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viaggio

alla scoperta
della poesia

Centri di Cultura per lInfanzia e lAdolescenza


viaggio alla scoperta della poesia
a cura del
Laboratorio di lettura Pinocchio
Centri di Cultura per lInfanzia sullEspressivit e la Comunicazione

Centri di Cultura per lInfanzia e lAdolescenza


Citt di Torino
ITER - Istituzione Torinese per una Educazione Responsabile

Presidente
Luigi Saragnese
Assessore alle Risorse Educative

Direttore
Umberto Magnoni

Centri di Cultura per lInfanzia sullEspressivit e la Comunicazione


Responsabile pedagogico
Valeria Anfossi

Pubblicazione a cura di
Anna Cardamone, Gabriella Franchino, Flavia Manente
Laboratorio di lettura Pinocchio

Si ringrazia il poeta Elio Pecora per avere favorito lincontro dei bambini con la complessit della poesia mettendo
a disposizione la sua raccolta Il fiume della poesia. Parole nella corrente, realizzata per Torino Capitale Mondiale
del Libro con Roma

Si ringraziano
tutti i bambini e gli insegnanti che hanno frequentato e frequentano il Laboratorio di lettura Pinocchio
Luciana Garino, Patrizia Mantovani, Gemma Voto del Laboratorio musicale Il Trillo,
la scuola primaria Nicol Tommaseo di Torino, linsegnante Maria Elisabetta Conte, i bambini Alessandro, Angelo,
Chiara, Daniele, Elisa, Emanuele, Fabiana, Fabio, Matteo, Rebecca, Rosa Maria, Silvia, Stefano, Vincenzo
la Scuola di Teatro Maigret & Magritte

Cura redazionale
Carla Coluccia

Progetto grafico e impaginazione


Giuseppe Filosa

Fotografie
Alda Scarzello, Donatella Scomparin

Stampa
Stargafica - San Mauro Torinese

Info
Laboratorio di lettura Pinocchio
via Parenzo 42, 10151 Torino
telefono 011 7397210
lablettu@comune.torino.it
www.comune.torino.it/iter

Citt di Torino, ITER


2008
edizione fuori commercio
pubblicazione a supporto dellazione pedagogica dei docenti e libera consultazione degli allievi e dei familiari
... Mentre le ombre degli alberi si allungano
e il giardino si chiude rabbrividendo nei propri confini,
il bambino giunge all'appuntamento, fedele al suo orologio interiore.
Sale sulla piccola sedia di plastica
e si prepara ad ascoltare con grandi occhi spalancati,
dove l'ammirazione si alterner fra poco con il pianto,
e l'irresistibile riso davanti alla comicit del mondo
ceder al protratto divertimento per le sue romanzesche complicazioni

Pietro Citati, Larmonia del mondo


Indice
Umberto Magnoni
Unesperienza dei Centri di Cultura
per lInfanzia e lAdolescenza 7

Valeria Anfossi
Bambini e poesia 9

Anna Cardamone, Gabriella Franchino, Flavia Manente


Leggere un piacere della vita 11

Il verso del lavoro 15

Il laboratorio e la poesia 17

Le attivit in versi 23

Verso di tra/verso in una scuola primaria 39

I bambini poeti 57

E... per saperne di pi, alcune forme e generi poetici 69

Note 70

Bibliografia 72
Unesperienza dei Centri di Cultura per lInfanzia e
lAdolescenza
Verso di tra/verso conduce con il suo percorso poetico per una delle vie attraverso cui
possibile navigare alla scoperta di chi ci sta intorno e di noi stessi.
Non si tratta di unesperienza isolata ma di un esempio di lavoro svolto dagli insegnanti
dei Centri di Cultura per lInfanzia e lAdolescenza di ITER con i bambini delle scuole del-
linfanzia e delle scuole primarie. Proprio la stretta collaborazione con il sistema sco-
lastico torinese costituisce il cardine dellintento educativo di ITER.

LIstituzione Torinese per una Educazione Responsabile, nuovo organismo comunale che
comprende la parte del sistema educativo rappresentata dai servizi legati a una tem-
pistica e a una programmazione che si svolge esternamente allambito della scuola, offre
ai bambini e ai ragazzi, attraverso i Centri di Cultura, luoghi dove possibile viaggiare nei
diversi mondi delluomo, scoprendo spazi per giocare e fare, opportunit per vivere
Torino e la sua storia.

Lintervento culturale ed educativo dellIstituzione si rif alle cinque grandi aree con-
cettuali che caratterizzano la realt che circonda il bambino: la realt fisica (ambiente
fisico, sociale e culturale), la realt simbolica (comunicazione ed espressione artistica), il
gioco (strumento di apprendimento e tempo libero da impegni).

I Centri di Cultura, luoghi aperti alle famiglie, rispondono alle esigenze e ai diritti dei bambini
che vivono in una grande citt, con il tempo scandito dal lavoro degli adulti e dalla scuola.
Accoglienti, ricchi di opportunit, sono spazi dove sviluppare idee, usare le mani e la fantasia,
incontrarsi e confrontarsi, sperimentare un percorso con la propria classe o condividere espe-
rienze con bambini e ragazzi; spazi dove la ricerca, la formazione, laggiornamento possono
far nascere, crescere, consolidare autonomia, curiosit, relazioni e sapere.

Sono esperienze di piacere, di socialit, di affetti condivisi che vengono offerte in percorsi
pensati su misura che consentono confronti serrati, di scambio e darricchimento che aiutano
tutti a imparare e scoprire ci che da soli spesso non si in grado di comprendere. Sono
occasioni per essere protagonisti, avere unidentit precisa ed essere riconosciuti, apprezzati
nella propria originale diversit, parlare di s scoprendosi e scoprendo gli altri, essere
qualcuno con il proprio sapere, i sentimenti, i gusti, le avversioni: essere se stessi.

Umberto Magnoni
Direttore ITER

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Bambini e poesia
Bambini e poesia vanno daccordo. Entrambi sono imprevedibili, entrambi appartengono
a un mondo fatto di intuizione e di fantasia, di emozioni e di creativit.
Al bambino, come dice il poeta sloveno Boris Novak, dato di giocare con le parole e i
bambini prestano un ascolto particolare alla musica delle voci umane.

I bambini intuiscono la fisicit delle parole: taglienti, dure, rotonde o leggere.


I bambini possono assaggiare le parole: acide, insipide, dolcissime.
I bambini sentono lodore delle parole e ne colgono il colore. Vi sono parole profumate
di latte e parole puzzolenti, possono essere cupe o trasparenti.
I bambini giocano volentieri con le parole che ballano e fanno acrobazie nelle rime e con
il ritmo, per farsi ricordare.
I bambini sanno usare le metafore, pi degli adulti.

Bambini e poesia vanno daccordo. E i bambini non amano solo le poesie facili,
immediate, con la mamma che fa rima con ninna- nanna.

Abbiamo scoperto, nel nostro viaggio attraverso la poesia, che i bambini possono inna-
morarsi di poesie difficili, intessute di parole misteriose:
Tifo verde stagnante Un rotolio di petali - corolle zattere - di foglie di cedrina
e di poesie ermetiche, con significati che si lasciano scoprire a poco e poco.

E forse proprio l il bello, il fascino della poesia. Perch i bambini intuiscono che bisogna
diffidare dei libri facili per entrare nella complessit delle cose del mondo.

La poesia non cambia le cose, non se ne impossessa, ma azione. Incide sul lettore. Pu
cambiare uno sguardo. Pu emozionare. La poesia potente. Dura quanto uno spot. Elio
Pecora, poeta contemporaneo, ci ha accompagnato questanno, in punta dei piedi, con
sensibilit ed entusiasmo nel viaggio delle Parole nella corrente che ha permesso di avvi-
cinare alla poesia contemporanea i bambini delle scuole di Torino dedicarsi alla poesia,
avvicinare i bambini alla poesia un azzardo, una sfida, una scommessa che vale la pena
di affrontare. proprio perch ardua: un bellissimo viaggio tra le parole e il ritmo.

questo che da diversi anni cerchiamo di fare nei laboratori di lettura1: promuovere e dif-
fondere la lettura di qualit, anche attraverso strade che allinizio sembrano troppo
lunghe o troppo impervie.
Anche noi diffidiamo delle strade facili perch sappiamo che le cose del mondo sono
complesse e complicate e possono essere molto diverse da come appaiono.

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Abbiamo molta fiducia nei bambini e sappiamo quanta curiosit, quanta voglia di scoprire
le cose, quante domande impegnative si pongono, quanto entusiasmo hanno nellacco-
starsi agli aspetti anche complessi del mondo che li circonda. Pensiamo che la difficolt
e la complessit delle proposte non debba accompagnarsi necessariamente alla noia e
allobbligo. Non vero che tutto ci che viene proposto ai bambini debba essere facile
e divertente. Vi sono proposte impegnative che richiedono attenzione, rigore, ma che
possono appassionare e coinvolgere di pi e meglio di altre.

I bambini richiedono da noi attenzione, ascolto, rispetto e qualche risposta alle loro
domande. E forse queste risposte alcuni le hanno trovate in una poesia.

Perch come scrive Erri De Luca: quando c poco tempo e bussano alla porta i
gendarmi, quando battono la tua citt con lartiglieria, quando sei in un letto di ospedale,
dietro una graticola di sbarre, quando arrivi troppo tardi, quando ti mancano le parole e
il fiato corto, allora la poesia, una, prende il tuo posto, prende la tua mano che non ci
arriva, e arriva.

Valeria Anfossi
Responsabile pedagogico
Centri di Cultura per lInfanzia
sullEspressivit e la Comunicazione

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Leggere un piacere della vita

Il Laboratorio di lettura Pinocchio fa parte dei Centri di Cultura per lInfanzia


sullEspressivit e la Comunicazione di ITER, lIstituzione della Citt di Torino che rac-
coglie tutti i laboratori e le attivit educative rivolte allextrascuola e alle famiglie. Con gli
altri laboratori di lettura, da anni impegnato in attivit che hanno l'intento di favorire il
felice incontro tra i bambini e i libri e di diffondere la cultura del libro a partire dalla prima
infanzia.
Formazione e aggiornamento su temi riguardanti la lettura, la narrativa per ragazzi (l'av-
ventura, la paura ...), i vari generi letterari (fiabe, miti, leggende, favole, racconti illustrati,
poesie...) sono le attivit che il laboratorio dedica a educatori di nido, insegnanti di
scuola dellinfanzia e di scuola primaria, bibliotecari, studenti e a quanti sono interessati
ai problemi educativi.
Con gli insegnanti delle scuole sono co-progettati percorsi di lettura tematici di cui si
definiscono gli obiettivi, la durata, lorganizzazione e che, proseguendo nei nidi e nelle
scuole, fanno della lettura una pratica quotidiana.

Alle famiglie sono dedicate Leggere Insieme e Storie Piccine, giornate in cui i genitori e i
bambini in laboratorio, possono stare bene insieme con i libri e le storie, migliorare la
relazione affettiva con il proprio bambino, trovare e ritrovare un punto di incontro e
scambio con altre famiglie e un tempo tranquillo per leggere.

