore si scrive
A = A = A2x + A2y ;
18 CAPITOLO 1. CINEMATICA DEL PUNTO MATERIALE
y y
y
A
A
Cy A C Ay
C Ay Cy C
By By
B B B
x Cx Ax x
x Bx Cx
Ax Bx
(a) Parallelogramma. (b) Punta-coda. (c) Dierenza.
in figura 1.6 `e rappresentato il vettore tridimensionale OP tramite i tre versori degli assi.
yp
xp
O
x
k
zp k
xp + zp k
z
Fra vettori si definiscono due prodotti: il prodotto scalare che ha come risultato un numero ed il prodotto
vettoriale che ha come risultato un vettore. Dati i vettori A e B, si dice prodotto scalare, e si indica
con A B, il numero che si ottiene moltiplicando uno dei due vettori per la componente dellaltro nella
direzione del primo. Se i vettori formano un angolo ottuso il prodotto viene preceduto dal segno meno.
B B
B
Bk
A A
(a) Scalare. (b) Vettoriale.
Dati i vettori A e B, si dice prodotto vettoriale, e si indica con A B, il vettore avente per modulo
il prodotto di uno dei due vettori per la componente dellaltro nella direzione perpendicolare al primo,
come direzione quella perpendicolare al piano individuato da A e B e come verso quello dal quale la
rotazione di A verso B risulti antioraria 1 . Negli esempi illustrati in figura 1.7, si calcolano il prodotto
scalare
A B = AB = AB cos , (1.15)
e il prodotto vettoriale
C =AB con C = AB = AB sen .
Dalla definizione segue che se due vettori hanno prodotto scalare nullo sono perpendicolari; similmente
sono perpendicolari due vettori paralleli che abbiano prodotto vettoriale nullo.
In termini delle componenti, il prodotto scalare si trova nel modo seguente
A B = B A = Ax Bx + Ay By + Az Bz .
1 La e anche nota come regola della mano destra.
convenzione sul verso del prodotto vettoriale `
20 CAPITOLO 1. CINEMATICA DEL PUNTO MATERIALE
Come conseguenza della definizione si trova che il prodotto scalare di un vettore con se stesso `e uguale
al quadrato del suo modulo, infatti
A B = B A = (Ay Bz Az By ) + (Az Bx Ax Bz ) .
+ (Ax By Ay Bz )k (1.16)
PROBLEMI RISOLTI
Problema 1
Dimostrare che la somma di vettori `e commutativa.
Soluzione
Che sia commutativa si pu`o vedere sia dalla rappresentazione grafica col metodo punta coda, sia dal
calcolo delle componenti; per la componente x vale infatti:
(B + C)x = Bx + Cx = Cx + Bx = (C + B)x
Problema 2
Dati, in un riferimento cartesiano, i punti di coordinate A(3, 1), B(1, 3), C(2, 2);
si determinino le componenti dei tre vettori U = AB, V = BC e W = CA;
si determinino le componenti del vettore S = U + W ;
si verifichi che U + V + W = 0;
si rappresentino i risultati ottenuti in un piano cartesiano.
Soluzione
La componente x di un vettore `e la dierenza delle ascisse dei suoi estremi, presi ordinatamente:
lascissa del secondo estremo meno lascissa del primo estremo e similmente per la componente y; quindi
Ux = xB xA = 1 3 = 4
Uy = yB yA = 3 1 = 2 .
Problema 3
Dati i vettori u = (3, 2), v = (1, 3) e w = (2, 1)
1 2
determinare u v + 2w;
2 3
determinare (u v) w;
verificare che v w w = 0.
Soluzione
Usando la (1.14) si trova
( ) ( ) ( )
1 2 3 2 37
u v + 2w = , 1 , 2 + (4, 2) = , 3 .
2 3 2 3 6
Si trova:
(u v) w = (4, 1) (2, 1) = 9 .
Non sono necessari calcoli, infatti il vettore v w `e perpendicolare al piano individuato da v e w,
quindi in particolare `e perpendicolare a w e quindi il prodotto scalare `e nullo. Si fa notare, di passaggio,
che il prodotto v w w `e ben definito senza bisogno di parentesi, infatti il prodotto v (w w) non ha
senso in quanto si tratta di un prodotto vettoriale fra un vettore ed uno scalare.
Problema 4
Dati i punti A(1, 2), B(2, 1) e C(4, 3) determinare
l perimetro del triangolo ABC;
larea del triangolo ABC.
Soluzione
Le lunghezze dei lati del triangolo sono uguali ai moduli dei vettori AB, BC e CA; quindi il perimetro
`e dato da
P = (xB xA )2 + (yB yA )2 + (xC xB )2 + (yC yB )2 + (xA xC )2 + (yA yC )2 =
= 3 2 + 2 5 + 26 .
Dalla definizione di prodotto vettoriale risulta che il modulo del prodotto vettoriale di AB e AC `e
uguale al prodotto del modulo di AB per la componente di AC perpendicolare ad AB; con riferimento al
triangolo ABC si tratta quindi del prodotto della base AB per laltezza CH; pertanto larea del triangolo
`e data da
1
A = AB AC ;
2
osservando che le componenti z dei due vettori sono nulle dallequazione (1.16) risulta che la sola
componente non nulla del prodotto vettoriale `e la componente z e quindi
1 1
A= |(xB xA )(yC yA ) (yB yA )(xC xA )| = |3 1 + 3 5| = 9 .
2 2
1.2.3 Esercizi
Vettori
Es. 1 Stabilire quale fra delle seguenti grandezze `e scalare e quale vettoriale: velocit`a, tempo,
lunghezza, accelerazione, et`a, temperatura.
Es. 2 Dato il vettore v di modulo 5/3, dire quanto vale il modulo del vettore w = 2.5v;
determinare quindi quali direzione e verso del vettore u = 2v.
22 CAPITOLO 1. CINEMATICA DEL PUNTO MATERIALE
Es. 3 Dati i vettori di componenti u = (3, 2), v = (1/2, 1), w = (0, 2), determinare per
ciascuno di essi modulo e anomalia, quindi determinare le componenti del vettore z = u + v w.
Es. 4 Dati 2 vettori v1 e v2 non nulli stabilire se sono vere le seguenti uguaglianze
a) v2 v1 = v1 v2 ;
b) v2 v1 = v1 v2 .
Es. 5 Dati i vettori v1 disposto lungo lasse delle ascisse e v2 disposto lungo lasse delle ordinate,
aventi rispettivamente modulo 4 e 2; determinare le componenti dei vettori a = v1 + v2 , b = v1 v2 e
c = v2 v1 ; determinarne quindi i moduli.
Es. 6 Sapendo che i vettori v1 e v2 sono perpendicolari e che vale v2 v1 = 10, stabilire quali
delle seguenti alternative `e lunica possibile:
a) v1 = 4, v2 = 14;
b) v1 = 6, v2 = 19;
c) v1 = 6, v2 = 8;
d) v1 = 3, v2 = 13.
Es. 7 Sono dati due vettori v1 e v2 aventi uguale direzione e uguale verso; `e noto che v1 = 4 e
v2 = 6; determinare, specificando per ciascuno modulo e verso, i vettori a = 3v1 +2v2 e b = 2v1 3v2 .
Es. 8 Sono dati due vettori v1 e v2 aventi uguale direzione ma verso opposto; `e noto che v1 =
4 4
6 e v2 = 14; determinare, specificando per ciascuno modulo e verso, i vettori a = v1 v2 e
3 7
4 4
b = 2 v1 + v2 .
3 7
Es. 11 Verificare che i due vettori di componenti u = (1, 1/2, 1) e v = (4, 2, 4) hanno
prodotto vettoriale nullo.
Es. 12 Dati i vettori di componenti u = (3, 2, 0), v = (0, 1, 2), w = (1, 0, 1) calcolare i
prodotti vettoriali v w e w u, quindi verificare che vale luguaglianza u (v w) = v (w u).
CAPITOLO 1. CINEMATICA DEL PUNTO MATERIALE 23
il vettore velocit`a `e
r x y
v= = + = vx + vy .
t t t
In questa equazione vx e vy sono rispettivamente le velocit`a delle proiezioni di P sullasse x e sullasse y.
Similmente, il vettore accelerazione `e dato da
a = ax + ay .
PROBLEMI RISOLTI
Problema 1
Si consideri il moto di un punto materiale avente per traiettoria la retta di equazione x 2y = 0; sapendo
che la traiettoria viene percorsa con velocit`a di modulo v = 4.20 m/s e che allistante t = 0 s si trova nella
posizione di coordinate P0 (6, 3); determinare le coordinate della posizione per ogni valore di t.
Soluzione
Si considerino le componenti vx e vy della velocit`a; per la loro deter-
y
minazione si osservi, con riferimento alla figura, che devono valere le
relazioni
vx = 2vy , vx2 + vy2 = v 2
vx
da cui x
v
5vy2 = v 2 vy
e quindi P0
vx = 3.76 m/s , vy = 1.88 m/s .
Le componenti della velocit`a sono costanti, quindi il moto `e scomponibile in due moti rettilinei ed uniformi;
uno lungo lasse delle ascisse con velocit`a vx e uno lungo lasse delle ordinate con velocit`a vy . Le posizioni
occupate da P per diversi valori di t sono quindi quelle aventi coordinate date dalle
x(t) = x0 + vx t = 6 + 3.76 t
y(t) = y0 + vy t = 3 + 1.88 t .
24 CAPITOLO 1. CINEMATICA DEL PUNTO MATERIALE
Problema 2
Si consideri un punto materiale in moto piano secondo le leggi del moto
x(t) = 1.7 1.20t
y(t) = 4.6 + 2.8t ;
Soluzione
La velocit`a `e costante perche lo sono le sue componenti vx = 1.20 m/s e vy = 2.8 m/s; quindi
v = vx2 + vy2 = 3.0 m/s .
Per la determinazione dellequazione della traiettoria `e necessario trovare lequazione che lega le
due coordinate eliminando il parametro t; ricavando quindi t dalle prima delle equazioni del moto e
sostituendola nella seconda si trova
y = 2.3x 0.63 ,
la traiettoria `e quindi una retta. Il moto pertanto `e rettilineo uniforme.
Problema 3
Un punto materiale parte allistante t = 0 s dal punto P0 (2.5, 1.2) con velocit`a iniziale di componenti
v0x = 2.1 m/s e v0y = 0 m/s, muovendosi con accelerazione costante di componenti ax = 1.2 m/s2 e
ay = 0.20 m/s2 ;
determinare la posizione allistante t1 = 5.1 s;
determinare la velocit`a allistante t1 .
Soluzione
Il punto materiale si muove in modo che le sue proiezioni sugli assi si muovano di moto uniformemente
accelerato; valgono infatti
1
x(t) = x0 + v0x t + ax t2 = 2.5 + 2.1t 0.6t2
2
1
y(t) = y0 + v0y t + ay t2 = 1.2 + 0.10t2 ,
2
quindi allistante t1 si trova
x(t1 ) = 2.4 m
y(t1 ) = 3.8 m .
e quindi
vx (t1 ) = 4.0 m/s
vy (t1 ) = 2.2 m/s ;
che diviene particolarmente semplice se il punto di lancio `e lorigine, in tal caso infatti x0 = y0 = 0 e
rimane
g v0y
y = 2 x2 + ds x.
2v0x v0x
Il punto pi
u alto della traiettoria `e il vertice della parabola e ha coordinate
2
v0x v0y v0y
xMAX = , yMAX = .
g 2g
Si osservi che questultima espressione `e formalmente identica a quella trovata per laltezza massima
raggiunta da un punto materiale lanciato verso lalto; si veda problema 5 della sezione 1.1.2. Il punto di
massima altezza `e raggiunto allistante
v0y
tMAX = .
g
La gittata G si trova determinando lintersezione (diversa dallorigine) della parabola con lasse delle
ascisse; quindi
2v0x v0y
G= ; (1.17)
g
si osservi che `e il doppio di xMAX .
Il tempo di volo `e
2v0y
tG = = 2tMAX .
g
PROBLEMI RISOLTI
Problema 1
Un punto materiale viene gettato da unaltezza h = 2.0 m con velocit`a iniziale v = 3.2 + 2.4
m/s;
determinare
laltezza massima raggiunta;
il tempo di volo;
la distanza orizzontale dal punto di lancio al punto di atterraggio;
la velocit`a dimpatto.
26 CAPITOLO 1. CINEMATICA DEL PUNTO MATERIALE
Soluzione
Supponendo di scegliere lorigine del sistema di riferimento nel
y
punto al suolo sotto il punto di lancio, le equazioni del moto nel caso
in esame divengono
yM
x(t) = v0x t
y(t) = h + v0y t 1 gt2 ,
2 h
vx (t) = v0x
vy (t) = v0y gt . xM x
Laltezza massima raggiunta si ha nellistante t1 in cui la velocit`a `e orizzontale, cio`e in cui vy = 0; ci`o si
verifica per
v0y
t1 = = 0.24 s
g
e quindi laltezza massima `e
2
v0y
yM AX = y(t1 ) = h + = 2.3 m .
2g
Il tempo di volo coincide con listante in cui il punto materiale tocca terra `e listante t2 in cui vale
y = 0; `e quindi la soluzione positiva dellequazione di secondo grado h + v0y t 12 gt2 = 0 e quindi
v0y + 2 + 2gh
v0y
t2 = = 0.93 s .
g
La distanza orizzontale percorsa coincide con lascissa nellistante in cui il punto materiale tocca terra,
`e quindi
x(t2 ) = v0x t2 = 3.0 m .
La velocit`a dimpatto `e la velocit`a allistante t2 , `e quindi
v(t2 ) = vx2 (t2 ) + vy2 (t2 ) = 7.4 m/s .
Problema 2
Un punto materiale viene lanciato da un punto al suolo con velocit`a di modulo v0 e tale da formare
con lorizzontale un angolo ; determinare il valore di per il quale, per v0 fissato, si abbia la gittata
massima.
Soluzione
Ricordando lequazione (1.17), si tratta di determinare quando sia massimo il prodotto v0x v0y con la
2 2
condizione che sia v0x + voy = v02 ; per far ci`o conviene osservare che `e equivalente determinare quando sia
2 2
massimo il prodotto fra i quadrati v0x v0y ; per rendere piu chiara la questione, soprattutto dal punto di
2 2
vista della notazione, conviene definire v0x = a e v0y = b; allora si tratta di rendere massimo il prodotto
ab con la condizione a + b = v02 ; si tratta cio`e di rendere massimo il prodotto
a(v02 a) = a2 + v02 a ;
si tratta, come si vede, di una parabola volta verso il basso e quindi assume il suo valore massimo in
corrispondenza del vertice, cio`e per
v2
a= 0 ;
2
CAPITOLO 1. CINEMATICA DEL PUNTO MATERIALE 27
pertanto
v02
a=b=
2
e quindi
v0
v0x = v0y = ,
2
le due componenti della velocit`a sono cos uguali e quindi langolo per cui la gittata `e massima `e = 45 .
Si osservi che il problema qui risolto `e equivalente al problema della determinazione del rettangolo di area
massima e perimetro dato, che, quindi, risulta essere il quadrato.
Problema 3
Un cannone spara una palla con una velocit`a iniziale avente componenti v0x = 45 v0 e v0y = 53 v0 . Il
bersaglio da colpire si trova ad una distanza di D = 5800 m in una valle pi
u bassa di 150 m rispetto alla
posizione di tiro;
determinare v0 in modo che il cannone colpisca il bersaglio;
determinare listante in cui il bersaglio viene colpito;
determinare la velocit`a della palla quando colpisce il bersaglio.
Soluzione
Le leggi del moto della palla sono
x(t) = 4 v0 t
5
3 1
y(t) = h + v0 t gt2 ,
5 2
ove h = 150 m `e laltezza del cannone rispetto alla valle sottostante. La palla colpisce il bersaglio se in
un dato istante t1 si trova nel punto di coordinate (D, 0); cio`e se vale
y
D = 4 v0 t 1
5 v0
3 1
0 = h + v0 t gt2 .
5 2
Utilizzando la prima delle equazioni del
h
moto si trova
5D
t1 =
4v0
che sostituita nella seconda d`a D x
3 25D2
h+ D g=0 ()
4 32v02
da cui
5 g
v0 = D = 239 m/s .
2 8h + 6D
Sostituendo la precedente nellespressione per t1 si trova
4h + 3D
t1 = = 30.3 s .
2g
Per la determinazione della velocit`a di impatto occorre utilizzare la legge della velocit`a, che nel caso
presente si scrive
4
vx (t) = v0
5
3
vy (t) = v0 gt ;
5
28 CAPITOLO 1. CINEMATICA DEL PUNTO MATERIALE
s
v= .
t
In ogni punto la velocit`a `e tangente alla traiettoria quindi la velocit`a ha una direzione diversa in ogni
istante; il vettore velocit`a, pertanto, non `e costante e quindi vi `e un vettore accelerazione detto accele-
razione centripeta ac . Il modulo dellaccelerazione centripeta dipende dalla velocit`a e dal raggio della
traiettoria, vale infatti
v2
ac = . (1.18)
r
Il moto circolare uniforme `e un moto periodico; il periodo T del moto `e il tempo impiegato a percorrere
un giro completo; si definisce, inoltre, frequenza il numero di giri percorsi nellunit`a di tempo; se lunit`a
di tempo `e il secondo, lunit`a di misura della frequenza `e detto hertz (Hz); spesso si usa anche indicare
la frequenza in giri al minuto. Valgono quindi le relazioni
1
= (1.19)
T
2r
v= = 2r .
T
da cui si ottengono
v 2
= = (1.20)
r T
4 2 r
ac = 2 r = . (1.21)
T2
PROBLEMI RISOLTI
Problema 1
Supponendo che lorbita del moto di rivoluzione terrestre attorno al Sole sia una circonferenza, determi-
nare la velocit`a e laccelerazione della Terra.
Soluzione
Usando i valori riportati in appendice A si trova
quindi
2r v2
v= = 29.78 m/s , a= = 2.810 105 m/s2 .
T r
Problema 2
Una giostra compie tre giri al minuto;
determinare la velocit`a angolare della giostra;
determinare la velocit`a di un bambino che si trova a una distanza di 3.2 metri dal centro.
Soluzione
Se la giostra compie tre giri al minuto, visto che in un minuto ci sono 60 secondi, impiega 20 secondi
a compiere un giro; quindi T = 20 s; pertanto
2
= = 0.31 rad/s .
T
La velocit`a del bambino si trova usando la (1.20);
v = r = 1 m/s .
a = k OP .
Il moto armonico `e rettilineo non uniforme, `e unoscillazione fra due punti allineati ed equidistanti da O;
la distanza massima A di P dal centro O `e detta ampiezza del moto armonico.
La proiezione di un moto circolare su un diametro `e armonico; quindi ogni moto circolare pu`o essere
30 CAPITOLO 1. CINEMATICA DEL PUNTO MATERIALE
La costante 0 , detta fase iniziale, dipende dalla posizione del punto materiale allistante iniziale.
Dalle precedenti equazioni, si vede che il valore massimo del modulo della velocit`a `e
vM = A ;
ed `e assunto quando posizione e accelerazione sono nulle, cio`e nel centro di oscillazione, mentre `e nullo
quando la distanza da O e il modulo dellaccelerazione sono massime.
PROBLEMI RISOLTI
Problema 1
Il punto materiale P si muove di moto circolare uniforme su una circonferenza di raggio r = 23 cm con
velocit`a v = 3.5 m/s; la sua ombra Q proiettata su uno schermo si muove di moto armonico; determinare
lampiezza, il periodo e la massima velocit`a di Q.
Soluzione
Soluzione
Poiche vale = 2, utilizzando la prima delle (1.22), allistante iniziale t = 0 s, si ha
x0 1
x(0) = A cos(2 0 + 0 ) = x0 cos 0 = = 0 = .
A 2 3
CAPITOLO 1. CINEMATICA DEL PUNTO MATERIALE 31
Quindi
( ) ( ) ( )
x(t) = A cos 2t + , v(t) = 2A sen 2t + , a(t) = 4 2 2 A cos 2t +
3 3 3
e quindi, osservando che = 0.25 Hz, si ottiene
149 3
x(7) = 0.2 cos = 0.2 = 0.17 cm .
6 2
1.3.4 Esercizi
Moto parabolico
Es. 1 Un proiettile viene sparato dal suolo con velocit`a iniziale di componenti v0x = 35 m/s e
v0y = 42 m/s; determinare
a) la gittata;
b) laltezza massima raggiunta:
c) il modulo della velocit`a v con cui ricade al suolo.
Es. 2 Un punto materiale viene lanciato dal suolo con un angolo di 30 sullorizzontale; sapendo
che ricade a terra a una distanza D = 150 m dal punto di lancio determinare
a) il modulo v0 della velocit`a di lancio:
b) la massima altezza hM raggiunta dal punto materiale.
Es. 3 Una pallina rotola su una superficie orizzontale alla velocit`a costante v0 = 50 cm/s; giunta
sul bordo del tavolo cade a terra. Sapendo che tocca terra a una distanza D = 20 cm dal tavolo,
determinare
a) laltezza del tavolo;
b) il tempo impiegato a cadere;
c) la velocit`a finale.
Es. 4 Un fanciullo vuole colpire con una freccia una mela che si trova sul ramo di un albero ad
unaltezza h = 4 m e a una distanza D = 10 m; sapendo che la velocit`a iniziale della freccia ha componente
orizzontale v0x = 10 m/s; determinare
a) la componente verticale v0y della velocit`a iniziale;
b) langolo formato dalla freccia con lorizzontale nel momento in cui viene scoccata.
Es. 5 Un bombardiere vola ad unaltezza h = 5000 m dal suolo ad una velocit`a costante v0 =
800 km/h;
a) determinare la distanza D dalla verticale sul bersaglio il bombardiere deve sganciare il suo ordigno;
b) determinare la velocit`a v di impatto;
c) rispondere alle due domande precedenti nel caso in cui il bombardiere stia volando contro un vento
avente velocit`a vV = 60 km/h.
Es. 6 Un motociclista percorre una strada alla velocit`a costante v0 = 60 km/h, quando incontra
un fosso largo D = 2 m; dopo il fosso la strada continua ad un livello pi
u basso di h = 20 cm;
a) verificare che il motociclista riesca a saltare il fosso;
b) determinare a che distanza d dal bordo del fosso il motociclista atterra;
c) determinare la velocit`a minima che il motociclista deve avere per riuscire a saltare il fosso.
32 CAPITOLO 1. CINEMATICA DEL PUNTO MATERIALE
Es. 7 Willy il coyote, mentre sta inseguendo Bip-Bip, cade inavvertitamente in un dirupo da
unaltezza h = 55 m; sapendo che il coyote stava correndo con velocit`a di modulo v = 10 m/s, determinare:
a) la lunghezza orizzontale della sua traiettoria;
b) il tempo di volo.
Es. 8 Un merlo si trova sulla sommit`a di un tetto inclinato 45 ; Allistante t0 = 0 s il merlo sputa
un n`occiolo di ciliegia verso lalto con uninclinazione di = 30 e una velocit`a di modulo v0 = 1.2 m/s;
determinare
a) a che distanza d dalla sommit`a il n`occiolo colpisce il tetto;
b) listante t in cui il n`occiolo raggiunge il punto pi
u alto della traiettoria.
Es. 10 Un calciatore scommette con un amico di essere in grado di calciare un pallone alla
distanza d = 250 m; egli esegue la prova imprimendo al pallone (inizialmente posato al suolo) una velocit`a
di modulo v0 , con uninclinazione di un angolo = 45 rispetto alla direzione orizzontale;
a) determinare v0 ;
b) laltezza massima raggiunta.
Es. 11 Un giocatore di pallacanestro tira il pallone da una quota h = 2.85 m verso il canestro,
che si trova ad unaltezza H = 3.05 m dal suolo, con uninclinazione di un angolo = 30 , da una distanza
d = 4.0 m; determinare:
a) il modulo v0 della velocit`a iniziale che occorre imprimere al pallone per segnare;
b) la quota massima hM raggiunta dal pallone durante il volo.
Es. 12 Una palla viene lanciata dal suolo verso un muro distante d = 22 m; sapendo che il
modulo della velocit`a iniziale della palla `e v0 = 25 m/s e langolo formato dal vettore v0 con lorizzontale
`e = 40 ; determinare:
a) a quale altezza h da terra la palla colpisce il muro;
b) se la palla raggiunge il muro prima o dopo avere superato il punto pi`
u alto della sua traiettoria.
Es. 13 Unautomobilina giocattolo viene lanciata con una velocit`a iniziale orizzontale di modulo
v0 = 4.2 m/s verso una rampa di scale i cui gradini sono alti h = 17 cm e profondi b = 30 cm; determinare
a) su quale gradino va a cadere lautomobilina;
b) in tempo di volo.
Es. 14 Un campione di getto del peso lancia lattrezzo dallaltezza h = 1.80 m dal suolo; la
velocit`a iniziale v0 forma un angolo = 40 rispetto allorizzontale; sapendo il peso cade a una distanza
D = 22 m, determinare il modulo della velocit`a iniziale.
CAPITOLO 1. CINEMATICA DEL PUNTO MATERIALE 33
Es. 2 Un ragazzino fa roteare un sasso legato a una corda lunga = 0.52 m al ritmo di 1.6 giri
al secondo; determinare
a) i moduli delle velocit`a angolare e lineare del sasso;
b) periodo e modulo dellaccelerazione centripeta del sasso.
Es. 3 Un ragazzino fa roteare un sasso legato a una corda lunga = 0.8 m; sapendo che il modulo
dellaccelerazione centripeta `e ac = 1.4 m/s2 , determinare
a) i moduli delle velocit`a angolare e lineare del sasso;
b) come variano i moduli delle velocit`a angolare e lineare del sasso se la corda fosse pi
u corta di 10 cm
e laccelerazione fosse la stessa.
Es. 4 Un ragazzino fa ruotare un sasso legato ad uno spago lungo = 20 cm che forma con la
verticale un angolo = 30 ; il moto avviene su un piano orizzontale che si trova ad unaltezza h = 1.2 m
dal suolo; ad un dato istante il sasso si scioglie dallo spago e cade a terra a una distanza d = 1.8 m;
determinare il periodo del moto di rotazione.
Es. 5 Una giostra compie 6.0 giri al minuto; tre bambini si trovano uno al centro, uno a distanza
d2 = 1.8 m e uno a distanza d3 = 2.5 m dal centro; determinare
a) la velocit`a angolare e quella lineare di ciascun bambino;
b) periodo e accelerazione centripeta di ogni bambino.
Es. 6 Due bambini su una giostra sono soggetti rispettivamente alle accelerazioni centripete di
moduli a1 = 1.5 m/s2 e a2 = 2.0 m/s2 ; Sapendo che in 1 minuto la giostra compie 6 giri, calcolare per
ciascuno dei due bambini
a) la distanza dal centro di rotazione della giostra;
b) la velocit`a lineare.
Es. 7 Un satellite artificiale percorre unorbita circolare a una distanza d = 1800 km dalla
superficie della Terra; sapendo che la sua accelerazione `e ac = 6.35 m/s2 , determinare
a) la velocit`a angolare e la velocit`a lineare del satellite;
b) il periodo di rivoluzione del satellite ed esprimerlo in minuti.
Es. 9 Determinare il modulo dellaccelerazione centripeta della Luna, supponendo lorbita cir-
colare.
34 CAPITOLO 1. CINEMATICA DEL PUNTO MATERIALE
Es. 10 Determinare i moduli della velocit`a e dellaccelerazione centripeta della Terra nel suo
moto attorno al Sole, supponendo lorbita circolare.
Es. 11 Durante la missione Apollo 11 la navicella in orbita intorno alla Luna compiva una rivo-
luzione con periodo T = 6.5 103 s, con unaccelerazione centripeta di modulo ac = 1.7 m/s2 ; determinare
a) la velocit`a angolare e la velocit`a lineare del satellite;
b) il raggio dellorbita.
Es. 12 Calcolare i moduli della velocit`a lineare e dellaccelerazione centripeta di un ragno che si
trova sulla punta della lancetta dei secondi dellorologio di un campanile, lunga = 1.6 m.
Es. 14 Lelica di un aereo, lunga = 0.80 m, ruota compiendo 20 giri al secondo; determinare
a) i moduli della velocit`a e dellaccelerazione della punta dellelica;
b) la frequenza di rotazione necessaria perche il modulo della velocit`a sia v = 800 m/s;
c) come varia v se lelica, mantenendo la stessa frequenza di rotazione, ha lunghezza doppia.
Es. 15 Una lavatrice ha il cestello di diametro d = 48.0 cm; la biancheria viene asciugata
adeguatamente se sottoposta a unaccelerazione centripeta di modulo ac = 36.0 m/s2 ; determinare
a) quanti giri al minuto deve compiere il cestello per asciugare la biancheria;
b) la velocit`a lineare del cestello.
Es. 16 Un frullatore ha unelica le cui punte si muovono con una velocit`a di modulo v = 2.8 m/s
e con un periodo T = 0.2 s; determinare
a) il raggio dellelica ed esprimerla in centimetri;
b) quanto dovrebbe essere il raggio dellelica anche, a parit`a di periodo, la punta abbia unaccelera-
zione di modulo ac = 100 m/s2 .
Moto armonico
Es. 1 Un punto materiale oscilla di moto armonico intorno alla posizione di equilibrio compiendo
4.25 oscillazioni in 5.22 secondi; sapendo che lampiezza delloscillazione `e A = 4.2 cm, determinare
a) il periodo;
b) la pulsazione;
c) la velocit`a massima;
d) laccelerazione massima.
Es. 2 Un punto materiale compie oscillazioni armoniche; quando la sua distanza d dal centro
delle oscillazioni `e met`a della ampiezza delloscillazione la sua accelerazione ha modulo a = 1.2 m/s2 ;
sapendo che d = 12.5 cm, determinare
a) il periodo;
b) la velocit`a nel centro delle oscillazioni.
CAPITOLO 1. CINEMATICA DEL PUNTO MATERIALE 35
Es. 3 Le punte di un diapason oscillano di moto armonico intorno alla loro posizione di equilibrio
con frequenza = 440 Hz; sapendo che la loro velocit`a massima ha modulo v = 220 m/s determinare
lampiezza di oscillazione delle punte del diapason.
