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eet MONICA da 40 anni progetti radio/audio/video, strumenti di misura, domotica, benessere, salute, ambiente Anno 43 - N.247 RIVISTA BIMESTRACE__——— 188N 1120-5178 GluGNo-LUSiie 251 —— ALIMENTATORI SWITCHING nse) Cnr mn | THEREMIN PROFESSIONALE gS st 7002 SCHEDA UNIVERSALE con doppio OPERAZIONALE Tees ‘Sapa mgt seo SEE hat, 5 at Bona ‘ices —Fax c2761 F900, RIVISTA BIMESTRALE N.247 12011 ANNO 43, GIUGNO/ LUGLIO pectic ee ed ae satsamarcag wets ferme oir) sn Suan fa fet so cha tonperasptearmaat oben ts ‘ewe sagenan en che tui erate Fans ant SLE TTROMIGA ‘ABBONAMENTE hala 12 numeri @ 50,00 Numero singolo@s00 Estero 12 numeri € 65,00 Arcetet €500 Nets Lebbnamento da cinta a ieavere 12 ee SOMMARIO ANTIALLAGAMENTO CAPACITIVO snes SEGNALATORE audio MULTIFUNZIONE CONVERTITORE digitale-analogico con DIMMER 230 VAC a fase invertita con MOSFET ‘THEREMIN PROFESSIONALE X.1789-LX.1790 ALIMENTATORI SWITCHING LX1786-LX.1787 LX.1783 LxX.1788 Lx3013 Stand-by off riattivabile con TELECOMANDO .. SCHEDA UNIVERSALE con doppio OPERAZIONALE RICEVITORE super - reattivo per MINILAB . NIKOLA TESLA: 'uomo che inventd il futuro (biografia par ok ees ee ® 92 104 116 Una perdita di acqua da una tubazione pud trasformarsi rapidamente in una piccola catastrofe domestica, ed essere fonte di gravi danni, soprat- tutto quando si verifica nelle ore notturne. Con il dispositivo antiallaga- mento che vi presentiamo in questo articolo, sarete immediatamente avvertiti non appena verra rilevata la presenza di acqua sul pavimento. Uno degli incidenti domestici che @ causa di mag- giori danni, dopo lincendio e le fughe di gas, 6 quello derivanto dalfallagamento. provocalo da una perdita in una tubazione delacqua Quello su cul rifletiamo raramente, & che i tubi di raccordo flessibili che, partendo dai condoti al- loggiati nella muratura, portano Pacqua ad aleuni elettrodomestici, come la lavastoviglie o la la- vatrice, ¢ ai diversi servizi delfabitazione, come il 2 lavello della cucina e | sanitari del bagno, sono sottoposti 24 ore su 24 per 365 glorni all'anno ad una pressione continua di diverse atmostere. ‘Quesio fa si che prima o poi uno di questi raccor- i possa incrinarsi provocando, con la sua rottura, danni incalcotabil La fuoriuscita di acqua in questi casi, infatt, & tal mente violenta che quasi sempre, se non vi trovate nelle immediate vicinanze, prima che possiate ac- corgervi del gualo il fenomeno ha gid assunto le dimensioni di un vero e proprio disastr. Immaginate, por esempio, che si apra una falla not ‘tubo in gomma che fornisce racqua alla lavatrice. ‘Ad una pressione di 3-4 atmostere, come quella presente normalmente allinterno di un impian- to idraulico domestica, nel giro di pochi minut la quantita di acqua che fuoriesce @ tale da estenderst 'bon prosto agli altri locali, canneggiando irrimecia- bilmente il tappeto e i mobili del salotto, oppure il parquet della camera dei bambini Se poi, per colmo di sfortuna, Tincidento avviene dt notte, si salvi chi pud. Dalironde, unico sistema per prevenire almeno in parte questa eventualita sarebbe quello di chiude- re sistematicamente ogni sera, al momento di co- ricarsi il rubinetto generale posto sul contatore, ‘Ma questa operazione risulta talmente noiosa che rnessuno si sogna di farlo. Cosi se non volete trovarvi prima o poi a svuotare acqua dal'appartamento con stracci @ catinalle, ‘'unioa cosa da fare & quella di dotarvi di un allar- ‘me antiallagamento, in grado di avvertirvi imme diatamente non appena viene rilevata una minima ‘quantita di acqua sul pavimento, Ii dispositivo che vi presentiamo in quesio articolo ‘consents i individuare con grande tempestivita la resenza di acqua mediante due dischi piezoelet- ttle posizionat sul pavimonto. Non appena il sistema di rilevamenio awerte la presenza di acqua, viene attivato un buzzer che awerte dellinconveniente, in modo che possiate accorrere prima che si producano danni irreparabil I circuit di allarme prevede inoltre a possibili di alloggiare un relé supplementare, che pud essere utlizzato, ad esempio, per rafforzare Vallarme me- diante Fimpiego di una sirena, di un lampeggian- te, oppure come consenso per attivare un eventua- le combinatore telefonico, in grado di trasmetere un SMS di avertimento, ultimato e racchiuso nel mot | | yamento LX.1784 come si presenta a montaggio ‘che abbiamo appositamente predisposto. SCHEMA ELETTRICO Ii nostro dispositive antiallagamento funziona con un rilevamento di tipo capaci ‘A questo scope vengono utilizzati due dischetti piezoelettrici, alloggiati in un piccolo contnitore plastico insieme al circuito stampato, che vengono posizionati sul pavimento ad una distanza di circa 2,53 em l'uno dalfaltro. ‘Ad un disco, che possiamo considerare trasmit- tente (vadi disco A nollo schoma elettrico difig.2) 6 collegata, tramite la resistenza R2, luscita di un generatore ci onda quadra a circa 300 Hz di fre- quenza, realizzato mediante la porta Nand a trig- gor di schmitt IC1/A, Londa quadra prodotia dal generatore viene in viata contemporaneamente anche al piedino 4 di ingresso della porta Nand IC1/B, mentre all’al- tro piedino di ingrosso § sempre di questa porta Nand @ collegato il secondo disco piezoelettrico, che chiameremo ricevente (vedi disco B nello schema elettrico i fig.2). La medesima onda quadra viene inviata, median- to il condensatore C2 da 1.000 picoFarad, al piedino 13 di ingresso del flip-flop formato dalle due porte ICI/C @ IC1/D. Il fatto di aver scelto come “sensor!’ dei dischi piezoelettrici ci permette di poterlisolare tramnite del nastro isolante scotch, rendendoli completa~ mente impermeabil all'acqua In questo modo, in presenza di un allagamenio ‘non avremo alcuna parte elettrica a contatto con il liquido © otterremo comunque l'ativazione della larme. |i nostia sistema di rilevamento_non si comporta banalmente come due contatti che, in presenza di acqua, rilevandone la bassa resistenza ohmica, altivano il cicalino buzzer. In realta i dischi piezolettrici presentano una capacita tra le due aree conduttive da cui sono composti, pertanto in queste condizioni non esi- ste una continuita elettrica, aimeno per la corrente continua. E’per questo motivo che nel nostro circuito il tuto viene fatto lavorare ad una frequenza di circa 300 Hz cosi da poter sfruttare l'effetio capacitive dei dischi. Dopo questa breve procisazione riprendiamo la descrizione dallo schema elettrico riprodotto nella pagina di desire. 4 In condizioni normali, sul tratto di pavimento che separa le due capsule non vi é presenza di ac- qua. In al caso il segnale inviato dal disco piezoelettri- co trasmitiente non viene ricevuto dal disco pie- zoelettrico ricevente, in quanto vi é una grande impedenza tra le due. Il piedino di ingresso della porte Nand IC1/B si trova percid ad un livello logico 0 forzato dalla re- sistenza R3. Questo determina automaticamente un perenne livetio logico 1 sul piedino 6 di uscita della por- ta, che @ collegata all’ingresso ai reset del flip- flop $/R (piecino 9), composto dalla porta nand ICUC @ dalla porta nand IC1/D. Lo siesso flip-lop viene immediatamente settato dal primo livello fogico 0 proveniente dall’oscilla- lore IC1/A., In questo modo sul piedino di uscita 8 di IC1/D si determina un livello logico 0 che, mantenendo in interdizione il transistor TR1, non fara ativare il cicalino buzzer @ il rel 1 Questa condizione viene modificata non appena tra le due capsule piezoeletiriche si produce una pellicola di liquido, La presenza di liquid fa si che sulla capsula ri- cevente arrivino gli impulsi emessi dalla capsula trasmittento. Al primo fronte positivo i due piedini i ingresso 4.