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Il testo normativo più importante è spiegato dalle “Nuove Norme Tecniche per le Costruzioni”,
approvate con il Decreto Ministeriale del 14 gennaio 2008.
Questo classifica il nostro territorio in zone di quattro diversi livelli di rischio sismico: si va da
quello più elevato della zona 1, a quello ridotto della zona 4.
Quindi, per costruire un edificio bisogna verificare per prima cosa verificare in che zona si trova.
COME COSTRUIRE UNA CASAS ANTISIMICA
Per progettare un edificio antisismico, si deve fare in modo che esso non crolli o che non subisca
gravi danni.
Per far ciò è necessario utilizzare materiali di ottima qualità.
Gli edifici antisismici possono essere costruiti in:
-LEGNO→ caratterizzato da grande flessibilità e leggerezza, è oggi utilizzato anche sotto forma di
PREFABBRICATI che consentono di costruire edifici resistenti ai terremoti, anche di molti piani;
Ma soprattutto, ciò che conta per la realizzazione di un edificio antisismico è il rispetto dei requisiti
requisiti costruttivi.
Ad esempio: in un edificio in cemento armato, devono essere rispettati determinati rapporti
dimensionali tra travi e pilastri, mentre in uno in muratura, bisogna prestare attenzione agli spessori
minimi e massimi dei muri portanti.
Molto importante è anche la forma in pianta degli edifici: per resistere alle onde sismiche è
opportuno che essa sia quanto più possibile regolare e compatta. L’altezza deve rispettare precisi
limiti, che variano a seconda del grado di pericolosità della zona sismica.
Nonostante possa risultare più costoso rispetto ad un edificio normale, una struttura di questo
genere, oltre che essere importante per l’incolumità degli abitanti, non necessita di spese per
eventuali riparazioni dovute a sismi.
La normativa prevede che per ogni zona le costruzioni debbano rispettare parametri di
sicurezza differenti, in base alla valutazione di pericolosità del territorio. Ora, con l’introduzione
delle NTC ’18 sono scomparsi i riferimenti alle zone sismiche (non vale più la classificazione sopra
che rimane valida solo dal punto amministrativo) sostituiti da indicazioni sui valori di
accelerazione al sito (ag).
In tutte quelle zone dove il rischio sismico risulta essere alto, è bene che vengano usati dei materiali
specifici durante l’edificazione di qualsiasi struttura; in questo campo, i sistemi costruttivi in EPS,
come quelli prodotti da Poliespanso srl, sono quelli più adatti per la costruzione di case sismo-
resistenti.
La tecnologia Plastbau® consente di ottenere “facilmente” prestazioni sismiche anche ben superiori ai
minimi requisiti di sicurezza prescritti dalle principali normative internazionali e di potere soddisfare a
costi contenuti le esigenze di durata in esercizio dell’edificio anche dopo forte sisma.
Di questi tre elementi sopracitati, che costituiscono gli edifici tradizionali in muratura, le
pareti sono l’elemento più vulnerabile ai danni provocati soprattutto dalle forze orizzontali.
Ci sono poi le costruzioni miste, con la struttura portante in cemento armato e le pareti
esterne ed interne in muratura.
Edifici tradizionali di questo tipo hanno buona resistenza alle forze verticali, ma essendo
rigidi e pesanti, hanno poca resistenza alle forze orizzontali, le quali appunto arrecano i
danni maggiori.
Se l’edificio dovesse resistere alle sollecitazioni telluriche, quello che potrebbe non resistere
sono le pareti esterne ed interne che non sono in grado di contrastare le forze laterali che le
coinvolgono, provocando ingenti danni alle abitazioni rendendole inagibili.