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Operazioni su datum e
coordinate
Parte I
geoide, la forma, la posizione e lassetto del datum geodetico sono quelli propri
dellellissoide utilizzato.
Nel datum geodetico, infatti, lellissoide fissato univocamente da 8 parametri
indipendenti:
- 2 parametri di forma dellellissoide (dati generalmente1 dal semiasse maggiore a
1
Gli altri parametri dellellissoide sono il raggio di curvatura polare c, leccentricit seconda e, lo
schiacciamento e il suo inverso f (inverse flattening).
2
Lellissoide adottato in questo datum il GRS (Global Reference Frame) 1980.
3
Lellissoide adottato in questo datum quello di Hayford o Internazionale del 1924, orientato a Roma
Monte Mario nel 1940.
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Lellissoide adottato in questo datum quello di Hayford o Internazionale del 1924 con orientamento
medio europeo.
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GE02 (Genova 1902): datum geodetico5 per la cartografia catastale italiana con
rappresentazione Cassini-Soldner.
Quando occorre effettuare operazioni sui datum, possono presentarsi i tre seguenti casi:
1) passaggio di coordinate nello stesso datum,
2) conversione di datum da un datum [A] a un datum [B] sulla base di formule e
parametri di passaggio noti a priori,
3) trasformazione di datum da un datum [A] a un datum [B] con la stima dei
parametri di trasformazione.
1. Passaggio di coordinate
Il passaggio di coordinate avviene allinterno di uno stesso datum; quello che cambia il
sistema di coordinate considerato.
Ad esempio, un passaggio analitico di coordinate pu essere, nel medesimo datum
Roma40, quello da coordinate cartesiane geocentriche X, Y, Z a coordinate geodetiche ,
, h o il viceversa.
2. Conversione di datum
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Lellissoide adottato in questo datum quello di Bessel del 1841, orientato a Genova Istituto Idrografico
della Marina nel 1902.
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e Z (angoli di rotazione6)
XB X BA XA
YB = YAB + R( X , Y , Z ) YA
ZB Z BA ZA
4- in [B], passaggio da coordinate cartesiane geocentriche (X, Y, Z)B a coordinate
geodetiche (, , h)B;
5- in [B], passaggio da coordinate geodetiche (, , h)B a coordinate cartografiche (E, N,
h)B tramite le equazioni della carta.
3. Trasformazione di datum
B
Nel caso di una trasformazione di datum i parametri X A, YBA, ZBA, X, Y e Z non
sono noti a priori ed inoltre si considera, oltre alla rototraslazione, anche una variazione
infinitesima di scala, anchessa incognita in partenza e rappresentata dal parametro 7;
pertanto necessario stimare i 7 parametri mediante punti doppi (o omologhi) di cui si
conoscono le coordinate sia nel datum di partenza che in quello di arrivo.
Si abbia ancora a che fare con una terna di coordinate (E, N, h)A in un datum di partenza
[A] da trasformare in una terna (E, N, h)B in un datum di arrivo [B].
6
Generalmente le rotazioni sono piccole, pertanto la matrice di rotazione R pu essere scritta nella forma:
1 Z Y
R = Z 1 X
Y X 1
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o a seconda dei casi.
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XB X BA 1 Z Y XA
YB = Y B
A
+ (1 + ) Z 1 X YA
ZB Z B
A
Y X 1 ZA
la stima dei parametri ottenuta considerando almeno 3 punti doppi ed applicando il
metodo dei minimi quadrati;
4- in [B], passaggio da coordinate cartesiane geocentriche (X, Y, Z)B a coordinate
geodetiche (, , h)B (come per la conversione di datum);
5- in [B], passaggio da coordinate geodetiche (, , h)B a coordinate cartografiche (E, N,
h)B tramite le equazioni della carta (come per la conversione di datum).
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I parametri di trasformazione da considerare sono quelli delle equazioni linearizzate.
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Per questa operazione si opera nel piano, cio considerando solo laltimetria, nei punti 1) e
5) della procedura vista in precedenza per una generica conversione o trasformazione tra
datum.
Nei passi centrali della procedura, invece, si lavora considerando anche laltimetria,
secondo un approccio geodetico/cartografico rigoroso.