¢ 5 diIC1/B si portano contemporaneamento a lvallo logico 1, provocando un lvelio 0 sul piedino 8 di uscita coliegato allingresso set del fip-iop. ‘Questo modifichera immediatamente il lvello to- gico del pin di uscita 8, portandolo a lvello logico 4, provocando di conseguenza la saturazione dol transistor che determinora Vatvazione del buz- zor @ dal rele Sul piedino di uscita 8, se lo strato di acgua per- mane al di sotto del dischi piezoeletrici, si succe- dono una serie di impulsi che vengono integrati dal condensatore elettrolitico C3, mantenendo cost attivato il buzzer. Gli impulsi prodotti dalloscillatore e trasmessi tramite il condensatore al piedino 13 di IC1/C sono ininfiuenti, fino a quando lo strato di acqua rimarra al di sotto dei dischi, viceversa riporteran- fo il circulto in condizioni di riposo non appena lo strato di acqua sara rimosso disattivando la Gicalina @ il rele + II regolatore di tensione 1C2 fornisce 6 Volt sta- bilizzati allintegrato 1C1 che, essendo un HC/ Fig.2 Schema eletrico dol circuito antiallagamento LX.1784. A sinistra potete vedere II collegamento con i due sensori A trasmittente e B ricevente, che altro non sono che due dischi plezoelettrici utilizzati per rilevare la presenza di liquid. ELENCO COMPONENTI LX.1784 1 = 330,000 ohm Ra RS. .000 pF poliestere (0 micro. elettrolitico 100.000 pF poliestere mane 132 10 micro. eletrolitico DS4-DS5 = diodl tipo 14007, IPN tipo BCB47 HCios tipo 7446132 IC2 = integrato tipo MC78LO5 Buzzer = buzzar piezo 12V A.B = sensor tipo APO2.1 ELE’ 1 =rele 12Volt ™ 8 au a mc 7aL0s Best Fig.3 Da sinistra, connessioni dell'integrato 74HC192 viste dall’alto e con la tacca di iferimento rivolta verso sinistra, dell integrato MC78L05 e del tran- sistor NPN BC547 viste dal basso. Sopra, elenco completo dei componenti SENSORE ENTRATA 12V. Fig.4 Schema pratico di montaggio del circulto antiallagamento LX.1784, A destra potete vedere la presa di alimentazione a 12 Volt. Fate bone attenziono alla disposi- Zione del terminali positivo e negativo: tenete presente che il polo positivo deil'ali mentatore stabilizzato a 12 Volt va collegato al perno centrale del connettore di ali- mentazione che corrisponde al terminale positivo + vi ‘a destra nel Dancer Mos, richiede obbligatoriamonte questo valore di alimentazione. |Idiodo DSS protegge il cicuito da rotture provoca- te da una inavertita ed involontaria inversione di polarita delfaiimentazione. Lassorbimento a riposo del crcuito 8 paria circa 10 milliAmpére ed cumenta a circa 40 milliAmpére durante Fattvazione in allarme, REALIZZAZIONE PRATICA Come potete notare in fig.4 @ riprodotto lo schema, Pratico det citcuito antialagamento LX.1784, che vi 6 Fig.5 La foto del circulto a mon- taggio ultimato che abbiamo uti- lizzato per eseguire inostri test di laboratorio. Al centro potete nota- re la cicalina tipo buzzer. servira come riferimento nel corso del montaggi Vi suggeriamo di iniziare montando per primo lo zoccolo a 14 piodini dalunico circuito integrato presente sul circuito, escluso il regolatore ai tensio- ne. Cercate di rispettare il verso di inserimento della tacca di riterimento presente sullo zoccolo, in mado da non avere dubbi successivamente quando an- rete ad inserirv i corpo det'integrato, Dopo aver eseguito delle ottime saldature tramite un saldatore con punta fine, vi consigliamo di pro- soguite il montaggio con rinserimento delle resi- stenze da ‘4 di Watt. Se vi trovaste in diffcolta nel decifrarne il valore in ‘ohm, potrote aiutarvi con un tester oppure potrete consultare le tabelle a colori per la codifica delle resistenze che, trattandosi di componenti non po- larizzati, monterete senza rispettare elcun verso di inserimento. Una volta saldati sul circuito stampato, | reotori del- le resistenze andranno tagliati con !ausilio di tron cchesini in modo da eliminare le eccedenze. A questo punto potote inserir i diodi al silicio, che in questo caso sono di due tipi | diodl siglat’ da DS1 a DS3 sono infatti degli 1N4150 con il corpo in votro e una banda nera che ne indica il catodo. Fate dunque attenzione ad insarirli nel verso giu- sto, Per alutarvi potrete osservare la fig.4, in cui & inci- cato chiaramente il vorso ai inserimento di quest component | diodi siglati DS4 © DSS prosentano dimension’ leggermente maggior rispotio a quell precedent, i! loro corpo & completamente di colore nero, tranne una banda argento ad una estremita che ne indica I catodo. Anche in questo caso dovete fare attenzione alla loro polarita di inserimento, Continuats con i condensatori elettrolitici che hanno chiaramente siampigliaio sul corpo Il val: re in microFarad della loro capacita e la polarita, quinai procedete con i condensatori poliestere. Tali condensatori sono caratterizzati da un corpo a forma di parallelepiped enon essendo polarizzati, ossono essere inseritiindifferentemente, owia- ‘mente soltanto dopo averne individuato la capacita: quello da 1.000 pF presenta siampigiiato sul suo corpo, oltre il valore di tensione che nel nostro caso @ secondario, la capacita indicata con I caratteri 1n cche indicano 1 nanoFarad corrispondenti appunto 41.000 pF. Fig.6 In questa figura @ esemplificata la sequenza di “montaggio del sensori” che troverete descritta nel dettaglio nelliomonimo paragrafo. Se seguirete altentamente Ie nostre istruzionl, porierete a termine loperazione senza alcuna difficolta. Fig.7 Una volta eseguito i! ‘montagglo del sensor come evidenziato nella figura pre- cedente, potete prendere la base del mobile che presen- taa sinistra due for. Fig Premete quinai i sensori ‘sulla base del mobile in modo da farll aderire acl esso perft- tamenie ed esercitate una leg sgera pressione. Fig. Inserite quindi nei due {ori i reofori provenienti dai sensori ¢ ponete sulla loro ‘superficie una piccola quan- tita dl sigillante al silicone. Fig.1t Saldate Festremita dei due reofori ai due pic- coll terminal a spillo gia precisposti sul circulto slampato. Fig.10 Ponete il circuito montato sulla base del mobile e piagate | reofort provenienti dai sensori Verso intemo mobile. Fig.t2 Per isolare i due dischi piezoelettrici po- tele utlizzare un pezzo di scotch che li reopra interamente, IN condensatore da 10.000 pF presenta stampi- Gliaio sul suo contenitore i caratteri 10n che corti- spondono a 10.000 pF ed, infine, il condensatore da 100.000 pF (vedi C4) pud presentare stampi- Gliato sul corpo icaralteri 100n oppure «1 che ind ano entrambi 100.000 pF. Proseguits nel montaggio saldando il regolatore i tensione 162, il corpo del quale @ simile a quello, del transistor TR1: pertanto, dovete fare attenzio- ne ad identificarl © @ rispettare il loro verso di in serimento. Il regolatore di tensione dovra essere inserito in ‘modo che il suo lalo tondo sia rivolto verso il rele 1 el transistor TR1 in modo che la sua parte tonda sia rivolta verso il condensatore C5, Terminate con linserimento della cicalina tipo buzzer che, presentando una polarita, davete in- soriro nel verso giusto: il positive, chiaramente indicalo dal segno + presente sul suo corpo, va. rivolto verso 'esteino del circulto stampato. Non potrote commattoro orrori nellinserire il rela, in quanto i suo terminali possono inflarsi nol cir ‘culto stampato soltanto nel modo corret. Concludete questa fase montando il connettore diingresso per Valimentazione che presenta i polo positive nel contatto centrale. MONTAGGIO SENSORI La prima operazione da compiere per roalizzare |i montaggio dei sensori consiste nal saldare sui dischi piezoeletttici uno spezzone di flo, che pub essere rappresentato anche da un pezzo tagliato. precedenicmente dal terminale di una resistenza, Come evidenziato in fig.6, questo reotoro andra, saldato a circa 5 mm dal centro del dischetto, © a {al proposito vi suggeriamo di non esagerare con la. quantita ai stagno. Una volta eseguita questa operazione i due dischi cosi preparali dovianno ossero fissati, tramite del collante © meglio tramite una piccola quantita di sigilanto al silicone, allesterno del contenitore plastic dopo averne forato la superficie (vedi la sequenza delle figg.7-8-9), Dopo aver fissato il circuito’ stampato alfinterno del mobile tramite le apposite vii autofiletiant (vedi fig.10), potete saldare i reofori provenienti 10 dal dischi ai terminalia spillo che avete preceden- temente saldato sul circuto stampato. Nel farlo do- veie necessariamente piegarll ad L. ‘A questo punto potete chiudore il mobile e procede- te al collaudo del circuto. COLLAUDO Por esequite il collaudo dovete alimentare il circu- ito tramite un alimentatore stabilizzalo che eroghi 42 Volt oppure, in alternativa, potrete utlizzare una, pila da 9 Volt, collegando il polo positive al perno Centrale del connettore di allmentazione. In assenza di acqua posta a contatto dei due sen- sori, il relé e la cicalina devono rimanere in stato di riposo, viceversa se i due dischi piezoeletirici ver- ranno a contatto con un piccolo strato di acqua, im. medialamenie il rele si ecciterae si udra il segnale acustico proveniente dal cicalino. Se isolerete i due dischi piozo con un pezzo di scotch largo abbastanza da coprire lintera super. ficie dei dischi (vedi fig.12), vedrete che il circuito funzionera ugualmente messo a contatto con 'ac- qua. (a ultimo viinformiamo che ai contatt del relé non pub essere applicato un carico che assorba pit di 1 