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hhh BER a aS DELLA 621 RARE RMR ah a SRR abet ap apg: NATVRA DE PRINCIPII ET REGOLE MVSICALIL Oreo cognofeere, & in- andere bene la Natura & or dine della mano Mulicale, bi- fognala prima cola mecterti fnnanti detta mano formaca come fa facendofela al quanto familiar, & conliderandoni dente quel pia che i pod dy fe fleffo aleune olewuatoni come verbi gratia, ch'ella procede di 7. z.icere tornando fempre da capo alle medefime .& che ella vi falendo con le note di mano in ‘mano ; & fim cofe aililime cost ancora, Sapec cantare in fino ers e, may fa ol, Le, fit, Bedilcernere cosi grollamente il eaono dal femituono, per che a volet fapere la rae gione delle cole, @necelltio che proceda vyna cerca ndtitia di eife groMfamente 8 fo- condo la praticha » & per che & voler co- gnofcer bene la natura del orto bifogna primacognofecr la natura delle parti che lo ‘compono. Cominciateme dal di delle voci Scdella natura. i eile, che feruono a com- porte quefta tal mano nella macs a quale noi teputiamo & & noi naturale, per [a «qual noticia laeiando in dieteo il diffinic la matics, Sealtve cole troppo remoteydico che bifogna in prima fapce che nawralmente noi non polfiamo vatiae pid che in 7. mod? lecoufonauze ,dico in generale delle concore anti & difcordans & quette fone vnif 2, 364. 5.5.6 7 alle quali fi procede di ‘mano in manocon la vasiatione dyn taono, S4'vn femicuono maggiore & chi volelTe proceder piu oltra tornerebbe con Lottaua da capo nella natura dell'vnifono; talmene che quetto é vn’ordine citcular che ritorna di ono gradi motto gradi: nella medelima natura, Ditemo adangae che quefta fia vna fala che falga fecce gradi in chiocciols 8 lumaca talmente difpoita , che feguitando poi tau fcalino torni 3 punto perpendi- Eula ope il primi womo fope fe corida, & cos! di mano in mano, ma li ferte (calini primi occnperanno tutto il circuiso della lumaca , che on ne reftera niente va- aod non di manco align di ello pon. era (opraall'aleco mn’ ciafeuno haura diver fo 8 dint ito econdo il cieuito dll Hora bifogna confiderar con qual ordi- ne & telpetto dell'vno grado con laltro fal- Bono quetti gradi pero Cenza cercar altri ‘mentilaragione di quefto fapponendo che fia per la natura della mafia ttf rifpetto allorchie noftro, Dico che falgono con duoi ‘aoni & vn femituono replicando due vole ‘medetimo de gradi ¢ttato potto nome ‘uisres mi fit fay lay fiche & ftaco& pla sito ,€ fecondo la volonta di quel. primo che pote loro tal nome. E'da faper che cuono & Valtezza d falta rmaggiore , che & da vn grado all'alca prot fimo, & dico maggior per che vene ono di uel che falgono folanence va femituono come fie deuto, Mtucno fi diuide per visime divifione in nnoue partinle che fi dimandsno come & quella dittinione che é fra 'yna & Valua ‘coma la minor di voce che polla difeesner Vorchie noftro, Diuidefi il euono in me- diate in daoi femituoni 'vno maggior 8 Falteo minor, il maggior é compotto dicin= quecome, ¢ il minor di quattco. 1 femitaono maggiore & quello che na- tuxalmente fi canta nella noftta mulica Se fi dice narurale per che i forma anche’ da aqaelli che canton aria fara aleuna r2- ‘giones ma il fensituono minor € piu difficile & non fi proferitce fenz'axe & cileritatiow nee quefto ferue & quella ipecie di mufica che i chiama Cromatichasli modo che ogni voksa che noi nomineremo il femituo no {enza dire altro s'intendera fempre del emituone maggiore, i noltre& danonar che gli pati che fono fra vm grado & V'altro proflimo di vr, re, ti fas (iy las fat Cono tttidi vno twona eceetto che mi, fa, & La, fa, che {ono fem twoni. Etnota che quefta (ala la puoi cosi ‘cominciar dal 7 & dal fa, & da ogni altro prado cost come dal v7 feguendo.peroli fette gradi continuati con it medefimo ox- dine , tormando poi alloxtano nel medefima, Saluando medefime propostione stal che 1 i fia altra differenza the dal cominciac, il fondamento,8 nello vr, in va'aleco grado conie facendo fondamento del fi, iemo fi, fla. oa ry mis Bil fa che fegue tomari pur perpendicolac al primo eee T'vnifaono imperfetto. MA perche Gcominci piu dall'er ciot dda idua tuoni & il femitaono che altrimen- te, non eredoci fia altra ragione che la vo- gta di quel primo che deste regole eépote, fegia non fi dicelli che elfendo piu natucale ittaono che il emiuono gli volle pigliar spelt econo il quale twont veri fino propoticome piu natural al fervituo- 1, il piu che folfe pollbile, che ¢fecondo GGg 3 Vordine 622 Vordine detto , ive proceiendo con dui tuoni in prima , 8 posi emiwone, Toveie tte quelte cole,e full cola veder Shilanze che fi mowino da vn grado all” to edparando ciafeuno dt effi c6 ealeuno. Ext vede che il minor (pauo (ari vna feconda , & il maggjor, (ari vos lestina, perche la mano no conaene fpatioalcan, Se cute queite dftanze le chiamnarem co fonanze con vocabulo largo , & cosnm alle concordanti & alle éilcordansi 5 quali appactiene i confiderar poisehe & fara incela bene la pofiuone della mano, & Ja ragione di ef politione. "Ma inanti che venghiamo & render la aula della pofitione di detta manu, moltse- emo prima come & polta di por moficere- smo le offesuationi & regole ehe fi eauano da ella ‘Vieimatamsenie f moflrera con qual or- dine, 8 ragione fia ata cost ordinaca la deta mano. ui donerebbe effere la forma dlla mare, defiraca con Linfrafersre vegole dal rafire Cardane, Le Regole che ficamano da quella ma- tno , ton 1 prima della diferenza dallalco al bailo donde fi cauano ere diflinionis ciot Grane, Acito,$€ Sopra Auto, il che né vol Aico alto nom balfoymezzapo & alto, per che il baa é conteasto dalla prima fesla delli ferte gradi di vt 5 re, mis fs fals lay fa, i quctto fi chiama Graue. L’Acuto @ conte- nto dalla (econda eala la quale in comincia con ve.’ Saleido vna voce lopra a l'vitime fache cost Leguitando il fale con vn'altro ‘grado fitornaalla ottaua del primo vr che come Gi? decto non d’altro che vailuono perdircos) imperfetto, & da quefto wy pin al wna ota dl ime forma i -conda fea, la quale fi chiara Acuta cioe akasi(pete alla prima,la quale'prima fidice graue, cio’ balla, ma per che quetta(e- conda silperto alla tera che (egue anco con il medefimo orgine fi pod dire balla pee fi pud chiamare con vocabalo pin chiato, tezzana ym appretfo alli music chiama Acuta, & quelto nome pereffert aceeteatocosl in praticha ragionevolmente fe gli arcibaic’ da.qua inanti come anco per lamedefima ragione la feala baffa chiame- remo geaue. Sopra la mezzana,d Acata n= fegue vevalera con il medefimo ordine, & punto, falendo di grado in grado vn‘ ottdua Della natura de Principij pata rifpesto a exs.cun grado srefpetti= tuaméte deli teala merzapacioé della Aca tS quella vlkima tr pouebbe dir ales Ma per che co i fi siadh chiamarlala die remo topia Acuta. Connincin agungue [a fala yioe niles dy Gamma 0: € nu nel fardi f, fiver, pao il quale fda f, Fr engeaue, La leconda cala Acura comine cia ing. folsre, 04» primo i quale fi dita g, Joly res» Beato 5 & finilee nf fa oF 5 ten ‘condo che & fret, Acute. Laterza com- tmincia in g, fol, 72, ve, (eeondo che &i fo- pra Acuto, & fimfce iné la, equello & 4quantoulla difintione di Grane, Acuto, fopra Acuto . 8 quanto alle dif_intioni che nalcono della pottione delia mano fecondo Valtezs, Habbiamo vialtra difiutione nella ma- no,cio’ del bquatio de natura & dal bo! Je, la qual nalee dalla lugezzadi ella mano come b mosirera. 1 b quadco comincia da'vr di Gamma, & vain fino al fa dif, fa vt, grave. La natura comineia da vi, di ey fa ¥e @ vain fino fir, dvb, fobs mt Acuto. M8, mole ccow.ncia nel’ ve def fa-0F, gtaue, © vam fino al fa, di ela mi Aero, & cost sl Bye dro , a lanarura hanno tutte fe fete note, Ure, my ft fils la fs 8 i buolle won pail lay 8 cosi non ba fenon fer note doae la natura , & il 6 quadto j ne hanno ewe ,atruando al fa dla far del qual fa manca il b molle, & cosi Voidine del b roll, ricomincfa falendo in f, fa vr,Acuto, & laicia in mezzo vn grado che €¢ lami doue fecondola regola otdinaria nom fi fara mai il fa dila fa ds b molleyma gh altsi duct cordini di b quadzo,, & di natura ricomin- ciano falendo immediate, 8 cos il 6 qua- dro ricomincia immediate» partendofi dal adi ff or, grave » nel o, dig ele, vt, Acaio. Extordine di natura nicomincia in mediate nel ve di, al, fa, 01 il quale era terminato nel fa di b,fa b mi, che gli foto A canto. Ex cosl apparifce qual fala diftin- tione della mano per lalcezza & quale pet lalargezza, & che laltezza ne da la diftin- tione di Grave, Acato, & fopra-Acuto, 8 cche la largezza ne aa Ih diltinaone di b ‘quadro natura & brmolle , 8 cos! é mani- fetto, doue cominei , S¢ termini cialcuna diquelte difintione , il che per che piit rmanifeftamente apparifea fe né mette la fe- gente figura cn le note fegni aluoghi uo per dimoftrare con Vefermpio fentato quanto fi detio di fopra, Regole Muficali. 623 Sopra acuto Aone fe ‘al Grane ‘Segue horadi monftrar con qual ragione. & otdjne fiano polte turte quefte cole,se pot ricapitulando diciamo 5 che tutta la noftra mufica confifte in quefte fete noti,d geadiche habbiamo detto 5 di vr sre , mi, fa.fibla fay 8 talmente che non 6 pud fare confonanza alcunna concordante,ne di- {cordance ne fafa che non troui completa in, suet feala, nella quale @urta lamufica perfeta , ellendo come fi detto turte le cosfonanze che fi trousno in natura in- inclule in quetta cala de fette gradi & che poi palsido quelli i ritorna nella medefima natura dell'ynifuono come fi & detto «i Vottaua che fegue. D Onde manifetto che: impoflibile far smufica aleuna veramente piu a ue yanzi quello che comporta.a tre fenza perder con- fonanza, fi dita ottimo contca puntifta d vero offeustordelleconfonanze che & parte principalfima nella miucascome piu dilet- teuole alle orechie, Mail proceder (alendo con vna fala = pralaleta,é trouato nd per far la itufica pitt perfettta :ma per fatla piu adérna per che fivede che Forcaue fe bone forms fpetie dell'ynifono , danno grandiffima gratia nel conferto altro che chi confiderata bene da ‘quella ottaua del conferto ne nafcealtré pro- Portioni dell'altre voci in verlo di efla ot- taua diuerfi da quelli che hanno cé la voce principale di quella onaua, ilehe fe bene ‘non indace nubaa (petit di confonanti ,ol- tra quello che G trouano nello ferté voci 8 {eala deta’, non dimeno augumentano le fpatié dell’confonnahzi in quella chedefima Armoniad hattaeacome v. g.(Ealla quinta dior, fal G aggiongie V'ottaua di quello,ve Come aggiurigendo alla quinta di Gamaat did, fil, ve, Vorana di G. fl, re 5 0, ‘nefegaird non folamente quella gratia che dara quella ottaua rifperco alld (ua ptinci- pale , ma ancoravnaquartaripetto, a, fal, gis dato,laquale f& vn ripieno multo dilet- teuole 8 perd fe bene le fcale foperiori on augmentano {petio di confonanze ris exo & quello che ficontingono fi yna (ole a non dimeno , olre la gratia delle fomane & quintadecime , augamentano le~ {petie delle confonantie rifpetto 4 yna mede fimaarmonia, & battara & quetta& flata la ceaala della mokiplicitione di quette fcale Tana fepra Valtra per poter anche con Is va- seh dello alzar &¢ abaar le voei dat dileto donde anche & pud vedere chiaramente che gli @eumenti che hanno iloro regifti, tenor jf ottaua non mnancano di qualehe jmperfetione formidofi da effi nella Musica con quelle ottane alr {péie di con fonanaé lta quello che & ritereano. ‘Aidunque ds faper che rata Ia anocon- fie inet feale pote I'vna fopra Valta,delle goal lepiime due coniiftono di foro gra come fi’ detto, & Falta di ei folamense perehe fan atriua alJa,mis termina nel la che Ela, ‘Talmente che tutto it fondémento della mano confifte in queltetré principal (ca- le, pofte'ena fopra Falta ciot ve » re ‘nis fa fol, bas fas vt sre mis fa fol, Lasfas © on s6 fais fa fal sla fa le quali tate appartingono al b, quadro » & fi iftingaono come (re detto in grave acuta, & fopra acuta, ra per quello che la teréa {ala non ariua alfa ettima voce, fi diva potal balla in fino & qui fi dito per mon- ftrar le (cae in si Le quali fondatatata la manoche fono le deite S 1a caufa della smoleiplicatione di dertt [cale » feguiremo hota di montlrar come fi facia la molspli- catione delle fale dinatarh & del, molle. Mier dar bene adintendere quefto bi- ogra ripiglia,quelloche noi habbiamo toc- adi, fopra quanto al modo come afcendano : quetti ‘624 Dellanatura de Principij ‘quefti gradi & vnosa vnoidico adangue che clliafeendono come fi detto per Auoituo- nil, 8 va femituono replicas dae volte, che fanno,vt.resmi.fa,/abla, fas donde ne fegoe noceflariamentesche il {uperiore habbia 2p- panto fa medefims'relatione alle note infe- riori,8 faperiori che iil fa infetiore.tal- mente che formando due tcaleI'vna fopra Vera. viene anche formata via terzafeala Tateralela quale non & dfferente in altro da ciafeuna di quelle principale che ne i nomi de gradie delle notesil qual nome per eller 2 placico non varia Ia fabltancia della cofa, Facendo adungue il fa (aperiore della feala principale pit balla, fe inferiove fi comin Ciara 3 cantate falendo vna quart pi bails, che lara dal fr dela {cala in erioresdal quale ico Glendo in ino al mw primo dellafecon- a feala baurete formato vnaltrafeala lare- saleychenon fara diferente panto dallalre. Send nei nomi dalle vor,3 de gradiperche doue fi haurebbe a dire vi dice nS do- ucte fidice /l,8 doue mi, fi dice laedoue fabs Gidice re, & doae la, fi dice mis Se fola- mente il fa, aferuail nome debito& tuti i woni& femituoni verranno 3 laoghi loro, & petd quea [ean latevale (i chiamo di na- tutasper che per natura faa vien format dal formate le due (eale I'vna fopra delfalta, ne in quetto beneplacito opera altro che accommodere i nomi fecondoi nomi delle feale come fi 8 detto, il che fi2 fatto. per due tagioni, I'vna per potere feendere. & alice cantando dalle [eala {aperiore alla in- fesiore,& peril contrario.con pid facilta Se gratia per che goffa cola farebbe 8 dif- ficile cantando faite dicendo fa fo, la, ftp ‘pre & da quelta nafcono le shatationi di quarta,8e di quinca.Corbe:f dichiareri,me- glignslaoghi loro, 2os ancora man lo che realmentela (Gala di narara non & Punto difference, & non aggiungnesne leua niente alla feala dh bquadsos(i non il fuofa faperiore cle wiéne doue il mi del b quadro Acuto , Senet: refto ella non é fe non vna ofleruaifea the fi caua dalle dette (cale com- patendd & collégando la inferiore con lala. etiores L’altra comodita.che: fi cata dal formarequefta(eala;contle(ue note propric, che dal fa fapetiore di-queftafeala di na- tura, ne caniamola (cala del b molle, collo- cando perd due feale di natura f'vna fopra Valera. Et fi deduee da. quefte dac la (cala del molle appunto nel modo che fi cava quella di natara,da quelle del & quadro._Jl che per efferi dichiarato a baflanza di (o- pra »filacierd per di dichiararlo alerimeme come cofa faperflaa. Hota per che quella nomini del b qua- AtosBc quelta del bolle cofa ala incerea, & non manco inutile, pesdd 6 lafciera il dime quel che i fi 8 confidetato, fi ifer- berdin altro tempo. Segnitando adupque. Diciamo che non fi pud dite che Is feala del.b molle fia a me- aelimacon quella di &.quadto ycome bab- plamo detto di quella di nacorayanai vatia, fgrandemente il fico del femituoni ,8¢ non Yolo, ¢ noma femplici de gradi, & voci, anzi accadecheialeane pofte, n6 polliamo mai conuenite,come in ti é ma del bquadto, doue mai per J molle fi porta dite & non fa, S quello viene per elie quefta (cala del 6 tmolle, non hha fete fealunt come Valse due. ‘Ma termina nel felto ehe @ ita, Se non at tiga altrimente al fa fuperiore, il qual ea derebbe nel mi det quadeo,come fi ¢ detta, & come fi potri confiderar meglio in (ale femplo che daraad incendere cosi con paro- Je, & perd fe pur maiin tal pola (dita fa, Ihailtandola voce con ib molle far’ fuora della regola della ano, && fara vna mutica finta, & fecundo vna cexcalicentia , mi per che la fesladel b molle, non habbia il fafa petiores noné per alto,fe non per che quel tal fx pareua che chiamatle vn ut {eto di ley ‘& cosi che ti icercali d:formare da quello vivalera lela lateralesdalla quale anche arri- vuando anche ella all'elamo f fettima voce, agioneuolmence fe ne doueus formate vn altta cost fi farebbe andato in infinito: mi douendofi terminare quefto numero delle {ale in qualche luogo s parue conueniente di terminatli nel terz0 ordine che & quello delb molle, & quelto fu fatto non gli dando il fa tuperiore , ¢ cost gli. to tolka Voccafiong di. volete ¢pitk toltiplica- tioni di feale lacerale » laqual moltiplica- sone eca anco tanto pid faperflua quanto # cola manifett. Che ne ancho la (ealadel “b molle aggiugne nouira, d varies alcina alla mufica, anzi tutto il medefimo che fi ud far per b qnadco, fi pud far b molle, & Eos pestlcontariog&e (bene faqualche delle motationi che pro- cedono vatiarr=nte s& quelto fi poteua » & ‘pad moko ben. ‘aplitecon la foftentatione, & husijliationedelle voci fenza entrare pet cid in none feale , ma tutto quel che (ene cana, #'bauere con, pitt comodith & con qualche,cegola ques waciatione della hu- ailatioae , & foltentatione delle voc dal faal mi, & dal roi, al fe, alla qual varieca flata faffcienci (lima quefta terza feala del banolle 5 & cosiil moleiplicase in. pitt {eale lateral, farebbe ato al tuto inate. Hora ppéruenité & terminate Gon ogi chisterza delle ordine & ragicno della mano dico re+ petendo che il foudamento {ao {ono le tr fealedel b quadro, cio’ la, Graue, Acuta, & fopra-Acuta, le quali cominciano, & terminano , douc Gédetto di fopra & di- cono cosh uf 5 re 5 miy fas [oly ln, fa, vt, 705 sis fi fob, Ua fa, UF Yes ta fs fl lta fats ‘& quetta terza (cala cio’ la fopra-Acuta non arcita a! fa yltimo , per che la medefimns tae gione che habbiamo desto difopra haurebbe hiamato vn'alca (ala di acura, pid alas Ia quale per che non faces comodita , non fi neanco a ptopolio di dargli 'vkimo fs alla; ala fopra-Acuta del bquadro. ..Ver~ Bbé adunque formata la’mano’ fecondo ik modo che io dico nella formé infra feritta. La Regofe Muficali. 