Redazione: 40133 Bologna Telefono: 051.

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Via del Giglio, 5 Fax: 051.3140039 bologna@unita.it Sabato 7 Agosto 2010

Emilia LO S
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IL SINDACO
DI COLOR
CHE SANNO
IL CONTRARIO
Davide
Ferrari
www.davideferrari.org

ue Agosto a Bologna,

D Bersani e Donini al cor-

so. Microfoni aperti. Po-
chi sanno che trenta
metri al massimo, dietro, spalla a
spalla ci parlavamo anche io e
l’Attilio. Nessuno ci ha registra-
to. Le solite ingiustizie. Cosa ci
siamo detti? Che il sindaco do-
vrebbe essere giovane, buono,
piacere alle donne, rassicurare
gli uomini. Aperto al centro, an-
che un po’ di sinistra, amico di
tutti. Dev’essere nuovo nuovo,
ma anche avere esperienza da
vendere. Poi siamo arrivati al
cuore del problema. «Piacerà ai
poteri forti?». Ed alla pancia del-
la città? «Non ti scordare la pan-
cia!», mi ha corretto Attilio. «Co-
me potrei?», gli ho risposto guar-

ETICA BIOTESTAMENTO dando in basso. E ancora: «Che

sia del Pd». «Ma non del tutto.
Un po’ sì e un po’ no». «Dev’esse-
re dei migliori. Mica dei peggio-

CI PENSA IL COMUNE ri». Abbiamo detto persino: «Ci

vuole uno che prenda molti vo-
ti». Insomma tutto in linea con i
Da Pavullo a Castenaso sono ormai venti le amministrazioni che hanno detto sì al registro severi commentatori mediatici
di questi giorni. Color che sanno.
p ALLE PAGINE II-III Quelli che vogliono azzerare tut-
ti i candidati. «Ma ci vorrebbe
L’INTERVISTA REGGIO EMILIA LA NOSTRA STORIA uno che conosce Bologna, con
Bonaccini: basta Rifiuti, è polemica Quando Togliatti qualche buona idea della città!
Perbacco!». È sbottato l’Attilio.
totocandidati sul porta a porta lanciò a Reggio «Bologna? Idee? Lo vedi come
decidono i cittadini «Niente passi indietro» il «partito nuovo» sei? Per una volta che la pensava-
mo come tutti, ste’ cose vai a tirar
p A PAGINA IV p A PAGINA VIII p A PAGINA VII fuori».❖
 www.unita.it
II SABATO
7 AGOSTO
2010 Emilia-Romagna

L’INCHIESTA
Etica e diritti
alla dichiarazione e aprire quella bu-
CLAUDIO VISANI
sta. Il Comune, da parte sua, rilascia
BOLOGNA
bologna@unita.it al cittadino il numerino della sua pra-
tica protocollata e archiviata, senza
l Comune di Pavullo nel Frigna- commettere così alcuna violazione

Biotestamento I no, 17mila anime, appennino

modenese, ha fatto da apripista.
Il 15 febbraio scorso, con delibe-
ra di Giunta su mandato del Consi-
delle norme sulla privacy.

«Siamo il primo Comuneitalia-

no ad avere istituito questo servizio

L’esordio
glio comunale, ha istituito il
“Registro delle dichiarazioni antici-
pate di volontà relative ai trattamen-
ti sanitari”, acronimo Dat. Il servizio
è diventato operativo in primavera
dopo aver chiesto il parere preventi-
vo del Garante della privacy, e ad
averlo organizzato nel rispetto della
normativa vigente sulla gestione dei
dati personali e sensibili», dice orgo-

dei «Registri» ed è gratuito. Da allora ad oggi, 8 cit-

tadini hanno preso appuntamento
col funzionario addetto, hanno depo-
sitato in Comune un modulo in cui
dichiarano di aver fatto testamento
gliosa la consigliera radicale Berna-
detta Graziani, eletta nel 2006 nella
lista della Rosa nel pugno e ora nel
gruppo misto di centrosinistra. E la
storia della privacy, in effetti, è rile-

in 20 Comuni biologico, dove lo conservano in bu-

sta chiusa, chi sono i fiduciari che al-
l’occorrezza potranno avere accesso
vante, mancando una legge naziona-
le che regoli la controversa materia
della fine della vita.