Ampere COSTO di REALIZZAZIONE Tutti componenti necessari per realizzare il eireu- ito antiallagamento LX.1784 (ved fig.4), compresi il cicuito stampato @ iI mobile MO1784 gia foralo Euro 22,00 Il solo circuito stampato LX.1784 Euro 3,50 Por 'alimentazione vi consigiame di utlizzare il nostro alimentatore da 12 Volt siglato KM03.001 (vedi pagg.18-19 di questa rivista) Euro 9,00 | prezzi sono comprensivi di IVA, ma non delle spe- ‘se postali di spedizione a domicilio. In un mondo in cui il cellulare la fa da padrone, @ difficile immaginare che si possa sentire la necessila di un piccolo segnalatore visivo come questo. Eppure recentemento siamo stati intorpellati da un lettore che ci ha posto questa domanda: “Ma se non jo fate vol chi volete che lo facia > seguita da una serie di argomentazioni volte a convincerci delle molte situazioni in cul un simile Circuito potrebbe rivelarsi ule: qui esponiamo ‘quelle che ci sono apparse pit interessant Innanzituto collegando il circuito alla tinea 12 telefonica, quando il telefono isso suona potremmo far accondere una lampada 0 spia Tuminesa, condizione utile in molteplici circostanze, ‘ad esempio sé ci troviamo al'interno di luoghi in cul ® presente un forte @ persisiente rumore di fondo, ‘come offcine, tipogratie, capannoni, eos. Oppure nella nostra stessa abitazione quando siamo impegnati in sotitta o in cantina, © quando stiamo ullizzando elettrodomestici rumorasi E, ancora, per evitare ai svegliare gli altri ‘componenti della famiglia che riposano, ad esempio, bambini o anziani, pur mantenendo la possiilia di ricavre @ rispondere alle chiamate. ‘A queste esigenze aggiungiamo quella propria di mote persone anziane, che non potendo pit: conlare su un buon udito, hanno necessita di sapere se qualcuno li cerca o meno e cid é possibile soltanto attraverso un avvisatore visivo, E Felenco potrebbe continuare senonché, pasando alla progettazione del circuito, abbiamo pensato di renderlo ancora pit versatile dotandole, oltre che dellingresso teletonico, di altri due ingrossi: BF & rofonico, Sara quindi possibile collegare allingresso BF del circuito un segnale BF generato da una apparecchiatura qualsiasi, come ad esempio Vuscita scheda audio di un pe, per far si che ‘quando tale segnale raggiunge il valore di sogia da nol impostato, si accenda una lampada, si atv! tuna cicalina, un motore, ecc. Fig.1 Ecco come Lingresso microfonico pud invece rivelarsi utile se si ha l'esigenza di vigilare sul sonno di un bimbo nella sua camereta: collocando il dispositive accanto al lett, infat, & possibile far attivare una lampada 0 un segnale acustico ogniqualvotta il bimbo piange o chiama, Come avrete compreso, quello che abbiamo realizzato @ un automatismo semplice ¢ flessibile in cui, applicando un segnale su uno dei tre ingressi, microtonico, di BF, 0 teletonico, & possibile atlivare un relé che, fungendo da interruttore, fara accendere una lampada, altivera un segnale acustico, 0 qualsivoglia altro dispositive, @ lo manterra attivato fintanto che non verra premuto il pulsante di reset. ‘Siamo certi che leggendo queste nostre indicazioni, «@ moti di vol sara belenata unvidea ancora diversa, di come utilizzare il circuito, destinandolo proprio a quell'applicazione alla quale stavate pensando da tempo. resenta il nostro segnalatore LX.1781 a montaggio ultimate. 8 SCHEMA ELETTRICO ‘Come vi avevamo anticipato lo schema di questo Progetto @ molto semplice (vedi fig.3) @ per la sua alimentazione @ possibile utilizzare un comune alimentatore a 12 Volt. Fra quelli da noi realizzati, vi segnaliamo alimentatore KMO3.001 per shiatsu chrome (vedi rivista N.244), oppure uno quaisiasi dei seguent kite: LX.92, LX.A12, eve. Come potete notare osservando lo schema riprodotlo in fig.3, avendo usato un role con bobina a 12 Volt abbiamo inserito nel circuito uno stabilizzatore MC7BLO9 da 9 Volt destinato al'alimentaziono. Poiché il circuito & dotato di tre ingressi distinti nei quali € possibile inserire segnali provenienti da altretante “fonti? un ponticello J1 a tre posizioni ermette di selezionare quello che ci interessa ai fini dell applicazione che dobbiamo realizzare, Ingresso microfonico Ponendo il ponticello nella prima pasizione vyengono rilevat i suoni del'ambiente per mezzo di una capsula preamplificata a fet Ingresso di BF Ponendo il ponticello nella seconda posizione, & possibile captare il sognale ai bassa frequenza proveniente, ad esempio, da un pe o da una racio. Ingresso telefonico Ponendo, infine, il ponticello nella terza posizione viene abilitalo Tingressotelefonico: come potete vedere tale ingresso @ protetio da un fotoaccoppiatore 4N3S (vedi OC) che separa la linea dalla parte eletrica, ‘Ad ogni squillo viene polarizzato il led interno al fotoaccoppiatore, il quale provoca la saturazione del transistor, mentre a riposo lo stesso risulta interdetto. In questo modo sul collettore (vedi pins) si genera tun segnalo, similo ad urvonda quadra, che viene Inviato verso il ter20 ponticeli, IN segnale captato dal condensatore C2 tramite il ponticello selezionato, raggiunge Jo stadio ampificatore IC1/A che pud amplificare il segnale diingresso fino a 500 volte ‘Successivamente, grazie al rilevatore di picco costituito da DS2 e C3, viene mantenuto i bjao0 el “4 ‘MIcROFONO Fig2 Da sinistra verso destra, connessioni dat fotoaccoppiatore 4N35 e dell'integrato LMI358 viste da_sopra, del transistor BC547 © doll’integrato MC78L09 viste da sopra. A lato, quelle del microfono preamplificato MIC.18 con i terdminall +e M viste da dietro. Notate le 3 sottil piste che collegano il terminale Malla carcassa metallica del microfono. ENTRATE Fig.3 Schema elettrico del circulto del segn: tre ingressi rofonico, di BF e telefonico, che dovrete selezionare in base all'ap- plicazione che desiderate realizzare. Sotto I'elenco del component ELENCO COMPONENTI LX.1781 Rt R2 RS. Ra RS Re RT. Re. RO R10 = 10.000 ohm Rit = 10.000 ohm R12 = 10.000 ohm R13 = 560 ohm R14 = 1.000 ohm (C1 =1 microF. pol. 250 C2 = 220.000 pF poliestere €3.=2,2 microF. elettroitico 9.200 ohm 10.000 ohm trimmer 220 microF. elettrolitico 100.000 pF poliestere: 100 microF elettrolitico 100 microF.elettrolitico dodo tipo 1N4148 DS2 = diodo tipo 1N4148, DS3 = diodo tipo 1N4007 21 = diodo zener 22 DLt = diode led TRI = NPN tipo BC547 Ct = fotoace. tipo 4NIS 0 4NI7 ICt = integrato tipo L358 IC2 = Integrato tipo MC78L09 MICRO = capsula a fet (ICT) Relet = rele 12V Jt = ponticello. Pt =pulsante BLSRe 18 Fig.4 Schema pratico di montaggio del segnalatore. In basso potete vedere il pul- ‘ante, la presa di entrata BF. il microfono, il connettore plug e il diodo led, in alto la presa d'entrata dei 12 Volt ela morsettiera per 'uscita rele massimo valore del segnal. II secondo operazionale 1C1/B _contenuto nelfintegrato LN358, sfruttando la presenza di una retroazione positiva viene configurato come un Latch (memoria) |W funzionamento di questo stadio pud essere Fiassunto come segue: osservando che Toperazionale @ in configurazione di comparatore che Tingresso invertente rimane fisso a mola tensione di alimentazione (Vee : 2), per mezzo dalla resistenza di relroazione R12, la tonsione di Uscita viene riportata @ mantonuta in ingresso. Infatt, a seconda che la tensione sul pledino non invertente sia maggiore 0 minore della soglia di comparazione (Vee : 2), in uscita’si ottiene una tensione rispettivamente di 7 Volt (SV — 1,5V) ‘corrispondente al ivello alto o di circa 0 Volt per i livello basso. Per resettare lo stadio sara suffciente promere i pulsante Pt 16 IN transistor TR1, un BCB47, che viene fatto lavorare in saturazione o interdizione, ha il eompito i pilotare il reid. Si noti infine come per mezzo del condensatore C4, si effettui un reset del sistema. Essendo infatti tale condensatore inizialmente ‘scarico, sul pledino di IC1/B saranno presenti 9 Volt e ai conseguenza il ele risultera diseecitato. REALIZZAZIONE PRATICA Per eseguire il montaggio del circulto vi consigliamo difare riterimento al disegno riprodatio in fig.4, nel uale sono inaicate in modo preciso le posizioni in cui vanno montati tut i componenti necessari alla sua realizzazione, Dopo aver prelevato 1l circuito stampato LX.1781 dal blister, potete procedere ad inserire i due zoccoll Per lintegrato IC1 © per il foloaccoppiatore OC1, Fig.5 Foto del circuito del segnalatore a montaggio ultimate. Quello riprodotto in figura @ 'esemplare da noi realizzato per eseguire i test di laboratorio a cui, come di ‘consueto, sottoponiame tutti nostri progetti prima della pubblicazione. Fig.6 In questa foto potete vedere Il circulto del segnalatore LX.1781 montato posto allinterno del mobile plastico appositamente predisposto. 