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PIANO DELL'OPERA
Prefazione
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Le strutture in muratura.
Le strutture reticolari.
Dalla capriata alla stazione spaziale.
Gira gira...
I cosiddetti effetti secondari, che possono anche
diventare primari .
Ma perché le coperture reticolari vengono sempre di
sotto?
Grandi, grandi, sempre più grandi.
Le tensostrutture
Dio benedica il cavo.
La tensostruttura ti frega dove meno te lo aspetti.
Lastre, cupole e serbatoi.
Alla larga battello!
Un bagno di umiltà: non ci si capisce mmm...niente.
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La muratura.
La nobile muratura di mattoni sodi. Ci si fanno grandi
cose, come insegnano i Romani!
CAP.7-I materiali
Quelli semplici:
il legno.
L'acciaio.
L'alluminio.
Il cotto.
La pietra.
Quelli composti:
quella stupidaggine del calcestruzzo armato ad
armatura lenta.
Il cemento armato precompresso.
Compositi al carbonio.
Compositi al legno, travi lamellari.
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La famiglia rocciosa.
Quel cavolo delle famiglie di mezzo. L'utilità del buon
geologo.
La stabilità dei versanti. “Signa” : segnali e domandare
ai contadini.
Cap.9- Le fondazioni
Fondare che?
Fondazioni continue.
Fondazioni generali, che dico, plateali...
Fondazioni profonde.
Sottostrutture ovvero strutture secondarie portate e
ausiliarie.
Controsoffitti: killer in agguato.
La seconda orditura di copertura.
I controventi.
Dove il diavolo può metterci lo zampino.
Le saldature.
I calcestruzzi che vengono da lontano.
I tempi di disarmo.
Eh, ma io credevo...
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fibre di carbonio .
L'Italia intera vi sarà grata....
Indice
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Prefazione
Avviso importante.
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Definizione di struttura.
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Definizione di trave.
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Chiarisco i termini:
cedere troppo. L'abbassamento in mezzeria di una
trave è normato e deve non superare una frazione
della luce della trave. Ma in pratica chi comanda non è
la norma ma gli effetti che un cedimento elevato può
determinare sui manufatti che la trave sostiene e in
particolare sui tramezzi e sui pavimenti. Ogni cavillo
o fessura capillare sui tramezzi o sui rivestimenti o sui
pavimenti vi sarà imputato. Oggi ( ai miei tempi non
era così ) il cliente viaggia coll'avvocato sotto il
braccio. Dunque: rimanere rigorosamente nella norma e
valutare bene cosa porta quella trave.
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interessa.
Una struttura parrebbe garantire un equilibrio
comunque stabile e invece no. Il no nasce dalla
costatazione che, se comprimete un'asta secondo il suo
asse , invece di schiacciarsi ordinatamente lungo il sua
asse, l'asta si incurva di colpo. Non mi dite che è “
intuitivo”. Non è intuitivo per niente e infatti nessuno
sa perché lo fa. Alla fine abbiamo tirato in ballo
inavvertibili difetti nella applicazione lineare del
carico e nella linearità dell'asse. Mah!
Nelle nostre strutture ci sono infinite aste compresse; i
pilastri, ovviamente, ma anche le travi inclinate, le
aste compresse delle strutture reticolari, le travi
orizzontali impedite nell'allungamento per effetto
delle dilatazioni termiche, i ferri compressi delle
armature in tondino del calcestruzzo, gli archi. Tutta
questa genìa è pronta a diventare instabile per carico
di punta, lasciandovi a bocca aperta -cazz...non ci avevo
pensato!
Il più bello spavento della mia vita professionale di
strutturalista me lo presi un giorno dell'Ascensione di
un anno che era probabilmente il 1975. Avevo
progettato le strutture per un bel capannone
industriale a Sesto Fiorentino, impiegando due
eleganti lunghe campate in c.a., con pilastri 30/30 alti
6 metri, 6 metri anche di interasse tra i pilastri, travate
con le selle che dovevano portare le Silberkhul ( allora
novità assoluta ) di 16 metri di luce.
Gettate e disarmate le pilastrate, mi telefona
allarmatissimo il committente gridando “ Ingegnere,
venga subito, qui balla tutto! “ Corro in cantiere e
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CAP.3-Tensioni e deformazioni.
Che fa una trave quando.
Il comportamento di una trave sotto carico.
Comincio il discorso che è piuttosto lungo.
Intanto, cos'è o chi è che tenta di romperci le travi? I
carichi! direte voi. Sbagliato. Una trave può rompersi
anche per il peso proprio. Dobbiamo pertanto capire
bene cos'è il peso.
Non imputatemi scarsa fiducia nella vostra
conoscenza di una definizione così banale. Ve ne ho
parlato prima? Meglio così, repetita iuvant... ripetere
giova!
Il campo gravitazionale.
Torno, chiarisco e insisto sul campo gravitazionale.
Noi e le nostre travi viviamo in un campo che è il
campo gravitazionale del pianeta Terra.
Ogni massa viene attratta verso il centro della Terra
in una traiettoria verticale. Se non è vincolata a
qualcosa comincia a viaggiare verso il basso con una
accelerazione costante pari a 9,81 m/ sec^2. E' una
bella accelerazione, come capì Newton quando gli
cadde una mela sulla testa. Se la mela è vincolata dal
picciolo, proverà a lanciarsi giù esercitando sul
picciolo una forza. Questa forza, disse Newton, è
uguale al prodotto della sua ( della mela ) massa per
l'accelerazione del campo gravitazionale, appunto
F=mg.
