Aut.ne Tribunale Livorno n° 683 del 02/03/2005 - Spediz. in abb. postale: postatarget creative - CENTRO 1/02524/11.
2014 - Posteitaliane
Anno XVIII - n° 185
L’Editoriale
di Enrico Dello Sbarba
enricodellosbarba@virgilio.it
Progresso
senza
avventure
Progresso senza avventure:
fu lo slogan della campagna
elettorale della D.C. nella pri-
mavera del ‘68. In tale anno
si concludeva un quinquen-
nio in cui la società italiana
era percorsa da conflitti so-
ciali sempre più accesi e che
si stava evolvendo in manie-
ra esponenziale: le vertenze
sociali crescevano a macchia
d’olio, il mondo giovanile,
anche per il sorgere di movi-
menti internazionali, cercava
di recuperare anni di sostan-
ziale “immobilità”. Insomma
si veniva da una legislatura
complessa anche se caratte-
rizzata da importanti conqui-
ste sociali. Ed il risultato elet-
torale fu caratterizzato da
una forte affermazione della
D.C. che consentì la conti-
nuazione di governi di centro
sinistra più solidi ed efficaci
dei precedenti.
La difficile campagna eletto-
rale, iniziata in questi giorni
e che si concluderà con le ele-
zioni del 4 marzo, presenta,
in effetti, aspetti ed analogie
importanti come quella so
segue a pag. 2
Appello agli elettori
di Francesco Butini
Caro elettore, come hanno efficacemen-
te sostenuto molti commentatori politici
sui maggiori organi di stampa italiani, lo
spettacolo offerto con la presentazione
delle liste dei candidati alle prossime ele-
zioni parlamentari del 4 marzo, costitui-
sce l'ultima giustificazione in ordine di tem-
po per non andare a votare.
Lo spettacolo è la conclusione logica e
strettamente consequenziale di quanto
preparato e organizzato negli ultimi mesi
della legislatura appena conclusa. La leg-
ge elettorale approvata all'ultimo tuffo
doveva servire per creare un futuro Par-
lamento sotto stretto controllo dei capi dei
partiti esistenti, possibilmente senza che
nessun raggruppamento fosse in grado,
dopo le elezioni, di costituire una mag-
gioranza secondo un chiaro mandato de-
gli elettori. I due obiettivi si sostengono
vicendevolmente: per garantire la futura
sopravvivenza dei capi partito anche dopo
le elezioni, indipendentemente dal loro
esito, è necessario non avere una chiara
maggioranza, e avere una chiara fedeltà
dei parlamentari eletti.
Il primo obiettivo (una rassicurante doci-
lità e fedeltà ai capi partito dei parlamen-
tari eletti) è stata pienamente raggiunta con
le candidature. Il secondo obiettivo (im-
pedire una chiara maggioranza) dipende
solo da te, caro elettore.
Solo gli elettori possono impedire l'avven-
tata e irresponsabile scommessa di non
avere alcuna maggioranza nel prossimo
Parlamento. Nessuno sembra crederci,
tutti si professano convinti che lo scena-
rio dell'incertezza e dell'indeterminazione
prevarrà nelle urne.
Eppure, l'impotenza di una classe dirigente
può essere risolta solo dai cittadini eletto-
ri. Se il sistema dei partiti non è capace di
Febbraio 2018
offrire soluzioni, l'unica possibile ce
l'hanno in mano gli elettori con il loro
voto. E' il valore insostituibile e incan-
cellabile dei sistemi democratici.
Ecco perché, nonostante tutto, bisogna
andare a votare.
In questa direzione i più avvantaggiati,
con motivazioni molto diverse tra loro,
sembrano il Movimento 5 Stelle e la co-
alizione di centrodestra. Il primo appare
il più capace a trasformare la nausea
anti-politica di crescenti porzioni del-
l'elettorato italiano in adesione alle pro-
prie liste. Il secondo potrebbe essere il
più vicino all'autosufficienza parlamen-
tare, qualora riuscisse in campagna elet-
torale a convincere i tanti elettori mo-
segue a pag. 2
Circolo «Il Centro»- Via Trieste 7 - Livorno
Lunedì 12 Febbraio, h. 18
incontro con
Lorenzo Bacci
Candidato alla Camera dei Deputati
nel collegio plurinominale “Toscana 2”
e Sindaco di Collesalvetti
Moderatore:
Dott. Enrico Dello Sbarba
Circolo «Il Centro»- Via Trieste 7 - Livorno
Martedì 20 Febbraio, h. 18
incontro con
On. Andrea Romano
Candidato alla Camera dei Deputati
collegio uninominale “Toscana 13 - Livorno”
Moderatore:
Dott. Enrico Dello Sbarba
 2 Politica
dalla prima pagina
Progresso
senza avventure
pra citata anche se la composizione
e le caratteristiche delle forze in cam-
po sono mille miglia lontane da quelle
del 1968.
In effetti, però, il quadro politico di
riferimento offre interessanti analo-
gie.
Il P.D. - partito di maggioranza rela-
tiva nella conclusa legislatura - è og-
getto, in maniera spietata ed abnor-
me, di attacchi concentrici da parte
di tutte le altre forze politiche: non
gli si vuole riconoscere di avere por-
tato il Paese fuori dal tunnel di una
crisi economica e finanziaria di gran-
di dimensioni.
Forza Italia ha come obiettivo prima-
rio il contenimento del M5Stelle, ri-
tenuto giustamente un pericolo gra-
vissimo per i confusi proclami che,
con grande prosopopea, condita da
mirabolanti promesse inattuabili, stan-
te la situazione finanziaria del paese,
propone, con mistificante superficia-
lità. L’alleato pù importante del Cen-
tro destra, e cioè la Lega di Salvini,
lancia programmi e proposte assolu-
tamente irricevibili. Fanno testo la
rozzezza culturale, la tracotante vio-
lenza verbale, le sue scellerate pro-
poste quali l’abolizione totale della
legge Fornero sul sistema pensioni-
stico ed addirittura l’applicazion di
tasse doganali sulle importazioni con
conseguenze drammatiche per la no-
stra economia, per non parlare della
“flat-tax”, proposta che trova unito
tutto il centrodestra.
L’emergente pericolo del M5Stelle -
vogliamo ancora ribadirlo - è chiara-
mente percepito: siamo di fronte al
più clamoroso fenomeno di dilettan-
tismo politico della storia del nostro
paese.
Ed allora, cari lettori, con queste po-
che righe, vogliamo suggerire quan-
to sia indispensabile votare “sicuro”,
evitando di premiare la scomposta pla-
tea delle liste che abbiamo di fronte.
ll nostro suggerimento resta quello di
e-mail: ilcentro.livorno@gmail.com
Romano Prodi
valutare seriamente l’opportunità di
un voto rivolto verso la coalizione for-
mata dal P.D. e i suoi alleati, in grado
di assicurare all’Italia “un progresso
senza avventure”. Del resto il mes-
saggio di Romano Prodi, che ha op-
portunamente bacchettato gli scissio-
nisti di “Liberi ed Uguali” per la loro
assurda scelta politica, suggerendo di
votare per la coalizione di centro-si-
nistra oltre che esser un monito as-
sume le dimensioni di un preciso
orientamento.
Appello
agli elettori
derati ad andare alle urne, rifuggendo uno
sdegnoso atteggiamento di delusione e
rifiuto.
Più difficile e scomoda appare al mo-
mento la posizione del Partito Democra-
tico, renziano e de-comunistizzato. C'è
una sinistra nel Paese che non voterà mai
più questo PD, e c'è un centro modera-
to che ha assecondato nel passato la
novità renziana e che oggi ne misura i
limiti.
Caro elettore, non è retorica dichiarare
che il futuro del Paese è nelle tue mani.
In una democrazia questa affermazione
non è mai retorica, e nella confusa si-
tuazione attuale della politica e dell'anti-
politica italiana lo è ancora di meno. Lo
ripeto: se la politica non sa dare risposte
chiare, solo gli elettori possono farlo
esprimendo il proprio voto. Che può es-
sere ispirato dal favore di una prospetti-
va o dalla volontà di impedirne un'altra.
Comunque è fondamentale votare.
Ricordo le parole di Amintore Fanfani a
conclusione del suo discorso nel lonta-
no ottobre 1959, durante il congresso
nazionale della Democrazia Cristiana al
Teatro della Pergola a Firenze. Erano
mesi di incertezza, con la politica italia-
na in bilico tra una prospettiva di cen-
tro-sinistra e una riedizione aggiornata
del centrismo. Fanfani, dopo aver infiam-
mato la platea dei delegati con le sue vi-
sioni del futuro, concluse dicendo:
«L'ora è grave. Fate che in questa ora,
decisive siano le vostre determinazioni
… Ora spetta a voi compiere il vostro
dovere di decidere. Fatelo con coraggio
pari alle necessità del momento».
Ecco, caro elettore: anche noi oggi sen-
tiamo il peso grave dell'ora che stiamo
vivendo. E sentiamo il dovere di decide-
re, anche con coraggio. Se lo faremo,
avremo almeno la coscienza di aver com-
piuto il nostro dovere verso il Paese.
Periodico mensile
del Circolo Culturale
Aut.ne Tribunale Livorno n° 683 del 2/3/2005
Redazione ed Amministrazione:
Via Trieste 7 - 57124 Livorno
e.mail: ilcentro.livorno@gmail.com
www.circoloilcentro-livorno.it
DIRETTORE RESPONSABILE:
Enrico Dello Sbarba
COMITATO DI REDAZIONE:
Massimo Cappelli,
Laura Conforti Benvenuti,
Sergio Cini, Valeria Grillo,
Luca Lischi, Mario Lorenzini,
Mauro Paoletti, Angela Simini,
Marisa Speranza, Franco Spugnesi.
Hanno collaborato a questo numero:
Francesco Butini, Massimo Cappelli,
Renzo Ciacchini, Saul Conforti, Moni-
ca Cuzzocrea, Fabio Figara, Gianni Gio-
vangiacomo, Luca Lischi, Mario Loren-
zini, Silvia Roccuzzo, Angela Simini,
Franco Spugnesi, Lorenzo Taccini.
STAMPA: Editrice «Il Quadrifoglio»,
Via Pisacane 7, tel. 0586/814033 - Livorno
Giornale chiuso in tipografia il 8/2/2018
 periodico online www.circoloilcentro-livorno.it
Una campagna elettorale
dagli esiti imprevedibili
Gli esiti della campagna elettorale, con
buona pace dei sondaggi, sono davvero
poco prevedibili. Tre fattori agitano la
mente di coloro che, professionalmente o
no, provano a “strologare” sui risultati.
Un altissimo numero di astenuti e indeci-
si, tanto che questo numero rischia di rap-
presentare la maggioranza degli elettori;
ma, la domanda che si pone è, ma se si
fosse arrivati nell’anima delle persone a
voler rimettere definitivamente il conto a
quella che viene percepita come la classe
dirigente più incapace e più, almeno moral-
mente e culturalmente, corrotta della storia
repubblicana, molte di queste persone cor-
rerebbero a votare per il partito che più rap-
presenta la rottura e cioè il M5S?
La claudicante politica sulle migrazioni e
un lassismo interno che consegna larghe
aree di Paese al controllo della delinquen-
za, con un’equazione tanto semplice quan-
to micidiale, più migranti, più delinquen-
za, quanto potrà dare linfa ai partiti securi-
tari, come la Lega, che sotto la guida di
Salvini si è trasformato da partito delle
secessioni territoriali ad un partito nazio-
nalista totalitario.
Un ultimo dato che sta prendendo corpo,
velato nelle discussioni degli esperti, è
quanto sia affidabile la risposta sull’orien-
tamento verso il PD, si avverte qua e là
una sorta di pudore, di vergogna a dichia-
rare che si voterà per il PD, come se fosse
ritenuto disdicevole.
Queste tre incertezze rendono difficile con-
fermare le previsioni nate dalle risposte
offerte. E tutti se ne rendono conto, infatti
nelle promesse elettorali sono contenuti
obiettivi irrealizzabili a meno di non voler
mandare a carte quarantotto la Repubbli-
ca, ma si sposano con una percezione che
molta parte dell’elettorato si sia trasfor-
mato da cittadino elettore in folla plauden-
te ad un Capo che promette pane e forca.
Tutto questo impone il dovere civile di
essere partecipi, attenti e intelligenti nelle
scelte di voto. Adesso io confesserò quan-
to sia stato alto il mio imbarazzo nella scel-
ta del voto. Cercavo un programma credi-
di Antonio Melani
Matteo Renzi
bile, un gruppo dirigente competente e
serio, una nuova prospettiva europea, un
argine verso le avventure, verso le utopie
e verso un inquietante risorgere di pulsio-
ni totalitarie, nazionaliste.
Bene devo ammettere che ho faticato mol-
to, perché la combinazione di queste cose
non si trova facilmente. Gli unici due par-
titi che offrono un sufficiente panorama
di competenza, europeismo e credibilità,
utili per raggiungere gli obiettivi, li trova-
vo in Forza Italia (rinata e rinnovatasi,
dopo questa rivitalizzazione di Berlusco-
ni), e nel PD a trazione renziana.
Per quanto riguarda Forza Italia, il limite
che mi ostacola, deriva dal collegamento
che ha con la Lega, per questa strana leg-
ge elettorale, se voto F.I., sostengo anche
i candidati della Lega nei collegi uninomi-
nali, proprio come a Livorno.
Sul PD, devo superare il mio giudizio for-
temente critico sul gruppo dirigente ren-
ziano diffuso nel territorio, ed anche una
personale antipatia per Matteo Renzi ed
alcuni dei suoi inquietanti collaboratori.
Ma devo anche ammettere la mia forte sim-
patia e stima per persone come Fassino,
Minniti, Calenda, Franceschini e il sorpren-
dente Gentiloni che da quando è divenu-
Politica 3
Silvio Berlusconi
to Presidente del Consiglio ha rivelato una
capacità davvero straordinaria. Ciò, al net-
to delle critiche, mi rende attraente il PD.
Questo partito, evitando di valutarlo per il
gruppo dirigente che esprime nei territori,
e valutandolo più come un partito di opi-
nioni ragionevoli, con una classe dirigente
nazionale di livello, può essere lo strumen-
to per garantire una conduzione del Paese
equilibrata ed europea, o comunque con-
correre con altri a farlo.
Infine ammetto che la candidatura a Livor-
no di Lorenzo Bacci, oltretutto in una si-
tuazione che la rende con un esito possibi-
le, è stata una buona notizia. Perché cono-
sco Lorenzo e lo stimo, e poi, se letta in
parallelo con quanto è accaduto alle candi-
dature pisane del PD, dopo moltissimo tem-
po, si ritorna a dare un peso alla territoriali-
tà livornese.
Pur sapendo che sarà dura, che potremmo
avere esiti elettorali incerti, anche per ef-
fetto di una legge elettorale davvero sin-
golare, potremmo ritrovarci un Parlamento
con tre blocchi consistenti ma impotenti e,
se accadrà, genererà mostri….e qui si po-
trebbe recriminare sull’eterogenesi dei fini
del voto del 4 dicembre, ma intanto voto
PD, poi si vedrà.
 4 Politica
ANDIAMO A VOTARE
Come funziona il sistema del voto
di Franco Spugnesi
Al voto manca ormai meno di un mese e
con la presentazione delle candidature i
partiti hanno completato gli adempimenti
necessari. Il 4 marzo segnerà anche il de-
butto del nuovo sistema elettorale che
mette insieme una parte di uninominale e
una parte proporzionale, ribattezzato co-
munemente Rosatellum.
Alla Camera dei deputati 232 seggi sono
assegnati in collegi uninominali maggio-
ritari (chi prende più voti vince il seggio e
stop) e 386 con voto di lista e riparto pro-
porzionale. Al Senato i seggi in palio nei
collegi uninominali maggioritari sono 116,
mentre 193 sono attribuiti con metodo pro-
porzionale sulla base dei voti di lista. I
partiti si possono coalizzare per concor-
rere nell’assegnazione dei seggi uninomi-
nali ma per partecipare al riparto propor-
zionale, devono superare una soglia di
sbarramento del 3% a livello nazionale,
anche se coalizzati. All’interno delle coa-
lizioni però se un partito prende più
dell’1% ma non raggiunge il 3%, i suoi
voti sono riversati sulle altre liste coaliz-
zate che abbiano superato la soglia di sbar-
ramento.
La spiegazione potrebbe suggerire una
grande difficoltà nell’esprimere il voto in-
vece l’operazione materiale sarà molto
semplice.
e-mail: ilcentro.livorno@gmail.com
Sulla scheda ci saranno dei riquadri, cia-
scuno dei quali conterrà il simbolo di un
partito o i simboli dei partiti coalizzati; il
nome del candidato nel collegio unino-
minale e brevissime liste di nomi accanto
a ogni simbolo, cioè i candidati che con-
corrono al riparto proporzionale e che sa-
ranno eventualmente eletti nell’ordine in
cui sono scritti (non ci sono preferenze).
L’elettore avrà tre scelte:
- potrà segnare il candidato uninominale
e il simbolo del partito o di uno dei partiti
che lo sostengono (sempre all’interno
dello stesso riquadro: non è previsto il
cosiddetto “voto disgiunto”)
- potrà segnare soltanto il candidato uni-
nominale e in questo caso il voto varrà
anche per il partito singolo o per i partiti
coalizzati (in misura proporzionale tra loro
in base ai voti ottenuti dagli stessi)
- potrà segnare soltanto il partito o uno
dei partiti coalizzati e in questo caso il
voto varrà anche per il candidato unino-
minale collegato.
Speriamo che queste informazioni siano
utili e chiare ma più ancora che almeno i
nostri elettori rifiutino la tentazione del-
l’astensionismo e partecipino al voto con
senso di responsabilità ed evitando nel
voto di lasciarsi abbagliare dalle promes-
se elettorali fantasiose e irrealizzabili di
cui si è fatto grande uso in questa cam-
pagna elettorale.
BUON VOTO A TUTTI!
Che cosa è
la democrazia?
La democrazia è quel sistema che,
per esempio, atttribuisce a sedici sti-
mabilissimi signori, il cui contributo
alla causa dell'umanità è momenta-
neamente ignoto. ed eletti sulla fi-
ducia o, sulla sfiducia, per gli altri, al
consiglio comunale di Livorno per i
Cinque Stelle, di decretare il concit-
tadino Carlo Azeglio Ciampi indegno
dell'intitolazione di una rotonda sul
lungomare.
Non lo si dice per instillare dubbi
sulla democrazia. Lo si dice, anzi, per
esaltarne le virtù . Che altro, se non
la democrazia, avrebbe consentito a
questi sedici volenterosi escursio-
nisti delle istituzioni di ergersi a giu-
dici di Carlo Azeglio Ciampi?
Si doveva dunque decidere se inti-
tolare la rotonda livornese al candi-
dato e, analizzato il curriculum (di-
ploma alla Normale di Pisa, allievo di
Carlo Calogero, renitente alla Repu-
blica di Salò, partigiano, fondatore
del partito d'Azione a Livorno, se-
gretario generale di Bankitalia poi
vicediretore generale poi direttore
generale poi governatore, ministro
del Tesoro, presidente del Consiglio,
presidente della Repubblica) il Mo-
vimento lo ha ritenuto insoddisfa-
cente.
Che ci volete fare? Un po' lacunoso,
poco cristallino, "ha lavorato per le
banche.". "Ha contribuito all'ingres-
so nell'euro. Un po' troppe macchie,
insomma. Ha persino "reintrodotto
la parata militare", e li nemmeno Per-
ry Mason avrebbe salvato la repu-
tazione dell'aspirante. E se trovate
tutto ciò molto ridicolo, trattenetevi.
E' solo la democrazia che conferisce
alcune facoltà. Non quelle mentali,
però..
Mattia Feltri (da La Stampa)
 periodico online www.circoloilcentro-livorno.it
Eccellenti risultati per la nostra industria energetica
ENI 2017: un anno di records
di Massimo Cappelli
Dalle anticipazioni che giungono dalla
stampa specializzata sembra che il 2017 si
chiuderà per l’ENI, la nostra industria ener-
getica, con eccellenti risultati.
Sicuramente il maggior utile netto dipen-
derà principalmente dall’incremento del
prezzo del greggio che, lo scorso anno,
ha superato la forchetta 40/50 dollari a
barile iniziando a viaggiare sopra i 60.
Un incremento collegato sia al cambiamen-
to degli scenari economici a livello mon-
diale, con evidenti segnali di superamen-
to della più grave crisi economica del do-
poguerra, sia da fatti più peculiari quali la
