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DEL SONARE |SOPRA’L BASSO }f 71 CON TVTTILI i) STROMENTI YEE dell’vfo loro nel Conferto DN GE: if 1 Oss soohiia Raed f Fok DLS SL r WAS AM malo Ip Sig? Pron. mio Ofer™ I Sig? Cosimo BERINGVcCcI- Si Bor d' arms ,il dedicare me, nti i fetenze bberak, potrebbe a : aa Aisdiceuole,fe en y faffe: Che st ben comisalfie le fer. enae coll’ armi: pur aV.S. che generofamente non meno ama te Prat bell’ arts. che poffono rendere 1 huoma rs ‘deuole, che aci | Ia vita db gene: Fe huctdyfimo spe tes ripeade la orn ilte, a oo fone pongo 0 quefte cast afpettate ¢ ben sntefe regole ds fonare fopra il baffo tuts te le compofitiont mafeal! con ogni flroments; opera dell FL sSig! Agafbis no Agazaart, nobil Senefe, non [alo Mufico ce ccellentiffimo : ma vno in quefta Profefsione de pos chiart in Gtalia, ornate di tante altre foense,che non adornano lut,ma per lt abbelljéono Ia Citta noftra. & riceua dungue VS. ter tamente, e me riponga nel numero de fiot firustori_.. Di Cafe. dys: d' ottobre, 7607. Divs. motto Tp" Seru din =, Domenico Faletnt. Del fuonare fopra'l Baffo con tutte Stromentt,, ct ufo loro nel Confértu, dell, Armomico Intronato. Pr offeruar lordine,e la breutta, che efirichicde in tutte le cofe. da trattar/i, hauendo noi al [prefente a fauellare dt Stromenti Mufiz cali,ne bifogna primamente far di loro diupione : fecondo wl noftro, 0 fay: Gite. e propofta materia. Per tanto diuderemo eff ftroments in du: ot ordins:ciwe in alcunt, come 2 fondamento:et in altrs, come ornaméto. _ Come, : fondamento a fono quer, che _ guudans, ¢ foftengono tutto 11 corpo delle voci,¢ flroment: di detto Concerto; quali fora, Organo, Grauice. balo &c.e : firnilmente moccafion di poche,e fole voct, Leuto, Tirba Ar pa &e. Come ornamento 2 fora quelli che [cherzando, 6 contrapontegian: do,rendono pi aggradeuole, ¢fonora larmonia;cive Leuto, Korba 4r, PA {erone, Cetera, Spineito, Chitarrina,Dialino, Pandora.ctaltrt firil., Di | pri gle firoments, altri t foro & corde, altri di fiato. Di queftr fecoruds (eccettuando l Organo) non diremo cofa alcuna,per non offer w-ufo ne'buorn 6 dolci confertt, per la poca yruone con quet dt corde, eperl ‘al teraziane. cagtonata lora dal fiato vmano fe ben'in confer ti ftrepitoft, e grands tft mefchiang:e tal voltail trombone in prcciol conferto f ‘ada: pera per contrabaffo, quando fona arganett: all ottaua alti :ma che fia ben Suoriato.e dolce :e quefio 0 fi dice m unauerfale, perche nel particolare profi Jan effer tak flromenti fuonats con tal'tccellenza da matfireuol mano, che fia per acconciar'7) conferta, et abbelhirlo tees Medefimamente li firomenti dt corde, alcund conterngono sn loro perfetta ar+4| monia di parts, quale el ‘Orpano, frauicembala, Leuts,Arpadoppia bec:alcu. ml’ hanno imperfetta, quale ¢ Cetera ordinaria, Lirone, Chitarrma ; et altri poca,o niente, come Uiola, Viokine, Pandora etc. Not per tanto trattare - mo primamente a quer del p’ordine, che foro y fordamento, et harmo perfetta armoraa,enel 2* buggo aremo Ai ques, che feruono per ornament. Fata dengue tal disufione, ¢ diflef + fopradett princypy, veramo all'znfe~ gramenta Ai fuonar fopra'l Baffo. Dico disrgque che cht ouole fuomar bene, g¥ conuicn poffeder tre cofe :prima 1 faper contraporto,o per lo meno can. tar ficuro,ed intender le proporzioms tempte legger per tutte Ie chaut., JSaper ryfokuer Ie cattue con Ie bruome, conofcer le 3.