Perch cos bello leggere un libro ad un bambino?

Le parole di Pietro Citati, tratte da L'armonia del mondo, aiutano a definire il perch del
leggere ai bambini con gusto e piacere e ben traducono gli obiettivi del laboratorio di
lettura:
Tra i pochi piaceri nuovi che la vita offre ad un uomo di quarant'anni,
credo che il pi grande sia quello di leggere ad un bambino nato quattro o
cinque anni fa.
Il bambino pu essere un figlio: un nipote; o anche un ospite, che il caso si
divertito a condurre per qualche tempo tra le nostre mura.
Ogni sera, si ripete la medesima scena. Mentre le ombre degli alberi si
allungano e il giardino si chiude rabbrividendo nei propri confini, il

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bambino giunge all'appuntamento, fedele al suo orologio interiore.
Sale sulla piccola sedia di plastica e si prepara ad ascoltare con grandi
occhi spalancati, dove l'ammirazione si alterner fra poco con il pianto, e
l'irresistibile riso davanti alla comicit del mondo ceder al protratto
divertimento per le sue romanzesche complicazioni.
Il volume cambia ogni sera.
Una volta un libro di animali: enormi elefanti che si lavano in un fiume
africano, la lotta mortale del polipo e della murena, la lingua insinuante e
vischiosa del formichiere, il pelo erboso del bradipo.
Una volta sono le avventure di Pinocchio, inseguito per ansiose ore
notturne dai due assassini, leggero volatile sulle ali del grande colombo, o
prigioniero della trappola e del pescecane.
Poi Ettore torner ad uccidere Patroclo ed Achille Ettore, come accade da
tremila anni nella deserta pianura di Troia, suscitando incontenibili lacrime
in quegli occhi addolorati e furiosi.

Il lavoro del laboratorio si articola secondo un metodo che tiene conto di puntuali
filosofie e scelte:

la cura per laccoglienza, il bambino in laboratorio trova adulti disponibili, che lo


accolgono con cordialit e informalit trasmettendogli la sensazione che il tempo a
lui dedicato un tempo lento, tranquillo, tempo nel quale non pu esserci lansia di
produrre, ma solo il piacere di ascoltare e comunicare con gli altri, mediante storie e
illustrazioni. In particolare nei percorsi di poesia i bambini sono accolti con rime sui
loro nomi, con canti, filastrocche, giochi cantati, indovinelli, che subito segnalano
lattenzione per i suoni e i ritmi del linguaggio poetico

la lettura ad alta voce, la parola letta possiede ritmi e sonorit, cui soltanto la voce
di un adulto pu dare colore e calore comunicativo. La lettura espressiva e
appassionante fatta dall'adulto suscita nel bambino interesse, crea incanti e
suggestioni, alimenta nuove conoscenze, accresce il desiderio dimparare a leggere

il dialogo, che segue alla lettura, lo spazio della conversazione, del racconto delle
emozioni e delle riflessioni sulla storia, dellesplorazione della storia, della scoperta
delle molte possibilit dinterpretazione di un testo. La discussione che si muove
intorno alla storia d modo di identificarsi nei personaggi, raccontare esperienze reali
e immaginarie che il testo ha richiamato, individuare soluzioni a problemi comuni,
acquisire capacit di giudizio, scambiare emozioni, idee e pensieri in una situazione

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di confronto e di condivisione in cui ognuno libero di esprimersi. In particolare,
leggendo poesie, i bambini sinterrogano su parole e significati, riflettono su
immagini e metafore, si divertono per i non-sense
la lettura personale, libri e figure diventano oggetto dellesplorazione e della lettura
dei bambini che, seguendo tempi propri, garantiti dallattivit del laboratorio,
scoprono storie, illustratori, poeti, scrittori
a loro pi graditi.

Anna Cardamone, Gabriella Franchino, Flavia Manente


Laboratorio di lettura Pinocchio

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Il verso del lavoro

nota di redazione

Un suggerimento per iniziare la lettura delle pagine che seguono: basta seguire il verso
del lavoro lasciandosi andare al divertimento e alla curiosit di scoprire questa originale
esperienza. Semplice e intrigante sar, trovato il bandolo del percorso, seguire i bambini,
le loro parole, i commenti, i sentimenti, le sensazioni, le invenzioni e scoprirli e forse sco-
prirsi poeti.

Verso di tra/verso, nato nellambito dei programmi dei laboratori di lettura, propone di
esplorare oltre ai contenuti di un testo, la struttura poich significato e significante sono
inscindibili.

Dalla presentazione di un lavoro e di un vissuto comune a tutti i laboratori, si passa al


percorso specifico del laboratorio Pinocchio, al lavoro dei bambini e ragazzi, allespe-
rienza condotta in una scuola primaria, alle produzioni che i bambini creano quando si
propongono di scrivere poesie. Infine, un piccolo vocabolario aiuta nella definizione dei
termini, mentre la bibliografia, indicando i testi scelti dal laboratorio, suggerisce un pos-
sibile percorso di approfondimento.

Leggere... un piacere della vita il capitolo che presentando il metodo di ricerca pone le
basi e costruisce lo scenario su cui, con Il laboratorio e la poesia, si aprono le porte alla
poesia con la disponibilit a lasciarsi sorprendere dalla suggestione di unimmagine,
seguendo i ricordi e le emozioni, gustando il ritmo e il suono dei versi.... Le suggestioni
nascono da un vissuto comune, reale, fantastico, culturale, unesperienza fatta insieme e
dal presupposto che la poesia parte della vita: Pane e poesia, Vita e poesia, Filo della
memoria, Leggere poesia, Poesia in gioco, La scelta di brani segnano semplicemente le
tante vie attraverso cui essa incontra i bambini.

Come lincontro poi divenga gioco collettivo detto in Le attivit in versi quando dalla
riflessione fatta insieme, attraverso concatenazioni di pensiero, atteggiamenti esplorativi
e di curiosit, dallesperienza di vita si passa a quella esperienza di parola suggerita dalla
forma: giochi di parole, ritmi, sonorit, rime, acrostici, calligrammi...

Qui lesperienza si articola presentata per fascia di et secondo paragrafi che hanno per

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titolo i temi che hanno affascinato i bambini: giochi e giocattoli, il fiume, i sogni, le fan-
tasticherie, il diventare grandi, il trascorrere del tempo, il gioco con i versi.
Il rituale che scandisce gli incontri utilizza sempre le stesse modalit. Alla proposta degli
insegnanti di un argomento che suggestioni ed emozioni, seguono i racconti dei bambini,
e poi la lettura di un poesia di un grande autore e su questa scia di nuovo i commenti, le
domande, le impressioni fino ad arrivare a giocare con i versi e fare eco ai grandi com-
positori con filastrocche, rime ma anche a divertirsi con acrostici e limerick.

Lesperienza condotta con i bambini della scuola primaria Tommaseo, pur seguendo la
stessa metodologia si arricchisce dellintervento del laboratorio musicale Il Trillo che
propone una ricerca sonora utilizzando le poesie lette.

Una piccola raccolta di composizioni di bambini, un vocabolario appena accennato e una


breve bibliografia concludono il lavoro suggerendo esperienze possibili e, di tra/verso,
una divertente ricerca.

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Il laboratorio e la poesia
Dopo la pioggia la terra
un frutto appena sbucciato.

Il fiato del fieno bagnato


pi acre - ma ride il sole
bianco sui prati di marzo
a una fanciulla che apre la finestra

Giorgio Caproni, Marzo2

pane e poesia: la poesia ha scoperto me

Negli spazi di ricerca, studio e approfondimento, che nei laboratori di lettura sono man-
tenuti attivi, non poteva mancare la poesia, genere poco amato e spesso ritenuto difficile.
Il disamore spesso legato allesperienza scolastica che sovente impoverisce il linguaggio
poetico e lo trasforma nel solito lavoro scolastico su cui si valutati o su cui si chiamati
a dire con altre parole ci che cos bene hanno detto i poeti. Queste pratiche hanno
molto spesso prodotto il distacco, emotivo e culturale, dalla poesia.
In laboratorio si intrapresa, con curiosit e passione, la riscoperta del rapporto con la
poesia: si scelto di dedicare molto tempo a leggere, anche con gli insegnanti della
scuola, poesie varie per forma e contenuto.
E allora questa estranea tornata a bussare alle porte del nostro cuore e della nostra
mente. stata invitata a entrare per essere ri-scoperta, non con la preoccupazione di
capire sempre, ma con la disponibilit di lasciarsi sorprendere dalla suggestione di un'im-
magine, seguendo i ricordi e le emozioni, gustando il ritmo e il suono dei versi, con l'as-
soluta libert di poter anche affermare che: non mi dice nulla.
E ci si resi conto che piacevano le poesie che trovavano un'eco nelle esperienze gi
vissute, una risonanza emotiva nella sofferenza, gioia, amore, trasgressione, intimit,
divertimento, inquietudine...
Questa la consapevolezza su cui si progettato lavvicinamento dei bambini alla poesia:
per far scoprire e gustare la parola poetica bisogna che essa sia l'eco di un'esperienza, di
un vissuto, personale o di gruppo, emotivamente significativo.
L'adulto-educatore deve mettersi a disposizione del bambino, com-prendere/con-
dividere le sue esperienze di gioia, contrariet, conflitto, avventura, protezione, scoperta,
essere un compagno di viaggio disponibile, incoraggiante, rassicurante.
Perch, prima che nelle parole, la poesia nella vita.

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vita e poesia: vivere con passione

Se i bambini sono sollecitati a leggere con occhi, naso, bocca, piedi, mani, corpo le molte
esperienze che vivono quotidianamente, allora pu svilupparsi in loro una sensibilit
poetica.

Devono sentire e ricordare l'odore e il sapore del mare, vederne i colori e i mutamenti,
provare il brivido improvviso dell'acqua fredda, avvertire la sensazione della sabbia che
sfugge dalle dita o che si lascia usare nel gioco.

Devono percepire il ritmo proprio (respiro, battito) e del mondo (onda, giorno-notte,
stagioni), farsi scaldare al tepore del primo sole, sentire la ruvidezza della corteccia degli
alberi sulle mani, toccare la terra, sentirne il profumo, la consistenza, la resistenza.
Devono osservare la corrente del fiume che ora ruvida e ora liscia.

Devono ascoltare la gioia nella voce degli altri, sperimentare la propria voce nel pianto,
nel riso e nel canto, provare la tenerezza del morbido, caldo, vivo e il senso di protezione
verso gli altri esseri.
Devono sentire l'aria che viene incontro nella corsa e porta con s odori e profumi.