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Ruotare:
4-intorno all'asse X.
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5-intorno all'asse Y.
6-intorno all'asse Z
Dunque un corpo nello spazio tridimensionale ha sei
gradi di libertà e noi lavoriamo in uno spazio
tridimensionale.
Non scordatevi mai che la vostra trave può fottervi
deformandosi verso l'alto oltre che verso il basso, ma
anche in avanti e indietro, o anche ruotando.
E state sicuri. Potendo, vi fotterà.
Ricordo un episodietto a Prato, dove armavo le facili
strutture di un fabbricato di civile abitazione a più
piani coi balconi ovviamente in aggetto. Il carpentiere
snobbò i lunghi ferri superiore delle mensole che
servivano ad ammarrarsi al solaio e le tagliò alla trave
di bordo. E quando lo scemo disarmò, la trave ruotò e
ruotò e i balconi misero il naso verso il basso come
tuffatori...
Torniamo alla deformazione della nostra trave infilata
in un largo muro. Se è murata molto ma molto bene le
sezioni estreme non riusciranno a ruotare liberamente
come gli piacerebbe. Questo però implica che per un
certo tratto le fibre superiori non sono più compresse e
quelle inferiori tese. Succede il contrario, si tendono le
fibre superiori per l'opposizione del muro alla
rotazione delle sezioni estreme. E' come se il muro ,
dopo che le sezioni estreme hanno ruotato
liberamente, le costringesse a ruotare al
contrario...tendendogli le fibre superiori. La cosa è
stata schematizzata intelligentemente introducendo i
momenti flettenti negativi.
Naturalmente il muro è la schematizzazione dei
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Mi preme raccomandare :
-siate accurati e pignoli nell'analisi. E' inutile
adoperare raffinatissimi programmi di calcolo e
sbagliare l'analisi dei carichi, che, per quanto ne so, i
raffinatissimi programmi di calcolo ancora non
fanno....o sì? In realtà tentano di farla. Escludete, se
potete permettervelo, questa funzione! Ricordate che
un programma di calcolo senza un cervello umano
dietro è fondamentalmente un velocissimo cretino. E'
vero che i programmi ben fatti abbondano in
salvaguardie. Studiate bene il programma per capire
quanto vi ci potete affidare.
-non fidatevi delle analisi pre-tabellate tipo: “peso
del pavimento di cotto in opera newt/mq 600 “.
Le analisi dei carichi “ a opera finita” vanno benissimo
per tranquilli calcoli quasi-di-massima o di
predimensionamento. Non vanno per niente bene per
calcolazioni serie, perché non è vero niente che un
pavimento pesa un tot, come direbbe Pozzetto, una
volta per tutte. Pesa quanto gli pare a seconda di come
lo fanno. E naturalmente un buon strutturalista deve
sapere come lo fanno.
-controllate le analisi dei carichi annusandole.
Torneremo sul concetto di annusare nella
progettazione delle strutture.
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1-Vento.
2-Neve
3-Variazioni di temperatura.
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Neve:
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Il vento.
Variazioni di temperatura.
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Coazioni.
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Variazioni di pressione.
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E il terremoto?
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Le strutture in muratura.
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Le strutture reticolari.
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Le tensostrutture.
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Lastre
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Tralicci piani.
Serbatoi, ma a spanne.
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Le strutture prefabbricate.
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CAP.7-I materiali.
Il Legno.
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L'acciaio.
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L'alluminio.
Il cotto.
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La pietra.
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2-Difetti dell'acciaio:
2-1-Ha resistenza inferiore quella indicata sui
certificati.
2-2-Ha discontinuità di resistenza lungo le barre.
2-3-Non ha la duttilità ( capacità di subire
allungamenti senza snervarsi subito: importante! )
dichiarata nei certificati.
Adoperate acciai nazionali, se ne fanno ancora!
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La famiglia argillosa.
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capillare”.
“Ci vorrebbe un ingegnere”, mi fa mamma che
evidentemente mi vedeva ancora piccino. Guardo qui
e lì e mi accorgo che un pluviale di scarico delle acqua
del tetto se ne va sottoterra poco a sinistra della crepa.
Era successo che il pluviale perdeva e scaricava in
fondazione l'acqua del tetto. Ammollamento delle
argille e fessurazione. Sistemato il pluviale,
l'asciugarsi delle argille ha fatto sparire la fessura, che
non è più riapparsa.
Obbligate architetti e committenti a NON buttare
acqua in fondazione, sopratutto se il terreno è
argilloso e la fondazione non è una palificata ben
immorsata in argille sovraconsolidate o terreni di
buona portanza. E' vero che il palo regge anche per
attrito laterale, come sapete bene ( alcuni tipi di palo )
ma è bene che i pali non galleggino dentro potenze di
argille infradiciabili, se no quei pali finiscono per
essere più una disgrazia che un guadagno.
La famiglia sabbiosa.
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La famiglia rocciosa.
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frane?
I tipi di fondazione.
Fondare che?
Fondazioni su pali.
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Platee di fondazione.
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Le saldature.
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I tempi di disarmo.
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Eh, ma io credevo...
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CAP.12-Il collaudo
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Le prove di carico.
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Appendice 1-
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L'istituto dell'acconto.
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Dignitas
Conclusioni.
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Indice
CAP.2-Le travi.
CAP.3-Tensioni e deformazioni.
CAP.7-I materiali.
CAP.12-Il collaudo.
Appendice 2. Il cliente.
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paolosenior27@gmail.com
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