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ALESSANDRO STRADELLA GLI ORATORI A GYRA DI LINO BIANCHI SANTA EDITTA VERGINE E MONACA REGINA D’INGHILTERRA ISTITVTO ITALIANO PER LA STORIA DELLA MVSICA PRESSO L’ACCADEMIA NAZIONALE DI SANTA CECILIA 2000 ALESSANDRO STRADELLA GLI ORATORI SANTA EDITTA VERGINE E MONACA. REGINA D°INGHILTERRA I presente secondo volume degli oratori di Alessandro Stradella trova del «utto chiusa quella annosa fase dellwenturoso cammino della biografia del compositore che era sfociata infine nelle ricerche, negli studi e nelle pubblicazioni di Remo Giazotto (1910 - 1998) recentemente scomparso, 1 musicologo romano, infatt, nei due volumi della sua “Vita di Alessandro Stradella” ' che recava il sottotitolo *,..un Orfeo assassinato...” (indicative dello spirito con cui l'opera era stata condotta), ¢ pubblicati nel 1962, volle fondere la messe di document da lui ritrovati con altro documento, manoscritto di 180 pogi- ne, da lui reperito, owero le “Memorie” stese dal “Sig. cavaliere Giovanni Paolo Monesio” “letterato € libretti- sta” coevo del compositore. ‘Come oggi si pad constatare, tale fusione delle fonti compiuta dal Giazotto dava luogo alla commistio- ne dei dati sicuri (e talvolta non sicuri) dei document con i dati offerti dal Monesio che, owiamente, non dava conto di dove li traesse, se dalla viva voce di testimoni, da dicerie, da “sentito dire", da pettegolezzi del tempo. Dando comunque tno spaccato del tempo ¢ dell'ambiente che Giazotto altresi assimilava interamente alla pro- pria personale narrazione e interpretazione biografica del compositore Oggi, dacché a protagonista dei pit rigorosi studi stradelliani si @ posta Carolyn Gianturco, disponiamo i tutti gh studi, i saggi, le voci enciclopediche, i cataloghi di mostre, gli atti di convegni ¢ ogni altro elemento stradelliano di cui essa é stata 0 autrice, o promotrice, 0 curatrice, o sola o con altri altres! intorno all’anno tri: centenario della morte del compositore (1682-1982). E che sono sfociati,infine, nel suo volume sulla vita ¢ la musica di Stradella, de! 1994, dopo l'altro suo volume formato dal Catalogo tematico completo della produaio- ne dell’artista, pubblicato nel 1991,* Le 94 facciate oblunghe del manoscritto musicale (di 8 pentagrammi eiascuna) dell'"Oratorio di S. Editta Vergine e Monaca Regina / d'Inghilterra” come indica il titolo nella prima facciata, vedono la conclu- 1 4) Rem Gita, Wie Asan Stadla 9s Orlo anima." voll Edson Ce Mao, 19682 1 Nelle “Strata nt seat pet “Eee della Musics icon (1 pg 298-404) det ch Clan Sarr (1868) va una amp degli ints rg elemen cronolog cos! goal a natavone bogafica dh Geo venva ad article 2 2) Gaon Gantureo, Alsen Saal (1439-1682) His ijn Man Clarendon Prev, Oxon 2, 1) Caron Giantren an Eleanor MeCrieard, andy Sod (F638 182) mtr is Seri NY, 191 sins Pentagon Pres | j a sione della composizione alla facciata 98 segnata con la consueta espressione “finis coronat opus", mentre luk ‘ima facciata reca soltanto la preziosa indicazione: “Parole del S. D. Lelio Orsini”. La stessa prestigiosa Biblioteca Estense di Modena, che conserva tale manoxcritto musicale nel suo grande fondo stradelliano, conserva anche due librettia stampa del testo poctico della stessa composizione redatti in occasione di due esecucioni dell'oratorio nella corte ducale modenese. U primo libretto stende il testo complessivo su 22 facciate, comineiando dalla prima che reca: “S. Editta / vergine, ¢ monaca / Regina d'Inghilterra / Oratorio / Musica / D'Alessandro Stradella / fregio / in Modona / Per gli Eredi Soliani Stamp(atori] Ducfali] 1684 / Con Licenza de Superiori". U secondo libretto, che replica interamente il libretto del 