¢ 6: maggiort, e minor, et altre femaglarcts cafe. Seconda deue ¢ faper ” frnar dents th faa y firomento, mm: tendendy U'intauolatura,o fpartitura, et hawer molta i pratica nella taftatu: 12.0 manico del medefmo, per non fara mendicar Ie confonanse,e cercar ke Botte mentre fi canta, fapendo che Uocchio ¢ occupato m guardar k parti po- Jick dauants. Cerza dese hauer buon orecchto,per ferster lo mossimento, che fanno le parti sera di loro; del chenon ne ragiono per nb poter to col mo afore i farghelo buono, hauendolo cattio didlla natura. Maa per venir fall ato, conchiudo che non, n fi uo dar determmata regola_, 4: fuonar U'opere, dowe non fono a fern alciwm, conciofia che bifogna obedir la mente del comporitore, quale elbera,t po, fuo arhitrio fopra vnanota, nella prima parte dt offa metter 5.0 6:¢ per il contrario:e quella maggiore.o manore, feconda gh’ par pri a propofite, ouero che fia neceffitato a quefto dalle parole.E fe bene qualche feritiore, che tratta contraponto, habbia, Aiffinsto lordine diproceder da vna confirmanea all altra, guafi che altrs- ments non fi pofsi fare,ne fia benemt perdonera quefta tale perche maf ra [ dinon hawer irstefa,che le confonanse, ¢ tutta l'armonia, fono_faggette. a Jottopofte alle parole, e non per il contrarip: ¢ quefto lo dffenderemo co utr le ragioet all occafione. E ben vero, che semplicemente,e per lb pu po. webbest dar certaregola di caminare,ma done fono parole, byfogna vefisr. le di quell armonia conuentuole, che faccia,o dimofirt quellaffeito. Nonpotendosi dar regola ferma, bifogna neceffertamente a cht fuona,va« lersi dell orecchio, ¢ fecondar Uopera,t fot mouimente :mayvolendo trouar modo facile di fuggir que Intoppt, ¢ fuonar lopera Gfa. vfarcte questo; civé, foprale note del baffo Jegnarete co i numert, quelle confonanze, 0 df: -fonanze,che vi fano apphicate dal compomtore come fe nella prima parte della ie e sgouer 640 per ilcontrario, yc pot 3* come per effempio ee ae Donete tn oltre fapere. che tutte Ie confitanse, 6 ) fono natural di quel tuono, a_fono accidentali; quando fon naturak, non st fa a fegno al. cung;come per bequadro la terea fopra 1 Gefolreut, che ¢ befabems, vient terza maggiore naturalmente :ma volendola a far minore, byfogna, a fopra la nota del Gefalreut } farce il Bemolle; et allora ¢ minore accidétal: mente. E cast all’ incontro, fé st canta per B emolle, volendola far mag: srore, comuen 1 fgnarce il Dusis fopra;e cofi dico delle fefte, auuer tendo, che il fegno, che é foto, 0 vicina alla nota, s'intende di quella, Stefa nota; ma quello, che ¢ fopra, s‘intende della confonanza, che eli s'ha a dare. , come nell’ cffempwo. > ‘Jae a * 7 e—-F OA es gen et kes Tiuttr I, Gitte Vaccadenze,o mezzane,d final voglion la terza maggiore, e pero alcunt non le Jegnano; ma per maggior, * ficurezza, confeglio a Sarnt il fegna, mapime nelle mezrane.. Effendo dunque gt firoments disasi in due clafi; quinds niafce, che ha no diucrfo vfficio,e diuerfamente s’ adoperano:percioche, quando si fiona firomenta, che ferue per _fondamento, st deue faonare con mole to gindizio, hauendo la miraal corpo delle voci; perche fe fono molte., conuien fionar pieno,e raddoppiar regefirt; ma a fe fono poche fcheman, ie meter poche confonanze, fuonando Topera pitt pura. ¢ gisfia che. fia pofibile,non paffeggiando, o rompendo molto;ma si bene aiutando: la con qualche contrabaffo, € _ figgendo fpeffo le voct acute, perche ac eupano Ie voct, mafsime Lfoprant, o falfeti tdoue ¢ da‘auuer tire 4 fig re per quarto si pugle, quel medesimo tafto, che il foprano canta;ne dim: nuirlo con tirata, per non far quella raddoppiczza, et offoftar la