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CONTROLLO E COMANDO
Caratteristica esclusiva
Un’altra caratteristica, questa
volta esclusiva, di un sistema
bus è la possibilità di modificare
il funzionamento dell’impianto
senza intervenire sul collega- figura 2
mento fisico dei dispositivi.
Per il momento trascuriamo il
mezzo di comunicazione utiliz- Struttura del segnale bus
zato e occupiamoci del segnale
trasmesso, che viene chiama
messaggio o telegramma: chi lo
trasmette e chi lo riceve?
Tutti i dispositivi, attuatori e
sensori, possono funzionale sia
come trasmettitori, sia come
ricevitori.
Il sistema bus
“americano”
La tecnologia Lonworks di Echelon e il suo protocollo Lontalk
I nodi della rete Lon hanno
come componente principale il
“Neuron chip”, un circuito inte-
grato che integra tre processori
di cui due dedicati alla gestione
del protocollo LonTalk.
Ogni nodo è costituito da un
neuron chip, un transceiver ed
un circuito elettronico specifico
per l’applicazione.
Echelon ed i produttori dell’inte-
grato controllano il firmware dei
primi due processori, mentre il
progettista può programmare il
terzo per poter fargli svolgere le
funzioni a cui il nodo è dedicato.
Il protocollo LonTalk prevede
l’uso di variabili SNVT ( Stan-
dard Network Variables Types)
La tecnologia LonWorks, Il “Neuron chip” è il
atte a rappresentare una gran-
sviluppata da Echelon, è stata componente principa-
dezza. L’utilizzo e la gestione di
integrata dall’EIA (Electronic le del sistema Lon
queste variabili permette e faci-
Industries Alliances) nello stan- lita l’interoperabilità dei diversi
dard americano EIA-709. Verso Per mezzo del CEN (Comitato dispositivi, che devono utilizza-
la fine degli anni 90, il protocol- Europeo per la Normazione), il re le stesso formato di variabili,
lo su cui si basa (LonTalk) è sta- protocollo è diventato, attrave- con conseguente diminuzione
to accolto come standard anche so il “British Standards Institu- della complessità dei messaggi.
dalla CEA (Cunsumer Electronic tion”, una norma europea del
La tecnologia LonWorks consta
Association). Comitato Tecnico CEN TC 247.
di cinque principali elementi:
Dopo alcune revisioni, è diven- Il protocollo LonTalk, con
tato uno standard ANSI, l’Istitu- cui comunicano i dispositivi - il neuron chip che, come det-
to di Normalizzazione America- Lonworks, è basato sull’imple- to, può gestire dispositivi I/0
no (www.ansi.org) che fa parte mentazione di tutti i sette livelli ed eseguire un codice scritto
dell’ISO e dell’IEC. del modello ISO/OSI. dall’utilizzatore;
Due comitati
per due sistemi
Il Comitato Tecnico 205 del Cenelec e il 247 del CEN stanno
lavorando ad una serie di norme (EN 50491) per i sistemi
HBES (Cenelec) e BACS (CEN) - Cosa cambia per le EN 50090
TC205 e CEN/TC 247 sta pre-
parando una serie di norme (EN
50491) sui requisiti generali per
i sistemi HBES e BACS.
Si dovrà stabilire, innanzitut-
to, con maggior precisione la
definizione di HBES e BACS; i
Il punto della situazione sistemi HBES, per esempio, do-
sulla serie di norme europee EN vrebbero comprendere aspetti
50090, per l’automazione della riguardanti anche l’efficienza
casa e dell’edificio, è a pag. 17. energetica, che attualmente è
Ricordiamo che queste norme un tema non contemplato negli
sono predisposte dal Comitato scopi del comitato.