Es. 5 Una boa si muove di moto armonico sotto lazione delle onde; sapendo che passa unonda
ogni 5.0 secondi, che la velocit`a massima della boa ha modulo v = 0.26 m/s e che allistante t0 = 0 s la
boa si trova nella posizione di riposo, determinare la legge del moto della boa.
r = P1 P2 = OP2 OP1
v = v2 v1 , a = a2 a1
OP = OO + O P
vP = vO + vP + O P (1.23)
aP = aO + aP + 2 vP O P . 2
Nel caso in cui S si muova di moto traslatorio rispetto ad S si pone = 0; nel caso in cui S si muova
di moto rotatorio rispetto ad S si pone vO = 0. Nellultima delle (1.23), si definiscono rispettivamente
accelerazione di Coriolis e accelerazione centrifuga le quantit`a
aCO = 2 vP , ac = 2 O P .
PROBLEMI RISOLTI
Problema 1
Laereo A sta volando verso nord alla velocit`a costante vA = 850 km/h; un secondo aereo B viaggia alla
stessa quota di A muovendosi verso est alla velocit`a costante vB = 600 km/h; determinare la traiettoria
e la velocit`a di B rispetto ad A.
36 CAPITOLO 1. CINEMATICA DEL PUNTO MATERIALE
Soluzione
Si riferisce il moto ad un sistema di assi cartesiani con lasse x orientato y
verso est e lasse y orientato verso nord; supponendo, per semplicit`a,
che allistante t = 0 i due aerei si trovassero entrambi nellorigine degli A
assi, le posizioni dei due aerei al generico istante t sono date dai vettori
OA(t) = yA = vA t
, OB(t) = xB = vB t .
Come si deduce dalla figura, il moto di B rispetto ad A `e un moto rettilineo uniforme di avente la direzione
ed il verso del vettore AB; questa direzione forma con il nord un angolo tale che sia
vA
= 90 + arctg = 145 .
vB
Problema 2
Su un treno in moto con velocit`a costante di modulo vt = 84 km/h un bambino lascia cadere una pallina
da unaltezza h = 1.25 m. Determinare le leggi del moto della pallina rispetto ad un osservatore O sul
treno e rispetto ad un osservatore che guardi la scena stando fermo sulla banchina di una stazione.
Soluzione
Rispetto ad un osservatore sul treno, per esempio lo stesso bambino, la pallina cade verticalmente di
moto uniformemente accelerato con accelerazione g; indicando con S il sistema di riferimento la legge
del moto della pallina P `e quindi
1
yP (t) = h gt2 = 1.25 4.91t2 .
2
Per determinare la legge del moto rispetto ad un osservatore esterno O, il cui sistema di riferimento viene
denotato con S, occorre utilizzare la prima delle (1.23); indicando con x lasse cartesiano di riferimento
allineato con le rotaie, la posizione dellosservatore O rispetto ad O `e data da
xO (t) = vt t .
OP = (xO , yP ) ;
Problema 3
Un punto materiale P si muove verso il centro di un giostra rotante che compie cinque giri ogni due
secondi; se il modulo della velocit`a di P rispetto al centro O della giostra `e costante e vale vp = 1.37 m/s
determinare velocit`a e accelerazione di P rispetto ad un osservatore esterno alla giostra, quando la
distanza di P dal centro `e r = 15.6 cm.
CAPITOLO 1. CINEMATICA DEL PUNTO MATERIALE 37
Soluzione
In questo caso il sistema di riferimento S , solidale alla giostra, ruota senza traslare; `e possibile quindi
fissare gli assi dei due sistemi di riferimento in modo che le origini coincidano, cio`e che valga O O; e
valgono
vO = aO = 0 ;
inoltre, poiche P si muove sulla giostra, e quindi nel sistema S , di moto uniforme, vale anche ap = 0.
Per determinare la velocit`a rispetto al sistema S non rotante si usa la seconda delle (1.23):
vp = vp + OP .
Supponendo che la rotazione della giostra avvenga in verso antiorario il vettore `e uscente dal foglio
e quindi i due addendi del membro di destra della equazione precedente sono vettori perpendicolari e
orientati come rappresentato nella figura (a); il modulo di vp `e quindi
vp = vp 2 + 2 r2 .
2
= = 15.7/s .
T
Cos si ottiene
vp = 7.88 m/s .
ac
OP ap
P P
vp
aco
vp
O O
(a) (b)
Per quanto riguarda laccelerazione si usa la terza delle (1.23) che, nel caso presente, diventa
ap = aco + ac = 2 vp 2 OP ;
i vettori accelerazione di Coriolis e centrifuga sono perpendicolari e sono rappresentati nella figura (b); il
modulo della loro somma `e pertanto
ap = 4 2 vp 2 + 4 r2 = 40 m/s2 .
38 CAPITOLO 1. CINEMATICA DEL PUNTO MATERIALE
1.4.1 Esercizi
Moti relativi
Es. 1 Un ascensore sta scendendo alla velocit`a costante di modulo va = 1.2 m/s; uno dei passeg-
geri lascia cadere una sferetta metallica da unaltezza h = 136 cm dal pavimento dellascensore; rispetto
ad un sistema di riferimento fermo, allistante in cui la sferetta colpisce il pavimento dellascensore,
determinare
a) il modulo della velocit`a;
b) i modulo dellaccelerazione.
Es. 2 Ripetere lesercizio precedente nellipotesi che lascensore sia in caduta libera.
Es. 5 Un motoscafo si muove sul fiume dellesercizio precedente con una velocit`a di modulo
vm = 5 m/s determinare la direzione verso cui deve muoversi perche la traiettoria vista da un osservatore
a riva risulti perpendicolare alle rive.
Capitolo 2
La dinamica studia il moto dei punti materiali mettendo in relazione le forze agenti e le caratteristiche
del moto risultante. In particolare linteresse della teoria, sviluppata da Newton, `e quello di ricavare
deterministicamente le leggi del moto una volta che siano note tutte le forze agenti su di essi.
Un punto materiale che non interagisce con altri punti materiali si muove di moto rettilineo e uniforme.
Questo enunciato non `e valido in ogni sistema di riferimento: si definisce inerziale un sistema di riferimento
in cui il principio ora enunciato sia valido. Per questo principio normativo non vi sono esercizi.
F = ma , (2.1)
PROBLEMI RISOLTI
Problema 1
Un corpo di massa m = 6.3 kg si muove con velocit`a uniforme v0 = 3.7 m/s quando comincia ad agire su
di esso una forza F di modulo F = 54 N nella direzione del moto ma in verso contrario; determinare il
quanto tempo il corpo si ferma e quanto spazio percorre da quando `e iniziata lazione della forza.
39
40 CAPITOLO 2. DINAMICA DEL PUNTO MATERIALE
Soluzione
Usando la (2.1), `e possibile determinare laccelerazione, che risulta costante e il cui modulo `e
F
a= ;
m
si osservi che la forza ha il verso opposto al moto e cos anche laccelerazione; quindi si tratta di una
decelerazione. Il moto `e dunque uniformemente accelerato con accelerazione negativa; convenendo di
scegliere come istante zero quello in cui comincia ad agire la forza, la legge del moto e la legge della
velocit`a diventano
1
x(t) = v0 t at2 , v(t) = v0 at ;
2
dalla seconda si ottiene listante t1 in cui il corpo si ferma, cio`e in cui la sua velocit`a `e zero:
v0 mv0
t1 = = = 0.43 s ;
a F
sostituendo questo risultato nella prima si trova la posizione allistante dellarresto e quindi lo spazio
percorso:
v2 mv02
x(t1 ) = 0 = = 0.80 m .
2a 2F
Problema 2
Un carrello su ruote di massa m = 23 kg `e messo in movimento da fermo grazie a due forze uguali in
modulo che tirano lungo direzioni tali da formare angoli = 30 con la direzione del moto; sapendo che
le ruote girano senza attrito e che allistante t1 = 5.0 s la distanza percorsa `e d = 4.0 m; si determini il
modulo delle due forze.
Soluzione
Dette F1 ed F2 le due forze, con riferimento alla figura, la
F1
loro risultante `e un vettore diretto
nella direzione e nel ver-
so del moto e di modulo F = 3 F1 ; questa forza muove il
carrello con unaccelerazione data dalla (2.1); il moto del car- 30
F
rello `e quindi uniformemente accelerato; la distanza percorsa 30
allistante t1 `e quindi data da
F2
1 F 2 1 3F1 2
d= t1 = t ,
2 m 2 m 1
quindi
2md
F1 = 2 = 4.2 N .
3 t1
Problema 3
La Terra e la Luna si attirano vicendevolmente con una forza media di modulo F = 1.983 1020 N;
determinare le accelerazioni dei due corpi celesti.
Soluzione
Le accelerazioni della Terra e della Luna sono date dalla (2.1), utilizzando i valori riportati in appendice
B si trova:
F F
aT = = 3.320 105 m/s2 , aL = = 2.699 103 m/s2 ;
mT mL
si vede dunque che laccelerazione della Luna `e pi u di ottanta volte maggiore dellaccelerazione della
Terra; con questa approssimazione in mente `e corretto dire che la Luna gira attorno ad una Terra ferma.
CAPITOLO 2. DINAMICA DEL PUNTO MATERIALE 41
F12 = F21 .
m1 a1 = m2 a2 ;
se due punti materiali interagiscono solo fra loro, quindi, le loro accelerazioni sono parallele, hanno versi
opposti e i loro moduli sono inversamente proporzionali alle rispettive masse.
PROBLEMI RISOLTI
Problema 1
Due ragazzi, assimilabili a punti materiali, hanno masse m1 = 45 kg e m2 = 55 kg giocano su un lago
ghiacciato; il primo spinge il secondo con una forza costante di modulo F = 120 N; sapendo che la spinta
dura un tempo t = 0.5 s, determinare le velocit`a finali dei due ragazzi.
Soluzione
Tenendo conto della (2.1), i moduli delle due accelerazioni sono
F F
a1 = , a2 =
m1 m2
quindi
v1 = a1 t = 1.3 m/s , v2 = a2 t = 1.1 m/s .
Problema 2
Due casse sono poste a contatto su di un piano orizzontale privo di attrito; le loro masse sono m1 = 2.4 kg
e m2 = 3.6 kg; le casse sono messe in movimento da una forza di modulo F = 12 N che agisce sulla prima
cassa; determinare lintensit`
a Fc della forza di contatto agente fra le casse e la loro accelerazione.
Soluzione
Con riferimento alla figura, le due casse si spingono vicende- m2
volmente con due forze F12 ed F21 opposte di modulo aventi
m1
lo stesso modulo; posto dunque F12 = F12 = Fc , la (2.1)
applicata alle due casse, che si muovono insieme e quindi con F12 F21
la stessa accelerazione, diventa F
{
Fc = m2 a
F Fc = m1 a
2.1.4 Esercizi
Legge di Newton
Es. 1 Un uomo tira orizzontalmente un carretto di massa m = 22 kg, con una forza di modulo
F = 12 N; determinare laccelerazione del carretto.
Es. 2 Unautomobile con due persone a bordo ha complessivamente massa m = 1355 kg partendo
da ferma raggiunge la velocit`a v = 100 km/h nel tempo t = 12.5 s; determinare la forza agente supponendo
che sia costante.
Es. 3 Un genitore trascina il figlio su una slitta che scivola sul ghiaccio applicando una forza di
modulo F = 125 N inclinata di 60 rispetto allorizzontale; sapendo che complessivamente la slitta e il
figlio hanno una massa m = 42 kg determinarne laccelerazione.
Es. 5 Un uomo tira una cassa di massa m con una forza orizzontale di modulo F = 60 N;
sapendo che inizialmente la cassa `e ferma e che dopo un tempo t = 5.6 s ha una velocit`a di v = 3.5 m/s,
determinare la massa della cassa.
Es. 6 Un furgone avente massa M = 700 kg contiene 10 sacchi di cemento ciascuno di massa
m = 40.0 kg; sapendo che il motore esercita una forza di trazione di modulo F = 1850 N, determinare
a) il modulo F1 della forza che il furgone esercita su ciascuno dei sacchi;
b) il modulo F2 della forza che il furgone esercita su ciascuno dei sacchi, nel caso in cui il furgone stia
decelerando con unaccelerazione avente lo stesso modulo del caso a).
Es. 2 Tre casse A, B e C sono poste a contatto su un piano orizzontale privo di attrito; le loro
masse, da destra a sinistra, sono ma = 3.4 kg, mb = 5.7 kg ed mc ; le casse sono messe in movimento
da una forza F che spinge la cassa A; sapendo che F = 9.7 N e che laccelerazione delle tre masse `e
a = 0.54 m/s2 , determinare il valore della massa mc , il modulo Fb della forza con cui A spinge B ed il
modulo Fc della forza con cui B spinge C.
Es. 4 Sapendo che il modulo dellaccelerazione della Luna dovuta alla attrazione terrestre vale
aL = 2.698 105 m/s2 , determinare laccelerazione della Terra dovuta allattrazione lunare.
Es. 5 Un furgone avente massa m1 = 1500 kg traina una roulotte di massa m2 = 800 kg; sapendo
che laccelerazione del sistema dei due corpi ha modulo a = 1.24 m/s2 , determinare
CAPITOLO 2. DINAMICA DEL PUNTO MATERIALE 43
P = mg . (2.2)
Su un corpo celeste diverso dalla Terra, la forza di attrazione varia e quindi, per la stessa massa, varia il
peso.
La forza di attrazione, e quindi laccelerazione di gravit`a, varia anche con la distanza dal centro della
Terra quindi sulla cima di un monte o su un aeroplano in volo il peso di un corpo cambia rispetto al
suolo; ma varia anche con la latitudine a causa della non sfericit`a della Terra. In queste pagine si usa la
convenzione di indicare con il simbolo aG laccelerazione di gravit`a in generale, riservando il simbolo g
al valor medio sulla superficie terrestre. Salvo diverso avviso, tutti i problemi che seguono si intendono
ambientati sulla superficie terrestre.
PROBLEMI RISOLTI
Problema 1
Il modulo dellaccelerazione di gravit`a sulla cima del Monte Bianco `e aM
G
B
= 9.792 m/s2 ; mentre sulla
L 2
superficie lunare `e aG = 1.6 m/s ; determinare il peso di un masso di massa m = 32.7 kg sulla superficie
terrestre, sulla cima del Monte Bianco e sulla superficie lunare.
Soluzione
Tenendo conto della (2.2), sulla Terra, sul Monte Bianco e sulla Luna si trova rispettivamente
PT = mg = 321 N , PM B = maM
G
B
= 320 N , PL = maL
G = 52.3 N .
Problema 2
Una cassa di massa m = 45.3 kg si trova, ferma su di una superficie orizzontale liscia;
44 CAPITOLO 2. DINAMICA DEL PUNTO MATERIALE
Soluzione
Sulla cassa agisce certamente la forza peso P = mg; questa ha direzione
N
perpendicolare alla superficie dappoggio ed `e orientata verso il basso; daltra
parte la cassa `e ferma quindi la risultante delle forze agenti non pu`o che
essere nulla; quindi deve essere presente una forza uguale e contraria al peso;
questa forza `e fornita dalla coesione molecolare della superficie dappoggio
(nel momento in cui la forza peso fosse eccessiva, la superficie andrebbe in
pezzi e non sarebbe pi u in grado di equilibrare P ); il principio di azione e
reazione garantisce che questa `e sempre uguale ed opposta alla forza peso
P
che preme sulla superficie stessa: `e quindi perpendicolare alla superficie e
volta verso lalto. Questa forza `e detta reazione vincolare ed `e solitamente indicata con il simbolo N ,
poiche `e perpendicolare, nel gergo della geometria normale, alla superficie. Con riferimento alla figura le
due forze, per renderle distinguibili, sono disegnate leggermente separate, mentre sono esattamente una
sovrapposta allaltra; inoltre la forza peso viene applicata nel centro del corpo (si ricordi che si tratta
di un punto materiale) mentre la reazione vincolare `e applicata sulla parte del corpo a contatto con la
superficie di appoggio. Le forze agenti sulla cassa sono pertanto P ed N e vale la relazione
P +N =0 .
N = P = mg = 444 N .
Nel caso la cassa si muova sulla superficie liscia (cio`e priva di attrito) con velocit`a costante significa che
la risultante delle forze ad essa applicate `e nulla, altrimenti vi sarebbe accelerazione, quindi vale ancora
la soluzione del precedente punto .
Problema 3
Un baule avente una massa m = 65 kg si trova allinterno di un ascensore che, improvvisamente comincia
a salire con accelerazione di modulo a = 0.8 m/s2 ; determinare il peso apparente del baule.
Soluzione
Lascensore accelerato non `e un sistema di riferimento inerziale, quindi non vale la legge (2.1) e nemmeno
la (2.2) che di quella `e conseguenza. Si definisce peso apparente il peso misurato da una bilancia a molla
(come una comune bilancia pesapersone, ma non solo); questa, a sua
volta, misura la forza che, premendo, deforma la molla; in definitiva la a
bilancia misura la forza che agisce su di essa, la quale, si noti, `e uguale
per il principio di azione e reazione alla forza con cui la bilancia regge
la cassa; in un sistema inerziale questa forza coincide con la forza peso
(con limportante eccezione del caso in cui un corpo sia immerso in un
liquido; se ne vedr` a in un capitolo successivo), mentre in un sistema N
accelerato ci`o pu`o non essere vero, come nel caso presente. Ci si metta
allora dal punto di vista di un riferimento inerziale esterno allascensore
e si considerino, con riferimento alla figura, le forze agenti sul baule;
esse sono: la forza peso P e la reazione vincolare N con cui la bilancia
sostiene il baule, la quale, si ricordi, `e uguale al peso apparente che si
legge sulla scala graduata della bilancia stessa; la legge (2.1) diventa
quindi
P
F = N + P = ma ;
CAPITOLO 2. DINAMICA DEL PUNTO MATERIALE 45
Considerando che P ed N hanno versi opposti, dalla precedente equazione si ottiene la relazione scalare
N P = ma
e quindi
N = P + ma = m(g + a) = 690 N .
y N
F
h
Py
P
b
x
Figura 2.1: Il piano inclinato.
` utile considerare i vettori rispetto a un sistema di assi cartesiani con lasse delle ascisse lungo il piano
E
inclinato e quello delle ordinate perpendicolare al piano; in questo modo si pu`o scrivere la (2.1) per
componenti; si trova allora
Fx = Px = h mg = max
Fy = N Py = may ,
da cui si ottiene
h
ax = g
(2.4)
may = 0 .
la reazione vincolare pertanto equilibra la componente del peso perpendicolare al piano inclinato e quindi
la componente y dellaccelerazione `e nulla: il moto si svolge sullasse delle ascisse, cio`e lungo il piano
inclinato.
Questo moto `e uniformemente accelerato con accelerazione proporzionale al rapporto h/ = sen .
46 CAPITOLO 2. DINAMICA DEL PUNTO MATERIALE
PROBLEMI RISOLTI
Problema 1
Si consideri una cassa di massa m = 4.2 kg che scende, partendo da ferma, dalla sommit`a di un piano
inclinato privo di attrito lungo = 7.5 m e alto h = 3.8 m;
determinare le forze agenti sulla cassa;
determinare il tempo impiegato ad arrivare in fondo al piano inclinato;
determinare la velocit`a finale;
Soluzione
Sulla cassa agiscono la forza peso e la reazione vincolare; la forza peso `e diretta verso il basso e ha
modulo
P = mg = 41 N .
La reazione vincolare `e perpendicolare al piano inclinato e il suo modulo pu`o essere calcolato utilizzando la
prima delle (2.3); occorre per`o prima determinare b mediante il teorema di Pitagora applicato al triangolo
rettangolo formato dal piano inclinato:
b= 2 h2 = 6.5 m
quindi
b
N= mg = 36 N .
Il moto di discesa `e uniformemente accelerato con accelerazione data dalla seconda delle (2.4); quindi,
utilizzando la legge del moto uniformemente accelerato, la relazione fra lo spazio percorso ed il tempo
impiegato t `e
1
= at2
2
quindi
2 2
t= = 2 = = 1.7 s .
a gh gh
Si osservi che la velocit`a non dipende dalla pendenza o dalla lunghezza del piano, ma solo dalla sua
altezza; si noti inoltre che la velocit`a finale `e la stessa che si avrebbe avuto se la cassa fosse caduta
liberamente da unuguale altezza h, si veda lequazione (1.12); si osservi infine che ne il tempo impiegato,
ne la velocit`a finale dipendono dalla massa della cassa.
Problema 2
Per sollevare una cassa di massa m lungo un piano inclinato che formi con lorizzontale un angolo = 35
un uomo deve applicare un forza di intensit`
a F = 600 N;
determinare ma massa della cassa;
determinare quale deve essere langolo di inclinazione del piano inclinato perche la forza necessaria
al sollevamento diventi la met`a.
CAPITOLO 2. DINAMICA DEL PUNTO MATERIALE 47
Soluzione
La forza necessaria al sollevamento deve essere uguale ed opposta alla risultante fra la forza peso agente
sulla cassa e la reazione vincolare del piano. Dallesercizio precedente risulta che tale forza ha intensit`a
F = mg sen , da cui si trova:
F
m= = 107 kg .
g sen
Poiche la forza `e proporzionale al seno dellangolo , la forza viene dimezzata quando venga dimezzato
il seno dellangolo di pendenza del piano inclinato; quindi il nuove angolo `e tale che valga
( )
1 1
sen = sen = arcsen sen = 17 .
2 2
Il problema svolto mette in evidenza il ruolo del piano inclinato come macchina semplice.
Problema 3
Per studiare la legge dl moto accelerato, uno studente dispone di un piano inclinato liscio di lunghezza
= 5.0 m; vista la scarsa sensibilit`a dellorologio che ha a disposizione, decide di inclinare il piano di un
angolo tale che il tempo impiegato da un punto materiale a percorrere lintero piano inclinato, partendo
da fermo, sia di almeno t = 4.0 s; determinare langolo massimo che il piano inclinato pu`o formare con
lorizzontale.
Soluzione
Il moto lungo il piano inclinato `e un moto uniformemente accelerato, la cui accelerazione `e data dalla
(2.4); la legge del moto uniformemente accelerato quindi fornisce la relazione
1 2 1 h
= at = gt2
2 2
da cui si trova
h 2 2
sen = = 2 = arcsen = 3.6 .
gt gt2
Fs FsM = s N , Fd = d N . (2.5)
Le due costanti s e d sono dette rispettivamente coeciente di attrito statico e coeciente di attrito
dinamico; essendo coecienti di proporzionalit`a fra grandezze omogenee, i coecienti di attrito sono
numeri puri. Dipendono dalla natura delle due superfici a contatto, tuttavia per qualunque coppia di tali
superfici vale la disuguaglianza
s d
che descrive il ben noto fatto sperimentale per cui `e necessaria una forza maggiore per mettere in moto
un corpo che per mantenerlo in moto con velocit`a costante.
48 CAPITOLO 2. DINAMICA DEL PUNTO MATERIALE
RM N
s
s
FsM
(a) Langolo s . (b) Il cono di attrito statico.
La prima delle due (2.5) dice che FsM = s N `e il valore massimo dellattrito statico, `e cio`e la forza da
superare se si vuole mettere in movimento un corpo; per forze agenti al di sotto di tale valore massimo
il vincolo `e in grado di opporre una forza uguale e contraria alla forza agente e il corpo sta fermo. Come
illustrato in figura 2.2, una superficie scabra in generale pu`o esplicare una forza di reazione inclinata di
un angolo s rispetto alla perpendicolare, data dalla somma dei vettori N e Fs ; valgono le relazioni
FsM
R = N + Fs , s = = tg s .
N
quando la forza di attrito statico `e massima tale somma fornisce la massima reazione statica che il vincolo
pu`o opporre alla forza agente; dalla figura si pu`o vedere quindi che la reazione vincolare `e interna ad un
cono con il vertice verso il punto di contatto detto cono di attrito statico.
La seconda delle (2.5) dice invece che quando un punto materiale `e in moto la forza di attrito che si
oppone al moto `e costante ed, in particolare, `e indipendente dal tipo di moto.
PROBLEMI RISOLTI
Problema 1
Si consideri un punto materiale P di massa m = 248 g appoggiato su di una superficie orizzontale scabra;
sapendo che i coecienti di attrito fra P e la superficie valgono s = 0.78 e d = 0.42, determinare:
il modulo della minima forza orizzontale che `e necessario applicare per mettere P in movimento;
il modulo RM della massima reazione vincolare statica esplicabile dal vincolo;
il modulo dellaccelerazione di P se la forza agente ha modulo F = 1.50 N.
Soluzione
La minima forza Fm che necessario applicare per mettere P in movimento `e uguale alla massima forza
di attrito statico che il vincolo pu`o fornire, quindi, usando la prima delle (2.5) e osservando che per un
piano orizzontale vale N = mg, si ottiene
Fm = FsM = s N = s mg = 1.90 N .
La massima reazione vincolare `e la somma della componente perpendicolare N e della massima forza
di attrito statico FsM ; queste forze sono perpendicolari, quindi
N
RM = N 2 + FsM 2 = N 1 + 2s = = 3.09 N .
cos s
In questo caso, facendo riferimento alla figura, agiscono sul punto R N
materiale P le due forze vincolari N e Fd , la forza peso P e la forza
agente F ; N e P sono uguali ed opposte e quindi la loro somma `e
il vettore nullo quindi la forza risultante `e la somma dei due vettori P
orizzontali ma di verso opposto Fd ed F ; applicando la legge di Newton Fs F
(2.1) si ottiene
F Fd F d mg
F Fd = ma a= = = 1.93 m/s2 .
m m P
CAPITOLO 2. DINAMICA DEL PUNTO MATERIALE 49
Problema 2
Un punto materiale di massa m = 2.66 kg `e appoggiato sulla superficie di un piano inclinato scabro di
altezza h = 1.27 m e lunghezza = 2.54 m; sapendo che il coeciente di attrito statico fra le due superfici
a contatto vale s = 0.75, determinare se il punto materiale scende lungo il piano inclinato e, nel caso,
determinarne laccelerazione.
Soluzione
Con riferimento alla figura, la forza agente sul punto mate- RM
riale a causa dellinclinazione del piano `e la componente F N
della forza peso P parallela al piano, mentre la forza mas-
sima di attrito statico FsM `e proporzionale alla componente s
Fs
N della forza peso perpendicolare al piano; per i rispettivi
moduli valgono infatti le equazioni
F
h M
b
F = mg , Fs = s N = s mg h
quindi lattrito statico riesce ad equilibrare la forza agente, P
e quindi a tenere fermo il punto materiale, se vale FsM > F ,
cio`e se b
h b
> s ;
si noti che la condizione di equilibrio `e indipendente dalla massa del punto materiale. Sostituendo i valori
numerici si ottiene:
h b
= 0.45 , s = 0.67 .
Il punto materiale quindi non scende lungo il piano inclinato. Si osservi langolo di apertura del cono
di attrito statico, langolo s formato dalla reazione vincolare massima RM e la perpendicolare al piano,
`e maggiore dellangolo di inclinazione del piano inclinato e quindi il vincolo riesce ad opporre alla forza
peso una forza, tratteggiata in figura, interna al cono.
Problema 3
Un corpo di massa m = 8.74 kg poggia su di un piano orizzontale scabro; su di esso viene applicata una
forza di trazione T avente modulo T = 60.6 N avente una direzione che forma un angolo = 45 con
lorizzontale; sapendo che il coeciente di attrito dinamico fra le due superfici `e d = 0.62, determinare
il moto del corpo.
Soluzione
Sul corpo agiscono tre forze: il peso, la reazione vincolare del piano di ap- T
Ty
poggio e la forza di trazione; per determinare il moto del corpo `e necessario
determinare la risultante F di queste tre forze ed applicare la relazione di
Newton (2.1). Conviene considerare le forze per componenti; indicate, come Fd Tx
duso, con x la componente orizzontale e con y la componente verticale, si
ha
Fx = Tx Fd = max
P
Fy = N + Ty P = 0 .
Nella seconda delle precedenti equazioni N , per chiarezza non rappresentato in figura, `e il modulo della
componente verticale della reazione vincolare; ricordando la seconda delle (2.5), si ottiene
Tx Fd Tx d N Tx d (P Ty ) Tx d Ty
ax = = = = d g = 1.9 m/s2 .
m m m m
Si tratta quindi di un moto uniformemente accelerato.
50 CAPITOLO 2. DINAMICA DEL PUNTO MATERIALE
PROBLEMI RISOLTI
Problema 1
Si consideri un punto materiale P avente massa F
m = 426 g appoggiato su un piano inclinato liscio
h
di altezza h = 24 cm e lunghezza = 64 cm; il
punto materiale `e trattenuto da un filo fissato alla
parte superiore del piano inclinato, come in figura;
determinare la tensione del filo
Soluzione
Poiche il punto materiale `e fermo, la risultante delle forze agenti su di lui deve essere nulla. Da un
esercizio precedente `e noto che lintensit`
a della risultante F della forza peso e della reazione vincolare N
del piano inclinato `e data da
h
F = mg
quindi, perche la risultante complessiva sia nulla, deve essere, osservando che F e hanno la stessa
direzione e verso opposto,
h
F + =0 = F =F = mg = 1.6 N .
Problema 2
Si consideri una carrucola su cui pu`o scorrere un filo a cui sono appesi due punti materiali P1 e P2 di
masse m1 = 3.4 kg, m2 = 5.2 kg; determinare le accelerazioni con cui si muovono P1 e P2 e la tensione
del filo.
Soluzione
Rispetto ad un asse di riferimento y orientato verso il basso (non rappresentato
in figura) la legge (2.1) diventa
{
m1 a 1 = m1 g
P2
m2 a 2 = m2 g . P1
m2 g
La tensione, per quanto detto sopra, `e la stessa in tutto il filo; inoltre, essendo il m1 g
filo inestensibile, il sistema costituito dai due punti materiali e dal filo si muove
CAPITOLO 2. DINAMICA DEL PUNTO MATERIALE 51
rigidamente con la stessa velocit`a e la stessa accelerazione in ogni istante; i moti di P1 e P2 si svolgono
per`o in direzioni opposte. Supponendo che P1 salga e P2 scenda, si ha quindi
a2 = a1 = a .