1684, ripete anche la stessa titolazione, ma con la data dell'anno 1692. Nel manoscritto musicale le voci cantanti presenti nell’oratorio, e sempre puntualmente indicate sono: il Soprano Primo, il Soprano Secondo, I'Alto, il Tenore, il Basso. Tranne il basso continuo, non sono presenti interventi strumentali, anche se lungo la composizione sono indicati, da eseguirsi, interventi di “Ritornelli’, corredati a volte di una loro numerazione. Anche se non. si pud eschudere la possibilitd di far realizzare tali Ritornelli dagli strumenti del basso continuo, traendo gli spunti, ai luoghi citati, dalla stessa partitura manoscritta Quanto ai personaggi che nell‘oratorio interloquiscono, citato nella partitura &, due volte, il solo perso- naggio dell" Humilta” affidato a un registro di soprano, mentre dall'insieme del tesstto drammatico del testo della composizione si evincono presenti: la protagonista, Santa Editta, certamente il Soprano Primo; la Nobilté, anch’esso un soprano; la Grandezza, un Alto; Ia Bellezza, un Tenore; il Senso, un Basso, in tutto sei Personaggi, Il Soprano Secondo, come é evidente, dovra dunque assumere i ruoli sia dell’Humilta che della Nobile. Per quanto atticne alla partitura nel suo complesso, essa non vede mai superata la simultaneita di wre voci, mentre j momenti bivocali vengono variamente affidati, con sagace alternanza, ai diversi accoppiamenti possibili fra i cinque registri delle voei disponibil Possiamo aggiungere che rara é nella partitura lindicazione di “Aria” Ia dove tale forma @ presente o Mindicazione di “2”, per la seconda strofa, anche perché rara é Ia presenza di tale articolazione poetica. Indicativo pud essere constatare che la precisuzione “Solo” & presente quando la voce interessata ha appena cantato in precedenza simultaneamente ad altra 0 ad altre voci, e non per indicare, quindi, un solista 4a estrapolarsi da un coro: rendendo evidente che la partitura non postula una presenza corale autonoma. Venendo al libretto a stampa, - ci riferiamo, per Ie ragioni pitt sopra esposte, alla prima redazione modenese del 1684 -, non sappiamo se ess0 conduea il testo poetico su qualche altro libretto eventualmente ‘stampato in occasione di una precedente esecuzione dell'oratorio in altri luoghi Se, come non si pud escludere, ha invece dedotto il testo poetico dalla partitura modenese manoscrit ‘2, si dowra notare che nel passaggio sono stati omessi taluni pochi versi, altri in tn caso, li ha invertiti, ¢ uno ne ha aggiunto, ma come replica di un verso precedente ‘Ad ogni modo il testo poetico stampato, a differenza di quello presente nel manoscritto musicale, non ‘manca mai di dare il nome del personaggio a cui il passo @ attribuito, anche se, in qualche caso, viene a diver- gere dalla attribuzione che la logica interna al testo stesso sembrerebbe postulare. Lindicazione "Choro a 3” che il solo libretto porta al passo che precede la sentenza del recitativo finale ud semplicemente riferirsi alla spersonalizzazione conclusiva dei cantanti solisti qui chiamatia riunirsi appun- coro”, Come é ben noto, era consuetucline, infatti, nelle partiture del tempo intendere per “choro”, a seconda dei casi, sia Vintervento di un vero € proprio coro autonomo, sia invece il riunirsi simultaneo delle voci, prima solistiche, appunto “in coro”, Rimanendo sempre aperta, all'epoca, a seconda delle aleatorie dispo- iil del momento, la possibilit di impiegare un insieme corale anche soltanto a conclusione, 0 quale rinforzo “finale”, di una composizione, come diversi esempi documentabili consentono di dedurre. Sowo i profilo artistico ancora una volta Stradella, come in questo oratorio, mostra ¢ dimostra quanto immediata e dutile sia, nelle