Tecnico CLC/TC 205 - Home
and Building Electronic System La struttura delle EN 50491,
(HBES) del Cenelec (European suddivise in dieci parti, è anco-
Committee for Electrotechnical ra in discussione; per la Parte 3
Standardization – www.cenelec. “Electrical safety requirements”
org), che ha in Italia il corri- I marchi degli organismi e la Parte 5 “EMC requiremen-
spondente CT 205 “Sistemi bus che fanno le norme in Europa ts” sono già in discussione dei
per gli edifici”. progetti di norma, la Parte 4
In Europa c’è un altro comitato automazione degli edifici, con “Functional safety requiremen-
che si occupa di elettrotecnica il comitato tecnico CEN/TC 247 ts” ha, da ottobre 2007 un suo
ed elettronica, si tratta del CEN – Building Automation, and gruppo di lavoro, mentre si
(European Committee Stand- Control and Building Manage- terrà a Milano, il 28 febbraio
ardization – www.cen.eu). In ment Systems (BACS). prossimo, una prima riunione
realtà il CEN si occupa di tante Sembra inevitabile che i sistemi tra esponenti del CLC/TC205 e
cose, ma di elettrotecnica ed HBES e BACS siano destinati del CEN/TC 247 per predisporre
elettronica solo in ambiti spe- ad interagire, non solo a livello una norma relativa agli aspetti
cifici come, per esempio, i normativo. Infatti, dal 2004, un di pianificazione e di instal-
sistemi di gestione, controllo e gruppo di lavoro congiunto CLC/ lazione del cablaggio e delle
Nuova guida
HBES e non
Il Comitato Tecnico 205 ha preparato una guida
per i sistemi HBES, le cui indicazioni valgono anche
per i sistemi bus non conformi alle CEI EN 50090
FASE 2
Progetto definitivo/esecutivo
Scelta delle interfacce con gli
altri impianti previsti o esistenti
nell’edificio, dimensionamento
delle connessioni considerando
anche i vincoli edili, produzione
di schemi elettrici e dell’elenco
dei componenti dell’impianto
HBES. Questa fase risulta com-
pleta solo se è nota la predispo-
sizione dell’infrastruttura (CEI
La classificazione gerarchica spazi installativi 64-100/1 e CEI 64-100/2).
è stata ripresa anche dalla Guida CEI 64-100 In impianti di grandi dimen-
(vedi art. a pag. 15) sione può essere presente una
fase intermedia di progetto
A ciò si aggiunga che i soggetti soggetti preposti alle citate at- denominata definitivo.
che svolgono le quattro atti- tività devono scambiarsi medi- Nella guida si fa notare che
vità possono essere società o ante i documenti prodotti dalle la progettazione secondo i tre
persone fisiche diverse. Perciò attività suddette e fornire una livelli di definizioni tecniche:
l’attività di installazione 3, che simbologia armonizzata per i preliminare, definitiva ed es-
finalizza i risultati delle attività componenti e gli impianti HBES. ecutiva, è obbligatoria per i soli
1 e 2, deve seguire le indica- Progettazione in quattro fasi lavori pubblici.
zioni fornite dal progetto infra- L’attività di progettazione, Negli altri casi essa può essere
strutturale ed elettrico, man- secondo la nuova guida, si semplificata qualora, con un
tenendo con i soggetti preposti dovrebbe svolgere nelle quattro numero di livelli inferiore, siano
a tali attività una ininterrotta fasi sinteticamente riportate di soddisfatte le necessità previste
comunicazione e provvedere a seguito. per quanto attiene ai compiti
quelle modifiche che, inevita- assegnati e alle responsabilità,
bilmente, si rendono necessarie FASE 1 con particolare riferimento alle
per ottimizzare la disposizione Progetto preliminare indicazioni riportate nella Sezio-
degli apparecchi e del cablaggio Proposta di una lista dei servizi ne 3 della norma CEI 0-2 sulla
negli spazi installativi. che soddisfano le richieste del consistenza della documenta-
committente. zione di progetto.