Allora, {
m1 a = m1 g
m2 a = m2 g
che, risolta rispetto alle incognite a e , d`a
m2 m1 2m1 m2
a= g = 2.5 m/s2 , = g = 42 N .
m1 + m2 m1 + m2
Si noti che lespressione per a cambia segno scambiando le due masse; in particolare, a `e positivo, e
quindi P1 sale e P2 scende, se m2 > m1 , mentre accade lopposto se m2 < m1 . Se le masse sono uguali
laccelerazione `e nulla. Lespressione per la tensione `e simmetrica rispetto allo scambio delle due masse.
Lapparato descritto in questo problema, e rappresentato in figura, `e detto macchina di Atwood consente
di eseguire precise misure dellaccelerazione delle due masse e quindi di verificare la legge del moto
uniformemente accelerato; nel caso della caduta libera, infatti, lelevata accelerazione rende dicile una
misura precisa.
Problema 3
Si consideri un punto materiale P1 di massa m1 = 4.5 kg appoggiato ad un piano orizzontale scabro con
coeciente di attrito statico s = 0.75 e coeciente di attrito dinamico d = 0.6. A P1 , mediante un filo,
che passa attraverso una carrucola, `e collegato il punto materiale P2 di massa m2 ; che rimane sospeso nel
vuoto; inizialmente il sistema `e fermo. Determinare
il valore minimo che deve avere m2 perche il sistema si metta in movimento;
laccelerazione e la tensione del filo quando m2 ha un valore doppio del suo valore minimo.
Soluzione
Considerando positivo il moto di P1 verso il bordo del piano P1
Fa
e di P2 verso il basso, ricordando che la forza di attrito su un b
m2 s m1 = 3.4 kg
Problema 4
Si consideri un punto materiale di massa M = 372 g su un piano orizzontale liscio sul quale agisce una forza
di modulo F = 3.2 N per mezzo di un filo inestensibile di massa m = 42 g; determinare laccelerazione
del punto materiale e la tensione ai due capi del filo.
Soluzione
Sia P il capo del filo fissato al punto materiale ed M
A il capo del filo sui cui `e applicata la forza F . Sia 1 P 1 m 2 A
b b
F
1 la tensione del filo in P , con la quale il filo tira il
punto materiale e sia 2 = F la tensione in A con
cui il filo reagisce allazione di F .
Poiche la forza con cui il punto materiale reagisce alla trazione del filo `e 1 , la legge (2.1) per il punto
materiale e il filo diviene: {
M a = 1
ma = F 1
ove, come visto negli esercizi precedenti, laccelerazione del filo e del punto materiale `e la stessa. Risol-
vendo le due equazioni si ottiene
1 M
a= F = 7.7 m/s2 , 1 = F = 2.9 N , 2 = F = 3.2 N .
M +m M +m
Si noti che se la massa del filo `e nulla, cio`e se m = 0 si ha 1 = F e quindi 1 = 2 , risultato che conferma
quanto detto precedentemente: se la massa del filo `e nulla la sua tensione `e uguale ai suoi capi.
x
in equilibrio ha lunghezza 0 , viene accorciata o allungata
fino alla lunghezza finale , mediante lazione di una forza
esterna, essa reagisce opponendo una forza il cui modu- Figura 2.4: La deformazione della molla.
lo `e proporzionale alla lunghezza della deformazione ma
avente verso opposto.
Se quindi x `e il vettore che rappresenta la deformazione, la forza elastica `e data da
F = kx ,
ove k, detta costante elastica della molla, dipende dal tipo di molla.
Se un punto materiale di massa m `e sottoposto alla forza elastica F si muove con accelerazione
F k
a= = x .
m m
Il moto del punto materiale `e quindi armonico con pulsazione e periodo T dati da
k m
= , T = 2 .
m k
CAPITOLO 2. DINAMICA DEL PUNTO MATERIALE 53
PROBLEMI RISOLTI
Problema 1
Un punto materiale di massa m viene collegato ad una molla di costante elastica k = 4.5 N/m inizialmente
allungata di 8.3 cm; una volta lasciata andare il punto materiale compie un oscillazione completa in 2.3 s;
Soluzione
Usando la 2.2.5, si trova
T2
m= k = 0.60 kg .
4 2
Lallungamento iniziale fornito nel testo coincide con lampiezza A di oscillazione del moto armonico,
quindi, ricordando che vM = A, si trova
2
vM = A = 0.23 s .
T
Il valore massimo del modulo della forza elastica si ha in corrispondenza della massima deformazione
della molla, cio`e quando la deformazione `e uguale allampiezza di oscillazione A, quindi
FM = kA = 0.37 N .
Problema 2
Un punto materiale di forma cubica di massa m = 3.5 kg `e appeso ad un piano orizzontale per mezzo
di due molle di costante elastica k1 = 250 N/m e k2 = 320 N/m entrambe collegate sia al piano che al
cubo; sapendo che dopo lallungamento delle due molle la faccia superiore del cubo `e parallela al piano
orizzontale, determinare
lallungamento delle due molle;
la costante elastica della molla che `e necessario porre al posto delle due date, per avere un stesso
allungamento.
Soluzione
La forza esercitata dalle due molle equilibra la forza peso del punto
materiale cubico; tenendo conto del fatto che la superficie superiore del
cubo `e parallela al piano di sospensione, e quindi le due molle subiscono k1 k2
un uguale allungamento x, vale la seguente relazione fra i moduli delle
forze
k1 x + k2 x = mg
quindi lallungamento delle due molle `e dato da
mg
x = = 0.060 m .
k1 + k2
54 CAPITOLO 2. DINAMICA DEL PUNTO MATERIALE
Sostituendo alle due molle date una molla di costante elastica k tale che lallungamento sia lo stesso
deve valere
mg = kx k = k1 + k2 = 570 N/m .
La costante elastica equivalente quindi `e la somma delle costanti elastiche. In questa configurazione le
du molle si dicono lavorare in parallelo.
Problema 3
Un punto materiale di forma cubica di massa m = 6.5 kg `e appeso ad un k1
piano orizzontale per mezzo di due molle collegate fra loro come in figura
aventi costante elastica k1 = 370 N/m e k2 = 520 N/m; determinare
lallungamento delle due molle; k2
la costante elastica della molla che `e necessario porre al posto delle
due date, per avere un stesso allungamento.
Soluzione
Il peso del punto materiale cubico `e equilibrato dalla forza elastica della seconda molla, la quale, a sua
volta `e equilibrata dalla forza elastica della prima molla; quindi le due forze elastiche sono uguali e gi
allungamenti sono diversi; vale quindi la seguente relazione fra i moduli delle forze
k1 x1 = k2 x2 = mg
quindi lallungamento di ciascuna delle due molle `e dato da
mg mg
x1 = = 0.17 m x2 = = 0.12 m .
k1 k2
Sostituendo alle due molle date una molla di costante elastica k tale che lallungamento complessivo
sia lo stesso, e quindi uguale alla somma degli allungamenti delle due molle, deve valere
( )
1 1 1 1 1
mg = k(x1 + x2 ) = mg + k = +
k1 k2 k k1 k2
e quindi
k1 k2
k= = 216 N/m .
k1 + k2
Il reciproco della costante elastica equivalente quindi `e la somma dei reciproci delle costanti elastiche. In
questa configurazione le due molle si dicono lavorare in serie.
In tale approssimazione, le oscillazioni sono compiute tutte nello stesso tempo indipendentemente dal-
lampiezza della piccola oscillazione e dalla massa m di P ; tale propriet`a `e nota come isocronismo delle
piccole oscillazioni del pendolo; il periodo delle piccole oscillazioni `e
T = 2 . (2.6)
g
PROBLEMI RISOLTI
Problema 1
Un pendolo di lunghezza = 4.520 m viene utilizzato per una misura di precisione dellaccelerazione di
gravit`a allequatore; sapendo che il periodo del pendolo misura Te = 4.27 s,
determinare laccelerazione di gravit` a allequatore;
sapendo che laccelerazione `e proporzionale allinverso del quadrato della distanza da centro della
Terra e che i raggi della Terra allequatore e ai poli sono rispettivamente Re = 6378388 m e
Rp = 6355988 m, determinare laccelerazione di gravit`a e il periodo del pendolo al polo nord.
Soluzione
Usando la (2.6) si trova
4 2
ge = = 9.79 m/s2 .
Te2
Se laccelerazione di gravit`
a `e proporzionale allinverso del quadrato della distanza dal centro della
Terra, vale
R2
gp = e2 ge = 9.86 m/s2 ;
Rp
inoltre, poiche il periodo `e inversamente proporzionale alla radice quadrata dellaccelerazione di gravit`a,
vale
ge Re
Tp = Te = Te = 4.29 s .
gp Rp
PROBLEMI RISOLTI
Problema 1
Il sedile di una giostra `e legato al perno di rotazione tramite un filo inestensibile di massa trascurabile
e lunghezza = 4.50 m; quando `e in funzione un bambino viene fatto ruotare in modo che langolo fra
la catena e la verticale sia di = 18.5 ; sapendo che la massa del sedile e del bambino, approssimabili
insieme ad un punto materiale, `e complessivamente m = 38.5 kg, determinare
56 CAPITOLO 2. DINAMICA DEL PUNTO MATERIALE
Soluzione
Con riferimento alla figura, vale la relazione
= mg + Fc
quindi si hanno le relazioni
mg
Fc = mg tg , T = = 398 N .
cos
Si osservi che vale
Fc = m 2 r = m 2 sen
Problema 2
Un automobile percorre una curva di raggio r = 24 m; sapendo che il coeciente di attrito statico fra il
pneumatico e lasfalto `e s = 1.2 determinare la velocit`a massima con cui lautomobile pu`o percorrere la
curva senza sbandare.
Soluzione
In questo caso la forza centripeta `e fornita dalla forza di attrito statico del pneumatica sullasfalto, vale
cio`e
v2
Fc = Fa m = s mg
r
quindi
v = s rg = 17 m/s = 61 km/h .
2.2.8 Esercizi
Forza peso
Es. 1 Su un piano orizzontale si trova il libro A di massa ma = 2.8 kg, su di questo si trova un
secondo libro B di massa mb = 1.4 kg; determinare il modulo F della forza esercitata dal piano sui due
libri e il modulo Fa della forza con cui B agisce su A.
Es. 2 Su un piano orizzontale si trova una cassa di massa m1 = 5.4 kg sulla quale `e collocato un
punto materiale di massa m2 = 3.4 kg; determinare
a) lintensit`a della forza agente fra la cassa e il punto materiale;
CAPITOLO 2. DINAMICA DEL PUNTO MATERIALE 57
Piano inclinato
Es. 1 Un punto materiale si muove su un piano orizzontale privo di attrito con velocit`a costante
di modulo v0 = 15.9 m/s quando comincia a salire lungo piano inclinato tale sia h/ = 3/5; determinare
a) laltezza H dal suolo a cui il punto materiale si ferma;
b) listante t1 in cui il punto materiale si ferma.
Es. 2 Due punti materiali scendono lungo un piano inclinato liscio che forma con lorizzontale
un angolo = 20 ; allistante iniziale si trovano ad una distanza d = 4.3 m e quello che si trova pi
u in
alto ha un velocit`a v = 2.0 m/s mentre il pi u basso `e fermo; determinare:
a) listante in cui avviene lurto;
b) lo spazio percorso dal pi
u alto fino allistante dellurto.
Es. 3 Un uomo ha lasciato lauto di massa m = 750 kg ferma su una strada inclinata con una
pendenza di un angolo = 7.0 ; non appena `e sceso si accorge di avere dimenticato di tirare il freno di
stazionamento; tenta allora di frenare la discesa dellauto trattenendola per il paraurti con una forza di
modulo F = 350 N: determinare
a) il modulo dellaccelerazione dellauto e il modulo della reazione vincolare della strada;
b) il modulo della forza che deve esercitare luomo per fermare lauto.
Es. 2 Un punto materiale di massa m si trova sopra una cassa in moto orizzontale con accelera-
zione costante di modulo a = 2.1 m/s2 ; determinare il coeciente di attrito statico minimo fra la cassa
ed il punto materiale anche il punto si muova insieme alla cassa.
Es. 3 Un punto materiale di massa m = 45.3 kg `e sottoposto ad una forza di intensit`a F = 65.8 N
che forma con lorizzontale un angolo = 52 ; sapendo che il coeciente di attrito dinamico fra il punto
materiale e il suolo `e d = 0.63 e che nella situazione descritta il punto materiale comincia a muoversi,
determinare
a) il coeciente di attrito statico;
b) il modulo dellaccelerazione con cui il punto materiale si muove.
Es. 4 Un uomo tira una cassa di massa m = 40 kg con una forza orizzontale di modulo F = 60 N;
sapendo che inizialmente la cassa `e ferma e che allistante t = 6.2 s ha una velocit`a di modulo v = 3.4 m/s,
determinare il modulo della forza di attrito dinamico.
Es. 5 Una cassa di massa m = 12 kg `e spinta orizzontalmente con una forza di modulo F = 48 N;
su di essa agisce una forza di attrito dinamico di modulo Fd = 30 N; sapendo che allistante t = 4.7 s il
modulo della velocit`a `e v = 7.8 m/s, determinare
a) il modulo della velocit`a iniziale;
58 CAPITOLO 2. DINAMICA DEL PUNTO MATERIALE
b) il modulo della velocit`a allistante t1 = 6.5 s supponendo che la cassa parta da ferma.
Es. 6 Un carrello per la spesa ha massa m = 12 kg; su di esso agisce una forza di attrito dinamico
di modulo Fd = 50 N; determinare
a) il modulo della forza necessaria a spingerlo con velocit`a costante;
b) il modulo della forza necessaria a portarlo da fermo ad una velocit`a di modulo v = 3.5 m/s nel tempo
t = 2.4 s, se vengono aggiunti al carrello m1 = 2 kg di spesa.
Es. 7 Unautomobilina giocattolo di massa m = 300 g scende lungo un piano inclinato lungo
= 1.2 m e avente base b = 0.9 m; sapendo che laccelerazione dellautomobilina ha modulo a = 3.1 m/s2 ,
determinare il modulo della forza di attrito radente.
Es. 8 Un bambino traina una slitta di massa ms = 8.3 kg applicando una forza orizzontale di
intensit`a F = 19.6 N in modo che la slitta si muova a velocit`a costante; un secondo bambino di massa
m = 30 kg sale sulla slitta; determinare il modulo F1 della forza che deve esercitare il primo bambino
anche la velocit`a della slitta resti costante.
Es. 9 Lautista di un automobile che viaggia ad una velocit`a di modulo v = 25 m/s vede un
ostacolo e frena bruscamente; lautomobile inizia a slittare con un coeciente di attrito dinamico d =
0.35; sapendo che la forza di attrito ha modulo Fd = 2744 N, determinare
a) la massa dellautomobile;
b) il tempo impiegato a fermarsi.
Es. 10 Un disco da hockey di massa m = 150 g scivola sul ghiaccio; inizialmente ha una velocit`a
di modulo v0 = 6.5 m/s; sapendo che si ferma in t = 12 s, calcolare il coeciente di attrito dinamico fra
il disco e il ghiaccio.
Es. 11 Un pilota di bob di massa m1 = 70 kg spinge il suo bob che ha massa m2 12 kg su una
superficie orizzontale che ha che ha con il bob un attrito dinamico di coeciente d = 0.28 esercitando
una forza di modulo F = 150 N; determinare
a) il modulo a1 dellaccelerazione del bob finche il pilota lo spinge;
b) il modulo a2 dellaccelerazione del bob quando il pilota ci salta sopra.
Es. 12 Uno sciatore scende lungo un piano inclinato partendo da fermo impiegherebbe t = 10.0 s
a raggiungere una velocit`a di modulo v = 135 km/h senza attrito; sapendo che la sua massa `e m = 80.0 kg
determinare
a) la risultante delle forze agenti sullo sciatore;
b) il tempo t1 impiegato a raggiungere la stessa velocit`a in presenza di una forza di attrito dinamico
di modulo Fd = 100 N.
Es. 13 Uno sciatore di fondo percorre si muove a velocit`a costante di modulo v = 5.0 m/s;
sapendo che il coeciente di attrito dinamico fra lo sciatore e la neve `e d = 0.12, che egli esercita una
spinta di modulo F = 87 N e che alla partenza lo sciatore ha raggiunto la velocit`a sopra detta nel tempo
t = 12 s, determinare
a) la massa dello sciatore;
a) il modulo F1 della forza con la quale si `e inizialmente spinto.
Es. 14 Un uomo spinge orizzontalmente una cassa di massa m = 120 kg con una forza di modulo
F = 320 N; fra la cassa e la superficie dappoggio orizzontale vi `e attrito con coeciente di dinamico
d = 0.250; determinare
CAPITOLO 2. DINAMICA DEL PUNTO MATERIALE 59
Es. 15 Un uomo spinge orizzontalmente una cassa di massa m = 60.0 kg; tra la cassa e la
superficie orizzontale di appoggio vi `e attrito con coecienti s = 0.360 e d = 0.280;
a) determinare il modulo FM della forza massima possibile esercitata dalluomo con cui la cassa rimane
ferma;
b) sapendo che luomo esercita sulla cassa ferma una forza di modulo F = 250 N, determinare la velocit`a
della cassa dopo uno spostamento s = 5 m.
Es. 16 Un uomo tira una cassa di massa m = 50 kg su un piano orizzontale applicando un forza
la cui direzione forma con lorizzontale un angolo = 20 ; sapendo che i coecienti di attrito sono
s = 0.4 e d = 0.3,
a) stabilire se la cassa si muove quando il modulo della forza esercitata dalluomo `e F = 175 N;
b) noto che sulla cassa ferma viene applicata una forza di modulo F1 = 200 N, determinare il modulo
v della velocit`a della cassa dopo uno spostamento s = 6 m;
c) raggiunta la velocit`a di modulo v2 = 3 m/s, luomo smette di tirare; determinare quale distanza d
percorre la cassa prima di fermarsi.
Es. 17 Una cassa di massa m1 = 24 kg si muove lungo una superficie orizzontale liscia sotto
lazione di una forza di trazione F ; un punto materiale di massa m2 = 2.6 kg `e appoggiato sulla superficie
anteriore (nel senso del moto) della cassa; sapendo che il coeciente di attrito statico fra la cassa e il
punto materiale `e s = 0.78, determinare il valore minimo del modulo di F anche il punto materiale
rimanga in equilibrio.
Es. 18 Un punto materiale, su cui agiscono solo lattrito dinamico e la forza peso, scende a
velocit`a costante lungo un piano inclinato di un angolo = 14 rispetto allorizzontale; determinare il
coeciente di attrito dinamico.
Es. 19 Un fanciullo spinge una slitta in salita lungo un pendio innevato inclinato di un angolo
= 35 con velocit`a costante; sapendo che la massa della slitta `e m = 5.8 kg e che il coeciente dattrito
dinamico fra la slitta e la neve `e d = 0.2, determinare
a) il modulo della forza esercitata dal ragazzo;
b) il modulo della forza che il fanciullo deve esercitare perche la slitta salga con un accelerazione di
modulo a = 1.1 m/s2 ;
c) laccelerazione con cui la slitta scivola lungo la discesa se il fanciullo la lascia andare partendo da
ferma.
Es. 20 Un punto materiale scende lungo un piano inclinato di lunghezza = 1.2 m e di base b =
0.9 m; sapendo che laccelerazione con cui il punto materiale scende ha modulo a = 3.1 m/s2 , determinare
il coeciente di attrito dinamico presente fra il punto materiale e il piano inclinato.
Fili e carrucole
Es. 1 Una carrucola `e fissata al sotto, mentre una seconda carrucola `e tenuta sospesa dal filo
che passa nella prima e va quindi a fissarsi, a sua volta, al sotto; a questa seconda carrucola mobile `e
fissato un carico di massa m = 75.0 kg determinare il modulo della forza che `e necessario applicare al filo
per sollevare il carico.
60 CAPITOLO 2. DINAMICA DEL PUNTO MATERIALE
Es. 2 Due punti materiali di masse m1 = 12.3 kg e m2 = 15.4 kg si trovano su due piani inclinati
diversi ma aventi il lato dellaltezza in comune; i due punti materiali sono collegati da un filo inestensibile
tramite una carrucola; sapendo che gli angoli di inclinazione dei due piani inclinati sono rispettivamente
1 = 36.0 e 2 = 25.0 determinare
a) il verso e il modulo dellaccelerazione;
b) la tensione del filo.
Es. 3 Un punto materiale di massa m = 6.8 kg si trova appeso ad un sotto mediate due fili che
formano con il piano del sotto due angoli 1 = 52 e 2 = 35 ; determinare le tensioni dei due fili.
Es. 4 Un lampadario di massa m `e appeso a due fili, ciascuno dei quali sopporta al massimo una
tensione di modulo = 300 N; sapendo fili sono inclinati rispettivamente di due angoli = 30 e = 42
rispetto al sotto, determinare la massima massa che pu`o avere il lampadario perche nessuno dei due fili
si spezzi.
Es. 6 Un atleta di sci nautico avente massa m = 75.0 kg procede a velocit`a costante tirato da
due motoscafi con due fili orizzontali inclinati dellangolo = 32.0 rispetto alla direzione del moto;
sapendo che la forza di attrito ha modulo Fa = 300 N, determinare
a) il modulo della forza esercitata da ciascuno dei due motoscafi;
b) il modulo della forza che dovrebbero esercitare i motoscafi perche lo sciatore abbia unaccelerazione
di modulo a = 2.0 m/s2 .
Es. 7 Tarzan `e appeso contemporaneamente a due liane inclinate rispetto allorizzontale di angoli
1 = 35 e 2 = 52 ; sapendo che ciascuna liana pu`o sopportare al massimo una tensione di modulo
= 550 N e che la massa di Tarzan `e m = 87 kg, stabilire se le liane reggono il peso di Tarzan.
Es. 8 Un muratore fissa alla corda di una carrucola da una parte un secchio di massa m1 = 6.5 kg
e dallaltra uno di massa m2 = 5.5 kg, quindi lascia la carrucola libera di muoversi; determinare
a) i moduli della tensione della corda e dellaccelerazione dei secchi;
b) il modulo della forza verso il basso che il muratore deve esercitare sulla massa m2 anche le
accelerazioni abbiano lo stesso modulo ma il verso invertito rispetto al caso a).
Forza elastica
Es. 1 Una molla di costante elastica k = 52 N/m `e collegata ad un sotto tramite un filo; `e quindi
collegata ad punto materiale di massa m = 4.7 kg tramite un secondo filo; determinare lallungamento
della molla e la tensione dei due fili.
Es. 2 Un punto materiale di massa m = 350 g `e sospeso al sotto per mezzo di due molle uguali
di costante elastica k = 56.7 N/m; sapendo che nella posizione di equilibrio le due molle formano i lati di
un triangolo equilatero, determinare lallungamento delle due molle.
Es. 3 Una molla appesa verticalmente ha lunghezza = 48 cm mentre sostiene una massa m1 =
4.2 kg; aggiungendo la massa m2 = 1.8 kg la molla si allunga di = 4.0 cm; determinare
a) la costante elastica k della molla;
b) la lunghezza 0 della molla a riposo.
CAPITOLO 2. DINAMICA DEL PUNTO MATERIALE 61
Es. 4 Un punto materiale di massa m = 1.3 kg `e attaccato a una molla di costante elastica
k = 22 N/m e lunghezza a riposo 0 = 50 cm; la molla viene posta in rotazione (su un piano orizzontale)
e risulta allungata di = 10 cm; determinare la velocit`a di rotazione del punto materiale.
Es. 5 Un punto materiale `e posto tra due pareti aacciate, fissato a due molle di costanti elastiche
k1 e k2 ; entrambe le molle sono allungate rispetto alla lunghezza di equilibrio; determinare il rapporto
fra i loro allungamenti.
Es. 6 Un punto materiale di massa m = 6.4 kg `e appesa ad una molla fissata ad un sostegno che
rispetto alla lunghezza di riposo risulta allungata di 1 = 12 cm;
a) determinare la costante elastica della molla;
b) se il sostegno viene sollevato con unaccelerazione a = 2.0 m/s2 , determinare lallungamento 2
della molla.
Pendolo semplice
Es. 1 Un pendolo semplice compie 5 piccole oscillazioni complete in 16 secondi; determinare la
lunghezza del filo.
Es. 2 Il pendolo, supposto semplice, di un orologio compie mezza piccola oscillazione completa
ogni secondo; determinare la lunghezza del filo.
Es. 3 Un pendolo semplice compie 12 piccole oscillazioni ogni 5 secondi sulla superficie terrestre;
determinare il periodo delle piccole oscillazioni dello stesso pendolo sulla superficie lunare.
Es. 4 Un pendolo viene portato dal livello del mare ad unaltezza h = 2500 m s.l.m., sapendo
che laccelerazione di gravit`
a dipende dallinverso del quadrato della distanza dal centro della Terra,
determinare la variazione percentuale del periodo del pendolo.
Forza centripeta
Es. 1 Un lanciatore di peso fa muovere lattrezzo lungo una traiettoria circolare inclinata di 45
rispetto al piano orizzontale; sapendo che la massa del martello `e m = 7.273 kg e che la lunghezza del cavo
dacciaio `e = 119.5 cm, determinare la frequenza del moto di rotazione e la forza applicata dallatleta
necessarie a battere il record del mondo della specialit`a che `e d = 86.74 m (si supponga, per semplicit`a,
che il lancio avvenga dallaltezza del suolo).
Es. 2 Una bambina si trova su una giostra a una distanza d = 2.8 m dal centro di rotazione;
sapendo che il coeciente di attrito statico fra la bambina e il pavimento della giostra `e s = 0.45,
determinare la massima frequenza di rotazione della giostra anche la bambina riesca a mantenere
lequilibrio.
Es. 4 Un motociclista eettua un giro della morte allinterno di una pista circolare di raggio
r = 3.5 m mantenendo una velocit`a costante di modulo v = 30 km/h; sapendo che la massa complessiva
della moto e del motociclista `e m = 450 kg, determinare
a) il modulo della reazione vincolare della pista sul motociclista nel punto pi
u alto della traiettoria;
b) il modulo della velocit`a minima che consente al motociclista di completare il giro.
Capitolo 3
Lavoro ed energia
3.1.1 Lavoro
Si definisce lavoro di una forza costante F che agisce su un corpo in movimento il prodotto scalare fra la
forza e lo spostamento s del corpo
L=F s . (3.1)
L = F1 s1 + + Fn sn .
Fx
In generale, scelto come asse x quello in cui avviene il moto, il lavoro
di una forza variabile su di un punto materiale che si muove da xA a
xB pu`o essere calcolato, facendo attenzione al segno, come area della
regione di piano delimitata fra il grafico della componente forza nella
direzione x in funzione della posizione e lasse delle ascisse, come L
rappresentato in figura. Lunit`a di misura del lavoro `e il joule che
ha le dimensioni di una forza per una lunghezza. xA xB x
PROBLEMI RISOLTI
Problema 1
Il motore di un ascensore solleva con velocit`a costante la cabina contenente quattro persone per un
dislivello h = 45 m; sapendo che la cui massa complessiva della cabine e delle persone contenute `e
m = 450 kg,
determinare il lavoro compiuto dal motore;
determinare il lavoro della forza peso.
62
CAPITOLO 3. LAVORO ED ENERGIA 63
Soluzione
Poiche il moto avviene con velocit`a costante, la somma delle forze agenti deve essere nulla; pertanto
la forza con cui il motore solleva la cabina e le persone in essa contenute `e uguale in modulo e direzione
ma opposta in verso alla forza peso. Tale forza `e quindi F = mg. Lo spostamento ha modulo h ed `e
parallelo ed equiverso alla forza F e quindi il lavoro `e dato da
La forza peso, che si oppone al sollevamento della cabina da parte del motore dellascensore, forma con
il vettore spostamento un angolo = 180 ; il suo lavoro `e quindi negativo e vale
Poiche la forza totale agente sulla cabina `e nulla, deve essere nullo anche il lavoro totale di tale forza,
come infatti accade.
Problema 2
Una cassa di massa m = 75 kg viene spostata di s = 4.0 m su un pavimento orizzontale per mezzo di un
filo applicato sulla sua sommit`a e che forma con lorizzontale un angolo = 35 ; sapendo che la tensione
del filo `e ha modulo = 520 N e che il coeciente di attrito dinamico fra la cassa ed il pavimento `e
d = 0.72, determinare
il lavoro del filo e il lavoro della forza di attrito;
quanto deve valere perche la cassa si muova di moto uniforme.
Soluzione
La cassa `e sottoposta alla forza peso mg, alla tensione del filo e alla reazione vincolare del piano;
questultima ha una componente perpendicolare N e una componente orizzontale, che `e la forza di attrito
dinamico Fd . La tensione del filo forma un angolo con il vettore spostamento e quindi il suo lavoro `e
dato da
L = s cos = 1.7 103 J .
Non essendoci moto verticale la componente perpendicolare al piano della risultante delle agenti deve
essere nulla; quindi deve valere
N + sen = mg N = mg sen .
Fd = d N = d (mg sen ) .
Questa forza ha la stessa direzione ma verso opposto del vettore spostamento, il suo lavoro `e quindi
La cassa si muove di moto uniforme quando la risultante delle forza agente su di essa `e nulla; visto che
il forza peso ed N sono perpendicolari alla spostamento e quindi compiono lavoro nullo, tale condizione
`e verificata quando la somma dei lavori della tensione e dellattrito `e nulla; cio`e quando
e quindi
d mg
= = 4.3 102 J .
d sen + cos
64 CAPITOLO 3. LAVORO ED ENERGIA
Problema 3
Il punto materiale P si muove di moto rettilineo lungo una retta, che viene scelta come asse delle ascisse
orientato nel verso del moto, sottoposto ad una forza anchessa diretta come lasse delle ascisse mentre
la sua componente F lungo tale asse dipende dalla coordinata x secondo la legge
F (x) = ax + b .
Sapendo che a = 0.80 N/m e b = 2.0 N determinare il lavoro compiuto dalla forza sul punto materiale
mentre questo si sposta dal punto di ascissa x1 = 1.2 m al punto di ascissa x2 = 4.0 m.
