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La passeggiata di quartiere denominata “esploratori di città” è una delle cinque passeggiate del programma
Jane’s Walk 2018 a Catania.
Essa è stata realizzata il 6 Maggio 2018 per evidenziare “ciò che non va” a Catania, nel percorso tra piazza
Duomo e piazza Dante Alighieri.
La passeggiata è stata promossa da Manuele Gaetano G. D., “city organizer” per Catania del progetto Jane’s
Walk ed in questo caso anche “walk leader”, in collaborazione con le associazioni CESPOS, Legambiente
Catania, Mobilità Sostenibile Catania, Mobilita Catania, Guide Turistiche Catania, La Finestra – Liberi di
scegliere.
La passeggiata, partita dalla fontana dell’Amenano, a piazza Duomo, si è snodata per la via Giuseppe
Garibaldi, piazza Giuseppe Mazzini, via Santa Maria della Lettera, piazza San Francesco d'Assisi, via
Crociferi, via Teatro Greco, largo dell'Odeon, via Crescenzio Galatola, via Gesuiti, per concludersi in piazza
Dante Alighieri.
La scelta del percorso è ricaduta su un’importante area storica della città, dove ricadono edifici ed aree
d’interesse storico, archeologico ed artistico, e vuole essere idealmente la prosecuzione della passeggiata
realizzata nell’edizione 2017, la quale partendo dalla stazione centrale ferroviaria di piazza Papa Giovanni
XXIII si è conclusa a piazza Duomo.
Durante il percorso i partecipanti hanno infatti potuto godere delle bellezze di piazza Duomo, con la sua
cattedrale e palazzo degli Elefanti, sede del municipio, osservare importanti siti archeologici quali il teatro
romano e le terme della Rotonda, vedere casa Bellini e godere della vista del mastodontico monastero dei
Benedettini e delle splendide chiese di via Crociferi.
Seppure immersi in cotanta bellezza, tuttavia ai partecipanti è stato chiesto d’interrogarsi su cosa non andasse
dei luoghi che incontravano e di proporre delle ‘visioni’ di come li avrebbero immaginati.
La passeggiata ha dunque previsto diverse soste, nelle quali i partecipanti, disposti attorno al walk leader,
sono stati interrogati su cosa ne pensassero dei luoghi, su cosa avrebbero cambiato o inserito, e su come li
avrebbero eventualmente rimodulati.
Le domande poste dal walk leader, se in un primo momento hanno generato un dialogo con questi,
successivamente sono divenute lo spunto per un vero e proprio dibattito fra i presenti.
Più volte diversi partecipanti hanno convenuto su alcune posizioni espresse da uno di loro, a volte
rafforzandone il concetto con altri esempi, ma in alcuni casi sono anche emerse posizioni contrastanti che
hanno fornito visioni nettamente differenti.
In generale i partecipanti hanno lamentato una scarsa manutenzione dei luoghi, una presenza troppo
opprimente delle auto, la sussistenza di barriere architettoniche, una poca valorizzazione dei siti di pregio
presenti ed una mancanza di arredo urbano, in particolare sedute e cestini per i rifiuti.
In corrispondenza delle aree storiche essi hanno immaginato la presenza di una cartellonistica informativa
turistica più esaustiva e che sia meno nascosta rispetto a quella presente.
Interessante la visione prospettata da una signora presente alla passeggiata su piazza San Francesco
d’Assisi. La donna, vista la presenza nella piazza della casa-museo di Vincenzo Bellini, straordinario
compositore catanese, auspicava la presenza di musicisti che riproducessero le sue opere o comunque di un
impianto audio che assolvesse allo stesso compito.
La signora rafforzava l’idea ponendo in essere come nella piazza principale di Praga ci siano sempre musicisti
che suonino, ed il concetto è stato rafforzato da uno dei presenti con l’esempio di piazza San Marco, a
Venezia. Nel salotto buono della città, infatti un’attività commerciale fa spesso esibire musicisti al centro della
piazza per i propri clienti.
Forte e quasi unanime il grido lanciato su piazza Mazzini, largo dell'Odeon e piazza Dante Alighieri dei
partecipanti sulla necessità di liberarle dalla presenza delle auto parcheggiate.
In particolare su piazza Dante Alighieri si auspicava anche una rimodulazione della viabilità, evitando oltre al
parcheggio delle auto, anche il passaggio di queste al centro della piazza. I presenti hanno convenuto che
sarebbe stato meglio che le auto fossero state canalizzate nel semicerchio che chiude la piazza, facendo
diventare l’area centrale esclusivamente pedonale.
Piazza Mazzini i presenti l’hanno immaginata esclusivamente pedonale ed hanno prefigurato in essa la
presenza di sedute, aree verdi ed una fontana nella quale potersi dissetare.
