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CARTOGUIDA VIA ROMEA DI STADE TRA ROMAGNA E CASENTINO - DA BAGNO DI ROMAGNA A SUBBIANO LE FONTi STORICHE SULLA VIA ROMEA DI STADE LE FONTISTORICHE La pit completa guida medievale per pellegrini ‘che dal nord Europa intraprendevano il lungo viaggio er Roma 0 Gerusalemme. é seritfa in forma di dialog divertente fra due fitizi frati tedeschi di nome Tier e Fi. | due frati discutono quali siano gli itinerari consigliabil al, ppellegrino nord europeo diretto a Roma e alla Terra Santa. Secondo Firri @ consigliabile intraprendere il viaggio a ‘meta agosto, dato che “Faria é temperata, le strade sono asclutte, Facqua & searsa ee gomate sono lunghe e quindt adatte allo spostamento”. Il testo che ci & pervenuto é conservato ad Hannover in Germania, col titolo di “Annales Stadenses Auctre Alberto” ¢ si itiene essere stato compilato nel 1240 e 1256. Esiste nella British Library a Londra un altro straordinario documento duecenteseo, anch’esso una guda alle strade per Roma e Gerusalemme, dall'Inghilterra © dalla Francia, E questa una carta turistica per viaggiatori disegnata a colori ou pergamena da une studiose angle normanne, Matthew Paris, nel 1250, Ml rotolo di pergamena, artisticamente interessante, mostra la strada e tutte le varianti attraverso I'Europa e Italia sino agli imbarchi per la Terra Santa, con tutte le stazio didascalie informative. illustrate da numense DALLA GERMANIA, Secondo i documento di Stade, chi proveniva dalla Germania poteva percorrere uno di tre rami di quella che viene chiamata la "via romea peregrinorum’, uno di ‘quest, il pitt dirett, il pit ricco di emergenve storichs © monumentali, quello che intendiamo — promuovere, traversava le seguanti cittd ¢ cittadine tedesche: Stade, Celle, Rietze (Edemissen), Braunschweig, Homburg/Herz, Wernigerode, Hasselfelde, Nordhausen, Bad Langensalza, Gotha, Schmalkalden, Meiningen, Bad Neustedt, ‘Miinnerstadt, Schweinfurt, Wiirrburg, Ochsenfurt, Aub, Rothenburg od'T, Dinkelsbiihl,(Mark)Offingen, Donauwiieth. Augsburg (Augusta), Igling (b. Landsberg), Schongau, (Ober)Ammergau, (Garmisch-)Partenkirchen. Mittenwald. ABATE ALBERT A STADE Littinerario traversava V Austria, dave la sola Innsbruck & menzionata, mediante vecchla strada del Brennero. Oltre il Brennero la strada scencleva nella valle dell’ Adige e da qui a Roma sono elencati i seguenti toponimi: Bressanone, Bolzano, Trento, Padova, Venezia, Ravenna, Forli, Arezzo, Orvieto, Viterbo e Roma. Litinerario prevedeva come direttrice principale in Italia la Via Claudia in riva destra dellAdige, poi attraverso il Veneto e la Romagna, raggiungeva Forli. Giunti a Bagno di Romagna, i pellegrini attraversavano I'Appennino in corrispondenza del Passo di Serra, dopo il quale ha inizio il tratto riguardante il Casentino e Tattuale provincia di Arezzo, Otteniamo informaziont su questo itinerario dalle due fonti, inglese e tedesca. Langlo normanno Matthew Paris elenca infatti Forl, Bagno di Romagna, Alpe di Serra, Arezzo, Perugia, Assisi, Foligno, Spoleto, Rieti e Roma. Alberto di Stade ‘lenca invece soltanto Bagno di Romagna (Bagno Santa Maria) e Acquapendente, mentre in un altro sinerario eght lenca in sequenza Forli, San Martino in Strada, Meldola, Gvitella, Bagno Santa Maria, Alpe (di Serra), Campi (Gazione di Bibbiena sul Corsalone), poi Subbiano, Arezzo, Castello, Ursage, Castel, Sarminian, che vedremo poi a quall ocala currisponddon, — quindl — Orviet, Montefiascone, Viterbo, Sutri, Castellum sancti Petri e Roma. Dal Passo di Serra il percorso scendeva nel Casentino correndo 2 mezza costa sulla destra del Corsalone e, traversato I Amo si immetteva sulla vecchia strada romana per Arezzo