riduzione delle manutenzioni degli impianti
estrattivi con abbassamento delle produ-
zioni. Quest’ultima soprattutto in molte
imprese private americane operanti nello
“shale oil” (petrolio da scisti), ma non per
ENI che ha costantemente ampliato la sua
sfera di ricerca ed estrazione.
Il 2017 infatti segnerà il record della pro-
duzione ENI, con il raggiungimento di
1,920 milioni di barili di petrolio equiva-
lente al giorno.
Anche nel mio periodo di lavoro alla Dire-
zione ENI, dal 2000 al 2006, l’obiettivo da
raggiungere era quello di almeno 2 milioni
di barili di petrolio /giorno. Un obiettivo
che, pur risultando molto inferiore a quel-
lo di grandi corporations come EXXON o
SHELL (tra i 3,5 e i 4,5 milioni/giorno) com-
porta comunque il consolidamento di ENI
tra le compagnie più importanti al mondo.
Un risultato basato soprattutto sulle ca-
pacità ingegneristiche e professionali per-
ché, a differenza delle altre citate, il terri-
torio di partenza, quello italiano, non è ric-
co di risorse come il Texas, il mare del Nord
o i Paesi Bassi. Come sappiamo il fabbiso-
Sede legale e amm.va: Via dello Struggino, 5/7/9 - Tel. 0586/429636 - 429331 - Livorno
Sede operativa: Zona Industriale Vallin del Buio - Livorno ◆ e-mail: info@abatesrl.it - www.abatesrl.it
gno energetico italiano dipende ancor
oggi per oltre il 75% dall’estero e l’ENI
svolge una funzione strategica nell’assi-
curare energia all’Italia.
Dieci anni fa il raggiungimento dei 2 milio-
ni di barili era principalmente collegato alla
messa in esercizio dei pozzi petroliferi del
Kashagan, dove ENI era compagnia ca-
pofila. Poi le grandissime difficoltà ambien-
tali di quelle zone estreme hanno ritardato
l’incremento produttivo che però, nel tem-
po, è comunque cresciuto per le continue
scoperte in terra e in mare fatte da ENI.
Ora questo obiettivo è a portata di mano,
praticamente raggiunto. Tra le tante sco-
perte fatte, il “supergiant” a gas egiziano
Zohr è di particolare rilevanza, per il gran-
de quantitativo, per la veloce messa in
produzione dalla scoperta, per le conse-
guenze geopolitiche che potrà avere nel-
l’area del bacino mediterraneo e Africa
settentrionale, zone a noi vicine.
Zohr ha un potenziale di risorse gas pari
a 850 miliardi di metri cubi, è situato a 180
km da Port Said a 1500 metri di profondità
ed entro il 2019 è prevista la perforazione
di 20 pozzi ( da sito ENI). Questa scoper-
ta è destinata a soddisfare il fabbisogno
Economia 5
energetico dell’Egitto per i prossimi de-
cenni (decenni!) e ciò da l’idea della gran-
dezza. L’Egitto da paese importatore di gas
si trasformerà in futuro esportatore. L’eco-
nomia cambierà, scoperte come questa, se
ben gestite cambiano il destino di un Pae-
se e di intere aree geografiche. Si pensi
alla scoperta del gas nella pianura Padana
fatta dall’Eni di Mattei nel dopoguerra. Da
lì iniziò il boom economico del nostro Pa-
ese e il suo ingresso tra i paesi più indu-
strializzati. La scoperta di Zohr ha una
valenza superiore ed anche le conseguen-
ze lo saranno: si pensa che l’Egitto possa
divenire un hub energetico per il bacino
mediterraneo e l’ENI, essendo l’operatore
unico di questa impresa, sarà molto vici-
no al paese produttore e con l’ENI l’Italia.
Un risultato, ripeto, dovuto alle competen-
ze e all’ingegneria italiana. Grande Paese il
nostro, con grandi bellezze (è proprio la Pe-
nisola dei Tesori) e grandi capacità. Baste-
rebbe solo che una buona parte degli italia-
ni capisse che occorre anche stabilità e con-
tinuità politica, senza farsi prendere da po-
pulismi e false promesse, e l’Italia diverreb-
be a livello Europeo e mondiale ancora più
importante di quanto già lo sia.
Scavi - Demolizioni
Movimento Terra
Edilizia Industriale
Lavori Stradali
 6 Attualità
Alcuni principi di carattere generale sulla responsabilità assicurativa dei veicoli
Incidenti stradali e assicurazioni
di Saul Conforti
La rilevazione degli incidenti stradali da
parte degli agenti di polizia è sempre dovu-
to, se richiesto, con l'obbligo, però, di non
emettere giudizi o commenti relativi alla re-
sponsabilità, i quali, comunque, hanno il
dovere di prendere le dovute decisioni san-
zionatorie per le trasgressioni alle norme di
comportamento codificate.
Nel caso di sinistro con solo danni ai vei-
coli, quando le cause sono accettate in ac-
cordo dai contendenti, sarebbe sconsiglia-
bile fare richiesta di intervento per i rilievi
tecnico-legali (che mai possono giunngere
a breve termine) bensì è preferibile compil-
lare la constatazione amichevole che ogni
utente conserva ovviamente in auto,meglio
se con firma congiunta e rimuovere i veico-
li danneggiati onde evitare l'addebito per
intralcio alla circolazione. Mettendo in atto
questi ingegnosi comportamenti si evite-
rebbero gli accertamenti da parte degli agen-
ti, delle probabili violazioni ed eventuali
provvedimenti sospensivi della patente di
guida.
Il tema trattato ci dà l'occasione di valutare
alcuni principi di carattere generale sulla
responsabilità assicurativa veicolari; dispo-
sizioni che non si prestano ad una dovuta
attenzione od anche ad una interpretazio-
ne immediata
La lettura delle norme di polizza ci informa
sulla garanzie ad esclusioni, in modo da
non incorrere in convinzioni errate circa le
coperture, le quali possono non corrispon-
dere alle esigenze risarcitorie del caso.
Alcuni esempi.
Riguardo all'uso delle cinture di sicurezza
(estensibile pure ai passeggeri adulti sui
sedili posteriori, vale precisare, vista la fre-
quenza delle inadempienze da parte degli
I nostri servizi: Fiscali, RED, ISEE, Successioni, Vertenze e cause di lavoro, Colf e Badanti,
Permessi di soggiorno, Pensioni, Infortuni, Affitti, Tutela Consumatori.
Per ogni esigenza rivolgiti con fiducia alle sedi della CISL
Per informazioni degli orari telefona alla UST-CISL Livorno n° 0586-899732
e-mail: ilcentro.livorno@gmail.com
stessi tutori dell'ordine che a questi è con-
cessa l'esenzione dell'obbligo di indossarle
quando, allertati per l'espletamento di un
servizio urgente di istituto, usano il di-
spositivo acustico di allarme congiunta-
mente a quello visivo a luce lampeggiante
blu.
Una costante giurisprudenza di merito sta-
tuisce, ormai da tempo, la relazioni e la
riduzione liquidativa del danno fisico da
incidente stradale, qualora vi sia la prova
del mancato uso delle cinture. Malgrado
ciò, alcune polizze addirittura consento-
no il dovuto risarcimento nel caso in cui
la persona trasportata non abbia indos-
sato le cinture..
Altre non eccepiscono la garanzia se l'in-
cidente è stato cagionato da conducente
con patente di guida scaduta da non più
di un anno.
Si dà il caso che l'operatività delle ga-
ranzie assicurative, in alcune polizze,
non sia compresa nella circolazione in
aree private quali. A titolo esemplificati-
vo: cortili condominiali, pertinenze di
luoghi di privata dimora, strade interne
non soggette al transito pubblico, per-
corsi interni di stabilimenti, viali interni
Vieni alla CISL
troverai Cortesia, Competenza, Convenienza
dei giardini pubblici, percorsi interni di
stabilimenti ecc.
Il particolare attuale interesse per la "cino-
filia" ci stimola a trattare il tema del traspor-
to di animali domestici sugli autoveicoli: se
singorlamente è consentito su qualsiasi
parte del veicolo a condizione che non li-
miti al conducente la libertà di movimento
per le manovre necessarie per la guida. In-
vece il trasporto multiplo di animali dome-
stici è consentito, separati dal conducen-
te, con rete o analogo mezzo oppure se
custoditi in apposita gabbia collocata in
via permanente nel vano posteriore dell'au-
to con autorizzazione dell'Ufficio Traspor-
ti.
Sui veicoli a due ruote è pure consentito,
purchè custoditi in apposito contenitore,
che non sporga lateralmente nè longitudi-
nalmente oltre i 50 cm. rispetto alla sagoma
del veicolo.
Data per scontata la corretta conduzione
dei cani da parte di chi li ama, ne consegui-
rà il mantenimento igienico del terreno sul
quale si sta e si cammina, nonchè il conte-
nimento delll'intromissione nelle aree par-
ticolarmente frequentate dalle persone, per
un rispetto della loro comodità.
 periodico online www.circoloilcentro-livorno.it
UN GRANDE E IMPORTANTE PASSO IN AVANTI PER LA SCIENZA E LA MEDICINA
Il futuro a portata di “mano”
di Silvia Roccuzzo
Chi di noi non ricorda la mano bionica
di Luke Skywalker in Star Wars? È
esattamente quella a cui l’Ingegner
Silvestro Micera si riferisce durante
un’intervista, paragonandola a quella
realizzata da lui stesso e il suo team
della Scuola Superiore Sant’Anna di
Pisa e del Politecnico di Losanna,
impiantata su una donna privata della
mano sinistra 25 anni or sono a causa
di un incidente, Almerina Mascarello.
La donna, su cui l’impianto è stato
eseguito nel giugno 2016 al Policlini-
co Gemelli di Roma grazie al neuro-
chirurgo Paolo Maria Rossini e al suo
gruppo (se ne è avuta notizia soltanto
recentemente, poiché le necessarie
conferme sono giunte da poco ai me-
dici per definire l’opera funzionante),
ha usufruito del dispositivo per sei
mesi, uscendo per Roma sotto la su-
pervisione dei tecnici con risvolti più
che positivi.
Nel 2014 una protesi simile era già
stata impiantata su di un volontario
danese, anch’egli privato della mano
in precedenza, tuttavia il prototipo era
ancora ai primi sviluppi e il sistema di
trasduzione dei segnali non poteva la-
sciare il laboratorio dove venivano ese-
guite le prove di funzionamento in quan-
to troppo grande e impossibile da tra-
sportare; con questo ultimo sviluppo
invece, di cui ha potuto giovare per sei
mesi la signora Mascarello, si è riu-
sciti, in collaborazione con l’Università
di Cagliari a realizzare un impianto di
trasduzione dei segnali interamente
contenuto in uno zainetto, il che lo ha
reso dunque trasportabile e piuttosto
agevole rispetto ai modelli primitivi.
La mano, direttamente collegata al
La Signora Mascarello indossa il protopito di mano bionica.
computer all’interno dello zainetto è
in grado a determinati livelli di ripro-
durre il senso del tatto: non solo può
afferrare, spostare e tenere in stasi
oggetti, ma è anche in grado, tramite
opportuni sensori, di riconoscere la con-
sistenza dell’oggetto, la rugosità della
superficie, la forma, tanto da far dichia-
rare alla signora Almerina Mascarello
che la sua vecchia mano era tornata.
Il funzionamento del miracoloso stru-
mento è presto spiegato: le informa-
zioni rilevate dai sensori sulla mano
vengono inviate al computer nello zai-
netto, che ha il compito di elaborarle
e tradurle in un linguaggio compren-
sibile al cervello umano, ovvero una
serie di impulsi elettrici, i quali ven-
gono inviati al sistema nervoso trami-
te degli elettrodi sottili come capelli
impiantati nei nervi del braccio, ed è
Attualità 7
proprio questa la ge-
niale idea alla base del-
lo sviluppo di questa
importante opera bio-
tecnologica: quella che
nonostante la perdita di
parte dell’arto, le termi-
nazioni nervose rima-
nenti nello stesso sono
ancora attive e ben fun-
zionanti.
La Signora Mascarello
durante il periodo di
test del prototipo ha
contribuito significati-
vamente allo sviluppo
dello stesso, sottopo-
nendosi a test per la
taratura e la miglioria
dell’apparecchio in ge-
nerale, come altri pri-
ma di lei con vecchi
prototipi, e dopo sei
mesi l’impianto le è
stato rimosso, perché appunto anco-
ra un prototipo in attesa di ulteriore
lavorazione. Le prospettive future sono
infatti, secondo l’Ingegner Micera, ri-
guardanti la miniaturizzazione ulterio-
re dell’elettronica affinché divenga
completamente impiantabile all’inter-
no del braccio, senza necessità di uno
zaino da portare in spalla contenente
computer e batterie, e un modo per
ridurre i consumi dello stesso elabo-
ratore.
I risultati attuali della sperimentazio-
ne sono tutt’ora in via di pubblicazio-
ne su di una rivista scientifica interna-
zionale, e l’auspicio del neurologo è
che con la commercializzazione un
domani si possa arrivare ad un costo
massimo che graviti intorno al miglia-
io di euro per mano bionica.
Questo è sicuramente un grande e im-
portante passo in avanti per la scien-
za e la medicina, che una volta ben
sviluppato sarà in grado di restituire
l’autonomia a persone con problema-
tiche simili a quelle della signora Ma-
scarello e non solo: questa stessa tec-
nologia potrà essere utilizzata per mol-
te altre problematiche in ambito sani-
tario, rendendo le nostre possibilità e
le nostre idee un po’ più aperte.
 8 Cinguettare
@ Se riuscissimo a prendere esempio
dalle tante iniziative messe in opera gra-
zie alla caparbietà, alla passione e alla
professionalità di persone meravigliose
animate dal desiderio di realizzare qual-
cosa di positivo e di bello per gli altri, le
nostre città potrebbero essere migliori
e più agiate. Anche quest’anno l ’Asso-
ciazione Livorno Classica, guidata dal
maestro Carlo Palese, ha proposto la se-
conda edizione di Livorno Piano Com-
petition: una gara di pianisti venuti a Li-
vorno da ogni parte del globo e selezio-
nati da una giuria internazionale alta-
mente qualificata. Alla Goldonetta in un
concerto di galà dei vincitori, alla pre-
senza anche dell’assessore regionale
Cristina Grieco che ha ringraziatpo per
questo evento che valorizza la nostra
città e l’intera Toscana, terra di grandi
musicisti. L’iniziativa e stata resa possi-
bile grazie al contributo della Fondazio-
ne Livorno e a molti sostenitori e amici
della rassegna, che ha avuto il patroci-
nio di Regione Toscana, del Comune e
della Provincia di Livorno.
Il vincitore assoluto dell’edizione 2018
è stato il polacco Kamil Pacholec che
ha eseguito la Rapsodia ungherese n.12
di F. List di fronte ad un pubblico con-
centrato in un ascolto silente che è esplo-
so al termine dell’ultima nota in un tri-
pudio di generosi applausi.
Al secondo posto l’ucraina Oleksandra
Totkalova, e al terzo posto la giappone-
se Mari Kawakami. Nella rassegna “Li-
vorno Young Piano Competition si sono
distinti la piccola Sofia Teresa Aluisi,
Pierpaolo Buggiani, Alessio Ciprietti e
Edoardo Mancini, quest’ultimo vinci-
tore assoluto del Livorno Young Com-
petition.
Tra le tante note di merito, in una serata
in cui sono state valorizzate le eccellen-
ze della musica e le persone che hanno
reso possibile l’iniziativa, l’aver coinvolto
gli studenti della quarta A musicale del
Liceo musicale Niccolini-Palli, che han-
no partecipato attivamente alla comples-
sa realizzazione dell’evento durante il
loro periodo di alternanza scuola-lavo-
ro. Ecco un bell’esempio di una Livor-
no capace di fare bene grazie al Mae-
stro Carlo Palese e al suo team.
@ Gennaio e febbraio sono i mesi del
ricordo: a gennaio (in particolare il 27!)
ricordiamo gli eventi inauditi e tristi di
uno dei momenti piu bui della nostra sto-
e-mail: ilcentro.livorno@gmail.com
Cinguettare di Luca Lischi
ria : lo sterminio di milioni di persone
(oltre sei milioni!) nei campi di stermi-
nio nazisti. Grazie alle pagine di tanti
diari e testimonianze (bene sarebbe ri-
leggere il volume del sacerdote livorne-
se Don Angeli - deportato a Dachau
matricola 134351- il Vangelo nei La-
ger) è doveroso che ogni persona co-
nosca che cosa è accaduto solamente
ottanta anni fa con la promulgazione
delle “leggi razziali”.
A febbraio, precisamente il 10, c’è il
giorno del ricordo delle Foibe. Anche
questa una pagina buia di lutto e trage-
dia della nostra storia del novecento.
Persone, ancora vive, gettate nelle foi-
be, ovvero i crepacci di pietra, quelle
cavità naturali nel terreno tipiche del
Carso e atrocemente lasciate a soffrire
di dolore e di morte per fame e freddo
nelle tenebre della terra.
Come sono state possibili queste atro-
cità umane? Qualcuno si è chiesto qua-
si urlando e imprecando “Dove era
Dio?” Qualcun altro, in modo sommesso
e sottovoce, ha sussurato: “Dove era
l’uomo”?
@ Un bel riconoscimento per la Tenuta
Bellavista di Guasticce delle sorelle Vi-
tarelli: la Menzione Speciale a cura del-
la Federazione dei Club e Centri per
l’Unesco nell’ambito del Concorso “La
Fabbrica del Paesaggio” 2017”.
La Tenuta è risultata nella rosa dei 3
finalisti grazie all’aspetto paesaggistico
e naturalistico, alla cura degli edifici, ri-
strutturati con stile e rispetto dell’am-
biente circostante e all’ampio ventaglio
delle attività che essa propone (dalla col-
tivazione dei grani antichi alla produ-
zione di olio, dalla ristorazione alla ac-
coglienza di qualità, dagli eventi cultura-
li alle attività legate al tempo libero). Et-
tari infiniti (700!) di paesaggio in cui si
respira e si gode benessere e una eleva-
ta qualità della vita. Un vanto per il no-
stro territorio poter avere eccellenze ca-
paci di riconoscimenti oltre confine che
premiano donne imprenditrici caparbie
e capaci che sanno diffondere con pas-
sione e tenacia la bellezza di Bellavista di
Guasticce. Al Club per l’Unesco di Li-
vorno un grazie infinito per aver segna-
lato questa perla del nostro territorio
colligiano-livornese. A chi non conosce
questa realtà l’invito a visitarla per co-
glierne, nella grandezza, la squisita fa-
miliarità.
@ ”Chi poco pensa, molto erra” diceva
Leonardo da Vinci. Auspichiamo che il
pensare prevalga sull’istinto. Certo molte
volte vorremmo non pensare e agire det-
tati da uno spontaneismo che nasce dal
“non poterne più”, dalla sfiducia e da un
malessere esistenziale incancrenito e
ossidato che non vede alcuna speranza
all’orizzonte. Ma il pensare, l’andare in
profondità ci deve guidare a non demor-
dere, a continuare ad avere fiducia che
un mondo più ricco di bene e di giustizia
è possibile da costruire, con le tante per-
sone oneste e disinteressate che quoti-
dianamente si spendono per operare il
bene e edificare società più coese e più
solide.
A volte penso con gioia a Madre Teresa
di Calcutta. La piccola e minuta suora,
dal cuore grande e abbondante di gene-
rosità. Diceva: “noi siamo una piccola
goccia nell’oceano, ma anche una pic-
cola goccia serve all’oceano”! Del resto
“gutta cavat lapidem” è la goccia che
scava la pietra….
@ “Per operare in grande, bisogna es-
sere abituati a pensare in grande”. E’ un
pensiero di Michelangelo (sicuramente
un grande!) Creiamo occasioni e mo-
menti, in ogni ambiente, in primis nella
Scuola per pensare in grande. Non man-
cheranno le realizzazioni di capolavori,
ri-nascerà il desiderio di operare in grande
e rendere così le nostre città più solidali,
più vivibili, più accoglienti.
Per arginare la mediocrità ossidata e ste-
rile tipica delle nostre società consumi-
stiche-tecnologiche rispondiamo con
l’impegno e laboriosità di operare in gran-
de!
 periodico online www.circoloilcentro-livorno.it Spigolature 79

