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CARRINO,
L. CEDRONI, T. DELL’ERA, A. LEVI, M.G. LOSANO, F. MANCUSO, P. POLITO
SAGGI SU
UMBERTO CAMPAGNOLO
a cura di
Lorella Cedroni e Pietro Polito
Copyright © MCMXCVIII, ARACNE EDITRICE
di Gioacchino Onorati
00173 Roma, via R. Garofalo, 133 a–b
tel. (06) 72672222 telefax 72672233
ISBN 88-7999-290-X
In copertina:
Umberto Campagnolo in seduta Impaginazione grafica e copertina
di Adolf Hoffmeister, Venezia 1967 Barbara Marchetti
5
INDICE
Presentazione
di Lorella Cedroni e Pietro Polito 7
Arrigo Levi
Saluto ai lavori 15
Norberto Bobbio
Testimonianza su Umberto Campagnolo 19
Lorella Cedroni
L'idea di repubblica federale nel pensiero politico
di Umberto Campagnolo 23
Mario G. Losano
Kelsen e Campagnolo: una controversia
di diritto internazionale fra la pace e la guerra 41
Francesco Mancuso
Lo "spirito europeo" nel pensiero politico
di Umberto Campagnolo 63
Tommaso Dell'Era
L'immagine della Russia e il dialogo Est–Ovest
nella riflessione di Umberto Campagnolo 73
Pietro Polito
Il pacifismo di Umberto Campagnolo 87
Luigi Bonanate
Campagnolo critico di Kelsen e Kelsen critico di Campagnolo 107
Agostino Carrino
La scienza giuridica come scienza sociale empirica:
Umberto Campagnolo critico di Hans Kelsen 121
6 Indice
Appendice
Un inedito di Umberto Campagnolo: il Curriculum presentato
al concorso alla cattedra di filosofia del diritto (1948) 133
Bibliografia 143
PRESENTAZIONE
1
Per le vicende della sua vita, vedi le voci di M. Campagnolo Bouvier, in
Dictionnaire international du fédéralisme, Bruylant, Bruxelles 1994, pp.
175–177, e di V. Cappelletti, in Dizionario biografico degli italiani, Roma 1988,
vol. 34, pp. 602–604.
2
L’assemblea costituente ebbe luogo dal 28 maggio al 1° giugno 1950 e lo
statuto fu approvato il 31 maggio. Sulla S.E.C.: Una politica per la pace –
Società Europea di Cultura, Une politique pour la paix – Societé Européenne de
Culture 1950–1980, Marsilio, Venezia 1980; Umberto Campagnolo e la Società
Europea di Cultura, a cura della Biblioteca Comunale di Este e della Società
di Gabinetto di Lettura, Este 1986; Statuts de la Société Européenne de Culture
suivis d’autres documents officiels et de notes, XIVe édition, Venise 1998.
8 Presentazione
3
Si vedano i discorsi pronunciati da V. Branca, N. Bobbio, F.L. Mueller, B.
Polevoi, L. Braat, G. Zongolopoulos, W. Natanson, V. Svcnjak, in memoria di
Campagnolo alla commemorazione, tenuta a Venezia, il 31 ottobre 1976, nella
seduta inaugurale dell’assemblea della Società Europea di Cultura. Sono com-
presi in « Comprendre », n. 43–44, 1977–78, pp. 259–281, insieme alle testimo-
nianze di A. Schaff, A. Lami, L. Zea, M. Cranston, pp. 281–293.
4
N. BOBBIO, Politica e cultura, Einaudi, Torino 1955, prima edizione nei
« Reprints », 1974, p. 10. « Ho sempre tenuto presente questo richiamo di Cam-
pagnolo al dialogo tanto che come direttore della rivista « Comprendre » in
uno degli ultimi numeri uscito all’inizio degli anni Ottanta, dedicato al tema
Violenza e dialogo, ho ripreso uno dei suoi passi più significativi: “Il dialogo
appare oggi più che mai necessario. Gli uomini, non potendosi più ignorare su
un pianeta diventato tanto stretto alla misura delle loro conoscenze e delle
loro tecniche, non hanno altra scelta che fra il dialogo e la violenza. Il dilem-
ma è netto: o parlarsi o combattersi” » (N. BOBBIO e P. POLITO, Il mestiere di vi-
vere, il mestiere di insegnare, il mestiere di scrivere. A colloquio in occasione dei
novantanni di Norberto Bobbio, Estratti della Nuova Antologia, Fondazione
Spadolini Nuova Antologia, Firenze 1999, p. 7).
5
Cfr. ora Bibliografia degli scritti di Norberto Bobbio 1934–1993, a cura di C.
VIOLI, Laterza, Roma–Bari 1995, pp. XXX. Intesa « la politica della cultura,
come politica degli uomini di cultura in difesa delle condizioni di esistenza e di
sviluppo della cultura » che « si contrappone alla politica culturale, cioè alla pia-
nificazione della cultura da parte dei politici » (Politica e cultura, cit., p. 37).