ad Arcena dirigendosi verso sud sulla destra dell'Amo. Dopo Arezzo, Vtinerario. portava a Castiglion Fiorentino, Citta della Pieve, quindi la strada si innestava nella Via Francigena ad Acquapendente forse passando da Orvieto. Altri rami dello stesso portavano uno verso Firenze ed un altro verso Gubbio e quindi Roma. Tutto eld conferma il fatto che la Via Romea, analogamente alla Via Francigena 2 al Cammine di Santiago, consictova in una rete di strade, Oggi si tratta quindi di ripristinare tun itinerario che fra questi risulti il pitt interessante e fattibile peri pellegrini del 3° millennio. INCONTRI SULLA VIA DI STADE LA VIA ROMEA DI STADE IN CASENTINO EMERGENZE URBANISTICHE E ARCHITETTONICHE SULLA VIA ROMEA DI STADE NELLA VALLE DEL ‘TORRENTE CORSALONE I tratto casentinese della Via Romea di Stade. rnoto ora come “Via Maior”, ora come “Via Romea dell‘Alpe di Serra", a parte i seleiati che conserva in vari Tuoghi, Ie strutture murarie, terrazzament, fogne, penti cece. & notevole per la tipologia degli insediamenti Il tratto che va da Querceto tino al passo dell Alpe {i Serta & seandito dalla presenza di una serie uniforme dt insediamenti fortficati e turriti con residul di struttare ‘murarie visibili risalenti al X seoolo, Fra questi si distinguono in particolare: Banzena, Giona di Sotto, Pezza, Frassineta, Corezzo e Serra. Ognuno di questi piccoli insediamenti & impiantato su un promontorio roccieso di uno dei costoni che dal Poggio Baralla discendono sul torrente Corsalone ed & quindi sicuro da eventuali frane, peraltro assai frequenti altrove lungo il percorso, Presso ognuno degli inociliomenll oh reveruma eopiooninergente Poeun: Ta genesi di tali insediamenti segue tuna pressi cevolutiva classica nello sviluppo dellinsediamento e delle comunicazioni dei terreni di alta collina, come. ssapientemente illustrata da Saverio Muratori e da Giovanni Caniggia. Esiste una via di controcrinale sul castone che dall'Appennino porta a Fonte Fameta ¢ all'Amo fra i torrenti Corsalone e Vessa. Questa strada fu una delle Principali “dogane delle pecore” del Casentino fino ai primt del XX secolo. Essa conduceva dall‘Appennino dell‘Alpe di Serra al Pratomagno, via Bibbicna, Terrossola, la Pretella, Poggio Civitella, Vie Piane, Col del Mulo, le Massicaie, in itinerario degno i tutela, anzi, che a parer mio va tutelato, La prominenza pit elevata del controcrinale, che si distacca dall'Appennino subito a sud del Passo det Mandrioli, @ il Poggio Baralla (1205 m), antico pascole di Bibbiena e delle comuunita del sistema orografico delimitato dall’Archiano a nord e dal Corsalone a sud. Su una serie di promotori emergenti dai contraffirti del Poggio Baralla che dal suddetto crinale discendono sul torrente Corsalene, esposti a sud e ben soleggiati, si trova la serie di insediamenti, villa © castella medievali di Banzena, Ciena, Pozza e Frassineta, Tutti questi incediamenti sono di ‘2 sud del Passo dei Mandrioli, & il Poggio Baralla (1205 1m), antico pascolo di Bibbiena e delle comunita del sistema ‘orografieo delimitato dall'Archiano a nord e dal Corsalone ‘a sud. Su una serie di promotori emergenti dai contraffirti del Poggio Baralla che dal suddetto crinale discendono sul torrente Corsalone, esposti a sud ¢ ben soleggiati, si trova la serie di insediamenti, villae e castella medievali dt Banzena, Giona, Pezza e Frassineta. Tutti questi insediamenti sono di probabile origine neolitica e Sicuramente erano abitati in epoca ellenistiea, quando un percorso di mezza costa, quasi seguente la curva di livello si sviluppo in parallelo ed in altemativa al percorso di crinale dal Bivio di Banzena fino a Frassineta, mentre dal Bivio di Banzena all‘Amo Ia strada