Salvini
Vergogna
Il Consiglio Comunale di Livorno, causa

ure ed i falò sulla Boldrini

della vergognosa avversione del M5Stelle
ha impedito nuovamente che la nobile fi-
gura del grande livornese Azeglio Ciampi
lo at Sono state solo ragazzate! Così Matteo
Salvini, il leader maximo della Lega, che si
è candidato, ove nella coalizione di destra,
venisse dignitosamente ricordata nella sua

ig la Lega risultasse il primo partito, alla Pre-

città natale.
La perversa logica di una componente
populista che sta minando dalle fonda-
menta il sistema democratico del nostro
paese, pericolo che speriamo la grande
maggioranza degli italiani voglia e sappia
respingere il 4 marzo, si è ancora opppo-
sta al giusto riconoscimento ad un con-
cittadino benemerito per i preziosi servigi
resi all'Italia.
Sp
Vogliamo solo augurarci che la nuova mag-
gioranza che certamente sarà chiamata ad
amministrare il comune di Livorno provve-
da a correggere questo incredibile "misfat-
to".
sidenza del Consiglio, ha cercato, in qual-
che modo, di giustificare "i giovani pada-
ni" i di Busto Artizio" che, nel corso di una
festa della Lega, hanno dato fuoco a dei
fantocci tra cui uno raffigurante la Presi-
dente della Camera Laura Boldrini oltre ad
altri politici non graditi ai leghisti.
Ha aggiunto ancora Matteo Salvini "Mi
dicono che lì c'è una tradizione, bruciano
immagini".