A piazza San Francesco d’Assisi, un partecipante ha denunciato come solo la presenza dei mezzi di una
troupe televisiva della Rai, nella piazza per i preparativi della tappa del giro d’Italia, abbia impedito che due
scivoli per disabili, dal lato del bar, venissero occlusi dalle auto parcheggiate.
Il porre l’attenzione da parte di un partecipante sul fatto che sotto via Crociferi sia presente un’area scavata in
cui vi siano resti archeologici, ha animato i presenti, che con forza hanno richiesto che possa essere fruibile o
quantomeno visibile dall’alto attraverso ampie aree vetrate.
Sulla stessa via, dichiarata patrimonio dell’Unesco, si è riscontrata la presenza di graffiti che deturpano anche
gli edifici storici.
Nella via Crescenzio Galatola i partecipanti hanno considerato come il marciapiede sia reso inaccessibile dalla
vegetazione presente e si debba camminare per strada con conseguente pericolo per l’incolumità.
Tra le proposte emerse spiccano la richiesta di avere info-point turistici a piazza Palestro e piazza Dante
Alighieri e di mettere qualche bagno pubblico.
I presenti hanno ribadito con forza la necessità di avere personale altamente preparato nei luoghi informativi
turistici che non si limiti a regalare mappe o guide turistiche, ma che sappia fornire informazioni di dettaglio sui
singoli monumenti.
Durante il percorso, i partecipanti hanno dunque dibattuto, messo a disposizione le proprie conoscenze sui
luoghi, scattato foto, ma anche condiviso attraverso i social le loro opinioni.
Infatti i partecipanti alla passeggiata sono stati invitati ad utilizzare l’hashtag #janeswalkcatania per pubblicare
i propri contenuti sui social e dare dunque modo di rendere partecipi dell’evento anche chi non sia stato
presente.
I partecipanti a tal proposito sono stati invogliati da alcuni contrassegni di carta che hanno ricevuto prima della
partenza della passeggiata.
I piccoli contrassegni, già utilizzati nell’edizione precedente, potevano infatti essere attaccati con del nastro
adesivo su “ciò che non va” e le foto di tali ‘brutture’ potevano essere condivise sui social descrivendo il
problema.
Nella Piazza passano troppi bus per essere una zona pedonale.
Via Garibaldi
Soprattutto la sera la zona diventa pericolosa a causa dell'abuso di alcol da parte di qualcuno.
Piazza Mazzini
Mancanza di pulizia, "é vergognoso".
Il basolato é disastrato
Mancano le panchine.
Solitamente i due scivoli per disabili di fronte al bar sono occupati dalle auto parcheggiate.
Servirebbe una maggiore presenza di informazioni sui luoghi.
Servirebbero info-point con personale qualificato. A dare le info dovrebbero essere soggetti ben informati
magari utilizzando un chiosco mobile in legno. Si dovrebbe riaprire l'info point a Piazza Stesicoro e crearne
uno a Piazza Palestro e Piazza Federico di Svevia.
Il monumento al cardinale Dusmet é in uno stato di incuria, la scritta con le parole del cardinale é poco
leggibile.
Via Crociferi
Nel sottosuolo di via Crociferi é tutto vuoto, sono presenti scavi archeologici ma non sono visitabili.
Si potrebbero predisporre delle lastre di vetro per far vedere gli scavi.
Sotto le panchine, attraverso le aree vetrate si può vedere qualcosa ma i vetri sono bassi, sporchi, in alcuni
casi rotti, e quindi non si vede nulla.
L'area é soggetta a vandalismo. Sui muri ritroviamo parecchi graffiti che non risparmiano neanche gli edifici
dichiarati patrimonio dell'Unesco.
Il palazzo attualmente affittato alla CGIL é un palazzo di proprietà del comune, che potrebbe essere restaurato
ed utilizzato in maniera differente. Esso dovrebbe ritornare ad essere edificio per tutti, ad esempio area
museale. Oppure potrebbe essere utilizzato dall'università,visto che ad esempio nel monastero dei
benedettini, lo spazio non é sufficiente per tutti gli studenti che frequentano i corsi.
Le chiese di via Crociferi sono sempre chiuse, dovrebbero essere tutte aperte ai visitatori.
L'area, la sera, diviene area di parcheggio nonostante non vi di possa transitare.
Vanno rimosse le auto. Esse vengono parcheggiate anche in presenza del divieto di sosta
Bisognerebbe aggiungere verde e curate quello che c'é.
I cassonetti messi sul marciapiede danno fastidio e non forniscono un bello spettacolo.
Largo dell'Odeon
via Gesuiti