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Roggero
Abstract
Riassunto
1
2018 , così come abbiamo fatto di recente per la
°°°°°°°°°°°°°
Stringhe
4
le simmetrie dei gruppi algebrici di Lie, importanti
nel Modello Standard, e i numeri D = 2F.
Se così fosse veramente, l’intero nostro universo
visibile poggerebbe, dal punto di vista
matematico, quasi interamente sui numeri di
Fibonacci, oltre che sui numeri primi, i numeri
primi naturali, ed anche sui numeri di partizioni
p(n), coinvolti nelle teorie sulla gravitazione ma
anche nelle teorie di stringa, e i numeri p-adici,
coinvolti nelle teorie di stringa. Ci sarebbe quindi
un solido ponte tra la fisica teorica e alcuni settori
della teoria dei numeri (numeri di Fibonacci con la
formula D =2F, numeri primi sottoforma di
numeri primi naturali, di forma 6F + 1, numeri p –
adici, e infine i numeri di partizione; tutti numeri
con curve logaritmiche, molto diffuse in parecchi
fenomeni naturali.
6
Fenomeni spaziotemporali e wormholes
....
8
Le onde gravitazionali e la matematica dell’Universo
Michele Nardelli
Motore EmDrive,
http://nardelli.xoom.it/virgiliowizard/sites/default/files
/sp_wizard/docs/MOTORE%20EM%20DRIVE%20D
ELLA%20NASA.pdf
10
Il MOTORE EmDrive DELLA NASA
(Qualche nostra perplessità)
Francesco Di Noto, Michele Nardelli, Pierfrancesco
Roggero
Abstract
In this paper we show our doubtfulness about recent
Em-Drive of NASA
Riassunto
In questo breve lavoro mostriamo le nostre piccole
perplessità circa gli esperimenti sul motore Drive da
parte della NASA
UNIVERSO CICLICO O
MULTIVERSO?(Osservazioni
matematiche:perché la natura evita i quadrati?
)Francesco Di Noto, Michele NardelliAbstractIn
this paper we show some connections between
some mathematicalconstants and prime numbers
about cyclic universe andmultiversoRiassuntoIn
questo lavoro confrontiamo brevemente le due
attuali teoriecosmologiche dell’universo ciclico
(Rif. 1) e del multiverso (Rif. 2),osservando come
quest’ultimo, per via dei numeri primi
presentidirettamente o indirettamente nelle
15
costanti matematiche universali,non possa
produrre universi fisici molto diversi dal
nostro.Inoltre, sembra che la natura eviti
accuratamente i quadrati nellascelta dei numeri
per regolare i suoi fenomeni: il perché sarebbe
unargomento da approfondire meglio, in quanto
molto importante,
2
come vedremo in questo lavoro. Infatti la nostra
osservazione nonsembra essere del tutto
casuale.Cominciamo con una breve descrizione
dell’universo ciclico.Dal sito
www.eventitrentino.it/context.jsp?ID_LINK=288&pa
ge=51&area=0
17
3
universo, in un processo si ripeterebbe
indefinitamente. Lo scontro dei due buchi
nerisarebbe avvenuto proprio al termine
dell’universo precedente al nostro.Penrose aveva
già in precedenza studiato possibili modelli
cosmologici ciclici inrelazione a un altro problema
della teoria inflazionaria dell'universo, ossia che
essanon è in grado di spiegare perché ci fosse una
così bassa entropia all'iniziodell'universo. Lo stato
di bassa entropia, ossia di ordine elevato, era
essenziale per laformazione della materia
complessa. L'idea sottostante alla cosmologia
ciclica è chequando un universo si è espanso
quanto più possibile, i buchi neri
evaporanoperdendo tutta l'informazione che
contengono, rimuovendo così l'entropia. A
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questopunto potrebbe iniziare un nuovo universo
con uno stato di bassa entropia.Data l'importanza
che possono assumere questi cerchi, sottolineano i
ricercatori, ènecessario comunque un ulteriore
cospicuo lavoro, sia per confermarne l'esistenza,sia
per sondare la possibilità che esistano altri modelli
in grado di spiegarli meglio.Per rilevare i cerchi ed
eliminare il rischio di una loro eventuale causa