625 Sopra acuto fol is fe fob mi fa re la mi ut fol re jw la mi fol re la fate fa ot fil mi fs re la mi uw fol re fa \ oe Crewe ts mii B.malle fl fe cu ini | Natura re o B.guadro ‘ Quefto & effantiaimente Fordine della mano , & come fi vedein ciafcano fito, trouano tare le note medefime y ne pilt ne meno 5 che ne i fiti cotrifpondenti della mano formata ; della qual noi trat- ‘Non dimenofe betie in ciafeuno fito s6- no le medefime note come fi 2 detto, non fono per’ colmedefime ordina,che founoin sitla mano formata ; perd bifogna render Inragicne di quefta diuerfic 8 montteared ‘qual ordine ella fia ridotta ;& quella forma pes che fi vede. Dico: aduriqueche fe ene virtualmente, ella t& &: procede come. ‘hd detto, non dimeno fi camitiato con vi ordine,che {e bene céduce& quelto medefi- ‘mo , coriduce nondimeno con quella diffe- ‘entiaditealpofitione di note che 6 detin: Hor pet méftrar Pordinecs il quale G& pro- cedutto nella mano forimara. Dico che Ge ormata in prima la feala grave deld.qitadcoy & enza ptoceder’ pit olted con Tatra fom feala acuta » 2 cominciats immedize? 4 tanto & quella la-(cala di natuca,aceprimon~ dando vno 4 dcanto al, fa spin Haff cio’ dit fave 5 & da quello ve , formando poi Jafcala intiera di natura s la quale viene & terminare nel fa di b, fa sb. peta di eed adi: a eal del b/ quattoyche fonofei,ta,fa,ciot il (al di,g-fol,re 5 ur,il did Uasmiigre Bc il fa di. fa,b. th 5 re, quali ten gono il ptimo luogo Je note della fcala dellz natu‘a ,13 quale teemina qui (anda ci- ‘eominciarfalerido naota feala » ma id quel éattibio fi da I’ve all'vitimo fa, dinatura che of, fa vt accanto al fa's Aupariore del Pquadso, &¢ da quello ve fi forma Tafcala de¥Osraolle & termina come fit det- infa nil la ai'Va , Al sre Se con quelta feala viene & faperare la (cal di naturadi Tom." IV.» due note; cio’, del fil 8 del ta 5 di e fos fies ot Be del a5 fi 7 lequali vengono ‘ad elles leaote principal in quel polto 6 guele inferiori yengono 3 eifese feconde rellelor pofte’ qualla di. prima in ffs ‘ur ; 88 quelle di natura nelle due fequétis & ‘cost {ono formate tré ordinidi fealele- terali della natura, 8 qualita che fi¢ detto. Fini queftiordinidi feale arerali per che Tesla ree faa copra riflcrea 6 icommineiatoda capo Ia {cala fuperiores ciot Iatuta del bquatso ponédo Vr dill il fa vsima della pritua immediate il fol, rests Be con quelto di nuentano le noe della fedladel b. quadco, Tvleimesinfino & che ello né faperanol'vna &e Valea feala gid dettd di narod, & de be mole & allors tomano ad effet nel primo Tuogo,clie lara in é fa mi acito, & termina spel fa, dif. fad» te, fequente » dal qual fa, fi forma Valero ve di natata;come i vede,8¢ fi & dewodelle antecedent (caleconfondere judil leccore con quette minntie 5 dal fxs digoella fi foima Vala feala del 6.molle por fenzail fe, fopesiore 5 éome la prima volte expofi nel primo terraridscome nel fecondodellafeala dl by nolte nom fi forma ales eala, mi torna di capo al b.quadco, come fi fa, anche dopo quelto[econdo ternatio vi ale volta per ampliare a ba~ fanza i diftanca Be quantith dello voci fe- condo Lalte(fa, diranno. adanque le fale lateral com urare sms fits fel» sft» uty 28, 10h ofa fol la Uy 5M» fs fobla, Se quello 2it primo eemnacio 5 fegue pot il fecundo ternasio lateral mente , 2% 7é smi fa [Als ba, fits vt, 12 105» fis fals [ay Fas Why ré;mis $4, flea 8 qui finite il econio ternatio al quale fi aggiunge poi vn‘altra feala put lieralesche viene ad effere a fopra HHh — Acuta 626 Regole Muficali. Acata del b quadco ciot 5 vt, re mis fa, fol, da, 8 tatte queito fintenderanno mulco meglio nella loro figura. Onde fe vede de Ia diferenza della pottpofitione delle note nelle pofte loro da quelto modo vitate della mano, & quello polto di opra, da noi, ‘aon viene fi nonsche doue prima in cunt & cegni cola noi formasamole Alice ere {eale el b quadco, & faceaamo le dyenote prin Cipali in ogni pofta.In quefto iodo i for~ ‘mano prima U'atce (ele grauilaterali, & di poi fi toonaal b quatro » & Tenote di quae IKigue eale prima formate,ttanole prime da eller proferie nelle lo potte.Cos! ancho & rmanifetto della multiplications delle fesle, fecando Talteffa G caua la diferenza di graue acuto, & fopra acato,8 dalla multi- plicatione della (ealelateralmenteyfi cava la diferenza di b quadco,Natutas8e § molle.vi & vmeorada notare vn altacolache fecddo |p mano n6 fi potrebbe cantare per bmolle fono da ff or in (4 comminciando qui Yor primo del bmolle come fi deeto,m’ né dimeno & apple Forrando vavalta feala alla in gil che f pud fempre fars& alla in sil allan fi, parche toxni comodita Se ‘otnamento,8: che fi offoruino le debitepro- portioni & luoghi de tuoni,e{emituoni. E’dz notare ancora che Ia (eala di natura ferae al quadro , & alb molle, ciot sche cantadolid per 6 quadro,d per b mollesnon fivaria, ne manca pitt che la feala di natara non viinteruenga, &¢ ferua‘alle mutationi ell'vna &¢ dellalta come fi dettoPerche cla il medefimo con fa fala di & quatro Gependendo da ella ecceto che al falupe- ore come fi detto il qual fir non perd la repugoanza colli di § quadro come da quello det molte,per che a fa di natura Se Almi di 8 quadeo anno in vna_nedefims potas mi non quelli del & mole & b quae dro come fi edexeo , di modo che doue #a {cal dalb quadto,é anche quella 4: satura, al medefimo interaiene silpetca alla fala el 6 wolle eon laquale ella aifolotamence la medelima dependendo quella in tarco da queltadinatura,come fi dexto.Onde éma- nifelto che & necellario, che Se & I'vna & 3 Faturaeala accompago’ quella di naturasé Ia caufa di quefto: ma won fegue gi