Presentazione 9
6
N. BOBBIO, Nazioni e diritto: Umberto Campagnolo allievo e critico di
Hans Kelsen, in « Diritto e Cultura », a. III, n. 2, luglio–dicembre 1993, p. 118.
7
Vedilo ora in H. KELSEN, U. CAMPAGNOLO, Diritto internazionale e Stato
sovrano. Con un inedito di H. Kelsen e un saggio di Norberto Bobbio, Giuffrè,
Milano 1999, pp. 111–267. Aperto da uno studio del curatore, Presenze italia-
ne in Kelsen, pp. 7–77, il volume ripropone il saggio di Bobbio, Umberto
Campagnolo allievo e critico di Hans Kelsen, pp. 81–98, e comprende il Giu-
dizio sulla tesi di Campagnolo di Kelsen, pp. 271–317, la Risposta a Hans Kel-
sen di Campagnolo, pp. 321–359, Gli altri giudizi sulla tesi di Campagnolo
(Maurice Bourquin Paul Guggenheim, Paul Mantoux, Hans Wehberg), pp.
363–371.
8
AA.VV., L’Europa, la cultura, la pace, A vent’anni da un’eredità spirituale. A
cinquant’anni da un’idea: la S.E.C., dedicato a Umberto Campagnolo. Filosofo
e politico della cultura (1904–1976), « Comprendre. Revue de politique de la
culture », Società Europea di Cultura, Venezia 1999. Nella biografia di Campa-
gnolo si possono distinguere almeno quattro fasi: 1) gli anni Venti e i primi
anni Trenta, quando matura il proposito di abbandonare l’Italia fascista; 2) l’e-
silio a Ginevra (1933–1940), segnato dall’incontro con Kelsen; 3) il tempo
della guerra e l’esperienza nel movimento federalista, fino al 1945; 4) il dopo-
guerra e la fondazione della Société Européenne de Culture, fino alla morte.
Da non trascurare, inoltre, è l’insegnamento universitario di storia delle dot-
trine politiche dal settembre 1943 e di filosofia della politica dal 1963 all’Uni-
versità di Padova; di filosofia e di storia della filosofia dal 1950 all’Università
di Venezia.
10 Presentazione
ARRIGO LEVI
SALUTO AI LAVORI
gli Stati possano cedere parti della loro sovranità e non altre,
irrevocabilmente o non… Non lo sappiamo ancora e lo vedre-
mo.
Torno al problema di fondo che ha mosso e assillato Campa-
gnolo e che rimane nostro oggi: come si colloca l’individuo,
l’individuo Campagnolo, o l’individuo Levi, o chi si voglia, di
fronte alla realtà politica, come agisce? Come si trova ad opera-
re “l’homme de culture” nei confronti della realtà politica?
Questo problema mi si è posto, pure recentemente in sede di
convegni ecumenici. Ci si stava proprio domandando come si
colloca e come agisce l’uomo di cultura, l’operatore culturale,
di fronte allo Stato, come funziona. In sede di incontri ecume-
nici o fra mondo laico e mondo religioso è interessante occu-
parsi del problema, perché il modus operandi non è uguale. Il
religioso agisce avendo alle spalle una grande autorità che è
tutta figlia della storia. L’intellettuale laico agisce in modo
diverso, agisce attraverso società di cultura, movimenti politici,
istituzioni. Come si conciliano allora questi modi di agire, co-
me si trova una sintesi delle varie esperienze…Per me l’essen-
ziale è considerarle precisamente come delle esperienze, che
vanno poste a confronto e da cui si può trarre una lezione, una
indicazione, rispetto alle questioni di oggi.
Fra quelle si annovera certamente — per tornare all’Europa
— la necessità di dare un « esprit européen » uno spirito euro-
peo autentico, universalista, alla nazione nascente.
E la questione della pace. Per chi agisce dall’interno della
società europea la domanda è: come possiamo globalizzare la
nostra pace, dopo aver globalizzato le nostre guerre? Durante il
XX secolo abbiamo globalizzato le nostre guerre. Ora vorrem-
mo proporre la nostra pace, ma ciò significa consolidarla,
motivarla con uno spirito più forte delle ragioni di conflitto.
Come si vede, i temi qui prescelti suscitano echi di interessi
e di preoccupazioni in me presenti proprio in questi ultimi
tempi. Per affrontarli, mi manca, ci manca Campagnolo. Que-
sto lo dobbiamo dire. E un gran peccato che non ci sia. La sua
coscienza avrebbe proposto delle soluzioni, se non necessaria-
mente da additare, certamente tali da fare compiere passi nella
18 Arrigo Levi
NORBERTO BOBBIO