S C U O LA
Il Vescovo
Maturità in quattro anni
Dal prossimo anno scolastico il diploma di maturità si conseguira’ in quattro anni.
Ma non tutti.Per l’anno 2018.19 sono stati scelti,per quanto riguarda la Toscana solo le
...pisano
provincie di Arezzo,Groseeto,Lucca e Pietrasanta.
Gli Istituti di Livorno e provincia inizieranno dall’anno 2019-20. Meno male. Leggo con stupore anzi con sgomen-
L’Italia,salvo ripensamenti in seguito alle elezioni del 4 marso,si adeguerà agli Stati to sul Tirreno che, “…il Sindaco No-
Europei.Infatti in tutti gli altri Stati la maturità si consegue con un minor numero di garin chiederà a Babbo Natale di
anni,da due anni in Spagna,Belgio e Regno Unito a quattro in Germania, Austria, Romania avere un rapporto migliore con il
e Polonia. La riduzione di un anno comporterà la riduzione degli insegnanti con nostro Vescovo… PISANO”.
conseguenze facilmente comprensive, addio alle supplenze, tanto per citare un problema Chiedo come fa il Sindaco, massima
non di poco conto. Staremo a vedere. Sono stati fatti dei calcoli: 1000 ore in meno al liceo autorità civile della città a :
scientifico e classico. Il numero degli alunni varierà fra i 15 e i 25 per classe nel terzo e - trattare pubblicamente e con bece-
quarto anno alternanza scuola-lavoro per 200 ore. ra confidenzialità priva di ogni rispet-
Da “TOSCANA OGGI” Enzo Martinelli ex provveditore agli studi di Siena e ex direttore to istituzionale il Vescovo, massima
generale del MIUR ha detto: “Una scuola che ha perduto l’anima e fallito la propria autorità religiosa della città, visti
missione”. Ci sia consentito di dissentire per rispettare tutti i docenti che ogni giorno in anche i precedenti rapporti, fra gli
tutte le scuole piccole e grandi, di città e nelle piccole isole, ci mettono l’anima per la loro stessi soggetti, certo non idilliaci;
missione.E con un contratto fermo da dieci anni. - usare una terminologia degna più

