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ANNO XXIV NUMERO 118 - PAG IV IL FOGLIO QUOTIDIANO MARTEDÌ 21 MAGGIO 2019

HERE COMES THE SUN


Non si possono capire i cambiamenti climatici senza studiare i cicli del Sole. Che però tutti sottovalutano
forzante del riscaldamento? In realtà, detti ottimi climatici (quello medioevale sembrerebbe quello delle oscillazioni
di Umberto Minopoli precisa il professore, i modelli climatici di 1.000 anni fa, il periodo romano di 2.000 oceaniche, il grande regolatore del clima
includono l’attività solare come uno dei anni fa, l’Ottimo dell’Olocene tra 9.000 e terrestre. Si tratta, per il rapporto tra cli-

N icola Scafetta, fisico dell’atmosfera,


è uno degli scienziati di cui una cer-
ta vulgata sui cambiamenti climatici po-
forzanti del sistema climatico ma la mini-
mizzano. Essi, infatti, considerano solo le
variazioni della luminosità del Sole (la
6.000 anni fa) si sono ripetuti all’incirca
ogni millennio. Tutti sono stati, probabil-
mente, più caldi del presente ma con un
ma e Sole, di una fisica complessa: corre-
lazioni di oscillazioni, sincronizzazioni e
moti planetari di rivoluzione alla scala
stula la non esistenza. Autore di oltre 200 quantità di energia emessa dall’astro valore della CO2 assai più basso del pre- dell’intero sistema solare. Il dibattito
pubblicazioni e due libri è uno studioso, ogni secondo). Invece, il sole può influen- sente (meno di 300 ppm contro i 410 ppm scientifico sul clima ne verrebbe, comple-
tra Stati Uniti e Italia (è professore asso- zare il clima, e in modo persino più signi- attuali). La forzante CO2, insomma, mal si tamente, rivoltato. Già oggi disponiamo,
ciato a Napoli) di sistemi complessi e ficativo, attraverso altri forzanti. Primo accorda con le serie climatiche del passa- però, suggerisce il professore, di una co-
fisica statistica applicata alla climatolo- fra tutti: la forza dei suoi campi magnetici to. Curiosamente, invece, la forzante cli- noscenza approfondita dell’attività cicli-
gia. A differenza di quel che crede chi (quelli comunemente noti come cicli del- matica solare si accorda, perfettamente. ca del Sole (periodi e sotto periodi di
afferma “l’unanimità della scienza” sui le macchie solari). Essi modulano il flus- Gli ottimi climatici, i periodi caldi del massima e minima attività) che, applicati
modelli e le ipotesi previsionali dell’Ipcc so di raggi cosmici (provenienti anche passato coincidono con i cicli dell’attività alla storia del clima, fornirebbero indizi
(Intergovernmental Panel on Climate dallo spazio profondo) che penetrano l’at- del Sole. Insomma, l’AGWT non spiega i e spiegazioni utili, soprattutto, per con-
Change) dell’Onu, Scafetta è tra gli stu- mosfera. E insieme ad altri possibili for- periodi caldi del passato. Ma non spiega, getture e previsioni. Specie per il riscal-
diosi (migliaia, per la verità) che, in uni- zanti corpuscolari, influiscono, diretta- correttamente, sottolinea Scafetta neppu- damento che ci riguarda, quello osservato
versità, centri di ricerca, libri e riviste mente, sulla copertura nuvolosa della re il presente. Pochi fanno caso alle serie dal 1900. Noi siamo dentro, spiega il pro-
scientifiche, discutono i modelli IPCC. Terra inducendo cambi climatici. Si dà il climatiche. Ad esempio: nel secolo del fessore, un ciclo millenario dell’attività
Spesso opponendo ipotesi, calcoli, con- del sole, fatto di vari sotto periodi e cicli
clusioni e modelli che li modificano e determinati di durata, che raggiungerà la
correggono. Ad esempio: i modelli IPCC Fateci caso: la forzante CO2 Il ciclo millenario di attività conclusione nel 2100. Come si è già accen-
suppongono, nei loro calcoli previsiona-
li, determinate temperature medie (del-
mal si accorda con le serie solare spiega coerentemente il nato sovrapponendo ciò che sappiamo
dei cicli solari e dei loro vari andamenti