Devono vivere da protagonisti, con gioia, con inesausto desiderio di esplorare e di


acquisire capacit vedere con occhi nuovi. La scuola e gli insegnanti che favoriscono
questo modo sensuale, ricco, emotivamente caldo, partecipato al mondo possono
pensare di avvicinare il bambino alla poesia.

filo della memoria

Con gli insegnanti delle scuole, in laboratorio, si concordano i temi che sono vicini alle
esperienze dei bambini.
Poi si offre lo spazio e il tempo per rielaborare, tramite il dialogo con ladulto e i
compagni, le esperienze pi significative, quelle in cui il bambino ha potuto spiccare il
volo, vedere grande, vedere bello nellimmaginare e fantasticare davanti al mondo.
Tanta emozione chiede di essere contenuta, espressa, condivisa, rielaborata, posseduta.
Come fare a prendere possesso delle proprie emozioni?
C bisogno di tempo per prendere distanza, ripensare a quello che si visto, sentito,
toccato.
C bisogno della memoria e dei suoi preziosi archivi, aprendo i quali si possono rivivere
gli incanti, le paure, le ansie, le gioie.

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C bisogno di tempo, ed proprio questo che viene offerto al bambino.
Si creano le condizioni per una conversazione lenta, rilassata, utile per pensare,
ripensare, riflettere.
Ogni bambino pu parlare, ascoltare con attenzione, partecipare ai problemi degli altri
cercando insieme possibili soluzioni, godendo di questo momento di comunicazione in
cui sta bene con gli altri.
L'adulto assume il compito di sollecitare, aiutare a svolgere il filo dei ricordi, partecipare
e condividere aiutandosi con alcune domande che rivolge ai bambini.
Per esempio, se il tema scelto Il viaggio, si possono ipotizzare alcune domande, guida
per conversare con i bambini:
- Ricordi un viaggio? Che cosa ricordi? Per quale motivo stato importante per te?
- Cosa provavi prima del viaggio? E dopo? Quali emozioni hai provato?
- Con chi hai condiviso il viaggio?
- Preferisci viaggiare da solo o con altri?
- Quali cose/persone porteresti con te?

19
leggere poesia: poeta anche chi legge

Nel conversare con i bambini entrano ora anche i poeti: leggiamo poesie! con la lettura
ad alta voce si avvicinano e si incontrano bambini e poeti.
I bambini incontrano la cultura poetica e possono intuire che fatti, ricordi, fantasticherie,
che hanno vissuto, sono comuni anche ai poeti; ascoltano, immaginano, si lasciano
avvolgere dalle parole poetiche, ritrovano emozioni e pensieri propri. Se lo desiderano
possono commentare le poesie ascoltate.

Si rimettono cos in circolo sensazioni, emozioni, riflessioni, domande su parole o


immagini e... la conversazione, la lettura di poesie, il commento tornano e ritornano.

poesia in gioco

... giocare con le parole, manipolarle come fossero dei giocattoli (mattoncini Lego)
permette al bambino di esplorare tutte le possibilit semantiche, associative, evocative,
magiche e contemporaneamente egli amplia i suoi mezzi espressivi e acquisisce la consa-
pevolezza che tra senso e forma c un legame e quindi non si pu agire sulla forma senza
modificare il significato Gianni Rodari, La grammatica della fantasia.
Lincontro tra bambini e poesie pu avvenire attraverso molte vie. Per qualcuno lamore
scatta per la forma, cio i ritmi, le rime, la ripetizione, la narrazione in rima, la scrittura
personale di versi, le parole giocate, quindi in laboratorio si d spazio ad attivit che sen-
sibilizzino a rima, ritmo...

da Rimelandia Rap di Bruno Tognolini3


........................
........................
Ti piace il ritmo?
A me parecchio?
Per fare rima ce ne vuole d'orecchio!

giocare con il ritmo

Si aiuta il bambino ad appropriarsi delle forme poetiche attraverso la fisicit della parola:
girotondi, filastrocche, conte, giochi cantati, agiti con ritmi diversi lo aiutano, mentre si
diverte, a scoprire la bellezza della parola che sostiene gesto e movimento.

20
giocare con le parole

La poesia anche parola e, facendo giocare i bambini con il linguaggio, si cerca di far loro
scoprire e vivere la meraviglia del mondo che si apre dietro le parole.
Giocare con rime, parole composte, vocaboli alterati, onomatopee, allitterazioni,
assonanze, acrostici, calligrammi, sciarade, similitudini e metafore abitua il bambino a tra-
sformare le parole e a trovare i nuovi e inattesi significati che si celano dietro di esse.

la scelta delle poesie

Le poesie per i bambini sono scelte in stretta collaborazione con gli insegnanti di classe.
Il collegamento tra poesia ed esperienze di vita un punto fermo della proposta insieme
all'et dei bambini, all'abitudine all'ascolto, alla sensibilit poetica maturata.
Altro criterio importante la variet di generi: filastrocche, racconti in rima, poesie con
rime, poesie con versi liberi, haiku... perch ciascuno possa gustare ci che pi gli
gradito.
E si scelgono poesie sia di autori che hanno scritto per bambini, sia di poeti per adulti.

Lintento far scoprire che le poesie hanno voci diverse:


- ritmi lenti e carezzevoli che cullano come quando ora di fare la nanna
- ritmi saltellanti come quando si gioca a far rimbalzare la palla
- poesie che richiamano ricordi di emozioni, esperienze, pensieri
- immagini che aiutano a cogliere il senso nascosto delle cose
- similitudini e metafore che danno ali al pensiero.

Agli insegnanti si suggerisce di continuare a leggere molte poesie: se a scuola il bambino


trova un ambiente in cui filastrocche e poesie si respirano e diventano parte del quo-
tidiano, potr decidere di prendere per mano la poesia facendola diventare un'amica
preziosa.

21
Le attivit in versi
Bambini, leggiamo una poesia?
Si!
Cos' una poesia?
una storia d'amore

dal dialogo tra un insegnante e una bambina di cinque anni

parole che portano lontano

I temi su cui si lavorato sono stati molti. I frammenti che seguono sono tratti da quelli
che maggiormente hanno emozionato i bambini. Riguardano le attivit in cui la poesia
evoca e suggestiona i piccoli ascoltatori, sia attivit in cui si gioca con la parola.
Al lettore il piacevole compito di intuire la complessit di unesperienza pi globale.

con bambini di quattro e cinque anni

i giochi e i giocattoli

I RACCONTI DEI BAMBINI

il mio giocattolo preferito un pupazzo-gattino: a volte quando dormo cado dal letto
e dormo con lui su di un cuscino sotto il letto
... non ho portato il mio giocattolo preferito, perch mio pap
a me piace giocare con la palla nell'acqua perch cos mi spruzzo tutto
mi piace fare le gare con le macchinine, giocare a prendersi e a nascondino
bello aver paura giocando in campagna di notte.

UNA POESIA E I COMMENTI DEI BAMBINI

Il mio coccolo segreto di Corinne Albaut4


Il coccolo preferito di Cristina
una calzina.
Il coccolo di Carletto
un fazzoletto.
Quello di Angela la sua bambola.
Il coccolo di Benedetto,
un morbido coniglietto.

23
Il mio coccolo preferito
un segreto ben custodito:
dico dov' nascosto, e dopo basta:
qui, in fondo alla mia tasca.

il mio coccolo proprio come quello di Angela, la bambola


io non lo tengo in tasca il mio orsetto, lo tengo nello zainetto
fazzoletto fa rima con Carletto.

il fiume

I RACCONTI DEI BAMBINI

Al Parco della confluenza di Stura, Po e Dora


ho sentito il Po
io sento il rumore dell'acqua; sembrano tanti cavalli
le goccioline brillano, tutta rugiada
e ancora, alla domanda dellinsegnante: avete gi visto dell'acqua che luccica, come
qui sul Po?
i bambini rispondono:
io ho visto il sole sopra il mare, ho detto alla mamma: guarda, uno specchio d'acqua
la Dora e il Po si incontrano e dopo un Po solo!

UNA POESIA E I COMMENTI DEI BAMBINI

di Nico Orengo, da Il fiume della poesia. Parole nella corrente,


a cura di Elio Pecora5
Senti qui, senti un po
Qui sotto passa il fiume
Po. Senti qui, senti un po:
te lo racconto o no?
Senti qui, senti un po
Tutto-tutto non lo so:
ne so appena un poco pi
di un po. Senti qui, senti un po:
che bagnato, io lo so.

24
rileggi ancora!
c' una parola che si ripete spesso
la parola: so, e anche le parole: senti-senti
mi piacciono le parole di questa poesia
mi piacevano le parole che facevano rima.

25
con bambini di sei e sette anni

la terra

I RACCONTI DEI BAMBINI

Sulla scia del ricordo di una gita ad Avigliana


il muschio odora di terra come quando la mamma bagna i vasi
quando si gioca con terra e acqua si sente odore di montagna, di aglio selvatico, di boschi
il muschio non solo odora di terra ma odora di fresco.

UNA POESIA E I COMMENTI DEI BAMBINI

In montagna un giorno d'estate di Li Po6


Agito lievemente un bianco ventaglio di piuma,
Seduto colla camicia aperta in un verde bosco.
Mi tolgo il berretto e l'appendo ad un pietra
sporgente;
Il vento dei pini piove aghi sulla mia testa nuda.

io ho immaginato di camminare sulla terra, l'erba fa il solletico, i piedi sono freschi, i


sassolini danno fastidio.

il viaggio

I RACCONTI DEI BAMBINI

vorrei sempre viaggiare in auto perch mi piacciono gli autogrill


viaggiare in treno mi diverte
mi piace il treno perch va veloce e quando c' la galleria sembra notte.

UNA POESIA E I COMMENTI DEI BAMBINI

Grande delizia di Farfa7


Grande delizia
osservare quel treno sbuffante
salire i gradini traversini
raggiunger la bocca del tunnel
che se lo succhia come lequorizia.

26
mi piace il treno perch non mi stressa come l'aereo
bella l'immagine della galleria paragonata ad una bocca: la galleria succhia il treno
come la bocca succhia la liquirizia!
la galleria sembra un tubo, un'aspirapolvere, un naso, un grotta buia, un water.

con bambini di 8 anni

i sogni

I RACCONTI DEI BAMBINI

ho sognato di essere solo in una via deserta


di essere inseguito e non trovare il posto per nascondermi
i sogni belli finiscono subito, invece quelli brutti continuano fino alla fine
non il sogno che decide di essere bello o brutto: siamo noi con la mente a crearli
si pu essere padroni dei sogni cio comandarli: si deve pensare il contrario di quello
che ci fa paura.

UNA POESIA E I COMMENTI DEI BAMBINI

La notte mai si fermer di Eleanor Farjeon8


La notte non si fermer,
La notte se ne andr comunque,
Se anche con milioni di stelle
Al cielo la vorrai appuntare;
Se anche col vento la legherai
E con la luna la allaccerai,
La notte scivoler via
Come una pena, una melodia

io conosco un modo per trattenere i sogni. Bisogna ricordarli appena svegli e poi
pensarci per tutta la giornata, soprattutto prima di addormentarsi. Cos si fissano nella
memoria e si possono continuare dal punto in cui si sono interrotti!
il tempo quando si sogna come quando giochi: passa in fretta, invece quando fai i
compiti passa piano
i sogni brutti io li voglio tenere per vedere la fine
i sogni brutti li tengo e li combatto fino a quando vinco, cos poi mi sento pi forte.