sue facolta compositve, la eapacita di adeguars al testo poetico fino a farlo inti smamente proprio, esprimendone musicalmente ed esaltandone le pil riposte pocenzialita e altresi acuendo le pitt sensibilicaratteristiche personal del poeta I ibrettsta, infat, il nobile don Lelio Orsini, dca di Vicovaro, * offre al compositore un testo poeti- Co tutaliro che generico o impersonale. Parrebbe infats di potersi arguire che in Ini, nobile i nascita e Forse credente non superficiale dei valori cristiani, non davesse essere estranea Ta conoscenza delle dificolta che poteva presentare Nadeguare alla vita aristocratica i postulat dell'esigenza cristiana. Permettendogti poi, una ben coltivata vena poetica, di esprimere tali confit esistenziali e ales tipicamente am cazione drammatica scorrevolmente e delicatamente spontanea ¢ non di rado emozionata, cost come ispirata ali, in una ver ai climi, dal suo tempo amati-, ai mesti sentenziare del biblico libro veterotestamentario dell’Ecclesiast. In questi valori Stradella si lascia portare pienamente, attingendone inesauribili spundiall"irruenaa, qui sempre rattenuta, dei fussi della sua sempre originalissima e personalissima creativita musicale, Pervenendo a una propria stlizzazione musicale esclusiva di questa composizione, perché del tutto adeguato, - poiché da essa interamente assorbita- alla genuinita semplice dell espressione poetica dell’ Orsini. Cosi come esige il conflito del tutto ed esclusivamente interiore della protagonista dell'oratorio, Ia medioevale e regale Santa Edita, circondata da tentazioni, - averse alla sua vocazione claustrale -, non rozze © violente, ma raffinate ed elette come la bellezza interiore, e aliresi esteriore, della sua personalita ¢ della sua persona suggeriscono. Il testo musicale & stato da noi trascritto dalle originali chiavi di do!, di do, di dot e di fat nelle due sole chiavi di sol? e di fa4, wranne quando abbiamo conservato la chiave di do nei passi pitt acuti del basso continuo, ¢ conservando costantemente alla chiave trascrivente, quando diversa, un segno che ricordi la chiave dorigine. Sono stati conservati tutti valori originali del testo musicale manoscritto, venendo a sottolineare in tal ‘modo la continua varieta di ritmi e di disegni impiegata dall'autore. Per la nota che prolunga la sua presenza nella battuta successiva di meta del suo valore, il manoscritto adotta sia il criterio ancora attuale con la legatura che unisce le due note interessate al di sopra della stanghet- ta di battuta, sia puntando la nota ¢ lasciando wuoto lo spazio inerente nella battuta successiva. In questo secondo caso abbiamo tolto il punto, realizzato la nota occorrente nella battuta successiva, - ponendola fra parentesi quadre -, e aggiungendo la legatura ma tratteggiata, * Per quit iferimento (orice, docusentaro, ibiografc ete) presente in questa nos pefazionesimandiamo a eves di Caryn Giant ia alla precedente now &. Peril presente rao vino eangcticatent in appara con gi al orator di Sade, posamo rimandare anche as owra relsone inert pag. 55 apa. 275 deh AW dt enor adi Alsen Sale ei sue emo (Sina, Accademia Musicale Chigans, 8-12 seiembre 10K) cred Carolyn Giantreoe Giancarlo Rosola in Chigizana, vol. XXXIX, mora erie N, 19, Aano 1982 (LH) Leo S. Oli Ede, Firenze, 1988 va Sono state conservate tutte le alterazioni presenti nel manoscritto, anche quando sovrabbondanti, che comunque valgono per l'intera battuta quando non successivamente modificate. Per l'intera battuta valgono anche le alterazioni da noi proposte ( la nota interessata. iando poi non modificate) e sempre poste, in corpo pitt piccolo sopra Le note che nel testo originale abbiamo ritenuto da correggersi, le