7 ssaldando tutti lore piedini. Passate quindl alle resistenze, che dovrete inserire soltanto dopo averne decifrato con attenzione i vvalore indicato dalle fasco in colore stampigliate sul loro corpo e i due trimmer siglati R2 ¢ RS. Potete quindi inserire i condensatori poliestere & gli elettroitici, rispettando Ia polarita +/- det loro terminal. Poiché non sempre sul corpo di questi elettolitic! riportato il segno +, vi ricordiamo che il terminale positivo & sempre pit lungo del negative, Completala questa operazione poiete inserite i diodo DSI in prossimita del fotoaccoppiatore OC1 rivolgendo verso i basso la fascia nera stampigliata ul su0 corpo, poi il diodo DS2 posizionato tra senorro ‘uax2 Fintegrato IC1 ed tI condensatore C5 orientando verso destra la fascia nera presente sul suo corpo ed infine il dlodo DSS in allo a destra con la fascia bianca direzionata verso ralto. Prosaguendo nel montaggio saldate sullo stampato il diodo zener siglato DZ1 accanto al diodo al silicio DS1, anctesso con Ia fascia nera di riferimento rivolta verso il basso (vedi fig.4), Potete quindi saldare a destra ll transistor TRY ‘orientando verso sinistra il lato piatto del suo corpo © completate questa fase inserendo nel rispettvi zoccoli sia il fotoaccoppiatore OC! che lintagrato IC1, saldandone accuratamente | piedini nello stampato. fg aeteawy ear Cron Ecol eel 210} 390] s40| 640] 750|s00| 950] va Fig.7 Per V'alimentazione del circuito potete utilizzare I'alimentatore KM03.001. Per evita- re di danneggiare i! circuito, prima di effettuare il collegamento all'alimentatore occorre selezionare il corretto valore della tensione di uscita ruotando sul valore di 12 Volt il com= ‘mutatore rotante. Inoltre dovrete selezicnare la polarité della tensione di uscita mediante Vinserzione del! apposito spinotio, che per una corretta inserzione dovra essere siglato 5.5 x 2.1. Lo spinotto andra inserito nel verso Indicato in figura, in modo che il positive risulti Ccollegato al contatto interno dello spinotto e Il negative al contatto esterno. 8 Fig.8 La foto evidenzia il collegamento dell'alimentatore esterno al circuito del ‘segnalatore. Owiamente potreie alimentare il circuito anche con alimentatori versi da quelli da nol indicati, purché forniscano i richiesti 12 Volt. Fissatoilrolé (vedi RELE"1), procedete al montaggio dei componenti che dovranno tuoriuscire dai fori appositamente prodisposti sulla mascherina {rontale e posteriore del mobile. Iniziate da sinistra fissando il pulsante P1 di reset, la presa d'entrata BF, i due capicorda ai quali collagheroto succossivamente i reofori del rmicrofono @ il connettore plug per il collegamento on la linea telefonica. Infine a destra fissete il diodo che si accondora ogniqualvolta il relé sara ativato, Inalto procedendo da sinistra verso destra montate la presa dentrata per l'limentatore a 12 Volt e la moisettiera a tre poli per 'uscita rele. ‘A quosto punto il montaggio & completato © non vi rimane altro da fare che inserirlo alfintorno del_mobile plastico appositamente precisposto, corredaia di due mascherine metalliche, anteriores © posteriore. Inserite dapprima la mascherina frontale nelle guide laterali del mobile © portatola’ a battuta: ponte quindi lo stampato sulla base del mobile in modo da far coincidere i component! rivolt verso Testerno con i fori predisposti sulla mascherina stossa. Inserite la mascherina posteriore, assicurandovi che [a prosa c’entrata por 'alimentatore a 12 Volt ¢ la morsetiora a tre poli per luscita rel® combacino coon i fori presenti ulla mascherina tessa. ‘A questo punto non vi rimane che da montare il piccolo microfono. Per farlo saldate due spezzoni di lorminale alla sua base (ved! fig 2) piegandoli delicatamente saldatene le estromita sui capicord gia fissalisullo stampato. Owiamente dovrete far coincidere i microfono coon il foro presenis sulla mascherina in modo da cconsentire una ricezione perietta. Siete ora pronti per eseguirs il collaudo del circuit. ‘COSTO di REALIZZAZIONE i ‘Tut | componenti necessati per realizzare i segnalatore audiolvisive LX.1781 (vedi fig.4), compresi il crcuito stampato ed il mobile MO1781 Euro 45,00 Lalimentatore da 12 V siglato KM03.001 (ved! ‘figg.7-8) pubblicato nella rvista N.244 Euro 9,00 II solo circuito stampato LX.1781 Euro 4,70 | prezzi sono comprensivi di IVA, ma non delle sspese postali di spedizione a domiciio. 19 A i Ce Hest talucarntati BCC Boweomomeelvital sual “crorerorororo10 01010 ICSGAL PALE Giorotororovorororot0 diotoroorosororo1010 oiolorasajoioi0%0%010 ICONIC eeeeere epicure LC ab REARS sxcacLeAOHOACAC LEAK Feveravavararsraravare SSoAN NACL CL Con questo microscopico convertitore R2R abbiamo trasformato la no- stra interfaccia USB LX.1741 in un convertitore DA (Digitale Analogico) in grado di generare un segnale da un minimo di 5 Volt fino a'10 Volt con una risoluzione media di 0,4 Volt. Insieme alla scheda base vi verra fornito un CD-Rom contenente il sor- gente che vi aiutera nella gestione personalizzata del software. Nella rivista N.241 abbiamo —presentato Vinterfaccia USB LX.1741 finalizzata al monitoraggio, con un mini pe di ultima generazione, delle crepe ¢ delle fessurazioni presenti negli edifici pit vecchi o anche in quelli di recente costruzione qualora ‘insistano, ad ‘esempio, su terreni alluvionali tendenti a rilirarsi a espandersi in base alle condizioni climatiche di siccita o umidita, Come vi avevaro anticipate, la flessioilité © 20 modularita che caratterizzano tale scheda Permettono di configurarla a piacere e di convertirla, a svariate applicazioni Nel caso del progetto che ora vi presentiamo, trasformando la sua uscita digitale (composta da 8 bit) in un segnale analogico, abbiamo ottenuto un semplice DAC (Digital Analogic Converter) a 8 bit. I convertitore usato allo scopo 8 denominato RAR per il fatto che @ costituito da due gruppi di resistenze, uno di valore ohmico doppio rispettio alfattro. ‘Sapendo che i bit a disposizione sono 8, il numero complessivo di combinazioni sugli ingressi sara pari a2! = 256, Da qui si ricava la risoluzione del convertitore dividendo la tensione di riferimento (5 Volt) per il numero totale di combinazioni (256), infatt 5: 256 = 0,019 Volt io significa che la minima variazione della tensione generata (step) in base allo stato degli 8 Ingressié di citca 19 mv. Riassumendo, per mezzo di questo circuito & possibile prelevare in uscita dallinterfaccia LX.1741 tna tensione variabile da 0 a § Volt con stop di 19 mv. I valori appena citati potranno essere aumentati fino al doppio, agendo sul guadagno di un ampificatore posto in uscita ‘SCHEMA ELETTRICO Come abbiamo detto, sfruttando le 8 uscito digital dellintorfaccia USB abbiamo realizzato un Convertitore Digitale Analogico (DAC). La rele a scala R2R @ II sistema pit comunomente usato per la conversione da digitale ad analogico. ‘Quesia scala diresistenze forma una rete composta, a rosistori ai valore R 0 2R. Vediamo nel dettaglio come funziona osservando lo schema riprodoto in fig.3. Dovoie sempre considerare le uscite DO-D7 come. del deviatori dotati di due posizioni: verso Vref (ensione generata allinterno dol processore) 0 verso GND (massa). Nel nostro caso lo uscite D0-D1-D2-D3-D4-D5-D7 sono collegate a Vref, mentre la sola uscita D6 6 collegata al GND (tenete presente che Vref corrisponde al livello logico 1 e GND corrisponde al livello logico 0) ‘II nostro convertitore digitale analogico LX.1782 collegato al pe, alla scheda di alimentazione LX.1701 e al convertitore digitale analogico a 8 bit. a Un esempio di rete R2R a scala di resistenza & riprodoto in fig.2 Come potete vedere, D7 MSB (bit pid significative) © DO LSB (bit meno significative) sono guidati ideaimente da porte logiche digital Infat, i bit D0-D7 sono acces! tra 0 Volt (digitale 0) e Vref (digitale 1) La rete R2R fa si che ogni bit digitale contriouisca a formare una porzione di peso per generare la tensione di uscita Vout In questo circuito sono presenti 8 bit © 256 ‘combinazioni possibil A seconda che i bit siano impostati a 10 a 0, la tensione di uscita (Vout) avra un valore di ampiezza ‘compreso tra 0 Volt e § Volt (Vref), meno il valore della porzione di tensione minima: 5 Volt : 255 combinazioni 0,019 II valore teale di Vref dipende dal tipo di porte logiche digitali utiizzate per pilotare le varie uscite D7-Do. Per un valore VAL digitale di un DAG, la tensione di uscita Vout @ la soguente: dove: Vref = @ la tensione che fomisce ruscita VAL =e ilbit (1,2, 4, ecc.) 2" = sono i bit presenti nella porta Nell'esempioillustrato, poicha: "= 8 quindi 2° = 256 con Vref = § V ia tensione Vout varia tra: 00000000 VAL. e t1IT1111 VAL = 256 In presenza di un VAL minimo (passo singolo) VAL = 0,019 Volt, abbiamo: Vout = 5 x (1: 256) 9,019 Volt Por avere Vout massimo, tutte le uscite si devono trovare nello stato logico 11111111 che ha come valore decimale VAL = 256, quindi Vout = 5 x (256 : 256) Volt La R2R ha il pregio rappresentato dal fatto che solitamente limpedenza di uscita equivale alla resisienza usata nella rete, per cui un piccolo operazionale come FICI/A in configurazione ingoguitore é sufficiente per poterla adatiaro ad altri DAC 8 Bit Fig.2 In questo disegno @ riprodotto uno schema di rete A2R a scala di resistenza. Nello schema elettrco a lato potete vedo la nostra nuova applicazione con V'interfa 22. ‘come lo abbiamo utilizzato per realizzare uss. monesst | ate: wa xine | Fa Sehoa sto del convertor oconnesin el component. 