Per una scuola aperta delle curva nord o del Vernacoliere o

tutt’al più degli sfottò campanilistici
ma alla pari fra livornesi e pisani;
e Multiculturale - mancare di rispetto ai vicini e cugi-
ni pisani.
L’ASSOCIAZIONE DON NESI-COREA ha preso in mano una situazione che merita, Questo Sindaco Nogarin non ha ca-
secondo il nostro modesto parere,di essere presa in considerazione. Si legge nella pito nulla dello spirito libertario e gua-
presentazione dell’incontro svoltosi il 25 gennaio: “La nostra società è sempre più scone ma leale e alla “pari” dei veri
multiculturale ma presenta una scarsa capacità di metabolizzare e promuovere il livornesi di Livorno, già avrebbe do-
cambiamento. Le scuole pubbliche del comune di Livorno si trovano coinvolte nel difficile vuto presentare con tutta la sua Giun-
e delicato percorso di integrazione e di convivenza a conferma di una distribuzione non ta formali dimissioni di fronte al Con-
omogenea nel territorio livornese alcune scuole riscontrano una presenza notevole di siglio Comunale dopo la luttuosa al-
studenti di altre nazionalità mentre altri istituti hanno numeri irrisori”. luvione del settembre scorso e ritor-
Gli interventi dell’assessore all’istruzione del comune di Livorno della dirigente della narsene a Rosignano: sono certo che
Direzione Benci (che da anni ha un numero elevato di alunni cinesi), della prof. Clelia i livornesi non ne avrebbero sentito
Bargagli presidente dell’associazione ARTICOLO 34 hanno esaminato la situazione e la mancanza.
prospettato soluzioni. Staremo a vedere. Da parte nostra ricordiamo il passato ormai Cordiali saluti
piuttosto lontano e auguriamo un buon lavoro nell’interesse dell’istruzione dei giovani
Mario Lorenzini Renzo Ciacchini
 10 Livorno
Il Polo di Livorno inaugurato (tra lo scetticismo) 13 anni fa sta invece andando a gonfie vele
La Logistica è ormai un fatto consolidato
di Gianni Giovangiacomo
Enrico Dello Sbarba, direttore del “Cen-
tro”, ha presentato ai numerosi interve-
nuti la Professoressa Giovanna Colom-
bini (ricordando la sua alacre opera come
ex assessore comunale della precedente
Giunta guidata dal Sindaco Alessandro
Cosimi), che ha parlato sul tema: “Lo
sviluppo tecnologico del Polo logistico
di Livorno”.
Questo incontro - ha iniziato la relatrice
coadiuvata dalla dottoressa Giovanna
Carcea- mi consente di interrompere il
lungo silenzio riguardo l’attività univer-
sitaria nella nostra città con la speranza
che i livornesi vi prestino la dovuta at-
tenzione. L’Università di Pisa - ha spie-
gato - nel campo tecnologico ha avuto
dal Ministero una valutazione d’eccel-
lenza, ed è un fatto che premia anche il
Polo logistico di Livorno funzionante da
13 anni.
La ricerca tecnologica e logistica è stata
possibile grazie al forte collegamento tra
Università, imprese e istituzioni livorne-
si che hanno finanziato il Polo: la Fon-
dazione Livorno, l’Autorità Portuale, il
Comune e la Provincia fino a quando ha
potuto farlo.
Il Polo durante questi anni ha sostenuto
e consolidato il rapporto con le imprese
del territorio con le quali sono state sti-
pulate convenzioni (230 aziende) grazie
alle quali i giovani studenti possono svol-
gere un tirocinio, avvicinandoli così di-
rettamente al mondo del lavoro nella pro-
spettiva di un possibile sbocco profes-
sionale.
Per il conseguimento della laurea trien-
nale in logistica, ritengo - ha aggiunto la
relatrice - che il numero degli iscritti non
siano mai calati, infatti ai giovani tosca-
ni si sono aggiunti quelli provenienti da
altre regioni, segno che l’informazione
che è giunta fra i giovani è stata quella
che il corso aveva una valenza positiva
per ottenere una futura occupazione.
Tredici anni fa - ha evidenziato la pro-
fessoressa Colombini - alla logistica non
credeva nessuno, oggi tutti l’hanno sco-
perta ed ora è un fatto ormai consolida-
to. Questo percorso ha fatto un passo
e-mail: ilcentro.livorno@gmail.com
Enrico Dello Sbarba e Giovanna Colombini
in avanti quindici giorni fa con l’appro-
vazione da parte del Senato Accademi-
co dell’Ateneo Pisano della Laurea Ma-
gistrale in logistica. Non è stato facile
impegnare docenti su materie del tutto
nuove, ma le difficoltà sono state supe-
rate perché tutti hanno creduto in que-
sto progetto.
Si tratta dunque di un investimento in
capitale umano, di una sinergia con le
esigenze delle imprese e rappresenta un
arricchimento per il nostro territorio.
Dalla laurea magistrale si potrà poi pas-
sare in un futuro prossimo al Dottora-
to.
Nel Corso di Laurea Magistrale verran-
no inserite delle nuove materie: dal ma-
nagement e controllo dei processi logi-
stici alla cyber security, dal Diritto in-
formatico alle Assicurazioni internazio-
nali, dalle Politiche pubbliche dell’Unio-
ne Europea all’accesso ai fondi diretti e
indiretti, tutto questo perché le imprese
hanno bisogno di un personale capace
di orientarle rispetto a quello che avve-
niva in passato.
Grazie al Pro-Rettore dell’Università di
Pisa, professor Raugi (figlio dell’ex Sin-
daco Bino Raugi) al Polo logistico sarà
realizzato un progetto di tecnologia in-
novativa, spero - ha aggiunto la relatri-
ce - che lo Scoglio della regina non di-
venti un ricovero dei senza tetto come
qualcuno prospetta, infatti istituzioni,
Dogana, Capitaneria, imprese, dovreb-
bero essere coinvolte nel disegnare que-
sto progetto culturale innovativo tendente
a favorire lo sviluppo della città. E’ quindi
opportuno dare il giusto rilievo a quello
che sta avvenendo a Livorno, anche se
gli organi di informazione difettano della
loro presenza!
Dalle domande del pubblico e dalle ri-
sposte della professoressa Colombini e
della dottoressa Carcea si evince che le
immatricolazioni sono150 l’anno, in pra-
tica 450 studenti spalmati sui tre anni,
mentre 60 sono i laureati, da notare che
molti studenti sono anche studenti-lavo-
ratori.
La logistica che è ormai entrata come
materia nelle scuole superiori richiama a
Livorno molti studenti fuori sede che in
genere sono molto motivati. A febbraio
si terrà un “open day” per il quale ci sarà
la presenza di un ITI di Palermo, infatti
i giovani, grazie all’utilizzo della Rete,
sono molto informati sul dove andare.
Complessivamente ci sono già stati 250
laureati di cui il 50% ha trovato occupa-
zione entro un anno tra case di spedizio-
ne, agenzie marittime, imprese, come
quella dei fratelli Neri, dove possono
svolgere il tirocinio, e alcuni laureati han-
no potuto trovare occupazione all’este-
ro.
Da parte dei giovani - ha terminato la
dottoressa Carcea - si richiede oltre al
una buona conoscenza delle lingue: edu-
cazione, flessibilità, disponibilità.
 periodico online www.circoloilcentro-livorno.it
Il nuovo complesso di Dogana d'Acqua è per ora terra di nessuno, anzi di abusivi
Camere con vista...
di Franco Spugnesi
Era la fine del 2015 e finalmente si
completava la costruzione d’impor-
tanti opere pubbliche a Livorno.
Si trattava delle realizzazioni di pro-
getti denominati “PIUSS” (pian gli in-
tegrati sviluppo sostenibile) pensati
per la riqualificazione dei quartieri cit-
tadini degradati, finanziati dall’Unio-
ne Europea e dalla Regione oltre na-
turalmente dal Comune interessato.
Tra i sette progetti approvati dal no-
stro comune i più rilevanti, quelli che
risultavano qualificanti e innovativi,
erano sicuramente gli edifici della
Dogana d’acqua e dello Scoglio del-
la Regina, due zone della città signi-
ficative per la nostra storia da resti-
tuire all’efficienza e alla pubblica uti-
lità.
Giustamente l’amministrazione di al-
lora aveva anche pensato al futuro de-
gli edifici destinando le costruzioni
della Dogana d’acqua allo sviluppo
della didattica e della ricerca sulla lo-
FRATELLI NERI
S.P.A.
LIVORNO - ITALY
gistica, già avviata con successo dal-
l’università di Pisa, mentre lo Scoglio
della Regina sarebbe stato destinato
alla ricerca su la robotica marina.
In questo senso fattivi contatti erano
stati allacciati con il suddetto Ateneo.
Peccato che tante ottime disposizio-
ni non abbiano prodotto i frutti spera-
ti, così che, dopo un paio d’anni, gli
edifici sono restati vuoti ed esposti a
un inevitabile degrado.
Allo scoglio della Regina il maesto-
so complesso ad arcate serve intan-
to solo per i picnic dei bagnanti abu-
sivi, barbecue compresi, e inevitabili
rifiuti abbandonati e, qualche giorno
fa, transitando per via della Cinta
esterna, ho visto che nel bell’edificio,
che ha la particolarità di essere con-
tornato da vetrate che riproducono il
disegno delle mura medicee, sono
state ricavate due camerette, ai lati
dell’ingresso, proprio sfruttando l’in-
tercapedine tra la vetrata e il muro,
dotate di cartoni per la “privacy” e co-
perte per il confort.
Non è chiaro il motivo che ha impedi-
to di formalizzare l’accordo tra il Co-
mune di Livorno e l’Università di Pisa,
se, come probabile, si tratto di una
questione di canoni di affitto o simili,
Compagnia
Portuale di
Livorno
Società Cooperativa
Tel. 0586.202901 - Fax 0586.892209
Livorno 11
urge ricordare ai nostri amministra-
tori a cinque stelle, che portare a Li-
vorno un pezzo di ricerca in campi
così importanti e innovativi è portare
in città non solo qualche nuovo po-
sto di lavoro, che non fa mai male,
ma soprattutto fornire ai nostri giova-
ni un clima di creatività, che può sol-
lecitare la nascita di nuove imprese
(come avviene da anni a Pisa) vivifi-
cando il tessuto intellettuale e pro-
duttivo del territorio.
Gli incolpevoli barboni che hanno scel-
to soggiornare nell’improvvisato ho-
tel della Dogana d’acqua rappresen-
tano pienamente la ormai cronica, in-
capacità dell’amministrazione a pro-
gettare un futuro della città che vada
oltre le piste ciclabili, i semafori, le
rotonde.
Livorno avrebbe invece bisogno di
un’alzata d’ingegno, per fermare il
degrado, per rilanciare occupazione
e lavoro, per ridare dignità a una città
che la merita, anche a rischio di as-
sumersi responsabilità di lungo peri-
odo, mostrando, se c’è, che il sinda-
co Nogarin e la sua amministrazio-
ne, oltre alla prudenza ha coraggio,
progetto e competenza per governa-
re davvero.
PORTO DI LIVORNO 2000 s.r.l.
Terminal Crociere
Piazzale dei Marmi
LIVORNO
info@portolivorno2000.it
12 Livorno
Largo successo della conferenza dell'esperto d'arte Carlo Pepi
Modigliani sta producendo
più quadri da morto che da vivo
di Gianni Giovangiacomo
Il critico d’arte toscano Carlo Pepi,
recentemente balzato all’attenzione
delle cronache nazionali e interna-
zionali per avere apertamente di-
chiarato che i quadri attribuiti ad
Amedeo Modigliani, messi in mostra
a Genova, erano degli ignobili fal-
si, è stato ospite del Circolo Cultu-
rale “Il Centro” e della sezione li-
vornese della Fidapa. Pepi ha te-
nuto una conferenza sul “98° anni-
versario della morte di Amedeo
Modigliani” presso la Sala consiglia-
re dell’Amministrazione Provinciale
alla presenza di un numeroso pub-
Amedeo Modigliani (1884-1920)
e-mail: ilcentro.livorno@gmail.com
Da sin.: Enrico Dello Sbarba, Carlo Pepi e Angela Simini.
blico, a sottolineare l’interesse dei
livornesi verso un loro concittadi-
no e, in genere, verso l’arte pittori-
ca.
Il relatore, ha detto il direttore del
“Centro”, Enrico Dello Sbarba, pre-
sentandolo, “gode di una rinoman-
za internazionale” e la presidente
della Fidapa, Angela Simini, ha
aggiunto “è il più grande critico
dell’opera di Modigliani”. Nella not-
te tra il 23 e il 24 gennaio di 98 anni
fa -ha esordito Carlo Pepi- Modi-
gliani moriva, fu una meteora, un
figlio delle stelle, che aveva illumi-
nato il cielo di Parigi. Modigliani
nasce da una famiglia molto colta,
era di costituzione gracile, con la
passione innata per l’arte e il dise-
gno che la madre cercò in ogni
modo di agevolare.
A Parigi oltre a dipingere condus-
se una vita sregolata, ricca di sbor-
nie e non si fece mai mancare l’as-
senzio, ma è errato dire - ha conti-
nuato Pepi - che visse in miseria,
denaro ne guadagnava, ma con la
stessa disinvoltura che lo riceve-
va, lo sperperava poi insieme agli
amici di brigata, era insomma un
tipico livornese del tempo! Fu Gio-
vanni Fattori a fornirgli gli insegna-
menti fondamentali, un artista trop-
po grande rispetto alla normalità di
allora che non era capito dalla criti-
ca, dal Longhi soprattutto. Gli arti-
sti infatti recepiscono i messaggi
della loro epoca prima degli altri, da
Van Gogh ai macchiaioli e anche
dopo, si nota questa particolarità di
portare “lo sguardo in avanti”.
Il relatore è poi entrato nel vivo del-
l’argomento quando ha detto che
molti critici non sanno distinguere
le opere d’arte perché per questo
ci vuole “un occhio” particolarmen-
te attento e allenato, una dote che
hanno in pochi.
Pepi ha messo in risalto le sue bat-
taglie contro i falsi a partire dalle sue
denunce contro il televisivo “Tele-
market” che nel corso degli anni ha
sfornato 100 mila falsi Schifano e
20 mila falsi Cascella, su questo ma-
laffare - ha detto - sono l’unico ad
intervenire, la mia voce viene “cen-
surata”, sono stato perseguitato da
critici, giornalisti, carabinieri, perché
davo noia ai falsari che con le loro
truffe procurano denaro a molti.
 periodico online www.circoloilcentro-livorno.it
Uno dei falsi Modigliani esposti alla recente mostra di Genova.
Riguardo ai carabinieri ora le cose
vanno molto meglio, il precedente
Comandate delegato ai beni artisti-
ci si avvaleva dell’opera del Parisot,
noto proprio per appoggiare i falsa-
ri, l’attuale Comandante è invece
molto più attento e si giova di mezzi
tecnici all’avanguardia di cui può di-
sporre per mettere fine alle truffe.
Il relatore ha diffusamente parlato
delle mostre sul Modigliani, da quel-
la di Arezzo dove “anche la locan-
dina era falsa” a quella di Pisa e in
fine a quella di Genova, e ha par-
lato anche della sua uscita dal di-
rettivo degli Archivi legali Modiglia-
ni, “perché non potevo essere con-
nivente”.
Modigliani sta producendo quadri
più da morto di quanto era vivo!, è
stata questa la sua invettiva, tra
due anni ci sarà il centenario della
sua morte e “tutti i falsari si stanno
organizzando”.
Riguardo alle famose “teste” recu-
DISTRIBUTORI STRADALI Benzina, Gasolio, Gpl e Metano
AREZZO
San Giovanni Valdarno
Montevarchi
Terranuova Bracciolini
Loro Ciuffena
Viale Santa Margherita (AR)
.............................................
SIENA
Abbadia san Salvatore
Sovicille
.............................................
FIRENZE
Viale Guidoni (FI) *
San Polo (FI)
Fucecchio
* in ristrutturazione
.............................................
LUCCA
Consorzio
Consorzio globale impianti e costruzioni civili-industriali e stradali
Imprese consorziate delle provincie di Livorno e Pisa
Via Aurelia, 453 - Rosignano Solvay
Tel. 392/2128889 Fax: 0586/763570 e-mail: consorziolrc@hotmail.it
Livorno 13
perate dai Fossi di Livorno, Carlo
Pepi ha ammesso che se non fos-
sero stati i ragazzi liceali livornesi a
dichiarare che gli autori erano stati
loro, avrebbe potuto passare qual-
che guaio perché era stato l’unico a
dire che erano dei falsi, infatti in essi
non vedeva “il miracolo del volume,
la dolcezza e la leggerezza del se-
gno che non è mai spigoloso come
invece erano quelle teste”. Ho fatto
tante battaglie a vuoto, spesso sono
stato lasciato solo, ma non vorrei ri-
manere sempre solo e ora interven-
go “quando non ne posso fare a
meno”.
Tra gli interventi successivi del pub-
blico è stato significativo quello del-
l’assessore comunale alla Cultura,
Belais, che ha messo in risalto di
aver dato subito sostegno all’azio-
ne di Pepi contro i falsi di Genova,
chiedendo l’immediata restituzione
delle opere autentiche di Modigliani
che vi erano state mandate da par-
te del Comune, la chiusura antici-
pata di quella mostra sta a signifi-
care che “in un mondo di imbroglio-
ni quando giustizia viene fatta, sia-
mo tutti più contenti, oggi con le nuo-
ve tecnologie è più semplice decre-
tare l’autenticità di un opera, e l’ope-
ra vera ti dà una emozione che un
falso non ti può mai dare!”.
Gallicano
Antraccoli
Altopascio
Ponte alla Ciliegia
.............................................
PISTOIA
Panicagliora
.............................................
LIVORNO
Via Cattaneo (LI)
.............................................
PISA
Montecatini Val di Cecina
(Loc. La Bacchettona)
L.R.C.
 14 Livorno
PD Livornese: "un bagno di umiltà e di consapevolezza"
Una 'Tre giorni spartana'
di Enrico Dello Sbarba
Erano anni, diciamo dai tempi della glorio-
sa ed indimenticabile Prima Repubblica,
che non assistevo ad un convegno così
ben pieno di contenuti e di proposte con-
crete, come quello organizzato a Livorno
dal Partito Democratico da venerdì 19 a
domenica 21 gennaio.
Già la sede, decisamente spartana, Parco
dei Mulini -Ardenza - gestito dall'Asso-
ciazione persone down - priva, ad ecce-
zione del pomeriggio inaugurale, perfino
di un servizio bar per prendere un caffè,
ha dato subito la sensazione che si vole-
vano fare "le cose" sul serio ed in effetti,
"la tre giorni del P.D. livornese" è stata
un "bagno di umiltà e di consapevolez-
za".
La sensazione è stata subito quella, dopo
il primo impatto, che si volesse discutere
seriamente di tutte le problematiche ri-
guardanti non solo la città di Livorno ma
dell'intera provincia.
E gli effetti si sono visti e sentiti subito
perchè, nelle diverse tematiche discusse
ed esaminate, l'attenzione, la partecipa-
zione dei relatori e dei presenti sono sta-
te sempre vivissime.
La sensazione è stata quella ched il P.D
livornese, dopo la batosta subita nel ca-
poluogo nelle elezioni amministrative del
2014 e dopo avere assaporato l'amaro ca-
lice della sconfitta, abbia deciso di darsi
"una mossa" e riprendere la strada di una
dialogo, prima di tutto con i suoi iscritti
ed elettori e poi impostare un progetto
politico-amministrativo da presentare agli
elettori nel 2019 per riconquistare la lea-
dership del capoluogo caduta tristemen-