27
le fantasticherie

I RACCONTI DEI BAMBINI

io mi incanto, le palpebre mi diventano pesanti, mi si appanna la vista, sembra che mi


addormenti e poi vengono dei sogni a volte belli a volte brutti
per fantasticare necessario essere soli: io viaggio con la mente quando sono in
bagno perch c' pi tranquillit per pensare.

UNA POESIA E I COMMENTI DEI BAMBINI

di Sandro Penna9
bello lavorare
nel buio di una stanza
con la testa in vacanza
lungo l'azzurro mare

la poesia mi fa venire in mente un uomo che lavora e sogna di essere in vacanza


ero nel mio letto e immaginavo di essere in un prato fiorito
anche a me qualche volta capita di pensare alla partita di calcio mentre la maestra
spiega storia.

divento grande

I RACCONTI DEI BAMBINI

il primo giorno di scuola avevo vergogna perch non conoscevo nessuno, ma poi la
maestra ci ha fatto il gioco della conoscenza e mi sono sentito meglio
canto la ninna nanna che mi cantava la mamma e cos mi cullava.

UNA POESIA E I COMMENTI DEI BAMBINI

Malata di Sheil Silverstein10


"Non posso andare a scuola stamattina"
dice Cristina Maria Giulia Pina,
"in quanto ci ho il morbillo e gli orecchioni,
la febbre, il tifo e varie infiammazioni,
la tonsillite e, mi pare, un pidocchio,
poi non ci vedo pi bene da un occhio.
Mi si raggrinzita una tonsilla
e ho ventiquattro bolle di morbillo.
Anzi, no, mi correggo: ventisette

28
e poi ho la faccia color anisette.
Sotto l'occhio sinistro ho un segno blu;
e la gamba non la sento, non c' pi.
Questo un caso, miei signori, evidente,
di influenza istantanea ed incipiente!
L'anca mi duole appena, sporgo il mento,
l'ombelico mi sembra in fermento,
la schiena a pezzi, lo stinco non si muove,
ho fitte all'appendice quando piove.
Ci ho il naso freddo, ci ho l'alluce smorto,
il pollice in uno stato distorto.
Ho il collo rigido, le labbra amare,
faccio persino fatica a parlare.
La lingua tutta verde nella bocca,
sto perdendo i capelli ciocca a ciocca.
Ogni notte una vertebra s'incanta,
il mio termometro segna i quaranta,
ho la memoria e l'udito di un vecchio,
ho un buco all'interno dell'orecchio.
Ho il giradito, il cuore che che dici?
Non ho capito, scusa, lo ridici?
Me lo ripeti oggi, hai detto, festa?
Ciao, ciao! Vado a giocare con Ernesta!"

la poesia mi ha divertita
lei fa tutto per finta
capisce che festa e sta subito meglio!

29
con bambini di nove anni

il tempo trascorre

I RACCONTI DEI BAMBINI

non mi piace che i grandi ripetano sempre le stesse cose come ad esempio metti a
posto la camera. Io vorrei essere ascoltata
quando ero piccola andavo allasilo. Mi ricordo che andavamo a giocare in giardino.
Adesso invece devo studiare!

UNA POESIA E I COMMENTI DEI BAMBINI

Cartina muta di Vivian Lamarque11


(a Evghenu Solonovitch)
Quando ero bambina dovevo studiare i fiumi
e il Volga era il pi lungo di tutti e dovevo studiare i laghi
e il Bajkal era il pi profondo di tutti
e la prof mi diceva su disegnali
sulla cartina, ma la cartina era muta
muta e cos bianca e guardavo le compagne
e loro mi facevano segno a est ancora pi a est
e a nord ancora pi a nord e Mosca?
dov Mosca, la cercavo la cercavo
e non la trovavo era cos grande la Russia!
non la trovavo ma oggi lho trovata finalmente
sono qui, per non parlo la lingua e allora resto qui muta
come la cartina muta di allora, va al posto
diceva la prof e capivo che il voto
non sarebbe stato un granch. Non ti preoccupare
mi diceva la mia compagna Daniela
che di cognome si chiamava De Vita, ma che stata
la prima di tutte a lasciarla, muta
la vita

io tutti i giorni litigo con mia sorella e lei dice: addio per sempre!
questa poesia mi fa pensare a un caro morto
mio nonno morto in Romania ma io ricordo dei pezzi che vivevo con lui e sono felice.
Giocavo con lui, mi portava sul suo cavallo
sono stata in un paese dove non sapevo parlare, mi sentivo proprio male, come lei che
si sentiva muta.

30
il fiume

I RACCONTI DEI BAMBINI

al Parco della confluenza di Stura, Po e Dora


gli alberi sono invernali
i rami spogli sembrano una scopa
oppure una spazzola per capelli
l'acqua del Po e della Stura sono diverse: una liscia e l'altra ruvida
se tu vuoi fare meditazione, qui puoi farla?
i tigli, spogli, hanno la forma a cuore, i carpini sembrano un diamante.

LE POESIE E I COMMENTI DEI BAMBINI

Verde senza sosta di Marcia Theophilo12


Il fiume passava lento
verde senza sosta, il fiume
insieme lo guardavamo passare

era il fiume

31
vedemmo passare un giaguaro
su un tronco, lungo il fiume
e un tucano sopra un ramo
che viaggiava lungo il fiume
insieme li guardavamo passare

era il fiume

volavano farfalle
i loro colori lungo il fiume
immense le farfalle
lungo il fiume
insieme le guardavamo passare

era il fiume

ma dimprovviso ci che guardavamo


passare era soltanto un fiume
lontano da quei nostri grandi fiumi

era un fiume.

mi piace perch dice che ci sono due signore o due bambini che parlano delle cose del Po
vedevano giaguari, i colori delle farfalle, il tucano
mi piaciuto perch c'era il giaguaro sul tronco
non siamo in Africa, per me Brasile
non ho capito perch dice fiume verde
nel senso che vicino ci sono gli alberi e ci sono alghe di sotto

e ancora, alla domanda dellinsegnante: perch il poeta ripete molto la parola fiume?
i bambini rispondono:
un amante del fiume
oppure un copiatore!

32
di Sara Zangh13
Vorrei cantarlo come un grande
fiume il torrente Valdemone
le sue acque incontaminate
portate dalle forre dei Nbrodi
le sue anse a lambire giardini daranci
come nei sogni dinfanzia
seguirlo fino alla foce
curiosa del mare.

c' una parola strana: forre


io ho immaginato un torrente impetuoso
sembra la Dora che sembrava che si gettava apposta nel Po
mi piace l'acqua impetuosa, felice
anche a me piace l'acqua impetuosa perch il rumore mi rilassa.

parole in gioco

con il ritmo

certe parole sono pi forti e io batto le mani (Annalisa, cinque anni)

CON I RITMI DI FILASTROCCHE POPOLARI...

Cavallino arri arr in versione breve e divertente


Arri cavallo che a Roma si va
chi non bello fortuna non ha
bello e fortuna avr
arri cavallo che a Roma si va.

e intanto si fa trottare il bambino sulle ginocchia, si finge una caduta alla fine della fila-
strocca ed una altrettanto magica ripresa.

33
... E C O N F I L A S T RO C C H E D AU TO R E

Lelefante Zanna-Storta di Roberto Piumini14


Lelefante Zanna-storta
non passava dalla porta.

e intanto due bambini posti uno di fronte all'altro formano, tenendosi per mano con le
braccia alzate, un ponte, sotto cui passano in fila indiana i compagni scandendo con il
battito dei piedi il ritmo della filastrocca. Alle parole finali i due bambini-ponte abbassano
le braccia e il compagno imprigionato deve schierarsi alle spalle del ponte.

con le parole e le rime

le rime sono parole che hanno dei suoni che fanno un po' di musica (Dario, 6 anni)
certi pezzi sono un po uguali, li senti (Marco, quattro anni)

E S I FA N N O R I M E C O N I N O M I D E I B A M B I N I

luca cade in una buca

C O N P A R O L E S C E LT E A C A S O

stanza fa rima con fidanza, distanza


invece luna fa rima con tribuna e Bruna

M A A N C H E P R E N D E N D O A P R E S T I TO V E RS I D I P O E T I

al Re Federico di Gianni Rodari15 fanno eco i bambini


C'era un re di nome Federico
che and in guerra e cercava il nemico.
Ma il nemico era andato
a comprare il gelato
a comprare il cioccolato, a fare il bucato (bambini)

Nemico, nemico, vieni fuori che ti aspetto!


sono chiuso nell'armadietto, sto mangiando un arancetto (bambini)

con la spada e con il pugnale


no, perch sto male (bambini)

34
con lalterazione delle parole, per scoprire nuovi significati

a una filastrocca popolare fanno eco i bambini di cinque anni


Capra capretta
che bruchi tra l'erbetta
vuoi una manciatina
di sale da cucina?
la capra mangia il sale, la caprona mangia il salone
per il salone anche quello in cui giochiamo a scuola!

e poi quelli di quattro anni


la calza diventa calzino, calzone
Io il calzone lo mangio!

con altri giochi di parole per i bambini che sanno scrivere

CON GLI ACROSTICI


P asseggiando
O ggi
E lvis
S uda
In
A bbondanza

F ormo
I nquinato
Un
M elmoso
E stuario

F enici
I rrigarono
U na
M esopotamia
E mersa

35
M ia mamma
A ma i
R iccioli
Io
A mo i
G ioielli
R ingrazio
A nna che mia
Z ia
I nsieme alle mie
A miche

T ovaglia
R osicchiata
E legante
N umerata
O besa

CON LE SIMILITUDINI

il fiume come:
un sentiero azzurro che porta al mare, uno specchio molto lungo, un'autostrada che
porta alla foce, un nastro celeste che attraversa la terra

io sono come:
un peperoncino piccante, nero come il nero del buio, dolce come una goccia di gelato

il treno come:
una fila di libri con le ruote, un razzo di metallo, una muraglia con le ruote

CON I CALLIGRAMMI

La chiocciola
La freccia

36
C O N L E M E TA F O R E

Il fiume Po di Nico Orengo16


Il fiume Po
le gambe accavall
e tutti i pesci attorcigli

i bambini spiegano
il Po ha le gambe perch corre sempre
le correnti sono come gambe che si stringono attorno ai pesci
sono le alghe di sotto che si muovono come gambe

i bambini creano
vorrei essere il mare con i pesci che danzano sotto l'acqua
la Dora fiume che profuma
camminiamo su un tappeto di foglie
il fiume un freddo nastro o un nastro d'argento.

Dopo tanto lavoro con la poesia, la poesia lavora dentro ognuno, lievita e richiede
attenzione e non resta che aspettarla!