Scopo della guida, come detto, In questa fase è normalmente
è definire le regole per una richiesta una stima economica FASE 3
corretta procedura di proget- preventiva dell’impianto HBES, Documenti per l’installazione
tazione, installazione, collaudo in modo tale da rendere il com- Descrizioni del funzionamento
degli impianti HBES, regolare il mittente informato sul valore e istruzioni per la configurazi-
flusso delle informazioni che i dei servizi offerti. one degli apparecchi e del
Predisposizione
delle infrastrutture
La Guida 64-100 del CEI fornisce indicazioni per la predisposi-
zione degli impianti elettrici, elettronici e per le comunicazioni
trici, elettronici e per le comu-
nicazioni, caratterizzata da un
elevato livello di adattabilità per
garantire una adeguata flessi-
bilità degli impianti, tenendo
conto delle mutevoli esigenze
tecniche e dell’utenza della uni-
tà immobiliare.
Le norme 50090
Per l’automazione della casa e degli edifici
Tutte le norme europee Sessione, 4) Trasporto, 3) Rete,
EN 50090 pubblicate dal Comi- 2) Collegamento dati, 1) Fisico.
tato Tecnico 205 “Sistemi bus I sistemi HBES non utilizzano i
per gli edifici” del CEI. livelli Presentazione e Sessione.
Si tratta della serie di norme sui L’Open System Interconnection
“Sistemi elettronici per la casa è uno standard stabilito nel
e l’edificio” (Home and Building 1978 dall’ISO (International Or-
electronic Systems- HBES), ganization for Standardization)
suddivise i nove parti: per le reti di calcolatori (model-
1 Struttura della Norma lo ISO/OSI).
2 Panoramica del sistema
3 Aspetti dell’Applicazione EN 50090-2-2
4 Livelli indipendenti dal mezzo Requisiti tecnici generali
5 Mezzi di trasmissione e livelli classificazione CEI: 83-5
dipendenti dai mezzi stessi fascicolo: 4474 C
6 Interfacce anno: 1998 - Edizione: prima
7 Gestione del Sistema La EN 50090-2-2 è la parte
8 Valutazione della Conformità tutta la serie di norme: contie- della normativa che, assieme
dei prodotti ne le definizioni di sistema di alla EN 50090-9-1 “Requisiti
9 Requisiti dell’Installazione. controllo della casa e dell’edifi- per l’installazione della coppia
Oltre a una breve descrizio- cio, delle classi di tale sistema e ritorta (doppino) di Classe 1”,
ne dei contenuti, riportiamo l’elenco delle parti della norma maggiormente interessa il pro-
anche classificazione enumero stessa. E’ perennemente allo gettista e l’installatore di siste-
di fascicolo CEI, l’anno di pub- stato di bozza. mi bus.
blicazione. Stabilisce i criteri generali di
Della Parte 6 - Interfacce, non Parte 2 sicurezza e compatibilità elet-
è stato pubblicato ancora alcun Panoramica del sistema tromagnetica del sistema e dei
documento, riportiamo in un dispositivi.
riquadro le norme allo studio. EN 50090-2-1 Chiarisce i concetti base per
Architettura l’installazione dando indicazioni
Parte 1 classificazione CEI: 83-2 sulle separazioni nelle cana-
Struttura della Norma fascicolo: 4355 R lizzazioni, nelle scatole e nei
anno: 1998 - Edizione: prima centralini tra il cablaggio dei
EN 50090-1 Descrive l’architettura del siste- dispositivi bus ed il cablaggio di
Struttura della Norma ma ed il modello di riferimento altri impianti presenti nell’edi-
La norma EN 50090-1 non è OSI (Open System Interconnec- ficio. La norma, inoltre, indica i
mai stata pubblicata. tion) distinto in 7 livelli: 7) Ap- metodi di prova per la compati-
Si tratta di una prefazione a plicazione, 6) Presentazione, 5) bilità elettromagnetica.