te nelle mani di autentici dilettanti allo
sbaraglio. Non solo ma si trattava di riav-
vicinare gli iscritti e non solo in vista del-
le elezioni politiche del 4 marzo.
Questa "Tre giorni spartana" ha avuto
anche il merito, lo speriamo vivamente, di
porre fine alla lunga stagione dei duelli
fratricidi,delle faide interne e di aprirsi fi-
nalmente all'esterno in vista delle prossi-
me elezioni politiche ed amministrative
Si è discusso ed argomentato di tutto e di
più: si è parlato di economia, di lavoro,di
portualità, di sanità, di ambiente attraver-
so il coinvolgimento dei Sindaci dei Co-
muni dell'intera provincia continentale, e
e-mail: ilcentro.livorno@gmail.com
dei Presidenti degli Enti pubblici e priva- sembra riemerge il senso della ragione-
ti. volezza, della serietà e della concretezza.
E' intervenuto anche il Sindaco di Pisa Non c'è più tempo da perdere: speriamo
ponendo fine, lo speriamo vivamente, ad veramente che sia iniziata la stagione del-
assurde faide ed incomprensioni che la rinascita, quella del buon senso e del
hanno finito con il danneggiare preva- carico delle responsabilità.
lentemente Livorno. La "Tre giorni spartana" fa ben sperare,
Non vogliamo e non possiamo entrare non è assolutamente permesso deluder-
nel merito ma sottolineare come finalmen- la o cancellarla sull'altare di deteriori per-
te, dopo tanti anni, inutilmente perduti, sonalismi.
Convenzione Rotary-Adsp
di Cristina Battaglini
E’ stata firmata recentemen-
te una convenzione tra
l’Autorità di Sistema Por-
tuale e il Rotary club Livor-
no per promuovere l’inte-
grazione tra la città e il por-
to, in tema sociale, culturale
e per i giovani. Il Rotary club
finanzierà anche alcuni inter-
venti per la valorizzazione
del Museo delle Imbarcazio-
ni Storiche che presto ospi-
Da sin.: Matteucci, Corsini, Odello, Barsotti e Gargiulo.
terà anche il Gozzo “Teresa”
di Gino Falanga.
La collaborazione triennale è destinata a favorire l’integrazione tra il porto e la
città e fornire un contributo sostanziale al recupero dell’identità storica del porto
di Livorno.
l Rotary club Livorno, costola locale del Rotary International, si impegnerà a
finanziare interventi strutturali allo scopo di valorizzare il Museo delle Imbarca-
zioni Storiche, ricavato all’interno dell’ex magazzino collettame delle ferrovie,
situato nei pressi della Stazione Marittima, che oggi ospita al suo interno il
rimorchiatore Marzocco e Navicello Pilade e che presto accoglierà anche il mitico
Gozzo Teresa, simbolo del Palio Marinaro, appartenuto a Gino Falanga De Mar-
tino, pezzo di storia del mondo remiero, deceduto l’anno scorso.
La barca, che verrà donata dalla famiglia De Martino, sarà presente al museo a
partire dal prossimo 19 maggio in occasione della celebrazione della Giornata
Europea del Mare.
La convenzione è stata firmata dal presidente dell’Adp Stefano Corsini e da ben
tre presidenti del Rotary, l’attuale, Giorgio Odello, l’incoming Fabio Matteucci (che
sarà presidente nell’annata 2018-19) e Luciano Barsotti (2019-20). "E’ la prima
volta che si sviluppa in modo strutturato una collaborazione tra un club service
come il nostro e una realtà dell’economia cittadina importante e significativa
come l’Autorità di Sistema Portuale - ha detto Odello - Crediamo in questo
progetto e lavoriamo insieme per promuovere il sociale, la cultura e i giovani".
"Questo progetto - ha aggiunto Barsotti- è il segno dell’evoluzione del Rotary
nell’approccio alla promozione e valorizzazione dell’identità culturale del
nostro territorio. Matteucci ha ringraziato l’Authority per l’opportunità rice-
vuta. Siamo orgogliosi di poter contribuire a migliorare la visibilità di Livor-
no assieme alle istituzioni".
 periodico online www.circoloilcentro-livorno.it
FINO A GIUGNO A CURA DEL LIVORNO PORT CENTER
Una serie di appuntamenti tematici
Nel periodo compreso tra Gennaio e Giu-
gno 2018, prendendo spunto da iniziati-
ve analoghe attuate dal Port Center di Le
Havre, in una prospettiva di condivisio-
ne delle esperienze tra le strutture affilia-
te al network dei Port Center, il Livorno
Port Center lancia una serie di appunta-
menti tematici che spaziano dalla storia
alla cultura portuale in genere, passando
per temi come l’urbanistica, l’ambiente, la
programmazione strategica, ecc.
Più o meno un giovedì al mese, in orario
pomeridiano (ore 17:30-19:00), gli incon-
tri sono dedicati all’approfondimento di
tematiche attuali relative al mondo por-
tuale nelle sue diverse dimensioni, ma
anche a percorsi nel passato, sempre con
un’attenzione particolare rivolta al pre-
sente. Si tratta di conferenze/seminari ad
accesso libero e gratuito, nel limite dei
posti disponibili.
Prendendo come punto di partenza i con-
tenuti del laboratorio multimediale, la sala
riunioni del Port Center e la Sala Ferretti
della Fortezza Vecchia, ospiteranno con-
ferenze e dibattiti.
Dopo la giornata inaugurale dell’11 gen-
naio 2018, il programma prosegue nelle
seguenti altre giornate:
• 15 febbraio 2018: Riflessioni sulla città
portuale e sul patrimonio urbanistico
portuale a Livorno Arch. S. Corradini,
Arch. F. Pichi (AdSP MTS). Introduce
la Dott.ssa F. Morucci (AdSP MTS)
• 15 marzo 2018: Aspetti antropologici e
sociali della realtà portuale livornese.
Presentazione del volume “Tra terra e
mare: rappresentazioni del lavoro
portuale contemporaneo a Livorno”:
Dott.ssa J. Bicocchi. Introducono il
Dott. F. Ghio (AdSP MTS) e il Prof.
M.A. Toscano
• 12 aprile 2018: L’impatto economico del
crocierismo, tra porto e città: i consumi
degli equipaggi: Dott.ssa B. Bonciani
(AdSP MTS). Introduce il Dott. M. Pro-
vinciali (Segretario Generale AdSP
MTS)
• 10 maggio 2018: Livorno delle diversità:
concorso di idee per l’arredo di un’area
sugli scali Cialdini: Arch. T. Tocchini e
Prof. R. Morelli. Introduce la Dott.ssa
F. Pichi (AdSP MTS)
• 17 maggio 2018: Mestieri di mare mestie-
ri di poesia Prof. E. Campanella. Intro-
duce il Dott. M. Barbera (AdSP MTS)
• 14 giugno 2018: Fortezza vecchia: un
Livorno 15
Nell’ambito degli incontri al Port Center è
inoltre prevista la presentazione e l’espo-
sizione delle tesi e degli elaborati degli stu-
denti del Prof. Matteo Scamporrino, La-
boratorio di progettazione dell’architettu-
ra del DIDA dell’Università di Firenze sul
tema Progetti e suggestioni per la nuova
Stazione Marittima di Livorno.
Sono in corso di definizione altre date che
verranno precisate in seguito.
nuovo “contenitore” per la struttura Il calendario dettagliato degli incontri e il
cardine del waterfront livornese: Prof. riferimento specifico ai relatori/invitati
F. Cardini, Dott.ssa O. Vaccari. Introdu- verrà pubblicato nella sezione.
ce il Dott. G. Gargiulo (Dirigente AdSP News ed eventi del sito:
MTS) www.livornoportcenter.it
Un progetto che nasce per promuovere il “sapere tecnico”
nella scuola primaria a cura di alcune aziende della Sezione
Meccanica di Confindustria Livorno Massa Carrara
“Eureka! Funziona!”
Alcune aziende della Sezione Meccanica di Confindustria Livorno Massa Carrara, an-
che quest’anno, sponsorizzeranno le edizioni provinciali di “Eureka! Funziona!”
Il Progetto nasce per promuovere il “sapere tecnico” nella scuola primaria. E’ un format
mutuato dalla Finlandia che da alcuni anni Federmeccanica propone in accordo con il
MIUR e con la collaborazione di numerose Associazioni del Sistema Confindustria.
Si tratta di un’esperienza molto utile per orientare gli alunni della primaria (3ª, 4ª e 5ª) al
fare e al lavoro di gruppo, per stimolare l’ingegno e sviluppare le competenze interdisci-
plinari. I partecipanti, partendo da un kit contenente materiali vari (porta batterie, moto-
rino, scheda elettronica, cordino, elastici, asticelle di legno, ecc.) dovranno realizzare un
giocattolo funzionante. Ognuno nel team ha un compito definito, c’è chi progetta, chi
assembla i materiali, chi tiene il diario di bordo descrivendo le varie fasi del lavoro, chi
immagina lo spot pubblicitario del giocattolo, chi scrive le istruzioni d’uso.
Il principio che anima “Eureka! Funziona” è quello di utilizzare “l’invenzione” come
strumento per imparare.
Il concorso si svolgerà per ambiti territoriali e coinvolgerà scuole primarie delle province
di Massa Carrara e di Livorno. Per Livorno parteciperanno la DD IV Circolo La Rosa; per
Massa Carrara l’IC Carrara e Paesi a Monte, l’IC G. Menconi e l’IC Montignoso.
Le aziende, che sostengono l’edizione 2017-2018 del progetto, sono BENETTI MAC-
CHINE, BHGE-NUOVO PIGNONE, KAYSER ITALIA, RAM OIL&GAS, SKF INDUSTRIE.
Il tema del concorso è la “Meccanica” ed è stato sviluppato in collaborazione con
l’Istituto Italiano di Tecnologia.
In primavera, ogni classe partecipante selezionerà il progetto che sarà ammesso alla fase
finale locale. Sono previsti riconoscimenti per i partecipanti, un premio per la classe
vincitrice del concorso per le terze e le quarte e, per la quinta, la partecipazione alla festa
conclusiva nazionale (sede non ancora nota).
Il lavoro e l’entusiasmo dei bambini sono un messaggio incoraggiante per il futuro, la
passione che dimostrano nel fare e nello studiare soluzioni progettuali per far funziona-
re le loro invenzioni deve essere coltivata e incanalata considerando che, in tutte le
attività lavorative e professionali, saranno sempre più richieste competenze tecnico
scientifiche (Industria 4.0). Queste competenze vanno stimolate fin dagli esordi della
formazione scolastica per andare ad incidere sulla carenza di professionalità tecniche,
che il mondo delle imprese lamenta.
 16 Livorno
qui
Diocesi di Fabio Figara
Per non dimenticare…
In tutta Italia, il 27 gennaio di ogni
anno, ricorre il Giorno della Memoria,
per ricordare le vittime dell’Olocausto
e delle leggi razziali. Oltre 150 sono gli
eventi organizzati in tutta la Toscana
fino a marzo. Per l’occasione, a Livor-
no, il 23 dello stesso mese, la Comunità
di S. Egidio, la Diocesi di Livorno, la
Comunità Ebraica, l’Istoreco e il Comu-
ne di Livorno hanno organizzato la
Marcia della Memoria.
è stata una delle più grandi atrocità che
ha segnato la Storia dell’Umanità, la più
grande del ‘900: la Shoah. Nel 2000 la
Repubblica italiana ha istituito il Giorno
della Memoria, il 27 gennaio, data sim-
bolica per “ricordare la Shoah (sterminio
e-mail: ilcentro.livorno@gmail.com
del popolo ebraico), le leggi razziali, la per-
secuzione italiana dei cittadini ebrei, gli ita-
liani che hanno subìto la deportazione”: in
quello stesso giorno, nel 1945 infatti, i sol-
dati dell’Armata Rossa abbattevano i can-
celli di Auschwitz e liberavano i prigionieri
sopravvissuti, documentando e svelando
al mondo il folle progetto nazista.
Da qualche anno, a Livorno, il ricordo del-
la deportazione degli Ebrei è è affidato, ol-
tre alle numerose manifestazioni, all’appli-
cazione delle “pietre d’inciampo”, a memo-
ria perenne di questa immane tragedia, e
come insegnamento per le future genera-
zioni.
Quest’anno la “Marcia della Memoria” è
stata dedicata a Matilde Beniacar (nella
foto), sopravvissuta alla
deportazione e agli orrori
di Aushwitz. Matilde na-
sce a Smirne, in Turchia,
nel 1926, da una famiglia
benestante di origine ita-
liana. Conduce una vita
agiata. Purtroppo, nel ’33,
le leggi sulla cittadinan-
za dello Stato turco di
Kemal Ataturk la costringono a rimpatriare
in Italia insieme alla famiglia, avendo loro
scelto di mantenere la cittadinanza italiana
e di rinunciare a quella turca.
La destinazione è Livorno, città di nascita
dei nonni. Ma in pochi anni il Paese cam-
bia: per gli accordi presi con Hitler, vengo-
no promulgate le leggi razziali.
Era il 1938, l’inizio di un percorso di soffe-
renza per tutti gli Ebrei, a cui si aggiunge-
ranno gli Italiani “scomodi” per la politica
fascista. Nel pieno della guerra, per sfug-
gire ai bombardamenti su Livorno del mag-
gio ’43, Matilde sfolla con i genitori e i
fratellini nella montagna pistoiese, a Bor-
go a Buggiano.
Poi, catturata, viene posta sul treno del-
l’orrore, per giungere ad Aushwitz. La “se-
lezione” risparmia solo lei, e con la matri-
cola 75670 viene assegnata prima ai lavori
forzati a Birkenau, poi in altri campi tra cui
Dachau e Mathausen.
Dopo la liberazione, torna a Livorno dove,
pur rimasta sola, si costruisce una fami-
glia, continuando con coraggio la propria
vita, testimone fino alla fine della strage
del suo popolo. Muore a Cecina il 19 di-
cembre 2016.
La Marcia della Memoria è partita da via
Montedoro, fino a giungere in via Cassu-
to per la posa della pietra dedicata a Mati-
lde.
Successivamente il corteo ha raggiunto la
Sinagoga, in Piazza Benamozegh, per la
cerimonia conclusiva, con accensione del-
le luci della Chanucchà, in memoria delle
vittime della Shoah.
 periodico online www.circoloilcentro-livorno.it
Il Sindaco Franchi: "Abbiamo così assicurato il risparmio dei costi sull’energia, permettendo allo stabilimento Solvay di restare
competitivo, salvaguardando i posti di lavoro e contribuendo ad innovare gli impianti per migliorare la qualità ambientale"
Nuova centrale turbogas alla Solvay
di Enrico Dello Sbarba
Importante infrastruttura allo Stabilimento
Solvay di Rosignano. E’ una circostanza,
quella verificatasi a Rosignano Solvay nei
giorni scorsi che Il Centro non può certa-
mente ignorare. Si tratta dell’avvio di una
superturbina - un investimento di circa 40
milioni di euro - che permetterà allo storico
stabilimento chimico rosignanese di assi-
curare, per almeno altri dieci anni, l’asso-
luta certezza della sua attività produttiva.
L’investimento, frutto di un lodevole con-
corso tra il Gruppo Solvay, il Comune di
Rosignano Marittimo, la Regione Tosca-
na, il Ministero delle Attività Produttive,
ha permesso la creazione in soli 18 mesi
della nuova centrale turbogas (ex Rosen),
che consente il “revamping” del vecchio
impianto realizzato e gestito per vent’anni
da Engie.
Il nuovo impianto inaugurato a gennaio è
stato il prodotto di un lavoro di squadra
tra la società Solvay e le istituzioni, il Co-
mune di Rosignano, la Regione Toscana e
il Ministero per lo Sviluppo Economico.
“Ci siamo mossi per tempo alcuni anni fa
per evitare una crisi occupazionale a Ro-
signano – afferma il sindaco Alessandro
Franchi – infatti la scadenza delle agevo-
lazioni statali per la produzione di vapo-
re nel 2017 avrebbe compromesso la com-
petitività di Solvay sul mercato, metten-
do a rischio i circa 1.500 lavoratori del
parco industriale. Grazie ad una forte si-
La superturbina inaugurata allo Stabilimento della Solvay
nergia tra le istituzioni e la proprietà sono
state create le condizioni per consolida-
re la presenza industriale sul territorio, e
per attrarre investimenti e nuove produ-
zioni. Abbiamo così assicurato il rispar-
mio dei costi sull’energia, permettendo
allo stabilimento Solvay di restare com-
petitivo, salvaguardando i posti di lavo-
ro e contribuendo ad innovare gli impian-
ti per migliorare la qualità ambientale”.
Negli ultimi anni la proprietà della turbo-
gas è passata a Cogeneration Rosignano
SpA - i cui soci sono Marubeni, Ansaldo
Energia e Società Solvay - creata per con-
sentire l’efficientamento della centrale e
di conseguenza la garanzia della continuità
delle attività produttive dello Stabilimento
Solvay a Rosignano.La nuova centrale ha
una capacità elettrica di 180 MW che con-
sentirà alla Società Solvay di perseguire
l’obiettivo principale e cioè la produzione
di circa 350 tonnellate ore di vapore: la
quantità di energia elettrica prodotta, dopo
la quota utilizzata dallo stabilimento di
Rosignano verrà messa in vendita sulla
rete pubblica.
Da parte de Il Centro, che da sempre si
occupa delle complesse realtà rosignane-
si e che sopravvive grazie anche alle spon-
sorizzazioni, largamente datate, di alcune
di loro, il compiacimento per questa così
esaltante notizia che conferma la rispon-
denza degli organi pubblici e privati alle
esigenze di un ordinato sviluppo del no-
stro hinterland.
Rosignano 17
Gli scatti
di Pino
"Gli scatti di Pino - Pino Perrone il fo-
tografo di Castiglioncello negli anni del
boom economico" è il titolo dell'ultimo
numero del periodico "Alando" in questi
giorni in tutte le edicole.
La bella pubblicazione fotografica di Gia-
como Cantini è tutta dedicata al mitico
fotoreporter Giuseppe Perrone detto
Nick Vampata. Pino nato nel 1931 e scom-
parso nel settembre del 2002 a settantu-
no anni, fu il fotografo di tutti quei famo-
si personaggi che negli anni sessanta e
settanta trascorrevano le loro vacanze
estive all'ombra delle pinete e sulle spiag-
ge di Castiglioncello.
In copertina c'è un'immagine molto origi-
nale: un gruppo di ballerini ripresi di spal-
le mentre si esibiscono al ritmo dell'Hul-
ly gally, la danza che andava di moda in
quegli anni.
La rivista si apre con una emblematica
foto della Rolleiflex, la macchina foto-
grafica che Pino usava per il suo lavo-
ro.
Ci sono molte immagini scattate nel 1962
sul set del film "Il sorpasso" di Dino Risi,
foto di tanti personaggi che frequentava-
no il Tennis Club di Marcello Bartoletti
o dei tanti cantanti che si esibivano al
dancing "Il Cardellino" di Vasco Meini.
Non mancano naturalmente le inquadra-
ture di tante miss elette nei concorsi di
bellezza durante le feste da ballo.
Ci sono poi ritratti di bagnanti sulle spiag-
ge, di bambini che si litigano il secchiello
e di barche cariche di gitanti.
Per riportarci a quegli anni ruggenti ci
sono articoli: "Formidabili furono quegli
anni" di Antonio Valentini, "Il mio amico
Pino" di Claudio Castaldi, "Nick Vampa-
ta il mio fotoreporter" di Dino Dini, "Il
Ducato del Diavolo" di Walter Botti e "I
luoghi di Pino" di Riccardo Meini.
Con questo numero "Alando" non è
soltanto una sorta di amarcord per
quelli della vecchia generazione, ma
anche un modo per far conoscere ai
più giovani com'era il tempo che li ha
preceduti.
G. B.
18 Cultura e-mail: ilcentro.livorno@gmail.com