Filastrocca dellattesa di Bruno Tognolini17


Aspettami
Come oggi aspetta domani, aspettami
E come semi i tuoi giorni, piantali
E quando torno vedrai che fiori
Salutami
Anche se non mi vedrai, salutami
Se il vento passa di sera, diglielo
Se lo farai non sar mai sola
E parlami
Dentro il silenzio del cuore, ascoltami
E sentirai che ti dico aspettami
E torner e chiuder la rima

37
Verso di tra/verso in una scuola primaria

racconto di un'esperienza

Il racconto che segue quello del percorso poetico iniziato con i bambini della seconda
classe della scuola primaria Nicol Tommaseo di Torino.
Il progetto, inizialmente annuale, proseguito fino alla conclusione della quinta classe
essendosi creato, fra le insegnanti di laboratorio, quelle di classe e i bambini, un terreno
comune ricco di curiosit, entusiasmo, scoperte, simpatia, passioni condivise.
Il racconto si snoda pertanto attraverso quattro anni di scuola, in cui sono stati trattati
differenti argomenti che si sono articolati ciascuno in sette incontri.
Il testo che segue, nella forma pi sintetica possibile, espone lattivit e tenta, nella sud-
divisione che caratterizza ogni incontro, di offrire uno strumento che aiuti a ripercorrere
lesperienza. La produzione dei bambini qui solo un accenno della ricchezza del pos-
seduto, sfondo poetico degli incontri di cui si preferito sottolineare la scansione delle
fasi che hanno caratterizzato il lavoro appassionante ed emozionante.
Prezioso stato lintervento de Il Trillo, uno dei tre laboratori musicali dei Centri di
Cultura per lInfanzia sullEspressivit e la Comunicazione, che ha realizzato cori parlati,
ricerche sonore e timbriche, rielaborazioni musicali di poesie, partiture musicali costruite
sui testi, costituendo una delle fasi pi affascinanti e coinvolgenti del lavoro che risuona
ancora delle note, degli strumenti, delle voci, delle parole e suggerisce il canto poetico
dei bambini.

I L M E TO D O

Il lavoro proposto dal laboratorio stato progettato secondo le seguenti fasi:

scelta di un tema legato alle esperienze significative fatte dal bambino


offerta di spazi - laboratorio di lettura, laboratorio musicale, aule scolastiche - e di
stimoli per rielaborare verbalmente le esperienze
ricerca dei testi poetici e scelta delle poesie per offrire un orizzonte ricco,
diversificato
lettura di poesie, fra un commento e laltro dei bambini, quasi eco del vissuto
spazio e tempi dedicati alle produzioni poetiche dei bambini, realizzate a scuola in
parallelo alle attivit del laboratorio, al termine di ogni percorso annuale.

Particolare attenzione e tempo sono stati dedicati alla ricerca dei testi poetici: si sono

39
consultate antologie, raccolte per autore, raccolte tematiche, riviste sulla poesia. Non si
tenuto conto solo di autori che hanno scritto per bambini e ragazzi ma anche di autori
per adulti. Le poesie individuate sono state lette in gruppo, commentandole e cercando
di passare da un livello emozionale e soggettivo a uno pi analitico e oggettivo. Sono
stati scelti testi ritenuti adatti ai bambini per contenuti e modalit espressive e che si
diversificano per rima, suoni, ritmi e immagini. In ogni categoria si cercato di inserire
poesie descrittive, narrative, umoristiche, haiku per offrire un orizzonte poetico ricco,
diversificato, lontano dallovvio e dal banale; sono state selezionate le proposte da
riprendere e completare a scuola e i testi adatti ad essere giocati anche da un punto di
vista sonoro.

IL PERCORSO POETICO

Il laboratorio ha coinvolto quattordici bambini, otto maschi e sei femmine, provenienti da


contesti familiari molto diversi, la scuola Tommaseo infatti, situata nel centro storico di
Torino in prossimit del Parco del Valentino, accoglie unutenza variegata proveniente in
gran parte dal centro vero e proprio e in piccola parte dalla zona pre-collinare e collinare.
Il numero limitato dei bambini ha permesso allinsegnante di stabilire rapporti individua-
lizzati e di curare molto la socializzazione, il confronto e lo scambio allinterno del gruppo.
La classe, presentata come vivace, attiva e creativa, abituata a esperienze vissute con un
alto coinvolgimento emotivo e sensoriale, ha aderito con curiosit e interesse al lavoro
proposto.

Aria, acqua, terra e fuoco stato il campo individuato per il primo approccio alla poesia
tenendo conto delle esperienze vissute dal gruppo.
Le percezioni sensoriali del poeta lavoro del secondo anno, nato dal desiderio di appro-
fondire il tema delle percezioni sensoriali a contatto con la natura e i quattro elementi.
Emozioni e sentimenti nel quotidiano, nei rapporti con i coetanei e con gli adulti iti-
nerario poetico del terzo anno, nato dal confronto con linsegnante, ha proposto
strategie per venire incontro alle difficolt che hanno i bambini nel riconoscere sen-
timenti ed emozioni e nel riflettere sul proprio stato interiore e sugli eventi che lo deter-
minano.
Progettiamo insieme, diventiamo scrittori, scenografi, registi, attori propone lelabo-
razione e la rappresentazione di temi poesie, spunti, che hanno creato pi risonanze di
altri e che hanno fatto scoccare qualche scintilla di entusiasmo: i bambini sono stati gli
scrittori, i poeti, i registi, gli scenografi e gli attori del loro lavoro e... di se stessi.

40
primo anno

aria, acqua, terra, fuoco

L O S P A Z I O E L E A T T I V I T

Il laboratorio di lettura lo spazio che, con differenti allestimenti, fa da sfondo alle attivit
dei bambini: cuscini disposti intorno a uno schermo su cui scorrono, a seconda dellar-
gomento trattato, le immagini di aria, di acqua, di terra, di fuoco; un registratore per dif-
fondere musiche che seguono nuvole, scie di aerei, fuochi divampanti, lampi zigzaganti, e
materiali vari per raccontare gli elementi. I rumori, quelli dellaria, della pioggia, del mare,
del fuoco vengono suggeriti dal fruscio di aquiloni appesi con fili trasparenti in lieve
movimento, dal bastone della pioggia, da un tamburello con chicchi di riso, e, quando si
parla di terra al centro del tappeto compaiono, in differenti cesti, sabbia, terriccio, terra
argillosa, terra vulcanica, minerali, muschio, cortecce, rametti e foglie, frutti, erbe aro-
matiche e verdure...

L E PA R O L E D E I B A M B I N I

Quando scorrono le immagini di nuvole chiare, scure, leggere, minacciose, sulle scie di
aerei in volo, cieli al tramonto, allalba, cieli di temporali e di arcobaleni, nebbie... i
bambini dicono:
le nuvole mi ricordano casa mia a San Raffaele Cimena: molte volte ci sono nuvole
bianche cos belle che le guardo con il cannocchiale
io ho visto unalba in Sardegna dalla finestra
mentre andavo al PAM, mi sono fermato a guardare un tramonto
sono andata da sola in aereo in Sicilia. Ero emozionata. Mi ha accompagnata allaeroporto
tutta la famiglia. Mi hanno messo un biglietto al collo e quando sono arrivata cerano i miei
parenti ad aspettarmi. Avevo paura a guardare sotto perch ero sopra le nuvole
passando in aereo si potrebbero prendere dei pezzi di nuvole
limmagine con la nebbia mi ricorda il bosco di Torre Pellice.

Quando si ascoltano i suoni della pioggia e dellacqua, i bambini dicono:


a me piace il rumore della pioggia quando faccio dei viaggi lunghi in macchina
mi piace il mare quando un po mosso. Una volta ero sdraiata sulla sabbia, mi
arrivata unonda in faccia e stavo per annegare, mio padre e mio fratello mi hanno salvata
una volta ero vicino ad un fiumetto e ho fatto dieci barchette di carta, poi le ho fatte
navigare e ho dato un premio alla barca che arrivata prima.

E dinnanzi ai prodotti della terra, posti al centro del tappeto, i bambini dicono:
mio nonno contadino, lavora tutto il giorno e ritorna a casa con le mani e i vestiti

41
sporchi di terra. A me piace vederlo lavorare
io quando vado in vacanza a Carovilli pianto sovente fiori e alberelli
a me piace utilizzare la terra per fare dei disegni e delle composizioni
a me piace la terra morbida, mi piace molto rotolarmi nella terra
io a volte ho paura che camminando mi entrino degli animaletti nelle scarpe.

Quando scorrono immagini di fuochi domestici quelli del forno, della candela, del
camino, di fal sulla spiaggia, fuochi di lampi, di vulcani, di incendi nei boschi, i bambini
dicono:
a me piace il rosso del fuoco: il fuoco scalmanato come me
ricordo che mio padre in montagna accendeva sovente dei fuochi usando la carta di
giornale
a me piacciono i fuochi grandi, il fuoco mi mette rabbia
una volta ero andata con degli amici nel bosco e poi abbiamo deciso di fare un fuoco.
Abbiamo cercato rametti e acceso il fuoco con un accendino. Poi ci siamo seduti tutti
intorno a pensare delle cose sul fuoco. A me il fuoco fa pensare allallegria
a Pasqua quando vado a Carovilli vedo benedire il fuoco.

L E P O E S I E D I R I F E R I M E N TO
aria
Cera la nebbia di Lauretta Rossellini, frammento da Quartine Vallesane di Rainer Maria
Rilke, Nuvole di Mario Pastonchi, Partenza daeroplani di Umberto Saba, Battaglia in cielo
di Gianni Rodari
acqua
Il mare di Bryan Waller Procter, Barchette di carta di Tagore, Pioggia di Paul Klee, La
fontana malata di Aldo Palazzeschi
terra
Gli alberi di Franco Fortini, A mio padre di Leonardo Sinisgalli, Un fiore di ciliegio di Y. No
Akinito, Il melone di Hami di Liu Shahe, La terra di Anrej Voznesenskij, Marzo di Giorgio
Caproni
fuoco
Palazzo Mirena di Aldo Palazzeschi, Il pompiere ragioniere di Roberto Piumini, La fiamma
di Luciano Folgore, Inverno di Attila Jozsef, Fuochi dinverno di Attilio Bertolucci.

I SUONI DELLA POESIA

Il laboratorio musicale Il Trillo gioca con le poesie e le filastrocche e diventano sonore le


consonanti F e V di Le parole adatte di Roberto Piumini per ottenere il soffio dellaria, la
C e la G della filastrocca Piove-pioviccica fanno suonare lacqua, la coppia C R e F R della
filastrocca Grano gran i prodotti della terra.

42
I L L A VO R O I N L A B O R ATO R I O E I N C L A S S E

I calligrammi di Apollinaire sono loccasione perch i bambini ne scrivano altri a scuola


utilizzando le tante immagini di acqua (mare, pioggia, fontana, pozzanghere). La
ricerca di sostantivi che riguardano laria esperienza che si tenta di rappresentare anche
graficamente. Catena di parole il gioco che mette a disposizione di ogni bambino un
cartoncino con una parola inerente allelemento terra, lultima sillaba viene utilizzata per
iniziare unaltra parola e cos via.
Prendendo spunto da due poesie portate e lette dai bambini si propone poi unattivit
riguardante la metafora.