strumentale,Penrose e Gurzadyan hanno finora
utilizzato i dati rilevati da due esperimenti,
WMAPe BOOMERanG98.Fonte:
http://arxiv.org/ftp/arxiv/papers/1011/1011.3706.p
df
19
(dedicato alla giovane matematica iraniana Maryam
Marzakhani recentemente scomparsa)
Francesco Di Noto, Michele Nardelli, Pierfrancesco
Roggero
Abstract
In this paper we will show a possible connection
between closed geodetics and Birch and
Swinnerton-Dyer conjecture
Riassunto
In questo lavoro essenzialmente divulgativo con
qualche piccola ricerca (per esempio sui numeri
congruenti ) cercheremo di trovare una connessione
aritmetica tra le geodetiche chiuse di Maryam
Marzakhani sulle ciambelle con n buchi e i numeri di
foma 6b -1 (grado polinomiale), e i numeri congruenti
di forma d = 8k +5 di forma 6k + 1 e 6k +3 della
congettura di Birch e Swinnerton – Dyer, anche
questa connessa a ciambelle (sinonimo di tori) con più
buchi , tramite le equazioni ellittiche , lontane parenti
delle geodetiche chiuse.
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WORMHOLES, UNIVERSO E STRINGHE
Ing. Pier Francesco Roggero, Dott. Michele Nardelli,
Francesco Di Noto
Abstract
In this paper we show an interesting theory about the
space-time concerning the wormhole .
“ 1. I BUCHI NERI
Il processo di formazione per i buchi neri è il col lasso
gravitazionale di oggetti pesanti come le stelle.
Verso il termine del proprio ciclo vitale, dopo ave
r consumato tramite fusione nucleare il 90% dell'idrogeno
trasformandolo in elio, nel nucleo della stella si arrestano le
reazioni nucleari. La forza gravitazionale, che prima era in
equilibrio con la pressione generata dalle reazioni di
fusione nucleare, prevale e comprime la massa della stella
verso il suo centro.
Quando la densità diventa sufficientemente elevata può
innescarsi la fusione nucleare dell'elio, in seguito alla quale
c'è la produzione di litio, azoto e altri elementi (fino
all'ossigeno e al silicio). Durante questa fase la stella si
espande e si contrae violentemente più volte espellendo
parte della propria massa. Le stelle più piccole si fermano
ad un certo punto della catena e si spengono, raffreddandosi
e contraendosi lentamente, attraversano lo stadio di nana
bianca e nel corso di molti milioni di anni diventano una
sorta di gigantesco pianeta. In questo stadio la forza
gravitazionale è bilanciata da un fenomeno quantistico,
detto pressione di degenerazione, legato al principio di
24
esclusione di Pauli. Per le nane bianche la pressione di
degenerazione è presente tra gli elettroni.
Se invece il nucleo della stella supera una massa c
ritica, detta limite di Chandrasekhar e pari a 1,44 volte la
massa solare, le reazioni possono arrivare fino alla sintesi
del ferro.
La reazione che sintetizza il ferro per la formazione di
elementi più pesanti è endotermica, richiede energia invece
che emetterne, quindi il nucleo della stella diventa una
massa inerte di ferro e non presentando più reazioni
nucleari non c'è più nulla in grado di opporsi al collasso
gravitazionale. A questo punto la stella subisce una
contrazione fortissima che fa entrare in gioco la
pressione di degenerazione tra i componenti dei nuclei
atomici. La pressione di degenerazione arresta bruscamente
il processo di contrazione, ma in questo caso può provocare
una gigantesca esplosione, detta esplosione di supernova di
tipo II.
Durante l'esplosione quel che resta della stella espelle gran
parte della propria massa, che va a disperdersi nell'universo
circostante. Quello che rimane è un nucleo estremamente
denso e massiccio. Se la sua massa è abbastanza piccola da
permettere alla pressione di degenerazione di contrastare la
forza di gravità si arriva ad una situazione di equilibrio e si
forma una stella di neutroni.