antica ¢ medicvale insistera sul crinale. Questa strada fu sostituita da una ad essa parallels, ma piit bassa, verso gli anni 20 del XX secolo, fatto che eausd un uso ridotto dell'antica strada dal Bivio di Doweera a Gia, ek sur abbanlonns set rally, Gina Frassineta. Questo ultimo tratto di Via Romea, che conserva j suoi acciottolati ¢ seleiati, andrebbe posto sotto tretto vincolo monumentale, ma tutto il percorso, da Bagno di Romagna al Corsalone, andrebbe, a mio avviso, posto sotto tale vincolo, BANZENA Castello documentato dal 1114 di proprieth di “Raniezo et Guido de Banzena”. Era in precedenza “villa” donata alla canonica prima del 1010, divenne il fulero di una famiglia della nobiltd minore, i “filii Berardi” di Banzena e Partina, vassalli vescovili, che sono noti per un dissidio nato fra loro ¢ gli uomini di Prataglia , a causa di “reeiproca redibitione, depredationes mavinas et combustiones domorum”, Essi compaiono per la prima volta in un caso giudiziario discusso a Bibbiena nel 1041 . Si trattava di una famigh capitaneale, con propri “milites”, la pit vicina a Badia a Prataglia, Nel secolo successive, avendo evidentemente pperduto nella lotta con gli siominé di Prataglia, troviamo # “Daiutiiini” viciid « Cauiakbll, Bvidetauente questa famiglia aveva dominio sulla strada do Romagna perché nel 1114 Guelfo, il figho di Ranieri, vende quote del castelli. di Banzena, Serra ¢ Gello(C. Wickham 1988, citando il RC). | fii Berardi sono il primo caso di famiglia noble locale con legami con i monasteri della valle ‘A Banzena si @ identificata una notevole cinta, ‘muraria quasi completamente distrutta, una torre di cosservazione al centro del villaggio, i ruderi del cassero nel punto pitt prominente del promontorio su cui sorge Tabitato e subito a nord ovest dellaltura, un consistente ‘edith ianevolinaiee kim giale ic peice at ‘che resta di un “palatium”. La Chiesa si trova presso la strada ed appare completamente ristrutturata nel XVIII secolo. La canonica @ ad ovest, distante dalla chiesa ed appare ristrutturata nel XVII secolo. Il primo edificio antica che si trova venendo da Bibbiena pare, per alcune ‘sue significative strutture, risalire al XIl, XIII secolo quando dover essere una. locanda Questo cedificio, recentemente ristrutturato © interamente privato del suo carattere, @ noto alla popolazione col nome di Imo, mentre il suddetto “palatium” si chiama ‘Sumo. Nomi che con tutta probabilita indicano le due locande del villaggio. Sappiamo che a Banzena vi era juna socanda chica, prabahilmonto In cappella castellana, forse ubicata in prossimith del cassero, fra ‘questo e Iedificio detto Sumo ho identificato, integre & frammentarie, due lastroni di copertura di tombe forse di epoca longobarda poiché aventi precisi paralleli a Fiesole-Nei pressi di Banzena, duecento metri circa a nord ovest del centro, il GAC ha rinvenuto resti di ‘ceramiche Interizi © monete pertinentt ad una villa fattoria di epoca repubblicana Repetti: (Pag 204, voce BANZENA - “BANZENA (S. DONATO A). Casale con parrocchia nel Val d’Amo casentinese sulla ripa destra del torrente Corsalone lungo la strada che per I'Appennino di Biforco. guida a Bagno in Romagna nel piviere ‘Comunita, Giurisdizione e circa 4 miglia toscane a greco di Bibbiena, Diocesi ¢ Compartimento di Arezzo. Vi ebbero podere i monaci di Camaldoli proveniente da una donazione fatta nell'anno 1114 (28 marzo) da un Guelfo figlio di Ranieri degli Ubertini, il quale pro remedio animae rinunzid al priore del S. Eremo i castelli e corti di Bazena, di Serra, © di Gello, (detto poi Serravalle ¢ Gello dell‘abate). La chiesa di Banzena sino a quell’epoca

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