bonta, di detta voce, 0 il paBagrio, che il buon cantante ci fa fopra; pero buoz no ) fuonar afsat firetto, € Gres: SD fimile dico del Ltuto, Arpa, Korba ,Arpicordo, ete, quando feruos no per fondamento, cantandoui vna,o pit vocifopra; perche iin tal cafo deuon tener t armonia a ferma, ,,fonora, £ continounta, per foftener: lavoz ce,toccando hora piano, hora forte, fecondo la qualita, € quantita delle, voct, del hugo, dell opera, non ribattendo trappo Ie corde, mentre lava: ce fail pafaggio, ¢ qualche affeto, per non utterromperla__ Dolendo finalmente tnfignar a fuonar fopra l'Bafso (non sempliceméte a fuonar, perche deve prima fapere) prefopponiamo molt principi.e ter. mint; come e Vander dall' imperfetta, alla perfetta, con hl pie vicina; sico: me per Io pre ¢ vero, che I accadenze voghon terze maggiors; le rsfolu. = home [ thorn delle castine, con le uone pit vicine;come la fettima dalla fefta.? [a quar ta dalla terza s quando la parte, che rifolue, vier fopra; ma_ fe. vien fatto, al contrario per tanto non ne difcorreremo alla lunga;e cht non ke fa, apart: not infegnaremo al prefente il lportar [a mano nellon anio Inmoke maniere camina il Bafa. cioc 0 continouata, o per falto,0 con hrata continouata, 0 con nere difgionte fé va tontinouato all’ insu, si de: ue con la mano dfapra verur all's gu 6 continouatamente,o con fal to,et cosi perl contrarto, fé lL mano & fotto 0 faghe, o feende, per - falto a terza, dt quarta, od guinta;allora con la mano dt fopra douete proce der continouatamente,perche non ¢ bene falire,o fecnder mfleme, chee brutto vedere.cfentire;e non vi é varicta alcuna,anzi farebbon tutte, ottaue.e quanie :fe il bao va all in su con tirata, la man fopra fia fer mafé per nere difetolte, s1 dewe dare a ogne nota la fua accompagna: tura,. Ecco l'effempio del tutto. oa ¢ So Fs —a Hauendo fin qui detto a baftanza dell ftroments, come fondamito, tanto pero che I' huomo Giudiziofa potra con quefto picciol raggio aq: quyftarfi molto lume, perche Wl dir troppo genera confufione, diremo ho. ra breuemente qual cofg dells ftromenti d'ornamento. Li frromente Li ftromenti, che si mefchiano con le voct variatamente, non per al: 8 tro, credo jo,che per ornarct abbellir, anzicondire detto confer to,stme. Jehiano :et allora conuien i altra mamera adoperarli dal primo; per. cioche, come prima tenewano il tenore,t l'armonia ferma, hora deweno con varieta di bei contraporti, feconda la qualita della firomento fiort- re,e render vagalamelodia. Main quefta e-diferente I’ vno dell'al- tro; perche il primo hauendo a fuanar il baffo poftol auanti, come fta.; non ricerca, che huomo habbi gran feienza di contraponto:ma ile, condo lo ricerca; poche. deue fopra il medesimo baffo compor nuoue parti _Jfopra.e muput,e variate papaggt, ¢ contrapont... Onde cht fiona leuto, offendo frromento robilifpimo fra gt ‘altrt, deue nobilmente fiwonarlo con. molta inuentione,¢ Aiuerfita; non come farmo alent, 1 quali per hauer~ buona difpoftezza di mano,non fanno altro che tirare,e dimimasre, dal, principio al L fine, e mafsime m compagnia altri ftroment, che fanno iw Sinile, doue non si fente altro che zuppa.e confifione, cofa difpiaceuole,et ingrata, achi affolta_, Deuest durgque, hora con botte,e niperco fe dolci; hor con papeggio largo, et hora firetto,e raddoppiate, poi co qualche for. donata,con belle Gare e perfidic ,repetendo,e cauand Ie medefame e fiuge im diuerfe corde,e luoghi; m fomma con lergh va e tril, et accent a fuo tempo, intrecciare le voci,che dia vagherza al conferto,e