10.000 ohm trimmer 10 microF. elattraitico 0.000 ohm rete res. 100.000 pF poliestere 10.000 ohm rete res. IC1 = intograto tipo LM358 10.000 ohm CONN2/3 = conn. femm. 545 pin | ELENCO COMPONENTI LX.1782 Re ci ©: 23. VERSO LC1701 : qe — ean orn sig igs =] nagaaane teeeeees i seeseges ET A AT mia nS was wi Wow mew ase Fig.4 Schema pratico di montaggio della scheda base siglata LX.1741 gla pubblicata nella rivista N.241 e, In alto, la piccola scheda del convertitore digitale analogico 1LX.1782 che vi proponiamo per questa nuova applicazione. utllizator Abbiamo insorito. un altro amplficatore in cconfiguraziono di amplificatore casi cho, ruotando il trimmer R4 da 0 al massimo, avremo in uscita la tensione generata dal DAC compresa tra 0 © 5 Volt (x1) ¢ tra 0 © 10 Vott (x2). 24 Non pensate di collegare una lampada in uscita, perehé Tentita della corente fornita @ talmente tesigua che non si accenderebbe neppure. Potete invece sostituire i due terminall in uscita ‘con un morsetto per attingere la tensione generata (on Sort SAT CCEELE? Fig.§ In questa foto potete vedere come si presentano la scheda base e la scheda del convertitore a cablaggio ultimato. Come noterete, il collegamento tra I due cireu- Iti 8 reallzzato per mezzo del due connettori CONN2 e CONN. dal microprocessore. ‘Tramite due connettori 5+5 femmina la schedina viene collegata ai connettori gia presenti sullo stampato LX.1741 (vedi in ig.¢ CONN2 € ‘CONNS), Viricordiamo che i 12 Volt forniti alla scheda base LX.1741 dall'alimentatore LX.1701 (vedi figg.9- 10-11) sono. sulcienti per alimentare anche questo circ Pertanto non dovrete ricorrore ad alouna alimentazione supplementare, 25 BESa=2aR ome momo Rasene Risto Rabo aces noeao oem ee ee ee ee manne Mew Maa Maw ea Was Mew ws Th Fig.6 Schema pratico di montaggio della scheda ingress! digitall LX.1742 pubblicata, nella rivista N.241. Tale scheda vi consentir® di sfruttare appieno le potenzialita del progetto per realizzare applicazioni porsonalizzate. Fig.7 In questa foto é riprodotta la scheda LX.1742 che dovrete fissare sulla scheda base LX.1741 cosi come evidenziato nella figura a lato, prima di eseguire il colle- ‘gamento con il citcuito di alimentazione LX.1701 e con la scheda del convertitore LX.1782 visibile in alto nel disegno di fig.8. puret REALIZZAZIONE PRATICA Chidesiderasse informazionicircalecaratteristiche elettriche e le modalita di montaggio della scheda base LX.1741, della scheda ingressi digital LX.1742 e dello stadio di alimentazione LX.1701, otra trovarie nell'articolo dal titolo “Monitorate le crepe dei muri” pubblicato nella rivista N.241 che forniremo gratuitamente a chi ci richiedera il kit del cconvertitore digitale analogico LX.1782. In fig.4 abbiamo ripradotto lo schema pratico dellLX.1782 che prevede il montaggio di pachi component Iniziate, come sempre suggeriamo, innestando ello stampato lo zoccolo per l'integrato IC1 e procedete inserendo nell posizion’ assegnate dalla serigrafia le tre rosistonze R1-R2-R8 ed il trimmor RA. Montate quindi il condensatore lettrolitico C1 a forma di cilindro, avendo cura dicollocarne il corpo. in orizzontale rispetto allo stampato: per ottenere questa condizione dovrete _preventivamente ripiegare ad Li suoi duo terminali facondo attenzione a rivolgere versoil basso quello positive contrassegnato dal segno +. Saldate poi il condensatore poliestere ©2 in alto a desira od inserite Integrate IC1. nol relativo zoccolo. ‘A questo punto girate il circuito stampato dal lato opposto e montate i due piecoll connettori CONN2-CONN3, che andranno innestati nei connettor siglati CONN2 ¢ CONNS presenti sulla, scheda LX.1741 28 Fig,9 Per questa applicazione abbiamo usato lizzati,¢ cio® 'LX.1701. Ovviamente potrete utilizzare anche altri tipi in uscita forniscano i 12 Volt richiesti dall'applicazione, 10 del tant! alimentatori da noi rea- alimentator base LX.1741 (vedi fig.4 in allo) per stabilire i collegamento tra i due stampati Otterrete cos! a condizione esempliicata nella foto difiga, Compiuta anche questa semplice operazione, per eseguire lapplicazione da noi descritta non vi resta, che tealizzare il cablaggio tra le due schede cosi assemblate e la scheda delfalimentatore LX.1701 (vedi fig. 8) ‘A seconda delle vostre specifiche esigenze, polrete anche espandere il sistema aggiungendo la scheds ingressi digitali LX.1742 come appare ‘esempiiicato in fig.8 aggiungendo, se necessario, anche altre interfacce gia in vostro possesso, ‘A voi dunque ora spetta il compito di struttare al ‘meglio le molte potenzialita di questo progetto. ‘COSTO di REALIZZAZIONE | component! necessari per realizzare la scheda del convertitore LX.1782 (vedi fig.4), compresi il circuito stampato e la rivista N.241 a titolo gratuito Euro 8,00 Ui sole circuito stampato LX.1782 Euro 2,50 la por concscere/ cost dela scheda base LX1741 compronciva di CD-Rom CDR. 1741, delle scheda ingrecsidiitall LX.1742 © dela sched i alimentazione 1X1701 potete conoutare {aricolo"Monterate le cropo del muri con USB" pubbicato nota visa N24. | prezzi sono compronsivi di IVA, ma non delle sspese posiali di spedizione a domiciio, Fig.10 In alto ta foto d tatore LX.1701 e sotto il disegno pratico di montaggio. Questo circulto, nato per il Generatore DDS, fornisce una alimentazione duale per mezzo di due stabilizzatori. Il software Demo |W software demo per questa applicazione @ fealizzato in Visual Basic 6, un linguaggio di programmazione semplice, perfettamente compatibile con il sistema operative XP 0 Windows 98, © oggi accessibile a tuft in quanto, essendo fuori produzione, pud essere scaricato gratuitamente da Internet. Infatt, ‘rattandosi din pacchetto obsoleto, Microsoft non solo non lo produce pit, ma non fichiede nemmeno la registrazione. Noi stessi, che lo abbiamo acquistato diversi anni fa, se lo installiamo su una macchina diversa veniamo rimandati ad un sito di registrazione che non esiste pit. Por realizzare tale software ci siamo sorviti del sorgento utlizzato con T'interlaccia LX.1741 per tenere soto controllo le crepe dei muri, abbiamo aggiunto “un po’ di codice" ¢ trasformato le otto Uscite che avevamo adatlalo per attivare 0 disativare 4 + 4 rel (vedi LX.1412) in un ottimo ‘generatore di tensione da 0 a 5 Volt o da 0 2 10 Volt a 8 bit. Una volta lanciata l'applicazione, nella. videata riprodotia in fig.13 vedrete apparire in basso a sinistra dei numeri compresi tra 0 © 256: nella casella a lato selezionate x1 0 x2 (vedi figg.13- 14) a seconda che abbiate ruotato il trimmer al massimo 0 al minimo. Questa scelta determina il valore della tensione in Uscita che oud essere comproso tra 0 @ 5 Volt 0 tra.0 0 10 Volt. Per conoscere la COM usata dal vostro sistema Per comunicare con [USB dovele andare sullicona risorse del computer, cliccare sul tasto destro selezionare Proprieta, ¢ di soguito Hardware, Gestione periferiche ¢ infine Porte (COM e LPT), Nel nostro caso la porta COM é risultata essere la COM (vod fig. 12) Cliccate quindi nel menu in alto sul tasto Apriseriale (vedi fig.13) @ vedrete i dati affuire dalla vostra USB nel riquadro centrale, Selezionato x1, muovendo verso destra © verso sinistra il cursore della bara di scorrimento presente in basso, potrete aumentare o diminuire i segnalo naluscita del DA. Contemporaneamente i dipswitch si sposteranno @ seconda del valore binario 1 0 0 che potrete 30 confrontare direttamente nella finestra sottostante (vedi fgg. 13-14), Oltre che in binario ll numero apparira anche in decimale © verra visualizzato i valore toorico della tensione che dovrete aspettarvi in uscita Se avele ruotato il trimmer in modo da avere la tensione max 10 Volt, usate la scala x2 e avrete 08! il valore allineato alla tensione in uscita (vedi fig.14) Potete togliere dal codice la gestione del pulsanti semplicemente mettendo lapice davanti a tutte le voc! Image. ‘visualizza sul dip switch lo stato binerio asi aip ‘doviatoret Ifbit(1) = 0 Then ‘Image 10.Pictur Picture NowTX (2) Else image10-Picture = ImageListt.ListImages(6) Picture NewTx (‘87 ImageList1.Listimages(7) End if ‘deviatore2 It bit(2) = 0 Then Image 1 Picture = ImageList1.ListImages(7).Ploture NowTX (‘0° ‘trasmette | dati alla scheda Else Imaget'.Picture = ImageListListImages(6) Picture NewTx (‘D7 End If ‘deviatores IFbit(@) = 0 Then Image12.Picture = imageListt Listimages(7).Picture NowTx CE") Else Image12 Picture = ImageListt.Listimages(6).Picture NewTX ("F) End If ‘deviatored It bit@4) = 0 Then Imagot8 Picture = ImageList.Listimages(7).Pioture ra potete gestire Il segnalo per azionare una pompa, un motore o semplicemente per fare delle prove per imparare a programmare: in tutti questi ‘asi, toccherste con mano un metodo pratioo per Creare un segnale eletrico con il computer. Fig.12 Selezionate la porta COM, che nel nostro caso & la COMBS e ciccate di se- guito nel menu in alto sul tasto Apriseriale. sella solezionate x1 0 x2 a seconda che il trimmer sla ruotato sul massimo 0 ‘sul minimo. La tensione in uscita variera tra 0-5 V0 tra0-10V. & é TT = Fig.t1 Collegato al pe il cavo USB della interfaccia, normalmente alimentata, procedete alla installazi ne del programma. Vi ap- parila finestra a lato. ‘ester A740 10 ORAD Fig.13 Dalla porta USB Inl- zleranno ad affluire I dati relativl alla tensione che verranno visualizzsti basso a sinistra. 31 Variando la tensione d'ingresso a questo Dimmer tra 0 e 5 Volt potrete controllare un carico alimentato dalla rete. Particolarita del progetto é di essere realizzato senza Triac e senza SCR. Quello che vi presentiamo @ il progetto di un dimmer finalizzato al controllo di un carico alimentato con la rete, con soli § Volt in continua e senza Triac né SCR. Come ricorderanno i nostri letiori pit attenti, in passato abbiamo gia pubdlicato alcuni dimmer che si prestavano alle applicazioni pi diverse. 11 pid semplice @ il "Varilight con Triac” LX.6020 (vedi rivista N.192) realizzato con il sistema Trlac- Diac e con la rete di siasamento in ingresso, uitilizzata per controllare la corrente del gate. Iltimite di questo progetto consiste nel non perfetto ccontrollo della sinusoide. IN controllo del carico, infatt, & pid sviluppato verso le correnti pit alte e determina del veri ppropri “buchi” del controll verso il basso, che in tun motore si manifestano sotto forma di bagliori o incertezze del movimento. Un altro modo per controllare un carico di rete consiste nelfusare un SCR ovwero un diodo controllato. Un esempio di questo tipo di dimmer 8 il*Riduttore di velocita per trapani’ LX.1703 che abbiamo presentato nella rivista N.235. Nel caso di questo progetto il controlio dell'SCR & pil raffinato, perché @ gestito solo in una semionda @ cid si traduce in un miglior controllo della potenza, utile, ad esompio, quando si usa un trapano a basso numero di gir Naiuraimente anche in questo caso viene utiizzata una rete di stasamento (formata da un condensatore e da una resistenza), che fornisce tensione al gate dell'SCR con il dovute ritardo accendendo 0 spegnendo la conduzione. Come avrets notato, in entrambi i casi abbiamo preso in considerazione carichi di lampadine o di piccoli motor’ e ci siamo cimentati con il controlio diretto di un trasfarmatore come esempio di carico induttivo puro, II carico indutivo determina una condizione per Cul il controllo deve avvenire per mezzo di impuls! molto fit verso il gate, per ottenere sempre in tempo reale il controlla sulla sinusoide. Un altro interessante progetto di dimmer @ I ‘Varilight per carichi induttivi” LX.1538 presentato nella rvista N.214, in grado di pilotare anche traslormatoririduttori di tensione. El caso, ad esempio, delle lampade alogene da 24 Volt alternati, collocate nelle mensole delle cucine oppure in particolari lampadari su binari che usano dei trasiormatori da 220 Volt a 26 Volt. Nei casi fin qui considerati sono stati utiizzati un Triac 0 un SCR che si sono rivelati del tutto adeguati agli ulizzi a cul erano destinal ‘Oggi. utlizzando la tecnologia dei mosfet, @ perd possibile migliorare moltissimo il controllo della rete ‘su carichi in alternata di tipo resistivo capacitive. Inottre si @ al riparo da qualsiasi tipo di disturbo, laddove con i Triae € gli SCR era necessario ricorrere a bobine in funzione antidisturbo. IV solo limite del progetto € dovuto alla potenza assorbita dal carico che non dove essere superiore 2 600 Watt. ‘SCHEMA ELETTRICO Abliamo suddiviso Il circuito in tre grossi bloccht 1 = I primo bloces @ formato dal ponte RS1 @ dal fotoaccoppiaiore OC1 La rete 2 230 Volt per mezzo del ponte va a invertita con MOSFET Fig.1 Eeco come si presenta il progetto del dimmer una volta completato il montaggio di tutti componenti ed inserito nel relative mobile, pilotare il led del fotoaccoppiatore OC1 a 100 Hz che, in modo sicuro, cicé privo di collegamenti fisicl, trasmette questo segnale sotto forma di impuisi luminosi al fototransistor, che li riconverte in.un segnale elettico e Il invia alla serie di porte IovAicuBicuc, 2 Il secondo bloceo & formato dallintegrato IC, dai transistor TR1-TR2 e da IC2. In questo blocee avviene il “miracolo? che cconsente di contrallare perfettaments i sognale sinusoidale. ICI/A, C1 @ R2 determinano la costante dl tempo brevissima che intercetta il punto 0 (vedi il grafico relativo alle temporizzazioni in fig.4). ICV/B con C2 ed R3 determinano la costanto di tempo tra un picoo ¢ Faltro (1 ms). IC1-€ inverte i segnale @ pilotando la base di ‘TR2 determina la scarica di C4 che, a sua volta, provoca un corto tra il collettore e emettitore di Ta. Di conseguenza, TR1 essendo un PNP forir una corrente costante al condensatore C4, generando una rampa di tensione sincronizzata con fa frequenza di ete IC2/A porta il segnale allingresso nagativo di IC2IB, che non & altro che un comparatore tra la tensione impostata con i! potenziometro e il segnale che arfiva effetvamente. Aluscita di IC2/B si genera un segnale ad onda quadra che varia il suo duty cicle ¢ lo trasmette al fotoaccoppiatore OC2. - II terzo blocco dello schema elettico & formato dallntegrato IC1/D, dal fotoaccoppiatore OC2, dai mosfet MFT, MFT2 e dal ponte raddrizzatore RS2, IV segnale in uscita dal comparatore 1C2/B Fig.2 A partire da sinistra in alto, le connessioni dell'integrato HC/ Mos tipo 74HC14, del fotoaccoppiatore H11AV, viste da sopra e con la tacca di riferimonto rivolta verso sinistra, del mosfet PONKSO viste frontaimente e def transistor BC547 @ BC5S7 viste da sotto. A lato, connessioni del iferimento a U rivolta verso sinistra, Utlizzando le tre porte rimaste libere dellintegrato 74HC14, viene amplificato in corrente per pilotare il led interno del fototaccoppiatore OC2. Il segnale sotto forma ai impulsi luminosi viene ‘convertito in tensione dal fototransistor interno. Il fototransistor di OC2 provwedera a pilotare i due mosfot MFT1 © MFT2 con una tensione che sara sfasata rispetto alfingresso. Per ripristinare la forma d'onda risultante dopo la nostra regolazione abbiamo inserito un ponte RS2 al contrat. Alle particolarita del circuito alimentazione del circuito del "blocco 2" in basea, ‘onsione pud essere ricavata da un alimentatore a5Volt Atal fine potrete ulilizzare il nostro KM03.001 (gid. Presentato nella rivista N.244 como alimentatore Per il nostro Shiatsu Chrome), in grado di fornire. luna tensione regolabile su valori compresi tra 1,5, Volt © 12 Volt Nel caso specifico, potrete _tranquillamente impostare la tensione di 6 Volt (vedi fig 6). La serie R17, DS5, R18, C9 e DZ1 consente di Ficavare dalla rete a 230 Volt la tensione a 12 Volt da fornire al fotoaccopiatore ai mosfet. ‘Come potete notare osservando lo schema alattrico, ditfig.3, i cue fotoaccoppiatoriisolano perfettamente in modo "galvanico” (senza contatto direto) la parte di basea tensione da quella di rete. Gio rende questo circuit idoneo e sicuro per essere pilotato dal circuilo dimostrativo del Convertitore digitale analogico R2R LX.1782 presentato in questa stessa rvista come applicative delfinterfaccia USB LX.1741 (vedi nelia rivista 8 ee Wi see put He M358 viste da sopra e con la tacca di 34 Fig. Schema elettrico del dimmer LX.1785 e, sotto, elenco completo dei componenti utlizzati per la sua realizzazione. ELENCO COMPONENTI LX.1785 R10 = 10.000 ohm R11 = 10.000 ohm pot. tin. R12 = 22.000 ohm 4 Watt R13 = 22.000 ohm 1 Watt R14 = 2.200 ohm R15 = 1: megaohm Rig = 470 ohm R17 = 22.000 ohm 4 Watt Ria = 22.000 ohm 1 Watt R19 = 10.000 ohm 20 = 1 megaohm 1 = 47000 pF poliestere 10.000 pF poliestere 100.000 pF poliestere 47000 pF poliestere: 4,7 microF. elettrlitico 47000 pF poliestere 100.000 pF poliestere 100 microF.elettrolitico 100 microF. elettrolitico ponte raddrizz. 