Soluzione
Con riferimento alla figura, nellintervallo fra la posi- F
zione x1 e la posizione x2 , la componente F della forza
cambia segno. Quindi nellintervallo in cui `e positiva
la forza `e parallela ed equiversa allasse delle ascisse, e
quindi allo spostamento di P : qui il suo lavoro `e dun-
que positivo; mentre nellintervallo in cui `e negativa `e
parallela allasse delle ascisse ma ha verso opposto, ha x2
pertanto verso opposto anche rispetto allo spostamento
x1 x3 x
di P : qui il suo lavoro `e pertanto negativo.
La forza, poi, non ha modulo costante, quindi il suo la-
voro va calcolato come area e precisamente si tratta di
calcolare larea ombreggiata in figura; visto quanto det-
to sopra, la porzione di area che sta sopra lasse delle
ascisse corrisponde ad un lavoro positivo, mentre quella
che sta sotto lasse delle ascisse corrisponde ad un la-
voro negativo. Per determinare tali aree `e necessario determinare il punto x3 in cui la forza si annulla.
Questo `e dato dalla soluzione dellequazione F = 0, e quindi
b
ax + b = 0 x3 = = 2.5 m .
a
Tenendo conto di quanto detto, si pu`o facilmente calcolare il lavoro richiesto:
1[ ]
L= (x1 )(x3 x 2) + f (x2 )(x2 x3 ) = 0.70 J .
2
PROBLEMI RISOLTI
Problema 1
Unautomobilista che viaggia ad una velocit`a costante di modulo v0 = 50 km/h vede un ostacolo e frena
bruscamente; sapendo che la massa dellautomobile `e m = 850 kg e che spazio di frenata `e s = 30 m,
CAPITOLO 3. LAVORO ED ENERGIA 65
Soluzione
Da quando lautomobilista inizia a frenare lunica forza che compie lavoro `e quella frenante; tale lavoro
`e quindi responsabile della variazione di energia cinetica da valore iniziale a zero; ricordando che la forza
frenante si oppone al moto e quindi ha un valore negativo, si ha
1 mv02
Lf = Ff s = mv02 Ff = = 2.7 103 N .
2 2s
Usando la medesima relazione si trova
mv12 v2
s1 = = 12 s = 120 m .
2Ff v
si noti che la distanza di frenata `e proporzionale al quadrato della velocit`a e quindi raddoppiando la
velocit`a lo spazio di frenata diventa il quadruplo.
Problema 2
Un punto materiale di massa m = 18 kg scende lungo un piano inclinato di altezza h = 2.5 m; sapendo
che parte da fermo e che non sono presenti forze di attrito, determinare
il lavoro compiuto dalla forza peso quando il punto materiale `e giunto in fondo al piano inclinato;
il modulo della velocit`a finale.
Soluzione
Lo spostamento ha modulo uguale alla lunghezza del piano inclinato; indicando con langolo di
inclinazione si ha
L = mg sen = mgh = 440 J ,
ove si `e usata la relazione h = sen .
Usando il teorema dellenergia cinetica, poiche lenergia cinetica iniziale `e nulla si ha che lenergia
cinetica finale `e uguale al lavoro delle forze agenti. Lunica altra forza agente oltre al peso `e la reazione
vincolare del piano inclinato che, in assenza di attrito, `e perpendicolare allo spostamento e quindi compie
lavoro nullo; pertanto lenergia cinetica finale `e uguale al lavoro compiuto della forza peso, vale cio`e
1
mgh = mv 2 v= 2gh = 7.0 m/s ,
2
risultato che concorda con quanto gi`a trovato, con un calcolo pi
u elaborato, studiando il piano inclinato.
Problema 3
Un punto materiale di massa m = 18 kg scende lungo un piano inclinato di altezza h = 2.5 m e lunghezza
= 7.5 m; sapendo che parte da fermo che la velocit`a in fondo al piano inclinato ha modulo v = 5.0 m/s,
determinare il modulo della forza di attrito radente dinamico presente fra il punto materiale e la superficie
del piano inclinato.
Soluzione
Osservando che le forze che compiono un lavoro diverso da zero sono la forza peso e la forza di attrito
dinamico, per il teorema dellenergia cinetica deve valere la seguente relazione
1
Lp + Ld = mv 2 .
2
66 CAPITOLO 3. LAVORO ED ENERGIA
Il lavoro della forza peso `e stato determinato nellesercizio precedente e vale Lp = mgh; per determinare
il lavoro della forza di attrito dinamico basta osservare che si tratta di una forza costante che ha la stessa
direzione ma verso opposto dello spostamento; vale quindi Ld = Fd . Si ha pertanto
1 m( )
mgh Fd = mv 2 Fd = 2gh v 2 = 29 N .
2 2
3.1.3 Potenza
Si definisce potenza di una forza F il lavoro da essa compiuto nellunit`a di tempo; se la forza `e costante
nellintervallo di tempo t la potenza `e data da
L
P= . (3.2)
t
Se la forza `e variabile si considera un intervallo di tempo t suciente piccolo da poter considerare in
esso la forza costante, si ha allora,
F s
P=
t
che, al tendere a zero dellintervallo t fornisce la potenza istantanea
Lunit`a di misura della potenza `e il watt che ha le dimensioni di un lavoro diviso per un tempo.
PROBLEMI RISOLTI
Problema 1
Un bambino traina una slitta che applica su un piano orizzontale applicando una forza di modulo F = 50 N
e che forma un angolo = 35 rispetto allorizzontale; sapendo che la slitta si muove con velocit`a costante
di modulo v = 0.75 m/s determinare
il lavoro fatto dalle forze agenti sulla slitta nel tempo t = 12 s;
la potenza della forza F .
Soluzione
Sulla slitta agiscono quattro forze: la forza peso mg, la forza N di reazione perpendicolare della
superficie di appoggio, la forza F esercitata dal bambino e la forza di attrito radente dinamico Fd .
La forza peso e la reazione N sono perpendicolari allo spostamento e quindi il loro lavoro `e nullo.
Poiche la forza F rimane costante durante il moto il lavoro `e data dalla (3.1); il modulo dello spostamento
`e s = vt; quindi ricordando la definizione di prodotto scalare (1.15), si ha quindi
delle forze agenti sulla slitta deve essere di attrito deve essere uguale ed opposto al lavoro della forza F .
La potenza di F `e data dalla (3.2):
L
P = = 31 W .
t
Problema 2
Una lampadina a incandescenza consuma una potenza P = 100 W; determinare lenergia che `e necessario
fornirle per mantenerla accesa per quattro ore.
Soluzione
Dalla definizione di potenza, equazione (3.2), si trova immediatamente che lenergia necessaria richiesta
`e il prodotto della potenza per il tempo in secondi, e quindi
E = Pt = 1.44 105 J .
Problema 3
Unautomobile di massa m = 720 kg `e sottoposta ad una forza di modulo costante ed accelera da una ve-
locit`a di modulo v1 = 3.5 m/s a una velocit`a di modulo v2 = 12 m/s in nello spazio s = 30 m; determinare
Soluzione
Il lavoro esercitato dalla forza pu`o esse ottenuto dal teorema dellenergia cinetica:
1
L= m (v22 v12 ) = 4.7 104 J ;
2
e, visto che la forza `e costante, tale lavoro `e uguale al modulo della forza per il modulo dello spostamento,
e quindi
L 1
F = = m (v22 v12 ) = 1.6 N .
s 2s
Visto che la forza `e costante, il modo `e uniformemente accelerato; lo spazio percorso nel moto
uniformemente accelerato `e dato, equazione (1.10), da
v1 + v2 2s
s= t t=
2 v1 + v2
e quindi la potenza sviluppata `e
L m 2
P= = (v v12 )(v1 + v2 ) = 1.2 104 W .
t 4s 2
3.1.4 Esercizi
Lavoro
Es. 1 Uno sciatore dacqua si sta muovendo con velocit`a costante di modulo v = 15 m/s e
direzione parallela a quella del motoscafo che lo traina per mezzo di un filo che forma con la direzione
del moto un angolo = 20 ; sapendo che la tensione del filo ha modulo = 70 N determinare il lavoro
fatto dalla tensione del filo me tempo t = 25 s.
Es. 3 Due persone spostano una cassa di massa m = 120 kg su di un pavimento orizzontale; la
prima spinge la cassa con una forza orizzontale di modulo F1 = 650 N, la seconda tira la cassa tramite una
corda di massa trascurabile esercitando un forza di modulo F2 = 350 N lungo una direzione inclinata verso
lalto di un angolo = 24 ; sapendo che fra cassa e pavimento vi `e un attrito dinamico di coeciente
d = 0.700 e che la cassa viene spostata di s = 350 cm, determinare il lavoro compiuto da ciascuna
forza.
Es. 4 Una molla di costante elastica k = 4.7 N/m a riposo per x = 0 esercita una forza su un
punto materiale spostandolo dalla posizione x1 = 20 cm alla posizione x2 = 15 cm; determinare il lavoro
fatto dalla forza elastica.
Es. 2 Unautomobile di massa m = 1.2 103 kg subisce da parte del motore una spinta con una
forza costante di modulo F = 2 kN, e una forza frenante di modulo Ff = 0.30 kN; sapendo che la velocit`a
iniziale ha modulo v0 = 2.4 m/s e la finale v = 16 m/s,
a) determinare lo spazio percorso ed il tempo impiegato a percorrerlo;
b) raggiunta la velocit`a finale, lautomobile viene lasciata muoversi sotto lazione della sola forza
frenante; determinare la distanza percorsa prima di fermarsi.
Es. 3 Un proiettile di massa m1 = 3.0 g si muove con velocit`a di modulo v = 100 km/h quando
colpisce un bersaglio di legno e vi penetra per d1 = 12 cm; supponendo che la forza che ha frenato il
proiettile allinterno del bersaglio sia costante, determinare
a) lintensit`a della forza frenante;
b) la massa m2 di un secondo proiettile che si muove alla stessa velocit`a e subisce la stessa forza frenante
e penetra di per d2 = 9.0 cm.
Es. 4 Un proiettile di massa m = 1.2 103 kg si muove, senza essere soggetto ad alcuna forza
con energia cinetica Ec = 1.2 J; determinare
a) lo spazio s percorso dal proiettile nel tempo t = 2.6 s;
b) quanto spazio serve per fermarlo utilizzando un forza frenante di modulo F = 12 N.
Es. 5 Unautomobile di massa m = 850 kg aumenta il modulo della sua velocit`a da v0 = 15 m/s
a v2 = 25 m/s nel tempo t = 6.0 s; supponendo che la forza agente sia costante, determinare
a) il lavoro necessario per aumentare il modulo della velocit`a da v0 a v1 = 20 m/s e da v1 a v2 ;
b) lo spazio totale s percorso.
Es. 6 Un fanciullo tira orizzontalmente una slitta di massa m = 95 kg con velocit`a costante per
s = 9.0 m; sapendo che sulla slitta agisce una forza di attrito di modulo Fa = 210 N, determinare
a) il lavoro totale delle forze agenti sulla slitta;
b) il lavoro compiuto dal fanciullo;
CAPITOLO 3. LAVORO ED ENERGIA 69
c) il modulo F della forza costante che deve esercitare il fanciullo per far passare, durante lo stesso
spostamento s e con la forza di attrito data, la velocit`a della slitta dalla velocit`a di modulo v1 =
1.5 m/s alla velocit`a di modulo v2 = 5.5 m/s.
Es. 8 Due motoscafi trainano uno sciatore acquatico di massa m = 75 kg tramite due fili di
massa trascurabile, esercitando due forze entrambe di modulo F = 6 102 N che formano fra loro un
angolo = 90 ; sapendo che la velocit`a dello sciatore `e costante di modulo v0 = 6.0 m/s,
a) determinare il modulo della forza di attrito;
b) successivamente i due motoscafi aumentano la forza di trazione a F1 = 7 102 N; se la forza di attrito
rimane invariata, determinare la velocit`a dopo uno spostamento s = 10 m.
Es. 9 Una slitta giocattolo di massa m = 1.5 kg scende, partendo da ferma, lungo un piano
inclinato di un angolo = 30 e di lunghezza = 2.0 m; sapendo che il coeciente di attrito dinamico
fra la slitta e il piano `e d = 0.12, determinare
a) lenergia Ed dissipata dallattrito;
b) la velocit`a della slitta in fondo alla discesa.
Potenza
Es. 1 Una forza orizzontale costante di modulo F = 30 N `e applicata ad una scatola che si muove
con velocit`a costante su una superficie con attrito; sapendo che la forza sviluppa una potenza P = 50 W,
determinare
a) la velocit`a della scatola;
b) la potenza Pa sviluppata dalla forza di attrito;
c) il lavoro compiuto dalla forza F nellintervallo di tempo t = 2.5 s.
Es. 2 Calcolare la potenza delle cascate del Niagara sapendo che lacqua cade dallaltezza h =
52 m e che ogni minuto vine riversata una massa m = 1.1 108 kg di acqua.
70 CAPITOLO 3. LAVORO ED ENERGIA
Es. 3 Un ragazzo impiega t = 11 s a salire di h = 7.5 m lungo una corda verticale a velocit`a
costante; sapendo che salendo sviluppa la potenza P = 367 W,
a) determinare la massa del ragazzo, il modulo della sua velocit`a, e la forza, supposta costante, che
esercita nella salita;
b) raddoppiando il tempo di salita, lasciando invariata laltezza, stabilire come cambiano la forza
esercitata, il lavoro svolto, la potenza sviluppata.
Es. 4 Una locomotiva che sviluppa la potenza P = 2 MW `e la motrice di un treno merci che
aumenta il modulo della propria velocit`a da v1 = 12 m/s a v2 = 27 m/s nel tempo t = 2 min, determinare
a) la massa del treno;
b) il modulo della forza, supposta costante, che la locomotiva esercita sul treno.
c) la distanza d percorsa dal treno.
Es. 5 I freni di un autocarro di massa m = 2.5 103 kg sviluppano una potenza P = 20 kW;
sapendo che la velocit`a iniziale dellautocarro ha modulo v = 23 m/s, determinare
a) il tempo di frenata;
b) il modulo della forza, supposta costante, esercitata dai freni.
Es. 6 Una automobile da corsa di massa m = 850 kg aumenta il modulo della propria velocit`a
da v0 = 0 m/s a v = 330 km/h nel tempo t = 19 s; determinare
a) la potenza del motore;
b) in modulo della forza, supposta costante, esercitata dal motore sulla vettura;
c) la distanza percorsa.
Es. 7 Lautista di unautomobile di massa m = 750 kg che si muove con una velocit`a di modulo
v = 31 m/s frena improvvisamente; lautomobile si ferma dopo il tempo t = 6.5 s; determinare
a) la distanza d percorsa durante la frenata;
b) la potenza dei freni dellautomobile.
Es. 10 Il fabbisogno energetico umano giornaliero di un uomo per le funzioni vitali essenziali `e
E = 107 J; determinare la potenza sviluppata dalluomo.
Se una forza `e conservativa il suo lavoro si pu`o scrivere come variazione di una grandezza U, detta energia
potenziale che dipende solo dalla posizione. Vale cio`e
Lenergia potenziale `e definita a meno di una costante additiva arbitraria dalla cui scelta dipende a quale
punto assegnare energia potenziale nulla; tale scelta `e solitamente motivata da criteri di comodit`a e di
semplicit`a di calcolo. Fra le conservative si menzionano le forze costanti, come la forza peso, e le forze
centrali che dipendono dalla distanza da un centro e la cui direzione `e data dalla retta che passa per il
centro e il punto materiale.
Se su un punto materiale agiscono solo forze conservative, la somma dellenergia cinetica e dellenergia
potenziale del punto materiale rimane costante durante il moto, vale cio`e
ove A e B sono due punti qualunque appartenenti alla traiettoria dal punto materiale. La relazione
precedente `e nota con il nome di principio di conservazione dellenergia meccanica; la somma dellenergia
cinetica e dellenergia potenziale totale `e infatti detta energia meccanica:
E = Ec + U
Up (y) = mgy .
PROBLEMI RISOLTI
Problema 1
Un sasso viene lanciato verso lalto a partire dallaltezza h1 = 150 cm rispetto al suolo con una velocit`a
iniziale di modulo v1 = 8.5 m/s;
determinare laltezza massima H raggiunta;
determinare il modulo v2 della velocit`a del sasso quando esso si trova a h2 = 3.2 m di altezza da
suolo;
determinare a quale altezza h3 il modulo della velocit`a `e v3 = 4.0 m/s;
determinare il modulo v della velocit`a con cui il sasso cade a terra.
Soluzione
Sul sasso agisce la sola forza peso, che `e conservativa; quindi lenergia meccanica si conserva. Poiche
quando il sasso raggiunge il punto pi u alto della sua traiettoria si ferma (prima di ricadere), in quel punto
lenergia cinetica `e nulla e quindi tutta lenergia meccanica `e trasformata in energia potenziale, vale cio`e
1 v12
mv 2 + mgh1 = mgH H = h1 + = 5.2 m .
2 1 2g
In questo caso la conservazione dellenergia meccanica si scrive
1 1
mv12 + mgh1 = mv22 + mgh2 v2 = v12 2g(h2 h1 ) = 6.2 m/s .
2 2
72 CAPITOLO 3. LAVORO ED ENERGIA
Si osservi che quello trovato `e il modulo della velocit`a del sasso quando si trova allaltezza h2 sia nel suo
moto di salita che nel suo moto di ricaduta; il modulo della velocit`a, quindi, dipende solo dallaltezza.
Si procede come nel caso precedente e si trova
1 1 v12 v32
mv 2 + mgh1 = mv32 + mgh3 h3 = h1 + = 4.4 m .
2 1 2 2g
In questo caso, quando il sasso arriva a terra, lenergia meccanica `e tutta cinetica, quindi si ha
1 1
mv12 + mgh1 = mv 2 v = v12 + 2gh1 = 10 m/s .
2 2
Problema 2
Un sasso di massa m = 2.4 kg viene lanciato verso lalto a partire da laltezza h = 1.2 m rispetto al suolo;
dopo aver raggiunto la quota massima H = 5.6 m ricade al suolo dove comprime una molla di costante
elastica k = 750 N/m; determinare
il modulo v0 della velocit`a con cui il sasso `e stato lanciato;
la deformazione della molla (si trascuri laltezza dal suolo quando la molla `e compressa).
Soluzione
Per il principio di conservazione dellenergia meccanica, la somma di energia cinetica e potenziale del
sasso deve essere uguale in ogni istante del moto; in particolare, quindi, deve assumere lo stesso valore
nella posizione iniziale, nel punto di massa altezza (in cui la velocit`a `e nulla); vale quindi
1
mv 2 + mgh = mgH v0 = 2g(H h) = 9.3 m/s .
2 0
Similmente si ha fra il punto di massima altezza e il punto in cui la molla `e compressa, quindi
1 2 2mgH
mgH = kx x= = 35 cm .
2 k
Problema 3
Un punto materiale che si trova sulla sommit`a di una semisfera di raggio r = 2.0 m viene messo in
movimento con un velocit`a iniziale di modulo v0 tangente alla superficie sferica e scivola, senza attrito,
sulla superficie esterna di questa; determinare
come il punto di distacco dipende da v0 ;
il valore massimo di v0 anche il punto materiale non si stacchi subito dalla sfera.
Soluzione
Sul punto materiale agiscono la forza peso mg e la reazione v0
vincolare della superficie semisferica; la legge fondamentale N
della dinamica quindi si scrive
mg + N = ma . r
vi `e contatto fra il punto materiale e la semisfera fino a che N `e diverso da zero; la condizione di distacco
quindi si trova per N = 0; si ha pertanto
v2
g sen = .
r
Il valore di v 2 pu`
o essere ricavato dalla conservazione dellenergia; vale infatti
1 1
mv02 + mgr = mv 2 + mgr sen v 2 = v02 + 2gr(1 sen ) ;
2 2
inserendo questo risultato nella precedente equazione si trova
2 v2
sen = + 0 ,
3 3gr
che `e la relazione richiesta.
La condizione di distacco nel punto di partenza del moto si ottiene dalla relazione precedente ponendo
= 90 ; si ottiene allora
2 v2
1= + 0 v0 = gr = 4.4 m/s .
3 3gr
PROBLEMI RISOLTI
Problema 1
Un punto materiale di massa m = 4.5 kg che si trova inizialmente sul punto pi u alto di un piano inclinato
di altezza h = 4.2 m e lunghezza = 10 m viene spinto verso il basso con una velocit`a iniziale di modulo
v0 = 12 m/s; al punto materiale `e fissata una molla, avente lunghezza di equilibrio nulla, che ha laltro
capo fissato nel vertice retto del piano inclinato; sapendo che quando il punto materiale arriva nel punto
pi
u basso del piano inclinato la sua velocit`a ha modulo v = 2.0 m/s, determinare
la costante elastica della molla;
il lavoro compiuto dalla forza elastica.
Soluzione
Per il principio di conservazione dellenergia, lenergia meccanica iniziale e finale devono essere uguali.
Nel punto pi u alto del piano inclinato laltezza`e h e la molla `e allungata di h; mentre nel punto pi
u basso
laltezza `e nulla e la molla `e allungata di b = 2 h2 ; quindi si ha
1 1 1 1 m
mv02 + mgh + kh2 = mv 2 + k(2 h2 ) k= (2gh + v02 v 2 ) = 15 N/m .
2 2 2 2 2 2h2
Il lavoro compiuto dalla molla `e uguale allenergia potenziale iniziale meno quella finale; vale quindi
1 2 1 2 1
Lel = kh kb = m(2gh + v02 v 2 ) = 500 J .
2 2 2
74 CAPITOLO 3. LAVORO ED ENERGIA
Problema 2
Un corpo di massa m = 8.52 kg si trova alla base di un piano inclinato privo di attrito appoggiato ad una
molla di costante elastica k = 21.5 N/cm; la molla `e compressa di x = 24.2 cm
determinare il modulo v della velocit`a dal corpo appena si stacca dalla molla;
determinare laltezza massima a cui arriva il corpo.
Soluzione
Per il principio di conservazione dellenergia, non appena il corpo lascia la molla tutta lenergia
potenziale elastica `e trasformata in energia cinetica del corpo, vale quindi
1 2 1 k
kx = mv 2
v= x = 3.84 m/s .
2 2 m
Dopo aver lasciato la molla il corpo sale lungo il piano inclinato aumentando lenergia potenziale della
forza peso a spese dellenergia cinetica, fino a fermarsi quando tutta lenergia `e diventata potenziale; in
questo caso vale
1 2 kx2
kx = mgh h= = 75.3 cm .
2 2mg
PROBLEMI RISOLTI
Problema 1
Una palla di massa m = 625 g `e lanciata verso il basso con una velocit`a di modulo v0 = 2.5 m/s; durante
la discesa subisce una forza di attrito costante di modulo Fa = 2.00 N; quando arriva a terra la sua
velocit`a ha modulo v1 = 12.0 m/s;
determinare da che altezza `e stata lanciata la palla;
nelle stesse condizioni, quale deve esse il modulo v della velocit`a di lancio perche arrivi a terra con
la velocit`a di modulo v2 = 14.0 m/s.
Soluzione
In presenza di attrito lenergia non conserva, ma occorre tenere conto dellenergia perduta come lavoro
della forza di attrito; quindi lenergia meccanica finale `e uguale allenergia meccanica iniziale meno il
lavoro della forza di attrito; quindi
1 1 m(v12 v02 )
mv12 = mv02 + mgh Fa h h= = 10 m .
2 2 2(mg Fa )
Utilizzando la stessa relazione si trova
2
v= v22 2gh + Fa h = v22 + v02 v12 = 7.6 m/s .
m
Problema 2
Una persona guarda dalla finestra e vede cadere verticalmente un vaso da fiori di massa m = 1.9 kg;
quando il vaso entra nella visuale allestremit`a superiore della finestra ha ha un velocit`a di modulo
v1 = 2.4 m/s, quando arriva in basso ha una velocit`a di modulo v2 = 5.2 m/s; sapendo che la finestra `e
alta h = 1.3 m; determinare il modulo della forza di attrito, supposta costante.
CAPITOLO 3. LAVORO ED ENERGIA 75
Soluzione
Lenergia meccanica nel punto in cui il vaso esce dalla visuale della finestra `e uguale a quella che aveva
quando vi `e entrato, meno lenergia persa per attrito; si ha quindi
1 1
mv12 + mgh1 Fa h = mv22 + mgh2
2 2
osservando h = h1 h2 si trova
m 2
Fa = mg (v v12 ) = 3.1 N .
2h 2
3.2.4 Esercizi
Forza peso
Es. 1 Un uomo lancia una palla in verticale verso lalto da unaltezza di h1 = 1.5 m dal suolo
con una velocit`a di modulo v1 = 12 m/s; determinare
a) il modulo della velocit`a della palla quando si trova ad h2 = 5.0 m dal suolo;
b) il modulo della velocit`a della palla quando arriva al suolo;
c) laltezza massima raggiunta.
Es. 3 Il vagone di una funicolare di massa m = 4.5 103 kg sale per un dislivello di altezza
h = 700 m percorrendo una distanza d = 2.5 km; sapendo che la velocit`a del vagone ha modulo costante
v = 21 m/min, determinare
a) la variazione di energia potenziale del vagone;
b) la potenza erogata dal motore.
Es. 4 Unautomobilina giocattolo deve arontare un giro della morte percorrendo una pista
circolare verticale di raggio r = 50 cm;
a) determinare da che altezza occorre lasciarla, con velocit`a iniziale nulla, perche, trascurando ogni
attrito, riesca a completare il giro;
b) determinare il modulo v0 della velocit`a che `e necessario imprimere allautomobilina perche partendo
dallaltezza H = 2r riesca a completare il giro.
Forza elastica
Es. 1 Una palladi massa m = 1.2 kg percorre un piano orizzontale alla quota h1 = 3.0 m, con
una velocit`a iniziale di modulo v1 = 10 m/s; scende quindi lungo una discesa, raggiunge il fondo di una
buca alla quota h2 = 0.0 m, poi risale su un piano a quota h3 = 1.5 m; infine, muovendosi su tale piano,
va a comprimere una molla di costante elastica k = 320 N/m; sapendo che lintero percorso `e privo di
attrito,
a) la velocit`a della palla sul fondo della buca;
b) la compressione della molla.
76 CAPITOLO 3. LAVORO ED ENERGIA
Es. 2 Una molla di costante elastica k = 200 N/m `e disposta verticalmente, su di essa `e posata
una sfera di massa m = 2.5 kg;
a) determinare di quanto viene compressa la molla;
b) la molla viene compressa di x = 50 cm e poi lasciata, determinare la quota massima raggiunta dalla
sfera, rispetto al punto di equilibrio della molla.
Es. 3 Una palla di massa m = 1.3 kg sta cadendo verticalmente su una molla disposta pure
verticalmente; ad un certo istante si trova ad unaltezza h1 = 2.4 m dalla molla con una velocit`a di
modulo v1 = 5.0 m/s; la palla cadendo sulla molla la comprime di x = 20 cm; determinare
a) la costante elastica della molla;
b) laltezza massima h2 raggiunta, rispetto alla posizione di quiete della molla, raggiunta dalla palla
dopo che la molla si `e nuovamente estesa e la spinta verso lalto.
Es. 5 Un sasso di massa m = 2.3 kg `e lasciato cadere da un tetto di altezza h = 6.5 m fissato a
un cavo elastico di lunghezza a riposo 0 = 2.5 m e di costante elastica k = 20 N/m; determinare
a) lallungamento x del cavo quando il sasso raggiunge il punto pi
u basso;
b) il modulo della velocit`a iniziale necessaria perche il sasso tocchi terra.
Es. 6 Una palla di massa m = 150 g viene lanciata orizzontalmente da una molla di costante
elastica k = 14 N/m, che era stata compressa di x = 10 cm; la palla sale poi lungo un piano inclinato di un
angolo = 15 ; determinare la quota massima raggiunta e la distanza d percorsa sul piano inclinato.
Es. 7 Una molla compressa di x = 12 cm lancia un corpo di massa m = 1.4 kg in discesa lungo
un piano inclinato di un angolo = 40 ; sapendo che il corpo percorre la distanza d = 3.0 m e che la sua
velocit`a finale `e v = 7.0 m/s, determinare la costante elastica della molla.
Forza dattrito
Es. 1 Unautomobilina giocattolo di massa m = 0.25 kg scende lungo una guida inclinata in un
primo tratto in cui non `e presente alcun attrito, poi orizzontale ove vi `e una forza dattrito;
a) sapendo che la posizione di partenza si trova ad unaltezza h = 35 cm e che la velocit`a iniziale ha
modulo v0 = 25 cm/s, determinare il modulo v della velocit`a con cui lautomobilina comincia il
tratto orizzontale;
b) sapendo che nel tratto orizzontale lautomobilina si ferma in t = 4.5 s dopo aver percorso la distanza
d = 2.2 m, determinare il modulo della forza di attrito e la potenza da essa sviluppata.
Es. 2 Uno sciatore scende, partendo da fermo, lungo un pendio inclinato di un angolo = 40
lungo = 100 m; sapendo che fra lo sciatore e il pendio vi `e un attrito dinamico di coeciente d = 0.15,
determinare la velocit`a dello sciatore al termine della discesa.
Es. 3 Uno sciatore di massa m = 75 kg parte da una quota h = 75 m rispetto al punto di arrivo,
e percorre un pendio lungo = 150 m partendo con una velocit`a iniziale di modulo v0 = 1.5 m/s; sapendo
che lo sciatore perde il 35% dellenergia iniziale a causa dellattrito, determinare
CAPITOLO 3. LAVORO ED ENERGIA 77
Es. 4 Una slitta scende lungo un pendio innevato inclinato di un angolo = 25 dallaltezza
h = 27 m con velocit`a iniziale di modulo v0 = 2.5 m/s; giunta al termine della discesa la sua velocit`a ha
modulo v = 15 m/s ed il suo moto prosegue su un tratto orizzontale; sapendo che fra la slitta e la neve
agisce una forza di attrito dinamico di coeciente d = 0.17, determinare
a) la lunghezza della discesa;
b) lo spazio percorso nel tratto orizzontale prima di fermarsi.