LE POESIE DEI BAMBINI

Il cielo come il mare


e quando scende tocca lacqua.

Quando c la pioggia
il mare sempre mosso
invece quando il sole
sconfigge la pioggia
e il sole sta vicino al mare
il mare sempre calmo.

Linsegnante riprende lattivit a scuola. I bambini disegnano una metafora contenuta


nelle poesie lette in laboratorio e giocano al Gioco del cambio che consiste nello sce-
gliere parole per esempio inerenti al fuoco quali forno, torno, corno... e di queste si
cambia la seconda sillaba e cos di seguito le altre. E ancora giocano a fare degli acrostici
con il proprio nome ad esempio Vinci, diminutivo con cui i compagni chiamano Vincenzo,
pu diventare:
V ivo
I solato
N ella
C itt
I taliana.

I B A M B I N I D I V E N TA N O P R O TA G O N I S T I

I bambini hanno ancora molto da raccontare rispetto al loro rapporto con gli elementi e con
la poesia. Da parte del gruppo emerge lesigenza di fare e di sperimentare anche il ruolo di
lettore ad alta voce. Si decide di rispondere a queste esigenze offrendo due incontri con
tempi e spazi pi dilatati per individuare il proprio elemento e la poesia preferita.
Nellultimo incontro ogni bambino presenta la propria poesia scegliendo anche la

43
modalit di lettura ed eventuali sussidi visivi o sonori per aumentare la suggestione del
momento. In laboratorio pronto lo schermo per la proiezione di vetrini sugli elementi
disegnati a scuola, mentre la lettura avviene individualmente o a due voci.
Qualcuno vuole anche un lieve sottofondo di suoni realizzato con il bastone della pioggia.
Le letture sono attente, partecipate, con unevidente passione e molta emozione.
Allincontro partecipano anche i genitori. I bambini regalano dei segnalibri con le
metafore composte e disegnate a scuola.

44
secondo anno

le percezioni sensoriali dei poeti

L O S P A Z I O E L E A T T I V I T

Differenti allestimenti hanno scandito gli incontri mettendo in contatto i bambini con le
percezioni sensoriali dei poeti.
Sullo sfondo, una finestra aperta verso il parco e la collina, un tavolino su cui appoggiano
foulard in seta di vari colori, unametista, piccoli oggetti in legno, caraffa e campanella in
cristallo, vaso con fiori, uova, cappelli in feltro e pelliccia (il poeta guarda e tocca).
Sul tappeto, una grande tovaglia apparecchiata, con un angolo per gli assaggi: datteri,
pasta di mandorle di vari colori, cioccolato, sciroppi, fragole e altra frutta e uno per i
profumi, essenze, erbe aromatiche, aglio, cipolla, saponette (il poeta sente e assapora).
Un piccolo teatrino delle ombre, che si muove alla musica del carillon. Il richiamo sug-
gestivo e il silenzio e lascolto sono immediati. Quando i carillon tacciono, iniziano i
commenti dei bambini, con il racconto di momenti di vita, evocati dai suoni e dalle ombre
(il poeta ascolta).
Si esplorano gli oggetti, si commentano, si raccontano le esperienze, si annusano i vari
profumi, si iniziano gli assaggi, la musica e i carillon accompagnano le attivit che
indagano nelle sensazioni dei poeti.

L E PA R O L E D E I B A M B I N I

Guardando dalla finestra e osservando gli oggetti sul tavolino:


ho visto un uccello che spariva dietro le nuvole; anche a casa mia vedo molti uccelli
soprattutto corvi
a me dalla finestra piace molto guardare la luna, soprattutto quando sono al mare e fa
troppo caldo per dormire
a me piace molto lametista. Io a casa ho una collezione di minerali che tengo in un
armadio. Ogni tanto li tiro fuori e li pulisco
io ho fatto un sogno, in cui mi trovavo in una caverna con tanti minerali e potevo rac-
coglierne quanti volevo
il cappello di pelliccia mi fa pensare ai gatti, che sono teneri e morbidi.

Gustando gli assaggi posti sulla tavola e annusando i differenti profumi:


mi piace guardare e toccare le uova, che sono bianche fredde e lisce e poi mi piace
anche mangiarle
le fragole mi fanno venire lacquolina in bocca. Io destate vado a raccoglierle in posti
che conosco mi attira anche il loro colore
a Carovilli c un odore particolare: in estate c odore di verde, di erba e di prati; di
inverno lodore pi freddo.

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Ascoltando i carillon, proseguono i commenti dei bambini:
i carillon mi fanno pensare alla voce della mamma, che mi faceva le coccole quando
ero piccola
mi piacciono le parole con un suono dolce, che fa compagnia
anche il vento fa compagnia, se non troppo forte
bello anche il vento che luomo non pu domare. Qualche volta come unorchestra
ci sono anche dei suoni e dei rumori che fanno paura, come quelli che sento a Carovilli
quando c il temporale.

L E P O E S I E D I R I F E R I M E N TO

La luna e la notte di Jacques Prevert, Il corvo di Josip Murn, Nelle mia dita tenevo un
gioiello di Emily Dickinson, La tenerezza del guscio duovo di Giovanni Roboni, Dieci con
dieci con dieci di Roberto Piumini e, per il gusto, La pianta di fragola di John Silkin, Uno
spicchio di pera di Leonardo Sinisgalli, Le golose di Guido Gozzano, La credenza di Arthur
Rimbaud, Laria di primavera di Sandro Penna e, per lascolto, La conchiglia di Liu Shahe, Il
vento cominci a fremere sullerba di Emily Dickinson, Lui-una parola di Takahama Kyoshi,
In cielo un lampo di Matsuo Basho, La canzone delle onde di Gunnar Ekelf.

I SUONI DELLA POESIA

Sulle parole fruscio, onde, sciabordio in La Canzone delle onde di Gunnar Ekelf, il labo-
ratorio musicale Il Trillo propone una ricerca sonora. Compone una melodia costruita
sulla scala pentatonica utilizzando Dieci con dieci con dieci di Roberto Piumini e realizza
una ricerca timbrica con Il corvo di Josip Murn.

46
I L L A VO R O I N L A B O R ATO R I O E I N C L A S S E

Si gioca con le parole e i bambini, che devono individuare parole legate alla percezione
tattile e visiva, chiedono di cimentarsi nuovamente con gli acrostici, collegandoli ad
esempio alla percezione visiva. La vista, pu essere cos descritta:
V edo
Il
S ole
T ramontare
A desso

Si gioca con le parole, con una ricerca di termini, legati allolfatto e al gusto. Dopo la
lettura di alcuni limerick e la spiegazione delle regole di questo genere poetico, i bambini
sono invitati a scriverne alcuni a scuola utilizzando anche esempi di grandi poeti come
Gianni Rodari e il suo signore di nome Filiberto18

Un signore di nome Filiberto


amava assistere al caff concerto
e al dolce suono di tazze e cucchiaini
mangiava trombe, tromboni e clarini
quel musicofilo signor Filiberto.

E di qui nascono i limerick scritti dai bambini

Cerano una volta tante micie


Che mangiavano molte camicie
Ma a forza di mangiare camicie
Venne loro la polmonice
A quelle strane micie mangia-camicie.

Quello strano pilota di Vercelli


Comprava sempre ombrelli
Ma un giorno ne trov uno rotto
Che aggiust con un bel cerotto
Quel povero pilota di Vercelli.

I B A M B I N I D I V E N TA N O P R O TA G O N I S T I

Il lavoro annuale di poesia si conclude completando in laboratorio una proposta realizzata


a scuola dallinsegnante. Per rappresentare le poesie scritte da loro, i bambini sono stati
invitati a fotografare ambienti, persone, animali, oggetti adatti, durante le passeggiate

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lungo le rive del Po. Le fotografie, poesie e disegni sono diventati composizione originale
e indicativa delle preferenze e della creativit individuale che ciascuno presenta a fine
anno a compagni e genitori.
Sul tappeto pronto un leggio. I bambini, a turno, espongono la loro composizione,
spiegando le motivazioni della scelta e leggendo la poesia ad alta voce. Intensa e densa
la concentrazione, lenergia e lemozione dei lettori e degli ascoltatori.

LE POESIE E LE EMOZIONI DEI BAMBINI

La mia cara Duchessa


La mia cara Duchessa
era una miciona molto grossa,
amava mangiare i pesciolini rossi
e non amava molto gli ossi
ma un bel giorno ne ingoi uno
senza che se ne accorgesse nessuno
e cos cap che anche gli ossi
erano buoni come i pesci rossi

ho scritto una poesia sulla mia gatta, per non ho potuto fotografarla,
perch adesso in campagna da mia zia. Nella foto al posto del gatto c
un mio compagno truccato da gatto.

La neve
La neve, volteggiando
cade rimbalzando
sui tetti e sui camini
delle case dei bambini.
I fiocchi gemelli
Cadono sugli ombrelli
E tutti son pi belli

una volta in montagna ho visto una tormenta di neve


e cos ho pensato di scrivere una poesia sulla neve.

I gabbiani
Gabbiani missili dellaria,
non fatevi abbattere,
volate finche potete,
predoni dellacqua,
i vostri nemici vi ammirano,
non fatevi prendere,
vi prego, gabbiani

la mia poesia sui gabbiani perch ne vedo sempre tanti in Sardegna, ma qui non
stato facile fare la fotografia.

49
terzo anno

emozioni e sentimenti

L O S P A Z I O E L E A T T I V I T

Nel laboratorio musicale Il Trillo, le parole riprendono sentimenti ed emozioni, provate


durante lascolto e luso di strumenti musicali. Sul tappeto pronto il teatrino delle ombre
che, con un lieve sottofondo musicale, presenta situazioni di gioco/amicizia,
contrasto/bisticcio fra bambini e incontri/scontri fra generazioni. Il dialogo segue
spontaneo con il racconto di piccoli frammenti di quotidiano. Il testo poetico Il vecchio e
il bambino di Francesco Guccini il canovaccio per esprimere sentimenti ed emozioni nel
rapporto fra generazioni diverse, con il supporto di due allievi della Scuola di Teatro
Maigret & Magritte.