Battaglia di libertà
In Italia la legge istitutiva
delle Dichiarazioni
anticipate di trattamento
sanitario non arriva
ma le Amministrazioni
comunali fanno in
proprio. La prima è stata
Pavullo, l’ultima
Castenaso. Quasi tutti
i capoluoghi sono
in dirittura d’arrivo

LO SPILLO
La Repubblica tutela
la salute come
fondamentale diritto
dell'individuo... Nessuno
può essere obbligato a
un determinato
trattamento sanitario...
ART 32 COSTITUZIONE
 PARLANDO
P DI...
Reggio
biologici». Al termine di un articolato percorso, all’unanimità la giunta del sindaco Graziano
Delrio, cattolico del Pd che ha 9 figli, ha dato il via libero definitivo. La delibera è operativa e
Emilia non dovrà tornare in consiglio comunale, dove sulla questione si era dibattuto a lungo.
Monte San Pietro
Il 18 Giugno il Consiglio comunale ha approvato
l’ordine del giorno presentato dal consigliere Giorgio
Mereu. Il registro Dat verrà istituito a ottobre.
Nei mesi successivi l’esempio di
Pavullo è stato seguito da una venti-
na di Comuni grandi e piccoli della
regione. L’ultimo ad aver attivato
concretamente il Registro Dat è stato
il Comune di Modena. Da 2 agosto
negli uffici comunali di via Santi è
possibile per i cittadini residenti e
maggiorenni depositare le proprie di-
chiarazioni di volontà sui trattamen-
ti sanitari, nel rispetto dell’articolo
32 della Costituzione che recita:
«Nessuno può ossere obbligato a un
determinato trattamento sanitario
se non perdisposizione di legge... La
legge non può in nessun caso violare
i limiti imposti dal rispetto della per-
sona umana».
A Rimini, invece, il registro sarà
operativo a settembre, dopo che la
settimana scorsa la Giunta ha appro-
vato la delibera attuativa al termine
Salsomaggiore
Albo delle coppie di fatto
Sì anche da un ex leghista
Il Consiglio comunale di Salso-
maggiore ha approvato la mo-
zione del consigliere Luigi Cenci
(Pd) che impegna la giunta e l’ufficio
anagrafe a istituire il Registro delle
coppie di fatto. A favore hanno vota-
to il Pd e un ex leghista, contro il Pdl.
“Scomunica” dalla Chiesa. Nella no-
stra regione il primo Comune ad isti-
tuire il registro delle coppie di fatto
è stato Ravenna. Un analogo impe-
gno è stato preso dal Comune di For-
lì.
Bologna ha già deliberato
ma il Registro non arriva
L’ex consigliere e capogruppo
del Pd a Bologna, Sergio Lo Giu-
dice, torna a sollecitare il Commissa-
rio prefettizio, Anna Maria Cancellieri,
a dareattuazione alla delibera che isti-
tuisce il Registro Dat. «Si tratta di una
decisione già assunta e attesa dai cit-
tadini, non di un atto politico. L’atto
politico sarebbe non attuarla concre-
tamente», dice Lo Giudice. Il Comune
aveva approvato l’ordine del giorno,
le linee di indirizzo e la delibera che
istituisce formalmente il servizio. Il
commissario aveva assicurato il suo
impegno, ma per ora le modalità at-
tuative ancora non sono arrivate.
Da maggio è in funzione anche nel Comune di Reggio il «Registro dei testamenti
di un lungo percorso avviato nel feb-
braio 2009.
Dalla ricognizione compiuta da
Thomas Casadei, consigliere regio-
nale del Pd da tempo impegnato in
questa battaglia di laicità e libertà,
gli altri Comuni che hanno già istitui-
to o deciso di istituire il Registro so-
no: Santarcangelo di Romagna, Ra-
venna, Ferrara, Budrio, Castenaso,
Castel Maggiore, Monte San Pietro,
Vignola, Maranello, Savignano sul
Panaro, Fiorano, Formigine, Novella-
ra, Quattrocastella, Scandiano, Ca-
vriago, Albinea, Piacenza. A Forlì la
questione approderà in Consiglio a
settembre.
A Bologna il Consiglio comunale
ha approvato l’istituzione del regi-
stro delle Dichiarazione anticipate
di trattamento sanitario. L’ordine
del giorno era stato proposto dal ca-
pogruppo del Pd, Sergio Lo Giudice.
La maggioranza l’aveva votato com-
patta e ai suoi voti si erano aggiunti
quelli di Giovanni Favia, del Movi-
mento 5 Stelle, e di Felice Caraccio-
lo, capogruppo della lista Guazzalo-
ca. La Giunta, prima di decadere, ha
poi adottato la delibera istitutiva che
prevede una doppia possibilità: rac-
colta diretta delle buste chiuse con le
volontà dei cittadini, o solo delle lo-
ro dichiarazioni se decidono di depo-
sitare il testamento biologico dal No-
