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Quasi-humanities: Galli, gatti, e streghe

Sociologia (corso avanzato) - A.a. 2017-2018

Andrea Cossu
“malarial and diffident”…
Perché Geertz?
• Perché è stato probabilmente
l’antropologo culturale più
influente degli ultimi
quarant’anni

• Perché è il punto di contatto


più evidente tra il funzionalismo
degli anni Cinquanta e la
sociologia culturale
contemporanea

• Perché Geertz introduce nelle


scienze sociali una forte
interdisciplinarità tra social
science e humanities
E perché i galli?
• “Deep play: notes on balinese
cockfight” è un perfetto
esemplare di come si fa quella
che Geertz (1973) chiama
“thick description”

• è uno studio di caso che


illustra come si utilizza un
metodo profondamente
umanistico e interpretativo

• mette in luce in modo molto


chiaro la concezione semiotica
della cultura, come
“documento agito” (acted
document) (Geertz 1973)
Il punto di partenza è molto weberiano: gli
uomini sono animali impigliati nelle reti di
significato che essi stessi hanno tessuto. E
quella di Geertz è una domanda weberiana:
come è possibile una doppia comprensione,
quella dell’attore e quella del ricercatore?
introdurre il dilemma
Dalla trasparenza alla presenza

• l’articolo inizia con un problema di confini: il ricercatore


non è nemmeno evitato. È trasparente. Questa è una
messa in scena.

• L’antropologo vaga nella sua incapacità di “entrare” nel


campo, ma all’improvviso, a causa di un incidente
abbastanza marginale, si trova immerso fino al collo

• È solo quando Geertz ha raccontato come si è trovato “lì”


che inizia la descrizione sempre più approfondita di cosa
è il combattimento dei galli
“… much of Bali surfaces in a cock ring…”,
non soltanto in termini di comportamento, ma
anche in termini di linguaggio
Una politica dell’intimità

• i balinesi passano gran parte del loro tempo con i galli

• al punto che i galli diventano espressioni simboliche ambivalenti,


perché esprimono sia il self e l’identità del proprietario, sia
questioni più recondite e difficili da pensare in termini morali, che
hanno a che fare con l’animalità (p. 420 1973)

• Una opposizione tra controllo della condotta personale (molto


alto a Bali) e la centralità di un animale e di una pratica (il
combattimento) legata all’animale che è a prima vista non
controllata

• Eppure, i combattimenti sono pieni di regole


Deep play
Non è solo un comportamento in cui la posta in
gioco è talmente alta da sfuggire a una logica
razionale o utilitaria, ma anche qualcosa il cui
significato sta “sotto”, e va svelato attraverso
l’interpretazione perché ciò che entra in gioco
qui è spiegabile solo a livello simbolico
“The imposition of meaning to life is the major
end and the primary condition of human
existence”

Geertz 1973, 434


Da questo punto di vista, il combattimento dei
galli è un grande racconto che i balinese fanno
sulla loro condizione umana e sul modo
profondo di essere balinese. E, al tempo
stesso, produce e costruisce proprio questa
identità
Cercare di capire come tutto questo funziona,
a quel livello profondo in cui la cultura opera,
non consiste nel trovare leggi. Consiste nel
leggere e decifrare un testo. Il problema non è
di “meccanica sociale” ma di “semantica
sociale”
Conclusioni

• Fare ricerca sociale in questo senso (molto vicino alla


ermeneutica, alla semiotica, alla teoria della letteratura)
significa vedere come gli attori che animano questo testo
“dicono qualcosa di qualcosa”

• La lettura deve essere approfondita e “ravvicinata”, anche


quando c’è una distanza temporale e uno sguardo
completamente divergente (il protagonista, il ricercatore)

• Ma questa modalità interpretativa è - per Geertz - l’unico


modo di comprendere cosa sta oltre la superficie senza ridurre
ciò che è più profondo a una serie di relazioni formali tra
simboli (cfr Geertz 1969, 1973a)

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