Per una conversione da Cassini-Soldner (datum [A]) a Gauss-Boaga (datum [B]) occorre
procedere secondo i seguenti punti:
1) Passaggio da coordinate catastali C.S. (y,x) a coordinate geografiche (,) riferite
allellissoide di Bessel secondo lorientamento di Genova Istituto Idrografico della
Marina (datum GE02); per questa operazione necessario conoscere le coordinate
(0, 0) del punto di emanazione.
X X0 X
Y = Y0 + R( X , Y , X ) Y
Z Roma40 Z0 Roma40
Z GE02
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Si ricorda che h H + N, con N ondulazione del geoide.
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Con lavvento del Catasto numerico, lutilizzo di cartografia digitale diventa sempre pi
frequente: alcune carte vengono create ex novo in formato vettoriale, altre invece
vengono digitalizzate mediante scanner.
A questultima operazione possibile associare una georeferenziazione, che altro non
che una trasformazione tra datum differenti.
Al momento della digitalizzazione, infatti, la carta passa dal datum cartografico [A] (C.S. o
G.B.), al sistema di riferimento digitale locale [D], che ha come coordinate (X,Y)D ,
((X,Y)D= (X,Y)pix).
Per georeferenziare la carta in un datum cartografico [B] poi necessario effettuare una
trasformazione dal sistema [D] al datum [B] di coordinate (x,y)B.
La trasformazione che maggiormente si utilizza per questoperazione laffine generale
a 6 parametri incogniti10, secondo la relazione:
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Cfr. Parte II, caso d).
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xB = aXD + bYD + c
yB = dXD + eYD + f
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E = aXD + bYD + c
N = dXD + eYD + f
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Parte II
Trasformazioni piane
in forma matriciale:
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x X Tx cos sen X
= t + R = +
y Y Ty sen cos Y
come sistema:
x = Tx + Xcos + Ysen
(2.a.1)
y = Ty Xsen + Ycos
I parametri da stimare formano il vettore :
Tx
* = Ty
r = cos
s = sen
con la condizione che
r 2 + s2 = 1 (2.a.2)
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Tx
Ty
=
r
s
x = Tx + rX + sY
y = Ty + rY sX
s
= arctg
r
Considerando anzich il vettore incognito passa da 3 a 4 parametri: i parametri
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in forma matriciale:
x X Tx cos sen X
= t + R = +
y Y Ty sen cos Y
come sistema:
x = Tx + Xcos + Ysen
(2.b.1)
y = Ty Xsen + Ycos
I parametri da stimare formano il vettore :
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Tx
Ty
* =
r = cos
s = sen
Tx
T
= y
r
s
mentre il sistema (2.b.1) viene scritto in forma lineare cos (2.b.2):
x = Tx + rX + sY
y = Ty + rY sX
x=A
s
= arctg
r
= r 2 + s2
Ora la variazione di scala nel passare dal datum [A] al datum [B] di tipo anisotropo,
cio differente a seconda della direzione considerata, precisamente di un parametro
in forma matriciale:
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x Tx 0 cos sen X
= +
y Ty 0 sen cos Y
come sistema:
x = Tx + Xcos + Ysen
(2.c.1)
y = Ty Xsen + Ycos
I cinque parametri da stimare formano il vettore :
Tx
Ty
* =
r = cos
s = sen
u = sen
v = cos
con la condizione che
ru + sv = 0 (2.c.2)
che, in forma estesa, :
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Tx
Ty
r
=
s
u
v
mentre il sistema (2.c.1) viene scritto in forma lineare cos (2.c.3):
x = Tx + rX + sY
y = Ty + uX + vY
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s
= arctg
r
= r2 + s2
= u2 + v2
Considerando anzich , il vettore incognito passa da 5 a 6 parametri: i parametri
x = aX + bY + c
(2.c.4)
y = dX + eY + f
In realt, per quanto detto prima, nel caso di una rototraslazione con variazione
anisotropa di scala presente una condizione di dipendenza tra i parametri da stimare;
pertanto i gradi di libert del sistema non sono 6 ma 5 e la trasformazione viene detta
affine particolare.