Es. 6 Un sasso di massa m = 10 kg viene lasciato cadere da unaltezza h = 105 m; sapendo che
quando arriva al suolo la sua velocit`a ha modulo v = 42 m/s, determinare
a) il modulo della forza di attrito che ha agito sul sasso;
b) il modulo v1 della velocit`a con cui colpisce il suolo se il sasso viene lanciato verso il basso con una
velocit`a iniziale di modulo v0 = 8.0 m/s.
4.1.2 Quantit`
a di moto e teorema dellimpulso
Dato un punto materiale di massa m avente allistante t velocit`a v(t), si dice quantit`
a di moto di P il
prodotto
p(t) = mv(t) .
La legge fondamentale della dinamica si pu`o scrivere, in termini della quantit`a di moto, nella forma
seguente
p
F = .
t
Si pu`o dimostrare il seguente teorema dellimpulso:
Limpulso di una forza agente su un punto materiale P in un dato intervallo di
tempo t `e uguale alla variazione della quantit`
a di moto di P in tale intervallo
di tempo.
Quindi se t = t2 t1 si ha
I = p(t2 ) p(t1 ) = p .
PROBLEMI RISOLTI
Problema 1
Una pallina da tennis di massa m = 100 g si muove orizzontalmente con velocit`a di modulo v1 = 25 m/s
quando viene colpita da una racchetta che la rimanda indietro sempre orizzontalmente; sapendo che la
racchetta ha esercitato una forza media di modulo F = 90 N per t = 0.05 s, determinare
78
` DI MOTO
CAPITOLO 4. SISTEMI MATERIALI E QUANTITA 79
Soluzione
La forza agente sulla pallina `e impulsiva, quindi `e possibile trascurare ogni altra forza agente sulla
pallina ed utilizzare il teorema dellimpulso:
F
p = F t mv2 mv1 = F t v2 = v1 + t.
m
Osservando che la forza impulsiva F ha la stessa direzione di v1 ma verso opposto, prendendo come
positivo il verso della forza, la precedente equazione scritta in forma scalare diventa
F
v2 = t v1 = 20 m/s .
m
Usando le precedenti equazioni si trova
m
F = (v + v1 ) = 110 N .
t
Problema 2
Una palla di massa m = 0.75 kg viene lasciata cadere dallaltezza h = 1.5 m; durante limpatto con il
suolo si deforma schiacciandosi di = 0.5 cm; supponendo che durante tutto lurto il suolo agisca sulla
palla con una forza costante, determinare
il modulo della forza con cui il pavimento agisce sulla palla;
laltezza raggiunta dalla palla dopo il rimbalzo;
Soluzione
La palla raggiunge il pavimento con velocit`a di modulo v = 2gh quindi comincia a deformarsi sotto
lazione della forza F dovuta al pavimento e scende ancora di unaltezza fino a fermarsi; in questa fase
`e possibile trascurare lazione della forza peso poiche trascurabile rispetto alla forza impulsiva F ; daltra
parte questa `e costante e quindi il moto `e uniformemente decelerato e quindi lo spazio viene percorso
con velocit`a media pari alla media della velocit`a iniziale v e finale (nulla) nel tempo t dato da
v 2 2
= t t= = .
2 v gh
A questo punto, per il teorema dellimpulso, limpulso di F deve essere uguale alla variazione di quantit`a
di moto, cio`e
I = F t = p = mv
in forma scalare quindi si ottiene
mv m 2gh h
F = = = mg = 2.2 103 N .
t 2
gh
si noti, in particolare, che F sta al peso della palla come laltezza della caduta sta alla deformazione della
palla; quindi la forza `e tanto pi
u impulsiva quanto maggiore `e la rigidit`a del materiale di cui `e costituita
la palla.
Dopo che la palla ha raggiunto il suo punto pi` u basso la forza F la spinge nuovamente verso lalto;
supponiamo che sia t1 il tempo di spinta; allora per il teorema dellimpulso deve valere
F (t + t1 ) = m(v1 + v)
80 ` DI MOTO
CAPITOLO 4. SISTEMI MATERIALI E QUANTITA
ove v1 `e la velocit`a della palla allistante in cui smette di agire la forza impulsiva F . Si ottiene quindi
( )
F h 2 h h
v1 = (t + t1 ) v = g + t1 v = 2gh + gt1 v = gt1 ;
m gh
Questa velocit`a, per la conservazione dellenergia non pu`o essere maggiore di v; se durante il rimbalzo
non si `e avuta perdita di energia deve valere v1 = v altrimenti deve valere v1 < v, in generale quindi si
ha
h 2
v1 v gt1 2gh t1 =t
gh
quindi se t1 = t, cio`e se la dinamica del rimbalzo `e stata simmetrica, non si `e avuta perdita di energia
e la palla torna allaltezza di partenza, se invece t1 < t e quindi le due parti del rimbalzo non hanno
caratteristiche uguali, significa che vi `e stata perdita di energia e la palla, dopo il rimbalzo, raggiunge
unaltezza minore di quella di partenza. Abbandonando lipotesi non molto realistica della costanza della
forza impulsiva, il risultato dellesercizio suggerisce che non vi sia perdita di energia nel rimbalzo solo se
la met`a frenante dellimpulso sia uguale alla met`a motrice dellimpulso.
p1 + p2 = 0 .
Un caso tipico in cui si ha conservazione della quantit`a di moto `e quella degli urti. Un urto `e detto
elastico se lenergia cinetica totale prima e dopo lurto `e la stessa. In questo caso si pu`o dimostrare
che le velocit`a relative dei due corpi prima e dopo lurto sono uguali ed opposte; questo fatto, insieme
alla conservazione della quantit`a di moto totale consente di determinare le velocit`a dopo lurto (indicate
con lettere maiuscole) se sono note le velocit`a iniziali indicate con lettere minuscole; valgono infatti le
equazioni
m1 v1 + m2 v2 = m1 V1 + m2 V2
v1 v2 = V2 V1
Se lenergia cinetica totale diminuisce nellurto questo `e detto anelastico; se, in particolare, dopo lurto i
due corpi rimangono attaccati lurto `e detto completamente anelastico. In questo caso, oltre alla conser-
vazione della quantit`a di moto si ha luguaglianza delle velocit`a dopo lurto, valgono quindi le seguenti
equazioni
m1 v1 + m2 v2 = m1 V1 + m2 V2
V1 = V2 ,
la cui soluzione `e
m1 v1 + m2 v2
V1 = V2 = . (4.2)
m1 + m2
Con il nome convenzionale di esplosioni si indica ogni processo in cui un sistema materiale, a causa di
qualche forza interna, si divide il due o pi
u indipendenti e non necessariamente interagenti. Poiche al
momento del distacco delle parti non vi `e stata azione di una forza esterna la quantit`a di moto totale del
sistema rimane costante.
` DI MOTO
CAPITOLO 4. SISTEMI MATERIALI E QUANTITA 81
Se i corpi che si urtano sono estesi, per esempio due sfere di raggi r1 ed r2 , per essi non vale il modello
di punto materiale, `e allora possibile che le due velocit`a si trovino su rette parallele ma non coincidenti;
la distanza b fra le due rette `e detta parametro durto. Se b = 0 lurto `e detto centrale se b > 0 lurto
`e detto obliquo. Lurto centrale si tratta come nel caso di punto materiali. Nel caso dellurto obliquo
occorre tenere conto del fatto che il processo si svolge sul piano e non pi u su una retta e quindi si devono
considerare la conservazione della quantit` a di moto come grandezza vettoriale che quindi si conserva
componente per componente. Nel caso di urto obliquo elastico si hanno quindi le tre equazioni
m1 v1x + m2 v2x = m1 V1x + m2 V2x
m1 v1y + m2 v2y = m1 V1y + m2 V2y
1 1 1 1
m1 (v1x 2 2
+ v1y ) + m1 (v2x2 2
+ v2y ) = m1 (V1x 2
+ V1y2
) + m1 (V2x 2 2
+ V2y ).
2 2 2 2
Si tratta di tre equazioni in quattro incognite; che sono risolubili solo
a patto di conoscere almeno qualche altro dato. Frequentemente tale v1
dato `e un angolo.
Si consideri il caso in cui una delle due sfere sia ferma; indicando con
e gli angoli formati dalle due velocit`a dopo lurto con la direzione V1
della v1 , come rappresentato in figura, si ha
m1 v1 = m1 V1 cos + m2 V2 cos
x
0 = m1 V1 sen + m2 V2 sen (4.3)
1 1 1
m1 v12 = m1 V12 + m2 V22 .
2 2 2 V2
In particolare, se le due masse sono uguali, si pu`o dimostrare che le Figura 4.1: Lurto obliquo
due velocit`a dopo lurto sono perpendicolari.
PROBLEMI RISOLTI
Problema 1
Un carro di massa m1 = 350 kg si muove con velocit`a v1 = 7.2 m/s quando un fanciullo, di massa
m2 = 43 kg, corre incontro al carro e vi salta su con una velocit`a avente verso opposto alla velocit`a del
carro e modulo v2 = 3.7 m/s; determinare il modulo v della velocit`a finale del carro con sopra il fanciullo.
Soluzione
Quando il fanciullo salta sul carro, non vi sono altre forze esterne agenti; quindi la quantit`a di moto totale
si conserva; poiche dopo il salto carro e fanciullo hanno la stessa velocit`a, deve valere, tenendo conto dei
versi delle velocit`a;
m 1 v1 m 2 v2
m1 v1 m2 v2 = (m1 + m2 )v v= = 6.0 m/s .
m1 + m2
Problema 2
Due corpi di massa uguale m1 = m2 rispettivamente con velocit`a di moduli v1 = 4.5 m/s e v2 = 3.8 m/s
si urtano in modo elastico; determinare i moduli delle due velocit`a dopo lurto.
Soluzione
Utilizzando le equazioni (4.1), con la condizione m1 = m2 si trova
V1 = v2 = 3.8 m/s , V2 = v1 = 4.5 m/s ;
i due corpi, quindi, si scambiano le velocit`a.
82 ` DI MOTO
CAPITOLO 4. SISTEMI MATERIALI E QUANTITA
Problema 3
Un punto materiale di massa m1 = 4.2 kg e velocit`a di modulo v1 = 5.2 m/s urta elasticamente contro
un secondo punto materiale fermo di massa m2 ; discutere le velocit`a dei due punti materiali dopo lurto
al variare di m2 .
Soluzione
Utilizzando le (4.1) con v2 = 0 si trova
m1 m2
V1 = v1
m1 + m2
V2 = 2m1 v1
m1 + m2
quindi, per ogni valore di m2 , il punto materiale inizialmente fermo si muove nello stesso verso di v1 ; il
punto materiale inizialmente in moto, invece, continua nello stesso verso se m2 < m1 , si ferma se m1 = m2
e rimbalza indietro se m2 > m1 . Nel caso particolare in cui sia m2 m1 , cio`e se il punto materiale in
moto urta un corpo molto pi u grande come potrebbe essere una parete, sia ha V2 = v2 = 0 e V1 = v1 ,
quindi il punto di massa molto grande resta fermo, mentre quello in moto rimbalza indietro con la stessa
velocit`a che aveva prima dellurto.
Problema 4
Due punti materiali di massa m1 = 3.5 kg e m2 = 4.2 kg aventi velocit`a di moduli v1 = 5.4 m/s e
v2 = 3.4 m/s si muovono sulla stessa retta e nello stesso verso; ad un certo istante il primo urta il secondo
e i due punti materiali rimangono attaccati; determinare
la velocit`a finale dei due punti materiali;
lenergia dissipata nellurto.
Soluzione
Utilizzando la (4.2) si trova
m 1 v1 + m 2 v2
V1 = V2 = = 4.3 m/s .
m1 + m2
Sottraendo lenergia cinetica totale prima e dopo lurto si ottiene lenergia dissipata:
1 1 1
Ed = m1 v12 + m2 v22 (m1 + m2 )V12 = 3.8 J .
2 2 2
Problema 5
Un uomo getta orizzontalmente fuori dal bordo di una barca un oggetto di massa m = 25 kg con una
velocit`a di modulo v = 12 m/s sapendo che la barca `e inizialmente ferma, che la massa della barca `e
m1 = 50 kg e che la massa delluomo `e m2 = 70 kg determinare la velocit`a della barca, con a bordo
luomo, dopo il lancio.
Soluzione
Si tratta di un caso di esplosione del sistema materiale; considerando la barca, luomo e loggetto come
un unico sistema materiale, non vi sono forze esterne agenti sul sistema; quindi la quantit`a di moto totale
deve rimanere costante. Prima del lancio delloggetto fuori bordo i tre corpi erano fermi e quindi la
quantit`a di moto totale iniziale era nulla; pertanto deve essere nulla anche la quantit`a di moto totale
dopo il lancio. Vale quindi
m
(m1 + m2 )V + mv = 0 V = v
m1 + m2
` DI MOTO
CAPITOLO 4. SISTEMI MATERIALI E QUANTITA 83
la velocit`a della barca ha verso opposto a quello della velocit`a con cui viene lanciato loggetto e ha modulo
m
V = v = 2.5 m/s .
m1 + m2
Problema 6
Un disco di massa m1 = 250 g e velocit`a di modulo v1 = 4.5 m/s va ad urtare un secondo disco, inizial-
mente fermo, di massa m2 = 2m1 ; lurto `e obliquo e dopo lurto i due dischi si allontanano con velocit`a
formanti rispettivamente angoli 1 = 60 e 2 = 45 con la direzione iniziale del primo disco; determinare
Soluzione
Utilizzando le (4.3), tolta lultima, si trova
1
m1 v1 = m1 V1 cos 1 + 2m1 V2 cos 2
v1 = V1 + 2V2
2
m1 V1 sen 1 + 2m1 V2 sen 2 = 0
3
V1 + 2V2 = 0
2
da cui si ottiene
V1 = ( 3 1) v1 = 3.3 m/s
3 3
V2 = v1 = 1.4 m/s .
2 2
Lenergia dissipata nellurto `e data da
1 1 1
Ed = m1 v12 m1 V12 m2 V22 = 0.67 J .
2 2 2
1
N
1
OG = (m1 OP1 + + mN OPN ) = mi OPi (4.4)
m m i=1
1
N
vG = mi v i ;
m i=1
84 ` DI MOTO
CAPITOLO 4. SISTEMI MATERIALI E QUANTITA
la quantit`a di moto totale P del sistema materiale ammette una semplice espressione in termini della
velocit`a del centro di massa, vale infatti
P = mvG
quindi in assenza di forze esterne la quantit` a di moto totale `e conservata e il centro di massa si muove di
moto rettilineo ed uniforme.
Inoltre vale la seguente relazione fra la risultante F delle forze esterne al sistema materiale e laccelerazione
del centro di massa:
F = maG ,
esprimente il teorema del centro di massa, da cui risulta che il centro di massa di un sistema materiale
si muove come un punto materiale di massa uguale alla massa dellintero sistema materiale sottoposto a
una forza uguale alla risultante delle forze esterne.
PROBLEMI RISOLTI
Problema 1
Sono dati tre punti materiali di masse m1 = 3.2 kg, m2 = 4.7 kg e m3 = 5.3 kg aventi, rispetto ad un
sistema di assi cartesiani, rispettivamente coordinate P1 (1, 0), P2 (0, 2) e P3 (1, 1).
Soluzione
Utilizzando la definizione (4.4) di centro di massa si trova
m1 x1 + m2 x2 + m3 x3
xG = m1 + m2 + m3
= 0.16
m1 y1 + m2 y2 + m3 y3
yG = m1 + m2 + m3
= 0.31 ;
Problema 2
Un uomo di massa m1 = 75 kg si trova a poppa di una zattera di massa m2 = 200 kg e lunghezza
= 10 m la cui prua si trova a contatto con un molo; luomo cammina sulla zattera per scendere sul molo;
determinare la distanza fra la prua e il molo quando luomo ha raggiunto la prua.
Soluzione
Sul sistema materiale costituito dalla zattera e dalluo-
mo non agiscono forze esterne quindi il centro di mas-
sa del sistema, inizialmente fermo, resta fermo duran- G U
te tutto il tempo in cui luomo U attraversa la zatte-
ra. Scelto come asse di riferimento una retta orientata
avente origine sul molo (si veda la figura), si ha la si-
tuazione seguente. Inizialmente le ascisse dei centri di
massa delluomo e della zattera sono U G
x1 = , x2 =
2
x
e quindi il centro di massa del sistema inizialmente si
trova in un punto di ascissa
m1 x1 + m2 x2 2m1 + m2
xG = = .
m1 + m2 m1 + m2 2
` DI MOTO
CAPITOLO 4. SISTEMI MATERIALI E QUANTITA 85
Quando luomo si `e spostato a prua la zattera si `e allontanata dal molo di una distanza d; in questa
situazione il centro di massa delluomo e quello della zattera si trovano nei punti di ascissa
x1 = d , x2 = d +
2
quindi il centro di massa del sistema materiale `e ora dato da
m2
m1 x1 + m2 x2 (m1 + m2 )d +
xG = = 2 .
m1 + m2 m1 + m2
Uguagliando questa espressione con quella trovata precedentemente si ottiene
m2
2m1 + m2 (m1 + m2 )d + m1
= 2 d= = 2.7 m .
m1 + m2 2 m1 + m2 m1 + m2
Problema 3
Un corpo di massa m = 12 kg si trova appoggiato ad un sostegno ad unaltezza h dal suolo; ad un
certo istante il corpo esplode in due pezzi; un pezzo, di massa m1 = 9.2 kg viene trovato a una distanza
d1 = 4.7 min direzione nord dal punto dellesplosione; determinare il punto dove si trova il secondo pezzo.
Soluzione Sul corpo, inizialmente fermo, al momento dellesplosione agisce la sola forza peso; quindi il
suo centro di massa, per il teorema omonimo, deve essersi mosso sotto lazione della forza peso e quindi
trovarsi al suolo nel punto sulla verticale del punto dellesplosione. Scelto tale punto come origine di un
asse cartesiano orientato verso nord, il primo pezzo si trova nella posizione di ascissa x1 = d1 ; poiche il
centro di massa ha ascissa nulla, la coordinata x2 del secondo pezzo deve essere tale che sia
m1
m1 x1 + m2 x2 = 0 x2 = d1 = 15 m ;
m2
il secondo pezzo, quindi, si trova a una distanza di 15 metri dal punto dellesplosione, verso sud.
4.1.5 Esercizi
Es. 2 Un pallone di massa m = 425 g si muove orizzontalmente con una velocit`a di modulo
v1 = 11.5 m/s; un calciatore lo colpisce invertendo il senso del suo moto e imprimendogli una velocit`a di
modulo v2 = 14.5 m/s; sapendo che lurto fra il piede del calciatore e il pallone dura t = 0.5 s e che, dopo
essere stato calciato, il pallone percorre la distanza d = 60 m prima di fermarsi, determinare
a) la forza esercitata dal calciatore;
b) il modulo della forza di attrito e il lavoro da essa compiuto.
Es. 3 Una palla di massa m = 1.05 kg cade verticalmente dallaltezza h1 = 5.50 m sul pavimento
di una palestra, e rimbalza fino a unaltezza h2 = 3.65 m; sapendo che la palla rimane a contatto con il
pavimento per t = 85 ms, determinare
86 ` DI MOTO
CAPITOLO 4. SISTEMI MATERIALI E QUANTITA
Es. 4 Una palla di massa m = 600 g si trova allaltezza h1 = 1.1 m dal suolo e sta salendo in
verticale con velocit`a di modulo v1 = 6.5 m/s; allaltezza h2 = 2.5 m sbatte contro una trave orizzontale
che le imprime una forza di modulo F = 85 N per t = 0.09 s; determinare
a) il modulo v della velocit`a della palla immediatamente dopo lurto
b) come la risposta alla domanda precedente dipende dalla durata dellurto fra la palla e la trave a
parit`a di ogni altro dato.
Es. 5 Un sasso di massa m = 2.4 kg precipita, partendo da fermo, da una montagna sulla
superficie di un lago dallaltezza h = 50 m; il sasso entra in acqua in t = 0.15 s e, una volta entrato,
la sua velocit`a si riduce a 1/5 di quella che aveva immediatamente prima di entrare in acqua; sapendo
che durante la caduta il sasso `e soggetto a una forza di attrito costante da parte dellaria, di modulo
Fa = 12 N, determinare
a) il modulo velocit`a con cui il sasso raggiunge la superficie dellacqua;
b) il modulo della forza subita dal sasso nellimpatto
Es. 6 Uno stunt-man di massa m = 75 kg bene allenato si rompe una gamba cadendo a terra se
subisce una forza di modulo superiore a F = 4.0 103 N; sapendo che limpatto con il suolo dura t = 0.2 s,
determinare da quale altezza massima pu`o cadere senza rompersi una gamba.
Es. 11 Un cuneo di massa m = 500 g cade dallaltezza h = 5.0 m e si conficca nel terreno per
d = 5.0 cm; supponendo che la forza bmF con cui il terreno agisce sul cuneo sia costante, determinare
a) il modulo di F ;
b) il tempo in cui avviene il processo.
` DI MOTO
CAPITOLO 4. SISTEMI MATERIALI E QUANTITA 87
Es. 1 Due vagoni uguali viaggiano agganciati in linea retta a una velocit`a di modulo v1 = 15 m/s;
i due vagoni vanno a urtare un convoglio di altri tre vagoni di uguale massa, anchessi agganciati fra loro;
sapendo che dopo lurto i cinque vagoni rimangono uniti, determinare
a) il modulo V della velocit`a finale del convogli;
b) che velocit`a v2 avrebbero dovuto avere i tre vagoni anche, dopo lurto, il convoglio fosse rimasto
fermo.
Es. 2 Un carrello di massa m1 = 300 kg si muove senza attrito con velocit`a costante di modulo
v1 = 2.4 m/s; un operaio lancia in orizzontale sul carrello un sacco di massa m2 = 50 kg con una velocit`a
di modulo v2 = 6.2 m/s avente verso opposto a quello del carrello; determinare
a) il modulo V1 della velocit`a del sistema dopo che il sacco `e stato gettato sul carrello;
b) il modulo V2 della velocit`a del sistema dopo che loperaio ha gettato un secondo sacco, con una
velocit`a avente lo stesso modulo del primo sacco ma stavolta nello stesso verso del carrello.
Es. 3 Un carretto di massa m1 = 40 kg si muove con velocit`a costante di modulo v = 4.0 m/s;
un bambino lancia contro il carretto delle grosse arance ciascuna di massa m2 = 500 g, con velocit`a
di modulo v2 = 10 m/s; sapendo che ogni arancia, dopo avere urtato il carretto, vi rimane attaccata,
determinare
a) il numero n di arance che deve lanciare il bambino perche il carretto si fermi;
b) il modulo V della velocit`a del carretto dopo il lancio di 10 arance.
Es. 4 Un vagone di massa m = 6.0 103 kg si muove con velocit`a di modulo v1 = 3.5 m/s su
un piano orizzontale; percorre quindi un dislivello di h = 12 m e raggiunge un secondo vagone che stava
viaggiando con velocit`a di modulo v2 = 6.7 m/s nella stessa direzione; dopo lurto i due vagoni restano
agganciati e continuano a muoversi con velocit`a iniziale di modulo V = 9.5 m/s e finiscono per fermarsi
dopo t = 60 s a causa di una forza di attrito costante; determinare
a) la massa del secondo vagone;
b) la potenza sviluppata dalla F di attrito.
Es. 5 Un blocco di legno di massa m1 = 2.3 kg`e appeso ad un filo inestensibile; un proiettile di
massa m2 = 3.5 g colpisce orizzontalmente il blocco e rimane conficcato in esso, come risultato il blocco
di legno si solleva di h = 7.4 cm determinare il modulo della velocit`a del proiettile.
Es. 6 Un blocco di legno `e fermo su una superficie priva di attrito; un proiettile di massa
m1 = 3.0 g muovendosi con velocit`a di modulo v1 = 450 m/s colpisce il blocco e rimane al suo interno;
dopo lurto il modulo della velocit`a del blocco `e V = 9.3 m/s; determinare
a) la massa m2 del blocco;
b) quale dovrebbe essere la velocit`a bmv2 iniziale del blocco per fare s` che la velocit`a finale del sistema
sia nulla.
Es. 7 Una motovedetta di massa m1 = 200 t, inizialmente ferma, spara contemporaneamente una
palla di cannone di massa m2 = 70 kg e un siluro di massa m3 = 400 kg verso una barca di contrabbandieri
di massa m4 = 8 t e velocit`a, diretta verso la motovedetta, di modulo v4 = 4.5 m/s; la palla di cannone
parte orizzontalmente con velocit`a di modulo v2 = 50 m/s, il siluro con una velocit`a di modulo v3 =
10 m/s; determinare
a) il modulo V1 della velocit`a di rinculo della motovedetta;
b) il modulo V4 della velocit`a della barca dei contrabbandieri dopo che `e stata colpita dai due proiettili,
che rimangono conficcati in essa.
88 ` DI MOTO
CAPITOLO 4. SISTEMI MATERIALI E QUANTITA
Es. 8 Due vagoni di masse m1 = 3.0 103 kg e m2 = 2.5 103 kg si muovono nello stesso verso
lungo un binario; il secondo ha una velocit`a di modulo v2 = 6.0 m/s raggiunge e si aggancia al primo che
si muove con velocit`a di modulo v1 ignota; dopo lurto proseguono il loro moto con velocit`a di modulo di
V = 7.5 m/s; determinare il modulo della velocit`a iniziale del primo vagone;
Es. 9 Due persone si tuano contemporaneamente da una barca ferma di massa m = 120 kg; il
primo di massa m1 = 80 kg si tua verso destra con una velocit`a orizzontale di modulo v1 = 3.0 m/s,
laltro di massa m2 = 60 kg si tua verso sinistra con velocit`a orizzontale di modulo v2 = 5.0 m/s; dopo
i tu la barca si ferma nel tempo t = 2.0 s a causa dellattrito dellacqua; determinare
a) il modulo della velocit`a della barca dopo i tu;
b) il modulo della forza di attrito media.
Es. 11 Tre punti materiali di masse m1 = 3.0 kg,, m2 = 4.0 kg e m3 = 5.0 kg, si muovono su un
piano orizzontale privo di attrito con velocit`a uguali modulo v = 2.0 m/s ma di direzioni tali da formare,
a due a due, angoli di 120 ; i tre punti materiali si urtano contemporaneamente e restano attaccati; scelto
lasse delle ascisse nella direzione del moto del primo punto materiale determinare le componenti della
velocit`a V del sistema dopo lurto.
Es. 12 Un carrello di massa m1 = 54 kg viene lanciato con velocit`a di modulo v = 4.2 m/s lungo
una rotaia priva di attrito contro un secondo carrello inizialmente fermo che, dopo lurto, si muove con
velocit`a di modulo v/2 mentre il primo viene rallentato ad una velocit`a di modulo v/3; sapendo che lurto
dura t = 0.1 s determinare
a) la massa del secondo carrello;
b) il modulo della forza media che si sviluppa nellurto;
c) lenergia dissipata nellurto.
Es. 13 Due biglie di massa m1 = 2.5 g e m2 = 2m1 si muovono alla stessa velocit`a di modulo
v = 3.2 m/s ma con direzioni perpendicolari; ad un certo istante si urtano e la prima prosegue con velocit`a
invariata in modulo ma con direzione variata di 90 rispetto alla direzione precedente lurto; determinare
a) il modulo della velocit`a della seconda biglia dopo lurto;
b) lenergia dissipata nellurto.
Es. 14 Due punti materiali, di masse m1 ed m2 = 2m1 , si muovono con la stessa velocit`a
di modulo v = 4.5 m/s lungo una guida circolare di raggio r = 5.0 m; ad un certo istante si urtano
elasticamente continuando poi a muoversi lungo la guida; determinare dopo quanto tempo dal primo urto
i due punti materiali si urtano nuovamente.
Es. 15 Una palla da biliardo di massa m1 si muove con velocit`a di modulo v1 = 2.3 m/s e urta
elasticamente contro una seconda palla, inizialmente ferma, di uguale massa; sapendo che la prima palla
viene deviata dalla sua direzione originale di un angolo 1 = 30 determinare
a) langolo 2 formato dalla velocit`a della seconda palla dopo lurto con la direzione di v1 ;
b) i moduli delle velocit`a delle due palle dopo lurto.
Es. 16 Un vagone di massa m1 = 24 t urta contro un secondo vagone fermo e si aggancia ad esso;
sapendo che nellurto viene dissipato il 25% dellenergia, determinare la massa del secondo vagone.
` DI MOTO
CAPITOLO 4. SISTEMI MATERIALI E QUANTITA 89
Centro di massa
Es. 1 Determinare a che distanza dal centro della Terra si trova il centro di massa del sistema
Terra-Luna.
Es. 2 Nella molecola di ammoniaca, N H3 , i quattro atomi sono disposti ai vertici di un tetraedro
regolare di spigolo ; sapendo che la massa dellatomo di azoto `e 14 volte la massa dellatomo di idrogeno,
determinare a quale distanza d dal piano che contiene i tre atomi di idrogeno si trova il centro di massa
della molecola.
Es. 3 Un solido `e costituito dalle cinque facce di un cubo di spigolo = 25 cm a cui `e stata
sottratta una faccia; determinare a quale distanza d dalla faccia mancante si trova il centro di massa del
solido.
Es. 4 Una barca di massa m = 80 kg e lunghezza = 4.5 m si trova con la prua contro il molo;
due ragazzi di masse m1 = 50 kg e m2 = 60 kg si trovano alle estremit`a della barca; i due ragazzi si
scambiano di posto e la barca si stacca dal molo di una distanza d; determinare d.
Es. 6 Unautomobile della polizia di massa m1 = 1200 kg sta inseguendo una vettura sospetta
a velocit`a di modulo v1 = 120 km/h; la vettura, di massa m2 = 1000 kg fugge ad una velocit`a di modulo
v2 = 100 km/h; determinare la velocit`a del centro di massa del sistema.
Es. 7 Un cannone spara un proiettile con velocit`a iniziale di modulo v0 = 30 m/s con un alzo
di 45 ; quando il proiettile raggiunge la sua quota massima esplode e si frantuma in due pezzi di uguale
massa, uno dei quali cade verticalmente rispetto al punto dellesplosione; determinare a che distanza dal
punto di sparo cade laltro pezzo.