abbiamo sostituite con la nota da noi proposta, e messa fra parentesi quadra: dando la nota originaria nel corredo delle annotazioni critiche. Del basso continuo & riportata fedlelmente, sempre ponenddola sotto le note, la mumerazione originale, Le alterazioni da noi suggerite sono poste quando possibile sopra la nota interessata ¢ in corpo pid piccolo, altrimenti 'alterazione viene posta innanzi alla sua nota e fra parentesi quadira. Abbiamo dato una realizzazione, tutta in corpo pid piccolo, del basso continuo, al solo fine di offrire un ausilio alla lewura della composizione. Pertanto le note m uo in corpo normale sono quelle che il manoscritto originale a volte, sporadicamente, inserisce quasi con i presenti nella realizzazione del basso conti> caraitere di fugace promemoria Sono conservate tutte Ie indicazioni presenti nel manoseri o relative alle voci e quelle relative ai conca- tenamenti fra i pezzi, come “Segue” e simili In tutta la trascrizione sono presenti, ai loro luoghi, i nomi dei personaggi, fra parentesi quadre presso- cché tutti, anne nei due casi gia citati del personaggio dell’ Humilta Le indicazioni del manoscritto relative ai “Ritornelli® sono riportate cosi come in esso si trovano anche nella loro forma abbreviata, non essendovi clementi precisi di riferimento per svilupparne l'interpretazione. conservato come nel _manoscritto si presenta, tranne sobri interventi sulle maiuscole, sugli accenti, sulle “u” consonanti riportate da Il testo poetico sottostante alle note musicali delle voci stato il pitt possibil noi a “ve sulla punteggiatura Agli stessicriteri abbiamo voluto attenerci nel riprodurre a parte il testo poetico dedotio dal libretto a 1e fonti poetiche. E perché abbi ‘mo voluto considerate il testo del libretto a stampa come una autonoma lettura ¢ interpretazione del componi- mento poetico, Quanto nel testo poetico del manoscritto musicale differisce dal testo del libretto a stampa é riportato stampa del 1684, al fine di sottolineare e accentuare cosi l'autonomia delle da noi nelle note a pié di pagina di quest’ultimo. I versi presenti nel manoseritto musicale ¢ assenti nel testo del libretto a stampa sono da noi inseriti in quest'ultimo e post fra parentesi quadre, Menire il testo poetico del manoscritto musicale adotta pressoché sempre la preposizione articolata, il testo del libretto a stampa, al contrario, adotta quasi costantemente la distinaione fra la preposizione e V'artico- lo che la segue. Noi abbiamo owiamente conservato tale autonomia delle font, Altre precisazioni, perché pi particolari ad ogni singola situazione, relative al nostro rapporto fra la nostra trascrizione e il testo manoscritto originale sono da noi riportate nelle note critiche che completano € conclucono il presente volume. 11 microfilm del manoscritto musicale del presente oratorio ci fu inviato a suo tempo dalla Biblioteca vurata per il Centro dell'Oratorio Musicale Estense di Modena per la prima esecurione delloratorio da ni (1949 - 1968) nella sede dello storico Oratorio del Crocifiso in Roma (giugno 1955). Per il microfilm dei due fibreti dello stesso oratorio (1684 1692) in quella Biblioteca Universitaria conservati ringraziamo lattuale Dirertore e Dirigente Superiore della stessa, il dr. Ernesto Milano che ce li ha gentilmente fatti pervenire. ROMA, NOVEMBRE 1999 SANTA EDITTA VERGINE E MONACA REGINA D’INGHILTERRA Prima Parte Humilta, I1 premio felice che in Ciclo si serba aun’ alma superba sperar mai non lice. iit degna ha la sede ne’ regni immortali chi ta voi mortali men degno si crede De’ miei veri consight fedel seguace Eaitta, de’ britannici ' regni alma reina, ne’ mortali perighi non pone il piede ov'altri spesso