L E PA R O L E D E I B A M B I N I

Emozioni e sentimenti ascoltando la musica e usando strumenti musicali:


ascoltando la musica ho immaginato una storia, in cui io e una mia amica eravamo due
Arsenio Lupin e facevamo una rapina in una banca: ci sentivamo contente, sicure e libere
il gong mi fa pensare al momento della sera, in cui i miei genitori dormono e io posso
fare quello che voglio e mi sento finalmente libero
suonando con le percussioni, mi sentivo libera e contenta
il pianoforte mi dava unimpressione di felicit, di movimento e in certi momenti anche
di mistero
ascoltando la musica, mi sentivo un po a disagio come quando sono per strada e le
macchine mi schizzano lacqua addosso
oggi ero un po adirata e agitata e la musica, con il suono del gong, mi ha tranquillizzato
il battito del tamburo mi faceva pensare al battito del mio cuore quando sono felice
a me destate piace molto giocare fuori di notte con la pila, facendo finta di essere dei
ladri o giocando al lupo
anchio quando sono in vacanza mi sveglio di notte e mi piace passeggiare nel buio
la notte pi divertente del giorno perch non si va a scuola

e in tema di gioco/amicizia, contrasto/bisticcio:


io non gioco quasi mai fuori: a me piace guardare le cassette con le mie amiche
a volte con gli amici ci picchiamo con i cuscini
giocando con gli amici a scuola qualche volta mi sento prendere dallira, quando
qualcuno mi tratta da stupida o mi tocca il sedere
di solito sono tranquilla ma quando qualcuno mi fa arrabbiare mi sento come un
leopardo pronto ad azzannare

50
in classe, ogni tanto, i compagni mi odiano e mi dicono che puzzo
dopo la partita, nella squadra che perde, qualcuno litiga e qualcuno piange

e in tema di incontro/scontro fra generazioni:


ricordo che quando ero piccolo e andavo allasilo mio nonno mi raccontava fatti della
sua vita di bambino, nel periodo della Prima Guerra mondiale. A lui li raccontava sovente
suo nonno
la poesia mi fa pensare alle passeggiate che facevo con il mio bisnonno a Patern
io voglio bene a mio nonno, per lui a volte anche noioso, soprattutto quando dice:
Eh! Ai miei tempi!
mio nonno a volte mi aiuta a fare i compiti, per qualche volta si arrabbia perch non
capisce il metodo di scuola
mi piace quando si dice che la polvere rossa si alzava lontano. Queste parole mi danno
una grande emozione
mi sono emozionato a queste parole e il vecchio diceva, guardando lontano. Mi piace
anche il ritmo di queste parole.

L E P O E S I E D I R I F E R I M E N TO

Vorrei tanto trovare di Marcello Argilli, O carico di stelle di Maria Luisa Spaziani, La sera
si fa sera di Franco Fortini, Io solitaria di Roberto Piumini, Girotondo di Alfonso Gatto,
Invito alla quiete di Anonimo giapponese e, per fare amico, Amicizia di Luis Cernuda, La
rosa bianca di Attilio Bertolucci, I fanciulli presso gli orti di Nico Naldini, Letizia di
Rossana Ombres, Aspettando Silvana di Giorgio Caproni, Il vecchio e il bambino di
Francesco Guccini.

I SUONI DELLA POESIA

Con il laboratorio musicale Il Trillo i bambini, in piccoli gruppi, sono invitati a esprimere
con la voce o con gli strumenti significati e sentimenti provati e individuati nel percorso
scandito dalle poesie Invito alla quiete di Anonimo giapponese, Io solitaria di Roberto
Piumini e Vorrei tanto trovare di Marcello Argilli.

I B A M B I N I D I V E N TA N O P R O TA G O N I S T I

I bambini a scuola hanno elaborato delle brevi composizioni in linguaggio poetico, in cui
hanno espresso emozioni e sentimenti. La lettura avviene in laboratorio ad alta voce, indi-
vidualmente o a piccoli gruppi. Gli adulti presenti, insegnanti e genitori, sono sollecitati
dai bambini ad esprimere un parere sulle produzioni poetiche.

51
LE POESIE E LE EMOZIONI DEI BAMBINI

La tristezza
T ristemente
R itorna
In
S alotto
T iziana
E
Z uffola
Z izzagando
A nsiosamente

secondo me ti senti triste quando pensi a momenti allegri, che non torneranno pi,
quando ti senti sola, quando il cielo grigio, piove e non puoi uscire, quando non hai
nessuno a cui confidare le cose.

Allegria
Quando in primavera
Il sole splende,
i bambini splendono al sole
giocando con armonia e allegria
nei loro cuori.
Quando c il tramonto
I bambini conservano nei loro cuori
La bellissima giornata primaverile

ti senti allegra quando splende il sole, quando giochi con gli amici e ti senti elet-
trizzata, quando finisce la scuola e vai in vacanza in montagna, la montagna porta felicit.

52
quarto anno

progettiamo insieme

L O S P A Z I O E L E A T T I V I T

In conclusione...
la maggior parte del lavoro viene svolto nella sede del laboratorio Il Trillo, pi adeguata
in previsione di una suddivisione dei bambini in piccoli sottogruppi. I bambini avanzano
tante proposte: scriviamo una storia con delle rime da realizzare con l'accompa-
gnamento di strumenti musicali e il teatrino delle ombre, la storia potrebbe anche
essere tutta in rima; l'idea del teatro delle ombre piace anche a me, a me piacerebbe
una filastrocca, una storia con un personaggio misterioso ed un finale triste rappre-
sentata con il teatro delle ombre, una storia comica con strumenti usati da noi e
musiche anche cantate. Si decide che ognuno scriva una storia e che si scelga quella pi
idonea a essere rappresentata.

I B A M B I N I D I V E N TA N O S C R I T T O R I , R E G I S T I , S C E N O G R A F I , A T T O R I

Il lavoro di quattro anni termina con una vera e propria produzione teatrale.
La ciambella non solo un dolce stata la storia preferita e scelta perch ritenuta dal
gruppo divertente e misteriosa. In un clima ironico, misterioso, surreale, con unal-
ternanza fra prosa e rima, si racconta di un cavaliere molto goloso che parte alla ricerca
di un ciambellone nascosto in una grotta sulla cima di una montagna e custodito da un
fantasma. Leroe, dopo aver superato alcune prove, torner sazio e ricco perch sulla
montagna trover anche sacchi di monete doro.

53
In laboratorio si sceglie come rappresentare la storia: un narratore, degli attori, un coro,
una piccola orchestra, degli operatori addetti alle luci e la storia rappresentata con il
teatro delle ombre.
Si decide di dividersi in due gruppi: uno con il laboratorio Il Trillo si occupa delle riela-
borazioni musicali, mentre l'altro con il laboratorio di lettura arricchisce il testo con
poesie e filastrocche. Il tempo rimanente dedicato all'allestimento e alle prove del
piccolo spettacolo. Il testo si amplia e si modifica. I bambini usano alcune poesie e fila-
strocche integralmente, altre con arrangiamenti musicali, alcune completamente
inventate come questa Canzone finale eseguita su tasti di re, fa diesis, la, accompagnata
da percussioni e maracas.

Canzone finale
Siamo a casa e il ciambellone
lo mangiamo a colazione.
Se lo digeriamo non si sa,
ma l'indigestione ci verr,
ci verr,
ci verr

LA LOCANDINA

La ciambella non solo un dolce, spettacolo teatrale a cura dei bambini della scuola
Tommaseo.
Testi, musiche, poesie creati e rielaborati dai bambini.
Hanno collaborato: il laboratorio di lettura Pinocchio, il laboratorio musicale Il Trillo e le
insegnanti di sezione.
Genitori e insegnanti sono il pubblico che, prima dei lettori di questa esperienza, ha con-
diviso con i bambini il piacere del fare poesia.

E INFINE

Lesperienza si conclude ma il percorso volto alla ricerca non pu che rimanere aperto!

54
55
56
I bambini poeti

Tutti i bambini sono un po poeti, anche se ci che scrivono non sempre poesia.
per importante che essi sperimentino il piacere dell'esprimersi in versi e la difficolt di
cercare le parole adatte, per dare armonia e ritmo ai propri lavori.

Ilaria, tre anni


Senza titolo
Cuore di nanna,
non fare sparire
la mamma

Carlotta, quattro anni


Un tuffo nel fiume
Il fiume risucchia,
l'acqua gira gira,
ma in fondo non ci vai.
(Per un pelo!)

Stefano, quattro anni


L'albero
Nell'acqua si specchia
un albero
Se tu lo miri
sembra che si giri

Gaia, cinque anni


Il fiume
L'acqua scorre veloce
porta via le foglie cadute
e nell'acqua nuotano le oche
che giocano con le anatre

57
Silvia, cinque anni
La barchetta
Il bimbo nell'acqua
butta la barchetta,
che se ne va via
in tutta fretta

Soukaina, nove anni


Ascolto il vento
Ascolto il vento.
Mi sussurra:
sono forte
come un masso che rotola dalla montagna.
Mi grida:
ti spingo
come un palloncino alto e libero nel cielo
Mi bisbiglia:
io vedo
una nuvola in fiore su ogni albero.
Mi tocca
e mi sento leggero come una piuma

Raffaele, nove anni


Il gelo
Il gelo
che ghiaccia le foglie
e le strade,
che porta l'inverno
vola nell'aria

Alessia, nove anni


E viene il tempo
E viene il tempo delle foglie che cadono
E viene il tempo dei colori scuri
E viene il tempo che sale la nebbia fredda.
Nel silenzio della mia camera
nasci un segreto

58
Danilo, nove anni
La nebbia
La nebbia!
Esco di casa
e impallidisco
dalla testa ai piedi
e sussurro: "o, no arrivata la nebbia".
Ma quando vado a scuola penso: "quanta strada devo fare"
Ma la nebbia che me lo fa pensare
Ogni giorno guardo il futuro
come da un piccolo buco appannato

Elisa, sette anni, ha raccolto le sue poesie in un giornalino, Il Giornalino delle poesie
Il cielo
Il cielo se lo tocchi
Sembra di toccare una piuma,
o una rosa rossa.
Sembra un sogno da toccare.
Che incanto vedere nel cielo blu

Il tramonto
Che delizia vedere il tramonto
proprio un incanto.
Pare che porti pace ed armonia
Nel cuore degli esseri umani

La neve
Neve quando cadi,
un incanto per chi ti guarda e ti sogna
ad occhi aperti.
Neve tu sei uno
Splendore

Le stelle
Le stelle
brillano, brillano
E illuminano di sera,
il cielo blu

59
La luna
La luna splende,
nel cielo, e brilla
loscurit, della
notte

La rosa
La rosa brilla
Brilla come il cielo.
Quando la tocchi, come una
Piuma

poesie scritte e commentate dai bambini di otto anni

Chiara, mi piace guardare la luna di notte


La luna
La luna gialla
Come il sole e le stelle
Mi piace guardarla
Perch brilla nel cielo blu

Fabiana, mi piacciono i maiali veri


Il maialino
Di rosa dipinto
Tu sei purtroppo vinto.
Caro maialino cos carino
Vorrei sempre averti vicino
Per vederti gioire e mai soffrire

Alessandro
Aerei
Gli aerei in volo
Sembrano gabbiani,
partono da qui
per arrivare l.
Volano verso le nuvole

60
Rombando veloci.
Quando il cielo limpido
Si possono vedere passare
Ma per guidarli bisogna
Molto studiare

Angelo, mi piacciono gli animali carnivori


Il leone
Leone che batti la iena
Vai sempre a caccia di preda
E sei anche carnivoro
E il pi forte della savana

Emanuele
Lacqua
Il cielo come il mare
E quando scende
Tocca lacqua.
Se lacqua viene
Sfiorata, crea
Una confusione.
Come se un rumore
Disturbasse il tuo sonno