Es. 8 Una macchina di Atwood `e costituita da due punti materiali di masse m1 = 3.6 kg e
m2 = 4.8 kg collegati tramite un filo inestensibile di massa trascurabile che passa per una carrucola,
anchessa di massa trascurabile; inizialmente i due punti materiali si trovano entrambi a h = 1.2 m dal
suolo; scelto come asse delle ascisse di riferimento un asse verticale volto verso lalto con lorigine al suolo,
determinare la legge del moto del centro di gravit`a del sistema.
Es. 9 Due punti materiali di masse m1 = 5.8 kg e m2 = 7.4 kg si urtano in modo completamente
anelastico; sapendo che il modulo della velocit`a del primo punto prima dellurto `e v1 = 3.5 m/s e che il
centro di massa del sistema resta fermo, determinare
a) il modulo della velocit`a del secondo punto prima dellurto;
b) il modulo della velocit`a del sistema dopo lurto;
c) lenergia dissipata.
Es. 10 Due punti materiali di masse m1 = 250 g e m2 = 350 g si muovono in versi opposti
e si urtano elasticamente; rispetto al proprio centro di massa le componenti delle loro velocit`a sono
u1 = 4.2 m/s e u2 = 2.4 m/s; sapendo che rispetto ad un dato osservatore il centro di massa si muove
con velocit`a vG = 5.3 m/s, determinare i moduli delle loro velocit`a dopo lurto per tale osservatore.
Capitolo 5
OP AB = (OA + AP ) AB = OA AB
MO = OP F .
90
CAPITOLO 5. STATICA E DINAMICA DEI SISTEMI MATERIALI 91
PROBLEMI RISOLTI
Problema 1 F2
Si consideri un rettangolo di lati a = 30 cm e b = 20 cm sul
quale siano applicate, come in figura, le forze F1 ed F2 di
F1
moduli F1 = 4.0 N e F2 = 6.0 N; determinare
il momento delle forze F1 ed F2 rispetto al centro O
del rettangolo; b O
modulo della forza F3 che rende nullo il momento
F3
totale delle forza applicate al rettangolo.
a
Soluzione
Applicando la regola della mano destra momenti delle forze F1 ed F2 sono due vettori entrambi uscenti
dal foglio; i loro moduli si calcolano osservando che i loro bracci sono rispettivamente b1 = b/2 e b2 = a/2;
si ha quindi
1 1
M1 = bF1 = 0.40 N m , M2 = aF2 = 0.90 N m .
2 2
Il momento della forza F3 rispetto al polo O `e un vettore entrante nel foglio; per avere momento
risultante nullo basta quindi che il suo modulo sia uguale alla somma dei moduli di M1 ed M2 ; il braccio
di F3 rispetto ad O vale b/2, quindi deve essere
1 1 1 a
bF3 = bF1 + aF2 F3 = F1 + F2 = 13 N .
2 2 2 b
Si noti che, in questo caso, il momento totale calcolato rispetto ad un polo diverso non `e nullo. Si
consideri, ad esempio, come polo il punto di applicazione della forza F2 ; rispetto a questo F1 ed F2 hanno
braccio nullo e quindi momento nullo, quindi il momento totale coincide con il momento di F3 che non `e
zero. Questo `e dovuto al fatto che la risultante delle tre forze non `e nulla. La condizione di annullamento
del momento totale `e indipendente dal polo solamente in condizioni di equilibrio.
Problema 2
Una mensola di massa trascurabile `e imbullonata alle estremit`a in modo da essere in posizione orizzontale;
un libro di massa m = 2.40 kg `e poto sulla mensola in modo che la sua distanza dal bullone destro sia il
doppio della distanza da bullone sinistro; determinare la reazione vincolare di ciascun bullone.
N1
Soluzione
Il sistema `e in equilibrio; quindi la risultante delle forze agenti e il N2
momento totale delle forze agenti devono essere entrambi nulli. Le b1 b2
forze agenti sono, la forza peso mg del libro e le reazioni vincolari
O
N1 ed N1 dei bulloni. Scelto come polo O il punto in cui la forza
peso del libro interseca la mensola, la forza peso ha braccio nullo,
mentre i bracci delle reazioni vincolari sono uno il doppio dellaltro:
b2 = 2b1 . Allora le due condizioni di equilibrio sono mg
b2 2
N1 + N2 = mg
N1 = mg = mg = 1.60 N m
b1 + b2 3
N1 b1 = N2 b2
b 1 1
N2 = mg = mg = 0.80 N m .
b1 + b2 3
92 CAPITOLO 5. STATICA E DINAMICA DEI SISTEMI MATERIALI
Si noti che si ottiene lo stesso risultato scegliendo come polo qualsiasi altro punto; per esempio scegliendo
il bullone di destra, punto di applicazione della reazione N1 , le condizioni di equilibrio diventano
N1 + N2 = mg
mgb1 = N2 (b1 + b2 )
Problema 3
Una scala di massa m = 3.5 kg e lunghezza `e appoggiata ad
una parte verticale formando con il pavimento un angolo = N1
65 ; sapendo che il coeciente di attrito statico fra la scala e la
superficie del pavimento `e s = 0.36 e che lattrito con la parete
verticale `e trascurabile, determinare
le reazioni vincolari nei punti di appoggio; N2
langolo minimo m che consente alla scala di stare in mg
equilibrio.
Fs O
Soluzione
Al punto di appoggio sulla parete vi `e solo una reazione vincolare perpendicolare N1 , mentre al punto
di appoggio sul pavimento, oltre alla relazione vincolare perpendicolare N2 vi `e anche una forza di attrito
statico Fs ; inoltre sulla scala agisce la forza peso applicata nel suo punto medio, come rappresentato in
figura. Per avere equilibrio si devono annullare la risultante delle forze agenti e i momento totale delle
forze agenti. E` conveniente scegliere come polo il punto O di appoggio della scala sul pavimento poiche,
rispetto ad esso due forza hanno braccio nullo; il bracci di N1 e di mg valgono rispettivamente
1
b1 = sen , b2 = cos ,
2
quindi le condizioni per lequilibrio diventano
N1 = Fs
N1 = Fs =
mg
= 8.0 N
N2 = mg 2 tg
N = mg = 34 N .
N1 sen = 1 mg cos 2
2
Come gi`a osservato nellesercizio precedente, la scelta del polo `e stata dettata da sole considerazioni di
comodit`a e di semplicit`a di calcolo; scegliendo un polo diverso, per esempio il vertice dellangolo formato
dal pavimento e dalla parete, si sarebbe ottenuto il medesimo risultato, dovendo per`o considerare il
momento di tre forze invece che di due come fatto qui.
Il vincolo pu`o sviluppare una forza di attrito statico il cui massimo modulo `e
FsM = s N2 = s mg ;
tenendo conto dei risultati del primo punto, deve quindi valere
mg 1
Fs FsM s mg tg ;
2 tg 2s
LO = OP mv . (5.1)
Le equazioni precedenti diventano particolarmente semplici nel caso in cui il moto di P sia circolare
uniforme di centro O e raggio r; in tal caso, infatti la forza agente `e centripeta e quindi ha la stessa
direzione del vettore OP , mentre la velocit`a `e tangente e quindi perpendicolare la vettore OP ; si ottiene:
}
MO = 0
moto circolare.
LO = mr2
PROBLEMI RISOLTI
Problema 1
Rispetto ad un sistema di riferimento cartesiano di origine O, un punto materiale P di massa m = 3.20 kg
si muove di moto rettilineo ed uniforme lungo la retta r di equazione cartesiana 3x 4y + 12 = 0 con
velocit`a di modulo v = 2.25 m/s e avente verso diretto in modo tale che le componenti di v siano entrambe
negative; determinare modulo, direzione e verso del momento angolare di P rispetto al polo O.
Soluzione
y
Utilizzando la (5.1), e ricordando la definizione di pro-
dotto vettoriale, per la regola della mano destra la di-
rezione del vettore momento angolare `e perpendicolare
al piano xy e di verso uscente dal foglio; per quanto P
riguarda il modulo, questo `e dato dal prodotto del mo-
dulo di v per la componente di OP perpendicolare a
v, in figura il segmento b; quindi v b
LO = OP mv = mvb .
O x
La lunghezza di b `e pari alla distanza della retta dal-
lorigine; ricordando la formula della distanza punto
retta, si trova
|axo + byo + c|
b= = 2.4 m ;
a2 + b2
94 CAPITOLO 5. STATICA E DINAMICA DEI SISTEMI MATERIALI
quindi
LO = 17.3 N m .
Problema 2
Un punto materiale P di massa m `e legato mediante una corda ine-
stensibile ad una sottile asta verticale e ruota, in un piano supposto
orizzontale, attorno al punto O dellasta; inizialmente il raggio della P v1
r2
traiettoria di P misura r1 = 24 cm e ha velocit`a v1 = 2.4 m/s, do- r1
po un certo tempo la corda si `e avvolta attorno allasta e il raggio P
O
della traiettoria si `e ridotto alla misura r2 = 15 cm; determinare la
velocit`a finale di P . v2
Soluzione
Sul punto materiale P agisce solo la tensione della corda; poiche la forza ha la direzione di OP , il
momento della forza rispetto al centro O della traiettoria `e nullo; quindi il momento angolare durante
il moto rimane costante. Poiche lasta `e sottile, `e ragionevole supporre che ogni giro di P attorno ad O
sia percorso di moto circolare uniforme; `e cos possibile utilizzare la (5.2) e scrivere:
mr1 v1 = mr2 v2
da cui
r1
v2 = v1 = 3.8 m/s .
r2
Problema 3
Due punti materiali P1 e P2 aventi la stessa massa m = 50 g sono uniti da una corda inestensibile di
lunghezza = 60 cm e massa trascurabile e ruotano attorno al loro centro di massa G con velocit`a
v = 4.3 m/s;
determinare il momento angolare del sistema rispetto al polo G;
mostrare che il momento angolare rispetto a P1 `e il doppio del momento angolare rispetto a G.
Soluzione v2
LP1 = P1 P2 m(2v) ,
CAPITOLO 5. STATICA E DINAMICA DEI SISTEMI MATERIALI 95
la cui direzione e verso sono gli stessi del caso con polo in G 2v2
mentre il modulo `e
F = maG
c
r r a b
La relazione fra i momenti dinerzia di un sistema materiale rispetto a due assi paralleli distanti d dei
quali uno passa per il baricentro G `e data dal teorema di Huygens-Steiner :
Ir = IG + md2 .
La componente LOr del momento angolare parallela allasse di rotazione, ove O `e un polo che appartiene
allasse di rotazione, `e dato da
LOr = I .
In generale il momento angolare non `e parallelo allasse di rotazione, tuttavia per ogni corpo rigido esistono
tre assi di rotazione, detti assi principali dinerzia, per i quali ci`o accade; in tali casi la precedente relazione
diventa
LO = I .
96 CAPITOLO 5. STATICA E DINAMICA DEI SISTEMI MATERIALI
In generale `e asse principale dinerzia ogni asse di simmetria del corpo rigido.
Se sul corpo rigido agisce un momento di forze diverso da zero vale la seconda equazione cardinale
LO
MO = (5.3)
t
se lasse di rotazione `e un asse principale dinerzia, la precedente equazione diventa
MO = I = I .
t
ove `e il vettore accelerazione angolare del corpo rigido.
Il lavoro compiuto dalle forze di momento MO per una rotazione del sistema di un angolo attorno
allasse di rotazione r `e dato da
L = Mr
ove Mr `e la componente di MO rispetto allasse di rotazione.
Lenergia cinetica, a sua volta, si scrive come somma di due parti una relativa al moto di traslazione di
G e una relativa al moto rispetto a G, vale quindi il teorema di K
onig:
1 1
Ec = mvG2 + I 2
2 2
ove, `e il modulo della velocit`a angolare del corpo.
PROBLEMI RISOLTI
Problema 1
Una pattinatrice artistica ruota attorno ad un asse passante per il proprio baricentro con velocit`a angolare
di modulo 1 = 2.4 rad/s quando, portando le braccia lungo il corpo, aumenta il modulo della propria
velocit`a angolare di rotazione fino a 2 = 3.5 rad/s; sapendo che il suo momento dinerzia iniziale era
I1 = 5.2 kgm2 determinare il suo momento dinerzia finale.
Soluzione
Lunica forza esterna agente sulla pattinatrice `e la forza peso; scegliendo come polo il centro di massa,
il momento delle forze esterne risulta quindi nullo. Pertanto il momento angolare rimane costante; vale
quindi
1
L1 = L2 I1 1 = I2 2 I2 = I1 = 3.6 kgm2 .
2
Problema 2
Un satellite cilindrico di raggio r = 4.5 m e massa m = 5.4 103 kg inizialmente fermo, viene messo in
rotazione per mezzo di due propulsori montati tangenti al cilindro; determinare
il modulo F della forza che deve essere applicata da ciascun razzo anche il satellite raggiunga la
velocit`a angolare di modulo = 3.5 rad/s nel tempo t = 360 s;
lenergia cinetica finale del satellite.
Soluzione
Scegliendo come polo un punto O sullasse di simmetria del cilindro lequazione (5.3) in forma scalare
si scrive
MO = I .
t
Il momento delle forze esterne `e uguale al prodotto delle due forze, aventi lo stesso modulo F , per il
braccio r; inoltre il momento dinerzia del cilindro rispetto al suo asse `e I = mr2 /2; si trova quindi
1 mr
2F r = mr2 F = = 59 N .
2 t 4t
CAPITOLO 5. STATICA E DINAMICA DEI SISTEMI MATERIALI 97
1 2 1
Ec = I = mr2 2 = 3.4 105 J .
2 4
Lo stesso calcolo si sarebbe potuto fare, con piu calcoli, utilizzando il teorema dellenergia cinetica; il
lavoro del momento delle forze dei propulsori infatti `e dato da
L = MO
ove `e langolo della rotazione totale compiuta dal satellite; poiche tale rotazione `e uniformemente
accelerata da unaccelerazione angolare = MO /I si ha
1 1
= t2 = MO t2
2 2I
e quindi
1 4F 2 r2 t2 4F 2 t2 1
Ec = L = MO2 t2 = 2
= = mr2 2
2I mr m 4
che `e lo stesso risultato trovato sopra.
Problema 3
Determinare lenergia cinetica della Terra nel suo moto di rotazione attorno al proprio asse e di rivoluzione
attorno al Sole.
Soluzione
Lenergia cinetica di rotazione attorno al proprio asse `e data da
1 2
Ec1 = I
2
ove I = 2mr2 /5 e = 2/T ove T `e il tempo impiegato a compiere una rotazione competa, e quindi un
giorno. Utilizzando i valori riportati in appendice si trova
1 2 4 2 mr2
Ec1 = mr2 2 = 2 = 2.56 1029 J .
2 5 5 T
Per lenergia cinetica di rivoluzione attorno al Sole, la Terra pu`o essere approssimata ad un punto
materiale; indicando con d la distanza Terra-Sole e con T1 il periodo di rivoluzione, si ha quindi
( )2
1 1 2d 2md2
Ec2 = mv 2 = m = = 8.45 1026 J .
2 2 T1 T12
vG = r , aG = r , (5.4)
PROBLEMI RISOLTI
Problema 1
Si consideri un cilindro omogeneo di massa m = 6.3 kg e raggio r = 64 cm che rotola su di un piano
orizzontale scabro sotto lazione di una forza F orizzontale applicata al baricentro G del disco di modulo
F = 12 N; sapendo che il cilindro parte da fermo e che il coeciente di attrito statico fra il cilindro e il
piano orizzontale `e s = 0.55, determinare
il modulo della sua velocit`a lineare dopo t = 4.2 s;
lenergia cinetica allistante t;
il lavoro fatto dalla forze agenti sul cilindro;
il modulo massimo che pu`o avere la forza perche il rotolamento avvenga senza strisciare.
Soluzione
Le forze agenti sul cilindro sono la forza esterna F e la forza
dattrito statico Fs , rappresentate in figura, pi
u la forza peso e
la forza perpendicolare di reazione del piano di appoggio che an-
nullandosi a vicenda non giocano qui alcun ruolo. La prima e la
seconda equazione cardinale in questa situazione diventano F
G b
F + Fs = maG , Mz = Iz
1
F Fs = maG , Fs r = mr2
2
utilizzando la (5.4), si ottiene
2F
aG =
3m
e quindi
2F
vG = a G t = t = 5.3 m/s .
3m
Si pu`o eseguire lo stesso calcolo considerando lasse di rotazione passante per il punto P di appoggio; in
questo caso il momento dinerzia, per il teorema di Huygens-Steiner, vale
3
I = IG + mr2 = mr2 ;
2
la seconda equazione cardinale quindi diventa
3 2F
Fr = mr2 , aG = =
2 r 3m
ritrovando cos il risultato precedente.
Lenergia cinetica pu`o essere calcolata utilizzando il teorema di Konig considerando lenergia di
rotazione attorno al baricentro G pi u lenergia di traslazione del baricentro:
1 1 3 F 2 t2
Ec = mvG + IG 2 = mvG2 = = 1.3 102 J .
2 2 4 3m
CAPITOLO 5. STATICA E DINAMICA DEI SISTEMI MATERIALI 99
Lo stesso calcolo si pu`o eettuare considerando la rotazione attorno al punto fisso P ; in questo caso non
vi `e traslazione ma solo rotazione, cambia per`o il momento dinerzia:
1 3 3
Ec = IP 2 = mr2 2 = mvG2
2 4 4
che `e il risultato gi`a trovato.
Lunica forza che compie lavoro `e F in quanto la forza di attrito statico agisce su un punto fermo
e quindi non vi `e spostamento. La forza F agisce sul baricentro che si muove di moto uniformemente
accelerato. partendo da fermo, con accelerazione aG trovata sopra, quindi il suo spostamento `e
1 F t2
s= a G t2 =
2 3m
e quindi il lavoro di F `e
F 2 t2
L = Fs = = 1.3 102 J ;
3m
tale valore `e uguale alla variazione di energia cinetica in accordo con il teorema dellenergia cinetica.
Dalla relazione trovata al primo punto si ottiene
2F 1
F Fs = , Fs = F
3 3
quindi per avere puro rotolamento la forza agente deve essere il triplo della forza di attrito; ora, poiche la
forza massima di attrito che pu`o sviluppare il vincolo `e data da s mg, la forza agente non pu`o superare
il triplo di tale valore, cio`e deve valere
Problema 2
Una sfera di massa m = 24 kg parte da ferma dalla cima di un piano inclinato scabro di altezza h = 3.5 m
scendendo rotolando senza strisciare; sapendo che langolo di inclinazione del piano `e = 23 e che il
coeciente di attrito statico fra la sfera e il piano `e s = 0.30, determinare
la velocit`a con cui la sfera arriva in fondo al piano;
il modulo della forza di attrito statico agente sulla sfera;
langolo di inclinazione massimo che consente il rotolamento senza strisciare.
Soluzione
N
Lunica forza che lavora qui `e la forza peso che `e una forza
conservativa, quindi lenergia cinetica finale deve essere uguale al- G b
Fs
lenergia potenziale iniziale; a sua volata lenergia cinetica pu`o es-
sere calcolata come energia cinetica di rotazione attorno al punto
di contatto cio`e mg
1
Ec = I 2
2
ove il momento dinerzia `e quello rispetto allasse di rotazione passante per il punto di contatto e che va
calcolato utilizzando il teorema di Huygens-Steiner:
2 7
I = IG + mr2 = mr2 + mr2 = mr2 .
5 5
Riconoscendo che r2 2 = vG2 , si ottiene
7 7
Ec = mr2 2 = mvG2
5 5
100 CAPITOLO 5. STATICA E DINAMICA DEI SISTEMI MATERIALI
uguagliando, come detto, questa energia cinetica con lenergia potenziale iniziale mgh si trova
7 5
mgh = mvG 2
vG = gh = 5.0 m/s .
5 7
Le forze agenti sulla sfera sono la forza peso mg, applicata al baricentro, la forza di reazione vincolare
perpendicolare N , applicata al punto di appoggio, e la forza di attrito statico Fs , anchessa applicata al
punto di appoggio. Le equazioni cardinali sono
mg + N + Fs = maG , M = I
scegliendo come polo il punto di appoggio, lunica forza ad avere momento non nullo `e la forza peso, le
precedenti equazioni scritte per componenti, quindi diventano
{
mg sen Fs = maG
, mgr sen = I
mg cos N = 0 .
FsM = s N = s mg cos = 26 N
quindi per aver un moto di puro rotolamento il modulo della forza di attrito calcolato sopra non deve
superare tale valore, quindi deve valere
( )
2 7 7
mg sen s mg cos tg s arctg s = 46 .
7 2 2
5.2.3 Esercizi
Es. 2 Una scala omogenea di massa m = 8.0 kg `e appoggiata ad una parete liscia con cui forma
un angolo = 30 ; determinare i moduli delle forze F1 ed F2 esercitate rispettivamente dal pavimento e
dalla parete sulla scala.
Es. 3 Un quadro rettangolare di massa m = 650 g `e appeso al sotto per mezzo di due fili
verticali inestensibili di massa trascurabile uno dei quali `e attaccato ad unestremit`a, mentre laltro `e
attaccato ad un punto che dista dallaltra estremit`a i 2/3 della lunghezza totale del quadro; determinare
le tensioni dei due fili.
Es. 4 Una ruota di massa m = 350 g di raggio r = 31 cm deve superare uno scalino di altezza
h = 15 cm; per farlo viene applicata una forza F orizzontale nel suo centro; determinare il minimo modulo
di F necessario.
CAPITOLO 5. STATICA E DINAMICA DEI SISTEMI MATERIALI 101
Es. 5 Una scala a libretto `e costituita da due parti uguali entrambe appoggiate a terra e
formanti un angolo = 36 ; a met`a altezza le due parti della scala sono trattenute da un filo inestensibile
di massa trascurabile che le collega; sapendo che ciascuna delle due parti della scala ha massa m = 4.5 kg
e che non vi `e attrito fra la scala e il pavimento su cui appoggia, determinare il modulo della tensione del
filo.
Es. 6 Un cubo di massa m = 4.6 kg ha uno spigolo appoggiato ad una parete ed uno spigolo
appoggiato al pavimento scabro in modo che la faccia inferiore formi con il pavimento un angolo = 25 ;
determinare il modulo della forza di attrito agente sul cubo.
Es. 7 Un asta metallica omogenea, che `e piegata ad angolo retto il modo che uno dei due rami
abbiano lunghezze 1 ed 2 tali che sia 2 = 21 , viene appesa ad un sostegno orizzontale; determinare gli
angoli formati dai due rami in condizioni di equilibrio.
Momento angolare
Es. 1 Un sasso di massa m `e legato ad un filo inestensibile che `e fissato ad un bastoncino verticale;
il sasso `e fatto ruotare in modo che il filo progressivamente si avvolga attorno al bastoncino; sapendo che
inizialmente il filo `e lungo 0 = 0.80 cm e che il sasso `e posto in rotazione con una velocit`a di modulo
v0 = 4.5 m/s,
a) stabilire come il modulo della tensione del filo dipende dalla sua lunghezza;
b) determinare il modulo v della velocit`a del sasso quando il filo ha dimezzato la propria velocit`a.
Es. 2 Un punto materiale di massa m = 23 kg si muove di moto circolare uniforme con velocit`a
di modulo v0 = 4.5 m/s quando su esso comincia ad agire, nel verso del moto, una forza tangenziale di
modulo F = 54 N; sapendo che lazione della forza dura t = 1.8 s, determinare il modulo v della velocit`a
finale del punto materiale.
Es. 3 Un punto materiale di massa m = 4.2 kg ruota su un piano orizzontale privo di attrito;
il punto `e attaccato ad una estremit`a di un filo inestensibile e di massa trascurabile, mentre laltra
estremit`a passa attraverso un buco del piano che viene tirata da una forza esterna in modo da diminuire
il raggio della traiettoria circolare del punto materiale; sapendo inizialmente il punto materiale si muove
con velocit`a di modulo v1 = 2.6 m/s lungo una circonferenza di raggio r1 = 60 cm, determinare
a) il modulo del momento angolare del punto materiale;
b) la velocit`a del punto materiale quando il raggio `e diminuito al valore r2 = 36 cm.
Es. 2 Una giostra di massa m = 450 kg e raggio r = 3.50 m ruota compiendo 3 giri al minuto;
determinare
a) il modulo del momento angolare della giostra rispetto al suo centro;
b) il modulo del momento delle forze esterne che `e necessario applicare alla giostra per fermarla
nellintervallo di tempo t = 5.5 s.
Es. 3 Lelica di un generatore eolico `e assimilabile a tra aste di massa m = 12 kg, spessore
trascurabile e lunghezza = 7.5 m disposte a 120 una dallaltra; determinare il momento di forze esterno,
rispetto al centro O dellelica, che `e necessario applicare per portare allelica per portarla in t = 9 s a
ruotare con una velocit`a angolare di modulo = 10 rad/s.
102 CAPITOLO 5. STATICA E DINAMICA DEI SISTEMI MATERIALI
Es. 4 Un vasaio sta modellando un vaso facendo ruotare un blocco di argilla su una ruota di
raggio r = 10 cm che gira a velocit`a angolare costante percorrendo 2.5 giri al secondo; lunica forza di
attrito agente `e quella delle mani del vasaio ed ha modulo Fa = 2.3 N; determinare
a) il modulo del momento delle forze esterne rispetto al centro O della ruota che tengono in rotazione
la ruota;
b) il momento di inerzia del sistema costituito dalla ruota e dal vaso sapendo che il tempo impiegato
dalla ruota a fermarsi sotto lazione dellattrito quando le forze esterne smettono di agire `e t = 4.6 s
Es. 5 Due corpi di masse m1 = 15 kg e m2 = 18 kg sono collegati per mezzo di un filo inesten-
sibile che passa per una carrucola di massa m = 6.5 kg e raggio r = 35 cm; sapendo che le masse sono
inizialmente ferme, determinare
a) laccelerazione dei due corpi;
b) la velocit`a angolare della carrucola quando il pi
u pesante dei due corpi `e sceso di h = 25 cm.
Es. 6 Una stella di neutroni `e stata generata dal collasso gravitazionale di una stella di raggio
r1 = 6.2 105 km; sapendo che prima del collasso compiva una rotazione attorno al proprio asse ogni 5
giorni e che alla fine del collasso il suo raggio `e r2 = 15 km, determinare la frequenza di rotazione della
stella di neutroni.
Moto di rotolamento
Es. 1 Si consideri una sfera omogenea di massa m = 5.4 kg che rotola su di un piano orizzontale
scabro sotto lazione di una forza F orizzontale applicata al baricentro G del disco di modulo F = 20 N;
sapendo che la sfera parte da ferma e che il coeciente di attrito statico fra il cilindro e il piano orizzontale
`e s = 0.23, determinare
a) il modulo della sua velocit`a lineare dopo t = 4.2 s;
b) il lavoro fatto dalla forze agenti sulla sfera;
c) il modulo della forza di attrito statico.
Es. 2 Una sfera di raggio r = 45 cm sta rotolando su un piano orizzontale muovendosi con
velocit`a di modulo v = 4.8 m/s quando comincia a salire un piano inclinato; determinare di quanto sale
la sfera prima di fermarsi.
Es. 3 Una ruota di raggio r = 30 cm si sta muovendo con velocit`a di modulo v = 90 km/h su
una strada asfaltata; sapendo che il coeciente di attrito statico fra lo pneumatico della ruota e lasfalto
`e s = 0.55, determinare il minimo spazio di frenata se la ruota decelera uniformemente senza slittare.
Capitolo 6
Gravitazione
La teoria della gravitazione studia il moto dei corpi celesti e in particolare del sistema solare; come caso
particolare `e anche un modello dellattrazione di tutti i corpi verso il centro della Terra.
1. Ogni pianeta ruota attorno al Sole descrivendo unorbita ellittica della quale il Sole occupa un fuoco.
2. Durante il moto di rivoluzione la velocit`
a del pianeta varia in modo da mantenere costante la velocit`
a
areolare.
3. I quadrati dei tempi di rivoluzione dei pianeti sono proporzionali ai cubi dei semiassi maggiori delle
rispettive orbite.
a areolare si intende larea A spazzata dal raggio vettore che unisce il Sole al pianeta nellunit`a
Per velocit`
di tempo; si pu`o quindi indicare con il simbolo A t . La velocit` a areolare `e legata al modulo LS del
momento angolare del pianeta rispetto al Sole dalla relazione;
A LS
= (6.1)
t 2m
ove m `e la massa del pianeta. La costanza della velocit`a angolare quindi non `e altro che una conseguenza
della conservazione del momento angolare del pianeta. I pianeti del Sistema Solare, con lesclusione
di Mercurio e di Plutone, hanno unorbita con eccentricit`a molto piccola; le loro orbite quindi sono con
ottima approssimazione assimilabili a circonferenze e il semiasse maggiore viene a coincidere con il raggio.
In questa approssimazione, che spesso verr` a utilizzata negli esercizi, la seconda legge di Kepler dice che
il moto di rivoluzione dei pianeti `e circolare uniforme.
La terza legge, indicando con T il periodo di rivoluzione e con a il semiasse maggiore, viene espressa dalla
relazione
T 2 = a3 (6.2)
1 d = 86400 s , 1 y = 31561920 s .
103
104 CAPITOLO 6. GRAVITAZIONE
PROBLEMI RISOLTI
Problema 1
Sapendo che la distanza media di Giove dal Sole `e 5.205 volte quella della Terra, determinare il periodo
di rivoluzione di Giove.
Soluzione
Usando la (6.2) si pu`o scrivere
TT2 r3
2
= T3
TG rG
da cui, ricordando che il periodo di rivoluzione della Terra `e un anno, si trova
( )3/2
rG
TG = TT = 11.87 y .
rT
Problema 2
Nellapprossimazione che le rispettive orbite siano circolari, determinare le velocit`a areolari della Terra e
di Saturno.
Soluzione
Nella situazione presente `e possibile considerare i pianeti come punti materiali; quindi, ricordando che il
momento angolare di un punto materiale di massa m in moto circolare uniforme con velocit`a v su una
traiettoria di raggio r, `e dato da L = mrv, usando la (6.1), si trova
A mrv 1
= = rv
t 2m 2
ma la velocit`a di un pianeta che si muove di moto circolare uniforme `e dato dal rapporto della lunghezza
dellorbita e del periodo di rivoluzione, cio`e
2r
v= ;
T
quindi
A 1 2r r2
= r =
t 2 T T
che `e proprio larea totale racchiusa dallorbita diviso il periodo di rivoluzione.