l’ultimo secolo in particolare) su cui fon- climatiche del passato. Parla il prof. riscaldamento osservato degli temporali con la storia del clima dell’ulti-
dano ipotesi predittive sul futuro. Il pro- mo millennio, otteniamo una quasi per-
fessor Scafetta, nel 2013, mettendo a con- Scafetta, fisico dell’atmosfera ultimi due secoli fetta aderenza tra cicli del sole e l’alter-
fronto i dati IPCC con quelli delle narsi di cambi climatici (periodi caldi e
rilevazioni satellitari e degli studi sulla caso che nessuno sappia, ancora, perfet- “riscaldamento”, dal 1850 ad oggi, l’anda- freddi) registrati nel millennio. Il ciclo
ciclicità climatica, è giunto a modelli che tamente come e quanto abbia inciso que- mento del rapporto tra curva della CO2 millenario di attività solare spiega coe-
correggono, significativamente, le previ- sto fattore magnetico. Non si sanno anco- (aumento costante) e curva delle tempe- rentemente il riscaldamento osservato
sioni IPCC. La scienza, tantomeno quella ra, ad esempio, modellare sufficiente- rature non è stato, ci informa il professo- degli ultimi due secoli. Il ciclo si apre con
sul clima, non procede per (impossibili) mente le nubi (lo faceva notare, sul Fo- re, “monotonico”. Ma frastagliato. A diffe- la fine della Piccola Era Glaciale (1400-
assunzioni “unanimi”. Specie in chiave glio, anche il prof. Franco Prodi). E renza della CO2, la temperatura ha regi- 1800) con il periodo più freddo (il grande
di futuro e di previsioni. inoltre: poco si sa su come sia esattamen- strato serie, periodi e cicli diversi: anni di minimo solare di Maunder, del 17mo se-
C’è un dato accertato, afferma il profes- te evoluta, negli ultimi secoli, la stessa riscaldamento (1850-1880, 1910-1940, 1970- colo), quando pochissime macchie solari
sore, perché frutto di rilevazioni scientifi- luminosità solare. Eppure, i modelli cli- 2000), alternati a periodi di raffredda- sono state osservate per più di 50 anni. La
che strumentali: la Terra si è riscaldata matici hanno scelto di minimizzarne, sot- mento (1880-1910, 1940-1970) e una quasi nostra epoca di riscaldamento inizia, di
di circa 0,9 °C dal periodo preindustriale, tostimare l’incidenza nei calcoli. Discuti- stabilità dal 2000 ad oggi. Sì, avete letto fatto, con la fine dell’ultimo grande mini-
a partire cioè dal 1850. Su questo non ci bile. Soprattutto perché, insiste Scafetta, bene: sono circa 20 anni che, senza cadute mo solare, detto di Dalton (1790-1830). Da
piove. Alcuni modelli, noti come “Gene- tante serie climatiche del passato sugge- nelle emissioni di CO2, le temperature allora l’attività solare è andata general-
ral Circulation Models”, adottati dal- riscono il forte contributo solare ai cam- medie risultano stabili. L’avreste detto? I mente crescendo e questo coincide con il
l’IPCC, attribuiscono il riscaldamento biamenti climatici. Perché per la nostra modelli AGWT supponevano, invece, un riscaldamento del clima dal 1850-1900 a
quasi esclusivamente all’emissione dei epoca no? E’, dunque, ragionevole sup- riscaldamento notevole di circa 0,2° C per oggi. Cicli invece più brevi di attività so-
gas serra atmosferici. Su tali modelli è porre una possibile sovrastima nei mo- decennio (0,4 gradi nell’ultimo ventennio) lare e le oscillazioni oceaniche spiegano
stata formulata la teoria, cosiddetta, del delli degli effetti della CO2? Ovvio, ri- Pescatori al largo di Port-au-Prince, sotto un tramonto caraibico (foto LaPresse) che non ci sono stati. Occorre cautela, in- le modulazioni decennali del clima che i
“riscaldamento globale antropico”, An- sponde il professore, che un aumento dei somma, quando si afferma che la “scienza modelli, come abbiamo visto, non riesco-
thropogenic Global Warming Teory (AGWT), gas serra in atmosfera induca un riscalda- rischiano di non tornare. E ci danno ratura dell’ultimo secolo ( la “sensibilità ha validato i modelli del riscaldamento no a riprodurre. Ad esempio, un ciclo di