Silvia, volevo fare una poesia sui sentimenti


Il cuore
Il cuore
Quando sei felice
Lo senti scoppiare,
quando sei triste
ti senti anche arrabbiato
e va piano piano.
Quando sei stanco
Sei per felice
Di quello che hai fatto

61
Elisa, volevo fare una poesia sui sentimenti
La malinconia
Quando c la malinconia,
hai un senso di tristezza, perch ti senti solo.
E magari pensi come saresti felice,
se avessi qualcuno con te

Rosa, mi piace il vento


Il vento
Quando il vento soffia
Le nuvole sono tristi
Quando c il sole
Il vento muore,
sgocciolando

Rebecca, mi piace quando il sole brilla


Il sole
Il sole brilla
A me piace tantissimo e mi sembra
Di essere vicino
Ma invece sono lontana

Vincenzo
Poesia sullaereo
Laereo vola in cielo
In alto in alto.
Come una freccia
And veloce veloce
E parve un razzo
E un giorno scomparve
Nel nulla fra le nuvole

Matteo, ho scritto una poesia sulla mia gatta, per non ho potuto fotografarla, perch
adesso in campagna da mia zia. Nella foto al posto del gatto c un mio compagno
truccato da gatto
La mia cara Duchessa
La mia cara Duchessa
era una miciona molto grossa,

62
amava mangiare i pesciolini rossi
e non amava molto gli ossi
ma un bel giorno ne ingoi uno
senza che se ne accorgesse nessuno
e cos cap che anche gli ossi
erano buoni come i pesci rossi

Daniele, una volta in montagna ho visto una tormenta


di neve e cos ho pensato di scrivere una poesia sulla neve
La neve
La neve, volteggiando
cade rimbalzando
sui tetti e sui camini
delle case dei bambini.
I fiocchi gemelli
Cadono sugli ombrelli
E tutti son pi belli

Stefano, la mia poesia sui gabbiani perch ne vedo sempre tanti in Sardegna. Qui
non stato facile fare la fotografia
I gabbiani
Gabbiani missili dellaria,
non fatevi abbattere,
volate finch potete,
predoni dellacqua,
i vostri nemici vi ammirano,
non fatevi prendere,
vi prego, gabbiani

63
poesie scritte e commentate dai bambini di nove anni

Daniele, Elisa, Alessandro, quando i bambini vanno in vacanza in montagna sono felici
nei loro cuori perch gli sembra di giocare con la montagna. La montagna porta felicit
Le tre montagne felici
Le tre montagne felici,
erano le uniche montagne ad avere sentimenti,
infatti si chiamavano:
allegria era la prima
poi cera felicit e gioia

Elisa, ti senti allegra quando splende il sole, quando giochi con gli amici e ti senti elet-
trizzata, quando finisce la scuola e vai in vacanza in montagna. La montagna porta felicit
Allegria
Quando in primavera
Il sole splende,
i bambini splendono al sole
giocando con armonia e allegria
nei loro cuori.
Quando c il tramonto
I bambini conservano nei loro cuori
La bellissima giornata primaverile

Daniele
Gioia destate
I bambini destate
Correndo sulla sabbia
Si sentono leggeri come laria
E nei loro cuori splende lallegria

64
rime varie, limerick, acrostici, filastrocche... usando parole che terminano
con gia, cia, ce, ge, cie, gie, scritte dai bambini di sette e otto anni

Angelo e Chiara
Senza titolo
Nelle pellicce
Ci sono delle facce allegre
Che vanno sulla spiaggia
A raccogliere sabbia e bocce

Faby, Stefy, Rosa


Poesia sullorca Willy
Tu sei unorca gi matura
E ti piace la natura
Quando giochi con maestria
Un applauso porti via

Daniele e Matteo
Limerick
Cerano una volta... tante micie
Che mangiavano molte camicie
Ma una micia mangi troppo camicie
E le venne la polmonice.
Quelle strane micie mangia-camicie

Alessandro e Silvia
Limerick
Cera una signora con la lunga frangia
un giorno si inciamp la frangia si tagli
e lei se la mangi
quella povera signora
con la lunga frangia

lavoro di gruppo
Limerick
Quello strano pilota di Vercelli
Comprava sempre ombrelli
Ma un giorno ne trov uno rotto

65
Che aggiust con un bel cerotto
Quel povero pilota di Vercelli

lavoro di gruppo
Limerick
Cera un bambino dellEuropa
Che un giorno trov una magica scopa
Ma la scopa gli si ruppe
Sotto i piedi delle mucche
A quello sfortunato bambino dellEuropa

Vincenzo ed Emanuele
Filastrocche
Cera una boccia
Che assomigliava
A una capoccia.
Faceva la doccia,
ma restava boccia

Elisa, otto anni


Acrostico
V ado
A llegra
L eccando
Il
G elato
I ncontrando
E manuele

Vincenzo, detto Vinci


Acrostici
V ivo
I solato
N ella
C itt
I taliana

66
P ietro
A rrabbiato
U rl
R abbrividito
A nsimando

V edo
Il
S ole
T ramontare
A desso

Silvia
Acrostico
T ristemente
R itorna
In
S alotto
T iziana
E
Z uffola
Z izzagando
A nsiosamente

67
68
E... per saperne di pi

alcune forme e generi poetici

ACROSTICO
un componimento poetico in cui con le lettere o le sillabe o le parole iniziali di ciascun verso si
forma un nome o una frase. Viva VERDI utilizzato dai patrioti italiani durante il Risorgimento signi-
ficava V i v a Vittorio E manuele R e D II talia.
ALLITTERAZIONE
Ripetizione di una stessa consonante o sillaba in parole vicine, ripetizioni di suoni vicini.
ASSONANZE
Ripetizioni di suoni vocalici nelle sillabe finali di pi parole della stessa frase.
CALLIGRAMMA
Poesia visiva, in cui le parole si dispongono a formare disegni: il significato delle parole e il signi-
ficato dell'immagine si rafforzano a vicenda.
FILASTROCCA
Componimento breve con ripetizione di sillabe e parole di estrazione popolare. Il ritmo della fila-
strocca rapido e cadenzato con rime, assonanze e allitterazioni ricorrenti.
HAIKU
Componimento poetico, tipico del Giappone, di tre versi caratterizzati da cinque, sette e ancora
cinque sillabe. Poesia dai toni semplici, elimina i fronzoli lessicali, le congiunzioni e trae la sua forza
dalle suggestioni della natura e le sue stagioni.
LIMERICK
Componimento in poesia, tipico della lingua inglese, dalle ferree regole (nonostante le infinite
eccezioni), di contenuto puntualmente nonsense e preferibilmente licenzioso, ha generalmente il
proposito di far ridere o quantomeno sorridere.
METAFORA
Figura retorica, implica un trasferimento di significato e si ha quando, alla parola che normalmente
occuperebbe il posto nella frase, se ne sostituisce unaltra la cui essenza o funzione va a
sovrapporsi a quella del termine originario creando cos immagini di forte carica espressiva.
Differisce dalla similitudine per l'assenza di avverbi di paragone o locuzioni avverbiali ("come").
ONOMATOPEA
Figura retorica, imita, attraverso i suoni linguistici di una lingua, il rumore o il suono associato a un
oggetto o a un soggetto a cui si vuole fare riferimento.
SIMILITUDINE
Figura retorica, instaura un paragone, un rapporto di somiglianza fra due cose o concetti.

69
Note
1
Accanto ai Servizi Educativi per la prima infanzia della Citt di Torino sono nati, all'inizio
degli anni Ottanta, i Laboratori dell'Infanzia, oggi Centri di Cultura per l'Infanzia
sullEspressivit e la Comunicazione, supporto e struttura di approfondimento peda-
gogico per gli insegnanti, laboratori didattici per i bambini, luogo dincontro e scambio
per le famiglie. I laboratori di lettura, inseriti nei Centri di Cultura per lInfanzia, sono
strutture di formazione, aggiornamento e ricerca pedagogica. Il progetto tende alla pre-
parazione e formazione degli adulti per raggiungere l'immaginario dei bambini e tra-
smettere loro il piacere del leggere, il gusto della narrazione ad alta voce, il desiderio di
ascoltare fiabe e racconti e di sfogliare e leggere libri. Letteratura di genere, poesia, fiabe
e racconti in musica, arte e letteratura dell'infanzia sono parte dei territori attraverso i
quali offrono una mappa per esplorare il mondo e poter vivere le proprie emozioni
intorno al tema del leggere per s e per gli altri. Gli adulti, siano essi educatori, insegnanti
o genitori, vi trovano offerte di ricerca, di formazione e nuove idee per avvicinare i
bambini al testo scritto, per suscitare curiosit ed emozioni, per far amare i libri prima
ancora dimparare a leggere. Durante tutto lanno scolastico offrono momenti dincontro
e pomeriggi dedicati alle famiglie. Consigli di lettura, libri in prestito, letture ad alta voce,
lo scaffale di Remida per il libero scambio di libri usati: mille occasioni per condividere
con i propri figli la scoperta e il piacere del leggere.

2
G. Caproni, Poesie 1932-1986, Garzanti, Milano 1989, p. 13.

3
R. Piumini, B. Tognolini, Rimelandia, Mondadori, Milano 2002.

4
C. Albaut, C. Lapointe, Filastrocche per andare a scuola, Mottajunior, Milano 1998, p. 39.

5
E. Pecora (a cura di), Il fiume della poesia. Parole nella corrente, 2006 (raccolta rea-
lizzata per Torino Capitale Mondiale del Libro con Roma).

6
G. Valensin (a cura di), Liriche cinesi, Einaudi, Torino 1943.

7
E. Sanguineti (a cura di), Poesia italiana del Novecento, Einaudi, Torino 1971, vol. II, p. 655.

8
L. Pasino, R. Salina Borello (a cura di), Versi, versetti e nonsense: unantologia ragionata
della poesia inglese, Paravia, Torino 1981, p. 53.
9
S. Penna, Poesie, Garzanti, Milano 1989, p. 229.

10
S. Silverstein, Strada senza uscita, Salani, Firenze 1994, p. 58.

11
E. Pecora (a cura di), Il fiume della poesia. Parole nella corrente, 2006 (raccolta rea-
lizzata per Torino Capitale Mondiale del Libro con Roma).

70
12
Ibidem.

13
Ibidem.

14
R. Piumini, Cera un bambino profumato di latte, Mondadori Junior, Milano 1988, p. 58.

15
G. Rodari, Filastrocche in cielo e in terra, Einaudi, Torino 1996, p. 188.

16
L. Pasino, R. Salina Borello (a cura di), Versi, versetti e rispetti: unantologia ragionata
della poesia italiana per ragazzi, Paravia, Torino 1979, p. 85.
17
B. Tognolini, Rima Rimani. Filastrocche, Salani, Milano 2002, p. 37.

18
G. Rodari, Filastrocche del cavallo parlante, Emme Edizioni, Milano 1981.

71
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72
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Torino 1986.

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Andrea ZANZOTTO (a cura di), Cento Haiku, Guanda, Parma 1987.

73
finito di stampare
nel mese di maggio 2008
con il contributo di

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