che ben che la natura fa il medetimo che il b quae aro Kil b molle il medefimo che la na- tata che anche il molle,&e il & quadro i no il medefimo come fi vede manifelta- ‘mente, benche paia che quefto argomento faccia now poca confuione , ma la ragione iquetlo manifefitfima, provedendo cid per che fe bene il b molle procede dalla na- fara [a qualeé il medefimodel quadro, procede non di meno di quella parce, 8 srota (ola della natusa La quale non depen de, & non 2 commune con ilbquadro ,che il faluperiore come fit detto sande non 8 vna marauiglia al thendo che fia repa- sgnanza ti Je feale de duci bdetti, not offante la ragione allegata , 8c tattele fo- pis deus cle appafconno ne feguerte feguo della mano. E QL gi Du’ Sf ge c fol & fa = 8 3f—— mi SS4ls Jmilre Gol gre | vt I fa uF . Ela & mid Du& yt & re |, & C fle fa Fou & B fad mi ss AIS rai 1 1 3S OflR nly | . NG si i ‘a Ez fg mil es PEhee| . re ef 2 gm RS 4 re S35 GG ow Diallé cofe dette i pod anchie vedere afi chiatamente, eon qual ordine,8¢ fine fianno ftare pottelechiaui 5 & perche ele fi chi mino, & di natura » 8 di molle Bedi & «quadeo, le quali on fono fe non pet déno- ‘ares che in quella’ tal rige,d (patio,? la tal pots della mano donde poi f poo fci- shente vedere quel che fe fi cohueriga 5 6 troti di fotto, & doue eangia il ferituono, & come bilogna far la mutatione » & ele quiute vengone fale, d buone; & fe le terze de felts mapgiori,d minor; & fnal- mente molte cole che danno grandiflima facili, non Golamente al comporre , mal : eantare Regole Muficali. 627 ‘cantare ancora pet la qual facili elle fonno fate melle in vio. Pocra anche dalle cole fopra decte frclmente appacite,t’onde pro- ‘eile 'errore nel quale quali comunemence Giaicuno mcouresdi porre che ta matica cone hike tolamence dls note e108 5245785 mis fl lay se wor dh fetee come habbiame det Woalaterando da tarda it ieeonde fas H qual eutore procede da die oceafionssl'vna da non hauer quella fettina voee,® ver uta, ‘ya nome da pet fe conve ealeuna dellahey mahauere it noive dena delle le, cice fe. Et pero vom fi veggendoloro pia cherei fpzcie dh nomi di vouthanno gidieaco che non fimo eancho fe non fei pecie de vori {econde che ln lor non 5 won confide rauilo che chi cognoleeia che terzo 8 pri- mmo fit, quatta, eognoleera ancora che b ut primi faeremay3¢ la lina € pecte die uciia ds eiteuna dealer inferior’, cost aco non hanno auewiro che Thaver vn madeline nemecon via delf alte voci,cioe fe procede dalla ragione fopra desta ycioé pet Pavers la melefiwa teatione che il primo faalle noci antecedenti & alle fe- quenti. Lalua eccafione di quetto exrare comune,éche nella mano non teouan mile {ano fa che non fi potla alaare 8 accomo- dare come fa primo, fenea porte aleuno fecondo fi, fetima voce yma non hanie contiderito che gueflo viene pet che fon- dandof da ogni condo fr, il lao &r,come fe detto bifogna di necellita che tutti i feeunsi fe diuentino anche primi fe nella fcala ds loro prodotes, $e per quelto cut i {adella mano i accomodano per fe primi, eon per che non vi fino anche? fr le- consi imi ehe chi fece Ia mano haul la ‘medefims imensione che io dico ¢ manife- fio. ole allondine deto che contdetata. sence il nottes dallordine anche che fi pone nella mano delle inete at 7. in 7. 8¢ non di 6.in 6.1 chedenata putchiaramente cine & gli habia intelo fetima {pecie di voc. & non folamente il qual numero di litere fi vede che é poo econdo il numero deta varet delle vos, Se perb non Wa potto Voraua litera; ma viorna alla ottaua nella prima, & come anche fa voce ottata rirorna nals prima» ciot nell'ynifuono come fit ddeaco,& finalmente da apere & hawuere per «ofa cetilfima che non la munca hi origine dalla wano,ma bene la mano dalla mulicas per che la mano fe non wna regola alla rmatiea ¢fappone che Ia maica fia aqual ‘mutica effendo cofa naturale, come & pro bnbile cola troppo inet Adite che ful fondatain vna regola dara 3 gli huomini pee che dependefi da quelli, i G bene la regola depende della cola navurale haw uuendo raferuati crea 58 quella gli oidint faci, Sequello che ® migliore & pid’ grato, Sccosté da credere che dalla olferuatione i mano » i mano faea cies. al amare fia Acalo, ilche non & debe dubitar che empre fit ato faniliae al. buome vili- andaro offeriando Ia natura di quello mo dulatione» & apoco poco dott in Fegola buona € melfa in arte come fi vede , & pet il primo & principal fuxidamento nel fare Tom. IP, il gindicioincirea quette cofemufiealidebbe natura dela colaygia che debbe fempre propoftaalle egole quando ne éile fe cs cronaile ripugnaza aleuna i pee che intanto fon buonele dee regole yma per che elle [eguitano, & fiaceommodano ella natura delle eof laguat natura non, pad notare , ma fibene molt fasilmence le regole. Tutto quelto ordine fopra detto ap- patuene dquel genere della snafica che fi chiama Diatonicho,diftinto dali alti daci, Cromatieo,8& Enarmonicho, della difexéza de quali dicergo anche bieuernente quattro parole, Dico adunque che la mafiea Diato- nica la pid facile , & pit naturale di ratte Tralee , 8 & qaella ‘che vlano nel cantare 4 Gontadini, & i putt ancora bifcantando da pet loro,ogni volta perd che habbino qual- the poco d'orechia, & quefta mutica proce de per ewoni,8e fericuoni maggiori, & non elce punto dell'ordine della mano. Ma, 1a rafica Eromatiea non ha alta regela pac Jando dele egole apparenti , 8 manikelte, fenon che diuide il nono atttalmente in fe- smituono maggiore,&e in femituono miinore, & cost profetiee tanto il maggiore quanto il minores8e proferia il minore leuna volta efprelfamencesS aleuna volta virwalmente, efprellamene (ari quando procedeodo da ‘vr 37e, proferisa prima Ie in fuo tuono, di 301 praferica I'v foftentato, &e cost former Wemisaone svinore efpcfamenre, di poi proferit’il re, & formera il fernituono maggioce,8e cos! incal eafonon fara quefto altvo fe non face che quel re dinenti vn fay trouare il {uo ma fea la voce 74,8 la Voce wt 0 & cos! fi former’ Cempre il feenituono mi- note exproifo, Lcealto fa13 poi quando fiformera non il ft femitaono minore 3 graue vicorrerd non lo [patib del emiruono ‘inore (olamente,ma infieme con quello lo {patio ancora d’vno , 8 pit toni . & finale mentol'v{o del femituono minore , formato come fi? detto, i caua principalmente 'or- dine del Cromatico il qual come i vede & pil difficile, & manco naturale del Diatoni- 0, come ancora & pit dolce & faaue pro- cédendo per minori dilanti , dal che nafce doleezza come appare nel ermituono ordi- natiosche ? molto pid dolce cheltuono 5 & pperd émolto appropriato alle eadenze, alle quale i debbe andare con pili doleeaza che i pud per lafciace fatisfatto l'rechio del anditore che fi cerca nelle cadenze. Mit da confiderare che fa foltentatione non cau fa fempre ilferitaono minore,ma folamen- te quandoclla é congiuntacon la voce prof fimo pid bala 8c alcendendo. Et jerd ma fica Diatonica non metterd roi la foftents- tione, ne innantijne doppd, 3 wna nota pid balfa di le, 6 19 fi per fuggice il fersituono rminore' i qual in tal cafo verrebe formaco HHh 2 quelio 628 quello dico interuiene quando Gi foftenta altea voce che @ il fs, ma quando-f follenta 11 faynon importa che egli preceda vnanota ufa,per che all’ hora non fa,femitucno xe, ma folamente fi fa, del {emitueno ‘maggiore infiewe con la foltentatione va won 5 Beil emituono fi Forma va grado piivfopra & perd foftentando il fa con il {ahce, non G fornia femitwono minore ry benchenon fi formi,fiaccéna non dimeno, formando in. cambio del femituono mag gloreil~rono, che vna foftentatione, ioe Fetuono auvore palo che quello che gli dala dolcezzs, [a qual dolcezza delle fo- entation’ che venga dallo accennate il (e- niituone minore come fi @ detto? manife- lo da quetko,perche con cutto chel mede- fimo jaa Gtaypant ea os Be» re Eis per che a i fa , foflendando il fa, formandof in tut queler-modi fempre vn twono nondimeno fi fente nell'alwe yo- ci d tuoni la doleezza che fi fentein que- flo del mi, & fa , il che non viene da altro ne pul venire lend da quel femituono mi- noteaccennato’ ne quello & maraniglia per che fivede quelta elpettatione canfare di rmolti belli effeti circa quetti tuoni , come vv. gy lifeenderi vna fewima che confona, & tomerabeniflimo all orechio quando in ‘yma cadenza noi aporeremola qualottaua altz.come ¥. g: in quefta cadenza fabfa,fal, Pigliare in cambio di quel félyvltieo fa, loa fttana balfache fara la feutima dela, & Saeeereee snags chio 5 anzi dara contento , il che é molto, Btco alla regola generalesper che le feuime fono dusidimne & pigliare 8 eavfano ma- fiffima acwonia al orechio, miquetto par- ticolare auniene meramente da quellaelpe- tatione di quella ottaua pit alta nella quale douctebbe cadere Multima voce cadenza, 8" fard come coininciando dal fa. diffs; wt, dire fasiai, ve, piglianda,?'2e forte al gam- ria vt. Vedesi ancora che fly miy 8 fa, re, (ono tawi’ ddatterza tminore, 8 ygual. non dimeno & pit praro, & da piu dolcezza ols mische fare, il che non vine daltro fe non che net el, mi sil {e mituzono viene secennato piu proflime che nelfa, re il ‘qual (ersituono ,& come Gi ¢deto alfa pitt dolce che il wono'quelto dico auierine per ‘che quel mi del fo, mi chiama il femituono tmelto pi, vicine "Hauendoil fa, apea im \ mediate che non hive. il difa, re, il quale chiama inmediate il mi, che €-f:a ello re, ‘il fay che forma il taono- & nop il {emi- twono per gaelto- anco, ta follentatione che primal Peituon inagejote 8 aere precedente, f come laf via, nella mutica Diatonica genets pid dolcezza che non generail fr mi, che auiene da quel femi- {ono minore accennato per chela voce fi foftenta , s‘intuona vst {emituono minore pit ala,non é adungne gratia feb, che da ‘quel {emitno miinore decennatc, fe nabce Sella doleerea , & malo maggiove che ‘naaltra voce pud effete ancora chit reflolamedefima'con quella & pet quella ~ rmGleGhiatopione. non, porta il yeao. ‘ho &¢ la qalgeafalla, non fs allo aconero Della natura de Principij 1m no anche & yna battota appreifo come f dirk pid olere &equefla batty per hayerne devto fuccintamente quanto sappartiene per ladifferenza tra ordine Diatonico » & AL cromatico ma # ben dauernre che quefta rmufica che procede per faflentationi non fiipud ne anche dire mera Diatonica ym dura mafia finca per che ella finge , & pro- ferileeil fa, ¢ il ms civd il feruituopo » & ‘canfa ancora l'alece voet indifferétementey dove elle non fone ne perb quadco, ne pet naturesne per molleda quale anchein vero & pil tofto che altro vna cera fpetie mez~ ‘zana fd laD satonicas& lacromatica, fe bone di deta (petiecome diues(a non fifa men tione , perche lafoftentatione non & alto che la yatiatione d'vn femi tuono mie nor perfo in alzar la voce fe bene ella talmente accomodata al hora che non fi proferi(ei tal femituono ,altramente rnon & pevo che in qualche modo egli n6 i ‘accenn! mandando all’ orechie quella altet= {di voce ciot , dive femituono minor di Pilidi quello che egliialpettauad’onde &, ‘aufatala dolocezas grande della foltenta- tione come fit deo MA V'ordine Enar- monice non & altro che vn foflentar:per lo fpatio della meri manco di vn femituono minor , 8 quelto lo dimandono diefi. la qual maniers di foltentationt canfarebbe di- letto &¢ dolcezz2.e flea Ce fi potelifentie proferita giuft3,te ben “vnita con le altro partis ilche & canto difficile che non fi tro- ache quefta fpetie fia andata mai troppo nati: onde ¢ manifefto che la diverftadi quelte te fpetie nd depende dal moleipli- care pia ordini Lateral nella Mano, m3 lola rmente nella divfione del eaono »& del fe~ ‘mituono minore{&e cost fi vede che la Cro maticha fuppone come {ao fondamento la Diaconicha fe bene varia poi grandemence dai tuoni & regole di quella » 8 cosl che aEnarmonica (uppone &¢l'vns && Vala, queto bafti quanto alla noticia & ragione della