Se la massa supera le 3 masse solari (limite di Vol
koff-Oppenheimer) non c'è più niente che possa contrastare
la forza gravitazionale. Inoltre, secondo la Relatività
generale, la pressione interna non viene più esercitata verso
l'esterno (in modo da contrastare il campo gravitazionale),
25
ma diventa essa stessa una sorgente del campo
gravitazionale rendendo così inevitabile il collasso infinito.
A questo punto la densità della stella morente, ormai
diventata un buco nero, raggiunge velocemente valori tali
da creare un campo gravitazionale talmente intenso da non
permettere a nulla di sfuggire alla sua attrazione, neppure
alla luce. Si ha una curvatura infinita dello spaziotempo
che fa nascere un cunicolo all'interno del buco nero in
rotazione.
A causa delle loro caratteristiche i buchi neri non possono
essere "visti" direttamente ma la loro presenza può essere
ipotizzata a causa degli effetti di attrazione gravitazionale
che esercitano nei confronti della materia vicina e della
radiazione luminosa in transito nei paraggi o "in caduta" sul
buco.
Esistono anche altri scenari che possono portare alla
formazione di un buco nero. In particolare una stella di
neutroni in un sistema binario può rubare massa alla sua
vicina fino a superare la massa di Chandrasekhar e
collassare. Alcuni indizi suggeriscono che questo
meccanismo di formazione sia più frequente di quello
"diretto".
I buchi neri più semplici hanno una massa, ma non carica
elettrica né momento angolare. Questi buchi neri sono
spesso indicati come buchi neri di Schwarzschild.
Il buco nero capace di "risucchiare ogni cosa" nel
suo ambiente è corretta solo in prossimità dell'orizzonte di
un buco nero; a distanza da questo, il campo gravitazionale
esterno è identico a quello di qualsiasi altro organismo della
stessa massa.
26
Esistono anche soluzioni che descrivono i buchi neri più
generali. I buchi neri carichi sono descritti dalla metrica di
Reissner-Nordström, mentre la metrica di Kerr descrive un
buco nero rotante. La soluzione più generale di un buco
nero stazionante conosciuta è la metrica di Kerr-Newman,
che descrive un buco nero sia con carica che momento
angolare. Mentre la massa di un buco nero può assumere
qualsiasi valore positivo, la carica e il momento angolare
sono vincolati dalla massa. ...”
27
Fibonacci’s numbers, Lie numbers and partition of
numbers.
Riassunto
Qui mostriamo qualche possibile relazione tra la
teoria di stringa e teoria matematica dei nodi,
tramite la comune connessione con i numeri di
Fibonacci , di Lie e i numeri di partizione
28
Monte S. Angelo, Via Cintia (Fuorigrotta), 80126
Napoli, Italy
Abstract
In this paper, we have described and summarized the
various mathematical connections between the
algebraic groups and some sectors of the Number
Theory in String Theory. Furthermore, we want
to show and remember the fundamental contribution
that some sectors of Number Theory, principally the
Fibonacci’s number, the partition of numbers, the
prime numbers and the prime natural numbers, can
give to many subjects concerning the theoretical
physics (string theory, supersymmetry, gauge theories,
etc…).
Introduzione
Nel Modello Standard della fisica quantistica e anche
nelle teorie di stringa, com’è noto, hanno molta
importanza i gruppi algebrici finiti, ciclici o sporadici,
detti anche gruppi di Lie, e nei quali emerge il
concetto matematico di simmetria, legato ai gruppi di
permutazioni e quindi ai fattoriali (e da qui ai molti
fattori primi del numero di elementi contenuti in uno
qualsiasi dei suddetti gruppi). Poiché tale concetto di
simmetria è molto importante anche nelle teorie di
stringa, ma non è il solo elemento di base, vogliamo
affiancargli il contributo che potrebbero dare alcuni
settori della Teoria dei Numeri, e precisamente:
29
numeri primi; numeri primi naturali; numeri di
Fibonacci; numeri p-adici, partizioni di numeri. Un
nostro lavoro su questo argomento è stato di recente
pubblicato sul sito http://xoomer.alice.it/stringtheory/
con il titolo “I Gruppi di Lie e la simmetria in fisica e
in matematica”, insieme a tanti altri articoli sulle
connessioni tra teorie di stringa e teoria dei numeri.