cade, poiché sicura scorta é Mhumiltade. To di cangiar le pompe in vil manto ¢ lampie moli in un‘angusta cella sovente mi dé vanto. To, mortal, son quella ch‘oprar talor mi pregio che regio piécalpesti nudo il suolo; onde I'alma spedita S.EDITTA * s roma 0 schie-re cor = re- te, ve > mi = te, cor s.epITTa 85 SEDITIA 0 [ne = bist — schie- re cor - re - te, ve + mi = te, cor + re - te, cor - SeDITia 98 seprrm 100, 20s fu = gasteat-ter « SeDIrTa no ra-te, fu - ga-teatrter - ra + te Tau - da-ce pia - ce- re le 10 Serra us bras me mal S.epiTTA 120 S.EDITTA, 12s SepTTa 130 + owanoar = di = sEDITTA sia ver al IS.EDITTA) + Val- me uo che, va-neg - gio? + tia io for - se = 80 di 12 SeDITA, 180 swun-que fl guar-de io gi-r0 Sepia, v0 - lant con-ten = ti, SEDITTA, om cli ci fede che it unto S.EDITTA ah, sone scor- ger nel-'al «uni * sedi promima 167 for-se, ah, for-se ra- pi-di mo-men - ti che_in- 1s # le me-mo- riein-fe = li- ci de’ mo-nar - chi fe - fug-ge ame non fan = no? 160 * seat le prossime b159¢ 167 For-sea me non con- dan = no Wt pro-prio dan - no? 13 spr oa for-se mi fia castro dino-mar- mi re-i - na € di misar eh’huemi ~ le sepia 168 | al-trial mio pig sin ~ chi - na, ea a bel re = gni im-pon-ga leg - gi io seu in precedente. 159 [sep 170 ' 7 che pre - ten - do? SEIT, | \ | | | va reper che mi go - va we-guriil um-po wo - | | ‘82 ontallo] Soprano | | | A2Contr[alto] so{prajno 135 Ache gio - - vail re-gnar, ei tem = A che gio-vail re - gnar, siltem = po 180 de Val-ma i pre - gi lo de Val-ma i pre-gi ai mor- 15 185 men =e bre = vin stan = + stan = til tem= po vol» 190 — non riema = one del = Mhuo- = = > + = mol - wo che pol 95 del Thue mane del-Thuo -moal- - - ro che = pol - = ve non "7 Rive 5 18 Pr{im}o Soplrano] [S.EDITTA) 305 © del Gel sage gi det = i, SEpITTA 210 se - no qua - li de ~ state non piiLin-te S.EDITIA bil spo-so in gra - di = to sog-gior - no tray - 78 con-ten-te Tho-ree lie-to ill S.EDITTA, 25 to placer Val=macon = so - Ia 19 SEDITIA [ose mis ss see rs © che pre - ten - do? Che mi SeDrTTs 220 gio + va go-der, che mi gio - va go-der s'il tem-po . Aria [s.EDITTA) sin - ghie-r0 mai col - \* sige | + septa 5 en-\o_il pet - to mo = ve_al— 20 SeDITTA cor a al - wo for - se te pren-daal SEDITTA 230 s.EDITTA smo-tia del-la mor === te pren-daal-lor [a > ni SEDITTA, 235, SEDITTA 2° S EDITTA 240 Se Var - SEDITTA 2a sol tone - co - glie— en - vol sen, 22 S.EDITTA fas = = di-caal - lor ri - dendoil co- re: se si SEDITTA 250 muo-re pom-pa_e f-sto, pom-pa.e fa-sto, oh, fh, Dio, che SepITTa, Sepa, 25 iy) muo-re pom-pae fa sto, pom-pa.e fa-sto, oh, ‘oh Dio, che va - TP cs ceptcn 2B Basco [SENSO] pren = dij con-si see | senso men = ue be-ni - gna of-fri- = Iheee= sexs0) 260 Si de-gne_of-fer cor pun = = 10 gr di- «e, 4 SENSO. ‘SENSO Dun ~ que_il 265, Giel i con - ten - 25 sexso 2 ae se ey eee eee esther senso ‘axso sax 295 ~ Primo] Soprano] (S. EDITTA] "Al il gior-noqe - stin - (© a noi cor-te-se Quel di-por - ti chin. do - no S.EDITTA, 00 t se, ap-pa-ga ilmio de - si-re, ah, \3 | 305 te trasscor-se a no} fan - no. ri tor © nom fag - geil pia = Ss EDITEA 6 non fg = geil pia - cer fag -gen-do_il gior - no? Se cen-to Iusstri_e 29 seo aio * at t—tes | SSS Se car periginder emcee = dace sama Tf - kn meh sepa poi-chéil tem - po che ra-pi-do sparri - + xe SEDITTA a6 sen saa yen = der-lo mor = a noi ras pi = = oe, Aria (S. EDITTA] pia - cer qua gi 31 SEpIrTa SEDITIA 30 SEDITTA Riu 8? EDIT 335 Sepa \ | Seo si \ se S EDTA tal s.tprrta 45 seprrm, SEIT, SEDITTA 350 S EDIT S epirT™ SEDITTA sept SEDITTA 365 sma, Rit si replica 36 Tenor[e] solo [BELLEZZA] Di chi bra - mail wo — ben BeLLEZZ4 v0 ae BELLEZZA BELLEZZA 35 peLuezan 380 | ate +++ do sen va, del