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Una mossa cattiva può rovinarne 40 ben giocate.

(Horowitz)
Gli scacchi sono utili all'esercizio della facoltà di pensare ed a quella dell'immaginazione, perchè noi dobbiamo
possedere un metodo elaborato per raggiungere i nostri scopi dovunque dobbiamo condurre la nostra ragione.
(Il filosofo Leibnitz)
Nella vita accade come nel gioco degli scacchi: noi abbozziamo un piano, ma esso è condizionato da ciò che
si compiacerà di fare nel gioco degli scacchi l’avversario, nella vita il destino. (Arthur Schopenhauer)
Cosa hanno in comune il gioco degli scacchi con la Consulenza patrimoniale?
La crisi economica che abbiamo attraversato, oltre ad una serie di situazioni presenti in Italia come il
progressivo invecchiamento della popolazione; la concentrazione dei patrimoni nella fascia over 65 della
clientela; oltre 3.600.000 imprese condotte da un singolo imprenditore in età avanzata; aziende familiari che
scompaiono in assenza di pianificazione del passaggio generazionale; l’evoluzione delle famiglie: tradizionali,
allargate, unioni civili, coppie di fatto; quadro normativo in evoluzione: riforma del catasto, possibili variazioni
sulle imposte successorie, legge del “Dopo di noi”, legge sulle unioni civili e contratti di convivenza; le azioni
di responsabilità civile nei confronti di determinate categorie di professionisti, sono solo alcune delle
motivazioni che hanno fatto divenire la consulenza patrimoniale e la tutela del patrimonio la frontiera ad oggi
più avanzata della consulenza dei servizi finanziari.
La Tutela patrimoniale spesso viene assimilata con una finalità di distrazione del patrimonio in pregiudizio di
terzi al fine di evitare azioni esecutive: proteggere il patrimonio non significa soltanto porlo al riparo dalle
possibili aggressioni dei creditori, ma in maniera più corretta significa porlo al riparo da tutti i possibili rischi
e aggressioni che in modo diretto o indiretto possono comportare la perdita di valore dei propri asset.
Negli scacchi, le aperture sono le prime mosse del gioco; determinano la strategia generale e il posizionamento
sulla scacchiera per l'intero incontro. Il loro obiettivo è sviluppare, ovvero avanzare dalle caselle di partenza,
più pezzi potenti possibili.
Nella Tutela patrimoniale il primo passo da compiere è rappresentato da un check-up accurato dello stato
patrimoniale e del contesto familiare-aziendale del cliente e dalla conseguente mappatura dei rischi effettivi e
potenziali che potrebbero mettere a rischio il patrimonio. Il passo successivo consisterà poi nella verifica di
quali di questi rischi siano veramente riferibili alla propria persona ed al proprio patrimonio e con quale
probabilità gli stessi possano effettivamente realizzarsi.
Dopo la prima fase di apertura occorre pensare a 4-5 mosse in anticipo, usando ogni spostamento per preparare
assalti complessi. Per vincere negli scacchi, si dovrà sempre pianificare le mosse successive e adottare strategie
alternative a seconda delle mosse dell’avversario, preparando attacchi anche lunghi e complessi per battere
l'avversario in astuzia. La prima mossa determina il corso del resto della partita, conducendo alla tua prima
offensiva o al controllo di una specifica sezione della scacchiera.
Anche la fase finale della tutela patrimoniale consiste nel definire la strategia più corretta ed idonea al
raggiungimento dell’obiettivo prefissato attraverso l’utilizzo dello strumento o degli strumenti che meglio
riescono a soddisfare le esigenze della persona da tutelare.
Per strumenti di tutela dei patrimoni si intendono quegli istituti giuridici, italiani o di diritto straniero (per
esempio, fondo patrimoniale, trust, intestazione fiduciaria, atto di destinazione ex art 2645 ter, polizze,
fondazione di famiglia), dai quali derivano effetti di separazione e segregazione del patrimonio di una persona
fisica o di una persona giuridica.
E’ bene precisare che non esistono strumenti di protezione del patrimonio, ma piuttosto effetti protettivi
derivanti dall’applicazione dei citati istituti giuridici. In particolare, la regola generale è contenuta nell’art.
2740 cod. civ: “Il debitore risponde dell’adempimento delle obbligazioni con tutti i suoi beni presenti e futuri.
Le limitazioni di responsabilità non sono ammesse se non nei casi stabiliti dalla legge”.
Gli strumenti di tutela del patrimonio, tuttavia, consentono di accedere proprio a dette limitazioni di
responsabilità, quantomeno limitando a determinate categorie di creditori l’esercizio dell’azione esecutiva.
Da giocatore di scacchi posso dire che in una partita non c'è la mossa giusta... possono essere tante le mosse
buone e si chiamano varianti. Invece c'è sicuramente la mossa sbagliata, quella che fa perdere subito o quasi
la partita. Anche nella tutela patrimoniale non esiste lo strumento di protezione e pianificazione, ma esiste una
strategia più ampia che può e deve essere attuata con strumenti diversi da scegliere in base alle concrete ed
effettive esigenze di protezione e pianificazione dei patrimoni. Non esiste lo strumento che risolve il singolo
problema, ma esistono tanti strumenti da usare individualmente piuttosto che congiuntamente per la risoluzione
di specifiche situazioni. Situazioni che sono tutte diverse perchè non potrà mai esistere una situazione uguale
all’altra; per un semplice motivo la situazione patrimoniale e personale di ciascuno di noi è diversa da tutte le
altre.
Tuttavia nella tutela patrimoniale esiste la mossa sempre vincente ed è una corretta ed attenta consulenza
patrimoniale: una consulenza ad ampio raggio e personalizzata, in grado di orientare le scelte dei clienti e di
soddisfare le loro aspettative lungo l’intero ciclo di vita del patrimonio.

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