La rassegna è partita il 23 gennaio e proseguirà ogni martedì (h. 21.15) fino a marzo

Cinema d'Autore al Solvay

Ha avuto inizio con martedì 23 genna- donna scim-
io al cinema teatro Solvay “L’altro ci- mia” di Ferreri o
nema”, una rassegna di film d’autore e precedute dalla
pellicole di qualità introdotte da esper- presentazione
ti, che comprende nove serate ogni di un libro
martedì alle 21,15 fino a marzo. come quello su
La rassegna, promossa dall’assesso- “Renzo Monta-
rato alla cultura del Comune di Rosi- gnani”.
gnano Marittimo e curata dal Centro Il programma
Studi Commedia all’Italiana di Casti- prosegue con
glioncello, è realizzata grazie alla dispo- “Io, Daniel
Il Teatro Solvay
nibilità del nuovo gestore del cinema Blake” di Loa-
al teatro Solvay Decima Musa, col ch (13 febbraio, introduce Paolo Cot- temente restaurata di Ferreri “La donna
supporto tecnico di Armunia. za), “Frantz” di Ozon (20 febbraio, con scimmia” (1964), introdotta da Ghirlanda,
“L’amministrazione continua a portare Federico Lenzi) e “Nebraska” di Pay- mentre il 27 marzo la rassegna chiude con
avanti la promozione della cultura, dif- ne (27 febbraio, con Nicola Cerbai). A “Il Messia” di Rossellini (1975), precedu-
fondendo la conoscenza del cinema di marzo si potrà vedere “Carol” di Hay- to dalla presentazione del libro “Mirag-
qualità in questo percorso con esperti nes (6 marzo, con introduzione di Ielyt- gio di un film. Carteggio di De Castro-
– afferma l’assessora alla cultura Licia za Desideri) e “Father and son” di Hiro- Rossellini-Zavattini” di Maria Carla Cas-
Montagnani - l’idea è riproporre il ci- kazu (20 marzo, con Sabina Meini). sarini alla presenza dell’autrice, con Silvia
neforum come momento di incontro e Per “I martedì del Centro Studi” il 13 d’Amico e Marco Vanelli. Ingresso: 5 euro,
discussione per favorire la conoscen- marzo viene proiettata la pellicola recen- libero per “I Martedì del Centro Studi”.
za di pellicole di grandi autori coglien-
done aspetti più tecnici grazie alla pre-
senza di professionisti, inoltre è l’oc-
casione per il pubblico di vedere film
d’autore persi negli ultimi due anni
dalla chiusura del cinema di Castiglion-
cello fino alla riapertura della sala al
Teatro Solvay”.
Il cartellone offre due tipi di film: una
scelta di pellicole di qualità proiettate
nei circuiti internazionali negli ultimi
due anni, e una serie di film legati alla
storia del cinema italiano e del territo- Via della Villana, 126, Rosignano Solvay-Castiglioncello
rio di Rosignano, come parte della tra- Telefono:0586 760981
dizione cinematografica nazionale. Le
proiezioni vengono presentate da
esperti, in modo da fornire allo spetta-
tore strumenti di decodifica dell’opera
per favorirne la fruizione critica, nel-
l’ottica di promuovere la formazione
del pubblico all’arte del grande scher-
mo. “Il titolo rispecchia sia il carattere
diverso della rassegna rispetto alle FAMIGLIA CHIANINA MINNOZZI
proiezioni presenti nelle sale del terri-
torio, sia la possibilità per i cittadini di
Rosignano di vedere pellicole uscite
nei due anni di chiusura del cinema di
PORCAVACCA
- AGRITURISMO & MACELLERIA -
Castiglioncello – spiega Massimo Ghir-
landa, direttore del Centro Studi – in
Vendita al dettaglio di carni e salumi
particolare “I martedì del Centro Stu- interamente prodotti e lavorati in azienda
di” sono serate ad ingresso libero, con
proiezioni di pellicole legate al territo- Loc. Poggio Marchino - Rosignano Marittimo
rio come “In viaggio con Anita” di Tel. 0586.799032 - Cell. 338.661.38.16 - 333.824.10.52
 periodico online www.circoloilcentro-livorno.it Cultura 19
7

INTERESSANTE MOSTRA DEL M° TOSCANO ALLA GALLERIA GUASTALLA CENTRO ARTE

M. Marini, dal colore alla forma

di Cristina Battaglini
E’ stata inaugurata alla Galleria Guastalla
la mostra “Marino Marini. Dal colore alla
forma. Sculture, tecniche miste, disegni e
opere grafiche 1929-1980”. Con questa
mostra - ha spiegato Giorgio Guastalla nel
catalogo realizzato per l’occasione - in-
tendo riallacciarmi ad una tradizione ini-
ziata con Marino vivente, che ci invoglia-
va a organizzare nella nostra galleria sue
mostre personali in occasione di ricorren-
ze ed eventi per lui importanti.
Questa volta il riferimento è alle due gran-
di esposizioni organizzate a Pistoia nel-
l’ambito delle celebrazioni di “Pistoia Ca-
pitale italiana della cultura 2017”, “Pas-
sioni visive” a Palazzo Fabroni, organiz-
zata dalla Fondazione Marino Marini e
dalla Fondazione Solomon R. Guggenhe-
im di Venezia (che in seguito ospiterà la
stessa esposizione) e “Mirò e Marino, i
colori del Mediterraneo” al Museo Mari-
no Marini, Palazzo del Tau, dove è stato
contribuito con il prestito delle litografie
originali di Mirò.
Marino spiegava le sue origini artistiche
come provenienti dagli Etruschi. Diceva:
“Il mio amore della realtà lo devo forse
agli Etruschi; una realtà che appare in for-
Marino Marini (1901-1980) all'opera.
me che hanno lo spessore dell’elementa-
re e sulle cui superfici gioca la luce. La
semplificazione può visibilmente scostar-
si dalla natura, ma ad essa riconduce per-
ché tende all’essenziale”.
Altri suoi riferimenti erano Michelange-
lo, Giovanni Pisano e Donatello, ed inol-
tre Modigliani, come il quale nel ritrarre i
suoi personaggi cerca l’essenza interio-
re più che la somiglianza del momento.
Nel 1979 venne inaugurato il Centro di
Documentazione dell’opera di Marino,
nella sua città natale, Pistoia; morì poco
dopo, nel 1980.
Era sorprendente vedere il rigore con cui
lavorava e l’invenzione che portava an-
che nella tecnica litografica: in quel peri-
odo sono nate importanti opere grafiche
quali Magia, Immaginazione di colore, il
Grande Teatro delle Maschere, Orfeo,
Orizzonte e Piccolo Cavaliere, presenti
nella attuale esposizione. Lavorava assi-
duamente, poi ad un certo punto sentiva
la necessità di fermarsi per riflettere sul
lavoro svolto in fieri, in attesa di matura-
re la conclusione, che a volte giungeva
anche dopo diversi giorni.
In questa attuale mostra alla Galleria Gua-
stalla Centro Arte sono presenti opere dal
1929 al 1980, in una ideale piccola antolo-
gica dove sono rappresentate tutte le tec-
niche di Marino e tutti i suoi soggetti, i
cavalli, i cavalli e i cavalieri, le pomone,
gli acrobati, i danzatori, i giocolieri. Mari-
no rifiutava l’esecuzione di opere su com-
missione; un esempio fu il rifiuto di ese-
guire il ritratto del Presidente americano
John Kennedy a distanza di qualche anno
dalla sua scomparsa, spiegando che non
poteva ritrarre una persona che non ave-
va conosciuto, perché questo avrebbe
contravvenuto a tutta la concezione del
suo lavoro che tendeva a capire nel ri-
tratto la personalità interiore, inquieta,
sensibile, lo spirito intimo, la sua poesia.

L'ingresso della Galleria Guastalla Centro Arte

a Livorno in via Roma 45.

Acli Labor
SOCIETÀ COOPERATIVA
Edilizia - Pulizie civili e industriali - Giardinaggio
Via del Mondiglio 18, loc. Le Morelline
Tel. 0586.790.751 - Fax 0586.790.604 - www.aclilabor.it
ROSIGNANO SOLVAY
20 sponsor e-mail: ilcentro.livorno@gmail.com

AZIENDA STORICA
Dal 1839 Olivete e Frantoio
in Bibbona (LI)
Vendita diretta
Olio Extravergine di Oliva
e linea cosmetica
a base di polifenoli
www.peccianti.com
Tel. 0586/670087

GUIDI Soc. SECOS srl AUTOFFICINA Paolo di Paolo Di Capua

Tagliandi Multimarche
Costruzioni Edili e Industriali Diagnosi Elettronica
Via Modigliani, 21 - Rosignano Solvay Via Caduti di Nassirya 6 - Rosignano M.mo
Tel. 0586/799456 - Cell. 335/7850476
Tel. 0586.760153 - Fax 0586.760414
e-mail: paolo_dicapua@virgilio.it

Loc. Cotone, 75 - Rosignano Solvay Erogazione del servizio

Tel/Fax 0586.792464 di manutenzione di aree verdi
Via della Repubblica 118
ROSIGNANO SOLVAY
dei F.lli Costantini Tel. 0586/794962 - Fax 0586/764026
s.n.c. e-mail: coopgiglio@tin.it
S.C.R.L.

è CAF, via Cecconi 40 - Tel. 0586/811809 - Livorno

CA.PA. TER s.r.l.
è Patronato, via degliApostoli 5 - Tel. 800740044 - Livorno
Ca.Pa. Ter è da tempo un autentico punto di riferimento sul territorio e sport, tempo libero, volontariato
toscano per opere di movimento terra e lavori di edilizia pubblica e privata
di qualunque tipologia, con competenze specifiche nella costruzione e Acli Service Srl assistenza, consulenza, sostegno
nella manutenzione di fognature, canali di drenaggio e sistemi di bonifica. Via Cecconi 40 ai lavoratori, ai giovani, ai migranti, alle famiglie
Via Don Luigi Sturzo n. 172 - Tel. 0586.984479 - Guasticce (LI) Livorno

COSTRUZIONI EDILI
GEOM. LUONGO ANTONIO
Via Risiera San Saba 19 - Castiglioncello (LI) ANACI Sezione di Livorno
Tel. 0586.764080 - Cell. 347.7683628 Via Puini 97 Int. 35 - Livorno

ETRURIA
NORD
Soc. Coop a r.l.
O.M.P.
ROSIGNANO SOLVAY
S.r.l.

