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PISTOIA
Keywords: unreinforced masonry buildings, nonlinear static procedures, limit states, seismic assessment
ABSTRACT
The use of nonlinear static procedures is now widespread for the performance based seismic assessment of
unreinforced masonry buildings at both scientific research and professional practice. It requires the definition of
different performance levels with associated limit states. Several methodologies are proposed, in both literature and
codes, for the definition of the limit states based on checks to: (i) the damage of structural elements (piers and/or
spandrels); (ii) interstorey drift thresholds reached in walls ; (iii) thresholds of the overall base shear on the
pushover curve representative of the global building behavior; (iv) mixed checks at different scales (from the
structural elements to walls and diaphragms and the whole building).
In this context, the aim of the research is a critical review and application of the methodologies for defining the
limit states proposed in both codes and literature together with some specific proposal developed by Authors for
unreinforced masonry buildings. The research activity involved the comparison of the results and of their
consequences in the evaluation of the seismic assessment through the nonlinear static procedure. In particular,
starting from a prototype building, the results refer to parametric analyses undertaken introducing plan and/or
elevation irregularities, changing diaphragms stiffness and detailing (presence of tie rods or ring beams). On such
models, both nonlinear static and dynamic analyses have been performed, assuming the latter as reference solution.
ANIDIS 2017
PISTOIA
Keywords: edifici in muratura, analisi statiche non lineari, stati limite, verifica sismica
ABSTRACT
E’ ormai consolidato, sia nella ricerca che nella pratica professionale, l’uso dell’analisi statica non lineare per la
valutazione della sicurezza sismica degli edifici esistenti in muratura secondo un approccio prestazionale agli stati
limite. Diverse metodologie sono proposte in letteratura e nelle normative per la definizione degli stati limite:
alcune sono basate su criteri di controllo del danno nei singoli elementi strutturali (maschi e fasce); altre
monitorano il raggiungimento di prefissate percentuali del taglio sulla curva pushover rappresentativa della risposta
globale; altre ancora operano controlli a livello di parete rispetto al raggiungimento di prefissate soglie del drift
d’interpiano; infine recenti proposte propongono approcci misti con controlli a diverse scale.
Obiettivo della presente memoria è applicare criticamente alcune procedure per la definizione degli stati limite
proposte in letteratura e nelle normative, unitamente ad altre sviluppate appositamente per gli edifici in muratura
dagli Autori, confrontarne i risultati e valutarne le potenziali ripercussioni nei riguardi della valutazione della
sicurezza sismica. I risultati sono presentati con riferimento all’analisi della risposta di un edificio prototipo
analizzato con approccio statico non lineare parametricamente al variare di diverse configurazioni regolari o
irregolari, con solai rigidi o flessibili, e di diversi dettagli costruttivi (con catene o cordoli di piano).
Vp/Vu,p
categorie così individuate saranno indicati come 1
solai “rigidi”, “intermedi” e “flessibili”, bE3
0.8
bE4
rispettivamente.
0.6
Definita la geometria e i dettagli costruttivi, i
modelli numerici sono stati sviluppati adottando 0.4