mavo, quantoslla diuerfca,d diftin- tione Tupesfciale dl quelli tre ordini di mafica’¢81i famofi Ticatonico,Cromatico, & Enarmonicho. Mi per che di fopra parla delle con- fonaate:noi habbiamo promeffa di dime al Inogo fia , non (ari fuori di propofito -hora che teimiaro il tratato delle voci dice qualche cofa di eflesma breneméte per efler mattia afi nota. Diciamo adangue che Je confonanze ono di fere {petie fecondo che fect foi lefpetie dele voci come hab- Diamo di fopra desto , & provato lull ‘ientemente & con quefte ioe ynifono, fe- onda terza,quarta,quints, feta, 8e ferima Tota poi come f & detto tomera.» nella {pectic dello vnilono , tra quefte'confonanze aleane foro concordanti comel"ynifono, la terza la quinea & 14 felta; aleune {ono di- feordanti come fa feconda a fersima,8e aleane tal volta concordino » & tal volta dlilcordane 5 come la quatta (nelle concor- anti alcune fone, perfette alcone fond im peiferte , perferse fono. quelle doue fi pad ‘comodartefieeeerminare la cadenza, 8 {ono Fenifono & la quinta, imperfexcefono Ia tetiza Regole Muficali. terza 8c lafets, Delle concordanti impes- fexte,alcune {ono maggioti,alcune minoti, Ja terza minoseconfifte d'vm tuono , & d’vn femituono maggiore ico cio che tales ¢ lo {pacio che fi trova fra U'vna & alexa voce, che formano tal concordanza,la maggiore ccontiene lo fpario di duoi tuonisla minore & ‘come re, fis ol, [il fa, eiotfe,Cecondo, cast dice talendo come tcendendo;& in fom- ma ogni volta che la terza include il emi tiono cok sl mi. fay (ard terza minore la maggiore @ come vt s mi , & fa, la, & in fornma ogni volta chitale {patio non fi in- cludi il ms, fa, la , felta minore contiene tre tuoni & duoi fernituani,& {ari quando ella commincier’ dal mi falendo & dal fa (een dendod dal mi falendo per quarta & dal fol {cendédo nel medefimo modo.la maggiore contiene quatro tuoni & vi femituono, & di gutta tera majors, eta iore fanno meglior confonanza che l'altre due,il che procede dalla proportione pid perfetca come fi dita , conconcdanti perfette non patlcono quefta diftinione di mmaggiore Se minore , ma aleana@i loro’ variabiles 8 alcuna ingariabilesla innariabile ['vni- fono,il quale ogni poco che vatij dalla faa giulta proportione non fara pid vtile alla Iafica,, ma averted che tal waceta 6 pad intendere in pittmodi,d perv piccolo ipa- tio come d'va crema, 2 per. vn maggiore come vn Die. Nel primo modo it dira voi(uono fcordato, & par fi aide’ tolerado nel cantare,d fonare il meglio che fi puoy benche mal volontieri nel fecondo modo fi dita vnifono fal(o , 8& cade in vn’altra [pe- tie cerza,oltra allo due dette di concordanti, & Acordanti cod, flla la quale (petie, & molto pid cattiua di niffuna dell’altre dues per chele difcordantiferuono frequentidi- ‘mamente nella moGiea,m’ le fal fon fag git , 8 abortitt come feogli : Paltta per-> fevta che ¢ la quinga & variable La qual va- rieta confifte in va croma.la quinta adun- que confifte di tretuom , & vn {emituono maggiore , 8 quefta é la perfetta ma lim. perfetéafara yn ctoma mancho,la quale non imeno ifpeto alla verza & alla feta, ice confonanza perfetea fe bene sifpetto alas guns ie pets 8 la quefta quinta perfetta poco 4i alle torze di mezzo con le ali elt non pub accondate , perd fi vii la quinta. per fe: — fa nel fovare, dico negli: ftrumenti ove fonno tuite le parti: feompartite. le voct ricetea, accioj che ella cortifponda be- ne difotio, & di fopra , dargli qnella poca fear sla qualfenelloftrumento'bifogna che fempre po profes dou I vce quando non fia sforzata , da qietta' deitapotra pat formate, Formule ta perferta , & per quelto.la mutica delle Voc ola alfalte perfetions qoando’ fara cantata con diferctione & orechio fardla pik dolce , di tatce Paltte, per che ojiella” perfettione di quella quint, (eben par fofaleg pus alu nella ves io ‘quarta contiene lo fpatio di dgoi tabi s 8 wa lemituono , & quefta in sleano modo G ddeae aecotdaré & in aleuno difcordate per Tom. IF. la pia 629 perche qu'elle contro alla parte baila ciot allspri baa di ratte 52 due fale, d pitiche fiino fi dita che difeordi yiwa quando fulle cB w dais ache cote tx ein noun ful va quis Inve: Yo tl batfo laquale caufarebbe vna quatta in verfo la parte alta & tuito accorderebbe oxtimanente ia chiconteara acts uueta ancora yv‘altia diuertita nella qua tale maggie & ls mine come Hebb amo detto della quinta, delle quali lx nui- note é pid dolce, ma per che quefta dics {Gra non caufa diverfita aleana di tegote , 3 i offeruizanel comporce,per quelto nor & ‘in confiderationealcuna. Dalle cole dette fi pnd confiderare che quando Ia concondan- £2 pi psftasanto minor vations pi tice come fi vede che la verza & la feftache fono imperfeste 5 patifcono ladiftiatione di maggiote , & minore : ma delle perfette la quinta fola paufce , non quella difincione. ma vna minor ailar come fi detto I'vni- forio poiche & la perfettiffimaconlonanza non patilee in modo alcuno varieta nile fauna. Relta hoya & dice delle confonanzt fille, le quale per tegola generale farabno taxa quelle che fi difcoftano dalla debita pro- porcione loro che, ¢ ValTegnara di fopea va Dielid put.per che vn croma folo pid tetto fara dire (cordata , che falfa tale intonatios ne,& cosi fi vede che delle confohanze fal fe (ono molte , &¢ molte (petie , per chean- che'che difcordanti non folo le confonanti hannole fue falfesdelle qua entrereto indie particolamente, niaflime che da queflo che fi deutosfi porri cogno- (cere ettggito facleéte,ma ditemo ben quetto’ falfe le pid fainofe fono quefte da&3i quarta;fal(S & la quinca falla, ma pete della quart ‘& della quinta falta. poflono eflere mote (pecie,f incende quan ‘dofi nominano quette di quella fpecie fola chefi dirk cio8: “Della quarta quando ella contiic r¥ tuon 8 ? dere ‘riconosvoce ‘quali pauentenole appre(foa Mulici & fara aL 4 al mi pit alto permatatione di quinca Sk dal fa di f. fa Ut sal mi di b. fa