Usando le costanti disponibili in appendice si trova quindi:
( ) ( )
A A
= 2.228 109 m2 /s , = 6.949 109 m2 /s .
t T t S
Dati i due corpi di masse m1 ed m2 e distanza r12 , la forza F21 con cui la prima attira la seconda `e:
r21
F21 = Gm1 m2 3 , (6.3)
r21
ove r21 `e il vettore diretto dal corpo 2 al corpo 1, il modulo della forza precedente `e
m1 m2
F21 = G ,
r2
ove r `e il modulo di r21 e G `e la costante di proporzionalit`a il cui valore `e
Usando la legge di gravitazione universale (6.3) `e possibile dimostrare le tre leggi di Kepler e in particolare
determinare la costante che compare nella terza legge (6.2), che quindi si pu`o riscrivere nella forma
4 2 3
T2 = a (6.4)
GmS
ove mS `e la massa del Sole. Poiche la legge di gravitazione `e universale, la (6.4) vale per qualsiasi satellite,
naturale o artificiale, che ruoti attorno a un corpo celeste: basta sostituire la massa di questultimo alla
massa del Sole:
4 2 3
T2 = a . (6.5)
GmP
La legge di gravitazione universale vale in particolare sulla superficie dei pianeti e qui rende conto del
valore della accelerazione di gravit`
a, si pu`o infatti dimostra che vale
mP
aG = G (6.6)
RP2
ove mP e RP sono la massa e il raggio del pianeta: nel caso particolare della Terra, usando i dati esposti
in appendice, si trova
g = 9.801 m/s2
PROBLEMI RISOLTI
Problema 1
Si consideri linterazione gravitazionale fra la Terra e la Luna;
determinare la forza agente su ciascun corpo e le loro accelerazioni;
supponendo di scegliere un sistema di riferimento geocentrico, e che lorbita della Luna attorno alla
Terra sia circolare uniforme, determinare il periodo di rivoluzione della Luna attorno alla Terra.
106 CAPITOLO 6. GRAVITAZIONE
Soluzione
La forza con cui la Terra attira la Luna `e uguale e contraria (per la terza legge di Newton) alla forza
con cui la Luna attira la Terra. Il modulo di questa forza `e (si vedano le costante necessarie in appendice)
mT mL
F =G = 1.983 1020 N .
rT2 L
Problema 2
Durante uneclissi di Sole la Luna si trova in un punto della retta congiungente Sole e Terra;
determinare il rapporto FT /FS delle forze esercitate dalla Tera e dal Sole sulla Luna;
rispondere allo stesso quesito nel caso di eclisse di Luna.
Soluzione
Nel caso di uneclissi di Sole la Luna si trova fra il Sole e la Terra quindi la distanza rSL fra il Sole
e la luna `e uguale alla dierenza delle distanze della Terra dal Sole e della Luna dalla Terra (entrambe
riportate in appendice) cio`e
rSL = rST rT L ;
ora
mT mL mS mL
FT = G , FS = G
rT L rSL
quindi
( )2
FT mT rT S rT L
= = 0.4526 .
FS mS rT L
Similmente nel caso di uneclissi di Luna, la Terra si trova fra il Sole e la Luna e quindi
rSL = rST + rT L ;
Problema 3
Il satellite Deimos di Marte percorre unorbita con ottima approssimazione circolare (leccentricit`a `e
e = 0.0005); sapendo che il raggio dellorbita `e r = 23459 km e che il periodo di rivoluzione attorno a
Marte `e T = 1 d, 6 h, 17 min, 54.81 s, determinare
la massa di Marte;
la velocit`a orbitale di Deimos.
CAPITOLO 6. GRAVITAZIONE 107
Soluzione
Per prima cosa `e necessario calcolare il periodo di rivoluzione in secondi; si trova: T = 109074.81 s;
quindi usando la (6.5) si trova
4 2 3
m= r = 6.419 1023 kg .
GT 2
Usando la (6.7) si trova
mM
v= G = 1351 m/s .
r
Problema 4
Si determini distanza dalla superficie terrestre e velocit`a di un satellite geostazionario che si muova su
unorbita circolare.
Soluzione
Un satellite geostazionario `e un satellite che ruota attorno alla Terra trovandosi sempre sopra lo stesso
punto della superficie terrestre; cio`e che percorre un giro completo nello stesso tempo impiegato adlla
Terra a compiere unintera rotazione su se stessa; quindi per un satellite geostazionario il periodo `e
T = 1 d = 86400 s .
Ora, usando la (6.5) ponendo la massa della Terra al posto di mP e il raggio dellorbita circolare del
satellite al posto di a, si trova
3 GmT
r= T 2 = 4.224 107 m ;
4 2
quindi laltezza sulla superficie terrestre `e
h = r rT = 3.587 107 m .
Se, in particolare, il moto del corpo ha una traiettoria circolare e uniforme attorno alla Terra, vale la
(6.7), e quindi
mT m 1
E = G = mv 2 = Ec . (6.8)
2r 2
La velocit`a necessaria a sfuggire allattrazione gravitazionale di un corpo celeste `e detta velocit`
a di fuga
vf ; la velocit`a di fuga da un corpo di massa m e raggio r `e
2Gm
vf = . (6.9)
r
PROBLEMI RISOLTI
Problema 1
Si supponga che un corpo venga lanciato dalla superficie terrestre con una velocit`a iniziale v = RT g;
verificare che la velocit`a `e inferiore alla velocit`a di fuga;
determinare laltezza massima raggiunta.
Soluzione
Ricordando che laccelerazione di gravit`
a sulla superficie terrestre `e data dalla (6.6), si trova
GmT GmT
v = rT 2 = < vf ,
rT rT
Problema 2
Un buco nero ha massa m = 2 1030 kg; determinare la distanza d dal suo centro alla quale la sua velocit`a
di fuga `e uguale alla velocit`a della luce.
Problema 3
Il satellite Teti di Saturno ha massa m = 6.18 1020 kg e percorre unorbita perfettamente circolare di
raggio r = 2.95 105 km nel tempo T = 1.63 105 s; determinare lenergia totale del sistema Saturno-Teti.
CAPITOLO 6. GRAVITAZIONE 109
Soluzione
2r
Basta usare lequazione (6.8), osservando che v = :
T
1 2 2 mr2
E = mv 2 = = 4.00 1022 J .
2 T2
6.1.4 Esercizi
Leggi di Kepler
Es. 1 Dimostrare che il momento angolare L di un satellite di massa m che percorra unorbita
di area S in un tempo T `e dato dalla relazione
2mS
L= .
T
Es. 2 Utilizzando i valori per la distanza media dal Sole e per leccentricit`a presenti in appendice,
determinare la distanza L dellafelio e la distanza del perielio di Mercurio dal Sole.
Es. 3 Il satellite S1 orbita intorno al suo pianeta lungo una traiettoria circolare di raggio r1 ,
il satellite S2 ha unorbita circolare di raggio r2 = 2r1 ; determinare la relazione fra i due periodi di
rivoluzione dei satelliti.
Es. 2 Una scialuppa di massa m = 250 kg si trova a una distanza d = 4.5 m da una grande nave
di massa M = 19000 t; determinare
a) il modulo della forza di attrazione gravitazionale fra le due masse, e laccelerazione della scialuppa;
b) la distanza d1 a cui devono trovarsi scialuppa e nave perche laccelerazione della scialuppa abbia
modulo a1 = 0.5 m/s2 .
Es. 3 Due navi di masse m1 = 104 t em2 = 2 104 t si trovano alla distanza d = 30.0 m
a) Determinare il modulo della forza gravitazione con cui si attraggono;
b) Determinare i moduli delle loro accelerazioni.
Es. 4 Una stella di massa M = 1.3 1030 kg ha un pianeta di massa m1 = 3.5 1024 kg che
percorre unorbita circolare il cui periodo di rivoluzione `e T = 318 d; determinare
a) il raggio dellorbita;
b) la velocit`a del pianeta;
c) la forza gravitazionale totale subita da un corpo di massa m2 = 3.5 kg che si trovi nel punto medio
fra il centro della stella e quello del pianeta.
Es. 5 Determinare a quale quota sul livello del mare laccelerazione di gravit`a ha modulo g/2.
Determinare il periodo, espresso in ore, di rivoluzione di un satellite artificiale viene posto in orbita
circolare attorno alla Luna con raggio r = 3.0 103 km.
110 CAPITOLO 6. GRAVITAZIONE
Es. 6 Usando la legge (6.4) si determini la massa del Sole e la si confronti con il valore riportato
in appendice.
Es. 7 Tra lorbita di Marte e quella di Giove si trova una fascia di piccoli pianeti, detti asteroidi,
u grande dei quali, Cerere si trova a distanza D = 4.14 1011 m dal Sole; si determini il periodo di
il pi
rivoluzione di Cerere.
Es. 8 Indicando con D la distanza della Luna dalla Terra, determinare la distanza d dalla Terra
del punto sul segmento che congiunge i centri della Terra e della Luna in cui un corpo si trova in equilibrio
sotto la forza di attrazione gravitazionale dei due corpi celesti.
Es. 10 Quando il modulo lunare LEM dellApollo 11 scese sulla Luna nel 1969, trasportando
gli astronauti Neil Armstrong e Edwin Aldrin, la parte centrale dellastronave, sotto la sorveglianza
dellastronauta Michael Collins, rimase attorno alla Luna in orbita circolare di raggio r = 2100 km;
determinare il periodo di rivoluzione ed esprimerlo in ore.
Es. 11 Un pianeta della stella Alfa Centauri ha periodo di rivoluzione T = 803 d; sapendo che
il raggio della sua orbita circolare `e r = 2.61 1011 m e che il raggio della stella `e R = 854 103 km,
determinare
a) laccelerazione di gravit`
a sulla superficie della stella;
b) la massa di Alfa Centauri.
Es. 2 Un corpo di massa m = 3.5 kg che si trova sulla superficie della Luna subisce una forza
peso di modulo F = 5.69 N; determinare il raggio della Luna.
Es. 4 Sapendo che la velocit`a di fuga da un buco nero di raggio r = 1750 m `e uguale alla velocit`a
della luce, determinare
a) laccelerazione di gravit`
a sulla superficie del buco nero;
b) a quale distanza dal centro del buco nero laccelerazione di gravit`a vale g.
Es. 6 Il satellite Io del pianeta Giove ha massa m = 8.93 1022 kg e raggio r = 1822 km; sapendo
che il periodo di rivoluzione attorno a Giove `e T = 1.8 d, e supponendo che lorbita percorsa sia una
circonferenza, si determini
a) laccelerazione di gravit`
a sulla sua superficie;
b) la sua velocit`a di fuga;
c) la sua distanza da Giove;
d) la velocit`a orbitale;
e) lenergia totale del sistema Giove-Io.
Lo studio della meccanica di un liquido, costituito da un numero enorme di punti materiali, gli atomi
del liquido, deve rinunciare ad utilizzare il modello della meccanica newtoniana in termini di velocit`a,
accelerazioni e forze agenti per ciascuno di essi; si ada quindi ad una descrizione in termini di grandezze
macroscopiche che risultino dal comportamento medio degli atomi del liquido in questione.
112
CAPITOLO 7. MECCANICA DEI LIQUIDI 113
PROBLEMI RISOLTI
Problema 1
Un recipiente cubico contiene un litro di spigolo = 10.0 cm `e riempito di acqua; sapendo che la densit`a
dellacqua vale = 1000 kg/m3 ; determinare la pressione esercitata dallacqua sulla base del recipiente.
Soluzione
La pressione `e dovuta alla forza peso dellacqua che preme sulla superficie di base del cubo. Vale quindi
mg
p= ;
S
la massa dellacqua pu`o essere calcolata come il prodotto della densit`a per il volume:
m = V = 3 = S ;
per la pressione cercata pertanto si trova
Sg
p= = g = 981 Pa .
S
Problema 2
Determinare la forza esercitata dalla pressione atmosferica normale sulla superficie di una mano, supposta
di area S = 1.0 102 m2
Soluzione
Vale evidentemente
F = p0 S = 1.0 103 N .
PROBLEMI RISOLTI
Problema 1
Determinare la pressione sul fondo di una piscina piena dacqua e profonda h = 10 m.
Soluzione
La superficie libera dellacqua `e in equilibrio con latmosfera, quindi la pressione dellacqua `e qui uguale
alla pressione atmosferica; la pressione cercata `e quindi data da (7.1):
p = p0 + gh = 2.0 105 Pa .
114 CAPITOLO 7. MECCANICA DEI LIQUIDI
Problema 2
Due vasi comunicanti sono riempiti uno con olio di densit`a 1 = 850 kg/m3 e laltro con acqua di densit`a
2 = 1000 kg/m2 ; sapendo che i due liquidi non sono mescolabili, e che la superficie libera dellacqua
si trova ad h2 = 4.32 cm dalla superficie di separazione dei due liquidi, determinare laltezza h2 della
superficie libera dellolio dalla stessa superficie di separazione.
Soluzione
Con riferimento alla figura, si consideri che le superfici libere dei due
liquidi sono entrambe in equilibrio con latmosfera e quindi si trovano
alla pressione atmosferica p0 ; inoltre i due liquidi sono in equilibrio alla h1
loro superficie di separazione e quindi hanno qui la stessa pressione p. 1
h2
Applicando la legge di Stevin (7.1) ad entrambi i liquidi si ottiene pertanto 2
p0 = p + 1 gh1 , p0 = p + 2 gh2 ;
Come conseguenza si ha che un corpo galleggia o aonda a seconda che la sua densit`a sia rispettivamente
minore o maggiore della densit`a del liquido.
PROBLEMI RISOLTI
Problema 1 x
3
Un parallelepipedo di densit`a = 850 kg/m galleggia in una vasca
dacqua; sapendo che la base S del parallelepipedo `e parallela al
fondo della vasca e che laltezza `e h = 40 cm determinare qual`e la
porzione x dellaltezza che emerge dallacqua.
Soluzione
Poiche il parallelepipedo galleggia, la sua forza peso deve uguagliare la spinta di Archimede; questa, a sua
volta, `e uguale al peso di una volume di acqua uguale al volume della parte immersa del parallelepipedo.
Poiche la porzione immersa `e alta h x il volume della parte immersa `e S(h x); quindi, la spinta di
Archimede si trova quindi moltiplicando questo volume per la densit`a l dellacqua per laccelerazione di
gravit`a:
FA = l S(h x)g ;
questa espressione deve uguagliare il peso del parallelepipedo che si pu`o trovare moltiplicando il suo
volume totale Sh per la sua densit`a per laccelerazione di gravit`a; quindi
l
l S(h x)g = Shg x= h = 6.0 cm .
l
CAPITOLO 7. MECCANICA DEI LIQUIDI 115
Problema 2
Una barca di massa M contenente un corpo di massa m e densit`a in una vasca dacqua di densit`a l ;
il corpo viene quindi lanciato fuori bordo; stabilire come varia il livello dellacqua rispetto al bordo della
vasca nei casi
il corpo aonda;
il corpo galleggia.
A B C
Soluzione
Con riferimento alla figura, nel caso A viene spostato un volume dacqua VA suciente al galleggiamento
della barca e del corpo; vale dunque
M +m
(m + m)g = VA l g VA = .
l
Nel caso B viene spostato un volume dacqua V1 suciente al galleggiamento della sola barca, pi
u un
volume V2 uguale al volume del corpo; tali volumi sono dati da
M m
M g = V2 l g V1 = , V2 =
l
pertanto il volume totale spostato nel caso B `e
M m
VB = V1 + V2 = + .
l
Ora poiche il corpo aonda la sua densit`a `e maggiore di quella dellacqua e quindi VB < VA , infatti si ha
M m M m m m
VB < VA + < + < > l .
l l l l
Quindi se nel caso B viene spostata meno acqua che nel caso A significa che il livello dellacqua nella
vasca si abbassa.
Nel caso C viene spostato un volume dacqua V3 suciente al galleggiamento della sola barca, pi u un
volume V4 suciente al galleggiamento del corpo; si ha quindi un caso identico al caso A, vale infatti
M m
M g = V3 l g V3 = , mg = V4 l g V4 = ;
l l
pertanto il volume dacqua spostato nel caso C `e
M +m
VC = V3 + V4 = = VA
l
quindi nel caso C il livello dacqua nella vasca resta invariato.
PROBLEMI RISOLTI
Problema 1
Un tubo di gomma per annaare un giardino ha diametro d1 = 1.5 cm e viene tenuto orizzontale ad
unaltezza h = 1.2 m da terra; il tubo finisce con un erogatore avente diametro d2 = 2 mm; sapendo che
nel tubo scorre acqua con una velocit`a di modulo v1 = 1.7 m/s determinare la gittata dellacqua.
Soluzione
Poiche la portata ha lo stesso valore allinterno del tubo e allerogatore, vale la relazione
2 d21
d v1 = d22 v2 v2 = v1 .
4 1 4 d22
A questo punto le equazioni del moto del getto dacqua sono
{
x(t) = v2 t
1
t(t) = h gt2 ,
2
il getto dacqua quindi arriva a terra quando y = 0, cio`e allistante
2h
t=
g
e quindi la gittata richiesta `e
2h d21
G = v2 t = v1 = 28 m .
g d22
Problema 2
Un fiume, in punto in un cui `e largo d1 = 12 m e profondo h1 = 3.5 m, riceve lacqua di un auente largo
d2 = 4.5 m e profondo h2 = 1.7 m; sapendo che prima della confluenza i moduli delle velocit`a dei due
corsi dacqua sono rispettivamente v1 = 3.2 m/s e v2 = 1.8 m/s e che dopo la confluenza le dimensioni
del letto del fiume restano invariate, determinare il modulo v della velocit`a dellacqua del fiume dopo la
confluenza.
CAPITOLO 7. MECCANICA DEI LIQUIDI 117
Soluzione
La portata prima e dopo la confluenza `e uguale; si ha quindi
h2 v2
h1 d1 v1 + h2 v2 v2 = h1 d1 v v = v1 + v2 = 3.5 m/s .
h1 v1
Problema 3
In un tubo orizzontale di sezione S1 che ha una strozzatura che ne riduce il raggio alla met`a, viene fatta
scorrere acqua alla velocit`a di modulo v1 = 4.2 m/s; determinare
il modulo v2 della velocit`a nella strozzatura;
la dierenza di pressione fra tubo e strozzatura.
Soluzione
Se la strozzatura ha il raggio met`a del raggio del tubo, la sezione della strozzatura `e un quarto della
sezione del tubo; quindi per la costanza della portata si ha
1
v 1 S1 = v 2 S2 = v 2 S1 v2 = 4v1 = 16.8 m/s .
4
Nel caso presente il teorema di Bernoulli si scrive nella forma
1 2 1
p1 + v = p2 + v22
2 1 2
e quindi
1 15 2
p1 p2 = (v22 v12 ) = v1 = 1.3 105 Pa .
2 2
Problema 4
Da una botte cilindrica di raggio r1 = 40 cm viene spillato il vino per mezzo di un rubinetto che si trova
h = 80 cm piu in basso della superficie libera del vino; determinare il modulo della velocit`a di uscita del
vino dal rubinetto.
Soluzione Il vino che esce dal rubinetto e il vino sulla superficie libera nella botte sono in equilibrio
con latmosfera e quindi la pressione del vino nei due casi `e uguale alla pressione atmosferica; inoltre,
supponendo che la discesa del vino allinterno della botte sia molto lenta, `e possibile trascurare la velocit`a
della superficie libera; in questo caso, quindi, la legge di Bernoulli diviene
1 2
gh = v v= 2gh = 4.0 m/s .
2
Si noti che la velocit`a di uscita `e quella che si avrebbe se il vino cadesse liberamente dallaltezza h.
7.2.2 Esercizi
Pressione
Es. 1 Un uomo di massa m = 65 kg `e in piedi sulla neve; sapendo che la neve sopporta senza
cedere una pressione totale, inclusa la pressione atmosferica, p = 1.1 105 Pa; stabilire se luomo aonda
nella neve indossando
a) due scarponi ciascuno di massa m1 = 0.75 kg con suole di area S1 = 2.0 dm2 ;
b) due sci ciascuno di massa m2 = 1.0 kg di superficie S2 = 16 dm2 .
118 CAPITOLO 7. MECCANICA DEI LIQUIDI
Es. 3 I quattro pneumatici di unautomobile sono gonfiati con una pressione relativa (cio`e la pres-
sione interna meno la pressione atmosferica esterna) p = 250 kPa; sapendo che la superficie di appoggio
di ciascun pneumatico ha area S = 200 cm2 , determinare la massa dellautomobile.
Es. 4 Un cilindro `e tenuto appeso con il pistone, di massa trascurabile e area S = 24 cm2 , verso il
basso; al pistone `e appeso un carico di massa m = 5.4 kg; allinterno del cilindro una pompa mantiene una
pressione costante p minore della pressione atmosferica esterna; sapendo che il pistone scende percorrendo
d = 20 cm in t = 4.2 s, determinare la pressione interna al cilindro.
Legge di Stevin
Es. 1 Sapendo che la densit`a del sangue `e = 1060 kg/m3 , determinare la pressione minima con
cui il cuore deve pompare il sangue per farlo arrivare al cervello che si trova h = 450 mm pi u in alto.
Es. 2 Supponendo che laria si possa considerare un liquido perfetto di densit`a = 1.2 kg/m3
determinare a che altezza dal livello del mare la pressione atmosferica vale p = 0.8p0 .
Es. 3 Una pompa aspira dellacqua lungo un tubo verticale; determinare la massima altezza che
pu`o raggiungere lacqua.
Es. 4 Un sottomarino si trova ad h = 180 m = di profondit`a sotto il livello del mare; il suo por-
tello circolare ha raggio r = 56.0 cm; sapendo che lacqua marina ha densit`a = 1025 kg/m3 ; determinare
la forza totale esercitata sul portello, nei seguenti casi:
a) la pressione allinterno del sottomarino `e trascurabile;
b) la pressione dellaria allinterno `e uguale a quella atmosferica.
Es. 5 Un orologio subacqueo di superficie S = 3.5 cm2 pu`o sopportare una forza massima di
modulo F = 375 N; sapendo che la densit`a dellacqua di mare `e = 1025 kg/m3 , determinare la profondit`a
alla quale pu`o essere portato senza venire schiacciato.
Es. 6 Un cubo di ferro cavo di spigolo = 35 cm `e pieno daria a pressione atmosferica; esso
viene spinto sottacqua, in mare, fino a una profondit`a h = 23 m ove implode; sapendo che la densit`a
dellacqua marina `e = 1025 kg/m3 , determinare
a) il modulo della forza esterna agente su ciascuna parete del cubo;
b) il modulo della forza totale agente su ciascuna parete del cubo;
c) la profondit`a H a cui sarebbe potuto arrivare il cubo se la sua pressione interna fosse stata p = 3p0 .
Es. 7 La superficie del mar Morto, la cui acqua ha densit`a = 1240 kg/m3 , si trova ad h1 =
423 m sotto il livello del mare; considerando laria come un liquido perfetto di densit`a 1 = 1.2 kg/m3 ;
determinare la pressione alla profondit`a h = 20 m sotto la superficie del mar Morto.
Es. 8 Una barca ha un foro circolare di raggio r = 5.0 cm posto alla profondit`a h = 1.2 m sotto
il livello dellacqua; la falla `e chiusa da un tappo; sapendo che la pressione allinterno della barca `e quella
atmosferica, determinare
a) il modulo della forza che il tappo deve essere in grado di sopportare;
b) come cambia il modulo di tale forza se il foro avesse raggio doppio.
CAPITOLO 7. MECCANICA DEI LIQUIDI 119
Es. 9 Due vasi cilindrici di superficie di base S = 450 cm2 , posati sullo stesso piano orizzontale,
contengono acqua alle diverse altezze h1 = 20 cm e h2 = 30 cm; una volta messi in comunicazione lacqua
passa da un vaso allaltro fino a che le due altezza diventano uguali; determinare il lavoro fatto dalla forza
peso.
Legge di Archimede
Es. 1 Unasse di legno di volume V = 0.03 m3 e densit`a = 687 kg/m3 galleggia in acqua di
mare (l = 1025 kg/m3 ; determinare
a) il volume Vi della parte immersa;
b) la massa che si deve porre sullasse perche sia completamente immersa.
Es. 2 Un tronco di volume V `e immerso per l80% in acqua salata di densit`a l = 1030 kg/m3 ;
determinare
a) la densit`a del tronco;
b) la percentuale del volume che sarebbe immersa se il liquido fosse mercurio, la cui densit`a `e Hg =
13600 kg/m3 .
Es. 3 Su una zattera di legno ha massa m1 = 500 kg e densit`a = 720 kg/m3 salgono tre persone
aventi massa totale M2 = 180 kg; determinare il volume emerso della zattera.
Es. 4 Un cilindro di legno `e fissato sul fondo di un lago con una corda; un sommozzatore recide
la corda e osserva che il cilindro sale con unaccelerazione di modulo a = 2.0 m/s2 ; determinare
a) la densit`a 1 cilindro;
b) il modulo dellaccelerazione se la densit`a del cilindro fosse 2 = 800 kg/m3 .
Es. 7 Un iceberg ha volume emerso Ve = 1.6 104 m3 ; sapendo che la densit`a del ghiaccio `e
g = 920 kg/m3 , mentre quella dellacqua di mare `e l = 1025 kg/m2 , determinare il volume totale
delliceberg.
Es. 8 Una nave di massa m = 9700 t naviga inizialmente in mare la cui acqua ha densit`a 1 =
1030 kg/m3 , entra quindi in un fiume la cui acqua ha densit`a 2 = 1000 kg/m3 ;
a) stabilire se la linea di galleggiamento si alza o si abbassa;
b) calcolare il volume immerso della nave nei due casi.
Es. 9 Una barca di massa m1 , passando da acqua di mare, di densit`a 1 = 1025 kg/m3 ad acqua
dolce, di densit`a 2 = 1000 kg/m3 , aonda leggermente; se dalla barca viene gettata una zavorra di massa
m2 = 50 kg essa ritorna al livello iniziale; determinare la massa iniziale della barca.
120 CAPITOLO 7. MECCANICA DEI LIQUIDI
Es. 10 Un blocco di ferro avente massa m = 800 g e densit`a = 7874 kg/m3 contiene una cavit`a;
se immerso in acqua ha una diminuzione di peso di modulo P = 1.6 N; determinare il volume della
cavit`a.
Es. 11 Una corona di massa m1 = 500 g `e fatta di una lega di oro, di densit`a Au = 19320 kg/m3 ,
e argento, di densit`a Ag = 10490 kg/m3 ; se pesata mentre `e immersa in acqua risulta una massa m2 =
470 g; determinare la massa m delloro presente nella corona.
Es. 14 Una piscina `e riempita di un liquido ignoto; una misura di pressione eettuata a profon-
dit`a h = 2.0 m d`a il valore p = 117960 Pa; una persona di massa m = 70 kg e densit`a = 920 kg/m3 si
immerge nel liquido; determinare il modulo dellaccelerazione con cui la persona va a fondo.
Es. 2 Un bacino dacqua `e trattenuto da una diga; alla profondit`a h = 3.5 m si trova un tubo
orizzontale che attraversa la diga di sezione S = 0.12 m2 con un tappo sul fondo;
a) determinare la forza che deve esercitare il tappo per trattenere lacqua;
b) se il tappo viene rimosso quale volume dacqua fuoriesce nel tempo t = 5 min.
Es. 3 Una piscina di volume V = 320 m3 viene riempita per mezzo di un tubo di gomma di
raggio r = 1.5 cm; sapendo che la velocit`a dellacqua nel tubo ha modulo v = 2.8 m/s, determinare il
tempo impiegato a riempire la piscina.
Es. 4 Un tubo di gomma per irrigazione posto a terra ha un forellino da cui fuoriesce uno
zampillo dacqua che raggiunge laltezza h = 32.0 cm; sapendo che allinterno del tubo lacqua scorre con
velocit`a di modulo v = 1.50 m/s, determinare la pressione allinterno del tubo.
Es. 5 Una fontana `e costituita da un recipiente in cui `e contenuta dellacqua la cui superficie
libera `e mantenuta allaltezza h1 = 100 cm dal suolo; lacqua fuoriesce da recipiente attraverso un foro
praticato sulla parete del recipiente a h2 = 75 cm, dal suolo; determinare
a) la distanza a cui lo zampillo arriva a terra;
b) quanto deve valere h2 perche tale distanza sia massima.
Es. 6 Due tubi orizzontali aventi diametro d1 = 2.8 cm e d2 = 1.6 cm sono connessi fra loro;
sapendo che la dierenza di pressione fra i due tubi `e p = 7.5 kPa, determinare la velocit`a dellacqua
nei due tubi.
Es. 7 Durante un uragano con vento alla velocit`a di modulo v = 120 km/h un tetto viene divelto
dalla dierenza di pressione, fra interno ed esterno p; se la superficie del tetto `e S = 50 m2 ; considerando
laria come in liquido incomprimibile di densit`a = 1.2 kg/m3 , determinare il modulo della forza che ha
agito sul tetto.