gupae diletto all vditori: guardando con gindezio & non offenderst lun l'altro; ma, dandosi tempo, mafime quando y fon 2 flromenti fimil; il che per to con: 3 JSglio deue e fiiggte fi: fé ‘pero non vi fuffe gran lontananza, ouera fuffera accordati in diuerfi tuoni,e diverse grandezze, » E quello che dichiamo del lento, come At ftrométo principale, voghiawmp ches intéda de gl ‘altri nel _fua genere, \perche lungo farebbe a ragionar di tut: nel eee i Ma per hauer agra_flromento ) for fermint (propre a quello p? | ro deue, che fuona, valerst dt quer fiefs, @ reggerst conforme quell, per far buon lauoro. Derbi srazia: ki flromentt d'arco hanno dtuers _famaniera da gt alte a ‘penria,,0 deta, spercio cht t fuona irone, des ue tirare l'arcate lunge, chsare,e fonore, cauardo bene le parts dime mezzo, auuertendo alle terze,c fefte maggior't,e munort; cofa dyfficil.ed unportante di quello ftromento. IL violino richiede bes | paffaggs.difiin: the lenght, feher-s. ryfpoftine .¢ Sughete replicate in pie Iuagh, affet: tuofi accentt, arcate mute gruppt. trill &c 91 Violone come parte, gre procede srauemente, foftenendo con la fia dolce rifonanza, iB armorua dell’ altre parti. trattenendofi pe che st (pHs. nelle corde, grape. toccando fpeffo 1 contrabaffi {2 Tiorba _pot,co le fue piente, c., dolci confonanze, accrefce molto la melodia, ripercotendo, € paBeggia. do leggiadramente 1 fuot bordons particolar cccellenza dr quell firo. mento, con trillt,et accenty muti, fatt: con la mano di foto L'Arpa dop: pa, qual ¢ frromento, che val per tutto, tanto ne ¢ fopram, come ne haf 51, deucfi tutta ricercare, con dolcr (pizzicate, con rifpofte d. amb le manz,con trill, &,1n fomma vuol buon contraponto @ Cetera, 0 fia, ordinaria,o Ceterone, deue vfarst come Valtri flroments fcherzando, ¢ contraponteggiando _ fopra la parte mee" cofa st deue vfar- con prudenza: perche fe A ftroments fono fok wn conferto, deuona far il tutto, e condir il conferto: fe fono in compagra, bifagna hauersi rt: guardo lun lakro, dandost campo, non offendendofi; cf fono molt, ajpettar an uno i fuo tempo e non far come lpg era, tutte in vn tempo. et a cht pug pis Gridare. E “quefto poco sia detto folo per dar alquanto dt lume, a cht dcfidera imparare; perche chifa da per fe none fe.non ha brfagno 'infegnamento a alcuno, e per talt ig nom feri-}° uo;porhe Gt fismo, et honor; ma fe qualche bell’ humore, come accas de, defidera difcorrer pis oltre tn + firmgliantt materte,faro fempre., pronto. Finalmente conutene : faper anco trafportare le Cantilene da.vns tafto ad vn'altro, quando pera vifono tutte le confonanze natural, e proprie di quel tono; perche altrimenti non 1 fi debbon trafportare, perche - fa bruvipimo, 7 fentire, come to alle volte ho offeruato, che tra: ortande un primo, ouer condo tono, che fono dt natura. foaue, per le molte corde dB. mole, uw qualche tafto, ch'l fuo tuono fia di, . B.quadro, defficilmente potra,chi fuona, effer tanto cauto, che non 1 cheap in qualche contraria voce; ¢ cosi viena Guaparfi il con Jerto, ct offender Uvdito de Gt afeoltanti con tal crudezza;anzi mat moftra la naturalezza di quel tuono. Trafportar alla quart, quin: ta,é piu naturale,c commodo & tutti :e tal volta vna voce pitt get, opi su, ed in fomma comuen veder quel pte proprio £ conferen. tea quel tuono 'e nom come , fanno alcurn, che pretendono _fuonar agns tuona in agit corda,perche s'10 porefie Afputar alla lurga.,, gt moftrarer I ‘impropteta, ed error loro. Aauendo io sin’ hora trattate di fuonar fopra ‘1Bafo, mic pas