In questo lavoro vogliamo solo evidenziare bene il
possibile contributo della teoria dei numeri, ed
in modo particolare di alcuni settori sopra ricordati,
ricordando che per i numeri primi sono coinvolte la
funzione zeta di Riemann e relativa ipotesi (RH), ed i
numeri primi naturali sono connessi ai numeri di
Fibonacci. Nei numeri di Fibonacci sono coinvolti il
numero aureo e la sezione aurea; per le partizioni di
numeri sono coinvolti alcuni multipli dei numeri di
partizione, p(n), più piccoli; infine, sono coinvolte
anche le funzioni modulari di Ramanujan (vedi i vari
lavori di uno di noi (Michele Nardelli), utilizzando
spesso qualche utile contributo del Gruppo
ERATOSTENE (Rif. 3), in particolare di Francesco
Di Noto). Gli studi su tali connessioni tra l’algebra e
la simmetria dei Gruppi di Lie e i suddetti settori della
teoria dei numeri proseguiranno in futuro, in quanto
molto interessanti ed utili per la sviluppo della parte
più matematica della fisica teorica, anche secondo il
30
parere di alcuni specialisti di matematica e fisica
teorica.
REPULSIVE GRAVITATIONAL
INTERACTION BETWEEN MATTER AND
ANTIMATTER
Pier Francesco Roggero, Michele Nardelli
1,2 , Francesco Di Noto
1 Dipartimento di Scienze della Terra Università
degli Studi di Napoli Federico II, Largo S. Marcellino,
10 80138 Napoli, Italy
2 Dipartimento di Matematica ed Applicazioni “R.
Caccioppoli” Università degli Studi di Napoli
“Federico II” – Polo delle Scienze e delle Tecnologie
Monte S. Angelo, Via Cintia (Fuorigrotta), 80126
Napoli, Italy
Abstract: In this paper we examine in detail the
hypothesis that matter and antimatter instead of
attract each other have a gravitational
repulsion. Furthermore, we have also described some
31
new possible mathematical connections with some
sectors of Number Theory and String Theory
32
BIOLOGIA QUANTISTICA - Scribd
https://vi.scribd.com/doc/291712949/BIOLOGIA-
QUANTISTICA
34
E a questa nuova scienza dedichiamo questo nostro
lavoro divulgativo...”
L ‘ E M I S S I O N E D I B I O F O T O N I,
UNALTROFENOMENOBASATO
SUINUMERIPRIMINATURALI
(Vedi lavoro “Teoria di stringa 3” su questo sito)
…………..
Un altro fenomeno connesso con i numeri primi
naturali, già descritti nel lavoro “Teoria di stringa
3” su questo stesso sito, è quello dell’emissione di
biofotoni (fotoni emessi da un essere vivente) da
parte del corpo umano, in modo regolare in base a
numeri di giorni collegabili ai suddetti numeri
primi naturali, coinvolti anche nelle frequenze di
vibrazione delle stringhe e nei numeri magici della
stabilità nucleare. Anche tale emissione è, come i
precedenti, un fenomeno quantistico (il mondo
quantistico sembra essere il regno dei numeri
primi e simili – serie di Fibonacci e partizioni--
coinvolti anche negli zeri della funzione zeta di
Riemann e tramite questa ai livelli energetici degli
atomi). L’emissione anomala di biofotoni sembra
collegata alla sclerosi multipla, per cui un suo
studio, anche alla luce di quanto detto in questo
lavoro, potrebbe poi essere utile per una eventuale
36
diagnosi precoce e quindi per eventuali terapie più
efficaci nel bloccare sul nascere tale ben nota
patologia invalidante, o almeno rallentarla in modo
significativo. Da qui il nostro interesse per questa
ricerca “bioquantistica”. Tale emissione è stata
decritta nel recente libro di Lynne Mc Taggert
“Il campo del punto zero” (Macro Edizioni).
