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ANTISTHENIS FRAGMENTA couteait ISTITUTO EDITORIALE CISALPINO MILANO == VARESE Proprietd letteraria riservata Industrie Grafiche A, NICOLA & C. - Varese-Milano - 1966 PREFAZIONE Per Jo pitt tarde, spesso influenzate dalla tradizione stoica, ovvero dipendenti dalle raccolte di ypcia:, Ie fonti del pensieto antistenico presentano non poche diffcolta. Basta esaminare la vita laerziana di Antistene per rendersene conto: a parte alcuni placita che deti- vano da Diocle ed il catalogo, che sta a sé, sarebbe ben difficile ticostruire il pensiero di Antistene attraverso i soli dati di Diogene ¢ delle sue fonti. Il loro distacco dalle notizie che si ricavano da Atistotele o anche da- eli scolii omerici non potrebbe essere, infatti, pid nett Certo non & attraverso Diogene che si pud ricostrui re la filosofia antistenica sfuggendo ai loci communes del pensiero etico-sentenzioso; tantomeno sari possibile fondarsi su quel tardo autore per porte finalmente in luce la posizione autonoma di Antistene rispetto a So- crate ed alla sofistica da un lato, al posteriore cinismo dall altro, Per questo occorre prendere le mosse da altre fon- ti: quelle che appaiono pid sicure per Pantichith del lo- to autore 0 che riferiscono teorie e pensieti antistenici non ticonducibili alle formule spesso banali della tra- dizione. Di qui il carattere ed il metodo di questa rac- colta che, se vuole ovviare alle insufficienze delle pre- cedenti edizioni, aspira anche ad offtire il materiale per una lettura critica dei frammenti rimastici. Di qui anche la loro disposizione, che si distacca dall’ordine consueto. Tl catalogo laerziano, indubbiamente autotevole e degno di esame nonostante le imprecisioni, @ stato po- sto allinizio. Alle testimonianze sullopera antistenica seguono le declamazioni, considerate autentiche e meri- ANTISTHENIS FRAGMENTA. tevoli di attenzione, ed i frammenti ove 2 citata opera antistenica da cui sono tratti. Gli altri, che non & pos- sibile ricondurre a scritti determinati, sono raggruppati secondo l'importanza e il contenuto. In base alle con- siderazioni esposte, si @ preferito collocare la biografia nella seconda parte, accompagnandola coi numerosi aned- doti e apoftegmi di argomento vario: alcuni presentano un valore non trascurabile; altri invece rientrano nelle ypctax vaganti, attribuite ora a questo ora a quest’altro autore. In tutti i casi si tratta di un materiale di cui non & sempre facile stabilire la provenienza, soprattutto precisare se deriva da passi di opere antisteniche tra- sformatisi in aneddoti ovvero da aneddoti che hanno assunto solo in apparenza il carattere di frammenti originali. Si & percid preferito relegare nella seconda parte solo testi che contengono le formule tipiche: « in- terrogato » 0 « ad uno che gli chiedeva »... « disse »... e simili. Le note ad ogni frammento hanno anche lo scopo di rinviare da un passo all’altro, ovviando cost, almeno in parte, ai limiti di una simile disposizione. Il commento non ha la pretesa di esaurire ogni pro- blema interpretativo; pone perd in luce le principal questioni, rinviando’spesso a chi pit a fondo le ha trattate. La bibliografia antistenica che apre il volume costituisce percid il punto di partenza per ogni ulte- tiore ricerca, I frammenti sono riportati secondo il testo delle ri- spettive edizioni critiche; si accenna ai problemi te- stuali solo quando abbiano qualche riflesso sulla in- terpretazione dei passi. La parte tiguardante Antistene del VI libro di Diogene Laerzio @ stata invece riesa- minata sui tre codici pit importanti: B (Borbonicus, Bibl. Naz. di Napoli, Gr. III. B 29); P (Parisinus, Bibl. Nat. di Parigi, Gr. 1759); F (Florentinus, Bibl. Laur. di Firenze, Gr. plut. LXIX. 13); e il catalogo & PREFAZIONE 9 accompagnato da un apparato critico essenziale, indi- spensabile data la serie di problemi che esso pone. Desidero qui ricordare il dottor Jean Humblé, re- centemente scomparso, che mise a mia disposizione la sua tesi di laurea inedita. Ringrazio il professor Peter Von der Miihll, che mi ha cortesemente fornito alcune indicazioni sul testo laerziano, ed il professor Tgnazio Cazzaniga, che ha ospitato nella collana da lui diretta questa raccolta, accompagnandola con pazienti ed utili suggerimenti. L’idea di essa @ nata in seguito alla tesi di laurea discussa col professor Mario Untersteiner, cui debbo particolate gratitudine per la continua vigile cu- ra di generoso Maestro. FDC. Milano, 30 ottobre 1965

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