Parte 8 - Valutazione
della conformità dei prodotti Parte 9 applicazioni. Definisce un’unica
Prescrizioni di installazione soluzione di cablaggio. Era stata
EN 50090-8-1 pubblicata nel 1997 come Rap-
Valutazione della Conformità EN 50090-9-1 porto Tecnico R205-002.
dei prodotti Installazione della coppia ritorta
classificazione CEI: 83-10 (doppino) di Classe 1 EN 50090-9-2
fascicolo: 5977 classificazione CEI: 205-6 Ispezione e prove
anno: 2001 - Edizione: prima fascicolo: 7989 di installazioni HBES
Specifica i requisiti per le ver- anno: 2005 - Edizione: prima classificazione CEI: 205-13
ifiche generiche di conformità Definisce le regole d’installazio- fascicolo: 9706 E
dei protocolli di comunicazione ne (configurazione del sistema, anno: 2009 - Edizione: prima
e le Norme da utilizzare per le sicurezza, compatibilità della Il documento fornisce le pre-
verifiche di conformità dei pro- posa con linee d’energia adia- scrizioni che ispettori o respon-
dotti e sistemi HBES comprese centi, ecc.). Assicura l’armoniz- sabili della messa in servizio di
le caratteristiche di sicurezza zazione dei requisiti meccanici, sistemi HBES devono seguire
elettrica, funzionale e compati- architettonici ed elettrici con per verificare ed approvare
bilità elettromagnetica. Per ogni altri comitati tecnici. Classifica i installazioni di sistemi HBES al
caratteristica da verificare viene sistemi HBES secondo diversi li- fine di accertarne la qualità e
indicata la norma applicabile. velli di prestazione nelle relative l’uso sicuro. SB
Luce “dinamica”
Soluzioni di illuminazione diverse con un sistema di controllo per
luce dinamica colorata utilizzabile anche per luce statica bianca
statica o dinamica, con fonti di
luce colorate o bianche.
Il cuore del sistema è costitui-
to da DALI Easy o dall’unità di
controllo Easy LED, ciascuna
con quattro canali singolarmen-
te regolabili.
Ricordiamo che DALI uno stan-
dard non proprietario in grado
di rispondere a tutti i requisiti
del moderno controllo della
luce, con il quale è possibile im-
postare scenari di illuminazione.
Il sistema di controllo dell’il-
luminazione funziona secondo
il principio della miscelazione
additiva dei colori, tipicamente
con tre canali dedicati ai colori
base, rosso, blu e verde, e un
quarto canale dedicato alla luce
bianca. Un sequencer integrato
permette di impostare sequenze
singole fino a 16 scenari e vari
tempi statici e dissolvenza.
La luce dinamica è utiliz- per punti vendita con lampade Il sistema può essere facilmente
zata in molte situazioni in cui ad alogeni a bassa tensione, esteso a un totale di 16 unità o
si chiede al sistema di gestione scenari di illuminazione per sale 64 canali.
dell’illuminazione di rispondere conferenza e per aule. Enfasi particolare è stata posta
a diverse esigenze specifiche. sulla operatività intuitiva a mez-
In questo tipo di applicazioni, Fino ad oggi è stato necessa- zo di telecomando a infraros-
le soluzioni illuminotecniche rio ricorrere a differenti sistemi si, tasti standard e interfaccia
utilizzate sono molteplici: il- di controllo che, spesso, rich- utente grafica sotto Windows, in
luminazione RGB con lampade iedevano installazioni e config- modo che il sistema non richie-
fluorescenti colorate o LED, urazioni complicate e costose. da praticamente nessun vero e
simulazione della luce naturale Con Osram Easy Color Control è proprio addestramento.
con lampade fluorescenti a luce possibile gestire un’ampia gam- Il software di configurazione
bianca, illuminazione dinamica ma di tipologie di illuminazione consente di produrre una se-
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