L’Autrice, a pag. 80, parla delle ricerche di Popp
sull’emissione ciclica di fotoni, da parte degli esseri
umani, ed esattamente da una piccola area della
mano e della fronte di una donna sana:
“ Popp analizzò quindi i dati e scoprì, con sua
sorpresa, che le emissioni di luce seguono
determinate configurazioni, secondo ritmi biologici
che si ripetono ogni 7, 14, 31, 80 e 270 giorni,
momenti in cui le emissioni sono identiche, anche
dopo un anno…”.
UNIVERSO CICLICO O
MULTIIVERSO?(Osservazioni atematiche:perché
la natura evita i quadrati? )Francesco Di Noto,
37
Michele NardelliAbstractIn this paper we show
some connections between some mathematical
constants and prime numbers about cyclic universe
and multiverso RiassuntoIn questo lavoro
confrontiamo brevemente le due attuali teorie
cosmologiche dell’universo ciclico (Rif. 1) e del
multiverso (Rif. 2),osservando come quest’ultimo,
per via dei numeri primi presentidirettamente o
indirettamente nelle costanti matematiche
universali, non possa produrre universi fisici molto
diversi dal nostro.Inoltre, sembra che la natura
eviti accuratamente i quadrati nellascelta dei
numeri per regolare i suoi fenomeni: il perché
sarebbe unargomento da approfondire meglio, in
quanto molto importante, come vedremo in questo
lavoro. Infatti la nostra osservazione nonsembra
essere del tutto casuale.Cominciamo con una breve
descrizione dell’universo ciclico.Dal sito
www.eventitrentino.it/context.jsp?ID_LINK=288&pa
ge=51&area=0
UNIVERSO CICLICO
Roger Penrose, dell'Università di Oxford e Vahe
Gurzadyan dell'Università statale diYerevan, in
Armenia, hanno identificato nel fondo cosmico a
microonde (CMB) uneffetto che sembrerebbe
permettere di osservare che cosa c'era prima del
38
Big Bang. La radiazione cosmica di fondo che
pervade l'universo si ritiene che sia un residuo di
quando l'universo era neonato. Negli anni novanta
si scoprì che questa radiazione è anisotropa, ossia
che la sua temperatura subisce fluttuazioni di circa
una parte su100.000, che rappresentano uno dei
principali dati osservativi a favore della teoria del
Big Bang. Queste fluttuazioni dovrebbero essere
casuali, e risalenti al periodo di inflazione
dell'universo che si ritiene ci sia stato qualche
frazione dei secondo dopo il Big Bang. Penrose e
Gurzadyan hanno però ora scoperto la presenza di
una serie di cerchi concentrici all'interno della
CMB, all'interno dei quali la variazione di
temperatura è molto inferiore all'atteso, un fatto
che mostra come l'anisotropia non sia del tutto
casuale. I due scienziati ritengono che questi cerchi
derivino da collisioni fra buchi neri supermassicci
che avrebbero rilasciato enormi lampi di energia.
L'aspetto più singolare di questi cerchi è che,
secondo i calcoli dei ricercatori, alcuni dei cerchi
più grandi dovrebbero essersi formati prima del
Big Bang. La scoperta non implica che non ci sia
stato un Big Bang, piuttosto fornisce un indizio
della possibilità di trovarci in una sorta di universo
ciclico, nel quale alla fine di un universo, si
innescherebbe un nuovo Big Bang che segna
39
l'inizio di un nuovo universo, in un processo si
ripeterebbe indefinitamente. Lo scontro dei due
buchi neri sarebbe avvenuto proprio al termine
dell’universo precedente al nostro. Penrose aveva
già in precedenza studiato possibili modelli
cosmologici ciclici in relazione a un altro problema
della teoria inflazionaria dell'universo, ossia che
essanon è in grado di spiegare perché ci fosse una
così bassa entropia all'inizio dell'universo. Lo stato
di bassa entropia, ossia di ordine elevato, era
essenziale per la formazione della materia
complessa. L'idea sottostante alla cosmologia
ciclica è che quando un universo si è espanso
quanto più possibile, i buchi neri evaporano
perdendo tutta l'informazione che contengono,
rimuovendo così l'entropia. A questo punto
potrebbe iniziare un nuovo universo con uno stato
di bassa entropia. Data l'importanza che possono
assumere questi cerchi, sottolineano i ricercatori, è
necessario comunque un ulteriore cospicuo lavoro,
sia per confermarne l'esistenza,sia per sondare la
possibilità che esistano altri modelli in grado di
spiegarli meglio. Per rilevare i cerchi ed eliminare
il rischio di una loro eventuale causa strumentale,
Penrose e Gurzadyan hanno finora utilizzato i dati
rilevati da due esperimenti,
WMAPeBOOMERanG98.Fonte:
40
http://arxiv.org/ftp/arxiv/papers/1011/1011.3706.p
df Mario Sandri. “
41
o. orientamento negli uccelli migratori, vedi
Riferimenti finali).