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E chiaro poi che, essendo questo caso una generalizzazione del precedente, la conformit
non viene conservata, cos come per le trasformazioni che saranno esaminate nel seguito.
in forma matriciale:
x Tx 0 1 tg cos sen X
= +
y Ty 0 0 1 sen cos Y
I sei parametri da stimare formano il vettore :
Tx
Ty
* =
r = (cos sen tg )
s = (sen+ cos tg )
u = sen
v = cos
senza alcuna condizione tra i parametri.
Tx
Ty
r
=
s
u
v
x = Tx + rX + sY
y = Ty + uX + vY
x=A
u
= arctg (2.d.3)
v
= (r 2
)
+ s 2 cos (2.d.4)
= u2 + v2 (2.d.5)
s
= arcsen
(2.d.6)
r +s
2 2
11
Si verifica, infatti, che:
per la (2.d.3):
u (sen) sen
= arctg = arctg ;
arctg =
v cos cos
per la (2.d.4):
r 2 + s 2 cos = 2 (cos sentg ) + 2 (sen + cos tg ) cos =
2 2
per la (2.d.6):
s s cos ( sen + cos tg ) cos
arcsen = arcsen = arcsen =
r +s
2 2
= arcsen[sen cos + cos tg cos ] = arcsen[sen cos + cos sen ] = .
= arcsen[sen( + )] =
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x = aX + bY + c
(2.d.7)
y = dX + eY + f
del tutto analogo al sistema (2.c.4) visto per la rototraslazione con variazione anisotropa di
scala. In questo, per, i parametri sono 6 e non 5 come per (2.c.4), che appunto detta
trasformazione affine particolare.
Esaminando la (2.d.7), si pu notare che
a=r, b = s, c = Tx ,
d=u, e = v, f = Ty .
I sistemi (2.d.1) e (2.d.2) e i vettori e descrivono il problema dal punto di vista
aX + bY + c
x =
gX + hY + 1
y = dX + eY + f
gX + hY + 1
nel quale:
g0eh=0 in caso di angolo di convergenza e trasformazione omografica
h; trasformazione proiettiva).
In ogni caso i parametri da determinare non hanno un preciso significato geometrico come
lo avevano in precedenza gli elementi dei vettori .
Inoltre le equazioni del sistema (2.e.1) non sono lineari come nei casi dei sistemi visti
prima: pertanto necessario linearizzarle utilizzando uno sviluppo in serie di Taylor
attorno ad un valore approssimato e troncato ai termini di primo grado negli incrementi
incogniti, da stimarsi mediante il principio dei minimi quadrati su almeno p 4 punti
doppi (8 equazioni x 7/8 incognite).
x = a + bX + cY + dXY
y = e + fX + gY + hXY
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m n
x = a ij Xi Y j
i =0 j=0
m n
y =
i =0
b j=0
ij Xi Y j
( )
3 2 3
x = a ij X i Y j = a i0 X i Y 0 + a i1 Xi Y1 + a i2 Xi Y 2
i =0 j=0 i =0
( )
3 2 3
y =
i =0
b
j=0
ij X Y = b i0 X i Y 0 + b i1 X i Y 1 + b i2 X i Y 2
i j
i =0
x = a 00 X 0 Y 0 + a 01 X 0 Y 1 + a 02 X 0 Y 2 + a 10 X 1 Y 0 + a 11 X 1 Y 1 + a 12 X 1 Y 2 + a 20 X 2 Y 0 + a 21 X 2 Y 1 + a 22 X 2 Y 2 +
+ a 30 X Y + a 31 X Y + a 32 X Y
3 0 3 1 3 2
y = b 00 X Y + b 01 X Y + b 02 X Y + b 10 X Y + b 11 X Y + b 12 X Y + b 20 X Y + b 21 X Y + b 22 X Y +
0 0 0 1 0 2 1 0 1 1 1 2 2 0 2 1 2 2
+ b X 3 Y 0 + b X 3 Y 1 + b X 3 Y 2
30 31 32
x = a00 + a10X + a01Y + a11XY+ a20X2 + a02Y2 + a30X3 + a21X2 Y + a12XY2 + a22X2 Y2 + a31X3 Y + a32X3 Y2
y = b00 + b10X + b01Y + b11XY+ b20X2 + b02Y2 + b30X3 + b21X2 Y + b12XY2 + b22X2 Y2 + b31X3 Y + b32X3 Y2
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