100V 1A = ponte raddrizz. 400V 6 A DS4 = diodo tipo 1N4150 fotoaceop. tipo HITAV fotoaccop. tipo HTTAV HC/Mos tipo 74HC14 integrato tipo L356 usibile 1 A. 35 TENSIONE ETE 7 uscira nn 1C2-B D cuassica USCITA J suttiac Fig.4 In questa figura potete védere i vari ‘segnali presenti nel citcuito, Adifferenza di un dimmer a Triac, il nostro Circuito fornisce una tensione al c @ partire sempre dallo zero cross della tensione di rete. 36 'N.241 I'articolo *Monitorate le crepe dei muri con rusB”) In pratica, per vedere il vostro carico regolate perfettamente da un computer, dovete inietiare i 5 Volt delluscita del convertitore digitale anelogica (DA) tra R10 © la massa (staccando per I Potenziometro R11), REALIZZAZIONE PRATICA La realizzazione pratica di questo dimmer siglato LX.1785 (vedi fig.5) non presenta particolari difficoltt da segnalare, nondimeno procediamo ‘come sempre @ descriverne le fast essenziali er agevolare quanti non avessero ancora dimestichezza con il montaggio. Iniziate inserendo gli zoccoll dei due integr IC1-IC2, rivoigendo verso sinistra la tacca di ‘iferimento 2 U e procedete con tutte le resistenze, decifrandone il valore indicate dalle fasce in colore stampigliate sul loro corpo. Come noterete Je resistenze da 1 Watt sigiate R12-A13-R17-A18 sono facilmente riconoscibili Per le maggiori dimensioni. Saldate ora nelle posizion! indicate sulla serigrafia i diodi al silicio DS1-DS2 orientando verso il basso la fascia nera presente sul loro corpo © DS3-DS4 orientandola invece verso destra Procedete con i due dioci DSS-DS6 che sono leggermente pit grandi, orientando rispettivamente verso il basso © verso sinistra la fascia bianca presente sul loro corpo. Saldate quindi, appena sotto la resistenza sigiata 19, il piccolo diodo zener da 12 Volt 1/2 Watt, ofientando verso destra la fascia nera stampigliata sul suo corpo. A questo punto inserite | condensatori poliestere tenendo presente che la loro capacila viene stampigliata sul corpo ed espressa in nanoFarad 0 in microFarad, pertanto un valore di 47.000 pF @ indicato 470 10.000 pF_@ incicato 10n 100.000 pF & indicato .1 Le letter J-K-M che trovate riportate dopo ‘ogni numero servono soltanto per indicare la tolleranza. Prosequite quindi coni due condensatorielettrolitici siglati C8-C9 orientando verso destra il segno + presente sul [oro corpo e con CB orientandolo inveoe verso alto (vedi fig.5). Inserite i due fotoaccoppiatori siglati OC1 e OC2 Fig.5 Schema pratico di montaggio del dimmer LX.1785. Come potete vedere, luno del due {ili della presa rete 230 V va collegato alla morsettiera e altro direttamente al corpo del portafusibile. 3T Neel circuito stampato in modo che le tacche di riferimento a U presenti sul loro corpo siano rivolle Tuna verso Valtra (vod fig.5) Montate ora i due ponti raddrizzatori RS1 ed RS2, il primo a forma di cilindro @ ll seconda a forma di parallelepipedo, orientando Il lato contrassegnato dal + come indicato nel disegno di fig.5. ‘Sara dunque la volta dei piccoli transistor TR1 © ‘TR2, che dovete collocare in basso sullo stampato rivolgendo verso lato i lato platto del loro corpo. Prima di inserire i due mosfet_ MFT1-MFT2, dovrete farll aderire con il lato metallico sullaletta Gi raffreddamento che abbiamo tratteggiato nel disegno ai fig 5, fissandoli poi per mezzo delle due piccole vill inciuse nel kit, Per agevolarvi in questa operazione, abbiamo illustrato 'intera sequenza di fissaggio nel disegno ditfig., 7-3 spnora Sorat Potete ora innestare nai rispettivi zoccoli i due integrati IC1 © IC2, orientando verso sinistra la tacea di riferimenio a U presente sul loro corpo. A questo punto non vi rimane che montare i component! esterni, vale a dire la presa di imentazione a 6 Volt il potenziometro lineare Rit, che successivamente andranno ingeriti nei fori ‘predisposti sulla mascherina del mobile e le due morsettiere che, sul retro, garantiranno il collegamento con la rete dei 230 Volt ed con i cearico da 230 Volt. Coneluso cosi il montaggio del circuit, non vi rimane che da alloggiarlo nel’apposito’ mobile, fissandolo alla base con le quattro piccole vit in dotazione. COLLAUDO e chiusura del mobile Per eseguire il collaudo del circuito collegate rae See Inn Fig.6 Per evitare di danneggiare irrimediabiImente Il circulto, prima di collegare Valimentatore al circuite del dimmer selezionate il corretto valore della tensione di uscita ruotando sul valore di 6 Volt il commutatora rotante, come indicato in figura. Inoltre, dovrete selezionare la polarita della tensione di uscita mediante Finserzione dell'apposito spinotto, che dovra essere siglato 5.5 x 2.1. Lo spinotto andra inserito nel verso indicato In figura, in modo che il positive risuiti collegato al contatto interno dello spinotto e il negativo al contatto esterno. Fig.7 Foto di uno degli esemplari da noi montatl per eseguire, come di consueto, | test ¢ le prove tecniche di laboratorio. Fig8 A sinistra, la ‘sequenza di fissaggio dei mosfet MFT1 ¢ MFT2 sulla aletta di raffreddamento ea destra lindicazione dolla lunghezza del perno del potenziometro R11 to e fornito di masch Fig.9 Qui sopra, foto del montaggio alloggiate nel ine frontalo © posteriore gia forate. Nota: essendo parte de! circuito alimentato diretiamente dalle rete, non toceatelo quando @ connesso ai 230 VAC. lle appositamente provvisoriamente il cavo di rete © quello por il carico alle due morsettiere. ‘A questo proposito facciamo notare che nel blister vi forniamo un unico cavo, che dovrete tagliaro a ‘meta per ricavare lo spezzone destinato alla rete @ quallo destinato al carico. Eseguite anche il cablaggio del portatusibile, Collegate quindi alla presa del carico una lampada da tavolo a resistenza da 80-60 Watt @ allentrata a 6 Volt I'alimeniatoro KM03.011 ©, 88 non avrete commesso errori nella fase del montaggio, ruotando il potenziometro R11 vodrate Variare Trintensita luminosa della lampada in modo assolutamente regolare, senza nessun lampeggiamento tipico dei Tiac 0 degli SCR quando lavorano su minimi valori di tensione. ‘Avendo onsi varifcato il funzionamento del ctcuito, potste ora completame il montaggio nel mobile. Fate dunque passare, dopo averli staccali, fil di collegamento al carico e alla rete nei passafilo ingeriti nei fori della mascherina, fissandali in ‘modo definitivo. Inserite la mascherina anteriore tacendola scorrere nelle apposite guide laterall ¢ fate fuoriuscire dai due fori la presa per I'alimontatore e Valbero del Potenziomeiro che, come potete vedere in fig.8 dovrete poi tagliare alla lunghezza di 10 mm, 40 ‘A questo punto potete chiudere il mobile con il coperchio, serrandolo con Ie apposite viti di fissaggio, ed accingervi ad eseguire 'applicazione alla quale avete destinato il circuito, Caratteristiche tecniche Tonsione: 230 Volt Potenza max: 500 Watt Tipo carico: capacitive e resi COSTO di REALIZZAZIONE | componenti necessari per realizzare il dimmer siglato LX.1785 (vedi fig.5), compresi il circuito stampato e il mobile plastico MO1785 con ‘mascherina frontale forata @ serigratata Euro 52,00 Lalimentatore KM03.001 da6V/1A Euro 9,00 |i solo circuito stampato LX.1785 Euro 8,80 | prezzi sono comprensivi di IVA, ma non delle spese posiali di spedizione a domicilio. Pt CR Re aCe tr Modelo este 2 tlt aur Stearate (oaMPe0} Coarse La insons store" memorize a regolason! ingest. Modo D Gece 3H taco ‘rool (cod MPa =tetangolre (co MP 1680) anno (eos POTD) a fumione store" memorize repoinion npn —— Modelio Base Gestece 2 aus ccolan Riv. 230 © woknoid (cos MPO) Nota: /settaggi vanno realizzati con i diftusor collegat a Ricordate l'indimenticabile e commovente scena finale del film ‘Quaicuno volo sul nido del cucuto! ‘quand il gigantesco indiano scappa dal manicomio portandosi sulle spalle Jack Nicholson ormal “lobotizzato"? Vi stupira apprendere