Ora leggiamo : “Antenne proteiche per la fotosinte
si” , Le Scienze di Agosto 2013 ) che anche nella
fotosintesi clorofilliana, alla base della vita vegetale,
sembra chiaramente coinvolto l’effetto entanglement.
“ Antenne proteiche per la fotosintesi
Da tempo si cercava di capire come facessero piante e
batteri a convertire Fino al 95% dell’energia solare
assorbita tramite la fotosintesi, mentre l’efficienza di
conversione di un pannello solare è di circa il 20%
. Un gruppo di ricercatori del l’Università di Glasgow
e dell’Istituto di scienze fotoniche del Parco
tecnologico mediterraneo di Barcellona ha analizzato i
processi fotosintetici di un batterio,
Rhodopseutomonas acidophila , con un’innovativa
tecnica di spettroscopia. In questo modo, come
spiegano su <<Scienze >>, hanno visualizzato gli stati
delle proteine antenna ...responsabili
dell’assorbimento della luce e del trasporto
dell’energia ai centri di razione fotochimica.
In pratica hanno potuto osservare come l’energia
scorre attraverso i sistemi fotosintetici con una
risoluzione spaziale e temporale senza precedenti,
rilevando i fenomeni quantistici in atto. Osservando
gli effetti quantistici nella fotosintesi nelle normali
condizioni ambientali, i ricercatori hanno dimostrato
42
che l’efficienza dei processi fotosintetici è resa
possibile dalla coerenza quantistica, che << tiene in
fase >> due diversi stati delle proteine antenna,, rende
ndo il processo di trasporto dell’energia più robusto
rispetto alle variazioni ambientali
Michele Bellone
...”
Riassunto
In questo lavoro mostreremo brevemente la relazione
tra l’entropia - disordine - simmetria finale nell’eone
precedente, dal quale nascerà poi il nostro universo,
con un nuovo ordine iniziale. Proponiamo un
semplice modello aritmetico di come, tramite l’ordine
numerico iniziale, e il disordine numerico intermedio
e finale, possono essere calcolati, giungendo ad un
nuovo ordine iniziale simmetrico all’ordine
precedente. Tale modello, con le dovute proporzioni,
potrebbe chiarire come l’universo ciclico di Penrose
potrebbe funzionare, e quindi essere di qualche
utilità,evitando salti bruschi e discontinuità, per lo
44
meno sotto l’aspetto matematico al momento
del passaggio da un ciclo all’altro.
45
geometrico (dodecaedro) e naturale
Il triangolo aureo è un triangolo i cui angoli sono
due di 36 gradi e l’altro di 72 gradi, e
connessi alla sezione aurea. Dopo la descrizione
parziale da Wikipedia, lo ritroviamo più o
meno direttamente/indirettamente nel DNA ed in
altri fenomeni naturali
Da Wikipedia:
Triangolo aureo [modifica]
Il triangolo aureo è un triangolo isoscele avente i due
lati uguali in rapporto aureo con il terzo lato, φ:1 (
1,618: 1) e angoli di 36°,
72° e 72°. Viene utilizzato per dimostrare che la
diagonale del
pentagono è in rapporto aureo col lato, e con
l'aggiunta di altri due triangoli aurei, gli gnomoni
aurei, ne completa la figura; inoltre si pensa che
potrebbe essere perfino stato uno dei modi per la
46
dimostrazione dell'incommensurabilità. [1]
...”
Dal blog
Michele Nardelli
michelenardelli.blogspot.com/ :
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Abstract
48
Riassunto
53