la quale imputa a emissioni in eccesso di mento. Ma non, come si fa credere, in mo- proiezioni future di temperature prevedi- climatica all’equilibrio”, l’aumento cal- antropico”. In realtà, molto del riscalda- 60 anni, tra quelli che distinguono l’attivi-
CO2, dovute all’uso crescente di combu- do semplice e automatico. La sensibilità bili assai più basse nel range di aumento colato a ogni raddoppio della CO2) non mento osservato dal 1850 richiede, anco- tà solare – la scienza solare calcola cicli
stibili fossili, la responsabilità del riscal- climatica a un aumento di CO2 ha margini previsto dai modelli. Tali da invalidare, potrebbe essere, quantitativamente, attri- ra, studio e chiarimenti. Del resto, solo di 2.500, 1.200, 250, 100, 60 e 50 anni circa –
damento. E’, veramente corretta questa di grande incertezza. Ad esempio: si ipo- aggiungiamo noi, quegli aumenti ipotizza- buito alle sole forzanti “antropiche”. La dal 1978 che disponiamo delle stime sa- coincidente con l’anomalia termica del-
attribuzione? Il professor Scafetta ci dice tizza, nei modelli AGWT, che un raddop- ti che inducono a catastrofismi e cambi CO2 avrebbe potuto contribuire solo per tellitari della temperatura. Ebbene, mol- l’oceano Atlantico, conosciuta come l’A-
che il problema fisico di questo contribu- pio di CO2 atmosferica – dai 300 ppm del irreversibili. L’imbarazzo dei modelli, circa 0,3 °C del riscaldamento (0,9 gradi) te di tali stime mostrano trend di riscal- tlantic Multidecadal Oscillation, deve
to antropico è, in realtà, ancora da deter- 1900 a 600 ppm (oggi siamo a 410 ppm) continua Scafetta, emerge da un semplice osservato dal 1900. Dov’è il resto? Un’au- damento più “modesti” di quelli esibiti avere contribuito notevolmente al forte
minare nella sua effettiva e reale consi- nelle proiezioni per il futuro a tassi inal- ragionamento comparativo. La tempera- tentica falla nei modelli climatici “antro- nei modelli climatici. Al professor Scafet- riscaldamento osservato dal 1970 al 2000,
stenza. La disciplina specifica degli studi terati – possa indurre un riscaldamento tura media globale, si è detto, è cresciuta pici”. Forte è il sospetto che i valori della ta chiediamo di chiudere tornando al So- un riscaldamento che i modelli climatici
del professore riguarda, ad esempio, la globale tra circa 1 e 5 gradi centigradi. di circa 0,9° C dal 1900 e, simultaneamen- “sensibilità climatica” alla CO2, nei mo- le. La fisica solare, il rapporto tra cicli di attribuiscono, invece, solo all’uomo. In-
relazione tra l’attività del Sole e la varia- Questo parametro è noto come “sensibili- te, la CO2 è cresciuta da circa 300 ppm a delli AGWT, siano troppo alti. E che altri attività della stella (11 anni quelli delle somma, conclude il professore, capire le
bilità climatica. C’è una stranezza che tà climatica all’equilibrio”. Perché però 410 ppm. Il sole avrebbe contribuito po- effetti, quelli solari in primis, siano sotto- macchie solari, 22 quelli del campo ma- oscillazioni climatiche e la loro correla-
chiediamo a Scafetta di chiarirci: come questo margine di incertezza, questo gap chissimo a questo riscaldamento, pratica- stimati. Questo sospetto, del resto, è am- gnetico) e il clima terrestre, è un filone di zione con i cicli solari è fondamentale per
mai il Sole, il motore del clima, viene nei previsionale? In realtà, se escludiamo il mente, tutto antropico. Se fosse così, però, piamente suffragato dallo studio delle se- ricerca astrofisica agli albori. Il sistema interpretare correttamente i cambiamen-
modelli AGWT trascurato come possibile contributo solare, osserva Scafetta, i conti l’aumento di quasi un grado della tempe- rie climatiche del passato. Tutti i cosid- climatico più sensibile all’attività solare ti climatici.

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