Imballaggio industriale - Trasporti - Facchinaggio - Servizi Via G. Rossa 24 Tel. 0586.791174

Piazza Monte alla Rena, 5 - Rosignano Solvay Fax. 0586.791173
Tel. 0586.793288 - Fax 0586.793304 E.mail: omp@omprosignano.it

Di Gabbia A. & Figlio SRL

COSTRUZIONI - stradali - fognature - acquedotti
PRODUZIONE - emulsioni bituminose - conglomerati bituminosi - MEZZI PROPRI
Sede Legale Uffici, Impianto: Via dello Struggino 24 - Livorno (loc. Picchianti) Tel. 0586/428121 e-mail: info@digabbia.it
 periodico online www.circoloilcentro-livorno.it
Mostra fotografica-documentaristica narrante le tragiche vicende del Metz Yeghern alla Chiesa degli Armeni fino al 17 febbraio
Filo rosso tra genocidio Armeno e la Shoah
di Monica Cuzzocrea
Il 17 gennaio si è celebrato la Giornata
del Dialogo ebraico-cristiano, istituita
dalle Conferenze Episcopali Europee
su proposta del Vescovo Ablondi nel
1990. Questa data precede di dieci
giorni la Giornata della Memoria. E’
importante che queste due date non
diventino delle vuote celebrazioni ma
devono recuperare le loro radici stori-
che, come momenti di una memoria
condivisa.
Nei libri di storia viene marginalmente
trattato l’argomento del genocidio ar-
meno che vide durante il quadro del
primo conflitto mondiale (1914-1918)
nell’area dell’ex impero ottomano, in
Turchia, il genocidio del popolo arme-
no (1915 1923), il primo del XX seco-
lo. Con esso il governo “dei Giovani Tur-
chi”, che preso il potere nel 1908, at-
tuò l’eliminazione dell’etnia armena,
presente nell’area anatolica fin dal VII
secolo a.C.
Nella memoria del popolo armeno, ma
anche nella stima degli storici, peri-
rono i due terzi degli armeni dell’Im-
Il taglio del nastro nel giorno dell'inaugurazione.
pero Ottomano, all’incirca 1.500.000
di persone assieme a centinaia di
migliaia di vite di cristiani assiri, di
greci del Ponto e di altre confessioni
cristiane orientali minoritarie. Terribili
furono le sofferenze patite dalle don-
ne e dai bambini armeni, con riduzio-
ni in schiavitù e compravendita di es-
seri umani nei mercati, islamizzazio-
ni forzate, sevizie e persino crocifis-
sioni.
La deportazione e lo sterminio del
1915 sono stati preceduti dai pogrom
del 1894-96 voluti dal Sultano Abdul
Hamid II e da quelli del 1909 attuati
dal governo “dei Giovani Turchi”.
Senza la conoscenza di quegli avveni-
menti, su ci che questo genocidio ha
rappresentato nello svolgersi della sto-
ria del Novecento, il quadro storico
generale risulta manchevole o falsato,
anche in rapporto all’invenzione del
termine stesso Genocidio del giurista
ebreo polacco Raphael Lemkin che in
una celebre intervista affermò di “es-
sersi occupato prima di tutto della tra-
gedia armena. Il Genocidio Armeno e
la Shoah sono inquietantemente col-
legati a doppio filo. N il Metz Yeghern
n la Shoah si pre-
stano in alcun
modo ad ermeneu-
tiche generalizzanti
e quindi dissolventi
ma richiedono sor-
vegliata serietà.
Qualsiasi indebita
generalizzazione
falsa la storia e il
pensiero. Per non
perderne la com-
prensione e l’unici-
tà, bisogna consi-
derarli connessi.
Quest’anno l’Asso-
CHORUS S.r.l.
Ingegneria Impiantistica
Via Guido Rossa, 27
57016 Rosignano M.mo (LI) Italy
Telefono: 0586 764794 Centralino 0586 768783
mail: www.chorusimpianti.com
Sito Internet: www.chorusimpianti.com
Attualità 21
ciazione Cassiodoro con il CRED del
Comune di Livorno, la Comunità ebrai-
ca e le altre associazioni impegnate nel
dialogo interreligioso, hanno ritenuto im-
portante dunque proporre il genocidio
degli Armeni, ai più sconosciuto come
già detto, perché a Milano in prima mon-
diale assoluta è stata organizzata al
Memoriale della Shoa, la mostra foto-
grafica sul Genocidio degli Armeni
con la presenza di grandi personalità
di livello mondiale dal 27 aprile al 24
maggio del 2017.
Avendo contattato esponenti del mon-
do ebraico e armeno di Milano, essi
hanno dato la disponibilità di venire a
Livorno e a realizzare la mostra che
per l’anno 2018 sarebbe la prima in
assoluto, e che poi proseguirà in altre
città della Toscana, Marche e altre Re-
gioni. Il Prof Vittorio Robiati Bendaud
del Tribuale Rabbinico di Milano insie-
me alla Professoressa Armena, Anto-
nia Arslan di Milano, dopo aver incon-
trato gli studenti delle scuole Medie e
Superiori, hanno inaugurato insieme
alle autorità presenti, la Mostra allesti-
ta presso la Chiesa degli Armeni e che
sarà aperta al pubblico e alle scuole,
tutte le mattine eccetto la domenica
dalle 9 alle 13.
La mostra include due percorsi che si
integrano perfettamente: quello curato
da P. Vahan Ohanian, monaco mechi-
tarista, presso l’Isola di S. Lazzaro
degli Armeni a Venezia e quello ineren-
te le testimonianze fotografiche di Ar-
min Wegner, alcuni Salmi miniati da
antichi codici Armeni e documenti dal-
l’Archivio di Stato. Avranno luogo an-
che i Lunedi Armeni alle ore 18 nelle
date del 22, 29 Gennaio e 12 Febbraio
dove verranno presentate la storia e le
tradizioni della Comunità armena a Li-
vorno nel XVIII e XIX secolo.
22 Teatro e-mail: ilcentro.livorno@gmail.com

Goldoni: il programma di febbraio

ci sarà la degustazione di prodotti Tosca- ta anni, è costretto ad interagire con nuove
di Angela Simini
ni, a cura de “La strada del vino” (Costa mode, nuove tecnologie, con le numerose
degli Etruschi ) e “Toscana in tavola” . attività extrascolastiche dei figli e la quan-
La Stagione di concerti “Al chiaro di luna” Giovedì 15 febbraio, h.21.00: in Goldo- tità di conti da pagare.
propone: Martedì 6 febbraio, ore 21.00: netta, per la serie “Classica con Gusto” ci Sabato 17 febbraio, ore 21.00 : “Cantia-
“Inferno da Camera - Dante in 3 D” un sarà “Tentazioni della classicità”, in cui mo in Pace”, meeting con Cori e Artisti li-
progetto artistico di Carlo Palese in colla- il pianista Giulio De Padova eseguirà mu- vornesi in Concerto, regia di Riccardo del-
borazione con Menicagli Pianoforti. Si trat- siche di Bach-Busoni, F. J. Haydn, L. van la Ragione.
ta di uno spettacolo complesso, che nasce Beethoven. In anticipo sul mese di Marzo annunciamo
come Fantasia Lisztiana per Trio e Terzine Fuori Abbonamento: Giovedì 8 febbraio che il sabato 3 marzo h.20.30 e domenica h.
Dantesche di Luigi Maio il Musicattore h. 21.00: “In... Tolleranza Zero”, nuovo 16.30, va in scena l’ultimo appuntamento
(come egli stesso si definisce fondendo i spettacolo in cui Andrea Baccan (in arte della lirica “La fanciulla del West”, musica
suoi attributi di muicista, attore, regista ), Pucci), rende un ‘immagine esilarante del- di Giacomo Puccini, direttore James Mee-
che dialoga con un Trio di eccellenza: Fran- la fatica di vivere di chi, all’età di cinquan- na, regia di Ivan Stefanutti.
cesco Bagnasco al violino, Luigi Tedone al
fagotto, Enrico Grillotti al pianoforte.
Ai concertisti Maio affida una partitura
dove, alla recitazione di alcuni suggestivi
passi dell’Inferno dantesco, alterna brani
da lui composti in stile lisztiano/paganinia-
no e citazioni originali delle opere più em-
blematiche di Franz Liszt, di cui Maio ha
curato la riscrittura per trio: alla “bufera in-
fernal che mai non resta”, farà eco il turbi-
nio cromatico della “Dante Symphonie”. In
questa fantasia teatral caameristica vedre-
mo che alle malizie di Malebranche e Barat-
tieri risponderanno gli sberleffi dell’Alle-
gro scherzando del Concerto N° 1 o della
Mephisto Polka. Ai sospiri di Ulisse si uni-
ranno i singhiozzi dell’incipit del Concerto
N° 2. Al ghigno di Vanni Fucci, l’ironico
fugato del terzo movimento della “Faust
Symphonie”.
Ricordiamo a nostri lettori che dalle ore 20.00

Ristorante ARAGOSTA
CHIUSO IL MARTEDÌ

specialità Cacciucco alla Livornese - Frutti di Mare - Pesce fresco - Crostacei

Terrazza estiva - Sala climatizzata - Servizio Catering e Banqueting
ACCURATA SELEZIONE DI VINI TOSCANI E NAZIONALI
Livorno - Piazza dell'Arsenale 6 (Porto Mediceo) - Tel. 0586.89.53.95 - Cell. 349.860.75.25
 periodico online www.circoloilcentro-livorno.it
A tu per tu con una 18enne divisa tra musica, disegno, insegnamento e anche... Parigi
Sua altezza la ‘piccola’ Laura Nardi:
passione e modestia nel suo sentire artistico
di Lorenzo Taccini
Sappiamo bene dalla storia che nelle
botti piccole ci sta il vino buonissi-
mo. Nella mente e nell’animo di Lau-
ra Nardi, una ragazza “quasi-mag-
giorenne” livornese passionalmen-
te dedicata agli studi artistici, ci sta
certamente qualche elemento di
grande pregio. Sentirla parlare e
confidarsi è come immergersi in quel
senso di “bohème” ottocentesca in
stile parigino che molti famosi arti-
sti, in primis il cantante Charles Az-
navour, hanno cantato e racconta-
to. Il tutto nel paradossale ed inte-
ressante incontro/scontro del con-
testo della nostra città di Livorno al
giorno d’oggi.
Laura Nardi, 18 anni da compie-
re ed un sacco di passioni nel
mondo dell’arte. Qual è stato il
tuo percorso sin qui?
Da quando avevo cinque anni desi-
deravo di suonare il violino. A undici
anni scelsi la scuola media ad indi-
rizzo musicale e cominciai a suona-
re il violoncello, tra gli strumenti di-
sponibili, e tutt’ora proseguo con il
suo studio al Conservatorio Masca-
gni di Livorno. Inoltre studio al liceo
artistico e prediligo la scultura all’ar-
te figurativa, perché ritengo impor-
tante poter osservare l’opera a 360°
e da diversi punti di vista…
Quali motivi ti hanno spinto a
scegliere proprio il violoncello
come strumento?
Alle scuole medie fui messa di fron-
te alla scelta degli strumenti dispo-
nibili: percussioni, corno, pianoforte
e violoncello. Mia sorella già suona-
va proprio il violoncello e mi sono
fatta ispirare e convincere dal suo-
no affascinante che ha. Sentii sin da
subito che il suono del violoncello era
come se parlasse per la mia voce.
Come ti sembra che risponda
l’ambiente livornese agli even-
ti culturali che vengono orga-
nizzati?
Secondo me ad una buona parte
di cittadinanza l’arte piace molto. La
gente mi pare abbastanza interes-
sata, ma spesso manca una buona
pubblicità e purtroppo i giovani ten-
dono a disinteressarsene.
Di che cosa credi che ci sareb-
be bisogno?
Probabilmente ci vorrebbero più
eventi “trasversali”, che riuniscano
più settori artistici, provando mag-
giormente a coinvolgere anche i più
giovani. L’arte è importante e do-
vremmo provare ad educare a que-
sta i bambini sin piccoli.
E quindi è scarsa la sensibilità
dei giovani livornesi nei con-
Laura Nardi
attualità 23
19
fronti della musica e dell’arte in
genere? Non se ne interessa-
no?
Sì, se ne interessano, ma ci vor-
rebbe uno sforzo maggiore per
coinvolgerli. Spesso anche la sera,
invece del solito “bicchierino in Ve-
nezia”, potremmo provare ad aiu-
tarli a scoprire le proprie passioni.
Se potessi cambiare un aspet-
to della tua città, da quale par-
tiresti?
La nostra città dovrebbe essere
maggiormente valorizzata, soprat-
tutto nelle sue parti più storiche (si
pensi alla Fortezza Vecchia usata
come discoteca…).
E della tua persona?
Non saprei da dove iniziare, Mi pia-
ce quello che faccio e ne sono fie-
ra, ma vorrei ampliare le mie pro-
spettive: spesso sento mancarmi il
tempo. Una cosa che cambierei -
sorride scherzosamente - è la mia
voce: la odio. Ecco perché preferi-
sco suonare, piuttosto che parla-
re, di fronte agli altri.
Quali sono le tue prospettive
future ed i tuoi sogni nel cas-
setto?
Per adesso mi sento impreparata
su quale strada potrei prendere. Di
certo mi piacerebbe qualcosa di
inerente all’arte, al disegno, ad
esempio, ma vorrei continuare an-
che con lo strumento. Ad esempio
vorrei insegnare. Però il mio vero
desiderio sarebbe vivere a Parigi:
l’aspetto estetica della città è affa-
scinante e poi lì hanno una grande
attenzione verso l’arte.
Hai una citazione o una frase
preferita che ti rappresenta?
Sinceramente credo che le paro-
le abbiano meno significato ri-
spetto ad un’immagine, preferirei
perciò affidarmi ad una scultura,
o ad un disegno, ma devo ancora
trovarlo.