taio. Poi, con l’arrivo del commissa-
rio, l’istituzione pratica del Registro
si è arentata nonostante i solleciti dei
promotori.
Lo schieramento politico che so-
stiene l’istituzione del Dat è compo-
sto dal Pd - che dopo le lacerazioni
del recente passato con la proposta
di legge Marino sembra aver trovato
una sintesi comune tra le posizioni
dei laici e dei cattolici - radicali, socia-
listi, verdi, “vendoliani”, movimento
5 Stelle. Un ruolo importante, per il
decollo dell’iniziativa in attesa della
legislazione nazionale, potrebbe pre-
sto svolgerlo la Regione, che già con
i “Dico all’emiliana” ha ridato centra-
lità al tema dei diritti. ❖
Facebook
L’Emilia
Romagna fa da
apripista sui
biotestamenti
Dite la vostra
Castenaso
È l’ultimo Comune ad aver istituito il Registro delle
Dichiarazione anticipate di trattamento sanitario. La
delibera è stata assunta il 22 luglio scorso.
Thomas Casadei, consigliere regionale Pd
«Battaglia dal basso
per dare ai cittadini
una opportunità in più»
C.V.
BOLOGNA
bologna@unita.it
a 35 anni, è romagnolo e
H fa il ricercatore all’Univer-
sità di Modena e Reggio,
è specializzato in filoso-
fia del diritto. In politica sta nel Pd,
ha il chiodo fisso dell’etica e della
laicità. Si era schierato con Ignazio
Marino e alle ultime elezioni è stato
eletto in Regione. Ora è tra i più im-
pegnati nella promozione del testa-
mento biologico.
Consigliere Thomas Casadei, a che
punto è la discussione sulle norme
che riguardano la fine della vita?
«L’esame dei diversi progetti di leg-
ge era in calendario alla Camera a
luglio, la crisi governativa è stata la
scusa per rinviare tutto».
Si sa che sul tema esistono spaccatu-
reprofondee trasversaliin tutte le for-
ze politiche. Com’è la situazione nel
Pd?
«Il progetto di legge che ha come pri-
mo firmatario Marino rappresenta
una sintesi unica al termine di un
percorso tortuoso. La chiave per tro-
vare l’unità nel partito è stato il ri-
chiamo alla Costituzione e a quanto
scriveva Aldo Moro nel lontano
1947: ogni persona ha diritto alle
cure, ma nessuno può esservi sotto-
posto contro la propria volontà».
Qual è la differenza più evidente tra la
vostrapropostae quelladel centrode-
stra?
«Noi riteniamo che una persona an-
che quando perde la propria co-
scienza, non deve perdere i propri
diritti. Quindi la proposta di legge
prevede che a decidere resti comun-
que l’individuo, attraverso l’affida-
mento preventivo delle proprie vo-
lontà ad altre persone di fiducia. La
destra, invece, prevede l’obbligo di
somministrazione, nutrizione e idra-
tazione artificial per chi è in stato ve-
getativo, e che l'eventuale testamen-
to biologico non sia comunque vin-
SABATO
III
7 AGOSTO
2010
colante».
Posizioniinconciliabili, se restano ta-
li diventa difficile pensare che la pro-
mozione dei Registri Dat possa ave-
re uno sbocco positivo?
«Certo, il quadro legislativo nazio-
nale è fondamentale. Ma nei terri-
tori stanno maturando azioni im-
portanti. Il Municipio X di Roma,
quello della vedova di Piergiorgio
Welby, è stato il primo ad aprire
uno sportello per raccogliere le vo-
lontà dei cittadini. Poi le iniziative
si sono via via affinate e ora nasco-
no Registri nel pieno rispetto delle
norme europee sui diritti dell’uo-
mo».
La Regione può giocare un ruolo in
questa partita?
«Certo che può. Oggi i diritti sono
sotto attacco, e a “Berlusconia” la
legge non è uguale per tutti. Biso-
Diritti sotto attacco
«La Regione può avere
un ruolo importante
in questo campo»
gna contrastare questa deriva, pro-
muovere azioni dal basso per l’af-
fermazione dei diritti degli indivi-
dui. E su questo terreno la Regio-
ne può dare un impulso importan-
te, come l’ha dato sull’accesso ai
servizi. E il fatto che tanti Comuni
prendano l’iniziativa con l’istitu-
zione dei Registri Dat dimostra
che questo obiettivo è raggiungibi-
le».
E i diritti di chi è contrario a legifera-
re in questa materia?
«Io ho il massimo rispetto per chi è
contrario. Ma il punto è: la loro
contrarietà è già tutelata, basta
non fare il testamento biologico.
L’istituzione del Registro è invece
un’opportunità concessa a chi ci
crede, e che oggi non ce l’ha. Mi
sembra un atteggiamento pragma-
tico e liberale, non crede?».❖