pro = prio do - eLLEZZA eLLEZZA i 38 i neLLezzs 88 BELLEZZA so0 4 cyan = noal so. 39 muss 05, seuezza a n ° — * & —o = = zie ae si f Fa’ di tet - go meuezza -derV'al-ma si van muezza 400 b ste di duo ~ ste - to hail mar 40 sELLezzs 4 BELLEZZA 405 BELLEZZA BELLEZZA b \3 | a mezzh 410 Quel = Jo splen-dor che’? mo bel vol - 10 a-dor - na ren-de_o-gn’al = ma_sog - eur as @i-ne-si - ma-bil pre - gio. Prifmo} sopr{ano] [S.EDITTA] Pre-gio che poco. du- ra, On-de con sag-ge € di-su-sa = te sep 420 i) va- go vwl-to mio io ren-de-rd dif’ - for S.eprrrs 135 4 ' | | | 43 seprra 495 Per-de- ra seprrma -gher-2a il [ne-r0] i - glo, sepiTTa 0 = ft: fee = > SSS les or ¥ alta me vin = vw i un ge-ne-ro- so_ar- dir vin - v0 seprrt slet- tian co-re, aby \ non deg-gii - 0 “4 SEDITTA a5 che pia-cer non si dee se non— se non aD - = | — [oe Sepia t | [ché pia - cer non si dee se S.EDITTA “50 DD. + +o) se nom — nor ae Se \2 | I. EDITTA] ee \ ae | 45 sep 455 sons SEDITTA 0 + ri del— ati = ne ah, ah, top - > + + sep | po men-da- ci, aby ab, wop= = = + ++ po men - 46 SeDITTA, 485 S.EpITTA dee senon— se non aa Ds = - ? "7 Alto [GRANDEZZA] W quan-ti ca = ri diclet-ti il Ciel con- de-re il giu- sto Sen-2a_of-fen - (GRANDEZZA, 480 ee sce = de Non v@ ter = mni-nean-gu = st si che si - ni= stre Por ~me im-pri-mail cranperza de-von na - seer da (GRANDEZZA 435, ‘ te mo-nar-chi ai re - gni, tr re-gnar di-s[dJe - gnil?] Segue a3 A$ Secondo Soprano. Alto ¢ Basso 49 495 8H en eo getter eee ee ee Hod eee HE eee each can - gian - do -gian = do ian - do sui fol == rn ne chin) « Non ha ae 51 quel 520 ~onaad a - mar quel che di - =~ sprez~ za, quel— —— tor = omad a = mar quel che di - | re-ne &i SEDITTA 690 seprrTa 635, grem-bo.ai di 67 smn ‘700 ster |oRannezza SEDITTA 705 fe Tal me lie = te, (chi fa, chi fe Val me tie = te, chi fa al = me Hie ~ te?) Gran 68 sepia m0 SeDirra 25 thu mil Jowannezzs Fine della Parte Prima bu- mil = 1a 69 2.2 P[art]e | Primo Soprano (SEDITTA] | | Fra le por po-ree glio-sir, —frmcon- ten =e fla Ta - gh seieesritle | | seorms 5 jen to real pase - gi in + susper-bi = scon trop = po i pen = sier \ staf - flilg) - ge 0 DITA 10 ie 4 SEDITTA SEDITTA SEDITTA sepirta 20 n SEDITTA ‘Tenore (BELLEZZA) Gon non piiin-te-si.ac ~ cen = ti bra-mi quel ch’al - ui fug ~ ge. © cd val - ui de - sia go - der pas ven > th peLLEZzs euezza che a SEDITTA op - por - ti a quel pen = sie 3 se-con-dar non vie P{sim]o Sop{rano] [SEDITTA] ra Sia seri-vain Ciel fra no + tre- pi-do Sop = po - biel euer rie 45 4 Primo Sop(rano] (SEDITTA) [Basso {SENSO} sam-par le di a= Men-tre ra-gio-ne in ta-Ii mo ~ di scher-7a SEIT, im - po = ne al cie « co ro 5 Basso solo [SENSO] | t 76 sexo senso 4 0 78 SENSO seNso senso. sexs0 96 SENSO, SENSO. 100 Rito# 81 ‘Alto [GRANDEZZA] | Al-le vi gicliin-ten-ti go = dran-no un bre- ve son-no i tuoi bei PrfimJo Soprano) [S. EDITTA] 15. Be | Di quei—gior - ni, quel-tho - re © quel mo-men = ti |craNDezza, SEDITTA chin ipo = si gra = di- ti tra-pas-sar Thuo-mo sto - le quanto nel pun -to_¢ - 82 Seprrma, uo -stre-mo il cor si duo NOBILTA b Joe Nomuza | nel-Val-ma mATA pla-u si de? po - pu-li re-stialta-men - t€ 120 Je gri-da del-la 2 Soplrano] [NOBILTA] To, che pid. di me us - dri = ce, de sio im - pre - sal pro - le gra-di- @ andran-no_a 83 P[rimo] Sop(rano] [S. EDITTA} Isonuera S EDITTA 125 al-Vin-sta - Bill ben che pro-pi = || | s.eprrta ché vo-Iw- bil qual mar inun mo - men-to I do-ve Tie = ta S.EDITTA 130 scher=7a in-cau - ta pro > ma 84 sepa S.EDITTA 135 + geil ven ‘Tenore [BELLEZZA] lf P{rimJo Sopfrano] [S.EDITTA] jneviezza Non so-blia di se im un per = pe- to 0 - bh chi s'o - bia di se stes-sa_ 85 2 Soprano] [NOBILTAI E = B fs var meme de nto cxanpezzm BEE & : = 4 Tenfore] (BELLEZZA] Mal na-tozl de - si - re chin pet- wo} SE | NoptEtA us 4 wie. cre cin pet - toha ri = cet - to, chiar - di ~ tha shan ~ GRANDEZZA [ewin pet - tolha i= cet + = to} ch'ar - di - to.ha shan Mal pa - we de = si - re chin pet - toha NOBILTA 86 NOBILTA y ‘ 150 \GANDEZZA NopILr 7 entezzZa NowILTA A 87 Noni 185 gto ee ee | cgannezza | cer rLLezza ff Li ‘cRANDEZZA BELLEZZA : é dos mu = wil pila = 160 lonanDEZZA, NosILTA “lo lonanpezza slo peices |ORANDEZzZA Nomi \GRANDEZZA pia - cer 89 NomILTA 170 pla = cer NOBILTA = wil pia 9 NoBILTA ogannezze peLLezzs Nommri, V8 oRANDEZzA NopILTA BeLLEZEA ¥ Ritor: io a1 Primo Soplrano] [S. EDITTA] mor = tal nel bre = il me-rig - gio loc - ca - so an - co di - vie-ne SeDITTA sdi-te e pid se-re-ne col - Vho-re gid ca-den - ti han - no sog-gior = \# | ma per al - t@ ca-gio - ne a Tu-sin-gar~ mi punto ill cor non 92 S.EDITTA 190 4 coche Iu-sin = ga un mi Plrimlo Sop{rano (8. EDITTA) di-te st, sige [9a SepirTa 195 a Aria Basso solo [SENSO] 260 stro del ma =~ re chiw = dein - cu - 102 sENso, - re poi ke - ci in SENSO. am mar— di pins. = - SENSO. ors 108 SENSO 280 wa = di = mo, che— ua ci cre-de = 1 senso Primo Soptrano] [S.EDITTA) 285 e= & \% pusrece| Di-te st, di-te si, pia-cer, pia = S.EDITTA | seer, che sie - te che sie - te? 104 3. 2*Soprano} [NOBILTA} 20 ‘Ato {Granpezzah! Basso [SENSO] ape | 9: Nowra NowiLTA 105 205 Nopitra \NOBILTA | sia - mo cal - me che tra-di - mo, | oranpezza LE ae ces == = oy ci cre-de - - te, che wra-di - mo, e 106 NomLTA 300 (GRANDEZZA was di - ont loanpezza, oe dee; te ed oe. de- + 7 Ritornello 4° Basso [SENSO] 05 ze Dun = que la reg \ ace | 107 Dun - que cel - I SENSO, wo “18 della wa sal - ma; e.un tor = bido pen = sier la no-bil al - ma \z | ‘SENSO fe di-sa- gi, ai sta-2ii in- oi - ww? SENSO. a t sie = nein re-gnar Tal per-ch'Td - \F= I= 108 Primo Sopfrano] (8. EDITTAI Quan - dol gran Dio Io re = gni ap - pel SEDITTA, set = wo el S.eDITTA re - gia co-ro ~ 2 Sop{rano} [NOBILTA] 109 SEDITTA, Nol nie - go. ma con Nomi s.EDITTA 335 Ginter-nealco-re it oi - fiw - + toe - gin - se - = gna S ——F st SS a si no = bil fa - wore se fa bricaa se s.epirta 330 stesso e-ter = ni ma- punto ra = gio ~ ne. Primo Soprano) [S. EDITTA} ae = ee Bel ce del Ciel che di = Secondo Sopfrano] [NOBILTA] SEDITTA, 335, NOBILTA Sepia s de fi-dascor-ta_nel_ du- bio— sen Nowra du = bio— sen = te - ro. m1 s.EDITTA io ro spes-soil Cie - Io dau se - - ss sachin NOBILTA re - ger—Tim - pe ne— pa - le - sachin re-ger—Tim - pé - ro \* S.EDITTA as Wal-ma sof-fen = 2 5 = 2 5 5 st NoBmLTA sem-preil Cie - lo da noi non sof = fen ~~ to} EDITTA ode, spes-s0il Cie - [spes- soil Cie ~ to) da.u-n'al- ma Nowra _sem-preil Ge Jo, {sem-preil Cie - Jo] da noi non sof - fen 12 SeprrrA 350 “fen == dau - n'al-ma offen - de, Nowi.TA S.EDITTA, Gie + lo dau-n’al-ma sof - fen - ++ de dau-n'al- ma sof - NoBITA S.EDITTA 55, fen fete ie et NoBILTA sem-preil Cie - lo da noi non 3. Primo Sop{rano) [S. EDITTA} 80 Agi pompe, bel-1 di re = gni— d’al-ma ch’ha- S.EDITTA, ver dee per og get = : trop-po.in S.EDITTA, 365, ' priache'l cor mi si = a voi mi tol - go, SeDIrTa, pria ch'io re - sti scher - ni pria ch'io 14 SEDTTA 370 ' re-siab-bor-ri = ta io wabsbor-ri - sco, © men-tre sag-giaal ~ U'al-trui (= | s.rprrTa, 375, + ni io so - no pria che m’ab-ban-do-nia - te spr, S.EDITTA, 5 SEDITTA 380 S.eprTnA ‘ S.EDITTA 85 + 16 SEDITTA 300 ‘Teno[re} (BELLEZZA) ae ur BeLLEZzA B= = SSS SS SS = 7 . —- a pie - de for = se ch'inun mo - men- to il wo pen- sie = 10 BELLEZ2A 400 Sa miei det - i di fe - de fia che di-scer-ni i PrlimJo Sopfrano] (S-EDITTA) Cas ‘Ab, wop-po il vero of - fen-de —chiar-re - sa s0- lo.jl Ss eDiTTa 405, taal sen - tle = 10 i Giel ne ng SEprta ' Chi di men-zo-gnea-man - te quan-do fa-vel=la il Giel ei non in - S.EDITTA 410 ah, wop- po il ve = ro of fen Serta gra - ric al-Val = ma al - Tho - a | SEDI, a5 di = sce_{a]l suo Dio sen-2a di - mo ~ ra, ug S.EDITTA Tees S.EDITTA as 120 sEprrra 40 SEDI va male spe- si 0+ noi mo = omen = th eva bel Sepia 450 SEDITTA, 455 t ey sepia 460 | Den, eh, SepirTa 465, bora = mal per sot = war si da pron - @ la no = stra Serta 470 475 S.EDerTa, 480 do- veil Cie Ss EDrTTA 485, Cie = Jo be = mi - + gno chia - mal sen-2ain - du - gio lo S.EDrTTA 490 si, sen-2ain - du - gio lo 495, seprrTa cor = ray sa, che non. Sepia 00 + praco + sanete—— Vor-me_al— ri-co-pre Pal > ma lB) bom t Fra le po - we-re spoglie e fra bra-ma-taf-fan = ni el = la si = a 520 cia pe - nar per _go-der pron -teha le vo - = gli i del-Ta vi ~ t@ il cor - so giun-to.alfe-li-ce di, ca-no- +0 125, ses RS =F ca a ie pian - to un cal- do nem - bo men - wre chii-non - da il grem + bo, 530 Je Jab-bra a-per-te al ri + 0, vo-la col - ma di mer - to r Bees 126 2 Sopr{ano] Altfo] Tenorle] [CHORO A 3] che gi ve, che gia che gia de - ter - na gi, che gia spas == ce sem-pree se - 127 545 | pa = ce sem - pree S gua ce, sem = pre ge se = Wes er = na pa ce sem-preé se - Ritornello 8vo in Ciel di in Ciel di in Gel ai 128 5 co-dar - do = ftl - re frat vi-ven ~ mai di sof- fri - re fia’ vi- ven - Gi, i mai di sof fi = re fra’ vi-ven - Gc cor dar - do, 129 6 Al no-stre pian - 10, al no ~ stro duo | ¥ dar do) non Al no-sro pian - to, al no-stro == to che RE = lo che fag - vo - looh, qual sot - tie ~~ -ne— sk + pre = mo v0 Ta, oh, qual Sot tie ~ ——— vo - lo.oh, qual sor > tie = 5 ene + pre mo 131 de = gna_mer gna mer de = gna mer 4 de - gna mer + gna mer {Secondo Soprano] Solo HUMILTA os Di pro-fe - ta re - al s'o-dangliac-cen - ti Chi se-mi-nai do- ze HUMILTA [chi se - mi-nai do - lor) mie = tei con - ten - + Parole del S. D. Lelio Orsinj finis coronat opus 133, NOTE [Nel manoscritto musicale originale frequentemente la battuta che si trova alla fine del rigo viene a tro- vvarsi spezzata in due tronconi di eui il secondo posto allinizio del rigo sottostante oppure, a seconda de all inizio del rigo della pagina seguente, Non riteniamo né utile né necessario appesantire le presenti note critiche segnalando ciascuno di que sti nuumerosi casi, poiché essi non comportano né situazioni né incovenienti d'alcun genere. Un'altra particolarita del manoscritto musicale originale consiste nel non apporre la stanghetta di chi sura della battuta quando tale battuta viene a coincidere con la fine del rigo. Poiché tale omissione non ha alcun significato particolare né comporta conseguenze d’ Icun genere riteniamo di non darne tilievo, prefe- rendo tiservare il segno di stanghetta di battuta tratteggiato quando lo stesso si trovi omesso nelle battute interne al rigo, Nelle repliche delle arie, come nelle repliche di qualsiasi altro episodio musicale della composizione, la nostra trascrizione (tranne rarissimi casi, per altro dichiarati nelle NOTE) volutamente non intende “norma lizzare” in un senso o nell’altro la situazione, tenendo e facendo presente il costante spirito di improvvisazione che presiedeva alle esecuzioni del tempo particolarmente nei passi replicati Pe 7 9 = 11 secondo si @ segnato come semiminima anaiché croma. Ma vedi batruta 21 ¢ la similare batuata 26. 185 29.28 ‘Testo non chiaro, > Wes Hl me 9% tn tuogo del do# minima il manoserito pone sia il punto, che protunga di meta del suo valo- re ultima nota della battuta precedente, sia la lege tura che a quella nota lo unisce, 22.229 ‘Al basso continuo tra Vultima semiminima

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