b. mi. Della quinta ff intende anche quando cade il mi contro al fa in quinta,8e alh’horacon- terre. daoi tuoni , & doi femituoni fag- ‘gioris8e cosh cdnico la quarta,quanto laiquin- ta fallafaranno fempre del fa conto al mi, uelto due fpecie di falfitiancor che fino molefifime alle orechie non [ono rd tanto pi moleftedelaltre che quelte fale douelfto pereid effere in confidera- tione : ma la caula per ‘che elle fono aifai pik nominate che Maltre ,& che elle fono molto pid pericolofe di incapparui, che al- ccuina delle altce come lo prouano'molto be+ ‘ge quelli che’ cominciono a Fare il Contta- PARES; 8 roallme ls quinea Falla, come lgtnédefima ragione (ono pitt nominati avi che gli'cogli, nen che fono c ‘Acai. M2 quelli che (6no pid peticolofi di vrtarui dentro: Eré da notare ‘chee falfe'fotio tanto thimiche al naftro erechio y che non folo non fi pad compor= HHb 5 aie 630 are in mode alcano difeinttle proferive ne joppo a yna buona palada come li fa, con ie dlcurdines ne ia mode aleune, oA ne thcor th pubcompore tl lb pe lo {patio d vna leanbreue, come ben si quello che bi qualche principio di comporte al quello luogo,non fi dri piu al longo.Etchi Solel ieencare ben , de efaanent a ‘verita di cutte quelte coje dette, quanto alle confonanze bilognarebbe che lo facelle in si: vno di quelli ffromenti che fi chiamano ‘Manocordi , dico di quelli che-hanno-due corde fole, 8 poi hanno forto & tute effe fegnate ‘giuttiflinsamence tutce le mifure 8 dhikanze. Et quefto tteumenco non pad in- ‘gauinare conl'eWfermaleaccordato,dal quale hon Lolo fi caua la certezza delle cole dette, rm ancora delle proportion che hanno ciaicuna voce confaltra, come v.g. i vede che Foteauaé proportione dapla, per che o- nando inera vou delle due corde, qual ‘vogliono effere vnifone petfettamente , & digidendo alta per mezzo aggrauandola in ful fegno del mezzpcol dito, come fi fale ‘corde de Liuti, 8 fonandone vna parte ril- ‘contro a quellaleraintera caufel'ottaua, ma fe divide vna corda in we parti, & cheag- graui il dito in fal {econdo Legno, tal che da fie banda meetin due pty & dl sera asd ocala pte agglove di quea corda contra all’altra corda inteta, caulerala quinta,& cosi di mano in mano fi potranno Shouse ate le prepottion’ delle outa. nanze, & come G vede che fra la proportio- ne della qualita & la proportione della ‘meta fono , come per fe tutte le propor tion mafic nue, dnidendo ol propor. tone jin proportions in fino che fiastiai alla mec nella qualeterminino le propor- tioni anzi ricomincino in quefta f pud* Cee eer een ees te ‘owaua ricominciono,8 fegaitinodi poi le medefime nature & Specie di confonanze, . madi queftonon appartiene il diene pitt glue inquefto luogo.Conqueftotrumento ancora fi proua manifeflamente che il fet tuono maggiore contiene delle nove patti 4’vn tapno le cingne » & il minore le quat- tro. & che tattedue infeme fanno via tuo- no, il che f cognofce anche pid chiara- rence nel mettere i tati al Linto,® alla ‘Viola per che per trouare la pofla del tao che formailfeshituono , bifogna diaidere tuono in noue parti. & di quelle pigliarne cinque,, & coo quelle mifurar lo {patio del detto femituono , come anche per trouate il tueno bifogna pattie tutta corda in noue parti, & fecoide la longezza di ciafeuna di uelhe pars,pigliarladiftanza che fosraa il Della natura de Principij tuono Se tutte quefte & iolte alte bellif lime, & marauigliole cof feopre quel cost facile &¢ femplice teamento dei Matiocoxdo che Pabbiamo detoofoprs loqual chi voletle andare diligentemente & realmente inuciti- gando,& non chimecrezzando,trouersebbe fenao dubbio coie inaudice & enirabili se laiagione delle perfette delle imperfete, delle uilcordanti & delle flle: per che tro- nerebe che falle fono quelle che né hanno fi loro proportione come v. g. qu’elledel diametro con la cofta & perferce quelle che hanno tr loro pecfetta,8e poi laltre acco flac pit,d a quette 0 a quelle fecondo che hhanno pid meno pecfetta proportiones & twonerd bona la ragione y per che il caano confit di 9 crome,ne pid ne meno, ake cofe alfa soto belle & deliderabils mi di quelto bafli hauuerne toceo in fino aquel che fi fatto per non manchace di pro- durte ancora I'vlimo &€ principal fonda~ mento Seriproae doue al fine fi riduco- no, & foftenrano tutte le cole dette di fo- prasleguirarebbe hora che Gi éceattato delle oti & delle confonaze, il dite del Contra punto & di fue regole, Ma per effer quefta ofa molto nota Se comune, & per conli- fRere anche pit tofto in vna pratia, che in altta ragione lafcieremo ; mallima per hora indieuo il imme, & forte alte volte ci mer teremo 3 confiderare fe quefte regole del Contcapuntocos! Te vechie scome le uoue hanno, fondamento euidente, reales nati rale, & pur fono per che cosi fi olferua 8 piace fenza aleuna altraragione , fe non per the cost hanno fatto gli altsi. Dico come v. ‘g-che non fi polla mettere due confonanas perfecel'vna 2 canto alalta, ehe le quarta fia fempre conto al baffo eatiua, pecehe non & dubbio che la (fla maggiore, fe non ¢ pit dura al meno concorte (eco, & cos! di aleune alte cole , dico di quelle che non f fente cost manifeitamence all'erechio , che Ja natura della cola riceschi cost, per che quel che fi cognolce fenfatamente »non fi debbe cercar per altra ragione, hauendone dico la riproua dal proprio lento, come v.g- 8 quelto & debbe termivare imperfeta s 8 &andateallacadenza col femituono,& altre Gimil cole le quali Vorechio fubito cagno- feera elfere regole vere & buone , came anco fi vede in quefte regole pid nuoue che Vandare alle perfette, con le pili prof fime cavfa moka doleezza & altre cofe ancora che il fenfo elfo le confirma , delle quali tatte apportera non folo d mottrare Teregole , ma ancora 4 effaminare dewe regole » & ritrouare il fondamente di eile, ogni volta che fi vert’ trattar del Concra- punto. FINTS.

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