Appendice A
dA db
6. x = vs = 0.011 m.
vl vs
121
122 APPENDICE A. RISPOSTE DEGLI ESERCIZI PROPOSTI
v2 2 40 + 60 100
3. a) a = = 2.11 m/s2 , t = = 10.8 s; b) vm = = 9.28 m/s;
2 40 v t
2 100
c) a = = 1.90 m/s2 .
t2
2s
4. Il tempo impiegato a fermarsi `e t = = 4 s, quindi si salva.
v0
v12
5. a) Lo spazio di frenata del primo treno `e x1 = = 181 m, mentre quello del secondo treno `e
2a
v22
x2 = = 253 m, quindi i due treni si scontrano; b) la distanza minima `e x1 + x2 = 434 m;
2a
v1 + v2 (v1 + v2 )2 4ad
c) listante dello scontro `e t = = 7.61 s, le due velocit`a a questistante
2a
sono v1 (t) = v1 at = 7.56 m/s, v2 (t) = v2 at = 14.6 m/s.
v0 v2 v2
6. a) t = = 6.5 s, d = D 0 = 54 cm; b) a = 0 = 1.4 m/s2 .
a 2a 2s
v0 + v02 + 2gh
7. a) t = = 1.7 s, v = v02 + 2gh = 14 m/s; b) Lo spazio percorso `e quello di salita
g
fino al punto di massima altezza pi u quello di discesa da tale punto massimo allacqua, quindi
v02 + gh
vm = = 6.1 m/s.
gt
gt2 2h
8. a) Deve spingersi verso lalto con v0 = = 1.7 m/s; b) v0 = v 2 2gh = 4.8 m/s verso
2t
v + v 2 2gh
lalto o verso il basso, t1 = = 1.6 s.
g
9. a) listante in cui la freccia colpisce Batman `e dato dalla minore delle soluzioni dellequazione di
secondo grado gt2 2(v0 v)t + 2g = 0 la quale, con i dati forniti, ha discriminante negativo;
b) v0,min = v + 2gh = 16 m/s.
H gH 2 v0
10. a) t = = 0.73 s, h = H = 3.4 m; b) tM AX = = 0.84 s, quindi lurto avviene prima;
v0 2v02 g
H v gH 2
c) t = = 0.63 s, h = H H .
v0 + v v0 + v 2(v0 + v)2
2x1 + x2 + 2x3 x1 + x2 + x3
11. a) t = = 34 s; b) v1 = v = 110 m/s.
v 2x1 + x2 + 2x3
vs2 + vs gt vs4 + 2vs3 gt
12. h = = 267 m.
g
2d
13. t = = 4.3 s; v = 2da = 5.1 m/s.
a
APPENDICE A. RISPOSTE DEGLI ESERCIZI PROPOSTI 123
2
14. a = vA (vA vM ) = 0.37 m/s2 .
d
d v0
15. a = 2 2
2 = 0.597 m/s2 ; v(t) = v0 + at = 8.52 m/s.
t t
v 2 v02 2d
17. a = = 7.31 m/s2 ; t = = 5.40 s.
2d v0 + v
v0
18. D = (v0 + 2atr ) = 41 m.
2a
19. v(t) = 3 3t2 .
20. Il punto materiale raggiunge tale altezza due volte: salendo e scendendo; il che avviene rispettiva-
v0 v02 2gh
mente agli istanti t1,2 = con t1 = 1.08 s e t2 = 2.88 s; in tali istanti la velocit`a ha
g
lo stesso valore e vale v(t1 ) = v(t2 ) = v02 2gh = 8.84 m/s.
2v0 gtr 1
21. t = tr = 3.1 s; h = H gt2 = 2.5 m.
v0 dtr 2
1
22. H = (2h + gt2 )2 = 1.5 m.
8gt2
s
23. t = = 3.83 s.
g 2
( )
1 2h
24. a) t = = 0.2 s; b) h = g 2 3 = 1.6 m.
2 g
Vettori
1. Sono scalari: tempo, lunghezza, et`a e temperatura; sono vettoriali: velocit`a e accelerazione.
4. a) vera; b) falsa.
5. a = (4, 2), b = (4, 2), c = (4, 2); a = b = c = 2 5.
27 97
9. a) nessuna soluzione; b) v2 = ; c) v2 = ; stesso verso di v2 .
2 4
10. a) w = 10; b) w = 10; c) w = 10.
11. I due vettori sono proporzionali, valendo v = 4u; quindi u v = u (4u) = 4(u u) = 0.
Moto parabolico
2v0x v0y 2
v0y
1. a) G = = 300 m; b) h = 2 + v 2 = 55 m/s.
= 90 m; c) v = v0x 0y
g 2g
2 v2 D
2. a) v0 = gD = 23.8 m/s; b) hM = 0 = = 7.22 m.
3 3 8g 12 3
gD2 D
3. a) h = = 78 cm; b) t = = 0.40 s; c) v = 4.0 m/s.
2v02 v0
hv0x gD v0y
4. a) v0y = + = 8.9 m/s; b) = arctg = 41.7 .
D 2v0x v0x
2h D2 2h
5. a) D = 2 2 2
v0 = 7095 m; b) v = v0 + g 2 = v0 + 2gh = 384 m/s; c) D = (v0 vV ) =
g v0 g
6563 m; v = (v0 vV )2 + 2gh = 375 m/s.
2h g
6. a) il motociclista riesce a saltare il fosso; b) d = v0 D = 1.4 m; c) vm = D = 9.9 m/s.
g 2h
2hv 2 2h
7. a) x = = 33 m; b) t = = 3.3 s.
g g
2 2v02 cos2 v0 sen
8. a) d = (1 + tg ); b) = 0.06 s.
g g
gG 1
9. a) v = = 31 m/s; b) h = G tg = 16 m.
sen 2 4
1
10. a) v0 = gd = 50 m/s, h = d sen = 88 m.
2
gd2 v02 sen2
11. a) v0 = = 7.0 m/s; b) h = h + = 3.5 m.
2(h + d tg H) cos2
M
2g
2hv02
13. a) il gradino `e dato dal primo intero maggiore di , quindi si tratta del settimo gradino; b)
gb2
g
t= = 2 s.
14h
gD2
14. v0 = = 14 m/s.
2(h + D tg ) cos2
ac
3. a) = = 1.3/s, v = ac = 1.1 m/s; b) aumenta e v diminuisce, i nuovi valori sono
1 = 1.4/s e v1 = 0.99 m/s.
2 sen 2h
4. T = = 0.17 s.
d g
5. a) il primo bambino `e fermo quindi le sue velocit`a sono entrambe nulle, 2 = 3 = 2 = 0.63/s,
1
v2 = 2d2 = 1.1 m/s, v3 = 2d3 = 1.6 m/s; b) T1 = 0 s, T2 = T3 = = 10 s, ac1 = 0 m/s2 ,
ac2 = 4 2 2 d2 = 7.1 m/s2 , ac3 = 4 2 2 d3 = 9.9 m/s2 .
a1 a2 a1 a2
6. a) d1 = 2 2
= 3.8 m, d2 = 2 2
= 5.1 m; b) v1 = = 2.4 m/s, v2 = = 3.2 m/s
4 4 2 2
a
7. a) v = a(d + RT ) = 7200 m/s, = = 8.82 104 /s.
d + RT
aT 2 aT
8. a) r = 2
= 42200 km; b) v = = 3070 m/s.
4 2
4 2 r
9. ac = = 2.724 m/s2 .
T2
2r 4 2 r
10. v = = 2.981 104 m/s, a = = 5.939 103 m/s2 .
T T2
2 aT aT 2
11. a) = = 9.7 104 /s, v = = 1760 m/s; b) r = = 1.8 106 m.
T 2 4 2
2 4 2
12. v = = 1.7 102 m/s; ac = = 1.8 m/s2 .
T T2
aT 2 aT
13. r = 2
= 9.9 m, v = = 20 m/s.
4 2
v
14. a) v = = 50 m/s, a = 2 2 2 = 6300 m/s2 ; b) = = 320 m/s; c) la velocit`a raddoppia.
ac 1
15. a) = = 117/min; b)n v = ac d = 12.2 m/s.
2 2 d 2
vT aT 2
16. a) r = = 8.9 cm; b) r = = 51 cm.
2 4 2
Moto armonico
5.22 2
1. a) T = = 1.23 s; b) = = 5.12/s; c) vM = A = 0.21 m/s; d) aM = 2 A = vM =
4.25 T
1.1 m/s2 .
a
2. a) T = 2 = 2.9 s; b) v = 2da = 0.77 m/s.
2d
3. A = 0.08 m.
4. a) T = 1.5 s, = 0.67
( Hz; ) ( )
2A 2 4 2 A 2
b) v(t) = sen t+ = 0.1 m/s, a(t) = cos t + = 0 m/s2 .
T T 2 T2 T 2
126 APPENDICE A. RISPOSTE DEGLI ESERCIZI PROPOSTI
( ) (
vT 2 )
5. x(t) = cos t+ = 0.21 cos 1.3t + .
2 T 2 2
Moti relativi
1. a) v = va + 2gh = 6.4 m/s; b) a = g = 9.81 m/s2 .
2. La sferetta cade con la stessa accelerazione dellascensore; quindi non raggiunge il pavimento.
4 2
3. Indicando con T il periodo di rotazione, si trova g = g RT = 9.77 m/s2 .
T2
d vf2
4. a) v = vn2 + vf2 = 2.5 m/s;b) t = = 320 s; c) D = d 1+ = 800 m.
vn vn2
5. Il motoscafo deve muoversi controcorrente in modo che la sua traiettoria formi con la perpendicolare
vf
alle rive un angolo = arcsen = 29 .
vm
Legge di Newton
F
1. a = = 0.54 m/s.
m
mv
2. F = = 3.01 kN.
t
F cos 60 F
3. a = = = 1.5 m/s2 .
m 2m
4. Due forze: quella esercitata verso lalto dal montacarichi e quella esercitata verso il basso dal corpo
di massa m2 ; la loro risultante non `e nulla.
F
5. m = t = 96 kg.
v
m
6. a) F1 = F = 67.3 N; F2 = F1 .
M + 10m
Principio di azione e reazione
F F aa ma
1. aa = = 0.71 m/s2 ; ab = = 1.9 m/s2 ; da = db = db = 1.1 cm.
ma mb ab mb
F
2. mc = (ma + mb ) = 8.9 kg; Fc = mc a = 4.8 N; Fb = Fc + mb a = (mb + mc )a = 7.9 N.
a
m1
3. a) a2 = a1 = 1.9 m/s2 ; b) le due forza sono uguali.
m2
mL
4. aT = aL = 2.698 105 m/s2 .
mT
5. a) Fm = (m1 + m2 )a = 2850 N; b) Fr = m2 a = 992 N; c) Ff = Fm Fr = 1860 N.
F F F F
6. a) au = = 1.2 m/s2 , ab = = 3.7 m/s2 ; b) vu = t = 0.3 m/s, vb = t = 1.1 m/s
m1 m2 m1 m2
Forza peso
1. F = (ma + mb )g = 41 N; Fa = mb g = 14 N.
2. a) F = m2 g = 33 N; b) N = (m1 + m2 )g = 86 N.
APPENDICE A. RISPOSTE DEGLI ESERCIZI PROPOSTI 127
Piano inclinato
v02 v0
1. a) H = = 12.9 m; b) t1 = = 1.0 s.
2g gh
d d2 g sen
2. a) t = = 2.2 s; b) x = d + = 12 m.
v 2v 2
F
3. a) a = g sen = 0.73 m/s2 , N = mg cos = 7300 N; b) F = mg sen = 900 N.
m
Forza dattrito radente
1. = arctg s = 50 .
a
2. s = = 0.21.
g
F
3. a) s = cotg = 0.78; b) a = (cos d sen ) = 0.17 m/s2 .
m
mv
4. Fd = F = 38 N.
t
F Fd F Fd
5. a) v0 = v t = 0.75 m/s. b) v(t1 ) = t1 = 9.8 m.
m m
v
6. a) F = Fd = 50 N; b) F = (m + m1 ) + Fd = 70 N.
t
2 b2
7. Fa = mg ma = 1.0 N.
m + ms
8. F1 = F = 90 N
ms
Fd v
9. a) m = = 800 kg; b) t = = 7.3 s
d g d g
v0
10. d = = 0.055.
gt
F
11. a) a1 = d g = 9.8 m/s2 ; b) si tratta di una decelerazione di modulo a2 = d g = 2.7 m/s2 .
m2
mv mvt
12. a) F = = 300 N; b) t1 = = 15 s.
t mv Fd t
F v
13. a) m = = 74 kg; b) F1 = F = 31 N.
d g d gt
F
14. a) a = d g = 0.214 m/s2 ; b) F = d mg = 294 N.
m
15. a) FM = s mg = 212 N; b) v = 2d gs = 5.24 m/s.
(m1 + m2 )g
17. F = = 330 N.
s
128 APPENDICE A. RISPOSTE DEGLI ESERCIZI PROPOSTI
18. d = tg = 0.25.
sen( + )
4. m = = 39 kg.
g cos
mg
5. 1 = mg cotg = 160 N, 2 = = 210 N.
sen
Fa ma + Fa
6. a) F = = 177 N; b) F = = 265 N.
2 cos 2 cos
cos 2 cos 1
7. 1 = = 526 N, 2 = = 700 N; quindi si spezza prima la liana pi
u
sen(1 + 2 ) sen(1 + 2 )
inclinata, poi laltra.
2m1 m2 m1 m2
8. a) = g = 6.0 N, a = g = 0.82 m/s2 ; b) F = 2(m1 m2 )g = 20 N.
m1 + m2 m1 + m2
Forza elastica
mg
1. x = = 0.89 m; 1 = 2 = 46 N.
k
1 mg
2. x = = 3.4 cm.
2 k cos 30
m2 g m1
3. a) k = = 440 N/m; b) 0 = = 39 cm.
m2
k(0 + )
4. v = = 1.0 m/s.
m
1 k2
5. = .
2 k1
mg a+g
6. a) k = = 520 N/m; b) 2 = 1 = 14 cm.
1 g
Pendolo semplice
T2
1. = g = 2.5 m.
4 2
T2
2. = g = 1 m.
4 2
APPENDICE A. RISPOSTE DEGLI ESERCIZI PROPOSTI 129
gT
3. TL = TT = 1.0 s.
gL
Th RT
4. = , quindi Th `e il 99.96% di T0 .
T0 RT + h
Forza centripeta
dg d
1. = = 3.885 Hz, F = mg = 5179 N.
2
1 s g
2. = = 0.20 Hz.
2 d
m1 v 2 d1
3. a) F = = 9.6 N; m2 = m = 4.5 103 kg.
2d1 d
Ec Ec
4. a) s = t = 1.2 102 m; b) s = = 10 cm.
m F
1 1 v2 + v0
5. a) L1 = m(v02 v12 ) = 74 103 J, L2 = m(v12 v22 ) = 96 103 J; b) s = t = 0.12 km.
2 2 2
1
6. a) Il lavoro totale `e nullo; b) L = Fa s = 1.9 kJ; c) F = m(v22 v12 ) + Fa = 0.36 kN.
2s
2(F Fa )s 2(F Fa )s
7. a) m = = 8.1 10 2
kg; b) v = v12 + = 20 m/s.
v22 v12 m1
2 2(F1 F )s
8. a) Fa = F 2 = 8.5 10 N; b) v = v0 +
2 2 = 8.6 m/s.
m
9. a) Ed = d mg cos = 3.1 J; b) v = 2g(sen d cos ) = 2.8 m/s.
1
10. a) F = d mg = 67 N; b) F = d mg + m(v22 v12 ) = 9.2 102 N.
2
130 APPENDICE A. RISPOSTE DEGLI ESERCIZI PROPOSTI
v2 s1
11. a) d = = 0.65; b) s2 = = 81 m.
2gs1 cos(arctg 0.18)
Potenza
P
1. a) v = = 1.7 m/s; b) Pa = P = 50 W; c) L = Pt = 13 101 J.
F
mgh
2. P = = 94 101 MW.
60
Pt h Pt
3. a) m = = 55 kg, v = = 0.68 s, F = = 5.4 102 N;
gh t h
b) la forza esercitata e il lavoro svolto non cambiano; la potenza dimezza.
2Pt 2P v1 + v2
4. a) m = = 8.2 105 kg; b) F = = 1.0 105 N; d = t = 2.3 km.
v22 v12 v1 + v2 2
mv 2 2P
5. a) t = = 33 s; b) F = = 1.7 N.
2P v
mv 2 mv vt
6. a) P = = 1.9 105 W; b) F = = 4.1 103 N; c) d = = 8.7 102 m.
2t t 2
vt mv 2
7. a) d = = 102 m; b) P = = 5.5 104 W.
2 2t
P mgh
8. a) v = = 1.4 m/s; b) t = = 8.8 s.
mg P
nmgh
9. P = = 6.9 kW.
60
E
10. P = = 102 W.
86400
Forza peso
v2
1. a) v2 = v12 + 2g(h1 h2 ) = 8.7 m/s; b) v0 = v12 + 2gh1 = 13 m/s; c) h = h1 + 1 = 8.8 m.
2g
1
2. a) v1 = v02 + 2gh1 = 2.2 m/s; b) h2 = H (v22 v02 ) = 4.6 m; c) v = v02 + 2gH = 15 m/s.
2g
mghv
3. a) U = mgh = 3.1 107 J; b) P = = 4.3 kW.
d
5
4. a) h = r = 1.3 m; b) v0 = gr = 2.2 m/s.
2
Forza elastica
m[ 2 ]
1. a) v2 = v12 + 2gh1 = 13 m/s; b) x = v1 + 2g(h1 h3 ) = 70 cm.
k
m kx2
2. a) x = g = 12 cm; b) h = x = 52 cm.
k 2mg
m 2 v12
3. a) k = (v 1 + 2gh 1 ) = 2.3 103
N/m; b) h2 = h1 + x = 3.5 m.
x2 2g
APPENDICE A. RISPOSTE DEGLI ESERCIZI PROPOSTI 131
1[ ] 2mgh1
4. a) h2 = k(h1 ) mg m2 g 2 + 2mgk = 14 m; b) k = = 78 N/m;
k (h1 )
mg
c) h3 = h1 = 35 m.
k
2mgh k
5. a) x = = 3.8 m; b) v = (h 0 )2 2gh = 3.4 m/s.
k m
kx2 kx2
6. h = = 4.7 cm, d = = 18 cm.
2mg 2mg sen
m 2
7. k = (v 2gd sen ) = 130 N/m.
x2
Forza dattrito
mv02 + 2mgh mv02 + 2mgh
1. a) v = v02 + 2gh = 2.63 m/s; b) Fa = = 0.39 N, P = = 1.9 W.
2d 2t
2. v = 2g(sen d cos ) = 32 m/s.
2 0.35 1
3. a) v = 0.65(v02 + 2gh) = 31 m/s, t = = 9.2 s; Fd = (mgh + v02 ) = 128 N.
v0 + v 2
( )
1 v 2 v02 v2
4. a) = h = 1.0 102 m; b) s = = 67 m.
d cos 2g 2d g
v22 v12 m
5. a) h = = 31 m; b) Fa = mg (v22 v12 ) = 2.4 102 N.
2g 2s
( )
v2
6. a) Fa = m g = 14 N; b) v1 = v02 + v 2 = 43 m/s.
2h
m 2 v2 v2
7. a) Fa = (v0 2gh) = 0.17 N; b) h1 = 0 = 40 cm, d1 = 0 d = 2.7 102 m.
2d 2g 2gh
m 2
8. k = (v 2d gd) = 5.7 104 N/m.
x2
Quantit`
a di moto e teorema dellimpulso
F m
1. a) v2 = t v1 = 60 m/s; b) F1 = (v1 + v) = 69 N.
m t
m 1 mv22
2. a) F = (v1 + v2 ) = 22.1 N; b) La = mv22 = 44.7 J, Fa = = 0.745 N.
t 2 2d
m ( )
3. a) F = 2gh1 2gh2 = 23.8 N; b) Ed = mg(h1 h2 ) = 19.1 J.
t
FT
4. a) v = v12 2g(h1 h2 ) = 8.9 m/s; b) v aumenta allaumentare di t.
m
( )
Fa 4m
5. a) v = 2h g = 22 m/s; b) F = v = 2.8 102 N.
m 5t
F 2 t2
6. h = = 5.8 m.
2gm2
(0.6F t)2
7. h = = 2.1 m.
2gm2
132 APPENDICE A. RISPOSTE DEGLI ESERCIZI PROPOSTI
F 3s 1
8. a) P = = 2.4 104 W; b) F1 = 2mF s = 9.4 103 N.
2m t
F 2 t2
9. h = = 46 m.
2gm2
1 mv
10. a) La = mgh mv 2 = 1.3 105 J; b) t = = 0.68 s.
2 F
mgh 2
11. a) F = = 4.9 10 N; b) t =
2
d = 0.01 s.
d gh
13. a) Scelti come assi x e y rispettivamente i versi delle velocit`a iniziali v1 e v2 si trovano le componenti
m1 m2 m1 1
V2x = v = 1.6 m/s, V2y = v = 1.6 m/s; b) Ed = m2 v 2 = 13 J.
m2 m2 4
r
14. t = = 3.5 s.
v
APPENDICE A. RISPOSTE DEGLI ESERCIZI PROPOSTI 133
3 1
15. a) 2 = 60 ; b) V1 = v1 = 2.0 m/s; V2 = v1 = 1.2 m/s.
2 2
m1
16. m2 = = 8 t.
3
Centro di massa
mL
1. d = rT L = 4.7 103 km.
mL + mT
14 2
2. d =
17 3
3
3. d = = 15 cm.
5
m2 m1
4. d = = 24 cm.
m1 + m2 + m
m1
5. s = d = 5.5 m.
m1 + m2
m 1 v1 + m 2 v2
6. vG = = 111 km/h.
m1 + m2
3v 2
7. d = = 1.4 102 m.
2g
m2 m1
8. x(t) = h gt2 = 1.2 7.1 102 t2 .
2(m1 + m2 )
( )
m1 m1 v12 m1
9. a) v2 = v1 = 2.7 m/s; b) V = 0; c) Ed = 1+ = 64 J.
m2 2 m2
F
2. v = v0 + t = 8.7 m/s.
m
r1
3. a) L = mr1 v1 = 6.6 kg m2 /s; b) v2 = v1 = 4.3 m/s.
r2
Dinamica del corpo rigido
mr2
2. a) LO = mr2 = 866 kgm2 /s; b) MO = = 1.6 102 N m.
t
m2
3. MO = = 9.4 102 N m.
t
Fa rt
4. a) MO = Fa r = 0.23 N m; b) I = = 6.7 102 kgm2 .
2
m2 m1 2 2 m2 m1
5. a) a = 2 g = 9.1 m/s ; b) = gh = 6.1 rad/s.
m r m
( )2
r1
6. 2 = 1 = 4.0 103 Hz.
r2
Moto di rotolamento
5F t 5F 2 t2 2
1. a) v = = 11 m/s; b) L = = 4.7 102 J; c) Fs = F = 5.7 N.
7m 14m 7
7v 2
2. h = = 1.6 m.
10g
v2
3. s = = 29 m.
4s g
Leggi di Kepler
1. F resta invariata.
Mm M M
2. a) F = G 2 = 1.57 102 N, a = G 2 = 6.26 105 m/s2 ; b) d1 = G = 5.04 cm.
d d a1
m1 m2 m1 m2 m1 m1
3. a) F = G 2
= 14.8 N; b) a1 = G 2 = 1.48 106 m/s2 , a2 = G 2 = 7.41 107 m/s2 .
d d d
2
3 GM T 2GM
4. a) r = 2
= 1.2 1011 m; b) v = 3 = 2.7 104 m/s;
4 T
2 2
3 32 G
c) F = (M + m1 )m2 = 5.1 109 N.
MT2
5. h = ( 2 1)RT = 2.639 106 m.
APPENDICE A. RISPOSTE DEGLI ESERCIZI PROPOSTI 135
4 2 3
5. T = r = 4.1 h.
GML
4 2 3
6. Per esempio, usando dati della Terra si trova: mS = r = 1.988 1030 kg.
GTT2 T
4 2 3
7. T = D = 1.452 108 s = 4.603 y.
GmS
mT mT mL
8. d = D = 3.460 108 m.
mT mL
4 2
9. T = (RT + h)3 = 5.42 s.
GmT
4 2 3
10. T = r = 2.40 h.
GmT
4 2 3 4 2 3
11. a) aG = 2 2
r = 2.0 102 m/s2 ; b) M = r = 2.2 1030 kg.
T R GT 2
Energia potenziale gravitazionale
2GMT
1. h = RT = 4.7 103 km.
v2
GML m
2. a) r = = 1.74 106 m; b) .
F
Gm 2Gm
3. a) r = = 1.7 10 km; b) v =
3
= 4.9 km/s.
aG r+h
c2 r
4. a) aG = = 2.6 1013 m/s2 ; b) d = c = 2.8 106 km.
2r 2g
Gm Gm 4c4
5. a) r = 2
= 1.02 km; b) d = 2 = 2.04 km; c) aG = = 1.76 1014 m/s2 .
2c c Gm
m 2Gm GmG 2
2
6. a) aG = G 2 = 1.80 m/s ; b) vf = = 2.56 km/s; c) D = 3 T = 4.27 108 m;
r r 4 2
GmG 1
d) v = = 1.72 104 m/s; e) E = mv 2 = 1.33 1031 J.
D 2
v2 d 2hd
7. a) vf = aG d = 389 m/s; b) hmax = = 9.54 10 m; c) w =
4
aG = 314 m/s.
2aG d 2v 2 2h + d
Pressione
1. a) aonda b) non aonda.
2. F = 1.3 104 N.
4pS
3. m = = 2.04 103 kg.
g
m
4. p = p0 (gt2 2d) = 79 kPa.
St2
136 APPENDICE A. RISPOSTE DEGLI ESERCIZI PROPOSTI
Legge di Stevin
1. p = gh = 4.68 103 Pa.
0.2p0
2. h = = 1.7 103 m.
g
p0
3. h = = 10.3 m.
g
8. a) F = ghr2 = 92 N; b) quadruplica.
( )2
h1 + h2
9. L = gS = 28 J.
2
Legge di Archimede
1. a) Vi = V = 2.1 102 m3 ; b) m = (l )V = 9.4 kg.
l
0.8l
2. a) = 0.8l = 824 kg/m3 ; b) la percentuale `e % = 6.1%.
Hg
m1 m1 + m2
3. V = = 1.44 102 m3 .
l
g l
4. a) 1 = l = 8.3 102 kg/m3 ; b) a = g = 2.5 m/s2 .
g+a
l l
5. a) T = mg = 38 N; b) a = g = 2.7 m/s2 .
m
6. a) Ve = V = 1.0 102 m3 ; b) F = V l g = 18 N.
l
l
7. V = Ve = 2.0 105 m3 .
l g
m m
8. a) si alza; b) V1 = = 9417 m3 , V2 = = 9700 m3 .
1 2
1
9. m1 = m2 = 2050 kg.
1 2
P m
10. V = = 6.1 105 m3 .
l g
Au Ag m2 (Ag l )m1
11. m = = 405 g.
l Au Ag
mg
12. p = = 4.7 102 Pa.
S
APPENDICE A. RISPOSTE DEGLI ESERCIZI PROPOSTI 137
13. Dimimuisce
p p0
14. a = g = 0.77 m/s2 .
h
Portata e teorema di Bernoulli
d42 d41 2 d21
1. p2 = p1 gh + v 1 = 7.0 102
Pa, v 2 = v1 = 4.0 m/s.
2d42 d22
2. a) F = ghS = 4.1 103 N; b) V = 2ghSt = 2.9 102 m2 .
V
3. t = = 45 h.
r2 v
1 2
4. p = p0 + gh v = 103 kPa.
2
h1
5. a) d = 2 (h1 h2 )h2 = 87 cm b) deve essere h2 = = 50 cm.
2
d42 d41
6. v1 = 2p = 1.3 m/s, v2 = 2p = 4.1 m/s.
(d1 d2 )
4 4 (d1 d42 )
4
1 2
7. F = v S = 2.8 107 N.
2
Appendice B
Costanti utili
Allequatore.
` anche il semiasse maggiore.
E
`
E la distanza media dalla Terra.
138
Appendice C
Funzioni goniometriche.
Le funzioni goniometriche sono molto utili in fisica poiche consentono di determinare in modo estrema-
mente pratico la proiezione di un segmento lungo una direzione diversa, per esempio per calcolare le
componenti di un vettore. Qui non si cerca di dare una esposizione esaustiva delle funzione goniometri-
che, ma solo di dare i pochi semplici strumenti utilizzati nel testo.
ay a
O
B ax
(h) Langolo (i) Le proiezioni
del vettore a.
Figura C.1: Definizione e uso delle funzioni goniometriche.
Si consideri quindi un angolo di vertice O, e sia A un qualsiasi punto su uno dei due lati dellangolo e
B la sua proiezione sullaltro lato. Si definiscono allora le seguenti funzioni goniometriche:
AB OB AB OB
sen = , cos = , tg = . , cotg = .
OA OA OB AB
le quattro funzioni di qui definite non sono indipendenti, ma valgono le relazioni
sen 1 cos
sen2 + cos2 = 1 , tg = . , cotg = = .
cos tg sen
Da queste definizioni `e immediato ricavare le componenti di un vettore rispetto agli assi cartesiani x e y.
Facendo riferimento alla figura C.1(i), le componenti ax e ay del vettore a sono date da
ax = a cos , ay = a sen .
ay = ax tg , ax = ay cotg .
Le funzioni goniometriche qui introdotte possono essere assai convenientemente rappresentate sul piano
cartesiano utilizzando una circonferenza, detta goniometrica, avente il centro nellorigine degli assi e rag-
gio unitario.
Langolo positivo viene rappresentato con il vertice nellorigine, un lato coincidente con il semiasse posi-
tivo delle ascisse e laltro lato ruotato in senso antiorario, riservando la rotazione oraria per gli angoli nega-
tivi.
139
140 APPENDICE C. FUNZIONI GONIOMETRICHE.
sen
P (cos , sen )
Inoltre la tangente e la cotangente di sono rappresentati
dai segmenti tangenti alla circonferenza rispettivamente nei
punti di coordinate (1, 0) e (0, 1) compresi fra la circonferen-
za e il lato mobile di .
Uno dei vantaggi della rappresentazione delle funzioni gonio-
metriche sulla circonferenza `e la estensione della loro defini-
zione ad angoli qualunque. Figura C.2: La circonferenza
Dalla figura e da quanto detto, si vede inoltre che, per goniometrica.
acuto, vale la disuguaglianza
sen < < tg
Inoltre per angoli piccoli, cio`e per 0 vale lapprossimazione
sen tg
Si fornisce una tabella di corrispondenza fra le misure di alcuni angoli in gradi e in radianti e i valori
corrispondenti delle funzioni goniometriche.
Sono definite le funzione goniometriche inverse che, dato il valore del seno, cose, tangente e cotangente,
permettono di calcolare langolo corrispondente. Valgono cio`e le corrispondenze
sen = x arcsen x =
cos = x arccos x =
tg = x arctg x =
cotg = x arccotg x = .