ruto bene dir qual cofa mtorno a effo; poiche fo, che vien binfimato da qualchseno , quale a non intende il fuo fine,o ons gli baftal' ar. imp fonarla . Per tre cagion: dungue é flato meffa in ufo quefts mo. do: prima per lo ftile moderno di cantar recitatiuo,e comporre,: _Jéconda. per la commodita: terza per la quantita, e varieta d opts re, che fono neceffarse al confer to. a : 3 - : <1 Della prima dico, che efendost vitimamente trouato il vero fir" le d’ efprimere le parole, imutando Io | feffo ragionare nel meghor modo poftbtle ;11 che meglio ) fuccede, con vna,o poche voct,come_ Jono Varie moderne d'alcunt valenthuomint.e come al prefer: te s' ufa affat in Roma ne' confertt; non é necefJario far fpartt- tura.o intauolatura;ma bafta vn Bayo con + for_feg.come, habbiamo detto fopra Ha se alcuno ms diceffe, che a fuonar Lopes re antiche piene di fighe, e contrapuntt, none bafteuole ul haffo. 4 cia ripondo, non efer in vfo pr final cantilene, per la confu- fione,e zuppa delle parole, che dalle Sighe lunghe ed intrecciate » * naftono; ed anco perche non hanno vaghezza: ‘poche cantadost a tutte le voct,non sifente ne periodo ne fenjcs dfendo per le fu Ghe mterroto, ¢ foprapofto; anzi nel medefimo tempo agra voce canta parole differenti dalf altro: 1l che a Gf tuomant intendents« gu diciofi difpiace re poco manco, che per quefia cagione nd foffe foan dita la Mufica da S.Chiefa, da vn Sommo Pontefice, fe da Giouan, Palcfirino non fof flato prefo reparo, moftrando defer vitw, ed errore de’ comporutori,e non della mufica; ed a confer matio ne dt quefto fece.la Meffa intitolata: MISSA PAPA MAR: CELLI. Onde fe bene per regola di contraponto. fono buene ta kh compofition:; nondimeno per regola di vera ¢ buona mufica. Jono vittofe. +l che nacgue per non mntender ul fine, et ufficio, ¢ buom precett di sBa:volendo quefti tak far folo nell offer ui: za della fuga, ed imtatione delle note,e non dell’ affewo, ¢ fom ghanza delle parole : anzt molt faceuano prima la muifica. ¢ por | L ct appiccauano Ie parole; e cio bajtt per hora. non effenda apr. pope pafito in quefto Iuago a Afcorrer alla lunga & tal materia, 7] La feconda cagione e la commodita grands iperche con. pics ciola fatica haucte molto capitale per le occorrense,oltre che chi defidera imparare a fonare,e _ferolto dalla intauolatura, co: faa molt difficile e nowfa; anz molto foggetta a gl'errori per: che I occhio,e la mente é tutta occupata in quardar tante parti mafpine venendo accafione dk confertar all’ improwyo . La terza finalmente,che ¢ la quantita dell opere neceffar ie, al conferto,mi pare fola bafteuole ad introdurre fimil commo dita, di fonare: poiche fe fi haueffero ad intauolare,o fpartire tutte L opere,che st cantano fral'anno in vna fola Chicfa di Romaido. ue e fifa profefione di confer tare byfagnarchbe all Orgarafta. che haue(fe maggior ibraria, che qual fi voghia Dotor legge: onde a molta ragione ste introdotto_fimil baffo, col modo pero fopra: detto; conchiudendo non effer byfagno ne neceffario a chs fuona far Jenttr le parts come fianno, mentre fi fuona per cantaruifi, ¢ non, | per fonar lopera come fla.che ¢ diwerfa cofa dal noftro foggetto | HE quefto che fi é detto, bafti per lo molto, che fipotrebbe dire. volendo to brevemente fodiffar pH alle voftre cortefe dimande.; come pi volte m: hauete fatto inftanza, che al mio gemo.quale ¢ pe a’ smparar da gl'altrs, che d’ infegnare Accettatelo dungue come egt ee » feufaterma per la brewita del tempo

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