che le note struggenti che accompagnavano la scena erano generate da un Theremin! In roaita sono molte le colonne sonore di films famosi in cui & uilizzato questo originale sirumento, ad esempio quolla di "lo ti salverd" di Alfred Hitchcock, 0 quella del film di fantasclenza 42 “Uliimatum alla Terra” di Robert Wise ed anche la sigla di "Star Tek” coi mitici Spock @ Kirk, solo per citarne alcune, Ma cid non deve sorprendere in quanto il Theremin, primo strumento musicale elettronico realizzato dallingegnere russo Lev Sergeevic Termen (1896-1993), fin dalla sua prima comparsa ha suscitato 'entusiasmo non solo di estimatori e di dilettanti curiosi, ma anche di musicisti di professione amanti della sperimentazione. Tra questi ricordiamo ringegnere statunitense Robert Moog, noto pioniere della musica eletronica che, prima di giungere allinvenzione del primo sintetizzatore a tasliera, si era a lungo esercitato neli'uso di Theremin di sua realizzazione 0, nel'ambito della musica classica, 'americano Charles Ives, che ne ha fatto uso nella composizione della sua famosa quarta sinfonia. Con il piccolo Theremin presentato nella rivista N.229 abbiamo voluto dare unidea di questo strumento, del suono che genera e delfunicita degli effett che si possono ottenere. Ed abbiamo anche voluto rivivere 'atmosfera di grande fermento © sperimentazione musicale propria degli anni ‘6070, che ha costituito un punto di riferimento per tutta Fevoluzione musicale successiva, Allora non esistevano infatti ancora sintetizzatori © computer con i quali “fare musica’ ma nal rmigliore dai casi soltanto dei sintetizzatori di suoni Costititi da tanti oscillatori diversi discreti, che abill ingegneri musicisti miscelavano con rumori = prodotti dagii oggetti usati per il doppiaggio de! cinema, Il Theremin che, come era solito ribadire il suo invontore, era nato per dare la possibilita al singolo musicista di riprodurre il suono di urvintera orchestra, diede un contributo determinante alla ricerca espressiva di quegli anni E che quesio strumento continui ad esercitare ancora ogi una forte attrativa, lo abblamo potulo appurare personalmente, vedendo il nostro piccolo Theremin sopra le cigantesche casse della Marshall o della Fender di giovani band impegnate nella ricerca di particolar effeti sonor Perché un Theremin professionale ? idea di realizzare questo nuovo Theremin ci ® balenata leggendo alcune lettere inviateci da Nostri lettori musicisti che, pur avendo apprezzato la nostra precedente iniziativa, hanno giudicato it nostro strumento poco versatile e soprattutto non — Fig.t Ecco come si presenta il nostro Theremin professionale @ montaggio ultimate. adatto alfutlizzo in un contesto arlistico professionale. Per otteners il risultatoattuale, e cio un Theremin professionale, ci siamo fatti costruire le antenne da un artigiano che 'vive" lettoralmente per questo strumento @ che ha messo tutta la sua esperienza ‘nostra disposizione, Grazie al suo contributo abbiamo ottenuto una migliore sensibilita al tocco © una maggiore versatilita, che si sono tradotta in una procisa definizione delle note musicall e, allargando lo spazio fisico tra una nota e Vara, in una migliore dinamica. Per quanto ci riguatda, abbiamo provveduto a rivedere la parle elettrica, aggiungendo ‘quella parti che fanno di questo Theremin uno strumento completo al pari di quolli usati dai (granai musicisti Come si suena il Theremin Ricordiamo che il Theremin, costituito da due antenne montate sopra un conienitore che racchiude tutta la circuitazione eletironica, si suona muovendo le mani nelf'aria, come fanno i ditettori orchestra, in modo tale da “accarezzare" {quegii invisibili vettori che compongono | campi latirci delle antenne. Allontanando ed avvicinando le mani all'antenna superiore (quella posta verticalmente) si contol, Yaltezza della nota, mentre allontanandole ed awicinandole all'antenna laterale (quella posta orizzontalmente), si regola 'ampiezza (volume). Nella rivista_N.229 abbiamo corredato Varticolo dedicato al Theremin con una biografia del suo inventore, ma non abbiamo detta molto intorno alla tecnica di esecuzione che, come é facilmento intuibile, @ abbastanza singolare Cerchiamo di colmare qui questa lacuna, descrivendo una sequenza di esercizi corredati, nella pagina a lato, da alcuni esempi grafic Esercizio 1 - le note (fig.2) Consiste nel tenere la mano sinistra ferma e nellusare la mano destra ponendo il dito indice sul police (come lok dei subacque!), per scorrere ‘tra_una nota ¢ Valtra senza mai superare la hota stessa. Inizialmente, questo movimento va eseguito lantamento. Esercizio 2 -l'intensita (ig.3) Lesercizio consiste nollalzare © abbassare la 44 mano inistra molto lentamente sul'antenna del volume in corrispondenza di ciascuna nota, facendo attenzione a rimanere fermi sulla nota slessa, Esercizio 3 - la scioltezza Si tratta di eseguire intervalli casuall con velocita, ‘sempre crescenti; ogniqualvolta verficherete una stonatura” dovrete rallentare e riprovare. Esercizio 4- 1a mano sinistra In questo esercizio bisogna alzare la mano sinistra @ poi rilasciarla velocemente in corrispondenza di ogni nota per produrro un offotto di “staccato” esercizio va esequito in tonalita different Esercizio 5 - movimenti delle dita mano destra ig.4) Ripetere 'Esercizio 1, con indice @ pollice della mano destra uniti. Quindi, tenendo formo il bractio nella medesima posizione, muovere le dita allungandole in avanti per una e due volte mantenendo sempre indice e police unit Esercizio 6 Ripetere !Esercizio 5 ma staccando i moviment. Esercizio 7 - passare da una nota all'altra Impararo a passare direttamente dalla posizione del’Esercizio 1 alla posizione dollEsercizio 3 (allungando le dita) Esercizio 8 Consiste nell’eseguire 'Esercizio 7, da suonare pero utlizzando leffetto “staccato! Esercizio 9 Studio delle posizioni 1, 2, 3, 4, anche in mezza posizione. La mozza posizione si oltiene allungando le dita per la distanza di mezzo tono. Esercizio 10 Suonare “staccato” passando direttamente dalla posizione 1 delle dita alla posizione 4. Eseguire poi lo stesso esercizio “legato! Secondo la sacerdotessa del Theremin, Clara Rockmore, allieva dello stesso Theremin, @ Fig.2 Il primo esercizio va eseguito molto lentamente, _tenendo unitiil police e Findice della mano destra. Fig.4 Muovete la mano destra con indice ¢ pollice uniti allungando le dita in avanti tenendo fermo il braccio. lentamente la mano sinistra_ sull'antenna crizzontale del volume. 45 necossario arrivaro fino al decimo esercizio, anche se cié implica il dover cisporre di uno ssparito musicale sul quale leggers le varia note da ‘produrre. Quosta @ una condizione molto importante per sfrultare questo strumento in modo proficuo, Potete scaricare direttamente il metodo per ‘Theremin dal sito curato e tradotio da Giorgio Necordi dove, oltre ad accurate deserizioni, viene roposta anche una partitura musicale da usare come esempio: ‘wnw.lectrotheremin.com/metodo.paf Nol Web potete trovare dei filmati dimostrativi,girati da semplicidilettanti e da musicisti formidabil, di ‘grande ullita per quanti desiderino apprendere ‘uesia straordinaria tecnica. Digitando la parole Theremin nella casella di ricorca del sito You Tube, sarete inoltre ‘inondali” letteralmente da suoni provenienti da tuto il mondo, ‘A questo punto, non ci rimane che addentrarci nella descrizione dello schema elettrico del nostro ‘Theremin. ‘SCHEMA ELETTRICO Come potete notare osservando lo schema Clattrico riprodotto in fig.6, questo Theremin é stato realizzato avendo come fine quello di otenere un progetto di tipo professionale. Intendiamoci, “professionale” non significa che il suo principio di funzionamenio sia diverso da ‘quello del precedents Theremin, ma solo cho abbiamo aggiunto alcuni stadi per potenziare le performance dello strumento @ per renderlo pil sensibile, Per sempliicare a descrizione dello schema élettrico, lo abbiamo suddiviso in § stadi prendendo in considerazione ciascuno di essi singolarmente: +-stadio che genera le note 2: stadio che genara affott special sulle note 3+ sladio che predispone le note peri! MIDI 4- stadio che controlla il volume 5: stadio che predispone il volume per il MIDI 1 - Stadio che genera le note (antenna dritta) antenna con il condensatore ¢ le tre impedenze serie formano un circuito risonante con | due 46 oscillator (il primo oscillatore 6 costituito dal gruppo IC/A + antenna, l secondo oscillatore & costituito

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